Minimizzare i costi di gestione e massimizzare la flessibilità proprietà e utilizzati dagli...
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FedericoFurlani,AmministratoreDelegatoSIMEMSpA
Memoria tratta dagli Atti del XVI Congresso ERMCO
Introduzione I produttori di impianti per il calcestruzzohanno sofferto duramente durante questi ultimiannidella tragicacadutadellaproduzionedicalcestruzzoregistratanellamaggiorpartedeipaesieuropei.Oggistiamovivendoil4°annodirecessioneesembrachesidebbaaspettareancoraunpo’primache ilmercatopossanuovamenteraggiungereun livellosoddisfacente.Naturalmente,stiamotuttisperandoereclamandouninterventodelgovernoeuropeoperunfinanziamentoalprogrammainfrastrutturalechecomprendeilsettoredeitrasporti,energia,informaticaecomunicazioni.Qualunquecosasuccedainfuturo,dobbiamoadattarenoistessie le nostre organizzazioni aziendali a una nuova fase economica, che è imprevedibile evariabile soprattutto perché i principali clienti del calcestruzzo riguardano progettiinfrastrutturali finanziati dai governi. Cosa significa questo per il processo produttivo nelsettoreready‐mix?Comepossiamoriorganizzarelesocietàsecondoquestanuovasituazione?Possiamotrovarenuoveopportunitàmentreripianifichiamolestrategieperilfuturo?
STORIA DEGLI IMPIANTI DI BETONAGGIO Quando si programma una strategia per il futuro, è essenziale studiare il passato che haportatoallasituazioneattuale.L’evoluzionedegliimpiantidibetonaggionelcorsodegliultimi40annièunaprospettivamoltointeressanteperanalizzareedimmaginarelosviluppofuturodell’industriaready‐mix.
Betoniere da cantiere Finoal1960lamaggiorpartedelcalcestruzzovenivaprodottoincantieretramitel’utilizzodipiccolebetoniereinclinateeadinversione.Laproduzionepercicloandavadai100litrifinoadunmassimo di 1metro cubo, gli inerti venivano caricati manualmente dagli operatori e ilcemento aggiunto in sacchi posizionati al di sopra degli aggregati. L’acqua era dosatadirettamentenelmescolatore,inbaseallapercezionedellaconsistenzadell’operatore.
Minimizzareicostidigestioneemassimizzarelaflessibilitàperl’industriaeuropeadelcalcestruzzo,inperiododirecessione
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Aciclocompletato,ilcalcestruzzovenivapoiscaricatoingruasecchiocarriole.All’iniziodeglianni70laproduzionedicalcestruzzoevolveneicosiddettiimpiantiaraggioraschiante,doveil caricodegliaggregatierameccanicoeautomatico, così come ildosaggiodelcementoe loscarico avveniva mediante silos di stoccaggio o coclea. La capacità produttiva oraria, conquestonuovo sistema, eraaumentata finoa40metri cubi conun significativoaumentodel100%rispettoallapiùroseastimadelsistemamanuale.Lebetoniereegli impiantieranodiproprietàeutilizzatidagliappaltatori,unsistemachestalentamenteritornandoperchévistocome una possibilità di riduzione i costi di produzione. Effettivamente questo ritorno puòrappresentareun’occasioneperiproduttoridiready‐mixmalaqualitàdelprodottopotrebberisentirne.
Impianti a secco e autobetoniere All’inizio degli anni 60, gli impianti per il ready‐mix cominciarono a diffondersi in tuttaEuropa con l’installazione di impianti a secco nelle vicinanze delle dighe: questo tipo dibusinesseranatoperforniregliappaltatoridiserviziaggiuntivi,anchesoloperlafornituradiaggregati. Il mix design era definito tra ingegneri e project manager, quindi il processoproduttivodelcalcestruzzoeramaggiormenteconcentratoneldosarecorrettamentelagiustadosediaggregati,cementoeacquadacaricarenell’autobetoniera:lafasedimescolazioneeditrasportoeranoconcentratenell’autobetoniera,lasciandol’opzioneall’autistadiaggiungereunapiccolaquantitàd’acquaprimadiversareilprodottodoverichiestodalcliente.
