METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle...

60
Allegato 1 al PTPC 2015/17 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI CORRUZIONE DELL’ISTAT Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016

Transcript of METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle...

Page 1: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 1 al PTPC 2015/17

METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI CORRUZIONE DELL’ISTAT

Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016

Page 2: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 1 al PTPC 2015/17– Nota sulla “Metodologia di valutazione dei rischi di corruzione dell’Istat”

Ufficio Coordinamento per l’attuazione e l’innovazione delle politiche gestionali (DGEN/C) Pag. 2

METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI CORRUZIONE

MODALITA’ DI VALUTAZIONE

La seguente metodologia si applica alla valutazione dei rischi di corruzione. La valutazione avviene con il

coinvolgimento dei seguenti attori:

Referenti per la prevenzione della corruzione: coordinano le attività di valutazione dei rischi di

loro competenza. La valutazione dei rischi avviene sulla base di un framework disponibile

nell’area condivisa appositamente costituita. E’ cura dei referenti di ciascuna struttura, prelevare

il proprio framework, sottoporlo alla valutazione del team di valutazione e, una volta compilato

in ogni sua parte, riposizionarlo nell’area di competenza. Sarà cura dell’Ufficio di supporto al

Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) sottoporre i framework compilati al RPC,

per le valutazioni di competenza, e inserire i dati d’interesse all’interno dell’apposito sistema

informativo.

Soggetto valutatore: è colui che ha l’autonomia nella scelta delle soluzioni e nella gestione delle

risorse per affrontare le problematiche organizzative e per gestire i rischi di corruzione. In

concreto, la valutazione è preferibilmente svolta da un team nel quale dovrebbero essere

coinvolti: il responsabile della Direzione/Dipartimento, i referenti che abbiano le competenze

specifiche relative alle classi di rischio evidenziate nel catalogo, nonché coloro i quali siano stati

precedentemente coinvolti nella stesura del catalogo dei rischi. La valutazione finale è quindi il

risultato, ossia la media, delle singole valutazioni espresse da ciascun soggetto che ha

partecipato all’assessment. In ogni caso, si raccomanda la condivisione dell’esito della

valutazione con il Capo Dipartimento competente.

RPC: individua le priorità di intervento a seconda della rilevanza del rischio, obbligatorietà della

misura di trattamento, impatto sugli obiettivi dell’organizzazione connesso all’implementazione

della misura (PNA all. 1).

GLI ELEMENTI

I principali elementi della valutazione sono: 1) l’oggetto; 2) la metodologia; 3) le dimensioni del rischio 4)

le scale; 5) la periodicità; 6) i criteri di valutazione del rischio.

1) Oggetto della valutazione sono gli eventi rischiosi identificati da ciascuna struttura nel proprio

Catalogo dei rischi. La valutazione deve essere effettuata considerando il rischio al netto dell’adozione

di azioni di risposta/trattamento intraprese per contrarre la probabilità e/o impatto (cd “rischio

inerente”) ed in stretta connessione con gli schemi di comportamento individuati.

2) La metodologia usata per la valutazione dei rischi organizzativi consiste nel Control & Risk Self-

Assessment (C&RSA). Tale metodo di valutazione, di tipo qualitativo, è applicato sulla base di scale

descrittive dei livelli di rating delle dimensioni del rischio.

3) Le dimensioni del rischio:

Page 3: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 1 al PTPC 2015/17– Nota sulla “Metodologia di valutazione dei rischi di corruzione dell’Istat”

Ufficio Coordinamento per l’attuazione e l’innovazione delle politiche gestionali (DGEN/C) Pag. 3

3.1 Inerente (R.I.) è il rischio in assenza di qualsiasi intervento per evitarlo o ridurne l’impatto. Il suo

valore è il risultato della moltiplicazione del Valore della Probabilità e del Valore dell’Impatto. Le

dimensioni del R.I. sono:

1) Probabilità: eventualità che il rischio si verifichi.

2) Impatto: conseguenze derivanti dal verificarsi del rischio.

3.2 Residuo (R.R.) è il rischio al netto delle contromisure adottate, e nel valutarlo si tiene conto anche

di rischi non considerati precedentemente. Il suo valore di base è il risultato della moltiplicazione del

Valore della Probabilità e del Valore dell’Impatto. Le dimensioni del R.R. sono:

1) Probabilità: eventualità che il rischio si verifichi.

2) Impatto: conseguenze derivanti dal verificarsi del rischio.

3) Altre dimensioni (es. Vulnerabilità, etc.).

In questo momento, NON è richiesto alle strutture di effettuare la valutazione del Rischio Residuo.

4) La Scala di Valutazione: può variare da un valore minimo pari ad 1 (per valori del rischio bassi), fino ad

un valore massimo pari a 25 (per valori del rischio elevati). Nel concreto, il valutatore assegna a ciascuno

dei criteri usato per la valutazione, il valore associato della dichiarazione con cui si ritiene in accordo (da

1 a 5). In allegato, sono presenti le scale descrittive dei criteri suddetti.

5) La periodicità dell’assessment: tendenzialmente, la valutazione avviene con periodicità annuale sui

cataloghi dei rischi aggiornati. Tuttavia, per particolari tipologie di eventi che si collocano nell’area ad

alto rischio, l’assessment potrà essere replicato nel corso dell’anno.

6) I criteri di valutazione:

Il valore del rischio risulta dal punteggio complessivo della valutazione dell’evento rischioso quale

prodotto tra probabilità e impatto (cfr. Allegato 1 alla presente Nota). I criteri di valutazione sono

articolati in una serie di indici che derivano da una selezione e da un adattamento di quelli riportati

nell’Allegato 5 del PNA.

Per la valutazione di ogni singolo indice è necessario tenere in considerazione i comportamenti,

rilevati in fase di identificazione dei rischi, che in concreto consentono il verificarsi dell’evento.

a) Valutazione della probabilità, fa riferimento ai seguenti indici:

.. Discrezionalità: il processo analizzato può essere più o meno vincolato dalla legge, da atti amministrativi, o totalmente discrezionale (Min=1; Max=5).

.. Incidenza sull’output del processo: il processo analizzato puo’ coinvolgere più strutture, nell’ambito dell’Istituto, o più amministrazioni (Min=1; Max=5).

.. Resistenza del rischio al controllo: presenza di sistemi di controllo o analoghi strumenti in grado di minimizzare la probabilità di accadimento dell’evento (Min=1; Max=5).

Valore Totale probabilità: Media ponderata dei fattori di impatto utilizzati per la valutazione, tutti con uguale peso.

Page 4: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 1 al PTPC 2015/17– Nota sulla “Metodologia di valutazione dei rischi di corruzione dell’Istat”

Ufficio Coordinamento per l’attuazione e l’innovazione delle politiche gestionali (DGEN/C) Pag. 4

b) Valutazione dell’impatto, fa riferimento ai seguenti indici:

. Incidenza economica: potenziale perdita finanziaria, danno erariale, avvio di azione legale nei confronti dell’Istituto connesso al verificarsi dell’evento, espresso in termini monetari (Min=1; Max=5).

. Efficienza organizzativa: coinvolgimento di una o più fasi del processo, a seguito del verificarsi dell’evento (Min=1; Max=5).

Valore Totale impatto: Media ponderata dei fattori di impatto utilizzati per la valutazione, tutti con uguale peso.

Ponderazione dei rischi: posizione del rischio di corruzione nella graduatoria complessiva dei rischi di corruzione dell’Istituto, stilata automaticamente dal sistema informativo Riskinistat.

Page 5: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 1 al PTPC 2015/17– Nota sulla “Metodologia di valutazione dei rischi di corruzione dell’Istat”

Ufficio Coordinamento per l’attuazione e l’innovazione delle politiche gestionali (DGEN/C) Pag. 5

ALLEGATO 1 – SCALE DI VALUTAZIONE RISCHIO DI CORRUZIONE

Probabilità Rischio di corruzione - Discrezionalità del processo

Rating Valutazione Descrizione

5 Molto-alta Il processo analizzato è altamente discrezionale

4 Alta E' parzialmente vincolato, solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

3 Media E' parzialmente vincolato, solo dalla legge

2 Medio-bassa

E' parzialmente vincolato, dalla legge e da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari)

1 Bassa Il processo analizzato è del tutto vincolato

Probabilità Rischio di corruzione - Resistenza del rischio al controllo

Rating Valutazione Descrizione

5 Molto-alta 1) NON Esistono dei sistemi di controllo; 2) Esistono sistemi di controllo applicati, ma il rischio rimane indifferente

4 Alta Il sistema di controllo applicato riduce la probabilità del 25%

3 Media Il sistema di controllo applicato riduce la probabilità del 50%

2 Medio-bassa

Il sistema di controllo applicato riduce la probabilità del 75%

1 Bassa Il sistema di controllo applicato riduce la probabilità del 90%

Page 6: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 1 al PTPC 2015/17– Nota sulla “Metodologia di valutazione dei rischi di corruzione dell’Istat”

Ufficio Coordinamento per l’attuazione e l’innovazione delle politiche gestionali (DGEN/C) Pag. 6

Probabilità Rischio di corruzione - Incidenza sull'output finale del processo

Rating Valutazione Descrizione

5 Molto-alta Il rilascio dell'output finale è a carico di un unico soggetto, che ha accesso esclusivo al processo di produzione, senza che sia prevista alcuna forma di controllo

4 Alta L'output finale è il risultato dell'interazione di più strutture all'interno della stessa Direzione, senza alcuna forma di controllo sulle fasi intermedie(*) del processo.

3 Media L'output finale è il risultato dell'interazione di più strutture all'interno dello stesso Dipartimento/Direzione, con controllo solo sulle fasi intermedie(*) del processo.

2 Medio-bassa

L'output finale è il risultato dell'interazione di più strutture appartenenti a Dipartimenti/Direzioni diversi, con controllo sulle fasi intermedie(*) e finale(*) del processo.

1 Bassa L'output finale è il risultato dell'interazione di più enti pubblici, con controllo sulle fasi intermedie(*) e finale(*) del processo

(*) Supponendo che il processo sia schematizzato nelle seguenti fasi: 1. avvio del processo, 2. lavorazione input, 3. trasformazione, 4. produzione output, 5. controllo e monitoraggio,

le fasi intermedie possono fare riferimento alla lavorazione input e trasformazione, mentre la fase finale può fare riferimento alla produzione output e controllo e monitoraggio.

Page 7: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 1 al PTPC 2015/17– Nota sulla “Metodologia di valutazione dei rischi di corruzione dell’Istat”

Ufficio Coordinamento per l’attuazione e l’innovazione delle politiche gestionali (DGEN/C) Pag. 7

Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini di incidenza economica sull'organizzazione

Rating Valutazione Parametri (*)

5 Molto-alto

1) Potenziale perdita finanziaria ≥ 300.000 euro o danno patrimoniale equivalente 2) Potenziale riconoscimento di azioni legali da parte di fornitori, o dipendenti per un importo ≥ di 300.000 euro 3) Potenziale danno erariale per un importo ≥ di 300.000 euro

4 Alto

1) Potenziale perdita finanziaria ≥ di 200.000 euro e < di 300.000 o danno patrimoniale equivalente 2) Potenziale riconoscimento di azioni legali da parte di fornitori, o dipendenti per un importo ≥ di 200.000 euro e < di 300.000 3) Potenziale danno erariale per un importo ≥ di 200.000 euro e < di 300.000

3 Medio

1) Potenziale perdita finanziaria ≥ di 100.000 euro e < di 200.000 o danno patrimoniale equivalente; 2) Potenziale riconoscimento di azioni legali da parte di fornitori, o dipendenti per un importo ≥ di 100.000 euro e < di 200.000 3) Potenziale danno erariale per un importo ≥ di 100.000 euro e < di 200.000

2 Medio-basso

1) Potenziale perdita finanziaria ≥ di 50.000 euro e < di 100.000 o danno patrimoniale equivalente 2) Potenziale riconoscimento di azioni legali da parte di fornitori, o dipendenti per un importo ≥ di 50.000 euro e < di 100.000 3) Potenziale danno erariale per un importo ≥ di 50.000 euro e < di 100.000

1 Basso

1) Potenziale perdita finanziaria ≥ di 10.000 e < di 50. 000 euro o danno patrimoniale equivalente 2) Potenziale riconoscimento di azioni legali da parte di fornitori, o dipendenti per un importo ≥ di 10.000 e < di 50. 000 euro 3) Potenziale danno erariale per un importo ≥ di 10.000 e < di 50. 000 euro

(*) Scegliere alternativamente i parametri secondo la tipologia di evento valutato.

Page 8: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 1 al PTPC 2015/17– Nota sulla “Metodologia di valutazione dei rischi di corruzione dell’Istat”

Ufficio Coordinamento per l’attuazione e l’innovazione delle politiche gestionali (DGEN/C) Pag. 8

Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini di efficienza organizzativa. Si suppone che il processo sia schematizzato nelle seguenti fasi:

1. avvio del processo, 2. lavorazione input, 3. trasformazione, 4. produzione output, 5. controllo e monitoraggio.

Rating Valutazione Descrizione

5 Molto-alto L'evento coinvolge tutte le 5 fasi del processo sopra descritte

4 Alto L'evento coinvolge le prime 4 fasi del processo sopra descritte o altera il rilascio dell’output finale.

3 Medio L'evento coinvolge le prime 3 fasi del processo sopra descritte o altera il rilascio dell’output intermedio.

2 Medio-basso L'evento coinvolge le prime 2 fasi del processo sopra descritte.

1 Basso L'evento coinvolge solamente la prima fase del processo sopra descritte.

Page 9: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 2 al PTPC 2015/17

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

Inserimento nella commissione di componenti in conflitto di interesseT.C. 02_Razionalizzazione dei potenziali

crimini

Mancata comunicazione di conflitti di interesse T.C. 06_Debolezze nei controlli

Alterazione procedura nomina commissioneT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriFalsificazione prove concorsuali e falsa attribuzione delle stesse ai

candidati

T.C. 03_Opportunità di commettere il

crimine

Scorrimento graduatorie su base di criteri illegittimi T.C. 06_Debolezze nei controlli

Inserimento in bando di clausole illegittime finalizzate a favorire il

reclutamento di candidati particolari

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Inserimento in bando clausole illegittime finalizzate a favorire

reclutamento candidati particolari

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Falsificazione elaborati concorsuali T.C. 03_Opportunità di commettere il

crimineScorrimento graduatorie su base di criteri illegittimi T.C. 06_Debolezze nei controlli

DIQR.AC07.01Abuso nel conferimento incarichi interni per favorire le

progressioni di carriera di determinati dipendentiAgevolazione nella predisposizione di titoli professionali

T.C. 03_Opportunità di commettere il

crimine

DCPE.AC01.03 Alterazione delle procedure di reclutamento del personale

REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI

Area A - Acquisizione e progressione del personale

DCPE.AC01.01Alterazione della procedura di nomina dei componenti delle

commissioni di concorso

DCPE.AC01.04Illegittima attribuzione di progressioni economiche o di carriera

al fine di favorire determinati dipendenti

Pagina 1

Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016

Page 10: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 2 al PTPC 2015/17

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

Comunicazione di informazioni riservate a un offerente nelle procedure

di affidamento

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriIndividuazione dei criteri di valutazione con offerte prezzo/qualità

capaci di avvantaggiare solo alcuni partecipantiT.C. 06_Debolezze nei controlli

Progettazione del bene/servizio da acquisire finalizzata alla limitazione

della concorrenzaT.C. 06_Debolezze nei controlli

Individuazione di esigenze urgenti in assenza dell'effettivo presuppostoT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriUtilizzo del subappalto per la distribuzione di vantaggi anche a soggetti

esclusi

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriAbuso dell'istituto affidamento diretto al di fuori dei casi previsti per

legge

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Uso distorto offerta economicamente vantaggiosaT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Agevolazione concorrenti sprovvisti dei requisiti di partecipazioneT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriIndividuazione dei requisiti di partecipazione non giustificati

dall'esigenza acquisitiva

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DCAP.AC02.04 Manipolazione delle procedure di gara - VariantiRichiesta modifica della quantità/qualità e tempistica dell'appalto in

assenza delle condizioni legittimantiT.C. 06_Debolezze nei controlli

Discrezionalità della scelta del soggetto/organo cui affidare la verifica T.C. 06_Debolezze nei controlli

Presentazione offerte anomale T.C. 06_Debolezze nei controlli

Inserimento nella commissione di componenti in conflitto di interesseT.C. 02_Razionalizzazione dei potenziali

crimini

Mancata comunicazione di conflitti di interesseT.C. 02_Razionalizzazione dei potenziali

criminiManipolazione delle procedure di estensione dei contratti di

acquisizione di beni servizi e lavori

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Ammissione di varianti illegittime in corso di esecuzione del contratto T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DGEN.AC05.01Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi

informativi di Risk Management)

Requisiti e specifiche volutamente poco chiari che generano modifiche a

pagamento

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DCAP.AC02.03Manipolazione delle procedure di gara - Fase di definizione dei

requisiti di partecipazione

Area B - Contratti pubblici

DCAP.AC02.02Elusione delle regole di affidamento degli appalti: subappalti e

affidamenti diretti

DCAP.AC02.01Manipolazione delle procedure di gara - Fase della

progettazione

DCAP.AC02.05 Manipolazione delle procedure di gara - Fase di aggiudicazione

DCAP.AC02.06Irregolare composizione e gestione delle commissioni di gara al

fine di manipolare le procedure di gara

DCAP.AC02.09

Ammissioni di varianti in corso di esecuzione del contratto per

consentire all'appaltatore di recuperare lo sconto effettuato in

sede di gara o di conseguire extra guadagni

REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI

Pagina 2

Page 11: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 2 al PTPC 2015/17

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

DGEN.AC05.02Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi

informativi di Risk ManagementAssegnazione di budget superiore alle esigenze in accordo col fornitore

