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1 STATUTO del ROTARY CLUB MILANO PORTA VITTORIA Articolo I Denominazione Il nome di questa associazione è Rotary Club Milano Porta Vittoria già Milano Sesto San Giovanni. Fondato il 17 Marzo 1958 Membro del Rotary International Articolo II Definizioni Nel presente statuto, i seguenti termini hanno il significato indicato a lato, a meno che il contesto non indichi altrimenti: 1. Consiglio: consiglio direttivo del club. 2. Regolamento: regolamento del club. 3. Consigliere: componente del consiglio direttivo. 4. Socio: socio attivo del club. 5. RI: Rotary International. 6. Club satellite potenziale club i cui soci possono essere affiliati a questo club 7. Anno anno rotariano che inizia il 1° luglio. Articolo III Limiti territoriali I limiti territoriali di questo Club sono i seguenti: area metropolitana di Milano, come definita nello statuto dell’Associazione distretto 2041 del Rotary International. Articolo IV Finalità

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STATUTO

del

ROTARY CLUB

MILANO PORTA VITTORIA

Articolo I

Denominazione

Il nome di questa associazione è

Rotary Club

Milano Porta Vittoria

già Milano Sesto San Giovanni.

Fondato il 17 Marzo 1958

Membro del Rotary International

Articolo II

Definizioni

Nel presente statuto, i seguenti termini hanno il significato indicato a lato, a meno che il contesto

non indichi altrimenti:

1. Consiglio: consiglio direttivo del club.

2. Regolamento: regolamento del club.

3. Consigliere: componente del consiglio direttivo.

4. Socio: socio attivo del club.

5. RI: Rotary International.

6. Club satellite potenziale club i cui soci possono essere affiliati a questo club

7. Anno anno rotariano che inizia il 1° luglio.

Articolo III

Limiti territoriali

I limiti territoriali di questo Club sono i seguenti: area metropolitana di Milano, come definita nello

statuto dell’Associazione distretto 2041 del Rotary International.

Articolo IV

Finalità

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Le finalità del club sono di perseguire lo Scopo del Rotary, realizzare progetti di servizio di

successo in base alle cinque Vie di azione, contribuire a far avanzare il Rotary rafforzandone

l’effettivo, sostenendo la Fondazione Rotary e sviluppando dirigenti oltre il livello di club.

Articolo V

Scopo

Lo scopo del Rotary è quello di diffondere il valore del servire, inteso come motore e propulsore

di ogni attività.

In particolare, esso si propone di:

1. promuovere e sviluppare relazioni amichevoli come opportunità per servire l'interesse generale.

2. informare ai principi della più alta rettitudine l’attività professionale ed imprenditoriale;

riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e far sì che esse vengano esercitate nella

maniera più degna, quali mezzi per servire la collettività.

3. orientare l'attività privata, professionale e pubblica di ogni socio del Club secondo l’ideale del

servire.

4. propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a livello internazionale mediante

il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone esercitanti diverse attività

economiche e professionali, unite nel comune proposito e nella volontà di servire.

Articolo VI

Cinque vie d’azione

Le Cinque vie d’azione rappresentano il fondamento teorico e pratico della vita di questo Club.

1. L’Azione interna, prima Via d’azione rotariana, riguarda le attività che ogni socio deve

intraprendere nell’ambito del club per assicurarne il buon funzionamento.

2. L’Azione professionale, seconda Via d’azione rotariana, ha lo scopo di promuovere

l’osservanza di elevati principi morali nell’esercizio di ogni professione, riconoscere la

dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore del servire, propulsore ideale di ogni

attività. I soci sono chiamati ad operare, sul piano personale e professionale, in conformità

con i principi del Rotary ed a mettere a disposizione le proprie competenze professionali per

progetti sviluppati dai club, per rispondere alle occorrenze più pressanti della collettività.

3. L’Azione di interesse pubblico, terza Via d’azione rotariana, riguarda le iniziative intraprese

dai soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare la qualità della vita nel comune

o nella località in cui si trova il club.

4. L’Azione internazionale, quarta Via d’azione rotariana, comprende le attività svolte dai soci

per promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli, favorendo l’incontro con

persone di altri Paesi, con la loro cultura, le loro tradizioni, i loro problemi e le loro

speranze, attraverso letture e scambi di corrispondenza, come pure tramite la

cooperazione alle iniziative e ai progetti promossi dai club a favore di abitanti di altri Paesi.

5. L'Azione giovanile, quinta Via d’azione rotariana, riconosce l’impronta positiva lasciata

nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo della leadership,

dalla partecipazione a progetti di servizio locali e internazionali, e dagli scambi volti a

promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le culture.

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Articolo VII

Eccezioni ai provvedimenti sulle riunioni e l’assiduità

Il regolamento può includere norme o requisiti non in conformità con l’art. 8, comma 1, art 12

e art. 15, comma 4, di questo documento. Tali norme o requisiti prevarranno sulle norme o

requisiti di tali sezioni di questo statuto; il Club è comunque tenuto a riunirsi almeno due volte

al mese.

Articolo VIII

Riunioni

1. Riunioni ordinarie

a) Giorno e orario. Il Club si riunisce una volta alla settimana nel giorno e all'ora indicati nel suo

Regolamento. La presenza può avvenire di persona, tramite una riunione online, oppure

attraverso una connessione online per i soci la cui presenza potrebbe altrimenti essere

preclusa. Come alternativa, il club potrà organizzare una riunione ogni settimana o durante le

settimane selezionate in precedenza, postando un’attività interattiva nel sito web del club. Si

considera giorno della riunione quello in cui verrà postata l’attività sul sito web del club.

b) Cambiamenti. Per validi motivi, il Consiglio può rimandare una riunione ordinaria ad altra

data (comunque precedente a quella della riunione successiva) o ad un’altra ora dello stesso

giorno, oppure ad una sede differente della riunione.

c) Cancellazione. Il Consiglio può cancellare una riunione ordinaria se essa cade in un giorno di

festa, comprese le festività comunemente osservate (o durante la settimana che comprende

tale festa) o in caso di decesso di un socio, oppure in caso di eventi eccezionali quali epidemie

o disastri che colpiscano l’intera comunità, o eventi bellici che mettano in pericolo la vita dei

soci. Il Consiglio può cancellare, un massimo di quattro riunioni regolari nel corso di

un'annata rotariana per cause diverse da quelle sopra elencate, con un limite massimo di tre

cancellazioni consecutive.

2. Assemblea annuale. Il Regolamento stabilisce che l’assemblea annuale per l’elezione dei

dirigenti avvenga non oltre il 31 dicembre di ogni anno. A tutti i soci spetta di partecipare alle

assemblee del Club, nonché sia l’elettorato attivo, sia l’elettorato passivo alle cariche sociali.

Ciascun socio ha diritto ad un singolo voto. Le assemblee dei soci saranno convocate con le

modalità stabilite nel regolamento. Il verbale scritto deve essere redatto per tutte le assemblee.

Il verbale dovrà essere disponibile per tutti i soci entro 60 giorni dallo svolgimento

dell’assemblea.

3. Riunioni del Consiglio direttivo. Il Consiglio direttivo è convocato dal Presidente ogni qualvolta

lo ritenga opportuno o su richiesta di due componenti del consiglio stesso, specificandone

l’ordine del giorno. Il verbale scritto deve essere redatto per tutte le riunioni. Il verbale dovrà

essere disponibile per tutti i soci entro 60 giorni dallo svolgimento della riunione.

Articolo IX

Eccezioni ai provvedimenti sull’effettivo

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Il regolamento può includere norme e requisiti non in conformità con l’articolo X, comma 2 e 4, 8

di questo statuto. Tali norme o requisiti, qualora adottati, prevalgono su quanto previsto da tali

commi di questo documento.

Articolo X

Compagine dei soci

1. Requisiti generali. Il Club è composto di persone adulte, che dimostrano buon carattere, integrità

e leadership, disponibili al servizio nella propria comunità e/o nel mondo, che godono di buona

reputazione nell’ambito degli affari, della professione e nella comunità.

