Mercoledì 3 ottobre Prima colazione in hotel. Partenza per Oswiecim (Auschwitz) e visita guidata al complesso di Auschwitz - Birkenau, Patrimonio dell’Umanità UNESCO e Monumento alla Memoria di tutti i deportati, tristemente noto per il suo ruolo nei progetti di “soluzione finale della questione ebraica” del regime nazista.

CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI AUSCHWITZ-BIRKENAU

Dopo le solite pratiche, attesa delle due guide che

avrebbero accompagnato il nostro gruppo, servizi igienici,

ricordi, dotati di una radiolina ricevente, con la guida ci

siamo avviati a visitare il primo campo dei

concentramento di Auswitz. Moltissimi gruppi sempre

assistiti da guide li accompagnavano, in particolare vi

erano moltissimi giovani ebrei con la loro stella di Davide

ben visibile sul maglione e con il loro copricapo

caratteristico, riservato solo ai maschi.

Ci ha accompagnato all’inizio una pioggerella finissima,

mettendoci subito nella condizione di angoscia e dolore

nel constatare quanti orribili delitti sono stati consumati

a norma di leggi razziali dalla Germania nazista.

Oggi, noi, civilizzati, facciamo come loro e anche

peggio, con gli embrioni, on gli aborti e lo facciamo

come loro, con serenità, con la coscienza tranquilla,

in nome del progresso e del benessere del neonato,

nascondendo il nostro egoismo perverso.

i gabinetti comuni nello steso orario per tutti

Il complesso di campi di concentramento di Auschwitz I e Auschwitz II (Birkenau) fu il più

grande realizzato dal regime nazista. Esso comprendeva tre campi principali, tutti destinati

inizialmente ai prigionieri selezionati per i lavori forzati. Uno di essi, però, funzionò anche

come centro di sterminio per un periodo piuttosto lungo. I campi erano situati circa 45

chilometri ad ovest di Cracovia, vicino a quello che, prima della guerra, era il confine tra la

Germania e la Polonia;

quest'area si trovava in

Alta Slesia, una regione

che la Germania Nazista si

era annessa nel 1939, dopo

aver invaso e conquistato

la Polonia. Le autorità delle

SS crearono tre campi

principali vicino alla città

polacca di Oswiecim:

Auschwitz I, nel maggio del 1940; Auschwitz II (anche chiamato Auschwitz-Birkenau)

all'inizio del 1942; e Auschwitz III (o Auschwitz-Monowitz) nell'ottobre del 1942.

Nell'ospedale di Auschwitz , nel Blocco (o Edificio) 10, i medici delle SS effettuarono

esperimenti pseudo-scientifici su neonati, su gemelli, su pazienti affetti da nanismo,

sottoponendo molti adulti alla sterilizzazione, alla castrazione e a prove di ipotermia.

CAPO RESPONSABILE, IL FAMIGERATO DOTT MENDEL.

Tra il crematorio e l'edificio destinato agli esperimenti si trovava il cosiddetto "Muro Nero"

dove le guardie delle SS effettuarono le esecuzioni di migliaia di prigionieri.

TERMINATA La visita dei campi di concentramento, abbiamo raggiunto un ristorante caratteristico per il pranzo ed al termine ci siamo avviati a Wadowice, paese natale di Papa Giovanni Paolo II. Visita con guida alla cittadina ed alla casa natale e della Basilica dove il Papa fu battezzato.

Lasciato il pullman sul grande piazzale, abbiamo attraversato un bellissimo parco dove

abbiamo incontrato tanti ragazzini che giocavano sulle diverse altalene.

Per una bella scalinata siamo saliti alla grande chiesa dove il Santo Padre aveva passato i suoi

anni giovanili ed i suoi studi fin quando il lavoro del papà lo ha portato a Krakowia.

La casa natale del Papa Giovanni Paolo II in Polonia è una costruzione piuttosto modesta, un appartamento al primo piano con tre stanze .La cerimonia di inaugurazione per i visitatori della

“Casa Natale del Santo Padre Giovanni Paolo II” si è tenuta a Wadowice in occasione del 64°

compleanno del Papa Polacco. Sulla parete della chiesa, proprio di fronte alla casa natale del

Papa Giovanni Paolo II, si trova il famoso orologio solare, dove sta scritto: Czas ucieka wiecznosc czeka cioè: “Il tempo fugge, l’eternità ci aspetta” (frase che il Papa Giovanni Paolo II ripeteva spesso e teneva forte nel cuore).

