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Ministero dell Istruzione, dell Università e della RicercaUfficio Scolastico Regionale per la Sicilia

ISTITUTO COMPRENSIVO n. 3P.zza XXV Aprile, 1 - 98066 Patti (ME)

Tel. 094121408 - Fax 0941243051 - email: [email protected] - www.icradice.it

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVAAnno Scolastico 2014/ 15

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Premessa

Con il presente Piano dell Offerta Formativa intendiamo realizzare la nostra idea di Scuola,avventura educativa che vogliamo vivere insieme , convinti che mentre sui terreni stabili si può

camminare anche da soli, sui terreni dall esito incerto, è meglio darsi una mano e sostenersi a vicenda .La scuola siamo noi, nella pratica di ogni giorno, nel lavoro quotidiano. Ci assumiamo la

responsabilità di rispondere del compito che ci è affidato. Vogliamo assumerci la responsabilitàdi costruire il futuro (da Cultura, scuola, persona).

II nostro obiettivo è quello di accompagnare il percorso di formazione personale dellostudente sostenendolo nel faticoso processo di costruzione della propria personali tà.

Vogl iamo augurare a tut ti di guardare, con speranza e fiducia, alla nostra scuola come a unagrande comunità in cui la cura educativa diventi un esplicita assunzione di responsabi lità diciascuno, per il proprio ruolo, nei confronti dell altro.

II Dir igente Scolast ico Prof.Pina Pizzo

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INDICE

Pag. 5 Identità dell Istituto Comprensivo

6 Presentazione del progetto d Istituto (P.O.F.)

7 Finalità

8 Analisi del contesto terr itoriale (sociale-culturale-ambientale)

11 Bisogni del territor io e dell utenza

12 Aree di intervento: Principi, Obiettivi, Azioni

15 Attività didattica: Cur ricoli e Progetti qualificanti l O.F.

23 Organizzazione del tempo scuola A.S. 2014-2015

25 Articolazione dell orario scolastico

29 Viaggi d Istruzione, Visite Guidate, Uscite Didattiche

31 Area dei Bisogni Educativi Speciali, dell Integrazione e del Sostegno

34 Valutazione degli Alunni e Valutazione d Istituto (di Sistema)

36 Criter i di valutazione delle singole discipline

53 Strut tura organizzativa e risorse umane

64 Risorse strutturali e strumentali d Istituto

65 Formazione del Personale Docente e A.T.A.

66 Informazioni a carattere generale

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IDENTITÀ DELL ISTITUTO COMPRENSIVO N° 3 DI PATTI

Istituto Comprensivo rappresenta un modello organizzativo affermatosi negli ultimi anni, più rispondente auna logica di servizio scolastico terr itoriale. Si caratterizza per l accorpamento di più scuole, nello specifico laScuola dell Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I Grado; questa nuova impostazione sostituiscela precedente che fino agli anni 90 prevedeva per ogni tipo di scuola la corr ispondenza a un livello diordinamento scolastico, in quanto le scuole stesse erano alla diretta dipendenza delle Direzioni Generali delMinistero della pubblica istruzione; con il passaggio al regime di autonomia questo tipo di impostazione non haavuto più ragione di esistere. La struttura comprensiva offre una serie di vantaggi sul piano organizzativo,didattico e amministrativo; rende, infatti, possibile un uso più razionale e flessibile delle r isorse professionali estrutturali e la continuità dei percorsi formativi attraverso un unico progetto. L Istituto Comprensivo è dunquecostituito da tutte le scuole che rientrano nel Primo Ciclo di istruzione e formazione, come previsto nella Leggen. 53/ 2003, e dalla Scuola dell Infanzia, che ne cost ituisce la fase propedeut ica opzionale. L istitutoComprensivo N. 3 di Patti nasce nell anno scolastico 2000/ 2001 in seguito al dimensionamento delle unitàscolastiche già presenti nel territor io, accorpando alcune Scuole dell Infanzia e Primarie del 1° Circolo Didatt ico,del 2° Circolo Didattico e la Scuola Secondaria di I Grado di Montagnareale; nell anno scolastico 2012/ 13, inseguito all azione di accorpamento nazionale, sono entrati a far parte del suddetto istituto la Scuola Secondariadi I Grado V. Bellini , con annesso Centro Territoriale Permanente (C.T.P.), e il plesso di Scuola Primaria diGallo, ambedue ricadenti nel comune di Patti. La seguente tabella riassume i punti di erogazione del servizio sulterr itorio del nostro Istituto Comprensivo, come da organico di fatto a.s. 2014/ 2015:

Comune di PATTI

Sedi/Plessi Ordine di Scuola N. Sezioni / Classi / Pluriclassi

Sc. dell Infanzia 5 SezioniPatti, Piazza XXV Aprile

Sc. Primaria 12 ClassiFrazione Scala Sc. Primaria 1 PluriclasseC.da Segreto S. Giovanni Sc. dell Infanzia 2 SezioniPatti, V.Bellini Sc. Media 4 Corsi/11 classiFrazione Gallo Sc. Primaria 2 PluriclassiPatti, V.Bellini , Centro Territoriale Permanente Istruzione in età adulta (C.T.P.), distretto 33

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Comune di MONTAGNAREALE

Sedi/Plessi Ordine di Scuola N. Sezioni / Classi / Pluriclassi

Sc. dell Infanzia 2 Sezioni

Sc. Primaria 4 Classi/PluriclassiMontagnareale, Via S. SebastianoSc. Sec. di I Grado 1 Corso/3 classi

Frazione S. Nicolella Sc. dell Infanzia 1 Sezione

Frazione S. Nicolella Sc. Primaria 1 Pluriclasse

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PRESENTAZIONE DEL PROGETTO D ISTITUTO (P.O.F.)

Il presente Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.), relativo all Anno Scolastico 2014/ 2015, è il documentofondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale dell Istituto Comprensivo N.3 L. Radice di Patti,tramite il quale la scuola esplicita la propr ia programmazione curr iculare, extracurr iculare, educativa edorganizzativa (Art. 3 del Regolamento sull Autonomia, D.P.R. 8 marzo 1999, n.275) oltre a indicare le linee

impiego delle risorse finanziarie. Tale piano si configura, quindi, come un Progetto elaborato dal CollegioDocenti e predisposto tenendo conto:• delle norme legislative vigenti e delle ultime indicazioni ministeriali;• della realtà socio-culturale in cui l Istituto opera;• dell identità costruita e praticata dalla scuola nel corso della sua esper ienza;• delle esperienze educative e didattiche realizzate negli anni scolastici precedenti;• delle risorse disponibili;• di una valutazione delle esigenze e delle proposte suggerite dalle famiglie, dalla scuola (personale docente e

non docente) e dal terr itorio (Enti, Associazioni, );• dell indirizzo programmatico del Dirigente Scolastico di un progetto educativo basato su un impostazione

didattica e organizzativa condivisa, caratter izzato da una logica unitaria nella suo impianto pedagogico, eintegrata nel terr itorio.

In definitiva il P.O.F. si configura come uno strumento progettuale che delinea il disegno complessivo promossodalla scuola, a differenza di una logica di progettazione definita solo attraverso ambiti separati (C.M. n. 194, 4agosto1999). Mediante tale documento il nostro Istituto intende dare unitarietà all impianto didattico-organizzativo ed esplicitare, con trasparenza, il servizio offerto e quindi gli impegni che si assume.La scuola è il luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dove si trasmettono dei valori che dannoappartenenza, identità, passione e soprattutto rispetto di sé e degli altri .Realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi a garantire il successo scolastico di tutt i glistudenti con una part icolare attenzione al sostegno delle forme di diversità .La scuola assume un ruolo centrale nella società per la promozione della cultura della legalità e dellaformazione di una cittadinanza attiva e consapevole.Attraverso il suo progetto (P.O.F.), la scuola si configura come centro di formazione e cultura, dovequalsiasi attività programmata e realizzata dovrà prevedere risultati formativi concreti e verificabili e unaricaduta su tutt i gli alunni in termini di arricchimento culturale e formativo.Il P.O.F. viene strutturato secondo le linee programmatiche di indirizzo condivise dagli Organi Collegiali:• la valorizzazione dell Istituzione scolastica, al fine di assicurare un clima educativo fondato sulla

condivisione delle scelte, sulla chiarezza della concezione dell educazione, sulla disponibilità certa e concretaalla risoluzione dei problemi;

• la centralità della persona che apprende, con le sue specificità da valorizzare come risorsa umana esociale;

• la cura della professionalità dei docenti, che costituiscono i l pilastro portante del sistema d istruzione, aiquali è affidata la responsabilità di istruire, educare e formare il cittadino di ogni tempo, presente e futuro;

• un percorso che proceda in continuità con l iter sperimentato, anche per evitare bruschi cambiamentidestabilizzanti. Si tratta di consolidare il cammino avviato e di riflettere su alcuni indicator i dimiglioramento.

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FINALITÀLa nostra scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondent i alle inclinazioni personalidegli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno, ponendosi come:• ambiente costituito da una comunità educante;• luogo dell accoglienza e dell integrazione, che sviluppa le capacità di ogni individuo;• agenzia che interagisce con la realtà socio-culturale del terr itorio.Il nostro Istituto (rappresentativo della Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondar ia di Primo Grado), anche inottemperanza alle ultime indicazioni ministeriali (Atto di Indirizzo dell 8 settembre 2009, M.I.U.R), predisponele basi necessarie al completamento del percorso di istruzione e di formazione (in prospett iva futura con ilciclo di scuola secondar io), offrendo un fondamentale contr ibuto alla crescita umana e civile di ogni al lievo. Atale scopo si attiva:• ponendo al centro, nella sua azione, l alunno e il suo itinerario di formazione personale e di apprendimento;• mantenendo in primo piano l obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani;• operando per una scuola dell inclusione;• fissando le tappe e i traguardi da superare nel percorso formativo continuo dai 3 ai 14 anni, secondo standard

diffusi nell area UE e OCSE;• verificando periodicamente e con sistemat icità i progressi di ogni singolo alunno, soprattutto nelle capacità di

base;• responsabilmente rispetto ai risultati e ai livelli di apprendimento che i propri alunni sono chiamati a

raggiungere;• definendo e proponendo un curr icolo adeguato alla formazione degli alunni e al loro proseguimento negli

studi.adozione di questi criteri costituisce il presupposto indispensabile per porre a sistema e raccordare gli esiti di

apprendimento attesi, gli interventi metodologici e didattici, i modelli organizzat ivi, le condizioni funzionali e ivincoli di compatibil ità finanziaria.Le finalità istituzionali che la nostra scuola si prefigge hanno le loro basi nelle Indicazioni per il Cur ricolo e siriferiscono, prioritariamente, ad alcuni ambiti di intervento fondamentali, trasversali ai var i ordini di scuola:• CULTURA

Acquisizione dei saperi/ apprendimenti e padronanza degli specifici linguaggi discipl inari con unasempre maggiore sistematicità nell organizzazione delle conoscenze, progressivamente, negli anni, neivar i ordini di Scuola.

Trasformazione delle conoscenze in competenze adeguate ai tempi, senza perdere di vista la necessità diformare saldamente ogni individuo non solo sul piano culturale, ma anche cognitivo, affinché possaaffrontare positivamente l incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali, presenti e futuri.

Acquisizione di linguaggi culturali/ simbolici di base che costituiscono la struttura della nostra cultura, inun ampio panorama integrato con le altre realtà culturali con le quali coesist iamo.

• SCUOLA Favorire il successo scolastico valorizzando le conoscenze acquisite dagli alunni e le loro esperienze, e

favorire nel contempo l acquisizione degli strumenti necessari per apprendere a selezionare leinformazioni.

Realizzare interventi appropriati a sostegno delle var ie forme di svantaggio. Favorire l autonomia di pensiero e la capacità critica degli studenti promuovendone, così, la capacità di

elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali, orientando lapropria didattica alla costruzione consapevole di saperi e competenze a partire da concreti bisogniformativi. Favorire l apprendimento collaborativo, innanzitutto nelle classi, dove le diverse situazioni individuali

vanno riconosciute e valorizzate.• PERSONA

Orientare gli alunni nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali. Educare istruendo un cittadino responsabile e consapevole delle propr ie capacità e del propr io valore

nel rispetto di sé stesso e degli altr i. Promuovere il senso di responsabilità. Valorizzare e riconoscere le diverse situazioni individuali r iferite all identità e alle radici culturali di ogni

allievo, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza.

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La nostra Scuola, nell ambito dei percorsi formativi attuati, persegue finalità generali (dalle Competenzechiave di cittadinanza) che intendendo favor ire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé,corrette e significative relazioni con gli altri e una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.

Istituto, nello scegliere e pianificare le attività didattiche curr icolari e progettuali, nei vari ordini di scuola, hatenuto conto dei dati scaturiti dalla ricognizione e analisi del contesto territor iale, socio-culturale-ambientale: ciò ha permesso l individuazione dei Bisogni Formativi e delle potenzialità che caratter izzano gliutenti e il territorio stesso.

ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE (SOCIALE-CULTURALE-AMBIENTALE)

Istituto Comprensivo N.3 si trova inserito in un bacino terr itoriale che abbraccia i comuni di Patti eMontagnareale, con un tessuto socio-culturale ed economico eterogeneo, caratterizzato, soprattutto negliultimi anni, dalla presenza di nuclei familiari stranieri. Il territor io di Patti è esteso su una superficie di 50,18Km2 con una popolazione di circa 14.000 abitanti; è situato in un area della Sicilia settentr ionale. Il terr itoriopresenta aspetti diversi sotto il profilo naturalistico: zone collinari si alternano a zone semi-pianeggianti checosteggiano il Golfo di Patti. Il territorio di Montagnareale è esteso su una superficie di 16,23 Km2 con unapopolazione di circa 1.700 abitanti. Nei due comuni r isulta preponderante la popolazione originaria, oltr e unacomponente di provenienza extracomunitar ia. A Patti l economia locale è basata sul tur ismo (soprattuttostagionale/ estivo), sul commercio, sul terziario e su attività aziendali, artigianali e produttive di piccola e mediagrandezza, r iferite al settore edilizio, delle ceramiche, dei marmi e cantieristico da diporto e pesca. Nell ultimoperiodo si è assistito a un incremento del numero di aziende agritur istiche che fra l altro si sono specializzatenella produzione di vini e oli. Patti è una zona archeologica di grande importanza, in quanto nel suo terr itorio sitrovano diverse testimonianze della storia, in particolare: in Località Tindari i resti dell antica Tyndaris (IV sec.a.c.) con il Teatro Greco che viene util izzato durante i mesi estivi per important i manifestazioni culturali; nelcentro cittadino i resti della Villa Romana (III sec. d.C.); la Cattedrale, r icostruita nel '700 su edifici preesistenti.Patti è sede di Curia Vescovile e sede di vari Uffici ed Enti Pubblici, fra questi l I.N.P.D.A.P., l I.N.P.S., il Tribunale,il Genio Civile, l Agenzia delle Entrate, l Ospedale, il distretto A.S.P. (ex Ausl), il Servizio Turistico Regionale n. 16Messina - Unità Operativa n. 4 Patti e Tindar i; hanno sede il distaccamento dei Vigili del Fuoco, il ComandoCompagnia dei Carabinieri, il Commissariato di Polizia, il Comando Tenenza della Guardia di Finanza, l Ufficiodel Corpo Forestale. Sono presenti Istituti Secondari di II Grado, quali il Liceo Classico-Scientifico-Linguistico V.Emanuele III , l Istituto d Istruzione Super iore Borghese-Faranda (con sezioni associate I.T. Commerciale eGeometri, I.P. Agricoltura e Ambiente, I.P. Industria e Artigianato), il Liceo Psicopedagogico. Nel terr itorio sonopresent i varie strutture sportive pubbliche utilizzate da associazioni sportive: Palazzetto dello Sport, campi dicalcio e calcetto; dalle iniziative dei privati sono state attivate alcune palestre e alcune scuole di danza, tennis,motocross, calcio, nuoto, ecc. Presenti associazioni culturali e piccole case editr ici, alcune delle qualipromuovono anche iniziative culturali rivolte alle scuole. A Montagnareale insistono piccole attivitàcommerciali ed edil izie e un grosso appor to all economia locale viene dato dal tur ismo stagionale (estivo);risulta r idotta la produzione agricola a fini commerciali. Il centro collinare è dotato di diverse strutture,ricreative e sportive, utilizzate anche per attività scolastiche: Biblioteca, Centro Sociale, Piscina, Campo datennis, Campo da calcetto. Nelle cartine che seguono è possibile individuare la collocazione dei Comuni di Patti(con le frazioni Scala, Gallo) e Montagnareale (con la frazione S. Nicolella), e il vasto terr itorio in cui rientra ilbacino di utenza dell Istituto.

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BISOGNI DEL TERRITORIO E DELL UTENZA

I bisogni generali del contesto territorialeI territor i dei Comuni di Patti e Montagnareale sono caratter izzati da numerosi aggregati abitativi di piccolaentità e in questo contesto territoriale la scuola svolge un ruolo culturale e sociale di fondamentale importanza,specialmente se è in grado di dialogare e integrarsi con le altre realtà istituzionali, associative, culturali eformative operanti nel territorio.• Il bisogno principale del terr itorio al quale l istituzione scolastica deve dare una risposta consiste pertanto

nel proporre un servizio formativo che sia attuale, al passo con i tempi, con lo sviluppo culturale etecnologico (e in prospett iva futura anche con le esigenze del mercato del lavoro).

• Per il Primo Ciclo d Istruzione è necessar io che la scuola adempia pure a una funzione aggregativa , persviluppo di adeguati livelli di socializzazione e integrazione, sopperendo così, alle r idotte opportunità che uncontesto terr itoriale decentrato è in grado di offrire.

• Un bisogno al quale è bene porre attenzione consiste nel contrastare le diverse forme di devianza e didipendenza e i fattori di rischio che possono minacciare la salute mentale e fisica dei giovani.

• Il plesso V. Bellini di Patti è da molti anni sede di corsi per adulti (ex 150 ore) volti al conseguimento deldiploma di Licenza Media, ed è dal 1999 tra le scuole che ospitano un C.T.P. (Centro Territoriale Permanente perl'istruzione e la formazione in età adulta).

I Bisogni formativi degli alunniL'Istituto Comprensivo N. 3 Lombardo Radice accoglie, nell ambito dei primi tre ordini di scuola, unapopolazione scolastica che va dai 3 ai 14 anni. Appare evidente che all'interno di questo arco di età i bisogniformativi degli alunni sono diversi e che, pertanto, l'attività didattica deve essere sviluppata per metodologie,obiettivi, contenut i, livelli di approfondimento che tengano conto degli elementi caratterizzanti le tappeevolutive che contraddistinguono le diverse fasce di età. L Istituto tiene conto, anche, di tutte quelle situazionipart icolari che possono rendere difficoltoso il processo di apprendimento e di maturazione degli alunni; in lineagenerale queste situazioni si identificano nella disabilità e nello svantaggio. Anche in queste situazioni la scuolasi attiva con interventi mirati e individualizzati. Alcuni casi di inserimento di allievi stranieri extracomunitaripossono essere collocati nell area dello svantaggio per via della non conoscenza della lingua italiana e di unadifficoltà di integrazione sociale. L Istituto, in tali situazioni, per rispondere ai bisogni specifici, si att iva conpercorsi individualizzati di alfabetizzazione e con specifiche strategie di integrazione nella classe e nella scuola,anche in base alle nuove indicazioni ministeriali r iferite ai Bisogni Educativi Speciali.

Le aspettative delle famiglieAttraverso i consolidati momenti di incontro, confronto e discussione con i genitor i, l Istituto ha avuto lapossibilità di recepire, nel tempo, alcune delle principali aspettative dei genitori, che in forma sintetica vengonodi seguito riportate:• Trovare insegnanti professionalmente preparati e dialogativi.• Avere certezze sulla stabilità degli insegnanti (condizione che, però, è subordinata a obblighi contrattuali e

normativi, e quindi non dipendente dalla scuola).• Sapere che il propr io figlio si trova inserito in un ambiente sereno, accogliente, sicuro e rispettoso, che

garantisce una buona preparazione scolastica.• Contare su una programmazione degli incontr i scuola-famiglia che tenga conto anche delle esigenze dei

genitori.• Poter contare su efficienti supporti organizzativi (mensa, trasporto, materiali )• Essere informati e coinvolti nel percorso formativo dei figli.• Poter contare su offerte formative obbligatorie e opzionali adeguate all'evoluzione della società.Questo lavoro di analisi dei bisogni e delle aspettative dell utenza scolastica rappresenta, per gli operatori diquesto Istituto, un punto di riferimento per dare risposte adeguate alla richiesta.

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AREE DI INTERVENTO: PRINCIPI, OBIETTIVI, AZIONI

Per dare una risposta ai bisogni individuati, la scuola si impegna a definire azioni specifiche nell ambitoorganizzativo, educativo e metodologico applicando quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali per il curr icolo.Nel r ispetto dell autonomia delle istituzioni scolastiche, le indicazioni del documento nazionale costituiscono ilquadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole, da contestualizzare, elaborandoscelte specifiche relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione.

I PRINCIPI: LINEE GUIDA DEL P.O.F.1. APPRENDIMENTO/ PERSONALIZZAZIONE: aspetti didattici, conoscenze-competenze, ampliamento

dell offerta formativa.2. RESPONSABILIZZAZIONE: aspetti formativi, valori e Cittadinanza attiva.3. FLESSIBILITA : organizzazione, tempo scuola.4. INTEGRAZIONE: accoglienza, continuità e orientamento (stranieri, disabili, DSA, ADHD).5. TERRITORIALITA: progettazione (sport, ambiente, linguaggi, benessere).6. INNOVAZIONE: formazione in servizio, sperimentazione, ricerca.

