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\ La vertnca dei slnloU crediti tributari Il privilegio afferente imposte dittttr (an. 2752., comma 1 c.c.) n COIlUn2 1 dell'ano 2752 c.c., nella formulAzione pre'\'igente l'entut2 in \'igore del 26 febbraio 1999. n. 46, recit2n come "han/IO pl'Ìlrilf§o mi INobili mi d,hilo" i ("diIi diiI, ptr !i"'/'QIla mI "Milo fkll, pmOll' ,/ilidJt. INI "ddilO fkllr !"m,m gù,rididlt t P" !imptJ1fa l6c'ak llii "ddiJI. li",i/aIQ11'ltlllt al/imptJ.I1a D alla 'IIIDla di impofllJ 11DR i",p"la/nlt ai fPdJili i61IIIDbi/imi t a fj"tlh' di ,ullllra fONdiaria "011 tklmllùtabili talasllJl",rnlr. iJi"r7l1i "ti moli pri",ipali. mpp/tli";. sptàali ti straordiRari posli i" ri.kOlsitJllt litI! aTlRfJ iTl I7Ii Ii promlr .H!Q tJtnr:;jOTlt t 1ftl! a",", Vigente fonnulazione ddl'ut. 2752 c.C., la dottrina (\', per tum Ql'.\ 1lt \R( l, 1999. 286 t !ls.) ntene\'. che due fossero le condizioni pO:4re per il riconoscimento del pm-ilegio: che il credito d'imposta risuJtuse iscritto in ruoli poso in riscossione nell'anno in cui si procede a.lb e nel ruolo dell'anno precedente, c che il pm-ilegio non supcnl55C un certo numero di annualiti imposta, condizione necessiut2 dal.l.a circostanza che in ta.luni tipi di n.JOlo pononq nsere molteplicl annU2fici di imposta. Tali condizioni dov-ev-ano sussistere 2ffinché il diritto ID questione; ognwu di esse, scpantarnente considerata. era ìnf2ttÌ condizione necessaria ma non sufficiente per il riconoscimento del pri\-ilcgio. ,\ seguito dell'emanazione dd dig!', n. 46 dd 26 febbraio 1999, l'art. 2752 c.c., comma !! è stato modificaro come segue: cc/I(JRH §R,ralt JlIi nlobrli drl dtbilof? i t"f-rdifi dtl/o S Ialo prr fimpoJ/a slfl"ddi/o citllt pn-JMi /iJùht. ptr !imposla mi rrddito drl!t ptrJolIt ,gilfTid;,lJt t pn- !i"'f>DJ/o Ith.'tlk mi ",idili. dùttrri da qlfi/li indica/i nt/lYJ11I1IIa l ritI! I1rt. T' 71. Ii,ri/li nti mn/i rrsi uri 'Hl"'; Hfl!aRllO iII (Hi il (DR"f JJ1ontJn'o rbl Jtn.,:jo di 'ÙI'DJJiOHt proadr o ùrlrnùm lIt!!ntOI:jOlTt , ntl! a""o l''''t'''nl''', / J ..

Transcript of mi tum - .:: NovaraIUS ::. DEI SINFOLI... · La vertnca dei slnloU crediti tributari . Il...

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La vertnca dei slnloU crediti tributari

Il privilegio afferente ~ imposte dittttr (an. 2752., comma 1 c.c.)

n COIlUn2 1 dell'ano 2752 c.c., nella formulAzione pre'\'igente l'entut2 in \'igore del

d.l~. 26 febbraio 1999. n. 46, recit2n come ~~e: "han/IO pl'Ìlrilf§o ~""alt mi INobili mi d,hilo" i ("diIi diiI, J/tl'~ ptr !i"'/'QIla mI "Milo fkll, pmOll' ,/ilidJt. INI "ddilO fkllr !"m,m

gù,rididlt t P" !imptJ1fa l6c'ak llii "ddiJI. li",i/aIQ11'ltlllt al/imptJ.I1a D alla 'IIIDla di impofllJ 11DR

i",p"la/nlt ai fPdJili i61IIIDbi/imi t a fj"tlh' di ,ullllra fONdiaria "011 tklmllùtabili talasllJl",rnlr. iJi"r7l1i

"ti moli pri",ipali. mpp/tli";. sptàali ti straordiRari posli i" ri.kOlsitJllt litI!aTlRfJ iTl I7Ii Ii promlr .H!Q

tJtnr:;jOTlt t 1ftl!a",", p",,,ch"lt'~

Vigente ta~ fonnulazione ddl'ut. 2752 c.C., la dottrina (\', per tum Ql'.\1lt\R( l,

D'.-\~I(}R.\, 1999. 286 t !ls.) ntene\'. che due fossero le condizioni pO:4re per il

riconoscimento del pm-ilegio: che il credito d'imposta risuJtuse iscritto in ruoli poso in

riscossione nell'anno in cui si procede a.lb ~ecuzione e nel ruolo dell'anno precedente, c

che il pm-ilegio non supcnl55C un certo numero di annualiti dì imposta, condizione

necessiut2 dal.l.a circostanza che in ta.luni tipi di n.JOlo pononq nsere i.~ritte molteplicl

annU2fici di imposta.

Tali condizioni dov-ev-ano sussistere congiunta~nte 2ffinché pot~se ricono5C~rsi il

diritto ID questione; ognwu di esse, scpantarnente considerata. era ìnf2ttÌ condizione

necessaria ma non sufficiente per il riconoscimento del pri\-ilcgio.

,\ seguito dell'emanazione dd dig!', n. 46 dd 26 febbraio 1999, l'art. 2752 c.c.,

comma !! è stato modificaro come segue: cc/I(JRH prit';/~(i(J §R,ralt JlIi nlobrli drl dtbilof? i

t"f-rdifi dtl/o SIalo prr fimpoJ/a slfl"ddi/o citllt pn-JMi /iJùht. ptr !imposla mi rrddito drl!t ptrJolIt

,gilfTid;,lJt t pn- !i"'f>DJ/o Ith.'tlk mi ",idili. dùttrri da qlfi/li indica/i nt/lYJ11I1IIa l ritI!I1rt. T'71. Ii,ri/li

nti mn/i rrsi uri 'Hl"'; Hfl!aRllO iII (Hi il (DR"fJJ1ontJn'o rbl Jtn.,:jo di 'ÙI'DJJiOHt proadr o ùrlrnùm

lIt!!ntOI:jOlTt , ntl!a""o l''''t'''nl''',

/

J

..

Mentre, quindi, nel precedente sisterru di cui allian. 2752 c.c., non "i en uninJCità di

,-edutc sul momento di "",rJJa in risaJJfiOnf dn molr, poiché una parte delh dottrina

ntene\"a che tale momento dovesse coincidere con la data di dichianzione il fallimento,

e, come sopra illustrato, la tesi trulggioritaria ntene,oa che il momento di messa in

riscossione dci ruolo fos~ coincidente con il momento in cui il concessiorurio delli

riscossione intcn'enisse nella procedura fallimenu.re. Il legislatore, quindi, ha portato

chiarezza nella interpretazione della temporalità pm-ilegiata espressa daJh nonna in

eS2me, attribuendo il pm"Ùegio generale ai crediti dello Stato, in relazione al momento in

cui concessionario della riscossione procede o ÌI1ten-iene ncll'esecuzione.

Al fine poi di e'wiure un cumulo di annualici d'imposta pri"ilcgiate ulc: da

pregiudicare, pur nel rispetto ddJ'interesse pubblico. la por crHlllitio mdi/D ntm (in prarin la

possibiliti di soddisfileimento degli altri creditori), il legislatore ha limitato il pcriodo di

e~Ici.zio del prWilcgio ai due anni precedenti. due anni che ~ono essere intesi ­

!lccondo l'orientamento maggiotituio e consolidato della dott:rina e della giurisprudenza

-, per ogni impos~ come l'anunonb.re di impost2 che ,"iene iscritta a ruolo ncU'1IU1o in

cui il concef\sionario procede o ìnt~ene neD'esecuzione e nell'anno precedcnte (m

questo ordine di idec. in dottrina.. Lo C'SCIO, 1980. 87 SS.; M.\NFEROCE. 198R, 1~ s..';.~

Ql:.\TR.\Rc>, 1989,334).