Dopo wadowice, ci siamo recati a visitare Kalwaria Zebrzydowska, famosissimo santuario a cui il Papa fu fortemente legato. Celebrazione S. Messa. In serata arrivo a Cracovia, la città di Karol Wojtyla, la città del Papa.

Il Santuario è uno tra i più frequentati centri di pellegrinaggio in Polonia, fa parte anche di un

progetto paesaggistico – architettonico tra i più interessanti d’Europa (iscritto dal 1999 nella

lista dei Patrimonio dell’Umanità UNESCO). Ci convengono oltre un milione dei pellegrini

all’anno. Di una frequenza più elevata godono le celebrazioni della Settimana Santa

contemporaneamente al Mistero del Signore nonché le celebrazioni del Funerale e del Trionfo

della Madonna nel mese d’agosto.

Il nome ha un'evidente assonanza con “Calvario”, ma le associazioni tra questa località ai piedi del monte Zar e la sfera spirituale non finiscono qui. Nonostante quasi ogni casa esponga l'insegna di un artigiano locale, la cittadina è molto meno famosa per i suoi mobili che per essere, fin dal 1609, la più importante meta di pellegrinaggi religiosi della Polonia dopo Czestochowa.

IN SERATA RAGGIUNGIAMO L’ALBERGO CHE CI OSPITERÀ IN CRACOVIA. UNA CERTA DIFFICOLTÀ HA ACCOMPAGANATO L’INGRESSO DAL PULMAN Con Enrico che spostava non solo i birilli, ma le transenne murate sotto lo sguardo inorridito del maitre dell’albergo.

Giovedì 4 ottobre Prima colazione in hotel. Giornata intera dedicata alla visita guidata di Cracovia, antica capitale della Polonia e oggi suo principale centro culturale, considerata la più bella città polacca. Si potranno ammirare, oltre ai suoi splendidi monumenti, i luoghi legati alla figura del Papa, quando all’epoca era vescovo e arcivescovo della città.

CRACOVIA

E’ stata a lungo la capitale della Polonia, la città in cui vivevano e venivano seppelliti i re della Polonia fino al

XVII secolo. E’ situata sulle due sponde del fiume

Vistola, ai piedi della collina di Wawel nella zona

meridionale della ragione Malopolska Cracovia è

spettacolare, posto in cui arrivano e volentieri

ritornano tanti turisti per ammirare l’architettura

gotica, rinascimentale e barocca della Città Vecchia di Cracovia, annoverata nel Patrimonio dell’Umanità

dell’UNESCO, mirabile testimone della lunga e

gloriosa storia della prima capitale della

Polonia.Ancora oggi è il principale centro culturale,

artistico e universitario del Paese. Al centro del nucleo medievale di Cracovia, conservatosi

quasi completamente intatto, vi è la Piazza del Mercato, la più grande piazza medievale d’Europa un quadrato di 200 metri per lato.

La collina di Wawel è un simbolo importante non soltanto di Cracovia ma dell'intera Polonia, ed è il fulcro della sua storia. Secondo la leggenda, la collina di Wawel era un tempo abitata da un drago che terrorizzava la popolazione. Il re offrì la mano della figlia a chi lo avesse ucciso. Un

ragazzo coraggioso riempì un agnello di zolfo e lo lasciò di fronte alla caverna del drago. Il

drago lo mangiò e dalla gran sete bevve l'acqua del fiume Vistola fino a scoppiare.

La Caverna del Drago è un'attrazione turistica legata al famoso drago della mitologia polacca. Si scende nella caverna per 135 scalini, per sbucare infine sulla sottostante riva della Vistola.

Il castello fu la residenza dei re polacchi per cinque secoli, e la vicina cattedrale continuò a essere il luogo delle incoronazioni e delle sepolture reali anche dopo il trasferimento della

capitale a Varsavia. La cattedrale di Wawel è la chiesa più importante della Polonia, e i numerosi sarcofagi reali presenti all'interno attestano il suo ruolo nella storia del paese.

