mini/guida alla scelta del corso di laurea · ciclo unico in Ingegneria edile-architettura ......

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Facoltà di Ingegneria mini/guida alla scelta del corso di laurea Anna Accademico 2008/2009 miniguida ingegneria.indd 1 1-05-2008 21:47:58

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Ingegneria 1www.ingegneria.unical.it

Facoltà di Ingegneria

mini/guidaalla scelta del corso di laurea

Anna Accademico2008/2009

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L’ingegnere rappresenta - e non solo nell’immaginario collettivo - il detentore dei saperi tecnologici: colui - o colei - che produce innovazione. E’ percepito come portatore di rigore e di affidabilità ed è apprezzato, anche nei ruoli in cui non prevalgono le compe-tenze tecniche, per la sua forma mentis rivolta al cosiddetto “problem solving”. Quella dell’ingegnere è certamente una figura professionale ben delineata. Tuttavia, non una fi-gura statica. L’evoluzione delle conoscenze e delle tecnologie, ma anche quella altrettan-to rapida della società, comportano ovviamente anche una evoluzione della professione dell’ingegnere. Oggi più di ieri, l’ingegnere deve sviluppare una grande sensibilità ai problemi ambientali, avere una visione sistemica, saper dialogare e lavorare con porta-tori di competenze diverse (economisti, architetti, sociologi, medici...), avere nozioni di management aziendale e, soprattutto, essere in grado di affrontare la forte accelerazione dei processi di internazionalizzazione.La Facoltà di Ingegneria, in tutte le sue componenti, si è impegnata per ridisegnare i percorsi formativi, ripensare e coordinare i contenuti degli insegnamenti, ridefinire le modalità didattiche. Ha cercato, prima di ogni altra cosa, di trovare un equilibrio fra l’esigenza di fornire ai suoi laureati quelle competenze professionali che ne facilitano l’immediata occupabilità (ma che potrebbero divenire rapidamente obsolete) e quella di dare loro una solida formazione di base, indispensabile per seguire l’evoluzione delle tecnologie ed esserne i principali artefici. Ha cercato un equilibrio fra l’esigenza di per-mettere ad un numero sempre maggiore di studenti di ottenere, in tempi ragionevolmen-te brevi, un titolo di studio che rappresenta indubbiamente uno dei più validi biglietti da visita per entrare nel mondo del lavoro, e quella di non abbassare la qualità - senza la quale non si riuscirebbe a garantire il tasso di occupazione (maggiore del 75% ad un anno dalla laurea) - che rappresenta da anni un vanto della facoltà ma che, ancora prima, sentiamo come una responsabilità. Una responsabilità verso gli studenti e le loro famiglie, che nella formazione hanno investito tempo e denaro, ma anche verso il Paese che trae dal numero e dalla qualità dei laureati in discipline tecnico-scientifiche la sua principale risorsa per competere ed innovare.Nel concreto, la Facoltà ha scelto innanzitutto di evitare, soprattutto nelle lauree trien-nali, eccessive specializzazioni che possano ostacolare anziché facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro dei laureati e diminuirne la flessibilità, mantenendo anche nelle deno-

Presentazione

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minazioni quelle che, in tutto il mondo, sono associate alle principali aree dell’ingegne-ria. Si è aperta, inoltre, ad aree di “confine”, attivando ad esempio il corso di laurea a ciclo unico in Ingegneria edile-architettura (5 anni), e corsi di laurea specialistici laddo-ve esistevano competenze consolidate ed attività di ricerca qualificate a livello interna-zionale e, spesso, di eccellenza. La Facoltà di Ingegneria non ha ignorato le difficoltà che molti studenti incontrano nella fase iniziale, attivando una serie di iniziative finalizzate a colmare le lacune - anche importanti - con cui alcuni giovani arrivano all’università; tra queste, le più importanti sono rappresentate dai precorsi nel mese di Settembre, dal tutorato negli insegnamenti del primo anno, dalla collaborazione con le scuole medie superiori, dall’impegno nel realizzare un processo di orientamento non solo informativo ma formativo che possa consentire ai giovani di avviarsi agli studi universitari più attrez-zati e più consapevoli.Grazie allo sforzo nei processi di orientamento, inoltre, la Facoltà di Ingegneria già da alcuni anni ha dato una risposta efficace ai dubbi, molto frequenti e più che naturali, che molti studenti hanno sul tipo di percorso loro più congeniale, permettendo loro di rinviare la scelta del corso di laurea fin quasi la fine del primo anno ed attuando in tal modo un orientamento in itinere che, di fatto, ha anticipato le indicazioni del nuovo de-creto sull’autonomia didattica.All’interno del processo di riprogettazione didattica, la facoltà ha affrontato anche il non facile compito di formare in soli tre anni figure professionali adeguate alle esigenze del mondo delle imprese e delle professioni, cercando di fornire allo studente quella “adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, anche nel caso in cui sia orientato all’acquisizione di specifiche conoscenze professionali” auspicata dai de-creti ministeriali, ponendo negli stessi corsi di primo livello le basi per formare laureati quinquennali della stessa qualità che ha sempre contraddistinto l’ingegneria italiana. Per il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo, la prima parte del percorso formativo è stata arricchita ancor di più degli insegnamenti di base, anche con lo scopo di colmare efficacemente eventuali lacune formative pregresse degli studenti, cercando comunque di ridurre alcune frammentazioni che si erano inevitabilmente create in passato. A tal fine, sono stati previsti in quasi tutti i corsi di laurea i percorsi ad Y, introducendo nel percorso professionalizzante attività di laboratorio aggiuntive e periodi di tirocinio da

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svolgere in azienda. Queste fasi si sono rivelate non solo un momento formativo impor-tante, che spesso si traduce nell’assunzione dello stagista, ma anche uno strumento utile per avvicinare ancora di più la Facoltà al territorio ed in particolare alle imprese di piccole e medie dimensioni. La Facoltà ha anche raccolto, come era indispensabile, la sfida dell’internazionalizzazione, incrementando i contatti con università europee ed ex-traeuropee, prevedendo in alcuni corsi di laurea il rilascio di doppi titoli, incentivando la mobilità degli studenti.Ha cercato, ancora, di dare agli studenti tutte le informazioni utili per muoversi age-volmente nel percorso di studi intrapreso, indicando loro regole chiare e la necessità di avere una precisa consapevolezza dei doveri e dei diritti ai quali devono uniformare il proprio percorso di vita professionale, cercando di procedere in questa direzione nel modo più efficace - soprattutto attraverso internet - riducendo per quanto possibile file ed attese.Una linea orientativa che è risultata efficace e funzionale alle esigenze degli studenti: il sito della facoltà, infatti, è oggi così frequentato da aver avuto più di cinque milioni di accessi in solo quattro anni.Ma, infine, quotidianamente, nel cammino comune che studenti e docenti percorrono insieme, la Facoltà ha cercato di assolvere ad un compito anche più importante di quel-lo finalizzato ad assicurare una buona formazione tecnica: cioè coltivare nei giovani il convincimento che il loro successo nella vita professionale dipenderà in larga parte dalle competenze, dalle capacità, dalla motivazione, dall’intraprendenza che riusciranno a dimostrare mettendo a frutto le conoscenze acquisite durante gli anni dell’università.Un compito facilitato dal fatto che è con questa consapevolezza che molti giovani intra-prendono gli studi certamente impegnativi di ingegneria: una laurea che rappresenta un biglietto sicuro per viaggiare in treno, ma che può permettere anche di pilotare un jet. “la Repubblica”.

La PresideMaria Laura Luchi

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L’Organizzazione degli Studi di Ingegneria

La Facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria, a partire dal prossimo anno accademi-co 2008/2009, proporrà agli studenti una nuova organizzazione dell’offerta formativa, alla luce della riforma degli ordinamenti didattici universitari (D.M. 270/2004). L’esperienza maturata con l’attuazione della precedente riforma degli studi (DM 509/99) ha evidenziato come i corsi di laurea non siano riusciti a rispondere pienamente alle notevoli aspettative che, circa dieci anni fa, avevano animato lo spirito della precedente riforma. La Facoltà di Ingegneria ha, pertanto, prov-veduto a riformulare i propri modelli formativi così da formare un laureato dotato, al contempo, di una formazione sufficientemente completa sotto il profilo metodologico e di una visione più ampia rispetto alle conoscenze scientifiche relative ai vari settori dell’ingegneria. Nell’operare tale riformulazione dell’offerta formativa, si è tenuto conto di diversi aspetti che, essenzialmente, riguardano:- un irrobustimento dell’impianto delle materie di base;- una maggiore centralità degli insegnamenti tradizionali nelle aree specifiche dei vari campi del-l’ingegneria;- una sostanziale riduzione della parcellizzazione della formazione degli studenti, attraverso l’at-tribuzione di un congruo numero di crediti a ogni attività formativa.

