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SettembreMusica Torino Milano Festival Internazionale della Musica 03 _ 24 settembre 2010 Quarta edizione Chick Corea Stefano Bollani Milano Teatro Ventaglio Smeraldo Mercoledì 08.IX.10 ore 21 23 °

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SettembreMusica

Torino MilanoFestival Internazionaledella Musica

03_24 settembre 2010Quarta edizione

Chick Corea Stefano Bollani

MilanoTeatro Ventaglio Smeraldo

Mercoledì 08.IX.10ore 21

23°

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Stefano Bollani, Chick Corea, pianoforte

In collaborazione conCentro Jazz Torino

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Corea e Bollani nella giungla

Quando Stefano Bollani nacque, un giorno del dicembre 1972, Armando ‘Chick’ Corea viaggiava già verso i dieci album pubblicati da leader e ave-va rifinito da poco un paio di gemme che ancora oggi risplendono, i due volumi di Piano Improvisations per la ECM. Quando Bollani si diplomò al Conservatorio di Firenze, nel 1993, il giovane allievo di Blue Mitchell e Miles Davis era diventato un venerato maestro e (siamo ai tempi di Seabreeze, di Expressions) contava gli album ormai a decine, una quarantina più o meno. Nel 1998 Bollani inizia la sua serie discografica e si compera un cannocchiale (ma forse una calcolatrice) per ammirare la pila di album che il suo futuro compagno di scena sta continuando ad accumulare; per la storia, quello è l’anno di Like Minds, un celeste allineamento di pianeti jazz con il nostro, Gary Burton, Pat Metheny, Roy Haynes, Dave Holland. Nel 2009, quando le strade dei due si incrociano per la prima volta dalle parti di Umbria Jazz, la situazione discografica si è fatta complicatissima: Bollani in pochi anni ha messo mano a una ventina di album e progetti diversi (più divagazioni varie, come vedremo), ma Corea non ha affatto rallentato e, tra album da leader, co-leader e collaborazioni importanti ha varcato ormai la soglia dei 100 dischi.Non voglio ridurre la ricca storia musicale dei due protagonisti a una faccen-da disco-contabile e neanche rimarcare con malizia, da una parte o dall’altra, la differenza di età tra Bollani e Corea (sono 34 anni, per la storia). Sono partito dal ‘tanto’ dei documenti musicali solo per dare un’idea del paesaggio in cui ci muoviamo: una giungla, fitta e lussureggiante, un intricato mondo di suggestioni, emozioni, fantasie, passioni, incroci di culture, che non smette di sorprendere e incantare. Jazz è una parola che ha tanti significati e questa versatilità, questa mutevolezza, è la sua linfa vitale. Corea e Bollani, li metto giusto in ordine cronologico, hanno fatto tanto in vita loro per rimarcare queste doti, per uscire dalle main streets che si affollano sempre e trovare nuovi sbocchi, strade blu piccole o grandi oltre i confini che qualche buro-crate geografo vuol sempre imporre.Questa ricerca è una forma di libertà e un segno forte del nostro tempo musi-cale. Sotto questo profilo ha avuto vita più dura Corea, cresciuto in anni in cui la scena era più viva, ma anche più rigida e ogni diversione, stilistica o concettuale, veniva considerata sospetta quando non scandalosa. Proviamo a pensare per esempio a quando Chick mise mano per la prima volta alle tastiere elettriche, negli anni in cui il 220 volt era bestemmia rock nella chiesa jazz. O pensiamo a quando, una volta diplomatosi da Miles, passò i primi Settanta a sperimentare ardite forme d’avanguardia, con il ‘cugino’ Dave Holland e il giovane e ancora sconosciuto Anthony Braxton. O, ancora, quando di lì a poco decise di rinunciare a uno stupido gioco della torre (cosa buttare giù, il latino delle sue radici o il jazz elettrico scoperto lungo il cam-mino?) e si impegnò in una combinazione che gli avrebbe dato imperituro lustro – Return To Forever, un mito della nostra epoca sonora.«Maledetto l’uomo che nasce in A1 e muore in H8», diceva quel grande scac-chista. Maledetto chi resta prigioniero delle formule, anche se magari le ha inventate lui stesso, chi non si bagna più volte nel fiume del tempo, che non è mai uguale. Così Corea ha passato la vita a cercare, a inventare, a cambia- re, non per il semplice gusto di sbalordire il pubblico, ma un po’ per gioco e un po’ per vivere meglio – per essere musicista al meglio, proviamo a dire così. Ha suonato elettrico, acustico, elettronico, ha interpretato Beethoven, Mozart, Bud Powell, ha viaggiato nel profondo del jazz rock senza dimentica-re di seguire l’istinto latino (My Spanish Heart, si chiamava quel vecchio lp, e Spain è il suo tema forse più celebre). Non ha mai avuto preferenze di format e nel duo ha scommesso spesso e volentieri. Sa ascoltare, gli piace essere stimolato: e il compagno può essere un pari corso come Herbie Hancock o