GLI OBIETTIVI E LE AZIONI1. APPRENDIMENTO E PERSONALIZZAZIONE: aspetti didattici, conoscenze-competenze, ampliamento

dell offerta formativa.Obiettivi:

Sviluppo delle capacità logiche e cognitive (capacità di imparare, di porre in relazione, di elaborare, capacitàcritiche).Sviluppare le potenzialità di tutti e di ciascuno: far acquisire a tutti competenze essenziali e potenziare le capacitàdegli alunni più dotati.Motivare ad apprendere (costruzione della propria conoscenza nel tempo), potenziando il livello di partecipazioneattiva, lo sforzo e la responsabilità per ottenere migliori r isultati nelle discipline, l impegno nell eseguire i compiti enello studio a casa.Sostenere e recuperare gli alunni in difficoltà.

Azioni:Sviluppo di attività volte alla realizzazione del successo formativo degli alunni sul piano degli apprendimenti, suquello della Cittadinanza attiva e su quello dello sviluppo fisico e motorio.Realizzazione di attività opzionali che integrano il curr icolo di base, rispondenti alle potenziali tà e bisogni formatividegli alunni.Raccordo e concertazione degli interventi con l ASP Distretto di Patti e servizi del terr itorio, con particolareattenzione all integrazione degli alunni diversamente abili.Individualizzazione/ personalizzazione dell insegnamento, differenziando o adeguando i percorsi didattici ai bisognied alle potenzialità di ciascuno;Utilizzo di parte del tempo scolastico (eventuali compresenze e ore a disposizione) per interventi di recupero epotenziamento per fasce di livello;Collaborazione con i Comuni di Patti e Montagnareale per l organizzazione dell interscuola (servizio di refezionescolastica) e per lo svolgimento di eventi e manifestazioni.

2. RESPONSABILIZZAZIONE: aspetti formativi, valori e Cittadinanza attivaObiettivi:

Sostenere la motivazione ad apprendere, potenziare l'autostima, la conoscenza di sé e imparare ad autovalutare sestessi e il proprio processo di apprendimento.Far assumere responsabili tà e rispettare regole, persone (collaborazione e solidarietà), cose e ambienti.Migliorare le capacità cooperative e collaborative, anche mediante l acquisizione di capacità comunicative edespressive (comunicare con l altro, usare diversi linguaggi ).Accogliere e integrare le diversità, pure con il confronto e il r ispetto dell altro da sé (riconoscimento e valorizzazionedella diversità con riferimento anche alle altre culture).Migliorare l autonomia, la capacità organizzativa e il senso di responsabili tà.Sostenere l acquisizione di valori positivi.Acquisire modelli comportamentali per lo sviluppo di un adeguato concetto di Cittadinanza attiva.

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Azioni:Attivazione di diversi ficate metodologie di lavoro a sostegno della motivazione.Attivazione di molteplici strategie operative in risposta ai bisogni specifici degli alunni.Attivazione di percorsi di Cittadinanza e Costituzione, volti all acquisizione del senso della cittadinanza attiva econsapevole e del rispetto delle regole della convivenza civile.Appl icazione del Regolamento di Istituto.Attività che favoriscano l acquisizione delle abilità metacognitive.Attività che prevedano momenti di autovalutazione e stimolino la presa di coscienza delle proprie potenzialità e deipropri limiti.Raccordo e patto formativo con le famiglie (Patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia).

3. FLESSIBILITA : Organizzazione, tempo scuolaObiettivi:

Adottare scelte organizzative flessibili per valorizzare le r isorse umane e materiali a disposizione, e per r isponderealle esigenze formative degli alunni.

Azioni:Adozione del tempo prolungato nelle tre classi della Scuola Secondaria di I grado di Montagnareale e in alcunesezioni della Scuola Secondaria di I grado V. Bellini , con organizzazione didattica che prevede l orario antimeridiano epomeridiano nelle giornate di martedì e venerdì.Realizzazione, per la Scuola Primaria, di percorsi formativi: con orario solo antimeridiano di 30 ore settimanali perclasse nel plesso Piazza XXV Aprile, comprensivo di tre ore opzionali ; con orario antimeridiano e pomeridiano,Tempo Pieno , di 40 ore settimanali per una sezione del plesso Piazza XXV Aprile (a partire dall a.s. in corso,

2014/ 2015); con orario solo antimeridiano di 27 ore settimanali per le classi dei plessi Montagnareale, S. Nicolella,Scala e Gallo.Utilizzo di docenti di classi o di ordini di scuola differenti per attività specifiche extrascolastiche (intensificazionedell attività sportiva, informatica, ).Attivazione di una struttura organizzativa rispondente ad esigenze di valorizzazione delle professionalità e alsostegno a tutte le attività istituzionali o progettuali attivate nei diversi ordini di scuola.

4. INTEGRAZIONE: Accoglienza, continuità e orientamento, bisogni specifici particolariObiettivi:

Favorire l accoglienza degli alunni e dei nuovi docenti.Garantire percorsi didattico-educativi in continuità tra i diversi ordini di scuola.Promuovere il ben essere, favorire la costruzione dell identi tà, prevenire il disagio.

Azioni:Accoglienza

Attivazione di percorsi di accoglienza per gli alunni in entrata alla scuola Pr imaria e Secondaria di Primo Grado, chepossono prevedere la presenza dei genitori.Attenzione alle fasce più deboli con particolare r ifer imento ad alunni disabili, stranier i e in situazione di svantaggiosocioculturale (e con Bisogni Educativi Speciali BES in genere).Incontr i tra insegnanti delle classi ponte per concordare interventi, per armonizzare i contenuti disciplinari e imetodi di insegnamento e per la preparazione in comune di alcune attività didattiche.

ContinuitàPromozione di azioni formative di orientamento articolate in diverse fasi con gradualità, continuità, sistematicità.

OrientamentoObiettivi:

Far emergere le potenzialità di ogni alunno per orientare scelte consapevoli.Promuovere iniziative finalizzate alla conoscenza di sé, delle propr ie attitudini e dei propr i interessi.

Azioni:Presentazione e analisi dei diversi tipi di scuole superiori e dei relativi indirizzi (attività di laboratorio, visite edincontr i con docenti esterni per gli allievi della Scuola Secondaria di I Grado).Raccordo con scuole superiori-incontri con le famiglie.Attivi tà volte alla conoscenza del mondo del lavoro e della realtà economica territoriale.Util izzo di strumenti per la valutazione formativa e con valenza orientativa.

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DisagioAzioni:

Individuazione precoce delle situazioni di difficoltà e di disagio e conseguente attivazione di interventi volti a ridurrelo svantaggio e a sostenere gli alunni nel processo di apprendimento.Attivazione di innovative metodologie e strategie di lavoro che superano ed integrano la lezione frontale.Creazione di contesti di apprendimento che sviluppino le abilità pratiche e operative.

Alunni con bisogni specifici particolariAzioni:

Costituzione di un Gruppo di lavoro d Istituto per l inclusione (G.L.I.) avente anche il compito di predisporre ilPiano Annuale per l Inclusività (P.A.I.), strumento per una progettazione dell Offerta Formativa in senso inclusivo neiconfronti degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.).Incontri con gli specialisti dell ASP per informazioni e confronto su alunni disabili per concordare linee di interventoe per verificarne la validità. D.S.A.: effettuazione di screening nella Scuola Primaria.Incontr i periodici con i genitori per concordare interventi educativi .Stesura del P .E .I. (Piano Educativo Individualizzato) per alunni disabi li.

5. TERRITORIALITÀ: ProgettazioneObiettivi:

Valor izzare le specificità territoriali e adattare le scelte ai bisogni e alle opportunità del contesto locale.Maturare il senso di appartenenza al proprio territor io, valor izzando le risorse umane, culturali, ambientali estoriche

Azioni:Collaborazione con Enti del territorioRecupero delle tradizioni e della cultura locale.Conoscenza e interazione con l ambienteConoscenza e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e culturale del territorio e delle sue tradizioni.Attivazione di una rete di collaborazioni con enti e associazioni del territor io.Coinvolgimento dell istituzione scolastica in attività di volontariato e in attività sociali.

6. INNOVAZIONE: Formazione in servizio, sperimentazione, ricercaObiettivi:

Sperimentare percorsi per il miglioramento delle metodologie e degli interventi didattici.Sostenere la formazione in servizio di tutto il personale.

Azioni:Sostegno ad attività correlate al sistema di valutazione nazionale (INVALSI) per avviare progetti di miglioramento inambito metodologico, didattico e organizzativo.Realizzazione di attività di aggiornamento/ formazione in servizio.Sostegno ad iniziative che possono sollecitare la partecipazione attiva delle famiglie e la loro corresponsabilità nellescelte educative adottate dalla scuola.

All interno dell Istituto, nell attuazione dei percorsi formativi la famiglia ha un ruolo centrale, in quanto:• Fornisce conoscenze e indicazioni essenziali ai docenti.• Collabora all integrazione scolastica dei bambini.• Segue l esperienza di formazione.• Interagisce con i docenti.

A sua volta l Istituto:• Informa la famiglia delle motivazioni che ispirano il piano personalizzato di studio.• Presenta le mete finali del percorso scolastico.• Aggiorna sul progresso degli apprendimenti.• Elabora percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di

valor izzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno,e si preoccupa di:• inserire l utilizzo delle tecnologie informatiche e della comunicazione (PC, LIM) entro le proprie attività di istruzione ed

educazione.• Creare laboratori, spazi (dentro gli edifici scolastici e fuori), nei quali gli alunni svolgano concretamente varie attività

arrivando al sapere attraverso il fare.• Garantire fin dalla Scuola dell Infanzia un primo approccio con una lingua diversa dalla propria (L. Inglese).• Fare acquisire agli alunni, sin dalla Scuola dell Infanzia, adeguate competenze sociali e civiche, nell ambito della

disciplina Cittadinanza e Costituzione .

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ATTIVITA DIDATTICA: CURRICOLI E PROGETTI QUALIFICANTI L O.F.

PREMESSALo spirito dell Istituto Comprensivo, come unità scolastica che aggrega in un unico contesto organizzativo laScuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado di un medesimo territor io, impone una riflessione suimodelli di insegnamento centrati sulla trasmissione dei saperi.

CURRICOLIIn base al le ultime indicazioni ministeriali, relat ivamente alla progettazione dei Piani dell Offerta Formativa, siapplicano le Indicazioni nazionali per il curricolo del 4 settembre 2012. I docenti, pertanto, nella progettazionedei piani didattici, elaborano un curr icolo con scansione annuale, per ordine di scuola, finalizzato alraggiungimento delle competenze (Traguardi per lo sviluppo delle competenze) al termine del percorsoscolastico.In base alla Legge n. 169 del 30.10.2008, al D.P.R. n. 89 del 20.03.2009, alla Circolare MIUR n. 86 del 27.10.201,Istituto si attiva per favorire, nelle Scuole del Primo Ciclo di Istruzione e nella Scuola dell Infanzia,acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione (nell ambito

dell area stor ico-geografica per la Scuola Primaria e Secondaria di I Grado; nell ambito del campo diesperienza il sé e l altro per la Scuola dell Infanzia). L insegnamento trasversale di Cittadinanza eCostituzione comprende anche l educazione ambientale, l educazione alla legalità, i pr incipi di una cor rettacompetizione sportiva e i valori del volontariato, le basi dell educazione stradale e dell educazione alla salute, ilvalore del r ispetto delle regole. Sulla base delle indicazioni ministeriali il Curricolo della nostra scuola prevedeun articolazione per Campi di esperienza nella Scuola dell Infanzia e Discipline, nella Scuola Primaria e nellaScuola Secondaria di I Grado, secondo una specifica scansione oraria. In base alle scelte delle famiglie, e aimodelli orar io autor izzati dall amministrazione scolastica provinciale (Ufficio XIV Ambito Territoriale diMessina), nel nostro Istituto il Curr icolo della Scuola Primaria prevede, nel plesso XXXV Aprile di Patti, unpercorso formativo di base corrispondente a 27 ore a cui si può aggiungere un percorso opzionale di 3 ore(attività opzionali) finalizzato a offr ire agli alunni ulteriori occasioni di apprendimento realizzate all interno dipercorsi laboratoriali; le famiglie hanno facoltà di scelta tra i percorsi opzionali proposti dalla scuola sulla basedelle risorse interne e delle competenze specifiche dei docenti. Sempre nello stesso plesso XXXV Aprile, per laScuola Primaria è previsto (per le classi autorizzate dagli Uffici Super iori) anche un percorso formativo di 40ore settimanali (Tempo Pieno), in orario antimeridiano e pomeridiano, comprensivo di attività formativelaboratoriali. Sempre in base alle scelte delle famiglie, nella Scuola Secondaria di Primo Grado diMontagnareale e V.Bellini di Patti è attualmente in vigore anche un Tempo Scuola prolungato rispettivamente di36 e 38 ore, con due rientr i pomeridiani. La Scuola dell Infanzia è strutturata con un Tempo Scuola Normalecorrispondente a 40 ore settimanali di attività ripartite su 5 giorni.

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CAMPI DI ESPERIENZAI campi di esperienza sono luoghi del fare e dell agire del bambino orientati dall azione consapevole degliinsegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali.DISCIPLINENella scuola del pr imo ciclo (Scuola Primaria e Secondaria di Pr imo Grado) la progettazione didatticapromuove l organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi discipl inari;promuove inoltre la r icerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Assumevalenza strategica l istituzione dei Dipar timenti Disciplinari per valorizzare la dimensione collegiale ecooperativa dei docenti e per una progettualità condivisa e flessibile del curricolo. I dipartimenti, qualiarticolazioni funzionali dello stesso collegio, hanno funzione di supporto alla didattica e alla progettazione, inuna visione unitaria e integrata. Essi costituiscono un efficace modello organizzativo per favorire un maggiorraccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica percompetenze, all orientamento e alla valutazione degli apprendimenti. Un dipartimento disciplinare comprendetutti i docenti della stessa disciplina o area disciplinare. Il lavoro dei Dipartimenti Disciplinari è coordinato daun docente designato.Scopo dei dipartimenti• Un continuo scambio di idee, pareri e decisioni nella pianificazione DIDATTICA.• La possibilità di confrontare il processo di INSEGNAMENTO/ APPRENDIMENTO.• la partecipazione collettiva agli obiettivi, ai programmi e alle modalità attuative del POF.

Istituto, sul piano organizzativo e didattico definisce e individua i seguenti dipartimenti:• DIPARTIMENTOLINGUISTICO-ESPRESSIVO.• DIPARTIMENTOSCIENTIFICO.

insegnamento della Religione Cattolica è disciplinato dagli accordi concordatari in vigore; i Traguardi per losviluppo delle competenze e gli Obiettivi di apprendimento sono definiti d intesa con l autorità ecclesiastica,come da disposizione concordataria.TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEAl termine della Scuola dell Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado, per iCampi di esperienza e per le Discipline, vengono individuati i Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Talitraguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, dai tre a quattordici anni, aiutanoa finalizzare l azione educativa allo sviluppo integrale dell alunno.OBIETTIVI DI APPRENDIMENTOGli Obiettivi di apprendimento prefissati , illustrati nella tabella, sono obiettivi ritenuti strategici al fine diraggiungere i Traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni.

Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado

CAMPI DI ESPERIENZAIl sé e l altroIl corpo e il movimentoImmagini, suoni, coloriI discorsi e le paroleLa conoscenza del mondo

DISCIPLINEItalianoLingua IngleseStoriaGeografiaMatematicaScienzeMusicaArte e immagineEducazione FisicaTecnologiaReligione Cattolica

DISCIPLINEItalianoLingua IngleseLingua Francese (seconda linguacomunitaria)StoriaGeografiaMatematicaScienzeMusicaArte e immagineEducazione FisicaTecnologiaReligione Cattolica

insegnamento di Cittadinanza e Costituzione si colloca: nel campo di esperienza il sé e l altroper la Scuola dell Infanzia; nell ambito dell area stor ico-geografica per la Scuola Primaria eSecondaria di I Grado.

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CURRICOLO DI ISTITUTO, CONTINUITA E ORIENTAMENTO.Il Cur ricolo, come progetto, nasce fondamentalmente dall idea pedagogica dell intenzionalità formativa dellaScuola, con la funzione di:• Promuovere le potenzialità di ciascun soggetto, adottando tutte le iniziative util i al raggiungimento del

successo formativo, garantendone la crescita educativa e culturale, sviluppandone: le conoscenze ( ilsapere ), le abilità ( il saper fare ), le competenze il saper essere ).

• Garantire l integrazione di tutte le individualità intervenendo sul piano della motivazione e dellaconsapevolezza, predisponendo percorsi formativi tesi a realizzare il diritto ad apprendere e alla crescitaeducativa da parte di tutti gli alunni, riconoscendo e valorizzando la diversità (in base ai bisogni,potenzialità, interessi, inclinazioni.

La nostra Scuola, nell elaborazione del Curricolo d Istituto, ha posto particolare attenzione alla continuità delpercorso educativo dai 3 ai 14 anni, consapevole di agire in una struttura verticalizzata, che va dalla Scuoladell Infanzia alla Scuola Secondaria di Primo Grado, all interno della quale ogni operatore scolastico (per ordinedi scuola) ha il compito di affiancare l alunno durante il suo processo di crescita, guidandolo, educandolo,istruendolo, quindi formandolo come persona da inserire nella società. Predisponendo il Cur ricolo, la scuola siprefigge quindi di favor ire la continuità di un percorso quanto più possibile unitario allo scopo di:• Prevenire le difficoltà e superare gli ostacoli che accompagnano il passaggio degli alunni tra i diversi livelli di

scuola.• Conoscere reciprocamente obiettivi, metodi, contenuti e strumenti.• Trasmettere informazioni sugli alunni per la formazione delle classi prime.• Favorire l incontro fra bambini di età diversa e i loro docenti mediante la realizzazione di attività comuni.Le attività di orientamento si intersecano con gli obiettivi didatt ici dell educazione alla Cittadinanza eCostituzione; le varie attività hanno lo scopo di accompagnare il processo di crescita del bambino che diventapre-adolescente e si prefiggono di stimolare interessi e attitudini. Le aree d'intervento sono le seguenti:• Consapevolezza di sé, degli altri, della realtà ambientale e sociale intesa come sviluppo della persona e

della sua capacità di orientarsi nella vita, operare scelte, elaborare un progetto di vita.• Responsabilità personale intesa come capacità di comprendere il valore delle regole e di interiorizzare

comportamenti responsabili.Gli allievi, a suppor to delle attività formative svolte in classe, aderiranno a eventi, manifestazioni, iniziativeproposte nel terr itorio di appartenenza. Per l attività specifica di orientamento scolastico che interessa gliallievi della classe terza della Scuola Secondaria di Primo Grado, gli stessi visiteranno i var i istituti scolasticipresent i nel terr itorio, uffici pubblici, realtà lavorative.

L'ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLOLa costruzione del curr icolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l'innovazioneeducativa.La scuola predispone il curricolo all'interno del P.O.F. con riferimento al profilo dello studente al termine del pr imociclo d'istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici di ognidisciplina. A partire dal curr icolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, lescelte didattiche più significative, le strategie più idonee con attenzione all'integrazione tra le discipline e alla loropossibile aggregazione di aree, così come indicato dal Regolamento dell'autonomia scolastica che affida questocompito alle istituzioni scolastiche.I docenti in collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti ed i metodi si confrontano esi intrecciano tra loro consentendo la progettazione di un unico curricolo verticale nella quale le attività educativeoffrono occasioni di crescita all'interno di un contesto che risponde al graduale sviluppo di ogni alunno

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PROFILO DELLO STUDENTELa scuola che cura la centralità della persona che apprende, attr ibuisce grande importanza alla relazione educativae ai metodi didattici capaci di attivare le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo. La generalizzazionedegli istituti comprensivi, dà modo di creare le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che siacapace di r iportare i molti apprendimenti che il mondo offre, entro un unico percorso strutturante e itinerante. Ilconseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l'obiettivo generale del sistema educativo eformativo italiano.

