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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA DIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi Villa Direzione - Redazione - Amministrazione: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà Via G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003 www.chiesaviva.com Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990 Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS) contiene I. R. www.chiesaviva.com e-mail: [email protected] «LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Jo. 8, 32) ANNO XLI - N° 443 NOVEMBRE 2011 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Abbonamento annuo: ordinario Euro 40, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3,5, arretrata Euro 4 (inviare francobolli). Per lʼestero Euro 65 + sovrattassa postale Le richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà 25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257 I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità La Misericordia Divina La Misericordia Divina Chiesaviva

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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURADIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi VillaDirezione - Redazione - Amministrazione:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003www.chiesaviva.comAutor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS)contiene I. R.www.chiesaviva.com e-mail: [email protected]

«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI»(Jo. 8, 32)

ANNO XLI - N° 443NOVEMBRE 2011

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia.Abbonamento annuo:ordinario Euro 40, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3,5, arretrata Euro 4(inviare francobolli). Per lʼestero Euro 65 + sovrattassa postaleLe richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257

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VERRAI

COME UN LADRO

Anche per me passerai di notte, all’im-provviso, come un ladro: che io siatrovato degna preda del tuo impeto diconquista; che abbia il tempo di col-mare d’olio la mia lampada per seguirtinell’eterna festa dell’amore, ricco delfrutto dei tuoi talenti, desto alla vocedel tuo richiamo, meritevole di assider-mi al tuo convito di nozze.In quel momento gravino pure sul miocapo tutte le condanne delle creature:mi basterà restare solo con Te, cieca-mente fiducioso nella tua misericordia.Ecco: vorrei che la luce del tuo sguardosi posasse sulle mie carni segnate daituoi flagelli, nude della tua povertà;come - e più - sulla mia anima disfattadalla tua angoscia, avvolta nelle tene-bre del Calvario, disposta allo schiantodel supremo distacco.Vorrei che il silenzio di un mondo or-mai lontano fosse rotto solo dalle tueparole di perdono; che l’estrema e piùaccorata confessione delle colpe miottenesse la certezza dell’imminente in-gresso nel regno; che la spaventosa soli-tudine della mia agonia fosse consolatadalla Vergine, a me data per madre, nelcui seno possa rendere «lo spirito mioultimo in pace». Tu mi sarai di Viaticonel passo più orrendo dell’esistenza.Rinvigorito dalle tue carni, varcheròanche io l’abisso che separa dalla veravita, terra della promessa e della sper-anza, casa del Padre, sede della gloria.La Chiesa, tua Sposa, mi animerà par-landomi del sangue da te versato; miconfiderà la tua trepidazione per la miasalvezza, l’impazienza dell’attesa tua edell’immensa famiglia dei Beati; mi

suggerirà ancora una volta il tuo nome, mi porgerà abaciare le tue piaghe, mi accoglierà nel suo grembo. Poi, seguirà il buio e il freddo di una tomba. Moti dicompassione e preci di suffragio cederanno ad un ri-cordo sempre più languido, confuso, che si perderànell’oblio totale, nella scomparsa di ogni traccia diquella che, pure, fu vita fervidamente vissuta, coisuoi drammi, le sue gioie e le sue conquiste. Ma essa era solo una prova!E resterà valida e ferma nel senso eterno che - fedelial tuo amore - noi le avevamo dato, respingendo leseduzioni di un mondo destinato a svanire alla lucedi nuovi cieli e di una nuova terra.

(Tratto da “La passione mistero di salvezza” del padre Enrico Zoffoli)

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Èda non poco tempo, or-mai, che nella “nuovachiesa conciliare” è entra-

ta una concezione falsa ed er-rata della “Misericordia Divi-na” che afferma che Dio perdo-na sempre e comunque, anchese si muore in peccato mortale,perché non sarebbe vero cheesiste l’inferno, o per lo meno,se esiste, esso è vuoto.

Perciò, il Paradiso di oggi, do-vrebbe essere pieno di pecca-tori incalliti, di nemici e tradi-tori di Dio, di assassini, diadulteri, di impuri, di ladri, didrogati, di fannulloni che nonhanno mai lavorato, ma solomangiato a ufo.Sono concetti e idee che, pur-troppo, sono espressi e propa-gati anche da uomini di Chiesa.Ma tutto questo è il risultato dell’inganno di una tra-sformazione del male in bene, fatta dal Demonio, per

togliere il senso del peccato espingere l’uomo ad essere li-bero di decidere in ogni cam-po, come la fecondazione arti-ficiale, la manipolazione gene-tica, la clonazione e l’esperi-mentazione sugli embrioni.Già Pio XII, nel 1946, denunciòche il “peccato” del nostro se-colo è “la perdita del senso delpeccato”, per un impegno alleproprie responsabilità e aquelle sociali.L’attuale situazione, perciò,non potrà essere risanata cheda parte di Dio: «... ma Dionon farà giustizia ai suoieletti che gridano giorno enotte verso di Lui, e li farà alungo aspettare? No! Vi dicoche farà loro giustizia pron-tamente».

Comunque, queste parole di Dio, testimoniano chia-ramente quanto sia falsa questa “nuova concezione”della Misericordia Divina.

del sac. dott. Luigi Villa

La MisericordiaDivina

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Vediamo, perciò, questa testimonianza di Papa Gio-vanni Paolo II, nel suo libro-intervista “Varcare la so-glia della speranza”1.Egli scrive: «In Cristo, Dio ha rivelato al mondo di volere che“tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla cono-scenza della verità” (I Tim. 2, 4). Questa frase dellaPrima Lettera a Timoteo ha un’importanza fonda-mentale per la visione e perl’annuncio delle cose ultime.Ora, se Dio desidera così, seDio, per questa causa, dona SuoFiglio, il quale a sua volta, ope-ra nella Chiesa mediante lo Spi-rito Santo, può l’uomo esseredannato, può essere respinto daDio?».

Il problema dell’inferno, nellaChiesa c’è sempre stato, da Ori-gene fino a Hans Urs vonBalthasar. Ma gli antichi Conciliavevano respinto la teoria, detta“apocatàstasi finale” ossia quel-la teoria che affermava che ilmondo, dopo la distruzioned’ogni creatura, sarebbe statosalvato. Una teoria, quindi, cheabilmente aboliva l’inferno,creando, così, una falsa conce-zione della Divina Misericordiadi Dio.Per questo, credo sia opportunoaccennare, qui, alla dottrina del-la devozione a Gesù Misericor-dioso, come la propose la polac-ca Suor Faustina Kowalska, chefu subito un continuo e accalo-rato agire di Papa Giovanni Paolo II, durante tutto ilsuo Pontificato, e che ebbe ampia diffusione in tuttala Polonia. Negli anni ‘50, però questa dottrina fu sottoposta alparere della Sacra Congregazione del Sant’Ufficio,che, col Decreto del 28.11.1958, e con una “Notifica-zione” del 6.3.1959, affermava:

«Si rende noto che la Suprema Sacra Congregazionedel Sant’Uffizio, prese in esame le “visioni” e “rivela-zioni” di Suor Faustina Kowalska (dell’Istituto di“Nostra Signora della Misericordia” e defunta nel1938, presso Cracovia), ha stabilito quanto segue:

1°) doversi proibire la diffusione delle immagini edegli scritti che presentano la devozione della DivinaMisericordia nelle forme proposte dalla medesimasuora;2°) essere demandata alla prudenza dei Vescovi ilcompito di rimuovere le predette immagini che even-tualmente fossero già esposte al culto» (Sacra Con-gregazione del Sant’Uffizio, Notificazione del

6.3.1959).

È chiaro, quindi, che il divietodella Sacra Congregazione si ri-feriva all’eresia dell’“apocatà-stasi”, alcuni brani dei quali fu-rono inseriti nel “Diario” diSuor Faustina, iscritto anchenell’“Indice dei libri proibiti”.Ma l’Episcopato polacco nonvolle uniformarsi alle direttivedi Roma, specie per la difesa esostegno dell’allora arcivescovodi Cracovia, mons. Karol Wojty-la, il quale, già nel settembredel 1967, conduceva la fase dio-cesana del processo di canoniz-zazione di Suor Faustina. Pocoprima di salire il soglio pontifi-cio, Giovanni Paolo II, riuscì afar modificare addirittura la po-sizione dell’ex Sant'Uffizio, cheemanò una nuova “Notificazio-ne” ben diversa dalla prima. Eccola: «Da diverse parti, specialmen-te dalla Polonia, anche autore-volmente, è stato chiesto se leproibizioni contenute nella“Notificazione” della Sacra

Congregazione del S. Uffizio, pubblicata nel 1959,riguardanti la devozione dalla Divina Misericordianelle forme proposte da Suor Faustina Kowalska, sidebbano ritenere ancora in vigore. Questa SacraCongregazione, tenuti presenti i molti documentioriginali, i molti documenti originali non conosciutinel 1959, considerate le circostanze profondamentemutate, e tenuto conto del parere di molti OrdinariPolacchi, dichiara non più vincolanti le proibizionicontenute nella citata Notificazione» (Sacra Con-gregazione per la Dottrina della Fede”, Notificazio-ne del 15.4.1978). Karol Wojtyla, divenuto Papa, pubblicò l’enciclica

1 Cfr. “Varcare la soglia della speranza”, Arnaldo Mondadori Editore, Milano 1994, capitolo 28, pp. 201-202.

Suor Faustina Kowalska.

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“Dives in misericordia”, e ladomenica in albis del 18 aprile1993, dichiarò “Beata” SuorFaustina Kowalska, e il 30aprile 2000, la canonizzò, e poiistituì anche la Festa liturgicadella Divina Misericordia, nel-la Seconda Domenica di Pa-squa. Nel giugno 2002, un Decretodella “Penitenzieria Apostolica”approvò l’Indulgenza plenaria,collegata alla Festa della DivinaMisericordia. In fine, il 1° ago-sto 2002, il Papa Giovanni PaoloII, consacrò il mondo alla Divi-na Misericordia.

