MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀDEL SERVIZIO...

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Delibera n. 202/99 AEEG (e successivo Testo Integrato 4/04) Obiettivi: Regolare la qualità del servizio elettrico, stabilendo per ciascun ambito territoriale specifici livelli tendenziali della durata cumulata annua delle interruzioni lunghe (oltre 3 min) senza preavviso. Scopo: Portare in Italia la continuità del servizio elettrico ai livelli dei migliori risultati europei, riducendo al contempo gli squilibri tra le diverse aree del territorio nazionale. MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO MEDIANTE L’USO DELLA BOBINA DI PETERSEN NELLE RETI IN MT

Transcript of MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀDEL SERVIZIO...

Delibera n. 202/99 AEEG (e successivo Testo Integrato 4/04)

Obiettivi: Regolare la qualità del servizio elettrico, stabilendo

per ciascun ambito territoriale specifici livelli tendenziali della

durata cumulata annua delle interruzioni lunghe (oltre 3 min)

senza preavviso.

Scopo: Portare in Italia la continuità del servizio elettrico

ai livelli dei migliori risultati europei, riducendo al contempo

gli squilibri tra le diverse aree del territorio nazionale.

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO MEDIANTE

L’USO DELLA BOBINA DI PETERSEN NELLE RETI IN MT

SCOPO DELL’INTRODUZIONE

DELLA BOBINA DI PETERSEN

Perseguire il miglioramento della

qualità del servizio richiesto

dall’Autority, senza interessare

l’ambito della pianificazione ma

soltanto quello

dell’ organizzazione e della gestione

CONTENENDO I COSTI

SITUAZIONE ORIGINARIA

RETI IN MEDIA TENSIONE CON NEUTRO ISOLATO DA TERRA

Eo Co Co Co

AT MTT

S

R

ET

ES

ER

CARATTERISTICHE:

- Esercizio radiale

- Elevato grado di isolamento

- Ridotte capacità verso terra, nel caso di linee aeree corte

Si tratta di una scelta storica.

Quando si sono sviluppate le prime reti in MT, erano costituite in gran

parte da linee aeree di breve estensione.

Questo, come vedremo, rendeva molto piccola la corrente nel caso di

guasto monofase a terra (Ig), rispetto ai sistemi con neutro francamente

a terra.

Una piccola corrente di guasto:

• va comunque aperta, perché bastano 100 mA per uccidere un uomo;

• è di facile interruzione;

• ha basse probabilità di innescare un fenomeno di

“autoalimentazione dell’arco elettrico” (fenomeno per cui l’aria del

canale conduttivo si ionizza per effetto termico; di conseguenza, anche

all’eventuale cessare della causa che ha scatenato il corto circuito,

l’arco perdura e il guasto diventa permanente, in quanto l’aria ha ormai

perso le sue caratteristiche dielettriche).

Con l’aumentare dell’estensione delle reti MT (soprattutto in cavo), la Ig è progressivamente cresciuta e questo vantaggio si è via via ridotto!

RETI IN MEDIA TENSIONE CON NEUTRO ISOLATO

Guasto monofase a terra

Per lo studio del guasto monofase a terra

risulta agevole l’utilizzo della trasformazione

di variabili ai componenti simmetrici (Fortescue)

IgEo Co Co Co

AT MTT

S

R

ET

ES

ER

3Rg

Co

Ed Ei = 0 Eo

Id = Ii = Io = Ig / 3

og

dgoid

C

jR

EIIII

ω−

====33

go

dog RCj

ECjI

ωω31

3

+=

go

d

o

oo RCj

E

C

IjE

ωω 31+−==

In termini di componenti simmetrici, un circuito equivalente molto

semplificato per lo studio del guasto monofase a terra è il seguente:

tipico

guasto

resistivo

PROTEZIONI

3Rg

Co

ER Ei = 0 Eo

Id = Ii = Io = Ig / 3

og

dgoid

C

jR

EIIII

ω−

====33

go

dog RCj

ECjI

ωω31

3

+=

go

d

o

oo RCj

E

C

IjE

ωω 31+−==

Appare evidente che in queste reti

può essere utile l’impiego di relè

sensibili alle grandezze omopolari

(grandezze che subiscono grandi

variazioni durante i guasti).