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzioneLo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, leesperienze educative vissute in famiglia e nella comunità è in grado di iniziare ad affrontare, in autonomia e conresponsabilità, le situazioni di vita tipiche della propr ia età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità intutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle propr ie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti diconoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità, le tradizioniculturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali dellasocietà, orienta le propr ie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per lacostruzione del bene comune esprimendo le proprie opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimentoil lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certacomplessità, di espr imere le propr ie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e diaffrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.Riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie nell'uso dell'informazione e della comunicazione.Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà, diver ificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensierorazionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza deilimiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse.Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpretaambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare eanalizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano diapprofondimento, di controllo e di verifica per interagire con soggetti diversi nel mondo.Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsivelocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.Ha cura e r ispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila e il senso e la necessità delr ispetto della conseguenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse formein cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non, esposizione pubblica del propr io lavoro, occasionirituali nella comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato,ecc.Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le propr ie responsabilità e chiede aiuto quando si trova indifficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.In relazione alle propr ie potenzialità e al propr io talento si impegna in campi espressivi, motori e artistici che glisono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti

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PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL OFFERTA FORMATIVALa progettualità integrata rappresenta la base dell ampliamento dell Offerta Formativa. L Istituto, nell ambitodella propria progettualità, al fine di predisporre ambienti accoglienti, relazioni rassicuranti, attività in comunetra gli alunni delle classi ponte e momenti d incontro e condivisione affinché si realizzi una effettiva continuitàche allarghi gli spazi fin qui sperimentati, predispone e attua un percorso di Accoglienza predisponendoambienti ed occasioni adeguati al proprio Progetto educativo valorizzando tut te le risorse disponibili, inquanto consapevole che la scuola non è solo luogo di apprendimento e della cognitività, ma anche luogo divita . Attenzione viene prestata anche ai percorsi progettuali r iferiti alla Continuità al fine di garantire, aibambini e agli alunni che transiteranno nell ordine di scuola successivo, percorsi formativi organici e completi,cercando anche di prevenire qualsiasi difficoltà che potrebbe sorgere in tale passaggio. In particolare ilpassaggio dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Primaria rappresenta, per i bambini, una fase importante,caratter izzata da incertezze, da novità e da impegni sia scolastici che extrascolastici. I progett i continuitàinfanzia-primaria hanno l obiettivo di sostenere il bambino in questo primo contatto con la Scuola Primaria,mettendolo a contatto con gli ambienti fisici in cui andrà a operare, con nuovi insegnanti e con un metodo dilavoro sempre più intenso e produttivo. Il tutto valorizzando le competenze già acquisite e nel r ispetto di quelliche sono gli elementi distintivi propri dell età evolutiva che il bambino sta attraversando; le attività progettuali,a valenza laboratoriale, sono improntate sul gioco e sul gioco-lavoro, sfruttando l entusiasmo, il desiderio dinuovi apprendimenti. L aspetto ludico delle attività consentirà al bambino di inserirsi nel nuovo contestoscolastico senza traumi e di vivere le nuove esperienze scolastiche e culturali serenamente. La scuola, ancora, èconsapevole dell importanza dell orientare i ragazzi, pertanto anche in questo caso si attiva con percorsi diOrientamento articolati in più dimensioni: non solo orientamento per scelte relative all ambito scolastico, ma

soprattutto un orientamento alla vita , in un percorso formativo continuo, un personale progetto che partadalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche e soprattutto se stessi; in questo caso si da unaulteriore possibilità, agli alunni in formazione , di conoscersi, scoprire e potenziare le propr ie capacità,affrontare i propr i problemi, operare delle scelte sempre più in modo autonomo ( in relazione all età). La nostraScuola si assume l impegno di creare le condizioni per il raggiungimento dello stato di benessere dell utenza,alunni e famiglie, per contrastare il disagio, prevenire la dispersione scolastica e il r ischio di abbandono perqualsivoglia ragione e accrescere il successo formativo mediante il miglioramento in senso qualitat ivo deiprocessi di insegnamento/ apprendimento. Particolare attenzione, perciò, è indirizzata anche alla progettazionedi percorsi/ processi educativi finalizzati alla rimozione delle cause del disagio, all integrazione degli alunnidiversabili e stranieri, al recupero della motivazione, all acquisizione di un metodo di studio (imparare adimparare), all acquisizione delle competenze di base soprattutto nell area linguistica e scientifica. L Istituto,pronto a cogliere le opportunità formative offerte dai P.O.R. e P.O.N. programmabili, dà precedenza, nei progettifinanziabil i con il Fondo d Istituto, ai progetti di continuità fra i diversi livelli di scolarità, ai progett i checonsentano di ampliare la contemporaneità ove le esigenze risultano prioritarie ai fini del raggiungimento degliobiettivi formativi irrinunciabili e ai progetti che qualificano il servizio scolastico. In generale, i progetti diarr icchimento dell Offerta Formativa sono estesi alla totalità delle sezioni/ classi e in essi i docenti trovano lospazio per mettere in atto le strategie educativo-didatt iche più adatte agli stili di apprendimento degli al lievi. Ledinamiche che sottendono la realizzazione dei progetti consentono inoltre l instaurarsi di un clima relazionalepart icolarmente stimolante e favoriscono, per talune iniziat ive, la partecipazione delle famiglie (es., attivitàteatrali, Presepi Viventi, ecc.). Tutti i progetti r ispondono ai seguenti indicatori:

COMPATIBILITA : con il Piano dell Offerta Formativa.FATTIBILITA : siano determinate e presenti le risorse necessarie.ACCETTABILITA : siano progetti richiesti/ graditi part icolarmente dall utenza.

Nel nostro contesto scolastico sono state individuate le seguenti Aree Progettuali, Territorio e Ambiente; Sporte Benessere, Area dei Linguaggi, per la redazione di Progetti P.O.F. unitari con sviluppo in verticale e/ odifferenziati per ordine di Scuola, di alta valenza educativa, integrati nel curr icolo scolastico, ed eventualmenteampliati ove lo consentano le risorse finanziarie. Nell ambito delle suddette Aree verranno realizzate le seguentiattività progettuali promosse dai docenti d istituto, finanziate (se previsto) con il Fondo d Istituto:

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PROSPETTI SINTETICI DEI PROGETTI D ISTITUTO

SCUOLA DELL INFANZIA

PROGETTI PLESSI SEZ.ATTIVITA MOTORIA, MUOVENDO S IMPARA TUTTI TUTTE

PROGETTO CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA-PRIMARIA S.GIOVANNI-SCALA I-II

IL TEMPO CHE FA... IL TEMPO CHE PASSA TUTTI TUTTE

CONTINUITA' (Infanzia-Primaria): CANTIAMO INSIEME,ASPETTANDO IL NATALE PIAZZA XXV APRILE

Gruppi alunni Sc.Infanzia e

Primaria (I ciclo).....

SCUOLA PRIMARIA

PROGETTI PLESSI CL.CONTINUITA' (Infanzia-Primaria), CANTIAMO INSIEME,ASPETTANDO IL NATALE PIAZZA XXV APRILE

Gruppi alunni Sc.Infanzia e Primaria

(I ciclo)ATTIVITA MOTORIA, PERSEUS TUTTI VATTIVITA MOTORIA, MUOVENDO S IMPARA TUTTI I-IIATTIVITA MOTORIA, SPORT DI CLASSE TUTTI III-IV-VATTIVITA MOTORIA, SPORT IN CONTINUITA S. NICOLELLA

MONTAGNAREALE TUTTECORALE D ISTITUTO, IL CORO SIAMO NOI PIAZZA XXV APRILE III - IV - VRECUPERO S. NICOLELLA PluriclasseVIVI SOLIDALE... NON SOLO A NATALE! MONTAGNAREALE TUTTECOSTRUIAMO UN PRESEPE PIAZZA XXV APRILE IIIAPRESCUOLA PIAZZA XXV APRILE TUTTE

CONTINUITA' (Primaria-Sec. I Grado): L. SPAGNOLA, "JUGAR YAPREDER 2" ISTITUTO Alunni Cl. VCONTINUITA' (Primaria-Sec. I Grado): LINGUA FRANCESE, JEJOUE, JE M AMUSE 2 ISTITUTO Alunni Cl. V

.....

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

PROGETTI PLESSI CL.

CONOSCERE LA SICILIA BELLINI IA-IIA-IIIAIC-IIID

INCLUSIONE, DOCENTE TRA I BANCHI BELLINI IALA SCIENZA IN GIOCO BELLINI III

ARTE E IMMAGINE, PIU SU BELLINI III

CONTINUITA - ORIENTAMENTO TUTTIClassi ponte Infanzia,

Primaria, Sec. I Gr.Classi terze Sec. I Gr.

LATINO ISTITUTO Classi terzeRECUPERO LINGUA FRANCESE BELLINI Classi prime e secondeAMPLIAMENTO O.F., SPAGNOLO, 3a LINGUA BELLINI Classi pr imeAVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA BELLINI

MONTAGNAREALE TUTTEVISIONE RAPPRESENTAZIONE TEATRALE INLINGUA INGLESE: HAPPY DAYS

BELLINIMONTAGNAREALE Alunni Cl. III

VISIONE RAPPRESENTAZIONE TEATRALE INLINGUA INGLESE: SHREK

BELLINIMONTAGNAREALE Alunni Cl. III

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Istituto Comprensivo N. 3 di Patti, al fine di ampliare la propr ia Offerta Formativa e offrire ulter iori esperienzeeducative e formative agli alunni partecipa, con delibere dei propr i organi collegiali, a iniziative progettuali /manifestazioni in collaborazione con altr i Istitut i Scolastici, Enti, Associazioni, come di seguito specificato:

PROTOCOLLI D INTESA/RETI TRA SCUOLE-ENTI-ASSOCIAZIONIINIZIATIVE PROPOSTE DA SCUOLE-ENTI-ASSOCIAZIONI

A.S. 2014/2015INIZIATIVE ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONI

Protocollo d Intesa finalizzato a promuovere e di ffondere la culturascienti fica partecipando alla realizzazione del progetto La Scienza in gioco ExperiScience: pensare e fare Scienza nell ambito del Centro SperimentaleScientifico . Destinatari : alunni della Sc. Secondaria di I Gr.

Protocollo d Intesa con i l Liceo Classico Scientifico Linguistico V. EmanuelePatti (Istituto capofila e promotore delprogetto).

Protocollo d Intesa finalizzato a promuovere e di ffondere la culturascienti fica nell ambito della Scuola Secondaria di I Grado, ai sensi del DecretoMIUR prot. n. 2216 del 01/ 07/ 2014.

Protocollo d Intesa con i l Liceo Classico Scienti fico Linguistico V. Emanuele diPatti.

Protocollo d Intesa finalizzato a promuovere e di ffondere la culturascienti fica nell ambito della Scuola Secondaria di I Grado, ai sensi del DecretoMIUR prot. n. 2216 del 01/ 07/ 2014.

Protocollo d Intesa con l I.I.S. Borghese-Faranda di Patti.

Protocollo d Intesa finalizzato ad attuare progetti volti alla realizzazione diseminari informativi per attività di orientamento in tema di I.T.S. destinati aidirigenti scolastici e ai docenti delle istituzioni scolastiche secondarie di I e IIgrado.

Protocollo d Intesa tra le scuole: I.I.S.Borghese-Faranda - Patti (capofila); I.C.

N.3 L. Radice - Patti ; I.C. Gioiosa Marea; I.C.San Piero Patti; ITET T. di LampedusaSant Agata di Militello.

Protocollo d Intesa finalizzato all educazione alla lettura, partecipando allarealizzazione del Progetto lettura . Destinatari: alunni classi terze dellaScuola Secondaria di I Gr.

Protocollo d Intesa con i l Liceo Classico Scientifico Linguistico V. EmanuelePatti (Istituto capofila e promotore delprogetto).

Rete provinciale di scuole denominata RE.S.A.B.E.S. - Rete Scolastica Alunnicon Bisogni Educativi Speciali - (già Rete Messina DSA ). La rete, mirando apromuovere sul territorio della provincia di Messina l integrazione delservizio scolastico con gli altri servizi svolti da Enti pubblici e privati, si pone iseguenti obiettivi: miglioramento della qualità del servizio scolastico a favoredegli alunni con bisogni educativi speciali (BES); arricchimento dellecompetenze dei docenti nell area educativo-didattica a favore degli alunni chepresentano bisogni educativi speciali; promozione di studi e ricerche.

Rete t ra scuole della provincia di Messina -Capofi la l Istituto Tecnico Nautico CaioDuilio di Messina.

Accordo di Rete/ Partenariato per la predisposizione e attuazione diprogetto volto alla prevenzione dell uso di alcool, fumo e delle nuovedipendenze patologiche D.D. n. 1437 del 12 luglio 2012, Regione Siciliana,Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del lavoro. Dest inatari:alunni Scuola Secondaria di I Grado.

Rete di Scuole: I.C. N.3 Patti (capofila), I.C.N.2 Patti. -- Soggetti partner: Associazionedi Promozione Sociale Futuro Migliore diPatti , Associazione di VolontariatoFraternità Misericordia di San Piero Patti

Progetto Pilota, sperimentale, Verso una Scuola Amica proposto dal MIUR edall'UNICEF Italia; il progetto si propone di favorire non solo la conoscenzadei diritti enunciati dalla Convenzione sui Diritti dell'infanzia edell'adolescenza, ma soprattutto l'assunzione di prassi educative chepermettano ai bambini e ai ragazzi di vivere e condividere i diritti che lir iguardano.

Enti promotori:MIUR e UNICEF Italia

Accordo di Rete finalizzato alla presentazione/ attuazione di un progetto(denominato Costruttori di Legalità ) riferi to alla legge regionale 13settembre 1999, n. 20 all art. 14 (Regione Siciliana), al fine di contribuire aconsolidare una nuova coscienza finalizzata all educazione civica, periniziative riguardanti attività integrative, di documentazione,approfondimento, studio e ricerca sui valori della legalità in Sicilia.Destinatari: alunni della Sc. Secondaria di I Grado e alunni della Sc. Primaria.

Iniziativa promossa dalla Regione Sicilia.Rete di Scuole:I.C. Gioiosa Marea (capofila) I.C. N.2L.Pirandello Patti I.C. N.3 L. Radice Patti I.C. S. Piero Patti - I.C. Longi I.C. Brolo.

Progetto r iferito alla legge regionale 20 novembre 2008, n. 15 art. 1, RegioneSiciliana, finalizzato all attuazione di una serie di iniziative (nell ambito delprogetto Cittadini consapevoli per il domani ) che hanno come obiettivoquello di formare coscienze libere e democratiche, di sviluppare il r ifiuto diogni forma di omertà o di accettazione passiva e acrit ica della violenza, diinfondere il coraggio della denuncia e della ribellione alla sopraffazione, diconoscere e apprezzare il patrimonio ambientale ed artistico-monumentaledel proprio territorio. Destinatari: alunni della Scuola Secondaria di I Grado ealunni della Scuola Primaria.

Iniziativa promossa dalla Regione Sicilia.

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Progetto educativo Kids Creative Lab , rivolto a tutte scuole primarie d Italiacon l obiettivo di avvicinare i bambini, att raverso l arte, a tematicheimportanti quali l attenzione verso la natura, l agricoltura e l alimentazione inlinea con i contenuti proposti da Expo Milano 2015.

Iniziativa promossa con il patrocinio diProgetto Scuola di Expo Milano 2015.

Progetto Frutta nelle Scuole , finanziato interamente con risorsecomunitarie e nazionali; ha l obiettivo di far aumentare nei bambini fra i 6 e gli11 anni d età il consumo di frutta e verdura, orientandoli a corrette abitudinialimentari . Il progetto viene attuato distribuendo gratuitamente, nelle ScuolePrimarie che hanno dato l adesione, prodotti ortofrutticoli freschi di qualitàcert ificata che vengono consumati dagli alunni durante la merenda di metàmattinata. Nell ambito dell Isti tuto l iniziativa è estesa a tutti i plessi.

Iniziativa interamente finanziata con aiutocomunitario e nazionale.

La Cultura della Sicurezza è obiettivo trasversale della Scuola. Si attua con l informazione e la formazione sullaprevenzione dei rischi; iniziative correlate, tra l altro, sono:

INIZIATIVE ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONIManifestazione d interesse relativa al Progetto di Educazione StradaleLim. Edu. Strada, r ivolto agli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di IGrado: attraverso l uti lizzo di strumenti multimediali (LIM) si pone l obiettivodi educare i giovani a un corretto comportamento in strada per promuovereanche capacità di analisi , di critica e di sintesi.

Ministero dell Istruzione dell Università edella Ricerca (M.I.U.R.).

Ulteriori momenti educativi-formativi, con la finalità di incrementare il senso civico degli alunni e di sensibilizzarliulteriormente su specifiche tematiche sociali, sono rappresentati dalla partecipazione a iniziative / concorsi che, inmodo particolare, fanno riferimento alla solidarietà :

INIZIATIVE ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONIRaccolta fondi per Telethon, finalizzata a sostenere la ricerca scientificariferi ta alla malattie genetiche. Viene attuata nell ambito dell Isti tuto dadiversi anni scolastici, in tutti gli ordini di scuola, coinvolgendo gli alunnianche in attivi tà laboratoriali per la realizzazione di piccoli manufatti dauti lizzare per la raccolta dei fondi.

Fondazione Telethon (promotricedell iniziativa).

Concorso Ricordando Rossella (docente prematuramente scomparsa),con l obiettivo di promuovere tra gli studenti l educazione alla solidarietà,propedeutica alla cultura di donazione degli organi. Gli alunni della ScuolaPrimaria presentano un elaborato in poesia sul tema della donazione degliorgani; gli alunni della Scuola Secondaria di I Grado un video-messaggio sullostesso tema.

Istituto Comprensivo N. 2 L. Pirandello diPatti (promotore dell iniziativa).

Iniziativa di Adozione a distanza , avviata da diversi anni nell Isti tuto, hagià permesso di concludere il ciclo di adozione per due bambini. Eun opportunità che consente agli alunni di accompagnare il terzo bambinoadottato nella sua crescita e di offrirgli una vita più dignitosa, in quantousufruisce di un'alimentazione adeguata, della frequenza di una scuola che gliconsente di acquisire un livello base di istruzione, del necessario materialescolastico e di controlli e cure mediche in caso di bisogno. Il bambinoadot tato si chiama Yogesh, è nato nell anno 2001 nella cittadina di Pune (inIndia) e parla la lingua Marathi. Ogni anno riceviamo almeno due disegni delnostro amico lontano che sembrano dire... grazie!

Organizzazione Non Governativa dicooperazione allo sviluppo Intervita Onlus(promotrice dell iniziativa).

Nel contempo l Istituto aderisce a iniziative per la ulteriore realizzazione di percorsi di integrazione sul territorio,sempre in collaborazione con Istituzioni/ Enti, con l associazionismo e con tutte le realtà che possono offrire le lorocompetenze e servizi:

INIZIATIVE ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONIProtocollo d Intesa (attivato nell a.s. 2013/ 2014) finalizzato a potenziare,nell ambito del proprio Centro Territoriale Permanente (CTP), percorsiformativi volti agli adulti, nello specifico: corsi di Lingua Italiana intensiva (perstranieri); corsi di informatica; corsi di alfabetizzazione; ecc.

Protocollo d Intesa con: il Comune diMontalbano Elicona (Ente promotore); laSoc. Coop. Sociale progetti Alternativi diMessina.

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ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA A.S. 2014/ 2015

Gli assetti ordinamentali in rapido mutamento richiedono approfondimento individuale e collegiale per unadefinizione puntuale dell organizzazione scolastica. In quest ottica la nostra scuola coniuga gli indirizzi dellariforma e l autonomia dell Istituzione Scolastica. La disponibilità dell organico, delle risorse professionali e dellestrutture in genere, consentono di definire modelli organizzativi diversi anche nello stesso ordine di scuola. Lerisorse umane e professionali da utilizzare nelle att ività opzionali (Scuola Primaria) saranno costituiteesclusivamente da personale della scuola. Nella Scuola Primaria si accetta la r ipartizione del monte ore in 11insegnamenti (l insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ricade nell area Storico-Geografica). In genere siopta per il numero massimo di ore opzionali. L orario settimanale delle lezioni può subire limitati adattamentiin rappor to alle esigenze didattiche e organizzative dei singoli Plessi: orar io di inizio e di fine delle lezioni nei vari plessi può subire adattamenti in funzione di necessitàorganizzative e slittamenti nell ambito di 10 per esigenze del servizio di scuolabus comunale.

SCUOLA DELL INFANZIA

TEMPO SCUOLA (40 h., dal lun. al ven.) 08,00 16,00 (plessi Patti, S. Giovanni, S. Nicolella)08,15 16,15 (plesso Montagnareale)

ORARIO SETTIMANALE Ore 40: plessi Patti, S. Giovanni, Montagnareale,S. Nicolella.

ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI08,00 13,00 / 11,00 16,00 (plessi Patti, S.Giovanni, S. Nicolella)08,15 13,15 / 11,15 16,15 (plesso Montagnareale)

LABORATORI PROPOSTI Linguistico Artistico Espressivo - ManipolativoLa flessibilità è la caratteristica peculiare di una scuola innovativa ed efficiente che valorizza appieno lerisorse per garantire qualità dell insegnamento-apprendimento.Viene nominato un insegnante-coordinatore per ogni sezione.

orario d ingresso sarà flessibile fino alle ore 9.30.Collegialmente si segue una programmazione di tutte le attività, adattandole alle esigenze ambientali eseguendo un unico filo conduttore, comune a tutti i plessi, La costituzione: bussola per la vitaLe attività di laboratorio sono strutturate per gruppi omogenei ed eterogenei.

I plessi di Scuola Primaria del nostro Istituto, Montagnareale, S. Nicolella, Scala, Gallo, articolano l orario su 27ore settimanali; il plesso XXV Aprile di Patti offre ulteriori tre ore opzionali dedicate ad attività laboratoriali.Sempre presso il plesso XXV Aprile di Patti è attuato, nella sezione di nuova istituzione nell a.s. in corso, iltempo scuola di 40 ore (Tempo Pieno), comprensivo di attività formative anche di laborator io. Le attivitàlaborator iali vengono attuate perseguendo gli obiettivi di seguito descritti:• Aiutare gli alunni nell esplorazione del loro immaginario espressivo.• Favorire l apprendimento di varie tecniche espressive (art istiche, musicali, motorie...).• Sviluppare la capacità di pianificare un progetto legato alla realizzazione di prodotti con materiali di vario

tipo e con mezzi e tecniche grafico-pittor iche.• Riconoscere la struttura compositiva presente nel linguaggio delle immagini e nelle opere d arte.• Esprimere sensazioni, emozioni e pensieri attraverso codici non verbali.• Promuovere atteggiamenti di disponibilità al rapporto di collaborazione con gli altri.• Sviluppare la motivazione alla lettura di var ie tipologie di testi.• Promuovere le competenze legate alla comprensione e alla produzione di testi scritti.I laboratori si configurano come spazi organizzati per attività che permettono di impostare il lavoro in fasi diintervento, consentendo di approfondire, integrare e rielaborare le esperienze con l util izzo di linguaggi diversi.Il laboratorio consente di migliorare la capacità di socializzazione , favorisce la ricerca, lo scambio di esperienzee crea occasioni di più largo confronto. La didattica laboratoriale si concretizza, nella prassi didattica, in uno deitre obiettivi fondamentali dell Istituto, quello del saper fare. Durante le attività laboratoriali verrà quindiprivilegiata una didattica basata sull operatività e sul problem solving .

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SCUOLA PRIMARIA

TEMPO SCUOLADal lunedì al sabato (Tempo normale)Dal lunedì al venerdì (Tempo pieno)

h. 08,15 16,15 (Tempo Pieno, cl. IA): pl. XXV Aprile Patti.h. 08,15 13,05 (adeguamento servizio di trasporto): pl.XXV Aprile Patti.h. 08,15 12,45: plessi Montagnareale, Santa Nicolella,Scala, Gallo.

