METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle...
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Allegato 1 al PTPC 2015/17
METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI CORRUZIONE DELL’ISTAT
Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016
Allegato 1 al PTPC 2015/17– Nota sulla “Metodologia di valutazione dei rischi di corruzione dell’Istat”
Ufficio Coordinamento per l’attuazione e l’innovazione delle politiche gestionali (DGEN/C) Pag. 2
METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI CORRUZIONE
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
La seguente metodologia si applica alla valutazione dei rischi di corruzione. La valutazione avviene con il
coinvolgimento dei seguenti attori:
Referenti per la prevenzione della corruzione: coordinano le attività di valutazione dei rischi di
loro competenza. La valutazione dei rischi avviene sulla base di un framework disponibile
nell’area condivisa appositamente costituita. E’ cura dei referenti di ciascuna struttura, prelevare
il proprio framework, sottoporlo alla valutazione del team di valutazione e, una volta compilato
in ogni sua parte, riposizionarlo nell’area di competenza. Sarà cura dell’Ufficio di supporto al
Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) sottoporre i framework compilati al RPC,
per le valutazioni di competenza, e inserire i dati d’interesse all’interno dell’apposito sistema
informativo.
Soggetto valutatore: è colui che ha l’autonomia nella scelta delle soluzioni e nella gestione delle
risorse per affrontare le problematiche organizzative e per gestire i rischi di corruzione. In
concreto, la valutazione è preferibilmente svolta da un team nel quale dovrebbero essere
coinvolti: il responsabile della Direzione/Dipartimento, i referenti che abbiano le competenze
specifiche relative alle classi di rischio evidenziate nel catalogo, nonché coloro i quali siano stati
precedentemente coinvolti nella stesura del catalogo dei rischi. La valutazione finale è quindi il
risultato, ossia la media, delle singole valutazioni espresse da ciascun soggetto che ha
partecipato all’assessment. In ogni caso, si raccomanda la condivisione dell’esito della
valutazione con il Capo Dipartimento competente.
RPC: individua le priorità di intervento a seconda della rilevanza del rischio, obbligatorietà della
misura di trattamento, impatto sugli obiettivi dell’organizzazione connesso all’implementazione
della misura (PNA all. 1).
GLI ELEMENTI
I principali elementi della valutazione sono: 1) l’oggetto; 2) la metodologia; 3) le dimensioni del rischio 4)
le scale; 5) la periodicità; 6) i criteri di valutazione del rischio.
1) Oggetto della valutazione sono gli eventi rischiosi identificati da ciascuna struttura nel proprio
Catalogo dei rischi. La valutazione deve essere effettuata considerando il rischio al netto dell’adozione
di azioni di risposta/trattamento intraprese per contrarre la probabilità e/o impatto (cd “rischio
inerente”) ed in stretta connessione con gli schemi di comportamento individuati.
2) La metodologia usata per la valutazione dei rischi organizzativi consiste nel Control & Risk Self-
Assessment (C&RSA). Tale metodo di valutazione, di tipo qualitativo, è applicato sulla base di scale
descrittive dei livelli di rating delle dimensioni del rischio.
3) Le dimensioni del rischio:
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3.1 Inerente (R.I.) è il rischio in assenza di qualsiasi intervento per evitarlo o ridurne l’impatto. Il suo
valore è il risultato della moltiplicazione del Valore della Probabilità e del Valore dell’Impatto. Le
dimensioni del R.I. sono:
1) Probabilità: eventualità che il rischio si verifichi.
2) Impatto: conseguenze derivanti dal verificarsi del rischio.
3.2 Residuo (R.R.) è il rischio al netto delle contromisure adottate, e nel valutarlo si tiene conto anche
di rischi non considerati precedentemente. Il suo valore di base è il risultato della moltiplicazione del
Valore della Probabilità e del Valore dell’Impatto. Le dimensioni del R.R. sono:
1) Probabilità: eventualità che il rischio si verifichi.
2) Impatto: conseguenze derivanti dal verificarsi del rischio.
3) Altre dimensioni (es. Vulnerabilità, etc.).
In questo momento, NON è richiesto alle strutture di effettuare la valutazione del Rischio Residuo.
4) La Scala di Valutazione: può variare da un valore minimo pari ad 1 (per valori del rischio bassi), fino ad
un valore massimo pari a 25 (per valori del rischio elevati). Nel concreto, il valutatore assegna a ciascuno
dei criteri usato per la valutazione, il valore associato della dichiarazione con cui si ritiene in accordo (da
1 a 5). In allegato, sono presenti le scale descrittive dei criteri suddetti.
5) La periodicità dell’assessment: tendenzialmente, la valutazione avviene con periodicità annuale sui
cataloghi dei rischi aggiornati. Tuttavia, per particolari tipologie di eventi che si collocano nell’area ad
alto rischio, l’assessment potrà essere replicato nel corso dell’anno.
6) I criteri di valutazione:
Il valore del rischio risulta dal punteggio complessivo della valutazione dell’evento rischioso quale
prodotto tra probabilità e impatto (cfr. Allegato 1 alla presente Nota). I criteri di valutazione sono
articolati in una serie di indici che derivano da una selezione e da un adattamento di quelli riportati
nell’Allegato 5 del PNA.
Per la valutazione di ogni singolo indice è necessario tenere in considerazione i comportamenti,
rilevati in fase di identificazione dei rischi, che in concreto consentono il verificarsi dell’evento.
a) Valutazione della probabilità, fa riferimento ai seguenti indici:
.. Discrezionalità: il processo analizzato può essere più o meno vincolato dalla legge, da atti amministrativi, o totalmente discrezionale (Min=1; Max=5).
.. Incidenza sull’output del processo: il processo analizzato puo’ coinvolgere più strutture, nell’ambito dell’Istituto, o più amministrazioni (Min=1; Max=5).
.. Resistenza del rischio al controllo: presenza di sistemi di controllo o analoghi strumenti in grado di minimizzare la probabilità di accadimento dell’evento (Min=1; Max=5).
Valore Totale probabilità: Media ponderata dei fattori di impatto utilizzati per la valutazione, tutti con uguale peso.
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b) Valutazione dell’impatto, fa riferimento ai seguenti indici:
. Incidenza economica: potenziale perdita finanziaria, danno erariale, avvio di azione legale nei confronti dell’Istituto connesso al verificarsi dell’evento, espresso in termini monetari (Min=1; Max=5).
. Efficienza organizzativa: coinvolgimento di una o più fasi del processo, a seguito del verificarsi dell’evento (Min=1; Max=5).
Valore Totale impatto: Media ponderata dei fattori di impatto utilizzati per la valutazione, tutti con uguale peso.
Ponderazione dei rischi: posizione del rischio di corruzione nella graduatoria complessiva dei rischi di corruzione dell’Istituto, stilata automaticamente dal sistema informativo Riskinistat.
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ALLEGATO 1 – SCALE DI VALUTAZIONE RISCHIO DI CORRUZIONE
Probabilità Rischio di corruzione - Discrezionalità del processo
Rating Valutazione Descrizione
5 Molto-alta Il processo analizzato è altamente discrezionale
4 Alta E' parzialmente vincolato, solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
3 Media E' parzialmente vincolato, solo dalla legge
2 Medio-bassa
E' parzialmente vincolato, dalla legge e da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)
1 Bassa Il processo analizzato è del tutto vincolato
Probabilità Rischio di corruzione - Resistenza del rischio al controllo
Rating Valutazione Descrizione
5 Molto-alta 1) NON Esistono dei sistemi di controllo; 2) Esistono sistemi di controllo applicati, ma il rischio rimane indifferente
4 Alta Il sistema di controllo applicato riduce la probabilità del 25%
3 Media Il sistema di controllo applicato riduce la probabilità del 50%
2 Medio-bassa
Il sistema di controllo applicato riduce la probabilità del 75%
1 Bassa Il sistema di controllo applicato riduce la probabilità del 90%
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Probabilità Rischio di corruzione - Incidenza sull'output finale del processo
Rating Valutazione Descrizione
5 Molto-alta Il rilascio dell'output finale è a carico di un unico soggetto, che ha accesso esclusivo al processo di produzione, senza che sia prevista alcuna forma di controllo
4 Alta L'output finale è il risultato dell'interazione di più strutture all'interno della stessa Direzione, senza alcuna forma di controllo sulle fasi intermedie(*) del processo.
3 Media L'output finale è il risultato dell'interazione di più strutture all'interno dello stesso Dipartimento/Direzione, con controllo solo sulle fasi intermedie(*) del processo.
2 Medio-bassa
L'output finale è il risultato dell'interazione di più strutture appartenenti a Dipartimenti/Direzioni diversi, con controllo sulle fasi intermedie(*) e finale(*) del processo.
1 Bassa L'output finale è il risultato dell'interazione di più enti pubblici, con controllo sulle fasi intermedie(*) e finale(*) del processo
(*) Supponendo che il processo sia schematizzato nelle seguenti fasi: 1. avvio del processo, 2. lavorazione input, 3. trasformazione, 4. produzione output, 5. controllo e monitoraggio,
le fasi intermedie possono fare riferimento alla lavorazione input e trasformazione, mentre la fase finale può fare riferimento alla produzione output e controllo e monitoraggio.
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Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini di incidenza economica sull'organizzazione
Rating Valutazione Parametri (*)
5 Molto-alto
1) Potenziale perdita finanziaria ≥ 300.000 euro o danno patrimoniale equivalente 2) Potenziale riconoscimento di azioni legali da parte di fornitori, o dipendenti per un importo ≥ di 300.000 euro 3) Potenziale danno erariale per un importo ≥ di 300.000 euro
4 Alto
1) Potenziale perdita finanziaria ≥ di 200.000 euro e < di 300.000 o danno patrimoniale equivalente 2) Potenziale riconoscimento di azioni legali da parte di fornitori, o dipendenti per un importo ≥ di 200.000 euro e < di 300.000 3) Potenziale danno erariale per un importo ≥ di 200.000 euro e < di 300.000
3 Medio
1) Potenziale perdita finanziaria ≥ di 100.000 euro e < di 200.000 o danno patrimoniale equivalente; 2) Potenziale riconoscimento di azioni legali da parte di fornitori, o dipendenti per un importo ≥ di 100.000 euro e < di 200.000 3) Potenziale danno erariale per un importo ≥ di 100.000 euro e < di 200.000
2 Medio-basso
1) Potenziale perdita finanziaria ≥ di 50.000 euro e < di 100.000 o danno patrimoniale equivalente 2) Potenziale riconoscimento di azioni legali da parte di fornitori, o dipendenti per un importo ≥ di 50.000 euro e < di 100.000 3) Potenziale danno erariale per un importo ≥ di 50.000 euro e < di 100.000
1 Basso
1) Potenziale perdita finanziaria ≥ di 10.000 e < di 50. 000 euro o danno patrimoniale equivalente 2) Potenziale riconoscimento di azioni legali da parte di fornitori, o dipendenti per un importo ≥ di 10.000 e < di 50. 000 euro 3) Potenziale danno erariale per un importo ≥ di 10.000 e < di 50. 000 euro
(*) Scegliere alternativamente i parametri secondo la tipologia di evento valutato.
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Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini di efficienza organizzativa. Si suppone che il processo sia schematizzato nelle seguenti fasi:
1. avvio del processo, 2. lavorazione input, 3. trasformazione, 4. produzione output, 5. controllo e monitoraggio.
Rating Valutazione Descrizione
5 Molto-alto L'evento coinvolge tutte le 5 fasi del processo sopra descritte
4 Alto L'evento coinvolge le prime 4 fasi del processo sopra descritte o altera il rilascio dell’output finale.
3 Medio L'evento coinvolge le prime 3 fasi del processo sopra descritte o altera il rilascio dell’output intermedio.
2 Medio-basso L'evento coinvolge le prime 2 fasi del processo sopra descritte.
1 Basso L'evento coinvolge solamente la prima fase del processo sopra descritte.
Allegato 2 al PTPC 2015/17
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
Inserimento nella commissione di componenti in conflitto di interesseT.C. 02_Razionalizzazione dei potenziali
crimini
Mancata comunicazione di conflitti di interesse T.C. 06_Debolezze nei controlli
Alterazione procedura nomina commissioneT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriFalsificazione prove concorsuali e falsa attribuzione delle stesse ai
candidati
T.C. 03_Opportunità di commettere il
crimine
Scorrimento graduatorie su base di criteri illegittimi T.C. 06_Debolezze nei controlli
Inserimento in bando di clausole illegittime finalizzate a favorire il
reclutamento di candidati particolari
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Inserimento in bando clausole illegittime finalizzate a favorire
reclutamento candidati particolari
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Falsificazione elaborati concorsuali T.C. 03_Opportunità di commettere il
crimineScorrimento graduatorie su base di criteri illegittimi T.C. 06_Debolezze nei controlli
DIQR.AC07.01Abuso nel conferimento incarichi interni per favorire le
progressioni di carriera di determinati dipendentiAgevolazione nella predisposizione di titoli professionali
T.C. 03_Opportunità di commettere il
crimine
DCPE.AC01.03 Alterazione delle procedure di reclutamento del personale
REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI
Area A - Acquisizione e progressione del personale
DCPE.AC01.01Alterazione della procedura di nomina dei componenti delle
commissioni di concorso
DCPE.AC01.04Illegittima attribuzione di progressioni economiche o di carriera
al fine di favorire determinati dipendenti
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Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016
Allegato 2 al PTPC 2015/17
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
Comunicazione di informazioni riservate a un offerente nelle procedure
di affidamento
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriIndividuazione dei criteri di valutazione con offerte prezzo/qualità
capaci di avvantaggiare solo alcuni partecipantiT.C. 06_Debolezze nei controlli
Progettazione del bene/servizio da acquisire finalizzata alla limitazione
della concorrenzaT.C. 06_Debolezze nei controlli
Individuazione di esigenze urgenti in assenza dell'effettivo presuppostoT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriUtilizzo del subappalto per la distribuzione di vantaggi anche a soggetti
esclusi
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriAbuso dell'istituto affidamento diretto al di fuori dei casi previsti per
legge
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Uso distorto offerta economicamente vantaggiosaT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Agevolazione concorrenti sprovvisti dei requisiti di partecipazioneT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriIndividuazione dei requisiti di partecipazione non giustificati
dall'esigenza acquisitiva
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DCAP.AC02.04 Manipolazione delle procedure di gara - VariantiRichiesta modifica della quantità/qualità e tempistica dell'appalto in
assenza delle condizioni legittimantiT.C. 06_Debolezze nei controlli
Discrezionalità della scelta del soggetto/organo cui affidare la verifica T.C. 06_Debolezze nei controlli
Presentazione offerte anomale T.C. 06_Debolezze nei controlli
Inserimento nella commissione di componenti in conflitto di interesseT.C. 02_Razionalizzazione dei potenziali
crimini
Mancata comunicazione di conflitti di interesseT.C. 02_Razionalizzazione dei potenziali
criminiManipolazione delle procedure di estensione dei contratti di
acquisizione di beni servizi e lavori
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Ammissione di varianti illegittime in corso di esecuzione del contratto T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DGEN.AC05.01Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi
informativi di Risk Management)
Requisiti e specifiche volutamente poco chiari che generano modifiche a
pagamento
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DCAP.AC02.03Manipolazione delle procedure di gara - Fase di definizione dei
requisiti di partecipazione
Area B - Contratti pubblici
DCAP.AC02.02Elusione delle regole di affidamento degli appalti: subappalti e
affidamenti diretti
DCAP.AC02.01Manipolazione delle procedure di gara - Fase della
progettazione
DCAP.AC02.05 Manipolazione delle procedure di gara - Fase di aggiudicazione
DCAP.AC02.06Irregolare composizione e gestione delle commissioni di gara al
fine di manipolare le procedure di gara
DCAP.AC02.09
Ammissioni di varianti in corso di esecuzione del contratto per
consentire all'appaltatore di recuperare lo sconto effettuato in
sede di gara o di conseguire extra guadagni
REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI
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Allegato 2 al PTPC 2015/17
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
DGEN.AC05.02Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi
informativi di Risk ManagementAssegnazione di budget superiore alle esigenze in accordo col fornitore
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DGEN.AC23.01Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi
informativi di programmazione e controllo)
Requisiti e specifiche volutamente poco chiare che generano modifiche a
pagamento
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DGEN.AC23.02Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi
informativi di programmazione e controlloAssegnazione di budget superiore alle esigenze in accordo col fornitore
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DCDC.AC03.02 Manipolazione delle procedure di gara - cronoprogrammaManipolazione del cronoprogramma di bandi e gare in accordo con
controparte.T.C. 06_Debolezze nei controlli
Mancata applicazione penali previste dal contrattoT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Contraffazione delle attestazioni di regolare esecuzione della prestazioneT.C. 02_Razionalizzazione dei potenziali
crimini
Definizione dell'oggetto dell'affidamento ritagliata su caratteristiche
(operative, finanziarie, etc.) del fornitore, in accordo con esso.T.C. 06_Debolezze nei controlli
Redazione capitolato tecnico per acquisire un prodotto/servizio non
effettivamente necessario
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Redazione capitolato tecnico contenente requisiti atti a favorire un
determinato concorrente
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Accordo tra funzionario e fornitore per falsificare la documentazione
attestante la regolare esecuzione
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Rilascio del certificato di regolare conformità in presenza di una fornitura
con caratteristiche diverse da quelle previste contrattualmente nonchè
nel caso di mancata/parziale/irregolare esecuzione del servizio, in
accordo col fornitore
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Omissione dei controlli ai fini del rilascio del nullaosta per la liquidazione T.C. 06_Debolezze nei controlli
ISTAT.AC01.01 Utilizzo strumentale del monitoraggio del contratto Omissione dei controlli del rispetto della tempistica contrattuale T.C. 06_Debolezze nei controlli
Alterazione della procedura di rilascio dell'attestazione di
regolare esecuzione della fornitura o del certificato di collaudo
dei lavori pubblici
ISTAT.AC05.01
ISTAT.AC08 Manipolazione della procedura di gestione dei contratti
ISTAT.AC14.01 Manipolazione delle procedure di gara - redazione capitolato
Area B - Contratti pubblici (segue)
REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI
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Allegato 2 al PTPC 2015/17
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
Inserimento nel sistema informatico di importi superiori a quelli richiesti
