Mensile di notizie e commenti per amministratori strategie · strategi eamministrative giugno 2009...

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strategie amministrative POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB MILANO - IN CASO DI MANCATO RECAPITO SI RESTITUISCA AL CMP ROSERIO PER LA RICONSEGNA AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TASSA‰.” Mensile di notizie e commenti per amministratori e funzionari degli Enti locali anno VIII numero 5 > Giugno 2009 > 6,00 www.strategieamministrative.it > 450 musei, la storia di Lombardia è tutta qui Amministrative 2009 > Tutti gli eletti al primo turno Urbanistica e paesaggio > Strade per vivere a Cesano Maderno Dalle bambole ai mulini, dalle mummie ai presepi

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Mensile di notizie e commenti per amministratori e funzionari degli Enti localianno VIII numero 5 > Giugno 2009 > 6,00www.strategieamministrative.it>

450 musei,la storia di Lombardia

è tutta qui

Amministrative 2009> Tutti gli eletti al primo turno

Urbanistica e paesaggio> Strade per vivere a Cesano Maderno

Dalle bambole ai mulini, dalle mummie ai presepi

strategieamministrative giugno 2009 > 3

> editoriale

Benvenuti, sindaci e consiglieri:ci aspetta una sfida importante

Dopo le recenti elezioni tenute in 1100 Comuni di Lombardia

Mille e novantadue Comuni sono andati alle urne per il rinnovo dei Consigli comunali. A tutti gli amministratori uscenti va ilsincero ringraziamento di Anci Lombardia per l’impegno profuso e per i risultati ottenu-ti. Ai nuovi eletti, sindaci e consiglieri, va il benvenuto e l’augurio per un proficuo lavoroin un quinquennio che certamente sia preannuncia impegnativo, perché ricco di novitànel segno della modernizzazione degli enti locali e perché si dovrà definire con il nuovo Co-dice delle Autonomie locali il quadro di riferimento entro cui svolgere il ruolo di tutela edi crescita delle nostre comunità.L’augurio che mi sento di esprimere a nome di Anci Lombardia è che dai nuovi eletti pos-sa giungere un contributo importante di entusiasmo e di idee. Nuova linfa per un’Associa-zione regionale che in questi anni ha svolto un ruolo importante, con un’attività semprecrescente che si è sviluppata in molteplici settori, ma che ha avuto come denominatore co-mune il tener dritto la barra dell’interesse dei Comuni.Come Anci Lombardia siamo stati protagonisti a livello nazionale - nel confronto istituzio-nale della Conferenza unificata Stato-Città come pure all’interno di Anci - e siamo stati ef-ficaci interlocutori della Regione Lombardia. Continueremo ad esserlo, grazie anche al vo-stro contributo. L’attività dell’associazione è permeata da una volontà di crescita delle po-litiche locali che sono l’essenza della coesione sociale. Noi siamo pronti ad accettare le sfide nel segno delle tre “e”: efficienza, efficacia ed eco-nomicità. Lo stesso disegno di legge Calderoli che ridisegna compiti e funzioni degli Entilocali è una sfida che accettiamo. Certo vi sono criticità e punti che dovranno essere me-glio chiariti attraverso la concertazione. Come Anci dovremo avanzare proposte che entri-no nel merito delle questioni aperte al fine di delineare un percorso di innovazione utile econdiviso.Anche in vista dell’auspicato federalismo fiscale serve far chiarezza su compiti e funzio-ni dei Comuni. In definitiva siamo di fronte a una fase importante che ridisegna il quadropolitico-istituzionale. I Comuni sono ancora una volta all’avanguardia nell’accettare lesfide di una società che vive profondi cambiamenti. Tutti però devono fare la loro parte,nell’interesse dei cittadini e di una reale crescita sociale.Di questi argomenti avremo modo già nelle prossime settimane, il 10 e 11 luglio, di parla-re diffusamente. A Cernobbio, sul lago di Como, è infatti in programma la nona conferen-za nazionale dei piccoli Comuni. Si tratta di due giornate intense e importanti, perché i pic-coli Comuni costituiscono una parte significativa della nostra realtà regionale. In Lom-bardia sono oltre mille. Mauro Guerra, il coordinatore nazionale, è un lombardo che hasvolto un lavoro importante, per le gestioni associate come per le Unioni volontarie.Anche come piccoli in Lombardia siamo grandi. E abbiamo idee e proposte per non disper-dere questa immensa potenzialità dei nostri borghi, delle nostre comunità caratterizzateda luoghi unici. Inimitabili. Di saperi e sapori. Un primo appuntamento dunque è in rivaal Lario. Poi sabato 26 settembre l’Assemblea regionale a Milano in preparazione dell’as-semblea congressuale nazionale che avrà luogo a Torino dal 7 al 10 ottobre. Un program-ma intenso per dare avvio a cinque anni di buona amministrazione. Sapendo di contare suun’Associazione moderna e articolata in tutti gli aspetti del vivere civile. Auguri dunquea nuovi e vecchi amministratori. Insieme siamo certi che i nostri Comuni continuerannoad essere protagonisti.

di Lorenzo Guerini > Presidente Anci Lombardia

> Benvenuti, sindaci e consiglieri:ci aspetta una sfida importante di Lorenzo Guerini ......................................................................................................................................... 3

> dossiermusei

� Sono la testimonianza vivente di un passatoche si è fatto storia di Ferruccio Pallavera ................................................................................................................................................................................ 6

� Spesso il museo del piccolo Comuneè più organizzato di quelli di città di Sergio Madonini ............................................................................................................................... 8

� Tra don Rodrigo e Lucia Mondella tutti sul palco di Lauro Sangaletti ................................................................ 10� Sulle case di Borgo Campidoglio

campeggiano 71 opere d’arte di Bernarda Ricciardi .................................................................................................................................... 12� Libri specializzati, 270 milan foto

e tante opere d’arte di Dorian Cara ............................................................................................................................................................................................ 14

� «Abbiamo il maggior numero di sititutelati dall’Unesco» di Lauro Sangaletti ............................................................................................................................................................................. 16

� Musei e siti archeologici italiani hanno persoil 4% dei visitatori ......................................................................................................................................................................................................................................... 19

� In due musei 1 milione di visitatori in altri 34 non superano i 10 mila di Dorian Cara ..................................................................................................................................... 20

> primopiano

� Innovare significa miglior servizio e migliori bilancianche nelle mense di Paolo Covassi ............................................................................................................................................................................................. 22

� Il “viaggio” degli alimenti per arrivare sui tavolidelle mense scolastiche di Paolo Covassi ........................................................................................................................................................................ 23

� Convivium quality: misurare per migliorare di Paolo Covassi .............................................................................................. 24� Non buttate il pane nella spazzatura di Lauro Sangaletti ................................................................................................................ 25

> lavoriincomune

� Acquisti verdi, nel pubblico si può di Lauro Sangaletti ......................................................................................................................... 26� L’educazione all’ambiente inizia tra i banchi

delle scuole di Pierfranco Maffé................................................................................................................................................................................................................ 27� Navigli, non solo vie d’acqua ma turismo,

storia e paesaggio di Angela Fioroni............................................................................................................................................................................................. 28� L’Expo, spazio espositivo e coinvolgimento

della metropoli di Angela Fioroni.......................................................................................................................................................................................................... 29� Grazie ai Comuni, Regione più pulita................................................................................................................................................................... 31

� Quando i paesini diventano contee di Bernarda Ricciardi ................................................................................................................. 32� 644 milioni per la casa in Lombardia.................................................................................................................................................................34

� Tecnologie per l’efficienza ............................................................................................................................................................................................................37

� Lario Fiere, una vetrinaper 200 aziende del futuro di Luciano Barocco ......................................................................................................................................................38

> Consiglio Regionale della Lombardia

� Il “parlamento” lombardo rappresenta l’intera comunità ................................................................................40

> dalleassociazioni

� Piccoli Comuni e Unioni per l’innovazione e la ripresa............................................................................................... 43

� Vi presentiamo i nuovi sindaci di Lombardia..................................................................................................................................... 44

� Il ruolo dei sindaci: superare la crisie promuovere lo sviluppo di Angela Fioroni.................................................................................................................................................................. 49

Mensile di notizie e commenti per amministratorie funzionari degli enti locali

Anno VIII numero 5 > Giugno 2009

A cura di Lo-C.A.L.associazione promossa da Anci Lombardia e Legautonomie Lombardiain collaborazione con Upel

Direttore responsabileFerruccio Pallavera

VicedirettoriAngela Fioroni, Giulio Gallera

Hanno collaborato a questo numeroLuciano Barocco, Dorian Cara, Paolo Covassi,Angela Fioroni, Lorenzo Guerini, Sergio Madonini,Pierfranco Maffé, Francesca Minniti (grafica),Ferruccio Pallavera, Bernarda Ricciardi, LauroSangaletti

Segreteria di redazioneLauro Sangaletti

Per contattare la redazionee-mail [email protected]. 02.26707271 fax 02.25362042posta via Meucci, 1 - 20093 Cologno Monzese - MI

Edizione on-linewww.strategieamministrative.it

Direttore responsabileFerruccio Pallavera

RedazioneSergio Madonini - Lauro SangalettiMassimo Simonetta

PubblicitàConcessionaria esclusivaAncitel Lombardia Srlvia Meucci, 1 - 20093 Cologno Monzese (Mi)tel. 02 26707271e-mail [email protected]

Abbonamenti annualiSingoli: euro 40,00Cumulativi (minimo 10 copie): euro 20,00

La rivista si vende solo per abbonamento

Modalità di sottoscrizionepresso le librerie specializzate, le concessionarieautorizzate o direttamente presso l’editoretelefonando al n. 02 26707271

EditoreAncitel Lombardia SrlP.zza Duomo, 21 - 20121 Milano

Progetto graficoFrancesco Camagna

Impaginazione Globe Comunicazione s.r.l.

StampaCentro Stampa Quotidiani spavia dell’Industria 52 - 25030 Erbusco (Bs)

DistribuzioneLa rivista viene inviata in 30.000 copie agliamministratori, ai segretari e ai dirigenti degli EntiLocali aderenti a Anci, Legautonomie e Upel dellaLombardia

RegistrazioneTribunale civile di Milanon. 114 del 18/02/2002

Chiuso in redazione il 23 giugno 2009

strategieamministrative

> sommario

glie mi proibì di portarmi a casa una delle ragazze,scelsi una vasca da bagno. Adesso sono vecchio, tene-tela voi. È qualcosa che nessun museo conserverà...».E quante volte un vecchio bracciante, dalle mani ru-gose e dal viso cotto dal sole è apparso portandosi die-tro la sua falce fienaia? «L’ho usata per cinquant’anni,fino a quando le braccia sono riuscite a farla andareavanti e indietro nell’erba. E quando non ce l’ho fattapiù, l’ho voluta accanto, quasi una vecchia amica, l’hotenuta in ordine, lucida e affilata, come un tempo. So-no troppo avanti negli anni, quando morirò la butte-ranno via. La affido a voi, esponetela qui, nel museo».Ne avrei decine di storie come queste da raccontare.Mi ero fatto dare dal consiglio comunale i saloni situa-ti al primo piano del palazzo municipale, con l’inten-to di allestirvi una piccola raccolta di oggetti legati al-la civiltà contadina, con il nome altisonante di “mu-seo”. In soli cinque anni i mille pezzi raccolti sonodiventati quattromila. Dentro a ciascuno di essi è con-tenuta la storia di una vita, il sacrificio di un’esisten-za, il simbolo di un’epopea.Nella Lombardia proiettata sul Terzo Millennio, nelmondo dell’Expo e del Corridoio 5, si stanno moltipli-cando i musei di paese. Sono talmente numerosi che

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> dossiermusei

In Lombardia costituiscono il simbolo di una grande epopea

zo basamento di metallo, pesantissimo, in mezzo al quale spic-cava una grossa manovella. «Questo lo regaliamo al mu-seo», disse il più vecchio dei quattro. Raccontò chenella primavera del 1945 un carroarmato tedesco siera infilato in cascina, suo padre aveva fatto fuggire lefiglie sul fienile, era sceso nella ghiacciaia e ne era ri-salito con quattro bottiglioni di vino fresco. In pocotempo i tedeschi si erano ubriacati, erano risaliti sulcarroarmato che zigzagando aveva imboccato la stra-da maestra, abbandonando, sotto il portico, uno stra-no marchingegno. Era il crick dell’automezzo bellico,da usare quando occorreva cambiargli i cingoli. Ilcrick rimase per sessant’anni in un angolo dello stal-lino, poi, stanco di averlo tra i piedi, il fittabile presela decisione: l’avrebbe donato al museo.E che dire del giorno in cui l’anziano medico arrivòconsegnandomi quella vasca da bagno anni ‘30? «Face-vo il dottore in una casa di tolleranza di città», mi rac-contò. «Quando con la legge Merlin chiusero le “case”,mi invitarono a prendere un ricordo. E poiché mia mo-

In cima allo scalone arrivarono in quattro, ansimanti, trascinando un toz-

di Ferruccio Pallavera

Sono la testimonianza viventedi un passato che si è fatto storia

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Tra i musei del Mantovano c’è anche l’omaggio doveroso al Grande FiumeI Musei della Provincia di Mantova: Museo “Tazio Nuvolari” (Mantova), Museo del Risorgimento e del-la Resistenza “Renato Giusti” (Mantova), Museo dell’Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze (Man-tova), Museo delle Armi Fosco Baboni (Mantova), Museo di Palazzo d’Arco (Mantova), Museo Diocesa-no d’Arte Sacra “Francesco Gonzaga” (Mantova), Museo Cavriana (Mantova), Museo di Palazzo Ducale(Mantova), Museo Civico di Palazzo Te (Mantova), Antiquarium Civico (Bagnolo San Vito), Raccolta diReperti Archeologici (Ostiglia), Museo Archeologico “Goffredo Bellini” (Asola), Museo Civico “Antonio Pa-razzi” (Viadana), Civica Raccolta d’Arte (Medole), Museo d’Arte Moderna dell’Alto Mantovano (Gazol-do degli Ippoliti), Museo di Arte Sacra "A passo d'uomo" (Sabbioneta), Museo Storico Aloisiano (Casti-glione delle Stiviere), Galleria Civica d’Arte Contemporanea (Suzzara), Museo Civico Polironiano (SanBenedetto Po), Museo Archeologico dell’Alto Mantovano (Cavriana), Museo Civico (Gonzaga), Museo Ci-vico Archeologico (Pegognaga), Museo Civico di Palazzo Ducale (Sabbioneta), Museo Contadino (SanMartino dell’Argine), Museo del Po (Revere), Museo del Reggimento Giovani Fascisti (Ponti sul Mincio),Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po (Felonica), Museo della Fondazione Francioli Nu-volari (Viadana), Museo di Ecologia Culturale (Curtatone), Museo di Solferino (Solferino), Museo Inter-nazionale della Croce Rossa (Castiglione delle Stiviere), Museo Storico Aloisiano (Castiglione delle Sti-viere), Museo Virgiliano (Virgilio), Pinacoteca Comunale (Quistello), Museo Civico (Canneto sull'Oglio),Museo Civico Archeologico (Ostiglia), Galleria del Premio Suzzara (Suzzara).

nessuno ne ha ancora redatto un elenco completo,neppure la Regione, che si è limitata a schedare quel-li ufficialmente riconosciuti. Ci abbiamo provato noi,contattando Province, funzionari comunali e sistemimuseali. Ne abbiamo contati 445. È un elenco lacuno-so, incompleto, che pubblichiamo nelle pagine seguen-ti, suddiviso per territori. Qualche museo che vi è in-dicato potrebbe anche essere stato chiuso, altri inau-gurati a nostra insaputa. Ce ne scusiamo con i lettori.Ma vi invitiamo - essendo questa pubblicazione rivol-ta in particolare agli amministratori comunali di Lom-bardia - a guardare con attenzione a queste iniziative,che spesso nascono dal volontariato e come tali neces-sitano di un minimo di aiuto.I musei della nostra terra costituiscono la testimo-nianza vivente di un passato che si è fatto storia, espesso storia locale, di quella comunità e di nessun al-tra. Provate a scorrere velocemente i nomi di questimusei: vi accorgerete della loro importanza e immagi-nerete i pezzi introvabili che custodiscono. Nella stragrande maggioranza di essi l’entrata è gra-tuita, la visita guidata anche. Visitatene almeno uno:ve l’assicuro, tornando a casa vi porterete nel cuoreun pezzettino di Lombardia.

>Comasco, contrabbando e finanzieriI Musei della Provincia di Como: Antiquarium (Os-succio), Buco del Piombo - Alpe Turati (Erba-Alba-villa), Casa Militare Umberto I (Turate), Casa Paga-ni (Valsolda), Casa Rurale di Carcente (San Siro),Casaperlarte - Fondazione Paolo Minoli (Cantù),Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Volpi (Como),Civico Museo di Erba (Erba), CollezioneArte&Arte (Como) Collezione Salvatore Fiu-me (Canzo), Ecomuseo (Tremezzo), Far - Fondazio-ne Antonio Ratti (Como), Galleria del Design e del-l’Arredamento - Clac (Cantù), Museo ArcheologicoPaolo Giovio (Como), Museo degli Strumenti per laNavigazione (Bellagio), Museo dei Fossili dei Mon-ti Intelvesi (Lanzo d’Intelvi), Museo del CavalloGiocattolo (Grandate), Museo del Ciclismo Ma-donna del Ghisallo (Magreglio), Museo del Dialet-to (Doso del Liro), Museo della 6ª Legione dellaGuardia di Finanza (Como), Museo della Barca La-riana (Pianello Lario), Museo della Casa Contadi-na (Ponna), Museo della Civiltà Contadina (Casa-sco d’Intelvi), Museo della Resistenza Comasca(Dongo), Museo della Stampa della Regio Insubri-ca (Carlazzo, frazione Piano di Porlezza), Museodella Valle (Cavargna), Museo dello Stucco e Sca-gliola Intelvese (Cerano d’Intelvi), Museo Didatti-co della Seta (Como), Museo Diocesano di Arte Sa-cra (Scaria, frazione di Lanzo d’Intelvi), MuseoDon Luigi Guanella (Como), Museo Etnografico delLatte (Carlazzo), Museo Etnografico e dell’Acqua«Lavandee» (Albese con Cassano), Museo Etnogra-fico Naturalistico della Val Sanagra (Grandola eUniti fraz. Codogna), Museo Mario Tieghi (Lenno),Museo Nautico Guido Abbate (Grandola e Uniti),Museo Parrocchiale (Campione d’Italia), MuseoPiero Gauli (Ramponio Verna), Museo Storico Giu-seppe Garibaldi (Como), Museo Studio del Tessuto(Como), Palazzo Scotti - Centro Studi Magistri Co-macini (Laino), Parco Regionale Spina Verde di Co-mo (Como, San Fermo della Battaglia, Cavallasca,Parè, Drezzo), Piccolo Museo della Guardia di Fi-nanza e del Contrabbando (San Fedele Valle Intel-vi, località Erbonne), Raccolta Archivio StoricoPubblicitario (Como), Raccolta di Africanistica(Loveno di Menaggio), Raccolta Museale dell’Avi-fauna Lombarda (Arosio), Raccolte Scientifichedel Liceo Classico A. Volta (Como), Tempio Voltia-no (Como), Villa Carlotta (Tremezzo), Villa del Bal-bianello (Lenno), Villa Melzi (Bellagio), Villa My-lius Vigoni - Centro Italo Tedesco (Loveno di Me-naggio).

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> dossiermusei

per il territorio ed è soprattutto un servizio alla colletti-vità. Perché questo servizio sia il migliore possibile ab-biamo avviato un processo di accreditamento che nonsignifica dare i voti al museo ma migliorarne la qualità.Abbiamo così individuato 12 requisiti minimi che sonoobiettivi standard di sistema. Vengono presi in conside-razione diversi elementi, dagli aspetti giuridici a quellistrutturali, che testimonino l’offerta di servizi alla collet-tività. In sostanza, l’accreditamento è la certificazionedi un processo di crescita e un obiettivo dei musei”.

�� Com’è stata la risposta ai bandi di accreditamento?Molto buona. I 167 musei attualmente accreditati corri-spondono a circa il 55% delle domande presentate e stia-mo partendo con il terzo accreditamento. Poco più dellametà di questi musei sono di proprietà degli Enti locali,Comuni e Comunità Montane, mentre il restante è divi-so fra associazioni e fondazioni, che spesso gestisconoraccolte civiche, e musei ecclesiastici.

�� Quali vantaggi offre l’accreditamento?In primo luogo, viene riconosciuto il lavoro fatto per ren-dere il museo una realtà attiva sul territorio, un vero eproprio servizio, come dicevo. In secondo luogo, entrarenel novero dei musei accreditati garantisce al museo eall’ente locale l’appoggio della Regione, sia come interlo-cutore che, attraverso un’azione di monitoraggio, consi-glia, suggerisce gli interventi di miglioramento, sia co-me erogatore di finanziamenti per questo processo con-tinuo di miglioramento degli standard. Certo, vi sonobandi che offrono opportunità di finanziamento ancheai musei non accreditati, ma sono in misura inferiore ri-spetto alle possibilità offerte a quelli accreditati.

�� Può farci qualche esempio?Per esempio, il sostegno alla professionalità. Il persona-le può anche essere volontario, specie nei musei dei pic-coli comuni, ma deve essere qualificato e la Regione met-te a disposizione anche un’offerta formativa in tal senso.La professionalità del personale, ma non solo, ha poi por-tato allo sviluppo dei Sistemi Museali Locali, modelli in-novativi che attuano, attraverso forme di coordinamen-to, la condivisione di risorse, persone e servizi su baseconsensuale e cooperativa. Per esempio, alcune fra le fi-gure necessarie a garantire i requisiti minimi sono il re-

> dossiermusei

Il grande lavoro di accreditamento svolto dalla Regione Lombardia

Sono oltre 400 i musei lombardi e, da quando ha preso il via nel 2004, so-

di Sergio Madonini

Spesso il museo del piccolo Comuneè più organizzato di quelli di città

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Nel Pavese i musei dell’UniversitàI Musei della Provincia di Pavia: Museo della Cer-tosa (Certosa di Pavia), Musei Civici del CastelloVisconteo (Pavia), Civico Museo Archeologico Ca-steggio e Oltrepo Pavese (Casteggio), Civico Mu-seo della Fisarmonica "Mariano Dallapè" (Stradel-la), Civico Museo di Scienze Naturali (Voghera),Esposizione Permanente sulle Tecnologie Energe-tiche (Sannazzaro de’ Burgondi), Mostra Archeo-logica e Naturalistica “U. Fantelli” (Mede), Museidella Fondazione Sartirana Arte (Sartirana Lo-mellina), Musei Universitari - Archeologia (Pavia),Musei Universitari - Sezione Storia Università(Pavia), Musei Universitari - Storia Naturale (Pa-via), Museo Archeologico Lomellino (Gambolò),Museo Civico di Arte Contadina (Romagnese),Museo Civico Etnologico Lomellino (Cilavegna),Museo Contadino di Montalto Pavese (MontaltoPavese), Museo del contadino della Bassa Pavese(Santa Caterina e Bissone), Museo del Tesoro delDuomo (Vigevano), Pinacoteca “C. Ottone” (Vige-vano), Museo Archeologico “Luigi Barni” (Vigeva-no), Museo di Arte e di Tradizione Contadina (Ole-vano di Lomellina), Museo Storico (Voghera), Mu-seo Contadino della Bassa Pavese (Santa Cristinae Bissone), Museo Civico Naturalistico "FerruccioLombardi" (Stradella).

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no 167 quelli che hanno ottenuto l’accreditamento della Regio-ne Lombardia. Cos’è questo accreditamento? Perché è stato in-trodotto? Lo abbiamo chiesto ad Alberto Garlandini, Direttore ge-nerale vicario dell’assessorato Cultura, identità e autonomie del-la Regione Lombardia.“Va detto, innanzitutto, che museo è un’istituzione per-manente per l’acquisizione, la conservazione, la ricerca,la comunicazione e l’esposizione di testimonianze mate-riali dell’uomo e del suo ambiente, secondo la definizio-ne dell’Icom, il Consiglio internazionale dei musei. Ancordi più, il museo è uno strumento di coesione e sviluppo

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sponsabile della sicurezza, il conservatore, il responsabi-le dei servizi educativi. Attraverso i Sistemi Museali,queste figure sono condivise tra più musei, con un ri-sparmio dei costi e interventi mirati alle necessità.

�� Quali sono i sistemi di gestione dei musei?In genere si tratta di sistemi in economia. È il Comuneche gestisce il museo direttamente attraverso propri uf-fici, possiamo dire che il museo diventa un ufficio del Co-mune. Questo offre un vantaggio dal punto di vista del-le sinergie con gli altri uffici, si pensi per esempio alleproblematiche amministrative. Per contro, il museo, chenecessita di una sua autonomia, soprattutto per aprirsial territorio, in questi casi può soffrire per la lentezzadella macchina burocratica. In taluni casi è stata scelta

la gestione esterna affidata a cooperative o associazioni. Al di là della gestione, un aspetto che mi ha colpito inquesti anni è la grande disponibilità e attenzione di mol-ti amministratori locali. Spesso il museo del piccolo co-mune non ha nulla da invidiare per organizzazione e ser-vizi al grande museo metropolitano. Le eccellenze ci so-no, anche grazie al rispetto dei requisiti perl’accreditamento”.Sono 22 i Sistemi Museali Locali che comprendono 201istituti museali, monumenti (anche naturali), edifici earee archeologiche. Fra gli istituti museali inseriti nei si-stemi locali ben 3 sono Musei Nazionali. Anche per que-sti sistemi, ci ricorda Garlandini, “stiamo avviando unprocesso di riconoscimento che fissa requisiti minimi diqualità”.