ORARIO SETTIMANALE

Ore 30 (27 ore disciplinari più 3 ore di attività opzionalifacoltative): pl. XXV Aprile Patti.Ore 40 (Tempo Pieno, comprensivo di tempo mensa,attività laboratoriali, studio assistito): pl. XXV Aprile Patti.Ore 27: plessi Montagnareale, S. Nicolella, Scala, Gallo.

ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI h. 22+2 di programmazione (per cattedra intera)LABORATORI PROPOSTI (Opz./Facol.) Linguistico Artistico-Espressivo.Viene nominato un insegnante-coordinatore per ogni classe, già dall anno scolastico 2009-2010. Gliinsegnati-coordinatori vengono individuati tra i docenti che svolgono attività di insegnamento prevalentenelle rispettive classi. Le attività di laboratorio sono gestite dai docenti interni. Tutti gli insegnamenti e leattività laboratoriali possono coinvolgere gruppi classe e/o interclasse, con la massima flessibilità. Le attivitàopzionali vengono inserite preferibilmente nelle ultime ore della giornata.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PlessoBellini

h. 08,10 13,10 (Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato)

h. 08,10 17,00 (Martedì, Venerdì comprensivo di mensa ore13,10-14,00)TEMPO SCUOLA

(dal lunedì alsabato) Plesso

Montagnareale

h. 08,15 13,15 (Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato)

h. 08,15 16,15 (Martedì, Venerdì comprensivo di mensa ore13,15-14,15)

PlessoBellini

Ore 30: tempo normale

Ore 38 (ore 36 + 2 di mensa)ORARIOSETTIMANALE Plesso

MontagnarealeOre 36 (ore 34 + 2 di mensa)

ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI h. 18 cattedra

LABORATORI PROPOSTI Linguistico Artistico-espressivo Musicale Ginnico Scientifico Lettura.

Viene nominato un insegnante-coordinatore per classe. Nella predisposizione dell orario per discipline lascuola si attiva, compatibilmente con i vincoli esterni (legati alla presenza di spezzoni orari su cui operanodiversi docenti in servizio anche presso altri Istituti Scolastici), per l utilizzo ottimale delle risorse nel contestoclasse. L obiettivo dell azione didattica è l acquisizione di competenze trasversali e specifiche descritte nelprofilo dello studente al termine del primo ciclo. L impianto della progettazione formativa è sostenuta da formeorganizzative che utilizzano strategie didattiche collegiali.

DIPARTIMENTIAssume valenza strategica l istituzione dei Dipartimenti Disciplinari per valorizzare la dimensionecollegiale e cooperativa dei docenti e per una progettualità condivisa e flessibile del curricolo. I dipartimenti,quali articolazioni funzionali dello stesso collegio, hanno funzione di supporto alla didattica e allaprogettazione, in una visione unitaria e integrata. Essi costituiscono un efficace modello organizzativo perfavorire un maggior raccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alladidattica per competenze, all orientamento e alla valutazione degli apprendimenti. Un dipartimentodisciplinare comprende tutti i docenti della stessa disciplina o area disciplinare. Il lavoro dei DipartimentiDisciplinari è coordinato da un docente designato.

Scopo dei dipartimenti• Un continuo scambio di idee, pareri e decisioni nella pianificazione DIDATTICA.• La possibilità di confrontare il processo di INSEGNAMENTO/ APPRENDIMENTO.• la partecipazione collettiva agli obiettivi, ai programmi e alle modalità attuative del POF.

Istituto, sul piano organizzativo e didattico definisce e individua i seguenti DIPARTIMENTI:• LINGUISTICO-ESPRESSIVO.• SCIENTIFICO.

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ARTICOLAZIONE DELL ORARIO SCOLASTICO

IL MODELLO ORARIO DELLA SCUOLA DELL INFANZIANella Scuola dell Infanzia il monte ore annuale può essere articolato da un minimo di 875 ore a un massimo di1700 ore comprensivo anche delle ore destinate all insegnamento della Religione Cattolica.Per l anno scolastico in corso, tenuto conto delle indicazioni dei genitori, risulta funzionante, per ogni sezione,un modello orario che garantisce giornalmente 8 ore di attività didattiche per gli alunni (dal Lunedì al Venerdì),con due docenti di posto comune operanti su due turni scolastici (come da sottostante tabella). E previsto ilservizio di refezione scolastica a carico dei Comuni di Patti e Montagnareale. All interno di ogni sezione i duedocenti di posto comune sono affiancati da un docente specialista di Religione Cattolica e da un docentespecialista di Sostegno (nelle sezioni frequentate da allievi disabil i); ogni docente di posto comune svolge lapropria attività in 5 giorni settimanali per un totale di 25 ore.La scuola dell infanzia attuerà, come previsto dal Regolamento dell Autonomia, in particolari periodi dell A.S. eper l attuazione di determinate Unità di Apprendimento, la flessibilità d orario. Tale flessibilità, se necessaria,sarà programmata nelle varie Unità e comunicata al D.S. per la relativa autorizzazione.

SCUOLA DELL INFANZIA(ORARIO SETTIMANALE: 40 ore su 5 giorni)

Orario Docenti* Insegnante A

plessi:* Insegnante B

plessi: ORE SETTIMANALI:Giorno

XXV Aprile,S. Giovanni,S. Nicolella

Montagnareale XXV Aprile,S. Giovanni,S. Nicolella

Montagnareale L. Inglese Rel. Cattolica(Doc. specialista)

Lun 8,00-13,00 8,15-13,15 11,00-16,00 11,15-16,15 1 h 1,30 h

Mar 8,00-13,00 8,15-13,15 11,00-16,00 11,15-16,15 1 h 1,30 h

Mer 8,00-13,00 8,15-13,15 11,00-16,00 11,15-16,15 1 h 1,30 h

Gio 8,00-13,00 8,15-13,15 11,00-16,00 11,15-16,15 1 h 1,30 h

Ven 8,00-13,00 8,15-13,15 11,00-16,00 11,15-16,15 1 h 1,30 h

* Alternanza settimanale delle due insegnanti di posto comune .

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IL MODELLO ORARIO DELLA SCUOLA PRIMARIAPer l anno scolastico in corso, tenuto conto delle indicazioni dei genitori, in base all organico docenti d Ist ituto ealle classi autor izzate dagli uffici scolastici superiori, risulta funzionante: un modello orario che garantisce 27ore di attività obbligatorie e fino a 3 ore Laboratoriali di attività Opzionali/ Facoltative (aggiuntive) nel plessodi Patti Piazza XXV Aprile, un modello orario che garantisce 40 ore di attività (Tempo Pieno) per un corso; neirimanenti plessi il modello orario è di 27 ore.

affidamento degli insegnamenti ai var i docenti tiene conto della continuità didattica, della professionalità edelle inclinazioni individuali nel rispetto dei criter i individuati dall Istituto. Dell équipe pedagogica di ogniclasse, oltre ai docenti di posto comune , fanno parte anche i docenti specialisti di Lingua Inglese (nel caso incui non vi siano docenti di posto comune specializzat i), di Religione e di Sostegno (in presenza di allievidisabili). I singoli docenti svolgono l attività di insegnamento in 5 giorni settimanali per complessive 22 ore, più2 ore di programmazione . Nelle varie classi le 27 ore di attività didattica obbligator ia settimanale sono cosìsuddivise:

SCUOLA PRIMARIA(ORARIO SINGOLE DISCIPLINE)

1° BIENNIO 2° BIENNIODISCIPLINE

Classe 1a Classe 2a Classe 3a Classe 4a Classe 5a

Religione 2 2 2 2 2Italiano 8 7 7 7 7L. Inglese 1 2 3 3 3Matematica 5 5 5 5 5Scienze naturali e sperimentali 2 2 2 2 2Storia 2 2 2 2 2Geografia

Cittadinanza eCostituzione 1 1 2 2 2

Tecnologia 1 1 1 1 1Arte e Immagine 2 2 1 1 1Musica 1 1 1 1 1Educazione Fisica 2 2 1 1 1TOTALE ORE OBBLIGATORIE 27 27 27 27 27LABORATORI (Att. Opz. Facol.) 3 3 3 3 3TOTALE ORE SETTIMANALI 30 30 30 30 30

IL MODELLO ORARIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADONella Scuola Secondaria di Primo Grado di Montagnareale e Bellini di Patti, in base alla normativa vigente ealle ultime direttive ministeriali relative ai nuovi piani di studio (D.M. n. 37 del 26 Marzo 2009), nonché in basealle scelte operate dalle famiglie, r isultano funzionanti, rispett ivamente, classi a Tempo Prolungato e classi aTempo Normale / Tempo Prolungato (quest ultimo tempo scuola comprensivo delle ore destinate agliinsegnamenti (discipline), alle attività e al tempo dedicato alla mensa). L Istituto, nell esercizio dell autonomiadidattica e organizzativa prevista dal DPR 275/ 99, sulla base dell analisi dei bisogni formativi, organizzaintegrazione, la distribuzione e i tempi delle (discipl ine) attività educative e didattiche. Pertanto, per l A.S.

2014/ 2015, il quadro orario settimanale delle attività e delle discipline delle classi a Tempo Normale e a TempoProlungato (comprensivo delle ore dedicate alla mensa) della Scuola Secondaria di I Grado è così determinato:

Plessi Classi Tempo Normale Classi Tempo Prolungato

V. BELLINI IA IIA IIIA - IB IIB IIIB ID IC IIC IIIC IIID

MONTAGNAREALE ---------- IA IIA IIIA

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO V. BELLINIQuadro orario settimanale classi a Tempo Normale 30 ore

DISCIPLINE Classi 1e Classi 2e Classi 3e

Italiano 7 7 7Storia 2 2 2Geografia

Cittadinanza e Costituzione1 1 1

Matematica 4 4 4Scienze 2 2 2Lingua Inglese 3 3 3Lingua Francese 2 2 2Tecnologia 2 2 2Musica 2 2 2Arte e Immagine 2 2 2Educazione Fisica 2 2 2Religione Cattolica 1 1 1

TOTALE ORE SETTIMANALI 30 30 30..

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO V. BELLINIQuadro orario settimanale classi a Tempo Prolungato 38 ore

DISCIPLINE E GRUPPI DI DISCIPLINE Classi 1e Classi 2e Classi 3e

Italiano 9 9 9Storia 2 2 2Geografia

Cittadinanza e Costituzione1 1 1

Matematica 6 6 6Scienze 2 2 2Lingua Inglese 3 3 3Lingua Francese 2 2 2Tecnologia 2 2 2Musica 2 2 2Arte e Immagine 2 2 2Educazione Fisica 2 2 2Religione Cattolica 1 1 1Mensa 2 2 2*Ore aggiuntive discipline 2 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI 38 38 38*Ore aggiuntive discipline: N. 4 Musica; N. 4 Educazione Fisica.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MONTAGNAREALEQuadro orario settimanale classi a Tempo Prolungato 36 ore

DISCIPLINE E GRUPPI DI DISCIPLINE Classe 1a Classe 2a Classe 3a

Italiano 8 8 8Storia 2 2 2Geografia

Cittadinanza e Costituzione1 1 1

Matematica 6 6 6Scienze 2 2 2Lingua Inglese 3 3 3Lingua Francese 2 2 2Tecnologia 2 2 2Musica 2 2 2Arte e Immagine 2 2 2Educazione Fisica 2+1* 2+1* 2+1*

Religione Cattolica 1 1 1Mensa 2 2 2*Ore aggiuntive discipline 1 1 1

TOTALE ORE SETTIMANALI 36 36 36*Ore aggiunt ive discipline: N. 6 Educazione Fisica. Nell ambito della flessibilità organizzativo-didattica, persopper ire alla carenza di fondi del MOF (Miglioramento Offerta Formativa), le ore aggiuntive vengonoprogrammate anche in modo plur isettimanale, sia per l attività complementare di Educazione Fisica destinataai Campionati Studenteschi che per attività di continuità fra la Scuola Primaria e Secondaria di I Grado, nellostesso Comune. Le attività del tempo prolungato vengono organizzate per gruppi e classi aperte

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VIAGGI D ISTRUZIONE VISITE GUIDATE USCITE DIDATTICHE

Nell ambito dell Istituto i Viaggi d Istruzione, le Visite Guidate e le Uscite Didattiche costituiscono un momentodi arr icchimento culturale degli alunni e per questo sono parte integrante e qualificante dell offerta formativa.Il loro scopo è quello di favorire una più approfondita ed articolata conoscenza dell ambiente, in relazione alleattività didattiche ed a particolari argomenti oggetti di studio, coinvolgendo, se possibile, più discipline. PerViaggi d Istruzione sono da intendersi quelle uscite che prevedono pernottamenti fuori sede; sono rivolti agliallievi della Scuola Secondar ia di Primo Grado e agli allievi delle classi quinte della Scuola Primaria. Per VisiteGuidate si intendono le uscite che coprano al massimo l arco della giornata; vengono proposte agli allievi ditut ti e tre gli ordini di scuola. Per Uscite Didattiche (o uscite brevi) si intendono le uscite che si realizzanonell arco dell orario scolastico antimeridiano con durata inferiore a una giornata; anche queste uscite vengonoproposte agli allievi di tutti e tre gli ordini di scuola; nell ambito delle Uscite Didattiche sono comprese le uscitebrevi connesse con attività motorie-sportive che possono coinvolgere gli allievi della Scuola Primaria eSecondar ia di Primo Grado.

SCUOLA DELL INFANZIAPLESSI - Sezioni USCITE DIDATTICHE VISITE GUIDATE

Gli alunni di tre anni parteciperanno solo alle uscite sul territorio pattese.Piazza XXV Aprilesez. I-II -III -IV-V Da programmare in itinere a.s Da programmare in itinere a.s.

S. Nicolellae

Montagnareale

Inaugurazione anno scolastico con Fra Felice,presso il plesso XXV Aprile di Patti. Uscita in unambiente boschivo. Uscita in un ambienteinnevato. Visita a un frantoio oleario. Visitaesposizione presepi natalizi. Festa di Primavera.Festa dell Albero. Visita presso un panificio.Visita presso il laboratorio di un calzolaio. Visitadi una falegnameria. Visita al Santuario diTindari. Visita al Parco Jalari di Barcellona P.G.

S. Giovanni

Inaugurazione anno scolastico con Fra Felice,presso il plesso XXV Aprile di Patti. SalaComunale Patti, iniziativa di Lettura animata .Iniziativa di Lettura animata presso libreria Ilcantastorie in Milazzo. Visita al Mulino di Capodi Montagnareale. Visita al Parco Jalari diBarcellona P.G.

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….

SCUOLA PRIMARIAPLESSI CLASSI USCITE DIDATTICHE VISITE GUIDATE

IAIB-IC

Da programmare in itinere. Visita alla fattoria didattica Santa Margherita ,Gioiosa Marea. Visita alla fattoria didattica LeRocche , San Piero Patti.

IIA-IIB

Da programmare in itinere. Cefalù e Castelbuono, visita delle Città.

I I IAIIIB-IIIC

Biblioteca Comunale presso Villa Pisa , Patti.Azienda Agricola/Vivaio, Falcone. ParcoJalari , Barcellona P.G.. Visita del sito

archeologico Villa Romana , Patti.

Viagrande (Ct): MuLa , Museo della lana.

IVAIVB

Da programmare in itinere. Da programmare in itinere.

XXV Aprile

VAVB

Visita del sito archeologico Villa Romana , Patti.Visita del sito archeologico Teatro Greco diTindari.

Siracusa, visita della città

Gallo Tutte Visita al Museo Nello Cassata , Barcellona P.G. Zafferana Etnea, visita della città.

Scala Plur. Visita del sito archeologico Villa Romana , Patti.Visita al Santuario di Tindari.

Castell Umberto, visita della città.

S. Nicolella Plur.Visita del sito archeologico di Tindari. Visita delsito archeologico Villa Romana , Patti.

Azienda Agricola Il daino , S. Piero Patti. RiservaNaturale di Fiumefreddo.

Montagnareale TutteVisita di Villa Pisani , Patti. San Marco d Alunzio, visita della città. Fattoria

didattica Le Rocche , S. Piero Patti.

Istituto V ----------Giardini Naxos (visita museo - sito archeologico) eTaormina (visita del Teatro Greco e della città, incontinuità con le classi prime della ScuolaSecondaria di I Grado.

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADOPLESSI CLASSI USCITE DIDATTICHE VISITE GUIDATE VIAGGI D ISTRUZIONE

I

Da definire Giardini Naxos (visita museo -sito archeologico) e Taormina(visita del Teatro Greco e dellacittà), in continuità con leclassi quinte della ScuolaPrimaria. Escursione nelParco dei Nebrodi .

----------

I I Da definire Da definire Sicilia Occidentale, itinerario dadefinire.

V. Bellinie

Montagnareale

I I I Da definire Da definire Roma, itinerario da definire.

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AREA DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI, DEL SOSTEGNOE DELL INTEGRAZIONE

La Circolare Ministeriale n 8/ 2013 e la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 strumenti d intervento peralunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica - Indicazionioperative - estendono a tutt i gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell apprendimento,richiamandosi espressamente ai pr incipi enunciati dalla Legge 53/ 2003. Fermo restando l obbligo dipresentazione delle certificazioni per l esercizio dei diritt i conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, ècompito dei Consigli di Classe indicare in quali altri casi sia oppor tuna e necessaria l adozione formalizzata diuna personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nellaprospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tut ti gli alunni. Pertanto con la sigla BES si fariferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutt i quegli alunni che presentano difficoltà richiedentiinterventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una diagnosi medica e/ o psicologica, macomunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da far prefigurare un intervento mirato, personalizzato (anchetemporaneo). Il panorama dei bisogni è molto vasto e non si r iferisce esclusivamente a cause specifiche: si puòtrattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/ o di disturbi evolutivispecifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti aculture diverse.I Consigli di Classe o i team dei docenti nelle Scuole Primarie dell Istituto, ottemperando alle suddetteindicazioni ministeriali, nei casi di alunni con Bisogni Educativi Speciali, si attivano elaborando (per ognisingolo allievo) un Piano Didattico Personalizzato (PDP) strutturato sulla base di un percorso individualizzato epersonalizzato che costituisce lo strumento privilegiato con cui le difficoltà di apprendimento connesse ai BESpossono essere affrontate. Il PDP ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di interventopiù idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti; in esso si potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita, da parte dei docenti, sia nelle attivitàindividuali che collegiali.In particolare la scuola progetta e realizza percorsi didattici specifici per rispondere ai Bisogni Educativi degliallievi con Disturbi Specifici dell Apprendimento (D.S.A.) adeguatamente certificati (con diagnosi medica). A talfine, per ogni singolo allievo, si attiva per : 1) Determinare inizialmente il funzionamento delle abilitàstrumentali: lettura, scrittura, calcolo; 2) Determinare le caratter istiche del processo di apprendimento:lentezza, caduta nei processi di automatizzazione, difficoltà a memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti diintegrazione; 3) Determinare il l ivello di consapevolezza (da parte dell alunno) del propr io modo diapprendere: conoscere le proprie modalità di apprendimento, i processi e le strategie mentali per losvolgimento di compiti; applicare consapevolmente comportamenti e strategie operative adeguate al propriostile cognitivo; 4) Individuare le eventuali modifiche o adattamenti all interno degli obiettivi disciplinari; 5)Mettere in atto strategie metodologiche e didattiche: nell'individuare le strategie metodologiche e didattiche ilConsiglio di Classe e/ o il team terrà conto dei tempi di elaborazione, dei tempi di produzione, della quant ità deicompiti assegnati, della comprensione consegne, scritte e orali; dell uso e scelta di mediatori didat tici chefacilitano l'apprendimento (immagini, schemi, mappe, ecc.); 6) Attuare misure dispensative: nell'ambito dellediscipline l 'alunno viene dispensato dalla lettura ad alta voce, dal prendere appunti, dal r ispetto dei tempistandard; ); 7) Utilizzare strumenti compensativi, l'alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativinelle aree disciplinari: tabelle e formulari; calcolatrice; computer; risorse audio: sintesi vocale, audiolibr i, libriparlati; ; 8) Patto con la famiglia, si concordano: i compiti a casa, le modalità di aiuto (chi, come, per quantotempo, per quali attività/ discipline - gli strumenti compensativi utilizzat i a casa), le dispense, la riduzione dicompiti, le interrogazioni, altro; 9) Adottare appropriati criteri e modalità di Verifica e Valutazione:organizzazione di interrogazioni programmate; compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenutiadeguati; uso di mediatori didattici durante le interrogazioni; valutazioni più attente ai contenuti che non allaforma; (In base al D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento -D.S.A. - adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuatein sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggett ive di tali alunni; atali fini, nello svolgimento dell attività didattica e delle prove d esame, sono adottati, nell ambito delle risorsefinanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didatt ici compensativi e dispensativiritenut i più idonei. In ultimo, in base all art. 5, comma 4, della Legge 8 ottobre 2010, n. 170, Agli studenti conDSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme diverifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato... ).Anche nel corrente anno scolastico è attivo, presso il plesso XXV Aprile di Patti, uno Sportello DSA/ ADHD(nell ambito della successiva specificata rete denominata RE.S.A.B.E.S.) gestito dalla dott.ssa M. Andaloro,

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rivolto ad insegnanti, alunni e genitori. L organizzazione scolastica dell istituto ha in att ivo 8 docenti, distribuitinei tre ordini di scuola, formati come referenti DSA, che rappresentano una r isorsa per effettuare tempestiveoperazioni di screening e precoci individuazioni di DSA.Con riferimento ai Bisogni Educativi degli alunni disabili, nella scuola le attività di sostegno, svolte da docentispecializzati coadiuvati da un equipe di operatori psico-pedagogici (appartenenti all A.S.P. 5 Distretto di Patti),costituiscono parte integrante delle attività didattico educative dell Istituto e mirano ad agevolareintegrazione di alunni in difficoltà psico-fisiche e ad accompagnarne il percorso formativo nel contesto

della classe/ sezione di appartenenza.Vengono predisposti anche lavori individualizzati finalizzati all acquisizione di abilità e di competenze, tenendopresente l obiettivo primario dell integrazione.La programmazione individualizzata, redatta considerando i pre-requisiti educativi e didattici dell alunno ele sue potenzialità, stabilisce obiettivi graduali coerenti con la programmazione di classe/ sezione seguendometodologie semplificate nell ambito del Piano Educativo Individualizzato (PEI), nel quale vengono presiin considerazione gli obiettivi educativi e didattici stabiliti per la classe; in base alle potenzialità dell'alunno, sidecide di mantenerne comuni alcuni e/ o di differenziarne altr i. In aggiunta agli obiettivi relativi alle discipline,il PEI tiene conto anche del l'autonomia sia personale che sociale dell'alunno, con il fine di favorire la sua realeintegrazione sia nell ambito scolastico che extra-scolastico. Il PEI viene periodicamente ver ificato e modificatoin caso di necessità, per consentire un ottimale adattamento alla situazione dell allievo.Particolare attenzione viene riservata gli alunni stranieri, negli ultimi anni presenti sempre in misuramaggiore nel nostro territor io, accomunati a volte dalle difficoltà incontrate a livello linguistico e a livello diintegrazione socio-culturale. L Istituto considera l integrazione degli alunni stranieri un importante occasionedi tipo educativo, utile sia agli interessati che alla classe e alla scuola nel suo complesso e si attiva (oltreall elaborazione di un eventuale Piano Didattico Personalizzato - PDP -, che tenga conto dei specifici bisogniformativi, come già specificato), per attuare un percorso di accoglienza, con le équipe pedagogiche di sezione edi classe per: favorire attività di socializzazione e di lavoro di gruppo, che valorizzino la collaborazione, lo scambio di idee,l'aiuto reciproco favorire momenti di discussione e di studio riferiti alla "cultura" di provenienza, in modo che le conoscenzedegli alunni stranieri diventino una r isorsa culturale per la classe discutere con la classe i problemi connessi al processo di integrazione e concordare i comportamenti piùopportuni.