***

Dopo quello che abbiamo dettoprima, mi è lecito dire che laChiesa condannò giustamentel’eresia del “millenarismo”, per-ché voleva che Gesù Cristoscendesse sulla terra, in anima ecorpo, per regnare fisicamenteper mille anni.Ora, nel “Diario” di Suor Faustina si apprende, inve-ce, che siamo vicini al termine della Storia, perchéimminente sarebbe la seconda ed ultima venuta di

Gesù Cristo come Giusto Giudi-ce per il Giudizio finale.Ma questo, allora, falsa non solole Sacre Scritture, ma anche il“messaggio della Madonna diFatima”, in cui si conferma chesarà dato all’umanità un perio-do di pace, ma dopo il trionfodel Cuore Immacolato di Maria.Gesù, quindi, avrebbe subordi-nato la “Pace” al mondo solodopo l’accoglimento della devo-zione al Cuore Immacolato diMaria e all’obbedienza alle suerichieste.La “nuova devozione alla Divi-na Misericordia”, quindi, sop-primerebbe la devozione al Sa-cro Cuore di Gesù e al CuoreImmacolato di Sua Madre. Pro-prio come accadde il 15 ottobre1986, in Francia, quando Gio-vanni Paolo II, ai carismaticipentecostali di Paray le Monial,pronunciò quella satanica frasein cui diceva che “il culto delSacro Cuore era fuori uso”.«Forse che non sarà più l’amore

di Dio, mediante il Sacrificio Redentivo di Cristo, aconvertire gli uomini, che “volgeranno lo sguardo aColui che hanno trafitto»? (Gv. 19-37).

RESTAURIAMO LA CHIESAsac. dott. Luigi Villa (pp. 91 - Euro 12)

Anche questo libro del nostro impegno di stendere unʼaltra collana daltitolo: “Restauriamo la Chiesa”, credo non sia eccessivo continuarea interessarsi della situazione pre-conciliare dellʼinfausto Vaticano II,tuttʼaltro che migliorata, perché il “Popolo di Dio” ha bisogno ancorae sempre delle “Verità del Vangelo” e non delle infauste operazionidi presunte “Riforme” pastorali e dottrinali che hanno offuscato ap-pieno il Santo Vangelo di Cristo.

Per richieste, rivolgersi a:

Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257

NOVITÀ

Immagine del Gesù Misericordioso.

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Vaticano II... DIETRO FRONT!DIETRO FRONT!sac. dott. Luigi Villa (pp. 203 - Euro 20)

Questo mio nuovo libro analizza i più gravi errori contenuti nel Vaticano II, ilquale ha perfino cambiato la definizione della Chiesa, non più società di-vina, visibile, gerarchica, fondata da Nostro Signore Gesù Cristo, ma “co-munione” con tutte le altre religioni cristiane non cattoliche e anchecon quelle non cristiane persino con i non credenti. Una “nuova Chie-sa” che ha collettivizzato anche i Sacramenti; una “nuova Chiesa” che ciha dato un orientamento nuovo, radicale, grave che non è più cattolico, per-ché va distruggendo la vera Religione fondata da Gesù Cristo con un carat-tere eterno. Ora, la Verità che noi professiamo è DIO, è Gesù Cristo cheè Dio, e che, quindi non cambia.Questo libro, però, non vuole fare polemiche, ma invitare a pregare di piùper santificarci, per la salvezza delle anime e per la gloria di Nostro SignoreGesù Cristo!

Per richieste, rivolgersi a:

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E allora, come si può accettare il dire che la Miseri-cordia è il più grande attributo di Dio? Forse che gliattributi di Dio non sono tutti uguali e perfetti? E al-lora, come mai nel “Diario” di Suor Faustina si leg-ge: «Annuncia che la Misericordia è il più grande at-tributo di Dio?»... E più avanti, nel “Diario” si affer-ma che «le grazie della mia misericordia si attingonocon un solo recipiente, e questo è la “fiducia”?». An-che nella “Novena alla Divina Misericordia” si leg-ge: «Ora, condurrai al mio cuore un diverso gruppodi anime e le immergerai nel mare della mia miseri-cordia».Ma come si può accomunare categorie di anime deltutto eterogenee, i peccatori abituali con le anime de-vote e fedeli, le anime degli umili con i pagani, glieretici, gli scismatici, e i devoti sinceri della DivinaMisericordia con le anime sciupate dalla tiepiedez-za?..Dopo queste motivazioni teologiche, cosa si potrebbedire di questa devozione nuova che ha fatto conosce-re Suor Faustina?.. Io credo che questo discorso, sen-za condizioni e limitazioni, allontanano dall’insegna-mento evangelico della conversione e della peniten-za. Certamente, questa nuova devozione cancella ciòche la Madonna di Fatima disse ai tre pastorelli di«pregare per le anime che vanno all’inferno, e ponecome condizione essenziale per la salvezza dell’ani-ma; “Penitenza! Penitenza! Penitenza!”».

***

Dopo quanto ho scritto, credo di poter affermare chela devozione di Suor Faustina a Gesù Misercordiososi contrappone apertamente alla Madonna di Fatima,perché in contrasto con gli appelli della Madonna.Il card. Alfredo Ottaviani, quand’era Prefetto dellaSacra Congregazione per la Dottrina della Fede, con-dannò la devozione di Suor Faustina e la mise all’In-dice (6 marzo 1959), mentre, invece, con il card.Franjo Seper, suo successore al Sant’Uffizio, la devo-zione a Gesù Misericordioso venne riabilitata (15aprile 1978). Ma ricordiamoci che, tra la condanna e la riabilitazio-ne della devozione di Suor Faustina, c’è stato il Con-cilio Vaticano II che aveva già conquistato il primatonella Chiesa Romana e che insediò questa devozione,dalla quale seguì la beatificazione di Suor Faustina(18 aprile 1993) e la sua canonizzazione (30 aprile2000), seguita dall’istituzione della Festa Liturgicadella Divina Misericordia, nella Seconda Domenicadi Pasqua, la dedicazione del Santuario mondialedella Divina Misericordia a Cracovia-Lagiewniki, e laconsacrazione del mondo alla Divina Misericordia(17 agosto 2002).

Io però credo che il Trionfo del Cuore Immacolato diMaria spazzerà via ogni altra falsa devozione!

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Il

teologo

OSSERVAZIONI SULLA “LUMEN GENTIUM”

SULLA “DEI VERBUM” E SULLA “AD GENTES”

1° Non pochi Padri tradizionalisti chieseroche il “testo” e il “contenuto” delle due Costi-tuzioni dogmatiche di importanza fondamen-tale: la “Lumen Gentium” sulla Costituzionedella Chiesa, e la “Dei Verbum” sul ruolodella Sacra Scrittura, fossero posti sul tappetoper la loro qualifica di dottrina infallibile, da-vanti a tutta la Chiesa. Ma il vertice respons-abile si rifiutò di assumersi questo impegno,avanzando una formula piena di ambiguità edi reticenza.La risposta data al quesito, sulla qualifica daaffidarsi alle due Costituzioni dogmatichedella “Lumen Gentium” e della “Dei Ver-bum”, la si può contestare, anzitutto, per ilcarattere capzioso dell’espressione del primoinciso: “Ratione habita moris conciliaris, etpraesentis Concilii... finis pastoralis”.Ma in questa espressione è evidente la confu-sione che si fa tra i due termini “dogmatici” e“pastorale”, come fossero antitetici e tra loroirriducibili.Comunque, è impossibile voler conservaredelle formule dogmatiche già espresse condefinizioni infallibili del Magistero solenne,

perché sono “ex sese irrefutabili”; come affer-ma il Vaticano I (cfr. Denzinger, 3974).

***

2° Anche nel Decreto “Ad Gentes” (la Mis-sione), in apparenza tradizionale, prevale ilneo-ecumenismo anti-trinitario del VaticanoII che stravolge l’ecumenismo cattolico. Ne-cessità, perciò, di una testimonianza viva e diun dialogo sincero e comprensivo. Certo, i germi del Verbo sono presenti inquesto Decreto, ma per rivelarli nella dimen-sione completa e perfetta, è strano che si chie-da ai cristiani di riconoscere dei germi delVerbo anche negli altri “credo”, mentre èproprio nella testimonianza viva della pienaVerità la “missione” specifica della Chiesacome sua opera missionaria!

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dell’Ing. bresciano Franco Adessa

RISPOSTAal pesante intervento del Vescovo di Brescia,

mons. Luciano Monaricontro don Luigi Villa

Il giorno 8 settembre 2011, il settimanale diocesano “La Voce del Popolo”, il “Giornale di Brescia”, “Bres-ciaoggi” e “Avvenire”, pubblicavano un articolo sull’intervento del Vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari,contro il plurinovantenne sacerdote don Luigi Villa. Mentre “La Voce del Popolo” riportava il testo completodell’intervento; l’“Avvenire” si limitava ad un breve estratto; il “Giornale di Brescia”, citando il testo del Vesco-vo, usava il titolo: “Il Vescovo di Brescia: don Villa infanga la Chiesa”; il “Bresciaoggi”, riprendendo estrattidell’intervento, aggiungeva un breve commento sui templi satanici di San Giovanni Rotondo e di Padergnone(Rodengo Saiano). L’intervento, inoltre, è stato diffuso via Radio e Televisione locali.Ecco il testo integrale dell’intervento di mons. Monari contro don Luigi Villa, pubblicato su “La Voce delPopolo” (i grassetti sono nostri).

Mons. Luciano Monari, all’altare del Tempio satanico di Padergnone (Brescia).

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Caro don Villa, hai perso il senso della misura

Il sacerdote, residente a Brescia e autonominatosi “grande inquisitore”, nei suoi scrittiattacca da anni il Vaticano II, Paolo VI, Giovanni Paolo II e innumerevoli ecclesiastici.

