Minimizzare i costi di gestione e massimizzare la flessibilità proprietà e utilizzati dagli...

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ottobre 12 1 Federico Furlani, Amministratore Delegato SIMEM SpA Memoria tratta dagli Atti del XVI Congresso ERMCO Introduzione I produttori di impianti per il calcestruzzo hanno sofferto duramente durante questi ultimi anni della tragica caduta della produzione di calcestruzzo registrata nella maggior parte dei paesi europei. Oggi stiamo vivendo il 4° anno di recessione e sembra che si debba aspettare ancora un po’ prima che il mercato possa nuovamente raggiungere un livello soddisfacente. Naturalmente, stiamo tutti sperando e reclamando un intervento del governo europeo per un finanziamento al programma infrastrutturale che comprende il settore dei trasporti, energia, informatica e comunicazioni. Qualunque cosa succeda in futuro, dobbiamo adattare noi stessi e le nostre organizzazioni aziendali a una nuova fase economica, che è imprevedibile e variabile soprattutto perché i principali clienti del calcestruzzo riguardano progetti infrastrutturali finanziati dai governi. Cosa significa questo per il processo produttivo nel settore ready‐mix? Come possiamo riorganizzare le società secondo questa nuova situazione? Possiamo trovare nuove opportunità mentre ripianifichiamo le strategie per il futuro? STORIA DEGLI IMPIANTI DI BETONAGGIO Quando si programma una strategia per il futuro, è essenziale studiare il passato che ha portato alla situazione attuale. L’evoluzione degli impianti di betonaggio nel corso degli ultimi 40 anni è una prospettiva molto interessante per analizzare ed immaginare lo sviluppo futuro dell’industria ready‐mix. Betoniere da cantiere Fino al 1960 la maggior parte del calcestruzzo veniva prodotto in cantiere tramite l’utilizzo di piccole betoniere inclinate e ad inversione. La produzione per ciclo andava dai 100 litri fino ad un massimo di 1 metro cubo, gli inerti venivano caricati manualmente dagli operatori e il cemento aggiunto in sacchi posizionati al di sopra degli aggregati. L’acqua era dosata direttamente nel mescolatore, in base alla percezione della consistenza dell’operatore. Minimizzare i costi di gestione e massimizzare la flessibilità per l’industria europea del calcestruzzo, in periodo di recessione

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FedericoFurlani,AmministratoreDelegatoSIMEMSpA

Memoria tratta dagli Atti del XVI Congresso ERMCO

Introduzione I produttori di impianti per il calcestruzzohanno sofferto duramente durante questi ultimiannidella tragicacadutadellaproduzionedicalcestruzzoregistratanellamaggiorpartedeipaesieuropei.Oggistiamovivendoil4°annodirecessioneesembrachesidebbaaspettareancoraunpo’primache ilmercatopossanuovamenteraggiungereun livellosoddisfacente.Naturalmente,stiamotuttisperandoereclamandouninterventodelgovernoeuropeoperunfinanziamentoalprogrammainfrastrutturalechecomprendeilsettoredeitrasporti,energia,informaticaecomunicazioni.Qualunquecosasuccedainfuturo,dobbiamoadattarenoistessie le nostre organizzazioni aziendali a una nuova fase economica, che è imprevedibile evariabile soprattutto perché i principali clienti del calcestruzzo riguardano progettiinfrastrutturali finanziati dai governi. Cosa significa questo per il processo produttivo nelsettoreready‐mix?Comepossiamoriorganizzarelesocietàsecondoquestanuovasituazione?Possiamotrovarenuoveopportunitàmentreripianifichiamolestrategieperilfuturo?

STORIA DEGLI IMPIANTI DI BETONAGGIO Quando si programma una strategia per il futuro, è essenziale studiare il passato che haportatoallasituazioneattuale.L’evoluzionedegliimpiantidibetonaggionelcorsodegliultimi40annièunaprospettivamoltointeressanteperanalizzareedimmaginarelosviluppofuturodell’industriaready‐mix.

Betoniere da cantiere Finoal1960lamaggiorpartedelcalcestruzzovenivaprodottoincantieretramitel’utilizzodipiccolebetoniereinclinateeadinversione.Laproduzionepercicloandavadai100litrifinoadunmassimo di 1metro cubo, gli inerti venivano caricati manualmente dagli operatori e ilcemento aggiunto in sacchi posizionati al di sopra degli aggregati. L’acqua era dosatadirettamentenelmescolatore,inbaseallapercezionedellaconsistenzadell’operatore.