con le domandeT.C. 06_Debolezze nei controlli
Accettazione documentazione in assenza di requisiti procedurali e/o
documentaliT.C. 06_Debolezze nei controlli
Mancata esclusione dei potenziali beneficiari anche in presenza di una
falsa attestazione dei requisiti
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Erogazione del contributo in assenza dei requisiti previo accordo con il
beneficiario
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
DCPE.AC04.02Alterazione delle procedure di assegnazione delle posizioni di
comando e distacco al personale dipendenteOmissione della verifica dei requisiti richiesti dalla normativa T.C. 06_Debolezze nei controlli
Alterazione manuale nel sistema informativo dell'anzianità di servizio o
delle retribuzioni prese a base per il calcolo TFS/TFRT.C. 05_Capacità tecnica del truffatore
Alterazione della trasmissione della posizione assicurativa ai fini
pensionistici all'ente previdenziale, con invio di dati errati.T.C. 05_Capacità tecnica del truffatore
Attribuzione dell' assegno nucleo familiare superiore al dipendente che
non spetta e inserimento manuale nel sistemaT.C. 05_Capacità tecnica del truffatore
Attribuzione di indennità accessorie ed Inserimento manuale nel sistema T.C. 05_Capacità tecnica del truffatore
Area E - Gestione del personale
Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con
effetto economico diretto ed immediato per il destinatario
DCPE.AC05.01Manipolazione della procedura per l'attribuzione di vantaggi
economici
ISTAT.AC13.01Abuso nel riconoscimento di contributi ad organi ed enti di
rilevazione
Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di liquidazione
REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI
DCPE.AC06.01
Pagina 4
Allegato 2 al PTPC 2015/17
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
Alterazione parcella di missione ed inserimento manuale nel sistema di
informazioni errateT.C. 06_Debolezze nei controlli
Alterazione parcella di missione a carico di altri enti ed inserimento
manuale nel sistema di informazioni errate con possibilità per il
dipendente di percepire il rimborso sia dall'Istat che da altri enti
T.C. 03_Opportunità di commettere il
crimine
Mancato invio di visita fiscale nei casi obbligatori per legge. T.C. 06_Debolezze nei controlliAttribuzione del titolo di assenza per malattia anche in assenza della
necessaria comunicazione al call center inserendolo successivamente nel
sistema informativo
T.C. 06_Debolezze nei controlli
Mancato invio di richiesta di chiarimenti al dipendente in caso di NTA
(dipendente assente dal domicilio) a seguito di visita fiscale.T.C. 06_Debolezze nei controlli
ISTAT.AC19.01 Abuso nell'esercizio dello strumento della delega Produzione di atti e provvedimenti eccedenti il mandatoT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DGEN.AC26.01
Inosservanza del disciplinare a garanzia della trasparenza e
dell'imparzialità della selezione dei docenti a cui affidare
l'incarico
Affidamento incarico senza selezioneT.C. 03_Opportunità di commettere il
crimine
ISTAT.AC17.01Abuso nell'assegnazione di istituti contrattuali di carattere
economico (straordinario, indennità di turno, ecc.)Omissioni nella verifica dei requisiti
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
ISTAT.AC11.01 Falsificazione presenza in ufficio Manomissione della procedura di rilevazione presenze T.C. 06_Debolezze nei controlli
ISTAT.AC10.01 Indebito utilizzo degli strumenti di lavoro Sfruttamento di risorse materiali per fini privatiT.C. 02_Razionalizzazione dei potenziali
crimini
ISTAT.AC09.01Manipolazione della procedura di assegnazione delle posizioni
in telelavoro
Definizione del progetto contenente requisiti atti a favorire determianti
candidatiT.C. 06_Debolezze nei controlli
Area E - Gestione del personale (segue)
DCPE.AC07.03Manipolazione della procedura per lo svolgimento di incarichi
di missione
DCPE.AC06.03 Frode nelle dichiarazioni di assenza per malattia
REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI
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Allegato 2 al PTPC 2015/17
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
DCIT.AC02.02Violazione della procedura di gestione del patrimonio
informatico
Assegnazione di materiale informatico al personale, senza tenere conto
delle priorità programmate
T.C. 03_Opportunità di commettere il
crimine
Alterazione numero d'inventarioT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Sottrazione del bene tramite occultamentoT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
ISTAT.AC02.01
Utilizzo improprio dei dati contenuti negli archivi
amministrativi/relativi alle indagini demografiche, sociali,
ambientali ai fini dello sfruttamento della proprietà
intellettuale
Cessione non autorizzata di dati di proprietà dell'Istituto a terziT.C. 03_Opportunità di commettere il
crimine
Accesso ai dati da parte di soggetti non incaricati del trattamento dei
dati, senza controllo sulle operazioni effettuate.
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriAccesso non autorizzato ai dati tramite l'utilizzo di password "non
presidiate"
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriPubblicazione a proprio nome di dati non ufficializzati di cui si ha la
disponibilità nel corso della propria attività lavorativaT.C. 06_Debolezze nei controlli
Falsificazione della paternità dell'opera o della proprietà intellettuale
dell'Istituto a fini editorialiT.C. 06_Debolezze nei controlli
Diffusione informazioni/dati coperti da segreto d'ufficioT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Area F - Gestione del patrimonio
ISTAT.AC18.01Appropriazione indebita di risorse strumentali di proprietà
dell'Istituto
ISTAT.AC03.01Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o elaborazioni
prodotte dall'Istituto a fini personali o altrui
REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI
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Allegato 2 al PTPC 2015/17
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
Alterazione importo della fatturaT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Doppia fatturazioneT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Alterazione del sistema informativo contabileT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DGEN.AC10.03 Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di pagamento Erogazione indebita tramite alterazione dei dati a sistemaT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DGEN.AC10.04 Manipolazione dei flussi di cassa Falsificazione dei registri di cassa T.C. 05_Capacità tecnica del truffatore
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
Accesso non autorizzato ai dati e alterazione degli stessi T.C. 06_Debolezze nei controlli
Alterazione dolosa delle procedure di calcolo T.C. 05_Capacità tecnica del truffatore
DCDC.AC01.02Violazione della procedura di diffusione dei microdati al fine di
favorire rapporti di contiguità con gli utilizzatori interessatiDiffusione dei dati tramite canali non ufficiali
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DCIQ.AC01.02 Violazione della procedura di sicurezza di accesso ai datiComunicazione non autorizzata a terzi di credenziali di accesso ai sistemi
informativi
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DCSP.AC03.02 Violazione delle procedure di calcolo dei dati statistici Modifiche estemporanee nella procedura di rilascio dei datiT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Divulgazione di microdati in assenza della specifica autorizzazioneT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Utilizzo dei dati scaricati da Armida per scopi differenti rispetto a quelli
autorizzatiT.C. 06_Debolezze nei controlli
Diffusione di dati sensibili prima dell'uscita prevista in calendario T.C. 06_Debolezze nei controlli
Divulgazione di informazioni riservate (processi, dati, etc) T.C. 06_Debolezze nei controlli
Diffusione anticipata di informazioni atte a condizionare l'andamento dei
mercati finanziari
T.C. 03_Opportunità di commettere il
crimine
Area G - Finanziaria
DCCN.AC05.01 Elusione della normativa regolatoria
ISTAT.AC16.01Divulgazione non autorizzata di informazioni e dati statistici,
anche sensibili
ISTAT.AC04.01Manipolazione delle procedure di rilascio dei dati a fini
impropri
REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI
DGEN.AC10.02 Manipolazione della procedura di registrazione delle fatture
Area H - Servizi e prodotti statistici
Pagina 7
Allegato 2 al PTPC 2015/17
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
DCIG.AC02.01 Manipolazione relazioni difensive per l'Avvocatura dello StatoOmissione o abuso nella raccolta degli elementi istruttori di competenza
delle Drezioni interne coinvolte
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Mancato rispetto dei termini previsti nella convenzione e/o nella
procedura per l'esercizio della funzione di rendicontazione
T.C. 03_Opportunità di commettere il
crimineDisomogeneità nelle modalità di attuazione della rendicontazione sui
centri di costo
T.C. 03_Opportunità di commettere il
crimine
Accordo tra funzionari coinvolti nella stipula della convenzione e soggetti
esterni, nella redazione ed interpretazione delle clausole della
convenzione a vantaggio del soggetto esterno o a svantaggio dell'Istituto
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Omissione o abuso nella valutazione degli attiT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Produzione di atti e provvedimenti eccedenti il mandato T.C. 06_Debolezze nei controlli
Modifiche surrettizie dei requisiti indicati nell'atto originarioT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriSottoscrizione accordo/convenzione in assenza dei pareri previsti T.C. 06_Debolezze nei controlli
Adozione di una procedura non conforme alla normativa vigente sulla
base di una motivazione fondata su falsi presupposti
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
Mancato rispetto dei termini previsti per l'esercizio della funzione di
controlloT.C. 06_Debolezze nei controlli
Alterazione dell'ordine cronologico dei mandati di pagamentoT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Disomogeneità nelle modalità di attuazione del controlloT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Alterazione dell'elenco dei non rispondenti T.C. 06_Debolezze nei controlli
Alterazione dei dati nel sistema informativoT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Mancato inserimento di nominativi nell'elenco dei non rispondenti T.C. 06_Debolezze nei controlli
DGEN.AC25.01 Alterazione del processo di programmazione operativa
Comportamenti disomogenei nella gestione degli adempimenti connessi
al ciclo di programmazione e monitoraggio del livello di conseguimento
dei risultati attesi
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
ISTAT.AC06Manipolazione della procedura di stipula di accordi e
convenzioni (onerose e non)
Area I - Rapporti con soggetti esterni
DGEN.AC24.01 Manipolazione della procedura di gestione dei centri di costo
REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI
DGEN.AC25.02Manipolazione della procedura di controllo di regolarità
amministrativo contabile
ISTAT.AC07.01Manipolazione della procedura di irrogazione delle sanzioni
amministrative per violazione dell'obbligo di risposta
Pagina 8
Allegato 2 al PTPC 2015/17
Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa
Tempi ristretti nella comunicazione dell'avviso di selezione al candidato
selezionato
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Mancata pubblicità dei dipendenti selezionatiT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
DGEN.AC26.03Eccesso di discrezionalità nella procedura di assegnazione degli
incarichi di docenza
Alterazione incarico di missione con l'assegnazione di docenze non
necessarie
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriRilascio di un'autorizzazione per lo svolgimento di incarichi in assenza di
requisiti contrattuali e/o professionali e/o temporali
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriOmissione del controllo dei requisiti necessari in relazione all'incarico da
conferireT.C. 06_Debolezze nei controlli
Mancata pubblicazione dei provvedimenti sul sito istituzionale T.C. 06_Debolezze nei controlli
Mancata pubblicazione su sito web provvedimenti amministrativi T.C. 06_Debolezze nei controlli
Mancato controllo della veridicità dei titoli presentati per la selezioneT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriMancata comunicazione dei conflitti di interesse da parte dei soggetti
coinvolti nella selezione
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
PRES.AC01.01Mancanza di trasparenza nella procedura di conferimento di
incarichi dirigenziali Riservatezza su conferimento di incarico basato su rapporto fiduciario
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriIndividuazione di criteri di selezione specifici atti a favorire determinati
concorrenti
T.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressori
Alterazione del fabbisogno con l'intento di favorire determinati candidatiT.C. 01_Motivazione dei potenziali
trasgressoriElaborazione, redazione di graduatorie non corrispondenti ai titoli dei
concorrenti T.C. 06_Debolezze nei controlli
Falsa/omessa sottoscrizione della dichiarazione di incompatibilità. T.C. 06_Debolezze nei controlli
Area M - Incarichi e nomine
ISTAT.AC12.01
Alterazione della procedura di affidamento di incarichi di
collaborazione a soggetti esterni all'Istituto (consulenze,
docenze, ecc.)
ISTAT.AC15.01Mancato rispetto delle procedure interne per il conferimento
della titolarità di strutture organizzative non dirigenziali
DGEN.AC26.02Abuso nei processi di selezione per il conferimento dell'incarico
di esperto di cooperazione
DCPE.AC07.01Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il
conferimento di incarichi extra istituzionali
DCPE.AC07.02Manipolazione della procedure interne per il conferimento
della titolarità di strutture organizzative non dirigenziali
REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI
Pagina 9
Allegato 2 al PTPC 2015/17
Pagina 10
Allegato 3 al PTPC 2015/17
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)
Codice DescrizioneControlli
EsistentiDiscrezionalità
Incidenza sul
processo
Resistenza del
rischio al controllo Media (A, B, C)
Incidenza
economica
Efficienza
organizzativa Media (E, F) (D) x (G)
Scala di
ValutazioneGraduatoria
DCPE.AC01.01Alterazione della procedura di nomina dei
componenti delle commissioni di concorsoSì 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 5,0 3,5 7,0 bassa 16
DCPE.AC01.03Alterazione delle procedure di reclutamento
del personaleSì 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 5,0 3,5 7,0 bassa 16
DCPE.AC01.04
Illegittima attribuzione di progressioni
economiche o di carriera al fine di favorire
determinati dipendenti
Sì 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 5,0 3,5 7,0 bassa 16
DIQR.AC07.01
Abuso nel conferimento incarichi interni per
favorire le progressioni di carriera di
determinati dipendenti
Sì 3,0 2,0 2,0 2,3 1,0 3,0 2,0 4,7 bassa 26
REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE VALUTAZIONE
Area A - Acquisizione e progressione del personale
EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE
Valore Rischio Inerente
(da 1 a 25)Probabilità Impatto
Pagina 1
Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016
Allegato 3 al PTPC 2015/17
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)
Codice DescrizioneControlli
EsistentiDiscrezionalità
Incidenza sul
processo
Resistenza del
rischio al controllo Media (A, B, C)
Incidenza
economica
Efficienza
organizzativa Media (E, F) (D) x (G)
Scala di
ValutazioneGraduatoria
DCAP.AC02.01Manipolazione delle procedure di gara - Fase
della progettazioneNo 3,0 4,0 2,0 3,0 4,0 3,0 3,5 10,5 media-bassa 7
DCAP.AC02.02Elusione delle regole di affidamento degli
appalti: subappalti, affidamenti direttiSì 4,0 2,0 3,0 3,0 2,0 1,0 1,5 4,5 bassa 27
DCAP.AC02.03Manipolazione delle procedure di gara - Fase di
definizione dei requisiti di partecipazioneSì 4,0 2,0 3,0 3,0 2,0 4,0 3,0 9,0 media-bassa 11
DCAP.AC02.04Manipolazione delle procedure di gara -
VariantiSì 4,0 2,0 4,0 3,3 3,0 4,0 3,5 11,7 media-bassa 5
DCAP.AC02.05Manipolazione delle procedure di gara - Fase di
aggiudicazioneSì 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 3,0 2,5 5,0 bassa 25
DCAP.AC02.06
Irregolare composizione e gestione delle
commissioni di gara al fine di manipolare le
procedure di gara
No 2,0 2,0 2,0 2,0 1,0 4,0 2,5 5,0 bassa 25
DCAP.AC02.09
Ammissioni di varianti in corso di esecuzione
del contratto per consentire all'appaltatore di
recuperare lo sconto effettuato in sede di gara
o di conseguire extra guadagni
No 2,0 2,0 4,0 2,7 3,0 4,0 3,5 9,3 media-bassa 9
DCDC.AC03.02Manipolazione delle procedure di gara -
cronoprogrammaNo 2,0 2,0 2,0 2,0 3,0 3,0 3,0 6,0 bassa 19
DGEN.AC05.01
Gestione del contratto a vantaggio del
fornitore (sistemi informativi di Risk
Management)
No 4,0 2,0 4,0 3,3 2,0 1,0 1,5 5,0 bassa 25
DGEN.AC05.02Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei
sistemi informativi di Risk ManagementSì 4,0 2,0 4,0 3,3 2,0 1,0 1,5 5,0 bassa 25
DGEN.AC23.01
Gestione del contratto a vantaggio del
fornitore (sistemi informativi di
programmazione e controllo)
Sì 4,0 2,0 4,0 3,3 2,0 1,0 1,5 5,0 bassa 25
DGEN.AC23.02
Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei
sistemi informativi di programmazione e
controllo
Sì 4,0 2,0 4,0 3,3 2,0 1,0 1,5 5,0 bassa 25
ISTAT.AC08.01Manipolazione della procedura di gestione dei
contrattiNo 3,0 2,0 3,0 2,7 4,5 2,5 3,5 9,4 media-bassa 10
ISTAT.AC05.01
Alterazione della procedura di rilascio
dell'attestazione di regolare esecuzione della
fornitura o del certificato di collaudo dei lavori
pubblici
Sì 2,4 1,8 1,9 2,1 1,9 1,4 1,6 3,7 bassa 30
ISTAT.AC14.01Manipolazione delle procedure di gara -
redazione capitolatoNo 1,7 2,0 2,6 2,1 3,1 3,0 3,1 6,1 bassa 18
ISTAT.AC01.01Utilizzo strumentale del monitoraggio del
contrattoNo 2,7 2,2 2,0 2,3 2,9 2,5 2,7 6,2 bassa 17
Area B - Contratti pubblici
EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE
Valore Rischio Inerente
(da 1 a 25)Probabilità Impatto
Pagina 2
Allegato 3 al PTPC 2015/17
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)
Codice DescrizioneControlli
EsistentiDiscrezionalità
Incidenza sul
processo
Resistenza del
rischio al controllo Media (A, B, C)
Incidenza
economica
Efficienza
organizzativa Media (E, F) (D) x (G)
Scala di
ValutazioneGraduatoria
DCPE.AC05.01Manipolazione della procedura per
l'attribuzione di vantaggi economiciSì 2,0 5,0 3,0 3,3 2,0 5,0 3,5 11,7 media-bassa 5
ISTAT.AC13.01Abuso nel riconoscimento di contributi ad
organi ed enti di rilevazioneSì 3,0 2,5 3,0 2,8 3,0 4,5 3,8 10,7 media-bassa 6
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)
Codice DescrizioneControlli
EsistentiDiscrezionalità
Incidenza sul
processo
Resistenza del
rischio al controllo Media (A, B, C)
Incidenza
economica
Efficienza
organizzativa Media (E, F) (D) x (G)
Scala di
ValutazioneGraduatoria
DCPE.AC04.02
Alterazione delle procedure di assegnazione
delle posizioni di comando e distacco al
personale dipendente
Sì 1,0 2,0 1,0 1,3 1,0 2,0 1,5 2,0 bassa 33
DCPE.AC06.01Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di
liquidazioneSì 2,0 3,0 4,0 3,0 2,0 5,0 3,5 10,5 media-bassa 7
DCPE.AC07.03Manipolazione della procedura per lo
svolgimento di incarichi di missioneSì 2,0 5,0 4,0 3,7 2,0 5,0 3,5 12,8 media 4
DCPE.AC06.03Frode nelle dichiarazioni di assenza per
malattiaSì 1,0 5,0 3,0 3,0 1,0 5,0 3,0 9,0 media-bassa 11
DGEN.AC26.01
Inosservanza del disciplinare a garanzia della
trasparenza e dell'imparzialità della selezione
dei docenti a cui affidare l'incarico
No 2,0 4,0 3,0 3,0 2,0 1,0 1,5 4,5 bassa 27
ISTAT.AC19.01Abuso nell'esercizio dello strumento della
delegaNo 2,6 2,6 3,2 2,8 1,8 3,4 2,6 7,3 media-bassa 15
ISTAT.AC17.01
Abuso nell'assegnazione di istituti contrattuali
al personale (straordinario, indennità di turno,
ecc.)