In questo articolo la presa di posizione della diocesi

Don Luigi Villa, prete residente da anni a Brescia, continuaa scrivere e diffondere calunnie riguardo a Paolo VI e adiversi ecclesiastici; lo fa per lo più diffondendo, anche at-traverso la rete informatica, fascicoli che appartengono algenere letterario “gossip”. Ho già dichiarato che la dio-cesi di Brescia non ha e non vuole avere nulla a chefare con le immondezze e le falsità che vengono scrit-te. Don Villa si è autonominato grande inquisitore, di-fensore della fede contro il Concilio Vaticano Il che, se-condo lui, è eretico e costituisce il vero pericolo dellafede oggi; contro Paolo VI che ha deformato la Chiesa(Gesù Cristo deve essersi dimenticato della promessa diindefettibilità che aveva fatto); contro Giovanni Paolo II,che si è mosso sulla stessa linea; contro innumerevoliecclesiastici che sarebbero in realtà massoni, quintacolonna infiltrata nella Chiesa per distruggerla dallʼin-terno e così via. È difficile comprendere un tale livore. Don Villa penseràforse di essere mosso da zelo apostolico, di essere unnuovo Finees che trafigge gli empi nellʼatto stesso della lo-ro idolatria. La realtà è purtroppo diversa. Scriveva SanGiacomo: «Chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buo-na condotta mostri che le sue opere sono ispirate a mitez-za e sapienza. Ma se avete nel vostro cuore gelosia amarae spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzognecontro la verità. Non è questa la sapienza che viene dallʼal-to: è terrestre, materiale, diabolica; perché dove cʼè gelosiae spirito di contesa, cʼè disordine e ogni specie di cattiveazioni. Invece la sapienza che viene dallʼalto anzitutto èpura, poi pacifica, mite arrendevole, piena di misericordia edi buoni frutti, imparziale e sincera». Strano destino quello di Paolo VI, combattuto da destra eda sinistra; considerato da alcuni il conservatore che haimpedito una piena riforma della Chiesa; esecrato da altricome un rivoluzionario che ha alterato il volto secolare del-la Chiesa. In realtà Paolo VI è stato semplicemente lo stru-mento di Dio per effettuare il programma che GiovanniXXIII aveva affidato al Concilio: quel programma che siriassume nella riforma della Chiesa (Ecclesia semperreformanda, secondo il programma del Concilio di Trento)e nel suo aggiornamento (cioè lʼattenzione a dire il Vangeloal mondo di oggi in modo che il Vangelo sia capito corretta-mente). Don Villa pensa che la fedeltà consista nel ripetere lemedesime parole sempre uguali. Il che sarebbe vero seil mondo fosse fermo e statico ogni parola avesse semprenel tempo il medesimo significato. Ma il tempo passa, lelingue cambiano, cambiano anche gli usi delle parole e bi-

sogna essere attenti (e intelligenti) per imparare a esprime-re il medesimo atto di intelligenza con le parole correttein un nuovo contesto di vita. Questa situazione può piacereo no ma è di fatto quella in cui viviamo; e, tra parentesi, èquella in cui il Signore ci ha messo a vivere. Lo sforzo cheil Concilio ha iniziato è proprio quello di annunciare il Van-gelo oggi; il medesimo Vangelo di sempre (non ce ne sonodue o tanti), ma in modo che lʼuomo che vive oggi e pensaoggi e parla oggi possa capirlo. Paolo VI è stato non solo un grande Papa, ma un grandecredente. Basterebbe leggere la sua professione di fede eil suo testamento spirituale per capire di che pasta era fat-to. Così come basta leggere i testi di don Villa per capi-re di che pasta è fatto. Paolo VI è stato un autentico cri-stiano che ha conosciuto alcuni (pochi) momenti di succes-so senza lasciarsi esaltare; che, senza lasciarsi avvilire, haportato la croce (pesante) subendo accuse, critiche, scher-ni. E da parte di persone che non valevano il suo dito mi-gnolo. Il mondo contemporaneo è cosi: offre a tutti, in-telligenti o stupidi, onesti o malvagi, sinceri o menzo-gneri, la possibilità di mettere in pubblico le proprieidee (o il proprio vuoto di idee); e offre a tutti, quali chesiano le loro idee, un momento di notorietà. Non perché leidee siano intelligenti, ma perché sono strane. Per dipiù sembra diffondersi il gusto di infangare ogni cosabella; probabilmente perché, notava Manzoni, quando siaccusano gli altri ci si illude di essere, per ciò stesso, dallaparte buona. Stiamo imparando a confrontarci con questo mondo, conun poʼ di sofferenza. Che ci siano anticlericali che sputa-no offese da ogni parte, lo mettiamo in conto. Ma che siaun prete a farlo, che un prete prenda gusto a infangarepapi come Paolo VI e Giovanni Paolo II, che lo facciacon libelli che propagano accuse su tutto e su tutti, que-sto crea disorientamento. Perché questo modo di fare?Lʼunica risposta che mi sembra di poter dare è quella cheho accennato sopra. Don Villa è convinto che il ConcilioEcumenico Vaticano Il abbia rovinato la Chiesa e ritienedi essere lui il nobile cavaliere errante che il Signore hachiamato per riportare la Chiesa sulla via della verità. Inrealtà il Concilio è stato un dono grande di Dio e come taledeve imparare a vederlo ogni credente. In quella assise piùdi 2300 Vescovi di tutta la Chiesa cattolica, attorno al Pa-pa, hanno deciso il cammino della Chiesa sottoscrivendoalla quasi unanimità tutti i documenti. Bisogna davveroavere unʼalta coscienza di sé per pensare di vedere megliodi tutti e di rappresentare meglio lʼimpulso dello SpiritoSanto.

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Il primo “vuoto” di questo intervento, che tra l’altro di-mostra anche ben poco rispetto per i lettori, è la disinvoltu-ra di Mons. Monari nel dimenticarsi di far conoscere ai fe-deli della sua diocesi l’evento che ha causato il suo durointervento contro don Luigi Villa.Alla fine di agosto, la Rivista “Chiesa viva”, di cui l’anzia-no Sacerdote è Direttore da più di 40 anni, ha pubblicato ediffuso il Numero Speciale di Settembre 2011, di 96 paginea colori con 197 fotografie, dal titolo: “Paolo VI, il Papache cambiò la Chiesa”.

L’indice include i seguenti capitoli:

– Presentazione– La Sua vita– Paolo VI massone– La Sua omosessualità– Il Suo Pontificato– I Suoi “detti” e “fatti”– Conclusione

Possiamo comprendere che per il Vescovo di Brescia, pub-blicamente e attivamente impegnato alla promozione dellacausa di beatificazione di Paolo VI, sia stato un duro colpo,ma a mons. Monari si deve ricordare che è la Chiesa stes-sa che “invita tutti i singoli fedeli a comunicare diretta-mente o far pervenire al tribunale tutte quelle ‘notizie’

A l termine della lettura di questo intervento diMons. Monari, si è colti da un senso di “vuoto”.L’intero intervento è un capolavoro nell’arte

della diffamazione e nell’uso di ogni trucco ed espedienteper gettare sul “diffamato” ogni sorta di calunnia e insi-nuazione, con l’accortezza di fornire una scusa, o una ra-gione implicita, per non doversi sobbarcare l’onere e leconseguenze di dover entrare nel merito degli argomentisostenuti e documentati da don Luigi Villa, nei suoi scritti.Se si pensa che un giudizio serio ed onesto nasce da speci-fiche conoscenze e che la conoscenza deriva dai “fatti”,l’eliminazione dei “fatti” crea un “vuoto” che può esse-re, però, sapientemente colmato con frasi d’effetto; giudizipesanti, per compensare la loro “leggerezza”; esternazioniemotive, per impressionare il lettore; dotte citazioni, connessuna relazione col soggetto; pungenti ironie, per provo-care ferite senza alcun rischio; dichiarazioni tanto “libe-re”, da essere fuori dal contesto. E tutto questo con lo sco-po di lanciare sull’Autore degli scritti incriminati una talemole di calunnie e insinuazioni, forse, per far desisterechiunque osasse azzardarsi a chiedere spiegazioni o a in-

traprendere una difesa del malcapitato. E sul tutto gravail peso sordo di un’Autorità che, impotente nell’affron-tare l’avversario sul piano storico, teologico e dei “fat-ti”, non può che ricorrere ad espedienti che non riescono,però, a nascondere il fianco debole di un totale disprezzoper una ricerca seria della verità.

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Mons. Luciano Monari, Vescovo di Brescia.

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Perché, Eccellenza, Lei, invece, non ha ancora esposto aifedeli della diocesi la sua posizione in merito a questoabominio? La sua frase che “basta leggere i testi di donVilla per capire di che pasta è fatto” non è una risposta.Ai fedeli della sua diocesi non interessa la “pasta” con laquale è fatto don Villa, ma l’“impasto” col quale è fattala Curia e il suo Capo, i quali, dopo due anni, non sonoancora riusciti a pronunciare una sola parola su questoscandaloso e blasfemo Tempio satanico, eretto in unadiocesi che, per vastità e importanza, è la terza al mondo!

Inoltre, Lei, Eccellenza, dovrebbe sapere che don LuigiVilla non si è mai “autonominato grande inquisitore di-fensore della fede contro il Concilio Vaticano II...”, mache l’incarico, affidatogli direttamente da Padre Pio,consiste nel “difendere la Chiesa di Cristo contro l’ope-ra della Massoneria ecclesiastica” e che tale incarico fu,poi, approvato da papa Pio XII che, per addestrare donVilla e metterlo al corrente dei segreti della Chiesa ineren-ti a questa sua competenza, lo affidò al Prefetto delSant’Uffizio, card. Alfredo Ottaviani, al card. PietroParente e al card. Pietro Palazzini.Eccellenza, non Le sembra persino ridicolo pensare che unsacerdote, che si “autonomina grande inquisitore” e“difensore della fede”, si presenti al Sant’Uffizio e pre-tenda di lavorare alle dipendenze del Prefetto, di esseremesso al corrente dei segreti della Chiesa e di lavorare perlunghi anni in questa Sacra Congregazione? Lei sa bene che questa sua frase è pura menzogna!

Quando Lei scrive che don Villa, dopo essersi “autonomi-nato inquisitore e difensore della fede”... “contro PaoloVI che ha deformato la Chiesa (Gesù Cristo deve esser-si dimenticato della promessa dell’indefettibilità cheaveva fatto)”, Lei sa di giocare su un grande equivoco.Innanzitutto, Paolo VI non ha “deformato” la Chiesa,ma “Paolo VI è il Papa che cambiò la Chiesa”. Lei sa,che questa frase, che dà il titolo stesso al Numero Specia-le, non è stata inventata da don Villa, ma è stata pronuncia-

dalle quali si possa, in qualche modo, arguire contro lafama di santità del detto ‘Servo di Dio’”. E questo invitodella Chiesa serve a far sì che, nella fase processuale,prevalga la verità storica e non altri fini e obiettivi checon la verità non hanno nulla a che vedere.Inoltre, all’insistenza di mons. Monari nel magnificare epresentare certi lati positivi di Paolo VI, si è obbligati afargli notare che il tema non è questo, ma proprio quelloopposto.Se la Chiesa ci invita a “far pervenire al tribunale tuttequelle notizie che in un qualche modo possono arguirecontro la fama di santità del “Servo di Dio”, significache la causa di beatificazione è già stata introdotta e che,sicuramente, le autorità preposte hanno già in mano gliaspetti positivi e confortanti per far procedere la causa. Maqueste autorità, perché il processo proceda in rispetto allaverità, chiedono proprio gli aspetti negativi che possanoinficiare la fama della presunta santità. E quelli cheproducono tali “prove” o “fatti” non sono dei promoto-ri di “calunnie”, di “immondezze” e di “falsità”, a pat-to che tali “fatti” siano seri e documentati.Quindi, Eccellenza, o si affronta seriamente l’analisi dei“fatti”, oppure si può facilmente travisare la realtà e pre-sentare degli “onesti servitori della Chiesa di Cristo” inmalfattori, calunniatori, e aggiunga Lei tutto quello chevuole, ma per essere creduti, in questo caso, bisogna trova-re anche i creduloni che abboccano all’amo.