L'anno di inten'ento de\'e quindi esserc rifcrito non allia data dclla sentenza

dichiarativa di fallimento, ma alla dam della donunda di inl'inuazione al pas!\in).

U locuzione "nrllaRIIO" oo·e inoltre c"scre inte5a. secondo l'opinion~ p~\'a'cnt~ in

dottrina, come riferita all'arco tcmpoale compreso nd dodici mesi SUCCCS:-il\"1 al

momento in cui è stata attribuita l'esecuti\"Ìtà dci ruolo.

Nell'ipotesi di una procedura concorsuale il momento di inten'ento del

concessionario della riscossione non può che coincidere con la data di deposito della

domanda per l'insinuazione del credito al passi,'o fa..D.i.ment2re.

Si ricordi inoltre che il dJg5. n. 46/1999 non ha solo modificato il rnspo!'to dell'ano

2752 c.c., ma ha anche modificato il disposto dell'art. 2771 c.c.• il quale dispone ora che

..ilpri'rilrgio P",'SIO al cO"",,Q l i !imi/af. al/t ì"'PDJft ùfril/t nn ntOn rrsi rJtfNfit'; nrl!alino in (ili il

a)Reusionmio dt/ srni:jD di riJC'OSJÌOllt p1'f)("tdt o ù'ln1'Ìtnt "~//r.fm/~()Rr t nf/!anllD prttUimlf", e

quindi non utilizza più b p~ccdcnte e nota esp~sionc di IC roM (...) poJli in nJ4oJJionr

ndfontlO j" a'; si promil alfutr..,,~nt f "tl/tl""D pf'l"frdUI1t".

Il fatto che la num-a formulazione del COI1U'I12 1 dell'ano 2752 c.c. faccia riferimento

non alla dara di dichiarazione del fallimento, ma alla dat2 in cui il concessionario della ..... riscossione procede o intel'\'lcnc nell'esecuzione, non dC"e far ritenere che si venga a

creare una ragione di privilegio differente per i crediti tributari rispetto agli altri crediti

concorsuali, dm-endo negani che un credito d'imposf2 il cui presupposto sU posteriore

aDa dichiarazione di fallimento venga considerato come credito d'imposta concorsuale.

Il senso dell'art. 2752, COD1C'a 1, c.c., non è quello dell'attribuzione, con rifcrimento

alla data dell'insinuazione, di un pm;}egio, che la legge per disposizione generale

riconosce in rimi della cauu del credito (e cioè dei moti-d economici. sociali o etici che

il legislatore riconosce come C2u.~a giustificante della particolare tuteb adottata e chc, nci

crediti d'imposta, inerisce aDa natun stessa delle rclatil'e situazioni soggetti,·c atti\"e), ma

di individU2Ie i limiti remponli del pri\;}egio che connotA comunque il credito fm dal

suo sorgere. In definitÌ'r'~ i crediti di imposta prC'\-isti dall'art. 2752 C.C., t12scono gi2

pril"ilcgiati e, in ,-irtù della disciplina limitativa dd comma 1 ddl'an.2752 c.c., l'esattore

può perdere il pm-ilcgio se non pro",-ede all'insinuazione nel fallimento entro due anni

d2.l1'emi.~sionc dci ruoli (si \"eda in questo senso, anche se in riferimento alb. pre\;genre

formulazione della notma, Casa., 27 settembre 1996, n. 8524, in .F1liJ.. t 997, 5lO).

Il privikgio afferente i crediti IRPEP t IRPEG, 1LO~ limitatamente

aUtimposta aui mlditi immobiliari di natura foadiaria DOO determinabili

cata.talmente

L'art. 2771 cod. civ., nel testo modificato dall'art. J4, D. Lgs. 26 febbraio 1999, n.

46. entrato in ';gore il lO luglio 1999, dispone:

..J mdiIi tkUtJ SlaI, pu fimpoJltl SI/I rrddilo del/t J>nTO"t/ìJù--ht, />" fimposla mI rrddi/o ckl/I

P"1()~ .(ùtritiùht t P" fintptJJt4 iDf:a/t 1m ntiditi, IÌ1Iti/tlfll1llt1llt a/lùwposttl Dalla '1'10111 propo~lItJII

di impos/a imp"/abilt ai f'ttJJjh' V1mrobiIiari. ro"'Prui '1mlli Jj IIatlttll fondiaria 11011 titllrmùlabili

t'd"u/almt1ftt, fOliO priPik§4ti rtJ/>rrI I,li ;11I1IItJhili IN/ti dt/ (o/t/nh,m,'t si/llati liti Itrrilono tkl (OHlllllt

il1 mi il lribltlo si riJt7tolt I soprg if17ltti. i./i/li t Il p~t,itJlIi ~/i sItui ;"'11HJbili. Sfll:;'11 prr..(ùldi~;fo dii

"(t'Vi spttla/i di fSWI:;j01l1 (lIIlfJfi:;:::,.ah· dal/Il IIJ§.

Il pn"'1'/~~io prr,'Ù/o IItl prifllO ('D1III1Ia io lùmlalo dii, i1llf>Oilf ilfrillf ffti moli rrii nr("",.i

nrl/anno i" mi il dJnI'fJstonario litI Jtn'~o di r7J(DSflOll' prot'tdi () i,,'mffllf ntlffSra,~::jonr t m//iJ""o

f'"mb,,'t.

Ollalora /on-rr1a11uRlo diI rrdailo im"Ìtlo iJ molo .ria slulo tklrmriRtllo JÌ1llrliluI1WIIr cJi ,1ìl li .-

drl/impoJla ,mi ruidilo "'/1, ptmJRf /isid)f. Itl riparliiOIlt pmptJr;j."tllt ritl/impoJ/tJ. 1'n'1'lsltl dtJl

f'n'mo IYJnJma. l'i,.nr ~ffrIlJ'aJa JIII/a !Ms, dti trddili i.rI'r711i o iJ4TÙ,bili ai fini dtl/imp'lJ/lI /Of.'IlIt' .I/Ii

l'rddill'.

Il pm-ilegio in ~ame rigu2rda i crediti dello Stato per IRPEF. IRPEG e ILOR

limitatamente 2l1'irnposts o alla quota di impO~t3 imputabile ai redditi immobiliari.

L'oggetto del pm-ilegio è costituito dai beni immobili dei contribu~oti situati nel

territorio del Comune in cui il tributo si riscuote; inoltre il pm"ÌlegÌO in esame si c:~rciu

anche SOpI'2 i frutti, i fini c le pigioni degli stessi immobili. Tutta'-u, qualora il pri\-ilegio

si eserciti separatamente soprs i frutti., i fitti e le pigioni degli immob~ l'art. 2778, n. 2,

C.C., considera detto pm~o come mobiliare.

, Il privilegio afl'erenK i CKditi per le imposte sul reddito IRPEF, IRPEG c

ILOR.

In tenu poi di priclegio sopra determinati mobili.. fan. 2759 stabilisce c.c. che: ,

"i crrdili t.k/lo Stai" pn-IiMpsdo 511/ rrddilo tkll~ /'"'SonIpdJt, mi rrddilD I~ /'"SOlIr .t,irrridi(~ r

P" /imPOJto ""'(llt .fili ndditi, dtJ,.,,14 1'" i dllt tlllll; alllmoti il 'liti/io i" CIti si proatif, hon1ftJ

prit,;/tgio, /jwrilalt111lt1lU aII;",p..f14 Do/III f/lIOla d'i"'J'Ma Uwplilabik tl/ rrJdiID d'imprua, sopra i

mobili (IN Jml(J"O 01/tJ~ di inlprrft ct»JI",mitlli r JtJPro I~ ",mi (IN si !rrnI(lIlO ntllocalt adibilo

al/umi:do sItUO o nrl!abila:;}bllt ,*J/bwprrRdiIOrt".

