ACCORDO TERRITORIALE DI CONCILIAZIONE · ASL MILANO, COMUNE DI MILANO, AMBITO DI SESTO SAN GIOVANNI...

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1 PIANO TERRITORIALE PER LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO ASL MILANO, COMUNE DI MILANO, AMBITO DI SESTO SAN GIOVANNI E AMBITO DI CINISELLO BALSAMO

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PIANO TERRITORIALE PER LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI

LAVORO

ASL MILANO, COMUNE DI MILANO, AMBITO DI SESTO SAN GIOVANNI E AMBITO DI CINISELLO BALSAMO

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INDICE

PREMESSA

BUDGET

PROPOSTE PER LA SPERIMENTAZIONE

1. Area Pubblica

2. Area Privata

3. Soggetti Attivi

4. Terzo Settore Area Volontariato

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PREMESSA

All’interno del piano di lavoro territoriale per la promozione di interventi di conciliazione vita e lavoro nella Provincia di Milano, l’ASL Milano e i comuni di appartenenza propongono sperimentazioni che nascono da alcune indicazioni condivise. La conciliazione vita-lavoro è un tema non residuale, ma che riveste una grande importanza come indicatore di qualità nello sviluppo e nella crescita dei territori e per questo crediamo debbano essere interpretati non come politiche marginali e temporanee. Le proposte, valutate all’interno delle caratteristiche e dei bisogni dei diversi territori, si propongono come azioni sperimentali che devono avere una stretta relazione con le realtà in cui si collocano. Risulta fondamentale che ogni azione trovi una sua forma di sostenibilità e di continuità, per non rappresentare una risposta sporadica e limitata nel tempo ai bisogni emergenti. Questo significa che è necessario elaborare modelli che possano essere esportabili e ripetibili nel tempo e riescano a capitalizzare i finanziamenti messi a disposizione e dimostrino la validità dei risultati raggiunti nell’interesse della collettività . Pertanto lo sforzo di programmazione che si intende fare ha come obiettivo la “messa a sistema” delle sperimentazioni o implementando azioni già avviate o promuovendo nuove azioni che possano rivelarsi risposte concrete e riproponibili all’interno dei contesti sociali.La redazione del Piano Territoriale di Conciliazione sottoscritto dalle ASL del territorio della Provincia di Milano deve rappresentare per i sottoscrittori una reale opportunità di declinare a livello locale – in coerenza con le specificità e le diversità presenti nell’area metropolitana – la dote di conciliazione.In tal senso sarà necessario comprendere questo lavoro ed i progetti sperimentali nei costituendi Piani di Zona del prossimo triennio.Solo adattando alle singole realtà il sistema dotale è possibile rispondere in modo adeguato ai bisogni espressi dalla popolazione e incidere concretamente sulla necessità delle famiglie di conciliare tempo di cura e tempo lavoro. Ci si propone di individuare alcuni criteri di accesso alla dote relativi al target di beneficiari (fascia di età, tipologia di contratto, condizione sociale e occupazionale dei genitori….) e al ventaglio di servizi di conciliazione presso i quali spendere la dote, a partire da quelli individuati dalla Regione Lombardia.Si ritiene importante valorizzare, anche in questa occasione, il lavoro relativo all’accreditamento dei servizi per la prima infanzia.Si ritiene di cruciale importanza sostenere le iniziative sperimentali e la promozione della dote di conciliazione con un piano di comunicazione efficace: ciascuna Istituzione si impegna ad attivare al riguardo le proprie Strutture dedicate alla comunicazione per rendere il piano coordinato.