La sua dichiarazione che “la diocesi di Brescia non ha enon vuole avere nulla a che fare con le immondezze e lefalsità che vengono scritte”, a parte le calunnie e i giudizia priori privi di alcuna dimostrazione, si può facilmentecomprendere, poiché, a reggere la diocesi, vi è una Curiache ha la piena responsabilità della progettazione e rea-lizzazione del Tempio satanico di Padergnone. E Lei,Eccellenza, è il Capo di questa Curia. Don Villa, che hadenunciato questa empietà, evidentemente, non può e nonvuole “avere nulla a che fare” con chi ha commesso taleempietà!

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Giornale di Brescia, 8.9.2011, L’articolo sull’intervento di Mons. Luciano Monari contro don Luigi Villa.

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Quando Lei, Eccellenza, ha scritto che don Villa, nella sua“autonomina” di “grande inquisitore” è “difensore dellafede” anche “contro Giovanni Paolo II”, certamente sa-peva che “Chiesa viva”, nel settembre 2009, ha pubblicatoun Numero Speciale anche su questo Papa, documentan-do i seri argomenti per la sua contrarietà alla Sua beatifica-zione. Per brevità, Le cito solo alcune frasi scritte o pro-nunciate dallo stesso Giovanni Paolo II, tratte da questapubblicazione:

1. Nel suo libro: “Varcare la soglia della speranza” apag. 9, Giovanni Paolo II scrive: «Dio non ha un Fi-glio; Gesù Cristo non è Figlio di Dio, ma solo unodei Profeti».

2. Nel suo libro “Persona e azione”, Giovanni Paolo IIafferma questa tesi: «Non c’è motivo di preoccuparsiper le anime dei bambini abortiti. Esse sono salve inquanto il Peccato Originale non esiste».

3. Nella Sua enciclica “Redemptor hominis et Domi-num vivificantem”, Giovanni Paolo II afferma che«Nostro Signore ha assicurato la salute di “ogni car-ne” con la Sua Incarnazione... fin dalla sua concezio-ne», ammettendo, così, l’indipendenza dalla Chiesa,dalla Fede, dal Battesimo e dalle opere.

ta dal suo amico e protettore card. Camillo Ruini, ed èstata pubblicata su “Avvenire” del 19 marzo 1999. Paolo VI, pur non avendo alcun potere in merito, avendogiurato, come Papa, di “non diminuire o cambiare nientedi quanto trovai conservato dai miei probatissimi ante-cessori...”, ha letteralmente cambiato tutto, creando unanuova chiesa: la “Chiesa Universale dell’Uomo”, dettaanche la “nuova chiesa massonica di Paolo VI”. Quindi,Gesù Cristo non ha avuto alcun “vuoto di memoria”,perché l’indefettibilità promessa riguarda sempre e so-lo la “Sua Chiesa”, la “Chiesa di Cristo” e non la “nuo-va chiesa massonica di Paolo VI”!Che questa “nuova chiesa” esista e sia un “corpo oscuro”,lo leggiamo anche nella frase pronunciata dalla Madon-na, a La Salette: «la Chiesa avrà una crisi orrenda... laChiesa verrà eclissata!». Una eclissi, per avere luogo, habisogno di un corpo lucente (in questo caso, la “Chiesa diCristo”) e di un corpo oscuro (la “nuova chiesa massonicadi Paolo VI”), che “copre” o “eclissa” il corpo lucente.

Solo giocando su questo equivoco, dell’esistenza di unasola Chiesa cattolica, certa Gerarchia ecclesiastica puòcercare di imporsi e imporre una “nuova obbedienzamassonica” al clero e perseguitare quei preti che, rimastifedeli alla Chiesa di Cristo, non hanno alcuna intenzionedi cedere alle lusinghe, alle persecuzioni e neppure ai ten-tativi di assassinio a cui essi sono fatti segno o bersaglio!

Il card. Camillo Ruini.

Giovanni Paolo II.

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lo, non crede alla resurrezione di Lazzaro, non credeai miracoli di Gesù, non crede agli Angeli, non credealla storicità dei Vangeli... (cfr. “Chiesa viva” nn. 426,434)

– Mons. Bruno Forte, Vescovo di Chieti-Vasto: è statofatto bersaglio di un attacco da parte di mons. RomeroGherardini, che l’ha inchiodato alla sua frase “il Diodi Gesù è il Padre”, dimostrando che, con queste paro-le, il Vescovo nega la divinità di Gesù Cristo (cfr.“Chiesa viva” nn. 434, 435);

– Mons. Beschi, Vescovo di Bergamo: con la sua ere-sia-bestemmia: “Gesù è un laico”, questo monsigno-re, esplicitamente, nega la divinità di Gesù Cristo(cfr. “Chiesa viva” nn. 438, 442).

La sua ironia, sul fatto che certi “ecclesiastici”, per donVilla, “sarebbero in realtà massoni, quinta colonna nel-la Chiesa per distruggerla dall’interno e così via”, pote-va permettersela solo dopo aver tentato di far passare lamenzogna sulla “autonomina a grande inquisitore e di-fensore della fede” di don Villa. Purtroppo per Lei, all’interno della Chiesa, don Villa è lapersona più esperta e più documentata in questo cam-po e, quando, nel 1978, uscì la “Lista Pecorelli”, con i121 nomi di alti Prelati appartenenti alle liste massoni-che, lui non si meravigliò più di tanto nel leggere nomi di

4. Sui “Titoli Mariani”, all’Accademia Mariana Pontifi-cia Internazionale, Giovanni Paolo II disse: «Una de-finizione dei “titoli mariani” di “Avvocata”, “Corre-dentrice”, “Mediatrice”, non sono in linea con gliorientamenti del grande testo mariologico del Vati-cano II».

5. In un’udienza generale, Giovanni Paolo II rivelò che«il mettere a nudo la mascolinità e la femminilità,costituiscono, per Lui, la maggiore rivelazionedell’essere umano, per sè e per gli altri». Egli disseanche che «La nostra eredità sarà un erotismo eter-no; l’erotismo attuale è il nostro compito; l’erotismoceleste è il nostro obiettivo», e ancora: «In Paradiso,l’erotismo costituirà il fondamento della comunionedei Santi».

Sua Eccellenza, se Dio non ha un Figlio; se Cristo è solouno dei profeti; se non esiste il peccato originale; se sia-mo tutti salvi indipendentemente dalla Chiesa, dalla Fede,dal Battesimo e dalle opere; se la Madonna viene spo-gliata dei Suoi titoli che la Chiesa di Cristo Le ha attri-buito nel corso dei secoli; se il nostro scopo è l’eroti-smo, se il nostro futuro è l’erotismo eterno e se anche iSanti usano l’erotismo come forma di comunione traloro, Le chiedo: in che razza di religione e in che razzadi Chiesa ci troviamo? Di sicuro, non nella “Chiesa di Cristo”!E questo Papa voi lo avete messo sugli altari! Perchél’avete fatto pur essendo a conoscenza di tutte queste edaltre sue eresie e bestialità? Non è questo, forse, il veromodo per “infangare” la Chiesa di Cristo, “infangan-do” Cristo stesso, il Figlio di Dio, Lui il Capo dellaChiesa di Cristo?Sua Eccellenza, ci può dire a quale Chiesa Lei appar-tiene?

Per la sua frase sulla “difesa della fede” da parte di DonVilla “contro innumerevoli ecclesiastici...”, poiché Leinon ha fatto alcun nome, gliene sottopongo solo alcuni,con relative eresie o bestemmie professate:

– Card. Carlo Maria Martini: nel libro “Si spieghiEminenza!”, sono raccolte tutte le posizioni eretichedi questo Cardinale. Elenco solo alcune voci dell’indi-ce: Vangelo al Monte di Pietà? Niente norme, ma vo-gliamoci bene? Aperti alla esegesi modernista? La ma-no tesa ai Superiori Incogniti? Israele, radice santa? DaRoma a Gerusalemme? Dal Vangelo alla gnosi del Tal-mud? Verso una nuova morale? Domani, matrimonio aipreti? Sacerdozio anche alle donne? (cfr. Autori vari,“Si spieghi, Eminenza!”)

– Card. Walter Kasper: non crede che Gesù è Figlio diDio, non crede ai miracoli del Vangelo, non crede al-la resurrezione corporea di Gesù, non credeall’ascensione di Gesù e a nessuna apparizione diGesù, non crede all’infallibilità della Chiesa (cfr.Luigi Villa, “Walter Kasper”)

– Card. Gianfranco Ravasi: non crede alla resurrezio-ne di Cristo, non crede all’ascensione di Gesù al cie-

Il cardinale Carlo Maria Martini.

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ta, mons. Giulio Sanguineti, lo stesso che ha consacrato ilTempio satanico di Padergnone, era anche lui un mas-sone, come egli stesso lo dimostrò a don Villa, in un loroincontro personale avvenuto in vescovado?Inoltre, è mai possibile che il suo amico e protettore, card.Camillo Ruini, non Le abbia mai raccontato nulla su que-sto argomento? Eppure, anche lui è stato denunciato co-me massone da mons. Pintus di Roma, l’11 febbraio1992, con tanto di documenti!