JIprivikgio si opplùlJ sm bt"i i"di;a/i litI c'tllrl,,1/1 prrt'rlklll' tlll,wrhi I1fJPì1rlrtrt"J; il !,"sona dù'ff'JO

dolli"'Prtlldilorr. saltI(} cht si /rotli di btm' ",bali o J11ramti, dì Mrrri 4Jfiti4lt al!imprrndilOTl 1>" la

Imll(Jf"a~," o di mmi 110" alltrml "~"illi"\.,-'IJIt I1I1111ilt di ~/tm bolkno tkJjallok".

Qllolortl / acctT10111t,,10 «I rrdtJillJ iscrìlto a nIOl6 .fio doltl """",inalo JÌntrtlùvJunlt ai/ini

drl!i"'/'OJIIJ 1111 rrddilD ritI/t /'"'SO'" fisicht. la ripi1rli~Ollt propor:;jo"alt tkl/impona 1',.",.(10 dal

pri",o ((JI1f",O, l'Ilnr 1ftrtIlt:JJO m/'" basi Jn rrddili iJ..rillì o ist".iI';bi/i ai filli till/imposla !Ix-alr 1111

rrddill'.

Il priYilegio in esame riguard2 solo i crediti dello Stato per IRPEF, IRPEG e

ILOR dovuta per i due anni anteriori a quello in cui si procede, limitatamenre

aU'imposta o alb quota d'imposta imputabile al reddito d'impresa. Si tenga presente che

il termine di due anni si riferi.~e alla produzione dc) reddito e non aJri..~iune nci ruoti.

In base all'ultimo comma dell'ano 2759 c.c. ed al comma 5 dell'art. 56 del d.p.r. n.

602 del 1973, se l'accertamento dci 'reddito iscritto a Nolo è stato dctcnninaro

sinteriaunente ai fini IRPEF, 12 riparti7.ionc proporzionale dcll'imp()~t2, pn.,,·isra nel

primo comma dell'art. 2759, è effettuata ~ull2 bal'C dei redditi i~rini o i~cri"ibili ai fini

deU'ILO~ aneso chc il ma~or reddito dctcnninato ~intc:tiC2mcnh: t: considerato

reddito di capit21c c quindi !ò(~C"O a fall' ultimo tributo,

Per qw.nro riguarda i beni oggetto di pm'ilegio, la nonna in e~ame si riferi!\ce a beni

mobili che sc!,'ono aU~esercizio ddI'impresa commerCÌ2k (ci~ ai ~ni strumentali).

o\"'\lOque essi si tto,-ino, ed alle merci che si ttO\"&nO neJ locale adibito aU'esercizio della

stessa o neU'abitazione ddl'imprenditore. Si ritiene che anche i beni immateriali ed i

crediti ,"antari <hl contnbuente nei confronti 00 (etzi in reb.zione all'arm'ità da lui

esercitata costituiscono oggetto dd pm-ilegio (Cass.• n. 2181 /1956).

Il privilegio di cui al teCondo comma dell'art. 2752, ~.c.

n d.lgs. n. 46/1999 ha anche abro82to il comma 2 dell'an. 2752, il ~ual~, in

precedenza stabiliva che: "R li IrIIntl Ji nt05 J"!'Plelit', t si pl'"Dafit J>Ir ;",polI' "ialiPf a pmfJJi

d'imposta allltriori agli llltUtti tiNt, il pri,,/t,gjo 1ItJ1I può fStralm'si ptr 1111 Ì1II/JOrfO IlIJ>triorr a qJ/dlo

tk,!./i Nltimi dI/t aRlli, '1l1aIMlI'lllt sia ilpm.Js C1ti It impostt si rijtris,.,,/It1".

L'eliminazione del secondo comma deU'&!'t. 2752 c.c. dem'a. in primo luogo, dalla

inten'enuta abrogazione deU'isaizione nei ruoli suppIetm.. che sono stati sostituiti dai

ruoli orc:lin2ri e straordinari, e, in secondo luogo, dall'a'"er introdotto cruar:unente, nel ..

comma l dellit medesimA n0rtn2, la limitazionc del pririlegio, per il concessionario della

riscossione chc procede o inremene nen'~ecuzione,solo per le imposte iscritte nei ruoli

resi esecut1,-l. nell'anno in cui si intet'\'iene e nell'anno pttecdentc. Di conseguenza si

dC'·e ritenere implicito, neIran. 2752, comma 1. sia il ,-mco&o dcU'inten'cnto del

conce~sionario, sia il linùte dci due periodi d'impO$t2 che: possono ottenere il pri,·iJcgio

di cui all'art. 2752 del c.c.

Il privilegio dei tributi locali (art. 2752, comma 4, c.c.).

Ciò premesso, il quarto comma 4 deU1art. ~752 c.c., come ~tituito dall'are 33, D.

Lgs. 26 febbraio 1999, n. 46, entrato in \;gore il 1° luglio 1999, subilisce che "hanno /0

.rlr.rso pritiltgio. JlIbordilll1lamfRlt il qlltUo dtllo Slalo. i crttiiJi1>" It ;",poSlt, II1SSf t Inblili dà (omNlli

t dr/lr protrÙ/Cf prrl'ùti da/la lell! ~r la./iRI1R"a 10"'11, t dall, normt rtlalù't al!i"'/HJSla ~'()m"nalt slIlla

pl/vblicità t ai dinlli slIllt Jmbblùht ajjùnoni".

In base a tale disposizione, il pri\'ilegio che assiste i tributi locali è identico, guindi, a

quello che assiste i tributi statali diretti, ed è perunto soggeno al limite biennale sanato

dall'art. 27S~. Tutta\u, dal mo~nto che molti tributi locali non "cngono riscossi a

mezzo ruolo, appare in questi casi dubbio il rispetto del termine del biennio.

Si segnala in proposito che. a seguito ddl'apprm-azione del titg.. n. 46 del ~6

febbraio 1999, l'ano 17 dd medesimo decreto lu esteso 12 riscossione mediante ruolo a

tutte le entrate coattive dello Sato anche di,-erse dalle imposte sui redditi e a quelle degli

emi pubblici pre\;denziali esclusi quelli economici. Come già espliciuto, ule sistema

delb riscossione tramite ruolo diviene dunque il sistetIl2 prioritario di riscossione deUe

entrate dello Stato. Ma come si è risto, il sistema di riscossione a mezzo ruolo non è

obbligatorio, ma solo facoltativo per gli enti locali: se esso \'Ìene utilizzato, allora opera

sicuramente il limite biennale di cui all'art. 275~ c.c. In qu~to senso si è espresso Trib.

M..ibno, 11 febbraio 2002 (riportau in nussim2 in Fall., 2002, 787 ss.), che così ha

argomenbto:

"il comma 3 ikllin1. 2752 (.c., che IItllulo DrigillariO (....) ffll roJkxaM immtdialanltR/t di

J'~lIìlO l1//e dirpori:joni cbi fi.fStWt11fO l'tSIMsioffr lemporak del pri1-'ikgio, dispont d)~: 'hanno lo JltHO

prù';It...~io. slIbordina/amrRlt Il '1l1tl/o dello Stalo. i ","diti ptr k imposlt, /as.u t lribuli dei (OHI/fili t

d,III prrJl'j,tc1. prr,ùti dal/o kggt llilla.fÌllo""a loealt. t da//t nDT71It "laJ;pt l1//ìmpo,r111 cOf1mnalr mI/a

p"bbliàlà , ai din"; JII/lr pllbblicht ajliJSioni'. • 1\'fJSIIn mbbio potm:t slIssùltrt prima dtlla nOI'tl/a drl 197j slil/atto (IN /'firrr,rsionr 'hanJlo

lo sluso pritilrgio' rùhiamaSIt 110" S% il lipo di prililtgio, 111a andx lizn:o tmlporalr di appliculnlità

MI l}fn~fìlio.