Per la gestione delle attività per l inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) le direttiveministeriali forniscono particolari indicazioni, tra queste la specifica che le competenze assegnate al Gruppo diLavoro per l Handicap di Istituto GLHI -, si estendono alle problematiche relative a tutti i BES per cui il GLHIvede trasformare il proprio acronimo in GLI Gruppo di Lavoro per l Inclusione. Uno dei compiti del GLI in senoall Istituto, è quello di elaborare una proposta di Piano Annuale per l Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunnicon BES procedendo ad un analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolasticaoperati nell anno scolastico che si conclude: è un documento interno della scuola autonoma, finalizzato all auto-conoscenza e alla pianificazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, sfondo e fondamento sulquale sviluppare una didattica attenta ai diversi bisogni educativi degli alunni. Questo Istituto, al fine di renderepiù incisivi gli interventi a favore degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, per il terzoo anno consecutivo haaderito alla rete provinciale di scuole denominata RE.S.A.B.E.S. - Rete Scolastica Alunni con Bisogni EducativiSpeciali - (già Rete Messina DSA ), avente come scuola Capofila l Istituto Tecnico Nautico Caio Duilio diMessina. La rete, mirando a promuovere sul terr itorio della provincia di Messina l integrazione del servizioscolastico con gli altr i servizi svolti da Enti pubblici e privati,si pone i seguenti obiettivi:

miglioramento della qualità del servizio scolastico a favore degli alunni con bisogni educativi speciali (BES);arr icchimento delle competenze dei docenti nell area educativo-didattica a favore degli alunni chepresentano bisogni educativi speciali;promozione di studi e r icerche grazie alla collaborazione con l Università degli Studi di Messina(Dipartimento di Scienze Cognitive e Sociali e Dipartimento di Scienze Pediatriche), l Associazione Ital ianaDislessia;

spazia tra i seguenti settori di interventointerventi a favore degli alunni con BES, dei loro genitori e dei docenti;informazione, prevenzione, formazione, consulenza ed intervento a favore di alunni con Disturbi Specifici diApprendimento (DSA);

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realizza le seguenti attivitàa) consulenza (interventi quindicinali nelle singole scuole da parte delle esperte)

sportelli di ascolto e consulenza a favore di docenti, genitori, alunni;supporto ai docenti della Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria;osservazioni in classe;supporto alla gestione della classe;approfondimento diagnostico;

b) formazione, incontri seminariali con i docenti sui temi:osservazione delle difficoltà di apprendimento collegate ai BES dall infanzia all adolescenza;

la conduzione dello screening (dalla somministrazione delle prove allo scoring);la stesura del PDP;la gestione della classe in presenza di alunni con bisogni educativi speciali;il potenziamento delle abil ità di lettura, scrittura, matematica e delle strategie di studio.

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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E VALUTAZIONE D ISTITUTO (DI SISTEMA)

Nell ambito dell autonomia funzionale, la Scuola è tenuta a giustificare sempre le scelte progettuali e a trovarvile inter relazioni finalizzate al perseguimento di obiettivi comuni, monitorando il POF in itinere e valutandoazione educativo-didattica attraverso criter i di qualità e attraverso l osservazione dei progressi fatti dagli

alunni con verifiche iniziali e f inali per ogni segmento di curricolo. Da qui si intende partire per realizzare unavalutazione ed un autovalutazione efficaci al fine di promuovere quell organizzazione dell insegnamento inmaniera sistematica .

art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, che istituisce l autonomia delle istituzioni scolastiche, al comma 9prevede per le medesime obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione dellaproduttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi .

art. 4 del D.P.R. n. 275 dell 8 marzo 1999, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioniscolastiche (ai sensi dell'art. 21 della suddetta legge 15 marzo 1997, n. 59) prevede che le Scuole, nell eserciziodell autonomia didattica, individuino le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispet to dellanormativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolasticherispetto agli obiettivi prefissati.Alla luce della normativa sopra specificata, l Istituto si attiva su più livelli nel processo di valutazione, intesocome un insieme di operazioni di ordine cognitivo che servono a determinare i risultati di un processo:a) La valutazione degli alunni e dei loro apprendimenti: rappresenta la dimensione prettamente didattica

che accompagna i processi di insegnamento-apprendimento. di competenza degli insegnanti.b) La valutazione d Istituto, cioè del sistema scuola nel suo funzionamento complessivo: è un processo

interno all Istituto ed ha come oggetto l efficacia rispetto agli obiettivi che l organizzazione della scuola si èposta e l efficienza nell utilizzazione delle sue r isorse; è finalizzata ad evidenziare aspetti positivi e criticitàdell offerta formativa per fornire all utenza (alunni e genitori) i servizi migliori possibili.

c) La valutazione esterna: è prerogativa dell Ente di ricerca nazionale, l INVALSI (Istituto Nazionale per laValutazione del Sistema Educativo di istruzione e di Formazione) ed è condotta a fini statistici.

A) LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI (MODALITA E CRITERI)La normativa vigente introduce modifiche alla valutazione del comportamento e a quella degliapprendimenti:

art. 3 della legge 169 del 30 ottobre 2008 stabilisce:comma 1

Dall anno scolastico 2008/ 2009, 3 della legge 169 nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degliapprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuate medianteattribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione

raggiunto dall alunno .comma 2

Dall'anno scolastico 2008/ 2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degliapprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell'esamefinale del ciclo sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi.

comma 3Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione

del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto noninfer iore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

Il comma 8 dell art. 2 del DPR 122 del 22 giugno 2009 stabilisce:La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decreto

legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell'articolo 2 del decreto-legge, è espressa:a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio,

formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione;b) nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensi dell'articolo 2

del decreto-legge; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento divalutazione .

Il comma 4 dell art. 2 del DPR 122 del 22 giugno 2009 stabilisce:La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall'articolo 309 del testo unico delle

disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decretolegislativo 16 aprile 1994, n. 297 [23], ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico, fatte salveeventuali modifiche all'intesa di cui al punto 5 del Protocollo addizionale alla "legge 25 marzo1985, n. 121

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Cosa si valuta:Le diverse discipline: conoscenze e competenze.La religione o l attività alternativa.Le attività opzionali (nella Scuola Primaria, in base al modello orario adottato).Il comportamento (anche in relazione alla partecipazione e all impegno): a decorrere dall anno scolastico2008/ 09, per effetto del Decreto Legge 1 Settembre 2008, n . 137 art . 2, (convertito nella L. 169 del 30ottobre 2008), la valutazione nella Scuola Secondaria di Primo Grado viene espressa in decimi e se inferiore asei comporta la non ammissione all anno successivo o all esame conclusivo.La frequenza.

Per le classi quinte della Scuola Primaria e per la classe terze della Scuola Secondaria di Primo Grado èprevista la certificazione delle competenze che rappresenta una descrizione degli esiti raggiunti da ognialunno secondo standard nazionali e con modalità definite dal Ministero. La certificazione degli obiettivi edel livello di maturazione raggiunti dall allievo sarà quadrimestrale e si avvar rà dei seguenti strumenti:

Documento di valutazione per le discipline.Documento di valutazione per la Religione Cattolica o attività alternativa alla religione.Certificazione delle competenze per la classe 5^ della Scuola Primaria.Certificazione delle competenze per la classe 3^ della Scuola Sec. di I Grado.

Al termine della Scuola Secondaria di I Grado è previsto l esame finale, con la quarta prova scritta (secondaLingua Comunitar ia) e la prova INVALSI a carattere nazionale (Italiano e Matematica). Per valutare glialunni i docenti possono avvalersi di strumenti volti a rilevare aspetti formativi (di processo) e sommativi (ir isultati): osservazioni sistematiche, prove orali, prove scritte, esercitazioni pratiche, colloqui, questionari Il collegio utilizza i Documenti di valutazione come indicati dal MPI. Per l assegnazione del giudizio i docentifanno rifer imento agli Obiettivi di Apprendimento desunti dalle Indicazioni per il Curricolo, e allegati alPOF. Per la Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado sono stabiliti criteri per attr ibuire a ogni materia ivoti in decimi. Nella Scuola Secondar ia, l anno scolast ico è valido se le presenze sono state di ¾ delcomplessivo monte ore annuale; sono previste eventuali e motivate eccezioni.

B) AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTOLo scopo principale dell Autovalutazione d Istituto è quello di ver ificare l efficacia del progetto d Istituto(P.O.F.), nelle sue diverse dimensioni: il sistema-scuola nel suo complesso; i percorsi formativi svoltiall interno; l analisi del contesto e dell utenza. L autovalutazione finale (dell intero Piano dell OffertaFormativa) consente di esprimere un giudizio sulla qualità dell attuazione del progetto propostoall utenza e costituisce anche un analisi di situazione, per la risoluzione di eventuali nodi critici, per ilsuccessivo anno scolastico, a seguito di condivisione/ scelte degli organi collegiali d Istituto preposti. A talescopo si definiranno le aree di indagine, si procederà con un lavoro di monitoraggio/ raccolta dati e siprocederà a darne una interpretazione diretta all individuazione di aree di possibile intervento emiglioramento della qualità dell offerta formativa. Tra il momento iniziale della progettazione ed ilmomento conclusivo della verifica e del controllo si colloca, necessariamente, un art icolato movimento discambio reciproco di comunicazione tra la Scuola e le Famiglie, che utilizza canali di diffusione chiari etrasparenti, per consentire la conoscenza dell Offerta Formativa, del modello pedagogico adottato edell organizzazione scolastica. Questo in quanto la nostra Scuola è consapevole che il P.O.F. si configuracome un progetto in cui il rapporto tra Istituzione ed Utenza è necessar iamente molto stretto: le famiglie,infatti, costituiscono non solo il retroterra in funzione del quale va a modellarsi l intervento formativopredisposto ed attuato dalla scuola, ma rappresentano anche il testimone di controllo dell azione formativastessa, il terreno di ver ifica dell efficacia dell intervento didattico-educativo. Tenendo conto di ciò,nell Istituto, accanto ad occasionali momenti di incontro, si prevedono specifici momenti di confronto edialogo: Assemblee dei genitori. Diffusione di copia del P.O.F. Incontri collettivi ed individuali dei genitori con gli insegnanti. Diffusione delle informazioni con comunicazioni apposite. Partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai Consigli di Classe, di Interclasse, di Intersezione, al Consiglio

di Istituto.C) LA VALUTAZIONE ESTERNA

Come previsto dal M.I.U.R., anche per l anno scolastico in corso, il nostro Istituto procederà allasomministrazione delle prove nazionali, per la valutazione degli apprendimenti, elaborate dall INVALSI,nelle classi individuate dallo stesso Ente di r icerca (come già dall A.S. 2008-2009).

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CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE SINGOLE DISCIPLINE

STRUMENTI DI VALUTAZIONEPer valutare gli alunni si prendono come punto di r iferimento indicatori di r isultato che misurano sia la qualitàche la quantità del rendimento scolastico .In base al DPR275/ 99, art . 4, le scuole sono tenute ad individuare modalità e criteri di valutazione.

attenzione sarà rivolta pertanto a:procedure (scelte di obiettivi, predisposizione di prove di ver ifica, fasi della valutazione che sarà iniziale, initinere e finale);tempi (scadenze per la rilevazione dei dati);strumenti (tipo di schede, griglie, protocolli di osservazione, eventuali diari di bordo).

COSA DA CHI COME QUANDO DOCUMENTI

Conoscenze, abilità,competenze

Consiglidi classe e

singoli docenti

Verifiche orali escritte.Test strutturati esemi strutturati.Lavori di gruppoSimulazioni egiochi di ruolo.

Fine 1° bimestre(novembre).Fine 1°quadrimestre(gennaio).Fine 3° bimestre(Marzo).Fine 2°quadrimestre(maggio).

Registri personali.Griglie per larilevazione degliapprendimenti..

Schede divalutazione.

Comportamento:condotta, diligenza

partecipazione,impegno, frequenza

Consiglidi classe

Osservazionisistematiche

Intero annoscolastico

Registri personali.

Griglie perosservazione

sistematica.Schede divalutazione.

SCUOLA DELLINFANZIA

Nella Scuola dell Infanzia, poiché non esiste un documento di valutazione ufficiale , vengono adottatistrumenti, anche strutturati, concordati tra i docenti, per interpretare una serie di dati r iguardanti informazionie comportamenti osservati sistematicamente. Tali strumenti vengono altresì utilizzati per le informazioni aidocenti del successivo ordine di scuola.Le verifiche ex ante, in itinere ed ex post, sono strettamente legate all atto progettuale e r isultano indispensabiliper riformulare a specchio , la prassi educativa e i suoi fattori.La valutazione acquista:- valore orientativo (procede secondo criteri di razionalità e di progressività) e si distingue in valutazioneiniziale e valutazione intermedia;- valore certificativo e si distingue in valutazione finaleo sommativi.Una valutazione obiettiva può derivare sempre e solo da scelte contestualizzate, dove la varietà dei metodi e lamolteplicità delle procedure sono frutto dell abitudine all autovalutazione e alla flessibilità.Si farà r icorso a criteri quant itativi che però diano accesso ad una valutazione qualitativa quanto più possibileobiettiva e condivisa.Per ogni indicatore è previsto un numero di risposte a ciascuna delle quali corrisponde un punteggio finalizzatoa costruire vere e propr ie scale da ripor tare nelle singole schede.

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SCUOLA PRIMARIA

I voti numerici sul livello globale di maturazione raggiunto dagli allievi saranno articolati su seivalori:

4 Gli obiettivi non sono acquisiti nemmeno a livello parziale

5 Conseguimento degli obiettivi in modo parziale

6 Conseguimento degli obiettivi minimi

7 Conseguimento degli obiettivi in modo autonomo ma con qualche titubanza edincertezza

8 Conseguimento degli obiettivi in modo autonomo

9 Conseguimento degli obiettivi minimi in modo autonomo, completo e consapevole

10 Conseguimento degli obiettivi in modo autonomo, completo, sicuro, originalepersonale e critico

TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI

COMPORTAMENTO APPRENDIMENTI

PARTECIPAZIONEIMPEGNO

RISPETTO DELLE REGOLE CONOSCENZE E ABILITA COMPETENZE

GRAVEMENTEINSUFFICIENTE

Partecipazione e impegnoquasi totalmente assenti,

comportamento quasitotalmente irrispettoso delle

regole

Possiede una conoscenzagravemente superficiale eframmentaria, e anche se

guidato non riesce a riferirla acontesti organici generali.

Gravementelacunose e carenti

NONSUFFICIENTE

Partecipazione modesta,impegno discontinuo e

superficiale, comportamentoinadeguato

Possiede una conoscenzasuperficiale e frammentaria,

senza riuscire a riferirla acontesti organici generali.

Lacunose e carenti

SUFFICIENTEPartecipa se sollecitato,

impegno risulta adeguato allepotenzialità, rispetta le regole.

Possiede una conoscenzaessenziale, ma non riesce a

stabilire relazioni econnessioni.

Conseguite solo inparte

BUONO

Partecipazionecomplessivamente attiva,impegno quasi regolare,

comportamento adeguato.

Possiede conoscenzeadeguate e riesce ad utilizzarle

nei contesti specifici a cui ilcompito da eseguire si riferisce

Conseguite perutilizzo in

contesti noti.

DISTINTOPartecipazione costante,

impegno regolare,comportamento corretto.

Possiede una conoscenzaorganica e un adeguata

capacità di collegamento esintesi.

Conseguite inmaniera

soddisfacente.

OTTIMOPartecipazione attiva, impegno

continuo e comportamentocorretto e responsabile.

Possiede una conoscenzaapprofondita, capacità di

organizzazione, rielaborazionepersonale e capacità critica.

Pienamenteconseguite con

capacità ditrasferimento in

contesti nonconosciuti.

..

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GRIGLIA DI OSSERVAZIONE DELLA SFERA TRASVERSALE NON COGNITIVA

Comportamento

• corretto e responsabile• corretto• vivace ma controllato• vivace ma non sempre controllabile• indisciplinato

Impegno e Partecipazione

• attiva e costante• regolare• settoriale /adeguata alle potenzialità• superficiale e saltuaria• assente

Metodo di studio

• autonomo, ordinato e riflessivo• ben strutturato• essenzialmente autonomo• approssimativo e disordinato• trova difficoltà anche se guidato

Frequenza

• assidua• costante• regolare• saltuari• assente per lunghi periodi

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Criteri di valutazione di ITALIANO

PremessaLe verifiche verranno valutate relativamente ai seguenti criteri:

VERIFICHE ORALI VERIFICHE SCRITTEAcquisizione di abilità.Apprendimento dei contenuti.Qualità dei comportamenti.Volontà di applicazione e partecipazione.Presa di coscienza della propria identità.Acquisizione dell autonomia.

1. Coerenza rispetto alla traccia e allatipologia testuale richiesta.

2. Contenuto e capacità di espressionepersonale.

3. Coesione, organicità e chiarezza espositiva.4. Correttezza ortografica, lessicale,

morfologica e sintattica.

.

VERIFICHE ORALI (Italiano)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Voto Conoscenze Abilità Competenze

10

Padronanza ecompletezza nelle

conoscenze, ampio epieno sviluppo delle

abilità e dellecompetenze

Coglie e stabiliscerelazioni in problematiche

molto complesse edesprime valutazioni e

critiche personali con unlinguaggio forbito e

appropriato

Esegue con sicurezza compiti moltocomplessi, applica con precisionecontenuti e procedure in qualsiasi

nuovo contesto con uso competentedella strumentazione

9Padronanza delle

conoscenze, rilevantesviluppo delle abilità e

delle competenze

Coglie e stabilisce confacilità relazioni anche inproblematiche complesse

Esegue compiti complessi, saapplicare con precisazione a contenuti

nuovi

8

Conoscenzeorganiche e complete,

rilevante sviluppodelle abilità e delle

competenze

Coglie e stabiliscerelazioni, effettua analisi

e sintesi complete

Esegue compiti complessi, saapplicare contenuti anche a contesti

non usuali

7

Buon livellonell acquisizione delleconoscenze, sviluppo

delle abilità e dellecompetenze

Coglie e stabiliscerelazioni in problematiche

semplici ed effettuaanalisi con una certa

coerenza

Esegue compiti complessi applicandocon coerenze le giuste procedure

6Conoscenze

essenziali, sufficientesviluppo delle abilità e

delle competenze

Sa effettuare analisi esintesi parziali ma

guidato organizza leconoscenze

Conosce gli elementi essenziali

5Conoscenze parziali,incerto sviluppo delle

abilità e dellecompetenze

Solo se opportunamenteguidato organizza le

conoscenze

Esegue semplici compiti ed hadifficoltà ad applicare le conoscenze

4Gravi lacune

nell acquisizione delleconoscenze e nellosviluppo delle abilità

Effettua analisi soloparziali

Ha difficoltà ad applicare leconoscenze acquisite

…..

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VERIFICHE SCRITTE (Italiano)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

1. Coerenza rispetto alla traccia e alla tipologia testuale richiestaalunno/a ha sviluppato l argomento in modo Voto corrispondente

...pienamente pertinente 10

...molto pertinente 9pertinente 8abbastanza pertinente 7

...in parte pertinente 6poco pertinente 5non pertinente 4

2. Contenuto e capacità di espressione personaleha sviluppato i contenuti in modo Voto corrispondente

ricco, originale ed approfondito 10molto approfondito 9

...completo 8completo anche se non particolarmente approfondito 7

...sufficientemente approfondito 6 poco approfondito 5parziale 4

3. Coesione, organicità e chiarezza espositivaesponendo in forma Voto corrispondente

molto chiara e ben articolata 10 chiara ed organicamente coesa 9abbastanza chiara e articolata 8

...chiara e lineare 7chiara e semplice 6poco chiara e lineare 5confusa 4

4. Correttezza ortografica, lessicale, morfologica e sintatticaHa utilizzato l ortografia, il lessico, la morfologia e la sintassi Voto corrispondente

con sicurezza e padronanza piene 10...con sicurezza 9...in modo corretto e sicuro 8

in modo corretto 7in modo prevalentemente corretto 6in modo talvolta non corretto 5in modo scorretto 4

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Criteri di valutazione di STORIA

PremessaLe verifiche verranno valutate relativamente ai seguenti criteri:

VERIFICHE ORALIAcquisizione di abilità.Apprendimento dei contenuti.Qualità dei comportamenti.Volontà di applicazione e partecipazione.Presa di coscienza della propria identità.Acquisizione dell autonomia.