Eccellenza, quando di don Villa Lei ipocritamente scrive:«È difficile comprendere un tale livore», finge di non sa-pere che questo Sacerdote, da decenni, difende la Fede ela Chiesa di Cristo contro un nemico che le vuole seppel-lire. Lascio a lui la parola. In una lettera all’ex Segretario di Stato, card. Angelo So-dano, parlando del suo primo libro su Paolo VI, don Luigiscrisse: «Chi ama veramente la Chiesa non può non al-zare la voce quando la vede allo sbando. Diversamente,sarebbe vigliaccheria il preferire il silenzio alla prote-sta! Come è vigliaccheria la mancanza di coraggio e disensibilità nel non voler appoggiare chi combatte, in primalinea, la “Buona Battaglia” per la Fede! Il mio libro,perciò, è sconsigliabile solo a chi ha poco amore alla Ve-rità, a chi è ammalato di superficialità, a chi si illude di ac-contentarsi dietro il paravento di un equivoco “Vogliamo-ci bene!”. Il mio, dunque, fu solo il “coraggio” di chi sisente libero (“La verità vi farà liberi” Jo. 8, 32) per essereveramente responsabile. Certo, è un mestiere duro, oggi,quello del coraggio! Eppure è essenziale, anche se è sem-pre un rischio che si deve correre! Se Cristo non avesseavuto il “coraggio” di parlare chiaro e anche di sferza-re gli avversari (Farisei, Scribi, Dottori della legge, Som-mi Sacerdoti!) sarebbe morto, anche LUI, in un letto!».

Quando, proseguendo, Lei, Eccellenza, scrive: «Don Villapenserà forse di essere mosso da zelo apostolico, di essereun nuovo Finees che trafigge gli empi nell’atto stesso dellaloro idolatria. La realtà è purtroppo diversa».A questo punto, il lettore sobbalza; ha la sensazione di tro-varsi, finalmente, di fronte ad una “prova”, ad un “fattoconcreto” che inchiodi don Villa alle sue responsabilità,almeno una volta per tutte; è una pausa breve ma densadi speranza. Il lettore, fiducioso, procede lentamente, mapoi si trova di fronte... ad una dotta citazione di SanGiacomo, scritta circa duemila anni fa! Nulla da eccepi-re sul contenuto della citazione, ma che relazione ha,questa, con la realtà di don Villa e il suo operato?Eccellenza, ma realmente Lei crede di aver dimostrato la suatruce visione sulla realtà di don Villa con questa citazione?

La sua frase: “il mondo contemporaneo offre a tutti, in-telligenti o stupidi, onesti e malvagi, sinceri e menzo-gneri, la possibilità di mettere in pubblico le proprieidee (o il proprio vuoto di idee); e offre a tutti, qualiche siano le loro idee, un momento di notorietà. Nonperché siano intelligenti, ma perché sono strane”, colsuo intento di “suggerire” ai lettori che ci si trova difronte a “stupidi”, “malvagi”, “menzogneri”, a “vuoti di

Prelati che lui stesso aveva già denunciato al Sant’Uffizio,anni prima, con tanto di documenti sulla loro appartenenzaalla Massoneria. Tornando alla nostra diocesi, è mai possibile che nessuno,in Curia, Le abbia mai detto che Mons. Ivo Panteghini,responsabile diretto del progetto del Tempio satanico diPadergnone, nel periodo in cui si dedicava al progetto diquesta nuova chiesa, riceveva visite da parte del card.Francesco Marchisano, ex presidente della PontificiaCommissione dei Beni Culturali della Chiesa e respon-sabile diretto della realizzazione del Tempio satanicodedicato a San Padre Pio?Eccellenza, questo è lo stesso Francesco Marchisano che,nel 1961, scriveva all’Illustre e Gran Maestro della Masso-neria italiana: «... con molta gioia ho ricevuto, tramite ilF. MAPA (mons. Pasquale Macchi) il Vostro delicato in-carico: organizzare silenziosamente in tutto il Piemonte

e nella Lombardia come disgregare gli studi e la disci-plina dei Seminari». Col senno di poi, sembra proprioche la “gioia” di quel Prelato non si sia limitata solo nelricevere l’incarico, ma anche nel metterlo in atto.Mi viene un dubbio: forse che Lei, Eccellenza, nel vorticedei suoi impegni, viaggi e forzate assenze dalla diocesi,non ha ancora trovato il tempo di leggere il NumeroSpeciale di “Chiesa viva” sul Tempio satanico di Pader-gnone? Vi troverà tutto scritto e documentato.E non sapeva, Eccellenza, che il Vescovo che l’ha precedu-

Il cardinale Francesco Marchisano.

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Probabilmente, anche il mondo deve essere pieno di “stu-pidi”, di “malvagi” e di “menzogneri” che non possonoche nutrirsi di “vuoti di idee” e di “idee strane”!

E perché, ancora, don Luigi Villa, nel dicembre 2008, èstato insignito del Premio Giornalistico Internazionale“Inars Ciociaria”, patrocinato da: Presidenza Consigliodei Ministri, Ministero dei Beni Culturali, Consiglio Na-zionale dell’Ordine dei Giornalisti, Consiglio RegionaleLazio, Provincia di Frosinone, U.R.S.E. (Unione RegioniStoriche Europee) con la seguente motivazione: «... per lalunghissima attività di giornalista, autore di libri epamphlet di teologia, ascetica, saggistica (...) e per ilsuo impegno nella difesa delle radici cristiane d’Euro-pa e nella tutela della verità contro forze estranee allanostra civiltà»?

E perché, l’anno successivo, nell’ottobre 2009, don LuigiVilla ha ricevuto anche il Premio “Associazione Cultu-rale Val Vibrata di Teramo”, con questa motivazione:«quale giornalista, scrittore insigne, editore integerri-mo, magistrale Direttore della Rivista “Chiesa viva”,ma soprattutto come sommo teologo per aver dedicatol’intera esistenza nel difendere la Religione Cattolica enel diffondere la Verità Storica e vivendo secondo ilVangelo»?

idee” e a “idee strane”, non è altro che l’ennesimo suotentativo di far passare un altro giudizio disonesto, sempreevitando il pericolo di un devastante e doveroso confrontosugli argomenti trattati.Se, poi, mons. Monari volesse suggerire che, trattandosidi “stupidi”, di “malvagi”, di “menzogneri”, di “vuoti diidee” e di “idee strane”, non si dovrebbe neppure rivolgerealcuna attenzione a chi scrive in questo modo, ci si do-vrebbe chiedere, ad esempio, perché, dopo due mesi dallapubblicazione del Numero Speciale di “Chiesa viva” sulTempio satanico dedicato a San Padre Pio, ben 150 Pre-lati, con l’ex Segretario di Stato, card. Angelo Sodano,hanno analizzato questo studio per ben sei sere e sei notti,non riuscendo a confutarlo, e prendendo la decisione finaledi “mettere tutto a tacere”? E perché dopo solo alcunimesi, don Luigi Villa è stato fatto bersaglio del suo set-timo tentativo di assassinio? Possono forse dei “vuoti diidee” e delle “idee strane” impegnare così pesantemente150 Prelati e con tali conclusioni e conseguenze?Inoltre, se le opere e gli scritti di Don Villa, fossero “vuo-ti di idee” e contenessero “idee strane” e l’autore stesso sicollocasse nella categoria degli “stupidi”, dei “malvagi” edei “menzogneri”, non riusciremmo a capire il perché di-verse di queste sue opere siano già state tradotte infrancese, inglese, tedesco, polacco, spagnolo, portoghe-se, con edizioni che si susseguono l’una dopo l’altra!

Il Premio giornalistico Internazionale, “Inars Ciociaria” assegnato a don Luigi Villa nel dicembre 2008.

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Probabilmente, chi conosce bene il mondo sa che sicura-mente che la categoria degli “stupidi”, dei “malvagi”, dei“menzogneri” che si inebriano di “vuoti di idee” e di “ideestrane” hanno fatto anche carriera e sono saliti di gradonelle gerarchie sociali e in quelle dello Stato. E non sareb-be nemmeno da escludere che costoro trovino persino in-teressanti gli scritti di Don Villa, perché sono ancora pie-ni di Fede, di Dottrina pre-conciliare e persino perché sonoanche documentati!Comunque, come scrive Lei, Eccellenza, si deve purtroppovivere in questo mondo che continua a cambiare o che nonvuol cambiare la sua Fede, perché “tra parentesi, è la si-tuazione in cui il Signore ci ha messo a vivere”. Fortuna-tamente, Lei conclude: «Stiamo imparando a confrontarcicon questo mondo, con un po’ di sofferenza»... anche seavrebbe dovuto aggiungere “senza però riuscire a dimo-strare nulla, perché... non possiamo!”.

Eccellenza, Lei, nel suo intervento, ha usato due volte laparola “infangare”: «Per di più sembra diffondersi il gu-sto di infangare ogni cosa bella...» e «... che un preteprenda gusto a infangare papi come Paolo VI...», maLei, correttamente, non ha mai usato la frase: «don Villainfanga la Chiesa”.

Perché, allora, l’articolo sul suo intervento contro don Vil-la del “Giornale di Brescia” porta il titolo: “Il Vescovoalla Diocesi: don Villa infanga la Chiesa”?È stato Lei a suggerire tale titolo al “Giornale di Bre-scia”? Se così fosse, perché questa frase l’avrebbe fattascrivere a quel quotidiano, mentre Lei avrebbe avuto l’ac-cortezza di non usarla? Ma se così non fosse, perché non siè premurato di far sapere alla Direzione di quel giornaleche tale frase rappresenta una pura bestialità?Come Lei certamente sa, la Chiesa di Cristo è una “Per-sona mistica”, formata da due elementi: il primo, forma-le, attivo ed eminentemente soprannaturale, di cui GesùCristo è il Capo e dove il Suo Spirito è l’anima dellaChiesa e la Sua Grazia viene elargita con l’istituzionedei tre poteri di istruzione, santificazione e governo, af-fidati al Clero, che parla e agisce in Suo nome. Il secondoelemento è quello materiale passivo umano, formato daifedeli, laici e chierici.Mentre tutto il bene viene solo da Cristo, perché “nullapossiamo senza di Lui”, tutto il male, invece, è imputa-bile solo alla parte umana della Chiesa; pertanto, tutte leeresie, le empietà, le impurità, sono solo attribuibili allaparte umana della Chiesa, e cioè agli “uomini di Chiesa”.Pertanto, il Papa, i Cardinali, i Vescovi, i Presbiteri e i Dia-

Il Premio “Associazione Culturale Val Vibrata” assegnato a don Luigi Villa nell’ottobre 2009.