Percorsi Formativi

Nello schema seguente viene graficamente presentata l’articolazione dei percorsi formativi previ-sti dalla Facoltà di Ingegneria. E’ opportuno ricordare che il conseguimento di uno qualsiasi dei titoli di studio previsti consente l’immediato accesso al mondo del lavoro, ovviamente con diversi livelli di professionalità e competenze. Presso la Facoltà è, inoltre, attivo il Corso di Laurea spe-cialistica a ciclo unico (cinque anni) in Ingegneria Edile-Architettura.

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Come si accede alla Facoltà

Per essere ammessi ai Corsi di Laurea triennali occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola Media Superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. La graduatoria di ammissione ai Corsi di Laurea di primo livello è determinata sulla base del risul-tato di un Test di Ammissione, costituito da un numero complessivo di 80 quesiti, suddivisi nelle aree di logica, comprensione verbale, matematica, fisica e chimica. Il Test di Ammissione è obbli-gatorio, pena l’esclusione dalla graduatoria di ammissione; inoltre, è necessario superare il Test di Ammissione conseguendo un punteggio uguale o superiore ad una soglia minima pari a sette (7) punti, calcolati tenendo conto del numero complessivo di risposte esatte e di risposte errate, secondo la seguente formula:

Numero Complessivo di Risposte Esatte – 0.25 x (Numero Complessivo di Risposte Errate).

Il Test di Ammissione, limitatamente alla sola sezione di Matematica, rappresenta, inoltre, lo strumento scelto dalla Facoltà per stabilire eventuali Obblighi Formativi che dovranno essere estinti nel corso del primo anno di corso, previo superamento di un’apposita prova di esame.

Per quanto riguarda l’iscrizione al Corso di Laurea Specialistica a ciclo unico di 5 anni in Inge-gneria Edile-Architettura, le modalità e i contenuti della prova di ammissione sono predisposti direttamente dal Ministero che stabilisce la graduatoria di ammissione. A partire dall’Anno Acca-demico 2008/2009 si terrà conto del punteggio conseguito al test di ammissione e, probabilmente, anche dei risultati scolastici ottenuti da ciascun candidato nel corso dell’ultimo triennio continua-tivo e del voto riportato all’esame di Stato. Per maggiori informazioni e aggiornamenti, si invita a consultare il portale http://www.accessoprogrammato.miur.it/ alla Sezione “Corsi direttamente finalizzati alla formazione di architetto”, relativamente alla prova di Ingegneria Edile/Architet-tura. Sul portale del Ministero saranno disponibili i quesiti assegnati negli scorsi anni e le infor-mazioni sul test di ammissione.La Facoltà di Ingegneria mette a disposizione degli studenti un proprio portale di orientamen-to (http://orientamento.ingegneria.unical.it), in continuo aggiornamento, dal quale è possibile trarre una serie di utili informazioni relative alle modalità di svolgimento del test. Il portale, inoltre, è arricchito di materiale didattico (accessibile liberamente) che, oltre a rappresentare un valido ausilio per la preparazione al test, consente di verificare il proprio livello di conoscenza della Matematica di base. Sul medesimo sito è presente un link al portale del Consorzio Interu-niversitario per l’accesso alle Scuole di Ingegneria e Architettura (CISIA) attraverso il quale gli studenti, previa registrazione, possono sostenere un test simulato del tutto simile al Test di Ammissione.

Gli studenti che occupano una posizione utile in graduatoria possono immatricolarsi al primo anno del Corso di Laurea in Ingegneria.

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I Corsi di Studio attivati

L’offerta didattica proposta dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria è articolata sulla base della definizione dei crediti formativi. Un credito formativo è la misura del volume di lavoro complessivo di apprendimento (lezioni in aula, esercitazioni, laboratorio, studio indivi-duale) necessario ad uno studente, in possesso di adeguata preparazione di base, per acquisire le conoscenze e le competenze richieste. Al credito corrispondono 25 ore di lavoro per lo studente. In tal modo, i vari insegnamenti che contribuiscono a definire il Manifesto degli Studi per ogni Corso di Laurea Triennale e di Laurea Magistrale sono misurati in crediti formativi e la relativa attività didattica è organizzata tenendo conto del carico di lavoro richiesto allo studente, sempre in termini di crediti formativi. La quantità di lavoro di apprendimento svolto in un anno accade-mico da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è fissata in 60 crediti, pari quindi a 1500 ore di lavoro all’anno. I crediti corrispondenti a ciascun insegnamento vengono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame di quell’insegnamento; la valutazione del profitto viene espressa mediante il tradizionale voto in trentesimi. Per conseguire la Laurea Triennale occorrono 180 crediti formativi, mentre ulteriori 120 crediti formativi occorrono per conseguire la Laurea Magistrale.

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Per conseguire il diploma di laurea triennale, lo studente immatricolato alla Facoltà di Ingegneria potrà scegliere tra i seguenti otto Corsi di Laurea:

1. INGEGNERIA PER L’AMbIENTE E IL TERRITORIO 2. INGEGNERIA CHIMICA 3. INGEGNERIA CIvILE 4. INGEGNERIA ELETTRONICA 5 INGEGNERIA INFORMATICA 6. INGEGNERIA GESTIONALE 7. INGEGNERIA GESTIONALE (POLO DIDATTICO DI CROTONE)8. INGEGNERIA MECCANICA

Per conseguire il diploma di laurea magistrale, sono necessari ulteriori due anni nominali di corso, previo conseguimento del diploma di laurea triennale.

I Corsi di Laurea specialistici attualmente attivati sono:

1. INGEGNERIA PER L’AMbIENTE E IL TERRITORIO2. INGEGNERIA DELL’AUTOMAzIONE 3. INGEGNERIA CHIMICA 4. INGEGNERIA CIvILE 5. INGEGNERIA EDILE6. INGEGNERIA ELETTRONICA 7. INGEGNERIA ENERGETICA 8. INGEGNERIA INFORMATICA 9. INGEGNERIA GESTIONALE 10. INGEGNERIA MECCANICA 11. INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAzIONI

E’ in corso la ridefinizione di tali corsi di laurea specialistici e il loro adeguamento secondo i dettami della recente riforma degli ordinamenti didattici universitari (D.M. 270/2004).

Infine, è attivato anche il Corso di Laurea Magistrale di 300 crediti a ciclo unico di 5 anni in Ingegneria Edile-Architettura, a cui si accede con il diploma di Scuola Media Superiore.

Per i Manifesti degli Studi dei Corsi di Laurea triennale e di Laurea Magistrale si rimanda al sito della Facoltà di Ingegneria (http://www.ingegneria.unical.it ). Nello stesso sito è possibi-le trovare tutte le informazioni relative ai prerequisiti e alle propedeuticità, alle modalità di iscrizione agli anni successivi al primo e i programmi dei singoli insegnamenti. Nel prosieguo, si darà una breve descrizione di ciascuno dei Corsi di Laurea triennale attivati presso la Facoltà di Ingegneria, evidenziando, in particolare, gli obiettivi formativi e gli sbocchi occupazionali e professionali.

Offerta didattica

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Ingegneria per l’ambientee il territorio

Presentazione generale

L’ingegnere per l’ambiente e il territorio è una figura professionale che trova ormai specifica collocazione nel mondo del lavoro, accanto alle tradizionali figure dell’ingegnere civile, indu-striale e dell’informazione. Il Corso di Laurea pone particolare attenzione ai temi inerenti alla difesa dal rischio di inondazione, di fra-na, sismico; al monitoraggio ed al controllo della qualità ambientale; alla pianificazione territoriale; all’utilizzazione di avanzati siste-mi informatici per la mitigazione del rischio; alla progettazione di impianti di trattamento, fornendo gli strumenti per analizzare i processi ambientali e territoriali ed intervenire a diffe-renti scale di interesse.