La dùposi-:;jollf di mi al ,"DIII",a 2 dtlla norma ora tita/a - introdo//a (011 I. 11. -I:!6 dr! 19-6

- dù.7pli"a il prù';Ir..~io gt"t'ralt SII; mobili f"r jmJ>Osk. />fII' prl1tniarit t JfJ/'rat/aJJI' dOl'/f/t )"f((JIJdo Ir

lIoml/' rrlalill(' al//mposla .filI mIo" ao,ùl1I/o. Ptr lali l'1l'dili p,i1ilrL~ù/li non Iwlr. .itt"(md"

/'iJl/f'rprrla';jDllf lùr,t',""ItRlt prr''{llrRlf, il/i",i/r /f'f1fpora/f prrJlTÌIID ptr ilpnl"/f'~io t1f'pkil/fJ ad J~/;

/rpt,g rd I/or. Considrralo d't la disposi=:jont in Irma di Il >1 rsorriisfr (OR l'uprrsrionr 'ha/iliO allruÌ

pn',,,/tgio ,gtntralr INi mobili ... ' ; .folldtJl' cTtdrrr d't tJSd si pon~ l'D,," Nn ffl.t=:jOnt al pn'"àpio

lff7rralf, d't limi/a ad 1111 ri!lrrffo ptriNitJ liIppli("ahi/iM diipnnltlio.

]\'011 si di",rlllichi cbe - aI"",,tJ ri&lIt/rdo a,lla laJJt1 di illlallil1ltNI(J Mi rifiNIi - l'arl. 72. comma

6. d /gJ. n. 507 ikl 199J ";chUu1ta /'arl. 298 1.11. JiRan~ /Ot,'a/t, dJt appIira - ai l1?dili iN (om!1lf'R/o

- il pri"lrlio prrslTi1l0 tlajli 11ft!. 1957 t 1962 dtl (.l". allora ",gr"lt (1865). l'a nolalo dx ancht

qNrJlt IIlli",t disposi=dtJnifisStll'(J1IO illi",ilt bitnllalt drlpri'';~ i" paroliL

Ttllu!, dH1U/llt (On/D mI ridJim", Itsllialt ora iRdiaJ!o. mila (oll(Xa:jfJ1It MigiRaria drl 1'Om111a J

"ti t'DnlfS/D drll'art. 2752 a., 1HJ1ItN ckl t-arrmrrr rc('(:;foRalt cix nl'tJlt l'a.ssr":;.a di lùnila:jo"i

IrntpoTlJli al btRtfiCÙJ P" i ,TttIiIi IIJt1, nlù"t il Tn'lJHlIak chi a"dJt i crtditi In'blllari di tYJ",lIm t

proPina abbiano tipri,Iikgio IDI. n14!;'Jtllllt.'r ai ruoli drll'alllltJ i. ,vrstJ, t di q/lt/lo aflltr7drnlr.

b, lal Jt1lJ(J Jepollt II. 'ahf'll (f)1Isidt~o,", cix altitllt alf.'''/41,"''lo ro:;jtJlla/t drl/a disposi=:jont

in qTltJtiOllt. Si OSSt",;, ~ralti, (IN ilpr;,,;Itgo di CIIi al CO"'''UI J dlll'afr. 27)2 c.,. è up"Uamtnlt

tvllocakJ iII grado subordi1lillo risptfkJ (l q1lt/~ pn- i ,,"diti tklltJ SIa/D. RNscr ptrta1l10 diffuilt {ntint ­

ad WPÙfJ ckl rolkgio - cht ilprilIil. ,hl assislt rndih' di e1lh· l«aJì, p",. ';'0/1«11/0 i. ,Vado /HJslerion

nsptllo a '1lttUO dii crrdili t "" tribllti slalali dinl1i, po.rsa esstrr dtNalo di fSltnslOllt Itmporult

il/imitald'.

•\lla medesima conclusione è pen'enuro anche Trib. Milsno, lO aprile 2004 (in

Dir. fall.. 2005, II, 567), che però tu fano decorrere il biennio dalla data di dichiarazione

fallimento,

.\ pre~cindcn da quanto "Opra, l'interpretazione della norma in esame è comunque

oggetto di interpretazioni contr2stana.

T.l

Secondo una prima corrente di pensic:ro, l'att. 2759, co. 4, c.c., de,'c infatti eS!i'iere

interpreuto in senso restrinrro, nel senso cioè che l'espressione "It!.t! ptr Ici ,fìll""za lo..CJI/·, i,; contenuta, debba intendersi riferita alle sole imposte contemplate nel Testo

L'mco per la finanza locaIr emanato con R.D. 14 settembre 1931. n. 1175. e quindi. ultre

all'imposta comunale sull2 pubblicità ed ai diritti sulle pubbliche affi!\sioni

(espressamente considerate dall'art. ~7S~. co. 4, c.c.), alla tassa per lo smalrimento dei

rifiuti ed alla ussa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (entnlmbc ricNalll2re nel

l. per 12 finanza locale). A fondamento di tale impostazione wno state fomite le

se~enti argomenuzioni:

I

S~ il legislatore, ch~ è inten'~nuro in più di un'occasione sul testo dell'art. ~752 c.c.,

prinu nel 1975 e poi nel 1999, a\'esse inteso \"enunentc accordar~ il pri\-iJegio a tutti

i crediti per i tributi locali. non a\"rebbe a'"Uto senso l'ulteriore aggiunta

dell'espressione "p""sli d4iJa ~ptr laJi"a",-alth"lJk";

~uando il legislatore ha inteso attribuire il prn-ilegio a tributi non compre!'i nel te!'to

l'nico del 1931, lo ha farto in modo e!òpresso, come a\""enuto per l'imposti

comunale !'ulla pubblicità e per i diritti di pubblica af61'sione.

In qucs~ direzione si è posta, di recente, 12 Suprenu Corte (Cas~., 29 marzo

2006, n. 7309. in Afan. GÙtr. 11., 20(6), la quale 112 OSS~f\'ato che l'ultimo comma dell'ano

2759

.C ho ÙtltSO riftrim tIÌ (t'N/iti pm'Ifi tiIll/a ~ P" la j;'t0lr.\.a ltx4k di mi al pro"",dimtnIO

Ittislalil'O n. 1f 7j del 19J1 t SJt«tSl"Jt modificht, o/lri.tllh umOht illlllilil" d% ! N1Jrriorr

p"4.isa~o," tit/kJ pmùiDIIt MI prittik#o i. parola O"fht ptr !iMjJDJla ctJ.lll1ait llllia pIIM/ià/lÌ r ptr i

dirilti filI/t />NbhJidJt i1ffissiolli, P«ifi{a~(I," 'II/ti/a "DII /It('tut1f'i4 "", il 1'iftri-tlllO al/a IfJ.I! P" la

f;nan~ localr ~JJ' do,,,,'o i""IItltrJi rr/aJ;'1fJ a qlla/sian k,!A' isti/lttiPtl d'iMptJSlo. lasJ/J f In'vlllo dà

(Dmlilli r dr//r proli"L't. [" alI'; I""",,i, kl ""rrJJlall,-a dI( ill,~ùlalort. Mila /IHIf11IO il, ua",t ckl (YHiit.,.

(JÌriit. ha !,"lisaIO ! tJ!mRoIIr "'"a prrl":;ioRt Ild /fllll 1f>tli/Ìfo i",!,-sra ro",Nnalt rsdltm dH il

prrt",titn/t richiamo alla 1fJl! P" la .li.a~1l IMalt possa di "" s; Pakrr "" fSlflltitrr il pri"/~t,io in

parola ad imposlt. IclJst {J /ribllti Jn 4'M1N"i r tkllt /"'DI'il/Cf t/il'trJt da qll,lIt ipDli,-"alt. (... ).