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Nei musei del Bergamasco tra i mulini e la raccolta delle pietre cotiCivico Museo Archeologico di Bergamo (Bergamo), Museo Civico Archeologico (Fornovo SanGiovanni). Raccolte civiche di storia e arte (Albino), Museo d’Arte Sacra «San Martino» (Alza-no Lombardo), Sacrestie della Basilica di San Martino (Alzano Lombardo), Galleria d’Arte Mo-derna e Contemporanea (Bergamo), Museo diocesano Adriano Bernareggi (Bergamo), MuseoMatris Domini (Bergamo), Pinacoteca dell’Accademia Carrara (Bergamo), Civica Raccolta d’Ar-te Contemporanea «Egidio Lazzarini» (Calcio), Museo della Fotografia e della Cinematografia(Calcio), Pinacoteca Civica (Caravaggio), Museo Mat-Arte Tempo Città di Clusone (Clusone),Museo della Basilica di Santa Maria Assunta-Sezione Arte Sacra (Gandino), Galleria d’ArteContemporanea di Luzzana-Donazione Meli (Luzzana), Museo del Monastero di San Giacomo(Pontida), Collezione Anita e Rinaldo Pigola (Romano di Lombardia), Museo d’Arte e CulturaSacra (Romano di Lombardia), Casa Museo Fantoni (Rovetta), Museo Casa Ceresa (San Giovan-ni Bianco), Museo Casa di Arlecchino (San Giovanni Bianco), Museo Civico Gianni Bellini (Sar-nico), Museo Civico «Ernesto e Teresa Della Torre» (Treviglio), Pinacoteca Comunale (Vertova),Museo di Arte Sacra San Nicolò (Zanica), Museo di San Lorenzo Martire (Zogno), Museo etno-grafico «Della Torre» (Albino), Museo del Falegname "Tino Sana" (Almenno San Salvatore), Mu-seo Etnografico Alta Valle Seriana (Ardesio), Museo della Valle Cavallina (Casazza), Museo delMulino (Castione della Presolana), Museo del Tessile (Leffe), Museo delle pietre coti della Val-le Seriana (Nembro), Museo Etnografico (Oneta), Maglio Museo (Ponte Nossa), Laboratorio Mu-seo pietre coti di Pradalunga (Pradalunga), Museo Etnografico (Schilpario), Parco Minerario(Schilpario), Museo della Civiltà Contadina (Torre Pallavicina), Museo e Villaggio africano (Ur-gnano), Museo Civico Etnografico (Valtorta), Museo del territorio «La Fabbrica sul viale» (Ver-dello), Museo della Valle (Zogno), Museo «Beata Pierina Morosini» (Albino), Museo Donizettia-no (Bergamo), Museo del Presepio (Dalmine), Museo della Basilica di Gandino - Sezioni Prese-pi e Tessile (Gandino), Raccolta Museale Giovan Battista Rubini (Romano di Lombardia),Museo di Papa Giovanni (Sotto il Monte), Pinacoteca Giovanni XXIII (Sotto il Monte), MuseoCivico di Scienze Naturali «Enrico Caffi» (Bergamo), Orto Botanico Lorenzo Rota (Bergamo),Museo di Storia Naturale (Caprino Bergamasco), Parco Paleontologico (Cene), Museo Civico diScienze Naturali (Lovere), Museo dei Minerali e della Miniera (Oltre il Colle), Museo Bremba-no di Scienze Naturali (San Pellegrino Terme), Museo Brembano di Scienze Naturali «SeveroSini» (Villa d’Almè), Museo Faunistico (Vilminore di Scalve), Percorso museale «Eugenio Laz-zarini» (Calcio), Percorso museale (Vilminore di Scalve), Museo Storico di Bergamo (Bergamo),Museo dei Tasso e della Storia Postale (Camerata Cornello), Museo Navale (Caravaggio), Mu-seo Storico Militare (Comun Nuovo), Museo Ricordi delle guerre (Grassobbio), Raccolta Memo-ria della Comunità (Romano di Lombardia), Museo «Mons. Guglielmo Carozzi» (Seriate), Rifu-gio Museo «Malga Lunga» (Sovere), Museo del Soldato (Zogno).

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Lecco è riuscita a fare sistema

pari al 35% in 7 anni e disporre di un patrimonio di 5 musei accre-ditati regionalmente non è niente male.Queste invidiabili risorse sono quelle su cui può conta-re il Sistema Museale Urbano Lecchese: realtà nata nel2007 e che, come ci spiega il suo direttore Gian LuigiDaccò, è il frutto di un impegno “sempre costante pro-fuso dall’amministrazione di Lecco in oltre 25 anni”.Ma quali sono nel dettaglio i gioielli che può offrire lacittà di Lecco?Il Sistema, che ha definito la sua forma negli ultimi an-ni, trova origine nel 1900 quando vennero istituiti i Mu-sei Civici di Lecco e nel quale confluirono il Museo diStoria Naturale “Carlo Vecelloni”, inaugurato nel 1888,il Museo Storico, la Galleria Comunale d’Arte e il MuseoManzoniano, la Sezione Separata d’Archivio, il MuseoArcheologico e il Planetario “ Città di Lecco “.Come ci fa notare il direttore Daccò “la gestione di que-sti beni è direttamente in capo al Comune, unica ecce-zione è fatta per il planetario per il quale, considerate lesue peculiarità, si è preferito sottoscrivere una conven-zione con un’associazione di astrofili, soluzione che si èrivelata vincente”. La gestione diretta dei musei com-porta anche la necessità di disporre di risorse da dedica-re soprattutto al restauro e alla conservazione dei pa-trimoni in essi contenuti, per questo “nel bilancio comu-nale è previsto un capitolo di spesa espressamentededicato alle raccolte museali, mentre per quanto ri-guarda il ricorso alle sponsorizzazioni dobbiamo rileva-re che è una strada particolarmente difficile da intra-prendere visto che le caratteristiche della contabilità de-gli enti locali non sempre garantiscono un facile accessoa queste soluzioni”.Punta d’eccellenza tra le diverse strutture è la CasaManzoniana che da sola assorbe circa la metà dei visi-tatori annuali, anche grazie alla capacità del luogo di at-tirare il turismo scolastico e di farsi apprezzare qualetappa obbligata per chi arriva a Lecco sulle tracce de “Ipromessi sposi”.Al turismo scolastico il sistema lecchese pone costante

Contare su 60mila visitatori nell’ultimo anno, con un incremento di pubblico

di Lauro Sangaletti

Il Consiglio Internazionale dei Musei, questo è l’I-com. Un’organizzazione internazionale impegnataa preservare, assicurare e comunicare il valore delpatrimonio culturale e naturale mondiale.Nata nel 1946, all’organizzazione aderiscono piùdi 24mila soggetti che rappresentano le realtà mu-seali sparse in tutti i 5 continenti. In questo modol’Icom costituisce una rete internazionale di comu-nicazione e di confronto per i professionisti musea-li in ogni ambito di interesse.Il Comitato Nazionale Italiano di Icom, fondato neiprimi anni settanta, si occupa di tutti i problemistrettamente connessi allo sviluppo e alla difesadella professione museale. Recentemente è statoinoltre varato il progetto di organizzazione su baseregionale, al fine di garantire una capillare presen-za sul territorio.Coordinatore per la Lombardia è Gianluigi Daccò,già direttore dei Musei Civici di Lecco, che abbia-mo incontrato per rivolgergli alcune domande sul-la situazione museale nel nostro paese.Direttore Daccò, come si è sviluppata la politicadei beni culturali in Italia?Una spinta ad affrontare le scelte che riguardava-no la politica dei Beni Culturali derivò dal Decreto

Tra don Rodrigoe Lucia Mondellatutti sul palco

«Sono risorsee anche volanodi sviluppo economico»

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112\1998, attuativo della legge59\1998.La novità consistette nell'esplicitaprevisione di norme riguardanti i te-mi della gestione, della promozionee della valorizzazione dei beni cul-turali e dei musei che finalmente

iniziarono ad essere considerati come risorse e come strumenti per la formazione cul-turale la crescita sociale e come volano di sviluppo economico.L’intenso dibattito che si sviluppò allora sulla “esternalizzazione” e sulla loro indispen-sabile autonomia oggi è soltanto sulla carta : ovunque, tranne pochissime eccezioni,i musei civici sono rimasti a gestione diretta, non sono stati esternalizzati e della au-tonomia non si parla più. Cosa si è verificato in realtà?Gli esempi di musei civici trasformati in Fondazioni o anche soltanto in Istituzioni si possono contare sulle dita; sene è fatto un gran parlare ma le burocrazie amministrative non hanno ceduto di un pollice. Negli ultimi venti anni lagestione “in economia”, quella diretta, in cui un museo è una struttura comunale è diventata nei Comuni la forma digestione prevalente.Al di là di qualsiasi altra considerazione questa però è anche una delle forme di gestione di un museo più difficili emacchinose oltreché una delle più dispendiose.Come mai?Si pensi, per esempio, ai regolamenti comunali, generalmente impostati sulle necessità degli uffici amministrativi osull’esecuzione di lavori pubblici , che un museo civico è costretto a osservare e che non tengono in nessun conto lenormali esigenze di gestione e di sviluppo delle collezioni come le manutenzioni, i restauri delle opere, l’ammoderna-mento allestimenti, le nuove acquisizioni, la realizzazione delle attività didattiche e la ricerca scientifica.Come valuta la situazione lombarda?In Lombardia, come prevede la Dgr. 11643/2002, i musei civici si dovrebbero dotare di propri regolamenti specificima in mancanza di una vera autonomia questi regolamenti sono solo una semplice foglia di fico. Da un punto di vista amministrativo non sono altro che semplici circolari interne degli assessorati alla cultura, tantofragili ed aleatorie da poter essere modificate o del tutto contraddette dal politico o dal dirigente amministrativo diturno. Sono disposizioni che non fanno le veci dei regolamenti comunali veri e propri come ad esempio accade per laPolizia Locale o per l’Urbanistica che trovano il loro fondamento in una legislazione specifica e obbligatoria per tutticomuni italiani. Inoltre i musei civici, in mancanza di autonomia, devono obbligatoriamente usare la contabilità finan-ziaria degli Enti Locali, una camicia di forza che li ingessa in un’armatura assurda.A parole le leggi vigenti prevedono espressamente l’organizzazione dei servizi comunali in base a criteri di autonomia,funzionalità ed economicità di gestione ma nei fatti la gestione “in economia “ dei musei produce risultati del tuttoopposti.

INFOhttp://www.museilecco.org

attenzione. I musei della città offrono infatti una ric-ca proposta didattica per gli studenti e corsi di aggior-namento per gli insegnanti. In collaborazione con al-tri enti, vengono organizzati anche corsi di aggiorna-mento sulla storia e sui beni culturali e ambientali delterritorio lecchese per le guide turistiche e gli adulti.Diverse sono le proposte educative che si articolanoin moduli didattici di differente ampiezza e durata a

seconda del livello scolare. Ogni modulo è generalmen-te composto da lezioni, escursioni sul territorio e visi-te guidate in museo, attività di laboratorio. Nel cam-po della didattica manzoniana viene anche usato lostrumento del teatro, con una compagnia di attori pro-fessionisti.Tutte iniziative che rendono interessante l’offerta lec-chese.

Nella foto grande Il Museo Archeologico, Sala Eta Romana, a lato Gianluigi Daccòcoordinatore per la Lombardia del Consiglio Internazionale dei Musei (Icom)

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Gli abitanti hanno pagato l’intonaco, gli artisti hanno fatto storia

passi in Piemonte: è l’Ecomuseo. Il Museion greco, luogo sacro alle muse figlie di Zeuse protettrici delle arti e delle scienze, assume la for-

ma statica e immutabile di contenito-re di opere antiche nel ‘700. Ma la vi-ta è movimento e trasformazione, e ilpassato non può sottrarsi al presente,pena la dimenticanza della propriaidentità. Così, mentre i preziosi e si-gnificativi resti del passato sono sta-ti custoditi gelosamente nelle teche distrutture inattaccabili, diverse scuoledi pensiero in fermento hanno tenutodesta l’attenzione sull’argomento.L’ecomuseo - museo a cielo aperto - èla formula che attualmente interpre-ta al meglio il concetto di salvaguar-dia, catalogazione, partecipazione, di-

vulgazione del patrimonio di un intero territorio,concepito come ambiente unico e non ripetibile al-trove - troppo elevato il rischio di sconfinare nel fal-so storico. Per arrivare a una chiarezza di contenuti su gli Eco-musei a livello nazionale, la Regione Piemonte cheper prima nel ’95 aveva legiferato in materia, ha pro-mosso e organizzato un incontro a Biella nell’otto-bre 2003. In questo incontro partecipato in rappre-sentanza da 54 ecomusei italiani, è scaturito un di-battito che ha portato a riflessioni conclusive. Nonavendo la caratteristica del convegno, il suo obietti-vo primario è stato quello di definirne con maggioreconsapevolezza e chiarezza il ruolo, in questi termi-ni: “ ...ecomuseo è processo, percorso e strumentoattraverso cui gli individui possono scoprire deno-minatori comuni e divenire comunità (…). Tale per-corso (…) necessita di essere elaborato, costruito emesso in atto in stretta collaborazione con le istitu-zioni e gli operatori locali (amministrazioni, associa-zioni, imprenditori agricoli, dell’artigianato, ecc.) econ il mondo della scuola, sviluppando una rete dicollaborazioni e di sinergie con tutte le iniziative chehanno come oggetto la valorizzazione autentica del-

le risorse del territorio”. A Biella sonostate segnate anche le tappe fondamen-tali da seguire e sottolineato l’impegno apromuovere diverse iniziative: costitu-zione di un Comitato Scientifico Perma-nente, di un Coordinamento Nazionale,Carta degli Ecomusei, Banca Dati, eun Marchio degli Ecomusei. L’aspettopiù rilevante riguarda la partecipa-zione della popolazione, necessariaed esplicitamente richiesta comeparte integrante del progetto,nella sua dimensione territo-riale.La confluenza di tante realtà inun progetto unico di costru-zione museale, apre alla ne-cessità di una comunica-zione integrata, alla indi-viduazione di precise“strategie e stru-menti di comuni-cazione” si leggenel documento

In Lombardia esiste per legge dal 2007, ma nasce e muove i suoi primi

di Bernarda Ricciardi

Sulle case di Borgo Campidogliocampeggiano 71 opere d’arte

Il direttore del MAU,Edoardo Di Mauro

primo segnale di interesse da parte degli abitanti, èconsistito nel mettere a disposizione le pareti deipropri edifici, facendosi carico delle spese di intona-co e impalcatura. E gli artisti hanno risposto con ge-nerosità: più che esecutori di una committenza, han-no preso parte a una vera “performance” popolare. SeBorgo Campidoglio era stato costruito nell’800 fuoridalla cinta daziaria della città - primo insediamentodell’immigrazione industriale - gli affreschi d’artecontemporanea lo hanno ricondotto idealmente al cen-tro della Torino dei nostri giorni, quale parte integran-te della sua storia. Dal ’95 sono state realizzate 71 ope-re, e da maggio 2001 altre 36 sono collocate sulle pa-reti tra i negozi di via Fabrizi e corso Svizzera, grazieall’intervento del Centro Commerciale Artigianale Na-turale. Nel 2000 il Museo di Arte Urbana è stato con-figurato come Associazione autonoma, mentre l’annosuccessivo si è guadagnato un posto nella “Carta Mu-sei” della Regione Piemonte. Dal 2005 è in corso una

trattativa con il Comune di Torino ein parte con la Regione Piemonte,per conferire un assetto istituzio-nale al Museo, tale da garantirel’accesso a fondi utili alla manuten-zione e allo sviluppo, aprendo allapossibilità di insediare opere scul-toree in aree già individuate e rite-nute idonee.

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conclusivo di Biella 2003 “per la conoscenza dei sin-goli ecomusei, e (…) approfondimento di tematichedi interesse comune”.Il virtuale come luogo di scambio è sempre il must ,e i partecipanti all’Incontro Nazionale Ecomusei so-no stati concordi nel potenziare e valorizzare il por-tale di riferimento: www.ecomusei.net

Il Museo d’Arte Urbana di Torino“La bellezza salverà il mondo” afferma il principeMiskin ne “L’idiota” di Dostoevskij. In un mondo glo-balizzato in cui tutti cercano di capire, gli artisti co-me pionieri nella società insegnano a guardare. Alza-re gli occhi sulle facciate delle casette di Borgo Cam-pidoglio a Torino, dove campeggiano opere muralid’arte contemporanea, significa abbracciare la me-moria storica di quel luogo, e familiarizzare con leimmagini della realtà nel presente: questo è il Museodi Arte Urbana (MAU). Tutte le opere sono state rea-lizzate da artisti selezionati, smantellando ogni pos-sibile ambiguità con altre forme di espressione pit-torica, come sostiene Edoardo Di Mauro - direttoredel MAU, critico d’arte e docente all’Accademia Al-bertina delle Belle Arti: “La differenza tra le operemurali del MAU e il trompe l’oil, murales, o graffito,sta nel fatto che le prime sono espressione di artecontemporanea, integrata e armonizzata con le ar-chitetture degli edifici. La loro produzione è con-cordata con i residenti, senza alcuna concessio-ne alla decorazione fine a se stessa o a un so-ciologismo di maniera”. Un Museo a tuttigli effetti quindi - un ecomuseo - conce-pito tra gli anni ’93 e ’95 da un movi-mento spontaneo legato all’Accade-mia Albertina, e realizzato sullascia dell’iniziativa del Comitato diRiqualificazione Urbana Borgo

Vecchio Campidoglio. Artisti epopolazione si sono incon-trati in una nuova dimen-

sione di appartenenza allacittà, condividendo la ne-

cessità di rendere vero,bello e vivibile l’am-biente quotidiano. Il

MUSEO D’ARTE URBANA DI TORINOPer una prima valutazione dellerisorse e delle potenzialità del MAU,sul sito www.museoarteurbana.itpossono essere visionate – anche incorso di realizzazione - le operemurali nel Borgo, e quelle di“Galleria Campidoglio”.

>Nel Lecchese i musei della setaI Musei della provincia di Lecco: Musei ci-vici - Archeologico Storia Naturale, StoriaContemporanea (Lecco), Galleria ComunaleArte e Museo Manzoniano (Lecco), Raccoltadella Navigazione Lariana (Lecco), Sala del-la Resistenza - Museo Storico (Lecco), Mu-seo della Torre di Maggiana (Mandello delLario), Museo Etnografico dell’alta Brianza(Galbiate), Museo Archeologico del Barro(Galbiate), Museo Medardo Rosso (Barzio),Museo Moto Guzzi (Mandello del Lario),Raccolta dell’Associazione storico-culturaleAnt’Agostino (Barzanò), Civico Museo Seti-ficio Monti (Abbadia Lariana), Museo delleGrigne (Esino Lario), Civico Museo della Se-ta Abegg (Garlate), Civico Museo di StoriaNaturale “Prof. don M. Ambrosini” (Merate),Museo Etnografico Comunale (Premana),Museo Civico Storico ed Etnografico (Prima-luna), Museo Ornitologico e di Scienze Na-turali “Scannagatta” (Varenna).

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Parla Gabriele Allevi, direttore del museo Adriano Bernareggi di Bergamo

miche e in indotto non è certamente consolante, spe-cialmente se si considera quanto realmente in Italia,tra ente pubblico e privati, è destinato ai beni cultura-li, ovvero meno dell’1% del Pil. Nella ricerca di virtuose esperienze museali il MuseoAdriano Bernareggi di Bergamo, diretto da GabrieleAllevi, è sicuramente un luogo che si configura comemuseo del territorio e che pianifica numerose attivitàad esso connesse: mostre, convegni, corsi di formazio-ne, cicli di conferenze e la ormai imprescindibile atti-vità didattica che è il primo e fondamentale approccioper le nuove generazioni con la propria storia.

�� Dottor Allevi, nel 2000, in occasione dell’anno giu-bilare è stato inaugurato il Museo Adriano Bernareg-gi, come è stato concepito dalla Diocesi di Bergamoil progetto museale e quali le finalità?Bisogna innanzitutto premettere che il nucleo origina-rio della collezione, oggi conservata nella nuova sededi palazzo Bassi Rathgeb, è frutto della lungimiranzaculturale del vescovo Adriano Bernareggi (1935-1953)che, a partire dagli anni Trenta del Novecento, ha rac-colto alcune delle più importanti testimonianze stori-che, artistiche, liturgiche e della devozione popolarepresenti sul territorio al fine di contribuire alla cono-scenza della devozione del popolo bergamasco.

�� Quali sono questi strumenti?Innanzitutto il Centro Studi costituito da una bibliote-ca specializzata, che consta circa 10.000 volumi, e dal-la fototeca che raccoglie circa 245.000 schede delleopere d’arte diffuse nella diocesi corredate da 270.000immagini, il Fondo Pittori Bergamaschi concesso in co-modato dalla Banca Popolare di Bergamo-Credito Va-resino con circa 30.000 negativi e il Fondo AlessandroConti con circa 25.000 stampe in bianco e nero.Oltre a ciò sono da ricordare le diverse iniziative comele attività didattiche per le scuole, le mostre tempora-nee (ora è allestita la mostra di Jannis Kounellis), i ci-cli di convegni e seminari sull’arte in sede e le confe-renze sul territorio, le pubblicazioni come le due col-lane de i Quaderni del Museo Bernareggi e delle Guidealle parrocchiali e santuari bergamaschi, i concerti egli spettacoli teatrali.Non è neppure da dimenticare, nell’ottica di rafforza-mento della proposta sul territorio la rete diocesanadei musei, che comprende il Museo Diocesano di Ber-gamo e quelli delle basiliche di Alzano, Gandino e Ro-mano di Lombardia e della parrocchiale di Vertova,luoghi ricchissimi di capolavori eccezionali.Tutto questo al fine di valorizzare il nesso tra arte eterritorio.

Dati approssimativi, ma assai verosimili, ci dicono che in Italia vi sono cir-

di Dorian Cara

Libri specializzati,270 mila foto etante opere d’arte

>In Valtellina dall’Homo SalvadegoI Musei della Provincia di Sondrio: Museo Civico(Bormio), Museo Civico Città di Chiavenna (Chia-venna), Museo Civico di Storia Naturale (Morbe-gno), Museo Civico Visconti Venosta (Grosio), Pa-lazzo ex Dopolavoro (Novate Mezzola), Museo delTesoro Collegiata San Lorenzo (Chiavenna), Museodell’Homo Salvadego (Morbegno), Museo della ValMasino (Val Masino), Museo della Valchiavenna(Campoldocino), Museo della Valchiavenna (Chia-venna), Museo della Valchiavenna - Sezione Ar-cheologica (Chiavenna), Museo di Piuro (Chiaven-na), Museo Etnografico Tiranese (Tirano), MuseoParrocchiale San Maurizio (Ponte in Valtellina),Museo Storico Etnografico Naturalistico (Chiesain Valmalenco), Museo Vallivo della Valfurva (Val-furva), Museo Valtellinese di Storia e Arte (Son-drio), Museo Valtellinese di Storia e Arte (Sondrio),Parco Incisioni Rupestri Museo di Ca’ del Cap (Gro-sio), Antiquarium Tellinum (Teglio).

ca 3.554 musei e 2.100 tra aree e siti archeologici.È proprio di questi giorni l’invito del ministro per i Be-ni e le attività culturali, Sandro Bondi, a ripensare la

tutela e la valorizzazione del set-tore museale, in un’ottica di mi-glioramento del servizio che glioperatori rendono ai cittadini, ri-considerando anche all’immaginecomplessiva dell’offerta, specienel momento in cui si legge il tri-ste percorso dell’utenza che nel2008 ha visto calare le visite neimusei italiani di quasi il 4%, datopercentuale all’apparenza ridicolo,ma che se tradotto in risorse econo-

Gabriele Allevi direttoredel Museo AdrianoBernareggi

�� Quali sono i vantaggi e le difficoltà di un museo?Premesso che un museo non può nascere per far quadra-re i conti (forse era possibile concepirlo in tal senso finoad un paio di anni fa, ora non più!), nel considerare iprincipali vantaggi nella realizzazione di un museo,emergono indubbiamente due aspetti. Innanzitutto, l’im-portanza della conservazione e valorizzazione di benistorico-artistici che, oltre ad essere testimonianza dellediverse comunità, possono, anzi devono, divenire ele-mento di arricchimento ulteriore attraverso progettieducativi e culturali realizzati da diverse professionalità.L’altro vantaggio è rendere il museo un luogo vivo, maifermo, e quindi lavorarvi, ovvero, far si che la progetta-zione e la realizzazione di attività mirate a valorizzare ilpatrimonio culturale, in sinergia con la cittadinanza, per-metta di superare quel concetto di immobilità legatospesso alla conservazione, divenendo stimolo all’incon-tro pubblico e alla proposta, in una più ricca e attentapromozione culturale al servizio del territorio. Peraltro ledifficoltà non mancano, come i costi fissi, la necessità difigure professionali qualificate e specializzate utili a ope-rare nei diversi settori museali, gli strumenti e gli im-pianti tecnici, l’apertura costante e continua al pubblicoche, molto spesso, non riesce ad ammortizzare le spese.L’ente che concepisce e realizza un museo sa a priori chesarà a fondo perduto, per quanto riguarda l’aspetto eco-nomico, ma sarà un ottimo business se mirerà ad un piùampio concetto di politica culturale territoriale.

�� Quali sono gli aspetti preponderanti della gestione?Per quanto riguarda la gestione due sono gli oneri più ri-levanti per un museo: un 70% riferibile al personale diservizio e ai costi di struttura (impianti, manutenzioni,assicurazioni) e un 30% relativo ai costi di promozione,alle iniziative culturali, agli strumenti divulgativi. I rica-vi diretti, nell’economia generale, derivano nell’ordi-ne del 10 % dalla biglietteria e dal book shop, ma biso-gna chiarire che solamente quelle strutture con più di50.000 visitatori riescono realmente ad ampliare lasuddetta percentuale di benefit e quindi ad ammortiz-zare le spese.Il rimanente “fabbisogno” deve essere coperto con atti-vità culturali parallele, contributi degli enti e con soste-nitori privati, come fondazioni bancarie e associazioni diamici del museo, ad oggi, vera spina dorsale dell’entemuseo, veri benefattori, come nei tempi antichi. La verapovertà, in Italia, è la medesima mancanza di cultura,tanto da considerarsi ormai una vera e propria emergen-za educativa.

�� Come si strutturano i rapporti con la pubblica ammi-nistrazione e i privati?L’istituzione museo è, con una sintetica definizione, unarete di proposte pubbliche avanzate da privati, ad esclu-sione, o quasi, degli enti statali e la relazione forte che in-

tercorre tra museo e istituzioni pubbliche, lo Stato con leSovrintendenze, la Regione, la Provincia e i Comuni, sistabilizza in un imprescindibile rapporto biunivoco, chevede negli enti locali i principali attori del più ampio pro-getto di valorizzazione del territorio e nel museo il luo-go del suo manifestarsi.In Lombardia, grazie alla delibera regionale n. 8/8509 del26 novembre 2008, che riconosce e monitora gli stan-dard museali (prima in Italia, seguita da Piemonte e Ve-neto), si è fatto un passo avanti importantissimo, poiché,al fine di innalzare glistandard qualitativi deimusei, si è richiesto allemedesime strutture di in-vestire, venendo aiutatecon parziali finanzia-menti, con una ragione-vole flessibilità di tempostabilita entro i sei anni.Il fine è raggiungerel’obbiettivo di elevaticriteri di qualità, an-che grazie all’apportodi competenti profes-sionalità.

>A Cremona i violini suonano al museoI Musei della Provincia di Cremona: Museo d’ArteSacra (Cremona), Civica Collezione di Violini (Cre-mona), Mostra Permanente degli strumenti dellatriennale (Cremona), Mostra permanente dellaLiuteria Cremonese (Cremona), Museo Berenziano(Cremona), Museo Organologico Didattico (Cremo-na), Museo Civico Ala Ponzone (Cremona), MuseoCivico di Storia Naturale (Cremona), Museo dellaCiviltà Contadina “Il Cambonino Vecchio” (Cremo-na), Museo delle Pietre Romaniche (Cremona), Mu-seo Civico Stradivariano (Cremona), Museo deiCombattenti (Soncino), Museo Archeologico Aqua-ria (Soncino), Museo Archeologico Aquaria (Sonci-no), Museo Civico (Castelleone), Museo Civico Ar-cheologico Antiquarium Platina (Piadena), MuseoCivico di Crema e del Cremasco (Crema), Museo Ci-vico (Ostiano), Museo Civico (Pizzighettone), Mu-seo Civico Ponchielliano (Paderno Ponchielli), Mu-seo del Bijou (Casalmaggiore), Museo del Mulino(Madignano - Pescarolo e Uniti), Museo della Ci-viltà Contadina (Offanengo), Museo della CiviltàContadina e Artigiana (Isola Dovarese), Museo del-la Stampa - Centro Studi Stampatori Ebrei (Sonci-no), Museo Francesco Genala (Soresina), MuseoNaturalistico Paleontologico (San Daniele Po).

