Mietres

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8 C.M. ~ LUOGHI C.M. ~ LUOGHI 9 mietres, un luogo magico da riscoprire di Lalla Facco “Solo per i tuoi occhi” 1981 James Bond, Agente 007 L a mattina è luminosa come solo nella conca ampezzana accade. Il Natale dalle brevi gior- nate rimane sospeso tra albe e tramonti incendiati nell’arco sola- re che da cima Faloria alle Cinque Torri delimita un tempo assolato e lucente. La nevicata tardiva rinvigo- risce lo splendore accecante delle strisce immacolate delle piste che fanno parte integrante del panora- ma di Cortina. Questa mattina esco di casa le cui finestre affacciano sul gruppo della Tofana, delle Cinque Torri, della Croda da Lago. L’abbon- dante nevicata ha coperto la neve artificiale che ha permesso a molti sciatori di godere durante le vacan- ze delle piste perfette che coronano la conca in un paesaggio autunnale ch’è s’è protratto fino a ieri. Oggi la Regina ha messo l’abito in- vernale migliore e stento a trovare parole per descriverla. Mi fermo ad ascoltare la voglia di sciare che so- litamente mi porta a Ra Valles e poi a capofitto dalla vertiginosa Forcel- la Rossa fino alla seggiovia del Col Druscié. Ma per onorare la buona neve e i luoghi storici di Cortina decido per Mietres percorrendo la statale per Dobbiaco e salendo poi a destra sulla strada che conduce al villaggio di Chiave. Sfilo davanti la bellissima Chiamulera e i prati immacolati fino a Col Tondo dove abbandono l’auto. Il piazzale è se- mivuoto e la seggiovia che sale a Mietres quasi disabitata. Indosso una leggera giacca a ven- to, gli scarponi, aggancio gli sci e Foto Giuseppe Ghedina sono subito sospesa sul seggiolino appena dondolante. Il sole è im- menso e il bosco di larici leggeri vibra appena al cadere al suolo del- la neve notturna con tonfi ovattati. Il ruscello che ghiaccio e neve han- no seminascosto rumoreggia da qualche parte e le baite minuscole sono abitate da folletti inimmagi- nabili. La risalita lenta permette di godere del poderoso Pomagagnon, dello svettante Faloria che sovra- stano i boschi e i prati di Mietres. Durante il tragitto in seggiovia, se aguzzo la vista, scorgo i camosci sui ghiaioni del Cristallo. Nel pun- to più alto, stazione d’arrivo della seggiovia, si trova il rifugio omoni- mo che segna 1714 metri. Guardo la vallata e l’anfiteatro maestoso che si sta svelando dietro le ultime nuvole che evaporano e già scendo lungo un pendio facile ma veloce che sinuoso sfiora e penetra il lari- ceto leggiadro. Mi fermo circa a metà del percorso della pista principale e mi siedo al sole sulla panca di una casetta esti- va: lì c’è un piccolo mondo di ricor- di di quando venivo con un amico a chiacchierare di cose importanti, a fare discorsi difficili sulla vita. Perché sono così sola in un luogo tanto facile e magnifico, perché non si viene più a sciare a Mietres? Forse perché la sua magia spaven- ta, il suo lariceto chiacchierino non interessa lo sciatore che ascolta l’iPod. Forse perché Mietres è simu- lacro di una Cortina minore. Forse perché le alchimie della moda han- no ingredienti incomprensibili. Scendo veloce sulle stesse piste che Roger Moore aveva scelto per le im-

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“Solo per i tuoi occhi” 1981 James Bond, Agente 007 di Lalla Facco FotoGiuseppeGhedina 8

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8 C.M.~LUOGHI C.M.~LUOGHI 9

mietres,un luogo magico da riscopriredi Lalla Facco

“Solo per i tuoi occhi” 1981 James Bond, Agente 007

La mattina è luminosa comesolo nella conca ampezzana

accade. Il Natale dalle brevi gior-nate rimane sospeso tra albe etramonti incendiati nell’arco sola-rechedacimaFaloriaalleCinqueTorridelimitauntempoassolatoelucente.Lanevicatatardivarinvigo-risce lo splendore accecante dellestrisce immacolatedellepistechefannoparteintegrantedelpanora-madiCortina.Questamattinaescodicasalecuifinestreaffaccianosulgruppo della Tofana, delle CinqueTorri,dellaCrodadaLago.L’abbon-dante nevicata ha coperto la neveartificialechehapermessoamoltisciatoridigoderedurantelevacan-zedellepisteperfettechecoronanolaconcainunpaesaggioautunnalech’ès’èprotrattofinoaieri.OggilaReginahamessol’abitoin-vernalemiglioreestentoatrovareparoleperdescriverla.Mifermoadascoltarelavogliadisciarecheso-litamentemiportaaRaVallesepoiacapofittodallavertiginosaForcel-laRossafinoallaseggioviadelColDruscié.Maper onorare la buonaneve e i luoghi storici di Cortinadecido perMietres percorrendo lastataleperDobbiacoesalendopoiadestrasullastradacheconduceal villaggiodiChiave.Sfilodavantila bellissima Chiamulera e i pratiimmacolati fino a Col Tondo doveabbandono l’auto. Ilpiazzaleèse-mivuoto e la seggiovia che sale aMietresquasidisabitata.Indossouna leggeragiaccaaven-to, gli scarponi, aggancio gli sci eFo