Le tensioni e correnti di sequenza

diretta e inversa restano invece

praticamente inalterate.

La selezione del tronco guasto basata

sul controllo della tensione omopolare

non è però possibile (su ogni linea la

E0 è non nulla).

Come noto, si ricorre a relèvarmetrici omopolari di tipo direzionale (“protezione direzionale di terra”).

RETI IN MEDIA TENSIONE CON NEUTRO

A TERRA TRAMITE REATTANZA ACCORDATA

CoCoCo

AT MT

T

S

R

ET

ES

ER

ICIL

CLg III +=

La corrente di guasto si richiude in parte attraverso le capacità verso terra

e in parte attraverso la reattanza di accordo.

IL è praticamente in controfase con IC (circuiti induttivo e capacitivo).

Se sono vicini in modulo, Ig può risultare molto piccola.

Circuito equivalente semplificato per lo studio del guasto

3Rg

CoEd Eo

Id = Ii = Io = Ig / 3

3L

G

023

1

CL

ω=

Facendo in modo che: Risulta in teoria:

0=

∞=

g

eq

I

Z

Circuito risonante parallelo Si ottengono di nuovo Ig molto piccole!

CABINA PRIMARIA DI CORVARA

Un’applicazione reale

130 KV

131.381.01-0.14

130 kV

129.541.00-1.12

20 kV

19.520.98

-33.06

20 KV

20.101.01

-31.26

V~

Rete AT

6.201.78

V~

Rete AT

10.336.54

0.0

00.

00

0.0

00.

00

Tra

sf.

25 M

VA

10.336.5446.92

-10.32-5.5846.92

Tra

sf25

MV

A

6.201.7825.20

-6.20-1.1525.20

0.0

00.

00

0.0

00.

00

6.283.54

-6.28-3.54

Ca

mp

olo

ngo

6.283.5462.29

-5.91-2.7662.29

Carico Campolongo

5.912.76

3.100.48

-3.10-0.48

0.900.15

-0.90-0.15

2.190.51

-2.19-0.51

Pla

n d

e G

ralb

a

3.100.4834.04

-3.06-0.7934.04

Co

l F

osc

o

0.900.1512.45

-0.90-0.3012.45

4.032.04

-4.03-2.04

La

Vill

a

4.032.0444.49

-3.87-2.0144.49

Carico La Villa

3.872.01

S.

Cri

stin

a

2.190.5125.66

-2.16-0.9825.66

Car. P. Gralba

3.060.79

Car. C. Fosco

0.900.30

Car. S. Crist.

2.160.98

130 KV

131.381.01-0.14

130 kV

129.541.00-1.12

20 kV

19.520.98

-33.06

20 KV

20.101.01

-31.26

V~

Rete AT

6.201.78

V~

Rete AT

10.336.54

0.0

00.

00

0.0

00.

00

Tra

sf.

25 M

VA

10.336.5446.92

-10.32-5.5846.92

Tra

sf25

MV

A

6.201.7825.20

-6.20-1.1525.20

0.0

00.

00

0.0

00.

00

6.283.54

-6.28-3.54

Ca

mp

olo

ngo

6.283.5462.29

-5.91-2.7662.29

Carico Campolongo

5.912.76

3.100.48

-3.10-0.48

0.900.15

-0.90-0.15

2.190.51

-2.19-0.51

Pla

n d

e G

ralb

a

3.100.4834.04

-3.06-0.7934.04

Co

l F

osc

o

0.900.1512.45

-0.90-0.3012.45

4.032.04

-4.03-2.04

La

Vill

a

4.032.0444.49

-3.87-2.0144.49

Carico La Villa

3.872.01

S.

Cri

stin

a

2.190.5125.66

-2.16-0.9825.66

Car. P. Gralba

3.060.79

Car. C. Fosco

0.900.30

Car. S. Crist.