.

VERIFICHE ORALI (Storia)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Voto Conoscenze Abilità Competenze

10

Padronanza ecompletezza nelle

conoscenze, ampio epieno sviluppo delle

abilità e dellecompetenze

Coglie e stabiliscerelazioni in problematiche

molto complesse edesprime valutazioni e

critiche personali con unlinguaggio forbito e

appropriato

Esegue con sicurezza compiti moltocomplessi, applica con precisionecontenuti e procedure in qualsiasi

nuovo contesto con uso competentedella strumentazione

9Padronanza delle

conoscenze, rilevantesviluppo delle abilità e

delle competenze

Coglie e stabilisce confacilità relazioni anche inproblematiche complesse

Esegue compiti complessi, saapplicare con precisazione a contenuti

nuovi

8

Conoscenzeorganiche e complete,

rilevante sviluppodelle abilità e delle

competenze

Coglie e stabiliscerelazioni, effettua analisi

e sintesi complete

Esegue compiti complessi, saapplicare contenuti anche a contesti

non usuali

7

Buon livellonell acquisizione delleconoscenze, sviluppo

delle abilità e dellecompetenze

Coglie e stabiliscerelazioni in problematiche

semplici ed effettuaanalisi con una certa

coerenza

Esegue compiti complessi applicandocon coerenze le giuste procedure

6Conoscenze

essenziali, sufficientesviluppo delle abilità e

delle competenze

Sa effettuare analisi esintesi parziali ma

guidato organizza leconoscenze

Conosce gli elementi essenziali

5Conoscenze parziali,incerto sviluppo delle

abilità e dellecompetenze

Solo se opportunamenteguidato organizza le

conoscenze

Esegue semplici compiti ed hadifficoltà ad applicare le conoscenze

4Gravi lacune

nell acquisizione delleconoscenze e nellosviluppo delle abilità

Effettua analisi soloparziali

Ha difficoltà ad applicare leconoscenze acquisite

…..

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Criteri di valutazione di GEOGRAFIA

PremessaLe verifiche verranno valutate relativamente ai seguenti criteri:

VERIFICHE ORALIAcquisizione di abilità.Apprendimento dei contenuti.Qualità dei comportamenti.Volontà di applicazione e partecipazione.Presa di coscienza della propria identità.Acquisizione dell autonomia.

.

VERIFICHE ORALI (Geografia)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Voto Conoscenze Abilità Competenze

10

Padronanza ecompletezza nelle

conoscenze, ampio epieno sviluppo delle

abilità e dellecompetenze

Coglie e stabiliscerelazioni in problematiche

molto complesse edesprime valutazioni e

critiche personali con unlinguaggio forbito e

appropriato

Esegue con sicurezza compiti moltocomplessi, applica con precisionecontenuti e procedure in qualsiasi

nuovo contesto con uso competentedella strumentazione

9Padronanza delle

conoscenze, rilevantesviluppo delle abilità e

delle competenze

Coglie e stabilisce confacilità relazioni anche inproblematiche complesse

Esegue compiti complessi, saapplicare con precisazione a contenuti

nuovi

8

Conoscenzeorganiche e complete,

rilevante sviluppodelle abilità e delle

competenze

Coglie e stabiliscerelazioni, effettua analisi

e sintesi complete

Esegue compiti complessi, saapplicare contenuti anche a contesti

non usuali

7

Buon livellonell acquisizione delleconoscenze, sviluppo

delle abilità e dellecompetenze

Coglie e stabiliscerelazioni in problematiche

semplici ed effettuaanalisi con una certa

coerenza

Esegue compiti complessi applicandocon coerenze le giuste procedure

6Conoscenze

essenziali, sufficientesviluppo delle abilità e

delle competenze

Sa effettuare analisi esintesi parziali ma

guidato organizza leconoscenze

Conosce gli elementi essenziali

5Conoscenze parziali,incerto sviluppo delle

abilità e dellecompetenze

Solo se opportunamenteguidato organizza le

conoscenze

Esegue semplici compiti ed hadifficoltà ad applicare le conoscenze

4Gravi lacune

nell acquisizione delleconoscenze e nellosviluppo delle abilità

Effettua analisi soloparziali

Ha difficoltà ad applicare leconoscenze acquisite

…..

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Criteri di valutazione per la MATEMATICA

PremessaLe verifiche verranno valutate relativamente ai seguenti criteri:

VERIFICHE ORALI VERIFICHE SCRITTE Conoscenza dei contenuti dei diversi nuclei. Applicazione delle tecniche di calcolo. Capacità di analizzare un quesito e

rispondere in forma sintetica. Capacità di prospettare soluzioni, verificarle e

formalizzarle.

1. Conoscenza e applicazione.2. Procedimento di risoluzione.3. Linguaggio specifico.

.

VERIFICHE ORALI (Matematica)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Voto Conoscenze Abilità Competenze

10

Conoscenze ampie,approfondite,

rielaborate, arricchiteda ricerca e riflessione

personale.

Applicazione consapevole, autonoma,funzionale ed approfondita delle

competenze acquisite; analisi e sintesicorrette e rielaborate in maniera

personale.

Riconoscimento di relazioni inambito disciplinare e

pluridisciplinare; capacità disviluppare e comunicare

risultati di una analisi in formaoriginale e convincente.

9Conoscenze

complete,approfondite,

articolate.

Applicazione consapevole eautonoma delle competenze acquisite;

fluidità ed eleganza nel calcolo;capacità di costruire proprie strategie

di risoluzione; analisi e sintesicondotte in maniera pluridisciplinare

Riconoscimento di relazioni inambito disciplinare; uso delle

conoscenze articolato eorganico; utilizzo preciso del

linguaggio.

8 Conoscenze solide,chiare e complete.

Applicazione consapevole edautonoma delle competenze acquisite;fluidità nel calcolo; individuazione di

strategie di risoluzione e loroformalizzazione; analisi e sintesi

inserite in contesti ampi

Uso delle conoscenzedisciplinari articolato e organico;

buona proprietà di linguaggio.

7

Conoscenze di baseconsolidate espresse

con un lessico chedenuncia

comprensione.

Applicazione autonoma dellecompetenze acquisite; padronanza

del calcolo, corretta applicazione delleregole; analisi e sintesi inscritte in

contenuti disciplinari di base.

Uso delle conoscenzedisciplinari organico ma

essenziale; uso essenziale mapreciso del linguaggio

disciplinare

6Conoscenze di base

espresse con unaterminologia corretta eun lessico semplice.

Applicazione parziale dellecompetenze acquisite; analisi parziale

di contenuti disciplinari di base.

Uso essenziale delleconoscenze disciplinari.

5

Conoscenzasuperficiali e parziali

espresse con unaterminologia

approssimata.

Applicazione meccanica dellecompetenze acquisite;

scarsa capacità di gestire procedure ecalcoli; analisi parziale ma organizza

le conoscenze se guidato

Uso mnemonicodei contenuti acquisiti.Difficoltà ad applicare

conoscenze

4Conoscenzesommarie e

frammentarie limitatea pochi argomenti.

Scarsa capacità di gestire proceduree calcoli; limitata l analisi.

Difficoltà nello stabilirecollegamenti, anche elementari;

linguaggio inadeguato…..

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44

VERIFICHE SCRITTE (Matematica)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Il voto complessivo sarà dato dalla media delle valutazioni dei descrittori:1. Conoscenza e applicazioneConoscenza ed applicazione piene, approfondite e rigorose. 10Conoscenza ed applicazione ricche e consapevoli. 9Conoscenza ed applicazione più che soddisfacenti. 8Conoscenza ed applicazione soddisfacenti. 7Conoscenza essenziale. 6conoscenza solo parziale. 5Conoscenza inadeguata. 4

2. Procedimento di risoluzioneCoerente, chiaro e corretto anche in situazioni complesse. 10Completo ed approfondito. 9Completo. 8Abbastanza corretto. 7Corretto nelle parti essenziali. 6Solo parzialmente corretto. 5Inesatto. 4

3. Linguaggio specificoChiaro, corretto, approfondito e rigoroso. 10Corretto ed approfondito. 9Corretto. 8Abbastanza corretto. 7Corretto nelle parti essenziali. 6Solo parzialmente corretto. 5Inesatto. 4

Criteri di valutazione per SCIENZE

VERIFICHE ORALI (Scienze)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Voto Descrittori

10Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale;disinvoltura nel costruire proprie strategie di risoluzione, capacità di sviluppare e comunicarerisultati di una analisi in forma originale e convincente

9Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; possesso didispositivi di controllo e di adeguamento delle procedure; capacità di costruire proprie strategiedi risoluzione; linguaggio sintetico ed essenziale.

8Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; autonomia di collegamenti e di ragionamento ecapacità di analisi; riconoscimento di schemi, adeguamento di procedure esistenti;individuazione di semplici strategie di risoluzione e loro formalizzazione; buona proprietà dilinguaggio.

7 Conoscenze omogenee e ben consolidate; autonomia nell ambito di semplici ragionamenti;linguaggio adeguato e preciso.

6 Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; linguaggio accettabile.

5 Conoscenze modeste, viziate da lacune; insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile,non sempre adeguato.

4 Conoscenze frammentarie, non strutturate, confuse;difficoltà nello stabilire collegamenti fra contenuti; linguaggio non del tutto adeguato.

…..

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Criteri di valutazione per le LINGUE STRANIERE

VERIFICHE ORALI (L. Straniere)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Voto

Comprensionedella lingua orale

Interazione orale Conoscenza e usodelle strutture e dellefunzioni linguistiche

Conoscenza dellacultura e della civiltà

10

Comprendedettagliatamente e

con prontezza ilcontenuto di un

messaggio orale, suun argomento noto.

Si esprime in mododisinvolto e scorrevole conesatta intonazione, ritmo epronuncia corretta. Utilizza

lessico e registro appropriatie corretti

Conosce e usa lestrutture grammaticali

in modo semprecompleto, corretto e

autonomo.

Conosce in mododettagliato e completogli elementi di cultura e

civiltà affrontati e sastabilire confronti.

9

Comprendeintegralmente ilcontenuto di un

messaggio orale suun argomento noto.

Si esprime in modoscorrevole con intonazione,

ritmo e buona pronuncia.Utilizza lessico e registro

appropriati

Conosce e usa lestrutture grammaticali in

modo correttoe completo.

Conosce in mododettagliato gli elementi

di cultura e civiltàaffrontati e sa operare

confronti.

8

Comprende in modoglobale il contenutodi un messaggio

orale su unargomento noto.

Si esprime in modo correttocon buona pronuncia, ritmo

e intonazione. Utilizzalessico e registro con

qualche lieve imprecisione.

Conosce e usa lestrutture grammaticali in

modocorretto.

Conosce in modoabbastanza dettagliatogli elementi di cultura e

civiltà affrontati e saoperare qualche

confronto.

7

Comprende glielementi essenziali diun messaggio orale e

riconosce alcuneinformazionidettagliate.

Si esprime con pronuncianon sempre corretta ma

comprensibile e con lessicoe registro non sempre

appropriati.

Usa le strutturegrammaticali in modo

completo ma nonsempre corretto.

Conosce in modo quasicompleto gli elementi dicultura e civiltà affrontati

e sa operare qualcheconfronto.

6

Comprende glielementi essenziali diun messaggio orale

su un argomentonoto.

Si esprime con pronuncianon sempre corretta e con

lessico e registro nonsempre appropriati. Le

incertezze nell esposizionenon compromettono la

comprensione delmessaggio.

Conosce in parte lestrutture grammaticali e

le usa in modo nonsempre corretto.

Conosce in modoessenziale gli elementidi cultura e civiltà e sa

operare qualcheconfronto.

5

Comprende in modoparziale il contenuto

di un messaggioorale su un

argomento noto.

Si esprime in modoapprossimativo, con

pronuncia poco corretta econ errori lessicali e di

registro che compromettonola comprensione del

messaggio.

Conosce poche strutturegrammaticali e non è in

grado di utilizzarlecorrettamente.

.

Conosce in modoframmentario pochielementi di cultura e

civiltà affrontati, che nonconsentono di stabilireconfronti significativi.

4

Comprende inminima parte un

messaggio orale suun argomento noto,

senza capire ilcontenuto globale.

Si esprime in modoscorretto e con

difficoltà.

Non conosce le strutturegrammaticali e non è in

grado di utilizzarlecorrettamente.

Non conosce glielementi di civiltà e di

cultura affrontati.

…..

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VERIFICHE SCRITTE (L. Straniere)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Voto Comprensione della linguascritta Produzione scritta Conoscenza e uso delle

strutture grammaticali

10Comprende dettagliatamente econ prontezza il contenuto di un

messaggio, su un argomento noto.

Scrive brevi testi in modoorganico, utilizzando

correttamente strutture,lessico e registro.

Conosce e usa le strutturegrammaticali in modo

sempre completo, correttoe autonomo.

9Comprende integralmente il

contenuto di un messaggio su unargomento noto.

Scrive brevi testi in modo chiaro,utilizzando correttamente

strutture, lessico e registro.

Conosce e usa le strutturegrammaticali in modocorretto e completo.

8

Comprende in modo globale ilcontenuto di un messaggio su un

argomento noto.

Scrive brevi testi in modoabbastanza chiaro e coerente,

utilizzando quasi semprecorrettamente strutture, lessico

e registro.

Conosce e usa le strutturegrammaticali in modo

corretto.

7Comprende gli elementi essenziali

di un messaggio e riconoscealcune informazioni dettagliate.

Scrive brevi testi in modo chiaro,utilizzando generalmente in

modo corretto strutture, lessicoe registro.

Usa le strutturegrammaticali in modo

completo ma non semprecorretto.

6

Comprende gli elementi essenzialidi un messaggio su un argomento

noto.

Scrive brevi testi in modocomprensibile, nonostante errorinell uso di strutture, lessico. Gli

errori ortografici nonimpediscono la comunicazione.

Conosce in parte le strutturegrammaticali e le usa in

modo non sempre corretto.

5Comprende in modo parziale il

contenuto di un messaggio su unargomento noto.

Scrive brevi testi in modo nonsempre comprensibile, a causadei numerosi errori nell uso di

strutture e lessico.

Conosce in modo confuso lestrutture grammaticali e non

è in grado di utilizzarlecorrettamente.

4Comprende in minima parte un

messaggio su un argomento noto,senza capire il contenuto globale.

Scrive brevissimi testi in modoincomprensibile, a causa dei

numerosi errori nell uso distrutture e lessico.

Conosce poche strutturegrammaticali e non è in

grado di utilizzarlecorrettamente.

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Criteri di valutazione di TECNOLOGIA

PremessaLe verifiche verranno valutate relativamente ai seguenti criteri:

Attenzione, partecipazione e volontà costante nell impegno.Apprendimento e potenziamento dei contenuti.Uso corretto dei termini specifici.Conoscenza del concetto di ciclo industriale.Autonomia e padronanza degli strumenti per la realizzazione operativa dell esperienza.Conoscere il significato dei termini tecnici.Saper utilizzare la procedura per la rappresentazione di un disegno tecnico.

.VERIFICHE (Tecnologia)

Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisiteVoto Descrittori

10 Conoscenze ampie e approfondite; ottime le abilità. Attenzione viva e partecipazione attiva,metodo di studio ed impegno razionale e accurato.

9 Conoscenze approfondite e personali, partecipazione e attenzione viva e attiva, metodo di studiorazionale e autonomo, impegno accurato.

8 Conoscenze organiche e complete, uso corretto dei linguaggi specifici e autonomia neicollegamenti. Attiva la partecipazione, funzionale il metodo di studio, impegno puntuale.

7 Conoscenze consolidate, attenzione normale, partecipazione costruttiva, metodo di lavoroordinato, impegno autonomo e razionale.

6 Conoscenze essenziali, partecipazione e interesse accettabili, impegno regolare, metodo distudio mnemonico.

5 Conoscenze modeste, abilità e competenze incerte e non sviluppate, partecipazione distaccata.Impegno e metodo di studio approssimativo.

4 Gravi lacune nell acquisizione delle conoscenze e delle abilità. La partecipazione è passiva,impegno discontinuo e il metodo di studio dispersivo.

Criteri di valutazione di ARTE E IMMAGINE

VERIFICHE (Arte e Immagine)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Capacità di vedere-osservare e comprensione ed uso dei linguaggi visivi specifici

Voto Descrittori

Voto Evidenzia un acuto spirito di osservazione, coglie affinità e differenze, individua nelle immagini lafunzione dei codici visuali.

10 Evidenzia spirito di osservazione, coglie affinità e differenze, individua nelle immagini la funzionedei codici visuali.

9 Ha una buona capacità di vedere-osservare; utilizza gli elementi dei codici visuali in funzioneespressiva.

8 Osserva superficialmente e coglie solo l'aspetto essenziale; conosce a grandi linee la grammaticadel linguaggio visuale.

7 Evidenzia una capacità di osservazione superficiale e poco articolata; conosce parzialmente ilinguaggi visuali.

6 Ha difficoltà nel cogliere l'aspetto degli argomenti proposti; non conosce i linguaggi visivi.

5 Ha difficoltà nel cogliere anche l'aspetto più elementare degli argomenti proposti; non conosce ilinguaggi visivi.

.

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Conoscenza ed uso delle tecniche espressive

Voto Descrittori10 Conosce e sa usare in modo approfondito, personale ed efficace le tecniche espressive.

9 Conosce e sa usare in modo personale ed efficace le tecniche espressive.

8 Conosce e sa usare in modo abbastanza personale ed approfondito le principali tecnicheespressive.

7 Conosce alcune tecniche espressive che usa in modo essenziale e con pochi apporti personali.6 Conosce qualche tecnica espressiva che usa in modo impersonale e poco efficace.

5 Non usa in modo appropriato le tecniche proposte; ha difficoltà nella manualità; il linguaggio èpovero e disarticolato.

4 Non usa in modo appropriato neanche le tecniche più elementari; ha grosse difficoltà nellamanualità; il linguaggio è povero e disarticolato.

.

Produzione e rielaborazione dei messaggi visiviVoto Descrittori

10 Produce in modo personale e creativo; ha spiccate attitudini per la materia; sa esprimere ungiudizio critico sul proprio operato.

9 Produce in modo personale e creativo; ha buone attitudini per la materia; sa esprimere un giudiziocritico sul proprio operato.

8 E' autonomo nella produzione e sa avvalersi in modo personale e corretto dei suggerimenti;mostra discrete attitudini per la materia.

7 E' sufficientemente autonomo nella produzione ma presenta un linguaggio non sempre personalee articolato.

6 Si esprime in modo poco personale con una produzione limitata a pochi soggetti; ha qualchedifficoltà a copiare un modello dato.

5 Si esprime in modo disarticolato facendo largo uso di stereotipi; copia con difficoltà un modellodato.

4 Si esprime in modo sommario e disarticolato facendo largo uso di stereotipi; non sa copiare inmodo accettabile un modello dato.

.

Lettura di documenti del patrimonio culturale e artistico

Voto Descrittori

10 Conosce e commenta in maniera disinvolta e con giudizi critici motivati le principali opere d'arte,che sa collegare alle altre discipline.

9 Conosce e commenta con giudizi critici motivati le principali opere d'arte, che sa collegare allealtre discipline.

8 Riconosce i significati delle opere d'arte studiate inquadrandole nel periodo storico; evidenzia unadiscreta capacità di giudizio.

7 Individua a grandi linee le caratteristiche artistiche in alcune opere studiate.

6 Incontra qualche difficoltà nella lettura dei contenuti delle opere d'arte e nella comprensione deimass-media

5 Incontra molte difficoltà nella lettura dei contenuti delle opere d'arte e nella comprensione deimass-media.

4 Mostra scarso interesse per il mondo dell'arte e manca dei minimi strumenti per la lettura delleimmagini.

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Criteri di valutazione di MUSICA

VERIFICHE (Musica)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Voto Descrittori

10

Conoscenza approfondita del linguaggio musicale e suo utilizzo autonomo e consapevole;corretta esecuzione dei brani vocali e strumentali sia individualmente che in gruppo ad uno o piùvoci; capacità di analizzare un brano in tutte le sue componenti e di esprimere validi giudizipersonali; approfondita conoscenza della storia della musica e capacità di effettuare consicurezza i relativi collegamenti interdisciplinari; ottimo sviluppo del senso ritmico e della capacitàdi produzione e di rielaborazione di materiali sonori anche attraverso l utilizzo di internet e disoftware specifici al fine di progettare e realizzare eventi sonori; applicazione costante, interessevivo e partecipazione attiva.

9

Valida conoscenza del linguaggio musicale che utilizza in modo autonomo e consapevole;corretta esecuzione dei brani vocali e strumentali ad una sola voce sia individualmente che ingruppo; possiede ottime capacità di ascolto e di analisi e riesce a classificare anchestilisticamente i più importanti elementi costitutivi della musica intesa come forma di linguaggioesprimendo anche validi giudizi personali; conosce ed espone con sicurezza la storia dellamusica e effettuando i relativi collegamenti interdisciplinari; ottimo sviluppo del senso ritmico edella capacità di utilizzare internet e di software specifici per la rielaborazione di materiali sonori;applicazione costante, impegno ed interesse adeguati.