Obiettivi formativi specifici

Il corso di laurea in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio si prefigge l’obiettivo di formare ingegneri in grado di conoscere approfondita-mente gli aspetti teorico-scientifici dell’ingegne-ria, sia in generale sia con specifico riferimento alle tematiche di pertinenza ambientale e terri-toriale, nelle quali siano capaci di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovati-vo problemi complessi o che richiedono un ap-proccio interdisciplinare.In particolare, il corso di laurea è finalizzato alla formazione di una figura professionale mo-derna ed intersettoriale che trova ormai speci-fica collocazione nel mondo del lavoro, le cui principali funzioni possono così riassumersi:- sviluppare un’efficace lettura del territorio e modellarne i processi naturali che in esso av-vengono;- pianificare e programmare varie ipotesi di an-tropizzazione, prevedendo le conseguenze che esse potranno indurre, sia nella fase di realiz-zazione, sia in quella di esercizio;- conoscere i criteri essenziali per la progetta-zione, l’uso dei materiali ed il dimensionamen-to delle infrastrutture civili e degli impianti industriali;

- conoscere i processi che in tali impianti si ver-ranno a realizzare;- valutare e modellare i processi di scambio con l’ambiente e quindi gli effetti del prelievo delle risorse e della esitazione dei residui;- valutare in termini qualitativi e quantitativi il rischio ambientale originato dai fenomeni na-turali o dallo sviluppo industriale;- progettare e dimensionare sistemi di monito-raggio e di controllo della sicurezza e della qua-lità dell’ambiente;- conoscere le tecniche di gestione di risorse li-mitate;- conoscere le tecniche per la riduzione del ri-schio naturale e industriale, attraverso inter-venti di disinquinamento, di sistemazione, di risanamento, valutandone e modellandone gli effetti;- contribuire con altre professionalità a realiz-zare una visione unitaria e dinamica dell’inte-razione complessa tra l’uomo e l’ambiente in situazioni diverse, a seconda dei livelli di an-tropizzazione e di degrado raggiunti e delle ipo-tesi di trasformazione esistenti. Il curriculum didattico della laurea in Inge-gneria per l’ambiente e il territorio fornisce gli elementi necessari per un’adeguata formazione culturale ed il raggiungimento di una elevata professionalità. In particolare il Corso di Studi ha l’obiettivo di fornire ai laureati le seguenti conoscenze e capacità: - adeguata conoscenza degli aspetti teorico scientifici delle scienze di base (matematica, fi-sica, chimica ed informatica); - solida preparazione, che privilegi gli aspet-ti operativi, nelle discipline ingegneristiche tipiche della classe (fisica tecnica, idraulica, costruzioni idrauliche, scienza e tecnica delle costruzioni, topografia, geotecnica, ingegneria sanitaria ambientale);- approfondimento degli strumenti idonei per la preparazione professionale nelle diverse fi-liere ambientali con uno spiccato carattere di multidisciplinarietà ed intersettorialità;- capacità di utilizzare gli strumenti cognitivi acquisiti per sviluppare analisi quantitative di rischio e qualità ambientale, anche attraverso indagini e misure sperimentali, e per progetta-re interventi specifici di mitigazione del rischio

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e dei danni ambientali;- conoscenza delle responsabilità connesse alla figura professionale dell’ingegnere per l’Am-biente ed il Territorio-- capacità di aggiornare le proprie conoscenze attraverso lo studio individuale e le forme di istruzione permanente. A tal fine, il Corso di Studi in Ingegneria per l’Ambiente e Territorio si articola in diversi profili, caratterizzati da un’ampia base comu-ne e da motivi formativi specifici che pongono particolare attenzione ai temi inerenti: - la difesa dal rischio di inondazione, di frana, sismico; - il monitoraggio ed il controllo della qualità ambientale; - la pianificazione territoriale; - l’utilizzo di avanzati strumenti informatici per la mitigazione del rischio;- l’utilizzo di avanzati strumenti cartografici e dei sistemi informativi geografici (GIS); - la progettazione di impianti di trattamento, smaltimento e riutilizzo di inquinanti fluidi e solidi; - la progettazione di interventi per la protezio-ne del territorio e dei sistemi idrici naturali; fornendo gli strumenti per analizzare i processi ambientali e territoriali ed intervenire a diffe-renti scale di interesse.Gli ambiti professionali tipici per i laureati specialisti in ingegneria dell’Ambiente sono quelli della gestione dei rischi naturali e indu-striali, della ricerca di base ed applicata, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle am-ministrazioni pubbliche.

Percorso formativo

Nel disegnare il nuovo Corso di Laurea si è puntato sui seguenti punti qualificanti:- un maggior raccordo tra Laurea e Laurea Ma-gistrale, anche alla luce dell’esperienza matu-rata finora;- un potenziamento delle materie di base, che nella configurazione precedente erano in buo-na parte attivate nel biennio specialistico;- una maggiore caratterizzazione rispetto agli altri Corsi di Laurea appartenenti alla mede-sima classe;- una struttura equilibrata che consente una li-bera scelta tra le opzioni che si presenteranno in sede di Laurea Magistrale;- una riduzione sostanziale della parcellizza-zione delle discipline attraverso una riduzione degli esami da sostenere e la creazione di una modularità 6-12 crediti che rende più compatta l’organizzazione didattica.Il Corso di Laurea si articola in 19 insegnamen-ti, oltre le materie a scelta, la prova finale, la lingua e l’approfondimento e/o acquisizione di ulteriori abilità informatiche e telematiche.Grande rilevanza è stata data alle discipline formative: matematica, fisica e chimica che, non solo, sono oggetto degli insegnamenti di base, ma anche di alcuni approfondimenti da effettuare nell’ambito delle discipline integra-tive.Tra i settori scientico-disciplinari caratteriz-zanti sono compresi i settori ICAR, ING-INF, ING-IND, bIO, CHIM, GEO, a testimoniare l’interdisciplinarietà del Corso. Le materie affini ed integrative sono state mantenute in numero ridotto al fine di definire, con la massi-ma chiarezza, il percorso didattico e, per esse, sono stati utilizzati i settori scientico-discipli-nari MAT e ING-INF.

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Sbocchi occupazionali e professionali

In termini di sbocchi professionali, i principali sono:- imprese che operano nel settore ambientale, aziende che gestiscono impianti e infrastruttu-re di trattamento delle acque, dei rifiuti, dei reflui gassosi, ecc.;- studi professionali e società di progettazione di opere, impianti e infrastrutture, reti di mo-nitoraggio;- gestione e controllo di sistemi urbani e terri-toriali;- aziende, enti, consorzi ed agenzie di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi;- società di servizi per lo studio di fattibilità dell’impatto ambientale delle infrastrutture.

Più in generale il laureato in Ingegneria per l’ambiente e il territorio troverà la sua giusta collocazione in enti pubblici e privati che cu-rano la qualità e la sicurezza ambientale e in particolare: protezione civile, difesa e tutela dell’ambiente; monitoraggio e controllo am-bientale, certificazione di qualità ambientale, ecc, oppure potrà sviluppare in modo autono-mo queste tematiche attraverso lo sviluppo di attività imprenditoriali o di attività professio-nali come libero professionista o consulente. va, infine, sottolineato che la intersettoriali-tà della formazione favorisce la possibilità di sviluppare il proprio itinerario professionale anche nel settore delle costruzioni civili e del-l’impiantistica.

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Ingegneria chimica

Presentazione generale

L’ingegneria chimica, nata agli inizi del seco-lo scorso come specializzazione dell’ingegneria industriale, indirizza il proprio interesse ver-so una vasta serie di applicazioni scientifiche e produttive. volendo dare una definizione sin-tetica dell’ingegneria chimica, si può dire che questa disciplina rappresenta la branca della scienza e della tecnologia che si occupa della conversione delle materie prime in prodotti a più alto valore aggiunto, utilizzando processi chimici, fisici e biologici, in condizioni di sicu-rezza per l’uomo e l’ambiente e nella maniera più economica possibile. L’ingegnere chimico è, pertanto, un ingegnere dei processi di trasfor-mazione e il settore in cui questa figura profes-sionale trova lavoro è rappresentato dall’indu-stria chimica e di processo.

Obiettivi formativi specifici

Il corso di laurea in Ingegneria per l’Ambiente I laureati del corso di laurea devono:- conoscere adeguatamente gli aspetti metodo-logico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria; - conoscere adeguatamente gli aspetti metodo-logico-operativi delle scienze dell’ingegneria, sia in generale, sia in modo approfondito, spe-cificatamente nell’area dell’ingegneria civile, nella quale sono capaci di identificare, formu-lare e risolvere i problemi, utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati; - essere capaci di utilizzare tecniche e strumen-ti per la progettazione di componenti, sistemi e processi;- essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati;- essere capaci di comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale;- conoscere le proprie responsabilità professio-nali ed etiche;

- conoscere i contesti aziendali e la cultura d’impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e organizzativi;- conoscere i contesti contemporanei;- avere capacità relazionali e decisionali;- essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua del-l’Unione Europea, oltre l’italiano;- possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie cono-scenze.I laureati del corso di laurea saranno in posses-so di conoscenze idonee a svolgere attività pro-fessionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali la progettazione, la produzio-ne, la gestione e organizzazione, l’assistenza delle strutture tecnico-commerciali, l’analisi del rischio, la gestione della sicurezza in fase di prevenzione ed emergenza, sia nella libera professione, sia nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, le professionalità dei laureati del corso di laurea potranno essere definite in rap-porto ai diversi ambiti applicativi tipici dell’in-gegneria ambientale.