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BUDGET

Budget complessivo per ASL Milanodi cui alla DGR 1576 del 20/4/2011 da validare al Tavolo politico-istituzionale:

Rete per la conciliazione € 100.000 Servizi interaziendali € 40.000(i restanti € 40.000 costituiranno il budget unico provinciale)

__________TOTALE € 140.000

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PROPOSTE PER SPERIMENTAZIONE

Preliminarmente, si elencano di seguito le aree di intervento nelle quali si intendono realizzare sperimentazioni e azioni progettuali finalizzate a favorire la conciliazione vita-lavoro, corrispondenti agli ambiti previsti nell’Accordo territoriale sottoscritto il 7.07.2011:

1. Area PubblicaRientrano in questa area di intervento tutti i progetti volti a migliorare l’accessibilità dei servizi pubblici attraverso la sperimentazione di nuove modalità organizzative e gestionali, e le azioni volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni. Budget previsto: € 80.000

2. Area Privata con particolare riferimento alla piccola/media impresaRientrano in questa area gli interventi che prevedano il coinvolgimento del settore privato con particolare riferimento alla piccola e media impresa, per stimolare la messa in rete di soggetti che, seppur motivati, non riescono autonomamente a sviluppare e proporre soluzioni/interventi di conciliazione vita – lavoroBudget previsto: € 20.000

3. Soggetti AttiviRientrano in questa area i singoli soggetti attivi ( genitori, mamme lavoratrici, libere professioniste, ecc.).L’obiettivo è di favorire l’incontro dei soggetti attivi in specifiche realtà territoriali (ambito di un polo didattico, quartiere…) , di stimolare la messa in contatto e la creazione di reti di mutuo aiuto, di attivare la capacità di messa a fuoco dei propri specifici bisogni ed insieme sviluppare percorsi per l’ideazione e la realizzazione di soluzioni di conciliazione.Budget previsto: € 20.000

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4. Terzo Settore – VolontariatoRientrano in questa area le organizzazioni del Terzo Settore e del Volontariato, che testimoniano la possibilità di offrire sui territori diverse unità di offerta sociale quale risposta all’attuale crisi del welfare state.L’obiettivo è quello di sostenere le realtà che promuovono sui comuni dell’area milanese interventi innovativi che sostengono in particolare il mondo femminile a rientrare nel mercato del lavoro dopo la maternità.Budget previsto: € 10.000

Ci si avvale della consulenza della Società Variazioni, indicata da Regione Lombardia.Budget previsto € 10.000

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1. AREA PUBBLICA

Fattibilità di orario a menù (Comune di Milano)

Si ipotizza un intervento sperimentale presso uno sportello aperto al pubblico del Comune di Milano : il progetto prevede la flessibilizzazione degli orari di apertura al pubblico attraverso ipotesi di utilizzo di orario a menù nei confronti dei dipendenti interessati dalla sperimentazione.

Azioni da intraprendere: sarà necessario prevedere una fase sperimentale in cui personale che darà la propria disponibilità venga svincolato dall’impegnativa oraria contrattualmente prevista dai contratti collettivi di lavoro attraverso “menù di orari” previamente analizzati con i lavoratori e concordati con le organizzazioni sindacali per garantire la riorganizzazione e la maggiore flessibilità degli orari di apertura al pubblico.

Per “orario a menù” si intende una gestione dell’orario di lavoro estremamente flessibile, nel quale le scelte personali di orario di lavoro vengono conciliate e collegate al fabbisogno dell’impresa. Viene concordato un numero di ore variabili in funzione delle esigenze di mercato e dei cicli di produzione.Il modello degli “orari a menù” si basa sull’idea di regolare il lavoro, all’interno dei limiti massimi previsti dalla legge, in modo da consentire una scelta sia del lavoratore che dell’impresa. Presuppone una definizione del menù degli orari possibili, concordata ed accettata e presuppone inoltre l’accettazione di diritti e doveri da parte dei due soggetti.Il modello può funzionare se basato sulla libera scelta delle persone in relazione alle diverse esigenze.Il modello “orari a Menù” innesca modalità organizzative diverse, e spesso incontra una maggiore soddisfazione sia da parte del lavoratore che dell’impresa.

Nella scelta del servizio interessato dalla sperimentazione (sportello pubblico) potrebbe influire l’analisi dei seguenti fattori:• analisi su assenteismo del personale;• analisi su tipologia del personale presente (ad esempio alta percentuale di mamme

con bambini piccoli o con esigenze familiari particolari già note);• valutazioni di reclami su orari di apertura servizio del servizio di sportello.