2. Tipi di affiliazione. Il Club ha due tipi di soci: attivi e onorari.

3. Soci attivi. Può essere ammesso come socio attivo socio del club chiunque sia in possesso dei

requisiti indicati all’art. 5, comma 2 dello statuto del Rotary International e cioè:

(1) siano titolari, soci, amministratori o funzionari di un’impresa, o che esercitino

un’attività o una professione stimata

ovvero

(2) ricoprano un’importante posizione in un’impresa o professione rispettabile e riconosciuta,

con funzioni direttive e autorità decisionale

ovvero

(3) siano pensionati dopo aver esercitato una delle professioni indicate nei due punti

precedenti

ovvero

(4) rivestano un ruolo rilevante nelle loro comunità, in virtù del quale abbiano dimostrato

impegno nel servire e nel perseguire lo Scopo del Rotary

ovvero

(5) siano ex borsisti della Fondazione Rotary secondo la definizione del Consiglio

ovvero

(6) non abbiano mai intrapreso un’attività lavorativa o l’abbiano interrotta per prendersi cura

dei figli o per assistere nell’attività del coniuge o della coniuge.

e

siano domiciliate o lavorino nella località del club o nelle sue vicinanze. Un socio attivo

che si trasferisca al di fuori della località del club può mantenerne l’associazione dietro

delibera del consiglio direttivo, purché continui a soddisfare tutti i requisiti di

appartenenza al club.

4 - Trasferimento di un ex rotariano.

(a) Un Socio può proporre, come Socio attivo del Club, un ex rotariano o un socio

proveniente da un altro Club. Il socio, o ex socio, può essere anche presentato dal club di

provenienza. La categoria professionale di un membro che si trasferisce non ne impedisce

l’ammissione a socio, anche se tale ammissione violasse temporaneamente i limiti

numerici di categoria. Non possono diventare soci del club i rotariani o ex rotariani

che abbiano debiti nei confronti di un altro club. Il Club deve richiedere al club

precedente una dichiarazione scritta nella quale si confermi che il candidato ha

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ottemperato a tutti gli obblighi finanziari nei confronti dell’associazione. L’ammissione,

inoltre, è subordinata all’ottenimento di un certificato, rilasciato dal consiglio direttivo

del club precedente, che confermi che il candidato è stato socio di quel club. I soci ed

ex soci che si trasferiscono sono invitati a presentare al Club una lettera di referenze

favorevole sottoscritta dal club di provenienza.

(b) Ex soci. Il C lub si impegna a fornire, a un altro Rotary club che chieda referenze su

un candidato, una dichiarazione di non sussistenza di debiti nei confronti del club. Se

entro 30 giorni dalla richiesta il club non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, si

dovrà ritenere che il candidato non abbia obblighi finanziari pendenti nei confronti del

club di provenienza.

5 - Doppia affiliazione.

Con la sola eccezione dei club satelliti nessuno può essere Socio attivo di questo e di un altro

Club. Nessuno può essere contemporaneamente socio attivo e onorario del club. Nessuno può

essere socio attivo di questo Club e Socio di un Club Rotaract.

6. Soci Onorari

a) Requisiti. Possono essere ammesse come soci onorari del club, per un periodo stabilito dal

consiglio, persone che si siano distinte per servizio meritorio e chi è considerato amico del

Rotary per il suo supporto alla causa dell’associazione. Tali persone possono essere soci

onorari di più di un club.

b) Diritti e privilegi. I soci onorari sono esenti dal pagamento della quota sociale, non hanno

diritto di voto e non possono ricoprire cariche all’interno del club; non rappresentano alcuna

categoria, ma hanno il diritto di partecipare a qualsiasi riunione e di godere di ogni altro

privilegio. Un socio onorario di questo Club non gode di diritti o di prerogative in nessun

altro club.

L’unico diritto e privilegio di cui i soci onorari godono presso un altro Club è quello di

visitarlo senza essere ospiti di un Rotariano.

7. Religione, organi di informazione e servizi diplomatici

I rappresentanti di più di una confessione religiosa, gli esponenti di più di un giornale e/o di

altri organi d'informazione pubblica, come pure i rappresentanti diplomatici di più di un

governo possono essere ammessi come soci nelle suddette classifiche, come stabilito in

questo Statuto.

8. Cariche pubbliche

a) Le persone elette o nominate ad un ufficio pubblico solo per un tempo determinato non

possono essere ammesse quali soci di questo Club nella classifica corrispondente. Questa

disposizione non si applica a coloro che ricoprano un posto o una carica in scuole, università o

altri istituti d'insegnamento né a coloro che siano stati eletti o nominati a funzioni giudiziarie.

b) Ogni socio di questo Club, eletto o nominato ad un ufficio pubblico per un tempo

determinato può continuare a far parte del Club in qualità di socio nella classifica che

occupava immediatamente prima della sua elezione o nomina, durante il periodo in cui

ricopre tale carica.

9. Impiegati del RI

Possono essere soci del club anche i dipendenti del RI.

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Articolo XI

Categorie professionali

1. Provvedimenti generali

a) Attività principale. Ogni socio di questo Club appartiene a una categoria in base alla sua attività

professionale, imprenditoriale o di servizio alla comunità. La categoria è quella che descrive

l’attività principale del socio o dell’impresa, società o ente di cui fa parte.

b) Rettifiche. Se le circostanze lo richiedono il consiglio direttivo può rettificare o adattare la

categoria di appartenenza di un socio la cui appartenenza al Club non sia cessata. Il socio dovrà

essere informato della proposta di rettifica o adattamento e ha diritto ad esprimere il proprio parere

in proposito.

2. Restrizioni. Il Club deve avere un effettivo ben equilibrato, all’interno del quale non ci siano settori

o professioni predominanti. Il Club non può ammettere un nuovo socio in una categoria che sia già

rappresentata da cinque o più soci, a meno che il club non abbia più di 50 soci, nel qual caso può

ammettere un nuovo socio in una categoria, purché il numero dei suoi rappresentanti non superi il

10 percento dei soci del club. Il numero complessivo dei rappresentanti di una categoria non

include i soci pensionati. La categoria di appartenenza di un socio che si trasferisce o di un ex

borsista della Fondazione Rotary, secondo la definizione approvata dal Consiglio centrale, non

impedisce l’ammissione a socio, anche se tale ammissione viola temporaneamente i limiti

numerici di categoria. Il socio che cambi categoria può mantenere la propria affiliazione al club

nella nuova categoria indipendentemente da queste restrizioni.

Articolo XII

Assiduità

1 Provvedimenti generali

Ogni socio è tenuto a partecipare alle riunioni ordinarie del Club. Deve inoltre impegnarsi nei

progetti di servizio e in altri eventi ed attività promossi dal Club. Un socio sarà conteggiato quale

presente a una riunione ordinaria del Club se vi partecipa di persona o tramite connessione online

se avrà preso parte ad almeno il 60% della sua durata o se dovendo assentarsi improvvisamente

dalla riunione, in seguito dimostrerà in maniera soddisfacente che l’assenza è dovuta a motivi

validi, o partecipa alla regolare riunione postata nel sito web del club entro una settimana dalla data

in cui l’informazione è stata postata o ancora se recupera l’assenza in uno dei modi seguenti:

a) Se - in qualsiasi momento - entro quattordici (14) giorni prima o dopo la riunione cui non può

partecipare tale socio

i) avrà partecipato ad almeno il 60% del tempo dedicato alla riunione ordinaria di un altro club, o

di un club provvisorio;

oppure

ii) avrà partecipato a una riunione ordinaria di un Club Rotaract o Interact, di un gruppo

d’Intervento Volontario (GIV) di un club provvisorio Rotaract o Interact, o di un gruppo

provvisorio GIV;

oppure

iii) avrà preso parte a un Congresso del RI; a un Consiglio di Legislazione; a un'Assemblea

Internazionale; a un istituto del Rotary per i dirigenti in carica, emeriti ed entranti del RI; o a

qualsiasi altra riunione convocata con l'approvazione del Consiglio Centrale del RI o del

presidente del RI che agisca per conto del Consiglio centrale; a un congresso multizonale del

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Rotary; a una riunione di una Commissione del RI; a un congresso o a un’assemblea di

formazione distrettuale a una qualsiasi riunione distrettuale convocata dal Consiglio Centrale del

RI; a una riunione di una commissione distrettuale convocata dal governatore del distretto stesso

o a una riunione intra-cittadina dei Rotary club regolarmente annunciata;

oppure

iv) si sarà presentato all'ora e nel luogo consueti della riunione regolare di un altro Club per

prendervi parte, ma inutilmente, non essendosi il Club in questione riunito a tale ora e luogo;

oppure

v) partecipa a un progetto di servizio del Club, a un evento o incontro sponsorizzato dal Club e

autorizzato dal suo consiglio.