Percorso formativo

L’organizzazione degli studi prevista consentirà sia precisi obiettivi formativi nella conoscenza e capacità di comprensione teorica e applicata, nell’autonomia di giudizio e nelle abilità comu-nicative, sia risultati di apprendimento speci-fico. Molti degli studenti che si iscrivono alla facoltà di ingegneria presentano all’ingresso numerose lacune. Per questa ragione, a valle dello sforzo compiuto dalla facoltà con corsi di azzeramento rivolti soprattutto alle discipline matematiche, l’Ingegneria Chimica prevede un robusto investimento di attenzione alle discipli-ne di base, evidenziato dal numero di crediti riservato ai corsi di matematica (36-42 CFU) e a quelli riguardanti la fisica e la chimica di base (18-24 CFU) e, come elemento specifico del cor-so di laurea, l’approfondimento delle discipline chimiche per l’ingegneria (attività integrative). A questi insegnamenti è affidato il compito di portare gli studenti ad un più adeguato utilizzo degli strumenti della matematica e delle altre scienze di base nell’interpretazione e descrizio-

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ne dei problemi tipici dell’ingegneria chimica e di processo e ad una migliore comprensione di un testo scientifico.

Sbocchi occupazionali e professionali

Gli sbocchi professionali a disposizione dei lau-reati in Ingegneria Chimica prevedono diversi ambiti, quali l’attività di progettazione, la pro-duzione, la gestione e l’organizzazione, l’atti-vità tecnico-commerciale, da svolgersi nella li-bera professione, nelle imprese manifatturiere o di servizi, nella pubblica amministrazioni, nella ricerca. I principali settori di impiego sono quelli rife-ribili all’industria chimica e di processo (pe-trolchimica, farmaceutica, alimentare, etc.) e, in senso generale, alle imprese destinate alla produzione, alla trasformazione e alla valoriz-zazione di una gamma molto vasta di sostanze e materiali. Altre opportunità sono offerte dai laboratori industriali, dalle strutture tecniche della pubblica amministrazione, dagli enti di certificazione, dalle strutture di ricerca pub-bliche e private, dagli organismi preposti alla tutela e al controllo dell’ambiente e della sicu-rezza.

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Ingegneria civile

Presentazione generale

L’Ingegneria civile ha per oggetto la pianifica-zione, la progettazione, la costruzione, l’eser-cizio, la manutenzione e il recupero delle co-struzioni e delle infrastrutture. Le costruzioni comprendono gli edifici, adibiti ad usi civili ed industriali, e le grandi opere dell’ingegneria, quali i ponti, le gallerie, le dighe. Le infrastrut-ture comprendono i sistemi di raccolta, distri-buzione e smaltimento delle acque; le compo-nenti civili delle infrastrutture di trasporto (ferrovie, strade, porti e idrovie, aeroporti, in-terporti); le opere per la gestione del territorio e la tutela dell’ambiente. La crescente consapevolezza dell’esigenza di garantire la sostenibilità dello sviluppo ha mo-dificato, in parte, l’impostazione culturale del-l’ingegnere civile che, accanto alla realizzazione di opere ex novo, rivolge ora la sua attenzione ai problemi della conservazione e della gestione dell’ampio patrimonio costruito esistente.

Obiettivi formativi specifici

Il corso di laurea ha l’obiettivo di formare un laureato dotato al contempo di una formazione sufficientemente completa sotto il profilo me-todologico e di solide conoscenze scientifiche e applicative relative alle quattro aree tipiche dell’ingegneria civile (geotecnica, idraulica, strutturale e dei trasporti), sia al fine dell’eser-cizio della professione, sia al fine della prose-cuzioni degli studi. L’organizzazione degli studi prevista consentirà, quindi, sia precisi obiet-tivi formativi nella conoscenza e capacità di comprensione teorica e applicata, nell’autono-mia di giudizio e nelle abilità comunicative, sia risultati di apprendimento specifico. L’analisi ingegneristica sarà rivolta essenzialmente alle discipline caratterizzanti i settori tradizionali delle quattro aree, pur non prevedendo il cor-so di laurea percorsi differenziati, rinviandone l’attivazione alla laurea magistrale.

Percorso formativo

Il percorso formativo del laureato in ingegneria civile può essere sinteticamente articolato nei seguenti livelli:1. Formazione di base (analisi matematica, geometria, chimica, fisica, informatica, analisi numerica);2. Formazione dell’ingegneria civile (geologia applicata e geotecnica; idraulica e costruzioni idrauliche; scienza e tecnica delle costruzioni; trasporti; strade, ferrovie e aeroporti);3. Formazione trasversale (fisica tecnica am-bientale, topografia, disegno, scienza e tecnolo-gia dei materiali, architettura tecnica, tecnica urbanistica, estimo, elettrotecnica).In particolare, le attività formative specifiche riguarderanno:- gli elementi di base per la progettazione e la verifica delle principali opere di ingegneria ci-vile;- la progettazione di massima di alcune opere elementari;- lo studio dei dettagli esecutivi delle principali opere;- l’utilizzo di codici di calcolo didattici e pro-fessionali;- l’inserimento delle opere sul territorio e la va-lutazione di impatto ambientale;- visite guidate ad alcune opere di ingegneria;- la conoscenza del quadro delle leggi e dei re-golamenti che disciplinano le opere di ingegne-ria civile;- i risvolti etici della professione dell’ingegnere, in termini deontologici e di rispetto delle norme di pratica ingegneristica;- la tesi di laurea su temi di ricerca sviluppati presso i dipartimenti cui il corso di laurea af-ferisce, anche in collaborazione con altri enti e istituzioni.

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Ingegneria 15www.ingegneria.unical.it

Sbocchi occupazionali e professionali

I principali sbocchi professionali sono quelli in:- imprese di costruzione e manutenzione di opere civili, impianti e infrastrutture civili;- studi professionali e società di progettazione di opere, impianti e infrastrutture;- uffici pubblici di progettazione, pianificazio-ne, gestione e controllo di sistemi urbani e ter-ritoriali;- aziende, enti, consorzi ed agenzie di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi;- società di servizi per lo studio di fattibilità dell’impatto urbano e territoriale delle infra-strutture.

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Ingegneria elettronica

Presentazione generale

Il corso raccoglie le discipline tecniche e scien-tifiche necessarie all’applicazione delle tecno-logie delle comunicazioni e dell’informazione in campi che spaziano dalla produzione indu-striale dei beni e servizi all’elettronica per l’uo-mo e l’ambiente. Il corso include gli strumenti e le metodologie necessarie ad analizzare, pro-gettare e realizzare circuiti e sistemi elettroni-ci complessi. Il corso di laurea offre un’ampia gamma di competenze (elettronica per le comu-nicazioni, informatica applicata, elettronica per l’ambiente, applicazioni industriali di op-toelettronica e di strumentazione, microsiste-mi, sistemi elettronici dedicati, etc.) sia di tipo metodologico che progettuale e applicativo.

Obiettivi formativi specifici

L’obiettivo del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica è di preparare studenti caratteriz-zati da conoscenze e competenze in grado di permettere ai suoi laureati:- l’immediato impiego nel vasto ambito delle aziende manifatturiere e di servizi che fanno uso dell’elettronica o la incorporano nei loro prodotti, attraverso una formazione che li met-ta in grado di gestire ed utilizzare apparati e sistemi elettronici correntemente in uso nei più diversi contesti operativi, dal controllo indu-striale alle comunicazioni, dalla biomedica alla sensoristica;- di proseguire gli studi attraverso l’iscrizione ad un corso di Laurea Magistrale o ad un Ma-ster di primo livello grazie all’acquisizione di una solida base di conoscenze scientifiche e tec-nologiche e ad un’approfondita preparazione nel campo dell’ingegneria elettronica;- l’avvio di un’attività professionale grazie ad un’acquisita capacità di applicare la propria conoscenza e la propria comprensione allo svi-luppo e alla realizzazione di progetti d’ingegne-ria elettronica che soddisfino requisiti definiti e specificati.

Percorso formativo

Il percorso formativo del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica si svolge su semestri la cui articolazione ha i seguenti obiettivi:1) i primi due semestri sono dedicati alla for-mazione fisico-matematica (Analisi Matema-tica, Algebra, Chimica, Fisica, Geometria) e ingegneristica di base (Informatica, Elettrotec-nica);2) Il terzo e quarto semestre, accanto ad un ulteriore approfondimento della formazione scientifica (Analisi e Fisica), vedono lo svolgersi delle attività formative di base dell’Ingegneria Elettronica (automatica,dispositivi elettronici, elettronica analogica, propagazione e analisi dei segnali). Entro il Iv semestre gli studenti devono anche attendere ai corsi di lingua ingle-se offerti dalla Facoltà d’Ingegneria;3) Il quinto semestre è utilizzato per fornire una formazione distinta in ragione del percorso curricolare scelto dallo studente (Microelettro-nica o Elettronica per le Telecomunicazioni);4) L’ultimo semestre è sostanzialmente dedicato all’erogazione dei corsi a scelta dello studente, allo svolgimento delle attività di tesi e all’acqui-sizione di ulteriori abilità utili per l’inserimen-to nel mondo del lavoro.