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DGEN.AC23.01Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi

informativi di programmazione e controllo)

Requisiti e specifiche volutamente poco chiare che generano modifiche a

pagamento

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DGEN.AC23.02Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi

informativi di programmazione e controlloAssegnazione di budget superiore alle esigenze in accordo col fornitore

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DCDC.AC03.02 Manipolazione delle procedure di gara - cronoprogrammaManipolazione del cronoprogramma di bandi e gare in accordo con

controparte.T.C. 06_Debolezze nei controlli

Mancata applicazione penali previste dal contrattoT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Contraffazione delle attestazioni di regolare esecuzione della prestazioneT.C. 02_Razionalizzazione dei potenziali

crimini

Definizione dell'oggetto dell'affidamento ritagliata su caratteristiche

(operative, finanziarie, etc.) del fornitore, in accordo con esso.T.C. 06_Debolezze nei controlli

Redazione capitolato tecnico per acquisire un prodotto/servizio non

effettivamente necessario

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Redazione capitolato tecnico contenente requisiti atti a favorire un

determinato concorrente

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Accordo tra funzionario e fornitore per falsificare la documentazione

attestante la regolare esecuzione

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Rilascio del certificato di regolare conformità in presenza di una fornitura

con caratteristiche diverse da quelle previste contrattualmente nonchè

nel caso di mancata/parziale/irregolare esecuzione del servizio, in

accordo col fornitore

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Omissione dei controlli ai fini del rilascio del nullaosta per la liquidazione T.C. 06_Debolezze nei controlli

ISTAT.AC01.01 Utilizzo strumentale del monitoraggio del contratto Omissione dei controlli del rispetto della tempistica contrattuale T.C. 06_Debolezze nei controlli

Alterazione della procedura di rilascio dell'attestazione di

regolare esecuzione della fornitura o del certificato di collaudo

dei lavori pubblici

ISTAT.AC05.01

ISTAT.AC08 Manipolazione della procedura di gestione dei contratti

ISTAT.AC14.01 Manipolazione delle procedure di gara - redazione capitolato

Area B - Contratti pubblici (segue)

REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI

Pagina 3

Page 12: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 2 al PTPC 2015/17

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

Inserimento nel sistema informatico di importi superiori a quelli richiesti

con le domandeT.C. 06_Debolezze nei controlli

Accettazione documentazione in assenza di requisiti procedurali e/o

documentaliT.C. 06_Debolezze nei controlli

Mancata esclusione dei potenziali beneficiari anche in presenza di una

falsa attestazione dei requisiti

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Erogazione del contributo in assenza dei requisiti previo accordo con il

beneficiario

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

DCPE.AC04.02Alterazione delle procedure di assegnazione delle posizioni di

comando e distacco al personale dipendenteOmissione della verifica dei requisiti richiesti dalla normativa T.C. 06_Debolezze nei controlli

Alterazione manuale nel sistema informativo dell'anzianità di servizio o

delle retribuzioni prese a base per il calcolo TFS/TFRT.C. 05_Capacità tecnica del truffatore

Alterazione della trasmissione della posizione assicurativa ai fini

pensionistici all'ente previdenziale, con invio di dati errati.T.C. 05_Capacità tecnica del truffatore

Attribuzione dell' assegno nucleo familiare superiore al dipendente che

non spetta e inserimento manuale nel sistemaT.C. 05_Capacità tecnica del truffatore

Attribuzione di indennità accessorie ed Inserimento manuale nel sistema T.C. 05_Capacità tecnica del truffatore

Area E - Gestione del personale

Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con

effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

DCPE.AC05.01Manipolazione della procedura per l'attribuzione di vantaggi

economici

ISTAT.AC13.01Abuso nel riconoscimento di contributi ad organi ed enti di

rilevazione

Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di liquidazione

REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI

DCPE.AC06.01

Pagina 4

Page 13: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 2 al PTPC 2015/17

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

Alterazione parcella di missione ed inserimento manuale nel sistema di

informazioni errateT.C. 06_Debolezze nei controlli

Alterazione parcella di missione a carico di altri enti ed inserimento

manuale nel sistema di informazioni errate con possibilità per il

dipendente di percepire il rimborso sia dall'Istat che da altri enti

T.C. 03_Opportunità di commettere il

crimine

Mancato invio di visita fiscale nei casi obbligatori per legge. T.C. 06_Debolezze nei controlliAttribuzione del titolo di assenza per malattia anche in assenza della

necessaria comunicazione al call center inserendolo successivamente nel

sistema informativo

T.C. 06_Debolezze nei controlli

Mancato invio di richiesta di chiarimenti al dipendente in caso di NTA

(dipendente assente dal domicilio) a seguito di visita fiscale.T.C. 06_Debolezze nei controlli

ISTAT.AC19.01 Abuso nell'esercizio dello strumento della delega Produzione di atti e provvedimenti eccedenti il mandatoT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DGEN.AC26.01

Inosservanza del disciplinare a garanzia della trasparenza e

dell'imparzialità della selezione dei docenti a cui affidare

l'incarico

Affidamento incarico senza selezioneT.C. 03_Opportunità di commettere il

crimine

ISTAT.AC17.01Abuso nell'assegnazione di istituti contrattuali di carattere

economico (straordinario, indennità di turno, ecc.)Omissioni nella verifica dei requisiti

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

ISTAT.AC11.01 Falsificazione presenza in ufficio Manomissione della procedura di rilevazione presenze T.C. 06_Debolezze nei controlli

ISTAT.AC10.01 Indebito utilizzo degli strumenti di lavoro Sfruttamento di risorse materiali per fini privatiT.C. 02_Razionalizzazione dei potenziali

crimini

ISTAT.AC09.01Manipolazione della procedura di assegnazione delle posizioni

in telelavoro

Definizione del progetto contenente requisiti atti a favorire determianti

candidatiT.C. 06_Debolezze nei controlli

Area E - Gestione del personale (segue)

DCPE.AC07.03Manipolazione della procedura per lo svolgimento di incarichi

di missione

DCPE.AC06.03 Frode nelle dichiarazioni di assenza per malattia

REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI

Pagina 5

Page 14: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 2 al PTPC 2015/17

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

DCIT.AC02.02Violazione della procedura di gestione del patrimonio

informatico

Assegnazione di materiale informatico al personale, senza tenere conto

delle priorità programmate

T.C. 03_Opportunità di commettere il

crimine

Alterazione numero d'inventarioT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Sottrazione del bene tramite occultamentoT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

ISTAT.AC02.01

Utilizzo improprio dei dati contenuti negli archivi

amministrativi/relativi alle indagini demografiche, sociali,

ambientali ai fini dello sfruttamento della proprietà

intellettuale

Cessione non autorizzata di dati di proprietà dell'Istituto a terziT.C. 03_Opportunità di commettere il

crimine

Accesso ai dati da parte di soggetti non incaricati del trattamento dei

dati, senza controllo sulle operazioni effettuate.

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriAccesso non autorizzato ai dati tramite l'utilizzo di password "non

presidiate"

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriPubblicazione a proprio nome di dati non ufficializzati di cui si ha la

disponibilità nel corso della propria attività lavorativaT.C. 06_Debolezze nei controlli

Falsificazione della paternità dell'opera o della proprietà intellettuale

dell'Istituto a fini editorialiT.C. 06_Debolezze nei controlli

Diffusione informazioni/dati coperti da segreto d'ufficioT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Area F - Gestione del patrimonio

ISTAT.AC18.01Appropriazione indebita di risorse strumentali di proprietà

dell'Istituto

ISTAT.AC03.01Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o elaborazioni

prodotte dall'Istituto a fini personali o altrui

REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI

Pagina 6

Page 15: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 2 al PTPC 2015/17

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

Alterazione importo della fatturaT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Doppia fatturazioneT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Alterazione del sistema informativo contabileT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DGEN.AC10.03 Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di pagamento Erogazione indebita tramite alterazione dei dati a sistemaT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DGEN.AC10.04 Manipolazione dei flussi di cassa Falsificazione dei registri di cassa T.C. 05_Capacità tecnica del truffatore

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

Accesso non autorizzato ai dati e alterazione degli stessi T.C. 06_Debolezze nei controlli

Alterazione dolosa delle procedure di calcolo T.C. 05_Capacità tecnica del truffatore

DCDC.AC01.02Violazione della procedura di diffusione dei microdati al fine di

favorire rapporti di contiguità con gli utilizzatori interessatiDiffusione dei dati tramite canali non ufficiali

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DCIQ.AC01.02 Violazione della procedura di sicurezza di accesso ai datiComunicazione non autorizzata a terzi di credenziali di accesso ai sistemi

informativi

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DCSP.AC03.02 Violazione delle procedure di calcolo dei dati statistici Modifiche estemporanee nella procedura di rilascio dei datiT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Divulgazione di microdati in assenza della specifica autorizzazioneT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Utilizzo dei dati scaricati da Armida per scopi differenti rispetto a quelli

autorizzatiT.C. 06_Debolezze nei controlli

Diffusione di dati sensibili prima dell'uscita prevista in calendario T.C. 06_Debolezze nei controlli

Divulgazione di informazioni riservate (processi, dati, etc) T.C. 06_Debolezze nei controlli

Diffusione anticipata di informazioni atte a condizionare l'andamento dei

mercati finanziari

T.C. 03_Opportunità di commettere il

crimine

Area G - Finanziaria

DCCN.AC05.01 Elusione della normativa regolatoria

ISTAT.AC16.01Divulgazione non autorizzata di informazioni e dati statistici,

anche sensibili

ISTAT.AC04.01Manipolazione delle procedure di rilascio dei dati a fini

impropri

REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI

DGEN.AC10.02 Manipolazione della procedura di registrazione delle fatture

Area H - Servizi e prodotti statistici

Pagina 7

Page 16: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 2 al PTPC 2015/17

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

DCIG.AC02.01 Manipolazione relazioni difensive per l'Avvocatura dello StatoOmissione o abuso nella raccolta degli elementi istruttori di competenza

delle Drezioni interne coinvolte

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Mancato rispetto dei termini previsti nella convenzione e/o nella

procedura per l'esercizio della funzione di rendicontazione

T.C. 03_Opportunità di commettere il

crimineDisomogeneità nelle modalità di attuazione della rendicontazione sui

centri di costo

T.C. 03_Opportunità di commettere il

crimine

Accordo tra funzionari coinvolti nella stipula della convenzione e soggetti

esterni, nella redazione ed interpretazione delle clausole della

convenzione a vantaggio del soggetto esterno o a svantaggio dell'Istituto

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Omissione o abuso nella valutazione degli attiT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Produzione di atti e provvedimenti eccedenti il mandato T.C. 06_Debolezze nei controlli

Modifiche surrettizie dei requisiti indicati nell'atto originarioT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriSottoscrizione accordo/convenzione in assenza dei pareri previsti T.C. 06_Debolezze nei controlli

Adozione di una procedura non conforme alla normativa vigente sulla

base di una motivazione fondata su falsi presupposti

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

Mancato rispetto dei termini previsti per l'esercizio della funzione di

controlloT.C. 06_Debolezze nei controlli

Alterazione dell'ordine cronologico dei mandati di pagamentoT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Disomogeneità nelle modalità di attuazione del controlloT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Alterazione dell'elenco dei non rispondenti T.C. 06_Debolezze nei controlli

Alterazione dei dati nel sistema informativoT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Mancato inserimento di nominativi nell'elenco dei non rispondenti T.C. 06_Debolezze nei controlli

DGEN.AC25.01 Alterazione del processo di programmazione operativa

Comportamenti disomogenei nella gestione degli adempimenti connessi

al ciclo di programmazione e monitoraggio del livello di conseguimento

dei risultati attesi

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni

ISTAT.AC06Manipolazione della procedura di stipula di accordi e

convenzioni (onerose e non)

Area I - Rapporti con soggetti esterni

DGEN.AC24.01 Manipolazione della procedura di gestione dei centri di costo

REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI

DGEN.AC25.02Manipolazione della procedura di controllo di regolarità

amministrativo contabile

ISTAT.AC07.01Manipolazione della procedura di irrogazione delle sanzioni

amministrative per violazione dell'obbligo di risposta

Pagina 8

Page 17: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 2 al PTPC 2015/17

Codice Evento Descrizione Evento Comportamento Tipologia di Causa

Tempi ristretti nella comunicazione dell'avviso di selezione al candidato

selezionato

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Mancata pubblicità dei dipendenti selezionatiT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

DGEN.AC26.03Eccesso di discrezionalità nella procedura di assegnazione degli

incarichi di docenza

Alterazione incarico di missione con l'assegnazione di docenze non

necessarie

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriRilascio di un'autorizzazione per lo svolgimento di incarichi in assenza di

requisiti contrattuali e/o professionali e/o temporali

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriOmissione del controllo dei requisiti necessari in relazione all'incarico da

conferireT.C. 06_Debolezze nei controlli

Mancata pubblicazione dei provvedimenti sul sito istituzionale T.C. 06_Debolezze nei controlli

Mancata pubblicazione su sito web provvedimenti amministrativi T.C. 06_Debolezze nei controlli

Mancato controllo della veridicità dei titoli presentati per la selezioneT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriMancata comunicazione dei conflitti di interesse da parte dei soggetti

coinvolti nella selezione

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

PRES.AC01.01Mancanza di trasparenza nella procedura di conferimento di

incarichi dirigenziali Riservatezza su conferimento di incarico basato su rapporto fiduciario

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriIndividuazione di criteri di selezione specifici atti a favorire determinati

concorrenti

T.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressori

Alterazione del fabbisogno con l'intento di favorire determinati candidatiT.C. 01_Motivazione dei potenziali

trasgressoriElaborazione, redazione di graduatorie non corrispondenti ai titoli dei

concorrenti T.C. 06_Debolezze nei controlli

Falsa/omessa sottoscrizione della dichiarazione di incompatibilità. T.C. 06_Debolezze nei controlli

Area M - Incarichi e nomine

ISTAT.AC12.01

Alterazione della procedura di affidamento di incarichi di

collaborazione a soggetti esterni all'Istituto (consulenze,

docenze, ecc.)

ISTAT.AC15.01Mancato rispetto delle procedure interne per il conferimento

della titolarità di strutture organizzative non dirigenziali

DGEN.AC26.02Abuso nei processi di selezione per il conferimento dell'incarico

di esperto di cooperazione

DCPE.AC07.01Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il

conferimento di incarichi extra istituzionali

DCPE.AC07.02Manipolazione della procedure interne per il conferimento

della titolarità di strutture organizzative non dirigenziali

REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE EVENTI RISCHIOSI

Pagina 9

Page 18: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 2 al PTPC 2015/17

Pagina 10

Page 19: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 3 al PTPC 2015/17

(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)

Codice DescrizioneControlli

EsistentiDiscrezionalità

Incidenza sul

processo

Resistenza del

rischio al controllo Media (A, B, C)

Incidenza

economica

Efficienza

organizzativa Media (E, F) (D) x (G)

Scala di

ValutazioneGraduatoria

DCPE.AC01.01Alterazione della procedura di nomina dei

componenti delle commissioni di concorsoSì 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 5,0 3,5 7,0 bassa 16

DCPE.AC01.03Alterazione delle procedure di reclutamento

del personaleSì 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 5,0 3,5 7,0 bassa 16

DCPE.AC01.04

Illegittima attribuzione di progressioni

economiche o di carriera al fine di favorire

determinati dipendenti

Sì 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 5,0 3,5 7,0 bassa 16

DIQR.AC07.01

Abuso nel conferimento incarichi interni per

favorire le progressioni di carriera di

determinati dipendenti

Sì 3,0 2,0 2,0 2,3 1,0 3,0 2,0 4,7 bassa 26

REGISTRO DEI RISCHI DI CORRUZIONE - ISTAT (2015) - SEZIONE VALUTAZIONE

Area A - Acquisizione e progressione del personale

EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE

Valore Rischio Inerente

(da 1 a 25)Probabilità Impatto

Pagina 1

Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016

Page 20: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 3 al PTPC 2015/17

(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)

Codice DescrizioneControlli

EsistentiDiscrezionalità

Incidenza sul

processo

Resistenza del

rischio al controllo Media (A, B, C)

Incidenza

economica

Efficienza

organizzativa Media (E, F) (D) x (G)

Scala di

ValutazioneGraduatoria

DCAP.AC02.01Manipolazione delle procedure di gara - Fase

della progettazioneNo 3,0 4,0 2,0 3,0 4,0 3,0 3,5 10,5 media-bassa 7

DCAP.AC02.02Elusione delle regole di affidamento degli

appalti: subappalti, affidamenti direttiSì 4,0 2,0 3,0 3,0 2,0 1,0 1,5 4,5 bassa 27

DCAP.AC02.03Manipolazione delle procedure di gara - Fase di

definizione dei requisiti di partecipazioneSì 4,0 2,0 3,0 3,0 2,0 4,0 3,0 9,0 media-bassa 11

DCAP.AC02.04Manipolazione delle procedure di gara -

VariantiSì 4,0 2,0 4,0 3,3 3,0 4,0 3,5 11,7 media-bassa 5

DCAP.AC02.05Manipolazione delle procedure di gara - Fase di

aggiudicazioneSì 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 3,0 2,5 5,0 bassa 25

DCAP.AC02.06

Irregolare composizione e gestione delle

commissioni di gara al fine di manipolare le

procedure di gara

No 2,0 2,0 2,0 2,0 1,0 4,0 2,5 5,0 bassa 25

DCAP.AC02.09

Ammissioni di varianti in corso di esecuzione

del contratto per consentire all'appaltatore di

recuperare lo sconto effettuato in sede di gara

o di conseguire extra guadagni

No 2,0 2,0 4,0 2,7 3,0 4,0 3,5 9,3 media-bassa 9

DCDC.AC03.02Manipolazione delle procedure di gara -

cronoprogrammaNo 2,0 2,0 2,0 2,0 3,0 3,0 3,0 6,0 bassa 19

DGEN.AC05.01

Gestione del contratto a vantaggio del

fornitore (sistemi informativi di Risk

Management)

