Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia ... · Anche Castelnuovo. fra i 2000...

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Maggio 2018 - numero 5 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop. il della Bassa Valle Scrivia Sono tornati i pesci nel Grue #Invasioni digitali Storie di Scrivia Festa medievale In bicicletta Anche Castelnuovo fra i 2000 luoghi La farfalla che vive venti giorni La XX edizione dal 18 al 20 maggio A PAGINA 2 A PAGINA 8 A PAGINA 3 Mille chilometri da Port Sainte Marie a Castelnuovo S ono partiti da Port Sainte Marie alla volta di Castelnuovo sotto il segno del gemellaggio. 1000 chilometri, la distanza è conosciuta. In bicicletta. Una piccola impre- sa che dura questa settimana proprio men- tre confezioniamo il numero che avete tra le mani. Domenica scorsa, 6 maggio, parten- za ore 10. Arrivo sabato 12. Sono stati ac- compagnati e “scortati” dai nostri ciclisti che li hanno raggiunti ad Acqui Terme per il trat- to finale. Il più giovane ha trent’anni mentre il ciclista senior passa gli ottanta: non male come impegno sportivo. Una settimana at- traversando il sud della Francia, valicando i passi per poi passare la frontiera ed entrare nel nostro Paese. Quest’anno ricorre il 55 anniversario del gemellaggio: la delegazione ufficiale sarà ospitata nel week end del 17 giugno insieme a quella calabrese di Santa Domenica Talao. Sarà un incontro di tradi- zioni e di spettacolo oltre a rinsaldare l’ami- cizia che lega le nostre popolazioni e quelle personali di ognuno che in questi anni ha vissuto le emozioni dei gemellaggi. L a notizia merita l’apertura del mensile: nel Grue, nel tratto non interessato dai lavori svolti negli ultimi anni, sono torna- ti i pesci. Segnalati da un agricol- tore che abita nella zona, nuotano a ridosso dello scolmatore: laddo- ve non sono stati eseguiti i lavori di ricalibratura, la vegetazione è rimasta selvaggia e spontanea e la variazione del piano delle acque favorisce un ambiente di crescita. Sicuramente la stagione partico- larmente piovosa ha rivitalizzato il torrente sia nella vegetazione, contribuendo a rinforzare le spon- de, sia per la fauna acquatica. Una bella notizia per un torrente che negli anni è stato ricettacolo e fonte di inquinanti provenienti dalle industrie e dagli scarichi a monte.

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Maggio 2018 - numero 5 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it

Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop.

il della Bassa Valle Scrivia

Sono tornatii pescinel Grue

#Invasioni digitali Storie di Scrivia Festa medievale

In bicicletta

Anche Castelnuovofra i 2000 luoghi

La farfalla chevive venti giorni

La XX edizionedal 18 al 20 maggio

A PAGINA 2A PAGINA 8 A PAGINA 3

Mille chilometrida Port Sainte Mariea Castelnuovo

Sono partiti da Port Sainte Marie alla volta di Castelnuovo sotto il segno del

gemellaggio. 1000 chilometri, la distanza è conosciuta. In bicicletta. Una piccola impre-sa che dura questa settimana proprio men-tre confezioniamo il numero che avete tra le mani. Domenica scorsa, 6 maggio, parten-za ore 10. Arrivo sabato 12. Sono stati ac-compagnati e “scortati” dai nostri ciclisti che li hanno raggiunti ad Acqui Terme per il trat-to finale. Il più giovane ha trent’anni mentre il ciclista senior passa gli ottanta: non male come impegno sportivo. Una settimana at-traversando il sud della Francia, valicando i passi per poi passare la frontiera ed entrare nel nostro Paese. Quest’anno ricorre il 55 anniversario del gemellaggio: la delegazione ufficiale sarà ospitata nel week end del 17 giugno insieme a quella calabrese di Santa Domenica Talao. Sarà un incontro di tradi-zioni e di spettacolo oltre a rinsaldare l’ami-cizia che lega le nostre popolazioni e quelle personali di ognuno che in questi anni ha vissuto le emozioni dei gemellaggi.