Budget previsto € 20.000 per intervento consulenti Università Milano

Attivazione di un Punto Unico di Accesso per l’Assistenza Domiciliare Integrata con ASL Milano (Ambito territoriale di Cinisello Balsamo)

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Si ritiene funzionale proseguire con un’azione già prevista nel Progetto “dar Tempo al Tempo” presentato dal comune di Cinisello Balsamo nell’ambito del 3° bando regionale ex art. 6, l.r. 28/2004 (approvato con d.g.r. n. VIII/11226 del 10/2/2010).

Obiettivi dell’azione:• favorire una effettiva e concreta integrazione sociosanitaria e sociale, sia sul piano

organizzativo che tecnico-professionale ed operativo, in grado sia di operare una lettura del bisogno sia di individuare i percorsi assistenziali più appropriati, accompagnando adeguatamente la persona e i suoi familiari;

• migliorare l'efficacia e l’efficienza dell'azione sociale e sanitaria• far risparmiare tempo agli utenti e alle loro famiglie per l’ottenimento di informazioni

e servizi• diminuire gli spostamenti sul territorio necessari per accedere a informazioni e

servizi socio sanitari di ambito• conciliare il tempo di lavoro con il tempo di cura e per sé.

Destinatarie e destinatarie dell’azione, utenti del Punto Unico di Accesso, sono nello specifico:

• cittadini e cittadine con problematiche di ordine socio-assistenziale e sanitario dei comuni dell’ambito - anziani e loro famiglie

• famiglie in condizioni di non-autosufficienza;• famiglie e persone in condizioni di fragilità, residenti nei comuni dell’ambito• uomini e donne che entrano in condizioni di fragilità sociali (per es. perdita del

lavoro).

Azione CRS in Comune (Ambito territoriale di Cinisello Balsamo)

Si ritiene funzionale proseguire con un’azione già prevista nel Progetto “dar Tempo al Tempo” presentato dal comune di Cinisello Balsamo nell’ambito del 3° bando regionale ex art. 6, l.r. 28/2004 (approvato con d.g.r. n. VIII/11226 del 10/2/2010).

La sperimentazione si pone in continuità con il progetto Tempo al Centro, finanziato con il 2° bando per la concezione di contributi ai comuni finalizzati alla predisposizione e attuazione dei Piani Territoriali degli Orari. La città on line vuole implementare azioni progettuali che incentivino e aumentino l’uso interattivo del portale comunale CBMonline, dotandolo di nuovi servizi di pagamento e incrementando il livello di interattività degli stessi, al fine di semplificare, migliorare la relazione tra cittadini/e e amministrazione comunale, e ridurre la presenza fisica a sportelli e uffici del comune servizi disponibili on-line. Inoltre l’azione si propone di incentivare l’uso interattivo della Carta Regionale dei Servizi come strumento di accesso ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni.

Pagamenti on-line

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La sottoazione verte sull’attivazione della funzione “Pagamenti On-Line”, all’interno del portale del Comune CBMonline.La funzione consentirà l’erogazione del servizio di pagamento di tributi e altri oneri da parte di cittadini/cittadine, imprese e altri soggetti. L’amministrazione comunale sta valutando la tipologia di servizi per i quali sarà attivato il in via prioritaria il pagamento, tra questi:

• multe• certificazioni anagrafiche• iscrizione ai Centri Ricreativi Estivi e agli asili Nido• certificati di destinazione urbanistica;• copie dei verbali della Polizia Locale relativi agli incidenti stradali (certificati e

documentazione che potrebbero essere disponibili sul Portale CBMonline, con il contestuale pagamento dei diritti; il servizio potrebbe essere completato con la spedizione del certificato stesso, previa firma digitale, mediante la posta elettronica certificata).

Il pagamento avverrà mediante la realizzazione di un modulo di gestione pagamenti che consentirà, oltre alla gestione degli importi da pagare, anche la gestione di:

• commissioni previste dall’istituto che eroga la fornitura del servizio di pagamento (fisse od in percentuale sull’importo pagato)

• spese accessorie previste dal comune in relazione al servizio richiesto (fisse od in percentuale sull’importo pagato.