No 4,0 2,0 4,0 3,3 2,0 1,0 1,5 5,0 bassa 25

DGEN.AC05.02Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei

sistemi informativi di Risk ManagementSì 4,0 2,0 4,0 3,3 2,0 1,0 1,5 5,0 bassa 25

DGEN.AC23.01

Gestione del contratto a vantaggio del

fornitore (sistemi informativi di

programmazione e controllo)

Sì 4,0 2,0 4,0 3,3 2,0 1,0 1,5 5,0 bassa 25

DGEN.AC23.02

Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei

sistemi informativi di programmazione e

controllo

Sì 4,0 2,0 4,0 3,3 2,0 1,0 1,5 5,0 bassa 25

ISTAT.AC08.01Manipolazione della procedura di gestione dei

contrattiNo 3,0 2,0 3,0 2,7 4,5 2,5 3,5 9,4 media-bassa 10

ISTAT.AC05.01

Alterazione della procedura di rilascio

dell'attestazione di regolare esecuzione della

fornitura o del certificato di collaudo dei lavori

pubblici

Sì 2,4 1,8 1,9 2,1 1,9 1,4 1,6 3,7 bassa 30

ISTAT.AC14.01Manipolazione delle procedure di gara -

redazione capitolatoNo 1,7 2,0 2,6 2,1 3,1 3,0 3,1 6,1 bassa 18

ISTAT.AC01.01Utilizzo strumentale del monitoraggio del

contrattoNo 2,7 2,2 2,0 2,3 2,9 2,5 2,7 6,2 bassa 17

Area B - Contratti pubblici

EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE

Valore Rischio Inerente

(da 1 a 25)Probabilità Impatto

Pagina 2

Page 21: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 3 al PTPC 2015/17

(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)

Codice DescrizioneControlli

EsistentiDiscrezionalità

Incidenza sul

processo

Resistenza del

rischio al controllo Media (A, B, C)

Incidenza

economica

Efficienza

organizzativa Media (E, F) (D) x (G)

Scala di

ValutazioneGraduatoria

DCPE.AC05.01Manipolazione della procedura per

l'attribuzione di vantaggi economiciSì 2,0 5,0 3,0 3,3 2,0 5,0 3,5 11,7 media-bassa 5

ISTAT.AC13.01Abuso nel riconoscimento di contributi ad

organi ed enti di rilevazioneSì 3,0 2,5 3,0 2,8 3,0 4,5 3,8 10,7 media-bassa 6

(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)

Codice DescrizioneControlli

EsistentiDiscrezionalità

Incidenza sul

processo

Resistenza del

rischio al controllo Media (A, B, C)

Incidenza

economica

Efficienza

organizzativa Media (E, F) (D) x (G)

Scala di

ValutazioneGraduatoria

DCPE.AC04.02

Alterazione delle procedure di assegnazione

delle posizioni di comando e distacco al

personale dipendente

Sì 1,0 2,0 1,0 1,3 1,0 2,0 1,5 2,0 bassa 33

DCPE.AC06.01Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di

liquidazioneSì 2,0 3,0 4,0 3,0 2,0 5,0 3,5 10,5 media-bassa 7

DCPE.AC07.03Manipolazione della procedura per lo

svolgimento di incarichi di missioneSì 2,0 5,0 4,0 3,7 2,0 5,0 3,5 12,8 media 4

DCPE.AC06.03Frode nelle dichiarazioni di assenza per

malattiaSì 1,0 5,0 3,0 3,0 1,0 5,0 3,0 9,0 media-bassa 11

DGEN.AC26.01

Inosservanza del disciplinare a garanzia della

trasparenza e dell'imparzialità della selezione

dei docenti a cui affidare l'incarico

No 2,0 4,0 3,0 3,0 2,0 1,0 1,5 4,5 bassa 27

ISTAT.AC19.01Abuso nell'esercizio dello strumento della

delegaNo 2,6 2,6 3,2 2,8 1,8 3,4 2,6 7,3 media-bassa 15

ISTAT.AC17.01

Abuso nell'assegnazione di istituti contrattuali

al personale (straordinario, indennità di turno,

ecc.)

No 1,5 1,0 1,5 1,3 1,0 2,5 1,8 2,6 bassa 31

ISTAT.AC11.01 Falsificazione presenza in ufficio Sì 1,8 1,8 1,6 1,7 2,4 3,0 2,7 4,7 bassa 26

ISTAT.AC10.01 Indebito utilizzo degli strumenti di lavoro No 4,0 4,2 3,6 3,9 1,4 1,6 1,5 5,9 bassa 20

ISTAT.AC09.01Manipolazione della procedura di assegnazione

delle posizioni in telelavoroNo 2,6 3,0 3,8 3,1 1,4 2,0 1,7 5,3 bassa 24

Area E - Gestione del personale

EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE

Valore Rischio Inerente

(da 1 a 25)Probabilità Impatto

Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE

Valore Rischio Inerente

(da 1 a 25)Probabilità Impatto

Pagina 3

Page 22: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 3 al PTPC 2015/17

(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)

Codice DescrizioneControlli

EsistentiDiscrezionalità

Incidenza sul

processo

Resistenza del

rischio al controllo Media (A, B, C)

Incidenza

economica

Efficienza

organizzativa Media (E, F) (D) x (G)

Scala di

ValutazioneGraduatoria

DCIT.AC02.02Violazione della procedura di gestione del

patrimonio informaticoNo 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 4,0 bassa 29

ISTAT.AC18.01Appropriazione indebita di risorse strumentali

di proprietà dell'IstitutoNo 3,0 3,2 3,0 3,1 2,6 1,2 1,9 4,3 bassa 28

ISTAT.AC02.01

Utilizzo improprio dei dati contenuti negli

archivi amministrativi ai fini dello sfruttamento

della proprietà intellettuale

No 5,0 5,0 5,0 5,0 2,0 5,0 3,5 17,5 media-alta 1

ISTAT.AC03.01

Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o

elaborazioni prodotte dall'Istituto a fini

personali o altrui

No 2,7 2,7 3,3 2,9 1,3 2,7 2,0 5,5 bassa 22

(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)

Codice DescrizioneControlli

EsistentiDiscrezionalità

Incidenza sul

processo

Resistenza del

rischio al controllo Media (A, B, C)

Incidenza

economica

Efficienza

organizzativa Media (E, F) (D) x (G)

Scala di

ValutazioneGraduatoria

DGEN.AC10.02Manipolazione della procedura di registrazione

delle fattureSì 1,0 4,0 1,0 2,0 5,0 5,0 5,0 10,0 media-bassa 8

DGEN.AC10.03Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di

pagamentoSì 1,0 4,0 1,0 2,0 5,0 5,0 5,0 10,0 media-bassa 8

DGEN.AC10.04 Manipolazione dei flussi di cassa No 2,0 4,0 3,0 3,0 5,0 5,0 5,0 15,0 media 3

Area G - Finanziaria

EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE Valore Rischio Inerente

(da 1 a 25)Probabilità Impatto

Area F - Gestione del Patrimonio

EVENTO RISCHIOSO INDICI DI VALUTAZIONE Valore Rischio Inerente

(da 1 a 25)Probabilità Impatto

Pagina 4

Page 23: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 3 al PTPC 2015/17

(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)

Codice DescrizioneControlli

EsistentiDiscrezionalità

Incidenza sul

processo

Resistenza del

rischio al controllo Media (A, B, C)

Incidenza

economica

Efficienza

organizzativa Media (E, F) (D) x (G)

Scala di

ValutazioneGraduatoria

DCCN.AC05.01 Elusione della normativa regolatoria Sì 2,0 2,0 3,0 2,3 2,0 3,0 2,5 5,8 bassa 21

DCDC.AC01.02

Violazione della procedura di diffusione dei

microdati al fine di favorire rapporti di

contiguità con gli utilizzatori interessati

Sì 3,0 4,0 3,0 3,3 5,0 5,0 5,0 16,7 media-alta 2

DCIQ.AC01.02Violazione della procedura di sicurezza di

accesso ai datiSì 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 bassa 35

DCSP.AC03.02Violazione delle procedure di calcolo dei dati

statisticiSì 2,0 2,0 3,0 2,3 2,0 3,0 2,5 5,8 bassa 21

ISTAT.AC16.01Divulgazione non autorizzata di informazioni e

dati statistici, anche sensibiliSì 1,0 2,5 1,0 1,5 1,0 2,5 1,8 2,6 bassa 31

ISTAT.AC04.01Manipolazione delle procedure di rilascio dei

dati a fini impropriSì 1,5 2,0 2,0 1,8 4,5 3,5 4,0 8,2 media-bassa 12

(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)

Codice DescrizioneControlli

EsistentiDiscrezionalità

Incidenza sul

processo

Resistenza del

rischio al controllo Media (A, B, C)

Incidenza

economica

Efficienza

organizzativa Media (E, F) (D) x (G)

Scala di

ValutazioneGraduatoria

DCIG.AC02.01Manipolazione relazioni difensive per

l'Avvocatura dello StatoSì 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 bassa 35

DGEN.AC24.01Manipolazione della procedura di gestione dei

centri di costoSì 4,0 3,0 3,0 3,3 4,0 3,0 3,5 11,7 media-bassa 5

ISTAT.AC06Manipolazione della procedura di stipula di

accordi e convenzioni (onerose e non) Sì 3,0 1,9 3,3 2,7 1,8 2,3 2,0 5,5 bassa 22

Area I - Rapporti con soggetti esterni

EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE

Valore Rischio Inerente

(da 1 a 25)Probabilità Impatto

Area H - Servizi e prodotti statistici

EVENTO RISCHIOSO INDICI DI VALUTAZIONEValore Rischio Inerente

(da 1 a 25)Probabilità Impatto

Pagina 5

Page 24: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 3 al PTPC 2015/17

(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)

DGEN.AC25.02Manipolazione della procedura di controllo di

regolarità amministrativo contabileSì 2,0 3,0 3,0 2,7 3,0 3,0 3,0 8,0 media-bassa 13

DGEN.AC25.01Alterazione del processo di programmazione

operativaSì 3,0 3,0 3,0 3,0 1,0 3,0 2,0 6,0 bassa 19

ISTAT.AC07.01Manipolazione della procedura di irrogazione

delle sanzioni Sì 2,5 3,0 3,0 2,8 1,0 4,0 2,5 7,7 media-bassa 14

(A) (B) (C) (D) (E) (F) (G)

DCPE.AC07.02

Manipolazione delle procedure interne per il

conferimento della titolarità di strutture

organizzative dirigenziali e non dirigenziali

Sì 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 5,0 3,5 7,0 bassa 16

PRES.AC01.01Mancanza di trasparenza nella procedura di

conferimento degli incarichi dirigenziali Sì 2,0 2,0 2,0 2,0 1,0 2,0 1,5 3,0 bassa 31

ISTAT.AC12.01

Alterazione della procedura di affidamento di

incarichi di collaborazione a soggetti esterni

all'Istituto (consulenze, docenze, ecc.)

No 3,0 3,0 3,0 3,0 2,0 2,0 2,0 6,0 bassa 19

ISTAT.AC15.01

Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti

interni per il conferimento della titolarità di

strutture organizzative dirigenziali e non

dirigenziali

No 2,0 2,0 1,0 1,7 2,0 4,5 3,3 5,4 bassa 23

DCPE.AC07.01

Mancato rispetto di procedure o regolamenti

interni per il conferimento di incarichi extra

istituzionali

Sì 1,0 2,0 1,0 1,3 1,0 5,0 3,0 4,0 bassa 29

DGEN.AC26.02

Abuso nei processi di selezione per il

conferimento dell'incarico di esperto di

cooperazione

No 2,0 2,0 1,0 1,7 1,0 1,0 1,0 1,7 bassa 34

DGEN.AC26.03Eccesso di discrezionalità nella procedura di

assegnazione degli incarichi di docenzaNo 4,0 4,0 5,0 4,3 1,0 1,0 1,0 4,3 bassa 28

Area M - Incarichi e nomine

EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE

Valore Rischio Inerente

(da 1 a 25)Probabilità Impatto

Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni

EVENTO RISCHIOSOINDICI DI VALUTAZIONE

Valore Rischio Inerente

(da 1 a 25)Probabilità Impatto

Pagina 6

Page 25: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Area di Rischio Codice Descrizione Valore Graduatoria

Area F - Gestione del Patrimonio ISTAT.AC02.01Utilizzo improprio dei dati contenuti negli archivi amministrativi ai fini dello sfruttamento della proprietà

intellettuale17,5 1

Area H - Servizi e prodotti statistici DCDC.AC01.02Violazione della procedura di diffusione dei microdati al fine di favorire rapporti di contiguità con gli

utilizzatori interessati16,7 2

Area G - Finanziaria DGEN.AC10.04 Manipolazione dei flussi di cassa 15,0 3

Area E - Gestione del personale DCPE.AC07.03 Manipolazione della procedura per lo svolgimento di incarichi di missione 12,8 4

Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.04 Manipolazione delle procedure di gara - Varianti 11,7

Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con

effetto economico diretto ed immediato per il destinatario DCPE.AC05.01 Manipolazione della procedura per l'attribuzione di vantaggi economici 11,7

Area I - Rapporti con soggetti esterni DGEN.AC24.01 Manipolazione della procedura di gestione dei centri di costo 11,7

Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con

effetto economico diretto ed immediato per il destinatario ISTAT.AC13.01 Abuso nel riconoscimento di contributi ad organi ed enti di rilevazione 10,7 6

Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.01 Manipolazione delle procedure di gara - Fase della progettazione 10,5

Area E - Gestione del personale DCPE.AC06.01 Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di liquidazione 10,5

Area G - Finanziaria DGEN.AC10.02 Manipolazione della procedura di registrazione delle fatture 10,0

Area G - Finanziaria DGEN.AC10.03 Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di pagamento 10,0

Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.09Ammissioni di varianti in corso di esecuzione del contratto per consentire all'appaltatore di recuperare lo

sconto effettuato in sede di gara o di conseguire extra guadagni9,3 9

Area B - Contratti Pubblici ISTAT.AC08.01 Manipolazione della procedura di gestione dei contratti 9,4 10

Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.03 Manipolazione delle procedure di gara - Fase di definizione dei requisiti di partecipazione 9,0

Area E - Gestione del personale DCPE.AC06.03 Frode nelle dichiarazioni di assenza per malattia 9,0

Area H - Servizi e prodotti statistici ISTAT.AC04.01 Manipolazione delle procedure di rilascio dei dati a fini impropri 8,2 12

Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni DGEN.AC25.02 Manipolazione della procedura di controllo di regolarità amministrativo contabile 8,0 13

Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni ISTAT.AC07.01 Manipolazione della procedura di irrogazione delle sanzioni 7,7 14

Area E - Gestione del personale ISTAT.AC19.01 Abuso nell'esercizio dello strumento della delega 7,3 15

Area A - Acquisizione e progressione del personale DCPE.AC01.01 Alterazione della procedura di nomina dei componenti delle commissioni di concorso 7,0

Area A - Acquisizione e progressione del personale DCPE.AC01.03 Alterazione delle procedure di reclutamento del personale 7,0

Area A - Acquisizione e progressione del personale DCPE.AC01.04 Illegittima attribuzione di progressioni economiche e di carriera al fine di favorire determinati dipendenti 7,0

Area M - Incarichi e nomine DCPE.AC07.02Manipolazione delle procedure interne per il conferimento della titolarità di strutture organizzative

dirigenziali e non dirigenziali7,0

Area B - Contratti Pubblici ISTAT.AC01.01 Utilizzo strumentale del monitoraggio del contratto 6,2 17

Area B - Contratti Pubblici ISTAT.AC14.01 Manipolazione della procedura di redazione del capitolato tecnico 6,1 18

Area M - Incarichi e nomine ISTAT.AC12.01Alterazione della procedura di affidamento di incarichi di collaborazione a soggetti esterni all'Istituto

(consulenze, docenze, ecc.)6,0

Area B - Contratti Pubblici DCDC.AC03.02 Manipolazione delle procedure di gara - cronoprogramma 6,0

Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni DGEN.AC25.01 Alterazione del processo di programmazione operativa 6,0

Area E - Gestione del personale ISTAT.AC10.01 Indebito utilizzo degli strumenti di lavoro 5,9 20

EVENTO RISCHIOSO Rischio Inerente

5

7

8

11

16

19

Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 7

Page 26: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Area H - Servizi e prodotti statistici DCCN.AC05.01 Elusione della normativa regolatoria 5,8

Area H - Servizi e prodotti statistici DCSP.AC03.02 Violazione delle procedure di calcolo dei dati statistici 5,8

Area I - Rapporti con soggetti esterni ISTAT.AC06.01 Manipolazione della procedura di stipula di accordi e convenzioni (onerose e non) 5,5

Area F - Gestione del Patrimonio ISTAT.AC03.01 Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o elaborazioni prodotte dall'Istituto a fini personali o altrui 5,5

Area M - Incarichi e nomine ISTAT.AC15.01Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il conferimento della titolarità di strutture

organizzative dirigenziali e non dirigenziali5,4 23

Area E - Gestione del personale ISTAT.AC09.01 Manipolazione della procedura di assegnazione delle posizioni in telelavoro 5,3 24

Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.05 Manipolazione delle procedure di gara - Fase di aggiudicazione 5,0

Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.06 Irregolare composizione e gestione delle commissioni di gara al fine di manipolare le procedure di gara 5,0