Dd "ilo. sMmdo giu1ùl'ntdtn,-a t"rmsolida/a di qlffS/a SIIprr111a CO"t Mi-. ptr 1111It" Cù.H. J. ( '.

j2~6/ 9J) ,I rr..~imt tbi pnPiltgi. ptr il ('Ollltnlllo lin/iMlùl() dJf fSJO p"stn"J ntl ('O~rrolJli dI'I d,-IN/un' (t

/n portit"o/(lf?, di qllt!JfJ tfilRp6ua) 110. pllÒ r.Hm i"'r'1'"loIO, iII (tJ.l(J di 1IIIlN((J/(J pm'Jiol/t f 1J>"ua.

in ''la analogica. Lt nof71lt fiN pmlftitllHJ i prililt§ JDnO li"; di s/""a Ùt/rrprtler.;jont t non ((Jnstl/lono

!rs/r1lJiDllt /klpn,'iltgio alk imposlr Jt Oli .tll, ipDlfJi rsprrJk1111rNlt pmfsrl',

l'na diversa corrente di pensiero applica uwece ~rrnsÌ\'amenre la d.i~p()~izione

surriportat2, e ritiene che alla locuzione normam'a "It!/! P" /0 .fìnall,-a 1Ot.'lJll' "acb

attribuito significato di geneft e non di specie: il Testo L'nico per la finanza locale - !òi

ragiona - comprende infarti dn-ene leggi specifiche istitum'e ~lle singole imposte

richWn2te dall'art. 1752, uitimo comma, c.c., in \"la riassuntì,'a con il sost2nti,·o reso al

singolare. A detto richiamo dC'·c attribuirsi effetto di rin,;o all'ano asttattamente

genCl2tore dell'imposizione, non ad una legge specifica ~titutì\'a dcllit singola imposta .\

riproya dellit correttezza di detta impos~zione si aggiunge poi che se illegislator~ a"es!\e

"oluto operare riferimento esplicito solo ai tributi inseriti nel corpo del T~to l'mco,

allora av-rebbc US2tO un richiamo tecnicamente più ptUiso, riportando gli estremi di

identificazione dci testo legislativo, e 5i. sottolinea anche un dato di cllratterc storico,

costituito dal contenuto ddl.a Relazione del Guanhsigilli al Re che ha accompagnato la

promulg2zione dci cO<licc cmIc del 1942: in aIe relazione si legge infatti che il privilegio

generale dci tributi sia estno (art. 2752, u. co., c.c.), subordinawnentc a quello dello

St2to, ai tributi degli enti locali, uptr pom i. trmIO"itI il fiJ1f1114 MI crHiia COli la IttI! SIi/la

.fÌ1tt111~ /oftJlt".

In altri termini, secondo rale impo!'tazione, rutti i aiburi locali den)O() an=r~

collocazione pri\;]t.-gi2ra ai sensi del qUJ.rto Coll'UTl2 dell'ano 2752 c.c.

\'a poi opponunamenrc rimarcaro che il pm-iJegio per i ttibuti IOC2li spetTa a

condizione chl: i ruoli siano ~tati resi csccuti"j neU'anno in cui il oonct:ssionano ddIa

riscossione si insim12 al passn-o fallimentare c nell'anno precedente. In tale senso

depone il tenore della kgge che, neU'affennare che uhaRRtJ lo .tes.o prit'i/tgio", fa

chiaramente riferimento ~ pririlcgio pre\-isto per le imposte di ,cui al primo corntlU. La

formuluione originaria della nol'IJl2 - prima delle modifiche apportate nel 1975 - non

preyedeya infatti la disciplina dcI pm-ilcgio IYA, e pertanto lo "situo pri,,/tgio" era, ed è,

chiaramente riconducibile a queUo pre\-isto per le imposte sui redditi (frib. MiUno, 11

fcbbnio 2002, in t-'dll., 2002, fase. 7).

. Se il privilegio ex art. 2752, comma 4, c.c. afferisca anche ai

tributi regionali.

Sul problema dell'applicabilità anche ai tributi regionali del privi legio

previsto dall'art. 2752, co. 4, c.é., la dottrina (BATlSTONI FERRARA; in senso

conf., con specifico riguardo aIl1RAP, MANoRlou, 1998, 765 55., eSTASI,

1998, 353) Si è espressa nei seguenti termini:

• Si discule se il privilqio .enua1e possa esser nIerito anche ai tributi rqionali. La questione è ccrwnenu: delicata. se si pa1S& che le norme sui privilqi non sono IUlcenibili di ÌDtqrazione anaIOIica e se ai Ome conto. d'aIu. pane, che I. lege finanzi'n. rqionaJc a. 16 magio 1970, n. 281) è iUta emanata vari anni primi ddJa modifica apportata all'ano 27'2, c.c. od quale non si f. parola cm crediti tribucari ddla Rqione. Mi 1aDbra. tulUVÌa, che si ckbba operan uni distimionc: rispettO alle tasu sulle conceaiorù l'e­

iPonalì, alIa lUU di cilcolazione (ora sul possesso) di veicoli e aDa taaa per l'occupazione di lpai ed aree pubbliche. ali ante l, 4 r , ddl. l n. 281 dc) 1970 rinviano, per quanto non espraumalte disposto, aDc norme Itauli che disciplinano ali IICSsi tn"buti Ritmao perciò che i corrispoodcnò rivilqi sCitali e provinciale posuno uovuc applicazione ai relativi crediti L& Re· &ione. mentre non mi par coo"uabar un priviJqio rilmb~ aIJc somme

dovute per imposta sulle concessioni stalali del demanio c del Pltrimonio in­ Jdisponibile. Neppure mi pare possibile riferire il privilqio aD'imposta rqionaIe

sulle attività produnivc. Vero è che l'art. 2' d.}p. l' dicanbre 1997, n. 446 prevede che. fino a che le Relioni non abbiano disciplinalo le proadW'e ap­plicative dd tributo, si applichino. per l'accenammto e la riscouicne, le di· sposizioni proprie de1Je imposte erariali sui ~diti e che, per ali un. 26 c 27, pane dd Imito viene attribuito aDo Seato ed è prevista la companecipazione delle pro-vince e dci comuni &lImito mcdaimo, ma è probJanatico ricon· durre le nonne sui privilqi alla nozione di disposizioni per J'accmamcnto e la riscOSlionc, mentre la panialc attrib~ dd acnito allo Stato e aali altri enti territoriali non trasforma il uibuto regionale in un tributo erariale. co· munale o provinciale -.

In relazion~ all'IR.\P df\-ena è l'opinione deU'Amministrazione Finanziaria, che.

interpretando estensivamente (e non analogiomente) il primo cornnu dell'an. 2752 c.c.,

ha ritenuto che il credito per IR.AP gòde dci pm-i1egio pre\-lsto d2 <.Jue~ta nonna,

tratundosi di tributo reale erariale.

Le argomentazioni f2ttc proprie cW1'.\genzi2 delle Entrare lunno Ntta,-ia fortrulto

oggeno di penetranti critiche da pane: del12 giurisprudenza di merito. la qUall' ha ritenuto

che i pri\'ilegi ex amo 275~ co. 1. 2759. co. 1 e :!771. co. l. tro\-ano la loro

giusrifieazlonc: nd r2flporto di strurncntaliti esistente tn j beni cosrirucnri )', ~l'rr( l del

pri\-uegìo e la produzione del reddito gt2,oato dall'impostA C05tiNente l'oggetto dei

crediti pre\"lsti dalle norme suindiate, ed ha concluso quindi che, non essendo }'JRAP

un'imposta sul reddito, al re1ati,oo credito non può riconoscersi il pm·iJcgio ~nerale sui

mobili pre\-uto dall'art. 2752, co. l, c..c., n~pure ath stregua di una SU2 interpretazione

estensi,"a. In qu~ta direzione si è collocata 12 recente pronuncia di Trib. Vercelli, l..f

luglio 2006 (in www.i1wo.it).\

In senso 0rrosto si è reccnternc:ntl' c~prcssa, im-ccc, in num('fo~e decisioni, la

giurispruclcn7.4l dci Tr1bunale di ~fjbn(). (hl' ha aderito alla 'l'si fa"orc\'o!e ~lb

coUocil1.ione pri"i1e~iata dci crediro IR.\P ai ~en!'i dell'art. 2752. co. 4, c.c, (v. in

questo senso Trib, Milano, 2R dicembre: .2007, In causa 1;''1ltiltllitl L..tlln .r.p,tI, I: 1:all.

