Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom...

12
L Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009 90 NGN Introduzione Micro e Mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale Paolo Trombetti o sviluppo delle reti di nuova generazione costituisce una priorità del sistema Paese; per consentire la posa in tempi rapidi e a costi contenuti delle opere civili necessarie alla posa di nuove infrastrutture di cavi in fibra ottica si stanno sperimentando tecnologie innovative, capaci di recepire sia queste esigenze e al contempo in grado di ridurre i costi socio ambientali connessi all’apertura dei cantieri. Nell’articolo sono descritti i vantaggi dell’applicazione di questi sistemi con specifico riferimento all’impiego della mini e microtrincea, riportando i risultati e le impressioni emerse a seguito della sperimentazione effettuata a Roma nell’ambito del progetto NGN2. Il dibattito tecnologico, economico, rego- latorio sulle telecomunicazioni in Europa e nel mondo ruota intorno alle reti di nuova ge- nerazione (NGN). Il concetto di NGN è svi- luppato per tener conto delle nuove realtà nel mondo delle telecomunicazioni, quali la maggiore concorrenza tra Operatori, la cre- scita del traffico di tipo “digitale”, l’utilizzo sempre più intenso di Internet, la domanda crescente di servizi multimediali, il bisogno generale di mobilità e la convergenza di reti e servizi fissi e mobili. Dopo anni di discussione sul tema delle reti NGN, oggi sono disponibili sul mercato soluzioni tecnologiche che permetteranno agli Operatori di compiere un notevole balzo 1

Transcript of Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom...

Page 1: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

L

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009 90

NGN

Introduzione

Micro e Mini trincea:

tecnologie di scavo

nel rispetto ambientale

Paolo Trombetti

o sviluppo delle reti di nuova generazione costituisce una priorità del

sistema Paese; per consentire la posa in tempi rapidi e a costi

contenuti delle opere civili necessarie alla posa di nuove infrastrutture

di cavi in fibra ottica si stanno sperimentando tecnologie innovative,

capaci di recepire sia queste esigenze e al contempo in grado di

ridurre i costi socio ambientali connessi all’apertura dei cantieri.

Nell’articolo sono descritti i vantaggi dell’applicazione di questi sistemi con specifico

riferimento all’impiego della mini e microtrincea, riportando i risultati e le

impressioni emerse a seguito della sperimentazione effettuata a Roma nell’ambito

del progetto NGN2.

Il dibattito tecnologico, economico, rego-latorio sulle telecomunicazioni in Europa enel mondo ruota intorno alle reti di nuova ge-nerazione (NGN). Il concetto di NGN è svi-luppato per tener conto delle nuove realtànel mondo delle telecomunicazioni, quali lamaggiore concorrenza tra Operatori, la cre-

scita del traffico di tipo “digitale”, l’utilizzosempre più intenso di Internet, la domandacrescente di servizi multimediali, il bisognogenerale di mobilità e la convergenza di retie servizi fissi e mobili.

Dopo anni di discussione sul tema dellereti NGN, oggi sono disponibili sul mercatosoluzioni tecnologiche che permetterannoagli Operatori di compiere un notevole balzo

1

Page 2: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

91

in avanti nelle loro offerte di servizi multime-diali a banda larga.

Per consentire la diffusione della Rete diNuova Generazione è indispensabile, però,prevedere la realizzazione di nuove infra-strutture/opere civili con conseguente dispo-nibilità di cospicui investimenti.

Infatti a seconda della scelta operata sulledifferenti opzioni architetturali e tecnologi-che, la realizzazione delle opere civili potràassumere un peso relativo sul totale degli in-vestimenti. Tale incidenza sarà soprattuttolegata alla possibilità di riutilizzo delle infra-strutture esistenti e alla necessità o meno direalizzare la componente verticale del ca-blaggio (componente interna agli edifici daraggiungere).

2Cantieri leggeri a ridotto impatto ambientale

Scavi ed infrastrutture (canalizzazioni) perla posa dei cavi telefonici vengono solita-mente realizzati in ambito urbano sulla sedestradale (sui bordi laterali, sulla banchina, o,in alcuni casi, direttamente sul marciapiede).Le operazioni si svolgono realizzando loscavo a cielo aperto, posando la canalizza-zione , ricoprendo lo scavo stesso con terrae successivamente ripristinando l’asfalto ol’originale copertura tolta durante lo scavo.