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un venerato maestro come Friedrich Gulda, o un ospite inatteso – negli anni è toccato a Bobby McFerrin, a Béla Fleck, oggi a Bollani.Stefano è cresciuto in un’altra epoca musicale rispetto a Chick, e ha sfruttato impetuosamente il varco di libertà aperto dai moti rivoluzionari di quella generazione. Esemplare figlio dei nostri giorni, non è uno solo ma moltepli-ce, ama tenere in piedi ‘enne’ progetti per volta, è un Sultano dello Swing ma anche un pachuco freak, un ragazzo di Ipanema, un romantico da radio a valvole, il fantasma di un orchestrale del Titanic e uno scrittore (perché no?) e un agitatore teatrale e radiofonico. Nel suo repertorio, Lucio Battisti va a braccetto con Gershwin e le sigle TV, Brian Wilson, Carosone, Frank Zappa e l’adorata musica carioca. Bollani il gioco della torre non sa neanche cosa sia, lui sulla torre vuole andarci non per liberarsi di qualcosa, ma per portare le tante musiche desiderate e da lì partire per un altro pinnacolo e poi un altro ancora, per arrivare «nel blu dipinto di blu» a ritmo di bossa nova o habanera, a seconda di come butta l’estro. Non dimenticherò le sue incursioni in quella che per convenzione si chiama ‘musica classica’, da Poulenc a Prokof’ev. È una terra che i geografi musicali (i ‘rigidi’ cui si diceva prima) hanno sempre messo in cima al mondo, possibilmente fuori, praticamente irraggiungibile per i non eletti. Gli esploratori come Corea e come Bollani hanno dimostrato che in realtà non è tanto lontana e che sono possibili frequenti visite e scam-bi, per la raccomandabile elevazione dell’umano genere.Ora, cosa rischiamo con un concerto del genere? I maligni dicono il gelo della tecnica e la routine dell’espertissimo mestiere di due marpioni; ma sono maligni, appunto, lasciamoli dire. E in un angolo mettiamo anche la paura che i due si condizionino a vicenda ascoltandosi troppo, che Bollani si ‘coreizzi’ o Corea si ‘bollanizzi’; ipotesi di scuola da abbandonare subito, visto di chi stiamo parlando, di che personalità forti sono in gioco. No, io credo che il destino sia segnato e che la serata si risolverà, per usare una parolaccia demodé, in puro divertimento. Sulle ali di Ellington o Jobim o dei gloriosi standard di Broadway ritrovati dai nostri audaci esploratori, sarà un bellissimo imprevedibile viaggio, «attingendo liberamente dalla memoria senza spartiti o arrangiamenti preparati», proponendo e rilanciando, improv-visando, con le antenne sensibili nella giungla che dicevamo prima. Penso alla enciclopedica cultura della coppia e a quante centinaia di temi, facciamo anche migliaia, potrebbero apparire sulle tastiere per essere rimodellati e spiccare il volo. Poi sprofondo in una vertigine borgesiana e sfioro l’idea di uno show perfetto che esaurisca tutte le permutazioni possibili, la cui durata di anni e anni mi annichilisce. Però. Però in fondo abbiamo tempo, amiamo la musica, e con Corea e Bollani, mai dire mai.

Riccardo Bertoncelli*

*Scrittore e storico di rock e canzone moderna dal lontano 1969. Ha scritto centi-naia di articoli su riviste specializzate e non, e soprattutto libri, fin da quando i libri musicali non erano così trendy, anzi, una perniciosa stranezza. Conta di farlo ancora a lungo, agli dei piacendo.