Il progetto prevede anche alcuni strumenti applicativi di reportistica dei pagamenti, disponibili sulla Black Box installata in ogni Nodo Ente. La reportistica dei pagamenti fornisce all’ente un valido supporto per le operazioni di verifica dei pagamenti effettuati sul portale dagli utenti.

•costi aggiuntivi per implementare le azioni 1 e 2 – queste attività richiedono l’integrazione degli applicativi con gli attuali sistemi informatici comunali. Budget complessivo previsto € 20.000

Potenziamento dei servizi on line attualmente presenti nelle Amministrazioni comunali (Ambito di Sesto San Giovanni)

Obiettivi:

• Perseguire una maggiore efficacia e tempestiva rispondenza alle aspettative degli utenti attraverso l'utilizzo della rete e delle tecnologie informatiche;

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• progettare nuove modalità di interazione con l’utenza non condizionate da vincoli temporali e logistici, accompagnate da un'informazione mirata e agevolmente fruibile;

• migliorare l’accessibilità dei servizi;• diminuire i tempi di attesa;• incentivare la fruizione dei servizi on-line, in modo da soddisfare le diverse tipologie

di utenti;• attenuare la pressione sui canali di erogazione tradizionali; • estendere, grazie all’introduzione di servizi on line, gli orari dei servizi pubblici: il

servizio erogato on line si configura come uno sportello virtuale aperto 24h/24h;• ridurre il numero di spostamenti;• restituire tempo ai cittadini.

Si individuano due possibili azioni:1. Estendere le modalità di pagamento on line a tutti i servizi educativi (asili nido, pre e

post scuola, centri ricreativi estivi.2. Sperimentare una modalità innovativa per l’iscrizione a Centri ricreativi estivi

istituendo, ad esempio, un numero verde dedicato.

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Valorizzazione delle esperienze in materia di politiche di conciliazione attivate negli anni dall’Amministrazione Comunale nei confronti dei propri dipendenti e delle risorse territoriali. (Ambito di Sesto San Giovanni)

Si individuano due possibili azioni:1. Accompagnamento alla costruzione dei piani di congedo e di rientro dopo la nascita

di un figlio;2. Accompagnamento alla costruzione di piani degli orari di lavoro personalizzati per

rispondere ai bisogni di conciliazione derivanti dai carichi di cura;3. Vademecum – rivolto alla cittadinanza – sulle risorse territoriali e sui servizi di

conciliazione e sulla normativa di riferimento (diritti e doveri in relazione ai differenti contratti di categoria).

Budget complessivo previsto € 25.000

Potenziamento dei servizi di conciliazione attualmente presenti nelle Amministrazioni comunali (Ambito di Sesto San Giovanni e Comune di Milano)

L’obiettivo è quello di sostenere le necessità di conciliazione delle famiglie nei periodi di sospensione del calendario scolastico (esempio vacanze di Natale, Pasqua, ecc.) e per le esigenze che non trovano risposta nei servizi tradizionali.

Si individuano due possibili azioni:1. sperimentare un centro ricreativo invernale per la fascia di età 3-6 anni durante le

vacanze di Natale e/o Pasqua.2. potenziare il servizi “Per mano” con la formalizzazione di un albo delle baby sitter

prevedendo momenti valutazione delle competenze, formazione specifica, stage presso i servizi prima infanzia anche in collaborazione con lo sportello Assistenza familiare.

Budget previsto € 15.000

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2. AREA PRIVATA

Asili di via e commesso-jolly (Comune di Milano)

Si ipotizza di dare attenzione alla piccola media impresa che notoriamente presenta le maggiori difficoltà ad articolare autonomamente progetti di conciliazione vita –lavoro.

Si propone di individuare, possibilmente nella stessa area, quartiere, un ambito con insediamento di piccole – medie imprese, o gruppo di attività commerciali e supportare questa specifica realtà sia nella definizione di interventi di conciliazione condivisi che nella creazione di una rete.Per l’individuazione del gruppo di piccole-medie imprese/ attività commerciali in relazione alle quali effettuare la sperimentazione, si ritiene necessario il supporto della CCIA, soggetto promotore dell’accordo di collaborazione per la realizzazione della rete territoriale per la conciliazione.