8

Possiede una solida conoscenza del linguaggio musicale che utilizza in modo autonomo; Eseguecon sicurezza brani vocali e strumentali; Possiede buone capacità di ascolto e di analisi e riescea cogliere il senso di un brano e ad inserirlo nel giusto contesto storico culturale; Possiede unabuona conoscenza della storia della musica vista negli aspetti più importanti e riesce ad operare irelativi collegamenti interdisciplinari; Possiede un buon senso ritmico e riesce sa realizzare lavariazione ritmica o melodica di un semplice testo; Applicazione quasi costante, interesse edimpegno non sempre adeguati.

7Conosce ed utilizza in modo corretto semplici elementi del linguaggio specifico; Riesce adeseguire semplici brani monodici da solo o in gruppo; Individua gli elementi essenziali di un branoe ne coglie il senso; Possiede un accettabile senso del ritmo; Si applica in modo accettabile epartecipa volentieri alle varie attività.

6

Conosce semplici elementi del linguaggio musicale che utilizza in modo non sempre corretto;Riesce ad eseguire semplici brani musicali solo individualmente; Possiede capacità di ascoltopoco sviluppate e riesce a cogliere solo gli aspetti più semplici di un brano; Possiede unaconoscenza superficiale della storia della musica e, solo guidato, riesce ad effettuare semplicicollegamenti interdisciplinari; Possiede un senso del ritmico poco sviluppato; Applicazione edinteresse discontinuo e superficiale.

5

Conosce in modo confuso gli elementi del linguaggio musicale di cui riesce ad utilizzare, guidato,solo gli elementi più semplici; Esegue con scarsa sicurezza solo semplici frasi musicali;conosce la Storia della musica in modo frammentario e superficiale; Possiede un senso del ritmoscarsamente sviluppato; Possiede capacità di ascolto e di analisi molto modeste; Partecipa inmodo passivo e si impegna con superficialità e con un metodo di studio poco strutturato.

4Sconosce anche gli elementi più semplici del linguaggio musicale; Non riesce ad eseguireneanche semplici frasi musicali; Conosce in modo molto frammentario e lacunoso la storia dellamusica; Non riesce a cogliere il senso di un brano ascoltato; Nullo lo sviluppo del senso ritmico;Partecipazione passiva ed impegni ed interessi.

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50

Criteri di valutazione di EDUCAZIONE FISICA

DESCRITTORI : Consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base Potenziamento fisiologico Conoscenza degli obiettivi dell attività motoria Conoscenza delle regole nell attività motoria sportiva

VERIFICHE (Educazione Fisica)Livelli di prestazione corrispondenti alle capacità acquisite

Voto STANDARD

10 Saper affrontare con sicurezza le prove richieste distribuendo il carico motorio in modoconsapevole ed autonomo

9 Saper affrontare le prove richieste in modo autonomo

8 Saper affrontare con sicurezza le prove richieste

7 Saper portare a termine le prove richieste

6 Saper eseguire le prove richieste in modo complessivamente accettabile

5 Saper portare a termine le prove richieste in modo incerto e parziale

4 Non saper portare a termine richieste elementari.

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OBIETTIVI TRASVERSALI

Indicatori: Partecipazione Impegno Capacità relazionali Rispetto delle regole Metodo di studi

INDICATORE DESCRITTORI 1°Quadr

2°Quadr

Interviene con pertinenza esprimendo valutazioni personali

Se sollecitato, sa proporre il suo punto di vista

È più interessato e partecipe Partecipazione

Segue passivamente, non esprime opinioni personali

Esegue i compiti in modo accurato e puntuale

Mostra consapevolezza dei suoi impegni scolastici

È superficiale e dispersivo nell'esecuzione dei compiti Impegno

Non esegue quasi mai i compiti e necessita di guida continua

Sa collaborare ed offrire il suo apporto alle attività

II suo apporto non sempre è proficuo e produttivo

Si nota un graduale processo di apertura e disponibilità

Capacitàrelazionali

Tende ad isolarsi e non collabora

Sa controllare le proprie reazioni e osservare le regole della classe

Non sempre valuta con attenzione le proprie reazioni

Controlla meglio le proprie reazioni

Rispettodelle regole

Reagisce spesso in modo incontrollato e con aggressività

Organizza tempi e modalità di lavoro

È affrettato nell'esecuzione

Ha fatto registrare miglioramenti nel metodo di studio

Metododi studio

Procede in modo approssimato e confuso

Gli obiettivi trasversali, registrat i da tutti i docenti nel proprio registro personale, concorrono alla valutazionequadrimestrale delle singole discipline.

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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Valore dei votiSono considerate valutazioni positive i voti 10, 9, 8, relativamente ad una scala discendente cherappresenta diversi livelli di correttezza in rapporto agli indicatori prescritti.I voti 7 e 6 invece denotano, pur all interno di una soglia di accettabilità, situazioni problematicherilevate sulla frequenza o da richiami verbali, note scritte o sanzioni disciplinari per infrazioni delRegolamento di Istituto.

eventuale valutazione di insufficienza, indicata con voto 5, rappresenta condotte gravementescorrette. Detta valutazione, nello scrutinio finale, comporta la non promozione all anno successivo ola non ammissione agli Esami di Stato. Per la gravità del provvedimento, l insufficienza sarà sempreadeguatamente motivata e verbalizzata dal Consiglio di classe.

DESCRITTORIIndicatori Condotta (rispetto dei

regolamenti) Frequenza Atteggiamento di studio

10Comportamento esemplare.

Nessuna infrazione alRegolamento.

Frequenza costante eregolare

Atteggiamenti di studiocollaborativi e propositivi

9

Comportamento sempre corretto.Nessuna infrazione al

Regolamento.

Frequenza regolare Atteggiamenti di studiocaratterizzati da

apprezzabileresponsabilità e impegno

8Comportamento adeguato ma

vivace. Qualche richiamo verbale.Frequenza abbastanza

regolare; qualche ritardonelle giustificazioni

Atteggiamenti di studiopositivi e generalmenteadeguati alle richieste

7

Comportamento non semprecorretto; richiami e note scritte.Infrazioni non gravi sanzionate

come da Regolamento ma senzaallontanamento dalle lezioni.

Frequenza non sempreregolare, ritardi e

assenze non sempreregolarmente giustificati

Atteggiamenti di studiocaratterizzati da

superficialità, impegnooccasionale o strategico

6

Comportamento spessoscorretto.

Numerose infrazioni alRegolamento con sanzioni e/o

allontanamento dalle lezioniinferiori a 15 gg.

Frequenza irregolare;frequenti ritardi e/o

uscite anticipate; ripetutie lunghi ritardi nelledovute giustificazioni

Atteggiamenti di studiocaratterizzati da passività

e/o impegno di studiocarente.

Valutazione insufficiente

5

Frequente violazione deiregolamenti con ammonizioni

verbali e/o scritte e sanzioni cheprevedano l allontanamento dallascuola per un periodo superiore

ai 15 gg. o che, successivamenteall irrogazione delle sanzioni

disciplinari, non abbia dimostratoapprezzabili e concreti

cambiamenti nel comportamento.

Frequenza moltoirregolare alle lezioni,

continui ritardi e assenzegiustificate solo doporipetute sollecitazioni.

Atteggiamento di studiocaratterizzato da

disinteresse, passività eimpegno molto carente.

Nella valutazione del comportamento, basata su osservazioni sistematiche, il Consiglio determinerà il voto sullabase della media aritmetica dei tre indicatori. In caso diverso, se ne darà motivazione a verbale.Resta comunque salva la facoltà del Consiglio di classe di valutare i casi in r iferimento ai diversi contesti in cuiessi si manifestano.

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DIRIGENTE SCOLASTICOProf.

Pina Pizzo

GestionePOFIns.

Amaina Margherita

Gestionesito web

Ins.Pizzardi Giuseppe

Autovalutazione eMiglioramento

Ins.Greco Alessandro

Collaboratore VicarioIns.

De Luca Gaglio Santo

CollaboratoreIns.

Natoli Giovanna

DSGADott.

Corica Nunzio

STRUTTURA ORGANIZZATIVA E RISORSE UMANE

RISORSE UMANE INTERNEIstituto Comprensivo N. 3 Lombardo Radice di Patti serve una popolazione di circa 800 alunni, provenienti

dai comuni di r iferimento, ed è diretto dal Dirigente Scolastico Prof. Pina Pizzo, coadiuvato: da 2 Collaboratori;dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (D.S.G.A.); dalle Funzioni Strumentali al P.O.F. (in numero di 3,individuate tra il personale docente d Istituto dal Collegio Docenti) per l espletamento di attività organizzative-didattiche e di sostegno tecnico all attività dei colleghi:

All interno dell Istituto, su indicazione del Col legio Docenti, vengono istituite specifiche Commissioni, di normacostituite da docenti rappresentanti i tre ordini di scuola (salvo diverse esigenze specifiche), e individuati iReferenti di settore. Le Commissioni possono svolgere attività organizzativa, di studio, di ricerca, di valutazione;i Referenti hanno una funzione prevalentemente organizzativa. Le Commissioni e i Referenti si inter faccianocon i Docenti d Istituto; le loro attività sono funzionali al miglioramento all Offerta Formativa, sia sotto l aspettoorganizzativo che didatt ico.

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ORGANIGRAMMA - FIGURE di SISTEMADe Luca Gaglio Santo (Primocollab.) Doc. Sc. Sec. I GradoCollaboratori del Dirigente ScolasticoNatoli Giovanna Doc. Sc. Primaria

Autovalutazione e Miglioramento:ricerca e sperimentazione Greco Alessandro Doc. Sc. Sec. I Grado

Gestione sito web Pizzardi Giuseppe Doc. Sc. Sec. I GradoFunzioniStrumentali

Gestione P.O.F. Amaina Margherita Doc. Sc. PrimariaMirenda Vincenza (titolare) Doc. Sc. Sec. I GradoCalabrò Grazia Tindara (titolare) Doc. Sc. PrimariaGatani Tonina (titolare) Doc. Sc. PrimariaArmenio Rosanella (titolare) Doc. Sc. dell InfanziaDe Cesare Domenica (supplente) Doc. Sc. Primaria

Comitato di Valutazionedei Docenti

Sacco Antonella (supplente) Doc. Sc. dell InfanziaResponsabile Sc. Sec. di I Grado Bellini Natoli Salvatore Doc. Sc. Sec. I Grado

Responsabile del C.T.P. Busco Massimo Doc. C.T.P.

Responsabile e Coordinatore TecnicoDidattico Sc. dell Infanzia

Verdiraimo Vincenza Doc. Sc. dell Infanzia

Aragona Giuseppa (titolare) Doc. Sc. PrimariaArmenio Rosanella (titolare) Doc. Sc. dell InfanziaScafidi Maria Bernadette (titolare) GenitoreCacciola Nunziella (titolare) GenitoreGenitori Mauro (supplente) Genitore

Commissione Elettorale

Damiano Maria Personale A.T.A.Referente Scuola Sicurae Protezione Civile

Bisci Rosa Doc. Sc. Sec. I Grado

Fallo Clelia Doc. Sc. dell InfanziaDe Cesare Domenica Doc. Sc. PrimariaReferenti Educazione alla Salute, per

ordine di scuola Musarra Maria Doc. Sc. Sec. I GradoVerdiraimo Vincenza Doc. Sc. dell InfanziaGaglio Angelina Doc. Sc. PrimariaReferenti Educazione AmbientaleColetta Antonino Doc. Sc. Sec. I Grado

Referente H Natoli Giovanna Doc. Sc. PrimariaCalabrò Grazia TindaraDe Cesare DomenicaIncognito CarmelaNatoli Giovanna (Ref.)

Doc. Sc. Primaria

Mondello FeliciaPizzo Grazia Doc. Sc. dell Infanzia

De Luca Gaglio Santo M.Formica MirellaGatani Antonino

Doc. Sc. Sec. I Grado

Buzzanca DanielaLo Iacono Adriana Genitori alunni Sc. Primaria

Collorafi Anna Catena N. Genitori alunno Sc. Sec. I Gr.

Muscarà Anna (Resp. Serv. di Assist. Sociale Comune di Montagnareale)

Panissidi Luciana (Resp. del settore Promoz.Umana Comune Patti)

Gruppo di Lavoro per l Inclusione (G.L.I.)

Sperandeo Nunziella (Referente dell U.O. N.P.I.Asp Distretto Patti)

Bisci Rosa Doc. Sc. Sec. I GradoReferenti Attività Motoria e Sportiva De Luca Gaglio Santo Marcello Doc. Sc. Sec. I GradoReferente B.E.S. Calabrò Grazia Tindara Doc. Sc. Primaria

Referente Telethon Amaina Margherita (ambito F.S.) Doc. Sc. PrimariaPina Pizzo (Dirig. Scol.) ResponsabileBisci Maria Ref. - Doc. Sc. Sec. I GradoSchirò Maria T. Doc. Sc. Sec. I GradoDe Luca Gaglio Santo M. Doc. Sc. Sec. I GradoCarro Tindaro Doc. Sc. PrimariaNatoli Giovanna Doc. Sc. PrimariaDi Perna Tindara ( 65) Doc. Sc. PrimariaAdamo Maria Doc. Sc. Primaria

Centro Sportivo Scolastico (CSS)

Santalucia Maria Doc. Sc. Primaria

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De Luca Gaglio Santo Marcello Doc. Sc. Sec. I GradoNatoli Giovanna Doc. Sc. PrimariaNatoli Maria Doc. Sc. Sec. I GradoNatoli Salvatore Doc. Sc. Sec. I GradoGaglio Angelina Doc. Sc. PrimariaPagana Grazia Doc. Sc. dell Infanzia

Commissione tecnica per la valutazionedelle istanze F.S.

Gatani Febronia Doc. C.T.P.Responsabile Servizio Prevenzione eProtezione (RSPP)

Buzzanca Antonino Nicolino Architetto Doc. I.C.2 Patti

Plesso V. Bellini Mirenda Enza Doc. Sc. Sec. I Grado

Plesso Montagnareale Greco Alessandro Doc. Sc. Sec. I GradoResponsabiliLaboratori

Plesso XXV Aprile Natoli Giovanna Doc. Sc. PrimariaFallo Clelia Doc. Sc. dell InfanziaPelleriti Maria R. Doc. Sc. dell InfanziaGaglio Angelina Doc. Sc. PrimariaGreco Alessandro Doc. Sc. Sec. I Grado

Commissione Visite Guidate e Viaggi diIstruzione

Formica Mirella Doc. Sc. Sec. I Grado..

Formica Mirella Doc. Sc. Sec. I GradoReferenti Continuità / OrientamentoVerdiraimo Vincenza Doc. Sc. dell InfanziaVerdiraimo Vincenza Doc. Sc. dell InfanziaCatania Catia Doc. Sc. PrimariaReferente Educazione MusicaleGullotti Silvia Doc. Sc. Sec. I Grado

Referente giornale Noi Magazine Aragona Giuseppa Doc. Sc. Primaria

Referente alla Legalità Formica Mirella Doc. Sc. Sec. I Grado

Referente Centro di Ascolto Formica Mirella Doc. Sc. Sec. I Grado

Referente Educazione Stradale Scuderi Salvatore Doc. Sc. Sec. I Grado

Referente Beni Culturali Pizzardi Giuseppe Doc. Sc. Sec. I GradoDi Nardo RosettaReferenti Progetti con l Estero Giovenco Franca

Doc. Sc. Sec. I Grado

De Luca Gaglio Santo Doc. Sc. Sec. I GradoGreco Alessandro Doc. Sc. Sec. I GradoMirenda Vincenza Doc. Sc. Sec. I GradoDi Perna Adelina Genitore Consiglio d Istituto

Commissione Acquisti e Collaudo

Corica Nunzio DSGABusco Massimo Doc. C.T.P.Di Nardo Rosetta Doc. Sc. Sec. I GradoGangemi Caterina Doc. Sc. Sec. I GradoSidoti Venera Graziella Doc. Sc. Primaria

Commissione P.O.F.

Armenio Rosanella Doc. Sc. dell InfanziaFicarra Maria Doc. Sc. Sec. I GradoNatoli Maria Doc. Sc. Sec. I GradoConsiglio di GaranziaDi Blasi Rosalia Genitore Sc. Sec. I Grado

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Il personale docente dell Istituto è composto (salvo variazioni derivanti dalla definizione dell organicoannuale) da:

SCUOLA DELL INFANZIADocenti

Posto ComuneDocenti

Specialisti SostegnoDocenti

Specialisti ReligioneDocenti

Specialisti L.Inglese20 1 1 ---

Sedi di servizioDocente Tipo di posto Sezione Plesso

1 Lo Presti Enza Comune2 Raciti Roberta Comune

I

3 Fallo Clelia Comune4 Verdiraimo Vincenza Comune

II

5 Armenio Rosanella Comune6 Pelleriti Maria R. Comune

III

7 Cucchiara Lidia Comune8 Pagana Grazia Comune

IV

9 Di Luca Lutupitto Maria Comune10 Giaimo Sabrina Comune V

L. Radice , Patti

11 Ballarino Catena Comune12 Squatrito Stefana Comune

I

13 Sacco Antonella Comune14 Zappalà Giuseppina Comune

IIS. Giovanni

15 Lanza Maria Nunzia Comune16 Romeo Ornella Comune

I

17 La Pinta Nunziata Comune18 Triolo Valeria Comune

IIMontagnareale

19 Buzzanca Maria Febronia Comune20 Pizzo Grazia Comune21 Mondello Felicia Sostegno

I S. Nicolella

I-II-III-IV-V L. Radice , PattiI-II S. GiovanniI-II Montagnareale22 Majorana Carmela Religione

I S. Nicolella.....

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SCUOLA PRIMARIA

DocentiPosto Comune

DocentiSpecialisti Sostegno

DocentiSpecialisti Religione

DocentiSpecialisti L. Inglese

26 9 2 1Sedi di servizio

Docente Tipo di posto Plesso1 Alampi Caterina Comune2 Amaina Margherita Comune*3 Bellinvia Giusi Inglese4 Calabrò Grazia Tindara Comune*5 Calà Lesina Antonella Sostegno6 De Cesare Domenica Sostegno7 Di Perna Tindara 61 Comune8 Gaglio Angelina Comune9 Gregorio Olimpia E. Comune

10 Incognito Carmela Comune11 Ioppolo Mariella Comune12 Lembo Amalia Carmela Sostegno13 Lo Jacono Teresa Comune14 Perroni Rosanna Comune15 Pipitò Angelita Comune16 Salamone Salvatrice Comune17 Scardino Sandra Comune*18 Sidoti Venera Graziella Comune19 Vullo Norina Comune20 Millemaci Wanda Sostegno21 Natoli Giovanna Sostegno22 Liuzzo Maria Luisa Religione

Piazza XXV Apr ile

23 Carro Tindaro Comune24 Gatani Tonina Comune25 Impollino Rosa Comune*26 La Monica Antonina Comune27 Morana Monica Comune*28 Marino Antonella Sostegno29 Pizzuto Nunziatina Sostegno

Montagnareale

30 Di Perna Tindara 65 Comune Santa Nicolella31 Gullo Angela Comune32 Santalucia Maria Comune33 Catania Catia Carmensita Sostegno

Gallo

34 Adamo Maria Comune35 Passalacqua Catena Pia Sostegno

Scala

36 Aragona Giuseppa Comune P. XXV Aprile Gallo37 Caffarelli Giuseppina Religione Tutti i plessi38 Fabio Gabriella Comune* Scala S. Nicolella Gallo

* Docenti di posto comune specializzate in Lingua Inglese

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOPlesso V. Bellini

Docenti: n. 31Docente Disciplina Classe

1 Arrigo Nicola Religione IA IIA IIIA-IC-IIC-IIIC-ID2 Bisci Rosa Educazione Fisica IA-IIA-IIIA-IB-IIB-IIIB-IIIC-ID-IIID3 Buzzanca Pina Italiano IB-IIB-IIC4 Capizzi Nicolina L. Francese IA

Matematica IB-ID-IC-IIC5 Coletta AntoninoScienze IB-ID-IC

6 Crisà Maria Storia IIID7 De Salvo Nicolina Scienze IIA-IIB-IIC8 Di Dio Maria Pinuccia Italiano IC-IIA-IIID9 Di Nardo Rosetta L. Francese/Spagnolo IIA-IIIA-IB-IIB-IIIB-IC-IIC-IIIC

10 Formica Mirella Italiano IC-IIC-IDItaliano IA-IIIA11 Gangemi CaterinaStoria IA-IIA

12 Gatani Antonino Sostegno IC13 Giarrizzo Franca Maria Religione IB-IIB-IIIB-IIID14 Giovenco Franca L. Inglese IB-IIB-IIIB-ID-IIC15 Gullotti Silvia Musica IA-IIA-IIIA-IB-IIB-IIIB-IC-IIIC

Storia IB-IC-IIC16 Impalà VeneraGeografia IA-IIA-IB-IIB-IC-IIC

17 Leprino Carmela Musica IIC-ID-IIID18 Mirenda Vincenza Matematica IIB-IC-IIC-IIIC

Matematica IIIA19 Musarra MariaScienze IA-IIIA-IIIB-IIIC-IIIDItaliano IIIB-I IIC20 Natoli MariaStoria IIB

21 Natoli Salvatore Matematica IA-IIA-IIIB-I IID22 Pizzardi Giuseppe Arte e Immagine IA-IIA-IIIA-IB-IIB-IIIB-IIC-IIIC-IIID23 Pocorobba Primo Sostegno IA24 Puglisi Maria Pina Sostegno IIB-IIID

Storia ID-IIIA-IIIB-IIIC25 Raffaele TindaraGeografia ID-IIIA-IIIB-IIIC-IIID

26 Raffone Marisa Sostegno IIIA27 Saporito Antonino Arte e Immagine IC-ID28 Schepis Clelia Melina L. Inglese IA-IIA-IIIA-IC-IIC-IIID29 Schirò Maria Teresa Educazione Fisica IC-IIC30 Scuderi Salvatore Tecnologia IA-IIA-IIIA-IB-IIB-IIIB-IC- ID-IIID31 Tascone Maria Cinzia Tecnologia IIC-IIIC

.....