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Chick Corea

Il pianista Chick Corea, con le sue esibizioni «ricche di spunti scintillanti e profonda intensità, senso di avventura e impegno completo» (All About Jazz) ha attraversato quattro decenni di carriera. Di origini italiane, Corea inizia a suonare negli anni Sessanta con il trombettista Blue Mitchell e con alcuni grandi della musica latino-americana come Willie Bobo e Mongo Santamaria. Il primo album che lo vede come leader è Tones For Joan’s Bones del 1966, in quintetto con Woody Shaw alla tromba e Steve Swallow al contrabbasso. Due anni dopo pubblica Now He Sings, Now He Sobs, entrato nella leggen-da del jazz, in cui suona con Roy Haynes alla batteria e Miroslav Vitous al contrabbasso. Verso la fine degli anni Sessanta, si unisce al gruppo di Miles Davis e compare su album importanti, come In a Silent Way e Bitches Brew. All’inizio degli anni Settanta è attivo nel gruppo Circle, un complesso avant-jazz; nel 1971 fonda un’altra band, Return to Forever, spostandosi su sonorità più vicine alla musica rock. Negli anni Settanta, Corea inizia a col-laborare con il vibrafonista Gary Burton, con il quale incide numerosi album. Nel 1993 vince una Targa Tenco per la canzone Sicily, interpretata con Pino Daniele. È stato fondatore e membro dei gruppi Chick Corea Elektric Band e Chick Corea Akoustic Band. Nel 2001 vince il premio Grammy con l’album Corea Concerto.

Stefano Bollani

Stefano Bollani si è diplomato al Conservatorio di Firenze nel 1993 e dopo una breve esperienza pop con Irene Grandi, Raf e Jovanotti è diventato velocemente uno dei jazzisti italiani più apprezzati da critica e pubblico. Ha lavorato con molti grandi musicisti, tra cui Gato Barbieri, Lee Konitz, Pat Metheny, Michel Portal, Paolo Fresu, Richard Galliano, Han Bennink e Phil Woods, ma la sua collaborazione più importante e prolifica è quella con il suo mentore, il trombettista Enrico Rava. Tra i suoi cd più importanti vi sono I Visionari (2005), in formazione di quintetto, The Third Man (2007) con Rava, Carioca (2007), un’incursione nella musica popolare brasiliana registrata a Rio de Janeiro con importanti musicisti del luogo, Stone In The Water (2009) inciso con i danesi Jesper Bodilsen e Morten Lund. Nel 2007 Bollani vince il prestigioso Hans Koller European Jazz Prize come migliore musicista europeo dell’anno e nel 2008 riceve, insieme a Enrico Rava, una nomination come Best Jazz Album per The Third Man. Lo stile di Bollani è particolarmente eclettico e ricchissimo di citazioni musi-cali, ama scherzare e improvvisare con il pubblico e non disdegna collabo-razioni in ambito teatrale, televisivo e radiofonico. Dal 2006 conduce insie-me a David Riondino e Mirko Guerrini la trasmissione radiofonica Il Dottor Djembé, in onda su RadioTre. Bollani ha pubblicato anche alcuni libri, fra cui L’America di Renato Carosone e La sindrome di Brontolo.

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MITO SettembreMusica è un Festival a Impatto Zero®

Il Festival MITO compensa le emissioni di CO2 con la creazione e tutela di foreste in crescita nel Parco Rio Vallone, in Provincia di Milano, e in Madagascar

Una scelta in difesa dell’ambiente contraddistingue il Festival sin dall’inizio. Per la sua quarta edizione, MITO SettembreMusica ha scelto di sostenere due interventi dall’alto valore scientifico e sociale.

Contribuire alla creazione e tutela di aree all’interno del Parco Rio Vallone, in Provincia di Milano, un territorio esteso su una superficie di 1181 ettari lungo il torrente Vallone che nel sistema delle aree protette funge da importante corridoio ecologico, significa conservare un polmone verde in un territorio fortemente urbanizzato, a nord-est della cintura metropolitana. In Madagascar, isola che dispone di una delle diversità biologiche più elevate del pianeta, l’intervento forestale è finalizzato a mantenere l’equilibrio ecologico tipico del luogo.

Per saperne di più dei due progetti fotografa il quadrato in bianco e nero* e visualizza i contenuti multimediali racchiusi nel codice QR.

In collaborazione con

Visualizza il filmato sui due progetti sostenuti dal Festival

*È necessario disporre di uno smartphone dotato di fotocamera e connessione internet. Una volta scaricato il software gratuito da www.i-nigma.com, basta lanciare l’applicazione e fotografare il quadrato qui sopra. Il costo del collegamento a internet varia a seconda dell’operatore telefonico e del tipo di contratto sottoscritto.