La notizia merita l’apertura del mensile: nel Grue, nel tratto non interessato dai lavori

svolti negli ultimi anni, sono torna-ti i pesci. Segnalati da un agricol-tore che abita nella zona, nuotano a ridosso dello scolmatore: laddo-ve non sono stati eseguiti i lavori di ricalibratura, la vegetazione è rimasta selvaggia e spontanea e la variazione del piano delle acque favorisce un ambiente di crescita. Sicuramente la stagione partico-larmente piovosa ha rivitalizzato il torrente sia nella vegetazione, contribuendo a rinforzare le spon-de, sia per la fauna acquatica.Una bella notizia per un torrente che negli anni è stato ricettacolo e fonte di inquinanti provenienti dalle industrie e dagli scarichi a monte.

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Giunge alla ventesima edizione la festa me-dievale che si terrà dal 18 al 20 maggio.

Venerdì 18 maggio la presentazione del libro di Italo Cammarata, in sala Pessini, alle 21,15, dedicato al nostro paese e ai difficili rapporti con la città di Tortona.Una scrupolosa ricerca negli archivi di Milano, Torino e Genova passando per quelli delle due città: una serie di aneddoti e di eventi storici legati alla gestione dell’acqua, alle servitù e ai passaggi delle varie dominazioni.Saranno letti alcuni stralci con intervalli musi-cali di Claudia Murachelli all’arpa celtica.Sabato 19 maggio, in piazza, verranno allestiti i consueti accampamenti, il mercato serale di artigianato e antichità con la degu-stazione e la vendita di bevande medievali, le taverne di Zibide (sotto l’arengo del Castello), dei Cavalieri (a Palazzo Centurione), l’Angolo del Borgo a lato della parrocchiale e il circolo di Contrada Molina saranno aperte per ac-cogliere chi vorrà cenare e assaggiare alcuni piatti della tradizione castelnovese.Animazione itinerante, tiro con l’arco, tor-neo in armatura e un grande spettacolo di fuoco e di musica saranno gli intrattenimen-ti della sera. Alle 21, in castello, l’inaugurazione della ras-segna “Piazza Medievale” dove sarà pre-sentato il ricco lavoro degli allievi dell’Istituto Comprensivo in collaborazione con il Cantiere Cultura: un percorso che attraversa i mestieri, il gualdo, la vita quotidiana con una produzio-ne estemporanea di vasi di terracotta.

Domenica 20 maggio da Palazzo Cen-turione partirà il corteggio per la Chiesa par-rocchiale ove alle 11 sarà celebrata la Santa Messa in onore di San Desiderio: al termine, dalla torre, la benedizione del paese e la so-stituzione della bandiera sul punto più alto del paese. Nel corso della giornata grande spazio all’animazione per i più piccoli con alcune po-stazioni allestite di fronte alla torre, la vita del campo e nelle tende, le gare di abilità per i ra-gazzi e gli adulti, i laboratori una rassegna di pittura estemporanea e nel pomeriggio la sfi-lata per le vie del paese con la partecipazione degli sbandieratori di Asti e di San Marzanotto.

2 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2018 3IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2018

Notizie Libri

Storie naturali di Scrivia

La rievocazione storica alla XX edizione

Un 25 aprile decisamente più partecipato che negli ultimi anni,

forse anche perché è stata rifondata la sezione Anpi di Castelnuovo con l’adesione di complessivi 50 iscritti. Partenza dal Comune con una quarantina di persone, il gonfalone e le bandiere dei combattenti e dell’Anpi, quest’ultima portata da Piero Arona, figlio del comandante partigiano Cudega. Dopo la Messa un centinaio di partecipanti

sono affluiti al monumento ai caduti. A margine del discorso del sindaco Tagliani sono state effettuate letture da parte delle scuole elementari accompagnate da tre maestre. Successiva visita al cimitero per la deposizione di mazzi di garofani alle tombe dei combattenti per la Libertà e poi il rituale incontro dei sindaci di Castelnuovo - Sale - Isola dinanzi al cippo che ricorda gli isolani Balduzzi

e Bianchi caduti a Sale nella serata del 25 aprile 1945. Infine 25 persone hanno partecipato al pranzo del 25 aprile che non si teneva più dagli anni Novanta.