BfhHJni J\111Nro PrudOl/l Illiti i.r.!., in~dira~ Trib. ~(ilano, 7 febbraio 200M, in c~usa

Eqlli/ti/ia E Jaln' J.".tI. (. FtJ/1. Edi/~tltJ J.r.l., inedita; 'l'cib. Milano, 7 fcbbuio 200R, In

causa EqlliltJlia /:.ftllri I.P.tI. I: 1-'dll. Coop. COJ/ml/ori di 1\li/aRo, inedita; Trib. Milano, .~

marzo 2008, in causa E'1llila/ia LJ~/n ,1.1'. il. (. F(./II. Pan!/ìào hxllllli ,uu. di Fad"lII

.-1uardo & (.~, inedita; Trib. Milano, 7 m~r.gio 2nOR, in C2usa E'1/1iltlliu Erti/n J.!,.", l',

t-all. /11!tJlilùill In11",,",,,IJ J.r.l., incdita~ Trib, Milano, 23 maAAlo 2008, in causa

Eqlli/a/io Elalri s.p_a. ,: Fa/I. E. Il''..\-1, l :'"ro lri'n'/~g .\lilaH s.r.l., inedita).

tJ percorso moti'·azionale. riproposto scm~a '-ariazioni !\ostanziali nelle vane

composizioni dei collegi chiarruati a decidere la que~ti()ne, si trova da ultimo cO!'ì

5vilupp2to in lIuattro decisioni "gemelle" rese dai giudici milanesi in pari data (frib.

Milano, 28 mar,gio 2008. in cause J:'JtJlri 1;·...II:jORf Tn'bilIi J.p.tJ. l", "dII. /1,(fR:;?tJ AI".rl

S.cI_J.~ EqllÌ/il/itJ EitJlri s.p.a. ,: 1~/. ~. '"I(J...ùrro~tJ .ltn"tr S.d.,r.; EqNilul1a EstJln' J'.p.". t'.

1-'à/l /11110 Lint!J'1 s.r./.; E'1I1Ì/alia ESDlri l,p.d. l'. hll/. l" 110m Edì/ di .\IfJ,~islrtlli s.n.I'.):

"/'orl. 2752. t"ommll 3, (( rslmtlt ilprù,l~(io ,Plnfrulr .fHi 11I0bili. sltborrJiRo/lI11Irnlt a ,/lItllo drllo

Slalo. ai ,,"diti pt'r impoilt. filIJr r /n/n," dà (olRllI1i , dtl/t pro,';n,., pm'Ùfi dolio Itggt .fN/I"

jinan~ IOt'alr, nondJi da/lt lIO""t rr/a/ir't tJII'i11lptJJltJ IYJ11INRa/t 1111'" pllbbliàlà r ai di";/li slIllr

pllbblidN ~JJioni.

Jndllbbia11lrnlr Iilso drlla prrdfl/a t,rprr.r.tion, '/~(t! pt'r ItI .lìRtJR~O 10m/t': in Jrnso .rfOTÙO.

Jol/",dtl/(J lUI 1'111(/1'0 ri.·hiam" ollr dùptJsi,!tmi drl "l'nlo ( ~ lIilv ptr I~ .IÙlil""tJ IDa/Il' - RJ) 1-1

Jflltmbrt 19) J. Il. 1175 - (~. tJ//'t-f'i>cII. rtI/'/'n'lrnllll'" il 10'1'IIJ Hom/Illil'o o':e.ùni((J tlt'llcI

mlllrn'".. ptr1"I1IIJ prr Ir illI/'OII,. I, I,/.fi,. t In/mli III r.f.w /,1l'/iJll li il1lrndn·tJ l1t'olluJlùllo a'/tJ/YJfl'

di Comun; f 1)1TJ1'ind, 111 IV" ,t!Rrrolt rd ind~llrrm~il"'/. il p,.il'i/~~ùI .lltlbililfl "tlll'tlrI, '2'75] ((:

/011 1'o''17~J 1'O}/JùlrnJ-;..l0nt dI( Il' Rr:(ioni "I((/HJI/I /1111/ mlllfJ .mt'tmJ .I/tllt' l.f"',,/lr. f qllil/di il

Ir..~i.rl,,'orr nOli />0'(,1'1/ lunlm'!'ltl1l' HII mlt' lt'nilfJnllll' 1/nll Iml'llfel oi.rlmlt.

J>mprio l'oT7,i,inuno njrn'lIImlo tltI 1111 1t'.Iln /IIJnl/tI/ltYJ 1II'II',;",hi/(J dr! qlMlr .II ('.ftlUnI'" ici

PO,l,III r 11011 drblJ/I r'JJt'T? n/rn"tJ l'"d".I/l'tJnJt'IJ!t ,I 1Ht'1 iiH,p'olo l' .rpt'I'l/it"f1 !t'.I/O IIOmlt'/U"'. /"Jli /'t:

11111' d!l711ml c'ol/Iu"" imlfl" Nn più ampio t' ,~ml'ralf ri,.hitJHIo tJd Nlld l'lllre!''''' '11IJ(~I!..l'l/rti tll nm'J/,',

o'Y,tmit'tlnJt'l1!t' Ii//m'lll' "lIti tlisliplina dr! Hllm"r dr!ltI.fillaR,-a lo(,/Il'.

L '1IIImdlmt'JJlo drl I~(i.dlllorr ; iNIl(lHI' .fI,llo propn'o '1Nl'llo di illlmd/llTt' Imll lIoml" id,Jllrtl Il

,I!,artmlirr /11/ rtlll'on/fJ (OR lo JI,;IN!'P'J dilltlm/l'O , l'tlJ(}IN::jORl' ir/ltJ '/ÙI7p//lJt/ di Ul/OT? tI/lrtJI't'rlfl

!In nl,nmmlll cl IIOrml' JN(,.'U1Itt l'i HI/rri~n. /,Hn-ht aJtn',ib,li al.'!RH" di n/l'17mmlo. iii qNlJnlo

rr.e.olllnll IU./Ì/III11=;..tJ 1Of.'dlr,

F. ~/I/ortl .fllon di d"bbio t-ht ItI diJàplilltJ i.iliINI;'Id itl/'lrap - 1111. J. t'lII)JfJ/tJ 1-1 J. I~~e! 11.

662/1996 , d, (~s. n. -146/1997 - fi,i da ril'omprrnitlT il pitno lilolo "dltJ (tJlr..e.oritJ omo,v,mrtJ

di nonnr n.-!'Idmtlll' du/lm. 2752 f( t'OH III IOI1I:jonr '/ej§ ptr Idjìntlll';.," 100'"Ir'; "I n.~lI{lr"" ,;

opportpno "idnl:jarr (M l'm. 15. ti. {~s. n...1--16/1997 prr11td, dii 'Iimpo.rlll ; dor'II/'; 111"1

".!!.ùml' n,I l'Ni It'mlorio il 1'Olort tirI/o prot/N:;jonr luI/a; rrali:;':;'tllo' Jlld,; t .fllori di dHbbio /tI

n(()mprrnJlont' dr/II' no,.",t in tSll",t 111'1111 (a/~PfJria indicato; td ; mJì f'r'ru/ITV .rp/~~lJ/o il moln'O

del mtJnl'alo 'Sf'"JJO rifDltfJsd",tfllo di ran§J prit';/~itJIO da parlI' d,/lu l''..~s!! ÙII/IIIIM drll'lrtl/,.

poùhi ti Itlll' J"I'O/"O 1'r'U rd ; !.itÌ JIIffiatlllt td lJdrgNtIIO la piit ''0111' ,it-bitlfRti1a .~t'II'rt"';f P"''I.flollr

drll'art. 27;2 (l'.

