MilanoFinanza 2011 11 15

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29 Martedì 15 Novembre 2011 di Giuseppe Di Vittorio P rosegue l’analisi di MF Trading Online fra gli operatori più attivi sul mercato per capire se sa- ranno di nuovo testati o anche abbattuti i minimi toccati il 26 settembre. Nel punto più basso dell’onda ribassista il Fib, il future sull’indice principale di Piazza Affari, toccò i 13.020 punti. Ieri ha chiuso a 15.300. Un’opinione contraria a quanto raccolto lo scorso martedì sul- le pagine di MF Trading On- line. Allora Enrico Malverti, Pierluigi Zerbino, Alessandro Aldrovandi e Luca Barillaro erano tutti ribassisti e riteneva- no possibile una discesa sotto i minimi di settembre. Questa volta gli operatori sono di parere opposto. In una conferenza te- nuta a Castrocaro Terme vener- dì sul tema Angelo Ciavarella (responsabile del desk italiano del broker Activtrades), Saverio Berlinzani (trader sulle valute, ex Swiss Corporation Bank e Banco Lariano) e Federico Izzi (analista ciclico), ritengono con ragioni diverse che quei limiti non saranno valicati, almeno non prima del febbraio 2012. Quali sono i fattori fondamentali e tecnici a sostegno della tesi del rimbalzo? «Ci sono importanti divergenze rialziste», segnala Ciavarella, «continuano ad ar- rivare notizie negative, i titoli di stato italiani allargano gli spre- ad ma la distanza dai minimi è ancora superiore al 10%. È un segnale positivo». Tuttavia per Ciavarella l’ide- ale è costruire una posizione in spread fra azionario americano e Piazza Affari. Per l’operatore l’America dovrebbe fare meglio dell’Italia, quindi la strategia potrebbe essere l’acquisto di un future sull’S&P500 e la vendita di uno sul Ftse Mib. Sull’Italia, per cavalcare il rim- balzo Ciavarella preferisce titoli dai buoni dividendi, come Eni, Enel o Terna. Si affida all’analisi ciclica invece Federico Izzi, stu- dioso dei ritmi del mercato. Se- condo questo particolare approc- cio il massimo dovrebbe essere raggiunto tra gennaio e marzo. L’analista però preferisce l’indi- ce europeo Eurostoxx a quello italiano. «I contratti scambiati sul Fib sono troppo pochi per fare studi accurati», ha indicato Izzi, «preferisco quindi l’Euro- stoxx o il Dax in Europa». Per Izzi poi i mercati attraver- sano un periodo molto partico- lare. Al di là dell’aumento della volatilità, un altro aspetto mol- to interessante è la perdita di correlazione. Si registrano per la prima volta disallineamenti importanti tra i mercati ameri- cani e quelli europei e in Euro- pa tra Germania e il resto del continente. Positivo sull’azio- nario anche Saverio Berlinza- ni che analizza Piazza Affari usando il cambio euro/dollaro. Per Berlinzani l’andamento del principale cross valutario è so- vrapponibile allo spread Btp- Bund, quindi poiché ci sono segni di risalita per la moneta unica, per proprietà transitiva si dovrebbe assistere a un quadro più sereno sul differenziale e di riflesso sui mercati azionari nei prossimi mesi. Per restare in ambito valutario Berlinzani pensa che l’euro/ dollaro possa toccare nuovi massimi fino a 1,40-2 euro. Per andare rapidamente sopra quel livello occorrono segni di solu- zione concreta al problema del debito. Un’incognita resta poi il futuro atteggiamento della Bce in tema di politica mone- taria, Difficile prevedere se ci saranno nuovi tagli dei tassi. Sul lungo periodo Berlinzani ri- mane invece ribassista sul mer- cato azionario e sull’euro. «Il rigore sui conti pubblici», ha spiegato l’operatore finanziario, «è necessario e doveroso ma il vero problema è nella crescita». Secondo il trader sul forex l’Eu- ropa non cresce più perché poco competitiva nei confronti della Cina, che oltre a produrre a co- sti ridotti mantiene una divisa sottovalutata rispetto all’euro del 50%. Il trader ha calcolato i valori di riferimento in base alla parità dei poteri di acqui- sto. «Oggi il cambio euro/yuan è 8,73. In base ai fondamentali dovrebbe essere 4,24». La pen- sano allo stesso modo gli Usa, che continuano a chiedere alla Cina di rivalutare lo yuan. Posi- zione ribadita al G20 di Cannes di qualche settimana fa. (ripro- duzione riservata) È QUANTO EMERGE DALL’INDAGINE TRA GLI OPERATORI PIÙ ATTIVI SUI POSSIBILI SCENARI DI MERCATO Difficile sfondare i minimi di settembre Per Ciavarella, Berlinzani e Izzi potranno essere toccati nuovi massimi di mercato nei primi mesi del 2012 Attualmente è circa il 10% la distanza dai valori più bassi di fine estate. Ma al Ftse Mib si preferisce l’Eurostoxx Tutor e demo gratuiti / Assistenza in Italiano 24 ore su 24 Accesso a ogni mercato / Conti in banche italiane / Autorizzati CONSOB Prova il nostro simulatore su: www.afxcapital.com/it IL TRADING ONLINE DI CUI TI PUOI FIDARE WORLD WIDE TRADE Trading Online