No 1,5 1,0 1,5 1,3 1,0 2,5 1,8 2,6 bassa 31
ISTAT.AC11.01 Falsificazione presenza in ufficio Sì 1,8 1,8 1,6 1,7 2,4 3,0 2,7 4,7 bassa 26
ISTAT.AC10.01 Indebito utilizzo degli strumenti di lavoro No 4,0 4,2 3,6 3,9 1,4 1,6 1,5 5,9 bassa 20
ISTAT.AC09.01Manipolazione della procedura di assegnazione
delle posizioni in telelavoroNo 2,6 3,0 3,8 3,1 1,4 2,0 1,7 5,3 bassa 24
Area E - Gestione del personale
EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE
Valore Rischio Inerente
(da 1 a 25)Probabilità Impatto
Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario
EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE
Valore Rischio Inerente
(da 1 a 25)Probabilità Impatto
Pagina 3
Allegato 3 al PTPC 2015/17
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)
Codice DescrizioneControlli
EsistentiDiscrezionalità
Incidenza sul
processo
Resistenza del
rischio al controllo Media (A, B, C)
Incidenza
economica
Efficienza
organizzativa Media (E, F) (D) x (G)
Scala di
ValutazioneGraduatoria
DCIT.AC02.02Violazione della procedura di gestione del
patrimonio informaticoNo 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 4,0 bassa 29
ISTAT.AC18.01Appropriazione indebita di risorse strumentali
di proprietà dell'IstitutoNo 3,0 3,2 3,0 3,1 2,6 1,2 1,9 4,3 bassa 28
ISTAT.AC02.01
Utilizzo improprio dei dati contenuti negli
archivi amministrativi ai fini dello sfruttamento
della proprietà intellettuale
No 5,0 5,0 5,0 5,0 2,0 5,0 3,5 17,5 media-alta 1
ISTAT.AC03.01
Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o
elaborazioni prodotte dall'Istituto a fini
personali o altrui
No 2,7 2,7 3,3 2,9 1,3 2,7 2,0 5,5 bassa 22
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)
Codice DescrizioneControlli
EsistentiDiscrezionalità
Incidenza sul
processo
Resistenza del
rischio al controllo Media (A, B, C)
Incidenza
economica
Efficienza
organizzativa Media (E, F) (D) x (G)
Scala di
ValutazioneGraduatoria
DGEN.AC10.02Manipolazione della procedura di registrazione
delle fattureSì 1,0 4,0 1,0 2,0 5,0 5,0 5,0 10,0 media-bassa 8
DGEN.AC10.03Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di
pagamentoSì 1,0 4,0 1,0 2,0 5,0 5,0 5,0 10,0 media-bassa 8
DGEN.AC10.04 Manipolazione dei flussi di cassa No 2,0 4,0 3,0 3,0 5,0 5,0 5,0 15,0 media 3
Area G - Finanziaria
EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE Valore Rischio Inerente
(da 1 a 25)Probabilità Impatto
Area F - Gestione del Patrimonio
EVENTO RISCHIOSO INDICI DI VALUTAZIONE Valore Rischio Inerente
(da 1 a 25)Probabilità Impatto
Pagina 4
Allegato 3 al PTPC 2015/17
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)
Codice DescrizioneControlli
EsistentiDiscrezionalità
Incidenza sul
processo
Resistenza del
rischio al controllo Media (A, B, C)
Incidenza
economica
Efficienza
organizzativa Media (E, F) (D) x (G)
Scala di
ValutazioneGraduatoria
DCCN.AC05.01 Elusione della normativa regolatoria Sì 2,0 2,0 3,0 2,3 2,0 3,0 2,5 5,8 bassa 21
DCDC.AC01.02
Violazione della procedura di diffusione dei
microdati al fine di favorire rapporti di
contiguità con gli utilizzatori interessati
Sì 3,0 4,0 3,0 3,3 5,0 5,0 5,0 16,7 media-alta 2
DCIQ.AC01.02Violazione della procedura di sicurezza di
accesso ai datiSì 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 bassa 35
DCSP.AC03.02Violazione delle procedure di calcolo dei dati
statisticiSì 2,0 2,0 3,0 2,3 2,0 3,0 2,5 5,8 bassa 21
ISTAT.AC16.01Divulgazione non autorizzata di informazioni e
dati statistici, anche sensibiliSì 1,0 2,5 1,0 1,5 1,0 2,5 1,8 2,6 bassa 31
ISTAT.AC04.01Manipolazione delle procedure di rilascio dei
dati a fini impropriSì 1,5 2,0 2,0 1,8 4,5 3,5 4,0 8,2 media-bassa 12
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)
Codice DescrizioneControlli
EsistentiDiscrezionalità
Incidenza sul
processo
Resistenza del
rischio al controllo Media (A, B, C)
Incidenza
economica
Efficienza
organizzativa Media (E, F) (D) x (G)
Scala di
ValutazioneGraduatoria
DCIG.AC02.01Manipolazione relazioni difensive per
l'Avvocatura dello StatoSì 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 bassa 35
DGEN.AC24.01Manipolazione della procedura di gestione dei
centri di costoSì 4,0 3,0 3,0 3,3 4,0 3,0 3,5 11,7 media-bassa 5
ISTAT.AC06Manipolazione della procedura di stipula di
accordi e convenzioni (onerose e non) Sì 3,0 1,9 3,3 2,7 1,8 2,3 2,0 5,5 bassa 22
Area I - Rapporti con soggetti esterni
EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE
Valore Rischio Inerente
(da 1 a 25)Probabilità Impatto
Area H - Servizi e prodotti statistici
EVENTO RISCHIOSO INDICI DI VALUTAZIONEValore Rischio Inerente
(da 1 a 25)Probabilità Impatto
Pagina 5
Allegato 3 al PTPC 2015/17
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)
DGEN.AC25.02Manipolazione della procedura di controllo di
regolarità amministrativo contabileSì 2,0 3,0 3,0 2,7 3,0 3,0 3,0 8,0 media-bassa 13
DGEN.AC25.01Alterazione del processo di programmazione
operativaSì 3,0 3,0 3,0 3,0 1,0 3,0 2,0 6,0 bassa 19
ISTAT.AC07.01Manipolazione della procedura di irrogazione
delle sanzioni Sì 2,5 3,0 3,0 2,8 1,0 4,0 2,5 7,7 media-bassa 14
(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)
DCPE.AC07.02
Manipolazione delle procedure interne per il
conferimento della titolarità di strutture
organizzative dirigenziali e non dirigenziali
Sì 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 5,0 3,5 7,0 bassa 16
PRES.AC01.01Mancanza di trasparenza nella procedura di
conferimento degli incarichi dirigenziali Sì 2,0 2,0 2,0 2,0 1,0 2,0 1,5 3,0 bassa 31
ISTAT.AC12.01
Alterazione della procedura di affidamento di
incarichi di collaborazione a soggetti esterni
all'Istituto (consulenze, docenze, ecc.)
No 3,0 3,0 3,0 3,0 2,0 2,0 2,0 6,0 bassa 19
ISTAT.AC15.01
Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti
interni per il conferimento della titolarità di
strutture organizzative dirigenziali e non
dirigenziali
No 2,0 2,0 1,0 1,7 2,0 4,5 3,3 5,4 bassa 23
DCPE.AC07.01
Mancato rispetto di procedure o regolamenti
interni per il conferimento di incarichi extra
istituzionali
Sì 1,0 2,0 1,0 1,3 1,0 5,0 3,0 4,0 bassa 29
DGEN.AC26.02
Abuso nei processi di selezione per il
conferimento dell'incarico di esperto di
cooperazione
No 2,0 2,0 1,0 1,7 1,0 1,0 1,0 1,7 bassa 34
DGEN.AC26.03Eccesso di discrezionalità nella procedura di
assegnazione degli incarichi di docenzaNo 4,0 4,0 5,0 4,3 1,0 1,0 1,0 4,3 bassa 28
Area M - Incarichi e nomine
EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE
Valore Rischio Inerente
(da 1 a 25)Probabilità Impatto
Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE
Valore Rischio Inerente
(da 1 a 25)Probabilità Impatto
Pagina 6
Area di Rischio Codice Descrizione Valore Graduatoria
Area F - Gestione del Patrimonio ISTAT.AC02.01Utilizzo improprio dei dati contenuti negli archivi amministrativi ai fini dello sfruttamento della proprietà
intellettuale17,5 1
Area H - Servizi e prodotti statistici DCDC.AC01.02Violazione della procedura di diffusione dei microdati al fine di favorire rapporti di contiguità con gli
utilizzatori interessati16,7 2
Area G - Finanziaria DGEN.AC10.04 Manipolazione dei flussi di cassa 15,0 3
Area E - Gestione del personale DCPE.AC07.03 Manipolazione della procedura per lo svolgimento di incarichi di missione 12,8 4
Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.04 Manipolazione delle procedure di gara - Varianti 11,7
Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con
effetto economico diretto ed immediato per il destinatario DCPE.AC05.01 Manipolazione della procedura per l'attribuzione di vantaggi economici 11,7
Area I - Rapporti con soggetti esterni DGEN.AC24.01 Manipolazione della procedura di gestione dei centri di costo 11,7
Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con
effetto economico diretto ed immediato per il destinatario ISTAT.AC13.01 Abuso nel riconoscimento di contributi ad organi ed enti di rilevazione 10,7 6
Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.01 Manipolazione delle procedure di gara - Fase della progettazione 10,5
Area E - Gestione del personale DCPE.AC06.01 Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di liquidazione 10,5
Area G - Finanziaria DGEN.AC10.02 Manipolazione della procedura di registrazione delle fatture 10,0
Area G - Finanziaria DGEN.AC10.03 Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di pagamento 10,0
Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.09Ammissioni di varianti in corso di esecuzione del contratto per consentire all'appaltatore di recuperare lo
sconto effettuato in sede di gara o di conseguire extra guadagni9,3 9
Area B - Contratti Pubblici ISTAT.AC08.01 Manipolazione della procedura di gestione dei contratti 9,4 10
Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.03 Manipolazione delle procedure di gara - Fase di definizione dei requisiti di partecipazione 9,0
Area E - Gestione del personale DCPE.AC06.03 Frode nelle dichiarazioni di assenza per malattia 9,0
Area H - Servizi e prodotti statistici ISTAT.AC04.01 Manipolazione delle procedure di rilascio dei dati a fini impropri 8,2 12
Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni DGEN.AC25.02 Manipolazione della procedura di controllo di regolarità amministrativo contabile 8,0 13
Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni ISTAT.AC07.01 Manipolazione della procedura di irrogazione delle sanzioni 7,7 14
Area E - Gestione del personale ISTAT.AC19.01 Abuso nell'esercizio dello strumento della delega 7,3 15
Area A - Acquisizione e progressione del personale DCPE.AC01.01 Alterazione della procedura di nomina dei componenti delle commissioni di concorso 7,0
Area A - Acquisizione e progressione del personale DCPE.AC01.03 Alterazione delle procedure di reclutamento del personale 7,0
Area A - Acquisizione e progressione del personale DCPE.AC01.04 Illegittima attribuzione di progressioni economiche e di carriera al fine di favorire determinati dipendenti 7,0
Area M - Incarichi e nomine DCPE.AC07.02Manipolazione delle procedure interne per il conferimento della titolarità di strutture organizzative
dirigenziali e non dirigenziali7,0
Area B - Contratti Pubblici ISTAT.AC01.01 Utilizzo strumentale del monitoraggio del contratto 6,2 17
Area B - Contratti Pubblici ISTAT.AC14.01 Manipolazione della procedura di redazione del capitolato tecnico 6,1 18
Area M - Incarichi e nomine ISTAT.AC12.01Alterazione della procedura di affidamento di incarichi di collaborazione a soggetti esterni all'Istituto
(consulenze, docenze, ecc.)6,0
Area B - Contratti Pubblici DCDC.AC03.02 Manipolazione delle procedure di gara - cronoprogramma 6,0
Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni DGEN.AC25.01 Alterazione del processo di programmazione operativa 6,0
Area E - Gestione del personale ISTAT.AC10.01 Indebito utilizzo degli strumenti di lavoro 5,9 20
EVENTO RISCHIOSO Rischio Inerente
5
7
8
11
16
19
Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 7
Area H - Servizi e prodotti statistici DCCN.AC05.01 Elusione della normativa regolatoria 5,8
Area H - Servizi e prodotti statistici DCSP.AC03.02 Violazione delle procedure di calcolo dei dati statistici 5,8
Area I - Rapporti con soggetti esterni ISTAT.AC06.01 Manipolazione della procedura di stipula di accordi e convenzioni (onerose e non) 5,5
Area F - Gestione del Patrimonio ISTAT.AC03.01 Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o elaborazioni prodotte dall'Istituto a fini personali o altrui 5,5
Area M - Incarichi e nomine ISTAT.AC15.01Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il conferimento della titolarità di strutture
organizzative dirigenziali e non dirigenziali5,4 23
Area E - Gestione del personale ISTAT.AC09.01 Manipolazione della procedura di assegnazione delle posizioni in telelavoro 5,3 24
Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.05 Manipolazione delle procedure di gara - Fase di aggiudicazione 5,0
Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.06 Irregolare composizione e gestione delle commissioni di gara al fine di manipolare le procedure di gara 5,0
Area B - Contratti Pubblici DGEN.AC05.01 Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi informativi di Risk Management) 5,0
Area B - Contratti Pubblici DGEN.AC05.02 Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi informativi di Risk Management 5,0
Area B - Contratti Pubblici DGEN.AC23.01 Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi informativi di programmazione e controllo) 5,0
Area B - Contratti Pubblici DGEN.AC23.02 Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi informativi di programmazione e controllo 5,0
Area E - Gestione del personale ISTAT.AC11.01 Falsificazione presenza in ufficio 4,7
Area A - Acquisizione e progressione del personale DIQR.AC07.01 Abuso nel conferimento incarichi interni per favorire le progressioni di carriera di determinati dipendenti 4,7
Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.02 Elusione delle regole di affidamento degli appalti (subappalti e affidamenti diretti) 4,5
Area E - Gestione del personale DGEN.AC26.01Inosservanza del disciplinare a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità della selezione dei docenti a
cui affidare l'incarico4,5
Area F - Gestione del Patrimonio ISTAT.AC18.01 Appropriazione indebita di risorse strumentali di proprietà dell'Istituto 4,3
Area M - Incarichi e nomine DGEN.AC26.03 Eccesso di discrezionalità nella procedura di assegnazione degli incarichi di docenza 4,3
Area M - Incarichi e nomine DCPE.AC07.01 Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il conferimento di incarichi extra-istituzionali 4,0
Area F - Gestione del Patrimonio DCIT.AC02.02 Violazione della procedura di gestione del patrimonio informatico 4,0
Area B - Contratti Pubblici ISTAT.AC05.01Alterazione della procedura di rilascio dell'attestazione di regolare esecuzione della fornitura o del
certificato di collaudo dei lavori pubblici3,7 30
27
28
29
26
21
22
25
Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 8
Area M - Incarichi e nomine PRES.AC01.01 Mancanza di trasparenza nella procedura di conferimento degli incarichi dirigenziali 3,0
Area H - Servizi e prodotti statistici ISTAT.AC16.01 Divulgazione non autorizzata di informazioni e dati statistici, anche sensibili 2,6
Area E - Gestione del personale ISTAT.AC17.01 Abuso nell'assegnazione di istituti contrattuali al personale (straordinario, indennità di turno, ecc.) 2,3 32
Area E - Gestione del personale DCPE.AC04.02Alterazione delle procedure di assegnazione delle posizioni di comando e distacco al personale
dipendente2,0 33
Area M - Incarichi e nomine DGEN.AC26.02 Abuso nei processi di selezione per il conferimento dell'incarico di esperto di cooperazione 1,7 34
Area H - Servizi e prodotti statistici DCIQ.AC01.02 Violazione della procedura di sicurezza di accesso ai dati 1,0
Area I - Rapporti con soggetti esterni DCIG.AC02.01 Manipolazione relazioni difensive per l'Avvocatura dello Stato 1,0
31
35
Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 9
Area di Rischio Descrizione Valore Graduatoria