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Intervista a Massimo Zanello, Assessore regionale alle culture e alle identità

ancora pinacoteche, città create da architetti che hanno fatto del-la nostra Regione il laboratorio dell’innovazione in campo archi-

tettonico e un punto di riferimento per il design, icapolavori di Leonardo e i siti protetti dall’Unesco.Tutto questo è Lombardia.Un patrimonio simile necessita ovviamen-te di una guida a livello regionale che sap-pia valorizzare tutte le risorse a disposizio-ne e che riesca a conservare e a tutelarequesta ricchezza costruita nel corso dei se-coli sostenendo le iniziative che si sono svi-luppate in questi anni.Per conoscere quali sono le azioni della Re-gione in campo culturale abbiamo incontra-to Massimo Zanello, Assessore alle Culture,Identità e Autonomie.

�� Assessore, il patrimonio di beni artistici e cultura-li della Lombardia è indubbiamente notevole e diversi-ficato, quali sono i criteri che guidano le scelte su co-sa e come conservare e valorizzare?L’offerta culturale lombarda è determinata da una com-plessità di beni non riconducibile a sintesi. Questa com-plessità è anche la caratteristica prima dell’identità re-gionale, la sua forza. Per sistematizzare tali risorse sideve partire dal principio che nei musei, negli archivi enelle biblioteche devono trovare collocazione quei beniche devono essere tutelati per il loro valore intrinseco.Per fare un esempio possiamo considerare i molti mu-sei locali o tematici, come quelli della civiltà contadina,che, seppur importantissimi, rientrano più nella sferadel collezionismo che nella politica di conservazione epromozione della Regione.

�� Nelle attività di conservazione di questo patrimoniosi inseriscono anche competenze e funzioni che spetta-no allo Stato, soprattutto nel campo della salvaguar-dia. A livello regionale come si struttura questo con-trollo?La politica della tutela dei beni culturali italiani è anco-ra oggi determinata dalla Legge Bottai, un provvedi-mento importante che ha permesso di salvaguardare il

nostro patrimonio ma che si presenta ora quale attotroppo vincolistico che esercita una forte autorità del-lo Stato sul territorio. Ormai non si può più pensare al“vincolo” quale unico strumento per tutelare l’arte, ènecessario compiere un salto culturale. A questo pro-posito abbiamo proposto di trasferire alle Regioni lecompetenze per una gestione diretta dei beni culturali.

�� Con gli enti locali invece come si strutturano i rap-porti?Come ho già detto la Lombardia presenta un territorioparticolarmente complesso per la sua natura e per ilnumero di Comuni presenti che detengono un patrimo-nio diffuso e importante. Per questo, al fine di riuscirea impostare una politica di successo, abbiamo trovatonelle Province gli interlocutori privilegiati per renderepiù semplice e fluido il confronto. Inoltre, consideran-do la sempre maggiore complessità delle richieste incampo culturale da parte dei cittadini, non più esauri-bili all’interno dei confini comunali di residenza, è sta-to necessario stimolare politiche di rete, come è capita-to in campo bibliotecario. L’associazionismo tra enti èfondamentale anche in questo ambito.

�� La cultura necessita di risorse, qual è l’impegnodella Regione per assicurare tali finanziamenti?Regione Lombardia interviene principalmente in duemodi: concede finanziamenti in conto capitale e in con-to corrente; così ci proponiamo di sostenere e di valo-rizzare sia il patrimonio che la produzione culturale.Riteniamo inoltre che l’attenzione alla conservazionedebba essere costante perché se oggi disponiamo di ungrande patrimonio è perché c’è stato un grande passa-to che lo ha tramandato.Nello specifico la Regione Lombardia dopo il taglio di ri-sorse destinate alla cultura avvenuto nella prima metàdi questo decennio -taglio rientrato nel più generale ri-dimensionamento dei costi regionali- ha operato per ri-dare risorse alla cultura.

�� Torniamo alla valorizzazione del patrimonio cultura-le regionale: spesso si dice che i tesori della Lombardianon sono conosciuti né dai cittadini lombardi né dai nu-merosi turisti che visitano la nostra regione. Come vistate muovendo in questo senso?Per prima cosa si deve compiere lo sforzo di rendere

Musei, biblioteche, archivi, zone archeologiche di inestimabile valore e poi

di Lauro Sangaletti

«Abbiamo il maggior numerodi siti tutelati dall’Unesco»

Massimo ZanelloAssessore alle culture,identità e autonomiedella RegioneLombardia

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verrà in Lombardia e potrà apprezzare gli elementi chedeterminano la nostra identità storica e la nostra indu-stria culturale nella quale spiccano la moda, il design el’editoria.

�� A livello internazionale Milano e quindi la Lombar-dia saranno protagoniste anche dell’EXPO 2015.Per quella occasione stiamo progettando tutta una seriedi iniziative che dovranno partire dal miglioramentodella rete di infrastrutture culturali al fine di creare si-nergie tra le diverse realtà territoriali. Penso ad esem-pio ai teatri: chi verrà a Milano in quei mesi vorrà ap-prezzare l’opera e il bel canto ma per ragioni oggettivela città non sarà in grado di ospitare tutti i visitatori aLa Scala, il suo teatro più conosciuto.È quindi necessario coinvolgere i teatri delle città vici-ne come Cremona, Bergamo, Como e Pavia per permet-tere ai turisti di avvicinarsi alle nostre tradizioni cultu-rali visitando luoghi comunque prestigiosi. Per il 2015si dovrà quindi lavorare parecchio sulla creazione di re-ti non solo in ambito teatrale ma anche in quello arti-stico, museale e musicale.

>A Milano i musei internazionali, ma l’hinterland proprio non scherzaI Musei della Provincia di Milano: Museo Teatrale alla Scala (Milano), Pinacoteca Ambrosiana(Milano), Pinacoteca di Brera (Milano), Tesoro del Duomo di Milano(Milano), Museo Società perle Belle Arti ed Esposizione Permanente (Milano), Museo Nazionale Casa del Manzoni (Milano),Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia (Milano), Museo Poldi Pezzoli (Milano), MuseoPopoli e Culture (Milano), Museo Regionale della Psichiatria (Milano), Museo Diocesano (Mila-no), Acquario Civico e Stazione Idrobiologica (Milano), Civiche raccolte Archeol Numismatiche- Castello Sforzesco (Milano), Civiche raccolte Arte applicata (Milano), Civico Archivio Fotogra-fico (Milano), Stampe Achille Bertarelli (Milano), Museo Arte Antica (Milano), Museo Studio F.Messina (Milano), Padiglione Arte Contemporanea (Milano), Palazzo Reale Arte Contemporanea(Milano), Civico Museo Navale Didattico (Milano), Museo del Risorgimento (Milano), Museo diMilano (Milano), Museo di Storia Contemporanea (Milano), Fondazione Emilio Carlo Mangini(Milano), Museo Astronomico di Brera(Milano), Museo Bagatti Valsecchi (Milano), Museo Civi-co di Storia Naturale (Milano), Museo Civico di Storia Naturale (Milano), Museo dei Beni Cultu-rali Cappuccini (Milano), Museo del Cinema (Milano), Museo del Duomo (Milano), Museo delGiocattolo e del Bambino(Milano), Museo della Basilica di Sant’Eustorgio (Milano), Museo del-la Basilica di Santa Maria della Passione (Milano), Museo della Fondazione Luciano Minguzzi(Milano), Museo della Reggia (Milano), Museo Civico "Carlo Verri" (Biassono), Museo Paleontolo-gico Archeologico V. Caccia (San Colombano al Lambro), Villa Vertua-Masolo: Collezione Perma-nente delle Arti del Fuoco (Nova Milanese), Civica Galleria d’Arte Contemporanea (Lissone), Col-lezione Privata “Carlo Alberto Pisani Dossi” (Corbetta), Musei Civici Mulino Colombo (Monza),Musei Civici Villa Reale (Monza), Museo Archeologico Storico Culturale Carla Musazzi (Parabia-go), Museo Capitolare Serpero del Duomo di Monza (Monza), Museo Civico del Castello Mediceo(Melegnano), Museo Civico (Lentate sul Seveso), Museo Civico (Morimondo), Museo dell'Abbazia(Morimondo), Museo Civico Guido Sutermeister (Legnano), Museo civico Il Ninfeo (Lainate), Mu-seo della Villa San Carlo Borromeo (Senago), Museo di Pio Mariani (Desio), Museo EtnograficoMonza e Brianza (Monza), Museo Etnografico Naturalistico del Territorio (Giussano), Museo Mi-scellaneo Galbiati (Brugherio), Museo Scooter & Lambretta (Rodano), Museo Storico (Casta-no Primo), Museo Storico del Combattente (Paderno Dugnano), Museo di Fotografia Contempo-ranea (Cinisello Balsamo),

> dossiermusei

consapevoli i cittadini lombardi del tesoro custoditonella loro regione. Non è infatti possibile pensare di“vendere” qualcosa se il venditore per primo non cono-sce il suo prodotto. Successivamente dobbiamo far co-noscere a chi viene in Lombardia le opportunità che ilnostro territorio è in grado di offrire partendo dallaconsiderazione che non si può dimenticare che la storiadella cultura lombarda è una storia millenaria. Milano,seconda città turistica d’Italia, è un esempio di questastoria ma non il solo.

�� A settembre a Monza si terrà il Forum MondialeUnesco della Cultura. Un’occasione importante per laLombardia.La decisione di realizzare in Lombardia il Forum costi-tuisce un’opportunità fondamentale per riconoscerel’importanza del nostro patrimonio culturale. La Lom-bardia infatti è la regione italiana con il maggior nume-ro di siti tutelati dall’Unesco, che spaziano dal Parcodelle incisioni rupestri della Valle Camonica al villag-gio di Crespi d’Adda: eccezionale testimonianza di ar-cheologia industriale. In occasione del Forum il mondo

strategieamministrative giugno 2009 > 19

Nelle classifiche internazionali la Galleria degli Uffizi è al ventunesimo posto

maggio 2008), il primo museo italiano per numero di visitatori com-pare addirittura al ventunesimo posto: è la Galleria degli Uffizi, con1.615.939 ospiti. La medesima classifica è dominata dalLouvre (8.300.000 visitatori), e al secondo posto il CentrePompidou (5.509.425), al terzo posto il British Museumdi Londra (5.400.000), al settimo i Musei Vaticani(4.310.083), comunque non territorialmente italiani.I 400 tra musei, monumenti e siti archeologici statali ita-liani di proprietà statale hanno perso il 3,88% di visita-tori rispetto all’anno precedente, con un crollo verticaledella Campania (-13,88%), dovuto ai riflessi dell’“emer-genza rifiuti” che a sua volta è costato il -10,54% degli

introiti, quantificabile in quasi 3 milioni di euro d’incas-si. Anche regioni come Toscana e Lombardia hanno con-cluso l’annata con un saldo negativo.Dall’Ufficio statistico del ministero, nella lettura dei da-ti riguardanti il 2008, risulta che il luogo più visitato inItalia è stato il Circuito archeologico “Colosseo, Palatinoe Foro romano” (costituito come tale l’1 dicembre 2007),con 4.441.453 visitatori per il 2007, saliti a 4.777.989 nel2008. Gli scavi di Pompei, secondi in classifica, conteg-giano rispettivamente per il 2007, 2.545.232 e, per il2008, 2.233.496 visitatori (-12,52%). Nella graduatoria mondiale questi due “musei” si collo-cherebbero attorno al quinto e al decimo posto.

Nelle classifiche internazionali dei musei più visitati (fonte Giornale dell’Arte

> dossiermusei

Musei e siti archeologici italianihanno perso il 4% dei visitatori

>

Nel Bresciano il museo delle incisioni rupestri è all’aperto, in un parcoI Musei della Provincia di Brescia: Galleria Moderna e Contemporanea (Brescia), Museo Strumenti Musica-li Liuteria Bresciana (Brescia), Museo del Risorgimento (Brescia), Museo delle Armi Marzoli (Brescia), Mu-seo Romano (Brescia), Museo Diocesano Arte Sacra (Brescia), Pinacoteca Tosio-Martinengo (Brescia), Mu-seo Ken Damy di Fotografia Contemporanea (Brescia), Museo Nazionale della Fotografia Cinematografia Ci-nefotoclub (Brescia), Museo Civico di Scienze Naturali (Brescia), Museo Reperti Bellici e Storici Guerra -Capovalle (Brescia), Santa Giulia - Museo della Città (Brescia), Museo del Ferro (Brescia), Civico Museo Sto-rico Archeologico (Leno), Antiquarium del Parco Nazionale Incisioni Rupestri (Capo di Ponte), Collezione diArte Moderna e Contemporanea (Brescia), Fondazione Museo Storico del Nastro Azzurro (Salò), Il Museo delVittoriale degli Italiani (Gardone Riviera), Museo Archeologico della Valle Sabbia (Gavardo), Museo Archeo-logico “G. Rambotti” (Desenzano del Garda), Museo Archivio Audiovisivo Gardesano (Salò), Museo Civico(Salò), Museo Arte Adriano Graziotti (Carpenedolo), Museo Arte e Vita Preistorica (Capo di Ponte), Museo Ci-vico (Manerbio), Museo Civico “Le Fudine” (Malegno); Museo Casa del Podestà-Fondazione “Ugo da Como”(Lonato), Museo Civico Archeologico (Remedello), Museo Civico Camuno (Breno), Museo Civico Valtenesi(Manerba del Garda), Museo del Marmo (Botticino), Museo del Vino e della Donna (Mazzano), Museo dellaCiviltà Contadina (Calvisano), Museo della Guerra Bianca in Adamello (Temù), Museo della Resistenza e delFolklore Valsabbino (Pertica Bassa), Museo di San Martino della Battaglia (Desenzano del Garda), Museo Di-dattico della Riserva Regionale Incisioni Rupestri - Ceto, Cimbergo e Paspardo (Ceto), Museo Civico della ValTenesi (Manerba del Garda), Museo Etnico della Civiltà Contadina (Mairano), Museo Etnografico del Ferro,delle Arti e Tradizioni Popolari (Bienno), Museo Etnografico Ossimo Ieri (Ossimo), Museo Etnografico Zuf(Vione), Museo Ornitologico Civico (Lonato), Museo Quattro Torri (Travagliato), Museo Risorgimentale Ago-stino Bianchi (Montichiari), Pinacoteca dell’Età Evolutiva (Rezzato), Pinacoteca Repossi (Chiari), Museo Ar-cheologico della Val Camonica (Cividate Camuno), Sistema Museale Territoriale Valle Trompia-Etnografico(Lodrino), Sistema Museale Territoriale Valle Trompia (Tavernole sul Mella), Sistema Museale TerritorialeValle Trompia (Sarezzo), Sistema Museale Territoriale Valle Trompia - Maglio Averoldi (Ome), Sistema Mu-seale Territoriale Valle Trompia - Miniere (Pezzaze), Casa Museo (Cerveno), Museo "Giacomo Bergomi" (Mon-tichiari), Museo del Parco Alto Garda Bresciano (Tignale), Orto Botanico sperimentale "G.E. Ghirardi" (To-scolano Maderno).

> dossiermusei

La scarsità dei fondi è l’aspetto che li accomuna tutti quanti

siderare ancora altri importanti dati, desumibili dalla verifica de-gli standard indagati nei musei statali in un volume di prossimaristampa di Ludovico Solima (Pubblico dei musei (Il). Indaginesulla comunicazione nei musei statali italiani, Roma,Gangemi editore). Interessante è ciò che emerge, co-

me provenienza, dimensione e quantità di visitatori,dove per quest’ultima si nota come, per due musei, sisuperino il milione e per altri 34 siano passati sola-mente tra i 5 e i 10.000 visitatori annuali. Altri dati da tenere in considerazione sono:

• l’85% dei musei indagati è indicato nella segnale-tica stradale cittadina, e che solamente il 29% èpromosso in aeroporti, stazioni ferroviarie e stra-de di accesso alle città; • l’84% rende disponibili online informazioni suiservizi, e appena il 19% permette di pagare il bi-glietto tramite bancomat o carta di credito;• il 78% non prevede strutture di assistenza a per-sone con disabilità sensoriali e cognitive;• delle didascalie presenti non esiste versione ininglese nel 76% dei casi;• il 69% non prevede posti a sedere in ogni sala;• il 62% non dispone di un servizio guardaroba cu-stodito, benché per legge sia vietato portare baga-gli all’interno dei musei; • nel 51% non esistono impianti di aerazione e con-dizionamento dell’aria; • solo il 50% dei musei possiede un book shop an-nesso e solo il 19% una caffetteria; la cifra scendeal 3% se s’indaga la disponibilità di un ristorante.• Nel 2006 risultava che il 79% dei musei offrivainformazioni via web, ma solo il 9% gestiva in pro-prio il sito; inoltre, solo 47 musei, sul totale, han-no una versione in lingua inglese e 10 di essi han-no altre lingue straniere; • il 39% ha rapporti attivi con organi di promozio-ne turistica;• il 33% ha una propria associazione “amici delmuseo”;• il 25% ha collegamenti effettivi con operatori tu-ristici e alberghieri;

È l’ora di una svolta e gli strumenti ci sarebbero, mabisogna implementarne le potenzialità, ad esempio,una più concreta collaborazione tra pubblico e priva-to per la valorizzazione, senza prescindere il control-lo dello Stato per la tutela dei beni culturali (vedi Co-dice dei beni culturali e del paesaggio”, decr. lgs.22.1.2004, n.42). È vero esistono le sponsorizzazioniprivate, le fondazioni bancarie, le fondazioni artisti-co-culturali, spesso utilizzate dalle amministrazioni in

Un’ulteriore, e si spera più utile, riflessione sull’optimum museale deve con-

di Dorian Cara

In due musei 1 milione di visitatoriin altri 34 non superano i 10 mila

>Nel Lodigiano il “Cioca e berloca” I Musei della Provincia di Lodi: Museo Civico (Lo-di), Museo del Tesoro dell’Incoronata (Lodi), Mu-seo Diocesano d’Arte Sacra (Lodi), Piccolo Museodei Popoli (Lodi), Museo della stampa e dellastampa d’arte (Lodi), Collezione didattica “Picco-lo museo della musica e dello strumento musica-le” (Lodi), Museo di Scienze Naturali del CollegioSan Francesco (Lodi), Collezione Anatomica PaoloGorini (Lodi), Raccolta d’Arte Lamberti (Codogno),Mostra permanente di antiquariato (Orio Litta),Museo storico-artistico Morando Bolognini(Sant’Angelo Lodigiano), Museo della Basilica(Sant’Angelo Lodigiano), Museo agricolo (Cavacur-ta), Museo della civiltà contadina “Ciòca e berlò-ca” (Cavenago d’Adda), Museo del lavoro povero edella civiltà contadina “Mazzocchi-Bertolotti“(Livraga), Ecomuseo della Cascina Grazzanello(Mairago), Museo di vita contadina “Tra un nigule un rag de sul”-Robe de tüti i dì di nosti végi(Montanaso Lombardo), Museo Lombardo di Sto-ria dell’Agricoltura (Sant’Angelo Lodigiano), Mu-seo del Pane (Sant’Angelo Lodigiano), Piccolo mu-seo dei lavori umili (Borghetto Lodigiano), MuseoCabriniano (Codogno), Casa natale di Santa Fran-cesca Cabrini e Centro di Documentazione Cabri-niano (Sant’Angelo Lodigiano), Museo del Giocat-tolo e del Bambino (Santo Stefano Lodigiano), Col-lezione privata “Il Mondo nel Presepio” (Saleranosul Lambro), Museo della Fotografia “Paola e Giu-seppe Bescapè” (Cavenago d’Adda), Museo di Sto-ria Naturale “Maria Gardoni Mosconi“ (Senna Lo-digiana).

20 > strategieamministrative giugno 2009

strategieamministrative giugno 2009 > 21

alleanza su diversi entusiasmanti progetti, ma quantedi queste risorse non sono orientate, quasi sempre,verso i primi 30 musei più visitati d’Italia?È necessario reimpostare il dialogo tra soggetto pub-blico e privato, ampliando e sommando gli sforzi perla tutela, da sempre in mano al pubblico, e valorizza-zione con gli impegni di gestione e fruizione del patri-monio culturale che in massima parte sono stati one-re del privato.Imprescindibile è senza dubbio la scarsità dei fondi di-sponibili, ma questo non toglie che una maggiore aper-tura da parte del pubblico all’intervento dei privati,superando alcune consolidate marginalità del ruolo,permetta di creare nuovi e più innovativi spazi di ma-novra, incentivando imprenditorialità e dinamismo.Connesso a questo aspetto è anche, forse soprattutto,in un’ottica di incoraggiamento, la questione fiscale.Infatti le imprese possono ottenere una deducibilitàtotale, mentre il soggetto che beneficia dello stanzia-mento è sottoposto a un meccanismo che compensal’Erario della perdita del gettito fiscale. Inoltre, i pri-vati hanno la possibilità di dedurre solo una parte diciò che devolvono alla cultura.Le fondazioni bancarie investono in arte e cultura per

assolvere aipropri obbli-ghi statutari,mentre le im-prese investo-no grazie agliincentivi fisca-li, soprattuttoper il vantaggiodel ritorno d’im-magine dovutoalla sponsorizza-zione di iniziativeculturali.E allora perché non pensare ad una gestione del mu-seo ad una impresa privata, che non sia una fondazio-ne, ma società privata che persegue l’obiettivo del pro-fitto? Già questo avviene per i servizi aggiuntivi.Esternalizzare la gestione potrebbe instaurare un uti-le e giusto rapporto tra soggetto pubblico e privato inuna convivenza che si occupi delle funzioni diverse:la tutela per il pubblico, la valorizzazione e la gestio-ne per il privato. Ciascuno con le proprie competenzee professionalità, ciascuno teso a dare il meglio.

>

Nel Varesotto un museo per la strada ferrata e uno dedicato al PicasassI Musei della Provincia di Varese: Museo del Presepe (Ambusciago), Civico Museo Archeologico (Ange-ra), Museo della Bambola (Angera), Galleria all’aperto dell’affresco (Arcumeggia), Museo Civico Archeo-logico (Arsago Seprio), Museo Civico dei fossili (Besano), Museo Archeologico dell’Isolino Virginia (Bian-dronno), Villaggio Artistico Grandi e Tabacchi (Boarezzo Ganna), Murales d’autore (Brunello), Museodel Tessile e della Tradizione Industriale (Busto Arsizio), Museo delle Arti di Palazzo Bandera (Busto Ar-sizio), Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Cicogna (Busto Arsizio), Museo della Pipa (Brebbia), Museo Ci-vico della Carta (Cairate), Museo di Villa della Porta Bozzolo (Casalzuigno), Fondazione Pagani (Castel-lanza), Scavi archeologici e Santa Maria Fori Portas (Castelseprio), Complesso della Collegiata e Museo(Castiglione Olona), Museo Civico Branda Castiglioni (Castiglione Olona), Museo Arte Plastica (Castiglio-ne Olona), Museo Civico “The American Southwest Museum” (Cuveglio), Museo Alfredo Binda (Cittiglio),Museo “I. Salvini” (Coquio Trevisago), Fornacis Ibis Cunart (Cunardo), Museo della Basilica di SantaMaria Assunta (Gallarate), Civica Galleria d’Arte Moderna (Gallarate), Museo Archeologico-storico-ar-tistico della Società Gallaratese di Studi Patri (Gallarate), Museo di Villa Cagnola (Gazzada Schianno),Museo Civico Floriano Bodini (Gemonio), Museo Archeologico Antiquarium (Golasecca), FondazioneTorre Colombera (Gorla Maggiore), Civico Museo Insubrico di Storia Naturale (Induno Olona), MuseoInternazionale Design Ceramico (Laveno Mombello), Museo Civico Archeologico Paleontologico (Luino),Museo Ferroviario (Luino), Museo Civico Parisi Valle (Maccagno), Museo Civico Scienze Naturali "Ma-rio Realini" (Malnate), Museo Pellini Bozzolo (Marchirolo), Percorso di Affreschi (Marchirolo), Raccol-ta Etnografica Appiani-Lopez (Porto Ceresio), Museo Europeo dei Trasporti (Ranco), Museo Augusta(Samarate), Museo Gianetti Collezione di Ceramiche (Saronno), Collezione de Rocchi (Saronno), Museodell’Industria e del Lavoro Saronnese (Saronno), Museo Civico (Sesto Calende), Museo Civico Archeo-logico di Villa Mirabello (Varese), Eco Museo (Varese), Museo Pogliaghi (Varee), Castello di Masnago - Pi-nacoteca e Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (Varese), Museo Baroffio e del Santuario del Sa-cro Monte sopra Varese (Varese), Muel, Videoteca Giaccari (Varese), Fondazione Agusta Motor CyclesSpa (Varese), Museo Scientifico Naturaliastico A.Stoppani (Venegono Inferiore), Museo “Enrico Butti”e Museo del Picasass (Viggiù).