Sbocchi occupazionali e professionali

I principali sbocchi occupazionali previsti dal corso di laurea sono:- imprese di progettazione e produzione di componenti, apparati e sistemi elettronici ed optoelettronici;- industrie manifatturiere, settori delle ammi-nistrazioni pubbliche ed imprese di servizi che applicano tecnologie ed infrastrutture elettro-niche per il trattamento, la trasmissione e l’im-piego di segnali in ambito civile, industriale e dell’informazione.

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Ingegneria 17www.ingegneria.unical.it

Ingegneria gestionale

Presentazione generale

Il corso di Laurea in Ingegneria Gestiona-le ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenu-ti scientifici di base, che consenta da un lato l’inserimento con facilità in una organizzazio-ne produttiva dove esercitare principalmente un ruolo tecnico-organizzativo e dall’altro la possibilità di acquisire successive conoscenze specialistiche innestate in una più ampia e pro-fonda formazione culturale.

Obiettivi formativi specifici

Gli ingegneri gestionali saranno formati per ideare, progettare, sviluppare e gestire proces-si di sistemi complessi e/o innovativi; identifi-care, valutare e risolvere problemi tramite un approccio metodologico interdisciplinare.Avranno una solida base mirata, da un lato, all’organizzazione ed alla cultura d’impresa, dall’altro, agli strumenti ed alle tecnologie di supporto, per essere in grado di integrare, ap-profondire ed applicare il proprio skill, in li-nea con l’evolversi della realtà tecnologica, del-la complessità organizzativa e delle condizioni ambientali.Infine, dovranno essere in grado di utilizzare fluentemente la lingua inglese, quale duplice strumento di acquisizione di know-how dalla letteratura internazionale e di piattaforma co-mune per l’interazione con i colleghi ed i popoli di altri paesi.

Percorso formativo

Il percorso formativo prevede uno stream esplicitamente orientato al conseguimento del titolo in tre anni per l’inserimento nel mondo del lavoro. Tale opzione, unita ad una solida base metodologica che si estrinseca mediante un biennio di corso pressoché comune, affianca un terzo anno di matrice fortemente impren-ditoriale, fondato sulle discipline caratteriz-zanti, con un approccio fortemente applicativo

orientato alla risoluzione di problemi di livello intermedio.Il target di mercato è quello della dirigenza tecnica nelle PMI o delle posizioni intermedie nella PP.AA.Un secondo stream formativo è progettato per l’avvio alla laurea magistrale. Esso sequenzia le conoscenze di base con altre di II livello che costituiscono le metatecnologie di gestione che contraddistinguono il profilo dell’Ingegnere Gestionale con Laurea Magistrale, in termini di capacità di analisi di un intero sistema piut-tosto che di singole funzioni aziendali o centri produttivi.Ci si riferisce a conoscenze nell’ambito di disci-pline caratterizzanti orientate alle produzione ed alla gestione in senso lato.

Sbocchi occupazionali e professionali

Per quanto attiene gli sbocchi occupazionali, una notevole attenzione è rivolta alle PMI, an-che dislocate sul territorio regionale,mediante il progetto del profilo professionale proposto (junior process engineer).Al termine degli studi i laureati del corso di laurea saranno in possesso di conoscenze teo-riche e competenze qualificate per imprese manifatturiere, imprese di servizi e pubblica amministrazione per l’approvvigionamento e la gestione dei materiali, per l’organizzazione aziendale e della produzione, per l’organizza-zione e l’automazione dei sistemi produttivi, per la logistica, per il project management ed il controllo di gestione, per l’analisi dei settori in-dustriali, per la valutazione degli investimenti, per il marketing industriale, etc.

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Ingegneria gestionale(Polo didattico di Crotone)

Obiettivi formativi specifici

Il corso di laurea in Ingegneria Gestionale pres-so il polo didattico di Crotone vanta i seguenti obiettivi formativi specifici:- acquisizione di metodologie di base per la in-dividuazione, modellizzazione e soluzione di problemi di livello intermedio (problem sol-ving);- acquisizione di competenze trasversali nel campo dell’ingegneria con una verticalizzazio-ne nel campo dell’energia;- potenziamento degli aspetti etico-sociali del ruolo degli ingegneri nel comparto manufattu-riero e dei servizi nell’area.La verticalizzazione nel campo energetico in-tercetta una precisa priorità del territorio che è candidato alla guida del distretto energetico regionale e vanta la presenza di primarie azien-de nazionali nel settore.

Percorso formativo

Il percorso formativo, come naturale conse-guenza, è fondato su un core di tipo matema-tico-metodologico, su un layer mirato all’ac-quisizione di metatecnologie prevalentemente orientate all’ottimizzazione ed alla gestione dei processi e, infine, su una shell di competenze specifiche in campo tecnologico ed energetico

Sbocchi occupazionali e professionali

Riguardo agli sbocchi occupazionali, un note-vole interesse è mostrato dalle piccole e medie imprese del bacino su cui insiste il polo didatti-co ma non solo, essendo le problematiche ener-getiche di rilevanza molto più ampia.Gli sbocchi professionali riguardano dunque le imprese manifatturiere, di servizi e pubblica amministrazione, in position collegate alle pro-blematiche di gestione in generale e dell’ener-gia in particolare.

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Ingegneria 19www.ingegneria.unical.it

Ingegneria informatica

Presentazione generale

Gli sviluppi dell’informatica, dell’automazione industriale, e della società dell’informazione nel suo complesso hanno avuto uno straordina-rio impatto sulla realtà produttiva, sociale ed economica. In questo scenario, profondamente modificato dalla nascita delle nuove tecnolo-gie, si colloca il corso di laurea in Ingegneria Informatica; esso si propone di formare inge-gneri dotati di una ricca preparazione e capaci di sviluppare e utilizzare le tecnologie dell’in-formatica e delle telecomunicazioni per affron-tare un amplissimo spettro di applicazioni. Il profilo professionale che ne risulta è uno dei più richiesti e nel contempo uno dei più carenti sul mercato. L’ingegnere informatico è dotato di una preparazione di base che gli consente di interagire con gli specialisti di tutti i settori dell’ingegneria tradizionale, di comprendere il funzionamento dei sistemi complessi di cui è intessuta la società post-industriale e di contri-buire, nella misura consentita dalle conoscen-ze attuali, a valutarne e risolverne i problemi; inoltre, egli è chiamato a dotarsi di una speci-fica e approfondita professionalità nell’infor-matica e/o nell’automazione industriale. Tutto ciò lo distingue nettamente dagli informatici di formazione non ingegneristica.

Obiettivi formativi specifici

I laureati in Ingegneria Informatica svolge-ranno attività professionali in diversi ambiti, quali la progettazione assistita, la produzione e la gestione di impianti informatici e telematici, sistemi per l’automazione dei processi e sistemi informativi, sia dal punto di vista dell’architet-tura hardware, sia dal punto di vista della pro-gettazione e dello sviluppo e manutenzione del software. Alcuni specifici settori di intervento per un ingegnere informatico sono:- progetto e sviluppo di componenti di sistemi informatici e di prodotti software- il progetto e la realizzazione di sistemi infor-mativi aziendali, la organizzazione dei flussi informativi e la gestione della conoscenza- la gestione di basi di dati di qualunque dimen-sione e l’integrazione di sorgenti informative strutturate e non strutturate- lo sviluppo di applicazioni informatiche com-plesse, ad esempio sistemi multimediali, sistemi distribuiti (reti locali, INTRANET, INTER-NET e EXTRANET), strumenti per l’intero-perabilità- definizione, realizzazione e manutenzione di impianti informatici e telematici ad elevate pre-stazioni e requisiti di sicurezza- il controllo di processi produttivi e di sistemi complessi- l’automazione e la diagnostica degli impianti industriali- la robotica e lo sviluppo di sistemi basati sul-l’intelligenza artificiale- lo sviluppo di sistemi integrati per la supervi-sione e il controllo digitale.

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Percorso formativo

L’ordinamento si lega ad un manifesto che prevederà tre orientamenti, il primo costrui-to in modo da dare maggior rilievo agli aspetti metodologici delle discipline informatiche, il secondo maggiormente focalizzato su aspetti tecnologici ed applicativi dell’informatica ed, infine, il terzo in cui si curano in maggior mi-sura gli aspetti metodologici dell’automazione e del controllo di processo, in modo da offrire uno spettro sufficientemente ampio di percorsi formativi che rispondono adeguatamente agli sbocchi professionali.