oppure

vi) partecipa a una riunione del consiglio o, se autorizzato dal medesimo, alla riunione di una

commissione di cui faccia parte

oppure

vii) partecipa tramite un sito web del club a una attività interattiva che richieda almeno 30 minuti

di partecipazione

eccetto che,

viii) qualora un socio si trovi al di fuori del suo Paese di residenza per un periodo superiore a

quattordici (14) giorni, non saranno applicate le limitazioni di tempo prescritte in questo sotto

paragrafo, così da permettere al socio di prendere parte, in qualsiasi momento, alle riunioni

ordinarie di un club o di un club satellite nel Paese in cui si trova, che saranno considerate un

valido recupero di quelle cui non ha potuto prendere parte durante il soggiorno all’estero.

b) Se nel periodo della riunione ordinaria in questione il socio si trova:

i) in viaggio verso o da una delle riunioni summenzionate al sotto paragrafo a-(iii) di questo

paragrafo;

oppure

ii) se in servizio per affari rotariani, in qualità di dirigente o di membro di una Commissione del

RI o quale Amministratore della Fondazione Rotary

oppure

iii) se in viaggio per affari rotariani, in qualità di rappresentante speciale del suo governatore

distrettuale in vista della formazione di un nuovo Club

oppure

iv) se in viaggio per affari rotariani, in rappresentanza del RI

oppure

v) se direttamente e attivamente impegnato in un progetto di servizio sponsorizzato dal distretto

dal RI, dalla Fondazione Rotary in una zona remota in cui non esista alcuna possibilità di

compensare l‘assenza;

oppure

vi) se impegnato in attività rotariane, debitamente autorizzate dal Consiglio Direttivo di questo

Club, qualora tale incarico gli impedisca la partecipazione alla riunione

2. Assenze prolungate per trasferte di lavoro

Se il socio, trovandosi in trasferta all'interno del paese in cui risiede per un prolungato periodo

di tempo può partecipare alle riunioni di un club locale a seguito di accordo fra quest’ultimo ed

il proprio club.

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3 - Assenze giustificate

L'assenza di un socio è giustificata se

(a) tale assenza si verifica in conformità con le condizioni e le circostanze approvate dal

Consiglio. II Consiglio può giustificare l'assenza di un socio per motivi che considera validi

e sufficienti. Le assenze giustificate non devono protrarsi per più di dodici mesi; tuttavia tale

periodo potrà essere prolungato per ragioni mediche dal consiglio direttivo del club.

(b) l'età del Socio e i suoi anni di affiliazione a uno o più Club, combinati insieme equivalgono

a un minimo di 85 anni e il Socio ha comunicato per iscritto al Segretario del Club il proprio

desiderio di essere esentato dalla frequenza, ottenendo il permesso del Consiglio.

4 - Assenze dei dirigenti del RI.

L'assenza di un socio è giustificata se il socio è dirigente del RI o coniuge o compagno/a di un

dirigente del RI.

5 - Registri delle presenze

Un socio le cui assenze sono giustificate in base a quanto indicato al comma 3, lettera (a) del

presente articolo non è considerato ai fini del computo delle presenze e delle assenze alle

riunioni del club. Se il socio le cui assenze siano giustificate in base a quanto indicato nei

commi precedenti frequenta una riunione di club sia il socio sia la sua presenza sono

considerati ai fini del computo delle presenze del club.

Articolo XIII

Consiglieri e dirigenti

1. Organo direttivo. L’organo direttivo del Club è il consiglio direttivo composto in conformità alle

disposizioni del Regolamento del Club.

2. Autorità. L’autorità del Consiglio si estende a tutti i dirigenti e alle commissioni e, se ha motivi

validi, può dichiarare vacante una carica.

3. Decisioni del consiglio. Salvo le diverse disposizioni specifiche, la decisione del Consiglio su

tutto quanto riguarda il Club ha carattere definitivo ed è soggetta solo ad Appello al Club. Esso

costituisce l'organo d'appello contro i provvedimenti di qualsiasi dirigente e l'operato di qualsiasi

commissione. L'appello al Club può essere presentato contro qualsiasi decisione del Consiglio

direttivo.

In caso di appello, la decisione impugnata sarà annullata soltanto da un voto dei due terzi (2/3)

dei soci presenti a una riunione ordinaria, a cui sia presente il quorum: notizia di tale appello

deve essere data da parte del Segretario a tutti i Soci del Club almeno cinque (5) giorni prima di

tale riunione.

4. Dirigenti. Dirigenti del Club sono: il Presidente, il Presidente uscente, il Presidente Eletto, uno

o più Vicepresidenti, che sono membri del Consiglio; il Segretario, il Tesoriere e il Prefetto, i

quali possono essere, o no, membri del Consiglio, a seconda del Regolamento del Club.

5. Elezione dei dirigenti.

(a) Mandato dei dirigenti (presidente escluso). Ogni dirigente è eletto conformemente alle norme

del Regolamento del Club e, entra in carica il 1° luglio immediatamente successivo alla sua

elezione e resta in carica per il periodo relativo alla stessa o finché il suo successore sia stato

eletto ed abbia preso possesso della carica.

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(b) Mandato presidenziale. II Presidente è eletto, secondo quanto stabilito nel Regolamento del

Club, non più di due (2) anni e non meno di diciotto (18) mesi prima del giorno in cui entrerà

in carica.

Egli fa parte del Consiglio direttivo e funge da Presidente Eletto durante l'annata

immediatamente precedente quella per la quale è stato eletto alla presidenza. Il Presidente entra

in funzione il 1° luglio dell'annata rotariana per la quale è stato eletto alla presidenza e resta in

funzione per il periodo relativo alla sua carica o finché il suo successore sia stato eletto ed

abbia preso possesso della stessa.

(c) Requisiti. Ogni dirigente e ogni membro del Consiglio direttivo è scelto tra i soci in regola con

il Club. Il candidato alla presidenza deve essere stato socio del Club per almeno un anno prima

della sua nomina a tale incarico, a meno che il Governatore non ritenga giustificato un periodo

inferiore. Per una miglior comprensione dei compiti e dei doveri di un presidente di Club, il

Presidente Eletto è tenuto a partecipare al seminario di istruzione dei Presidenti Eletti e

all'assemblea di formazione distrettuale, a meno che non ne venga dispensato dal governatore-

entrante. In tal caso, il Presidente Eletto dovrà inviarvi un rappresentante del Club, che avrà il

compito di informarlo sui lavori. Il Presidente Eletto che non partecipa alle previste attività di

istruzione e formazione o, se nel caso, non invia a rappresentarlo un delegato del club, non può

assumere l’incarico di Presidente. In questo caso, il Presidente in carica prosegue nel suo

mandato sino all’elezione di un successore che abbia partecipato al seminario di istruzione dei

presidenti eletti e all’assemblea di formazione distrettuale o che abbia ricevuto una formazione

ritenuta sufficiente dal governatore eletto.

6. Commissioni. Il Club dovrà avere le seguenti commissioni:

• Amministrazione del club

• Effettivo

• Immagine pubblica

• Progetti d’azione

• Fondazione Rotary

• Nuove Generazioni

Se necessario si potranno nominare ulteriori commissioni.

Articolo XIV

Quote sociali

Ogni socio è tenuto a pagare una quota d’ammissione e quote sociali annuali, come stabilito dal

Regolamento.

Articolo XV

Durata dell’affiliazione

1. Durata. L'affiliazione al Club dura per tutto il tempo in cui esiste il Club, salvo cessazione

secondo le disposizioni che seguono:

2. Cessazione Automatica

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(a) Requisiti. Un socio cessa automaticamente di far parte del Club quando non soddisfa più i

requisiti di appartenenza; tuttavia:

(1) il consiglio può dare a un socio che si trasferisca al di fuori della località in cui ha sede

il Club un permesso speciale non superiore ad un (1) anno, per consentirgli di visitare un

club nella località in cui si trasferisce e farsi conoscere, purché il socio mantenga la stessa

classifica e continui a soddisfare gli altri requisiti di appartenenza al club;

(2) il consiglio può consentire a un socio che si trasferisca al di fuori della località in cui ha

sede il club di mantenerne l'affiliazione, purché il socio mantenga la stessa classifica e

continui a soddisfare gli altri requisiti di appartenenza al club;

(3) un socio che perda, senza intenzione, la propria classifica può conservarla e ottenere un

permesso di un (1) anno al massimo per trovare un altro impiego all'interno della

classifica attuale o di una nuova. Detto socio deve continuare a soddisfare gli altri

requisiti di appartenenza al Club. L'affiliazione cesserebbe solo al termine del periodo

coperto dal permesso

(b) Riammissione. Un socio la cui affiliazione cessi per uno dei motivi esposti alla lettera (a) può

presentare domanda di riammissione, mantenendo la classifica precedente o richiedendone

una nuova, senza dover pagare una seconda quota di ammissione.