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coni non sono “la Chiesa”, ma sono solo “uomini diChiesa”. Ma se tra loro vi sono peccatori ostinati e impe-nitenti, costoro non possono neppure chiamarsi “partepassiva” della Chiesa ma “materia ribelle all’azione del-la Grazia” e pertanto rappresentano “l’anti-Chiesa”, o gli“anticristi”, come disse San Giovanni: «Sono usciti danoi, ma non erano dei nostri». E questi “anticristi” sono sempre stati i migliori alleatidei nemici della Chiesa! Quindi, la denuncia delle eresie, delle empietà e delleimpurità degli “uomini di Chiesa”, qualunque sia la loroposizione o grado, oltre ad essere un segno di vitalità del-la Chiesa stessa, è un sacrosanto dovere del cristianoche, attingendo alla Grazia di Cristo, riceve la forza, il co-raggio e la perseveranza in questa “Santa Battaglia” con-tro questi “anticristi”, annidati all’interno dell’elemen-to umano della Chiesa.Chi si scaglia contro chi combatte questa “Santa Batta-glia”, se in piena consapevolezza di ciò che sta facendo, simacchia di un crimine contro la Chiesa di Cristo!Pertanto, la frase: «... don Villa infanga la Chiesa» è unabestialità, o un atto compiuto in malafede, che si speranon sia attribuibile a Lei, mons. Luciano Monari!

Eccellenza, nel suo intervento, Lei dedica diverse frasi sul-le posizioni di don Villa sul Vaticano II: «autonominato-si inquisitore e difensore della Fede contro il Vaticano IIche, secondo lui, è eretico e costituisce il vero pericolodella fede, oggi», «Don Villa è convinto che il ConcilioVaticano II abbia rovinato la Chiesa e ritiene di esserelui il nobile cavaliere errante che il Signore ha chiamatoper riportare la Chiesa sulla via della verità», «Don Villapensa che la fedeltà consista nel ripetere le medesimeparole sempre uguali. Il che sarebbe vero se il mondofosse fermo e statico e ogni parola avesse sempre nel tem-po il medesimo significato. Ma il tempo passa, le linguecambiano, cambiano anche gli usi delle parole e bisognaessere attenti (e intelligenti) per imparare a esprimere ilmedesimo atto di intelligenza con le parole corrette in unnuovo contesto di vita».Eppure, Eccellenza, Gesù Cristo ha detto: «I cieli e laterra passeranno ma le mie parole non passeranno»!Forse, Eccellenza, per Lei, Gesù non aveva messo a fuocoil fatto che, poiché tutto sarebbe cambiato, anche le Sueparole sarebbero state “corrette”, ma sempre “per espri-mere il medesimo atto di intelligenza”!Questo, però, Eccellenza, non dovrebbe capitare al Figliodi Dio, mentre è più probabile che capiti qualcosa d’altroad un Monsignore che se ne infischia dei “fatti”, pernon dover fare i conti con la realtà, e poter parlare a ruotalibera! Inoltre, la frase, citata, di Gesù non è un “atto diintelligenza”, ma un “concetto chiaro” che rimane tale senon si modificano le Sue parole. Sono duemila anni che icristiani leggono questa frase e la intendono sempre nellostesso identico modo, pur nella vastità dei cambiamentiche ci sono stati negli ultimi due millenni.Che “intelligenza” ci vuole per esprimere “con parolecorrette” la frase: «Andate e predicate il Vangelo a tuttele genti (...) chi crederà sarà salvo e chi non crederà

sarà condannato»? Certo, ci può essere una “intelligen-za” che crede di esprimerla “meglio” dicendo: «Andate edialogate con tutte le genti». Ma questo, Eccellenza, si-gnifica sovvertire la sostanza della frase originale.

Negli ultimi tre anni, don Villa ha scritto 11 libri sulVaticano II, e l’anziano Sacerdote, Eccellenza, non ha ilsuo stile di astrarre dai “documenti”, dai “fatti” e dallarealtà ed emettere un giudizio a priori, per poi dimenticar-si di giustificarlo con dei validi argomenti. Ciò che donVilla afferma lo afferma solo perché lo ha dimostrato!Nel suo ultimo libro: “Vaticano II, dietro front!” (feb-braio 2011), don Villa elenca le principali eresie del Va-ticano II.Rimane comunque il fatto che il significato della parola“eresia” viene valutato in base alla Chiesa di apparte-nenza: ciò che per la “Chiesa di Cristo” è “eresia”, la“nuova chiesa massonica di Paolo VI” può facilmente

Copertina del libro: “Vaticano II, dietro front!”in cui don Luigi Villa dimostra le Eresie del Vaticano II.

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non dichiararla “eresia”, anzi! Una volta, però, che èstato chiarito l’equivoco sull’esistenza di una sola Chiesacattolica, tutto si chiarisce da sè!

Per l’azione esercitata dal Vaticano II contro la Chiesadi Cristo, si può dire che il vero obiettivo delle menti oc-culte che dirigevano il Vaticano II e che hanno diretto ilpost-Concilio, nell’opera di distruzione della Chiesa diCristo, si può esprimere con la formula: sostituzione del“sacerdozio cattolico” col “sacerdozio massonico”.Eccellenza, Lei dovrebbe sapere che anche la Massoneriaha il suo “sacerdozio”, che è costituito dalla seconda se-rie di 11 gradi della Massoneria di Rito Scozzese Anticoed Accettato, e cioè i gradi dal 12° al 22°, e il cui scopo èla corruzione dell’anima; e Lei dovrebbe sapere ancheche tale “sacerdozio” prepara una nuova categoria di “le-viti” dalla quale si “pesca”, in seguito, per formare unanuova “classe politica” al servizio dell’Anticristo. Eccellenza, scorrendo le idee-madre dei rituali dei gradidel “sacerdozio massonico”, si vedono scorrere anche le“novità” e gli “aggiornamenti” del Vaticano II. Ad esempio, la necessità della corruzione sessuale del cle-ro; la sua infatuazione per il Giudaismo; il Cultodell’Uomo (tanto glorificato da Paolo VI); il riconosci-mento della laicità dello Stato; la libertà di coscienza; lalibertà di religione; l’antropocentismo e la dottrinadell’Uomo-Dio con la conseguente negazione della divi-nità di Cristo; la devozione al “Cristo risorto”; la pro-mozione dell’ecumenismo massonico e degli Stati multi-etnici e inter-religiosi; la continua proliferazione dimassoni nella Chiesa; lo stravolgimento della Messacattolica, l’irriverenza e l’empietà nel celebrare i santiMisteri; l’insistenza sulla necessità e importanza della“collegialità”; la trasformazione della Religione cattolicain una religione filosofico-scientifica gnostica; la promo-zione di ogni libertà degli atei e dei nemici della Chiesa;l’accanimento contro ogni prete, posizione o forma pre-conciliare; Preti, Prelati e Papi che non parlano più comeSacerdoti ma solo come politici; la “tolleranza zero”contro la corruzione del clero, che viene solo proclama-ta e mai messa in atto; il silenzio dei vertici della gerar-chia su ogni tipo di eresia, empietà, impurità di membridel clero; il non intervento di fronte alle menzogne, vizie sacrilegi commessi dal clero ad ogni suo livello...

Eccellenza, ora, devo farLe un appunto: nelle sue accuse adon Villa, Lei si è dimenticato di citare i “cervelli” delVaticano II. Comunque, Le cito, solo brevemente, alcuni“fatti” dei tre principali.

1° - Teilhard de Chardin, gesuita, massone, eretico e li-bertino, chiamato l’“Anima del Vaticano II”. Fu condan-nato dal Sant’Uffizio; scrisse che non aveva mai sviluppa-to nulla se non sotto lo sguardo e sotto l’influenza di unadonna; nutriva un vero odio verso tutto ciò che l’Istituzio-ne di Cristo rappresenta; non aveva alcun interesse per lavita nell’aldilà; affermava che tutto era stato rovinatodall’introduzione del soprannaturale; iniziò la sua vitasessuale a circa trent’anni e la terminò sulle ginocchia del-

la sua amante. (Cfr. Luigi Villa, “Il gesuita massone ederetico Teilhard de Chardin”, Ed. Civiltà).

2° - Karl Rahner, gesuita eretico e libertino, chiamato la“Mente del Vaticano II”. Fu professore della “nuovateologia”, nemico dei dogmi del Cattolicesimo e contesta-tore del celibato dei preti. Certo, aveva le sue ragioni: nelperiodo del Vaticano II ebbe una relazione amorosacon la scrittrice Luise Rinse, alla quale scrisse ben 1800lettere d’amore sempre più infuocate. (Cfr. Luigi Villa,“Karl Rahner”, Ed. Civiltà).

3° - Hans Urs von Balthasar, gesuita eretico... chiamatoil “Padre dell’ecumenismo” del Vaticano II. In teologia,fu guidato da una donna, Adrienne von Speyr, con laquale visse in “sodalizio spirituale” per ben 27 anni.Adrienne era una donna protestante che tentò di suicidarsigettandosi nella vasca da bagno. Convertita, andava, però,

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a Messa solo due volte all’anno. (Cfr. Luigi Villa, “HansUrs von Balthasar e Adrienne von Speyr”, Ed. Civiltà).

Però, Eccellenza, tanto tempo fa, la Madonna ci avevamesso in guardia, a La Salette, quando nel suo messag-gio parlò della corruzione del Clero, suddividendola neitre livelli: il piacere, l’orgoglio e il potere dell’Anticristo;proprio i tre livelli della Massoneria di Rito ScozzeseAntico ed Accettato, nella sua opera di corruzione delcorpo, dell’anima e dello spirito dei suoi iniziati. Ecco le parole della Madonna:

«I preti, ministri di mio Figlio, per la lorovita cattiva, per la loro irriverenza e la loroempietà nel celebrare i santi Misteri, perl’amore degli onori e dei piaceri, i preti sonodiventati cloache di impurità».

«Guai ai principi della Chiesa che non saran-no occupati che ad accumulare ricchezze e asalvaguardare la loro autorità e a dominarecon l’orgoglio! Tremate voi che fate profes-

sione di adorare Gesù Cristo e che interior-mente adorate solo voi stessi; tremate per-ché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico,perché i luoghi santi sono nella corruzio-ne!».

«La Chiesa avrà una crisi orrenda. Romaperderà la Fede e diventerà la sede dell’An-ticristo!».