Sbocchi occupazionali e professionali

In termini di sbocchi professionali, i principali sono:- industrie operanti negli ambiti della produ-zione hardware e software di base;- industrie per l’automazione e la robotica o in cui sono presenti apparati e sistemi per l’auto-mazione che integrino componenti informatici, apparati di misure, trasmissione e attuazione;- imprese operanti nell’area dei sistemi infor-mativi e reti di calcolatori, applicazioni multi-mediali, commercio elettronico e altri servizi su internet;- industrie manifatturiere, aziende nel settore dei servizi e amministrazioni pubbliche e locali relativamente al progetto, sviluppo e gestione dei loro sistemi informativi, informatici e tele-matici;- libera professione nei diversi ambiti applica-tivi menzionati;- imprese elettroniche, elettromeccaniche, spaziali, chimiche, aeronautiche in cui sono sviluppate funzioni di dimensionamento e rea-lizzazione di architetture complesse, di sistemi automatici, di processi e di impianti per l’auto-mazione che integrino componenti informatici, apparati di misure, trasmissione ed attuazio-ne.

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Ingegneria 21www.ingegneria.unical.it

Ingegneria meccanica

Presentazione generale

Il corso di laurea in Ingegneria Meccanica inten-de preparare un ingegnere in grado di svolgere le mansioni più diversificate che gli vengono richieste nella pratica professionale, mediante una solida preparazione di base, scientifica, economica e tecnico-applicativa, tale anche da permettergli di approfondire facilmente le co-noscenze nei vari settori in cui possono essere richieste le sue prestazioni. L’ingegnere mecca-nico, dovendo occuparsi del progetto, impiego e costruzione delle macchine, sia isolatamente che in impianto, dei mezzi per azionarle e dei relativi servizi, dovrà possedere un’approfon-dita preparazione nella progettazione delle macchine, nelle trasformazioni di energia nelle macchine stesse, nei procedimenti tecnologi-ci necessari alla loro costruzione, nei mezzi e servizi relativi al loro funzionamento, nel con-trollo delle dimensioni e delle prestazioni, nelle basi dell’automazione industriale.

Obiettivi formativi specifici

La considerevole varietà di compiti e mansioni che vengono richiesti all’ingegnere meccanico, impone, come principale obiettivo formativo del corso di studi, il conseguimento di una sicu-ra preparazione di base (Analisi Matematica, Algebra e Geometria, Fisica, Chimica e Infor-matica), con buona impostazione scientifica e con ampi contenuti tecnico-applicativi, che ne favoriscano l’immediato inserimento pro-fessionale. In particolare si mira a formare e sviluppare la capacità di progettare, costruire, installare e ottimizzare l’impiego di macchine ed impianti, dei mezzi per azionarli e dei re-lativi servizi. Con questa impostazione, viene dedicata grande attenzione alla preparazione tecnica in tutti gli ambiti della meccanica che, per esperienza consolidata, consentono un ra-pido adattamento alle più diverse esigenze pro-fessionali.

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Percorso formativo

Nell’ambito dell’ingegneria meccanica sono previsti due curricula:- l’orientamento formativo o metodologico in-tende formare un ingegnere con una prepa-razione più ampia nelle discipline matemati-che di base e in quelle affini o integrative, che consente ai laureati di accedere direttamente, senza debiti formativi, alla Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica o in Ingegneria Ener-getica;l’orientamento professionalizzante rivolto agli allievi che, conseguita la Laurea, vogliano in-serirsi subito nel mondo del lavoro. Questo orientamento ha lo scopo di preparare un inge-gnere che, attraverso lo studio di metodologie di progettazione sia sperimentali che numeri-che, l’approfondimento delle conoscenze nel campo dei materiali, delle tecniche di modella-zione geometrica, dei sistemi più avanzati di la-vorazione meccanica, sia in grado di affronta-re le diverse fasi del progetto di componenti ed impianti industriali ed i vari problemi connessi alla gestione dei sistemi di produzione. Inoltre, ha lo scopo di preparare un ingegnere meccani-co che possieda adeguate competenze nel cam-po della produzione, conservazione, ottimizza-zione e gestione dell’energia, con particolare riguardo alla progettazione e gestione di sistemi energetici sia tradizionali che innovativi. Per completare la formazione degli ingegneri del-l’orientamento professionalizzante è previsto un periodo formativo, fino ad un massimo di 20 CFU, presso imprese, amministrazioni pub-bliche, ordini e collegi professionali sulla base di apposite convenzioni.

Sbocchi occupazionali e professionali

Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica in-tende formare un ingegnere in grado di svolgere mansioni notevolmente diversificate, mediante un’offerta didattica atta a garantire una solida preparazione di base, scientifica e tecnico ap-plicativa, tale anche da consentire un agevole approfondimento di conoscenze necessarie per lo svolgimento dell’attività professionale. L’in-gegnere meccanico, dovendo occuparsi del pro-getto, del processo di fabbricazione dei prodot-ti e del loro utilizzo, sia isolatamente sia in un impianto, dei mezzi per azionarli e dei relativi servizi, dovrà possedere un’approfondita pre-parazione tecnica nella costruzione delle mac-chine, in relazione al loro funzionamento e alla resistenza degli organi dei componenti, nella trasformazione di energia nelle macchine stes-se, nei materiali da impiegare nelle costruzioni, nella fluidodinamica, nelle lavorazioni necessa-rie, nel disegno, quale elemento indispensabile alla progettazione, nei mezzi e servizi relativi al funzionamento, nel controllo delle dimensioni e delle prestazioni.

- industrie meccaniche ed elettromeccaniche; - aziende ed enti per la conversione dell’ener-gia; - imprese impiantistiche; - industrie per l’automazione e la robotica; - imprese manifatturiere in generale per la produzione, l’installazione ed il collaudo, la manutenzione e la gestione di macchine, linee e reparti di produzione; sistemi complessi.

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Ingegneria 23www.ingegneria.unical.it

Ingegneria edile-architettura

Presentazione generale

Il corso di laurea in Ingegneria Edile-Archi-tettura è corso a ciclo unico (5 anni) e ha un ordinamento specificamente strutturato nel rispetto della direttiva 85/385/CEE concernen-te i diplomi, certificati e altri titoli che danno accesso, nell’Unione Europea, alle attività di settore dell’architettura. I contenuti essenziali, alla base del corso di laurea, devono assicurare il raggiungimento:1) della capacità di creare progetti architetto-nici che soddisfino le esigenze estetiche e tec-niche;2) di un’adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell’architettura nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti;3) di una conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica;4) di un’adeguata conoscenza in materia di ur-banistica, pianificazione, e tecniche applicate nel processo di pianificazione;5) della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni ar-chitettoniche e il loro ambiente, nonché la ca-pacità di cogliere la necessità di adeguare tra loro creazioni architettoniche e spazi, in fun-zione dei bisogni e della misura dell’uomo;6) della capacità di capire l’importanza della professione e delle funzioni dell’architetto nel-la società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali;7) di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto in costruzione;8) della conoscenza dei problemi di concezione strutturale di costruzione e di ingegneria civile connessa con la progettazione degli edifici;9) di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli internamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici;10) di una capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e

dai regolamenti in materia di costruzione;11) di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l’integrazione dei piani nella pianificazio-ne.

Obiettivi formativi specifici

Obiettivo del corso di studio è quello di crea-re una figura professionale che, alla specifica capacità progettuale a livello architettonico e urbanistico accompagni la padronanza de-gli strumenti relativi alla fattibilità costrut-tiva dell’opera ideata, fino a poterne seguire con competenza la corretta esecuzione sotto il profilo estetico, funzionale e tecnico-economi-co. Si attua pertanto un’integrazione in senso qualitativo della formazione storico-critica con quella scientifica, secondo un’impostazione di-dattica che concepisce la progettazione come processo di sintesi, per conferire a tale figura professionale pieno titolo per operare, anche a livello europeo, nel campo della progettazione architettonica e urbanistica, avendo allo stesso tempo una preparazione di base solida e com-posita anche in relazione ai problemi di ordine tecnologico-strutturale. L’impostazione della didattica è tale da assicurare l’acquisizione di capacità creative e di professionalità legate alla realtà operativa che si deve presupporre in continuo divenire; a tal fine sono ammessi mo-delli pedagogici innovativi e comunque equili-brati sotto il profilo umanistico e scientifico.