> dossiermusei

22 > strategieamministrative giugno 2009

> primopiano

Innovazione mense

ta sono tanti, storicamente stratificati e spesso differenti di co-mune in comune. Quello che invece è spesso condivisa èla difficoltà della gestione che questo servizio compor-ta e che talvolta non è organizzato in maniera adegua-ta, generando così ulteriori perdite di risorse. Per ca-pire come innovare possa essere un vantaggio e nonun costo, ci siamo recati a Paderno Dugnano, città dioltre 45.000 abitanti alle porte di Milano, dove dal2007 il servizio di riscossione è passato dall’ammini-strazione comunale alla A.ge.s. S.p.a. la società di ser-vizi del comune. Il comune ha mantenuto il controllodiretto sulla qualità erogata, elemento fondamentalequando si tratta di ristorazione scolastica, ma ha ce-duto tutta la parte amministrativa. Questa è stata l’oc-casione per passare da un sistema che prevedeva l’ac-quisto di buoni cartacei da parte dell’utenza all’infor-matizzazione di tutto il sistema. Grazie alladisponibilità del dottor Giancarlo Joli, direttore gene-rale di A.ge.s. abbiamo percorso tutto l’iter gestionaleevidenziando di volta in volta eventuali vantaggi e li-miti della nuova gestione informatica, basata su un si-stema software realizzato dalla società Progetti e So-luzioni che si è aggiudicata la gara di fornitura.L’informatizzazione ha riguardato l’intero processo apartire dall’iscrizione dei bambini al servizio mensa.Per venire incontro alle famiglie che non hanno la pos-sibilità di accedere a internet sono stati messi a dispo-sizione dei terminali presso l’urp comunale, dove conl’assistenza degli operatori si può effettuare l’iscrizio-ne online. Nel corso dell’anno scolastico un addetto inogni scuola segnala giornalmente le presenze dei bam-bini alla società che si occupa della realizzazione deipasti, che entro le 9.30 della mattina riceve un elenconominale dei bambini presenti e di eventuali attenzio-ni come diete particolari o altro. Il sistema viene cosìaggiornato in tempo reale e il costo del pranzo vienescalato dal conto virtuale che è associato a ogni bam-bino. I genitori possono controllare online la situazio-ne del proprio “conto virtuale” ed eventualmente ri-caricare con carta di credito, oppure recandosi pressouno dei 14 centri presenti sul territorio comunale e ri-caricare tramite bancomat. Periodicamente le famiglie

I motivi per cui il settore delle mense scolastiche è regolarmente in perdi-

di Paolo Covassi

Innovare significa miglior servizioe migliori bilanci, anche nelle mense

ricevono inoltre un estratto conto con indicati i pran-zi effettivamente consumati e, nel caso di errore, se-gnalare la correzione. Ovviamente nel caso di creditonegativo non si interrompe il servizio, ma grazie allarendicontazione è possibile attivare tutte le procedu-re necessarie per far sì che tutti coloro che esufruisco-no del servizio siano in regola con i pagamenti. Ovvia-mente questa tecnologia ha un costo, ma l’investimen-to è ampiamente ripagato dai vantaggi offerti agliutenti e dalle maggiori entrate garantite sia dalle mi-nori percentuali di errore sia dal controllo costante epreciso di ognuno dei 3600 bambini che quotidiana-mente usufruiscono delle mense. Grazie all’innnova-zione del servizio non ci sono i problemi legati ai buo-ni che i bambini devono portare a scuola, anzi, gli stu-denti non sono minimamente coinvolti nella gestioneamministrativa. Dopo il primo anno di entrata in vigo-re di questo sistema la percentuale di mancato paga-mento è inferiore all’1%, un dato molto distante daquanto garantito dalla vecchia gestione. Ma questo si-stema porta con sé un altro importante vantaggio:grazie alle informazioni raccolte è possibile realizza-re delle analisi molto dettagliate che possono essereutilizzate dalla pubblica amministrazione come sup-porto decisionale per l’introduzione di modifiche e mi-glioramenti del servizio stesso.

strategieamministrative giugno 2009 > 23

Dal campo alla tavola

naturale. Ma cosa occorre fare perché ogni scolaro ab-bia il proprio pranzo nei tempi e nei modi corretti? Lepossibilità sono fondamentalmente due: o le mensescolastiche sono dotate di una propria cucina, oppuretutto viene realizzato all’interno di quelli che in ma-niera poco attraente si chiamano “Centri unici di cot-tura”. Per seguire cosa c’è dietro al pasto consumato inmensa dai nostri studenti abbiamo approfittato dellacortese disponibilità di Manuela Torti, responsabiledel Centro unico di cottura di Cologno Monzese. Perl’occasione abbiamo visitato il futuro Centro, che dalprossimo settembre fornirà tutte le scuole del comu-ne per un totale di circa 3500 pasti giornalieri e chesfrutta tutte le tecnologie disponibili per garantire ilmassimo dell’igiene e della qualità dei pasti erogati.Innovativo è anche il tipo di accordo che lega l’azien-da che si è aggiudicata la gara di appalto, la VivendaSpa, con il comune di Cologno Monzese. L’azienda vin-citrice ha infatti realizzato a proprie spese questo nuo-vo Centro unico di cottura, che però al termine dellaconvenzione resterà di proprietà comunale. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio come opereràquesto centro una volta in funzione. La struttura, ol-

tre a essere realizzata in modo da sfruttare fonti dienergia rinnovabile, prevede percorsi precisi per ognitipologia di derrata alimentare. Il lavoro comincia ver-so le 5 di mattina con la consegna da parte dei forni-tori di pane e frutta fresca. Tutte le derrate, a esclusio-ne di verdure fuori stagione, sono fresche e vengonoconsegnate giornalmente per evitare che stazioninoanche solo un giorno nelle enormi celle frigorifere.Verdure, carni bianche e carni rosse hanno un propriopercorso, dove perfino gli scarti di lavorazione vengo-no recuperati per essere trasformati in concime natu-rale. Qui sono presenti le dietiste (2 più una dottores-sa) che ricevono dalle scuole l’elenco dei pasti da rea-lizzare con le relative note: sia riguardo diete fisse siavarianti giornaliere (bambini che devono mangiare inbianco o simili). Proseguendo si entra poi nelle cuci-ne, dove si realizzano per primi i pasti delle scuole ma-terne che mangiano per primi alle 11.30. Per garanti-re il pieno rispetto nella preparazione di pasti specia-li, si pensi per esempio ai celiaci il cui pranzo non deveentrare in contatto con gli altri alimenti, è stata realiz-zata una cucina apposita e isolata dal resto con tuttele attrezzature in uso esclusivo. La fase di cottura epreparazione dei piatti ha tempi strettissimi: nel girodi venti minuti al massimo le pietanze passano dallacucina alle mense dei bambini. Finito le materne si co-mincia a cucinare per le elementari (pardon, le prima-rie) e quindi per i ragazzi delle secondarie che sono

molti meno dal momento che non vi è l’obbli-go del pranzo in mensa. Tutto avviene in sin-cronia per garantire che possa passare il mi-nor tempo possibile tra quando gli alimenti so-no pronti a quando vengono consegnati airagazzi, il tutto ovviamente nel pieno rispettodelle (giustamente) feroci regole delle Asl e irelativi controlli. L’erogazione e il controllo delcorretto svolgimento quotidiano è tutto a cari-co della azienda appaltatrice, dalla riscossionedelle quote alla realizzazione del piatto perogni singolo scolaro. Al comune resta, giusta-mente, il compito di vigilare sulla qualità delservizio e dei pasti erogati che, in questo caso,ha fruttato un bel 7,5 da parte dei bambini e deiragazzi che tutti i giorni mangiano nelle scuoledi Cologno Monzese.

Ore 13.00, si va in mensa a mangiare. Succede tutti i giorni, niente di più

di Paolo Covassi

> primopiano

Il “viaggio” degli alimenti per arrivaresui tavoli delle mense scolastiche

24 > strategieamministrative giugno 2009

> primopiano

Una metodologia per misurare la qualità nella ristorazione scolastica

Convivium quality: misurareper migliorare

pongono particolare attenzione, non solo per l’aspetto economi-co, ma anche e soprattutto perché è un servizio rivolto ai più pic-coli dei cittadini. Per valutare la qualità della refezionescolastica è nato Convivium Quality, una metodologiache permette di valutare la qualità in mensa duranteil consumo dei pasti, operando in sintonia con la scuo-la, il comune e la società di ristorazione. Per capire me-glio ci siamo rivolti alla dottoressa Amina Ciampella,Tecnologo Alimentare e coordinatore tecnico del Co-mitato di redazione della Linea Guida per la valuta-zione della qualità della Ristorazione scolastica costi-tuito da Comuni, Aziende di Ristorazione, Università,Studi Professionali, Associazioni di Consumatori. Ilcoordinamento scientifico del Comitato è stato svoltodal Prof. Claudio Peri, Professore Emerito dell’Univer-sità di Milano e Docente di Sistemi di Controllo dellaRistorazione all’Università di Scienze Gastronomichedi Pollenzo, Cuneo.

�� Quali sono, in sintesi, i punti di forza di questo me-todo?Poiché manca un metodo di valutazione condiviso èfrequente incontrare valutazioni basate sulla sola ana-lisi dei capitolati di appalto oppure su elementi anco-ra più limitati, come la formulazione o la valutazionenutrizionale dei menù. Tutto ciò è improprio, poichéla qualità da valutare non può riguardare soltanto ilpasto, ma anche il servizio, l’ambiente e il contesto fi-sico e culturale nel quale il pasto è consumato.Convivium Quality propone una valutazione integra-ta della qualità della ristorazione, i cui elementi costi-tutivi sono:

• La qualità nutrizionale, sensoriale e igienica delpasto• La qualità del servizio in termini di congruenzeorganizzative: igiene, tempi e modi, incluse le atti-vità pre e post-pasto• La qualità dell’ambiente in termini di congruen-ze logistiche, ambientali e strutturali• La qualità dell’inserimento del pasto nell’oriz-zonte educativo dei bambini, cioè il livello di edu-cazione personale, scolare, sociale dei bambini al

Le mense scolastiche sono uno degli argomenti su cui gli amministratori ri-

di Paolo Covassi

INFOPer ulteriori informazioni: Studio CiampellaConsulenze Alimentari [email protected] il sistema informatizzato di raccolta dati Progetti& Soluzioni Spa, [email protected]

rapporto con il ciboEd infine, difficile da valutare, ma essenziale:• La qualità della comunicazione e del rapporto frabambini – famiglie - autorità scolastica - fornitoredel pasto - autorità responsabile del servizio.

Il metodo è flessibile, cioè si adatta alle situazioni, è ri-goroso in quanto esprime giudizi misurabili ed è com-plementare ai sistemi per la qualità già definiti dalleamministrazioni e dalle aziende di ristorazione.

�� Quali sono i vantaggi per un’amministrazione chedecide di aderire a questo programma?Un sistema di valutazione e controllo deve mettersi inun punto di osservazione strategico: per minimizzarele osservazioni e massimizzare l’efficacia.Convivium Quality si propone di valutare la qualitàdel pasto partendo dal punto finale della filiera, cioèdalla osservazione delle condizioni di fruizione al mo-mento del consumo. Ciò finalizza e semplifica grande-mente il compito dell’osservatore poiché un buon ri-sultato finale significa, implicitamente, una buona or-ganizzazione di tutta la filiera. Soltanto nei casi diinadeguata fruizione del pasto si rende necessaria unaanalisi a ritroso su tutte le attività del sistema. Convivium Quality è un metodo finalizzato alla iden-tificazione delle inadeguatezze, degli elementi negati-vi del servizio. Questa scelta è dovuta al fatto che par-tendo dal negativo si può giungere molto più facilmen-te a una omogeneità di giudizi e di consensi che nondall’identificazione degli aspetti positivi. La discrezio-nalità è inferiore e ciò rende riproducibile e affidabileil metodo.In secondo luogo l’obiettivo di tutto il sistema di va-lutazione è quello di guidare la ristorazione verso uncontinuo miglioramento e ciò può farsi efficacementesoltanto individuando ed eliminando progressivamen-te gli errori e le loro cause.Convivium Quality è un metodo basato sulla valuta-zione dei risultati: valuta la gestione del sistema dellaristorazione, la coerenza tra ciò che si promette e ciòche si offre, l’efficacia di ciò che si offre.

me e di cibi già pronti finire in pattumiera o perché avanzano o per-ché ne è stata acquistata una quantità troppo elevata.Molto si spreca e molto sarebbe necessario per sfama-re chi un piatto caldo non se lo può permettere perchésenza lavoro, senza un reddito adeguato o per mille al-tri problemi.Quindi perché non mettere in contatto questa doman-da di cibo con le eccedenze che quotidianamente ven-gono eliminate? Con una mossa si potrebbero risolve-re due problemi.Questa intuizione sta alla base di Siticibo: un servizionato a Milano nel 2003 sulla base della Legge 155/2003detta del Buon Samaritano e ispirato all’organizzazio-ne City Harvest che a New York recupera cibo dal1982 e lo consegna ad enti caritativi che nei 5 distret-ti della città distribuiscono pasti a persone indigenti.L’obiettivo di Siticibo è quello di recuperare il cibo in-

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Siticibo, un aiuto concreto agli indigenti nato a Milano sei anni fa

Mense: chi ci lavora è spesso abituato a vedere grandi quantità di materie pri-

di Lauro Sangaletti

PER INFORMAZIONI È DISPONIBILE IL SITO http://www.siticibo.it

> primopiano

venduto da mense aziendali, ospedali, refettori scola-stici, hotel, etc. e donarlo ai numerosi enti caritativiche si occupano di offrire pasti ai poveri.Questa intuizione sta alla base di Siticibo: un servizionato a Milano nel 2003 sulla base della Legge 155/2003detta del Buon Samaritano e ispirata all’organizzazio-ne City Harvest, attiva a New York già dal 1982, cherecupera il cibo che altrimenti andrebbe in pattumie-ra e lo consegna agli enti caritativi che a loro volta di-stribuiscono I pasti alle persone indigenti. L’obiettivodi Siticibo è quello di recuperare il cibo invenduto damense aziendali, ospedali, refettori scolastici, hotel,etc. e donarlo ai numerosi enti caritativi che si occu-pano di offrire i pasti ai poveri.Per riuscire in quest’impresa tutto deve essere fattocon velocità, cura e attenzione. L’organizzazione in-fatti ritira sia il cibo già cotto ma non servito sia glialimenti freschi come frutta, verdura, pane, dolci chedevono essere poi distribuiti e consumati nel giro dipoche ore. Particolare attenzione deve essere inoltreriservata all’igiene, alla qualità e alla salubrità deglialimenti che non devono deteriorarsi: a tal fine, conl’aiuto degli stessi enti che distribuiscono il cibo, sonostate adottate procedure di sicurezza alimentare.Le derrate alimentari, una volta raccolte,vengono di-stribuite ai diversi enti caritativi in base al numerodegli assistiti e alle diverse esigenze. Per poter riceve-re gratuitamente gli aiuti è necessario firmare unaconvenzione in cui si esplicitano alcune caratteristi-che degli enti: il carattere sociale, caritativo e umani-tario; la disponibilità di locali adatti alla cura ed alladistribuzione del cibo; l’impegno a non utilizzare a fi-ni commerciali gli alimenti ricevuti.L’aiuto di Siticibo è una opportunità preziosa per glienti che partecipano al progetto, poiché permette lo-ro di migliorare e incrementare l’offerta alimentareverso le persone assistite e soprattutto libera risorseche possono essere destinate ad altre attività.Per attivare iniziative similari nella propria città èpossibile contattare la segreteria dell’organizzazionementre affinché una scuola partecipi alla raccolta diSiticibo è necessario avere il benestare della dirigenzascolastica e la collaborazione dell’azienda responsabi-le della refezione scolastica.

Non buttate il pane nella spazzatura

Dalle mense e dagli hotel

Ecco come si svolge solitamente una giornata tipo a Siticibo• h 8.00 ritiro cibi cotti dalla mensa Intesa San Paolo• h 8.30 ritiro cibi cotti dalle 4 mense del complesso

Eni Agip a S.Donato Milanese• h 9.30 consegna al Ce.A.S (Centro Ambrosiano

di Solidarietà)• h 10.30 ritiro dalla mensa Henkel• h 11.30 consegna alla Fondazione Casa del Giovane

La Madonnina• h 11.45 conclusione lavori mattutini• h 13.45 ritiro prodotti dall'hotel Principe di Savoia• h 14.00 consegna a "Progetto Arca"• h 14.15 inizio ritiri dai refettori scolastici• h 16.30 consegna alle Suore Francescane Missionarie

di Maria e al Rifugio di Fratel Ettore• h 17.00 fine lavori!

> lavoriincomune

Un’esperienza innovativa

te alla sostenibilità ambientale è stato proposto dalla Provin-cia di Cremona e dalla Regione Lombardia lo scorso 19 mag-gio nell’ambito del progetto Life+ GPPinfoNet The Green PublicProcurement Information Network (La Rete Informativa sugliAcquisti Pubblici Verdi).Negli ultimi anni il GPP è stato al centro di molta at-tenzione da parte degli enti pubblici, poiché permet-te loro non solo di ridurre l’impatto ambientale lega-to all’utilizzo di beni e servizi ma anche di qualifi-carsi come soggetti portatori di un messaggioimportante ed esercitare così un’influenza significa-tiva sia sulla vita quotidiana dei cittadini che sulmercato.Durante l’appuntamento Anelisa Ricci di RegioneLombardia ha fatto il punto su quanto è stato realiz-zato negli ultimi anni a livello regionale e naziona-le, evidenziando come il progetto Life+GPPinfoNet“coinvolge direttamente sia il governo centrale siaquello periferico e rappresenta un progetto di fatti-va collaborazione tra enti” visto il coordinamento traRegione, Comuni e Agende 21 locali. Nel suo inter-vento Ricci ha sottolineato come il programma di ac-quisti verdi considera “l’intero ciclo di vita del pro-dotto, perché la sostenibilità ambientale non si deveriferire solo alla parte finale del processo di utilizzodi un bene (lo smaltimento ndr) ma deve considera-re anche la genesi del prodotto”. Questa attenzionedimostrata dal soggetto pubblico è inoltre “un’impor-tante leva per il cambiamento sociale perché così sipuò cambiare radicalmente il mercato per un più ge-nerale rispetto delle risorse ambientali”. Ma qual èstato l’impegno del Governo e della Regione a pro-posito? Anelisa Ricci ha sottolineato come a livellocentrale sono stati attivati diversi tavoli di lavoroper indirizzare gli acquisti in questo senso, mentre alivello regionale sono stati anticipate le strategie na-zionali introducendo anche delle norme che hannostabilito dei criteri per dare un’impronta ecologicaagli appalti pubblici e hanno favorito l’ammoderna-mento del parco auto degli enti pubblici, etc. Nelcorso del suo intervento Anelisa Ricci ha inoltre evi-denziato come gli enti locali lombardi si sono molto

attivati sul te-ma, infatti il sistema di monitoraggio

regionale ha evidenziato una forte sensibilità in me-rito agli acquisti verdi, tanto che sono più di 130 lerealtà locali impegnate in questo campo.Un aiuto agli enti locali è stato dato dalla RegioneLombardia con l’istituzione della Centrale Regiona-le degli Acquisti che permette di effettuare acquistiverdi aggregati stabiliti secondo protocolli che defi-niscono le qualità dei beni e dei prodotti acquistati.Il GPP può inoltre avere un’importante influenza sulmondo dell’imprenditoria e della produzione comeha sottolineato Paolo Pipere della Camera di Com-mercio di Milano presentando l’accordo volontariotra Sistema camerale, Sistema regionale e Associa-zioni di categorie per una catena della fornitura so-stenibile in Lombardia.Le specificità del progetto Life+ sono state traccia-te da Mara Pesaro del settore ambiente della Provin-cia di Cremona: realtà molto attenta agli acquistiverdi e in grado di stimolare gli enti locali a seguireuna politica ecologica degli acquisti e per questo be-neficiaria di un contributo europeo per stimolareuna green economy. Il progetto Life+ GPPinfoNetprevede, tra le varie azioni, l’ animazione di reti re-gionali che funzioneranno sul modello del Gruppo diLavoro nazionale acquisti verdi del Coordinamentoagende 21 locali italiane. L’obiettivo delle reti regio-nali sarà quello di diffondere le informazioni sul GPPe sulle buone pratiche attraverso l’organizzazione diincontri, la pubblicazione di contenuti su siti inter-net e l’invio di newsletter, con l’auspicio che possa-no essere sempre maggiori gli impegni da parte del-le pubbliche amministrazioni nell’adottare e diffon-dere le pratiche degli acquisti verdi.In chiusura è stato ricordato che le azioni e le aspet-tative delle reti regionali del progetto GPPinfoNETsaranno presentate e diffuse nel corso della Giorna-ta Nazionale del GPP che si terrà a Cremona il 9 ot-tobre 2009 in occasione del Forum CompraVerde-BuyGreen.

Un momento di riflessione sulle politiche degli acquisti pubblici atten-

di Lauro Sangaletti

26 > strategieamministrative giugno 2009

Acquisti verdi,nel pubblico si può

Si consolida il binomio tra la città di Monza e Expo Scuolambiente

…) volti a stimolare e coinvolgere professionisti delsettore in una sorta di circolo virtuoso fra il mondodella scuola e le realtà del territorio, per educare i fu-turi cittadini a una maggiore conoscenza dell’ambien-te e del territorio in cui vivono, con un’attenzione par-ticolare al rispetto dell’ecosistema e al benessere per-sonale e collettivo.Questo è stato possibile anche grazie all’intervento eal lavoro costante di diversi interlocutori fra i quali ilCREA comunale (Centro di Riferimento di EducazioneAmbientale che opera in collaborazione col settoreecologia, attivo fin dal 1987)e l’associazione Creda On-lus che da anni sviluppa proposte diversificate a livel-lo cittadino e provinciale, interagendo con i vari set-tori comunali e le diverse agenzie del territorio.Inoltre, l’Assessorato all’Educazione e l’Assessorato alParco e alla Villa Reale del comune di Monza hannogiocato un ruolo di primo piano in questo processo diinterazione sinergica con la Regione e i diversi attoricoinvolti, puntando a favorire la crescita e il raffor-zamento nei cittadini di una cultura della sostenibilitàattraverso specifici strumenti educativi e didattici.Il coinvolgimento del pubblico ha dato così frutti spe-rati: è stata rilevata infatti un’affluenza di circa 2000bambini per un totale di 50 scuole del territorio diMonza e Brianza (ma non solo), che hanno visitato glistands espositivi e partecipato attivamente a specifi-ci laboratori di educazione ambientale.Ora, il delicato compito che ci resta da svolgere è quel-lo di dare continuità ai risultati ottenuti cementandogli outputs positivi partoriti da questa esperienza, siaconfermando la nostra città come sede di Expo Scuo-lambiente 2010, sia proseguendo nella condivisione diprocessi e progetti che vedono protagoniste le reti disoggetti, al fine di valorizzare il lavoro comune e il no-stro territorio in una dimensione europea. Infine, im-pegnandosi con determinazione e concretezza versogli interlocutori principali di questa politica di sensi-bilizzazione: i giovani, gli studenti, i bambini … of-frendo loro una reale possibilità di crescita nell’educa-zione all’ambiente e alla sostenibilità affinché possa-no divenire fautori attivi di un futuro che necessitadella sensibilità di tutti e che non è poi così lontano.D’altronde Lincoln per primo ricordava che “la migliorcosa del futuro è che arriva un giorno alla volta” equesto ci dà la possibilità di costruirlo assieme.

Con l’edizione 2009 di Expo Scuolambiente – che si è svolta dal 13 al 20

di Pierfranco Maffè > Assessore all’educazione – Comune di Monza

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strategieamministrative giugno 2009 > 27

L’educazione all’ambienteinizia tra i banchi delle scuole

maggio nella suggestiva cornice della Villa Reale di Monza – siconsolida il binomio fra la città di Monza e questa importanteiniziativa che si è posta come obiettivo principale quello di sen-sibilizzare la cittadinanza – e i giovani soprattutto – sulla fonda-mentale tematica della sostenibilità ambientale.“Pensare global e agire local”: questa l’idea primariache ha animato il motore di un evento così importan-te, fortemente voluto dall’Amministrazione Comuna-le monzese e finalizzato a lasciare una traccia concre-ta e duratura nella cittadinanza e in tutti gli attoricoinvolti. Fortemente impegnati in questo percorso dicostruzione e interazione sono stati il Vice Presidentedel Parlamento Europeo Mario Mauro, l’Assessore al-la qualità dell’Ambiente di Regione Lombardia Massi-mo Ponzoni e ovviamente il Comune di Monza, attra-verso l’Assessorato all’Educazione, Parchi e Villa Rea-le e l’Assessorato all’ambiente.Questo perché tale evento si inserisce con coerenza al-l’interno delle Politiche Europee volte a promuovereuna nuova e soprattutto più concreta Educazione Am-bientale.Expo Scuolambiente è infatti inserito a pieno titolo al-l’interno della Green Week europea che si svolgerà aBruxelles nel mese di giugno e alla quale parteciperàuna delegazione di studenti, docenti e operatori delnostro territorio con uno stand di rappresentanza.Il tema che è stato scelto quest’anno è esplicativo ecoerente con le intenzioni di chi ha avviato questamacchina organizzativa: “tutti insieme per la sosteni-bilità” è infatti espressione di quel processo già in at-to di cooperazione, interazione e lavoro comune in-trapreso dall’Ente Locale, dalla Regione Lombardia eda tutti i soggetti che operano a livello pubblico, pri-vato, del privato sociale e del volontariato.Infatti, altra caratteristica importante dell’Expo diquest’anno è che l’ampliamento del target della mani-festazione è riuscito a legare in maniera sinergica lediverse componenti della collettività. Prioritario è sta-to favorire la creazione di reti durature fra i numero-si soggetti che operano sul territorio.A tal fine il programma della manifestazione si è ar-ricchito di eventi mirati (convegni, incontri, seminari

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Gestione rifiuti, turismo e percorsi didattici: le offerte concrete di 20 Comuni

zione verso case di delizia e percorsi didattici interessantissimi?Il Consorzio Navigli lo fa. E con grande successo.Val la pena di conoscerla questa esperienza, interes-sante per i cittadini a cui si rivolge, ma modello ancheper molti altri Comuni.

�� La gestione dei rifiutiSono 20 i Comuni del Consorzio (Albairate, Arluno,Bernate Ticino, Besate, Boffalora sopra Ticino, Bub-biano, Buscate, Busto Garolfo, Calvignasco, CasoratePrimo, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Corbetta,Cusago, Mesero, Morimondo, Motta Visconti, Ozzero,Vanzaghello e Vittuone), che hanno iniziato la collabo-razione nel 1995 in occasione della grande emergenzarifiuti nella Provincia di Milano, e l’hanno proseguitaarricchendola di contenuti. Infatti da una prima con-venzione per la gestione dei servizi ambientali che ve-deva la partecipazione di sei Comuni, denominatisiComuni dei Navigli, la collaborazione si è via via am-pliata fino alla formazione di un Consorzio e infinedella Società Navigli Ambiente, formata dagli attuali20 Comuni.

�� La promozione del terri-torio: visita a terre vicine eterre lontaneMa la collaborazione per lasola gestione dei rifiuti, inun territorio così bello e ric-co di risorse ambientali, ar-chitettoniche e artisticheandava un po’ stretta ai Co-muni, che hanno così decisodi occuparsi anche di turi-smo. Del 2004 è l’attivazio-ne di una struttura con ilcompito di promuovere, inun’ottica di sviluppo soste-nibile, la conoscenza, la tu-tela e la valorizzazione del-l’area per offrire ai turisti un prodotto di qualità a ungiusto prezzo favorendone la fruizione sotto il profiloculturale, paesaggistico, artistico e gastronomico. Co-

È possibile gestire insieme rifiuti, turismo in terre vicine e lontane, naviga-

di Angela Fioroni

28 > strategieamministrative giugno 2009

Navigli, non solo vie d’acquama turismo, storia e paesaggio

IN INTERNETwww.consorzionavigli.it - tel. 02 94921177

sì il Consorzio dei Comuni dei Navigli è specializzatonell’organizzazione di proposte turistiche su misura eassistenza al cliente su tutto il territorio dei Comuni,unendo alla visita ai maggiori beni artistici e paesag-gistici la navigazione lungo il Naviglio Grande. Moltele offerte: la navigazione estiva lungo la linea delle de-lizie, sia per gruppi che per singole persone; itineraristorici, culturali e religiosi tra Ville, Abbazie e canoni-che; itinerari storici e naturalistici all´interno del Par-co del Ticino.Il Consorzio dei Comuni dei Navigli, però propone an-che viaggi alla scoperta dei luoghi più affascinanti emeno conosciuti del nostro pianeta. Lo scopo è quellodi offrire una serie di opportunità che permettano diconoscere, nell’ottica di un turismo sostenibile, paesie realtà lontane dalla nostra, e creare un luogo di in-contro per persone aventi interessi comuni.

�� Le proposte didatticheA questo punto non potevano mancare le proposte di-dattiche: chi, se non i bambini e i giovani, vanno edu-cati a conoscere, vedere, scoprire, apprezzare, salva-guardare il territorio e l’ambiente? A chi, se non a lo-ro, va lasciato in eredità e cura tutto il patrimonioculturale e architettonico ricevuto in eredità dai pa-dri, perché lo conservino e lo migliorino per la vita eil futuro?

Ecco allora i percorsi didat-tici e di educazione turisti-co ambientale, che propon-gono: la navigazione delNaviglio Grande, la visita almuseo agricolo di Albaira-te, all’abbazia di Morimon-do e alle case di delizia;esperienze per imparare afare il pane e il formaggio,conoscere le api e il miele,il riso e le riserie; la scoper-ta del ciclo della tessitura edegli antichi mestieri, deifontanili e delle lanche, e dicome dai rifiuti si producecompost.

il commercio, ma una vera città d’arte, collocata in unterritorio tutto da visitare prezioso per l’ambiente, egli itinerari turistici, storici, culturali didattici e reli-giosi tra parchi, orti, giardini, ville, abbazie, canonichee cascine, musei del gusto ed ecomusei; percorsi cheintegrino arte, ambiente e food e itinerari a piedi cheuniscono 25 santuari in un percorso di 350 chilometri. Una città e un territorio, quelli che emergono da que-sti progetti, affascinanti per i visitatori del futuro, piùvivibili e accoglienti per coloro che vi risiedono. “La giuria è rimasta impressionata dalla qualità, dallaricchezza e dalla professionalità con la quale i proget-ti sono stati presentati - afferma Alessandro Balducci,docente del Politecnico e Presidente della Giuria. - Unaricchezza che è testimonianza di una diffusa consape-volezza del fatto che Expo non sarà limitato allo spa-zio espositivo, ma coinvolgerà l’area metropolitana nelsuo insieme, che si presenta come laboratorio capace diprodurre innovazione sui temi dell’alimentazione edelle sue connessioni con ambiente, agricoltura e ener-gia, e anche come laboratorio di una nuova qualità ur-bana e di una rinnovata capacità di accoglienza”.La meraviglia della giuria ha colto anche noi quandoabbiamo esaminato le schede dei progetti. Schede che

Un territorio fatto anche di orti, giardini, ville, abbazie e cascine

finanziamenti, le infrastrutture, la cementificazione), e il softwa-re, la vera anima, ciò che davvero conta, ciò che può risponderealle finalità di Expo che ancora non si vede, ecc.Ebbene, una parte dell’anima è emersa. Una parte ditutto ciò a cui Expo può fornire l’occasione per usciredai laboratori, per trasformare la ricerca in realtà, percostruire alleanze e cooperazioni che guardano al fu-turo, a come affrontare le due questioni più rilevantidel mondo, l’alimentazione e l’energia appunto, si tro-va nero su bianco nei progetti presentati dai territoridella Provincia di Milano al bando promosso dallastessa Provincia e dall’Agenzia di sviluppo Milano Me-tropoli con il supporto di Fondazione Banca del Mon-te di Lombardia e di alcune banche.42 i progetti premiati: 16 che trattano il tema “Siste-ma alimentare”, 8 riguardano “Energia e ambiente”, e18 si occupano di “Cultura, accoglienza e turismo”:tutt’insieme costituiscono il Parco Progetti “Expo deiTerritori”, un ricco patrimonio di idee che verrà pre-sentato alla Società di Gestione dell’Expo.Davvero straordinari questi progetti: da quelli per lasalute (riso con più ferro contro l’anemia, l’alimenta-zione contro le malattie croniche e degenerative e con-tro il cancro e l’infarto, lotta all’obesità e alle malat-tie metaboliche); a quelli per la lotta alle frodi alimen-tari e per lo sviluppo di nuove imprenditorie nei paesiin via di sviluppo e di nuove tecnologie per l’alleva-mento e l’agricoltura, a quelli che guardano a un nuo-vo rapporto tra città e territorio e alla cucina comestrumento di integrazione culturale, a quelli che vo-gliono utilizzare la tecnologia spaziale per coltivazio-ni in zone urbane e semidesertiche; dai progetti peruna piscina “abissale” sui terreni di una cava, a quel-li che guardano all’ambiente in modo dinamico e inte-grato con la produzione di energia da fonti rinnovabi-li, a un progetto per la costruzione di un collettore so-lare, primo prototipo mondiale, a quelli perl’irrigazione mediante telerilevamento e realizzazio-ne di piste ciclabili e mobilità sostenibile. E progettiper la cultura, l’accoglienza e il turismo, che possonodavvero contribuire a rendere Milano, seconda cittàturistica dopo Roma, non solo una meta attrattiva per

Molto si discute su Expo: l’hardware che prevale (la società di gestione, i

di Angela Fioroni

> lavoriincomune

strategieamministrative giugno 2009 > 29

L’Expo, spazio espositivoe coinvolgimento della metropoli

30 > strategieamministrative giugno 2009

> lavoriincomune

possono essere scaricate dal sito: www.mi-lanomet.it.I progetti possono essere di stimolo per tanti Co-muni della Lombardia e per l’azione delle Pro-vince, che possono utilizzare il modello della pro-vincia di Milano o altri per sollecitare la proget-tazione e il coinvolgimento dei propri territorinei grandi temi di Expo e per il nostro futuro. Siverrebbero a scoprire potenzialità, attività e ri-cerche che oggi restano chiuse nei propri ambitio nei cassetti, e si incentiverebbe cooperazione einnovazione, tanto necessarie anche per affron-tare la crisi economica. I premiati avranno visibilità a livello nazionale edinternazionale oltreché un accompagnamento daparte di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo al-l'eventuale sviluppo del lavoro (promozione, sup-porto tecnico, ricerca di finanziamenti ecc)

Trasformare la ricerca in realtàLa vera anima di Expo170 i progetti presentati per un valore complessi-vo di circa 780 milioni di Euro.

694 i soggetti e i partner che li hanno proposti, atestimoniare l’interesse suscitato dal bando e leaspettative verso Expo: 108 Comuni; 90 Universitàitaliane e straniere, Centri di ricerca, centri di for-mazione, istituzioni scolastiche; 153 Enti e asso-ciazioni no profit; 125 Imprese di capitali e societàdi persone; 124 Soggetti pubblici, privati o mistopubblico-privato senza scopo di lucro; 31 Coope-rative sociali; 24 Imprese individuali, liberi pro-fessionisti e loro associazioni, lavoratori autono-mi; 5 Parti sociali; 4 Persone fisiche e 30 raggrup-pamenti vari.

Si avvicina il tempo per lanuova partenza deiprogetti di Servizio Civilepresso i Comuni lombardi.La Regione Lombardia hapubblicato la graduatoriadei progetti presentati daglienti lo scorso ottobre e chesono stati approvati, tra iquali sono presenti quellidell’Ufficio Servizio Civile diAnci Lombardia. In attesa diconoscere quali saranno iprogetti che otterranno ilfinanziamento è iniziata lacampagna promozionale pressogli enti che saranno sede diservizio al fine di coinvolgere iragazzi nell’anno di serviziovolontario presso gli enti locali. IN INTERNET

Tutti gli aggiornamenti e i dettaglisulle iniziative sono disponibili sul sitowww.scanci.it

va promossa da Confservizi in tutta Italia, LGH attraverso le azien-de dei servizi pubblici di Cremona, Crema, Lodi, Pavia e Rovato, haaperto le porte dei propri impianti ai cittadini. Un’occasione for-mativa e di contatto con i servizi che regolano la vita diuna comunità. Dal sacco di spazzatura allo smaltimen-to, dagli impianti di potabilizzazione ai depuratori, so-no state messe in mostra attività, automezzi, strumen-ti e tecnologie che danno valore all’ambiente e il lavo-ro quotidianamente svolto dai dipendenti del gruppo. Nata come multiutilities in grado di garantire serviziad elevata qualità e prezzi competitivi nelle provinciedi Brescia e Bergamo, Cremona, Lodi e Pavia, LGH ope-ra in diversi settori: dall’elettricità al gas, all’acqua,passando attraverso i trasporti e i rifiuti urbani.L’open day organizzato da Cogeme ha visto partecipa-re più di 1500 cittadini, interessati e incuriositi dall’op-portunità di visitare gli impianti, tra cui la discarica diFantecolo, oggetto di un innovativo intervento di recu-pero ambientale, mentre LineaPiù, la società di vendi-ta di energia di LGH, ha illustrato la nuova offerta dienergia elettrica alle famiglie presenti e le possibilitàofferte dai pannelli fotovoltaici. Per tutti i bambini pre-senti sono state preparate alcune sorprese: spazi di ani-mazione e attività creative, ma soprattutto l’allestimen-to di un piccolo “circuito stradale”, dove i più piccolihanno guidato, al fianco degli autisti, gli automezziaziendali.Dalla provincia di Brescia ha avuto inizio lo scorso an-no il grande progetto della “Raccolta Differenziata Glo-bale” che consente di definire una tariffa più vicina aireali consumi delle famiglie. Si tratta di un sistema, at-tivo dal maggio 2008, che punta alla massima separa-zione dei rifiuti domestici in modo da agevolare ilpiù possibile il recupero delle materie.Con specifici contenitori per ogninucleo familiare ed un sistema dimonitoraggio elettronico, un TAGsul contenitore dei rifiuti indifferen-ziati (RSU), la raccolta dei rifiuti vie-ne poi monitorata con precisione. LaFranciacorta è diventata così apripistaper un progetto che potrà estendersi atutto il gruppo LGH. Il primo tassello di

un ampio intervento di responsabilità sociale in gradodi rendere omogeneo - secondo alti standard di riferi-mento nei servizi ambientali - una vasta area che com-prende oltre 200 comuni lombardi.Tra le altre location protagoniste di “Impianti aperti”va segnalata Cremona dove la giornata dei servizi pub-blici locali è stata caratterizzata quest’anno da un’af-fluenza particolarmente intensa di visitatori: un flussocontinuo di cittadini, famiglie, ma soprattutto scolare-sche attirati dalla visita agli impianti di potabilizzazio-ne e al depuratore Aem. Le guide hanno saputo intrat-tenere gli ospiti mostrando i processi chimici e fisici chel’acqua subisce prima di giungere ai rubinetti delle ca-se. A Crema, in SCS Gestioni, la due giorni al pubblico si ètradotta nell’apertura dell’impianto di depurazione “Se-rio 1” di Crema. All’iniziativa hanno preso parte nume-rosi cittadini e gli studenti di una scuola superiore lo-cale, accompagnati dagli esperti alla scoperta delle di-verse sezioni dell’impianto e le diverse fasi ditrattamento (meccaniche e biologiche) che portano leacque di scarico di tutto il territorio ad essere depura-te prima dell’immissione nel fiume Serio.A Lodi, Astem Gestioni ha offerto ai cittadini la possi-bilità di visitare e conoscere il Laboratorio Analisi (co-stituito da un Laboratorio Batteriologico e da un Labo-ratorio chimico) che si occupa del controllo delle acquedestinate al consumo umano e dei controlli degli scari-chi degli impianti di trattamento delle acque reflue.A Pavia si sono aperte le porte delle due Centrali diTrattamento dell’Acqua che compongono l’acquedottocittadino. Circa un centinaio di visitatori ha assistitoalle spiegazione delle guide esperte attraverso percorsididattici e dimostrativi. L’intervento teorico prevedevala spiegazione di come sono composti gli strati terrenidella falda acquifera, il sistema dei pozzi ed il sistemadi condotte che convoglia l’acqua emunta verso le duecentrali e attarverso i monitor si poteva vedere il siste-ma di trattamento dell’acqua ed il suo telecontrollo re-moto. Nella seconda parte si passava alla visita dell’a-rea di trattamento, e le fasi del processo: arrivo dell’ac-qua in centrale, trattamento tramite filtria sabbia e carbone, accu-mulo in vasche, e pom-paggio in rete.

In occasione di “Diecimaggio, giornata dei Servizi Pubblici Locali”, iniziati-

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Grazie ai Comuni,regione più pulita

Iniziative di qualità nelle provincie di Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi, Pavia

strategieamministrative giugno 2009 > 31

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Il progetto di Binzago è diventato realtà

un premio della Regione Lombardia ad una della sue ammini-strazioni comunali?Il Progetto “Strade per vivere” merita, e la città anche.Cesano Maderno, centro storico della pieve di Sevesonel medioevo, feudo della famiglia Arese dal 1583, haraggiunto il picco demografico negli anni ’60 con l’in-sediamento industriale. Lo sviluppo urbanistico ha vi-sto nascere nuovi quartieri, e la sua estensione ha rag-giunto i borghi limitrofi senza soluzione di continuità.La ferita ambientale del 1976 causata dalla diossinadell’Icmesa di Seveso ha tenuto alta l’attenzione deicomuni vicini, tra cui Cesano. Il progetto di riqualificazione delle strade del borgo diBinzago, frazione di Cesano Maderno, si colloca nel-l’ottica dell’assessore al territorio Giuseppe MariaGrassi, che ha fatto proprio il concetto di sviluppo so-stenibile per il ventunesimo secolo - definito nel 1987dalle Nazioni Unite con il documento Agenda 21. Nel2004 insieme ai vicini comuni di Desio, Meda e ancheSeveso (attualmente non più firmatario: ndr), la giun-ta cesanese si è impegnata in un piano d’azione con-giunto: sviluppare intorno al benessere dei cittadinil’ambiente, l’economia e la società. Il Progetto nasce nel 2006 con in nuce il riconoscimen-to finale della cittadinanza, perché i progettisti archi-tetti Paolo Alberto Vaghi, Dario Vanetti e Davide For-tini, hanno operato in stile “democrazia partecipata”,in piena sintonia con il metodo indicato da Agenda21Local. Al tavolo della programmazione degli inter-venti urbanistici, i cittadini associati “Amici di Binza-go”; ma anche i singoli abitanti hanno avuto accesso allaboratorio, gestito nella massima “trasparenza”. C’èstato ascolto reciproco, tra soggetti diversi per esigen-ze e competenze, con l’auspicio di poter poi ragionareinsieme sulle priorità e sul materiale da utilizzare, conun occhio ai costi e uno alla manutenzione. Per testa-re e raccogliere opinione intorno al progetto da partedella popolazione, il cantiere è stato concepito come“evento”, costruendovi intorno una rete informativa;in questo modo anche il disagio per i lavori in corso èstato vissuto con la consapevolezza degli obiettivi per-seguiti.

Quale bene augurante saluto per la neonata provincia Monza e Brianza, di

di Bernarda Ricciardi

32 > strategieamministrative giugno 2009

Quando i paesinidiventano contee

Bellezza ed economia binomio vincente per il prossi-mo futuro? Pare proprio di si. Se i centri commercia-li continuano a essere il paradiso della grande distri-buzione, i piccoli commercianti e gli artigiani pensa-no a far bella la città e a riprendersi i propri spazi. ABinzago - un piccolo comune diventato frazione di Ce-sano Maderno, gli esercenti si sono adoperati per re-stituire agli abitanti dell’antico borgo il piacere del-la passeggiata a piedi o in bici, ritornare a sentirenella strada il profumo del pane, e sostare davanti al-le vetrine senza il rumore del traffico. Il 21 aprile2005 con gli associati “Amici di Binzago” , hannoconsegnato una lettera al sindaco Paolo Vaghi, daitoni accesi e anche polemici, che segnalava il degra-do del piccolo centro. Ma già nel 2007, nero su bian-co, sono arrivati puntuali i ringraziamenti, grazie alvaro del progetto “Strade per vivere”. Come ci rac-conta l’assessore al territorio di Cesano Maderno,Giuseppe Maria Grassi.

Il piacere della passeggiatae il profumo del pane

strategieamministrative giugno 2009 > 33

Il primo lotto del Progetto è stato realizzato: l’asse sto-rico via Cavour di Binzago è completamente sistema-to con l’obiettivo di rivivere il borgo come luogo d’in-contro nelle sue aree pubbliche, agibile e sicuro neipercorsi pedonali anche per anziani, disabili e bambi-ni, rafforzando i limiti della carreggiata; gli arredi ur-bani e l’illuminazione recuperano la caratteristica delluogo, messa in ombra da precedenti interventi setto-riali. Il secondo lotto riguarda l’asse di collegamentotra Binzago e il centro di Cesano: il parcheggio delleauto, accessibile e non lontano dagli esercizi commer-ciali, faciliterà la fruibilità dei servizi di pubblica uti-lità. Il progetto “Strade per vivere” ha conseguito ilpremio regionale per la valorizzazione paesaggisticadel nucleo storico, ma la sua valenza è più ampia edattuale: vivere bene significa anche abitare una cittàche non sia estranea ai suoi abitanti.

> lavoriincomune

Sono stati quindi i cittadini a prendere l’iniziativa per riqualificare Binzago? “Binzago è un centro che ha conservato una sua forte identità. Era stato molto trascurato dalpunto di vista degli interventi pubblici, anche perché l’intervento privato sul patrimonio edilizioè stato sempre scarso. Per questo l’interesse dell’Amministrazione a investire risorse e fornireservizi era concentrata su altre frazioni in crescita demografica.”

Il progetto “Strade per vivere” ha coinvolto Amministrazione comunale, progettisti architetti e gli “Amici di Bin-zago”: come è stata concepita e portata avanti la collaborazione?“L’Amministrazione si è fatta carico di trovare i tecnici, tre figure professionali diverse: un architetto-facilitato-re, Davide Fortini, specialista negli aspetti sociologici; Vanetti, estensore del piano regolatore di Cesano: e Va-ghi, professionista del luogo e grande conoscitore della nostra realtà. La sede di incontro è stata una panette-ria in disuso a Binzago; ci sono state riunioni settimanali per definire i termini del Progetto, insieme ai commer-cianti e alle mamme, anziani e studenti, oratorio e associazioni sportive. Si è passati dall’ascolto allapartecipazione attiva, creando un laboratorio di idee. L’Amministrazione si è resa presente con i tecnici, io hopartecipato solo nella fase iniziale e in posizione di ascolto: non volevo metterci un “cappello” politico.”

La prossima applicazione di “Strade per vivere” riguarderà un’altra frazione di Cesano Maderno, Villaggio Snia:quali le caratteristiche del Progetto? “Abbiamo approvato il Progetto di riqualificazione del Villaggio Snia - anche questo partecipato attivamente daisuoi abitanti - nell’ottica di riconversione di uno spazio ex-industriale a vocazione produttiva, che genera anco-ra risorse. Queste risorse saranno mantenute nell’ambito dello stesso Villaggio.”

PER INFOPer info e comunicazioni, Roberto Meregalli, addettostampa del Comune di Cesano Maderno: tel. 0362 5134 95 e-mail: [email protected]

Giuseppe Maria Grassiassessore al territorio di

Cesano Maderno

> lavoriincomune

Il pacchetto casa della Regione Lombardia

• 47 milioni per l’acquisto o la ristrutturazione del-la prima casa (ne potranno beneficiare circa 8.000famiglie);• 22 milioni per il “bando emergenza abitativa”per la realizzazione in tempi rapidissimi di 350alloggi a canone sociale e moderato;• 14 milioni per il i Servizi Abitativi a CanoneConvenzionato (SACC) finalizzati alla costruzio-ne di 700 alloggi a canone convenzionato;• 52 milioni per la riqualificazione di quartieridegradati e la realizzazione di 500 alloggi in va-rie province lombarde;• 79 milioni del Piano Casa Nazionale per realiz-zare, attraverso la collaborazione con i Comuni ele Aler lombarde circa 1.147 nuovi alloggi.

Tra i punti qualificanti del pacchetto regionale sono

Il problema casa in Italia è probabilmente fra le emergenze primarie. Le

34 > strategieamministrative giugno 2009

327 milioni per la casa in Lombardia nel 2009

Amministrazioni locali si sono da tempo attivate perrispondere alle esigenze di chi cerca un’abitazione.Spesso sono i Comuni gli enti a cui vanno a bussare icittadini in cerca di un tetto e, va detto, agli ammini-stratori comunali lombardi si sono attivati positiva-mente. In aiuto dei Comuni e delle Aler arriva ancheil Piano Casa 2009 della Regione Lombardia.La Giunta regionale, infatti, ha approvato la program-mazione annuale prevista dal Piano Regionale per l’E-dilizia Residenziale pubblica (Prerp 2007-2009) chegrazie al recupero di nuove risorse ammonta a 644milioni di Euro, di cui 327 milioni nel 2009.Il pacchetto casa 2009 è così articolato:

• 113 milioni per il Fondo Sostegno affitti (62 milio-ni in pagamento per il 2008 e 51 stanziati per il 2009);

Le Politiche per la casa della Regione Lombardia

Il fabbisogno abitativo nella nostra regione è molto significativo e si pre-senta sempre più articolato: oltre alle fasce più deboli anche parte del ce-to medio è in difficoltà e si rivolge alle Istituzione per chiedere un sostegno. Sono necessari, quindi, strumenti diversificati. Con il Programma Regio-nale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (PRERP), la Regione Lom-bardia cofinanzia non solo la realizzazione e la riqualificazione di alloggia canone sociale per i meno abbienti, ma anche (con minori incentivi) ca-se a canone moderato o a canone convenzionato per famiglie che possonosostenere canoni da 350 a 500 euro al mese o ancora a locazione tempora-nea per studenti e lavoratori temporanea.Il PRERP 2007 – 2009, ha stanziato oltre 644 milioni di euro e punta su treassi fondamentali: nuovi interventi, riqualificazione dei quartieri,sostegno alle famigliemediante il contributo affitto (F.S.A) per quel-le famiglie che non riescono a pagare il canone di libero mercato ed il con-

tributo per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie che desiderano acquistare la loro prima casadi abitazione. Inoltre, le riforme regionali in campo urbanistico aiutano i Comuni nell’utilizzo delle proprie areeper l’edilizia residenziale pubblica. Per affrontare il problema della casa occorre integrare sia le politiche terri-toriali, sociali e finanziarie sia le competenze dei diversi livelli istituzionali coinvolti e responsabilizzare anchei soggetti privati e del terzo settore. Ecco perché oggi più che mai è fondamentale il ruolo svolto dai Comuni, laloro capacità di programmare il territorio in coerenza con un cambiamento sociale attualmente in corso e conun bisogno abitativo sempre più emergente, evitando la concentrazione di problematiche sociali e garanten-do la sostenibilità economica degli interventi.

di Mario Scotti

Mario Scotti, assessore alla Casa e OperePubbliche della Regione Lombardia

strategieamministrative giugno 2009 > 35

da segnalare la valorizzazione del patrimonio edili-zio, i programmi della Regione relativi all’housingsociale e gli interventi a favore delle famiglie.

La valorizzazione del patrimonioIn attuazione della legge regionale 27/07 è possibileprocedere alla vendita di alloggi di edilizia residen-ziale pubblica per esigenze di razionalizzazione edeconomicità di gestione del patrimonio. Può essereposto in vendita non più del 20% del patrimonio esi-stente occupato o libero da inquilini.I programmi di valorizzazione e razionalizzazioneriguardano:

• unità abitative collocate in immobili in condo-minio con proprietari privati;• interi edifici i cui inquilini hanno preliminar-mente espresso, in prevalenza, interesse all’ac-quisto;• interi edifici per esigenze di razionalizzazioneed economicità della gestione dell’edificio stesso.

Il programma, approvato dalla Giunta Regionale, hala durata di cinque anni e il ricavato delle vendite èdestinato alla valorizzazione del patrimonio ERP. Gliinquilini possono acquistare l’alloggio ad un prezzoinferiore di circa il 36% del valore di mercato e pergli alloggi liberi si procede con asta pubblica ad unprezzo pari al valore di mercato. La DGR n. 6785 del 12 marzo 2008 sono state disci-plinate le modalità per la predisposizione dei pro-grammi.

I programmi di Housing SocialeSono tre le direttrici lungo cui si muove l’housing so-ciale definito dalla Regione: i Programmi di Riqualifi-cazione Urbana (PRU), il Bando Emergenza Abitativae i Servizi Abitativi a Canone Convenzionato (SACC).I programmi di riqualificazione sono finalizzati a in-crementare la disponibilità di alloggi da offrire in lo-cazione a canone sostenibile (sociale, moderato, con-venzionato) e migliorare la dotazione infrastrutturaledei quartieri urbani degradati caratterizzati da condi-zioni di disagio abitativo. Sono a disposizione 52 milio-ni di euro per realizzare, entro tre anni a partire dal2009, 500 nuovi alloggi. Il Bando Emergenza Abitativa è una misura anticrisidestinata alle famiglie in difficoltà che mette a dispo-sizione 22 milioni di euro. Possono essere realizzateabitazioni in locazione a canone sociale, canone mode-rato o in locazione con patto di futura vendita, agevo-lando in tal modo anche la ripresa delle attività im-prenditoriali di settore. Termini per la presentazione delle proposte: a partiredal 15 luglio e non oltre il 15 settembre.Con i Servizi Abitativi a Canone Convenzionato la Re-gione Lombardia prevede agevolazioni per gli inter-

venti promossi ed attuati da soggetti pubblici o priva-ti per favorire l’accesso alla casa in affitto convenzio-nato a famiglie che non accedono alle graduatorie co-munali e che sono considerate meritevoli del sostegnopubblico.La scadenza del bando sarà determinata dall’esauri-mento dei fondi annuali disponibili e i soggetti attua-tori devono sottoscrivere una convenzione con Regio-ne e Comune competente. Lo sportello per la presen-tazione delle proposte è aperto dal 15 giugno 2009.

Gli interventi per il sostegno alla famigliaPer il 2009 Regione Lombardia ha stanziato 47 milio-ni di Euro per sostenere l’acquisto della prima casa diabitazione per circa 8000 famiglie. Il nuovo bando2009 prevede l’assegnazione di un contributo di6.000,00 euro, una tantum a fondo perduto, per l’ac-quisto o la ristrutturazione della prima casa. I destina-tari sono tutte le tipologie di famiglie previste dallalegge regionale sulla famiglia (l.r.23/1999), vale a diregiovani coppie, gestanti sole (donne gravide del primofiglio che siano nubili o prive del coniuge per separa-zione legale, senza convivenza, divorzio o decesso), igenitori soli con uno o più figli minori a carico e i nu-clei familiari con almeno tre figli in possesso di un red-dito Isee non superiore a 35.000 euro. Il bando resteràaperto fino al 31 luglio 2009.Altro strumento a favore delle famiglie è il Fondo So-stegno all’Affitto (Bando 2009). Si tratta di un contri-buto per le famiglie che non riescono a far fronte alcanone di mercato. Nel 2008 sono stati erogati contri-buti a 70.000 famiglie per complessivi 62 milioni dieuro. Nel 2009 sono a disposizione 52 milioni di euro.Possono richiederlo i titolari di contratti di locazioneregistrati (stipulati per unità immobiliare situata inLombardia utilizzata come residenza e abitazioneprincipale), che siano cittadini italiani, dell’Unione eu-ropea o, se di uno Stato extra UE, in possesso di cartadi soggiorno o di permesso con validità almeno bien-nale e che esercitino una regolare attività. Devonoinoltre risiedere da almeno dieci anni in Italia o da al-meno cinque in Regione Lombardia.Il reddito Isee-Fsa (per il Fondo Sostegno Affitti) nonpuò essere superiore a 12.911 euro.Le domande potranno essere presentate nel Comunedove è ubicata l’unità immobiliare e nei Centri Auto-rizzati di Assistenza Fiscale (Caaf) convenzionati conil Comune o la Regione.

> lavoriincomune

IN INTERNETTutte le informazioni relative ai bandi suwww.casa.regione.lombardia.it

Innovazione e Pubblica Amministrazione locale

“Innovazione” è una della parole che ritorna con maggiore frequenza quan-

> lavoriincomune

do si parla di Pubblica Amministrazione. Come fare però per riem-pire di contenuto questa parola? Spesso si riduce questotermine a una semplice inizione di tecnologia, per cuisi decide di fare tramite computer ciò che prima sisvolgeva “a mano”. Non è così. Innovare significa in-nanzi tutto rendere più attuale e vicino alle esigenzedei cittadini l’erogazione di servizi e informazioni,certamente utilizzando le nuove e sempre più diffusetecnologie, ma anche ripensando i flussi informativi edi erogazione del servizio ponen-do al centro i cittadini/utenti. L’u-so delle tecnologie informatichepermette poi altri vantaggi, comel’utilizzo di documenti elettroniciinvece che cartacei e la possibilitàche a spostarsi siano le informa-zioni e non le persone, contri-buendo a efficienze e risparmi che fanno bene ai cit-tadini, alla pubblica amministrazione e, non ultimo,anche all’ambiente. Basti pensare alla differenza chec’è tra doversi recare presso il proprio comune, maga-ri in macchina, per ritirare un certificato o poterlo ri-cevere via mail nella propria casella di posta. Certa-mente non è un processo facile, richiede un diversoapproccio culturale oltre che professionale da partedella PA e l’educazione a un diverso approccio per l’u-tente finale, ma il cammino intrapreso difficilmentepotrà subire inversioni, anzi. Occorre però che taleprocesso di innovazione venga definito, progettato egestito con attenzione proprio per evitare che diventisolo un modo più complesso per fare quanto si facevaprima! Da questo punto di vista svolgono un ruolofondamentale le aziende che posseggono le competen-ze necessarie e la capacità non solo di creare progettiinnovativi, ma di accompagnare tutti gli attori coin-volti in questo processo in quella crescita professio-nale e culturale cui accennavamo. Uno dei metodi fon-damentali per ottenere questo è condividere le espe-rienze. Vedendo quanto è stato realizzato in realtàsimili a quelle che come amministratori siamo chia-mati a gestire possiamo meglio capire le possibilità ei vantaggi che questi nuovi processi possono portarealla nostra amministrazione e, soprattutto, ai nostricittadini. Proprio in quest’ottica è stato organizzatol’evento “Il coraggio di innovare” che si terrà a Mila-no il 7 luglio presso i padiglioni di Fiera Milano City e

7 luglio 2009Fiera Milano CityVia G. Gattamelata 5, Milano

Svolgimento della mattinata• 9.30 Registrazione dei Partecipanti e Wel-come Coffee• 10.00 Inizio tavola rotonda e testimonianze• 12.00 Chiusura lavori e presentazione areaDemo• 13.00 Colazione

Per il programma dettagliato vi invitiamo a visi-tare il sito www.strategieamministrative.it

strategieamministrative giugno 2009 > 37

“Il coraggio di innovare”All In-novation RoadSohw 2009

che prevede sia interventi e tavole rotonde sul temadell’innovazione con la presentazione di alcuni casi disuccesso, sia una parte di “demo” interattive dove èpossibile “toccare con mano” quanto è stato realizza-to. Per partecipare all’evento, totalmente gratuito, èsufficiente iscriversi sul sito www.strategieammini-strative.it e cliccare sul banner presente nella paginainiziale.

Teconologie per l’efficienza

Un evento per toccare con mano lepossibilità offerte dalle nuove tecnologieper rendere più moderna ed efficientel’amministrazione comunale

> lavoriincomune

nomico delle province di Como e di Lecco, ma che appare semprepiù strategico anche per Sondrio e per la costituenda provincia diMonza e Brianza. Una realtà espositiva consolidata, com-pletamente autosufficiente perché ha bilanci sani e che,non avendo finalità di lucro, investe e reinterpreta co-stantemente il suo ruolo di promozione e sviluppo del-l’economia locale”. Massimo Sesana, presidente del cen-tro espositivo e congressuale Lario Fiere di Erba, espri-me così la sua soddisfazione. “Si tratta di un lavoro intenso e qualificato - sottolineaSesana - articolato in una quindicina di eventi di asso-luto richiamo, tra cui non mancano le novità. La sta-gione fieristica 2009 infatti ha preso il via con un pro-getto inedito dal titolo “AAA Fornitore Offresi”, manife-stazione di business to business fortemente voluta dallaCamera di Commercio di Lecco e dal Distretto metal-meccanico lecchese. Duecentouno le aziende presenti,oltre tremila i visitatori. Per molti espositori si è tratta-to del debutto nel mondo fieristico, un utile spunto peravvicinarsi a nuovi contatti: la formula della fiera, snel-la e facilmente fruibile, ha infatti consentito la parteci-pazione anche di piccole aziende, tre quarti delle qualicon meno di venti dipendenti e con un fatturato inferio-re ai 5 milioni di euro”. “Altro appuntamento di succes-so - sottolinea ancora Sesana - ha visto protagonista ilsettore della ristorazione professionale e dell’enogastro-nomia. Giunta alla dodicesima edizione Ristorexpo hariconfermato il successo e l’alto gradimento da parte diaziende e operatori: ben duecento le aziende espositricie quasi 18mila i visitatori. Il primo trimestre del nuovoanno si è poi concluso con l’ormai consolidato salone de-dicato all’edilizia civile e industriale “Meci”. Oltre sedi-cimila i visitatori per una rassegna ricca di contenuti,che ha confermato la volontà dell’edilizia lariana di sta-re al passo con la mutata domanda sui temi dell’abitaree delle nuove esigenze legate alla sostenibilità ambien-tale, della sicurezza nei cantieri, della formazione pro-fessionale dei giovani. A fronte di un contesto comples-sivo di crisi e difficoltà Meci è stata ricca di segnali po-sitivi per il futuro. Un’iniezione di fiducia per le impresee per gli operatori legate anche alle prime anticipazionidel Piano casa che il presidente nazionale dell’Ance Pao-

lo Buzzetti e il sottosegretario senatore Man-tovani hanno portato all’attenzione degli intervenuti.Da segnalare ancora in questa prima parte “Agrinatura”,cinque giorni di venti espositivi che coniugano le esi-genze di chi vuol avere un bel giardino o un balcone cu-rato sin dei dettagli alle tematiche ambientali e dellaqualità della vita nelle nostre città e la fiera dell’elettro-nica, che ha richiamato in gran numero esperti ed ap-passionati, anche di giovane età”.“Un capitolo a parte - evidenzia Sesana - merita “Artigia-nautica”, evento promosso dalle Camere di Commerciodi Como e di Lecco e inserito in un più ampio progettoregionale denominato “Artigiana”, che ha come obietti-vo la promozione delle eccellenze dell’artigianato lom-bardo. Artigianautica, in programma dal 22 al 24 mag-gio, avrà un format assolutamente innovativo perchéoltre a diventare una vetrina dell’artigianato nautico dellago di Como sarà l’occasione per coinvolgere il territo-rio e le sue dotazioni naturali, che diventano la locationdell’evento. Dunque a Lario Fiere giovedì 21 maggio al-le 18 si terrà l’apertura con il forum regionale sulla nau-tica lombarda e la filiera collegata, poi si proseguirà contre giornata di sessioni espositive di valorizzazione del-

“Un ente fieristico strettamente legato alle esigenze del tessuto socio-eco-

di Luciano Barocco

38 > strategieamministrative giugno 2009

Lario Fiere, una vetrinaper 200 aziende del futuro

L’iniziativa di Erba si trova in un punto strategico per quattro provincie

> lavoriincomune

strategieamministrative giugno 2009 > 39

la nautica lariana, eventi e spettacoli organizzati diret-tamente sul lago di Como.“Punti cardine della seconda metà dell’anno – prosegueil presidente Sesana - saranno “Auto & Doc” (16-18 otto-bre), il grande evento della mostra-mercato dell’artigia-nato (dal 31 ottobre all’8 novembre), ancora la fiera del-l’elettronica (14 e 15 novembre) e “Young” (28 e 29 no-vembre), che coinvolgerà l’intero universo giovanile conuna miriade di proposte assolutamente da conoscere eda vivere”. “Tutto questo - conclude il presidente Sesa-na – nella consapevolezza di poter puntare sempre piùa un significativo lavoro di servizio del territorio. Nelnostro consiglio di amministrazione infatti sono benrappresentati enti pubblici e privati di Como e di Lecco.Questo significa poter interpretare al meglio le esigenzedelle nostre comunità e delle associazioni di categoriache rappresentano il tessuto economico su cui si basa lasolidità di questa parte del territorio lombardo. Certo isegnali di crisi esistono, ma qui a Lario Fiere si confron-tano e sono protagoniste imprese e realtà che sono po-sitive e propositive. Che accettano le sfide del mercatoe della globalizzazione, non per subirle, ma per esserevincenti”.

Osservazioni di Anci Lombardia sul DPEFRregionale> Con la circolare 40/09 Anci Lombardia ha pubblicato le os-servazioni alla bozza di DPEFR della Regione Lombardia dovesi evidenzia l’esigenza di riconoscere il ruolo dei Comuni co-me soggetti di investimenti e di politiche sociali e si invita ariprendere il confronto sul patto di stabilità territoriale.

Edilizia scolastica: applicazione Intesa 28gennaio 2009>Sono iniziate le procedure di sopralluogo, da parte della Re-gione Lombardia e del Provveditorato Opere Pubbliche, degliedifici scolastici ad alta vulnerabilità, vetustà, rischio sismico,ecc.I sopralluoghi vengono effettuati da squadre tecniche, com-poste da tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Tra-sporti, della Regione, dell’ente proprietario dello stabile (Co-mune o Provincia) e dal Responsabile del Servizio di Preven-zione e Protezione delle scuole.Il numero di edifici da visionare, solo in Lombardia, è di circa7.000. Il Ministero non è in grado di garantire il numero ne-cessario di tecnici per comporre le squadre e anche con ilcontributo della Regione Lombardia non si riesce ad assicu-rarne la presenza in tutte le squadre costituite. Poiché, tutta-via, i sopralluoghi vanno comunque effettuati entro l’8 agosto2009 e vanno compilate anche le schede tecniche, Anci Lom-bardia invita a contattare i Dirigente Scolastici, che hanno giàricevuto a loro volta istruzioni in merito da parte dell’UfficioScolastico Regionale, al fine di costituire al più presto le qua-dre tecniche e procedere con i sopralluoghi, avvalendosi deitecnici dell’ente locale competente e del Responsabile delServizio di Prevenzione e Protezione delle scuole. Per infor-mazioni rivolgersi agli uffici della Regione([email protected] o [email protected]); eventuali comunicazioni vanno inviate al-l’indirizzo dedicato [email protected].

Parere Anci Lombardiasu Unioni di Comuni> Sul sito di Anci Lombardia è stato pubblicato (circolare45/09) il parere definito dell’Associazione in merito alla “pro-posta di regolamento regionale: “Contributi alle unioni di co-muni lombarde e alle comunità montane e incentivazione al-la fusione dei piccoli comuni, in attuazione dell’articolo 20della legge regionale 27 giugno 2008, n. 19 (Riordino delle co-munità montane della Lombardia, disciplina delle unioni di co-muni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzionie servizi comunali)”.

40 > strategieamministrative giugno 2009

Consiglio regionale della Lombardia

ed è l’organo che rappresenta la comunità regionale. Concor-re alla determinazione dell’indirizzo politico regio-nale ed esercita funzioni di controllo sull’attività delgoverno regionale; esercita inoltre un’importantefunzione di verifica sull’attuazione delle leggi e, so-prattutto, di valutazione degli effetti delle politiche

regionali. Attualmente il Consiglio ècomposto da 80 membri eletti nell’aprile 2005 e ilcui mandato ha una durata di cinque anni. Il Consi-glio regionale legifera nelle materie di competenzaregionale e, tra l’altro, può proporre leggi alle Came-re e promuovere referendum nazionali insieme adalmeno altri quattro Consigli regionali. Il Consiglio siarticola in Commissioni consiliari che esaminanopreventivamente i progetti di legge riguardanti i di-versi ambiti di competenza regionale, oltre a svolge-re attività di controllo e vigilanza.Il nuovo Statuto prevede un rafforzamento dellefunzioni di rappresentanza e controllo del Consiglioe, in particolare, pone i presupposti per un incre-

Il Consiglio Regionale è l’assemblea legislativa della Regione Lombardia

a cura del Consiglio Regionale della Lombardia

Il “parlamento” lombardorappresenta l’intera comunità

mento delle prerogative dei Consiglieri regionali.Il Presidente (art. 15 dello Statuto d’autonomia) rap-presenta il Consiglio regionale, lo convoca, lo presie-de e ne dirige i lavori programmando le attività delConsiglio unitamente all’Ufficio di Presidenza e allaConferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari. L’Ufficio di Presidenza è un organo collegiale compo-sto dal Presidente, Giulio De Capitani; da due VicePresidenti, Enzo Lucchini e Marco Cipriano; da dueConsiglieri Segretari, Battista Bonfanti e Carlo Mac-cari. A norma dell’art. 16 dello Statuto d’autono-mia spetta all’Ufficio di Presidenza garantire e tu-telare le prerogative e i diritti dei Consiglieri, as-

sicurare il rispetto dei diritti delleminoranze e assegnare ai gruppi con-siliari i mezzi necessari per l’espleta-mento delle loro funzioni.Dal primo settembre 2008 è in vigoreil nuovo Statuto della Regione Lom-bardia, elemento strategico per latransizione “da Regione come istitu-zione a Regione Lombardia come co-munità”. In questo risulta fondamen-tale il compito legislativo del Consi-glio regionale e, quindi, la possibilitàche esso operi in stretto rapporto coni cittadini e in piena trasparenza. Insintesi gli articoli 8 e 9 dello Statutoprevedono che la Regione: • promuova la partecipazione dei cit-

tadini, singoli o associati, e il partenariato con leforze sociali ed economiche;• favorisca la più ampia diffusione tra i cittadinidei risultati delle sue attività legislative e ammi-nistrative, utilizzando adeguate risorse informa-tive e tecnologiche; • assuma i principi di pubblicità e trasparenzacome strumento per consentire l’effettiva parte-cipazione dei cittadini alle sue attività; • promuova la semplificazione amministrativa edisciplini le forme e le condizioni della partecipa-zione e dell’accesso dei cittadini ai procedimentie agli atti, anche attraverso il più ampio ricorsoalle tecnologie informatiche.

Per rispondere pienamente a quanto espresso negli

Al centro il Presidente Giulio De Capitani; al suo fianco il Vicepresidente EnzoLucchini (a destra) e il Vicepresidente Marco Cipriano (a sinistra). Ai lati iConsiglieri Segretari Carlo Maccari (a destra) e Battista Bonfanti (a sinistra)

strategieamministrative giugno 2009 > 41

articoli dello Statuto regionale il Consiglio Regiona-le della Lombardia si è dotato di strumenti di comu-nicazione e ha avviato progetti di condivisione comeil progetto PALCO e l’apertura della Mediateca, chepermette di seguire online delle sedute del ConsiglioRegionale.

Il sito del ConsiglioTra gli strumenti in grado di garantire accessibilitàalle informazioni e quindi trasparenza sull’operatodel Consiglio Regionale della Lombardia un posto diprimo piano è occupato dal sito internet istituziona-le: www.consiglio.regione.lombardia.it Attivato nel1999, è lo strumento che consente a chiunque di co-noscere gli organismi consiliari, le attività delle com-missioni e dell’Assemblea, i provvedimenti adottatie i servizi a disposizione del cittadino. Suddiviso insei sezioni riporta l’intera Banca dati delle leggi e deiregolamenti regionali con la possibilità di consulta-re il testo vigente e ripercorrere le modifiche che lohanno accompagnato nel tempo. Il sito del Consiglioregionale registra mensilmente oltre 50.000 visite,vale a dire cinquantamila persone diverse che ognimese navigano per almeno cinque minuti all’inter-no delle pagine web del sito. Un dato molto signifi-cativo di quanto sia utilizzato e apprezzato questostrumento di comunicazione. Oltre alla banca datiregionale, un’altra sezione del sito che raccoglie mol-ti lettori è il notiziario “Lombardia Quotidiano”, cheoltre a offrire testi e documenti che descrivono intermini semplici e accessibili i provvedimenti regio-nali permette l’accesso a una galleria multimediale,un notiziario radiofonico e un servizio di rassegnastampa consultabile gratuitamente tramite pas-sword.

Progetto PalcoL’obiettivo principale del progetto PALCO (Parteci-pazione ALlargata al COnsiglio regionale) è quello difavorire il dialogo fra tutti i soggetti interessati alprocesso di formazione delle leggi del Consiglio re-gionale della Lombardia. Si tratta, in sintesi, di unsistema informatico che mette a disposizione degliutenti un insieme di strumenti di comunicazione ba-sati su differenti canali quali forum, questionari,newsletter e sondaggi. I cittadini potranno così con-tribuire attivamente all’elaborazione di un determi-nato Progetto di Legge, sottoponendo al consiglio in-dicazioni provenienti dal territorio e, successiva-mente, seguire l’istruttoria del Progetto di Leggemediante il dialogo diretto con i soggetti interessati.Questo canale di comunicazione privilegiato rappre-senta, soprattutto per gli amministratori locali, lapossibilità non solo di interagire con l’organo legi-

slativo della Regione, ma di farsi portavoce di istan-ze e di proporre in maniera diretta e trasparente itemi che stanno a cuore alla comunità e al territorioche amministra.

MediatecaL’ultima novità introdotta dal Consiglio Regionaledella Lombardia in tema di trasparenza è la Media-teca, vale a dire l’archivio audio/video di tutte le riu-nioni dell’Assemblea regionale. Accessibile sempreattraverso il sito internet del consiglio, la Mediatecapermette a cittadini e amministratori di verificarein maniera diretta l’operato e le posizioni, le propo-ste e gli interventi dei consiglieri regionali sui sin-goli argomenti. Le sedute dell’Assemblea, in forma-to flash video, sono consultabili in ordine cronologi-co oppure è possibile ricercare il contributodesiderato inserendo il numero del progetto di legge(PDL) o una parola chiave relativa all’argomento.Una volta selezionato il video di interesse, nella pa-gina che si apre viene visualizzato anche l’ordine delgiorno con gli argomenti della seduta, in modo darendere più semplice l’individuazione degli interven-ti. Come ha avuto modo di sottolineare il Presidentedel Consiglio, Giulio De Capitani, “la mediateca rap-presenta un passo fondamentale sul fronte dellatrasparenza. Il Consiglio è il parlamento regionale èdunque importante che i lombardi siano nelle con-dizioni di verificare sempre il lavoro dei rappresen-tanti che hanno eletto. L’accessibilità agli atti è unimpegno per noi inderogabile e l’Ufficio di Presiden-za del Consiglio regionale è impegnato ad adottare letecnologie e i sistemi più avanzati affinché l’Assem-blea regionale sia veramente una casa di vetro”.

>dalleassociazioni

IX Conferenza Nazionale Anci Piccoli Comuni - 10/11 Luglio

tità locali, sviluppo dei territori, energia e am-biente e risorse per piccoli Comuni. Questi iprincipali temi che si affronteranno nel-la IX Conferenza Nazionale Anci PiccoliComuni, dal significativo titolo “Piccoloè Grande”, congiuntamente alla IV Con-ferenza Nazionale delle Unioni. La con-ferenza, organizzata da Anci sotto l’AltoPatronato della Presidenza della Repub-blica e con il patrocinio di, Regione Lom-bardia, Provincia di Como e Città di Cer-nobbio, si terrà a Villa Erba di Cernobbio,sul lago di Como il 10 e 11 luglio prossimi. Alla presenza delle massime cariche isti-tuzionali, oltre ai temi citati, sarà dedica-ta una specifica attenzione al tema, sem-pre più attuale anche nella prospettiva fe-deralista, delle gestioni associate dei servizie delle funzioni comunali e delle Unioni diComuni. Più in particolare, la Conferenza sarà occa-sione per confrontarsi su come i Piccoli Co-muni possano essere messi in condizione dicostituire un punto di tenuta sociale ed eco-nomica dei territori, anche attraverso politi-che di sviluppo del settore energetico e diquello alimentare.Una sessione particolare sarà dedicata alla propostadi un piano nazionale per il risparmio energetico e losviluppo delle fonti rinnovabili di energia nei 5800piccoli Comuni. Un contributo che si ritiene decisivo,alla lotta contro il cambiamento climatico e per il ri-lancio di una nuova fase di sviluppo economico ba-sato sulla sostenibilità e l’innovazione.Infine, non mancherà una sessione istituzionale incui fare il punto sul dibattito in corso sulle diverseriforme in discussione, dalla Carta delle Autonomiealle funzioni fondamentali, ordinamento differenzia-to per i piccoli Comuni e federalismo. Su quest’ulti-mo tema, la Conferenza nazionale dei Piccoli Comu-ni si collocherà in un momento cruciale ai fini deldibattito parlamentare volto a ridisegnare i Comuni

Riforme, semplificazione, innovazione, tutela delle iden-

Piccoli Comuni e Unioniper l’innovazione e la ripresa

PER SAPERNE DI PIÙOgni ulteriore informazione sul sito www.anci.it,sito tematico Piccoli Comuni, oppure telefonandoallo 06/68009327-315 – Anci-Area PiccoliComuni/Associazionismo-Unioni/Istruzione.Per gli Amministratori che volessero intervenirenelle sessioni “Interventi ed esperienze dalla sala” èpossibile prenotare l’intervento, segnalando nome,cognome, qualifica, Comune di appartenenza, aiseguenti indirizzi email: [email protected] [email protected]

Uno scorcio del Palazzo dei Congressi a Villa Erba (Cernobbio)

e l’intero sistema delle Autonomie locali.La Conferenza è anche il primo importante eventodopo le amministrative del 6 e 7 giugno scorsi e saràquindi l’occasione per rivolgere un primo e cordialebenvenuto ai numerosi Amministratori neoeletti.

strategieamministrative giugno 2009 > 43

44 > strategieamministrative giugno 2009

>dalleassociazioni

I risultati elettorali delle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno

Bergamo

Adrara S. Martino - Capoferri Sergio; Algua - Cimar-ra Bruno; Almenno S. Bartolomeo - Brioschi GianBattista; Almenno S. Salvatore - Natali Carlo; Alza-no Lombardo - Anelli Roberto; Ambivere - Donado-ni Silvano; Antegnate - Lanzini Andrea Maria; Arde-sio - Fornoni Giorgio; Azzano S. Pa lo - Pegreffi Simo-na; Azzone - Piccini Pietro Antonio; Bagnatica -Magli Primo; Barbata - Fratus Aurelio; Bariano -Bergamaschi Fiorenzo; Barzana - Merati Teodoro;Berbenno - Salvi Claudio; Bergamo - Tentorio Fran-co; Berzo S. Fermo - Trapletti Luciano; Bianzano -Vitali Marilena; Bolgare - Serughetti Luca; Boltiere- Palazzini Osvaldo; Bonate Sopra - Gelpi Michela;Bonate Sotto - Mangili Livio; Bossico - Cocchetti Ma-rinella; Bottanuco - Locatelli Angelo; Bracca - Mut-toni Giovanni Marco; Branzi - Curti Gabriele; Brem-bate - Bonetti Angelo; Brembilla - Salvi Carlo Gio-vanni; Brignano Gera D’adda - Moro Valerio;Brumano - Manzoni Giovanni; Brusaporto - RossiClaudio; Calcio - Quartini Pietro Antonio; Calvenza-no - Blini Aldo; Camerata Cornello - Lazzarini GianFranco; Canonica D’adda - Pirotta Graziano; Capiz-zone - Pellegrini Uberto; Caprino Bergamasco - Ste-fini Stefano; Carobbio Degli Angeli - Parsani Anto-nio; Carona - Bianchi Giovanni Alberto Detto Gia-nalberto; Carvico - Panzeri Luigi; Casazza -Facchinetti Giuseppe; Casirate D’adda - Degeri Lui-gia; Cassiglio - Bordogna Fabio; Castel Rozzone - Fi-nardi Giuseppina Giovanna; Castelli Calepio - Bizzo-ni Flavio; Castro - Gualeni Mario; Cavernago - Ver-di Giuliano; Cazzano S. Andrea - Vian Albina DettaManu; Cenate Sopra - Cattaneo Stefano; Cene - Maf-feis Cesare; Cerete - Ranza Adriana; Chignolo D’iso-la - Marra Pier Luigi; Ciserano - Bagini Elena; Cole-re - Belingheri Franco; Colzate - Dentella Adriana;Comun Nuovo - Cortinovis Dante Angelo; CornaImagna - Carminati Antonio; Cortenuova - GattaGian Mario; Costa Di Mezzate - Marzanni GiovanniSergio; Costa Serina - Cortinovis Paolo; Costa ValleImagna - Maconi Valentina; Covo - Redondi Carlo;Credaro - Andreina Heidi Monica; Cusio - RemuzziEzio; Dalmine - Terzi Claudia Maria; Dossena - Mi-cheli Anselmo; Endine Gaiano - Pezzetti Angelo; En-tratico - Brignoli Fabio; Fara Gera D’adda - Piazza-lunga Valerio; Fara Olivana Con Sola - Recanati Die-go; Fino Del Monte - Oprandi Matteo; Fiorano AlSerio - Poli Carla; Fontanella - Cattapan Maria Cristi-na; Fonteno - Bigoni Alessandro; Foppolo - BereraGiuseppe; Foresto Sparso - Bellini Gennaro; Fuipia-no Valle Imagna - Melchionne Maurizio; Gandellino- Sighillini Tobia; Gandosso - Maffi Alberto; Gaveri-na Terme - Flaccadori Denis; Gerosa - CorticelliAdrina Battistina; Ghisalba - Vigini Samuele; Gorla-go - Pedrini Luigi; Gorle - Filisetti Marco Ugo; Gras-sobbio - Epis Ermrnegildo; Grone - Corali Gian Fran-co; Grumello Del Monte - Noris Nicoletta; Isola DiFondra - Berera Giovanni; Isso - Boieri Gian Pietro;Lallio - Mastromattei Massimo; Lenna - AmbrosioniStefano; Levate - Bruletti Federica; Locatello - Lo-catelli Mario; Lovere - Guzzetti Giovanni; Lurano -Bugini Dimitri; Luzzana - Beluzzi Ivan; Madone -Cavagna Maurizio; Martinengo - Nozza Paolo; Mi-sano Gera D’adda - Pirovano Daiysi; Moio De’ Calvi- Calvi Davide; Monasterolo Castello - TrussardiMaurizio; Montello - Marchesi Paolo; Morengo - Fer-rari Luciano; Mornico Al Serio - Chiodini Ermanno;Mozzanica - Alloni Massimo; Olmo Al Brembo - Am-boni Sergio; Oneta - Bendotti Cesrina; Onore - Schia-vi Gian Pietro; Orio Al Serio - Pievani Gian Luigi; Or-nica - Quarteroni Ambrogio; Osio Sopra - GregoriPier Giorgio; Osio Sotto - Galbusera Attilio; Pagaz-zano - Moriggi Raffaele; Parre - Ferrari Francesco;