Area F - Gestione del PatrimonioUtilizzo improprio dei dati contenuti negli archivi amministrativi ai fini dello sfruttamento della
proprietà intellettuale17,5 1
Area H - Servizi e prodotti statisticiViolazione della procedura di diffusione dei microdati al fine di favorire rapporti di contiguità con gli
utilizzatori interessati16,7 2
Area G - Finanziaria Manipolazione dei flussi di cassa 15,0 3
Area E - Gestione del personale Manipolazione della procedura per lo svolgimento di incarichi di missione 12,8 4
Area B - Contratti Pubblici Manipolazione delle procedure di gara - Varianti 11,7
Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con
effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Manipolazione della procedura per l'attribuzione di vantaggi economici 11,7
Area I - Rapporti con soggetti esterni Manipolazione della procedura di gestione dei centri di costo 11,7
Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con
effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Abuso nel riconoscimento di contributi ad organi ed enti di rilevazione 10,7 6
Area B - Contratti Pubblici Manipolazione delle procedure di gara - Fase della progettazione 10,5
Area E - Gestione del personale Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di liquidazione 10,5
Area G - Finanziaria Manipolazione della procedura di registrazione delle fatture 10,0
Area G - Finanziaria Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di pagamento 10,0
Area B - Contratti PubbliciAmmissioni di varianti in corso di esecuzione del contratto per consentire all'appaltatore di recuperare
lo sconto effettuato in sede di gara o di conseguire extra guadagni9,3 9
Area B - Contratti Pubblici Manipolazione della procedura di gestione dei contratti 9,4 10
Area B - Contratti Pubblici Manipolazione delle procedure di gara - Fase di definizione dei requisiti di partecipazione 9,0
Area E - Gestione del personale Frode nelle dichiarazioni di assenza per malattia 9,0
Area H - Servizi e prodotti statistici Manipolazione delle procedure di rilascio dei dati a fini impropri 8,2 12
Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni Manipolazione della procedura di controllo di regolarità amministrativo contabile 8,0 13
Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni Manipolazione della procedura di irrogazione delle sanzioni 7,7 14
Area E - Gestione del personale Abuso nell'esercizio dello strumento della delega 7,3 15
Area A - Acquisizione e progressione del personale Alterazione della procedura di nomina dei componenti delle commissioni di concorso 7,0
Area A - Acquisizione e progressione del personale Alterazione delle procedure di reclutamento del personale 7,0
Area A - Acquisizione e progressione del personaleIllegittima attribuzione di progressioni economiche e di carriera al fine di favorire determinati
dipendenti7,0
Area M - Incarichi e nomineManipolazione delle procedure interne per il conferimento della titolarità di strutture organizzative
dirigenziali e non dirigenziali7,0
Area B - Contratti Pubblici Utilizzo strumentale del monitoraggio del contratto 6,2 17
Area B - Contratti Pubblici Manipolazione della procedura di redazione del capitolato tecnico 6,1 18
Area M - Incarichi e nomineAlterazione della procedura di affidamento di incarichi di collaborazione a soggetti esterni all'Istituto
(consulenze, docenze, ecc.)6,0
Area B - Contratti Pubblici Manipolazione delle procedure di gara - cronoprogramma 6,0
Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni Alterazione del processo di programmazione operativa 6,0
Area E - Gestione del personale Indebito utilizzo degli strumenti di lavoro 5,9 20
EVENTO RISCHIOSO
5
7
8
Rischio Inerente
11
16
19
Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 10
Area H - Servizi e prodotti statistici Elusione della normativa regolatoria 5,8
Area H - Servizi e prodotti statistici Violazione delle procedure di calcolo dei dati statistici 5,8
Area I - Rapporti con soggetti esterni Manipolazione della procedura di stipula di accordi e convenzioni (onerose e non) 5,5
Area F - Gestione del Patrimonio Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o elaborazioni prodotte dall'Istituto a fini personali o altrui 5,5
Area M - Incarichi e nomineMancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il conferimento della titolarità di strutture
organizzative dirigenziali e non dirigenziali5,4 23
Area E - Gestione del personale Manipolazione della procedura di assegnazione delle posizioni in telelavoro 5,3 24
Area B - Contratti Pubblici Manipolazione delle procedure di gara - Fase di aggiudicazione 5,0
Area B - Contratti Pubblici Irregolare composizione e gestione delle commissioni di gara al fine di manipolare le procedure di gara 5,0
Area B - Contratti Pubblici Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi informativi di Risk Management) 5,0
Area B - Contratti Pubblici Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi informativi di Risk Management 5,0
Area B - Contratti Pubblici Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi informativi di programmazione e controllo) 5,0
Area B - Contratti Pubblici Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi informativi di programmazione e controllo 5,0
Area E - Gestione del personale Falsificazione presenza in ufficio 4,7
Area A - Acquisizione e progressione del personaleAbuso nel conferimento incarichi interni per favorire le progressioni di carriera di determinati
dipendenti4,7
Area B - Contratti Pubblici Elusione delle regole di affidamento degli appalti (subappalti e affidamenti diretti) 4,5
Area E - Gestione del personaleInosservanza del disciplinare a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità della selezione dei docenti a
cui affidare l'incarico4,5
Area F - Gestione del Patrimonio Appropriazione indebita di risorse strumentali di proprietà dell'Istituto 4,3
Area M - Incarichi e nomine Eccesso di discrezionalità nella procedura di assegnazione degli incarichi di docenza 4,3
Area M - Incarichi e nomine Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il conferimento di incarichi extra-istituzionali 4,0
Area F - Gestione del Patrimonio Violazione della procedura di gestione del patrimonio informatico 4,0
Area B - Contratti PubbliciAlterazione della procedura di rilascio dell'attestazione di regolare esecuzione della fornitura o del
certificato di collaudo dei lavori pubblici3,7 30
29
21
25
26
22
27
28
Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 11
Area M - Incarichi e nomine Mancanza di trasparenza nella procedura di conferimento degli incarichi dirigenziali 3,0
Area H - Servizi e prodotti statistici Divulgazione non autorizzata di informazioni e dati statistici, anche sensibili 2,6
Area E - Gestione del personale Abuso nell'assegnazione di istituti contrattuali al personale (straordinario, indennità di turno, ecc.) 2,3 32
Area E - Gestione del personaleAlterazione delle procedure di assegnazione delle posizioni di comando e distacco al personale
dipendente2,0 33
Area M - Incarichi e nomine Abuso nei processi di selezione per il conferimento dell'incarico di esperto di cooperazione 1,7 34
Area H - Servizi e prodotti statistici Violazione della procedura di sicurezza di accesso ai dati 1,0
Area I - Rapporti con soggetti esterni Manipolazione relazioni difensive per l'Avvocatura dello Stato 1,0
31
35
Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 12
da a da a1 7,19 bassa 1 1,44
7,2 11,72 media-bassa 1,45 2,34
11,73 16,1 media 2,35 3,22
16,11 20,63 media-alta 3,23 4,13
20,64 25 alta 4,14 5
3,22 10,3684
2,34 7,5348
Scala valore del rischio Scala fattori di rischioValutazione
Id Area di rischio Descrizione evento rischioso
Valore del
rischio
inerente
1 Area A - Acquisizione e progressione del personale Alterazione della procedura di nomina dei componenti delle commissioni di concorso 7,0
2Irregolare composizione e gestione delle commissioni di gara al fine di manipolare le
procedure di gara5,0
3
Ammissioni di varianti in corso di esecuzione del contratto per consentire
all'appaltatore di recuperare lo sconto effettuato in sede di gara o di conseguire extra
guadagni
9,3
4 Elusione delle regole di affidamento degli appalti: subappalti, affidamenti diretti 4,5
5Alterazione della procedura di rilascio dell'attestazione di regolare esecuzione della
fornitura o del certificato di collaudo dei lavori pubblici3,7
Area C - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei
destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato
per il destinatario
Nessun rischio corporate identificato -
6
Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei
destinatari con effetto economico diretto ed immediato per
il destinatario
Abuso nel riconoscimento di contributi ad organi ed enti di rilevazione 10,6
7 Manipolazione dei processi di pay-roll - fase di liquidazione 10,5
8 Manipolazione della procedura di assegnazione delle posizioni in telelavoro 5,3
9 Falsificazione presenza in ufficio 4,7
10 Appropriazione indebita di beni strumentali di proprietà dell'Istituto 4,3
11 Indebito utilizzo degli strumenti di lavoro (stampanti, telefoni, software, ecc.) 5,9
12Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o elaborazioni prodotte dall'Istituto a fini
personali o altrui5,5
13Utilizzo improprio dei dati contenuti negli archivi amministrativi/relativi alle indagini
demografiche, sociali, ambientali ai fini dello sfruttamento della proprietà intellettuale17,5
14 Area G - Finanziaria Manipolazione dei processi di pay-roll - fase di pagamento 10,0
ELENCO RISCHI CORPORATE
Area B - Contratti Pubblici
Area E - Gestione del personale
Area F - Gestione del Patrimonio
Pagina 1
Allegato 4 al PTPC 2015/17Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016
Id Area di rischio Descrizione evento rischioso
Valore del
rischio
inerente
ELENCO RISCHI CORPORATE
15 Manipolazione delle procedure di rilascio dei dati a fini impropri 8,2
16Violazione della procedura di diffusione dei microdati al fine di favorire rapporti di
contiguità con gli utilizzatori interessati16,7
17 Area I - Rapporti con soggetti esterni Manipolazione della procedura di stipula di accordi e convenzioni (onerose e non) 5,5
18Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e
sanzioni
Manipolazione della procedura di irrogazione delle sanzioni amministrative per
violazione dell'obbligo di risposta7,7
19Manipolazione delle procedure interne per il conferimento della titolarità di strutture
organizzative dirigenziali e non dirigenziali7,0
20Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il conferimento di incarichi
extra-istituzionali 4,0
Area M - Incarichi e nomine
Area H - Servizi e prodotti statistici
Pagina 2
Allegato 4 al PTPC 2015/17
Area di rischio Descrizione evento rischioso Descrizione Misure di prevenzione Tipologia
Stato di
attuazione al
30/06/2015
Programmazione attività triennio 2015-2017Struttura
proponente
Struttura
che coordina
l'attuazione
Struttura coinvolta
nell'attuazione
Costituzione delle commissioni interne per la
selezione personaleObbligatoria
In fase di
adozione
1. Adozione disciplinare sulla formazione delle
commissioni
2. Implementazione misura
3. Monitoraggio applicazione
DCPE DCPE
Elaborazione di linee guida per la gestione dei lavori
delle commissioni di concorsoUlteriore
In fase di
adozioneAdozione e diffusione linee guida DCPE DCPE
Astensione in caso di conflitto di interesse ObbligatoriaIn fase di
adozione
Elaborazione e adozione provvedimento di
regolamentazione previsto nel PTPC 2014-2016DCPE DCPE DCAP
Tutela del dipendente che effettua segnalazioni di
illecitoObbligatoria
In fase di
adozione
1. Adozione procedura per la "Gestione delle
segnalazioni di illeciti o irregolarità e la tutela del
whistleblowing "
2. Sviluppo e entrata a regime del nuovo sistema
informativo di whistleblowing
DCPE DCPE DCIT
Costituzione delle commissioni interne per la scelta
del contraenteObbligatoria
In fase di
adozione
1. Adozione disciplinare sulla formazione delle
commissioni
2. Implementazione misura
3. Monitoraggio applicazione
DCAP DCAP
Elaborazione di linee guida per la gestione dei lavori
delle commissioni di garaUlteriore
In fase di
adozioneAdozione e diffusione linee guida DCAP DCAP
Astensione in caso di conflitto di interesse ObbligatoriaIn fase di
adozione
Elaborazione e adozione provvedimento di
regolamentazione previsto nel PTPC 2014-2016DCAP DCAP DCAP
Ammissioni di varianti in corso di esecuzione del
contratto per consentire all'appaltatore di
recuperare lo sconto effettuato in sede di gara o
di conseguire extra guadagni
Disciplinare il processo di eventuale approvazione
delle varianti in corso di esecuzione del contratto,
definendo ruoli e responsabilità delle diverse
strutture coinvolte
UlterioreIn fase di
adozione
1. Elaborazione e adozione regolamento
2. Monitoraggio applicazione misuraDCAP DCAP
Allegato 4 - Registro dei rischi di corruzione corporate 2015
ELENCO RISCHI CORPORATE TRATTAMENTI Strutture
Area A - Acquisizione e
progressione del personale
Alterazione della procedura di nomina dei
componenti delle commissioni di concorso
Area B - Contratti pubblici
Irregolare composizione e gestione delle
commissioni di gara al fine di manipolare le
procedure di gara
Pagina 3
Allegato 4 al PTPC 2015/17
Area di rischio Descrizione evento rischioso Descrizione Misure di prevenzione Tipologia
Stato di
attuazione al
30/06/2015
Programmazione attività triennio 2015-2017Struttura
proponente
Struttura
che coordina
l'attuazione
Struttura coinvolta
nell'attuazione
Allegato 4 - Registro dei rischi di corruzione corporate 2015
ELENCO RISCHI CORPORATE TRATTAMENTI Strutture
Area A - Acquisizione e
progressione del personale
Alterazione della procedura di nomina dei
componenti delle commissioni di concorso
Disciplinare il processo d'approvazione delle
circostanze che legittimano l'esecuzione di lavori
d'urgenza/somma urgenza
UlterioreIn fase di
adozione
1. Elaborazione e adozione disciplinare
2. Monitoraggio applicazione misuraDCAP DCAP
Formazione del personale ObbligatoriaIn fase di
adozione
1. Sottoscrizione convenzione
2. Attivazione corsi di formazioneDCPE DGEN
Scuola nazionale
dell'Amministrazione
(SNA)
Attività successiva alla cessazione del rapporto di
lavoroObbligatoria
In fase di
adozione
1. Adozione procedura e linee guida
2. Implementazione misura
3. Monitoraggio applicazione
DCAP DCPE, DCAP
Patti di integrità Obbligatoria Implementata Monitoraggio applicazione misura DCAP DCAP
Rotazione del personale addetto alle aree a rischio
corruzioneObbligatoria
In fase di
adozione
1. Adozione disciplinare
2. Implementazione misura
3. Monitoraggio applicazione
DCAP DCPEDGEN, DICA, DICS, DIQR,
DISA
Alterazione della procedura di rilascio
dell'attestazione di regolare esecuzione della
fornitura o del certificato di collaudo dei lavori
pubblici
Elaborazione e diffusione di direttive per rivedere il
processo di verifica di conformità della esecuzione
delle prestazioni contrattuali
Ulteriore
Procedura adottata
con delibera n.