Eccellenza, come vede, tutto questo non è capitato per lanecessità di “aggiornare” la Chiesa ai tempi moderni,per i cambiamenti che sono avvenuti nel mondo, ma per-ché esiste un “piano” diabolico prestabilito e gestitodall’alto dei vertici occulti. Ora, Le porgo solo questa do-manda: poiché tutto questo putridume viene gettato infaccia a Gesù Cristo e alla Sua Chiesa, quanto tempo ri-mane ancora prima che il Figlio di Dio faccia gustare aquesti suoi nemici il sapore della Sua giustizia?

Poi, Eccellenza, di don Villa, a proposito del Vaticano II,Lei scrive ancora: «Bisogna avere un’alta concezione di

La Madonna de La Salette. La Madonna di Fatima.

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sè per pensare di vedere meglio di tutti e di rappresen-tare meglio l’impulso dello Spirito Santo».Lei certamente saprà che di “spiriti santi” ce ne sonodue: lo Spirito Santo, Terza Persona della SS. Trinità; elo “spirito santo” con la doverosa aggiunta di “satanico”,che è lo “spirito” dell’anima giudaica dell’Uomo-Dio, odel Maestro massone del 15° grado della Massoneria diRito Scozzese Antico ed Accettato, che viene general-mente rappresentato con un Punto Centrale all’interno diuna Stella a 6 punte.Ora, considerato che lo Spirito Santo Terza Persona del-la SS. Trinità non doveva neppure scomodarsi a parte-cipare ad un Concilio Ecumenico pastorale, e quindinon dogmatico, e pertanto non infallibile, quale sarà, al-lora, secondo Lei, lo “spirito santo” che ha partecipatoad un Concilio Ecumenico pastorale che, in tutti i suoidocumenti, non ha mai usato la parola “soprannaturale”,e che ha spalancato la porta alla dottrina antropocentricadel massonico “Uomo-Dio” della “nuova chiesa masso-nica di Paolo VI”?Che don Villa abbia avuto persino la minima intenzio-ne di “rappresentare l’impulso” di un simile “spiritosanto”, è un’idea persino grottesca!

***

Nel suo intervento contro don Luigi Villa, Eccellenza,Lei è stato molto accorto nel non nominare mai il vizioimpuro e contro natura di Paolo VI. Lei ha usato terminiquali “immondezze” e “infangare ogni cosa bella”, manon si è avventurato nelle “sabbie mobili” di questascandalosa realtà, che non rappresentava solo un viziopersonale, ma un’arma che veniva usata da molti contro laChiesa di Cristo.Lei sicuramente saprà che mons. Montini fu schedato co-me omosessuale sin dal 1926 dall’Ovra di Milano e che,successivamente, come Arcivescovo di Milano, fu colto inflagrante, nelle vie di questa città dove imperversava que-sto traffico impuro, circa una dozzina di volte, con tantodi atti ufficiali.Lei dovrebbe sapere anche che il suo amico e protettorecard. Camillo Ruini, nel 1992, annunciò la decisione diintrodurre la causa di beatificazione di Paolo VI, ma chequesto fu un “colpo di forza” contro la maggior partedell’Episcopato italiano che non l’avrebbe mai voluta!

Lei quindi, Eccellenza, dovrebbe avere capito che DonVilla scrisse i suoi libri su Paolo VI, non per “infangareogni cosa bella”, ma per fermare la causa di beatifica-zione di Paolo VI ed evitare il danno che questa beatifi-cazione avrebbe arrecato alla Chiesa di Cristo, e, con-temporaneamente, impedire lo scandalo della rivelazionedi questo aspetto immorale di Paolo VI. Ma di fronte al-la sordità, o forse, all’impossibilità, per qualcuno, di agiresecondo le corrette regole della Chiesa, perché non vengacalpestata la verità, è sempre preferibile lo scandalo!Voi l’avete voluto e provocato questo scandalo, non donLuigi Villa! Perché il Bene della Chiesa di Cristo superasempre e di gran lunga la reputazione, purtroppo in questo

caso immeritata, di una persona, anche se questa persona èil Papa!Lei, inoltre, sicuramente saprà che non solo parte delclero di Brescia era perfettamente al corrente di questamiseria di Paolo VI, ma anche quello di Milano e diRoma, e che questo non è più un segreto neppure per granparte del laicato cattolico italiano ed estero.Perché, allora, procedete con tanta testardaggine?Lei saprà, inoltre, Eccellenza, che questo vizio impuro econtro natura di Paolo VI era un’arma di ricatto cheveniva usata per ottenere dal Pontefice ciò che si desi-derava. Ad esempio, la “cremazione dei cadaveri” laMassoneria la ottenne da Paolo VI, con la minaccia di ri-velare tutte le sue scappatelle in Svizzera... Ma l’aspetto più inquietante di questo vizio fu quello dellapromozione, agli alti posti della Gerarchia ecclesiasti-ca, di Prelati affetti anch’essi da questo vizio impuro econtro natura. Nel nostro Numero Speciale su Paolo VI,abbiamo riportato alcuni esempi, riguardanti solo gli StatiUniti; ma l’onda delle promozioni di questi Prelati perver-si non batteva solo le coste degli Stati Uniti, ma superavaogni confine, compreso quello del Vicariato di Roma.

Copertina del libro del Prof. Franco Bellegrandi, “Nichitaroncalli -controvita di un Papa”, che descrive la “colonizzazione omosessua-le” del Vaticano, iniziata sotto il Pontificato di Giovanni XXIII e poiaccentuata sotto il Regno di Paolo VI.

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Perché, Eccellenza, Lei mostra di non comprendere questarealtà? Che Pastori siete voi e in nome di chi parlate e agi-te se, pur sapendo questo, caparbiamente insistete sullacausa di beatificazione di un Papa omosessuale? Eccellenza, è questa la Vostra “Tolleranza zero” controil dilagare della perversione sessuale nel Clero: metteresugli altari un Papa omosessuale?Le ricordo che la strategia della Massoneria, per l’an-nichilimento della Chiesa cattolica è racchiusa in questepoche parole del Nubius, Capo supremo del satanicoOrdine degli Illuminati di Baviera: «La Chiesa si di-strugge solo con la corruzione. Corromperemo i popoliattraverso il Clero e il Clero attraverso noi!». E allora, mons. Luciano Monari, chi, in realtà, “ha persoil senso della misura”?

Eccellenza, Lei si lamenta: «Che ci siano anticlericali chesputano offese da ogni parte, lo mettiamo in conto. Mache sia un prete a farlo, che un prete prenda gusto a in-fangare papi come Paolo VI e Giovanni Paolo II, che lofaccia con libelli che propagano accuse su tutto e su tutti,questo crea disorientamento».

Prendiamo uno di questi “libelli” su Paolo VI: ad esem-pio, il libro “Paolo VI beato?”, e tracciamo una succintasintesi del capitolo: “La Sua nuova religione”.Leggendo questo, si scopre come Paolo VI ha inventatoun cristianesimo nuovo schiodato dalla Croce; che hasostituito il “Culto di Dio” col “Culto dell’Uomo”, ilprimato del “soprannaturale” col primato del “natura-le” e del “temporale”, il primato della “Legge di Dio”col primato della “coscienza”, il primato del “Regno diDio” e della “vita eterna” col primato del “mondo”,della “Pace” e del “paradiso in terra”! Un cristianesimo, insomma, che considera Cristo comeun “liberatore” non dal peccato ma dalla sofferenza edall’asservimento; un Vangelo confuso con la “Cartadei Diritti dell’uomo” e messo al servizio della “giusti-zia sociale”, i “Diritti di Dio” aboliti a profitto dell’esal-tazione dei “Diritti” e dei “gusti” dell’uomo; l’evange-lizzazione del soprannaturale “docete” ridotta a un“dialogo” che poggia solo sui mezzi umani e non miraalla conversione.Un cristianesimo che, idolatrando l’uomo, ha fatto pro-clamare la “Libertà religiosa” come diritto fondamen-tale e assoluto dell’uomo ed ha promosso un falso amo-re per l’uomo sul quale Paolo VI ha fondato la Sua “re-ligione dell’Uomo”, che riassumo in queste poche Sue ci-tazioni:

«L’uomo moderno non arriverà, un giorno(...) dietro il viso muto della materia, a ten-dere l’orecchio alla voce meravigliosa delloSpirito che palpita in essa? Non sarà la reli-gione del domani?».

«Tutte queste ricchezze dottrinali (del Con-cilio) non mirano che a una cosa: servirel’uomo».

«Il Nostro Umanesimo diventa Cristianesi-mo e il Nostro Cristianesimo diventa teocen-trico, tanto che possiamo ugualmente affer-mare: per conoscere Dio, bisogna conoscerel’uomo»!

«L’uomo ci si rivela gigante. Ci si rivela di-vino. Ci si rivela divino non in sé, ma nelsuo principio e nel suo destino. Onoreall’uomo, onore alla sua dignità, al suo spi-rito, alla sua vita»! «Onore all’uomo; onoreal pensiero! Onore alla scienza! ... Onoreall’uomo, Re della Terra ed ora anche Prin-cipe del cielo!».

«L’umanesimo laico e profano è apparso, infi-ne, nella sua terribile statura ed ha, in un certosenso, sfidato il Concilio. La religione di Dioche S’è fatto uomo si è incontrata con la re-ligione dell’uomo che si è fatto Dio ... Noipiù di chiunque altro, NOI ABBIAMO ILCULTO DELL’UOMO!».

Copertina del libro di don Luigi Villa, “Paolo VI, beato?”.

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Eccellenza, Lei, che è un biblista, certamente saprà chenelle Sacre Scritture sta scritto: «Maledetto l’uomo checonfida nell’uomo e fa suo braccio la carne, e il cui cuo-re rifugge dal Signore»!Ciò che è doveroso sottolineare, però, è la citazione sul-la Religione di Dio che S’è fatto uomo, che si è incon-trata con la religione dell’uomo che si è fatto Dio... Questa, Eccellenza, è una bestemmia contro Gesù Cri-sto, perché se le due religioni si sono “incontrate”, ciòpresuppone che Gesù Cristo si deve essere sbagliato neltrasmetterci la Sua Dottrina eterna! Di conseguenza,Gesù Cristo non potrebbe essere Figlio di Dio e neppu-re Dio Lui stesso!E che significato aveva l’Ephod che pendeva sul pettodi Paolo VI se non quello di negare la divinità di GesùCristo? Non è stato, forse, Cristo condannato a morte per-ché si era dichiarato Figlio di Dio? E che significatoaveva, nel momento della condanna a morte di Gesù,quel monile sul petto del Sommo Sacerdote Caifa, senon la negazione della divinità di Cristo?