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Per Ciavarella, Berlinzani e Izzi potranno essere toccati nuovi massimi di mercato nei primi mesi del 2012 Attualmente è circa il 10% la distanza dai valori più bassi di fine estate. Ma al Ftse Mib si preferisce l’Eurostoxx

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29Martedì 15 Novembre 2011

di Giuseppe Di Vittorio

Prosegue l’analisi di MF Trading Online fra gli operatori più attivi sul mercato per capire se sa-

ranno di nuovo testati o anche abbattuti i minimi toccati il 26 settembre. Nel punto più basso dell’onda ribassista il Fib, il future sull’indice principale di Piazza Affari, toccò i 13.020 punti. Ieri ha chiuso a 15.300. Un’opinione contraria a quanto raccolto lo scorso martedì sul-le pagine di MF Trading On-line. Allora Enrico Malverti, Pierluigi Zerbino, Alessandro Aldrovandi e Luca Barillaro erano tutti ribassisti e riteneva-no possibile una discesa sotto i minimi di settembre. Questa volta gli operatori sono di parere opposto. In una conferenza te-nuta a Castrocaro Terme vener-dì sul tema Angelo Ciavarella (responsabile del desk italiano del broker Activtrades), Saverio Berlinzani (trader sulle valute,

ex Swiss Corporation Bank e Banco Lariano) e Federico Izzi (analista ciclico), ritengono con ragioni diverse che quei limiti non saranno valicati, almeno non prima del febbraio 2012. Quali sono i fattori fondamentali e tecnici a sostegno della tesi del rimbalzo? «Ci sono importanti divergenze rialziste», segnala Ciavarella, «continuano ad ar-rivare notizie negative, i titoli di stato italiani allargano gli spre-ad ma la distanza dai minimi è ancora superiore al 10%. È un segnale positivo».

Tuttavia per Ciavarella l’ide-ale è costruire una posizione in spread fra azionario americano e Piazza Affari. Per l’operatore l’America dovrebbe fare meglio dell’Italia, quindi la strategia potrebbe essere l’acquisto di un future sull’S&P500 e la vendita di uno sul Ftse Mib. Sull’Italia, per cavalcare il rim-balzo Ciavarella preferisce titoli dai buoni dividendi, come Eni, Enel o Terna. Si affida all’analisi ciclica invece Federico Izzi, stu-dioso dei ritmi del mercato. Se-condo questo particolare approc-cio il massimo dovrebbe essere raggiunto tra gennaio e marzo. L’analista però preferisce l’indi-ce europeo Eurostoxx a quello

italiano. «I contratti scambiati sul Fib sono troppo pochi per fare studi accurati», ha indicato Izzi, «preferisco quindi l’Euro-stoxx o il Dax in Europa». Per Izzi poi i mercati attraver-sano un periodo molto partico-lare. Al di là dell’aumento della volatilità, un altro aspetto mol-to interessante è la perdita di correlazione. Si registrano per la prima volta disallineamenti importanti tra i mercati ameri-cani e quelli europei e in Euro-pa tra Germania e il resto del continente. Positivo sull’azio-nario anche Saverio Berlinza-ni che analizza Piazza Affari usando il cambio euro/dollaro. Per Berlinzani l’andamento del principale cross valutario è so-vrapponibile allo spread Btp-Bund, quindi poiché ci sono segni di risalita per la moneta unica, per proprietà transitiva si dovrebbe assistere a un quadro più sereno sul differenziale e di riflesso sui mercati azionari nei prossimi mesi.

Per restare in ambito valutario Berlinzani pensa che l’euro/dollaro possa toccare nuovi massimi fino a 1,40-2 euro. Per andare rapidamente sopra quel livello occorrono segni di solu-zione concreta al problema del debito. Un’incognita resta poi il futuro atteggiamento della Bce in tema di politica mone-taria, Difficile prevedere se ci saranno nuovi tagli dei tassi. Sul lungo periodo Berlinzani ri-mane invece ribassista sul mer-cato azionario e sull’euro. «Il rigore sui conti pubblici», ha spiegato l’operatore finanziario, «è necessario e doveroso ma il vero problema è nella crescita». Secondo il trader sul forex l’Eu-ropa non cresce più perché poco competitiva nei confronti della Cina, che oltre a produrre a co-sti ridotti mantiene una divisa sottovalutata rispetto all’euro del 50%. Il trader ha calcolato i valori di riferimento in base alla parità dei poteri di acqui-sto. «Oggi il cambio euro/yuan è 8,73. In base ai fondamentali dovrebbe essere 4,24». La pen-sano allo stesso modo gli Usa, che continuano a chiedere alla Cina di rivalutare lo yuan. Posi-zione ribadita al G20 di Cannes di qualche settimana fa. (ripro-duzione riservata)

È QUANTO EMERGE DALL’INDAGINE TRA GLI OPERATORI PIÙ ATTIVI SUI POSSIBILI SCENARI DI MERCATO

Difficile sfondare i minimi di settembrePer Ciavarella, Berlinzani e Izzi potranno essere toccati nuovi massimi di mercato nei primi mesi del 2012Attualmente è circa il 10% la distanza dai valori più bassi di fine estate. Ma al Ftse Mib si preferisce l’Eurostoxx

Tutor e demo gratuiti / Assistenza in Italiano 24 ore su 24 Accesso a ogni mercato / Conti in banche italiane / Autorizzati CONSOB

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