80/DGEN del
13/8/2015
1. Formalizzazione della procedura
2. Elaborazione direttive
3. Monitoraggio applicazione
DGEN, DICAP,
DCIGDGEN DCAP
Trasparenza Obbligatoria Monitorata
1. Completamento adempimenti di pubblicazione
2. Conclusione fase di razionalizzazione della
sezione "Amministrazione trasparente " del sito
web istituzionale
3. Monitoraggio continuo adempimenti
DICA, DISAResponsabile della
trasparenza (RT)
Tutte le strutture per i
documenti/dati di
competenza
Monitoraggio della procedura di erogazione dei
contributiUlteriore
In fase di
adozioneControlli sulla corretta applicazione della procedura DCSA, DICA DGEN DGEN,DCAP
Area E - Gestione del
personaleManipolazione dei processi di pay-roll Trasparenza Obbligatoria Monitorata
1. Completamento adempimenti di pubblicazione
2. Conclusione fase di razionalizzazione della
sezione "Amministrazione trasparente " del sito
web istituzionale
3. Monitoraggio continuo adempimenti
DGEN, DCPEResponsabile della
trasparenza (RT)
Tutte le strutture per i
documenti/dati di
competenza
Area B - Contratti pubblici
Elusione delle regole di affidamento degli appalti:
subappalti, affidamenti diretti
Area D - Provvedimenti
ampliativi della sfera
giuridica dei destinatari con
effetto economico diretto ed
immediato per il destinatario
Abuso nel riconoscimento di contributi a soggetti
esterni
Pagina 4
Allegato 4 al PTPC 2015/17
Area di rischio Descrizione evento rischioso Descrizione Misure di prevenzione Tipologia
Stato di
attuazione al
30/06/2015
Programmazione attività triennio 2015-2017Struttura
proponente
Struttura
che coordina
l'attuazione
Struttura coinvolta
nell'attuazione
Allegato 4 - Registro dei rischi di corruzione corporate 2015
ELENCO RISCHI CORPORATE TRATTAMENTI Strutture
Area A - Acquisizione e
progressione del personale
Alterazione della procedura di nomina dei
componenti delle commissioni di concorso
Manipolazione della procedura di assegnazione
delle posizioni in telelavoroTrasparenza Obbligatoria Monitorata
1. Completamento adempimenti di pubblicazione
2. Conclusione fase di razionalizzazione della
sezione "Amministrazione trasparente" del sito
web istituzionale
3. Monitoraggio continuo adempimenti
DCPEResponsabile della
trasparenza (RT)DCPE
Codice di comportamento ObbligatoriaIn fase di
adozione
1. Adozione Codice
2. Implementazione misura
3. Monitoraggio della corertta applicazione del
Codice
DGEN, DICA, DICS,
DIQR, DISARPC DCPE
Monitoraggio della procedura di rilevazione presenze UlterioreIn fase di
adozione
Incremento dei controlli sulla corretta applicazione
della proceduraDCPE DCPE
DGEN, DICA, DICS, DIQR,
DISA
Codice di comportamento ObbligatoriaIn fase di
adozione
1. Adozione Codice
2. Implementazione misura
3. Monitoraggio della corertta applicazione del
Codice
DGEN, DICA, DICS,
DIQR, DISARPC DCPE
Revisione della procedura di inventario dei beni al
fine di incrementare la frequenza dei controlliUlteriore
In fase di
adozione
1. Revisione procedura
2. Entrata in vigore nuova procedura
2. Controlli sulla corretta applicazione della
procedura
DGEN DCAP DGEN
Attività successiva alla cessazione del rapporto di
lavoroObbligatoria
In fase di
adozione
1. Adozione procedura e linee guida
2. Implementazione misura
3. Monitoraggio applicazione
Dipartimenti
tecniciDCPE, DCAP
Codice di comportamento ObbligatoriaIn fase di
adozione
1. Adozione Codice
2. Implementazione misura
3. Monitoraggio della corertta applicazione del
Codice
Dipartimenti
tecniciRPC DCPE
Utilizzo improprio dei dati contenuti negli archivi
amministrativi ai fini dello sfruttamento della
proprietà intellettuale
Definizione di una procedura di controllo per
identificare eventuali accessi indebitiUlteriore Implementata
1. Aggiornamento procedura per la definzione di un
sistema di segnalazione e blocco degli accessi
indebiti
2. Monitoraggio applicazione procedura
Dipartimenti
tecniciDCIT
Area E - Gestione del
personale
Falsificazione presenza in ufficio
Area F - Gestione del
Patrimonio
Appropriazione e utilizzo indebiti di risorse
strumentali di proprietà dell'Istituto
Area F - Gestione del
Patrimonio
Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o
elaborazioni prodotte dall'Istituto a fini personali
o altrui
Pagina 5
Allegato 4 al PTPC 2015/17
Area di rischio Descrizione evento rischioso Descrizione Misure di prevenzione Tipologia
Stato di
attuazione al
30/06/2015
Programmazione attività triennio 2015-2017Struttura
proponente
Struttura
che coordina
l'attuazione
Struttura coinvolta
nell'attuazione
Allegato 4 - Registro dei rischi di corruzione corporate 2015
ELENCO RISCHI CORPORATE TRATTAMENTI Strutture
Area A - Acquisizione e
progressione del personale
Alterazione della procedura di nomina dei
componenti delle commissioni di concorso
Manipolazione delle procedure di rilascio dei dati
a fini impropri
Monitoraggio del rispetto della procedura di rilascio
dei datiUlteriore
In fase di
adozione
Incremento dei controlli sulla corretta applicazione
della procedura
Dipartimenti
tecniciDCDC DGEN
Violazione della procedura di diffusione dei
microdati al fine di favorire rapporti di contiguità
con gli utilizzatori interessati
Revisione e monitoraggio della procedura di
diffusione dei microdatiUlteriore
In fase di
adozione
1. Aggiornamento procedura
2. Monitoraggio della corretta applicazione della
procedura
DCDC DCIG
Revisione della procedura di stipula delle convenzioni UlterioreIn fase di
adozione
1. Formalizzazione della procedura
2. Monitoraggio della corretta applicazione della
procedura
Dipartimenti
tecniciDGEN, DICIG Dipartimenti tecnici
Monitoraggio dei rapporti amministrazione/soggetti
esterni e dei tempi procedimentaliObbligatoria
In fase di
adozione
1. Definizione di un sistema di monitoraggio
2. Revisione Atto Organizzativo Generale n. 2
Dipartimenti
tecniciDCIG, DGEN DCPE
Area L - Pianificazione,
controlli, verifiche, ispezioni e
sanzioni
Manipolazione della procedura di irrogazione
delle sanzioni amministrative per violazione
dell'obbligo di risposta
Revisione della procedura sulla disciplina delle
sanzioni amministrative pecuniarie per violazione
dell'obbligo di risposta
UlterioreIn fase di
adozione
1. Aggiornamento procedura
2. Monitoraggio della corretta applicazione della
procedura
DCAP DCAP, DCIG Dipartimenti tecnici
Manipolazione delle procedure interne per il
conferimento della titolarità di strutture
organizzative dirigenziali e non dirigenziali
Conferimento incarichi dirigenziali e di responsabilità
(art. 1 L. 39/2013)Obbligatoria
In fase di
adozione
1. Adozione regolamento
2. Implementazione misura
3. Monitoraggio applicazione
DCPE DCPE
Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti
interni per il conferimento di incarichi extra-
istituzionali
Attività e incarichi extra istituzionali ObbligatoriaIn fase di
adozione
1. Adozione regolamento
2. Implementazione misura
3. Monitoraggio applicazione
DCPE DCPEDGEN, DICA, DICS, DIQR,
DISA
Area M - Incarichi e nomine
Area H - Servizi e prodotti
statistici
Area I - Rapporti con soggetti
esterni
Manipolazione della procedura di stipula di
accordi e convenzioni (onerose e non)
Pagina 6
Id
MisuraDescrizione Misura
Anno di
programmazione
Stato di
attuazione della
Misura
(al 31.01.2015)
Priorità di
attuazione
(*)
Programmazione attività triennio 2015-2017
01 Definizione di una proposta di procedura per la selezione di docenti ed esperti esterni 2014 In corso Alta1. Elaborazione e adozione regolamento
2. Monitoraggio applicazione misura
02Individuazione del soggetto incaricato della progettazione della/del singola/o
fornitura/servizio2014 In corso Alta Elaborazione linee guida
03Elaborazione di un disciplinare in tema di obbligazioni contrattuali prive della
necessaria copertura di spesa2014 In corso Alta
1. Elaborazione e adozione disciplinare
2. Monitoraggio applicazione misura
04Intensificazione dei controlli a campione sulle dichiarazioni sostitutive di certificazione
e di atto notorio rese da dipendenti e/o terzi nell’ambito dei procedimenti gestiti2014 In corso Bassa
Estensione controlli a tutte le dichiarazioni sostitutive di
certificazione e di atto notorio presentate da dipendenti e/o terzi
nell’ambito dei procedimenti gestiti dall'amministrazione
05Definire i ruoli e responsabilità (Commissione aggiudicatrice, RUP, struttura
competente) nel subprocedimento di verifica della congruità delle offerte anomali2014 In corso Alta
1. Elaborazione e adozione regolamento
2. Monitoraggio applicazione misura
06Disciplinare il processo d'approvazione delle circostanze che legittimano l'esecuzione
di lavori d'urgenza/somma urgenza2014 In corso Media
1. Elaborazione e adozione disciplinare
2. Monitoraggio applicazione misura
07 Predisposizione di un disciplinare che enunci le funzioni attribubili in delega 2014 In corso Media Formalizzazione disciplinare
08 Digitalizzazione della procedura di irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie 2015In fase di
progettazioneAlta Implementazione del sistema informatizzato
09Elaborazione di linee guida per la definizione dei fabbisogni e la progettazione delle
acquisizioni di beni e servizi2015
In fase di
progettazioneMedia Adozione e diffusione Linee Guida
10Estensione del principio di rotazione del personale ai capi-progetto e al personale con
funzioni di controllo nella gestione dei contratti di fornitura2015
In fase di
progettazioneAlta
1. Aggiornamento disciplinare su "Rotazione del personale
addetto alle aree a rischio corruzione "
2. Monitoraggio applicazione misura
11Iniziative interne per la sensibilizzazione dei dipendenti all'uso corretto dei dati e
monitoraggio applicazione codice deontologico2015
In fase di
progettazioneMedia Organizzazione seminari ad hoc
12 Audit ispettivo per la verifica dei prodotti/servizi acquistati 2015In fase di
progettazioneMedia Definizione di una procedura di audit specifico
13 Monitoraggio della fase di stipula delle convenzioni 2015In fase di
progettazioneMedia Monitoraggio della corretta applicazione della procedura
14 Monitoraggio della procedura di programmazione e controllo 2015In fase di
progettazioneBassa Monitoraggio della corretta applicazione della procedura
15 Monitoraggio procedura di assegnazione istituti contrattuali di carattere economico 2015In fase di
progettazioneMedia Monitoraggio della corretta applicazione della procedura
16 Monitoraggio procedura di trattamento dei dati sensibili 2015In fase di
progettazioneAlta Monitoraggio della corretta applicazione della procedura
17 Controllo della corretta applicazione delle procedure di calcolo dei dati 2015In fase di
progettazioneBassa Monitoraggio della corretta applicazione della procedura
18 Implementazione sistemi di controllo sulle operazioni di cassa 2015In fase di
progettazioneMedia Attivazione controlli a campione
19Elaborazione di linee guida per la definizione dei criteri di valutazione della
componente qualitativa delle offerte2015
In fase di
progettazioneAlta Adozione e diffusione Linee Guida
Misure Ulteriori (2015-2017)
Id
MisuraDescrizione Misura
Anno di
programmazione
Stato di
attuazione della
Misura
(al 31.01.2015)
Priorità di
attuazione
(*)
Programmazione attività triennio 2015-2017
Misure Ulteriori (2015-2017)
20
Revisione delle modalità e dei criteri di definizione dei requisiti di capacità tecnica-
organizzativa per la partecipazione delle imprese medio-piccole, al fine di
incrementare la platea concorrente e di agevolare la fase di verifica sulle dichiarazioni
presentate
2015In fase di
progettazioneAlta
1. Elaborazione e adozione regolamento
2. Monitoraggio applicazione misura
21Revisione dei criteri di definizione dei requisiti di partecipazione al fine di favorire la
più ampia concorrenza2015
In fase di
progettazioneMedia
1. Elaborazione e adozione regolamento
2. Monitoraggio applicazione misura
(*) Il livello di priorità è stato assegnato dal RPC sulla base dei criteri indicati nel Paragrafo 3.5
All.5 - Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017
Aggiornamento del Programma Triennale per
la Trasparenza e l’Integrità – 2015/2017
Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016
All.5- Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________
2
SOMMARIO
1. Funzioni e organizzazione dell’Istituto nazionale di statistica: sintesi
a. Organizzazione
b. Organi dell’Istituto
c. Uffici dirigenziali centrali
d. Uffici periferici
e. Il Responsabile della trasparenza
2. Le recenti novità in materia di trasparenza
3. Il procedimento di elaborazione e adozione del Programma
a. Gli uffici e i dirigenti coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Programma
b. Termini e modalità di adozione del Programma
4. L’Istat aggiorna il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità: il focus per il triennio
2015-2017
a. La trasparenza come risultante di più variabili (t=adempimento, t=anticorruzione,
t=accountability, t=accessibilità)
b. Trasparenza e ciclo della performance: obiettivi 2015-2017
5. Le misure e le iniziative per il coinvolgimento degli stakeholder
a. Iniziative di comunicazione in materia di trasparenza e di promozione della cultura
dell’integrità
b. Iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del
Programma e dei dati pubblicati
c. Organizzazione della Giornata della trasparenza e risultati attesi
6. Il processo di attuazione del Programma
a. La sezione “Amministrazione trasparente”: struttura e contenuti
b. Accesso civico
c. Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi
informativi
d. Misure di monitoraggio e di vigilanza interne sull’attuazione degli obblighi di
trasparenza a supporto dell’attività di controllo degli adempimenti da parte del
Responsabile della trasparenza
All.5 - Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017
1. Funzioni e organizzazione dell’Istituto nazionale di statistica: sintesi
L'Istituto nazionale di statistica è un ente di ricerca pubblico. Presente nel Paese dal 1926, è il
principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini e dei decisori pubblici. Opera
in piena autonomia e in continua interazione con il mondo accademico e scientifico.
Attualmente la politica dell’Istat per la qualità dell’informazione statistica ufficiale è coerente
con l'impostazione concettuale sviluppata a livello europeo da Eurostat, di cui sono recepiti i
principi e le definizioni di base (Codice delle statistiche europee del 2005, sottoposto a
revisione nel 2011). Fra i punti cardine di tale politica si segnalano, in quanto coerenti con i
propositi del presente Programma, l’impegno a garantire la trasparenza delle attività di
produzione del dato statistico e a rendere sempre più accessibile e comprensibile
l'informazione prodotta.
L’Istat intende essere un’amministrazione innovativa che si impegna al servizio della
collettività, valorizzando la professionalità e l’integrità del proprio personale, rispettando la
privacy dei rispondenti, proteggendo la riservatezza dei dati ricevuti e svolgendo le proprie
attività in modo trasparente e indipendente (Vision).
a. Organizzazione
L’assetto organizzativo attuale dell’Istat è definito dal Dlgs. n. 322/1989 e s.m.i. e dal DPR n.
166/2010 (“Regolamento recante il riordino dell’Istituto nazionale di statistica”). Il quadro
giuridico di riferimento è costituito altresì dal nuovo “Regolamento di organizzazione
dell’Istat” (DPCM 28 aprile 2011), dall’Atto organizzativo generale (AOG) n. 1, contenente le
“Linee fondamentali di organizzazione e funzionamento dell’Istituto nazionale di statistica”,
dall’AOG n. 2, che indica i termini e i criteri di individuazione dei responsabili dei procedimenti
amministrativi, e dall’AOG n. 3 inerente la disciplina dell’esercizio del diritto di accesso ai
documenti amministrativi.
Dalla seconda metà del 2014 l’Istituto ha avviato un progetto di modernizzazione dei processi di
produzione statistica e di accrescimento dell’efficienza, già parzialmente implementato con il
Programma pluriennale Stat2015, in coerenza con la strategia europea Vision 2020. Tale
progetto prevede una revisione del modello organizzativo che punterà su una governance forte
e strutturata con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’integrazione delle statistiche ufficiali e i
relativi meccanismi di produzione, nonché su una struttura più flessibile, capace di supportare
efficacemente il cambiamento.
Tra i progetti di respiro internazionale cui l’Istituto partecipa, si segnala, in quanto pienamente
in linea con le finalità del Programma per la Trasparenza e l’Integrità, l’adesione, in qualità di
soggetto capofila, al Web-COSI, una coordination action finanziata dalla Commissione europea
nell'ambito del 7° Programma Quadro, avviata ufficialmente a Roma nel gennaio 2014. Obiettivo
generale è il rafforzamento del coinvolgimento dei cittadini per la costruzione di statistiche che
integrino i dati ufficiali e quelli non ufficiali (iniziative digitali bottom-up) per la misurazione
All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________
4
delle diverse dimensioni del benessere e del progresso sociale. Il progetto ha l'obiettivo di
sviluppare nuovi strumenti Web 2.0 (piattaforme interattive, Wiki of progress statistics,
sfruttamento delle potenzialità offerte dai social media) per la costruzione, la diffusione, la
comprensione e l'utilizzo dei nuovi indicatori, facilitando l'integrazione tra statistica ufficiale e
non ufficiale.
b. Organi dell’Istituto
A norma dell’art. 14 del Dlgs. 322/1989 sono organi dell’Istituto: il Presidente, il Comitato per
l’indirizzo e il coordinamento dell’informazione statistica (Comstat), il Consiglio e il Collegio dei
revisori dei conti.