Domenica 8 aprile, nella chiesa di San Rocco si è provveduto a

una apertura straordinaria, finaliz-zata a una visita guidata alla chie-sa e poi a illustrare il progetto di restauro del Compianto, un gruppo di sei statue lignee di fine Cinquec-ento. Il costo complessivo ammon-terà a 80.000 euro di cui si farà carico la Confraternita, la quale ha già ottenuto contributi equivalenti al 52% della spesa, in particolare dalla Fondazione San Paolo e an-che da alcuni privati.Successivamente Annarosa Nicola ha provveduto alla presentazione dei restauri di questo prezioso gruppo scultoreo.Infine l’evento - apertosi con Brunetti, Adriana Lombardi e i Nicola - si è concluso con cinque canti eseguiti dalla Corale Beato Stefano Bandello, diretta ora dalla maestra Lorenza Lombardi, sorta

nel 1984 proprio per iniziativa della Confraternita che gestisce, a

partire dal 1792, la chiesa di San Rocco. Al termine il priore Adriana

Lombardi ha illustrato le finalità della Confraternita, composta da una settantina di associati, e, in merito a quest’ultimo restauro, ha concluso:Oggi abbiamo firmato il contratto e, se vi saranno ulteriori contribu-ti, speriamo di potervi offrire per la prossima Pasqua le statue del Compianto finalmente risanate e anch’esse “risorte”. Con l’iniziativa di oggi, lanciamo un messaggio a tutti coloro che vogliono parte-cipare a questa avventura con donazioni e i cui nomi verranno riportati su una targa accanto alla nicchia del gruppo ligneo.Il 27 aprile, ottenuto il consenso dalla nuova soprintendente Giulia Marocchi, gli operatori del Labora-torio dei Nicola di Aramengo han-no provveduto allo smontaggio e imballaggio delle statue lignee e del crocifisso per avviarle al restauro.

Ulteriori donazioni per finanziare il restauro del Compianto

Annarosa Nicola illustra le ipotesi di restauro.

La “deposizione” del Crocifisso su cui appaiono ben quattro strati di colori precedenti.

Il concerto della Corale a conclu-sione del pomeriggio di arte.

In Aprile, chi si trova a passeggiare lungo i sentieri che costeggiano i prati aridi lungo la Scrivia, se osserva con attenzione tra le erbe, può notare una bellissima farfalla, rara e

protetta in tutta Europa. Scrivia è uno dei pochi luoghi dove si custodisce questo gioiello. La farfalla ha un nome importante Zerynthia cassandra, e ora vi spieghiamo perché. Dovete

sapere che Cassandra e Polissena erano figlie del re di Troia Priamo e quindi sorelle di Ettore  e Paride. Dunque gli studiosi hanno messo nome a due specie di farfalle molto simili  prendendo in prestito i nomi da due principesse famose per la loro bellezza. Z. cassandra è una specie endemica italiana e si trova solo a sud del Po e quindi anche lungo Scrivia, mentre Z. polissena  è diffusa in tutta Italia, Francia e nei Balcani.La nostra Zerynthia cassandra, visibile per pochissimi giorni all’anno,   si trova dove è presente anche la pianta Aristolochia rotunda, delle cui foglie i bruchi sono molto ghiotti. I bruchi sono monofagi, quindi dipendono totalmente dalla presenza della pianta ospite. Le sostanze tossiche acide della pianta passano ai bruchi che diventeranno farfalle incommestibili per i

predatori. La specie si riproduce una volta sola e vive da 5 a 20 giorni al massimo. Le due specie si sono divise  da una specie comune che, 800.000 anni fa, spinta dal freddo della prima glaciazione si rifugiò in Italia e Grecia.Col passare dei millenni le due popolazioni si sono divise in due specie sorelle. Per finire “in bellezza” ricordiamo che il termine Zerynthia è uno dei tanti nomi dati alla dea Venere. 

L’aristolochia ele due farfalle sorelle

Celebrato l’anniversariodella Liberazione

Italo Cammarata nominato all’unanimità dal Consiglio comunale, nella primavera

del 2010, cittadino onorario di Castelnuovo Scrivia, ha scritto ben cinque libri sulla sto-ria antica del nostro paese. La situazione anagrafica nel 1464, l’epoca dell’infeuda-zione estense e sforzesca, le rivalità interne nel Seicento con il Comune diviso in due fra Reggenti e Separati, l’economia del gual-do, il dazio a metà Quattrocento.Venerdì 18, ore 21 in sala Pessini, pre-senterà un ulteriore volume incentrato in gran parte su documenti inediti che por-ranno in luce i difficili rapporti tra castel-novesi e tortonesi dall’epoca dell’impe-ratore Federico I sino al 1750 con l’annes-sione dei Savoia.Tutti i libri di Camma-rata dedicati a Castel-nuovo verranno offerti a fine serata al costo unitario di 10 euro.Il convegno inizierà con la presentazione del libro da parte di Antonello Brunetti e Ita-lo Cammarata. Daniela Milanese e Cristina Pleba intervalleranno gli interventi con lettu-re di brani tratti dal libro.A impreziosire la serata verranno eseguiti cinque intermezzi con l’arpa celtica, ese-guiti da Claudia Murachelli, arpista, sopra-no, direttrice di corali e musicista attiva in Italia e in Francia.

In particolare un brano “Amor se d’ora in or la doglia cresce” è tratto da una delle rime di Matteo Bandello, musicato dal fiammin-go Verdelot. La partitura del madrigale era stata donata da Henri Gros di Port Sainte Marie.

Dal Barbarossasino ai Savoia

C’era una Volta Castrumnovum dal 18 al 20 maggioGli orari di apertura delle mostreSabato alle 21 l’inaugurazione in Castello sino alle 23. Domenica dalle ore 10 alle 12, dalle 15 alle 19 e dalle 21 alle 23. Domenica pomeriggio, ritrovo a Palazzo Centurione alle ore 16 per l’a-pertura della sala didattica archeologica e la visi-ta guidata ai monumenti.

Costumi gratuitiper la festa medievaleTra i momenti più importanti della festa c’è il corteggio storico che ogni anno si arricchisce di nuove presenze. L’organizzazione mette a disposizione gratuitamente i costumi per parte-cipare alla festa e alle sfilate di domenica. Chi fosse interessato può contattare direttamente la sarta, signora Mariangela (tel. 338/3551539) per scegliere e ritirare il proprio abito. L’invito è natu-ralmente esteso a tutti i cittadini o a chi volesse partecipare attivamente, pur non risiedendo a Castelnuovo, alla ricorrenza di S. Desiderio.

Estemporanea di pitturaDomenica il movimento Casualista in collabora-zione con il Cantiere Cultura organizza una gior-nata di pittura estemporanea. Chi vorrà si accre-diterà e potrà disegnare liberamente qualsiasi angolo del paese o momento di festa. Verranno premiati i primi tre quadri giudicati migliori

I ludos per giocare in piazzaLa Compagnia San Giorgio e il Drago allestirà nella piazza una ricca offerta di giochi medievali. Saranno presenti gli animatori e ci si potrà ci-mentare nelle varie prove. Uno spazio all’inse-gna del divertimento con alcune “giostre” sullo stile antico.

Maggio 2010, Cammarata riceve la cittadi-nanza onoraria.