Area B - Contratti Pubblici DGEN.AC05.01 Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi informativi di Risk Management) 5,0

Area B - Contratti Pubblici DGEN.AC05.02 Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi informativi di Risk Management 5,0

Area B - Contratti Pubblici DGEN.AC23.01 Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi informativi di programmazione e controllo) 5,0

Area B - Contratti Pubblici DGEN.AC23.02 Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi informativi di programmazione e controllo 5,0

Area E - Gestione del personale ISTAT.AC11.01 Falsificazione presenza in ufficio 4,7

Area A - Acquisizione e progressione del personale DIQR.AC07.01 Abuso nel conferimento incarichi interni per favorire le progressioni di carriera di determinati dipendenti 4,7

Area B - Contratti Pubblici DCAP.AC02.02 Elusione delle regole di affidamento degli appalti (subappalti e affidamenti diretti) 4,5

Area E - Gestione del personale DGEN.AC26.01Inosservanza del disciplinare a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità della selezione dei docenti a

cui affidare l'incarico4,5

Area F - Gestione del Patrimonio ISTAT.AC18.01 Appropriazione indebita di risorse strumentali di proprietà dell'Istituto 4,3

Area M - Incarichi e nomine DGEN.AC26.03 Eccesso di discrezionalità nella procedura di assegnazione degli incarichi di docenza 4,3

Area M - Incarichi e nomine DCPE.AC07.01 Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il conferimento di incarichi extra-istituzionali 4,0

Area F - Gestione del Patrimonio DCIT.AC02.02 Violazione della procedura di gestione del patrimonio informatico 4,0

Area B - Contratti Pubblici ISTAT.AC05.01Alterazione della procedura di rilascio dell'attestazione di regolare esecuzione della fornitura o del

certificato di collaudo dei lavori pubblici3,7 30

27

28

29

26

21

22

25

Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 8

Page 27: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Area M - Incarichi e nomine PRES.AC01.01 Mancanza di trasparenza nella procedura di conferimento degli incarichi dirigenziali 3,0

Area H - Servizi e prodotti statistici ISTAT.AC16.01 Divulgazione non autorizzata di informazioni e dati statistici, anche sensibili 2,6

Area E - Gestione del personale ISTAT.AC17.01 Abuso nell'assegnazione di istituti contrattuali al personale (straordinario, indennità di turno, ecc.) 2,3 32

Area E - Gestione del personale DCPE.AC04.02Alterazione delle procedure di assegnazione delle posizioni di comando e distacco al personale

dipendente2,0 33

Area M - Incarichi e nomine DGEN.AC26.02 Abuso nei processi di selezione per il conferimento dell'incarico di esperto di cooperazione 1,7 34

Area H - Servizi e prodotti statistici DCIQ.AC01.02 Violazione della procedura di sicurezza di accesso ai dati 1,0

Area I - Rapporti con soggetti esterni DCIG.AC02.01 Manipolazione relazioni difensive per l'Avvocatura dello Stato 1,0

31

35

Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 9

Page 28: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Area di Rischio Descrizione Valore Graduatoria

Area F - Gestione del PatrimonioUtilizzo improprio dei dati contenuti negli archivi amministrativi ai fini dello sfruttamento della

proprietà intellettuale17,5 1

Area H - Servizi e prodotti statisticiViolazione della procedura di diffusione dei microdati al fine di favorire rapporti di contiguità con gli

utilizzatori interessati16,7 2

Area G - Finanziaria Manipolazione dei flussi di cassa 15,0 3

Area E - Gestione del personale Manipolazione della procedura per lo svolgimento di incarichi di missione 12,8 4

Area B - Contratti Pubblici Manipolazione delle procedure di gara - Varianti 11,7

Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con

effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Manipolazione della procedura per l'attribuzione di vantaggi economici 11,7

Area I - Rapporti con soggetti esterni Manipolazione della procedura di gestione dei centri di costo 11,7

Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con

effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Abuso nel riconoscimento di contributi ad organi ed enti di rilevazione 10,7 6

Area B - Contratti Pubblici Manipolazione delle procedure di gara - Fase della progettazione 10,5

Area E - Gestione del personale Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di liquidazione 10,5

Area G - Finanziaria Manipolazione della procedura di registrazione delle fatture 10,0

Area G - Finanziaria Manipolazione dei processi di pay-roll - Fase di pagamento 10,0

Area B - Contratti PubbliciAmmissioni di varianti in corso di esecuzione del contratto per consentire all'appaltatore di recuperare

lo sconto effettuato in sede di gara o di conseguire extra guadagni9,3 9

Area B - Contratti Pubblici Manipolazione della procedura di gestione dei contratti 9,4 10

Area B - Contratti Pubblici Manipolazione delle procedure di gara - Fase di definizione dei requisiti di partecipazione 9,0

Area E - Gestione del personale Frode nelle dichiarazioni di assenza per malattia 9,0

Area H - Servizi e prodotti statistici Manipolazione delle procedure di rilascio dei dati a fini impropri 8,2 12

Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni Manipolazione della procedura di controllo di regolarità amministrativo contabile 8,0 13

Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni Manipolazione della procedura di irrogazione delle sanzioni 7,7 14

Area E - Gestione del personale Abuso nell'esercizio dello strumento della delega 7,3 15

Area A - Acquisizione e progressione del personale Alterazione della procedura di nomina dei componenti delle commissioni di concorso 7,0

Area A - Acquisizione e progressione del personale Alterazione delle procedure di reclutamento del personale 7,0

Area A - Acquisizione e progressione del personaleIllegittima attribuzione di progressioni economiche e di carriera al fine di favorire determinati

dipendenti7,0

Area M - Incarichi e nomineManipolazione delle procedure interne per il conferimento della titolarità di strutture organizzative

dirigenziali e non dirigenziali7,0

Area B - Contratti Pubblici Utilizzo strumentale del monitoraggio del contratto 6,2 17

Area B - Contratti Pubblici Manipolazione della procedura di redazione del capitolato tecnico 6,1 18

Area M - Incarichi e nomineAlterazione della procedura di affidamento di incarichi di collaborazione a soggetti esterni all'Istituto

(consulenze, docenze, ecc.)6,0

Area B - Contratti Pubblici Manipolazione delle procedure di gara - cronoprogramma 6,0

Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni Alterazione del processo di programmazione operativa 6,0

Area E - Gestione del personale Indebito utilizzo degli strumenti di lavoro 5,9 20

EVENTO RISCHIOSO

5

7

8

Rischio Inerente

11

16

19

Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 10

Page 29: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Area H - Servizi e prodotti statistici Elusione della normativa regolatoria 5,8

Area H - Servizi e prodotti statistici Violazione delle procedure di calcolo dei dati statistici 5,8

Area I - Rapporti con soggetti esterni Manipolazione della procedura di stipula di accordi e convenzioni (onerose e non) 5,5

Area F - Gestione del Patrimonio Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o elaborazioni prodotte dall'Istituto a fini personali o altrui 5,5

Area M - Incarichi e nomineMancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il conferimento della titolarità di strutture

organizzative dirigenziali e non dirigenziali5,4 23

Area E - Gestione del personale Manipolazione della procedura di assegnazione delle posizioni in telelavoro 5,3 24

Area B - Contratti Pubblici Manipolazione delle procedure di gara - Fase di aggiudicazione 5,0

Area B - Contratti Pubblici Irregolare composizione e gestione delle commissioni di gara al fine di manipolare le procedure di gara 5,0

Area B - Contratti Pubblici Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi informativi di Risk Management) 5,0

Area B - Contratti Pubblici Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi informativi di Risk Management 5,0

Area B - Contratti Pubblici Gestione del contratto a vantaggio del fornitore (sistemi informativi di programmazione e controllo) 5,0

Area B - Contratti Pubblici Sovrastima del fabbisogno per lo sviluppo dei sistemi informativi di programmazione e controllo 5,0

Area E - Gestione del personale Falsificazione presenza in ufficio 4,7

Area A - Acquisizione e progressione del personaleAbuso nel conferimento incarichi interni per favorire le progressioni di carriera di determinati

dipendenti4,7

Area B - Contratti Pubblici Elusione delle regole di affidamento degli appalti (subappalti e affidamenti diretti) 4,5

Area E - Gestione del personaleInosservanza del disciplinare a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità della selezione dei docenti a

cui affidare l'incarico4,5

Area F - Gestione del Patrimonio Appropriazione indebita di risorse strumentali di proprietà dell'Istituto 4,3

Area M - Incarichi e nomine Eccesso di discrezionalità nella procedura di assegnazione degli incarichi di docenza 4,3

Area M - Incarichi e nomine Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il conferimento di incarichi extra-istituzionali 4,0

Area F - Gestione del Patrimonio Violazione della procedura di gestione del patrimonio informatico 4,0

Area B - Contratti PubbliciAlterazione della procedura di rilascio dell'attestazione di regolare esecuzione della fornitura o del

certificato di collaudo dei lavori pubblici3,7 30

29

21

25

26

22

27

28

Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 11

Page 30: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Area M - Incarichi e nomine Mancanza di trasparenza nella procedura di conferimento degli incarichi dirigenziali 3,0

Area H - Servizi e prodotti statistici Divulgazione non autorizzata di informazioni e dati statistici, anche sensibili 2,6

Area E - Gestione del personale Abuso nell'assegnazione di istituti contrattuali al personale (straordinario, indennità di turno, ecc.) 2,3 32

Area E - Gestione del personaleAlterazione delle procedure di assegnazione delle posizioni di comando e distacco al personale

dipendente2,0 33

Area M - Incarichi e nomine Abuso nei processi di selezione per il conferimento dell'incarico di esperto di cooperazione 1,7 34

Area H - Servizi e prodotti statistici Violazione della procedura di sicurezza di accesso ai dati 1,0

Area I - Rapporti con soggetti esterni Manipolazione relazioni difensive per l'Avvocatura dello Stato 1,0

31

35

Diffusione Riservata Elaborazione a Cura di DGEN/C (20/01/2016) Pagina 12

Page 31: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

da a da a1 7,19 bassa 1 1,44

7,2 11,72 media-bassa 1,45 2,34

11,73 16,1 media 2,35 3,22

16,11 20,63 media-alta 3,23 4,13

20,64 25 alta 4,14 5

3,22 10,3684

2,34 7,5348

Scala valore del rischio Scala fattori di rischioValutazione

Page 32: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Id Area di rischio Descrizione evento rischioso

Valore del

rischio

inerente

1 Area A - Acquisizione e progressione del personale Alterazione della procedura di nomina dei componenti delle commissioni di concorso 7,0

2Irregolare composizione e gestione delle commissioni di gara al fine di manipolare le

procedure di gara5,0

3

Ammissioni di varianti in corso di esecuzione del contratto per consentire

all'appaltatore di recuperare lo sconto effettuato in sede di gara o di conseguire extra

guadagni

9,3

4 Elusione delle regole di affidamento degli appalti: subappalti, affidamenti diretti 4,5

5Alterazione della procedura di rilascio dell'attestazione di regolare esecuzione della

fornitura o del certificato di collaudo dei lavori pubblici3,7

Area C - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei

destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato

per il destinatario

Nessun rischio corporate identificato -

6

Area D - Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei

destinatari con effetto economico diretto ed immediato per

il destinatario

Abuso nel riconoscimento di contributi ad organi ed enti di rilevazione 10,6

7 Manipolazione dei processi di pay-roll - fase di liquidazione 10,5

8 Manipolazione della procedura di assegnazione delle posizioni in telelavoro 5,3

9 Falsificazione presenza in ufficio 4,7

10 Appropriazione indebita di beni strumentali di proprietà dell'Istituto 4,3

11 Indebito utilizzo degli strumenti di lavoro (stampanti, telefoni, software, ecc.) 5,9

12Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o elaborazioni prodotte dall'Istituto a fini

personali o altrui5,5

13Utilizzo improprio dei dati contenuti negli archivi amministrativi/relativi alle indagini

demografiche, sociali, ambientali ai fini dello sfruttamento della proprietà intellettuale17,5

14 Area G - Finanziaria Manipolazione dei processi di pay-roll - fase di pagamento 10,0

ELENCO RISCHI CORPORATE

Area B - Contratti Pubblici

Area E - Gestione del personale

Area F - Gestione del Patrimonio

Pagina 1

Allegato 4 al PTPC 2015/17Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016

Page 33: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Id Area di rischio Descrizione evento rischioso

Valore del

rischio

inerente

ELENCO RISCHI CORPORATE

15 Manipolazione delle procedure di rilascio dei dati a fini impropri 8,2

16Violazione della procedura di diffusione dei microdati al fine di favorire rapporti di

contiguità con gli utilizzatori interessati16,7

17 Area I - Rapporti con soggetti esterni Manipolazione della procedura di stipula di accordi e convenzioni (onerose e non) 5,5

18Area L - Pianificazione, controlli, verifiche, ispezioni e

sanzioni

Manipolazione della procedura di irrogazione delle sanzioni amministrative per

violazione dell'obbligo di risposta7,7

19Manipolazione delle procedure interne per il conferimento della titolarità di strutture

organizzative dirigenziali e non dirigenziali7,0

20Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti interni per il conferimento di incarichi

extra-istituzionali 4,0

Area M - Incarichi e nomine

Area H - Servizi e prodotti statistici

Pagina 2

Page 34: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 4 al PTPC 2015/17

Area di rischio Descrizione evento rischioso Descrizione Misure di prevenzione Tipologia

Stato di

attuazione al

30/06/2015

Programmazione attività triennio 2015-2017Struttura

proponente

Struttura

che coordina

l'attuazione

Struttura coinvolta

nell'attuazione

Costituzione delle commissioni interne per la

selezione personaleObbligatoria

In fase di

adozione

1. Adozione disciplinare sulla formazione delle

commissioni

2. Implementazione misura

3. Monitoraggio applicazione

DCPE DCPE

Elaborazione di linee guida per la gestione dei lavori

delle commissioni di concorsoUlteriore

In fase di

adozioneAdozione e diffusione linee guida DCPE DCPE

Astensione in caso di conflitto di interesse ObbligatoriaIn fase di

adozione

Elaborazione e adozione provvedimento di

regolamentazione previsto nel PTPC 2014-2016DCPE DCPE DCAP

Tutela del dipendente che effettua segnalazioni di

illecitoObbligatoria

In fase di

adozione

1. Adozione procedura per la "Gestione delle

segnalazioni di illeciti o irregolarità e la tutela del

whistleblowing "

2. Sviluppo e entrata a regime del nuovo sistema

informativo di whistleblowing

DCPE DCPE DCIT

Costituzione delle commissioni interne per la scelta

del contraenteObbligatoria

In fase di

adozione

1. Adozione disciplinare sulla formazione delle

commissioni

2. Implementazione misura

3. Monitoraggio applicazione

DCAP DCAP

Elaborazione di linee guida per la gestione dei lavori

delle commissioni di garaUlteriore

In fase di

adozioneAdozione e diffusione linee guida DCAP DCAP

Astensione in caso di conflitto di interesse ObbligatoriaIn fase di

adozione

Elaborazione e adozione provvedimento di

regolamentazione previsto nel PTPC 2014-2016DCAP DCAP DCAP

Ammissioni di varianti in corso di esecuzione del

contratto per consentire all'appaltatore di

recuperare lo sconto effettuato in sede di gara o

di conseguire extra guadagni

Disciplinare il processo di eventuale approvazione

delle varianti in corso di esecuzione del contratto,

definendo ruoli e responsabilità delle diverse

strutture coinvolte

UlterioreIn fase di

adozione

1. Elaborazione e adozione regolamento

2. Monitoraggio applicazione misuraDCAP DCAP

Allegato 4 - Registro dei rischi di corruzione corporate 2015

ELENCO RISCHI CORPORATE TRATTAMENTI Strutture

Area A - Acquisizione e

progressione del personale

Alterazione della procedura di nomina dei

componenti delle commissioni di concorso

Area B - Contratti pubblici

Irregolare composizione e gestione delle

commissioni di gara al fine di manipolare le

procedure di gara

Pagina 3

Page 35: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 4 al PTPC 2015/17

Area di rischio Descrizione evento rischioso Descrizione Misure di prevenzione Tipologia

Stato di

attuazione al

30/06/2015

Programmazione attività triennio 2015-2017Struttura

proponente

Struttura

che coordina

l'attuazione

Struttura coinvolta

nell'attuazione

Allegato 4 - Registro dei rischi di corruzione corporate 2015

ELENCO RISCHI CORPORATE TRATTAMENTI Strutture

Area A - Acquisizione e

progressione del personale

Alterazione della procedura di nomina dei

componenti delle commissioni di concorso

Disciplinare il processo d'approvazione delle

circostanze che legittimano l'esecuzione di lavori

d'urgenza/somma urgenza

UlterioreIn fase di

adozione

1. Elaborazione e adozione disciplinare

2. Monitoraggio applicazione misuraDCAP DCAP

Formazione del personale ObbligatoriaIn fase di

adozione

1. Sottoscrizione convenzione

2. Attivazione corsi di formazioneDCPE DGEN

Scuola nazionale

dell'Amministrazione

(SNA)

Attività successiva alla cessazione del rapporto di

lavoroObbligatoria

In fase di

adozione

1. Adozione procedura e linee guida

2. Implementazione misura

3. Monitoraggio applicazione

DCAP DCPE, DCAP

Patti di integrità Obbligatoria Implementata Monitoraggio applicazione misura DCAP DCAP

Rotazione del personale addetto alle aree a rischio

corruzioneObbligatoria

In fase di

adozione

1. Adozione disciplinare

2. Implementazione misura

3. Monitoraggio applicazione

DCAP DCPEDGEN, DICA, DICS, DIQR,

DISA

Alterazione della procedura di rilascio

dell'attestazione di regolare esecuzione della

fornitura o del certificato di collaudo dei lavori

pubblici

Elaborazione e diffusione di direttive per rivedere il

processo di verifica di conformità della esecuzione

delle prestazioni contrattuali

Ulteriore

Procedura adottata

con delibera n.

80/DGEN del

13/8/2015

1. Formalizzazione della procedura

2. Elaborazione direttive

3. Monitoraggio applicazione

DGEN, DICAP,

DCIGDGEN DCAP

Trasparenza Obbligatoria Monitorata

1. Completamento adempimenti di pubblicazione

2. Conclusione fase di razionalizzazione della

sezione "Amministrazione trasparente " del sito

web istituzionale

3. Monitoraggio continuo adempimenti

DICA, DISAResponsabile della

trasparenza (RT)

Tutte le strutture per i

documenti/dati di

competenza

Monitoraggio della procedura di erogazione dei

contributiUlteriore

In fase di

adozioneControlli sulla corretta applicazione della procedura DCSA, DICA DGEN DGEN,DCAP

Area E - Gestione del

personaleManipolazione dei processi di pay-roll Trasparenza Obbligatoria Monitorata

1. Completamento adempimenti di pubblicazione

2. Conclusione fase di razionalizzazione della

sezione "Amministrazione trasparente " del sito

web istituzionale

3. Monitoraggio continuo adempimenti

DGEN, DCPEResponsabile della

trasparenza (RT)

Tutte le strutture per i

documenti/dati di

competenza

Area B - Contratti pubblici

Elusione delle regole di affidamento degli appalti:

subappalti, affidamenti diretti

Area D - Provvedimenti

ampliativi della sfera

giuridica dei destinatari con

effetto economico diretto ed

immediato per il destinatario

Abuso nel riconoscimento di contributi a soggetti

esterni

Pagina 4

Page 36: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 4 al PTPC 2015/17

Area di rischio Descrizione evento rischioso Descrizione Misure di prevenzione Tipologia

Stato di

attuazione al

30/06/2015

Programmazione attività triennio 2015-2017Struttura

proponente

Struttura

che coordina

l'attuazione

Struttura coinvolta

nell'attuazione

Allegato 4 - Registro dei rischi di corruzione corporate 2015

ELENCO RISCHI CORPORATE TRATTAMENTI Strutture

Area A - Acquisizione e

progressione del personale

Alterazione della procedura di nomina dei

componenti delle commissioni di concorso

Manipolazione della procedura di assegnazione

delle posizioni in telelavoroTrasparenza Obbligatoria Monitorata

1. Completamento adempimenti di pubblicazione

2. Conclusione fase di razionalizzazione della

sezione "Amministrazione trasparente" del sito

web istituzionale

3. Monitoraggio continuo adempimenti

DCPEResponsabile della

trasparenza (RT)DCPE

Codice di comportamento ObbligatoriaIn fase di

adozione

1. Adozione Codice

2. Implementazione misura

3. Monitoraggio della corertta applicazione del

Codice

DGEN, DICA, DICS,

DIQR, DISARPC DCPE

Monitoraggio della procedura di rilevazione presenze UlterioreIn fase di

adozione

Incremento dei controlli sulla corretta applicazione

della proceduraDCPE DCPE

DGEN, DICA, DICS, DIQR,

DISA

Codice di comportamento ObbligatoriaIn fase di

adozione

1. Adozione Codice

2. Implementazione misura

3. Monitoraggio della corertta applicazione del

Codice

DGEN, DICA, DICS,

DIQR, DISARPC DCPE

Revisione della procedura di inventario dei beni al

fine di incrementare la frequenza dei controlliUlteriore

In fase di

adozione

1. Revisione procedura

2. Entrata in vigore nuova procedura

2. Controlli sulla corretta applicazione della

procedura

DGEN DCAP DGEN

Attività successiva alla cessazione del rapporto di

lavoroObbligatoria

In fase di

adozione

1. Adozione procedura e linee guida

2. Implementazione misura

3. Monitoraggio applicazione

Dipartimenti

tecniciDCPE, DCAP

Codice di comportamento ObbligatoriaIn fase di

adozione

1. Adozione Codice

2. Implementazione misura

3. Monitoraggio della corertta applicazione del

Codice

Dipartimenti

tecniciRPC DCPE

Utilizzo improprio dei dati contenuti negli archivi

amministrativi ai fini dello sfruttamento della

proprietà intellettuale

Definizione di una procedura di controllo per

identificare eventuali accessi indebitiUlteriore Implementata

1. Aggiornamento procedura per la definzione di un

sistema di segnalazione e blocco degli accessi

indebiti

2. Monitoraggio applicazione procedura

Dipartimenti

tecniciDCIT

Area E - Gestione del

personale

Falsificazione presenza in ufficio

Area F - Gestione del

Patrimonio

Appropriazione e utilizzo indebiti di risorse

strumentali di proprietà dell'Istituto

Area F - Gestione del

Patrimonio

Utilizzo improprio della titolarità dei dati e/o

elaborazioni prodotte dall'Istituto a fini personali

o altrui

Pagina 5

Page 37: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Allegato 4 al PTPC 2015/17

Area di rischio Descrizione evento rischioso Descrizione Misure di prevenzione Tipologia

Stato di

attuazione al

30/06/2015

Programmazione attività triennio 2015-2017Struttura

proponente

Struttura

che coordina

l'attuazione

Struttura coinvolta

nell'attuazione

Allegato 4 - Registro dei rischi di corruzione corporate 2015

ELENCO RISCHI CORPORATE TRATTAMENTI Strutture

Area A - Acquisizione e

progressione del personale

Alterazione della procedura di nomina dei

componenti delle commissioni di concorso

Manipolazione delle procedure di rilascio dei dati

a fini impropri

Monitoraggio del rispetto della procedura di rilascio

dei datiUlteriore

In fase di

adozione

Incremento dei controlli sulla corretta applicazione

della procedura

Dipartimenti

tecniciDCDC DGEN

Violazione della procedura di diffusione dei

microdati al fine di favorire rapporti di contiguità

con gli utilizzatori interessati

Revisione e monitoraggio della procedura di

diffusione dei microdatiUlteriore

In fase di

adozione

1. Aggiornamento procedura

2. Monitoraggio della corretta applicazione della

procedura

DCDC DCIG

Revisione della procedura di stipula delle convenzioni UlterioreIn fase di

adozione

1. Formalizzazione della procedura

2. Monitoraggio della corretta applicazione della

procedura

Dipartimenti

tecniciDGEN, DICIG Dipartimenti tecnici

Monitoraggio dei rapporti amministrazione/soggetti

esterni e dei tempi procedimentaliObbligatoria

In fase di

adozione

1. Definizione di un sistema di monitoraggio

2. Revisione Atto Organizzativo Generale n. 2

Dipartimenti

tecniciDCIG, DGEN DCPE

Area L - Pianificazione,

controlli, verifiche, ispezioni e

sanzioni

Manipolazione della procedura di irrogazione

delle sanzioni amministrative per violazione

dell'obbligo di risposta

Revisione della procedura sulla disciplina delle

sanzioni amministrative pecuniarie per violazione

dell'obbligo di risposta

UlterioreIn fase di

adozione

1. Aggiornamento procedura

2. Monitoraggio della corretta applicazione della

procedura

DCAP DCAP, DCIG Dipartimenti tecnici

Manipolazione delle procedure interne per il

conferimento della titolarità di strutture

organizzative dirigenziali e non dirigenziali

Conferimento incarichi dirigenziali e di responsabilità

(art. 1 L. 39/2013)Obbligatoria

In fase di

adozione

1. Adozione regolamento

2. Implementazione misura

3. Monitoraggio applicazione

DCPE DCPE

Mancato rispetto di procedure e/o regolamenti

interni per il conferimento di incarichi extra-

istituzionali

Attività e incarichi extra istituzionali ObbligatoriaIn fase di

adozione

1. Adozione regolamento

2. Implementazione misura

3. Monitoraggio applicazione

DCPE DCPEDGEN, DICA, DICS, DIQR,

DISA

Area M - Incarichi e nomine

Area H - Servizi e prodotti

statistici

Area I - Rapporti con soggetti

esterni

Manipolazione della procedura di stipula di

accordi e convenzioni (onerose e non)

Pagina 6

Page 38: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Id

MisuraDescrizione Misura

Anno di

programmazione

Stato di

attuazione della

Misura

(al 31.01.2015)

Priorità di

attuazione

(*)

Programmazione attività triennio 2015-2017

01 Definizione di una proposta di procedura per la selezione di docenti ed esperti esterni 2014 In corso Alta1. Elaborazione e adozione regolamento

2. Monitoraggio applicazione misura

02Individuazione del soggetto incaricato della progettazione della/del singola/o

fornitura/servizio2014 In corso Alta Elaborazione linee guida

03Elaborazione di un disciplinare in tema di obbligazioni contrattuali prive della

necessaria copertura di spesa2014 In corso Alta

1. Elaborazione e adozione disciplinare

2. Monitoraggio applicazione misura

04Intensificazione dei controlli a campione sulle dichiarazioni sostitutive di certificazione

e di atto notorio rese da dipendenti e/o terzi nell’ambito dei procedimenti gestiti2014 In corso Bassa

Estensione controlli a tutte le dichiarazioni sostitutive di

certificazione e di atto notorio presentate da dipendenti e/o terzi

nell’ambito dei procedimenti gestiti dall'amministrazione

05Definire i ruoli e responsabilità (Commissione aggiudicatrice, RUP, struttura

competente) nel subprocedimento di verifica della congruità delle offerte anomali2014 In corso Alta

1. Elaborazione e adozione regolamento

2. Monitoraggio applicazione misura

06Disciplinare il processo d'approvazione delle circostanze che legittimano l'esecuzione

di lavori d'urgenza/somma urgenza2014 In corso Media

1. Elaborazione e adozione disciplinare

2. Monitoraggio applicazione misura

07 Predisposizione di un disciplinare che enunci le funzioni attribubili in delega 2014 In corso Media Formalizzazione disciplinare

08 Digitalizzazione della procedura di irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie 2015In fase di

progettazioneAlta Implementazione del sistema informatizzato

09Elaborazione di linee guida per la definizione dei fabbisogni e la progettazione delle

acquisizioni di beni e servizi2015

In fase di

progettazioneMedia Adozione e diffusione Linee Guida

10Estensione del principio di rotazione del personale ai capi-progetto e al personale con

funzioni di controllo nella gestione dei contratti di fornitura2015

In fase di

progettazioneAlta

1. Aggiornamento disciplinare su "Rotazione del personale

addetto alle aree a rischio corruzione "

2. Monitoraggio applicazione misura

11Iniziative interne per la sensibilizzazione dei dipendenti all'uso corretto dei dati e

monitoraggio applicazione codice deontologico2015

In fase di

progettazioneMedia Organizzazione seminari ad hoc

12 Audit ispettivo per la verifica dei prodotti/servizi acquistati 2015In fase di

progettazioneMedia Definizione di una procedura di audit specifico

13 Monitoraggio della fase di stipula delle convenzioni 2015In fase di

progettazioneMedia Monitoraggio della corretta applicazione della procedura

14 Monitoraggio della procedura di programmazione e controllo 2015In fase di

progettazioneBassa Monitoraggio della corretta applicazione della procedura

15 Monitoraggio procedura di assegnazione istituti contrattuali di carattere economico 2015In fase di

progettazioneMedia Monitoraggio della corretta applicazione della procedura

16 Monitoraggio procedura di trattamento dei dati sensibili 2015In fase di

progettazioneAlta Monitoraggio della corretta applicazione della procedura

17 Controllo della corretta applicazione delle procedure di calcolo dei dati 2015In fase di

progettazioneBassa Monitoraggio della corretta applicazione della procedura

18 Implementazione sistemi di controllo sulle operazioni di cassa 2015In fase di

progettazioneMedia Attivazione controlli a campione

19Elaborazione di linee guida per la definizione dei criteri di valutazione della

componente qualitativa delle offerte2015

In fase di

progettazioneAlta Adozione e diffusione Linee Guida

Misure Ulteriori (2015-2017)

Page 39: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

Id

MisuraDescrizione Misura

Anno di

programmazione

Stato di

attuazione della

Misura

(al 31.01.2015)

Priorità di

attuazione

(*)

Programmazione attività triennio 2015-2017

Misure Ulteriori (2015-2017)

20

Revisione delle modalità e dei criteri di definizione dei requisiti di capacità tecnica-

organizzativa per la partecipazione delle imprese medio-piccole, al fine di

incrementare la platea concorrente e di agevolare la fase di verifica sulle dichiarazioni

presentate

2015In fase di

progettazioneAlta

1. Elaborazione e adozione regolamento

2. Monitoraggio applicazione misura

21Revisione dei criteri di definizione dei requisiti di partecipazione al fine di favorire la

più ampia concorrenza2015

In fase di

progettazioneMedia

1. Elaborazione e adozione regolamento

2. Monitoraggio applicazione misura

(*) Il livello di priorità è stato assegnato dal RPC sulla base dei criteri indicati nel Paragrafo 3.5

Page 40: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5 - Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017

Aggiornamento del Programma Triennale per

la Trasparenza e l’Integrità – 2015/2017

Allegato al verbale della seduta del Consiglio del 22 gennaio 2016

Page 41: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5- Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

2

SOMMARIO

1. Funzioni e organizzazione dell’Istituto nazionale di statistica: sintesi

a. Organizzazione

b. Organi dell’Istituto

c. Uffici dirigenziali centrali

d. Uffici periferici

e. Il Responsabile della trasparenza

2. Le recenti novità in materia di trasparenza

3. Il procedimento di elaborazione e adozione del Programma

a. Gli uffici e i dirigenti coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Programma

b. Termini e modalità di adozione del Programma

4. L’Istat aggiorna il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità: il focus per il triennio

2015-2017

a. La trasparenza come risultante di più variabili (t=adempimento, t=anticorruzione,

t=accountability, t=accessibilità)

b. Trasparenza e ciclo della performance: obiettivi 2015-2017

5. Le misure e le iniziative per il coinvolgimento degli stakeholder

a. Iniziative di comunicazione in materia di trasparenza e di promozione della cultura

dell’integrità

b. Iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del

Programma e dei dati pubblicati

c. Organizzazione della Giornata della trasparenza e risultati attesi

6. Il processo di attuazione del Programma

a. La sezione “Amministrazione trasparente”: struttura e contenuti

b. Accesso civico

c. Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi

informativi

d. Misure di monitoraggio e di vigilanza interne sull’attuazione degli obblighi di

trasparenza a supporto dell’attività di controllo degli adempimenti da parte del

Responsabile della trasparenza

Page 42: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5 - Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017

1. Funzioni e organizzazione dell’Istituto nazionale di statistica: sintesi

L'Istituto nazionale di statistica è un ente di ricerca pubblico. Presente nel Paese dal 1926, è il

principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini e dei decisori pubblici. Opera

in piena autonomia e in continua interazione con il mondo accademico e scientifico.

Attualmente la politica dell’Istat per la qualità dell’informazione statistica ufficiale è coerente

con l'impostazione concettuale sviluppata a livello europeo da Eurostat, di cui sono recepiti i

principi e le definizioni di base (Codice delle statistiche europee del 2005, sottoposto a

revisione nel 2011). Fra i punti cardine di tale politica si segnalano, in quanto coerenti con i

propositi del presente Programma, l’impegno a garantire la trasparenza delle attività di

produzione del dato statistico e a rendere sempre più accessibile e comprensibile

l'informazione prodotta.

L’Istat intende essere un’amministrazione innovativa che si impegna al servizio della

collettività, valorizzando la professionalità e l’integrità del proprio personale, rispettando la

privacy dei rispondenti, proteggendo la riservatezza dei dati ricevuti e svolgendo le proprie

attività in modo trasparente e indipendente (Vision).

a. Organizzazione

L’assetto organizzativo attuale dell’Istat è definito dal Dlgs. n. 322/1989 e s.m.i. e dal DPR n.

166/2010 (“Regolamento recante il riordino dell’Istituto nazionale di statistica”). Il quadro

giuridico di riferimento è costituito altresì dal nuovo “Regolamento di organizzazione

dell’Istat” (DPCM 28 aprile 2011), dall’Atto organizzativo generale (AOG) n. 1, contenente le

“Linee fondamentali di organizzazione e funzionamento dell’Istituto nazionale di statistica”,

dall’AOG n. 2, che indica i termini e i criteri di individuazione dei responsabili dei procedimenti

amministrativi, e dall’AOG n. 3 inerente la disciplina dell’esercizio del diritto di accesso ai

documenti amministrativi.

Dalla seconda metà del 2014 l’Istituto ha avviato un progetto di modernizzazione dei processi di

produzione statistica e di accrescimento dell’efficienza, già parzialmente implementato con il

Programma pluriennale Stat2015, in coerenza con la strategia europea Vision 2020. Tale

progetto prevede una revisione del modello organizzativo che punterà su una governance forte

e strutturata con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’integrazione delle statistiche ufficiali e i

relativi meccanismi di produzione, nonché su una struttura più flessibile, capace di supportare

efficacemente il cambiamento.

Tra i progetti di respiro internazionale cui l’Istituto partecipa, si segnala, in quanto pienamente

in linea con le finalità del Programma per la Trasparenza e l’Integrità, l’adesione, in qualità di

soggetto capofila, al Web-COSI, una coordination action finanziata dalla Commissione europea

nell'ambito del 7° Programma Quadro, avviata ufficialmente a Roma nel gennaio 2014. Obiettivo

generale è il rafforzamento del coinvolgimento dei cittadini per la costruzione di statistiche che

integrino i dati ufficiali e quelli non ufficiali (iniziative digitali bottom-up) per la misurazione

Page 43: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

4

delle diverse dimensioni del benessere e del progresso sociale. Il progetto ha l'obiettivo di

sviluppare nuovi strumenti Web 2.0 (piattaforme interattive, Wiki of progress statistics,

sfruttamento delle potenzialità offerte dai social media) per la costruzione, la diffusione, la

comprensione e l'utilizzo dei nuovi indicatori, facilitando l'integrazione tra statistica ufficiale e

non ufficiale.

b. Organi dell’Istituto

A norma dell’art. 14 del Dlgs. 322/1989 sono organi dell’Istituto: il Presidente, il Comitato per

l’indirizzo e il coordinamento dell’informazione statistica (Comstat), il Consiglio e il Collegio dei

revisori dei conti.

Gli organi di governo sono il Presidente e il Consiglio, i quali esercitano le funzioni di indirizzo,

programmazione e controllo. Il Presidente ha la rappresentanza legale dell’Istituto per le

questioni di carattere generale; sovrintende all'andamento dell'Istat e ne assicura il

coordinamento tecnico-scientifico; cura i rapporti istituzionali e provvede al coordinamento dei

rapporti con le organizzazioni internazionali; verifica l'attuazione degli indirizzi espressi dal

Consiglio, cui riferisce periodicamente. Il Consiglio svolge funzioni di programmazione, indirizzo

e controllo, in quanto definisce le linee strategiche dell'attività dell'Istituto; approva i

documenti di programmazione e pianificazione, sia finanziaria che operativa, e ne verifica lo

stato di attuazione. È Presidente dell’Istituto nazionale di statistica il Prof. Giorgio Alleva

(nominato con DPR 15 luglio 2014), mentre il Consiglio, vacante dalla fine del 2014, è stato

ricostituito con DPCM del 14 dicembre 2015.

Per quanto riguarda gli altri organi, il Comstat svolge il ruolo di coordinamento del Sistema

statistico nazionale (Sistan), mentre il Collegio dei revisori dei conti esercita funzioni di

controllo della regolarità amministrativa e contabile. Rilevante è infine l’attività dell’Organismo

indipendente di valutazione (OIV) istituito ai sensi del Dlgs. n. 150 del 2009: posto al servizio

degli Organi di governo e in posizione di autonomia rispetto alle altre strutture, detiene compiti

in materia di valutazione delle performance e controllo strategico.

c. Uffici dirigenziali centrali

Costituiscono uffici dirigenziali ai sensi dell’art. 5 comma 1, lett. a) del DPR n. 166/2010 la

Direzione Generale, i Dipartimenti di produzione e ricerca, le Direzioni centrali, i Servizi, gli Uffici

territoriali. La Direzione Generale, i Dipartimenti di produzione e ricerca e le rispettive Direzioni

centrali sono destinatari, negli ambiti di rispettiva competenza, delle direttive emanate dagli

organi di governo. La Direzione Generale e le Direzioni centrali giuridiche e amministrative

costituiscono uffici dirigenziali di prima fascia e possono essere articolati in Servizi giuridici

amministrativi, che costituiscono uffici dirigenziali di seconda fascia. I Dipartimenti di

produzione e ricerca e le Direzioni centrali di produzione e ricerca sono strutture organizzative

tecniche di livello generale e possono essere articolate in Servizi tecnici di produzione e ricerca,

che costituiscono uffici di livello non generale. I Dipartimenti curano la produzione e la ricerca

statistica, la definizione degli standard tecnici, la predisposizione e l’attuazione del Programma

Page 44: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

5

statistico nazionale, il coordinamento degli Uffici territoriali, la definizione dei metodi e dei

formati da utilizzare per l'utilizzo telematico dell'informazione statistica e finanziaria.

d. Uffici periferici

La sede centrale dell'Istat è a Roma. Una rete di sedi periferiche rappresenta l'Istituto sul

territorio: in ogni regione e provincia autonoma è presente una struttura che opera a stretto

contatto con gli enti locali, qualificata come ufficio tecnico di livello non generale. Le 13 sedi

territoriali e l'ufficio per il Lazio svolgono attività di sostegno alla produzione statistica,

diffusione dell'informazione e promozione della cultura statistica, assistenza e formazione agli

organi locali del Sistema statistico nazionale. Presso ciascuna sede è attivo un Centro di

informazione statistica (CIS) in cui cittadini, studenti, ricercatori, operatori economici e della PA

possono accedere all'informazione statistica ufficiale e ricevere assistenza qualificata.

e. Il Responsabile della trasparenza

Al Dott. Paolo Weber, già Responsabile della prevenzione della corruzione e Responsabile per

la trasparenza e l’integrità sino al 1 febbraio 2015 per via di una decisione del Consiglio di

Istituto che affidava tali incarichi al titolare della carica di Direttore Generale, è stata

nuovamente affidata, con Deliberazione n. 37/PRES del 5 ottobre 2015, la doppia responsabilità

relativa alla prevenzione della corruzione e alla trasparenza per l’Istat.

2. Le recenti novità in materia di trasparenza

Nel corso del 2014 la disciplina in materia di trasparenza è stata oggetto di ulteriori sviluppi. In

particolare, sono intervenute alcune significative modifiche con il DL 90/2014 convertito dalla

Legge 11 agosto 2014, n. 114, “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza

amministrativa”. Tra le principali si segnala il rafforzamento del ruolo e dei poteri dell’Autorità

Nazionale Anti-Corruzione (ANAC): in aggiunta ai poteri di vigilanza e controllo sull’esatto

adempimento degli obblighi, l’ANAC può irrogare sanzioni pecuniarie in caso di mancata

adozione dei programmi triennali per la trasparenza e l’integrità. Altra importante novità

introdotta dal D.L. n. 90/2014 è il trasferimento al Dipartimento della Funzione Pubblica della

competenza sugli adempimenti relativi al ciclo della performance.

Tra gli atti normativi secondari adottati dalle Authority, significativo appare il provvedimento n.

243 del 15 maggi0 2014 del Garante per la protezione dei dati personali che, ritenuta

l'opportunità di individuare un quadro organico di garanzie in relazione alle ipotesi di diffusione

di dati personali mediante la pubblicazione sui siti web, ha adottato un vademecum ad hoc

(“Linee guida in materia di trattamento di dati personali, contenuti anche in atti e documenti

amministrativi, effettuato per finalità di pubblicità e trasparenza sul web da soggetti pubblici e da

altri enti obbligati”). Nel rinviare alle suddette Linee Guida per i dettagli, ci si limita in questa

sede a segnalare la raccomandazione del Garante alle pubbliche amministrazioni di inserire,

nell’area Amministrazione trasparente dei rispettivi siti web istituzionali, un Alert generale con

cui si informi il pubblico che i dati personali pubblicati sono “riutilizzabili solo alle condizioni

Page 45: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

6

previste dalla normativa vigente sul riuso dei dati pubblici (Direttiva comunitaria 2003/98/CE e

Dlgs. 36/2006 di recepimento della stessa), in termini compatibili con gli scopi per i quali sono

stati raccolti e registrati, e nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati

personali”. Infine, con riferimento all’art. 8, comma 3, del Dlgs. 88/2013 il quale prevede che le

informazioni rimangano pubblicate per un periodo di 5 anni, si segnala che il Garante ha

ritenuto che laddove contengano dati personali, questi ultimi debbano essere oscurati, anche

prima del termine di 5 anni, quando siano stati raggiunti gli scopi per i quali sono stati resi

pubblici e gli atti stessi abbiano prodotto i loro effetti.

3. Il procedimento di elaborazione e adozione del Programma

Il Dlgs. n. 33/2013 conferma l'obbligo di adozione e di aggiornamento annuale del Programma

triennale per la trasparenza e l’integrità, obbligo a suo tempo stabilito dal Dlgs. 150/2009 (art.

11). Il Programma, correlato al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione di cui costituisce,

di norma, una sezione o un allegato, definisce le modalità di attuazione degli obblighi di

trasparenza. Gli obiettivi specifici e le misure ivi indicati devono essere coordinati con gli

obiettivi strategici e operativi fissati dall’Istituto, esigenza confermata e rafforzata dalla

previsione normativa dell’art. 10, comma 3, del Dlgs. 33/2013.

a. Gli uffici e i dirigenti coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Programma

Il processo di elaborazione dell’aggiornamento del Programma si è articolato secondo le fasi, le

attività e i soggetti competenti indicati nelle Delibere ANAC (ex CiVIT) nn. 105/2010, 2/2012,

50/2013, e in coerenza con quanto previsto dal Dlgs. n. 33/2013.

Per l’individuazione dei contenuti i soggetti coinvolti in primo luogo sono stati gli organi di

indirizzo politico-amministrativo dell’Istituto, attraverso la previsione degli aspetti legati alla

trasparenza nella definizione degli obiettivi strategici contenuti nei documenti d’indirizzo. Gli

organi di vertice hanno altresì acquisito le informazioni relative ai “bisogni di trasparenza”

rilevati dal monitoraggio periodico che l’Organismo indipendente di valutazione della

performance (OIV) effettua relativamente alla fase di attuazione del Programma.

Alla redazione del documento, oltre al Responsabile per la trasparenza, ha collaborato l’Ufficio

Coordinamento per l'attuazione e l'innovazione delle politiche gestionali (ufficio di staff della

Direzione Generale) delle cui competenze il RTI può avvalersi ai sensi delle deliberazioni n.

198/DGEN del 23 dicembre 2013 e n. 71/DGEN del 18 luglio 2014, e sono state interessate le

seguenti strutture organizzative dell’Istituto, soprattutto con riferimento alla descrizione dei

processi di coinvolgimento degli stakeholder, interni ed esterni: Dipartimento per

l’integrazione, la qualità e lo sviluppo delle reti di produzione e ricerca (DIQR); Direzione

centrale per la diffusione e la comunicazione dell’informazione statistica (DCDC); Direzione

centrale per lo sviluppo e il coordinamento della rete territoriale e del Sistan (DCSR); Direzione

centrale per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (DCIT); Direzione centrale

per lo sviluppo dei sistemi informativi e dei prodotti integrati, la gestione del patrimonio

Page 46: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

7

informativo e la valutazione della qualità (DCIQ); Direzione centrale del personale (DCPE);

Direzione centrale per gli affari istituzionali, giuridici e legali (DCIG).

Il contributo delle altre strutture organizzative è stato effettuato per il tramite dei componenti

della Rete dei referenti per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, costituita con

Deliberazione n. 57/DGEN del 27 giugno 2014, che risponde funzionalmente al Responsabile per

la trasparenza. Poiché molte amministrazioni pubbliche presentano una struttura organizzativa

complessa, il legislatore ha infatti previsto la possibilità di individuare dei referenti che operino

nelle strutture dipartimentali o territoriali.

c. I termini e le modalità di adozione del Programma

L’Istat, visti gli artt. n. 11 del Dlgs. 150/2009, n. 1, commi 5 e 8, della Legge 190/2012, e n. 10 del

Dlgs. 33/2013, è tenuto ad adottare un Programma triennale per la trasparenza e l’integrità così

come i successivi aggiornamenti; ai sensi del suddetto comma 8 dell’art. 1 della Legge 190/2012,

l’adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione (di cui il PTTI costituisce di norma

una sezione o un allegato) avviene con deliberazione dell’organo di indirizzo politico (il

Consiglio d’Istituto). Successivamente all’adozione, il Programma è trasmesso all’Autorità

Nazionale Anticorruzione congiuntamente al relativo PTPC e pubblicato sul sito web

istituzionale e sul Portale della trasparenza gestito dall’ANAC in collaborazione con il CNR.

L’art. 11 del Dlgs. 150/2009 e l’art. 10 del Dlgs. 33/2013 stabiliscono che il Programma triennale

per la trasparenza e l’integrità è adottato sentite le associazioni rappresentate nel Consiglio

nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU). A tal fine, l’Istat invia al CNCU, presso il

Ministero dello Sviluppo Economico, una richiesta di parere tecnico e sostanziale sulla versione

preliminare dell’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità. La

richiesta di parere al Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti per il presente Programma è

stata trasmessa in data 14 ottobre 2015; il 25 gennaio 2016 la Commissione interna del CNCU si

riunirà per l’emissione del parere.

4. L’Istat aggiorna il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità: il focus

per gli anni 2015-2017

a. La trasparenza come risultante di più variabili (t=adempimento, t=anticorruzione,

t=accountability, t=accessibilità)

Il Dlgs. 150/2009, che ha peraltro istituito la CiVIT (oggi ANAC), è l’atto normativo al quale si

deve una “definizione articolata e moderna di trasparenza”.1 Al comma 1 dell’art. 11, infatti, si

legge: “La trasparenza è intesa come accessibilità totale2, anche attraverso lo strumento della

pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti

ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo

delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di

1 Barbieri, M., Talamo, S., cit., pag. 10.

2 L’espressione “accessibilità totale” è stata introdotta dalla legge 15/2009, detta anche “Legge Brunetta”.

Page 47: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

8

misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di

controllo del rispetto dei princìpi di buon andamento e imparzialità. Essa costituisce livello

essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell’articolo 117,

secondo comma, lettera m), della Costituzione”. Il principio sarà ripreso in forma sintetica dal

comma 1 dell’art. 1 del successivo Dlgs. 33/2013.

In questo modo il legislatore opera un ampliamento del concetto di “accessibilità totale”

soprattutto rispetto alla Legge 4/2004,3 ma anche rispetto al DL 179/20124 e alla Circolare AgID

n. 61/20135, legando tale concetto all’intenzione di “favorire forme diffuse di controllo”.

Il medesimo articolo 11, inoltre, apre il Capo III del Dlgs. 150/2009, intitolato “Trasparenza e

rendicontazione della performance”; la trasparenza diviene così uno degli strumenti di

accountability della pubblica amministrazione, vale a dire della “abitudine, codificata e non

occasionale, a rendere conto delle azioni in base ai risultati attesi”.6 Il Dlgs. 33/2013, all’art. 10

dedicato al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, confermerà anche questo

orientamento prevedendo in modo esplicito un collegamento fra obiettivi di trasparenza e

obiettivi strategici e operativi oggetto del ciclo della performance.

Con la Legge 190/2012 il principio di trasparenza diventa un elemento decisivo per le politiche di

prevenzione della corruzione; non a caso con tale legge la Commissione indipendente per la

valutazione, la trasparenza e l’integrità (CiVIT), diventa Autorità Nazionale Anticorruzione

(ANAC), segnando un deciso spostamento del focus da parte del legislatore.7

Com’è noto, infine, il Dlgs. 33/2013, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di

pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”,

non si è limitato alla sola ricognizione e al coordinamento delle disposizioni vigenti ma ha

previsto ulteriori obblighi di pubblicazione di dati sul sito istituzionale e ulteriori adempimenti,

concentrando l’attenzione delle amministrazioni prevalentemente su tali obblighi per via della

numerosità degli stessi.

Secondo l’intenzione complessiva del legislatore, quindi, un’Amministrazione è tanto più

trasparente quanto più è capace di investire sul maggior numero dei seguenti aspetti (e tale

investimento concorre direttamente a determinare la sua performance complessiva):

pubblicare sul proprio sito istituzionale e aggiornare regolarmente le informazioni e i

dati stabiliti dalla legge come obbligatori (trasparenza=pubblicità o

trasparenza=adempimento);

3 Art. 2, comma 1: “accessibilità: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari”. 4 Art. 9, “Dati di tipo aperto e inclusione digitale”, laddove comunque si ricorda che “Le attività volte a garantire l’accesso telematico e il riutilizzo dei dati delle pubbliche amministrazioni rientrano tra i parametri di valutazione della performance ai sensi dell’art. 11, comma 9, del Dlgs. 150/2009”. 5 Art. 3, “Obbligo di pubblicazione sul sito web degli obiettivi annuali di accessibilità”. 6 Barbieri, M., Talamo, S., cit., pag. 44. 7 Barbieri, M., Talamo, S., cit., pag. 12.

Page 48: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

9

curare la chiarezza, la semplicità e l’accessibilità delle informazioni pubblicate (nonché la

pubblicazione di informazioni specifiche previste per legge) come misura obbligatoria di

prevenzione della corruzione (trasparenza=anticorruzione);

adottare iniziative tese a promuovere la legalità e la cultura dell’integrità

(trasparenza=anticorruzione);

rendere conto regolarmente delle proprie azioni in base ai risultati attesi, i quali

dipendono dagli obiettivi fissati in sede di programmazione

(trasparenza=accountability);

perseguire e curare l’accessibilità totale delle informazioni relative ad ogni aspetto

dell’organizzazione (andamento gestionale e utilizzo delle risorse per il perseguimento

dei fini istituzionali), in modo da favorire forme diffuse di controllo

(trasparenza=accessibilità).

b. Trasparenza e ciclo della performance: obiettivi 2015-2017

Nel 2014 ha avuto luogo l’unificazione delle fasi di pianificazione triennale e di programmazione

annuale. La nuova struttura prevede infatti la realizzazione, entro la fine di ottobre di ciascun

anno, del Piano Triennale delle Attività (PTA) che sintetizza la pianificazione delle attività del

triennio successivo, con un particolare focus sul primo anno, per il quale vanno definiti anche gli

indicatori di performance. Questa nuova tempistica della programmazione da un lato riduce

notevolmente il carico di lavoro sulle strutture dell’Istituto, dall’altro elimina lo sfasamento

temporale, che sussisteva precedentemente, rispetto alla predisposizione del Programma

Statistico Nazionale (PSN).