Gli organi di governo sono il Presidente e il Consiglio, i quali esercitano le funzioni di indirizzo,
programmazione e controllo. Il Presidente ha la rappresentanza legale dell’Istituto per le
questioni di carattere generale; sovrintende all'andamento dell'Istat e ne assicura il
coordinamento tecnico-scientifico; cura i rapporti istituzionali e provvede al coordinamento dei
rapporti con le organizzazioni internazionali; verifica l'attuazione degli indirizzi espressi dal
Consiglio, cui riferisce periodicamente. Il Consiglio svolge funzioni di programmazione, indirizzo
e controllo, in quanto definisce le linee strategiche dell'attività dell'Istituto; approva i
documenti di programmazione e pianificazione, sia finanziaria che operativa, e ne verifica lo
stato di attuazione. È Presidente dell’Istituto nazionale di statistica il Prof. Giorgio Alleva
(nominato con DPR 15 luglio 2014), mentre il Consiglio, vacante dalla fine del 2014, è stato
ricostituito con DPCM del 14 dicembre 2015.
Per quanto riguarda gli altri organi, il Comstat svolge il ruolo di coordinamento del Sistema
statistico nazionale (Sistan), mentre il Collegio dei revisori dei conti esercita funzioni di
controllo della regolarità amministrativa e contabile. Rilevante è infine l’attività dell’Organismo
indipendente di valutazione (OIV) istituito ai sensi del Dlgs. n. 150 del 2009: posto al servizio
degli Organi di governo e in posizione di autonomia rispetto alle altre strutture, detiene compiti
in materia di valutazione delle performance e controllo strategico.
c. Uffici dirigenziali centrali
Costituiscono uffici dirigenziali ai sensi dell’art. 5 comma 1, lett. a) del DPR n. 166/2010 la
Direzione Generale, i Dipartimenti di produzione e ricerca, le Direzioni centrali, i Servizi, gli Uffici
territoriali. La Direzione Generale, i Dipartimenti di produzione e ricerca e le rispettive Direzioni
centrali sono destinatari, negli ambiti di rispettiva competenza, delle direttive emanate dagli
organi di governo. La Direzione Generale e le Direzioni centrali giuridiche e amministrative
costituiscono uffici dirigenziali di prima fascia e possono essere articolati in Servizi giuridici
amministrativi, che costituiscono uffici dirigenziali di seconda fascia. I Dipartimenti di
produzione e ricerca e le Direzioni centrali di produzione e ricerca sono strutture organizzative
tecniche di livello generale e possono essere articolate in Servizi tecnici di produzione e ricerca,
che costituiscono uffici di livello non generale. I Dipartimenti curano la produzione e la ricerca
statistica, la definizione degli standard tecnici, la predisposizione e l’attuazione del Programma
All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________
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statistico nazionale, il coordinamento degli Uffici territoriali, la definizione dei metodi e dei
formati da utilizzare per l'utilizzo telematico dell'informazione statistica e finanziaria.
d. Uffici periferici
La sede centrale dell'Istat è a Roma. Una rete di sedi periferiche rappresenta l'Istituto sul
territorio: in ogni regione e provincia autonoma è presente una struttura che opera a stretto
contatto con gli enti locali, qualificata come ufficio tecnico di livello non generale. Le 13 sedi
territoriali e l'ufficio per il Lazio svolgono attività di sostegno alla produzione statistica,
diffusione dell'informazione e promozione della cultura statistica, assistenza e formazione agli
organi locali del Sistema statistico nazionale. Presso ciascuna sede è attivo un Centro di
informazione statistica (CIS) in cui cittadini, studenti, ricercatori, operatori economici e della PA
possono accedere all'informazione statistica ufficiale e ricevere assistenza qualificata.
e. Il Responsabile della trasparenza
Al Dott. Paolo Weber, già Responsabile della prevenzione della corruzione e Responsabile per
la trasparenza e l’integrità sino al 1 febbraio 2015 per via di una decisione del Consiglio di
Istituto che affidava tali incarichi al titolare della carica di Direttore Generale, è stata
nuovamente affidata, con Deliberazione n. 37/PRES del 5 ottobre 2015, la doppia responsabilità
relativa alla prevenzione della corruzione e alla trasparenza per l’Istat.
2. Le recenti novità in materia di trasparenza
Nel corso del 2014 la disciplina in materia di trasparenza è stata oggetto di ulteriori sviluppi. In
particolare, sono intervenute alcune significative modifiche con il DL 90/2014 convertito dalla
Legge 11 agosto 2014, n. 114, “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza
amministrativa”. Tra le principali si segnala il rafforzamento del ruolo e dei poteri dell’Autorità
Nazionale Anti-Corruzione (ANAC): in aggiunta ai poteri di vigilanza e controllo sull’esatto
adempimento degli obblighi, l’ANAC può irrogare sanzioni pecuniarie in caso di mancata
adozione dei programmi triennali per la trasparenza e l’integrità. Altra importante novità
introdotta dal D.L. n. 90/2014 è il trasferimento al Dipartimento della Funzione Pubblica della
competenza sugli adempimenti relativi al ciclo della performance.
Tra gli atti normativi secondari adottati dalle Authority, significativo appare il provvedimento n.
243 del 15 maggi0 2014 del Garante per la protezione dei dati personali che, ritenuta
l'opportunità di individuare un quadro organico di garanzie in relazione alle ipotesi di diffusione
di dati personali mediante la pubblicazione sui siti web, ha adottato un vademecum ad hoc
(“Linee guida in materia di trattamento di dati personali, contenuti anche in atti e documenti
amministrativi, effettuato per finalità di pubblicità e trasparenza sul web da soggetti pubblici e da
altri enti obbligati”). Nel rinviare alle suddette Linee Guida per i dettagli, ci si limita in questa
sede a segnalare la raccomandazione del Garante alle pubbliche amministrazioni di inserire,
nell’area Amministrazione trasparente dei rispettivi siti web istituzionali, un Alert generale con
cui si informi il pubblico che i dati personali pubblicati sono “riutilizzabili solo alle condizioni
All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________
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previste dalla normativa vigente sul riuso dei dati pubblici (Direttiva comunitaria 2003/98/CE e
Dlgs. 36/2006 di recepimento della stessa), in termini compatibili con gli scopi per i quali sono
stati raccolti e registrati, e nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati
personali”. Infine, con riferimento all’art. 8, comma 3, del Dlgs. 88/2013 il quale prevede che le
informazioni rimangano pubblicate per un periodo di 5 anni, si segnala che il Garante ha
ritenuto che laddove contengano dati personali, questi ultimi debbano essere oscurati, anche
prima del termine di 5 anni, quando siano stati raggiunti gli scopi per i quali sono stati resi
pubblici e gli atti stessi abbiano prodotto i loro effetti.
3. Il procedimento di elaborazione e adozione del Programma
Il Dlgs. n. 33/2013 conferma l'obbligo di adozione e di aggiornamento annuale del Programma
triennale per la trasparenza e l’integrità, obbligo a suo tempo stabilito dal Dlgs. 150/2009 (art.
11). Il Programma, correlato al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione di cui costituisce,
di norma, una sezione o un allegato, definisce le modalità di attuazione degli obblighi di
trasparenza. Gli obiettivi specifici e le misure ivi indicati devono essere coordinati con gli
obiettivi strategici e operativi fissati dall’Istituto, esigenza confermata e rafforzata dalla
previsione normativa dell’art. 10, comma 3, del Dlgs. 33/2013.
a. Gli uffici e i dirigenti coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Programma
Il processo di elaborazione dell’aggiornamento del Programma si è articolato secondo le fasi, le
attività e i soggetti competenti indicati nelle Delibere ANAC (ex CiVIT) nn. 105/2010, 2/2012,
50/2013, e in coerenza con quanto previsto dal Dlgs. n. 33/2013.
Per l’individuazione dei contenuti i soggetti coinvolti in primo luogo sono stati gli organi di
indirizzo politico-amministrativo dell’Istituto, attraverso la previsione degli aspetti legati alla
trasparenza nella definizione degli obiettivi strategici contenuti nei documenti d’indirizzo. Gli
organi di vertice hanno altresì acquisito le informazioni relative ai “bisogni di trasparenza”
rilevati dal monitoraggio periodico che l’Organismo indipendente di valutazione della
performance (OIV) effettua relativamente alla fase di attuazione del Programma.
Alla redazione del documento, oltre al Responsabile per la trasparenza, ha collaborato l’Ufficio
Coordinamento per l'attuazione e l'innovazione delle politiche gestionali (ufficio di staff della
Direzione Generale) delle cui competenze il RTI può avvalersi ai sensi delle deliberazioni n.
198/DGEN del 23 dicembre 2013 e n. 71/DGEN del 18 luglio 2014, e sono state interessate le
seguenti strutture organizzative dell’Istituto, soprattutto con riferimento alla descrizione dei
processi di coinvolgimento degli stakeholder, interni ed esterni: Dipartimento per
l’integrazione, la qualità e lo sviluppo delle reti di produzione e ricerca (DIQR); Direzione
centrale per la diffusione e la comunicazione dell’informazione statistica (DCDC); Direzione
centrale per lo sviluppo e il coordinamento della rete territoriale e del Sistan (DCSR); Direzione
centrale per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (DCIT); Direzione centrale
per lo sviluppo dei sistemi informativi e dei prodotti integrati, la gestione del patrimonio
All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________
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informativo e la valutazione della qualità (DCIQ); Direzione centrale del personale (DCPE);
Direzione centrale per gli affari istituzionali, giuridici e legali (DCIG).
Il contributo delle altre strutture organizzative è stato effettuato per il tramite dei componenti
della Rete dei referenti per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, costituita con
Deliberazione n. 57/DGEN del 27 giugno 2014, che risponde funzionalmente al Responsabile per
la trasparenza. Poiché molte amministrazioni pubbliche presentano una struttura organizzativa
complessa, il legislatore ha infatti previsto la possibilità di individuare dei referenti che operino
nelle strutture dipartimentali o territoriali.
c. I termini e le modalità di adozione del Programma
L’Istat, visti gli artt. n. 11 del Dlgs. 150/2009, n. 1, commi 5 e 8, della Legge 190/2012, e n. 10 del
Dlgs. 33/2013, è tenuto ad adottare un Programma triennale per la trasparenza e l’integrità così
come i successivi aggiornamenti; ai sensi del suddetto comma 8 dell’art. 1 della Legge 190/2012,
l’adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione (di cui il PTTI costituisce di norma
una sezione o un allegato) avviene con deliberazione dell’organo di indirizzo politico (il
Consiglio d’Istituto). Successivamente all’adozione, il Programma è trasmesso all’Autorità
Nazionale Anticorruzione congiuntamente al relativo PTPC e pubblicato sul sito web
istituzionale e sul Portale della trasparenza gestito dall’ANAC in collaborazione con il CNR.
L’art. 11 del Dlgs. 150/2009 e l’art. 10 del Dlgs. 33/2013 stabiliscono che il Programma triennale
per la trasparenza e l’integrità è adottato sentite le associazioni rappresentate nel Consiglio
nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU). A tal fine, l’Istat invia al CNCU, presso il
Ministero dello Sviluppo Economico, una richiesta di parere tecnico e sostanziale sulla versione
preliminare dell’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità. La
richiesta di parere al Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti per il presente Programma è
stata trasmessa in data 14 ottobre 2015; il 25 gennaio 2016 la Commissione interna del CNCU si
riunirà per l’emissione del parere.
4. L’Istat aggiorna il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità: il focus
per gli anni 2015-2017
a. La trasparenza come risultante di più variabili (t=adempimento, t=anticorruzione,
t=accountability, t=accessibilità)
Il Dlgs. 150/2009, che ha peraltro istituito la CiVIT (oggi ANAC), è l’atto normativo al quale si
deve una “definizione articolata e moderna di trasparenza”.1 Al comma 1 dell’art. 11, infatti, si
legge: “La trasparenza è intesa come accessibilità totale2, anche attraverso lo strumento della
pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti
ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo
delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di
1 Barbieri, M., Talamo, S., cit., pag. 10.
2 L’espressione “accessibilità totale” è stata introdotta dalla legge 15/2009, detta anche “Legge Brunetta”.
All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________
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misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di
controllo del rispetto dei princìpi di buon andamento e imparzialità. Essa costituisce livello
essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell’articolo 117,
secondo comma, lettera m), della Costituzione”. Il principio sarà ripreso in forma sintetica dal
comma 1 dell’art. 1 del successivo Dlgs. 33/2013.
In questo modo il legislatore opera un ampliamento del concetto di “accessibilità totale”
soprattutto rispetto alla Legge 4/2004,3 ma anche rispetto al DL 179/20124 e alla Circolare AgID
n. 61/20135, legando tale concetto all’intenzione di “favorire forme diffuse di controllo”.
Il medesimo articolo 11, inoltre, apre il Capo III del Dlgs. 150/2009, intitolato “Trasparenza e
rendicontazione della performance”; la trasparenza diviene così uno degli strumenti di
accountability della pubblica amministrazione, vale a dire della “abitudine, codificata e non
occasionale, a rendere conto delle azioni in base ai risultati attesi”.6 Il Dlgs. 33/2013, all’art. 10
dedicato al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, confermerà anche questo
orientamento prevedendo in modo esplicito un collegamento fra obiettivi di trasparenza e
obiettivi strategici e operativi oggetto del ciclo della performance.
Con la Legge 190/2012 il principio di trasparenza diventa un elemento decisivo per le politiche di
prevenzione della corruzione; non a caso con tale legge la Commissione indipendente per la
valutazione, la trasparenza e l’integrità (CiVIT), diventa Autorità Nazionale Anticorruzione
(ANAC), segnando un deciso spostamento del focus da parte del legislatore.7
Com’è noto, infine, il Dlgs. 33/2013, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”,
non si è limitato alla sola ricognizione e al coordinamento delle disposizioni vigenti ma ha
previsto ulteriori obblighi di pubblicazione di dati sul sito istituzionale e ulteriori adempimenti,
concentrando l’attenzione delle amministrazioni prevalentemente su tali obblighi per via della
numerosità degli stessi.
Secondo l’intenzione complessiva del legislatore, quindi, un’Amministrazione è tanto più
trasparente quanto più è capace di investire sul maggior numero dei seguenti aspetti (e tale
investimento concorre direttamente a determinare la sua performance complessiva):
pubblicare sul proprio sito istituzionale e aggiornare regolarmente le informazioni e i
dati stabiliti dalla legge come obbligatori (trasparenza=pubblicità o
trasparenza=adempimento);
3 Art. 2, comma 1: “accessibilità: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari”. 4 Art. 9, “Dati di tipo aperto e inclusione digitale”, laddove comunque si ricorda che “Le attività volte a garantire l’accesso telematico e il riutilizzo dei dati delle pubbliche amministrazioni rientrano tra i parametri di valutazione della performance ai sensi dell’art. 11, comma 9, del Dlgs. 150/2009”. 5 Art. 3, “Obbligo di pubblicazione sul sito web degli obiettivi annuali di accessibilità”. 6 Barbieri, M., Talamo, S., cit., pag. 44. 7 Barbieri, M., Talamo, S., cit., pag. 12.
All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________
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curare la chiarezza, la semplicità e l’accessibilità delle informazioni pubblicate (nonché la
pubblicazione di informazioni specifiche previste per legge) come misura obbligatoria di
prevenzione della corruzione (trasparenza=anticorruzione);
adottare iniziative tese a promuovere la legalità e la cultura dell’integrità
(trasparenza=anticorruzione);
rendere conto regolarmente delle proprie azioni in base ai risultati attesi, i quali
dipendono dagli obiettivi fissati in sede di programmazione
(trasparenza=accountability);
perseguire e curare l’accessibilità totale delle informazioni relative ad ogni aspetto
dell’organizzazione (andamento gestionale e utilizzo delle risorse per il perseguimento
dei fini istituzionali), in modo da favorire forme diffuse di controllo
(trasparenza=accessibilità).
b. Trasparenza e ciclo della performance: obiettivi 2015-2017
Nel 2014 ha avuto luogo l’unificazione delle fasi di pianificazione triennale e di programmazione
annuale. La nuova struttura prevede infatti la realizzazione, entro la fine di ottobre di ciascun
anno, del Piano Triennale delle Attività (PTA) che sintetizza la pianificazione delle attività del
triennio successivo, con un particolare focus sul primo anno, per il quale vanno definiti anche gli
indicatori di performance. Questa nuova tempistica della programmazione da un lato riduce
notevolmente il carico di lavoro sulle strutture dell’Istituto, dall’altro elimina lo sfasamento
temporale, che sussisteva precedentemente, rispetto alla predisposizione del Programma
Statistico Nazionale (PSN).
Gli obiettivi strategici a lungo termine rappresentano la griglia di riferimento utilizzata per la
preparazione del Piano triennale delle attività (PTA) e per la definizione degli obiettivi annuali di
carattere organizzativo e individuale dei dirigenti generali. Il PTA registra quindi obiettivi,
risultati attesi, indicatori di risultato, risorse umane impiegate e costi diretti.8
Anche per il triennio 2015-2017 vengono sostanzialmente confermati nella loro enunciazione
generale gli obiettivi strategici adottati per il precedente periodo di programmazione triennale
(2014-2016):
1. Valutare le esigenze informative attraverso un dialogo continuo con gli utenti;
2. Produrre informazione statistica rilevante per gli utenti nazionali e internazionali secondo i più elevati standard
qualitativi e rigorosi principi etico-professionali;
3. Diffondere e comunicare in modo efficace l'informazione statistica e le analisi realizzate per favorire la conoscenza
della realtà economica, sociale ed ambientale dell'Italia e migliorare i processi decisionali dei soggetti privati e delle
istituzioni pubbliche;
4. Sviluppare le ricerche metodologiche e applicate anche allo scopo di migliorare i processi di produzione
dell’informazione statistica e contribuire alla conoscenza della realtà economica, sociale e ambientale dell’Italia;
8 Per ciascun obiettivo operativo vengono programmate le spese relative al personale impiegato per il raggiungimento dello stesso e le altre spese direttamente collegate.