Pedrengo - Gabbiadini Gabriele; Peia - Bosio Giusep-pe; Piario - Visini Pietro; Piazza Brembana - ArizziGeremia; Piazzatorre - Arioli Michele; Pognano -Marchetti Edoardo; Ponte Nossa - Capelli Angelo;Ponteranica - Aldegani Cristiano Simone; Pontida -Vanalli Pier Guido; Pontirolo Nuovo - Bertocchi PierAngelo; Pradalunga - Parsani Matteo; Premolo - Ro-ta Emilio; Presezzo - Paganessi Giovanni Bernardo;Ranica - Magni Paola; Ranzanico - Buelli Sergio; Ri-va Di Solto - Polini Norma; Rogno - Colossi Dario;Roncobello - Milesi Andrea; Roncola - Fenaroli Lui-gi; Rota D’imagna - Sibella Maria Teresa; Rovetta -Savoldelli Stefano; S. Brigida - Regazzoni Carluccio;Sarnico - Dometti Franco; Scanzorosciate - Albor-ghetti Massimiliano; Schilpario - Bendotti Gian Ma-rio; Sedrina - Lenisa Agostino; Selvino - GhilardiCarmelo; Seriate - Santisi Silvana; Solto Collina -Gatti Ivan; Songavazzo - Covelli Giuliano; Sotto IlMonte - Bolognini Eugenio; Spinone Al Lago - TerziMarco; Spirano - Malachini Giovanni Francesco;Stezzano - Poma Elena; Suisio - Casali Giuseppe; Ta-leggio - Mazzoleni Alberto; Tavernola Bergamasca -Zanni Massimo; Telgate - Binelle Diego; Terno D’iso-la - Centurelli Corrado; Torre Boldone - Sessa Clau-dio; Torre De’ Roveri - Marchesi Roberto; TrescoreBalneario - Finazzi Alberto; Treviolo - Masper Gian-franco; Ubiale Clanezzo - Gotti Ersilio; Valbrembo -Ferrarini Claudio; Valgoglio - Pedretti Eli; Valleve -Cattaneo Santo; Valtorta - Busi Pietro; Vedeseta -Arrigoni Silvestro; Verdello - Albani Luciano; Verto-va - Cagnomi Ricardo; Viadanica - Vegini Angelo; Vi-gano S. Martino - Armati Massimo; Vigolo - Agnel-lini Angelo; Villa D’alme’ - Pigolotti Giuseppina; Vil-la Di Serio - Morotti Mario; Zandobbio - AntonioliMariangela; Zanica - Aceti Giovanni Mario; Zogno -Ghisalberti Giuliano Gian Pietro

Brescia

Adro - Lancini Danilo Oscar; Alfianello - Geroldi Ma-ria Teresa; Angolo Terme - Minni Ricccardo; Bago-lino - Dagani Gian Luca; Barbariga - Marchi Marco;Bassano Bresciano - Seniga Giovanni Paolo; Bedizzo-le - Caccaro Roberto; Berlingo - Ciapetti Dario; Ber-zo Demo - Scolari Corrado Mario; Bione - MarchiGiovanni Maria; Borgo S. Giacomo - Sora Giovanni;Borgosatollo - Zanardini Francesco; Botticino - Be-netti Mario; Bovezzo - Bazzani Antonio; Brandico -Plodari Simona; Braone - Prandini Gabriele; Breno -Farisoglio Sandro Giacomo; Brione - Svanera Almi-ro Gino; Caino - Bertacchini Simona; Calcinato - Le-gati Marika; Calvagese Della Riviera - Palestri Iva-na; Calvisano - Formentini Angelo; Capo Di Ponte -Manella Francesco Rosario Antonio; Capovalle - Riz-zi Enrico; Capriolo - Rigamonti Fabrizio; Carpene-dolo - Desenzani Gianni; Castegnato - Orazio Giu-seppe; Castenedolo - Groli Gianbattista; Casto -Freddi Simona; Castrezzato - Lupatini Gabriella; Ce-degolo - Pedrali Andrea Bortolo; Cellatica - CingiaPaolo; Cerveno - Maculotti Giancarlo; Ceto - Filippi-ni Donato; Cevo - Citroni Silvio Marcello; Chiari -Mazzatorta Sandro; Cigole - Cherubini Patrizia;Cimbergo - Mazzia Mario Emanuele; Cividate Ca-muno - Damiola Cesare; Coccaglio - Claretti Franco;Collio - Zanini Mirella; Cologne - Verzelletti DaniloDavide; Comezzano Cizzago - Maffioli Mauro; Con-cesio - Retali Stefano; Corteno Golgi - MartinottaMartino Luigi; Corzano - Fontana Francesco; Dello -Monaco Ettore; Edolo - Maringa Vittorio; Erbusco -Nodari Isabella; Fiesse - Pillitteri Chiara; Gambara -Panigara Tiziana; Gardone Riviera - Cipani Andrea;Gardone Valtrompia - Gussago Michele; Gargnano -Scarpetta Gian Franco; Gavardo - Vezzola Emanue-le; Gianico - Pendoli Mario; Gussago - Lazzari Lu-

cia; Idro - Nabaffa Giuseppe; Irma - Bertelli Mauro;Iseo - Venchiarutti Riccardo; Lavenone - ZambelliClaudio; Leno - Bisinella Pietro; Limone Sul Garda -Risatti Franceschino; Lodrino - Bettinzoli Iside; Lo-grato - Mezzana Alberto; Longhena - Tortelli Dioni-gi; Lozio - Giorgi Antonio; Lumezzane - Vivenzio Sil-verio; Maclodio - Orizio Marcello; Mairano - Lanzo-ni Piervincenzo; Malegno - Domenighini Alessandro;Malonno - Brunelli Pietro; Manerba Del Garda - Si-moni Paolo Mariantonio; Manerbio - Meletti CesareGiovanni; Marcheno - Morandi Barbara; Marmenti-no - Zanolini Gabriele; Marone - Tosoni Emilio; Maz-zano - Franzoni Maurizio; Monno - Trotti Roberto;Monte Isola - Ziliani Pietro Giuseppe; Monticelli Bru-sati - Boldi Laura; Montichiari -; Montirone - Lazza-roni Francesco; Mura - Crescini Andrea; Muscoline -Landi Fabrizio; Niardo - Sacristani Carlo; Nuvolento- Pasini Angelo; Nuvolera - Sgotti Luciana; Ome - Fi-lippini Aurelio; Orzinuovi - Ratti Andrea; Orzivecchi- Ferrari Liliana; Padenghe Sul Garda - Avanzini Pa-trizia; Paderno Franciacorta - Vivenzi Antonio; Pai-sco Loveno - Mascherpa Bernardo; Paitone - PapottiClaudio; Palazzolo Sull’oglio - Sala Alessandro; Para-tico - Venturini Maria Giulia; Passirano - GerardiniDaniela; Pavone Del Mella - Priori Pier Giorgio; Per-tica Alta - Flocchini Giovanmaria; Pertica Bassa -Bacchetti Manuel Nicola; Pezzaze - Richiedei Sergio;Pisogne - Panigada Oscar; Polaveno - Peli Fabio Otta-vio; Pompiano - Bertuletti Serafino; Pontevico - Boz-zoni Roberto; Pozzolengo - Vezzoli Davide; Pralboino- Migliorati Domenico; Preseglie - Gaburri Stefano;Prestine - Monchieri Franco; Prevalle - Ziglioli Amil-care; Provaglio D’iseo - Martinelli Giovanna; Puegna-go Del Garda - Zeni Adelio; Remedello - Ceruti Fran-cesca; Rezzato - Danesi Enrico; Roccafranca - Mura-chelli Marina; Rodengo Saiano - Andreoli Giuseppe;Roe’ Volciano - Ronchi Emanuele; Rudiano - Molet-ta Simona; S. Felice Del Benaco - Rosa Paolo; S. Ger-vasio Bresciano - Bozzoni Cesare; S. Paolo - Pelizza-ri Giuseppe; S. Zeno Naviglio - Serpelloni Angiolino;Sabbio Chiese - Bollani Rinaldo; Sale Marasino - Bo-nissoni Claudio; Salo’ - Botti Barbara; Sarezzo - Otel-li Massimo; Saviore Dell’adamello - Tosa Alberto;Sellero - Bressanelli Giampiero; Seniga - Boldori Giu-seppe; Serle - Zanola Gianluigi; Sirmione - Mattinzo-li Alessandro; Sonico - Fanetti Fabio Angelo; Sulzano- Maffeis Carlo; Tavernole Sul Mella - Potreri Andrea;Temu’ - Menici Roberto; Tignale - Negri Franco; Tre-mosine - Ardigo’ Diego; Treviso Bresciano - Bontem-pi Alessandro; Urago D’oglio - Podavitte Antonella;Vallio Terme - Neboli Pietro; Valvestino - Pace Davi-de; Verolanuova - Bragadiana Maria Carlotta; Verola-vecchia - Zanetti Sergio; Vestone - Zambelli Giovan-ni; Vezza D’oglio - Bonavetti Severino Fausto; VillaCarcina - Giraudini Gian Maria; Villachiara - Berto-letti Elvio; Villanuova Sul Clisi - Comincioli Erman-no; Vione - Testini Mauro; Visano - Tortelli MariaGrazia; Vobarno - Panzera Carlo; Zone - Zatti MarcoAntonio

Como

Albavilla - Fermi Alessandro; Albese Con Cassano -Gaffuri Alberto; Albiolo - Bernasconi Mario; Alserio- Venturi Flavio; Alzate Brianza - Gherbesi Massimo;Anzano Del Parco - Meroni Rinaldo; Argegno - DottiFrancesco; Arosio - Pozzi Antonio; Bellagio - Barin-delli Angelo; Bene Lario - Fumagalli Abele; Binago -Pagani Bianca Maria; Bizzarone - Bertocchi Guido;Blevio - Caccia Raffaello; Bregnano - Grassi EvelinaArabella; Brenna - Colombo Andrea; Brunate - Bodi-ni Davide; Cabiate - Brenna Maurizio; Cadorago - Pa-gani Franco; Caglio - Molteni Vittorio; Cagno - MinaSergio; Canzo - Turba Fabrizio; Capiago Intimiano -

Vi presentiamo i nuovi sindaci di Lombardia

>dalleassociazioni

strategieamministrative giugno 2009 > 45

Frigerio Carlo Andrea; Carimate - Lietti Flavio; Ca-rugo - Melli Marco; Casasco Intelvi - Puricelli Etto-re; Caslino D’erba - Pontiggia Donatella; Castelmar-te - Colombo Paolo; Castelnuovo Bozzente - MontiGiuseppe; Castiglione D’intelvi - Gelpi Carlo; Caval-lasca - Ronchetti Fausto; Cerano D’intelvi - GandolaOscar Enrico; Cermenate - Ronconi Marco; Cirimido- Galli Ambrogio; Civenna - Colzani Angelo; ClainoCon Osteno - De Bernardi Alessandra; Colonno - Sol-dati Luciano; Consiglio Di Rumo - Mazzucchi Giu-liano Gianpietro; Corrido - Vable Sauro; Cremia -Dell’era Guido; Cucciago - Frigerio Luciano; Cusino- Curti Igor; Dizzasco - Candiani Giovanni; Dongo -Robba Mauro; Dosso Del Liro - Palo Luciana; Drez-zo - Tolettini Cristian; Faggeto Lario - Ceresa Raffae-le; Fenegro’ - Saibene Giuseppe; Figino Serenza - Or-senigo Angelo Clemente; Fino Mornasco - NapoliGiuseppe; Garzeno - Braga Marco; Gironico - Stram-bini Paolino; Grandate - Luraschi Monica; Griante -Bianchi Leandro; Guanzate - Dell’acqua Giuseppe;Laino - Soldati Cipriano; Lenno - Pozzi Mario; Lez-zeno - Boleso Maurizio; Limido Comasco - SaibeneLuigi; Livo - Bossio Giuliano; Locate Varesino - Ca-stiglioni Luca; Lomazzo - Rusconi Giovanni; Longo-ne Al Segrino - Navoni Angelo; Luisago - FrigerioAdelio; Lurago D’erba - Cova Carlo; Lurago Marino-ne - Berlusconi Luigi; Lurate Caccivio - Palmara Roc-co; Magreglio - Arrigoni Giovanna; Mariano Comen-se - Turati Alessandro; Maslianico - Luppi Mario;Menaggio - Bobba Alberto; Merone - Brindisi Pietro;Mezzegra - Lingeri Claudia; Moltrasio - IoculanoMaria Carmela; Monguzzo - Sangiorgio Marco;Montano Lucino - Capuccino Maria Angela ; Musso- Bertera Ugo; Oltrona S. Mamette - Giussani Anto-nio Cesare; Ossuccio - Cantoni Giorgio; Pare’ - Fran-gi Giovanni; Peglio - Feloj Gorgio; Pellio Intelvi -Grandi Marcello; Plesio - Conti Fabio; Pognana Lario- Gandola Giuseppe; Ponte Lambro - Cattaneo An-drea; Porlezza - Erculiani Sergio; Proserpio - Fonta-na Elisabetta; Ramponio Verna - Volpi Donata Ame-dea Candida; Rezzago - Binda Sergio; Ronago - Grec-chi Marco; Rovellasca - Zauli Sergio; Rovello Porro -Cattaneo Gabriele; S. Nazzaro Val Cavargna - RossiStefano; Sala Comacina - Bordoli Fiorenzo; Schigna-no - Cerutti Carla; Senna Comasco - Vasile Flaminio;Solbiate - Colombo Giulio; Torno - Sala Giovanni;Stazzona - Calzoni Alessandro; Tremezzo - AbbateAndrea; Trezzone - Bianchi Dario; Uggiate Trevano- Turcato Fortunato; Valbrona - Vener Luigi; Valmo-rea - Simoncini Mauro; Valrezzo - Puddu Ivan; Ve-niano - Rimoldi Elio; Vercana - Aggio Oreste; Verte-mate Con Minoprio - Sironi Roberto Antonio; VillaGuardia - Colzani Alberto; Zelbio - Lanfranconi Ana-tonio;

Cremona

Acquanegra Cremonese - Lanfedi Luciano Amedeo;Agnadello - Belli Marco; Annicco - Achilli AmilcareFrancesco; Bagnolo Cremasco - Aiolfi Doriano; Bo-nemerse - Guarneri Luigi; Bordolano - Bottini Diego;Ca’ D’andrea - Braga Amilcare; Calvatone - Piccinel-li Pier Ugo; Camisano - Scaini Ornella; Capergnani-ca - Picco Giorgio; Cappella Cantone - Tadi Pier Lui-gi; Cappella De’ Picenardi - Leni Raffaele; Capralba- Lanzeni Pierluigi; Casalbuttano Ed Uniti - DaldossDonato; Casale Cremasco Vidolasco - Maghini MariaGrazia; Casaletto Ceredano - Casorati Aldo; Casalet-to Di Sopra - Cristian Luca; Casaletto Vaprio - Berga-mi Marcello; Casalmaggiore - Silla Claudio; Casal-morano - Manifesti Enrico; Castel Gabbiano - Mila-nesi Santo Maria; Casteldidone - Gualazzi Mario;Castelleone - Comandulli Camillo Luigi; Castelverde- Lazzarini Carmelo; Castelvisconti - Sisti Alberto;Cella Dati - Rivaroli Giuseppe; Chieve - Zaboia Lui-gi; Cicognolo - Fontana Otello; Cingia De’ Botti - Sol-di Claudio; Corte De’ Cortesi - Rottoli Luigi; Cremo-na -; Crotta D’adda - Gerevini Renato; CumignanoSul Naviglio - Bosio Battista; Derovere - Suardi Mas-simo; Dovera - Mosetti Franco; Drizzona - Cavazzi-ni Ivana; Fiesco - Piacentini Giuseppe; Formigara -Vailati William Mario; Gabbioneta Binanuova - Pe-drini Italo; Gadesco Pieve Delmona - Viola Davide;

Gerre De’ Caprioli - Guereschi Silvio; Gombito - Ba-runelli Bianca; Grontardo - Scaratti Ivan; GrumelloCremonese - Scio Fabio; Gussola - Chiesa Marino;Isola Dovarese - Fantini Luigi; Madignano - Ventu-relli Virginio; Malagnino - Scandolara Alessandro;Martignana Di Po - Gozzi Alessandro; Monte Crema-sco - Zanini Achille Luigi; Montodine - BragonziOmar; Moscazzano - Brambini Giuseppe; Motta Ba-luffi - Vacchelli Giovanni; Offanengo - Patrini Ga-briele; Olmeneta - Felisari Renzo; Ostiano - Locatel-li Lorenzo; Paderno Ponchielli - Gaetani Agostino;Persico Dosimo - Zelioli In Farina Monica; Pescaro-lo Ed Uniti - Busio Franca; Pessina Cremonese - Ma-laggi Dalido; Piadena - Tosatto Bruno; Pieranica -Benzoni Antonio; Pieve D’olmi - Canevari Bruno;Quintano - Zecchini Emi; Ricengo - RomanenghiFerruccio; Ripalta Arpina - Torazzi Pietro; RipaltaCremasca - Brambini Pasquale; Ripalta Guerina -Denti Gian Pietro; Rivarolo Del Re Ed Uniti - Vezzo-ni Marco; Romanengo - Cavalli Marco; S. Bassano -Bassanetti Cesira; S. Daniele Po - Perisco Davide;Salvirola - Pini Roberto; Scandolara Ravara - MagniGian Mario; Scandolara Ripa D’oglio - Agnelli Pieri-no; Sergnano - Bernardi Gian Luigi; Solarolo Raine-rio - Demicheli Clevio; Sospiro - Abruzzi Paolo; Spi-nadesco - Peccati Ferruccio; Spineda - Caleffi Davi-de; Stagno Lombardo - Mazzeo Donatella; Ticengo -Gorlani Giacomo; Torlino Vimercati - Figoni Giusep-pe; Tornata - Penci Mario; Torre De’ Picenardi - Baz-zani Mario; Trigolo - Sacchetti Cristian; Vaiano Cre-masco - Calzi Domenico; Vailate - Cofferati Pieran-gelo Giacomo; Vescovato - Superti Giuseppe;Volongo - Lupi Piera; Voltido - Valenti Fabio;

Lecco

Abbadia Lariana - Bartesaghi Cristina; Airuno - Gat-ti Adele Carla; Annone Di Brianza - Colombo CarloPasquale; Barzago - Tentorio Mario; Barzio - Ferra-ri Andrea; Bellano - Vitali Pierluigi; Bosisio Parini -Borgonovo Giuseppe; Bulciago - Beretta Egidia; Ca-renno - Gianola Raffaella; Casargo - Scarpa Pina InMuttoni; Casatenovo - Colombo Antonio; CassagoBrianza - Fragomeli Gian Mario; Cassina Valsassina- Combi Roberto; Castello Di Brianza - De CapitaniLuigia In Riva; Civate - Mauri Baldassarre Cristofo-ro; Colle Brianza - Manzoni Marco; Cortenova - Sel-va Luigi; Costa Masnaga - Bonacina Umberto Pri-ma; Cremella - Besana Guido; Dervio - Vassena Da-vide; Dolzago - Isella Adelio; Dorio - TengattiniGianpietro; Ello - Zambetti Elena In Tanzi; Erve -Crespi Paolo Achille Pasquale Maria; Esino Lario -Dell’era Giovanni; Galbiate - Bonacina Livio; Gar-bagnate Monastero - Cafagna Angelo; Imbersago -Ghislandi Giovanni; Introbio - Rupani Fernando; In-trozzo - Buzzella Claudio; Lierna - Zotti Vito; Loma-gna - Fumagalli Stefano; Malgrate - Codega Giovan-ni; Margno -; Merate - Robbiani Andrea Ambrogio;Moggio - Combi Graziano; Molteno - Proserpio Mau-ro; Monte Marenzo - Cattaneo Angelo Giovanni;Monticello Brianza - Rigamonti Luca; Morterone -Invernizzi Antonella; Oggiono - Ferrari Roberto Pao-lo; Osnago - Strina Paolo; Paderno D’adda - MottaValter; Pagnona - Colombo Martino; Parlasco - Den-ti Alberto Mario; Pasturo - Agostoni Guido; Prema-na - Bertoldini Silvano; Primaluna - Artusi Mauro;Rogeno - Martone Antonio; Sirone - Canali Matteo;Suello - Valsecchi Carlo; Taceno - Fondra Marisa;Torre De’ Busi - Ninkovic Eleonora; Tremenico -Pandiani Pierfranco; Valgreghentino - Longhi Erne-sto; Valmadrera - Rusconi Marco; Vendrogno - Acer-boni Pietro Andrea; Vercurago - Greppi Carlo; Verde-rio Inferiore - Origo Alessandro; Verderio Superiore- Bellotto Paolo; Vestreno - Bazzi Marco

Lodi

Abbadia Cerreto - Cucchi Adriano; Bertonico - Bon-vini Verusca; Boffalora D’adda - Bossi Livio; Bor-ghetto Lodigiano - Rossi Franco; Brembio - SozziGiuseppe; Camairago - Clerici Renzo; Casaletto Lo-digiano - Morazzina Giorgio; Casalmaiocco - Segali-ni Pietro; Casalpusterlengo - Parmesani Flavio; Ca-

selle Landi - Bianchi Piero Luigi; Caselle Lurani -Rancati Sergio; Castelnuovo Bocca Adda - LucchiniFabrizio; Castiraga Vidardo - Fondi Oscar; Cavacur-ta - Saltarelli Daniele; Cervignano D’adda - BodiniPietro; Comazzo - Vicardi Italo; Cornegliano Lauden-se - Lacchini Matteo; Corno Giovine - Belloni Paolo;Corte Palasio - Stabilini Marco; Crespiatica - OgliariAnna Maria; Fombio - Passerini Davide; Galgagnano- Giannini Stefano; Graffignana - Ravera Marco;Guardamiglio - Tondini Rossi Maria Grazia; Livraga- Grecchi Ettore Serafino; Lodi Vecchio - Cordoni Gio-vanni Carlo; Maccastorna - Giovanetti Piero; Maira-go - Tei Davide; Maleo - Foroni Pietro; Marudo - Ba-riselli Claudio; Massalengo - Papagni Domenico; Me-leti - Stefanoni Emanuele; Merlino - Fazzi Giovanni;Montanaso Lombardo - Ferrari Luca; Mulazzano -Guerini Abele; Orio Litta - Cappelletti Pier Luigi;Ospedaletto Lodigiano - Ferioli Eugenio; Ossago Lo-digiano - Taravella Angelo; Pieve Fissiraga - RusconiPaola; S. Fiorano - Mariani Antonio; S. Martino InStrada - Marini Luca; S. Rocco Al Porto - Ravera Giu-seppe; S. Stefano Lodigiano - Lodigiani Massimiliano;Salerano Sul Lambro - Marcolin Stefania; Secugnago- Salvalaglio Mauro; Senna Lodigiana - Premoli Fran-cesco Antonio; Somaglia - Medaglia Pier Giuseppe;Tavazzano Villavesco - Russo Giuseppe; TerranovaPasserini - Depoli Roberto; Turano Lodigiano - Ciam-petti Umberto; Villanova Del Sillaro - Oldani More-no; Zelo Buon Persico - Della Maggiore Paolo

Mantova

Acquanegra Sul Chiese - Cantarelli Adriano; Asola -Busi Giordano; Bagnolo S. Vito - Penna Roberto; Bi-garello - Chilesi Barbara; Bozzolo - Compagnoni An-na; Canneto Sull’oglio - Cervi Pierino; Carbonara Po- Motta Gianni; Casalmoro - Perini Franco; Casaloldo- Leorati Patrizia; Casalromano - Bonsignore Luca;Castel D’ario - Correzola Sandro; Castelbelforte -Bussolini Graziella; Cavriana - Tondini Mario; Cere-sara - Fozzato Enzo; Commessaggio - Sanfelici An-drea; Dosolo - Madeo Vincenzo; Felonica - Bazzi An-nalisa; Gazoldo Degli Ippoliti - Leoni Nicola; Gonza-ga - Terzi Claudio; Magnacavallo - MarchettiArnaldo; Mariana Mantovana - Rosa Angelo; Marmi-rolo - Rasori Paolo; Medole - Ruzzenenti GiovanniBattista; Motteggiana - Nosari Fabrizio; Ostiglia -Mazza Umberto; Pegognaga - Melli Dimitri; Pieve DiCoriano - Bassoli Andrea; Piubega - Sbalchiero Mas-simo; Ponti Sul Mincio - Amicabile Roberto; PortoMantovano - Salvarani Maurizio; Quingentole - Ma-nicardi Alberto; Rivarolo Mantovano - Cerasale Da-vide; Rodigo - Chizzoni Gianni; Roncoferraro - Rove-da Candido; Roverbella - Amadori Giuseppe; S. Gia-como Segnate - Bocchi Paolo; S. Giorgio Di Mantova- Vicovaro Damiano; S. Giovanni Del Dosso - Galeot-ti Nandino; S. Martino Argine - Bozzoli Alessandro;Sabbioneta - Aroldi Mario; Schivenoglia - BruschiMario; Serravalle A Po - Martinelli Roberta; Solferi-no - Bignotti Germano; Sustinente - Pinzetta Matteo;Suzzara - Melli Wainer; Villa Poma - Pedrazzoli Ro-berto; Virgilio - Beduschi Alessandro; Volta Mantova-na - Adami Giuseppe

Milano

Albairate - Tarantola Luigi Alberto; Arconate - Man-tovani Mario; Arese - Fornaro Gian Luigi; Arluno -Losa Luigi; Assago - Musella Graziano; Basiano - Mo-retti Paolo; Bellinzago Lombardo - Carpanzano Ema-nuele; Bernate Ticino - Chiaramonte Osvaldo; Besa-te - Casarini Natale; Boffalora Ticino - Trezzani Cur-zio; Bubbiano - Cantoni Stefano; Busnago - QuadriDanilo; Bussero - Colombo Franco Giacomo; BustoGarolfo - Pirazzini Angelo; Caponago - Cavenago Car-lo; Carpiano - Ronchi Francesco; Casarile - Brusadel-li Giuseppe; Casorezzo - Gornati Roberto; Cassina De’Pecchi - D’amico Claudio; Castano Primo - RudoniFranco; Cerro Maggiore - Lazzati Antonio; CesanoBoscone - D’avanzo Vincenzo; Cesate - Della RovereRoberto; Colturano - Cariello Giovanni; Cormano -Cornelli Roberto; Cornaredo - Bassani Luciano; Cor-nate D’adda - Quadri Fabio; Cusago - Palazzoli Da-

>dalleassociazioni

46 > strategieamministrative giugno 2009

niela; Cusano Milanino - Ghisellini Sergio; Gaggiano- Miracoli Franco; Gessate - Leoni Mario Giuseppe;Grezzago - Mapelli Vittorio; Gudo Visconti - TedoldiPaola; Inveruno - Crotti Maria Grazia; Lacchiarella- Acerbi Luigi; Lainate - Carnovali Gian Luigi; Lisca-te - Fulgione Alberto; Locate Triulzi - Preli SeverinoCarlo; Marcallo Con Casone - Olivares Massimo; Ma-sate - Rocco Vincenzo; Mesero - Molla Riccardo; Mo-rimondo - Marelli Marco Natale; Motta Visconti -Cazzola Laura; Nosate - Miglio Carlo; Ossona - Del-l’acqua Luigi; Ozzero - Chiodini Willie; Paderno Du-gnano - Alparone Marco; Pantigliate - Rozzoni LidiaMaria; Paullo - Mazzola Claudio Angelo; PoglianoMilanese - Magistelli Vincenzo; Pozzuolo Martesa-na - Caterina Angelo Maria; Rescaldina - MagistraliPaolo; Robecco Sul Naviglio - Zanoni Giuseppe; Ro-dano - Comaschi Michele Andrea; Roncello - Giaco-min Davide Mario; Rozzano - D’avolio Rocco Massi-mo; S. Colombano Al Lambro - Panigada Gian Luigi;S. Stefano Ticino - Grillo Augusto Cesare; S. VittoreOlona - Vercesi Marilena; S. Zenone Al Lambro - Fe-deli Sergio; Sedriano - Celeste Alfredo; Settala - Soz-zi Enrico; Settimo Milanese - Sacchi Massimo; Sola-ro - Moretti Renzo; Trezzano Rosa - Limonta Adelio;Trezzo D’adda - Vanilla Danilo; Tribiano - LucenteFranco; Truccazzano - Sartirana Vittorio Angelo;Vanzaghello - Gualdoni Gian Battista; Vanzago - Na-va Roberto; Vaprio D’adda - Orlandi Roberto; Ver-mezzo - Pirro Matteo; Vignate - Vergani Emilio; Ze-lo Surrigone - Guerra Gian Carlo