Del resto la presenza di un cantiere o co-munque di un ingombro della sede stradale,del marciapiede o della banchina provoca unnotevole disagio, sia per i pedoni sia per iveicoli in transito, direttamente proporzionaleall’estensione del cantiere ed alla durata ditali lavori di scavo. Pertanto, minimizzare ledimensioni del cantiere e velocizzarne almassimo l’esecuzione è un obiettivo impor-tante.

L’ottimizzazione dei cantieri può essereperseguita applicando diverse tecniche, al-

cune delle quali sono consolidate, altre in viadi sviluppo.

Tra le diverse metodologie delle tecnichea basso impatto ambientale si è osservatol’uso della minitrincea e dell’evoluzione dellamicrotrincea (Teraspan) in due cantieri per laposa di reti di TLC a Roma.

Nella nomenclatura internazionale la ISTT(International Society for Trenchless Techno-logy) ha classificato le tecniche a basso im-patto ambientale come quelle tecniche chepermettono di effettuare la posa, l’esercizioe la manutenzione delle reti dei sottoservizi,riducendo al minimo, o eliminando del tuttolo scavo a cielo aperto.

In tale contesto, ormai dal 2006, la ISTTha inserito tra queste tecnologie, anche i si-stemi di posa della “minitrincea”, i quali,seppur prevedano la realizzazione di unoscavo a cielo aperto, per via delle sue ri-dotte dimensioni, minimizzano l’impatto am-bientale; il gruppo a cui queste tecnologieafferiscono è stato denominato “tecnologieassociate”.

2.1Le “tecnologie associate”

Gli Operatori nord americani alla ricerca diuna metodologia di posa per le reti di nuovagenerazione che fosse al contempo velocee poco invasiva, hanno induato la tecnicadella “minitrincea”.

In generale, le tecnologie di posa a bassoimpatto ambientale si possono raggrupparenelle seguenti categorie a seconda delle lorocaratteristiche di impiego (figura 1).

Lo scavo a cielo aperto, di norma, com-porta tutta una serie di disagi per la cittadi-nanza, ha ripercussioni negative sull’am-biente e pone condizioni di possibilepericolo/danneggiamento per persone e/ocose.

Le tecniche a basso impatto ambientale,invece, hanno la caratteristica di ridurre si-

Page 3: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

1 Valutazione dei costi socio/ambientali delle tecniche discavo (Luca Giacomelli, Paolo Trombetti)

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

92

gnificativamente tutti questi aspetti in quantocomportano:■ minore movimentazione di materiale

(sfruttamento di cave, conferimento in di-scarica);

■ minore traffico di mezzi pesanti;■ minore tempo e spazio di occupazione

del suolo pubblico;■ minore effrazione del manto stradale,

quindi limitato deterioramento dellostesso;

■ minore impatto sulla viabilità veicolare epedonale e sulle attività commerciali;

■ maggiore sicurezza per il cittadino, grazieall’eliminazione dei pericoli legati agliscavi a cielo aperto;

■ maggiore sicurezza per la manodoperaimpiegata.

Studi condotti da Telecom Italia e TelecomItalia Lab1 (tramite l’applicazione di un mo-dello di impatto ambientale – EPS , Environ-

mental Priority Strategies, elaborato dallaFederazione delle Industrie Svedesi) hannomostrato che, con l’impiego di queste tecni-che, i costi socio-ambientali vengono abbat-tuti di circa l’80%, mentre gli incidenti suicantieri di circa il 67%.

Figura 1 - la classificazione delle “tecnologie associate”

3Aspetti normativi

Le tecniche descritte si inquadrano nel-l’ambito legislativo che pone grande atten-zione al tema ambientale e che è volto a:○ evitare ogni possibile spreco;○ incentivare il riutilizzo delle risorse dispo-

nibili;○ razionalizzare l’impiego del sottosuolo (in

quanto risorsa limitata);○ minimizzare i disagi al traffico veicolare

ed alla popolazione.