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5. Sviluppare il capitale umano disponibile per l’Istat e per il Sistan, migliorare la formazione statistica della pubblica
amministrazione e promuovere la cultura statistica nel Paese;
6. Accrescere l’innovazione tecnologica e l’efficienza gestionale e amministrativa dell’Istat, anche al fine di migliorare
la qualità dei processi di produzione statistica e le condizioni di lavoro del personale dell’Istituto;
7. Sviluppare il Sistema statistico nazionale (Sistan) per accrescere l’offerta e la qualità dell’informazione statistica
fornita alla collettività e contribuire al potenziamento del Sistema statistico europeo e del Sistema statistico
internazionale;
8. Realizzare, valorizzare ed aggiornare gli archivi statistici degli individui, delle famiglie e degli operatori economici
nell’ottica del censimento permanente, potenziando l’offerta informativa a livello locale e in una prospettiva
longitudinale;
9. Completare il progetto “Stat2015” attraverso l’innovazione dei processi produttivi e dei prodotti nell’ambito di un
quadro concettuale coerente e in linea con le migliori pratiche internazionali;
10. Favorire lo sviluppo coordinato dei sistemi informativi della pubblica amministrazione e la loro utilizzazione per fini
statistici, così da accrescere l'informazione disponibile, massimizzando l'integrazione delle fonti e minimizzando il
carico statistico sui rispondenti.
Di seguito si riportano gli obiettivi specifici in materia di trasparenza fissati dall’Istituto per il
triennio 2015-2017, con relative azioni9 e relativi indicatori:
a. Dare adeguata pubblicità alle informazioni relative al ciclo della performance e, più in
generale, ai documenti di programmazione e consuntivazione adottati dall’Istituto;
o Pubblicazione del Piano della performance;
o Pubblicazione della Relazione sulla performance relativa all’anno precedente;
o Pubblicazione del Sistema di misurazione e valutazione della performance;
o Pubblicazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione;
o Pubblicazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.
Indicatori: Avvenuta/mancata pubblicazione (t=adempimento)
N. delle raccomandazioni od osservazioni recepite / Totale delle
raccomandazioni od osservazioni ricevute dagli stakeholder
(t=accountability)
b. Provvedere all’aggiornamento continuo dell’area Amministrazione trasparente attraverso le
seguenti azioni:
o completare il popolamento dell’area integrando nel più breve tempo possibile le
informazioni ad oggi ancora mancanti e sulle quali grava l’obbligo di
pubblicazione ai sensi del Dlgs. 33/2013 e della normativa correlata;
o proseguire regolarmente nell’attività di monitoraggio dell’area, vigilando in
particolare sulla completezza e pertinenza dei dati pubblicati, sul loro tempestivo
aggiornamento e sul progressivo miglioramento dell’accessibilità (saranno
9 Ove non sia precisato l’anno, l’obiettivo o azione si intende fissato per l’anno in corso (2015) e/o per ciascuno degli anni del triennio considerato.
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gradualmente eliminati – ove possibile – o sostituiti i file in formato non
lavorabile);
o arricchire tale area di contenuti ulteriori che fungano da ponti di raccordo capaci
di colmare vuoti informativi ed aumentare la leggibilità dell’azione
amministrativa dell’Istituto da parte del cittadino, citando ad es. le fonti
normative dell’obbligo di pubblicazione dei dati e fornendo ove possibile
chiarimenti circa il senso e l’utilità di ciò che viene pubblicato (al di là dell’obbligo
di legge); (2016)
o riorganizzare in modo più razionale le sottosezioni contenenti una gran quantità
di informazioni (ad es. la sottosezione Atti generali, contenuta nella sezione
Disposizioni generali); (2016)
o adottare una procedura formale che garantisca la regolarità e la tempestività dei
flussi informativi coinvolgendo in maniera sistematica e coordinata le strutture
competenti [cfr. cap. 6, par. c)]; (2016)
Indicatori: N. degli inserimenti effettuati in un anno nell’area “Amministrazione
trasparente” del sito web / N. degli inserimenti effettuati nell’anno
precedente (t=adempimento, t=accessibilità, t=accountability)
Avvenuta/mancata adozione della procedura formale nell’anno 2016
(t=accountability)
c. Consolidare un dialogo stabile, attivo, collaborativo con gli utenti e gli stakeholder
ricorrendo anche alle seguenti azioni:
o avviare alcune azioni di Brand management (Sponsorship ed Engagement, Total
branding, Brand extension) e sistematiche indagini reputazionali e di customer
statisfaction, utilizzando anche i punti di contatto gli utenti;
o tenere informati gli stakeholder esterni e interni sul processo di modernizzazione
in atto nell’Istituto;
o potenziare l’engagement attraverso il sostegno e la promozione di community
sul web per i vari target e la creazione di un vero e proprio “social media
system”;
Indicatori: Avvenuto/mancato avvio delle indagini reputazionali (t=accountability) e di
customer satisfaction
N. di followers Twitter e delle visualizzazioni di Youtube e Slideshire rispetto all’anno precedente (t=accessibilità);
N. di riscontri efficaci alle email dei cittadini / totale delle email ricevute dai cittadini (t=accountability);
N. di riscontri forniti dal Cont@ct Centre / Totale delle richieste pervenute (t=accountability).
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d. Valorizzare l’accesso all’informazione statistica e ai prodotti della statistica ufficiale, anche
attraverso le seguenti azioni:
o implementare le azioni sul fronte tecnologico al fine di realizzare un sito
responsive, in grado cioè di adattare dimensioni e distribuzione del contenuto in
base al mezzo utilizzato per la visualizzazione;
o modificare la home page per consentire l'accesso immediato ai dati di alta
priorità (riposizionamento degli spazi, revisione dei menu, ampliamento dei
contenuti delle pagine di “argomento”, creazione di aree tematiche mirate per
segnare il passaggio dalla mera diffusione dei numeri al racconto dei fenomeni e
offrire le informazioni con un taglio trasversale rispetto ai tradizionali “temi”);
o realizzare più agevoli forme di navigazione dei documenti di programmazione e
dei metadati relativi ai lavori statistici, nonché di indirizzamento ai siti dei
soggetti titolari in cui tali prodotti sono esposti;
Indicatori: N. di visitatori del sito web Istat rispetto all’anno precedente
(t=accessibilità)
N. di pagine del sito web Istat visitate rispetto all’anno precedente
(t=accessibilità)
N. di visitatori Rivaluta.it, E-Biblio e I.Stat rispetto all’anno precedente
(t=accessibilità)
Tempestività (in minuti) della pubblicazione su web dei comunicati stampa
rispetto alla data di rilascio / Tempestività (in minuti) nell’anno precedente
(t=accessibilità)
N. di microdati validati per tutte le rilevazioni dell’Istat archiviati in ARMIDA rispetto all’anno precedente (t=accessibilità);
N. di metadati caricati su I.Stat rispetto all’anno precedente (t=accessibilità);
N. di progetti di ricerca che utilizzano dati del laboratorio ADELE rispetto all’anno precedente (t=accessibilità).
e. Potenziare la disponibilità di Open data (dati aperti, pubblici, scaricabili e utilizzabili,
microdati disponibili on the fly) ponendo attenzione alla loro effettiva riusabilità,
incorporabilità, modificabilità, condivisibilità e, soprattutto, all’individuazione delle
informazioni da far emergere (2016).
Indicatore: N. di accessi agli Open data rispetto all’anno precedente (t=accessibilità)
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5. Le misure e le iniziative intraprese per il coinvolgimento degli stakeholder
L’Istat, quale ente di produzione della statistica ufficiale, si rivolge a una vasta e differenziata
platea di stakeholder esterni. L’Istituto entra quotidianamente in contatto con media, decision
maker, associazioni di categoria e di consumatori, comunità scientifica, istituzioni nazionali e
internazionali, PA centrale e territoriale, oltre che con le imprese e i cittadini. Ciò avviene
attraverso molteplici canali di interazione: sito Web istituzionale, portale del Sistan, newsletter
(istituzionale e di prodotto), Contact Centre, sportello telematico per l’erogazione di
informazioni ai cittadini, Infopoint, CIS regionali, biblioteca, ufficio stampa, eventi, audizioni
parlamentari. Vi è anche un’interazione tra produzione e stakeholder in veste di rispondenti
attraverso i diversi sistemi di Data Collection, quali il Portale delle Imprese.
Da tempo l’Istat ha costituito anche luoghi istituzionali di confronto con gli utenti specialistici
dell’informazione statistica, come gli 11 circoli di qualità del Sistan10, i gruppi di lavoro nazionali
e internazionali su temi specifici e la Commissione degli utenti dell’informazione statistica
(CUIS)11, la quale ha il compito di rilevare i bisogni informativi dell’utenza e di proporre iniziative
per migliorare la trasparenza dell’informazione statistica ufficiale. Accedendo al portale del
Sistan (www.sistan.it) è possibile ottenere informazioni sulle attività della Commissione,
chiedere di prendere parte agli incontri, partecipare alle consultazioni aperte e contribuire alla
discussione attraverso la community.
All’inizio del 2015 ruolo e attività della CUIS sono stati ulteriormente rilanciati attraverso
l’organizzazione di un’iniziativa che ha visto il coinvolgimento, oltre che dei membri CUIS, dei
direttori e di personale Istat attivo nei circoli di qualità. Sono stati predisposti 5 tavoli paralleli di
ascolto e riflessione all’interno di alcuni macro-temi riassuntivi dell’intero spettro della
programmazione statistica. Le prime evidenze sono state oggetto di una discussione plenaria
che prosegue su altrettanti tavoli virtuali attivati nella Community. I risultati finali costituiranno
il punto di partenza del processo di programmazione dell’offerta statistica dell’Istat e degli altri
enti Sistan che partecipano al Programma statistico nazionale (PSN).
Tra le innovazioni scaturite si segnalano la progettazione e il rilascio nel 2015 di un sistema
informativo per facilitare l’accesso e la fruizione del PSN, corredato da un motore di ricerca che
consente di accedere, anche agli utilizzatori non esperti, ai contenuti tramite ricerche per
parole chiave, o selezionando i lavori statistici per argomento o ente produttore. L'esperienza
ha mostrato che il sistema delle Community incontra resistenze ad essere diffusamente
utilizzato da utenti poco adusi a interagire in ambiente social network; pertanto tale strumento
sarà affiancato da forme di coinvolgimento più dirette. A fine 2015 scade l'attuale composizione
10 Gruppi di lavoro permanenti istituiti per ciascuno dei settori di interesse in cui si articola il Programma statistico nazionale (PSN). 11 Istituita nel 2011, la CUIS è composta dai rappresentanti di 37 istituzioni e soggetti, pubblici e privati: esponenti della società civile quali organizzazioni civiche e di volontariato, organi costituzionali e a rilevanza costituzionale, centri studi e società scientifiche, regioni e comuni, associazioni delle imprese, soggetti rappresentanti del movimento per l'open data e dei mass-media.
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della CUIS; nell'ambito del processo di modernizzazione dell'Istituto, essa verrà ricostituita allo
scopo di rendere l'ascolto dell'utenza ancora più diffuso e capillare.
Il 24 e 25 novembre 2014 si è svolta all'Università di Roma “Sapienza” la I Conferenza
Internazionale rivolta a metodologi, produttori e utilizzatori di statistiche europee, dal titolo
“Conference of European Statistics Stakeholders”, organizzata e promossa da FENStatS
(Federation of National Statistical Societies), Eurostat, ESAC (European Statistical Advisory
Committee), Istat, SIS-VSP (Gruppo SIS sulla valorizzazione delle statistiche pubbliche) e dal
Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Ateneo romano, con l’obiettivo di migliorare il dialogo
tra metodologi, produttori e utilizzatori di statistiche europee e di promuovere lo sviluppo del
Sistema statistico europeo verso gli obiettivi di modernizzazione 2020. La Conferenza ha
rappresentato un’occasione anche per esplorare gli strumenti che consentono di confrontare e
condividere le migliori pratiche di produzione, le modalità innovative di visualizzazione e
comunicazione della statistica e le nuove metodologie per la raccolta e analisi dei dati.
Entrando nel merito delle attività specifiche riconducibili alle singole strutture dell’Istituto, la
Direzione centrale per la diffusione e la comunicazione dell’informazione statistica (DCDC) nel
2014 ha rinnovato le modalità di lavoro e gli strumenti adottati per migliorare il rapporto con i
diversi pubblici in un’ottica di e-Participation: nuova Sala stampa online che lavora e dialoga con
una gamma di pubblici molto più vasta rispetto al tradizionale target di giornalisti; realizzazione
di numerose infografiche e set di grafici interattivi, scaricabili ed esportabili; leggero restyling
della home page, di molte sezioni interne e rafforzamento del motore di ricerca del sito web
dell’Istat; ampliamento degli strumenti di ascolto e interazione con i visitatori e gli utenti, come
i feedback (analizzati settimanalmente per garantire azioni tempestive a fronte delle
segnalazioni fornite) e i questionari di customer satisfaction; potenziamento della presenza sui
social network; consolidamento della strategia di valorizzazione dell’attività di ricerca e
produzione dell’ente e delle alleanze strategiche stipulate con la realizzazione di 111 eventi. La
sfida della Direzione, nel triennio 2015-2017, sarà quella di implementare una strategia
finalizzata al consolidamento di un dialogo stabile, attivo, collaborativo con gli utenti e gli
stakeholder.12
La diffusione dell’informazione statistica sarà basata su diverse azioni, tra cui le più importanti
riguarderanno:
i) profilazione degli utenti per offrire servizi/prodotti personalizzati attraverso canali
dedicati che rendono le informazioni prodotte più accessibili e fruibili;
ii) creazione di “servizi” incorporati ai dati per accrescere il valore degli stessi;
iii) sfruttamento della digitalizzazione con una strategia multicanale;
iv) monitoraggio del processo di comunicazione e diffusione attraverso sistemi di
misurazione dell’impatto delle iniziative.
Dal 2015, per garantire la massima rispondenza alle esigenze degli utenti, tutte le innovazioni
dei prodotti e servizi saranno effettuate sulla base dei feedback risultanti dalle diverse iniziative
12 Cfr. l’obiettivo specifico c. in materia di trasparenza.
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di customer satisfaction (questionario annuale, web analytics, contact centre), e sarà a pieno
regime il sistema integrato di monitoraggio dei comportamenti dell’utenza e di analisi dei
fabbisogni. L’Istat nel prossimo triennio si misurerà ancora di più nella presenza e interazione
con i social media e in attività come monitoraggio della Rete e della reputation online, verranno
realizzati press kit multimediali, Newsroom sul web, infografiche dinamiche. Il sito Istat sarà
orientato, oltre che al potenziamento del sistema tassonomico e del web design mirato alla
ricerca delle informazioni, alla valorizzazione dei contenuti interattivi e visuali, alla realizzazione
di spazi dedicati ai contenuti in formati open e riutilizzabili al fine di conquistare nuove fasce di
utenza con esigenze informative specifiche e al tempo stesso estremamente ampie e
dettagliate.
Il sito sarà inoltre oggetto di interventi mirati a una maggiore valorizzazione dell’accesso
all’informazione statistica.13
La Direzione centrale per lo sviluppo e il coordinamento della rete territoriale e del Sistan
(DCSR), per il triennio 2015-2017, intende consolidare e sviluppare le azioni intraprese negli anni
precedenti e, al contempo, si propone di mettere in atto nuove iniziative volte a favorire la
trasparenza.14 Dopo le esperienze realizzate nell’ultimo triennio, nel corso del quale sono state
effettuate 101 iniziative di peer review presso gli enti del Sistan per monitorare l’applicazione
del Codice italiano delle statistiche ufficiali sui principi e le regole della qualità da rispettare,
altre iniziative saranno intraprese anche con azioni di ritorno per la verifica del recepimento
delle raccomandazioni espresse. Una parte importante di queste attiene agli aspetti di
diffusione delle statistiche, in merito ai quali sono state emanate apposite Linee guida per gli
enti della rete Sistan e che vedranno ulteriormente potenziata la funzione di informazione
continua su prodotti, progetti, eventi e iniziative congiunte svolta attraverso il Portale
www.sistan.it.
La Direzione centrale per lo sviluppo dei sistemi informativi e dei prodotti integrati, la gestione
del patrimonio informativo e la valutazione della qualità (DCIQ), nell’ambito delle iniziative che
mirano a conoscere e analizzare le esigenze informative degli utenti, attuerà un piano di lavoro
per raccogliere informazioni strutturate riguardo alla soddisfazione per l’offerta di metadati e,
più in generale, sulla qualità, avvalendosi anche dei risultati della ricognizione preliminare svolta
nel 2014. Proseguirà inoltre nel corredare i sistemi di diffusione dei dati con informazioni
metodologiche e indicatori che permettano un migliore utilizzo degli stessi. A tal fine nel 2014
sono state rilasciate sul sito web dell’Istat le schede “Qualità in breve”, che contengono
informazioni di sintesi e standardizzate sulla qualità delle rilevazioni dell’Istat, riassumendone
gli elementi salienti e riportando alcuni importanti indicatori (numero di rispondenti,
dimensione della popolazione contattata, tempestività dei risultati).