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Ambiti occupazionali previsti per i laureati

Impiego, anche con mansioni di dirigenza, presso istituzioni preposte alla progettazione, alla pianificazione della città e del territorio, alla costruzione, manutenzione e controllo del-l’edilizia, al recupero e alla ristrutturazione degli edifici;- attività di gestione di imprese di costruzioni edili e di recupero del patrimonio costruito;- impiego presso stabilimenti di produzione di materiali ed elementi costruttivi per l’edilizia; - Attività di gestione e progettazione in studi e società di progettazione;- impiego presso enti pubblici preposti alla pro-gettazione, alla gestione e al controllo di sistemi edilizi;- attività professionale di progettazione, gestio-ne, ecc. presso società di servizi per lo studio di fattibilità dei progetti e di gestione e stima economica dei processi edilizi;- attività professionale per società di promozio-ne e di progettazione operanti nel campo della produzione edilizia.

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Scienze geo-topo-cartografiche, Estimative, territoriali ed edilizie

Presentazione generale

Il corso di laurea in “Scienze Geo-Topo-Car-tografiche, Estimative, Territoriali ed Edili-zie” è realizzato con il concorso delle Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, di Ingegneria e di Economia ed è svolto nelle me-desime Facoltà.

Obiettivi formativi specifici

Obiettivi formativi qualificanti generali del cor-so di laurea, derivanti dalla sua appartenenza alla classe n. 7, sono l’acquisizione e l’assimi-lazione:- delle conoscenze di base per analizzare i pro-cessi di trasformazione della città e del terri-torio; - delle competenze teoriche e pratiche per l’analisi delle forme e delle relazioni funzionali dell’ambiente fisico e dei suoi processi evolu-tivi;- delle conoscenze di base relative alla pianifi-cazione e progettazione urbanistica, territoria-le, ambientale;- della capacità di analizzare il montaggio e la gestione di progetti complessi e di programmi di opere pubbliche;- delle conoscenze di base per valutare gli ef-fetti delle azioni di pianificazione sul contesto insediativo, ambientale, paesaggistico, sociale ed economico;- della capacità di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua del-l’Unione Europea, oltre all’italiano, nell’ambi-to specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

La normativa in vigore consente ai laureati del-la classe 7 l’accesso, previo superamento del-l’apposito esame di stato, a diversi albi profes-sionali [ordine dei dottori agronomi e dottori forestali (settore agronomo e forestale, sezione b); ordine degli architetti, pianificatori, pae-saggisti e conservatori (settore pianificazione, sezione b); agrotecnico; geometra; perito agra-

rio; perito industriale (sezione edilizia)].In considerazione di quanto previsto dall’art. 55 del DPR n. 328 del 5.6.2001 in merito all’ac-cesso alla professione di geometra, suoi ulterio-ri obiettivi, specifici, sono costituiti dalla for-mazione di una particolare preparazione oltre che nei settori tipici e qualificanti topo-carto-grafico e ambientale, anche in quelli economico estimativo e giuridico, in modo da formare una professionalità in grado di affrontare le proble-matiche di interesse dal punto di vista non solo puramente tecnico, ma anche multidisciplina-re, secondo la tradizionale impostazione della professione di geometra. Tali obiettivi possono essere esplicitati nell’acquisizione- di una adeguata preparazione culturale scien-tifica di base;- di una buona preparazione interdisciplinare di base sulle tematiche ambientali, cartografi-che e topografiche;- di un’adeguata preparazione ingegneristica di base nel campo delle opere edilizie, riguardo agli aspetti costruttivi, strutturali ed architet-tonici;- di un’adeguata preparazione di base nel cam-po delle costruzioni stradali ed idrauliche;- di un’appropriata preparazione culturale economica e giuridica di base;- della conoscenza di alcuni profili di economia applicata e dell’estimo rurale ed edilizio;- della conoscenza di alcuni profili dell’ordina-mento giuridico nel campo privatistico, ammi-nistrativistico e penalistico in urbanistica, in edilizia ed in tematiche ambientali ed agrarie, e della conseguente capacità di applicare con-cretamente la relativa specifica normativa in-dispensabile nell’esercizio della professione di geometra.

Sbocchi occupazionali e professionali

Il conseguimento della laurea consente l’ac-cesso diretto agli esami di stato per l’esercizio della professione di geometra e la conseguente acquisizione del titolo di “geometra laureato” previsto dal DPR n. 328 del 5.6.2001.

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I Corsi di Laurea Magistrali

Se l’obiettivo formativo precipuo dei Corsi di Laurea triennali è quello di formare figure profes-sionali con preparazione rivolta, in particolare, agli aspetti metodologico-operativi, la finalità principale dei Corsi di Laurea Magistrali riguarda l’approfondimento e il consolidamento degli aspetti teorico-scientifici. Per essere ammessi ai Corsi di Laurea Magistrali occorre essere in pos-sesso della Laurea triennale o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. E’ in corso la ridefinizione degli attuali corsi di laurea magistrali e il loro adeguamento secondo i dettami della recente riforma degli ordinamenti didattici universitari (D.M. 270/2004).

Lingua Inglese

Gli studenti che si iscrivono ai Corsi di Laurea attivati dalla Facoltà di Ingegneria, secondo quan-to stabilito a livello nazionale in sede di riordino degli studi, dovranno dimostrare la conoscenza pratica e la comprensione di almeno una lingua straniera secondo modalità di accertamento de-finite dalla stessa Facoltà. La Facoltà di Ingegneria ha scelto la Lingua Inglese come lingua stra-niera, in considerazione dell’importanza che tale lingua ha assunto nel mondo del lavoro e della cultura tecnico-scientifica.

CREDITI Il superamento della prova di conoscenza della Lingua Inglese dà diritto a 3 crediti dei complessi-vi 180 previsti per il Corso di Studi triennale ed è condizione indispensabile per il conseguimento della Laurea. La prova di accertamento della lingua inglese deve essere superata entro la fine del secondo anno di corso.

ESAME La conoscenza della Lingua Inglese viene accertata mediante il superamento dell’esame PET (Pre-liminary English Test), che si svolgerà presso l’Università della Calabria a cura dell’University of Cambridge Local Examination Syndicate (UCLES) e del Centro Linguistico di Ateneo, secondo calendari prefissati, usualmente sei volte l’anno (marzo, maggio, due volte a giugno, novembre e dicembre). La Facoltà contribuisce, in misura definita annualmente dal Consiglio di Facoltà, alle spese del PET per l’iscrizione dei propri studenti alle prove. Tali spese sono sostenute dalla Fa-coltà per una sola partecipazione dello studente. Le assenze non sono giustificate in nessun caso e per nessun motivo. L’iscrizione al test con costo a carico della Facoltà è subordinata, in ogni caso, all’autorizzazione degli esperti di madre lingua e tale autorizzazione ha validità di 4 mesi (120 giorni). Gli studenti che hanno già superato il PET privatamente non devono ripresentarsi all’esame.

CORSIAllo scopo di facilitare il superamento del PET, la Facoltà di Ingegneria eroga un supporto didat-tico specifico per l’apprendimento della Lingua Inglese, con caratteristiche del tutto peculiari ri-spetto agli altri insegnamenti attivati. Mediante un Entry Test, gli studenti sono divisi, a seconda del loro livello iniziale di conoscenza della Lingua Inglese, in corsi diversi: corso di azzeramento, corso di 1° livello, corso di 2° livello, corso pre-PET. Per raggiungere l’obiettivo di preparare gli studenti al superamento dell’esame PET, ogni classe sarà formata da un numero limitato di allievi (circa 25). Per seguire i corsi erogati dalla Facoltà è assolutamente necessario munirsi prelimi-narmente dei sussidi didattici. L’offerta didattica della Facoltà è sufficiente per studenti attenti e motivati, ai quali sono comunque richiesti frequenza assidua dei corsi e studio individuale, che dovrà essere particolarmente intenso per studenti che non abbiano mai studiato la Lingua Inglese in precedenza.Si sottolinea che la Facoltà non è in grado di garantire la disponibilità dei corsi di Lingua Inglese in periodi diversi da quelli programmati. Gli studenti sono pertanto fortemente incoraggiati a frequentare con regolarità tali corsi nel periodo didattico loro assegnato.

ENTRY TESTPer ripartire gli studenti fra i diversi corsi di inglese erogati, secondo la loro conoscenza iniziale della Lingua Inglese, verrà effettuato, contestualmente al Test di ammissione alla Facoltà, un test

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a risposte multiple a cui dovranno sottoporsi tutte le matricole di Ingegneria (con la sola eccezione di chi è già in possesso di adeguata certificazione PET e/o di Certificazione ritenuta equivalente dalla Facoltà.L’Entry test non deve essere inteso come esame, ma viene effettuato per meglio suddividere gli studenti secondo le loro effettive conoscenze e quindi a loro esclusivo interesse, risultando poco proficua la frequenza di un corso di preparazione non appropriato al reale grado di conoscenza iniziale della lingua inglese.