Azioni da intraprendere: individuazione, attraverso studi ed analisi già effettuate su specifici distretti o aree commerciali da parte della CCIA di un gruppo di soggetti / piccoli imprenditori/commercianti che si renda disponibile ad affrontare le problematicità già evidenziate, mettendosi in rete e lavorando congiuntamente per l’individuazione e la sperimentazione di concreti progetti, mirati a favorire la conciliazione tra orari e organizzazione delle attività e/o esigenze dei dipendenti.Azioni da intraprendere:alcune ipotesi di messa in rete potrebbero essere le seguenti: • istituzione di asili di via;• condivisione di lavoratori/commessi jolly che potrebbero lavorare in diverse realtà e

permettere così la sperimentazione di orari di lavoro differenziati, o part time anche in realtà aziendali di piccole dimensioni che, non disponendo di un’ampia disponibilità di personale, sono impossibilitati a prendere in considerazione orari di lavoro alternativi o più mirati alle esigenze del personale.

A tale proposito sarebbe opportuno prevedere modalità di sostegno concreto alla piccole realtà finalizzate a facilitare una messa in rete fra di loro per l’ottimizzazione di risorse, servizi, progettualità.

Budget previsto € 20.000

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3. SOGGETTI ATTIVI

“Community mobilization” delle mamme (Comune di Milano)

Il progetto si propone di avviare una sperimentazione in uno o più Quartieri della città di Milano (NIL, cioè aree omogenee in base alle quali il Comune ha definito analiticamente il fabbisogno di servizi all’interno del PGT) mirato favorire l’aggregazione di gruppi di mamme che frequentano, vivono una specifica area della città, con l’obbiettivo di favorire la creazione di una “ community mobilization” delle mamme sui temi della conciliazione vita-lavorio che possa poi essere sviluppato in altri quartieri della città.

L’idea che si vuole sviluppare e sperimentare è l’avvio un percorso che vede le mamme protagoniste sia nell’attività di messa a fuoco delle tipologie di bisogni legati alla conciliazione della vita familiare con la propria attività professionale o necessità di rientro al lavoro, che l’individuazione e implementazioni di soluzioni creative attingendo alle risorse dalla stesse mamme che possono così metter in gioco le proprie disponibilità, risorse abilità.

La sperimentazione potrebbe articolarsi sulle seguenti azioni:• lavorare su una mappatura del bisogno a livello locale che coinvolga direttamente

le mamme (distribuzione e analisi di questionari);• utilizzare il metodo della “communitiy mobilization” per rendere protagoniste le

mamme sia nell’analisi del bisogno che della proposta di soluzioni creative; • progettazione di risposte ai bisogni che faccia perno sulla “durevolezza” e

“sostenibilità” , privilegiando soluzioni/servizi di conciliazione che possono essere gestite in autonomia dagli appartenenti alla community;

• sperimentare la figura della “mamma community organizer” per radicare il progetto nel territorio e favorire la “messa a sistema” di un modello esportabile anche in altri quartieri della città;

• utilizzare ambiti già frequentati dalle mamme, come i poli didattici, per sviluppare momenti di incontro e progettazione;

• avviare strumenti, quali web community per sviluppare e rafforzare la comunicazione e lo scambio di informazioni tra i soggetti coinvolti.

Budget previsto € 20.000

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4. TERZO SETTORE AREA VOLONTARIATO

Potenziare l’offerta “BABY PARKING” (Ambito territoriale di Cinisello Balsamo)

Attualmente il servizio di “baby parking” è già attivo nel Comune di Cinisello Balsamo ed è gestito da organizzazioni del terzo settore. Il servizio è pensato per sostenere le donne/madri che hanno la necessità di “rimettersi nel mercato del lavoro” dopo la maternità. Lasciando il proprio bimbo in un luogo ri-conosciuto alla donna viene data la possibilità di sostenere un colloquio, accedere ai servizi per la ricerca del lavoro, prevedere la possibilità di frequentare corsi ri-professionalizzanti. Questa azione potrebbe nel corso dell’anno di sperimentazione divenire modello esportabile sui territori della provincia di Milano.

Budget € 10.000,00.