La Direzione centrale per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (DCIT), in
materia di innovazioni previste dall’Agenda Digitale Italiana circa gli aspetti di front-end,
13 Cfr. l’obiettivo specifico e. in materia di trasparenza. 14 Idem.
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implementerà iniziative finalizzate ad operare una significativa trasformazione dei processi di
diffusione dei dati nell’ottica di facilitare l’accesso all’informazione statistica e l’interazione con
il rispondente. Per accrescere i livelli dei servizi offerti, una grande attenzione sarà posta alle
modalità di erogazione multicanale dei servizi, con particolare riferimento agli accessi da
dispositivi mobile. Con riferimento agli aspetti di back end, in accordo col change management in
atto, è in corso di avvio il processo di ICT audit interno, che sarà consolidato nel triennio 2015-
2017.
Con riferimento agli stakeholder interni, il rilascio della nuova Intranet renderà disponibile un
web in grado di ottimizzare i processi informativi a supporto della strategia complessiva
dell’Istituto. Per il potenziamento del senso di appartenenza dei dipendenti verranno utilizzati,
in una logica integrata, strumenti editoriali multimediali finalizzati a favorire ulteriormente
l’allineamento della conoscenza delle attività dell’Istituto attraverso la definizione di un vero e
proprio palinsesto di contenuti a sostegno dei processi di condivisione. Un’adeguata
innovazione tecnologica ed organizzativa permetterà la razionalizzazione delle attività di
gestione delle risorse umane: l’avvio del nuovo sistema informativo del personale consentirà la
semplificazione dei processi amministrativi e, a risorse date, produrrà una maggiore efficienza e
trasparenza delle attività, nonché una maggiore integrazione dei processi trasversali. La
gestione delle assenze e delle istanze nelle materie di competenza avverrà in modalità web
based, al fine di digitalizzare i flussi documentali per una maggiore tracciabilità e accesso.
a. Iniziative di comunicazione in materia di trasparenza, di promozione della cultura
dell’integrità, di diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati
In termini di promozione della cultura dell’integrità si segnalano, in particolare, la Giornata della
trasparenza e la formazione del personale in materia di anticorruzione, per la quale si rinvia al
PTPC 2015-2017. Quanto alla diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati, oltre
alla pubblicazione sul sito istituzionale prevista dalla legge, si provvederà a pubblicizzare il
Programma sulla intranet dell’Istituto, anche disgiuntamente dal PTPC, in linea con la strategia
di potenziamento del senso di appartenenza dei dipendenti (già in atto a proposito del
processo di modernizzazione) che può essere ottenuto, nel lungo termine, attraverso la
regolare e chiara comunicazione delle interconnessioni fra le varie attività dell’Istituto, così da
rendere trasparenti, in primo luogo, le iniziative intraprese dalla governance per il
raggiungimento degli obiettivi fissati.
b. Organizzazione della Giornata della trasparenza e risultati attesi
Le Giornate della trasparenza, ai sensi dell’art. 11, comma 6 del Dlgs. n. 150/2009 e del Dlgs.
33/2013, sono strumenti di coinvolgimento degli stakeholder attraverso la presentazione alle
associazioni di consumatori e utenti, ai centri di ricerca e ad ogni altro osservatore qualificato,
del Piano e della Relazione sulla performance nonché del Programma triennale per la
trasparenza e l’integrità, stimolando la raccolta di feedback. Sempre in ragione della complessa
fase di modernizzazione in cui l’Istituto è attualmente coinvolto, la III Giornata della
trasparenza Istat si svolgerà nel corso del 2016, presumibilmente nell’ambito della XII
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Conferenza nazionale di statistica. L’evento potrà rappresentare l’occasione per condividere
best practice ed esperienze significative. Gli obiettivi strategici della Giornata sono
essenzialmente i seguenti:
l’individuazione delle informazioni di concreto interesse per la collettività degli utenti;
il coinvolgimento del cittadino, direttamente e/o attraverso strutture rappresentative,
nell’attività dell’Istat, al fine di migliorare la qualità dei servizi e il controllo sociale.
Per evitare che l’evento si riduca a momento di confronto occasionale, l’Istituto porrà
particolare attenzione sia all'attività di pianificazione sia a quella di elaborazione dei feedback,
attraverso le seguenti azioni:
profilazione ex-ante dei target esterni ed interni che si vogliono coinvolgere e sui quali
esercitare attività di comunicazione mirata;
preparazione dei contenuti, eventualmente coinvolgendo in via preventiva gli stakeholder
stessi, per finalizzare l’organizzazione della Giornata alle concrete esigenze di conoscenza
dei partecipanti;
pianificazione di un’attenta regia al fine di consentire gli interventi dei partecipanti e uno
spazio adeguato al dibattito;
definizione della metodologia e degli strumenti di raccolta, analisi, elaborazione e
restituzione dei feedback emersi nel corso dell’evento.
6. Il processo di attuazione del Programma
a. La sezione “Amministrazione Trasparente”: struttura e contenuti
Così denominata dall’art. 9 del Dlgs. 33/2013 che ha altresì incrementato gli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, la parte di sito web dell’Istituto
denominata Amministrazione Trasparente è stata sottoposta nel 2014 ad una ricognizione
complessiva dei contenuti informativi pubblicati al fine di individuare le aree ancora carenti e/o
non conformi al dettato normativo, con altresì il proposito di tentare, ove possibile, la
formulazione di proposte di miglioramento e di unificazione delle prassi di adempimento già
esistenti. Tale lavoro si è reso necessario per via del fatto che tra il 23 ottobre 2013 e il 22 aprile
2014 l’incarico di Responsabile della trasparenza è risultato vacante, generando, di
conseguenza, l’interruzione delle attività di presidio in materia.
Si è provveduto pertanto alla ricognizione dei dati e delle informazioni già presenti effettuando
una prima analisi della loro correttezza e pertinenza e procedendo quanto più possibile –
ottenuto l’assenso del Responsabile della trasparenza e in collaborazione con le strutture
competenti per il tramite della Rete dei referenti – alla loro correzione, integrazione e
aggiornamento. Ciò ha consentito di avviare un’attività di monitoraggio dell’area
Amministrazione trasparente da svolgere in modo regolare e accurato; l’attività di ricognizione
e di analisi ha inoltre generato la formulazione di proposte di miglioramento della fruibilità dei
dati pubblicati.
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Sono stati infine individuati i seguenti criteri di qualità per la trasparenza=adempimento cui
attenersi relativamente alle informazioni e ai dati da pubblicare:
Comprensibilità: l’informazione pubblicata deve essere sufficientemente chiara anche
per un’utenza non specialistica;
Razionalità: l’informazione pubblicata non deve essere ridondante ovvero non deve
eccedere il messaggio (ciò che si intende comunicare pubblicando tale informazione),
atteso che un eccesso di informazione riduce, anziché aumentare, la trasparenza
dell’informazione stessa;
Completezza: l’informazione pubblicata non deve essere carente ovvero non deve
occultare alcun elemento necessario ad una piena leggibilità dell’azione amministrativa;
Standardizzazione: l’informazione pubblicata deve esserlo secondo modalità che – nei
limiti del possibile – si ripetono uguali nel tempo (stesso formato, stessa area o
sottosezione, ecc.), così da agevolarne la reperibilità;
Coerenza: l’informazione pubblicata deve essere in linea non solo con la normativa
vigente ma anche – nella sostanza – con il resto delle notizie rese pubbliche;
Tempestività: l’informazione pubblicata deve esserlo in tempo utile (al di là delle
eventuali prescrizioni di legge).
b. Accesso civico
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) considera l’accesso civico uno degli strumenti di
perseguimento degli obiettivi di trasparenza amministrativa ai fini della prevenzione della
corruzione e dell’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. In coerenza con quanto
disposto dall’art. 5 del Dlgs. 33/2013, che ha disciplinato per la prima volta l’istituto in oggetto e
al quale si rinvia per i dettagli procedurali, l’Istat ha attivato un indirizzo di posta elettronica
([email protected]) al quale ogni soggetto interessato può inoltrare la richiesta di
documenti, informazioni e dati oggetto di pubblicazione obbligatoria o che l’Amministrazione
non ha ancora provveduto a rendere disponibili sul sito istituzionale www.istat.it. L’accesso
civico va tenuto distinto dal diritto di accesso ai documenti amministrativi, la cui disciplina è
contenuta nella legge 241/1990 (Capo V).
La richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione
soggettiva del richiedente, non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al
Responsabile della trasparenza il quale, ai sensi del suddetto art. 5, comma 2, si pronuncia in
ordine alla richiesta e, in virtù dell’art. 43, comma 4, ne controlla e ne assicura la regolare
attuazione.
Le pubbliche amministrazioni e, più in generale, tutti i soggetti indicati nell’art. 11 del Dlgs.
33/2013, sono tenute ad adottare autonomamente le misure necessarie al fine di assicurare
l’efficacia di tale istituto, ed è compito del Responsabile della trasparenza controllarne e
assicurarne la regolare attuazione (art. 43, comma 4, del Dlgs. 33/2013). Nel caso dell’Istat, il
Responsabile della trasparenza (nonché Direttore Generale reggente sino al 31 gennaio 2015)
ha disposto che la casella [email protected] fosse gestita unicamente dal proprio ufficio di
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segreteria con il doppio intento di evitare sia la possibile perdita di informazioni che
l’affidamento della casella ad una sola persona, assicurandosi altresì un immediato accesso alle
richieste pervenute.
Con riferimento all’anno 2014, sono pervenute in totale alla casella [email protected]
cinque richieste, di cui due relative all’assolvimento degli obblighi di pubblicazione dei dati e tre
valutate come “non attinenti”. Per una delle due richieste ritenute pertinenti è stato
tempestivamente dato corso all’integrazione e all’aggiornamento dei dati pubblicati.
c. Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi
informativi
Come noto, gli obblighi di pubblicità stabiliti dalla normativa vigente a carico delle
amministrazioni sono numerosi e, soprattutto, soggetti a scadenze e ritmi di aggiornamento
differenziati; “assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi” richiede pertanto
precisi accorgimenti volti a rendere costante la collaborazione dei diversi soggetti coinvolti
nella “manutenzione” dell’area Amministrazione trasparente del sito istituzionale, atteso che –
attualmente – le operazioni di monitoraggio e/o aggiornamento non risultano pienamente
automatizzate.
In questo senso è risultata fondamentale, come già segnalato, la costituzione della Rete dei
referenti Istat per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza. I referenti hanno infatti
il compito, fra gli altri, di “svolgere attività informativa nei confronti del Responsabile … della
trasparenza” circa le azioni in materia di trasparenza svolte dai dirigenti responsabili delle
strutture su cui gravano gli obblighi di pubblicità, nonché di “monitorare il corretto
adempimento degli obblighi normativi in materia di trasparenza, a cura delle strutture di
competenza”. È quindi affidata loro una importante funzione di raccordo volta a mantenere
quanto più possibile scorrevoli i flussi informativi tra le direzioni, competenti per i dati sui quali
grava l’obbligo di pubblicazione, e il Responsabile della trasparenza, assicurando la
pubblicazione dei dati stessi nei modi e nei termini previsti dalla legge.
Sin dall’entrata in vigore del Dlgs. 150/2009, il Responsabile della trasparenza Istat e il Direttore
centrale della diffusione e della comunicazione dell’informazione statistica (responsabile del
sito web dell’Istituto) hanno concordato una prassi per l’aggiornamento delle informazioni da
pubblicare, successivamente riformulata come segue:
i) le modifiche alla struttura dell’area Amministrazione trasparente vengono inviate
direttamente dal Responsabile della trasparenza ([email protected])
alla redazione del sito web ([email protected]), mettendo in copia il Direttore
centrale della diffusione e della comunicazione dell’informazione statistica;
ii) su indicazione del referente competente per la trasparenza, i dati da pubblicare o
da aggiornare vengono inviati dall’ufficio del dirigente responsabile (casella di
posta della Direzione o del Servizio competenti) alla redazione del sito web,
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mettendo in copia il Direttore centrale della diffusione e della comunicazione
dell’informazione statistica e il Responsabile della trasparenza;
iii) la redazione del sito web invia a tutti i destinatari la comunicazione di aver preso in
carico la richiesta [sia di tipo i) che di tipo ii)];
iv) la redazione del sito web provvede alla pubblicazione sulla base del silenzio-
assenso del dirigente responsabile della pubblicazione e del Responsabile della
trasparenza;
v) a pubblicazione avvenuta, la redazione del sito web invia un’e-mail in cui comunica
di avere effettuato il caricamento on-line e chiede altresì una verifica di
conformità;
vi) il referente competente per la trasparenza (o, in alternativa, l’ufficio del dirigente
responsabile dei dati da pubblicare) comunica alla redazione del sito web l’esito
della verifica di conformità.
Il nodo critico delle misure organizzative che si intendono adottare, come anche delle iniziative
di monitoraggio indicate a seguire, deriva dalla consapevolezza che l’iniziativa che dà impulso
alle differenti attività non è automatica bensì affidata a singoli soggetti, con i rischi di
affidabilità e/o errore umano che ne derivano. Tale criticità di fondo – che non può essere del
tutto superata – può essere tuttavia mitigata con la ripartizione delle funzioni di
monitoraggio/controllo fra più soggetti, la previsione di tempistiche di controllo diverse e la
formalizzazione della suddetta prassi in una procedura in senso stretto.15
Le norme vigenti sono di aiuto allorché individuano più soggetti con competenze e
responsabilità diverse in rapporto agli obblighi di pubblicità e trasparenza; tuttavia, al fine
aumentare la sinergia fra tali attori, sarà resa più evidente l’apposita sezione “Trasparenza,
valutazione e merito” della intranet (in modo simile a quanto attualmente previsto per il
Progetto di modernizzazione), integrandola altresì – progressivamente – con i principali testi
normativi, le delibere ANAC di interesse e ogni altra documentazione e informazione possa
risultare utile ai dipendenti per inquadrare la numerosità degli obblighi previsti nel processo più
ampio che lega la trasparenza alla prevenzione della corruzione e al ciclo della performance.
d. Misure di monitoraggio e di vigilanza interne sull’attuazione degli obblighi di
trasparenza a supporto dell’attività di controllo dell’adempimento da parte del
Responsabile della trasparenza.
I ruoli di monitoraggio degli adempimenti previsti a regime dall’Istituto nel triennio in esame
sono i seguenti:
Rete dei referenti di struttura: la loro funzione di raccordo fra la Direzione o Servizio
competente responsabile delle informazioni e dei dati da pubblicare16 e il Responsabile
della trasparenza si esprime anche nel monitoraggio continuo delle sezioni e
sottosezioni dell’area Amministrazione trasparente interessate, al fine di mantenere 15 Cfr. l’obiettivo specifico b. in materia di trasparenza. 16 Art. 43, comma 3, Dlgs. 33/2013.
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costante l’impulso al loro aggiornamento nei modi e nei tempi stabiliti dal Dlgs. 33/2013
e riportati nel prospetto allegato alla deliberazione n. 50/2013 dell’A.N.AC.;
Responsabile della trasparenza: la ricezione per conoscenza delle email di
aggiornamento delle varie sezioni e sottosezioni gli consente un riscontro immediato
delle attività di pubblicazione aventi ad oggetto l’area Amministrazione trasparente; egli
effettua, altresì, un monitoraggio trimestrale complessivo di tutta l’area, e dà
disposizioni, ogni volta che lo ritenga opportuno, volte a migliorare l’organizzazione dei
dati pubblicati in termini di razionalità e comprensibilità, pur nel rispetto della struttura
generale stabilita dall’Allegato 1 al Dlgs. 33/2013.
La vigilanza interna sull’attuazione degli obblighi di trasparenza è prevista dagli artt. 43 e 44 del
Dlgs. 33/2013. Ai sensi dell’art. 43, e in aggiunta a quanto appena esposto, il Responsabile della
trasparenza è tenuto a segnalare “all’organo di indirizzo politico, all’Organismo indipendente di
valutazione (OIV), all’Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all’ufficio di
disciplina i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione”,17 oltre a
controllare e assicurare “la regolare attuazione dell’accesso civico”.18
La vigilanza attribuita dalla legge all’Organismo indipendente di valutazione (OIV)19 riguarda
principalmente l’attestazione dell’assolvimento degli obblighi (da sottoporre all’Autorità
Nazionale Anticorruzione entro il 31 gennaio di ogni anno con riferimento all’anno precedente,
secondo le Delibere ANAC nn. 71 e 77 del 2013) e la verifica della congruenza fra gli obiettivi
indicati nel Piano della performance e quelli stabiliti dal Programma della trasparenza, con
valutazione dei rispettivi indicatori.
17 Art. 43, comma 1, Dlgs. 33/2013. 18 Art. 43, comma 4, Dlgs. 33/2013. 19 Art. 44, comma 1, Dlgs. 33/2013, art. 14, comma 4, lettera g), Dlgs. 150/2009.