Nelcorsodeglianni70e80alcunipaesieuropeiintrodusserorigideregolamentazionisulmixdesign e sul processo produttivo del calcestruzzo, lasciando la responsabilità delleperformanceaiproduttori.Questohacomportato l’obbligopergli impiantidibetonaggiodiadottareapparecchiatureeprocedurepiùraffinatepergarantire laqualitàdelcalcestruzzo:laboratoriecontrollodellaqualitàvennerointrodottinellamaggiorpartedegli impiantiperverificarelaproduzionefinoalloscaricodell’autobetonieraincantiere.
Sfortunatamente alcuni paesi, tra cui l’Italia, non hanno ancora adottato questeregolamentazioni,continuandoconilvecchiostiledegli impiantiasecco,conobbligocosìdifidarsiunpo’tropposolodell’autistadell’autobetoniera.
Impianti di betonaggio “ad umido” e “fabbriche di calcestruzzo” Ilpercorsoversounaqualitàsempremiglioreel’obbligodiresponsabilitàdelleperformancedelcalcestruzzo,hamotivatomoltideimiglioriproduttoridireadymixinEuropaeinItalia,ad investire,negliultimi30anni,numerosi capitali in impiantidibetonaggioadumido chesono diventati di fatto, un effettivo processo industrializzato. L’innovazione più rilevante èstatal’introduzionediunsistemadimescolazioneobbligatoriaall’internodegliimpianti,chenon sono più quindi, solo dei dosatori, ma strutture in grado di produrre e scaricaredirettamentenell’autobetoniera(odumper),chetornaadaverelasolafunzioneditrasporto,unprodottoomogeneoediqualità.
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Figura 1. Impianto a Torre – stato dell’arte degli impianti stazionari
I regolamenti sull’ambiente e sulla sicurezza poi hanno aumentato complicazioni edinvestimenti nel sistema produttivo del ready mix introducendo la necessità di prevenirerischiperglioperatoriequalsiasitipodiinquinamentodiaria,acquaeterreno.Gliimpiantisonostaticompletaticonl’aggiuntadirivestimenti,filtri,rigeneratori,dispositividisicurezzaesistemidicontrollolungotuttoilsistemadidosaggio,mescolazioneescarico.
Inalcunearee,ilvincolodellospazioharesoobbligatoriodisegnareimpiantichelimitasserolospazioutilizzato,sviluppandosiinverticale,facendonascerelecosiddette“torri”.
Negliannidopo il2000 tutta l’Europahavistoaumentare lapopolazionedi super impianti,vereeproprie“fabbrichedicalcestruzzo”.Inquegliannisiècercatodiintegrareall’impiantotutto lo stato dell’arte della tecnologia e dell’automazione per massimizzare la qualità, lasicurezzaelaprotezionedell’ambientesenzatroppapreoccupazionepericostialmetrocubodicalcestruzzo.
Questotipodiapproccioindustrialehaavutoanchelafunzionedibarrieraperinuoviarrivati,proteggendo i produttori di ready mix in quei paesi dove le leggi o il credere comunericonosconoprioritàallaqualitàeallatecnologia.
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IL FUTURO DEGLI IMPIANTI DI BETONAGGIO Il fatto più prevedibile per il futuro dell’industria europea del calcestruzzo è che saràimprevedibile!Siamotuttimoltofrustratiquandonelredigereilnostrobudget,constatiamocheilvolumed’affarieiprezzisiriduconomentreèmoltodifficileridurrelespese.
SeequandoilgovernoEuropeo(semaicondividerannounadirezionecomuneperlosviluppodel nostro continente), troverà le risorse finanziarie per iniziare il grande programmainfrastrutturale relativo a energia, trasporti, comunicazione e ambiente, la domanda per ilcalcestruzzo potrebbe avere un significativo balzo di volume, risollevando l’industria delreadymix.