/n Jrmo lonlrtJno o/lt (o,uitkra~"ijìn qlti J1'O/lt. Ii ; oJJmtllo dii il I~f,ùlu/orr tJllora non

c11'1rhhr m",'o ukllnll nttun,ti di pnJc'tdtrf ad IIn uprrJJo nftlnost7l11tnlo dtl r,ù"'/~t,io in qPt'JllOnt'

(011 n/~rimrnlo ad alln e diwni lribl/li /(X'ali. Jrl,ul'ol1l,,,lt tYJmllnali. qlldli lu ItJHtI ptr

1'ot·I'1Ipa~on,. di .tpu-:j l'ti t1rtt pNbblùht t l'il1l/JOJ/o 'TJf1INlItllt II/Ila /,lIbh/iàla t dlnilo dl'llt'

pllbblid1f tJjlÌJJloll1. IYJnjOf7llltIllt.'r alk J/'f(!/idJt dùposi:;jtJ1fi t'On't.NII' nl'l ti. (~.... n. 507/ l 'J') J.

tJnlh tJJt di n'ordino dI'ila jì"an';!l I""'orialt. TNt/ma dI'Iii nt'Ono.(I"",nl/ t.rpliàli nOli

prrJtnldno Nn (tml/lrrr IdJstlhrltl. tlJJlf1IItndo piNI/OJIO 111I 'IQ/O" fII"anlmll' ,ùo..~"il;''O dI'I ru/~f!J

proprio dà prrdl'lIl In/llili. ai lMtltIi",o tV",lInqll( gùì tlllnlJllilo dal/",.,. 2;'52 lì', in.lor.;.,a tI(l/ti .. inlt'rprrlcl::!ont' Ji.rlrntolil't1 i" pnftdtn~a il/lIJ/rtlltJ.

11 "l'n'lulJlal, o.r.rtn'tJ inoll" ,ht l'm. 27;2. l'onl,,,a J. ti','" nella /'tIri,. in I}(/ n'(0I10JII' lo J/r.l',w

/,nl'1/~~io, J/lIJIJ,.dinflltJl11rnlr a lI"r/lo dd/o J Ialo, di ,ndili dt..~1i rnli IOt."li, ùllt'ndr n, iJilllJlan' /0

J/f,ìSO PI7I'lI(V,ifJ /,r"ùlo d"l t'O/IIlllil l non .wlo l'on nftrimrnlo tll/~P1!"0. Tnt/IJJld/f ((In njrnmt'lilo

aI/li JI/tl (.l/t'n,lIlJlle' Irmporult; JenrhlN i,?ltJ//i p,IIt'.fl'11Iflllt illo,(illJ Jillu ,vll,hil':;,wnf' .I11!Jfm/Ì1It1Ii1 dI'!

/,ril'i/~~io riti artiili lribulari /Dt.'Uli ai ITftlil; In'bllltJri dfllo .fllllll. l'OH" p'YI'I.llI dilllll11",1I1 /. dII/

n/rnmmlo. 17Jpt'''Ù'rlmmlt. tJd NII i"lrn%.lllo Irmpomlt poltll~ùJlmf'lllr illùllllillo, ptl' lti /ÌlItllI~d

In",lf. r' {>fr c'fI"lm ItJUlllù'rJlNfII/' ,./'(0,1/'17110 III moli "Ji nfc'l'/Ù' n"i tlUI' ,II/1l1 ((JI1.I/(It'rdll tll

t'01l/nltl ,. p,.,. I ,rrdl/I/ÌJcu/t titllo .\"Iulo.

P'Tu/lm (/I/t"/il Inlr'rprrltl':;?rm, "l'l'li" /tI l'iN c'O,"II" tJnd" tl//tI luc',. dd/II Jlrall/icil:;.um,

Irnlf>tJrll/r ridIr' lIt1mlr. dalu ti" R'/ /r.rln on.~"n{/nn il rvmlNtJ 3 mJ ,l}//oc'd/fJ mun,dialtmlmlr dopo

la dI4)OJ/':;,/(J1Ir' ,./1, .flabi/ù/d alidI( I" l'r,.dr'l/ti fJ!rllJ'lOnr /'11If>oru/, tltIprù7/t'.~/o".

L'Orientamento che a:\seW13 al crl'ùJto lRAP il pri,-ilegio di cui all'art. 2752 c.c. i.:

stato fatto proprio anche da Trib, Como, 2 maggio 2007 (in I:all.. 2UOH, 710), .]

quale ha ~nunciato che ",} ri,l}nOJt7111r'11!n d,Ila ""/JlrtI t1"llntJlt dr//'impo.'ltJ IR. IP (OmpoT1u

1'tJlln'bH:;fol/f dI rrla/u'O (Tt'mlo dr! pril'l/t.~1U 'x art. 2752, primo ("mlRa f :!;'j9 (.t'., iII qlltlnlo

l'art. 2752. prù1Io (omma (.t'., pllr ./tJI'fndo f.rf'"JJO rifrri11ltll/(J cJI17~/: tl/I'I'1"..~ (ora /".1) r

all'llor nOli amlim" al fonlrorio di qNa1lto p",'i.1Io ddllit/,ì",o (O",11I~ ~r I, impollf /Otuli. aloll1o

tsp,.tJs~ limilt/:;?onf (endili ptr k i111PlJJ/'. la.fif r lriblili dti (ollllmi f d,II, proll;',!'t P"VÙll dtllla

/tg,t ptr /" lìnun~tl loal/t), osla/;w ad IIntl /lI/"'1'nll/:;Io", utrnIÙ'r1 cb/la 1IoT711d'.

La questione in esame ha peralrro trO\"iro, da ultimo, espressa soluzione

normativa: l'art. 39, co. 2, dci D.L. lO ottobre 2007, n. ]59 (c.d. ley,ge finanziaria per

il 2(08), con"eroto in le~, con modificazionì, d21J'art. l, l. 29 noycmbrc 2007. n.

222 ("i,,',n"l'RIT N,!!lI/i iII "'''/tn'l/ fco1lollli/v:!iRall:jaria. pn-Io JfIIlllpptJ , l'rqll;tiJ JOc7fJll'), ha

Infatti modIficato la fonnu1azione dell'art. 2752, co. 1, c.c., inscrendo"i, dopo le

parole "pT l'impoJ/ù SII/ nddi/o ritll, ~rJOI1' liltrididx", anche ]'}R:\]l, il cui creùito

risulta quindi assistito dal pri"ilegio generale sui mobili del Jebìton: al pari dci

crediu dcUo Stato per Irpef, Jrpeg e Ilor.

La Wurisprudcnza di merito ha peraltro precisato che, in "irrù di 9uanto • previsto dall'an. Il dclle di~p()si7.ioni suna legge in generale, la nOH·Ila ha efft:rto

solo per ]'an'cnire, e quindi solo per crediti ~orti successi":amcnte alla sua entrata In

"igorc C,· ll' già men7jonate Trib. ~1ilan(). 2H diccmbre 2007; Trib. Mtlano, .~ marzo

2008; Trib. Milano, 12 mamo 2()()H; Trib. Milano, 23 mamo 200H; Tnb. ~1il:ln(). 2K

maAAio 211()~).

Il cndito ~lativo alla tana per lo ImaltimCtlto dei rifiuti solidi urbani

La quesaone della riconoscibiliti o meno dellil fUtura pm-ilcgUta al credito

rc12tiyo ala tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (c.d T ARSlT) è stata

affrontata e risolta negativamente d2 Trib. Monz~ 3 dicembre 1990 (in Fall, 1991, 6.'2

55.), che in qUtsti tennini ha motn"2to:

"no" l'; ; 1II0IÙJ(J di dNbiJarr. i" !ffttti. (~ .i falloni iiI '1l1tl/iDIn, ctHft ,,,'i/à ~"om'spttlù/Jt tbl/t

prt.fla::;folli di Jm,;:;j dJt !tlllt p.bblicrl ItrTiloriait fin" tJftttllart i" rati"ltt tki SlIoI compili

ùtitH:;j01la/i. t dN tJJfJ lltJlO 4eltmti"l1 t QH(}1ftifico aNtoriliJ1iNMtlllt. abbiallo kJ tbikJftIJ lIalllnJ

lriblttarìi:t.