(c) Cessazione di affiliazione come socio onorario. Un socio onorario cessa automaticamente di

essere tale al termine del periodo stabilito dal consiglio per tale affiliazione. Il Consiglio può

tuttavia estendere detto periodo, come può anche revocare l'affiliazione onoraria in qualsiasi

momento.

3. Cessazione per morosità.

(a) Procedura. Un socio che non abbia pagato le quote dovute entro 30 giorni successivi alla

scadenza, è invitato a versarle dal segretario mediante un sollecito scritto; inviato all’ultimo

indirizzo noto. Se il pagamento non avviene entro 10 giorni dalla data del sollecito, il

consiglio può, a propria discrezione, annullare l’affiliazione del socio.

(b) Riammissione. Il Consiglio può riammettere un socio che abbia perso l'affiliazione al Club,

previa domanda e sistemazione di tutte le pendenze. Nessun socio, tuttavia, può essere

riammesso come socio attivo se la propria classifica è stata nel frattempo occupata.

4. Cessazione per assenza abituale.

(a) Percentuali di assiduità. Un socio deve:

1) partecipare ad almeno il 50% delle riunioni regolari del proprio club o di un altro (come

eventuale forma di recupero), in ciascuno dei due semestri dell'anno sociale o impegnarsi

in progetti, attività ed eventi promossi dal club per un minimo di 12 ore in ciascun

semestre o raggiungere una combinazione equilibrata di queste due forma di

partecipazione;

2) partecipare ad almeno il 30 percento delle riunioni regolari del proprio club in ciascuno

dei due semestri dell'anno sociale. I soci che non soddisfano questi requisiti perdono

l’affiliazione al Club, a meno che non siano dispensati dal consiglio per validi motivi.

(b) Assenze consecutive. Un socio che non sia dispensato dal consiglio per validi motivi o in base

a quanto stabilito all'art. XII, comma 3 o 4, e che risulti assente a quattro riunioni

consecutive, sarà informato dal consiglio che la sua assenza può essere interpretata come

rinuncia all'affiliazione al club. Dopodiché il consiglio può, a maggioranza, revocare

l'affiliazione.

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5. Cessazione per altri motivi.

(a) Giusta causa. Il Consiglio può revocare l'affiliazione di qualsiasi socio che non soddisfi più i

requisiti richiesti per l'appartenenza al club, o per altri motivi validi, mediante il voto di

almeno due terzi dei suoi membri presenti e votanti, durante una riunione convocata per

l'occasione. I principi guida di tale riunione sono delineati nell’art. X, comma 1, nella prova

delle quattro domande e negli elevati standard etici che si impegnano di mantenere i soci dei

Rotary club.

(b) Preavviso. Prima di intervenire come indicato alla lettera (a) del presente comma, il

Consiglio provvede a informare il socio delle intenzioni, mediante un preavviso di almeno

dieci (10) giorni, dandogli la possibilità di rispondere per iscritto. Il socio avrà inoltre diritto a

esporre di persona le proprie ragioni davanti al consiglio. Il preavviso sarà recapitato di

persona o mediante raccomandata all'ultimo indirizzo noto del socio.

(c) Sospensione della categoria. Una volta che il consiglio abbia revocato l'affiliazione di un

socio per i motivi sopra esposti, il club non ammetterà un altro socio nella stessa classifica

dell'ex socio fintanto che non sarà scaduto il termine per gli appelli e non sarà stata annunciata

la decisione ultima del club o degli arbitri. Questa disposizione non si applica se, dopo

l’ammissione del nuovo socio e indipendentemente dall’esito dell’appello, il numero dei soci

appartenenti a tale categoria rientra comunque nei limiti consentiti.

6. Diritto di appello o cessazione per decisione arbitrale.

a) Preavviso. Entro sette (7) giorni dalla decisione del consiglio di revocare l'affiliazione, il

segretario invia al socio comunicazione scritta della decisione. Il socio ha quindi quattordici

(14) giorni per comunicare per iscritto al segretario la propria intenzione di appellarsi al club

o di richiedere una decisione arbitrale o una procedura di mediazione, come stabilito al

successivo art. XIX.

b) Riunione per la discussione sull’appello. In caso di appello, il consiglio decide la data in cui

sarà discusso, a una riunione ordinaria del club entro ventuno (21) giorni dalla ricezione della

richiesta di appello. Ogni socio deve essere informato dell'argomento particolare della

riunione con almeno cinque (5) giorni di anticipo con avviso scritto. A tale riunione sono

ammessi solo i soci del club.

c) Mediazione o Arbitrato. La procedura per la mediazione o per l’arbitrato è quella indicata

all’art. XIX.

d) Appello. In caso di appello, la decisione del club avrà carattere definitivo per tutte le parti e

non sarà soggetta ad arbitrato.

e) Decisione arbitrale. In caso di arbitrato, la decisione degli arbitri o, se gli arbitri non

raggiungono un accordo, del presidente del collegio arbitrale avrà carattere definitivo per tutte

le parti e non sarà soggetta ad appello.

f) Mediazione non riuscita. Nel caso la mediazione non abbia successo il socio può proporre

appello al club o richiedere l’arbitrato secondo quanto previsto al punto a).

7. Decisioni del consiglio. La decisione del consiglio diventa definitiva in mancanza di appello al

club o di richiesta di arbitrato o di mediazione.

8. Dimissioni. Le dimissioni di un socio dal club devono essere comunicate per iscritto al presidente

o al segretario, e sono accettate dal consiglio a condizione che il socio sia in regola con il

pagamento delle somme spettanti al club.

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9. Perdita dei diritti relativi al patrimonio sociale. Un socio che cessi, per qualsiasi motivo, di

appartenere al club perde ogni diritto sui fondi o altri beni appartenenti al club qualora in

conformità con le leggi locali, l’affiliazione al club comporti per i soci l’acquisizione di diritti

sui fondi o su altri beni appartenenti al club.

10. Sospensione dal club. Indipendentemente da ogni altra disposizione prevista da questo statuto,

se il consiglio ritiene che:

(a) al socio siano state rivolte accuse fondate di violazione delle disposizioni dello statuto o

di comportamento scorretto o tale da nuocere agli interessi del club;

(b) le accuse, se comprovate, costituiscano giusta causa di revoca dell’affiliazione;

(c) sia auspicabile comunque attendere la conclusione di un procedimento o evento giudicato

indispensabile dal consiglio prima che si possa deliberare in merito alla revoca

dell’affiliazione;

(d) che sia nell’interesse del club che il socio venga sospeso temporaneamente, senza alcuna

votazione in merito alla sua affiliazione, dalle riunioni e altre attività del club e da

eventuali incarichi direttivi all’interno del club;

il consiglio può, mediante il voto di non meno due terzi dei suoi componenti, sospendere

temporaneamente il socio per un periodo ragionevole di tempo che non superi i 90 giorni e

alle condizioni che il consiglio stesso ritiene necessari. Il socio sospeso può presentare appello,

o ricorrere alla mediazione o all’arbitrato secondo quanto è previsto del 6 comma di questo

articolo. Il socio sospeso è esonerato temporaneamente dall’obbligo di frequenza alle

riunioni. Prima della scadenza del termine del periodo di sospensione il consiglio deve

procedere con la revoca dell’affiliazione, oppure reintegrare il Rotariano sospeso al suo stato

regolare.

Articolo XVI

Affari pubblici, locali, nazionali ed internazionali

1. Argomenti appropriati. Il benessere generale della comunità locale, della nazione e del mondo

interessa i soci del Club; e ogni pubblica questione che abbia riferimenti con quel benessere deve

essere oggetto di imparziale ed intelligente studio e discussione durante le riunioni del Club in

modo che i soci possano formarsi una propria e informata opinione personale. Tuttavia questo

Club non dovrà esprimere opinioni in merito a questioni pubbliche controverse.

2. Neutralità. Questo Club non può appoggiare ne raccomandare candidati a pubblici uffici, né può

discutere, durante le sue riunioni, sui meriti o i demeriti di tali candidati.

3. Apoliticità.

a) Risoluzioni e giudizi. Il Club non può adottare né diffondere decisioni o giudizi, né prendere

deliberazioni collegiali in riferimento a questioni di carattere mondiale o a qualsiasi

problema internazionale di natura politica.

b) Appelli. Il Club non deve indirizzare appelli a Club, popoli o governi né diffondere lettere,

discorsi o programmi per la soluzione di specifici problemi internazionali di natura politica.

4. Celebrazione delle origini del Rotary.

a) In onore al giorno che ha visto nascere il Rotary, questo Club si sforzerà di mettere in

evidenza - durante una settimana speciale di celebrazioni inizianti con l'anniversario stesso della

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fondazione del Rotary, cioè il 23 febbraio di ogni anno - i vari aspetti del servizio rotariano.

Tale periodo sarà conosciuto quale “Settimana della Pace e della Comprensione Internazionale”

b) Scopo di questa settimana speciale sarà quello di offrire la possibilità non solo di riflettere su

quanto è stato realizzato in passato ma anche di accentrare la propria attenzione su programmi

rivolti a promuovere la pace, la comprensione reciproca e lo spirito d'amicizia sia a livello

della propria comunità che a livello mondiale.

Articolo XVII

Riviste rotariane

1. Abbonamento obbligatorio. A meno che il Club non sia stato dispensato dal Consiglio Centrale

del Rotary International dall'osservare gli obblighi prescritti da questo Articolo in concordanza

con il Regolamento del RI, ogni socio del Club diventa e resta - per tutto il tempo della sua

affiliazione al Club - un abbonato a pagamento alla rivista ufficiale del Rotary International o a

una rivista regionale rotariana approvata e prescritta per il Club dal Consiglio Centrale del RI.

L'abbonamento è semestrale e continua per tutta la durata dell'appartenenza al Club e fino al

termine del semestre nel corso del quale il socio cessa di far parte del Club. Due rotariani

residenti allo stesso indirizzo possono richiedere un unico abbonamento. L’abbonamento è

pagato entro le date stabilite del Consiglio per il pagamento delle quote pro capite.

2. Riscossione. L'importo dell'abbonamento è incassato dal Club per semestri anticipati presso ogni

singolo socio e trasmesso alla Segreteria del RI o all'Ufficio della pubblicazione regionale

prescritta, secondo come stabilito dal Consiglio Centrale del RI.

Articolo XVIII

Accettazione dello Scopo del Rotary

ed osservanza dello Statuto e del Regolamento

Con il pagamento della quota di ammissione e delle quote sociali, il socio accetta i principi del

Rotary quali espressi nello Scopo e si impegna ad osservare lo Statuto e il Regolamento di

questo Club e ad esserne vincolato; soltanto a tali condizioni ha diritto ai privilegi del Club.

Nessun socio può essere dispensato dall'osservanza dello Statuto e del Regolamento

indipendentemente dal fatto di averne ricevuto copia.

Articolo XIX

Arbitrato e mediazione

1. Controversie. In caso di controversia tra uno o più soci, o tra uno o più ex-soci, e il Club o un

dirigente o il Consiglio direttivo del Club, in relazione all'appartenenza al Club o alla pretesa

violazione dello Statuto o del Regolamento, o all'espulsione di un socio dal Club, o a qualsiasi

altra questione che non possa essere composta in modo soddisfacente con l'aiuto dell'apposita

procedura stabilita per questi casi, la controversia sarà deferita, mediante richiesta inoltrata al

segretario da una delle parti ad un mediatore o ad un collegio arbitrale.

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2. Data. Il consiglio, dopo aver sentito le parti interessate, deve fissare la data della mediazione o

dell’arbitrato entro ventuno (21) giorni dalla richiesta.

3. Mediazione. La mediazione si svolge secondo la procedura riconosciuta da un ente competente

o raccomandata da un organo di mediazione che vanti esperienza in mediazione di controversie

ovvero che sia raccomandata dalle linee guida del Consiglio centrale del RI o del Consiglio

di amministrazione della Fondazione Rotary. Solamente un socio di un club può essere

nominato come mediatore. Il club può richiedere che sia il governatore del distretto o un

suo rappresentante a nominare un mediatore, sempre socio di un club, che abbia le

capacità e l’esperienza necessarie.

(a) Esiti della mediazione: le decisioni convenute dalle parti durante la mediazione sono

trascritte in un documento, che deve essere consegnato alle parti, al mediatore e al

consiglio, il quale depositerà la propria copia presso il segretario. Per informare il Club

si deve quindi preparare un riassunto della soluzione concordata dalle parti. Se il

conflitto non viene chiarito, una delle parti può richiedere ulteriori incontri di mediazione.

(b) Fallimento della mediazione: se la mediazione non riesce, una delle parti può richiedere il

ricorso all’arbitrato ai sensi del comma 1 del presente articolo.

4. Arbitrato. In caso di arbitrato ogni parte nominerà un arbitro, e gli arbitri nomineranno un

presidente del collegio arbitrale. Sia gli arbitri, sia il presidente del collegio arbitrale dovranno

essere soci di un Rotary club.

5. Decisione arbitrale. La decisione presa dagli arbitri o in caso che questi giungano a soluzioni

diverse, dal presidente del collegio arbitrale, è definitiva, vincolante ed incontestabile.

Articolo XX

Regolamento

Questo Club adotterà un regolamento che non sia in contrasto con lo Statuto o il Regolamento

del RI, con le norme specifiche di una zona, nel caso siano state determinate dal RI, o con il

presente Statuto; il Regolamento può contenere disposizioni supplementari e può essere

emendato secondo le disposizioni in esso contenute.

Articolo XXI

Interpretazione

1. Ogni riferimento a "Rotariano", "Socio", "Dirigente" e a ognuna delle cariche relative

all'amministrazione del Club, del Distretto e del Rotary International va inteso anche per le

persone di sesso femminile.

2. L'uso del termine "posta", in qualsiasi forma, derivazione e combinazione appaia nel presente

Statuto, implica l'uso sia della posta tradizionale sia di quella elettronica (e-mail), quest'ultima

intesa come mezzo per ridurre i costi e ottimizzare i tempi di risposta.

Articolo XXII

Scioglimento dell’associazione

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Lo scioglimento dell’Associazione interviene:

1. Se ingiunto dal Consiglio Centrale del Rotary International

2. se deliberato con voto favorevole di almeno 2/3 (due terzi) dei soci e comunque nel rispetto

delle disposizioni del R.I. e del Codice Civile.

Lo scioglimento è ratificato dal Consiglio Direttivo Distrettuale di appartenenza.

In caso di scioglimento, per qualunque causa, il patrimonio dell’Associazione che residua

all’esito della liquidazione è devoluto alla Rotary Foundation o ad altra Associazione con finalità

analoghe.

Articolo XXIII

Regime Fiscale

Al fine di consentire all’Associazione di poter usufruire del regime fiscale di favore previsto

dall'art. 148 del D.P.R. n. 917/86 e dall'art. 4 del D.P.R. n. 633/1972, si confermano le

clausole indicate dallo stesso art. 148 del TUIR, ottavo comma. In particolare:

1. è fatto divieto all’Associazione di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di

gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell'associazione, salvo che la

destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge;

2. in caso di scioglimento dell’Associazione, per qualunque causa, il patrimonio sarà devoluto

alla Rotary Foundation o ad altra associazione con finalità analoghe, ovvero a fini di pubblica

utilità.

3. il rapporto associativo e le modalità di associazione sono uniformi per tutti i soci

dell’Associazione e sono volti a garantire l'effettività del rapporto medesimo, essendo esclusa la

temporaneità della partecipazione alla vita associativa dell’Associazione; inoltre tutti i

soci dell’Associazione hanno il diritto di voto per l'approvazione e le modificazioni dello

statuto e dei regolamenti, nonché per la nomina degli organi direttivi dell’Associazione

medesima;

4. obbligo di redazione e approvazione del rendiconto economico, finanziario e patrimoniale

annuale, sia preventivo sia consuntivo;

5. la disciplina della libera eleggibilità degli organi direttivi, del principio del voto singolo di

cui all’art. 2538 del codice civile, della sovranità dell’assemblea degli associati, nonché la

disciplina della loro ammissione o esclusione, cosi come i criteri e le idonee forme di

pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni nonché dei bilanci e

rendiconti;

6. la quota contributiva annua non è trasmissibile né rivalutabile.

Articolo XXIV

Emendamenti

1. Modalità. Questo Statuto, salvo quanto disposto al comma 2 di questo Articolo, può essere

emendato soltanto dal Consiglio di Legislazione allo stesso modo fissato nel Regolamento del

RI per l’emendamento del Regolamento stesso.

2. Emendamento dell'Art. 1 e dell'Art. 3. Gli articoli 1 (Nome) e 3 (Limiti territoriali) del presente

Statuto possono essere emendati in qualunque riunione regolare del club cui sia presente la

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maggioranza dei Soci, mediante voto affermativo dei due terzi dei Soci presenti e votanti,

purché la proposta di emendamento sia stata comunicata per iscritto a tutti i Soci almeno dieci

(10) giorni prima della riunione, e purché tale emendamento sia sottoposto all'approvazione del

Consiglio Centrale ed entri in vigore solo dopo tale approvazione.

Approvato il 13/06/2017

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REGOLAMENTO

del

ROTARY CLUB

MILANO PORTA VITTORIA

Articolo I - Finalità e Definizioni

1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi dell'articolo XX dello Statuto del Club e ha

la finalità di disciplinarne lo svolgimento della vita associativa in conformità a quanto disposto

dalle norme in materia di enti associativi che non esercitano attività commerciale

2. Consiglio: il Consiglio Direttivo del Club.

Consigliere: un membro del Consiglio Direttivo del Club.

Socio: un socio del club, diverso da un socio onorario.

Numero legale: il numero minimo di partecipanti che devono essere presenti per le

votazioni

Sede: la sede del Club in Milano

RI: il Rotary International.

Anno: l’anno rotariano che inizia il 1º luglio e termina il 30 giugno dell’anno successivo.

Articolo II - Consiglio Direttivo

Il Club è amministrato dal Consiglio Direttivo eletto conformemente all’art. III del presente

Regolamento. Il Consiglio Direttivo è composto dal Presidente, dai Vicepresidenti, dai

Consiglieri, dal Presidente uscente e dal Presidente eletto per il successivo anno rotariano.

Esso si riunirà al più presto per eleggere, preferibilmente fra i propri membri e comunque

fra i Soci, il Segretario, il Tesoriere e il Prefetto che diventano, ove non lo fossero, membri di

diritto del Consiglio Direttivo

Qualora nel Consiglio Direttivo o in altra carica, venissero a mancare uno o più membri,

il Consiglio Direttivo provvede, a sua discrezione, alle relative cooptazioni

Articolo III – Elezioni alle cariche sociali

1. Un mese prima della riunione annuale per l'elezione dei Componenti del Consiglio

Direttivo, i soci del Club possono designare i candidati alle cariche del Consiglio Direttivo. Le

candidature possono essere presentate anche da un’apposita commissione di nomina, dai soci o

da entrambi. Per facilitare il coordinamento il Presidente insedia la commissione elettorale

costituita da tre membri designati dal Consiglio Direttivo nel proprio ambito, escluso il

Presidente in carica.

Le candidature proposte dai soci e/o dalla commissione elettorale riguarderanno

distintamente il Presidente, uno o due Vicepresidenti, da 6 a 8 Consiglieri. I candidati

verranno indicati in ordine alfabetico di cognome.

Tutti i Soci hanno diritto di presentare la propria candidatura alle Cariche sociali, in

conformità al presente Regolamento ed allo Statuto.

2. La Commissione elettorale provvede ad inviare a tutti i Soci la scheda di votazione

per la Presidenza e quella per la/le Vicepresidenze e per i Consiglieri dieci giorni prima della

data delle elezioni con invito ad esprimere il voto segnando con una crocetta il nominativo

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prescelto per la nomina a Presidente, a Vicepresidente, a Consigliere.

È facoltà di ogni Socio di cancellare qualsiasi nominativo proposto, sostituendolo con altro di

sua scelta. Le schede così compilate devono essere fatte recapitare alla Commissione

elettorale, a mano o per posta, col sistema della doppia busta (esterna col nome del Socio,

interna chiusa e senza alcuna indicazione).

Non si terrà conto delle schede pervenute dopo la chiusura delle votazioni.

3. All'atto dell'apertura delle votazioni, la Commissione elettorale nomina tre scrutatori

incaricati di effettuare la verifica della regolarità delle schede, il loro spoglio ed il conteggio dei

voti

4. Risulteranno eletti nelle rispettive cariche coloro che avranno conseguito la maggioranza

dei voti. In caso di parità si procederà all'estrazione a sorte.

5. Di regola la durata delle cariche sociali è di un anno.

Articolo IV – Compiti delle cariche

1. Presidente. Al Presidente spetta la direzione del Club e della sua attività. Egli presiede le

riunioni ordinarie del Club, le sedute del Consiglio Direttivo, ed esplica tutte le funzioni

derivanti dalla sua carica compresa la legale rappresentanza del Club.

2. Vicepresidenti. I Vicepresidenti, alternativamente, presiedono le riunioni del Club e le

sedute del Consiglio Direttivo in assenza del Presidente e lo sostituiscono ogni qual volta egli

sia assente o sia impegnato nelle altre funzioni derivanti dalla sua carica.

3. Segretario. Il Segretario tiene aggiornato l'elenco dei Soci, registra le frequenze dei Soci

alle riunioni, dirama gli avvisi di convocazione delle riunioni del Club, del Consiglio Direttivo

e delle Commissioni; redige e conserva i verbali di dette riunioni e compila i rapporti per il

Rotary International (comprendenti la modifica semestrale del numero dei Soci del Club - da

inviare il 1° gennaio e il 1° luglio al segretario generale del R.I. - la pronta comunicazione allo

stesso segretario generale dei cambiamenti avvenuti nella lista dei Soci e il rapporto mensile

d'assiduità da inviare al Governatore del Distretto entro i 15 giorni successivi all’ultima

riunione del mese. Oltre a ciò il Segretario compie tutte le altre mansioni che competono

normalmente alla sua carica.

4. Tesoriere. Il Tesoriere custodisce tutti i fondi e le somme di spettanza del Club, dandone

conto al Consiglio Direttivo annualmente e ogni qual volta questi lo domandi e presenta al

club un rendiconto annuale. Adempie poi a tutte quelle funzioni derivanti dalla sua carica.

Cessando dall'ufficio, il Tesoriere deve consegnare al suo successore, o al Presidente, tutte le

somme, titoli o quanto altro di spettanza del Club che si trovi in suo possesso, nonché i

libri contabili e i documenti relativi in perfetta regola.

5. Prefetto. Il Prefetto svolge funzioni inerenti a tutto ciò che in genere concerne la buona

organizzazione e il buon ordine delle riunioni conviviali, il maggior affiatamento tra i Soci e

l'ospitalità dei visitatori. Oltre a ciò, il Prefetto si atterrà alle indicazioni che gli possono

pervenire dal Presidente o dal Consiglio Direttivo.

Articolo V - Riunioni

1. Un'assemblea annuale del Club sarà tenuta entro il 31 dicembre di ogni anno per

l'elezione dei Vicepresidenti e dei Consiglieri per il primo anno rotariano successivo, nonché

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del Presidente per il secondo anno.

L'assemblea dei Soci è, inoltre, convocata per l'approvazione dei rendiconti preventivi e

consuntivi del Club.

In ogni caso, l'assemblea è convocata mediante invio via email a tutti i Soci dell'avviso di

convocazione firmato dal Presidente e con indicazione specifica degli argomenti posti

all'ordine del giorno almeno dieci giorni prima della riunione.

Delle riunioni dell'Assemblea dei Soci è redatto apposito verbale trascritto nel libro delle

adunanze dell'Assemblea dei Soci, aggiornato e tenuto dal Segretario.

Ogni Socio ha diritto di prendere visione del libro delle adunanze assembleari e di estrarne

copia.

2. Le riunioni regolari del Club si terranno il primo martedì non festivo del mese alle

ore 12,45, il terzo e quarto martedì non festivo del mese alle ore 20.00, modalità ed

organizzazione della riunione del secondo martedì non festivo del mese sono delegate al

Presidente. Eventuali spostamenti o soppressioni delle riunioni saranno stabilite dal Consiglio

Direttivo e resi noti a tutti i Soci con ragionevole anticipo. Nel mese di agosto non saranno

tenute riunioni.

Per la modifica definitiva del giorno delle riunioni regolari del Club sarà necessaria una

delibera dell'assemblea.

3. Le riunioni del Consiglio Direttivo avranno luogo ogni qualvolta il Presidente lo

ritenga necessario o su richiesta di due membri del Consiglio Direttivo o comunque almeno

ogni due mesi.

Delle riunioni del Consiglio Direttivo è redatto apposito verbale trascritto nel libro delle

adunanze del Consiglio Direttivo, aggiornato e tenuto dal Segretario.

Ogni Socio ha diritto di prendere visione del libro delle adunanze consiliari e di estrarne

copia.

4. Il "quorum" sia delle assemblee sia delle riunioni settimanali, agli effetti di

eventuali delibere, è fissato in un terzo dell'effettivo del Club, salvo quanto previsto all’art.

XVI; quello del Consiglio Direttivo nella metà dei suoi membri, con la presenza di almeno

un Vicepresidente, in caso di assenza del Presidente.

Salvo quanto specificamente precisato nei casi particolari previsti dallo Statuto e dal

Regolamento, l'assemblea, le riunioni settimanali ed il Consiglio Direttivo deliberano a

maggioranza dei presenti. In caso di parità ha valore determinante il voto di chi presiede la

riunione. Le decisioni sono prese a voto palese, salvo quanto previsto per le nomine alle

cariche sociali. Il Consiglio direttivo può stabilire, per motivi di opportunità, che una specifica

decisione sia presa a scrutinio segreto

Articolo VI – Quote sociali

L'ammontare della quota di ammissione e della quota annuale sono stabilite dal Consiglio

Direttivo. Solo dopo il pagamento della quota di ammissione il candidato può essere

considerato Socio del Club. La quota annuale è pagabile in 2 rate semestrali anticipate (1°

luglio, 1° gennaio).

Tali quote comprendono:

a)la quota "pro capite" versata al distretto ed alla segreteria di Zurigo del Rotary

International;

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b) le colazioni ed i pranzi ordinari del Club o di altri Club italiani, in quanto compensativi

ai sensi dell'art. XII dello statuto;

c) il diritto di ricevere gratuitamente, oltre al bollettino del Club, l'annuario (che deve

essere considerato strettamente personale) e le Riviste pubblicate dal Rotary in Italia, altri

eventuali contributi individuali richiesti dal RI o dal distretto.

La quota di ammissione non è trasmissibile per atto tra vivi o per causa di morte, non è

rivalutabile e non dà diritto ad alcuna controprestazione specifica a favore del Socio.

Articolo VII – Metodi di votazione

Tutte le votazioni avvengono per appello nominale o per alzata di mano, salvo per le elezioni

dei dirigenti e dei membri del Consiglio Direttivo, che avvengono a scrutinio segreto, come

precisato nell'art. III del presente Regolamento.

Articolo VIII Cinque vie d’azione

Le cinque vie d’azione (azione interna, di pubblico interesse, professionale, internazionale,

giovani) costituiscono il fondamento teorico e pratico della vita del Club.

Articolo IX Commissioni

1. Le Commissioni si occupano di portare a termine gli obiettivi annuali e a lungo termine

del Club, in base alle cinque vie d’azione del Rotary. Il Presidente entrante, il Presidente

e l’ultimo ex Presidente del Club devono collaborare per assicurarne la continuità

amministrativa; per questo stesso motivo, ogniqualvolta possibile i componenti di una

commissione devono rimanere in carica per tre anni. Il Presidente entrante è responsabile della

nomina dei delegati e dei membri delle Commissioni quando vi siano posti vacanti, e deve

riunirsi con le Commissioni all'inizio del suo mandato per pianificare insieme le attività del

club. Le Commissioni ordinarie sono le seguenti:

• Compagine dei soci (Effettivo)

Questa commissione è incaricata di preparare e mettere in atto un piano omnicomprensivo per

l’ammissione al Club e la conservazione dell’effettivo. È compito dell'apposita

sottocommissione per le classifiche esaminare periodicamente le categorie esistenti, formare,

in seguito, una lista delle categorie occupate e di quelle vacanti, usando come guida l'“Outline

of classification», come pure proporre modifiche in caso di bisogno alle categorie già

occupate.

É compito della sottocommissione per le ammissioni l’esame di tutte le proposte di nuove

candidature dal punto di vista del valore personale dei candidati, della loro reputazione

professionale e sociale e della loro eleggibilità in genere.

• Relazioni pubbliche del Club

Questa commissione è incaricata di mantenere i contatti con l'esterno e di promuovere i

progetti e le attività del Club.

• Amministrazione del Club

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Questa commissione svolge attività collegate con il funzionamento del Club. Ha il compito di

stabilire e mettere in pratica i programmi per le riunioni ordinarie e straordinarie, seguire e

curare l'assiduità dei Soci, oltre a promuovere la migliore informazione rotariana fra i Soci

stessi.

• Progetti d’azione

Questa commissione si occupa della preparazione e messa in opera di progetti educativi,

umanitari e di formazione a livello locale e internazionale. In particolare si occupa delle

iniziative di pubblico interesse, di protezione ambientale, di sviluppo umano, di azioni

internazionali, di programmi per le nuove generazioni, con due possibili sottocommissioni

(Rotaract ed Interact). Dette sottocommissioni dovranno occuparsi dei programmi che il

Rotaract e l‘Interact intendono svolgere nell’anno rotariano; mantenere i contatti con i due

Club e tra i due Club e il Rotary Club padrino, stimolare la loro crescita e dare loro adeguate

informazioni sull’attività del Rotary.

• Commissione nuove generazioni

Questa commissione sviluppa un piano di azione per i giovani, riconoscendo l’impronta

positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo della

leadership, dalla partecipazione a progetti di servizio locali e internazionali, e dagli scambi volti

a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le culture

• Fondazione Rotary

Questa commissione sviluppa un piano d'azione a sostegno della Fondazione Rotary, sia dal

punto di vista finanziario, sia con la partecipazione attiva dei Soci ai programmi umanitari

(APIM). Si occupa delle borse di studio, degli scambi di gruppi di studio, degli ex borsisti, del

fondo permanente, dei contributi annuali, delle sovvenzioni.

2. Il Club può istituire anche altre Commissioni ritenute necessarie.

3. Le Commissioni si comporranno ciascuna di un delegato scelto dal Presidente del Club fra i

componenti del Consiglio Direttivo, di un presidente scelto dal Consiglio Direttivo fra i Soci

e di almeno due altri membri scelti dal Consiglio Direttivo fra i Soci, sentiti i presidenti delle

rispettive Commissioni.

4. Il Presidente è membro di diritto di tutte le Commissioni e come tale, gode di tutti i diritti

derivanti da tale partecipazione.

5. Ogni anno, contemperando esigenze di avvicendamento con esigenze di continuità dei

programmi intrapresi, il Consiglio Direttivo nomina i presidenti delle Commissioni e,

sentiti i presidenti delle Commissioni, provvede a sostituire o confermare nella carica i

componenti delle Commissioni.

Articolo X - Doveri e compiti delle Commissioni

Ogni Commissione svolgerà le mansioni previste dal Regolamento, nonché le mansioni

supplementari che potranno essere assegnate dal Presidente del Club o dal Consiglio Direttivo.

I compiti delle Commissioni possono essere modificati dal Presidente del Club in carica in

base ai documenti rilevanti del RI. Ciascuna commissione deve avere un mandato specifico,

obiettivi chiaramente delineati ed un piano d’azione che deve essere stabilito all’inizio

dell’anno. Deve essere compito principale del Presidente del Club entrante proporre

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raccomandazioni per quanto riguarda le Commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del Club,

nonché i progetti da sottoporre al Consiglio Direttivo prima dell’inizio dell’anno. Le

Commissioni non prenderanno iniziative prima di aver sottoposto una relazione al Consiglio

Direttivo ed averne ricevuta l’approvazione.

2. Il Presidente della Commissione (preferibilmente un Socio che abbia maturato esperienza

come membro della Commissione) è responsabile del regolare andamento e delle attività della

Commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve comunicare al Consiglio

Direttivo le attività svolte.

Articolo XI – Congedi

Il Consiglio Direttivo può, per seri e giustificati motivi, concedere a qualsiasi Socio che lo

richieda, un congedo per un determinato periodo di tempo. Questo congedo permette all’assente

di conservare il suo titolo di Socio, ma il Club non può considerarlo come presente ai fini delle

percentuali di presenza. Perciò, se egli non assiste alla riunione regolare di un altro Club, sarà

considerato assente, a meno che la sua assenza, autorizzata in base al disposto dell’articolo VII

dello Statuto, non possa essere considerata ai fini del computo delle presenze alle riunioni del

Club; solo in questo caso non si terrà conto della sua assenza.

Articolo XII – Finanze

1. Prima dell’inizio di ogni anno rotariano, il Consiglio Direttivo prepara un preventivo delle

entrate e delle uscite per l’anno in questione. Questo preventivo rappresenta il limite massimo

di spesa per le rispettive voci, salvo diversa decisione dell'Assemblea dei Soci su proposta del

Consiglio Direttivo.

Il preventivo, predisposto dal Consiglio Direttivo, è sottoposto all'approvazione

dell'Assemblea dei Soci entro trenta giorni.

Entro tre mesi dal termine di ciascun anno rotariano il Consiglio Direttivo predispone un

rendiconto consuntivo delle entrate e delle uscite dell'anno precedente che deve essere

sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei Soci nei successivi trenta giorni.

I rendiconti preventivi e consuntivi devono riassumere le vicende economiche e finanziarie

del Club e sono composti da un prospetto economico - patrimoniale e da una relazione sulla

gestione riguardante l'amministrazione e i progetti di volontariato, in modo da costituire uno

strumento di trasparenza e di controllo dell'intera gestione economica del Club. Gli avanzi o

utili di gestione sono destinati ai soli scopi associativi - istituzionali con esplicito divieto di

distribuzione diretta e/o indiretta ai Soci o a terzi.

In caso di scioglimento del Club per qualsiasi causa, il patrimonio è devoluto per fini di

pubblica utilità conformemente alle finalità del Rotary International.

2. Il Tesoriere deve depositare tutti i fondi del Club in una banca designata dal Consiglio

Direttivo. I fondi saranno imputati a cura del Tesoriere in due parti: amministrazione del Club

e progetti di servizio.

3. Tutte le fatture devono essere pagate dal Tesoriere. In caso di sua assenza od impedimento

da altri due consiglieri autorizzati.

4. Una volta l’anno, tutte le operazioni finanziarie del Club devono essere sottoposte a

un’accurata revisione contabile condotta da parte di persona qualificata nominata dal

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Consiglio Direttivo all’interno dei Soci.

5. L’anno finanziario del Club comincia il 1° luglio e termina il 30 giugno, e per la riscossione

delle quote sociali viene diviso in due semestri che vanno rispettivamente dal 1° luglio al31

dicembre, dal 1°gennaio al 30 giugno. Il pagamento delle quote pro capite e degli

abbonamenti alla rivista ufficiale vanno effettuati entro il 1° luglio e il 1° gennaio di ogni

anno, in base al numero dei Soci del Club esistenti alle date sopra indicate.

6. Tutti i Soci hanno diritto, previa richiesta indirizzata al Presidente e/o al Tesoriere, di avere

copia dei rendiconti preventivi e consuntivi approvati dall'Assemblea dei Soci e di chiedere al

Presidente e/o al Tesoriere in qualsiasi momento notizie sull'andamento della gestione

finanziaria del Club. Il Presidente e/o il Tesoriere sono tenuti ad evadere celermente le

richieste avanzate dai Soci inerenti la gestione finanziaria del Club.

Articolo XIII - Procedura per la nomina dei Soci

1. Soci effettivi.

a) Periodicamente, il Consiglio Direttivo prenderà in esame la lista delle categorie occupate e

vacanti, aggiornata dalla sottocommissione competente e, deciso se considerare "aperta" una o

l'altra delle categorie vacanti, ne informerà i Soci, invitandoli a presentare eventuali

candidature tramite il Segretario.

b) Il Consiglio Direttivo, ricevuta una proposta di candidatura, esaminerà anzitutto le

condizioni di eleggibilità del candidato dal punto di vista delle categorie, farà indagare dalla

apposita sottocommissione sul suo carattere, sulla sua reputazione professionale e sociale e

sulla sua eleggibilità in generale. Essa incontrerà il candidato per farne la diretta conoscenza e

per informarlo delle responsabilità e dei doveri del Socio. La stessa sottoporrà le sue

conclusioni al Presidente della Commissione per l’Effettivo, per la redazione del rapporto al

Consiglio Direttivo.

Qualunque sia la decisione del Consiglio Direttivo, il Socio presentatore ne viene informato

tramite il Segretario.

c) Se la decisione è favorevole, il nome del Candidato viene segnalato con lettera riservata, a

tutti i Presidenti dei Club milanesi.

Qualora entro 15 gg. non pervenga alcuna riserva da parte dei Presidenti interpellati, l'iter

della candidatura procede come previsto al successivo punto d).

Nel caso, invece, di seria e motivata riserva da parte di uno o più Presidenti di Club milanesi,

il Consiglio Direttivo del Club proponente disporrà per un supplemento di istruttoria. Al

termine della stessa, la candidatura verrà rimessa in votazione ed accettata solo se su di essa il

Consiglio Direttivo, all'unanimità, si esprima favorevolmente.

d) Ultimata la procedura di cui sopra il Segretario notificherà per iscritto a tutti i Soci il nome

del Candidato, la sua attività e la categoria che è chiamato a rappresentare. I Soci hanno 7

giorni di tempo per opporsi a tale candidatura, rivolgendosi a un membro del Consiglio

Direttivo, con ragioni plausibili.

e) Se non si riceverà nessun parere negativo, il Candidato verrà considerato come avente i

requisiti richiesti per diventare Socio. Se invece verranno sollevate delle obiezioni, il

Consiglio Direttivo le esaminerà nel corso di una riunione regolare o speciale, mettendole poi

ai voti. Se non ci sarà più di un voto negativo, il Candidato verrà considerato come avente i

requisiti richiesti per diventare Socio.

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f) Il Segretario informerà allora di tale decisione il Socio proponente e il Candidato stesso.

g) Quando il Candidato avrà pagato la tassa d’ammissione conformemente all’art. VI, egli

verrà considerato come regolarmente eletto.

h) Il Presidente consegnerà al nuovo Socio la tessera sociale in occasione della prima riunione

settimanale del Club, dopo che il Socio proponente lo avrà presentato agli altri Soci,

illustrandone la personalità con un succinto, ma completo curriculum vitae.

i) Il Segretario raccoglierà i dati relativi al nuovo Socio e li invierà al segretario generale del

Rotary International ed alla segreteria Distrettuale. Il Presidente, inoltre, deve affiancare al

nuovo arrivato un Socio che lo aiuti a integrarsi nel Club, e deve coinvolgerlo nelle attività e

nei progetti del Club.

2. Soci Onorari

Per la nomina a socio onorario del Club è necessaria, l’unanimità del Consiglio Direttivo che

ne darà poi comunicazione ai Soci in una qualsiasi riunione del Club.

I soci onorari vanno confermati o meno dal Consiglio Direttivo all’inizio di ogni anno

rotariano.

Articolo XIV - Mozioni

Nessuna mozione o risoluzione che possa impegnare il Club in qualsiasi maniera sarà discussa

prima di essere stata esaminata ed approvata dal Consiglio Direttivo. Le eventuali mozioni

proposte a una riunione del Club dovranno essere trasmesse senza commenti al Consiglio

Direttivo.

Articolo XV - Schema dell'Ordine del Giorno delle riunioni

L'ordine del giorno delle riunioni ordinarie del Club segue generalmente lo schema seguente:

apertura,

saluto agli ospiti;

comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane; relazione o altra manifestazione secondo il

programma;

chiusura.

Articolo XVI - Modificazioni al Regolamento

Il presente Regolamento potrà essere modificato da un'assemblea del Club, purché le modifiche

non siano in contraddizione con le norme Statutarie. Perché una modifica venga approvata,

occorrerà la presenza di almeno un terzo dei Soci e il voto favorevole dei 2/3 dei presenti, i

quali dovranno essere avvisati per iscritto della proposta di emendamento almeno 10 giorni

prima della riunione stessa. Nessuna modifica che non sia conforme allo Statuto del Club od in

conflitto con lo Statuto tipo o con lo Statuto-Regolamento del Rotary International potrà essere

apportata al presente Regolamento.

Versione approvata il 13/06/2017