2.160.98

ZoATZiAT

CIRCUITI EQUIVALENTI DEI COMPONENTI

Rete di Alimentazione AT Ed

ZdAT

Ei = 0 Eo = 0

Trasformatore AT/MT

ZT

3Zterra

Tratto di linea

d, i

o

CIRCUITO EQUIVALENTE PER LO STUDIO DEL GUASTO

ZdAT

Ei = 0

3Zterra(bobina)

ZT

Ed

ZiAT ZT

Eo = 0

ZoAT

Id=Ii=Io=Ig/3

RISULTATI DELLE SIMULAZIONI

Corrente di corto circuito franco monofase a terra

0.300 0.240 0.180 0.120 0.060 0.000 [s]

1.0000

0.600

0.200

-0.2000

-0.6000

-1.0000

La Villa: Phase Current A in kA

Grafico

Date: 3/23/2001

Annex: /1

DIg

SIL

EN

T

Neutro Isolato Ig = 202 A

0.400 0.320 0.240 0.160 0.080 0.000 [s]

0.500

0.300

0.100

-0.1000

-0.3000

-0.5000

La Villa: Phase Current A in kA

Grafico

Date: 3/23/2001

Annex: /1

DIg

SIL

EN

T

Neutro Compensato Ig = 3,3 A

Neutro Isolato

Neutro

Compensato

13.012.011.010.09.008.007.006.005.004.003.002.001.00-1.00-2.00-3.00-4.00-5.00-6.00-7.00-8.00-9.00-10.0-11.0-12.0-13.0-14.0

8.00

7.00

6.00

5.00

4.00

3.00

2.00

1.00

-1.00

-2.00

-3.00

-4.00

-5.00

-6.00

-7.00

-8.00

-9.00

0.0125 p.u./Tick 0.9000 kV/Tick

11.662 kV/143.47°

0.102 p.u./52.63°

0.091 p.u./-127.37°

20 kV: Zero-Sequence Voltage in kVLa Villa: Zero-Sequence Current in p.u.Campolongo: Zero-Sequence Current in p.u.

Grafico 2

Date: 3/23/2001

Annex: /2

DIg

SIL

EN

T

13.012.011.010.09.008.007.006.005.004.003.002.001.00-1.00-2.00-3.00-4.00-5.00-6.00-7.00-8.00-9.00-10.0-11.0-12.0-13.0-14.0

8.00

7.00

6.00

5.00

4.00

3.00

2.00

1.00

-1.00

-2.00

-3.00

-4.00

-5.00

-6.00

-7.00

-8.00

-9.00

0.0125 p.u./Tick 0.8000 kV/Tick

10.821 kV/147.53°

0.114 p.u./-121.62°

0.084 p.u./-123.31°

20 kV: Zero-Sequence Voltage in kVLa Villa: Zero-Sequence Current in p.u.Campolongo: Zero-Sequence Current in p.u.

Grafico 2

Date: 3/23/2001

Annex: /2

DIg

SIL

EN

T

Grandezzedi sequenza omopolare

PROTEZIONI

Anche se un eventuale pregio delle basse Igpotrebbe essere la possibilità di esercire il

sistema con una fase a terra, si tratta di

un’ipotesi non accettabile, poiché costituisce

un sicuro pericolo per le persone: la

corrente che attraversa l’essere umano in

caso di contatto con un conduttore di linea

è bassa ma sicuramente superiore a 100

mA, quindi mortale (per t=∞) secondo le curve di pericolosità della corrente accettate

in sede normativa.

Si richiede pertanto una individuazione selettiva della linea guasta

(magari ritardata nella speranza che il guasto si sia autoestinto)

ed una apertura della linea stessa in tempi accettabili.

3Rg

CoEd Eo

Id = Ii = Io = Ig / 3

3L

G

PROTEZIONI

1) Relè sensibili alla corrente transitoria, speciali, atti a funzionare con un

impulso di corrente e costosi. Presentano il vantaggio di segnalare

tempestivamente anche guasti transitori che vengono estinti dalla bobina

senza richiedere l’apertura della linea e quindi di segnalare agli operatori

eventuali punti deboli dell’isolamento, frequenti sedi di guasti.

2) Si può far uso, in ogni linea, di un relè wattmetrico direzionale,

alimentato da tensione e corrente omopolari e sensibile alle piccole correnti

omopolari in fase con la tensione che non vengono compensate dalla

bobina. I relè, viste le piccole correnti in gioco, devono essere molto sensibili

alla corrente attiva alla frequenza di rete, insensibilizzati alle correnti

armoniche, alimentati da TA toroidali.