A '1NUIo llrtglla 11011 pw cbt ,.""tiiPitkrsi '11111111. tdJtmtalO d41 C""sil./M di SlaI, crJn ilpam-r tSP"lfO

da/io Jll Stio"t i" tUI/a 12 ~ 1979, .lIt nebiula del Mi"ùlmJ ~Ik Filla"~. no"dJi q"alllo

argonttnlalo daUo d~sJ(J Mi1tUJf1D alli '" cinYJ!mr IO au't1Jl/m 1981 Il. 8. tlltrrmtbi /alJOrt'll()/i

al!IJJsimila:j()llt dn famUli di (JIÌ alla k16 "Altrli" alk t1l1Ttllt di 1IIIIItrrJ triblilarUI. allaloght a/k

mlranll fO",lIl1ali ,rJ""tlJt al JnJIÌ~ /J'fbblÌì'rJ di 1"l1c(t)/la ~i rift./i JDIidi ltriJui.

1\'011 l'n INlfa,,;a da lall "",,,tJM Imni iII priIIH III~ JÙ" ti si",plidl". kz (O"H.!,lItll,-a

!Hi!trpp!icobililtÌ cb!P';""60 H"mm prrPÙJo dai!f.l11. 2752. qltlJr1tJ ((JIIt1II(l. ~'( àPilr.

Tak IIllima "o""a. i-./àlti. ; sia/a p,.ltlaJa. IIt!lnlD al",ahtttRlt i" 1'̧Jff, iII modo assai chiaro r I .~,?lù'(J: tI/a H" alln'bllim i"distri.ùlIllallmllt t in "a §1In-alt ilpriPi.k§o a IlIl1i i mdiIi Irìllllll1n

di l"Omllm r proli"rr. ",a .ro!o Il qMtl1i "p",,;sti dal/a !tU! per IIJ filla_::.o kJ.:olr t dallr "omu ,.,Ialil.,

al/impolla l'Dm/malt .fltllll pllbblitilà t ai diritti 1111lr pMbblid" aJ!iJJiOIli".

1..il /omlllla:;jonr !rlltml, ikl/a ..T1Ifa t lal111rnlr l'hiartl t n..t.II!fkaIÙI(J /-br fIOR 11Jlf>a" Iràlo ,v/rrII di

alomajvrma di inlrrprrla~D," iRfrgralÌl'rl. (~(,.,....,,, )

J'\;t l·onsf!,lIt. iII tYJndIlJ;Oll'. chi ! tU.JiIIIiJa~o"r dti ùlll".i ", parola Ili IribMli /tk"IJli l'Ilk ai soh' .fini

tkl!afl:rrla1lJtlllo. 11M 111 fillf di a/fribJr.;j6l1, di IIna Ill/tla privikgùJJl1, d't no" polr1fdo prrcJ1lro

fSlrc1po!ar.ri iN lia ulf1l$ittJ dal!Ilrl. 2752 1'DIii1" à";!t. iR rrlcr.:jtJ1It al ri",,;O /allo da /al, norma ai

lri/mli ".../?,Olali dal T. [r. Slll/a FiuII,-a l.J)ùllt (fm j '1"ali """ J'IIINI '''O",/,rrsi i ((}no"i ck//a kr..er ".\ltrli" t nON poJJDIIO a.fortitJri.fanùi rirlllnm rrlT'Dal1Ì1'tll1ltNlr). drw "!'Nlarsi iHJlfssÙlrnlr. I C,,"amtnlt /lHI1 !III, .rillll1:;jnllf .ci riso/l't il, "n" ..arr""a di IllIrI" '"' t'tUI/rollli di ln'dili dlt'..\(l//CI il

p,,?/i/o (ama!r. l1f>!,flÌtHlO 111m/n'Oli di HII IflJlIlJINt'IIl() di.l~/'Ort. (O"" D...(Hi tJllro ITi/1ll10 pllbbk o. .\1u Ici

nJu""/J/u !,rrrilJtJlJf d, IIII/J IlIlrld priri/~pjulu prr i lullO/l/ di Jlflu/'ùJJrNI(J (' tkpllnJ:;'ÙJllf drl/" {1f(1'ft' dt'

ill.rnJiammli prodlt/tili. impll/tJbilt ii Ii l'lIDI,. ffltn/HalmnJ/t. tld /("(1 Jr1l1f'/h."t dimnrlil·an:;.tJ 1~~ùlt1lirltl

() ad 1111 pllr drpml1bili diftllo di "HrdinlJMffl/o (OR l, f10f'11lf pmfgt11ti, R'II J>HÒ tISff1 tmO/dala. ptr

1/lIIt l, !,ià dlllt ragiom". il, ifdt i"'f'Prr,a1iPa. .

St .:OnstgH'. (O"" i/l,trilabili ,..roIlmiB. il n§tfo puro f imtplùl dtl/opposi::;jont r ~r implùilo /12

(on/"""a drlprrmftdi",rn!() ~iJ aJJ1In10 dal6lft/Ùt d,ftga/o".

Più di recente 12 soluzione negatiYI è sua ribadi~ Ù1 giurisprudenza in rcbzionc

alla wiffa di igiene ambientale (c.d. T.L\.), inttodona dal D. l.gs. 5 febbraio 1997, n. 22..

dO\"Uta per l'atm;tà di raccolta e smaltimcnto dei rifiuti e compOSt2 d2 una quota

determinata in relazione aDe componenti essenziali del costo del 5eI'WO e da una quota

rapponau alla quantici di rifiuti conferiti., al senUio fomito ed ~'entiti dci costi di

gestione. In questa direzione si è colloat2 Ù1fatti la pronuncia resa da Trib. Firenze, 28

maggio 2007 (m www.ilcaso.it).secondolaquale ...UttptmtJ4.lIIt/8perl4T./A.. Tariffa di

!gilftt A",bintlak. a til4lo di amiJpdtil'O /kllallftÌvi/IÌ di rtKaI/Ia t mla.fti:tMlIl4 rifiuti. non f aJfùtito

dal p,ù1ÌkJio di CJli al/im. 2752 (.(.'\ non essendo "pouibik ulr.tkrt 14 ptJrk1la tILllfT":\!' {o",,,,a•

di lak "o""a a tribllfi dilW'Si da qlltlli prrviJti dtlJl6 km /J" la fillaw~ Jocgk. poidJi Il nO""t mi

priltiltgi rapprrJ,,,lImo f(a~()"j aipri.ap;§1Iml1i t OnlfJlltJ film ,!#1fD di ffrtlla illlrrprtla:;jom". I

In senso contrario si è espresso uwecc Trib. Milano, 5 nuggio ~O()4 (in causa

Esa/n" (. Fa//. TrtJl1J _' lIpill' E...-prtu f.r./., inedita, seguito da Trib. Milano, 10 luglio 2004, in

C2Ul'a C011l11l1~ di /1.Ia"eptla c. ràfl. Bila 1J J.r.l., inedita, c d21 già citato Trib. Mi12no, 2R

dicembre 1007, in causa E'liti/olia r:UUn' s.p.1l. ,: 1-'òll. BociTmi MdltT'O ProdIJlfi /1Iiri s.r.l., pure

inediu), il quale ha ritmuto che il credito re12ti\'o ah T;\RSU su assistito da pri,'ilcgio

ai sensi del comma 4 dell'an. 2752 e.e" con illimire temporale biennale fissato dal primo

comma della medesÌ1n2 disposizione.: