Messaggi mediatici e realtà -...

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Lodi Numero 2 Aprile 2011 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.signoreesignori.it Con occhi di donna Le volontarie Spi si raccontano A pagina 2 Amministrative votare è importante A pagina 4 Referendum: unica occasione per decidere noi A pagina 4 Affittopoli: a chi giova? A pagina 4 Reversibilità, invalidità 2011 A pagina 5 PedalAuserSpi La terza edizione A pagina 6 Quale futuro per la città di Lodi? A pagina 7 Per ri-costruire un’alternativa di vita A pagina 7 Le nostre sedi Indirizzi e permanenze A pagina 8 Mille progetti per la coesione sociale A pagina 8 Messaggi mediatici e realtà di Loris Manfredi* (Continua a pagina 2) A Milano le scorse settima- ne, il giorno della prima udienza di uno dei suoi pro- cessi, Berlusconi ha preferi- to non presentarsi in tribu- nale per partecipare a una iniziativa della ministra Brambilla dove, riportato da tutti i Tg, è stato annunciato che, per rispondere alle cri- tiche di chi dice che non si affrontano i problemi veri del paese, verranno aperti 5mila punti per ascoltare e aiutare le famiglie. Confesso di essere rimasto allibito: ma come si fa a spa- rare messaggi di questo ti- po, speculando sui bisogni, le difficoltà della gente nor- male? Come si fa a conti- nuare a governare tramite messaggi pubblicitari? Ho pensato: “Ma vengano a parlare coi nostri attivisti Spi, che solo nello scorso an- no, nelle cinquantadue per- manenze sul Lodigiano, han- no parlato e aiutato oltre 15mila persone”; oppure par- lino pure con gli attivisti pensionati di Cisl e Uil che (pur dimostrandosi le loro organizzazioni organiche al- le scelte del Governo e tese a escludere la Cgil) quando operano sul territorio si misu- rano con gli stessi problemi. E mi sono tornate in mente tante esperienze vissute nei mesi passati. La signora, che viene a fare il Red e che con una semplici- tà commovente, in dialetto, ci dice: “l’anno scorso ave- vamo più soldi in banca, per- ché con mio marito voleva- mo essere sicuri, alla nostra morte, di non pesare sui figli per le spese del funerale e del cimitero. Però mio figlio è rimasto senza lavoro, ha il mutuo e abbiamo deciso che è meglio pensare alle case dei vivi invece che a quelle dei morti. Se però continua così, non ce ne sarà più né per i vivi né per i morti”. E intanto si lancia il mes- saggio che stiamo meglio di altri, che la Banca d’Italia sbaglia i dati sulla disoccu- pazione e che l’Italia ha un grosso risparmio delle famiglie. O l’altra signora che, per la social card, venne a prote- stare: “la televisione ha det- to che mi spetta, ma voi mi dite invece che sono fuori dai parametri e che non mi spetta, perché siete contro il Governo Berlusconi”, e do- po due mesi, vista la non at- tivazione della carta, corret- tamente telefonò per scu- sarsi e per dirci che era vero, Ritiro tessere Spi Come abbiamo già comunicato nel precedente numero, quest’anno per ogni iscritta o iscritto allo Spi dobbiamo raccogliere un nuovo consenso alla privacy. Ringraziamo le centinaia e centinaia di iscritti che sono già venuti pres- so le nostre sedi e permanenze a ritirare la tessera e a fir- marci il consenso alla privacy. È anche un momento im- portante per parlare insieme, per confrontarci sui pro- blemi dei singoli e del paese. Chiediamo a coloro che non l’hanno ancora fatto di passare presso le nostre sedi e permanenze, che trovate tutte elencate nell’ultima pagi- na del giornale. Coloro che avessero dei problemi pos- sono telefonarci, e provvederemo, come già stiamo fa- cendo, alla consegna direttamente presso l’abitazione; concorderemo preventivamente la nostra visita, in modo da garantire la vostra sicurezza rispetto a qualche ma- lintenzionato o truffatore. Grazie per l’aiuto e la colla- borazione che ci state dando. Il 6 maggio i pensionati saranno in tutte le piazze d’Italia insieme a lavoratori, giovani, disoccupati in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil. Pensionati e anziani ricordano a tutti come questo governo, “il governo del fare”, abbia ridotto le pensioni, aumentato le tasse, ridotto le tutele cancellando anche il fondo nazionale per la non autosufficienza oltre a quelli dedicati alle politiche sociali. Tutto questo mentre l’evasione fiscale e la corruzione hanno raggiunto livelli mai visti prima. A pagina 3

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Lodi

Numero 2Aprile 2011

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.signoreesignori.it

Con occhi di donnaLe volontarie Spisi raccontano

A pagina 2

Amministrativevotare è importante

A pagina 4

Referendum: unica occasione per decidere noi

A pagina 4

Affittopoli:a chi giova?

A pagina 4

Reversibilità,invalidità 2011

A pagina 5

PedalAuserSpiLa terza edizione

A pagina 6

Quale futuroper la città di Lodi?

A pagina 7

Per ri-costruireun’alternativadi vita

A pagina 7

Le nostre sediIndirizzi e permanenze

A pagina 8

Mille progettiper la coesionesociale

A pagina 8

Messaggi mediatici e realtàdi Loris Manfredi*

(Continua a pagina 2)

A Milano le scorse settima-ne, il giorno della primaudienza di uno dei suoi pro-cessi, Berlusconi ha preferi-to non presentarsi in tribu-nale per partecipare a unainiziativa della ministraBrambilla dove, riportato datutti i Tg, è stato annunciatoche, per rispondere alle cri-tiche di chi dice che non siaffrontano i problemi veridel paese, verranno aperti5mila punti per ascoltare eaiutare le famiglie.Confesso di essere rimastoallibito: ma come si fa a spa-rare messaggi di questo ti-po, speculando sui bisogni,le difficoltà della gente nor-male? Come si fa a conti-nuare a governare tramitemessaggi pubblicitari?Ho pensato: “Ma vengano aparlare coi nostri attivistiSpi, che solo nello scorso an-no, nelle cinquantadue per-manenze sul Lodigiano, han-no parlato e aiutato oltre15mila persone”; oppure par-lino pure con gli attivisti

pensionati di Cisl e Uil che(pur dimostrandosi le loroorganizzazioni organiche al-le scelte del Governo e tesea escludere la Cgil) quandooperano sul territorio si misu-rano con gli stessi problemi.E mi sono tornate in mente

tante esperienze vissute neimesi passati.La signora, che viene a fare ilRed e che con una semplici-tà commovente, in dialetto,ci dice: “l’anno scorso ave-vamo più soldi in banca, per-ché con mio marito voleva-

mo essere sicuri, alla nostramorte, di non pesare sui figliper le spese del funerale edel cimitero. Però mio figlioè rimasto senza lavoro, ha ilmutuo e abbiamo deciso cheè meglio pensare alle casedei vivi invece che a quelledei morti. Se però continuacosì, non ce ne sarà più néper i vivi né per i morti”.E intanto si lancia il mes-saggio che stiamo meglio dialtri, che la Banca d’Italiasbaglia i dati sulla disoccu-pazione e che l’Italia haun grosso risparmio delle famiglie.O l’altra signora che, per lasocial card, venne a prote-stare: “la televisione ha det-to che mi spetta, ma voi midite invece che sono fuoridai parametri e che non mispetta, perché siete controil Governo Berlusconi”, e do-po due mesi, vista la non at-tivazione della carta, corret-tamente telefonò per scu-sarsi e per dirci che era vero,

Ritiro tessere SpiCome abbiamo già comunicato nel precedente numero,quest’anno per ogni iscritta o iscritto allo Spi dobbiamoraccogliere un nuovo consenso alla privacy. Ringraziamole centinaia e centinaia di iscritti che sono già venuti pres-so le nostre sedi e permanenze a ritirare la tessera e a fir-marci il consenso alla privacy. È anche un momento im-portante per parlare insieme, per confrontarci sui pro-blemi dei singoli e del paese. Chiediamo a coloro che nonl’hanno ancora fatto di passare presso le nostre sedi epermanenze, che trovate tutte elencate nell’ultima pagi-na del giornale. Coloro che avessero dei problemi pos-sono telefonarci, e provvederemo, come già stiamo fa-cendo, alla consegna direttamente presso l’abitazione;concorderemo preventivamente la nostra visita, in mododa garantire la vostra sicurezza rispetto a qualche ma-lintenzionato o truffatore. Grazie per l’aiuto e la colla-borazione che ci state dando. ■

Il 6 maggioi pensionati sarannoin tutte le piazzed’Italia insiemea lavoratori, giovani,disoccupatiin occasionedello sciopero generaleproclamato dalla Cgil.Pensionati e anzianiricordano a tutticome questo governo,“il governo del fare”,abbia ridottole pensioni,aumentato le tasse,ridotto le tutelecancellando ancheil fondo nazionaleper la nonautosufficienzaoltre a quelli dedicatialle politiche sociali.Tutto questo mentrel’evasione fiscalee la corruzione hannoraggiunto livellimai visti prima.A pagina 3

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2Lodi

era stata presa in giro.O quell’altra donna, 55 annidi età, 38 anni di contributi,disoccupata, venuta a chie-dere come fare per usare lapensione di reversibilità el’indennità di accompagna-mento della madre invalida(con le quali vivevano en-trambe) per “costruirsi” uncontratto di badante part-ti-me per l’assistenza alla ma-dre; così da arrivare a 40 an-ni di contributi e raggiunge-re la pensione, sperando nel-la sopravvivenza della ma-dre per altri due anni e dipoter tirare a fine mese conquel reddito rimanente unavolta pagati i contributi fi-scali e previdenziali.E mentre ci misuriamo conqueste realtà, ancora unavolta viene riproposta la so-cial card, della quale, neigrandi comuni dovrebberooccuparsene degli enti cari-

tativi (per far scena si usaaddirittura un termine de-sueto del 1300-1500, vedi ilvocabolario Zingarelli); tan-

to che subito ha risposto atono la Caritas, che di assi-stenza e di attività caritate-

voli se ne intende.Si parla di riforma epocaledella giustizia, ma fisco, eva-sione fiscale, occupazione,assistenza sociale conti-nuano a essere oggetto sol-tanto di annunci. Viviamo inun paese dove il 10% dellefamiglie possiede il 45% del-la ricchezza, dove pensiona-ti e lavoratori (compresi frai possessori del rimanente55%) coprono oltre l’80% del-le entrate Irpef; dove il po-vero paga il 27% di tasse su-gli interessi del suo contocorrente (compresa quel-l’anziana che paga il mutuodel figlio) mentre il ricco(quelli che hanno il 45% del-la ricchezza) paga il 12,5%sulle sue rendite finanziarie;dove vi sono 120 miliardi dieuro di evasione fiscale e sistimano circa 60 miliardi dieuro di corruzione; dove sifa la sanatoria “per far rien-trare i capitali” premiando gli

evasori con una tassazione del5%. Sino ad arrivare, con l’ul-timo provvedimento, a ta-gliare i fondi per l’assisten-za ai malati terminali di can-cro e alle loro famiglie perdirottarli a favore degli alle-vatori multati per le quotelatte: non ci sono soldi per ildolore e la non autosuffi-cienza, ma per coloro chehanno violato le leggi sì.Nella dichiarazione di Ber-lusconi sulla scuola pubbli-ca, devo confessare chequello che mi ha più colpitoè stato l’uso del verbo “in-culcare” (la scuola inculca…le famiglie inculcano).Rimango fermamente con-vinto che il compito sia quel-lo di educare, di fornire ainostri figli e nipoti gli stru-menti per ragionare con laloro testa, per crearsi unospirito critico; sia quello difornire esempi sui valori esui principi fondativi dellanostra convivenza civile.Penso al disgusto che si pro-va nel vedere ogni giorno

Dalla prima pagina

Messaggi mediatici e realtàsbandierato come “modoper arrivare” l’uso del pro-prio corpo da parte di alcunedonne; la prostituzione fisi-ca e intellettuale, per chia-mare le cose col loro nome,senza inventarsi termini in-glesi; penso allo sconcertonel leggere frasi del tipo “co-me premio mi darà un postoin Regione o al Parlamento”,oppure “sono interessato aun altro mandato parlamen-tare, per cui ho scelto…”;oppure nel vedere parla-mentari che sono anche le-gali del premier, e che lamattina vanno in Tribunale eal pomeriggio discutono leleggi da proporre funzionalialla difesa del premier.In questo clima, quello chepreoccupa è un sentimentodi apatia, di indifferenza, diassuefazione che si sta dif-fondendo.Le donne hanno rispostocon forza, con tutte le loromanifestazioni. Illuminanteè stato quanto visto l’8 mar-zo: l’intervento forte del Pre-

sidente Napolitano in difesadella dignità della donna ac-colto dall’applauso delledonne presenti e dalla rigidafreddezza infastidita dellaministra Gelmini (quella del-la Pubblica Istruzione, percapirci). Spero che tuttoquesto sia un punto di par-tenza affinché una consi-stente parte dei cittadini ita-liani cessi di essere un pub-blico su cui riversare mes-saggi e propaganda e ritornia essere partecipe di un ri-sveglio civile, protagonistadelle battaglie di civiltà, divalori, di identità, di demo-crazia che ci hanno caratte-rizzato negli scorsi decenni.Per questo, come Spi di Lo-di, con tutti i nostri attivistisaremo nei prossimi giorninei mercati a parlare con lagente, a distribuire un vo-lantino che, per l’appunto,abbiamo titolato “Abbiamoperso la pazienza. Ora ba-sta. L’Italia può lavorare perun futuro migliore”. ■

* Segretario generale Spi Lodi

La passione, la voglia di stare con altre persone, diparlare ad altri e aiutarli: so-no queste le motivazioni difondo su cui Renata Cabri-

ni e Maria Teresa Baroni

della lega di Casalpusterlen-go, insieme a Rosangela

Cazzola, di Lodivecchio,pongono l’accento parlandodella loro attività di volon-tariato nello Spi.“È un’attività che ho amatoda subito – racconta Renata

– già quando lavoravo inazienda ero delegata e la vo-glia di fare per gli altri l’hosempre avuta. Sono arrivataallo Spi dopo la morte di miamadre nell’autunno del 2006,ho cominciato affiancandoRenato Ballotta e poi dal2007 me la sono vista da so-la, adesso curo la perma-nenza a Senna mentre perdue pomeriggi sono a Casal-pusterlengo”.“Io all’inizio mi sono spa-ventata! – rincalza Maria

Teresa – Nonostante i tren-t’anni che ho fatto come de-legata sindacale alla Faemaquando mi sono trovata alloSpi ho trovato qualche diffi-coltà perché era tutto com-pletamente diverso dal lavo-ro sindacale fatto in azien-da. Ho cominciato nel 2002 esono stata subito alle presecon la campagna Red, cosìall’inizio fotocopiavo tutto,

mi portavo le carte a casa ela sera studiavo! I primi tem-pi mi hanno aiutata Silvio eGianna, con cui ho fatto lemie prime due permanenzea Somaglia, poi mi sono do-vuta arrangiare e quandoavevo dei problemi telefo-navo e chiedevo indicazioni”.Diversa l’esperienza di Ro-

sangela che, per anni, ha la-vorato all’Ufficio anagrafedel Comune e che nel 2007 siè sentita chiedere se volevaprovare a fare questa espe-rienza nello Spi: “e dire chequando sono andata in pen-sione desideravo chiuderecon la gente, coll’aver a chefare col pubblico… poi nem-meno dopo due mesi ero giàin lega a dare una mano. Angelo Ponzellini lo cono-scevo dai tempi in cui lavo-ravo in Comune e più di unavolta gli avevo detto che ungiorno l’avrei aiutato. Il fattodi conoscere già tante per-sone, di sapere le loro storiemi ha sicuramente aiutatanel mio volontariato in lega,come sempre la gente mi fer-ma ovunque: in piazza, neinegozi, persino al cimitero!”.Impegnate attivamente neiservizi, nella compilazionedi Red, Isee e altro sono leprime a riconoscere che co-munque come attiviste Spi“dobbiamo andare oltre –spiega Maria Teresa – per-

ché questo è un mondo cheghettizza. Ghettizza gli an-ziani perché sono anziani, gliextracomunitari perché so-no extracomunitari… Gli an-ziani spesso sono visti solocome un problema, rara-mente come una risorsa, chepossano essere una risorsaio l’ho imparato anche attra-verso il lavoro che faccio perl’Auser di cui sono presiden-te da sette anni”. “Gli anziani hanno bisognoanche di parlare – sottolineaRenata – io ho fatto faticaall’inizio ad abituarmi a que-sto, magari vengono e ti fan-no vedere gli esami clinici,

parlano delle loro malattie,dei problemi dei figli. Inoltrein questi ultimi tempi con laliberalizzazione delle tariffehanno sempre più bisognodi aiuto perché sono capacidi firmare ogni proposta cheviene loro sottoposta dai va-ri operatori o magari hannobisogno di sapere come di-sdettare un abbonamento dicui non hanno più bisogno.Spesso vado anche a casa diquelli che non sono più ingrado di uscire, mi chiama-no e vado da loro e insiemeaffrontiamo i problemi cheman mano di pongono”.“Negli ultimi tempi – incalza

Rosangela – lavoriamo tan-to anche con i giovani, quel-li che hanno perso lavoro evengono a chiederci qualisono le leggi che possono tu-telarli, aiutarli; così comesempre più spesso aiutiamogli immigrati, che vengonosempre più frequentementeper compilare l’Isee, per sa-pere quali pratiche fare permandare all’asilo i bambini..Dovremmo essere lì per ipensionati, in realtà siamo lìin lega per tutti. Per questo –specie a Lodivecchio doveabbiamo 800 iscritti – avrem-mo bisogno di più volontari,ci permetterebbe di fare dipiù, più servizi, più aperture,oltre a fare meglio”.Un lavoro di volontariato chele occupa molto, ma che rie-scono a conciliare bene congli impegni familiari ancheperché “silenziosamente i no-stri mariti ci aiutano – diconotutte e tre – Arrivano in legae ci danno una mano, si met-tono a parlare con gli anzia-ni”, “mio marito – raccontaRosangela – è capace di sta-re anche un’ora di seguito adascoltare ricordi di guerra,esperienze di vite passate allavoro… io forse per il lavoroche ho sempre fatto non nesono capace, mi sembra diaver sempre qualcosa da fa-re, qualcuno a cui dover dareuna risposta!”. ■

Con occhi di donnaLe volontarie Spi si raccontano

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3Lombardia

Dopo i tanti incontri, iniziati-ve, testimonianze e confron-ti promossi dalle donne delloSpi, in occasione della gior-nata internazionale della don-na, per riaffermare i diritti, ivalori e la dignità delle donnenella nostra società, ora l’im-pegno di tutto il sindacatopensionati della Lombardia

continua sino alla giornata dello sciopero generale, indetto dal-la Cgil il prossimo 6 maggio. L’adeguamento economico del-le pensioni, un fisco più giusto, lo stanziamento di adegua-te risorse per gli anziani non autosufficienti, un welfare ba-sato su uguaglianza e giustizia sociale sono le richieste conle quali organizzeremo e parteciperemo allo sciopero generale. Con uno sforzo straordinario stiamo facendo conoscere a cen-tinaia di migliaia di anziani della Lombardia le ragioni dellenostre richieste. Sì, perché il disagio degli anziani cresce inmaniera sempre più marcata. Più del sessanta per cento dipensionati Lombardi vivono con una pensione al di sotto dei700 euro al mese, il loro potere d’acquisto da ormai più di quin-dici anni è inferiore all’aumento reale del costo della vita, lapressione fiscale non accenna a diminuire nonostante le tan-te promesse del governo. La crisi ha fatto sentire le sue con-seguenze sulle famiglie perché ormai sono gli anziani a dareuna mano ai figli che perdono il posto di lavoro e ai nipoti,che il posto non lo trovano. I tagli ai Comuni finiscono perdiventare tagli ai servizi sociali già scarsi nella nostra regio-ne e per finire sono state tagliate le risorse già stanziate delfondo sulla non autosufficienza. Per tutte queste ragioni chiediamo al Governo e alla sua mag-gioranza parlamentare di cambiare rotta, di occuparsi dei pro-blemi veri del paese e non di quelli del Presidente del Con-siglio. Chiediamo di essere ascoltati, perché la priorità delnostro paese è quella di far ripartire l’economia. Serve unareale manovra di sostegno alle famiglie a reddito fisso at-traverso la diminuzione della pressione fiscale sulle pensio-ni e sui salari, in modo particolare per le fasce medio basse.Lotta all’evasione fiscale e alla corruzione per recuperare ri-sorse e destinarle a chi vive del proprio lavoro e della pen-sione, pagando sino all’ultimo centesimo il fisco. Va introdottaun’indicizzazione delle pensioni che tenga conto del reale co-sto della vita. Vanno garantiti servizi alla popolazione più fra-gile e va tutelata la condizione di non autosufficienza. Sare-mo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di la-voro per dimostrare la nostra solidarietà in un tempo in cuila grave crisi economica ha colpito migliaia di famiglie, an-che, nella ricca e prosperosa Lombardia. Insieme ai giovani,ai lavoratori e a tutti i cittadini che hanno a cuore il bene delnostro paese, vogliamo essere protagonisti di una stagionein cui si possa sperare in un domani migliore, dove i dirittipossano rendere i cittadini più uguali, dove il lavoro possa ri-diventare un valore per l’intera società, dove l’unità del pae-se sia l’occasione per nuovi traguardi di benessere e solida-rietà, dove la dignità delle persone anziane sia un bene di tut-ta la comunità. ■ *Segretario generale Spi Lombardia

Anziani:il disagio crescePerché saremo in piazza

il 6 maggiodi Anna Bonanomi*

L’Italia “è una”e fondata sulla Costituzione

Le parole del Presidente Napolitanoper i 150 dell’Unità

di Erica Ardenti

Social card: vecchio paternalismo che non aiuta chi ha bisognoIl decreto mille proroghe approvato lo scorso 16 febbraio è tornato a parlare di social card. Due le novità introdotte: una soglia di reddito massima per ri-chiederla che non sarà più quella dei 6235 euro richiesti precedentemente e la sua gestione, che non sarà più affidata al governo, ma agli enti caritativi, so-prattutto quelli che si occupano delle mense dei poveri e quelli che sostengono i senza fissa dimora. Questo nei comuni che superano i 250mila abitanti.A parte queste due notizie generiche si è ancora in attesa di un nuovo decreto che sveli le precise condizioni per richiedere la social card e le altrettantoprecise modalità di gestione. La decisione del governo si commenta da sola. Sembra un ritorno all’Ottocento, dove gli enti caritativi si occupavano dei po-veri, che nega ogni idea che dare sostegno ai poveri sia un obbligo civico di solidarietà e riceverlo un diritto. Del resto anche la Caritas non condivide que-sto tipo di approccio. Il suo vice direttore Francesco Marisco ha infatti sottolineato come “la Caritas non ha mai chiesto una modifica di questo tipo”. Enon l’ha chiesto perché nemmeno loro condividono questo strumento. “Il problema della social card è che esclude una larga fetta di famiglie povere e lasperimentazione decisa dal governo non risolve questa criticità di fondo. Anzi ne aggiunge degli altri. Perché pone il problema del rispetto del principiocostituzionale di equità sia per ciò che riguarda i soggetti destinatari, sia sul versante dei soggetti erogatori”. ■

Orgoglio e fiducia; coscienzacritica dei problemi rimasti ir-risolti e delle nuove sfide daaffrontare; senso della mis-sione e dell’unità nazionale.In tutto ciò sta lo spirito concui sono state concepite lecelebrazioni del Centocin-quantenario dell’Unità d’Ita-lia. A chiarirlo è stato lo stes-so Presidente della Re-

pubblica, Giorgio Napoli-

tano, nel discorso tenutodurante la seduta comunedel Parlamento lo scorso 17marzo.Napolitano ha fatto un’asciut-ta rievocazione storico-isti-tuzionale delle vicende chehanno portato all’Unità sot-tolineando come “l’unifica-zione italiana ha rappresen-tato un’impresa storica stra-ordinaria, per le condizioni incui si svolse, per i caratteri ela portata che assunse e peril successo che la coronò”.“Un’opera ciclopica di unifi-cazione” resa possibile “sot-to l’egida della dinastia sa-bauda e della classe politicamoderata del Piemonte, im-personata da Cavour”. Non è un discorso tutto ri-volto al passato quello del

Presidente, è soprattutto unosguardo sul domani, sulle in-cognite che abbiamo davan-ti. In un fermo ancoraggio aivalori espressi nella Costitu-zione, Napolitano fa risalirela bussola cui riferirsi, quel-la stessa Costituzione cheprevede il passaggio verso ilfederalismo, ma solo se que-sto “potrà garantire autono-mia e responsabilità alle isti-tuzioni regionali e locali rin-novando e rafforzando lebasi dell’unità nazionale. Ètale rafforzamento, e non ilsuo contrario, l’autentico fineda perseguire”. Senza ap-profondire il divario Nord-Sud. La storica questionemeridionale è affrontata conun richiamo ad un serio “esa-

me di coscienza collettivo.Un esame cui in nessunaparte del paese si può sot-trarre, e a cui è essenziale ilcontributo di una severa ri-flessione sui propri compor-tamenti da parte delle classidirigenti e dei cittadini dellostesso Mezzogiorno”.Napolitano individua proprionel sentimento di identitànazionale il cemento unitarioche ha permesso all’Italia di

superare i periodi bui dellostragismo e del terrorismo, edecenni prima di combatterecontro il fascismo. Un pa-triottismo sano che nullacede al bieco nazionalismo,anzi che attinge a quei “fattorideterminanti di questa nostraidentità italiana che sono lalingua e la cultura, il patri-monio storico-artistico e sto-rico-naturale: bisognerebbenon dimenticarsene mai”. Unnazionalismo a cui nulla puòtogliere “la nostra colloca-zione convinta, senza riserve,assertiva e propulsiva nel-l’Europa unita” che “resta lachance più grande di cui di-sponiamo per portarci all’al-tezza delle sfide, delle op-portunità e delle problema-ticità della globalizzazione”.Napolitano ha chiuso il di-scorso con un monito chenon dovremo dimenticare:“Reggeremo alle prove che ciattendono (…) ma ci riusci-remo ad una condizione: cheoperi nuovamente un fortecemento nazionale unitario,non eroso e dissolto da cie-che partigianerie, da perditediffuse del senso del limite edella responsabilità”. ■

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Nucleare? No, grazieMeglio le energie rinnovabiliMeglio le energie rinnovabiliNon vorremmo essere pigno-li, ma ci piace ricordare che ilgoverno Berlusconi ha impo-sto il ritorno al nucleare fa-cendo ricorso al voto di fidu-cia mostrando un sovrano di-sprezzo della volontà dei cit-tadini che col referendum del1987 si era pronunciata – conpercentuali che raggiungeva-no l’80 per cento – contro il nu-cleare. Ma il nucleare va bloc-cato. Va bloccato perché è

dannoso e pericoloso per lasalute di tutti, oggi e nel futu-ro. Lo smaltimento delle ri-sorse radioattive non è stato ri-solto in nessun paese al mon-do e ci sono scorie che rila-sceranno radiazioni per deci-ne di migliaia di anni, alcuneper centinaia di migliaia. Va

bloccato perché è costoso.Nel 2009 Enel sosteneva cheper una nuova centrale oc-correvano tre miliardi di euro,il costo reale attuale è di ottomiliardi. Se il governo stan-ziasse oltre trenta miliardi nelnucleare per le prime quattrocentrali questo vorrebbe direbloccare del tutto gli investi-menti nel risparmio energeti-

co e nelle energie rinnovabili.Che per l’Italia vorrebbe anchedire mancare gli obiettivi eu-ropei di risparmio energeticoe, quindi, pagare pesanti san-zioni.Sull’onda della paura suscitada quanto avvenuto in Giap-pone il governo ha per orabloccato tutto, rimandato ognidecisione. Ma è una mossa fi-nalizzata a non perdere votinelle prossime elezioni am-ministrative, non è un ripen-samento. Andranno avanti.E mentre nel mondo si dif-fonde il ricorso e la gradualesostituzione con le energiepulite, noi rimarremo il solitofanalino di cosa, un paese ar-retrato, incapace di innova-zione e di sviluppo. La Cina è diventata sul finiredel 2010 il primo produttoremondiale di energia eoli-

ca,superando gli Stati Uniti,l’Inghilterra sta installandoturbine a vento al largo del-le sue coste, i paesi del NordEuropa da decenni si stannodando da fare. La Germaniadal 2007 al 2009 ha quasiraddoppiato gli investimentinelle energie rinnovabili pas-sando da 11,4 a 20,4 miliardidi euro. Il fatturato del com-parto è cresciuto in tre annidel 40 per cento. L’energiaprodotta dal nucleare dal1991 ad oggi è scesa dal 27,3per cento al 20% mentre quel-la delle rinnovabili è salita dal3,2 per cento al 17 per cento.Non solo, un dato importan-te riguarda l’occupazione:mentre il comparto nuclearedà lavoro a circa 30mila per-sone, quello delle rinnovabi-li attualmente ne occupa340mila (erano 277mila nel

2007). Dunque cambiare sipuò, ma occorre la volontàpolitica di farlo.L’acqua un beneche deve rimanere pubblicoOltre un milione e quattro-centomila – in Lombardia ol-tre duecentotrentamila – don-ne e uomini hanno sottoscrit-to i referendum affinché l’ac-qua rimanga un bene comunesui cui il mercato e i suoi attorinon possano speculare.Come Cgil e Spi abbiamoavuto un ruolo importante sianella raccolta delle firme chenel far capire come sia im-portante che l’acqua e, in ge-nerale, tutti i servizi pubbliciessenziali locali non venganoprivatizzati anche al fine diimpedire aumenti delle tariffelegate solo a logiche di pro-fitto con un peggioramentodella qualità e dell’estensio-

ne del servizio.Ora, compito di tutti, è con-cretizzare, tramite il voto re-ferendario, il principio chel’acqua è un bene comune, undiritto universale, che va ge-stito in forma pubblica e par-tecipativa.È utile ricordare ancora che,laddove si è realizzata la ge-stione privata, questa si è tra-dotta in aumenti delle tariffe,riduzione degli investimentisulla modernizzazione e sullamanutenzione degli acque-dotti, delle reti fognarie e de-gli impianti di depurazione.Abbiamo esempi recenti an-che all’estero: a Berlino il re-ferendum del febbraio scorsoha cancellato la privatizza-zione che in dieci anni avevaportato ad un aumento del35% delle tariffe. A Berlino unmetro cubo di acqua costa5,21 euro, a Colonia 3,26.Da oggi fino al giorno del re-ferendum dovremo impe-gnarci per sensibilizzare sem-pre più i cittadini e favorire lapartecipazione e, quindi, il rag-giungimento del quorum deivotanti (50% più uno) affinchéil referendum e il conseguen-te esito abbiano validità. ■Erica Ardenti e Domenico Bonometti

4Lombardia

Referendum: l’unica possibilità lasciataciper decidere della nostra vita

Perché a giugno dovremo esserci e votare SÌ

Scandalo “affittopoli”: a chi giova?A pagare non dovranno essere gli anziani

di Domenico Bonometti*

Amministrative:votare è

importanteIn molti comuni lombardi il 15

e 16 maggio si terranno le

elezioni amministrative.Partecipate al voto perchénon si tratta solo un atto de-mocratico, ma significa giu-dicare l’operato di un ammi-nistratore e scegliere sullabase delle cose fatte.Lo Spi, insieme a Fnp e Uilp,ha sottoposto a molte ammi-nistrazioni la possibile solu-zione a problemi che interes-sano in modo particolare glianziani, dall’aumentare e qua-lificare i servizi alla persona altassare tutti per pagare menotasse e così via. Generalmen-te le amministrazioni di cen-trosinistra ci hanno ricono-sciuto un ruolo e con loro ab-biamo condiviso la scelta diprivilegiare gli interessi dellepersone che vivono della loropensione e del loro stipendio.Sono amministrazioni chehanno lavorato per il benecomune e che non hanno maianteposto gli interessi perso-nali a quelli dei cittadini cheamministrano. ■

Diciannove anni dopo tangentopoli il Pio Albergo Trivulzio (Pat),la Baggina per i milanesi, fa tremare ancora Milano. Questa vol-ta per le case in affitto che l’ente di “Istituto benefico” dovreb-be dare come tetto ai meno abbienti e che, invece, sono finitianche a molti ricchi e potenti, personaggi della politica, dellosport o dello spettacolo. Ma di questo avrete letto nelle crona-che dei quotidiani. La gestione poco limpida riguarda anche al-tri enti benefici e aziende partecipate del Comune di Milano comeil Policlinico e le Stelline o come la gestione Aler. Come sindacato dei pensionati, che cerca in tutti i modi di di-fendere e dare risposte alle persone anziane e non solo, abbia-mo ben presenti alcuni dati di fatto:1. a Milano ci sono 35mila persone in lista per una casa popo-lare e ogni anno ne vengono messe a disposizione solo mille; men-tre 12mila abitazioni sono sotto sfratto (più del 50 per cento permorosità). L’impossibilità per molti di accedere a un mutuo sta generando una domanda di case in affitto con un conseguenteaumento dei canoni;2. i sindacati degli inquilini (Sunia e altri) hanno sottoscritto, all’inizio dell’anno, con il Pat un accordo relativo ai milleduecen-to appartamenti degli enti da affittare metà a canone concordato con prezzi minimi e massimi a secondo delle zone, l’altra metàa canone libero tramite asta. Ovviamente i sindacati degli inquilini non agiscono in nome di singoli, né hanno liste di inquilini odecidono sui criteri di assegnazione;3. in Italia 120mila case restano invendute, il settore è in crisi eppure il Piano generale del territorio (Pgt) del sindaco Moratti spia-na la strada agli interessi degli immobiliaristi che possono costruire grattacieli e appartamenti solo per le fasce alte di reddito;4. il federalismo fiscale – decretato recentemente dal governo – con la cedolare secca sugli affitti causerà allo Stato una perditadi 500 milioni a vantaggio dei grossi proprietari di immobili.Il rischio è che di fronte a questo scandalo qualcuno pensi che, vista la cattiva gestione del patrimonio abitativo e, avendo il PioAlbero Trivulzio un passivo di un dieci milioni di euro, questo patrimonio vada fatto fruttare e di conseguenza si metta in ven-dita a tutto vantaggio degli immobiliaristi con canoni assoggettati al mercato. Una tale logica sarebbe per noi inaccettabile. Gliabusi compiuti da chi gestisce il patrimonio pubblico non possono tradursi in liste di prescrizione per chi ha diritto ad avere unacasa ad affitto calmierato e si trova fra le fasce deboli della popolazione, come gli anziani. Questo sarebbe il vero scandalo del-le case a Milano. ■ *Segreteria Spi Lombardia

I referendum come si sa non piacciono molto a questo governo tanto che ha deciso che è

meglio spendere trecento milioni di euro in più – indicendoli in giugno, il giorno con cer-

tezza ancora non si sa – pur di evitarne il successo tenendoli negli stessi giorni delle ele-

zioni amministrative. Per cui se vogliamo evitare di ritrovarci con nuove centrali nu-

cleari in casa e con l’acqua privatizzata, se vogliamo esprimere la nostra opinione sul

legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei ministri a comparire

in udienza penale dovremo andare a votare in giugno. È l’unica possibilità che abbiamo

per poter scegliere della nostra vita e non potremo astenerci dall’esserci.

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5Lombardia

Dichiarazioniinvalidi

civiliReversibilità e invalidità

importi aggiornatiPer le altre prestazioni bisognerà attendere gennaio 2012

Revisioni invalidità civili

Un aiuto controil “caro dentista”Per gli iscritti Spi una convenzionecon DentalcoopIn Lombardia tutti gli iscritti al sindacato dei pensionati potranno

curare i propri denti a prezzi agevolati grazie alla convenzione che

lo Spi Lombardia ha firmato con la Dentalcoop.

Dentalcoppo è il marchio con cui opera la cooperativa di utenti, lavoratorie dentisti La Fenice.Vediamo in sintesi quali sono i vantaggi offerti dalla convenzione:1. tutti gli iscritti Spi Cgil Lombardia, possono rivolgersi alla società coo-perativa La Fenice, divenendo “soci convenzionati” a titolo gratuito;2. la prima visita, per la diagnosi e comprensiva dell’eventuale radiografiaendorale – che serve per visualizzare in specifico tre, quattro denti – conla consegna del preventivo scritto del piano cure, è gratuita;3. anche le famiglie dei soci convenzionati che hanno figli o nipoti nel-la fascia di età da 6 a 14 anni, possono far visitare gratuitamente i pic-coli, almeno ogni otto dodici mesi, al fine di educare, adulti e bambini,alla prevenzione e con eventuali piccoli interventi, evitare il degenera-re di carie o difetti della crescita dei denti in tenera età, che comporte-rebbero in seguito interventi più invasivi e costosi;4. ai soci convenzionati iscritti Spi Cgil Lombardia saranno praticate del-le condizioni agevolate, con le massime garanzie di qualità dei materia-li e del lavoro; 5. per il pagamento, oltre alla possibilità di usufruire del finanziamentoa tasso zero in ventiquattro mesi offerto dalla cooperativa, si convieneche i pagamenti possano essere fatti in tre tranches: all’inizio, a metà edal termine delle cure;6. al termine delle cure la società rilascerà garanzia scritta del lavoro edei materiali utilizzati e la documentazione fisica, nonché relativa fatturadei vari pagamenti effettuati. Per avere informazioni più dettagliate sulle sedi e sulle tariffe applicaterivolgetevi alla sede Spi più vicina a voi o direttamente a Dentalcoop. ■

Diversamente dagli anni pre-cedenti agli invalidi civili ti-tolari di indennità di accom-pagnamento, di indennità difrequenza o di assegno men-sile di assistenza, l’Inps nonha inserito, nella busta delrinnovo delle pensioni, il mo-dello di dichiarazione dei ri-coveri o dello svolgimento diattività lavorativa, da com-pilare e restituire. L’istituto ha, invece, allegatouna nota di spiegazione edei codici a barre indicandodi rivolgersi ai Caf per la tra-smissione telematica dei datiutili per il mantenimento deldiritto alle prestazioni eco-nomiche.Invitiamo, quindi, a veri-

ficare se nella busta c’è la

comunicazione e in tal

caso a rivolgersi ai Caf –

Cgil per la dichiarazione e

loro trasmissione all’Inps.

Sono interessati alla dichia-razione di eventuali ricoveri,con le stesse modalità degliinvalidi civili, anche i titola-ri di assegno sociale. ■

LE PENSIONI NEL 2011

Assegno di Invalidità

Pensione di reversibilità

Importo intero:

con reddito annuo fino a Euro 24.354,20Importo compreso tra Euro 24.354,21 e 30.442,75:avrà una riduzione del 25%Importo superiore a Euro 30.442,75:la riduzione è del 50%Gli assegni in godimento precedentemente alla legge 335sono fatti salvi con riassorbimento sui futuri aumenti.

Reddito annuo % riduzione

Fino a Euro 18.265,65 interoDa Euro 18.265,66 a Euro 24.354,20 25%Da Euro 24.354,21 a Euro 30.442,75 40%Oltre Euro 30.442,75 50%Le riduzioni non si applicano ai beneficiari nei casi di presenzanel nucleo familiare di figli minori e inabili. I trattamentiesistenti prima della legge 335 sono fatti salvi conriassorbimenti futuri.

Sul numero di febbraio ab-biamo pubblicato le tabelle ag-giornate delle pensione 2011. Il tasso di inflazione, rilevatoprovvisoriamente a novem-bre, su cui erano stati fatti icalcoli era pari all’1,4%.La rilevazione definitiva a di-cembre ha evidenziato, inve-ce, un tasso di inflazione subase annua pari all’1,6%. Le tabelle relative alla ri-

duzione delle prestazioni

di reversibilità e dell’asse-

Le campagne di revisione delle invalidità civili attuate dal-l’Inps in Lombardia nel 2009 e 2010 hanno interessato ri-spettivamente 11.568 e 11.808 soggetti. Le percentuali direvoche delle prestazioni è stata pari rispettivamente al7,05% nel 2009 e al 4,58% nel 2010, evidenziando come ilfenomeno dei cosiddetti falsi invalidi nella nostra regio-ne sia molto marginale. Questi risultati hanno l’obiettivodi creare una banca dati che permetta di attuare le miglioripolitiche a sostegno dei diritti delle persone disabili. ■

gno di invalidità, in pre-

senza di redditi assogget-

tabili Irpef o da lavoro,

vengono aggiornate imme-

diatamente.

L’aggiornamento di tutti glialtri importi relativi al 2011, siadelle prestazioni che dei limi-ti di reddito, verranno effet-tuati a gennaio 2012. Ne con-seguirà il ricalcolo delle pre-stazioni spettanti e il conteg-gio degli arretrati derivantidal differenziale dello 0,2%. ■

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6Lombardia

Le proposte“Viaggi della Mongolfiera”2011

Agenzia e sedeC.so Porta Vittoria, 4620122 MilanoTel. 025456148 - Fax [email protected]

Filiale di LegnanoVia Venegoni, 13 - 20025 LegnanoTel. 0331599664 - Fax [email protected]

Filiale di ComoVia Italia Libera 21 - 22100 ComoTel. 031267679 - Fax [email protected]

Filiale di BresciaVia F.lli Folonari, 18 - 25126 BresciaTel. 0303729258 - Fax [email protected]

Agenzia Viaggi e Turismo BergamoVia del Nastro Azzurro 1/A-24122 BergamoTel. 035218325 - Fax 035248062

Val.fra.daz.srlVia Besonda, 11 - 23900 LeccoTel. 0341488250/204 - Fax 0341286109

Terralta Viaggi e TurismoVal.fra.daz.srlVia Roma, 135 Bormio (So)Tel. 0342.911689Fax 0342.919700

Via Petrini, 14 - SondrioTel. 0342210091 - Fax 0342541313

Etli Viaggi Varese srlVia Nino Bixio, 37 - VareseTel. 0332813172 - Fax 0332817147

Se vuoi notizie più dettagliate sui Viaggi della Mongolfierapuoi chiederle direttamente a:Spi Cgil Lombardiavia dei Transiti, 2120127 MilanoOppure, puoi contattare direttamente:Sara - Tel. 02.28858336O inviare una mail a:[email protected]

*Le quote indicate sono individuali e in camera doppia.

I Viaggi della Mongolfiera sono promossi con l’organizzazione tecnica di:

Violenzacontro

le donne:fermiamolaLe donne pensionate lom-barde si sono riunite lo scor-so 28 marzo per affrontare iltema della violenza contro ledonne, cercando, soprattutto,di capire come sia possibilevoltare pagina, come agire,quali politiche mettere in cam-po. Al convegno, organizzatodal Coordinamento DonneSpi Lombardia, hanno parte-cipato Sonia Stefanizzi, Uni-versità Milano Bicocca, Mar-

co Ghezzi, già pm della Pro-cura di Milano, Alessio Mi-

celi, presidente Maschile Plu-rale, e Pina Madami, presi-dente Pari e dispari, oltre aGabriella Fanzaga e Anna

Bonanomi, rispettivamenteresponsabile del Coordina-mento e segretario generaleSpi Lombardia. È stato unappuntamento molto impor-tante che fa seguito ad un pe-riodo di forte impegno delledonne pensionate. Torneremosul convegno nel prossimonumero di Spi Insieme. ■

Al via la terza edizione dellapedalata ecologica. L’appun-tamento è per domenica 8maggio a Cittiglio. La Peda-

lAuserSpi è inserita nell’am-bito del progetto di coesionesociale, promosso dallo SpiLombardia e Varese, e volto acoinvolgere anziani delle Rsa,dei centri anziani e i pensio-nati presenti nel distretto diCittiglio con iniziative, giochi

e gare. Quest’anno il proget-to, consolidatosi grazie al-l’esperienza dell’anno prece-dente, è riuscito a coinvolge-re ben dodici comuni. La manifestazione si svolgeràsul lago di Varese, sulle stra-de del famoso Alfredo Binda,e si avvale dell’organizzazio-ne tecnica della Cycling SportPromotion, la società pro-motrice della coppa del mon-

do di ciclismo femminile. Il percorso si svolge in duefasi: percorso rosso e per-

corso verde. Il primo partee arriva a Cittiglio, percor-rendo tutto il periplo del Lagodi Varese, è lungo 41 chilo-metri, tutti pianeggianti, men-tre il percorso verde per cor-ridori più esperti, proseguirà– una volta percorsa la primafase pianeggiante – da Citti-glio in direzione Rancio Val-cuvia, dove inizierà la miticasalita che porta al paese diBrinzio, da qui il gruppo si di-rigerà nuovamente verso Cit-tiglio passando per Gemo-

PedalAuserSpi,pronti per la terza edizione

La pedalata ecologica domenica 8 maggio

IschiaHotel ParcoTeresa****Dal 15 al 29 maggio Euro 770*

Porec (Croazia)Hotel Parentium***Dall’1 al 15 giugno Euro 920*

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Fausta Clerici,Simona Cremonini, Lilia Domenighini,Lorenzo Gaini, Osvaldo Galli,Mariangela Gerletti, Elena Lah,Grazia Longhi Meazzi, Pierluigi Zenoni.Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Carlo PoggiVia dei Transiti 21 - 20127 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

Euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,32Abbonamenti tel. 022885831

Progetto grafico e impaginazione:

A&B - Besana in Brianza (Mb)

Prestampa digitale, stampa, confezione:

GreenPrinting® A.G. Bellavite srl - Missaglia (Lc)Questo periodico è stato stampatosecondo la filosofia GreenPrinting®

volta alla salvaguardia dell’ambiente.