Citiamo, ad esempio, le seguenti prescri-zioni di legge:

Page 4: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

93

Il Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 - Codice della Strada - in base alquale l’attraversamento sotterraneo dellasede stradale deve essere eseguito me-diante perforazione orizzontale, senza ma-nomettere la massicciata e la pavimenta-zione.

La Direttiva della Presidenza del Consigliodei Ministri del 3 marzo 1999 - Razionale si-stemazione nel sottosuolo degli impianti tec-nologici - che si pone l’obiettivo di favoriretutte quelle tecniche che minimizzano gli im-patti ambientali e la circolazione veicolare.

La Direttiva 2001/42/CE recepita nel de-creto legislativo 152/06 recante “Norme inmateria ambientale” (più conosciuto come“Codice dell’Ambiente”), all’art. 53, comma1, dispone che sia assicurata la tutela delsuolo e del sottosuolo,… In particolare persuolo si intende il territorio, il suolo, il sotto-suolo, gli abitanti e le opere infrastrutturali.

Con particolare riferimento alla tecnica diposa della “minitrincea” (tecnica che prevedeuna profondità di scavo limitata a 30/40 cm),si precisa che, nonostante il Codice dellaStrada prescriva una profondità minimadall’estradosso, in carreggiata, pari ad 1metro, la Direttiva del 3 marzo 1999, sopra

citata, consente agli Enti Locali, gestori dellestrade, di derogare a tale prescrizione, qua-lora siano impiegate tecniche a basso im-patto ambientale.

Tale tecnica è stata implementata alloscopo di ridurre le dimensioni dello scavo, inmodo da poter ottimizzare le modalità ope-rative mediante l’utilizzo di tecnologie e ma-teriali innovativi e consentire il minor impattopossibile sull’ambiente per la realizzazionedelle reti di TLC, pubblica illuminazione, im-pianti semaforici e impianti di telesorve-glianza.

Figura 2 - lo scavo della “minitrincea”

4La “minitrincea”

La “minitrincea” viene eseguita utilizzandoidonee frese/scavacanali a disco (figura 2)montate su opportuna macchina operatricedi piccole dimensioni. Il taglio dello scavo ri-sulta netto in superficie, evitando in modoassoluto di lesionare la pavimentazione limi-trofa alla sezione di scavo.

Non sono consentiti bruschi cambi di di-rezione dei percorsi, ove questi siano richie-sti dovranno effettuarsi tramite tagli angolati,tali da consentire il rispetto del minimo raggiodi curvatura dei minitubetti e/o dei monotubidi raccordo.

La tecnica della minitrincea è applicabile,su tracciati che contemplino generalmentesuperfici asfaltate e/o in calcestruzzo, qualistrade e marciapiedi aventi un sottofondo dimateriale compatto.

L’utilizzo di tale tecnica non è invece con-sigliabile nei percorsi dove sono presentistrade sterrate, ad eccezione di eventualibrevi attraversamenti stradali (purché co-munque con sottofondo di tipo compatto),

Page 5: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

94

che potranno essere realizzati con la stessatecnica di scavo, utilizzando per il riempi-mento materiale omogeneo a quello circo-stante. Tale tecnica non è altresìconsigliabile dove sono presenti sottofondicon trovanti di medie dimensioni (aventi unlato > 15 cm) o ghiaiosi o in terreni scioltiquali sabbie, limi, argille o similari.

La nuova infrastruttura di posa è idonea acontenere monotubi di diametro 50 e/o 40mm., che possono essere sotto armati conmicrotubi, consentendo così di poter di-sporre di un’infrastruttura in grado di ospitareun maggior numero di cavi in fibra ottica.

La “minitrincea” inoltre deve essere nor-malmente realizzata effettuando contempo-raneamente il disfacimento della pavimen-tazione e uno scavo avente sezione dilarghezza minima di 5 cm e profondità com-presa tra 30 e 40 cm. Per l’utilizzo di taletecnica si raccomanda una profondità mi-nima di scavo di 30 cm (figura 3).