Gli obiettivi strategici a lungo termine rappresentano la griglia di riferimento utilizzata per la

preparazione del Piano triennale delle attività (PTA) e per la definizione degli obiettivi annuali di

carattere organizzativo e individuale dei dirigenti generali. Il PTA registra quindi obiettivi,

risultati attesi, indicatori di risultato, risorse umane impiegate e costi diretti.8

Anche per il triennio 2015-2017 vengono sostanzialmente confermati nella loro enunciazione

generale gli obiettivi strategici adottati per il precedente periodo di programmazione triennale

(2014-2016):

1. Valutare le esigenze informative attraverso un dialogo continuo con gli utenti;

2. Produrre informazione statistica rilevante per gli utenti nazionali e internazionali secondo i più elevati standard

qualitativi e rigorosi principi etico-professionali;

3. Diffondere e comunicare in modo efficace l'informazione statistica e le analisi realizzate per favorire la conoscenza

della realtà economica, sociale ed ambientale dell'Italia e migliorare i processi decisionali dei soggetti privati e delle

istituzioni pubbliche;

4. Sviluppare le ricerche metodologiche e applicate anche allo scopo di migliorare i processi di produzione

dell’informazione statistica e contribuire alla conoscenza della realtà economica, sociale e ambientale dell’Italia;

8 Per ciascun obiettivo operativo vengono programmate le spese relative al personale impiegato per il raggiungimento dello stesso e le altre spese direttamente collegate.

Page 49: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

10

5. Sviluppare il capitale umano disponibile per l’Istat e per il Sistan, migliorare la formazione statistica della pubblica

amministrazione e promuovere la cultura statistica nel Paese;

6. Accrescere l’innovazione tecnologica e l’efficienza gestionale e amministrativa dell’Istat, anche al fine di migliorare

la qualità dei processi di produzione statistica e le condizioni di lavoro del personale dell’Istituto;

7. Sviluppare il Sistema statistico nazionale (Sistan) per accrescere l’offerta e la qualità dell’informazione statistica

fornita alla collettività e contribuire al potenziamento del Sistema statistico europeo e del Sistema statistico

internazionale;

8. Realizzare, valorizzare ed aggiornare gli archivi statistici degli individui, delle famiglie e degli operatori economici

nell’ottica del censimento permanente, potenziando l’offerta informativa a livello locale e in una prospettiva

longitudinale;

9. Completare il progetto “Stat2015” attraverso l’innovazione dei processi produttivi e dei prodotti nell’ambito di un

quadro concettuale coerente e in linea con le migliori pratiche internazionali;

10. Favorire lo sviluppo coordinato dei sistemi informativi della pubblica amministrazione e la loro utilizzazione per fini

statistici, così da accrescere l'informazione disponibile, massimizzando l'integrazione delle fonti e minimizzando il

carico statistico sui rispondenti.

Di seguito si riportano gli obiettivi specifici in materia di trasparenza fissati dall’Istituto per il

triennio 2015-2017, con relative azioni9 e relativi indicatori:

a. Dare adeguata pubblicità alle informazioni relative al ciclo della performance e, più in

generale, ai documenti di programmazione e consuntivazione adottati dall’Istituto;

o Pubblicazione del Piano della performance;

o Pubblicazione della Relazione sulla performance relativa all’anno precedente;

o Pubblicazione del Sistema di misurazione e valutazione della performance;

o Pubblicazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione;

o Pubblicazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.

Indicatori: Avvenuta/mancata pubblicazione (t=adempimento)

N. delle raccomandazioni od osservazioni recepite / Totale delle

raccomandazioni od osservazioni ricevute dagli stakeholder

(t=accountability)

b. Provvedere all’aggiornamento continuo dell’area Amministrazione trasparente attraverso le

seguenti azioni:

o completare il popolamento dell’area integrando nel più breve tempo possibile le

informazioni ad oggi ancora mancanti e sulle quali grava l’obbligo di

pubblicazione ai sensi del Dlgs. 33/2013 e della normativa correlata;

o proseguire regolarmente nell’attività di monitoraggio dell’area, vigilando in

particolare sulla completezza e pertinenza dei dati pubblicati, sul loro tempestivo

aggiornamento e sul progressivo miglioramento dell’accessibilità (saranno

9 Ove non sia precisato l’anno, l’obiettivo o azione si intende fissato per l’anno in corso (2015) e/o per ciascuno degli anni del triennio considerato.

Page 50: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

11

gradualmente eliminati – ove possibile – o sostituiti i file in formato non

lavorabile);

o arricchire tale area di contenuti ulteriori che fungano da ponti di raccordo capaci

di colmare vuoti informativi ed aumentare la leggibilità dell’azione

amministrativa dell’Istituto da parte del cittadino, citando ad es. le fonti

normative dell’obbligo di pubblicazione dei dati e fornendo ove possibile

chiarimenti circa il senso e l’utilità di ciò che viene pubblicato (al di là dell’obbligo

di legge); (2016)

o riorganizzare in modo più razionale le sottosezioni contenenti una gran quantità

di informazioni (ad es. la sottosezione Atti generali, contenuta nella sezione

Disposizioni generali); (2016)

o adottare una procedura formale che garantisca la regolarità e la tempestività dei

flussi informativi coinvolgendo in maniera sistematica e coordinata le strutture

competenti [cfr. cap. 6, par. c)]; (2016)

Indicatori: N. degli inserimenti effettuati in un anno nell’area “Amministrazione

trasparente” del sito web / N. degli inserimenti effettuati nell’anno

precedente (t=adempimento, t=accessibilità, t=accountability)

Avvenuta/mancata adozione della procedura formale nell’anno 2016

(t=accountability)

c. Consolidare un dialogo stabile, attivo, collaborativo con gli utenti e gli stakeholder

ricorrendo anche alle seguenti azioni:

o avviare alcune azioni di Brand management (Sponsorship ed Engagement, Total

branding, Brand extension) e sistematiche indagini reputazionali e di customer

statisfaction, utilizzando anche i punti di contatto gli utenti;

o tenere informati gli stakeholder esterni e interni sul processo di modernizzazione

in atto nell’Istituto;

o potenziare l’engagement attraverso il sostegno e la promozione di community

sul web per i vari target e la creazione di un vero e proprio “social media

system”;

Indicatori: Avvenuto/mancato avvio delle indagini reputazionali (t=accountability) e di

customer satisfaction

N. di followers Twitter e delle visualizzazioni di Youtube e Slideshire rispetto all’anno precedente (t=accessibilità);

N. di riscontri efficaci alle email dei cittadini / totale delle email ricevute dai cittadini (t=accountability);

N. di riscontri forniti dal Cont@ct Centre / Totale delle richieste pervenute (t=accountability).

Page 51: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

12

d. Valorizzare l’accesso all’informazione statistica e ai prodotti della statistica ufficiale, anche

attraverso le seguenti azioni:

o implementare le azioni sul fronte tecnologico al fine di realizzare un sito

responsive, in grado cioè di adattare dimensioni e distribuzione del contenuto in

base al mezzo utilizzato per la visualizzazione;

o modificare la home page per consentire l'accesso immediato ai dati di alta

priorità (riposizionamento degli spazi, revisione dei menu, ampliamento dei

contenuti delle pagine di “argomento”, creazione di aree tematiche mirate per

segnare il passaggio dalla mera diffusione dei numeri al racconto dei fenomeni e

offrire le informazioni con un taglio trasversale rispetto ai tradizionali “temi”);

o realizzare più agevoli forme di navigazione dei documenti di programmazione e

dei metadati relativi ai lavori statistici, nonché di indirizzamento ai siti dei

soggetti titolari in cui tali prodotti sono esposti;

Indicatori: N. di visitatori del sito web Istat rispetto all’anno precedente

(t=accessibilità)

N. di pagine del sito web Istat visitate rispetto all’anno precedente

(t=accessibilità)

N. di visitatori Rivaluta.it, E-Biblio e I.Stat rispetto all’anno precedente

(t=accessibilità)

Tempestività (in minuti) della pubblicazione su web dei comunicati stampa

rispetto alla data di rilascio / Tempestività (in minuti) nell’anno precedente

(t=accessibilità)

N. di microdati validati per tutte le rilevazioni dell’Istat archiviati in ARMIDA rispetto all’anno precedente (t=accessibilità);

N. di metadati caricati su I.Stat rispetto all’anno precedente (t=accessibilità);

N. di progetti di ricerca che utilizzano dati del laboratorio ADELE rispetto all’anno precedente (t=accessibilità).

e. Potenziare la disponibilità di Open data (dati aperti, pubblici, scaricabili e utilizzabili,

microdati disponibili on the fly) ponendo attenzione alla loro effettiva riusabilità,

incorporabilità, modificabilità, condivisibilità e, soprattutto, all’individuazione delle

informazioni da far emergere (2016).

Indicatore: N. di accessi agli Open data rispetto all’anno precedente (t=accessibilità)

Page 52: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

13

5. Le misure e le iniziative intraprese per il coinvolgimento degli stakeholder

L’Istat, quale ente di produzione della statistica ufficiale, si rivolge a una vasta e differenziata

platea di stakeholder esterni. L’Istituto entra quotidianamente in contatto con media, decision

maker, associazioni di categoria e di consumatori, comunità scientifica, istituzioni nazionali e

internazionali, PA centrale e territoriale, oltre che con le imprese e i cittadini. Ciò avviene

attraverso molteplici canali di interazione: sito Web istituzionale, portale del Sistan, newsletter

(istituzionale e di prodotto), Contact Centre, sportello telematico per l’erogazione di

informazioni ai cittadini, Infopoint, CIS regionali, biblioteca, ufficio stampa, eventi, audizioni

parlamentari. Vi è anche un’interazione tra produzione e stakeholder in veste di rispondenti

attraverso i diversi sistemi di Data Collection, quali il Portale delle Imprese.

Da tempo l’Istat ha costituito anche luoghi istituzionali di confronto con gli utenti specialistici

dell’informazione statistica, come gli 11 circoli di qualità del Sistan10, i gruppi di lavoro nazionali

e internazionali su temi specifici e la Commissione degli utenti dell’informazione statistica

(CUIS)11, la quale ha il compito di rilevare i bisogni informativi dell’utenza e di proporre iniziative

per migliorare la trasparenza dell’informazione statistica ufficiale. Accedendo al portale del

Sistan (www.sistan.it) è possibile ottenere informazioni sulle attività della Commissione,

chiedere di prendere parte agli incontri, partecipare alle consultazioni aperte e contribuire alla

discussione attraverso la community.

All’inizio del 2015 ruolo e attività della CUIS sono stati ulteriormente rilanciati attraverso

l’organizzazione di un’iniziativa che ha visto il coinvolgimento, oltre che dei membri CUIS, dei

direttori e di personale Istat attivo nei circoli di qualità. Sono stati predisposti 5 tavoli paralleli di

ascolto e riflessione all’interno di alcuni macro-temi riassuntivi dell’intero spettro della

programmazione statistica. Le prime evidenze sono state oggetto di una discussione plenaria

che prosegue su altrettanti tavoli virtuali attivati nella Community. I risultati finali costituiranno

il punto di partenza del processo di programmazione dell’offerta statistica dell’Istat e degli altri

enti Sistan che partecipano al Programma statistico nazionale (PSN).

Tra le innovazioni scaturite si segnalano la progettazione e il rilascio nel 2015 di un sistema

informativo per facilitare l’accesso e la fruizione del PSN, corredato da un motore di ricerca che

consente di accedere, anche agli utilizzatori non esperti, ai contenuti tramite ricerche per

parole chiave, o selezionando i lavori statistici per argomento o ente produttore. L'esperienza

ha mostrato che il sistema delle Community incontra resistenze ad essere diffusamente

utilizzato da utenti poco adusi a interagire in ambiente social network; pertanto tale strumento

sarà affiancato da forme di coinvolgimento più dirette. A fine 2015 scade l'attuale composizione

10 Gruppi di lavoro permanenti istituiti per ciascuno dei settori di interesse in cui si articola il Programma statistico nazionale (PSN). 11 Istituita nel 2011, la CUIS è composta dai rappresentanti di 37 istituzioni e soggetti, pubblici e privati: esponenti della società civile quali organizzazioni civiche e di volontariato, organi costituzionali e a rilevanza costituzionale, centri studi e società scientifiche, regioni e comuni, associazioni delle imprese, soggetti rappresentanti del movimento per l'open data e dei mass-media.

Page 53: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

14

della CUIS; nell'ambito del processo di modernizzazione dell'Istituto, essa verrà ricostituita allo

scopo di rendere l'ascolto dell'utenza ancora più diffuso e capillare.

Il 24 e 25 novembre 2014 si è svolta all'Università di Roma “Sapienza” la I Conferenza

Internazionale rivolta a metodologi, produttori e utilizzatori di statistiche europee, dal titolo

“Conference of European Statistics Stakeholders”, organizzata e promossa da FENStatS

(Federation of National Statistical Societies), Eurostat, ESAC (European Statistical Advisory

Committee), Istat, SIS-VSP (Gruppo SIS sulla valorizzazione delle statistiche pubbliche) e dal

Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Ateneo romano, con l’obiettivo di migliorare il dialogo

tra metodologi, produttori e utilizzatori di statistiche europee e di promuovere lo sviluppo del

Sistema statistico europeo verso gli obiettivi di modernizzazione 2020. La Conferenza ha

rappresentato un’occasione anche per esplorare gli strumenti che consentono di confrontare e

condividere le migliori pratiche di produzione, le modalità innovative di visualizzazione e

comunicazione della statistica e le nuove metodologie per la raccolta e analisi dei dati.

Entrando nel merito delle attività specifiche riconducibili alle singole strutture dell’Istituto, la

Direzione centrale per la diffusione e la comunicazione dell’informazione statistica (DCDC) nel

2014 ha rinnovato le modalità di lavoro e gli strumenti adottati per migliorare il rapporto con i

diversi pubblici in un’ottica di e-Participation: nuova Sala stampa online che lavora e dialoga con

una gamma di pubblici molto più vasta rispetto al tradizionale target di giornalisti; realizzazione

di numerose infografiche e set di grafici interattivi, scaricabili ed esportabili; leggero restyling

della home page, di molte sezioni interne e rafforzamento del motore di ricerca del sito web

dell’Istat; ampliamento degli strumenti di ascolto e interazione con i visitatori e gli utenti, come

i feedback (analizzati settimanalmente per garantire azioni tempestive a fronte delle

segnalazioni fornite) e i questionari di customer satisfaction; potenziamento della presenza sui

social network; consolidamento della strategia di valorizzazione dell’attività di ricerca e

produzione dell’ente e delle alleanze strategiche stipulate con la realizzazione di 111 eventi. La

sfida della Direzione, nel triennio 2015-2017, sarà quella di implementare una strategia

finalizzata al consolidamento di un dialogo stabile, attivo, collaborativo con gli utenti e gli

stakeholder.12

La diffusione dell’informazione statistica sarà basata su diverse azioni, tra cui le più importanti

riguarderanno:

i) profilazione degli utenti per offrire servizi/prodotti personalizzati attraverso canali

dedicati che rendono le informazioni prodotte più accessibili e fruibili;

ii) creazione di “servizi” incorporati ai dati per accrescere il valore degli stessi;

iii) sfruttamento della digitalizzazione con una strategia multicanale;

iv) monitoraggio del processo di comunicazione e diffusione attraverso sistemi di

misurazione dell’impatto delle iniziative.

Dal 2015, per garantire la massima rispondenza alle esigenze degli utenti, tutte le innovazioni

dei prodotti e servizi saranno effettuate sulla base dei feedback risultanti dalle diverse iniziative

12 Cfr. l’obiettivo specifico c. in materia di trasparenza.

Page 54: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

15

di customer satisfaction (questionario annuale, web analytics, contact centre), e sarà a pieno

regime il sistema integrato di monitoraggio dei comportamenti dell’utenza e di analisi dei

fabbisogni. L’Istat nel prossimo triennio si misurerà ancora di più nella presenza e interazione

con i social media e in attività come monitoraggio della Rete e della reputation online, verranno

realizzati press kit multimediali, Newsroom sul web, infografiche dinamiche. Il sito Istat sarà

orientato, oltre che al potenziamento del sistema tassonomico e del web design mirato alla

ricerca delle informazioni, alla valorizzazione dei contenuti interattivi e visuali, alla realizzazione

di spazi dedicati ai contenuti in formati open e riutilizzabili al fine di conquistare nuove fasce di

utenza con esigenze informative specifiche e al tempo stesso estremamente ampie e

dettagliate.

Il sito sarà inoltre oggetto di interventi mirati a una maggiore valorizzazione dell’accesso

all’informazione statistica.13

La Direzione centrale per lo sviluppo e il coordinamento della rete territoriale e del Sistan

(DCSR), per il triennio 2015-2017, intende consolidare e sviluppare le azioni intraprese negli anni

precedenti e, al contempo, si propone di mettere in atto nuove iniziative volte a favorire la

trasparenza.14 Dopo le esperienze realizzate nell’ultimo triennio, nel corso del quale sono state

effettuate 101 iniziative di peer review presso gli enti del Sistan per monitorare l’applicazione

del Codice italiano delle statistiche ufficiali sui principi e le regole della qualità da rispettare,

altre iniziative saranno intraprese anche con azioni di ritorno per la verifica del recepimento

delle raccomandazioni espresse. Una parte importante di queste attiene agli aspetti di

diffusione delle statistiche, in merito ai quali sono state emanate apposite Linee guida per gli

enti della rete Sistan e che vedranno ulteriormente potenziata la funzione di informazione

continua su prodotti, progetti, eventi e iniziative congiunte svolta attraverso il Portale

www.sistan.it.