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOPlesso di Montagnareale

Docenti: n. 15Docente Disciplina Classe

1 Conti Giuseppe Arte e Immagine IA-IIA-IIIA2 De Luca Gaglio Santo Sostegno IA

Storia, Geografia IA-IIA-IIIA3 Ficarra MariaItaliano IIA (T.P.)

4 Giovenco Franca L. Inglese IA-IIA5 Greco Alessandro Lettere IA-IIA6 Lena Giuseppina L. Francese IA-IIA-IIIA7 Leprino Carmela Musica IA IIA -IIIA8 Lipari Salvatore Religione IA IIA-IIIA9 Minutoli Roberta Scienze IA IIA-IIIA

10 Paci Vincenzo Italiano IIIA11 Renda Maria Grazia Matematica IA-IIA-IIIA12 Russo Sandra Tecnologia IA IIA-IIIA13 Schirò Maria Teresa Educazione Fisica IA IIA-IIIA14 Sciotto Laura Sostegno IA15 Trimboli Maria L. Inglese IIIA

Docenti che prestano servizio nei due plessi dell Istituto: V. Bellini e Montagnareale . Docenti con cattedra oraria esterna

CENTRO TERRITORIALE PERMANENTECTP DIS. 033 PATTI

Docenti: N. 6Docente Disciplina

1 Albano Georgia Ins. Scuola Primaria2 Busco Massimo Tecnologia3 Dal Bò Giovanni Antonio Lettere4 Gatani Febronia Francese5 Marino Maria Matematica6 Ricco Tindaro Lettere

I Docenti, oltre a svolgere attività di insegnamento, svolgono anche attività connesse al ruolo di docente:partecipazione alle riunioni programmate (Consigli di Intersezione, di Classe, di Interclasse; Scrutini; CollegiDocenti; programmazione e ver ifica attività didattiche, all inizio e alla fine dell anno) accoglienza (5 primadell inizio delle lezioni) e vigilanza degli alunni; preparazione delle lezioni; correzione degli elaborati;ricevimento dei genitori; informazioni alle famiglie sugli esiti degli scrutini; partecipano agli esami aconclusione del pr imo ciclo di istruzione.In ogni Consiglio di Intersezione della Scuola dell Infanzia, in ogni Consiglio di Interclasse della Scuola Primariae in ogni Consiglio di Classe della Secondaria di Primo Grado, è presente la figura del Coordinatore, che haessenzialmente le seguenti funzioni:• Azione di coordinamento del lavoro dei colleghi, nella fase di osservazione sistematica del gruppo classe,

della progettazione collegiale del Piano delle Attività Formative e del le relative Unità di Apprendimento(selezione dell Unità di Apprendimento in relazione a singoli o gruppi di alunni), di verifica e valutazionedei risultati conseguiti (nella scuola del primo ciclo gestire la programmazione delle prove di verifica e lapredisposizione delle prove comuni nella Scuola Secondaria di Primo Grado; rilevare gli esiti delle verifichequadrimestrali nella Scuola Primaria e Secondar ia di Primo Grado).

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• Azione di documentazione dei percorsi formativi della sezione / classe, attraverso la raccolta in sequenzadelle Unità di Apprendimento nel Piano delle Attività Formative e la verbalizzazione di tutte le decisioniassunte dal Consiglio di Sezione / Classe .

• Azione di orientamento verso le attività opzionali/ facoltative, nella Scuola Primaria, in modo tale cheallievo e la sua famiglia possano operare le scelte più ut ili e adeguate alla strutturazione di un percorso

formativo il più possibile completo.• Azione di relazione con gli alunni e le famiglie, intesa come guida degli alunni nel loro percorso di

apprendimento e di maturazione personale, in termini di orientamento, supporto, consiglio, stimolo adimpegnarsi e a valorizzare appieno le loro potenzialità.

I Coordinatori, fra l altro, coordinano il lavoro preparatorio alla riunione dei Consigli, presiedono il Consiglio incaso di impedimento del Dirigente Scolastico (su delega dello stesso), segnalano ai colleghi eventuali problemisort i all interno della classe.Nei vari plessi scolastici vengono individuati annualmente, tra i docenti, i Responsabili o Fiduciari di Plesso, iquali hanno il compito di mantenere i rapporti con il Dirigente Scolastico in merito agli adempimentiorganizzativi e formali del Plesso, di controllarne il sistema di comunicazione interno, di gest ire leproblematiche degli alunni relative all orario, disporre la sostituzione dei docenti assenti nel caso in cui non siaprevista la chiamata di supplenti.

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SCUOLA DELL INFANZIACOORDINATORI E RESPONSABILI DI PLESSO

RESPONSABILE DI PLESSO COORDINATORE DI SEZIONEPlesso Docente Sezione DocenteI Raciti RobertaII Fallo CleliaIII Armenio RosanellaIV Pagana Grazia

XXV Aprile - Patti Verdiraimo Vincenza

V Giaimo SabrinaI Ballarino CatenaS. Giovanni Ballarino Catena II Zappalà GiuseppinaI Romeo OrnellaMontagnareale Romeo Ornella II La Pinta Nunziata

S. Nicolella Pizzo Grazia I Pizzo Grazia.....

SCUOLA PRIMARIACOORDINATORI E RESPONSABILI DI PLESSO

RESPONSABILE DI PLESSO COORDINATORE DI CLASSEPlesso

Docente Classe DocenteIA Calabrò Grazia TindaraIB Vullo NorinaIC Scardino SandraIIA Ioppolo MariellaIIB Gaglio AngelinaIIIA Amaina MargheritaIIIB Incognito CarmelaIIIC Perroni RosannaIVA Aragona GiuseppaIBB Gregorio OlimpiaVA Alampi Caterina

XXV Aprile Patti Natoli Giovanna

VB Di Perna Tindara ( 61)IA Impollino RosaIIA Morana MonicaIIIA La Monica AntoninaIVA Gatani Tonina

Montagnareale Gatani Tonina

VA Carro TindaroS. Nicolella Di Perna Tindara ( 65) I Plur . Di Perna Tindara ( 65)

Scala Adamo Maria I Plur . Adamo MariaGallo Santalucia Maria I -II Plur Santalucia Maria

.....SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

COORDINATORI E RESPONSABILI DI PLESSORESPONSABILE DI PLESSO COORDINATORE DI CLASSE

PlessoDocente Classe Docente

IA-IIIA Gangemi CaterinaIIA-IIID Di Dio Maria PinucciaIB-IIB Buzzanca Pina

IIIB-I IIC Natoli MariaV.Bellini Natoli Salvatore

IC-IIC-ID Formica MirellaIA Greco AlessandroIIA Greco AlessandroMontagnareale De Luca Gaglio Santo M.IIIA Paci Vincenzo

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Il personale amministrativo ed ausiliario dell Istituto è composto da:

PERSONALE AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIONome Qualifica Plesso di servizio

1 Corica Nunzio Diret. Servizi Gener. Ammin.2 Barone Stefania Assistente Amministrativo3 Bartolone Patrizia Assistente Amministrativo4 Damiano Maria Assistente Amministrativo5 Giaimo Maria Rita Assistente Amministrativo6 Gullo Rosaria Assistente Amministrativo

XXV Aprile Patti (Segreteria)

7 Triscari Angela Collaboratore Scolastico8 Terribile Fiorenzo Collaboratore Scolastico9 Giaimo Antonio Collaboratore Scolastico

10 Fazio Maria C. L.S.U.11 Randazzo Maria L.S.U.

V. Bellini

12 Camarda Maria Collaboratore Scolastico13 Casamento Franco Collaboratore Scolastico14 Fasolo Gioele A. Collaboratore Scolastico15 Lembo Donatella Collaboratore Scolastico16 Gimmilaro Grazia L.S.U.17 Nanì Carmela L.S.U.

L. Radice Patti

18 Crifò Salvatore Collaboratore Scolastico19 Buzzanca Francesco Collaboratore Scolastico Montagnareale

20 Rizzo Giuseppa Collaboratore Scolastico S. Giovanni21 Miracola Laura Collaboratore Scolastico S. Nicolella (Sc. Infanzia)22 Forte Pinuccia Collaboratore Scolastico S. Nicolella (Sc. Primaria)23 Mincica Nicola Collaboratore Scolastico Scala24 Ratto Maria Francesca Collaboratore Scolastico Gallo

Il D.s.g.a. svolge attività professionale di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, conautonomia operativa: ai servizi generali amministrativi-contabili e ne cura l organizzazione svolgendo funzionidi coordinamento, promozione delle attività e verifica dei r isultati conseguiti, r ispetto agli obiettivi assegnati eagli indirizzi impart iti; al personale A.T.A., posto alle sue dirette dipendenze.Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell esecuzione degli atti a carattereamministrativo-contabile, di ragioneria e di economato; firma tutt i gl i atti di sua competenza. L espletamentodelle funzioni è volto ad assicurare l unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuolain coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità ed obiettivi dell Istituzione Scolastica, in particolare delPiano dell Offerta Formativa. E consegnatario dei beni patrimoniali d Istituto.Il personale Assistente Amministrativo si occupa di organici personale docente e A.T.A., iscr izione alunni,segnalazione obbligo formativo, iscrizione esami, gite e visite guidate, certificazioni varie, infortuni e denunciaINAIL, circolari. Cura i servizi ai genitori (informazioni, libri di testo, riunioni varie, elezioni rappresentanti diclasse e Consiglio d Istituto), servizi ai docenti (gestione assenze e permessi), servizi al terr itorio (rapporti conenti locali, progetti del P.O.F.). Predispone delibere, ordini, competenze docenti e personale A.T.A. (fondo,autonomia, funzione obiettivo, funzioni aggiuntive), pagamento fatture, inventario. Gestisce la piattaforma SIDI(gestione organici e trasfer imenti), SIMPI (intranet, area didattica e amministrativa), posta elettronica, internet,archivio, protocollo in entrata e in uscita, conservazione normativa, modellistica var ia (contratti, convenzioni,assicurazioni).I Collaboratori Scolastici svolgono i seguenti compit i: sorveglianza degli alunni nei vari ambienti scolastici incaso di momentanea assenza dei docenti; sorveglianza degli ingressi con apertura e chiusura degli stessi; puliziadei locali scolastici; accoglienza del pubblico e comunicazioni ai var i uffici della richiesta di colloquio;collaborazione con i Docenti; avvisi ai docenti per la sostituzione dei colleghi assenti; avvisi alle classi e aidocenti; ausilio materiale agli alunni disabili; attività caratterizzate da procedure ben definite che richiedonopreparazione professionale e non specialistica.

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RISORSE UMANE ESTERNEL'Istituto si avvale, ove previsto, di collaborator i esterni (esperti), assunti per l'espletamento di specificheattività di progetto rivolte all utenza, programmate annualmente in coerenza con gli obiettivi generali del POF.Al fine di garantire un adeguata azione di suppor to ai docenti nell espletamento della loro attività scolastica,Istituto collabora anche con figure professionali esterne, a livello Istituzionale, quali gli operator i socio-

sanitari dell A.u.s.l. 5 distretto di Patti (Medicina Scolastica, U.O. di N.P.I.) e gli operatori sociali delleAmministrazioni locali. Accanto ai già menzionat i, l Istituto si avvale anche di un altra categoria di esperti, chepotrebbero essere definiti occasionali , in quanto chiamati ad intervenire nelle attività di classe solo in caso dispecifici bisogni; fra questi vanno compresi i rappresentant i di associazioni ambientaliste, musicali, artistiche,culturali, di volontariato; i rappresentanti delle varie forze dell ordine; gli esperti delle attività produttive, delmondo del lavoro, testimonials di fatti storici e di tradizioni, tecnici; ecc.. In questo caso gli esperti intervengonocon una testimonianza, una lezione, una dimostrazione, integrando così il lavoro già strutturato e portato avantidai docenti.

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RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTALI D ISTITUTO

Istituto risulta costituito complessivamente da 8 plessi, n. 5 situati nel comune di Patti e n. 3 situati nelcomune di Montagnareale, che si differenziano, fra l altro, per caratteristiche e quantità delle r isorse strutturalie strumentali. L Istituto dal 2010 è dotato, fra l altro, di una Galleria espositiva d arte , allocata presso il plessoV. Bellini . La Galleria è nata con l intento di divulgare all interno della scuola, ma non solo, l arte e il concetto

di bello attraverso mostre di pittura, scultura, mostre fotografiche e manifestazioni artistiche varie, cercando difar germogliare la passione per la creatività e la cultura. Ultimamente ha ospitato mostre di fotografia epittura, anche con lavori eseguiti da all ievi in corso ed ex allievi.

Principali Risorse Strutturali / StrumentaliPlessi

XXV Aprile Bellini Gallo Scala S.Giovanni S.Nicolella(Sc. Infanzia)

S.Nicolella(Sc. Primaria) Montagnareale

Aula Magna x xBiblioteca x xCortile x x x x x x xGalleria d Arte xInfermeria x xPalestra all aperto x x x xRefettorio x x x xSpazio Teatro * ° °Ambien.Multim.Docenti x xCollegamento internet Adsl x x x xLab. Artistico x xLab. Ceramica xLab. Informatica xLab. Informatica Mobile xLab. Linguistico x xLab. Musicale x xLab. Scientifico x x xL.I.M. in aula/e x x x x x x

* Attività svolte utilizzando l aula magna° Attività svolte utilizzando l ambiente refettorio Aula poliuso Attività svolta utilizzando l ambiente palestra

Le Amministrazioni Comunali di Patti e Montagnareale, ognuna per il terr itorio di competenza, in base allanormativa vigente, supportano l Istituto relativamente a: Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei var i plessi scolastici. Acquisto di arredi scolastici.

Gestione economica delle spese di funzionamento dell'Istituto Comprensivo (impianti di riscaldamento,spese telefoniche e di energia elettr ica). Interventi per la messa in sicurezza delle strutture e degli impiantiscolastici, come previsto dalla Legge 626/ 94 Interventi volti ad assicurare il diritto allo studio mediante:servizio scuolabus; contributo per l'acquisto dei testi della scuola media agli aventi dir itto in base al redditoISEE; servizio mensa con erogazione diretta del servizio con proprio personale; servizio di supporto evigilanza r ivolto ai bambini della Scuola del l Infanzia. Assegnazione di specifiche figure professionali asupporto degli alunni disabili che ne necessitano: Comune di Patti, Operatori Socio Assistenziali (OSA) e diAssistenti per l Autonomia e la Comunicazione; Comune di Montagnareale, Operatori Socio Assistenziali (OSA).

Asp di Messina, Distretto di Patti, eroga alcuni servizi di suppor to all Istituto, in part icolare i seguenti: Servizio di Medicina scolastica -- Servizio di Neuropsichiatria Infantile.

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FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E A.T.A.

La formazione costituisce un elemento di fondamentale importanza, sia per la riqualificazione dellaprofessionalità del personale docente e non docente che per la definizione di specifici ruoli professionalilegati alle nuove attribuzioni della scuola autonoma .In quest ottica il Collegio dei Docenti predispone ogni anno un piano di formazione che tiene conto sia delleprogettualità attivate o da attivare, sia delle istanze teoriche, tecniche ed organizzative connesse alla gestionecomplessiva dell offerta formativa, integrabile durante l anno scolastico sulla base di sopravvenute esigenzeformative. Accanto alle attività collegiali programmate vi sono le var ie proposte formative (corsi, seminari, )che gli uffici scolatici centrali (MIUR, Ufficio Scolastico Regionale e Ufficio Scolastico Provinciale) eistituzioni/ Enti del comprensor io attivano e/ o promuovono nel corso dell anno scolastico.Per l anno scolastico corrente, nell ambito dell Istituto, sono stati programmati e si è data l adesione(attualmente) a percorsi formativi e di aggiornamento relativi, t ra l altro, anche alle seguenti tematiche: BisogniEducativi Speciali (BES) inclusi i Disturbi specifici dell apprendimento; Progettazione e valutazione:

Accordo di rete denominato RE.S.A.B.E.S. Rete Scolastica Alunni con Bisogni Educativi Speciali , finalizzato acreare un coordinamento tra le scuole del Comune e della Provincia di Messina, per un supporto psicopedagogicodestinato agli alunni con Bisogni Educativi Speciali e per coordinare, uni tamente agli Enti di Formazione aderentialla Rete, seminari di studio per affinare le competenze pedagogiche e didattiche dei Docenti. Rete di Scuole: I.I.Scolastici della provincia di Messina. Scuola Capofila I.T.N. Caio Duil io di Messina

Protocollo di Intesa (predisposto nell a.s. 2013/ 2014) Polo Formativo Competenze Digitali, avente per oggetto:la realizzazione di iniziative di formazione del personale scolastico in servizio e aggiornamento per un impiegoconsapevole dei linguaggi multimediali e dell integrazione tra r isorse cartacee e digitali in una logica dimodular ità e flessibilità; iniziative di documentazione di ricerche, di esperienze e di informazione.Rete di Scuole: I.I.S. Borghese-Faranda di Patti (capofila) - I.C. 2 Pirandello Patti - I.C. 3 L. Radice Patti - I.C.S. Piero Patti - I.C. Gioiosa Marea.Progetto Valutazione & Miglioramento , attivato nell a.s. 2013-2014 e tuttora in corso con l attuazione delPiano di Miglioramento . Il progetto, r ivolto a un campione di scuole del primo ciclo, è finalizzato a promuovere

e supportare le azioni di miglioramento poste in essere dalle singole scuole, mediante percorsi di valutazione eautovalutazione. Ente promotore: INVALSI con il contr ibuto dei fondi strutturali europei afferenti al PON 2007-2013 per l istruzione. Il progetto si avvale della consulenza scientifica e del supporto metodologico dellaFondazione Giovanni Agnelli.

Incontri formativi basati su Percorsi psicologici alla Genitorialità . Intervento di sostegno psicologico allagenitorialità per la prevenzione dei fallimenti relazionali nel rapporto genitori-figli. L iniziativa è r ivolta aigenitori degli alunni della Scuola dell Infanzia, della Scuola Primaria e ai Docenti.Promotore l A.S.P. di Messina, U.O.C. di Psicologia.

Progetto di Ricerca-Azione per la di ffusione dell innovazione tecnologica attraverso la sperimentazioneMetodologico-Didattica in contesti a rischio socio-educativo. Iniziativa promossa dall U.S.R. Sicilia e realizzatapresso l Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II di Capo d Or lando (capofila). Coinvolge docenti di ScuolaPrimaria e Secondaria di i Grado.

…..

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INFORMAZIONI A CARATTERE GENERALE

DIRIGENTE SCOLASTICO Orario di r icevimentoIl Dir igente Scolastico, Prof. Pina Pizzo, r iceve l utenza presso la Sede di Patti, Piazza XXV Aprile o nel plesso V.Bellini:

Tutti i giorni e su appuntamento.UFFICI DI SEGRETERIA Orario di apertura al pubblicoGli uffici di segreteria dell Istituto Comprensivo N. 3 Lombardo Radice sono ubicati in Piazza XXV Apri le, n. 1Patti e sono aperti al pubblico dal lunedì al sabato, dalle ore 8,00 alle ore 14,00, e martedì dalle ore 14.00 alleore 17.00.SCUOLA-FAMIGLIA Comunicazioni Registro on lineLe famiglie saranno avvisate in tempi adeguati, con comunicazione sul diario dei figli, relativamente a: r iunioniscolastiche; scioperi del personale scolastico; assemblee del personale scolastico; variazioni di orario in genere;attività di progetto; ...

Istituto, in base alle indicazioni ministeriali, già coinvolto nel processo di modernizzazione in at to conattivazione del le iscrizioni on line , con l avvio del cor rente anno scolastico ha proseguito (dall anno

scolastico precedente) con l adozione dei registri on line (in sostituzione del registro cartaceo di classe e delregistro cartaceo dell insegnante) nelle Scuole Primarie dei plessi di Montagnareale e Patti XXV Aprile e nelleScuole Secondar ie di I Grado di Montagnareale e Bellini di Patti. Con questo nuovo strumento adottatodall Istituto i genitori, utilizzando una password assegnata dalla scuola, tramite un collegamento internetpossono accedere on line ai suddetti registr i e verificare la situazione scolastica dei propri figli (assenze, note,valutazioni,...) e visionare i titoli degli argomenti delle lezioni giornaliere nonché i compiti assegnati per casa.SERVIZIO SCUOLABUSLe Amministrazioni Comunali di Patti e Montagnareale garantiscono, con domanda da inoltrare presso gli ufficiinterni preposti, il servizio di scuolabus nei tre ordini di scuola.COMUNICAZIONE

Istituto è dotato di un sito web, con indirizzo www.icradice.it. Sul sito è possibile avere notizie e informazionisulle iniziative attivate dalla nostra scuola.REFEZIONE SCOLASTICAIn base ai modelli orar io attuati nei var i ordini di scuola viene erogato il servizio di refezione scolastica, nelleScuole dell Infanzia e Secondarie di I Grado, dai Comuni di Montagnareale e Patti. I genitori versano una quotaparte del costo pasto mediante il pagamento dei buoni pasto acquistabili presso gli uffici prepost i dei dueComuni.BIBLIOTECA SCOLASTICA

Istituto è dotato di biblioteche, situate presso la sede centrale di Patt i Piazza XXV Apr ile e il plessoV.Bellini . I testi possono essere consultati o presi in prestito, dagli allievi e dal personale interno, dalle 9,00

alle 13,00, r ivolgendosi all impiegato addetto.

Il presente Piano dell Offerta Formativa è stato adottato con delibere: del Collegio Docenti N. 3 del 08.10.2014 del Consiglio d Istituto N. 17 del 09.10.2014

Funzione Strumentale P.O.F. Il Dirigente ScolasticoIns. Margherita Amaina Prof. Pina Pizzo

ALLEGATI• Allegato A Cur ricolo d Istituto• Allegato B Patto di Corresponsabilità Educativa• Allegato C Regolamento di Disciplina• Allegato D Regolamento d Istituto