La determinazione della corretta sede diposa viene valutata in base alla presenza deisottoservizi ed alla loro posizione, che, oltread essere rilevata tramite indagini georadar,

realizzate fino ad una profondità di 1,5 moltre all’impiego di eventuali cerca servizi; iltutto anche con le documentazioni cartogra-fiche disponibili presso gli Enti proprietaridella strada o dei Servizi.

Figura 3 - Sezione di scavo della “minitrincea”

4.1

Pulizia dello scavo

Durante la fase di realizzazione della mi-nitrincea è necessario garantire l’accuratapulizia a secco dello scavo e la contempora-nea rimozione dei materiali di risulta.

Tali operazioni vengono eseguite con op-portuni metodi di abbattimento delle polveri,al fine di mantenere la pulizia del cantiere edi contenere il disagio della cittadinanza el’inquinamento ambientale.

Al termine di questa attività la sezione discavo deve risultare svuotata e il fondo privodi sassi sporgenti; la trincea stessa e la zonaimmediatamente circostante devono esseretotalmente ripulite dal materiale di risulta,che potrebbe ridurre le caratteristiche mec-caniche del materiale di riempimento.

La pulizia del solco può avvenire anchecontestualmente alla fase di realizzazionedella minitrincea, utilizzando solitamentemacchine aspiratrici opportunamente colle-gate alla fresa tramite tubo snodato.

Predisposto lo scavo si procede, ese-guendo la posa delle strutture di minitubi e/odei monotubi per poi passare al riempimentodello scavo.

4.2

Riempimento della minitrincea

Il riempimento della trincea viene effet-tuato mediante colatura, entro la sede predi-sposta, di malta rapida, di consistenzafluida, a base di cementi ad alta resistenza,aggregati selezionati e speciali additivi. Il

Page 6: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

95

materiale deve presentare caratteristiche dipresa tali da permettere il rilascio di unasede stradale carrabile e idonea all’utilizzoin tempi brevissimi (entro 2-4 ore dalla posa).Nella fase sperimentale un materiale idoneoè stato individuato nel “Trench-Fill”.

Il riempimento garantisce le seguenti pre-stazioni di qualità:■ stabilità dimensionale in servizio senza

registrare alcun cedimento;■ completo riempimento dello scavo;■ tempi di presa e uno sviluppo delle resi-

stenze meccaniche tali da permettere lariapertura delle sedi stradali dopo 2-4 oredall’esecuzione del rinterro;

■ assenza di crepe e/o fessurazioni;■ impermeabilità all’acqua;■ elevata resistenza all’abrasione;■ elevata fluidità e scorrevolezza senza

l’ausilio di alcuna compattazione manualeo meccanica.

Il materiale di riempimento, oltre a bloc-care l’infrastruttura sul fondo della minitrin-cea, ha la funzione di garantire la protezionesia di tipo meccanico, che dai roditori dell’in-frastruttura posata.

Durante la posa delle strutture di minitubie/o di monotubi dovrà essere garantita lageometria dell’infrastruttura e non dovrannoverificarsi innalzamenti indesiderati; se ne-cessario, prima di ese-guire le attività di riem-pimento, gli stessipotranno essere pre-ventivamente vincolatisul fondo della minitrin-cea tramite pesi posi-zionati in punti discretilungo lo scavo; tali vin-

coli dovranno comunque essere rimossiprima della posa del materiale di riempi-mento.

Figura 4 - Fasi dello scavo

“minitrincea” con scavo di

circa 5 cm

5La ”minitrincea” sperimentale a Roma

Nell’ambito del progetto NGN2 a Roma,nell’ottobre 2008 si è proceduto alla primasperimentazione della tecnica di scavo “mi-nitrincea”, in un tratto di carreggiata indivi-duato su via Faravelli e via Teulada. .

La sperimentazione ha previsto il tagliodella pavimentazione per circa 90 mt e l’in-terposizione di un pozzetto 40x80 e di uno125x80 per alimentare quattro apparatiONU previsti all’interno di tre fabbricati (fi-gura 4).

La figura 5 evidenzia lo scavo risultante,pulito attraverso una spazzola con serbatoioposta sul braccio di un Bob Cat.