Eccellenza, è strano notare sempre la sua estrema sensibi-lità nei confronti delle meritate accuse rivolte a certi “uo-mini di Chiesa” – che non sono “la Chiesa”! – mentreLei non sembra rivolgere alcuna attenzione agli insultidiabolici che certi “uomini di Chiesa” scagliano, senzaneppure velati termini, contro Gesù Cristo. Perché, Leiriesce a vedere solo il “fango” delle doverose e meritateaccuse a certi “uomini di Chiesa” e non riesce a vederei “crimini” di questi stessi uomini?Perché, Lei mostra sempre una completa cecità di fron-te al “fango diabolico” che questi “uomini di Chiesa”scagliano contro Cristo, Figlio di Dio e Fondatore dellaChiesa di Cristo? Sembra esistere una sola risposta: o si appartiene allaChiesa di Cristo, e si denunciano apertamente e ad altavoce le eresie, le empietà e le impurità di certi “uominidi Chiesa” per difendere il Capo, lo Spirito, l’Anima ela Grazia della Chiesa di Cristo, oppure si appartiene al-la “Chiesa Universale dell’Uomo” di satanica ispirazio-ne, detta anche “nuova chiesa massonica di Paolo VI”,

Una delle tante fotografie che ritraggono Paolo VI con l’Ephod sul petto. L’Ephod, che il Sommo sacerdote Caifa indossava quando condannò a morte Gesù Cristo perché si era dichiarato Figlio di Dio, è il più antico simbolo della negazione della divinità di Cristo.

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per cui si “devono” difendere, con ogni mezzo, controogni logica e pudore, le eresie, le empietà e le impuritàdegli “uomini di Chiesa” che hanno tradito la “Chiesadi Cristo” ed hanno fondato una “nuova chiesa” diispirazione satanica. Evidentemente, allora, il nemico, per questi traditoridella Chiesa di Cri-sto, è rappresentatoda quei Sacerdoti chenon vogliono cedere,neppure sotto minac-ce e persecuzioni, eche non vogliono ab-bandonare la loro Fe-de nel Cristo Figlio diDio e la Sua Dottrinaeterna e immutabile!

Eccellenza, mons. G.B.Montini, alla morte disua madre, avvenutanel 1943, Le fece eri-gere un tombale sulquale fece scolpire uninsieme di simbolimassonici. L’informa-zione, che l’Autore diquesta geometria sim-bolica fosse propriomons. G. B. Montini,fu trasmessa a DonVilla direttamente daicardinali Ottaviani ePalazzini.Ma perché imprimeresul tombale della ma-dre quell’insieme disimboli massonici che,apparentemente incom-prensibili, definiscono,però, con una precisio-ne perfetta, la geome-tria della blasfema esatanica Triplice Tri-nità massonica?Eccellenza, forse Leinon lo saprà, ma questasimbologia, la più se-greta e gelosamentecustodita dai Capi Incogniti della Massoneria, non vienetrasmessa neppure al 33° grado della Massoneria di Ri-to Scozzese Antico ed Accettato, ma solo a quei masso-ni che, per le loro origini ebraiche, sono stati presceltiper arrivare ai vertici supremi della Massoneria.

E perché mons. Montini ha fatto scolpire sul tombale del-la madre proprio questo terribile segreto, ancora vent’anniprima di diventare papa? Era forse una solenne promessafatta alla madre di origine ebrea? Non lo sapremo mai!

Ma non ha detto la Madonna di Fatima, nel suo TerzoSegreto, che «Satana effettivamente riuscirà ad intro-dursi fino alla sommità della Chiesa»? E di “sommitàdella Chiesa”, Lei sa, ne esiste solo una! Come vede Sua Eccellenza, non si tratta solo della “quin-ta colonna infiltrata nella Chiesa per distruggerla

dall’interno”.

***

Ora, dopo quanto dettosulla figura di donLuigi Villa, in molti sipossono domandare:«Ma chi è questo donVilla?»... Certo, ognu-no può definirlo e pre-sentarlo come gli pare,ma anche per Noi di“Chiesa viva” non èfacile riassumere inuno schema precisoquesto personaggio,per i suoi moltepliciruoli di Sacerdote,scrittore e giornalista...anche se dobbiamo af-fermare che Egli è unprete sempre in pri-ma fila nelle più im-portanti battaglie reli-giose e morali.Per questo, Noi affer-miamo che, per la Sto-ria ecclesiale, don Vil-la è stato sempre unprete fedele al suoideale di sacerdote,che ha predicato escritto sull’esistenzadella realtà cristiana,incarnata in Lui, confedeltà e coraggio,contro i “Nuovi Aria-ni” d’oggi che opera-no indefessamenteall’interno della Chie-sa cattolica per demo-lirla.

Tenutosi sempre fuori da questo “ghetto” di traditori,don Villa ha fatto uso della libertà per essere luce del veroVangelo, contribuendo a plasmare “cristiani” di quel for-mato che Egli ha sempre avuto nella mente e nel cuore;una mente ed un cuore che hanno sempre posseduto Cri-sto-Dio ed hanno sempre creduto profondamente nel Cri-sto-crocifisso per la salvezza delle anime.Pertanto, siamo più che convinti nell’affermare che,con la “Via Crucis” della sua vita, don Villa non hacertamente seminato invano!

Il tombale della madre di Paolo VI, eretto nel 1943, sul quale Mons. Montini fece scolpire dei simboli massonici che, con precisione perfetta, definiscono

la geometria della blasfema e satanica Triplice Trinità massonica.

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24 “Chiesa viva” *** Novembre 2011

2 Verrai come un ladro

3 La Misericordia Divinadel sac. dott. Luigi Villa

7 Il Teologo

8 Risposta al pesante intervento del Vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari, contro don Luigi VilladellʼIng. bresciano F. Adessa

32 Conoscere il comunismo

NOVEMBRE 2011

SOMMARIO N. 443

LaMisericordia

Divina

SCHEMI DI PREDICAZIONE

Epistole e VangeliAnno B

di mons. Nicolino SaraleDalla I Domenica di Avvento

alla Festa della Sacra Famiglia)

MARTIRI di Tianjin, Tibet, Xinhjiang

Conoscere il Comunismo

Martiri in Cina

contro Dio...

di Giancarlo Politi

... contro l’uomo

Diocesi di TianjinIl Vicariato Apostolico del Cheli marittimovenne creato il 27 aprile 1912, staccan-dolo dal Vicariato Apostolico di Pechino.Nel 1924, prese il nome di Vicariato Apo-stolico di Tianjin.

He Giuseppe Sacerdote. Giustiziato il 13 luglio 1951,nella città di Tianjin.

Chang StanislaoSacerdote, diocesano. Quando apparvein città il primo manifesto per una Chiesaindipendente, il suo nome venne aggiun-to come firmatario. Il prete negò pubblica-mente di averlo fatto; venne perciò arre-stato due giorni più tardi. Venne giustizia-to assieme ad altri il 13 luglio 1951.

Un laicoNativo della provincia di Hebei, apparte-nente alla Legione di Maria. Morì di fred-do in prigione, nel marzo 1951.

Liu Hsi-man SimoneSacerdote secolare. Una notizia diffusada unʼagenzia comunista, il 13 luglio1951, parlò della sua esecuzione inTianjin. Era stato accusato di essere unagente segreto che aveva agito sotto co-pertura religiosa.

Regione autonoma del TibetBourdonnec Pierre Marie Sacerdote,Mep. Nato a Gallot (Ploumilliau) il 18 giu-gno 1859, entrò tra i Mep il 14 settembre1878. Fu ordinato sacerdote il 23 settem-bre 1882, e partì per il Tibet nel novem-

bre successivo. Venne decapitato nelfebbraio 1907 (o il 23 luglio 1905), vicinoa Yerkalo.

Regione autonoma del XinjiangLa Prefettura Apostolica dello Xianjiangvenne staccata dal Vicariato Apostolico diLanzhou il 14 febbraio 1930, e affidata aimissionari di Steyl (Verbiti, Svd).

In questa regione autonoma sono statideportati prigionieri a decine di migliaia,soprattutto durante i primi trentʼanni delregime. Tra essi, i cattolici sono stati mol-ti e - assieme ai loro discendenti - forma-no oggi numerose ferventi comunità.Senza alcun dubbio, devono essere statitanti i “martiri”, dei quali però non sonoancora disponibili informazioni.

Provincia di YunnanDiocesi di KunmingIl Vicariato Apostolico dello Yunnan ven-ne creato il 28 agosto 1840, staccandolodal Vicariato Apostolico del Sichuan, e af-fidato alle Missioni estere di Parigi.

Zhao AugustaReligiosa, Congregazione di St. Paul deChartres (entrata nel dicembre 1930 onel gennaio 1931). Era nata a Mengtsenel 1908. È morta il 7 ottobre 1952, dopoil suo rilascio dalla prigione di Kunming.

Li Wen-tsai AntonioSacerdote, diocesano. Era nato nel 1901.Nel 1929 era stato ordinato sacerdote. Èmorto in prigione a Matang, nel giugno1952.

Peng PaoloSacerdote, Sulpiziano. Era nato aGuiyang nel 1912. Nel 1938, venne ordi-nato sacerdote a Parigi. È morto nella pri-gione di Kunming, nel 1952 o nel 1953.

Ah GuCatechista, Vergine. Di circa 50 anni. Èmorta in prigione, a Matang.

Diocesi di DaliLa missione indipendente venne creata il22 novembre 1929 e affidata ai missiona-ri del S. Cuore di Bétharram. Nel 1935,divenne Prefettura Apostolica.

Merigot Raymond LindorSacerdote, Mep. Nato il 23 gennaio 1881a Saint-Léger-en Yvelines, entrò tra iMep il 14 settembre 1900. Ordinato preteil 26 febbraio 1905, partiva il 2 agosto se-guente per lo Yunnan. È stato massacra-to a Tsing-in, il 20 dicembre 1910.

Piton Dieudonné CharlesSacerdote, Mep. Nato ad Angers (Fran-cia) il 18 novembre 1861, era stato ordi-nato sacerdote il 28 settembre 1890;partì per la Cina il mese seguente. Èmorto in prigione tra il 1924 e il 1925.

(continua)

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