Il calcestruzzo necessario alle le infrastrutture potrebbe tuttavia essere richiesto in luoghitroppolontanidaquegliimpiantichenelpassatoeranostatidisegnatieposizionatinelpuntogiustoperservireiprivati(residenzialieindustriali).
Da un altro punto di vista, è difficile immaginare come, nel 2012, le risorse finanziarie deiproduttoridireadymix,dopo4annimoltodifficili,possanofarfrontealladomandadinuoviinvestimentiperpoterspostarelaproduzioneinnuoveediversepostazioni(specialmenteinunperiodocomequestodovetutticonstatiamocomeilsistemabancariosiaunpo’distantedall’industriadellecostruzioni).
Per far fronte a queste nuove esigenze, nel corso degli ultimi anni, alcune aziende come lanostra,hannoinvestitolamaggiorpartedellerisorsedelrepartoricercaesvilupposuquestoobiettivo: progettare impianti in gradodiminimizzare i costi di gestione emassimizzare laflessibilità del processo produttivo per seguire l‘imprevedibilemercato delle costruzioni algiornod’oggi.
Il risultato di questo tipo di programma è notevole e offre ai produttori di calcestruzzo unnuovo approccio strategico per trasformare le difficoltà della recessione in interessantiopportunità!
Questi nuovi impianti possono essere opportunamente installati in cantiere per produrregrandivolumidicalcestruzzodialtaqualitàperbreviperiodiditempo,secondolerichiestedeinuoviprogettiinfrastrutturali.
Autostrade o ferrovie possono essere fornite con un frequente riposizionamento degliimpiantilungotuttoilterritorioincostruzione.
Enormi volumi concentrati in remote e limitate località, come ad esempio centraliidroelettricheonucleari(semprechesenecostruiscanoaltreinEuropa),centralielettricheabiomassa così come le eoliche, sono cantieri perfetti per l’installazione di impiantisupermobiliperforniregliappaltatoridiunsevizioreadymixincantiere.
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Figura 2. Esempio di due impianti supermobili installati in cantiere per la produzione temporanea
Oltre ai vantaggi tecnici ed economici in termini di processo produttivo, questo approcciosupermobilefornisceanchealtreimportanticonsiderazioni:
aSostenibilitàfinanziaria:nondobbiamoinvestireinbenicapitalieildeprezzamentodell’impiantomobile èmigliore rispetto ad un impianto stazionario. Inoltre il valoreresiduo degli impianti supermobili è maggiore di un impianto tradizionale offrendoalle banche e alle agenzie di leasing di rientrare nel settore delle costruzioni senzatroppirischi.
b Sostenibilità ambientale: muoviamo lematerie prime, quando è più convenienteinvece il calcestruzzo quando è necessario. Inmolti casi, è anche possibile evitare iltrasportodel calcestruzzoconveicoli,perchépompeosistemididistribuzioneper ilcalcestruzzo possono essere integrati all’impianto. È facile comprendere l’enormebeneficiointerminidiemissionedianidridecarbonicaediriduzionedeltraffico,chelaproduzionedicalcestruzzoincantierepotrebbegenerare.
Lageografianonèpiùunalimitazioneperquelleaziendechesarannocapacidiagireeseguireleopportunitàdiqualsiasiprovenienza: ilnoleggiodegli impiantidibetonaggioèconcepitoconloscopodiproporreaiproduttoridireadymixglistrumentiperoffrireagliappaltatoriservizicomeacasa.
Infatti,moltiappaltatorisitrovanoadaffrontarelastessaesigenzadiflessibilitàeapprezzanonotevolmenteifornitoricapacidioffrirelapiùampiagammadiserviziperminimizzaretuttiicostideiprogetti.
Crediamocheunimpiantosupermobileincantiererappresenteràpermoltiprogettiilmigliormodoperrendereilcalcestruzzosemprepiùsostenibileecompetitivo.
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Figura 3. Autostrade in Italia- Noleggio Simem di 4 impianti supermobili