LA STRUTTURA DELL’ESAME PETIl candidato al superamento dell’esame PET sostanzialmente deve dimostrare di essere capace di capire il significato e interpretare le modalità di ciò che ascolta o legge. In particolare l’esame PET prevede l’accertamento delle seguenti 4 abilità: reading, writing, listening e speaking. La durata dell’esame PET è di circa 1 ora e 30 minuti per le abilità reading and writing, 30 minuti per l’abilità listening e 10-12 minuti per l’abilità speaking. Le competenze che l’esame PET ha il compito di certificare riguardano la comprensione in lingua inglese di situazioni che occorrono nella vita di tutti i giorni. L’esame PET, che può essere superato con due livelli di giudizio positivo: “pass” e “pass with merit”, secondo le tabelle comparative predisposte dall’ALTE (Association of Language Testers in Europe) si colloca al secondo di cinque livelli di crescente difficoltà con cui si certifica la cono-scenza della lingua inglese come lingua straniera. L’impegno per il superamento dell’esame PET è valutato approssimativamente in circa 350 ore di studio ad esso dedicato per un principiante assoluto. Per studenti che abbiano già studiato la Lingua Inglese con buon profitto nella scuola media primaria e secondaria (8 anni) tale impegno è valutabile in 50-100 ore, a seconda del livello di partenza. Maggiori informazioni sull’esame PET si possono ottenere dalla pagina Web dell’University of Cambridge Local Examination Syndicate (http://www.cambridge-efl.org.uk/exam/general/bg_pet.htm ), da cui si possono scaricare un manuale di istruzione al superamento dell’esame e un fac-simile del test, e dalla pagina Web della Facoltà di Ingegneria.

Stage in Azienda

COS’è. Il Tirocinio di Formazione e Orientamento in Azienda (Stage) è uno degli strumenti fi-nalizzati a ridurre le distanze fra l’Università ed il mondo esterno. Attraverso lo Stage il tiroci-nante, che potrà essere uno studente Universitario o di Dottorato di Ricerca, oppure un laureato che abbia conseguito il titolo da non più di 18 mesi, potrà integrare il processo di apprendimento operando concretamente in un ambiente di lavoro.

DOvE. è possibile svolgere l’attività di stage presso qualsiasi azienda che abbia i requisiti previsti dalla legge. Per azienda si intende anche un ente pubblico, uno studio professionale, un’impresa, un organismo nazionale ed internazionale in possesso della qualificazione necessaria ad ospitare i tirocinanti garantendo una congruità didattica con il percorso formativo degli studi universitari. A tale scopo il “Regolamento delle Attività di Tirocinio Didattico Universitario” (T.D.U., dispo-nibile presso il sito web della Facoltà), prevede un apposito “Albo dei Soggetti ospitanti le attività di T.D.U.” che elenca tutte le “Aziende” che hanno già stipulato una Convenzione con la Facoltà di Ingegneria oppure che abbiano almeno manifestato interesse ad ospitare tali attività. Tale manifestazione può essere facilmente inoltrata usando un apposito modello disponibile presso la Presidenza della Facoltà di Ingegneria o sul sito Web della Facoltà stessa.

COME. Lo svolgimento dello Stage (che avrà la durata minima di tre mesi) dovrà essere “gui-dato” da due Tutor, uno “accademico”, scelto tra i docenti della Facoltà di Ingegneria, e l’altro “aziendale” designato dal soggetto ospitante. Il primo è il responsabile didattico-organizzativo delle attività di T.D.U., mentre il secondo è il responsabile dell’inserimento del tirocinante nella struttura dove si realizzano le esperienze. Le attività di tirocinio sono coordinate da un “Ufficio Stage” che ha il compito di gestire i contatti tra Facoltà, studenti e aziende e di seguire tutto l’iter burocratico-amministrativo necessario all’avvio ed allo svolgimento degli Stage, e da una “Commissione Stage” che svolge funzioni di coordinamento ed indirizzo delle attività di T.D.U.,

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garantendo tra l’altro, per gli studenti, il raccordo tra il percorso formativo evidenziato dal piano di studi individuale e le attività del soggetto ospitante.Maggiori dettagli all’indirizzo http://www.ingegneria.unical.it/ufficiostage/

Prova Finale

La prova finale consiste nella stesura di un elaborato scritto, o di un progetto, o di una relazione tecnica sull’attività di stage, e nella sua presentazione orale da parte dello studente alla Commis-sione apposita, seguita da una discussione sulle questioni eventualmente poste dai membri della Commissione.La prova finale può essere sostenuta solo dopo aver acquisito tutti i crediti relativi a tutte le atti-vità formative.La valutazione della prova finale, espressa in centodecimi, avviene secondo i principi stabiliti dal Regolamento Didattico di Facoltà (Art. 8). All’atto della presentazione della domanda lo studente indica un “tutore” che lo assiste nella pre-parazione della prova ed è presente alla prova stessa. Nel caso di prova finale collegata all’attività di stage, il tutore è il “tutor accademico” dello stage.

Lo Stato Occupazionale dei nostri Laureati

La Facoltà di Ingegneria effettua, periodicamente, un’indagine sulla condizione occupazionale dei propri laureati. In particolare, è stata effettuata una indagine a fine anno 2006 e che ha riguardato 491 laureati vecchio Ordinamento (83.9% del totale) e 70 (93.3% del totale) laureati Nuovo Ordinamento non iscritti a lauree specialistiche dell’Università della Calabria, che hanno ottenuto la laurea nel 2005, ad un anno e mezzo circa dalla laurea. I risultati mettono in evidenza una percentuale elevata (76%) di occupati che non presenta so-stanziali differenze fra i vari Corsi di Laurea (la definizione adottata per occupato coincide con quella ISTAT e pertanto è stato considerato tale anche chi segue attività di formazione post-lau-rea). Dall’indagine condotta da AlmaLaurea (consorzio cui aderiscono numerosi atenei distribui-ti su tutto il territorio nazionale, che effettua un sondaggio a campione ad un anno dalla laurea), la Facoltà di Ingegneria si conferma comunque come quella che offre le maggiori possibilità di impiego già dopo un anno dal conseguimento del titolo.In effetti, anche in presenza di una congiuntura certamente non favorevole, la durata del periodo che intercorre fra il termine degli studi e la prima occupazione continua ad essere decisamente breve.Per quanto riguarda la stabilità dell’occupazione, la percentuale degli occupati stabilmente con-tinua ad attestarsi attorno al 57%, mentre scende ulteriormente quella di chi lavora in modo precario (23% contro il 27.4% del 2004 ed il 32.2% del 2003).Un dato certamente significativo riguarda la percentuale degli occupati in Calabria. Ricordiamo che l’occupazione in regione, dopo essersi attestata per anni intorno al 50%, era salita di ben 17 punti nelle indagini sui laureati del 2001 e del 2002, fino a raggiungere il 67.5% nel 2002 per poi diminuire nuovamente al 62.8% nel 2003. Il dato che emerge dall’indagine di quest’anno confer-ma un ulteriore aumento degli occupati in Calabria (ora sono addirittura il 72% contro il 62.8% dell’anno precedente. Il questionario proposto ai neolaureati includeva anche, come sempre, alcune domande poste al fine di valutare quanto sia qualificata e aderente al titolo conseguito l’attuale occupazione.Circa il 56% degli intervistati ha dichiarato di svolgere un lavoro per il quale la laurea è neces-saria, mentre solo il 3% degli intervistati dichiara di non utilizzare per nulla la formazione uni-versitaria ricevuta. La valutazione sulla qualità della preparazione ricevuta (almeno buona) è del 69%, mentre quella degli insoddisfatti è del 4%.

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Notizie Utili

INDIRIzzOPresidenza Facoltà di Ingegneria, Università della CalabriaPonte Pietro bucci, Cubo 46C, 87030 Rende (Cosenza)E-mail: [email protected]: 0984/838209 - 494974Fax: 0984/494628

PRESIDEMaria Laura LuchiProfessore Ordinario di Disegno di MacchineE-mail: [email protected]

SEGRETERIA PRESIDENzA DELLA FACOLTàOrario di Apertura al Pubblico: da lunedì a venerdì, ore 11.00 - 12.00

Indirizzo Web: http://www.ingegneria.unical.it

Orientamento: http://orientamento.ingegneria.unical.it

DELEGATO DELLA FACOLTà PER LE ATTIvITà DI ORIENTAMENTO IN INGRESSOIng. Stefano Curcio Tel. 0984 496711 – E-mail: [email protected]

DELEGATO DELLA FACOLTà PER LE ATTIvITà DI ORIENTAMENTO IN ITINEREProf. Gregorio Cappuccino Tel. 0984 494769 – E-mail: [email protected]

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