Possibili sistemi di protezione:

PROTEZIONI

Un ulteriore sistema di protezione è legato alla circolazione di una elevata

corrente nell’impedenza di accordo (IL):

Se la bobina di Petersen è attraversata da una corrente (per un tempo

superiore a qualche secondo), un relè amperometrico comanda la chiusura

di un interruttore unipolare posto in parallelo alla bobina stessa; in questo

modo, il sistema ha neutro francamente a terra, circola una elevata corrente

di guasto che fa scattare le protezioni di massima corrente della sola linea

interessata dal guasto.

VANTAGGIO: Basso costo. Inoltre si utilizzano le protezioni esistenti, con un

relè aggiuntivo sensibile alla corrente nella bobina

3) Il sistema a minor costo:

PROTEZIONI

NEUTRO ISOLATO:

0.300 0.240 0.180 0.120 0.060 0.000 [s]

1.0000

0.600

0.200

-0.2000

-0.6000

-1.0000

La Villa: Phase Current A in kA

Grafico

Date: 3/23/2001

Annex: /1

DIg

SIL

EN

T

Relè Varmetrici Direzionali alimentati dalle grandezze omopolari ad inizio linea.

PROTEZIONI

NEUTRO ISOLATO:

NEUTRO COMPENSATO:

Relè Varmetrici Direzionali alimentati dalle grandezze omopolari ad inizio linea.

Relè Wattmetrici Direzionali alimentati dalle piccole correnti attive non compensate.

0.800 0.640 0.480 0.320 0.160 0.000 [s]

0.500

0.300

0.100

-0.1000

-0.3000

-0.5000

La Villa: Phase Current A in kA

Grafico

Date: 3/23/2001

Annex: /1

DIg

SIL

EN

T

PROTEZIONI

NEUTRO ISOLATO:

NEUTRO COMPENSATO:

Relè Varmetrici Direzionali alimentati dalle grandezze omopolari ad inizio linea.

Relè Wattmetrici Direzionali alimentati dalle piccole correnti attive non compensate.

Interruttore unipolare parallelo comandato da un relè amperometrico a tempo.

0.800 0.640 0.480 0.320 0.160 0.000 [s]

1.0000

0.600

0.200

-0.2000

-0.6000

-1.0000

La Villa: Phase Current A in kA

Grafico

Date: 3/23/2001

Annex: /1

DIg

SIL

EN

T

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO:

Dati Storici

- 81,5 %

Guasti Monofase per 100 km

- 87,8 %

Scatti totali per 100 km

ANALIZZATORE DI NEUTRO

Il punto di neutro di una rete trifase assume potenziale diverso

da zero quando nel sistema esistono delle dissimmetrie nelle

tensioni di alimentazione o nelle ammettenze verso terra.

Per una rete radiale:

0332211 =⋅+⋅+⋅+⋅ EEENEN VYVYVYVY

Nel caso di terna di alimentazione simmetrica:

ναα

jd

kV

YYYY

YYYVV N

NNNE −

−⋅−=+++

⋅+⋅+⋅−= 1

321

322

11

k: parametro di dissimmetria

d: parametro di smorzamento

υ: parametro di disaccordo

k = 0 ⇒ VNE = 0

υ = 0 ⇒ VNE = max.

Analizzatoredi

neutro

Cabina Primaria

Sbarra MT

VRS (riferimento angolare)

Vn

Posizione motore

Motoreregolazione

bobina

Comando motore

Bobinavariabile

AT

Linee MT

Il luogo geometrico descritto dell’estremità del vettore VNE

al variare dei parametri di rete k,d,υè una circonferenza di diametro |k/d|

passante per l’origine.

Bobina di Petersen

La bobina mobile Trench è una bobina a nucleo tuffante la cui

impedenza può essere variata con continuità cambiando la lunghezza

del traferro di aria. Lo spostamento del nucleo viene effettuato da un

meccanismo guidato da un motore posizionato sulla parte alta della

bobina, con indicazione della posizione sia locale che remota.

Sistema di controllo/accordo

Il Controllore determina in modo automatico il nuovo punto di accordo

della bobina al variare delle condizioni di rete e provvede allo

spostamento del nucleo della bobina per raggiungere il nuovo valore di

induttanza determinato, in tutto in maniera completamente automatica

senza l’ intervento di Operatori o sistemi esterni.