Monza E Brianza

Agrate Brianza - Colombo Ezio; Aicurzio - BaraggiaMatteo Raffaele; Albiate - Confalonieri Diego; Bar-lassina - Frontini Anna Maria; Bellusco - InvernizziRoberto; Bernareggio - Biella Emilio; Besana Brian-za - Gatti Vittorio; Bovisio Masciago - GalimbertiEmanuele; Briosco - Folco Andrea; Brugherio - Ron-chi Maurizio; Burago Molgora - Stringhini GiorgioGiovanni; Camparada - Carniel Giuliana; CarateBrianza - Pipino Marco; Cavenago Brianza - Galbia-ti Sem; Ceriano Laghetto - Cattaneo Dante; Cogliate- Picco Luciana Antonia; Concorezzo - BorgonovoRiccardo; Correzzana - Poma Andrea; Giussano - Ri-va Gian Paolo; Macherio - Porta Gian Carlo; Mezza-go - Colombo Antonio; Misinto - Zanotti Pietro;Muggio’ - Zanantoni Pietro Stefano; Ornago - ErbaMaurizia Emanuela; Renate - Gerosa Antonio; Ron-co Briantino - Colombo Francesco; Sovico - ColomboAlfredo Natale; Sulbiate - Stucchi Maurizio; Triuggio- Manzoni Paolo; Usmate Velate - Riva Maria Elena;Veduggio Con Colzano - Fumagalli Gerardo; Villasan-ta - Merlo Emilio

Pavia

Albaredo Arnaboldi - Preda Francesco; Albonese -Francini Maria Teresa; Albuzzano - Canini Marghe-rita; Arena Po - Morganti Valeria; Bagnaria - BediniGian Luigi; Barbianello - Falbo Giorgio; Bascape’ -Curti Emanuela; Battuda - Santagostini Luigi; Bel-gioioso - Zucca Fabio Roberto; Bereguardo - BattaginRoberto; Borgarello - Valdes Giovanni; Borgo Priolo- Giganti Andrea; Borgoratto Mormorolo - Ruffinaz-zi Giancarlo; Bornasco - Degnoni Michele; Brallo DiPregola - Tagliani Bruno; Bressana Bottarone - Rova-ti Davide; Campospinoso - Fasani Paolo; Candia Lo-mellina - Brocca Carlo; Canevino - Chiesa Luigi; Can-neto Pavese - Panizzari Francesca; Carbonara Al Ti-cino - Matton Germano; Casanova Lonati - SaviottiMatteo; Casatisma - Castagnola Vittorio; Casei Ge-rola - Stella Ezio; Casorate Primo - Rho Gian Anto-nio; Cassolnovo - Ramponi Alessandro; Castana -Bardoneschi Maria Pia; Casteggio - Callegari Loren-zo; Castelletto Di Branduzzo - Villani Luciano; Ca-stelnovetto - Marinone Gianluigi; Cava Manara -Montagna Claudia; Cecima - Carosio Carla; Cerano-va - Crivelli Roberto; Ceretto Lomellina - Baldi Bea-trice; Cergnago - Bagnoli Marco; Certosa Di Pavia -Petrini Corrado; Cervesina - Fuso Daniele; ChignoloPo - Bonati Antonio; Cigognola - Rovati Rosanna; Ci-lavegna - Colli Giuseppe Federico; Codevilla - Mar-

chesotti Paolo; Copiano - Itraloni Andrea; Corana -Balduzzi Vittorio; Cornale - Carnevale Gian Carlo;Corvino S. Quirico - Gorrini Giancarlo; Cura Carpi-gnano - Manelli Ezio; Dorno - Passerini Secondina;Ferrera Erbognone - Fassina Giovanni; Filighera -Pernice Stefania; Fortunago - Lanfranchi Achille;Galliavola - Borlone Luigi; Gambarana - ChiodiEdoardo; Genzone - Arioli Giovanni; Gerenzago -Perversi Alessandro; Godiasco - Corbi Guado Anna;Golferenzo - Scabini Marino; Inverno E Monteleo-ne - Vignati Enrico; Landriano - Aguzzi Roberto;Langosco - Ramella Sandro; Lardirago - Giardini Ro-berta; Linarolo - Scudellari Pietro; Lirio - CagnoniAlessio; Lomello - Piovera Giuseppe; Lungavilla -Tizzoni Martino; Magherno - Zucca Enrico; Marci-gnago - Barbieri Lorenzo; Menconico - Bertorelli Li-vio; Mezzana Rabattone - Allieri Roberto; Mezzani-no - Ricotti Sergio; Montalto Pavese - Casarini Ma-rina; Montebello Della Battaglia - MarchettiFabrizio; Montecalvo Versiggia - Delmonte Roberto;Montescano - Roggero Gianpiero; Montesegale - Fer-rari Carlo; Mornico Losana - Ferrari Pier Luigi; Ole-vano Di Lomellina - Mondin Luca; Oliva Gessi -Ascagni Giuseppe; Ottobiano - Campeggi Giuseppe;Palestro - Grossi Maria Grazia; Pancarana - ViolaPaola; Parona - Colli Silvano; Pavia - Cattaneo Ales-sandro; Pietra De’ Giorgi - Testori Gianmaria; PieveAlbignola - Chiesa Massimo; Pieve Porto Morone -Cobianchi Angelo; Pinarolo Po - Gazzaniga CinziaCarmen; Pizzale - Rossi Sabina; Ponte Nizza - Do-menichetti Mario; Rea - Segni Claudio; Redavalle -Lombardi Fabio; Retorbido - Cebrelli Isabella; Rob-bio - Gasparini Marcelo; Robecco Pavese - BianchiPier Luigi; Rocca De’ Giorgi - Villani Angelo; RoccaSusella - Barzon Pier Luigi; Romagnese - BramantiAurelio; Roncaro - Bianchi Pier Mario; Rosasco -Scheda Roberto; Ruino - Lodigiani Sergio; S. AlessioCon Vialone - Rusmini Alberto; S. Cristina Bissone -Grossi Elio Giovanni; S. Giorgio Di Lomellina - Baso-ra Lorena; S. Giuletta - Brandolini Maurizio; S. Mar-gherita Di Staffora - Brignoli Piero; S. Maria DellaVersa - Lacchini Giampaolo; S. Martino Siccomario- Barella Vittorio; S. Zenone Po - Tartanelli Eugenio;Sannazzaro De’ Burgondi - Bolognese Roberto; Sar-tirana Lomellina - Prevedoni Gorone Ernesto; Scal-dasole - Rabeschi Luigi; Semiana - Carnevale Chia-ra; Silvano Pietra - Panigazzi Alessandro; Siziano -Brambilla Massimiliano; Sommo - Zanaboni Guido;Spessa - Spiaggi Giuliano; Stradella - Lombardi Pie-tro Angelo; Torrazza Coste - Pruzzi Ermanno; TorreBeretti E Castellaro - Broveglio Marco; Torre D’are-se - Bertoletti Ennio Dionigi; Torre De’ Negri - Peve-ri Sergio; Torre D’isola - Trombetta Michele; Trava-co’ Siccomario - Bonazzi Ermanno; Tromello - Po-ma Maurizio; Trovo - Cappelletti Emilio; Valeggio -Crepaldi Fabrizio; Valle Salimbene - Gatti Comini Ve-lea Daniela Maria; Valverde - Degli Antoni Alberto;Varzi - Alberti Gianfranco; Velezzo Lomellina - Bru-stia Mario; Verretto - Polin Luigino; Vidigulfo - Sfon-drini Pietro Aristide; Villa Biscossi - Fassardi Giu-seppe; Villanova D’ardenghi - Mussi Claudia MariaCecilia; Villanterio - Brusoni Massimo; Vistarino -Dagrada Virginio; Volpara - Bossi Matteo; Zavatta-rello - Tiglio Simone; Zeccone - Grossi Ternzio Ange-lo; Zeme - Pagani Gian Andrea; Zerbo - MalinverniGiovanni; Zerbolo’ - Fiocchi Renato; Zinasco - Mi-racca Giuseppe

Sondrio

Albaredo S. Marco - Furlini Antonella; Albosaggia -Muranda Graziano; Andalo Valtellino - De RossiAlan; Bema - Lanza Giacomino; Berbenno Di Valtel-lina - Bongiolatti Pier Luigi; Bianzone - Pini Franca;Buglio In Monte - Mainini Enza; Caiolo - Pirana Giu-seppe; Campodolcino - Fanetti Daniela; Caspoggio -Negrini Diego; Castello Dell’acqua - Pellerano An-drea; Castione Andevenno - Franchetti Massimilia-no; Cedrasco - Oberti Nello; Chiavenna - De PedriniMaurizio; Chiuro - Maffezzini Tiziano; Cino - DeGianni Giovanni; Civo - Chistolini Massimo; Colori-na - Codega Doriano; Delebio - Ioli Marco; FaedoValtellino - Caprari Giordano; Forcola - Bertolini Ti-

ziano; Fusine - Bianchini Giulio; Gordona - BiavaschiMario; Grosio - Pruneri Antonio; Grosotto - PatelliGuido; Lanzada - Negrini Marco; Lovero - SaligariAnnamaria; Madesimo - Masanti Franco; Mazzo DiValtellina - Parigi Clotildo; Menarola - Pedeferri Aldo;Mese - Codazza Luigi; Montagna Valtellina - BaldiniBarbara; Morbegno - Rapella Alba; Novate Mezzola- Copes Mariuccia; Pedesina - Maxenti Valentino;Piantedo - Barini Mirco; Piateda - Parora Aldo; Piu-ro - Lisignoli Paolo; Poggiridenti - Nesa Angelo; Pon-te In Valtellina - Biscotti Franco; Postalesio - BoniniFederico; Prata Camportaccio - Brondi Maria Laura;Rogolo - Ferre’ Matteo; S. Giacomo Filippo - De Ste-fani Roberto; Samolaco - Ciapusci Elena; Sernio -Contessa Claudio; Sondalo - Grassi Luigi Giuseppe;Spriana - Del Maffeo Ivo; Talamona - Riva Italo; Tar-tano - Barbetta Oscar; Tirano - Del Simone PietroGiovanni; Torre Di S. Maria - Cometti Mauro Decio;Tovo Di S. Agata - Pruneri Giambattista; Traona -Belli Marco; Tresivio - Baruffi Fernando; Valdisotto- Pedrini Alessandro; Valmasino - Pelleni Ezio; Ver-ceia - Della Bitta Luca; Vervio - Saligari Giuseppe;Villa Di Tirano - Tognini Giacomo Remigio

Varese

Agra - Ballinari Andrea; Arcisate - Pierobon Angelo;Arsago Seprio - Montagnoli Claudio; Azzate - Dell’ac-qua Giovanni; Azzio - Piotto Eugenio; Bardello -Quinte’ Paola; Bedero Valcuvia - Galli Carlo Paolo;Besnate - Bordoni Donata; Biandronno - CalabrettaAntonio; Bisuschio - Pisani Silvano; Bodio Lomnago- Pavan Bruno; Bregano - Granella Alessandro; Brin-zio - Vanini Sergio; Brunello - Ghiringhelli Giuseppe;Brusimpiano - Morandi Giulio; Buguggiate - Galim-berti Cristina; Cadrezzate - Canton Maurilio; Cantel-lo - Vincenzi Nicola Gunnar; Caravate - MendozzaDaniela Carla Lugia; Carnago - Andreoli AndreoniMaurizio; Caronno Varesino - De Micheli Mario; Ca-salzuigno - Caverzasio Augusto; Casciago - MaroniBeniamino Achille; Cassano Valcuvia - Magrini Mar-co; Castello Cabiaglio - Galbiati Marco; Castelseprio- Baruzzo Monica; Castelveccana - Pezza Luciano;Castiglione Olona - Poretti Emanuele; Castronno -Grandi Luciano; Cavaria Con Premezzo - TovalgieriAlberto; Cazzago Brabbia - Nicora Massimo; Comab-bio - Ruspini Flavio; Crosio Della Valle - VersientiGiuseppe; Cuasso Al Monte - Cesaro Massimo; Cu-nardo - Morisi Angelo; Curiglia Monteviasco - RossiAmbrogio; Cuveglio - Piccolo Giorgio; Cuvio - MaggiLuciano; Dumenza - Moro Corrado Nazario; FagnanoOlona - Roncari Marco; Ferrera Di Varese - MorelloGabriele; Gavirate - Paronelli Felice; Gazzada Schian-no - Bertuletti Cristina; Germignaga - Prato Enrico;Golasecca - Reggio Maria Maddalena; Gorla Minore- Migliarino Giuseppe; Gornate Olona - Bisoni Bar-bara; Grantola - Ronzani Silvano; Induno Olona -Bianchi Maria Angela; Ispra - Gozzi Paolo; LonateCeppino - Colombo Massimo; Lonate Pozzolo - Gelo-sa Piergiulio; Lozza - Fabian Fervida Adriana; Mac-cagno - Passera Fabio; Malgesso - Franzetti Luigi;Marnate - Cerana Celestino; Marzio - Frontali Mau-rizio; Masciago Primo - Maffei Vincenzo; Mercallo -Pravettoni Zappa Enrica; Montegrino Valtravaglia -Prato Mario; Monvalle - Oregioni Franco; Morazzo-ne - Bianchi Matteo Luigi; Mornago - Gusella Paolo;Olgiate Olona - Volpi Giorgio; Orino - Moia CesareGiuseppe; Osmate - Piscia Lorella; Porto Valtravaglia- Faverio Luciano; Rancio Valcuvia - Ciceri Claudio;Ranco - Cerutti Francesco; Sangiano - Fantoni Danie-le; Saronno - Renoldi Anna Lisa; Sesto Calende - Co-lombo Marco; Solbiate Arno - Riganti Marco; Solbia-te Olona - Melis Luigi Salvatore; Taino - MoscatelliPier Carlo; Ternate - Grieco Enzo; Travedona Mona-te - Colombo Andrea; Tronzano Lago Maggiore - Pa-lemieri Antonio; Uboldo - Guzzetti Lorenzo; Valgan-na - Bignotti Giacomo; Varano Borghi - MolinariMarzio; Vedano Olona - Baroffio Enrico; Veddasca -Dellea Adolfo; Venegono Inferiore - Oblatore Pier Lui-gi; Venegono Superiore - Brianza Francesca; Viggiu’ -Cane Sandra Maria; Vizzola Ticino - Motti Romano;

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Pubblichiamo la lettera inviada dal Presidente del Dipartimento Politiche Sociali e Welfare di Anci Lombardia Giacomo Bazzoni al Pre-sidente di Anci Sergio Chiamparino per manifestare preoccupazione per i costi a carico dei Comuni in conseguenza della revisionedei LEA.

Caro Presidente,Ti segnalo le preoccupazioni di molti colleghi Sindaci per le ricadute sul sistema finanziario (ed organizzativo) dei Comuni chepotrebbero essere causate dalla “revisione” dei livelli essenziali di assistenza sanitaria/LEA , attualmente in corso tra Ministe-ro del Welfare e Regioni (operazione ancorata peraltro alla definizione del Patto sulla salute 2010 – 2012).Le preoccupazioni sono causate, in primo luogo, dal riproporsi di un percorso di approvazione/modifica dei LEA che esclude ognimomento di coinvolgimento dell’ANCI e dei Comuni (per la concreta definizione di tali livelli essenziali serve infatti, sulla basedel DPCM 29 novembre 2001, l’intesa soltanto della Conferenza Stato-Regioni) pur in presenza di costi – nei termini di parteci-pazione percentuale alla spesa - esplicitamente gravanti sugli utenti e sui Comuni stessi, come è nel caso delle prestazioni re-lative all’area dell’integrazione sociosanitaria (assistenza distrettuale sociosanitaria domiciliare e territoriale, residenziale esemiresidenziale a favore delle persone in condizioni di fragilità, non autosufficienti, in situazione di dipendenza, disabili, ecc.).Costi determinati – sottolineo – unilateralmente in sede di Conferenza Stato-Regioni.Preoccupa inoltre, a giudicare dai pur legittimi obiettivi di diminuzione della spesa sanitaria perseguiti nella citata revisionedel LEA, il concreto rischio di un aumento, diretto ed indiretto, degli attuali costi a carico dei Comuni. Basti infatti pensare al progettato trasferimento di prestazioni ospedaliere dal regime di ricovero ordinario al day hospital e alday surgery (interventi in un giorno), che implicherà necessariamente un ampliamento dell’assistenza programmata a domici-lio (ADI e ADP), da integrare con prestazioni di aiuto personale e assistenza tutelare alla persona, oggi a carico di utenti/Comu-ne per una quota pari al 50%; ovvero al progettato trasferimento di prestazioni dall’assistenza diurna a quella ambulatoriale,che comporterà l’assoggettabilità di tali prestazioni a compartecipazione alla spesa da parte dell’utente che, ove in situazionedi disagio economico (e la crisi economico-finanziaria in atto nel Paese sta aumentando significativamente il numero delle per-sone e delle famiglie in difficoltà), non potrebbe che chiedere sostegno al proprio Comune. Tale probabile aumento di costi po-trebbe quindi mettere ulteriormente a rischio la tenuta dei bilanci comunali: per il 2009, ci aspetta un altro drastico ridimen-sionamento del Fondo nazionale per le politiche sociali; che gli interventi su famiglie numerose, consultori familiari e assisten-ti familiari, nel 2008 a carico del Fondo per la famiglia per 97 milioni di euro, non sono stati per quest’anno rifinanziati; che,infine, non c’è nessuna certezza di finanziamento per il 2010 del Fondo per la non autosufficienza, che per quest’anno vale 400milioni di euro.Ti sarò pertanto grato se vorrai valutare la possibilità di chiedere al Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani,un incontro per un comune approfondimento sulla vicenda dei LEA sanitari, anche per valutare la disponibilità delle Regioniad un coinvolgimento dell’ANCI nella definizione dei LEA stessi, almeno per la parte relativa all’assistenza distrettuale.

Ici prima casa, intesa Anci-Viminale È questo il giudizio che ha portato l’Anci a esprimere, nel-la riunione del 3 giugno della Conferenza Stato-Città, pa-rere favorevole all’Intesa sulla “Prima erogazione del rim-borso della minore imposta ai Comuni per esenzione ICIprima casa per l’anno 2009”.I punti dell’Intesa maggiormente rilevanti sono: anticipoICI 2009 al 15 giugno 2009 per lo stesso importo erogatoa giugno 2008 (1,5 miliardi di euro circa); entro luglio ela-borazione dati relativi alle certificazioni mancato gettito2008 prodotte dai Comuni entro il 30 aprile 2009; Entroil 20 dicembre 2009 si procederà alle compensazioni perl’anno 2008 (solo per i Comuni in cui si rilevino scosta-menti rilevanti tra quanto certificato e quanto rimborsa-to) e al conguaglio della prima rata 2009.Rimane aperto il problema della copertura finanziaria:dai dati in possesso dell’Anci e dalle proiezioni effettua-te, il mancato gettito Ici ammonta a 3 miliardi e 300 mi-lioni di euro. Finora, per l’anno 2008 sono stati erogati 2miliardi 864 milioni di euro (2.604 da decreto legge93/2008 + 260 da decreto legge 154/2008). Per il 2009 in-

Preoccupazione per i costi a carico dei Comuni causati dalla revisione dei LEA

vece, sono stanziati solo 2.604 milioni di euro. Quindi,mancano 436 milioni di euro per il 2008 e 696 milioni peril 2009.

Pdl regionale “Piano Casa”Il 3 giugno la Giunta Regionale ha approvato la propostadi Legge “Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualifi-cazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lom-bardia” più comunemente denominato “Piano Casa”. Ilprovvedimento passerà ora alla Commissione Regionalecompetente che, anche attraverso le consultazioni deisoggetti direttamente coinvolti dal provvedimento, licen-zierà il testo eventualmente modificato da sottoporre alConsiglio Regionale per la discussione finale e l’approva-zione.Anci Lombardia, in attesa di essere audita in Commissio-ne Regionale, sta già analizzando l’articolato del pdl performulare adeguate osservazioni. A questo fine sarebbeutile e proficuo conoscere anche i Vostri autorevoli e pun-tuali rilievi che ci auguriamo di ricevere con tempestivitàal nostro indirizzo di mail: [email protected].

che non va e introdurre rapidamente i correttivi necessari per in-vertire il percorso avviando strategie a lungo termine declinateperò con interventi e investimenti immediati, ormai è un dato difatto. È altrettanto assodato il ruolo degli Amministra-tori Locali per lo sviluppo dei propri territori: èdunque ai sindaci (nuovi, rieletti, ancora in carica) chededichiamo questo articolo, frutto delle consider-azioni svolte in due recenti convegni - uno a Piacenza,l’altro a Rho - come contributo al lavoro che li aspet-ta e al ruolo che possono svolgere.

A Piacenza, Aida (l’Associazione italiana delle Agenziedi sviluppo locale) ha promosso il convegno “Costruirepiattaforme territoriali per la competitività dei siste-mi locali” dove si sono incontrati amministratori pub-blici, operatori e studiosi dello sviluppo locale per approfondire il nuovo ruolo dei territori nel governarei flussi ‘globali’ di informazioni, merci e persone.A Rho l’occasione del dibattito sul tema “Nord Ovest,Prospettive di sviluppo”, è stata fornita da da Assim-predil e Ance, le Associazioni delle imprese edili, chehanno invitato amministratori locali, sindacati, ope-ratori economici, ricercatori e studiosi a dibatteresul contesto delle grandi trasformazioni territorialifrutto dell’insediamento del nuovo polo fieristico,

dell’appuntamento di Expo 2015, del des-tino di Malpensa, e dei progetti infra-

strutturali per unanuova mobilità pubbli-ca e privata: uno deinodi più importantid’Italia dove i flussiglobali sono e sarannopiù attivi. I due convegni, comegià anticipavamo, han-no svolto considerazioniche si sono profonda-

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Spunti interessanti da due convegni recentemente tenuti a Piacenza e Rho

Che la crisi possa essere un’opportunità da cogliere per modificare ciò

di Angela Fioroni

Il ruolo dei sindaci: superarela crisi e promuovere lo sviluppo

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mente intrecciate, offrendo possibilità di riflessioninotevoli per gli Amministratori Locali. Entrambi han-no evidenziato la centralità dei territori e dei sistemilocali per contrastare gli effetti negativi della reces-sione, sia da un punto di vista produttivo che sociale.Entrambi inoltre, seppur con espressioni diverse, han-no posto l’accento sull’affermazione delle piattaformeterritoriali, sistemi sovra locali specializzati e inter-connessi, che si stanno affermando come nuovo mo-dello per sostenere lo sviluppo locale e la competiti-vità del sistema paese. Nelle piattaforme territorialisi può rafforzare il ruolo dei “territori” quale elemen-to di connessione tra sviluppo economico e svilupposociale, tra filiere produttive, attori sociali, decisoripolitici e autonomie funzionali.Lo sviluppo dunque, e il ruolo dei Comuni - è statodetto a Piacenza - oggi può realizzarsi nelle piattafor-me territoriali, luoghi e concetti molto più ampi deidistretti, caratterizzati in genere da grandi infra-strutture che ne sono l’asse portante: non solo spazigeografici, ma sistemi logistici e di trasporto, reti ma-teriali e immateriali tra imprese, reti di filiera e ba-ricentriche intorno a imprese-centri di processi di in-ternazionalizzazione, università e sistemi di innova-zione e conoscenza che li sorreggono, e adeguatiprocessi di governance multilivello, pubblica e pri-vata, che li supporta.E a Rho è stata delineata una possibile piattaformaterritoriale per le politiche del Comune di Rho, deiComuni del Rhodense e del territorio compreso traMilano e Malpensa: il fiume Olona, la statale delSempione, la strada statale 233 e il passante ferro-viario sono i segni/assi che, partendo da Milano, in-castonano i territori dove è già stata realizzata laNuova Fiera di Milano e sono in programma gli in-terventi più interessanti del futuro: Citylife, Expo,Bovisa, il trasferimento degli ospedali, il recuperodell’area ex Alfa, e di altre aree dismesse o in via didismissione.È il territorio dove il sistema del verde, il sistemadelle acque, le infrastrutture per la mobilità su gom-ma e su ferro, la possibilità di mobilità ciclabile, l’at-tenzione alla qualità del vivere possono far guardareal futuro con fiducia. Qui viene messo in discussioneper la prima volta il modello radiocentrico di Milanoper realizzare uno sviluppo dell’area metropolitanamilanese lungo dorsali che si dirigono verso l’esternodella città, a fianco di direttrici infrastrutturali im-portanti. Nella piattaforma territoriale descritta iltessuto produttivo è vivace, la qualità ambientalepuò essere alta, la produzione di beni e servizi soddi-sfacente. Cosa possono fare allora le Amministrazioni localiperché in questo territorio come in tutti i territori

della Lombardia possano svilupparsi politiche e azio-ni che aiutano non solo a uscire dalla crisi, ma anchea migliorare le prospettive di vita e di lavoro per lecomunità che amministrano?Alcuni suggerimenti per i Sindaci, che derivano di-rettamente dai convegni di Piacenza e Rho:

• individuare la piattaforma territoriale di cui sipuò far parte, ciò che la contraddistingue, le suepotenzialità e le specificità su cui far leva per losviluppo territoriale• conoscere le strategie a lungo termine che coin-volgono realtà politiche superiori al singolo Co-mune, e inserirsi nelle strategie per realizzare alivello locale le azioni da fare nell’immediato• per alcune politiche non si può più agire a livel-lo di singolo comune, ma occorre inserirsi in quel-la rete di relazioni politiche a livello orizzontale(con altri comuni) e verticale (con la provincia, laregione, il governo) e che può consentire decisio-ni significative• capire che la governance di un territorio è il ri-sultato di relazioni pubbliche e private, che coin-volgono la politica insieme agli altri attori del ter-ritorio ( imprese, centri di ricerca e formazione,centri studi, associazioni d’impresa, ecc. ) con iquali la politica deve saper interagire• comprendere che le politiche di sviluppo devo-no partire dai bisogni della comunità per aprirsiperò alle dinamiche più generali, che coinvolgonocittà e regioni, relazioni a livello locale, naziona-le e globale• cogliere la dimensione strategica del territorio,come un tempo lo era la grande fabbrica; ma ilterritorio deve intercettare i flussi (finanziari, im-prenditoriali, sociali, infrastrutturali, di popola-zioni) per diventare luogo delle idee, della socia-lità, dell’integrazione, dell’inclusione, diventandogeocomunità del vivere• far leva sulla green economy, nella consapevo-lezza che green è paradigma per tutte le tipologiedi impresa e di politica, è attenzione al ciclo di vi-ta nella sua globalità• promuovere l’apertura dei territori, la capacitàdi accogliere, la possibilità di decostruire e rico-struire per valorizzare ciò che davvero serve e su-perare alcuni atteggiamenti conservatoristi chenon giovano al bene delle comunità• capire che uno dei problemi principali oggi è at-trarre persone, prima ancora che aziende: perso-ne con alti livelli di competenze, in grado di por-tarsi dietro le aziende: perché ciò accada occorreun territorio accogliente, ricco di servizi, apertoverso l’esterno e gli altri. Un territorio dove pos-sa vivere meglio anche chi già vi abita.