La Direzione centrale per lo sviluppo dei sistemi informativi e dei prodotti integrati, la gestione

del patrimonio informativo e la valutazione della qualità (DCIQ), nell’ambito delle iniziative che

mirano a conoscere e analizzare le esigenze informative degli utenti, attuerà un piano di lavoro

per raccogliere informazioni strutturate riguardo alla soddisfazione per l’offerta di metadati e,

più in generale, sulla qualità, avvalendosi anche dei risultati della ricognizione preliminare svolta

nel 2014. Proseguirà inoltre nel corredare i sistemi di diffusione dei dati con informazioni

metodologiche e indicatori che permettano un migliore utilizzo degli stessi. A tal fine nel 2014

sono state rilasciate sul sito web dell’Istat le schede “Qualità in breve”, che contengono

informazioni di sintesi e standardizzate sulla qualità delle rilevazioni dell’Istat, riassumendone

gli elementi salienti e riportando alcuni importanti indicatori (numero di rispondenti,

dimensione della popolazione contattata, tempestività dei risultati).

La Direzione centrale per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (DCIT), in

materia di innovazioni previste dall’Agenda Digitale Italiana circa gli aspetti di front-end,

13 Cfr. l’obiettivo specifico e. in materia di trasparenza. 14 Idem.

Page 55: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

16

implementerà iniziative finalizzate ad operare una significativa trasformazione dei processi di

diffusione dei dati nell’ottica di facilitare l’accesso all’informazione statistica e l’interazione con

il rispondente. Per accrescere i livelli dei servizi offerti, una grande attenzione sarà posta alle

modalità di erogazione multicanale dei servizi, con particolare riferimento agli accessi da

dispositivi mobile. Con riferimento agli aspetti di back end, in accordo col change management in

atto, è in corso di avvio il processo di ICT audit interno, che sarà consolidato nel triennio 2015-

2017.

Con riferimento agli stakeholder interni, il rilascio della nuova Intranet renderà disponibile un

web in grado di ottimizzare i processi informativi a supporto della strategia complessiva

dell’Istituto. Per il potenziamento del senso di appartenenza dei dipendenti verranno utilizzati,

in una logica integrata, strumenti editoriali multimediali finalizzati a favorire ulteriormente

l’allineamento della conoscenza delle attività dell’Istituto attraverso la definizione di un vero e

proprio palinsesto di contenuti a sostegno dei processi di condivisione. Un’adeguata

innovazione tecnologica ed organizzativa permetterà la razionalizzazione delle attività di

gestione delle risorse umane: l’avvio del nuovo sistema informativo del personale consentirà la

semplificazione dei processi amministrativi e, a risorse date, produrrà una maggiore efficienza e

trasparenza delle attività, nonché una maggiore integrazione dei processi trasversali. La

gestione delle assenze e delle istanze nelle materie di competenza avverrà in modalità web

based, al fine di digitalizzare i flussi documentali per una maggiore tracciabilità e accesso.

a. Iniziative di comunicazione in materia di trasparenza, di promozione della cultura

dell’integrità, di diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati

In termini di promozione della cultura dell’integrità si segnalano, in particolare, la Giornata della

trasparenza e la formazione del personale in materia di anticorruzione, per la quale si rinvia al

PTPC 2015-2017. Quanto alla diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati, oltre

alla pubblicazione sul sito istituzionale prevista dalla legge, si provvederà a pubblicizzare il

Programma sulla intranet dell’Istituto, anche disgiuntamente dal PTPC, in linea con la strategia

di potenziamento del senso di appartenenza dei dipendenti (già in atto a proposito del

processo di modernizzazione) che può essere ottenuto, nel lungo termine, attraverso la

regolare e chiara comunicazione delle interconnessioni fra le varie attività dell’Istituto, così da

rendere trasparenti, in primo luogo, le iniziative intraprese dalla governance per il

raggiungimento degli obiettivi fissati.

b. Organizzazione della Giornata della trasparenza e risultati attesi

Le Giornate della trasparenza, ai sensi dell’art. 11, comma 6 del Dlgs. n. 150/2009 e del Dlgs.

33/2013, sono strumenti di coinvolgimento degli stakeholder attraverso la presentazione alle

associazioni di consumatori e utenti, ai centri di ricerca e ad ogni altro osservatore qualificato,

del Piano e della Relazione sulla performance nonché del Programma triennale per la

trasparenza e l’integrità, stimolando la raccolta di feedback. Sempre in ragione della complessa

fase di modernizzazione in cui l’Istituto è attualmente coinvolto, la III Giornata della

trasparenza Istat si svolgerà nel corso del 2016, presumibilmente nell’ambito della XII

Page 56: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

17

Conferenza nazionale di statistica. L’evento potrà rappresentare l’occasione per condividere

best practice ed esperienze significative. Gli obiettivi strategici della Giornata sono

essenzialmente i seguenti:

l’individuazione delle informazioni di concreto interesse per la collettività degli utenti;

il coinvolgimento del cittadino, direttamente e/o attraverso strutture rappresentative,

nell’attività dell’Istat, al fine di migliorare la qualità dei servizi e il controllo sociale.

Per evitare che l’evento si riduca a momento di confronto occasionale, l’Istituto porrà

particolare attenzione sia all'attività di pianificazione sia a quella di elaborazione dei feedback,

attraverso le seguenti azioni:

profilazione ex-ante dei target esterni ed interni che si vogliono coinvolgere e sui quali

esercitare attività di comunicazione mirata;

preparazione dei contenuti, eventualmente coinvolgendo in via preventiva gli stakeholder

stessi, per finalizzare l’organizzazione della Giornata alle concrete esigenze di conoscenza

dei partecipanti;

pianificazione di un’attenta regia al fine di consentire gli interventi dei partecipanti e uno

spazio adeguato al dibattito;

definizione della metodologia e degli strumenti di raccolta, analisi, elaborazione e

restituzione dei feedback emersi nel corso dell’evento.

6. Il processo di attuazione del Programma

a. La sezione “Amministrazione Trasparente”: struttura e contenuti

Così denominata dall’art. 9 del Dlgs. 33/2013 che ha altresì incrementato gli obblighi di

pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, la parte di sito web dell’Istituto

denominata Amministrazione Trasparente è stata sottoposta nel 2014 ad una ricognizione

complessiva dei contenuti informativi pubblicati al fine di individuare le aree ancora carenti e/o

non conformi al dettato normativo, con altresì il proposito di tentare, ove possibile, la

formulazione di proposte di miglioramento e di unificazione delle prassi di adempimento già

esistenti. Tale lavoro si è reso necessario per via del fatto che tra il 23 ottobre 2013 e il 22 aprile

2014 l’incarico di Responsabile della trasparenza è risultato vacante, generando, di

conseguenza, l’interruzione delle attività di presidio in materia.

Si è provveduto pertanto alla ricognizione dei dati e delle informazioni già presenti effettuando

una prima analisi della loro correttezza e pertinenza e procedendo quanto più possibile –

ottenuto l’assenso del Responsabile della trasparenza e in collaborazione con le strutture

competenti per il tramite della Rete dei referenti – alla loro correzione, integrazione e

aggiornamento. Ciò ha consentito di avviare un’attività di monitoraggio dell’area

Amministrazione trasparente da svolgere in modo regolare e accurato; l’attività di ricognizione

e di analisi ha inoltre generato la formulazione di proposte di miglioramento della fruibilità dei

dati pubblicati.

Page 57: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

18

Sono stati infine individuati i seguenti criteri di qualità per la trasparenza=adempimento cui

attenersi relativamente alle informazioni e ai dati da pubblicare:

Comprensibilità: l’informazione pubblicata deve essere sufficientemente chiara anche

per un’utenza non specialistica;

Razionalità: l’informazione pubblicata non deve essere ridondante ovvero non deve

eccedere il messaggio (ciò che si intende comunicare pubblicando tale informazione),

atteso che un eccesso di informazione riduce, anziché aumentare, la trasparenza

dell’informazione stessa;

Completezza: l’informazione pubblicata non deve essere carente ovvero non deve

occultare alcun elemento necessario ad una piena leggibilità dell’azione amministrativa;

Standardizzazione: l’informazione pubblicata deve esserlo secondo modalità che – nei

limiti del possibile – si ripetono uguali nel tempo (stesso formato, stessa area o

sottosezione, ecc.), così da agevolarne la reperibilità;

Coerenza: l’informazione pubblicata deve essere in linea non solo con la normativa

vigente ma anche – nella sostanza – con il resto delle notizie rese pubbliche;

Tempestività: l’informazione pubblicata deve esserlo in tempo utile (al di là delle

eventuali prescrizioni di legge).

b. Accesso civico

Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) considera l’accesso civico uno degli strumenti di

perseguimento degli obiettivi di trasparenza amministrativa ai fini della prevenzione della

corruzione e dell’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. In coerenza con quanto

disposto dall’art. 5 del Dlgs. 33/2013, che ha disciplinato per la prima volta l’istituto in oggetto e

al quale si rinvia per i dettagli procedurali, l’Istat ha attivato un indirizzo di posta elettronica

([email protected]) al quale ogni soggetto interessato può inoltrare la richiesta di

documenti, informazioni e dati oggetto di pubblicazione obbligatoria o che l’Amministrazione

non ha ancora provveduto a rendere disponibili sul sito istituzionale www.istat.it. L’accesso

civico va tenuto distinto dal diritto di accesso ai documenti amministrativi, la cui disciplina è

contenuta nella legge 241/1990 (Capo V).

La richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione

soggettiva del richiedente, non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al

Responsabile della trasparenza il quale, ai sensi del suddetto art. 5, comma 2, si pronuncia in

ordine alla richiesta e, in virtù dell’art. 43, comma 4, ne controlla e ne assicura la regolare

attuazione.

Le pubbliche amministrazioni e, più in generale, tutti i soggetti indicati nell’art. 11 del Dlgs.

33/2013, sono tenute ad adottare autonomamente le misure necessarie al fine di assicurare

l’efficacia di tale istituto, ed è compito del Responsabile della trasparenza controllarne e

assicurarne la regolare attuazione (art. 43, comma 4, del Dlgs. 33/2013). Nel caso dell’Istat, il

Responsabile della trasparenza (nonché Direttore Generale reggente sino al 31 gennaio 2015)

ha disposto che la casella [email protected] fosse gestita unicamente dal proprio ufficio di

Page 58: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

19

segreteria con il doppio intento di evitare sia la possibile perdita di informazioni che

l’affidamento della casella ad una sola persona, assicurandosi altresì un immediato accesso alle

richieste pervenute.

Con riferimento all’anno 2014, sono pervenute in totale alla casella [email protected]

cinque richieste, di cui due relative all’assolvimento degli obblighi di pubblicazione dei dati e tre

valutate come “non attinenti”. Per una delle due richieste ritenute pertinenti è stato

tempestivamente dato corso all’integrazione e all’aggiornamento dei dati pubblicati.

c. Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi

informativi

Come noto, gli obblighi di pubblicità stabiliti dalla normativa vigente a carico delle

amministrazioni sono numerosi e, soprattutto, soggetti a scadenze e ritmi di aggiornamento

differenziati; “assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi” richiede pertanto

precisi accorgimenti volti a rendere costante la collaborazione dei diversi soggetti coinvolti

nella “manutenzione” dell’area Amministrazione trasparente del sito istituzionale, atteso che –

attualmente – le operazioni di monitoraggio e/o aggiornamento non risultano pienamente

automatizzate.

In questo senso è risultata fondamentale, come già segnalato, la costituzione della Rete dei

referenti Istat per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza. I referenti hanno infatti

il compito, fra gli altri, di “svolgere attività informativa nei confronti del Responsabile … della

trasparenza” circa le azioni in materia di trasparenza svolte dai dirigenti responsabili delle

strutture su cui gravano gli obblighi di pubblicità, nonché di “monitorare il corretto

adempimento degli obblighi normativi in materia di trasparenza, a cura delle strutture di

competenza”. È quindi affidata loro una importante funzione di raccordo volta a mantenere

quanto più possibile scorrevoli i flussi informativi tra le direzioni, competenti per i dati sui quali

grava l’obbligo di pubblicazione, e il Responsabile della trasparenza, assicurando la

pubblicazione dei dati stessi nei modi e nei termini previsti dalla legge.

Sin dall’entrata in vigore del Dlgs. 150/2009, il Responsabile della trasparenza Istat e il Direttore

centrale della diffusione e della comunicazione dell’informazione statistica (responsabile del

sito web dell’Istituto) hanno concordato una prassi per l’aggiornamento delle informazioni da

pubblicare, successivamente riformulata come segue:

i) le modifiche alla struttura dell’area Amministrazione trasparente vengono inviate

direttamente dal Responsabile della trasparenza ([email protected])

alla redazione del sito web ([email protected]), mettendo in copia il Direttore

centrale della diffusione e della comunicazione dell’informazione statistica;

ii) su indicazione del referente competente per la trasparenza, i dati da pubblicare o

da aggiornare vengono inviati dall’ufficio del dirigente responsabile (casella di

posta della Direzione o del Servizio competenti) alla redazione del sito web,

Page 59: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

20

mettendo in copia il Direttore centrale della diffusione e della comunicazione

dell’informazione statistica e il Responsabile della trasparenza;

iii) la redazione del sito web invia a tutti i destinatari la comunicazione di aver preso in

carico la richiesta [sia di tipo i) che di tipo ii)];

iv) la redazione del sito web provvede alla pubblicazione sulla base del silenzio-

assenso del dirigente responsabile della pubblicazione e del Responsabile della

trasparenza;

v) a pubblicazione avvenuta, la redazione del sito web invia un’e-mail in cui comunica

di avere effettuato il caricamento on-line e chiede altresì una verifica di

conformità;

vi) il referente competente per la trasparenza (o, in alternativa, l’ufficio del dirigente

responsabile dei dati da pubblicare) comunica alla redazione del sito web l’esito

della verifica di conformità.

Il nodo critico delle misure organizzative che si intendono adottare, come anche delle iniziative

di monitoraggio indicate a seguire, deriva dalla consapevolezza che l’iniziativa che dà impulso

alle differenti attività non è automatica bensì affidata a singoli soggetti, con i rischi di

affidabilità e/o errore umano che ne derivano. Tale criticità di fondo – che non può essere del

tutto superata – può essere tuttavia mitigata con la ripartizione delle funzioni di

monitoraggio/controllo fra più soggetti, la previsione di tempistiche di controllo diverse e la

formalizzazione della suddetta prassi in una procedura in senso stretto.15

Le norme vigenti sono di aiuto allorché individuano più soggetti con competenze e

responsabilità diverse in rapporto agli obblighi di pubblicità e trasparenza; tuttavia, al fine

aumentare la sinergia fra tali attori, sarà resa più evidente l’apposita sezione “Trasparenza,

valutazione e merito” della intranet (in modo simile a quanto attualmente previsto per il

Progetto di modernizzazione), integrandola altresì – progressivamente – con i principali testi

normativi, le delibere ANAC di interesse e ogni altra documentazione e informazione possa

risultare utile ai dipendenti per inquadrare la numerosità degli obblighi previsti nel processo più

ampio che lega la trasparenza alla prevenzione della corruzione e al ciclo della performance.

d. Misure di monitoraggio e di vigilanza interne sull’attuazione degli obblighi di

trasparenza a supporto dell’attività di controllo dell’adempimento da parte del

Responsabile della trasparenza.

I ruoli di monitoraggio degli adempimenti previsti a regime dall’Istituto nel triennio in esame

sono i seguenti:

Rete dei referenti di struttura: la loro funzione di raccordo fra la Direzione o Servizio

competente responsabile delle informazioni e dei dati da pubblicare16 e il Responsabile

della trasparenza si esprime anche nel monitoraggio continuo delle sezioni e

sottosezioni dell’area Amministrazione trasparente interessate, al fine di mantenere 15 Cfr. l’obiettivo specifico b. in materia di trasparenza. 16 Art. 43, comma 3, Dlgs. 33/2013.

Page 60: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I ORRUZION … · Scala di valutazione dell’impatto sulle fasi del processo, a seguito del verificarsi del rischio di corruzione, in termini

All.5-Aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Istat – Anni 2015-2017 ________________________________________________________________________________

21

costante l’impulso al loro aggiornamento nei modi e nei tempi stabiliti dal Dlgs. 33/2013

e riportati nel prospetto allegato alla deliberazione n. 50/2013 dell’A.N.AC.;

Responsabile della trasparenza: la ricezione per conoscenza delle email di

aggiornamento delle varie sezioni e sottosezioni gli consente un riscontro immediato

delle attività di pubblicazione aventi ad oggetto l’area Amministrazione trasparente; egli

effettua, altresì, un monitoraggio trimestrale complessivo di tutta l’area, e dà

disposizioni, ogni volta che lo ritenga opportuno, volte a migliorare l’organizzazione dei

dati pubblicati in termini di razionalità e comprensibilità, pur nel rispetto della struttura

generale stabilita dall’Allegato 1 al Dlgs. 33/2013.

La vigilanza interna sull’attuazione degli obblighi di trasparenza è prevista dagli artt. 43 e 44 del

Dlgs. 33/2013. Ai sensi dell’art. 43, e in aggiunta a quanto appena esposto, il Responsabile della

trasparenza è tenuto a segnalare “all’organo di indirizzo politico, all’Organismo indipendente di

valutazione (OIV), all’Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all’ufficio di

disciplina i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione”,17 oltre a

controllare e assicurare “la regolare attuazione dell’accesso civico”.18

La vigilanza attribuita dalla legge all’Organismo indipendente di valutazione (OIV)19 riguarda

principalmente l’attestazione dell’assolvimento degli obblighi (da sottoporre all’Autorità

Nazionale Anticorruzione entro il 31 gennaio di ogni anno con riferimento all’anno precedente,

secondo le Delibere ANAC nn. 71 e 77 del 2013) e la verifica della congruenza fra gli obiettivi

indicati nel Piano della performance e quelli stabiliti dal Programma della trasparenza, con

valutazione dei rispettivi indicatori.

17 Art. 43, comma 1, Dlgs. 33/2013. 18 Art. 43, comma 4, Dlgs. 33/2013. 19 Art. 44, comma 1, Dlgs. 33/2013, art. 14, comma 4, lettera g), Dlgs. 150/2009.