Successivamente alla realizzazione deltaglio e alla pulitura dello stesso si è prov-veduto alla posa dei tubi (figura 6a e suc-cessivamente alla chiusura della minitrinceacon il riempimento figura 6b).

Page 7: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

96

Nella figura 7 lo stato dei lavori a distanzadi qualche settimana.

Nell’ambito della stessa sperimentazione“romana” si è anche provveduto a testare unmateriale innovativo per il riempimento delloscavo.

Il materiale in oggetto è costituito da unnastro che su un lato presenta un adesivo aforte presa e sull’altro materiale asfalticosabbioso di circa 3 mm di spessore. Il nastroè stato posizionato attraverso adeguatapressatura in opera sulla traccia di minitrin-cea eseguita su marciapiede (figura 8).

Figura 5 - Pulizia dello scavo

Figura 6 - la posa dei cavi e il riempimento

(a) (b)

Page 8: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

97

La sperimentazione ha messo in evi-denza le potenzialità di questo sistema che,pur presentando ancora dei margini di mi-glioramento, già ora consente, in ambito ur-bano, di completare (scavo, posa tubi echiusura scavo), un cantiere di 90 m in sole2 ore, consentendo ai residenti di accedereai garage, posti per i diversamente abili oabitazioni senza difficoltà.

Per la “microtrincea” possiamo affermareche le fasi di lavorazione sono pressoché lestesse previste per la “minitrincea”:

■ individuazione dei servizi tecnologiciesistenti attraverso l’impiego di sistemiradar e la verifica incrociata con i dati in

Figura 7 - la “minitrincea”

a fine lavori

Figura 8 - il “nuovo” riempimento

6La ”microtrincea”

Page 9: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

98

possesso dei gestori delle strade e deiservizi;

■ esecuzione del taglio a mezzo di un ta-glia asfalti;

■ pulizia dello scavo;■ posa di un conduttore di terra sul fondo

dello scavo;■ posa di una canaletta cablata fuori terra,

attraverso particolari sistemi di guida eserraggio;

■ riempimento dello scavo prima con sab-bia e poi, per gli ultimi 3 cm, con asfaltocolato.

Questo sistema si differenzia però per lalarghezza del taglio, che è pari a circa 2 cm,e per la profondità, che raggiunge al mas-simo i 25 cm.

L’innovazione tecnologica introdotta dalla“microtrincea” è rappresentata da una parti-colare canaletta in materiale plastico, che,prima della posa nello scavo, viene armatain campo con il numero e potenzialità di caviprevisti in fase di progettazione.

Sempre nella zona, servita dalla centraleRoma Prati, si è sperimentata anche questatecnica innovativa di scavo.

Nello specifico si è trattato di una posamista (figura 9), dove il primo tratto è statorealizzato su marciapiede, e poi è stato ese-

guito un attraversamento stradale. La posaè avvenuta a fianco del cordolo del marcia-piede e a fianco di un’aiuola.

Questo scavo, in caso di necessità, puòessere chiuso con un’apposita guaina(figura 10) che consente la chiusura provvi-soria della sede di posa e la riapertura altransito del tratto interessato, in attesa dicompletare l’intero percorso e per la succes-siva posa dei cavi.

Dopo la verifica e pulizia dello scavo, si èpoi provveduto a posare sul fondo un con-duttore di terra, necessario alla ricerca e in-dividuazione del percorso cavi. Al di sopradel conduttore è stata poi posata una cana-letta a 4 cave cablata fuori terra, attraversoparticolari sistemi di guida e serraggio(figura 11).

Il riempimento dello scavo è stato infineeseguito allettando la canaletta con sabbiae richiudendo la parte superiore con circa 3 cm di tappetino in asfalto fine, posato acaldo e costipato. Nella figura 12 come sipresenta il lavoro a distanza di pochi giorni.

Sul marciapiedi è stato poi posato un ele-mento di raccordo e diramazione (figura 13).La buca è stata eseguita attraverso un’appo-sita fresa che realizza un carotaggio a mi-sura. Il coperchio di chiusura viene posato inlinea con la pavimentazione esistente.