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… in metroTutti i giovedì, venerdì e sabato MITOFringe arriva nella metropolitana milanese con tre concerti al giorno nelle stazioni Cordusio, alle ore 16, Cadorna, alle ore 17, e Duomo, alle ore 18. Fringe in Metro inaugura sabato 4 settembre alle ore 16.30 con tre ore di musica non stop nella stazione Duomo. In collaborazione con ATM.

… in stazioneMartedì 7 e martedì 21 settembre, alle ore 17.30, la nuova Stazione Garibaldi si presenta ai milanesi con due appuntamenti musicali. I concerti, il primo nel Passante di Porta Garibaldi e il secondo in Porta Garibaldi CentoStazioni, sono dedicati alla musica funky e jazz. In collaborazione con Ferrovie dello Stato e CentoStazioni.

… nei parchiTutte le domeniche del Festival, la festosa atmosfera delle bande musicali anima i parchi cittadini. Il 5 settembre alle 12 nei giardini pubblici Montanelli di Porta Venezia, il 12 settembre alle 12 al Parco Ravizza e il 19 settembre alle 11 al Parco Sempione.

… nelle piazze e nelle strade della periferia milaneseNei weekend trovi MITOFringe nelle piazze e nelle strade della periferia milanese con concerti nelle zone Baggio (sabato 5 alle 20.45), San Siro (venerdì 10 alle 21), Casoretto (sabato 11 alle 21), Pratocentenaro (venerdì 17 ore 21) e Isola (domenica 19 ore 21). I cinque appuntamenti, realizzati in collaborazione con Unione del Commercio, sono riservati alla classica, al folk, al jazz e alla musica etnica.

… nei chiostri, nelle strade e nelle piazze del centroConcerti nei chiostri e negli angoli più suggestivi di Milano guidano i cittadini alla scoperta di un patrimonio artistico e architettonico a molti sconosciuto. Lunedì 13 alle 17.30 nel chiostro di via Santo Spirito e lunedì 20 alle 18 nel chiostro della sede della Società Umanitaria. Tutti i lunedì inoltre eventi musicali nelle zone del centro: il 6 settembre alle 13 in Corso Vittorio Emanuele (ang. Via Passarella), il 13 alle ore 18.30 in via Fiori Chiari (ang. Via M. Formentini) e il 20 alle ore 13 in via Dante (ang. via Rovello). Il 7, 8 e 22 settembre, alle 18.30, MITOFringe dà appuntamento alle colonne di San Lorenzo per tre concerti dedicati alla musica classica ed etnica.

… nelle UniversitàTre appuntamenti in un percorso musicale che invita i cittadini in tre luoghi storici della città. Martedì 14 alle 16.30 il tango nella sede dell’Università Statale, mercoledì 15 alle ore 17 all’Università Cattolica un appuntamento di musica classica e il 16 alle ore 12.30 al Politecnico di Milano un concerto di musica barocca.

… in piazza Mercanti con artisti selezionati dal web Uno spazio ai nuovi talenti: musicisti ed ensemble selezionati tra quelli che hanno riposto all’invito sul sito internet del Festival inviando il loro curriculum e una proposta artistica, si alternano con set di 15-20 minuti sul palco per le libere interpretazioni allestito in Piazza Mercanti. Mercoledì 8 settembre, dalle 13 alle 15, il palco è riservato alle formazioni di musica corale, mercoledì 15 settembre, nello stesso orario, si esibiscono gli ensemble di musica da camera. Domenica 12 settembre, dalle ore 15, un pomeriggio dedicato ai bambini under 12 e alla gioia di suonare in famiglia.

Il programma dettagliato è disponibile sul sito www.mitosettembremusica.it /programma/fringe.html

MITOFringe, tanti appuntamenti musicali che si aggiungono al programma ufficiale del Festival

MITOFringe nel mese di settembre a Milano la trovi...

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www.guidogobino.it

TORINOVia Lagrange, 1/A - Via Cagliari, 15/b

MILANOC.so G. Garibaldi, 39

Guido Gobino è considerato ad oggi uno dei più importanti artigianicioccolatieri in Italia e a livello internazionale.Figlio d’arte, ha ereditato e rivoluzionato l’azienda nata a Torino nel1946 come laboratorio di produzione di cioccolato e caramelle adopera del commendator Musso.