Minimizzareicostidigestioneemassimizzarelaflessibilitàperl’industriaeuropeadelcalcestruzzo,inperiododirecessione

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Aciclocompletato,ilcalcestruzzovenivapoiscaricatoingruasecchiocarriole.All’iniziodeglianni70laproduzionedicalcestruzzoevolveneicosiddettiimpiantiaraggioraschiante,doveil caricodegliaggregatierameccanicoeautomatico, così come ildosaggiodelcementoe loscarico avveniva mediante silos di stoccaggio o coclea. La capacità produttiva oraria, conquestonuovo sistema, eraaumentata finoa40metri cubi conun significativoaumentodel100%rispettoallapiùroseastimadelsistemamanuale.Lebetoniereegli impiantieranodiproprietàeutilizzatidagliappaltatori,unsistemachestalentamenteritornandoperchévistocome una possibilità di riduzione i costi di produzione. Effettivamente questo ritorno puòrappresentareun’occasioneperiproduttoridiready‐mixmalaqualitàdelprodottopotrebberisentirne.

Impianti a secco e autobetoniere All’inizio degli anni 60, gli impianti per il ready‐mix cominciarono a diffondersi in tuttaEuropa con l’installazione di impianti a secco nelle vicinanze delle dighe: questo tipo dibusinesseranatoperforniregliappaltatoridiserviziaggiuntivi,anchesoloperlafornituradiaggregati. Il mix design era definito tra ingegneri e project manager, quindi il processoproduttivodelcalcestruzzoeramaggiormenteconcentratoneldosarecorrettamentelagiustadosediaggregati,cementoeacquadacaricarenell’autobetoniera:lafasedimescolazioneeditrasportoeranoconcentratenell’autobetoniera,lasciandol’opzioneall’autistadiaggiungereunapiccolaquantitàd’acquaprimadiversareilprodottodoverichiestodalcliente.

Nelcorsodeglianni70e80alcunipaesieuropeiintrodusserorigideregolamentazionisulmixdesign e sul processo produttivo del calcestruzzo, lasciando la responsabilità delleperformanceaiproduttori.Questohacomportato l’obbligopergli impiantidibetonaggiodiadottareapparecchiatureeprocedurepiùraffinatepergarantire laqualitàdelcalcestruzzo:laboratoriecontrollodellaqualitàvennerointrodottinellamaggiorpartedegli impiantiperverificarelaproduzionefinoalloscaricodell’autobetonieraincantiere.

Sfortunatamente alcuni paesi, tra cui l’Italia, non hanno ancora adottato questeregolamentazioni,continuandoconilvecchiostiledegli impiantiasecco,conobbligocosìdifidarsiunpo’tropposolodell’autistadell’autobetoniera.

Impianti di betonaggio “ad umido” e “fabbriche di calcestruzzo” Ilpercorsoversounaqualitàsempremiglioreel’obbligodiresponsabilitàdelleperformancedelcalcestruzzo,hamotivatomoltideimiglioriproduttoridireadymixinEuropaeinItalia,ad investire,negliultimi30anni,numerosi capitali in impiantidibetonaggioadumido chesono diventati di fatto, un effettivo processo industrializzato. L’innovazione più rilevante èstatal’introduzionediunsistemadimescolazioneobbligatoriaall’internodegliimpianti,chenon sono più quindi, solo dei dosatori, ma strutture in grado di produrre e scaricaredirettamentenell’autobetoniera(odumper),chetornaadaverelasolafunzioneditrasporto,unprodottoomogeneoediqualità.

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Figura 1. Impianto a Torre – stato dell’arte degli impianti stazionari

I regolamenti sull’ambiente e sulla sicurezza poi hanno aumentato complicazioni edinvestimenti nel sistema produttivo del ready mix introducendo la necessità di prevenirerischiperglioperatoriequalsiasitipodiinquinamentodiaria,acquaeterreno.Gliimpiantisonostaticompletaticonl’aggiuntadirivestimenti,filtri,rigeneratori,dispositividisicurezzaesistemidicontrollolungotuttoilsistemadidosaggio,mescolazioneescarico.

Inalcunearee,ilvincolodellospazioharesoobbligatoriodisegnareimpiantichelimitasserolospazioutilizzato,sviluppandosiinverticale,facendonascerelecosiddette“torri”.

Negliannidopo il2000 tutta l’Europahavistoaumentare lapopolazionedi super impianti,vereeproprie“fabbrichedicalcestruzzo”.Inquegliannisiècercatodiintegrareall’impiantotutto lo stato dell’arte della tecnologia e dell’automazione per massimizzare la qualità, lasicurezzaelaprotezionedell’ambientesenzatroppapreoccupazionepericostialmetrocubodicalcestruzzo.

Questotipodiapproccioindustrialehaavutoanchelafunzionedibarrieraperinuoviarrivati,proteggendo i produttori di ready mix in quei paesi dove le leggi o il credere comunericonosconoprioritàallaqualitàeallatecnologia.