Il pozzetto viene posato all’interno dellabuca e fissato alla base con del calce-

struzzo, mentre la rimanente parte vieneriempita con materiali inerti o stabilizzati.All’interno del pozzetto vengono anco-rate, attraverso specifici accessori, le ca-nalette cablate con i cavi in fibra. Sempreal suo interno è prevista, inoltre, l’alloca-zione di uno speciale kit per l’inserimentodi moduli di giunzione ed alloggiamento

Figura 9 - la sede dello scavo della

“microtrincea” a roma

Page 10: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

99

Figura 10 - la guaina di chiusura

Figura 11 - Sistemi di serraggio

Figura 12 - la “microtrincea” a pochi

giorni di distanza dalla fine lavori

Figura 13 - l’elemento di raccordo

della “microtrincea”

Page 11: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

100

patto sull’urbanistica, sull’ambiente e sui cit-tadini. E su questo aspetto una valida azioneè quella che sta facendo la IATT (Italian As-sociation for Trenchless Technology) asso-ciazione per la promozione delle tecnologienon invasive, di cui anche Telecom Italia faparte.

scorte (circa 40 mt. comples-sivi) per sviluppi futuri e/o poseda completare successiva-mente (figura 14).

La “microtrincea, quindi, in-troduce delle sostanziali no-vità per le ridottissimedimensioni degli scavi che difatto si concretizzano in unminore impatto ambientale, ri-duzione dell’area di cantiere etaglio sui costi per lo smalti-mento delle terre di risulta,per i riempimenti degli scavi eil rifacimento delle pavimenta-zioni. Figura 14 - il “kit” di moduli di giunzione

7Conclusioni

L’utilizzo di cantieri “leggeri” nelle speri-mentazioni NGN a Roma ha evidenziatocome questi possano essere efficacementeadottati in un ampio spettro di casistiche, inquanto consentono di ridurre sia le dimen-sioni dei macchinari utilizzati, sia il tempo dioccupazione delle sedi stradali.

Queste tecniche sono particolarmente ido-nee per le aree congestionate ad elevata ur-banizzazione, in quanto permettono diridurre gli ingombri ed i tempi di apertura deicantieri, di operare nella massima pulizia, dirilasciare una sede stradale carrabile ed ido-nea all’utilizzo in tempi brevissimi e di evitareoperazioni costose; il tutto riducendo il disa-gio per i pedoni e per i veicoli in transito.

Perché tali tecniche possano trovare largaapplicazione, è auspicabile potenziare lasensibilizzazione delle Amministrazioni edegli Uffici Locali competenti al rilascio deipermessi di scavo per adeguare, ove neces-sario, i disciplinari comunali e provinciali,rendendoli compatibili a queste tecniche direalizzazione a basso costo e di ridotto im- [email protected]

ACRONIMI

EPS Environmental Priority StrategiesIATT Italian Association for Trenchless

TechnologyISTT International Society for Trenchless

TechnologyNGN Next Generation Network

Page 12: Micro e Mini trincea: ˇec gie di ˘caˆ e i˘ eˇˇ a bie ˇa e · L 90 Notiziario tecNico telecom italia - a,,- 18 N2+$/- UNo 2009 NGN I˝!˜˛d"$i˛˝e Micro e Mini trincea: ˇec

Notiziario tecNico telecom italia - anno18 NumeroUNo2009

micro e mini trincea: tecnologie di scavo nel rispetto ambientale - Paolo trombetti

101

Paolo trombetti

in Azienda dal 1987 ha svolto molteplici incarichi specializzandosi in ingegnerizzazionedei materiali di reti di TLC,apparati di rete e tecniche di posa con sistemi a basso im-patto ambientale. Attualmente nell’ambito della funzione Operational Planning è in Cer-tification System e si occupa di convenzioni con Enti per la definizione dei rights ofway. È docente e autore di diversi articoli e metodologie sulle tematiche relative alle tecno-logie di posa non invasive, è stato Rapporteur in ambito ITU (International Telecom-munication Units) nella commissione di diffusione delle raccomandazioni per l’impiegodi queste tecniche. È Presidente dello IATT (Italian Association for Trenchless Technology) per il periodo2008-2012 ■

AUTORE