L'attuale chiesa fu la terza costruita in questo luogo e fu terminata nel 1364. Tra le numerose

cappelle si distingue la cappella funeraria del re Sigismondo I, eretta fra il 1519 e il 1533 dal

toscano Bartolomeo Berrecci e riconoscibile dall'esterno per la cupola dorata.

Dopo aver visitato la collina de Wawel simbolo di tutta la Polonia, sceso la collina, ed entrati

nel centro storico, abbiamo ripercorso i diversi luoghi nei quali è più presente l’impronta

lasciata da Papa Woityla.

Abbiamo percorso alcune strade, la curia Arcivescovile di Cracowia, il Centro Giovanni Paolo

II, voluto dall’attuale arcivescovo Cardinale Stanislaw Dziwisz.

E poi siamo andati per chiese storiche. Quelle più frequentate dall’arcivescovo Woityla.

Visita della Chiesa di s. Maria. Dal campanile ogni due ore un trombettiere suona per salutare i turisti da quattro finestre diverse Pranzo in un ristorante tipico. Nel pomeriggio proseguimento della visita guidata e tempo libero a disposizione del gruppo.

Dopo il pranzo in un ristorante tipico dove ci hanno servito con Specialità al formaggio ci e’ stato dato Tempo libero per la visita ai vari mercatini, in particolare quello dei portici dove si sono fatti molti acquisti. Anche sulla piazza mercato, le bancarelle offrivano corone bellissime di fiori secchi. Attorno ragazzini e soprattutto ragazzine delle scuole che offrivano un bulbo di fiori per una offerta libera per l’ospedale. Sulla strada laterale passavano bande di suonatori, sfilate di Scuole, e musica e musica

La Chiesa di Santa Maria (in polacco Kościół Mariacki) è una imponente chiesa che sorge nel centro storico di Cracovia seconda solo alla Cattedrale del Wawel. È Basilica minore dal 1962.

La chiesa sorge nel centro storico di Cracovia, (Stare Miasto, o "città vecchia"), sul lato orientale della piazza centrale della città, Rynek Główny ("Piazza Grande").

Dopo il tempo libero per la visita ai vari mErcatini, partenza per il santuario della divina misericordia sulla collina di Lagiewniki, alla periferia di Cracovia, legata alla figura di Suor Faustina Kowalska e ai pellegrinaggi del Papa, dove è possibile ammirare l’immagine di Gesù Misericordioso. La chiesa delle apparizioni di s. maria faustina kowalska

Nel 1943 il confessore di suor Faustina, padre J. Andrasz S.I. di Cracovia, ha benedetto il quadro di Gesù Misericordioso, dipinto da A. Hyła che fu offerto in ringraziamento per la liberazione della famiglia dai pericoli della guerra. Così ebbe inizio la devozione alla Divina Misericordia. Presto si diffuse la fama del quadro, per le grazie avvenute, e in breve tempo aumentò il numero dei pellegrini, i quali visitavano anche la tomba di suor Faustina morta in concetto di santità. L’occasione della beatificazione di suor Faustina (18 aprile 1993), della sua canonizzazione (30 aprile 2000) e i pellegrinaggi del Santo Padre Giovanni Paolo II a Łagiewniki (1997 e 2002) hanno sviluppato rapidamente il culto alla Divina Misericordia. Tutto questo ha richiesto la costruzione di una nuova chiesa – Basilica, consacrata solennemente da Giovanni Paolo II, il 17 agosto 2002. In questo luogo, per questa occasione il Papa affidò tutto il mondo alla Divina Misericordia.

la sera in albergo, qualche buona persona del gruppo ha pensato di fare una visita notturna in città. Sono Partiti in allegria, nonostante in lontananza brillasse qualche fulmine. Infatti arrivati al grande drago, cominciò a soffiare un vento impetuoso, seguito da una bufera incredibile che in pochi minuti rovesciò una violentissima pioggia, stile uragano. “Si salvi ch può”, urlava qualcuno. Chi si rifugiò in qualche bar, chi decise di tornare velocemente all’albergo ben lavato e rinfrescato.