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IL FUTURO DEGLI IMPIANTI DI BETONAGGIO Il fatto più prevedibile per il futuro dell’industria europea del calcestruzzo è che saràimprevedibile!Siamotuttimoltofrustratiquandonelredigereilnostrobudget,constatiamocheilvolumed’affarieiprezzisiriduconomentreèmoltodifficileridurrelespese.

SeequandoilgovernoEuropeo(semaicondividerannounadirezionecomuneperlosviluppodel nostro continente), troverà le risorse finanziarie per iniziare il grande programmainfrastrutturale relativo a energia, trasporti, comunicazione e ambiente, la domanda per ilcalcestruzzo potrebbe avere un significativo balzo di volume, risollevando l’industria delreadymix.

Il calcestruzzo necessario alle le infrastrutture potrebbe tuttavia essere richiesto in luoghitroppolontanidaquegliimpiantichenelpassatoeranostatidisegnatieposizionatinelpuntogiustoperservireiprivati(residenzialieindustriali).

Da un altro punto di vista, è difficile immaginare come, nel 2012, le risorse finanziarie deiproduttoridireadymix,dopo4annimoltodifficili,possanofarfrontealladomandadinuoviinvestimentiperpoterspostarelaproduzioneinnuoveediversepostazioni(specialmenteinunperiodocomequestodovetutticonstatiamocomeilsistemabancariosiaunpo’distantedall’industriadellecostruzioni).

Per far fronte a queste nuove esigenze, nel corso degli ultimi anni, alcune aziende come lanostra,hannoinvestitolamaggiorpartedellerisorsedelrepartoricercaesvilupposuquestoobiettivo: progettare impianti in gradodiminimizzare i costi di gestione emassimizzare laflessibilità del processo produttivo per seguire l‘imprevedibilemercato delle costruzioni algiornod’oggi.

Il risultato di questo tipo di programma è notevole e offre ai produttori di calcestruzzo unnuovo approccio strategico per trasformare le difficoltà della recessione in interessantiopportunità!

Questi nuovi impianti possono essere opportunamente installati in cantiere per produrregrandivolumidicalcestruzzodialtaqualitàperbreviperiodiditempo,secondolerichiestedeinuoviprogettiinfrastrutturali.

Autostrade o ferrovie possono essere fornite con un frequente riposizionamento degliimpiantilungotuttoilterritorioincostruzione.

Enormi volumi concentrati in remote e limitate località, come ad esempio centraliidroelettricheonucleari(semprechesenecostruiscanoaltreinEuropa),centralielettricheabiomassa così come le eoliche, sono cantieri perfetti per l’installazione di impiantisupermobiliperforniregliappaltatoridiunsevizioreadymixincantiere.

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Figura 2. Esempio di due impianti supermobili installati in cantiere per la produzione temporanea

Oltre ai vantaggi tecnici ed economici in termini di processo produttivo, questo approcciosupermobilefornisceanchealtreimportanticonsiderazioni:

aSostenibilitàfinanziaria:nondobbiamoinvestireinbenicapitalieildeprezzamentodell’impiantomobile èmigliore rispetto ad un impianto stazionario. Inoltre il valoreresiduo degli impianti supermobili è maggiore di un impianto tradizionale offrendoalle banche e alle agenzie di leasing di rientrare nel settore delle costruzioni senzatroppirischi.

b Sostenibilità ambientale: muoviamo lematerie prime, quando è più convenienteinvece il calcestruzzo quando è necessario. Inmolti casi, è anche possibile evitare iltrasportodel calcestruzzoconveicoli,perchépompeosistemididistribuzioneper ilcalcestruzzo possono essere integrati all’impianto. È facile comprendere l’enormebeneficiointerminidiemissionedianidridecarbonicaediriduzionedeltraffico,chelaproduzionedicalcestruzzoincantierepotrebbegenerare.

Lageografianonèpiùunalimitazioneperquelleaziendechesarannocapacidiagireeseguireleopportunitàdiqualsiasiprovenienza: ilnoleggiodegli impiantidibetonaggioèconcepitoconloscopodiproporreaiproduttoridireadymixglistrumentiperoffrireagliappaltatoriservizicomeacasa.

Infatti,moltiappaltatorisitrovanoadaffrontarelastessaesigenzadiflessibilitàeapprezzanonotevolmenteifornitoricapacidioffrirelapiùampiagammadiserviziperminimizzaretuttiicostideiprogetti.

Crediamocheunimpiantosupermobileincantiererappresenteràpermoltiprogettiilmigliormodoperrendereilcalcestruzzosemprepiùsostenibileecompetitivo.

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Figura 3. Autostrade in Italia- Noleggio Simem di 4 impianti supermobili