Nel 1964 Giuseppe Gobino, padre di Guido, fa il suo ingresso nella so-cietà in qualità di responsabile di produzione. Ne diventa poi l’unico titolare nel 1980, anno in cui inizia un profondoprocesso di specializzazione nel settore del cioccolato, privilegiando iprodotti tipici torinesi.

La tradizione di famiglia si rinnova nel 1985 quando Guido Gobino entraattivamente in azienda e promuove un’importante ristrutturazione deiprocessi produttivi, nel massimo rispetto delle antiche ricette. Ma è dal 1993 che inizia la vera avventura imprenditoriale di Gobino,avventura che lo porta in breve tempo a inventare nuovi prodotti, avalorizzare i tradizionali cioccolatini:

TRADIZIONE, RICERCA, INNOVAZIONEQuesto è il mondo di GUIDO GOBINO, un mondo dove il cioccolato,materia dolce e plasmabile è protagonista assoluto.

ESSENZE, PROFUMI, SPEZIE, ELISIR. . .Una accurata ricerca e selezione delle materie prime provenienti datutto il mondo si materializza nei prodotti disegnati per soddisfare leaspettative degli intenditori più attenti.Un percorso creativo e artigianale che trasforma ogni cioccolatino inun'esperienza diversa e inaspettata.

CULTURA, MUSICA E GUSTO SI UNISCONO A MITO.

124X240 MITO GOBINO_Layout 1 30/08/10 17:43 Pagina 1

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Realizzato daAssociazione per il Festival Internazionale della Musica di Milano

Fondatori Alberto Arbasino / Gae Aulenti / Giovanni Bazoli / Roberto Calasso Gillo Dorfles / Umberto Eco / Bruno Ermolli / Inge Feltrinelli / Stéphane Lissner Piergaetano Marchetti / Francesco Micheli / Ermanno Olmi / Sandro ParenzoRenzo Piano / Arnaldo Pomodoro / Davide Rampello / Massimo Vitta Zelman

Comitato di PatronageLouis Andriessen / George Benjamin / Pierre Boulez / Luis Pereira Leal Franz Xaver Ohnesorg / Ilaria Borletti / Gianfranco Ravasi / Daria Rocca Umberto Veronesi

Consiglio DirettivoFrancesco Micheli Presidente / Marco Bassetti / Pierluigi Cerri Roberta Furcolo / Leo Nahon / Roberto Spada

Collegio dei revisoriMarco Guerreri / Marco Giulio Luigi Sabatini / Eugenio Romita

Organizzazione Francesca Colombo Segretario generale, Coordinatore artisticoStefania Brucini Responsabile biglietteriaMarta Carasso Vice-responsabile biglietteriaCarlotta Colombo Responsabile produzioneFederica Michelini Assistente Segretario generaleLuisella Molina Responsabile organizzazioneLetizia Monti Responsabile promozioneCarmen Ohlmes Responsabile comunicazione

MITO SettembreMusicaPromosso daCittà di Milano Letizia Moratti Sindaco

Massimiliano Finazzer FloryAssessore alla Cultura

Comitato di coordinamentoPresidente Francesco MicheliPresidente Associazione per il Festival Internazionale della Musica di Milano Massimo Accarisi Direttore Centrale Cultura

Antonio Calbi Direttore Settore Spettacolo

Francesca Colombo Segretario generaleCoordinatore artistico

Città di Torino Sergio Chiamparino Sindaco

Fiorenzo Alfieri Assessore alla Cultura e al 150° dell’Unità d’Italia

Vicepresidente Angelo ChianalePresidente Fondazioneper le Attività Musicali Torino

Anna Martina Direttore Divisione Cultura, Comunicazione e promozione della Città

Angela La Rotella Dirigente Settore Spettacolo, Manifestazione e Formazione Culturale

Claudio Merlo Direttore generale

Enzo RestagnoDirettore artistico

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Lo Staff del FestivalPer la Segreteria generaleChiara Borgini con Eleonora Tallarigo

Per la ComunicazioneLivio Aragona Responsabile edizioni / Marco Ferullo Ufficio stampa Marta Francavilla Responsabile redazione web / Roberta Punzi Referente partner e sponsor / Uberto Russo Ufficio comunicazione con Elisabetta Villa e Francesca Carcucci / Cristina Castiglioni / Lorenza Giacardi Margherita Maltagliati / Valentina Meotti / Francesco Monti / Maddalena Pais Daniela Valle