L’ingresso del santuario dove abbiamo celebrato la santa messa nella cappella del s. rosario

Venerdì 5 ottobre Prima colazione in hotel. Partenza per Wieliczka, storica città del sale. Visita guidata della miniera, la più antica d’Europa, dichiarata Patrimonio dell’UNESCO. Celebrazione S. Messa in miniera e pranzo all’interno delle miniere.

WIELICZKA

Miniera di sale Al di sotto del suolo di Wieliczka sorge una delle più antiche miniere di sale operanti al mondo (la più antica si trova a Bochnia, in Polonia, a 20 km da Wieliczka), funzionante dall'età preistorica. La miniera forma una città sotterranea, con chiese (Santa Kinga, la più grande chiesa sotterranea al mondo), laghi e tunnel. La miniera raggiunge profondità di 327 metri, e presenta gallerie e cunicoli per un'estensione totale di più di 300 km.

Abbiamo celebrato la santa messa al termine della visita delle varie sale, per scale mozzafiato e discese segnate da oltre cinquecento gradini. Per fortuna la risalita è avvenuta in ascensore. Abbiamo celebrato la santa messa in una sala adibita a chiesetta all’interno della miniera. E così anche per il pranzo.

Dopo il pranzo e relativa attesa per le compere ed i ricordi, partenza per Brno. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Dopo la cena in albergo, visita notturna della città: salita al duomo. Siamo entrati in una penombra totale. Illuminato solo il ss. Sacaramento. Due diaconi in preghiera, alcune persone sulle panche e lungo la navata, per sottolineare l’anno della fede, in una terra devastata dal comunismo e dall’ateismo. 50 metri sotto, desolazione e ragazzine ubriache di birra.

6 giorno 6 ottobre Prima colazione in hotel. Partenza per il rientro. Sosta al Santuario di Mariatrost, nei pressi di Graz, per celebrazione S. Messa. Pranzo libero. Successiva partenza per il rientro con arrivo in tarda serata.

SANTUARIO DI MARIA TROST

(SANTA MARIA DELLA CONSOLAZIONE) GRAZ Arriviamo al santuario verso le ore 12,30, accolti da un sacrestano gentilissimo. Poco dopo ci

raggiungerà il Parroco del santuario veramente signorile e cortesissimo. Naturalmente non ci

poteva non spiegare l’origine del santuario. Ne diamo resoconto. Ogni quarto d’ora, si alzavano

fortissime sirene: sembrava di essere in tempo di guerra, per chi la ricorda.

Ci sono più di una leggenda riguardo la fondazione del luogo di pellegrinaggio. La più conosciuta

racconta che Johann Maximilian von Wilferstorff, che viveva in un castello sul Purberg,

avesse ricevuto una Madonna gotica per la sua cappella, considerata dai monaci senza valore,

dal monastero Rein. Quando la figlia di Wilferstorff s'ammalò gravemente, pregò davanti alla

statua per la sua guarigione. La ragazza guarì, e la buona novella si sparse rapidamente.

Mariatrost si sviluppò in una delle maggiori mete di pellegrinaggio, anche per i fedeli

ungheresi e croati.

Ottobre e novembre Nel mese di ottobre si è replicato il teatro con i nostri meravigliosi attori e si è dotato il

tutto di un impianto nuovo di amplificazione e radioline per permettere a tutti di ascoltare

perfettamente quanto avviene sul palcoscenico.

Le ss. Quarantore che tradizionalmente si attuavano prima del giorno dei santi e della

Commemorazione dei Defunti sono state spostate al mese di maggio per tutta la comunità

“Maria Regina dei Monti”.

Il primo novembre si è svolto anche l’Incanto dei Canestri per l’offerta tradizionale alla

chiesa. Non molti premi e concorrenti molto prudenti, vista la congiuntura economica pesante

e pressante.

Tra i tanti lavori eseguiti, la riparazione dello scarico dell’oratorio gelato lo scorso inverno; la

nuova caldaia riscaldamento del’oratorio; la stampa di depliant informativi sul museo

parrocchiale e finalmente anche il libro sul museo, pronto per Natale, per opera del dott. Oleg

Zastrow dal titolo: “Storia etnografica arte: il museo parrocchiale di Moggio”.