Tour Parigie NormandiaDal 18 al 24 giugnoEuro 1095*

SpagnaTour e soggiornomareDal 4 al 18 settembreEuro 1390*

Opatija (Croazia)Hotel Imperial***Vamos a bailarTutti i pomeriggiscuola di balloe serate danzanticon orchestradi musica dal vivoDal 16 al 23 ottobreEuro 430*

Tour della CinaDal 2 al 12 settembre

Euro 1870*

+ tasse aeroportuali e visto

nio. Lungo i percorsi sonoprevisti dei punti di ristoroper i corridori.A tutti i partecipanti verrà ri-lasciato il diploma di parte-cipazione e verranno asse-gnati alcuni premi come, adesempio, quello al corridorepiù anziano e alla coppiaLui/Lei più anziana.L’8 maggio, quindi, chiunqueabbia voglia passare una gior-nata all’insegna della festa edello sport in compagnia è at-teso alla partenza della Pe-

dalAuserSpi. Per informazioni o iscrizionitelefonare allo 02.28858342. ■

Programmaore 8.00 iscrizioni presso i gazebo posti nella piazza dellastazione di Cittiglio,ore 9.00 partenza per tutti i corridoriore 11.00 arrivo percorso rosso (1a fase)ore 12.00 arrivo percorso verde (2a fase)

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7Lodi

Da secoli le vie di comuni-cazione hanno modificato ildestino dei luoghi, così av-viene dal tempo dei Romanifino ad oggi.Nella nostra città l’arrivo del-la linea sub urbana ferrovia-ria, che collega Lodi a Mila-no, sta modificando usi e co-stumi di buona parte dellapopolazione, ora in trenta-cinque minuti si può como-damente raggiungere il cen-tro della città di Milano, confrequenti cadenze, sino a tar-da sera.Nel contempo l’uso del suo-lo a nord della città ha rag-giunto livelli fra i più alti nel-la regione Lombardia, con in-sediamenti di logistica ac-compagnati da nuove resi-denze abitative per le giova-ni coppie uscite dalla grandearea milanese.Se percorriamo in treno la li-nea che unisce Milano a Lo-

di notiamo che, sino alle por-te di Tavazzano, non esistediscontinuità fra un centroabitato e l’altro, in questocontesto molti si chiedonose nel giro di un decennioesisterà, ancora, un’identitàpropria di Lodi o se saremo,sempre più, la periferia a suddella grande area milanese.Questo è lo scenario che ab-biamo di fronte, mentre nel-la città vivono sempre piùanziani, con la conseguentenecessità di reperire più ri-sorse da dedicare ai serviziofferti a questo segmentodella popolazione.Le risorse vengono meno, siprevede una riduzione di cir-ca due milioni di euro nelprossimo bilancio di previ-sione comunale, mentre ilsindaco Guerini annunciache non verranno tagliati ifondi per i servizi sociali, na-sce l’esigenza di mettere ma-

no a tagli sulle altre voci dibilancio quali i fondi dedica-ti alla cultura e all’incentiva-zione delle attività promossedalle numerose associazionioperanti in città.In tempi di crisi economicaprima di tutto, giustamente,viene il sostegno ai soggettideboli della nostra società.Ma cosa pensano i cittadinidella loro città, quali sono lepriorità, a loro avviso, per lamedesima in questo decen-nio di profonde trasforma-zioni sociali ed economiche?Al fine di comprendere me-glio questi aspetti ho ritenu-to utile raccogliere dei que-stionari on line (154 nel pe-riodo gennaio-febbraio 2011,vedi la tabella), che mi han-no consentito di giungere adelle prime conclusioni.I lodigiani esprimono un giu-dizio positivo sulla qualitàdella vita nella città capo-luogo: ben il 87% del cam-pione esprime un voto cheva oltre la sufficienza.Nel contempo quattro sonole principali priorità elencateper il futuro di Lodi:• 1. la creazione di nuovi po-sti di lavoro, segno dei tempie della crisi che ha colpitoanche il lodigiano, dove ab-biamo registrato 4mila licen-ziamenti, numerose aziendein crisi o a rischio chiusura;• 2. la lotta all’inquinamentoatmosferico: in un territoriosede di due centrali termoelettriche nel giro di trentachilometri e con una presen-za quotidiana di migliaia diauto vetture, è un tema par-ticolarmente sentito a segui-to dell’alta incidenza dellemorti dovute a tumori. Inquesto contesto ritengo chetutti dobbiamo modificaresostanzialmente i nostricomportamenti esistenziali,a cominciare dall’utilizzaremeno l’automobile, soprat-tutto negli spostamenti cit-tadini, e più i mezzi eco com-patibili dalle biciclette ai tre-ni. Lodi è una piccola città,camminare per le vie del

centro è estremamente pia-cevole e poi non dimenti-chiamoci che questo porte-rebbe un considerevole van-taggio per la nostra salute;• 3. riqualificazioni delle pe-riferie;• 4. costruzione di nuovi par-cheggi.Condivido l’esigenza di unariqualificazione, penso peresempio alla zona di via SanFereolo e del Chiosino, unluogo divenuto con il tempouna zona “dormitorio” per itanti pendolari della nostracittà, senza nessuna presen-za di punti di aggregazionesociale.Mentre nutro delle forti per-plessità sulla necessità di co-struire nuovi parcheggi inquanto da una parte si vuolediminuire l’inquinamento edall’altra si vuole incentivarel’utilizzo dell’automobile conla creazione di nuovi par-cheggi nella zona centraledella città. Si tratta di un vero contro-senso: la via è quella di mo-dificare i nostri stili di vita.Questi sono gli scenari per inostri concittadini in questo

inizio 2011, noi siamo parti-colarmente attenti a quellidella popolazione anziana inuna città in cui giudichiamopositivamente la qualità e laquantità dei servizi pubblicierogati in favore di questaparte della popolazione.Certo, Lodi invecchia e neiprossimi anni dovremo ri-flettere su come coniugareriduzione delle risorse pub-bliche e incremento della po-polazione anziana. L’obiettivo che abbiamo sem-pre delineato e promosso èquello di consentire a questafascia di popolazione di vi-vere nella propria abitazionee con i loro congiunti, senzache il carico, soprattutto perquelli non autosufficienti, ri-cada solamente sul nucleofamiliare.È una sfida che comporta ilmantenimento dei servizi edell’assistenza domiciliare, lacreazione di nuovi punti disocializzazione diurna e daultimo il sostegno alla pre-ziosa e insostituibile attivitàdi volontariato compiutaogni giorno in modo silen-zioso da tanti nostri concit-tadini molti dei quali pensio-nati, ed infine la lotta alla so-litudine che colpisce centi-naia di cittadini in età avan-zata.Nello scenario del futuro enei dilemmi della Lodi diquesto tempo coniugare leesigenze delle nuove genera-zioni - lavoro, studio e inno-vazione - e quelle di chi vivela fase dell’età del riposo, do-po una vita dedicata al lavo-ro, rappresenta la grande sfi-da per tutti coloro che hannoa cuore il domani della città. ■

Quale futuro per la città di Lodi?Le sfide che ci aspettano

di Beppe Cremonesi

Le priorità per la città di Lodi1. Età Sort:

Fra i 61 e 65 anni (3%)>65 (4%)< 20 anni (5%)Fra i 41 e i 50 anni (14%)Fra i 51 e 60 anni (14%)Fra i 31 e 40 anni (26%)Fra i 20 e 30 anni (33%)

2. Genere Sort:

Femmina (41%)Maschio (59%)

3. Titolo di studio Sort:

Licenza media (5%)Laurea breve (14%)Laurea specialistica (32%)Diploma (49%)

4. Come giudichi la qualità della vitanella città di Lodi Sort:

Insufficiente (13%)Sufficiente (25%)Buona (62%)

5. Puoi indicarmi le priorità per la città Sort:

Incremento zona a traffico limitato (1%)Miglioramento del sistema dei trasporti ferroviari (1%)Incremento piste ciclabili (4%)Proposte culturali e ricreative (4%)Sicurezza (4%)Nuovi luoghi di aggregazione giovanile (4%)Incremento servizi sociali (7%)Incrementare punti di accesso wifipubblici e gratuiti (9%)Parcheggi (12%)Riqualificazione periferie (12%)Lotta all’inquinamento (20%)Nuovi posti di lavoro (22%)