Per la ProduzioneLudmilla Faccenda Responsabile logistica produzione / Nicola Giuliani, Matteo Milani Andrea Minetto Direttori di produzione con Grazia Bilotta / Francesco Bollani Niccolò Bonazzon / Angelica Buoncore / Stefano Coppelli / Paola Rimoldi e Elisa Abba / Claudio Bardini / Giacomo CarabelleseStefano Chiabrando / Diego Dioguardi / Consuelo Di Pietro / Laura Ginepri Marta Masnaghetti / Bianca Platania

Per la PromozioneAlice Fantasia / Federica Mulinelli e Lea Carlini

Per la BiglietteriaMonica Montrone Gestione gratuiti / Andrea Rizzi Referente informazionicon Alberto Corielli / Giulia De Brasi / Silvia Masci Marida Muzzalupo / Chiara Sacchi e Arjuna Das Irmici

via Dogana, 2 – Scala E, II piano 20123 Milanotelefono +39.02.88464725 / fax [email protected] / www.mitosettembremusica.it

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I concerti di domani e dopodomani

Giovedì 9.IX ore 13 jazzPiazza MercantiBreak in JazzMusicisti nel top jazzCecchetto-Guidi duoRoberto Cecchetto, chitarraGiovanni Guidi, pianoforteIngresso gratuito

ore 17 classicaTeatro Elfo Puccini, Sala ShakespearePochi avvenimenti, felicità assoluta: scene da un matrimonioMusiche di Clara e Robert SchumannDrammaturgia originale di Maria Grazia CalandroneEstrioLaura Gorna, violinoCecilia Radic, violoncelloLaura Manzini, pianoforteSonia Bergamasco, attriceIngresso gratuito

ore 18 classicaGalleria d’Arte Moderna – Villa Reale, Sala da BalloUn’ora con Chopin e SchumannMariangela Vacatello, pianoforteIngressi € 5

Spazio Oberdan filmSpazio OberdanInaugurazione della rassegna cinematograficaIngresso gratuito

ore 21 world musicTeatro della Luna Tradizioni musicali di TurchiaLa cerimonia dei dervisci rotantiEnsemble Asitane SemaKemal Karaöz, direttore musicalePosto unico numerato € 15

ore 22 pop rockTunnel ClubMidnight Soul SerenadeHeavy TrashPosti in piedi € 10

Venerdì 10.IX ore 17 world musicPiccolo Teatro StudioTradizioni musicali di TurchiaLo splendore della musicaclassica ottomanaEnsemble BezmârâFikret Karakaya, direttorePosto unico numerato € 5

ore 18 classicaGalleria d’Arte Moderna - Villa Reale, Sala da BalloUn’ora con Chopin e SchumannAlbertina Dalla Chiara, pianoforteIngressi € 5

ore 18 filmAnteo spazio CinemaMy Marlon and Brando (Gitmek)Turchia, 2008, 93’di Huseyin KarabeyBest New Narrative Filmmaker al Tribeca Film Festival 2008Ingresso gratuito

ore 18 classicaConservatorio di Milano, Sala VerdiMusiche di Fryderyk ChopinMaurizio Pollini, pianofortePosti numerati € 30, € 40Sconto MITO € 24, € 36Navetta Torino/Milano € 10

ore 22 indie folkTriennale di Milano, Teatro dell’ArteMumford & Sons + FanfarloPer la prima volta in ItaliaPosti in piedi € 15

www.mitosettembremusica.it

Responsabile editoriale Livio AragonaProgetto graficoStudio Cerri & Associati con Francesca Ceccoli, Anne Lheritier, Ciro Toscano

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MITO SettembreMusica Quarta edizione

Il Festival MITO a Milano è a Impatto Zero®. Aderendo al progetto di LifeGate, le emissioni di CO2 sono state compensate con la creazione e tutela di foreste in crescita nel Parco Rio Vallone in Provincia di Milano, e in Madagascar

I Partner del Festival

Con il sostegno di

Realizzato da

È un progetto di

Sponsor

Media partner

Sponsor tecnici

partner istituzionale

Si ringrazia

• per l’accoglienza degli artisti

Fonti Lurisia COM.AL.CO. Sas Guido Gobino Cioccolato

ICAM Cioccolato Galbusera S.p.A.

• per l’abbigliamento dello staff

GF FERRÉ• per il sostegno logistico allo staff

BikeMi

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Milano Torinounite per l’Expo 2015

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