toGiuseppeGhedina

sonosubitosospesasulseggiolinoappena dondolante. Il sole è im-menso e il bosco di larici leggerivibraappenaalcaderealsuolodel-lanevenotturnacon tonfiovattati.Ilruscellocheghiaccioenevehan-no seminascosto rumoreggia daqualcheparteelebaiteminuscolesono abitate da folletti inimmagi-nabili.LarisalitalentapermettedigoderedelpoderosoPomagagnon,dello svettante Faloria che sovra-stano i boschi e i prati diMietres.Durante il tragitto in seggiovia, seaguzzo la vista, scorgo i camoscisuighiaionidelCristallo.Nelpun-to più alto, stazione d’arrivo dellaseggiovia,sitrovailrifugioomoni-mochesegna1714metri.Guardola vallata e l’anfiteatro maestosochesistasvelandodietroleultimenuvolecheevaporanoegiàscendolungo un pendio facile ma velocechesinuososfioraepenetraillari-cetoleggiadro.Mifermocircaametàdelpercorsodellapistaprincipaleemisiedoalsolesullapancadiunacasettaesti-va:lìc’èunpiccolomondodiricor-didiquandovenivoconunamicoachiacchieraredicoseimportanti,afarediscorsidifficilisullavita.Perchésonocosì sola inun luogotantofacileemagnifico,perchénonsivienepiùasciareaMietres?Forseperchélasuamagiaspaven-ta,ilsuolaricetochiacchierinononinteressa lo sciatore che ascoltal’iPod.ForseperchéMietresèsimu-lacrodiunaCortinaminore.Forseperchélealchimiedellamodahan-noingredientiincomprensibili.ScendovelocesullestessepistecheRogerMooreavevasceltoperleim-

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presediJamesBond,ilfamoso007.Ve ne siete dimenticati? A Cortinaesisteunluogotantofamosoquan-tononvisto.Soloperituoiocchi.

Abright morning as only the Am-pezzana valley can have. The

short christmas days are suspended between inflamed dawns and sunsets of the solar arc, delimiting sunny and shiny days from the Faloria top to the Cinque Torri. The late snow reinforces the blinding beauty of the snow-white trails of the ski runs that blend into Cortina’s view. This morning I went out, leaving my home that has win-dows facing the Tofane, the Cinque Torri, the Croda da Lago. The abun-dant snowstorm has covered the arti-ficial snow that, during these holidays, has allowed many skiers to practice on perfect ski runs that surround the valley during its autumnal like land-scape that lasted until yesterday.Today the Queen has put on her best winter gown and it is difficult to find words to describe her. I stop and feel my urge to ski that usually takes me to Ra Valles and then straight from the dizzy height Forcella Rossa to the Col Drusciè chair lift. But with the aim to celebrate the good old snow and Cortina’s historic sites, I go for Mi-etres along the Dobbiaco highway, up to the right, through the Chiave village passing in front of the beautiful Chia-mulera and snow-white grass up to Col Tondo, where I abandon my car.The square is half-empty as is the chair lift that reaches the semi de-serted Mietres. I am wearing ski boots, and a light wind proof jacket; I put on my skies and am instantly sitting on the slightly swaying chair lift. The sun is boundless and the light larch woods seem to slightly vibrate as the night-snow falls off with muffled thuds. The stream that is nearly hidden by snow and ice is rumbling somewhere and the small refuges seem to belong to unimagi-nable elves. The slow rise allows the enjoyment of the powerful Poma-gnon, the outstanding Faloria that overlook the woods and the lawns of Mietres. On the way, taking a closer look, I see chamois on the Cristallo’s

scree. From the highest point, where the homonymous refuge that marks 1714 metres is situated, I look over the valley and the majestic amphi-theatre where it is starting to show from behind the last clouds that are evaporating; I start going down an easy but fast slope that gently touch-es and penetrates the lovely larches. I stop half way from the principle ski run and I sit in the sun on a wooden bench: there I find a small world of memories of when I used to come with a friend and talk of important things,

difficult discussions on life. Why am I alone in such an easy and beautiful place, why don’t people come and ski at Mietres? Maybe because it’s magic is frightening, it’s chatty larches do not interest a skier listening to his iPod. Maybe because Mietres is the shadow of a minor Cortina. Or maybe because fashion alchemies have unknown in-gredients. I zoom down the ski runs that Roger Moore chose for James Bond, the famous 007. Had you forgot-ten? At Cortina there is such a famous unseen place. All only for you.

FotoD.G.Bandion

Rifugio Mietres

RifugiosolarioMietres,dellafamigliaGhedina“Basilio”,siraggiungeinseggioviadalpiazzaledellapiscinacomunaleinlocalitàVerocaiop-puredaColTondo.Perglisportiviconracchettedaneveinnevefrescaosuisentieribattuticonattrezzaturaidonea.Sipuòscendereconslittechesinoleggianoallastazionedipartenzasullapistariservata.Ilrifu-gioMietresoffreun’ampiaterrazzadoveconsumarepranzideliziosioilfavoloso“capuccinomietres”egustareipiùbeitramontiampezzanioceneromanticheprenotandolamotoslitta.Info:0436.3245-www.dolomiti.org

It is reachable by chair lift from the town’s swimming pool square at Vero-cai, or from Col Tondo. For sportsmen with snow sticks, on fresh snow or well-trodden paths with adapt equipment. It is possible to go down on sledges for rent at the departure station of the reserved ski run. The Mi-etres refuge offers a great terrace offering delicious lunches or the fabulous “Mietres Cappuccino” whilst enjoying the most beautiful ampezzane sunsets or romantic dinners booking a moto sleigh.