Per ri-costruire un’alternativa di vita

Lo scorso 10 marzo si è tenuto un incontro interlocutorio, tral’assessore alla Cultura del Comune di Lodi, l’associazioneLoscarcere, il presidente dei Circoli cooperativi Lodigiani ei responsabili territoriali area benessere-coesione socialedello Spi locale.L’iniziativa è nata dalla disponibilità e dalla sensibilità dei par-tecipanti, dove alcuni già operano all’interno e/o all’esternodella casa circondariale di Lodi.L’obiettivo, molto ambizioso, è la costruzione di un percor-so con lo scopo di facilitare l’inserimento lavorativo, di crea-re condizioni di nuova socialità e di coesione sociale.L’idea è di creare una rete di sostegno, indirizzo e reinseri-mento per ex detenuti e le loro famiglie.A breve inizieranno momenti di confronto tra i soggetti pro-motori per approfondire meglio la tematica e definire in mo-do più puntuale il percorso.In un prossimo futuro si pensa di coinvolgere altre associa-zioni, in questo progetto molto problematico, vista la parti-colarità dei soggetti interessati. ■

SpiInsieme02.2011Lodi 03-24-11:Layout 1 26-03-2011 14:15 Pagina 5

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Le finali regionali della 17a

edizione dei Giochi di Libe-retà si svolgeranno anchequest’anno a Bormio, dal 13al 16 settembre.È una manifestazione im-portante che coinvolge tuttala Lombardia, un appunta-mento dove si ritrovano tut-ti i volontari e tutti coloro che hanno aderito nell’arco dell’anno partecipando alleiniziative e confrontandosisportivamente; l’obbiettivoche mettiamo al primo postoè la coesione sociale e la nostra più grande soddisfa-zione è l’inserimento dei di-versamente abili nelle varieattività. ■*Area coesione sociale Spi Lodi

8Lodi

LEGA S. ANGELOS. AngeloVia A. Bolognini, 73Tel. 0371.934874dal lunedì al venerdì 9-12/14-17Borghettoc/o Comunegiovedì 9-10.30Borgo S. Giovannic/o Sala BibliotecaComunalemercoledì 9-10.30Caselle Luranic/o Saletta riunioni Comunelunedì 9-10.30Cerro al Lambroc/o Comune2° e 4° venerdì 9-10Riozzoc/o Comando Vigili Urbani2° e 4° venerdì 10.30-11.30Mairanopresso BibliotecaVia Mazzini 1Lunedì 9.30-11San Colombano al LambroCircolo ricreativoLa Banina Via Belgioioso, 2martedì 9-10.30San Zenone al Lambroc/o Comunevenerdì 9-10.30Valera Frattac/o Comunemartedì 9-10.30

LEGA LODILodiVia Lodivecchio, 31Tel. 0371.616086Dal lunedì al venerdì 9-12Lodic/o AnpiVia Cavour, 64martedì e giovedì 9-11.30Boffalora d’Addac/o Sala Comunale1° e 3° lunedì 9-10Corte Palasioc/o Sala Comunale2° e 4°martedì 10-11Crespiaticac/o Sala Comunale1° e 3° mercoledì 10-11Mairagoc/o Centro Anzianigiovedì 14-15Massalengoc/o Sala Comunale1° e 3° martedì 10-12Ossago Lodigianoc/o Sala Comunale2° e 4° martedì 14-15.30San Martino Str.c/o PalestrinaVia F. Aportilunedì 14-16.30

Ci puoi trovare...LEGA LODIVECCHIOLodivecchioVia Libertà, 33Tel. 0371.754211lunedì e venerdì 9-11Cervignanoc/o Comune mercoledì 9-10.30Comazzoc/o Comunemercoledì, 4° sabato 9-10.30Galgagnanoc/o Comunemercoledì 10.45-11.45Merlinoc/o Comunegiovedì 14-15.30MulazzanoSpi Via S. Maria, 6Tel. 02.9896218venerdì e martedì 9-11Sordioc/o AuserVia Dante, 11Tel. 02.98264031mercoledì 14-16Tavazzanoc/o Centro Civico MascherpaTel. 0371.760609dal lunedì al sabato 9-11Zelo Buon Persicoc/o Filo d’ArgentoVia Roma, 57Tel. 02.90669559martedì 14.30-16.30venerdì 14.30-17

LEGA CODOGNOCodognoVia Pietrasanta, 3Tel. 0377.32240dal lunedì al venerdì9-12.30/14.30-18Caselle Landic/o Sala Civica Comunalelunedì 11-12Castelnuovo B.d’A.c/o Circolo 2 Torrigiovedì 15-16Cavacurtac/o Comunemartedì 11-12Fombio (Retegno)Circolo ARCI Via Mazzini, 37venerdì 9.30-10.30Guardamiglioc/o Sala Comunalevenerdì 11-12.30Maleoc/o GiardinettoVia Dante, 19lunedì 14.30-16Meletic/o Sala civica del Comunevenerdì 10-11San Fioranoc/o Circolo Arcilunedì 11-12San Roccco al P.c/o Sala Civica Comunemercoledì 9-10Santo Stefano Lodigianoc/o Centro Anziani Via Don Mapelli, 4lunedì 9.30-11

LEGA CASALPUSTERLENGOCasalpusterlengoVia P.C.D’Abbiategrasso, 18Tel. 0377.81142dal lunedì al venerdì 9-11Bertonicoc/o Comunemercoledì 10.30-11.30Brembioc/o ex Cooperativagiovedì 17-18Castiglione d’Ac/o Centro Madre RacheleVia Alfieri, 6mercoledì 9.30-10.30Livragac/o Bar del GalloVia Dante, 30giovedì 16-17Mirabello(Senna Lodigiana)c/o Bar BlascoVia XXIV Maggiovenerdì 9-11Ospedaletto Lodigianoc/o AuditoriumVia Minoia, 9venerdì 10-11Secugnagoc/o Comunelunedì 10.30-11.30Senna Lodigianac/o Sala Comunalemartedì 10-12Somagliac/o Ass. Servizi alla personaVia Raimondi, 2lunedì 10-11.30Terranova dé P.c/o Sala Comunalegiovedì 10-11Turano Lodigianoc/o Sala comunalelunedì 14-15Zorlescoc/o Cooperativalunedì 16-17

Organizzare e coinvolgerenon è sicuramente un com-pito facile, però lo Spi diLodi, in stretto contatto conalcuni volontari, da tempo or-ganizza eventi con le comu-nità del Lodigiano alle qualiproponiamo viaggi, soggior-ni e attività di svago.Il nostro obbiettivo è di am-pliare e dare maggiore sup-porto alle iniziative che coin-volgano Comuni, centri an-ziani, case di riposo, Alor(Associazione Lodi ossigenoterapia), scuola Borgognoneper una maggiore coesionesociale.Sul territorio anche que-st’anno, grazie a un consoli-dato lavoro con i Comuni diSecugnago, Brembio, Livra-ga, Lodi (Alor), S. Martino in

Strada, Ossago, Turano Lo-digiano, Bertonico, abbiamoorganizzato soggiorni cli-

matici per gli anziani con unnumero elevato di parteci-

panti che da febbraio a mag-gio possono evadere dallaquotidianità e ossigenarsinella nostra splendida Ligu-ria.

Dopo la Festa della Donna

dell’8 marzo, in omaggio alledonne, il 13 marzo è stata or-ganizzata una gita a Verona. Inoltre, dal 16 al 24 marzo,cinquanta lodigiani sono an-dati in crociera, con par-tenza da Venezia, toccando iporti e le località più belle estoriche del Mar Mediterra-neo.Coinvolgendo i centri anzia-ni stiamo realizzando i Gio-chi di Liberetà con questieventi: gare di Carte, Ballo,Bocce, Pesca, Pittura, Poesiee Racconti.La partecipazione è chiara-mente aperta a tutti.I vincitori saranno invitati apartecipare alla fase finalecome rappresentanti dellaprovincia di Lodi.

Mille progetti per la coesione socialeIn preparazione i Giochi di Liberetàdi Angela Pozzoli e Gianni Begarelli*

AttenzioneA Senna Lodigiana è cambiato l’orario, mentre a Somaglia è cambiato il giorno della permanenza.

Quelli riportati qui a fianco sono corretti.

Luigi Bianchi con Gaetana Mancuso coppia vincente nel Ballo

SpiInsieme02.2011Lodi 03-24-11:Layout 1 26-03-2011 14:15 Pagina 2