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Sono le malattie cardiovascolari quelle che determinano il maggior numero di ammalati in Bassa Valle Scrivia. Que-

sto il risultato dell’indagine epidemiologica condotta in Bassa Valle Scrivia sulla base del progetto che ha visto coinvolta l’ASL di Alessandria, l’Associazione Franca Cassola Pasquali e i comuni di Alluvioni Cambiò, Al-zano Scrivia, Castelnuovo Scrivia, Guazzora, Isola S. Antonio, Molino dei Torti, Piovera, Pontecurone, Sale e Viguzzolo. Obiettivo dello studio realizzato era quel-lo di conoscere la prevalenza delle pa-tologie, con particolare riferimento alle malattie tumorali, e l’andamento di tali patologie nel tempo. Si è dunque svilup-pata la ricerca sulla mortalità nel periodo 1980 – 2010 mentre per la morbosità (ov-vero le malattie) dal 2008 al 2012 consi-derando tutta la popolazione della Bassa Valle Scrivia residente nei dieci comuni.

MortalitàIl lavoro epidemiologico dello studio di mortalità è basato su alcuni parametri:

suddivisone dei sessi, raggruppamento per anni di indagine, formazione di cate-gorie anagrafiche per età quinquennali, grandi gruppi di cause di morte e cause specifiche e puntuali del decesso. Per i grandi gruppi sono stati presi in esa-me le malattie infettive, i tumori maligni, i tumori benigni in situ e incerti, le malat-tie endocrine nutrizionali e metaboliche, le malattie del sangue, i disturbi psichici, le malattie del sistema nervoso, dell’ap-parato circolatorio, respiratorio, digeren-te, genito-urinario, le malattie della pelle, quelle osteomuscolari, le malformazioni congenite e gli stati morbosi maldefiniti (ovvero senza indicazioni diagnostiche precise).I risultati dell’analisi di mortalità per le cause elencate, riferite alla nostra zona, sono stati ottenuti attraverso il calcolo degli indicatori epidemiologici posti a confronto con i corrispondenti valori del-la Regione Piemonte al fine di valutare le variazioni statistiche derivanti dalla com-parazione. Quindi capire se una causa di

morte qualsiasi, rispetto alla media regio-nale, qui da noi ha una frequenza mag-giore oppure ha meno incidenza.I risultati pongono al primo posto le ma-lattie dell’apparato circolatorio (45,1%) seguite dai tumori maligni (24,4%) e, molto distanziate, le restanti patologie. Se consideriamo i dati suddividendoli per sesso notiamo che per gli uomini la prima percentuale di morte rappresentata dalle malattie dell’apparato cardiocircolatorio si attesta al 40% mentre per le donne al 49%; l’incidenza dei tumori maligni è per il sesso forte il 29% mentre scende al 20% per quello gentile. Fa capolino, invece, sugli uomini il 7% di morte per malattie dell’apparato respiratorio men-tre analoga percentuale per le donne è invece rappresentato dagli stati morbosi maldefiniti.Scendendo invece nei particolari, ov-vero considerando le 34 cause di morte puntuali per eziologia prese in consi-derazione dallo studio, si riscontra che tra i maschi le percentuali più alte sono appannaggio delle malattie cerebro-vascolari (23%) seguite dalle malattie ischemiche del cuore (17%), dai tumori di trachea, bronchi e polmoni (13%) e da bronchite, enfisema e asma (6,4%%). Tra le femmine, invece, le malattie ce-rebrovascolari aumentano di parecchio e salgono al 36%, le ischemie cardiache al 14% e fanno capolino il tumore alla mammella con il 7% delle cause di morte e l’ipertensione arteriosa con il 6%. Partendo dai grandi gruppi di cause e considerando il periodo complessivo, per i maschi, sono risultati statistica-mente significativi i valori in ecces-so e con un valore superiore rispetto alla media regionale: i tumori maligni (+6,3%), i tumori benigni (+43,8%) e gli stati morbosi non definiti (+143%). Viceversa, sempre parlando di mortali-tà locale, i valori inferiori alle medie si

riscontrano nelle malattie dell’apparato respiratorio (-14%) e in quelle della pel-le (-57%). Confermate nella percentuale inferiore alla media regionale, anche per le femmine, le malattie dell’appara-to respiratorio mentre sono in salita il tumore allo stomaco (+25%), al fegato e al pancreas (+20%), i linfomi non Ho-dgkin (+57%), le malattie cerebrovasco-lari (+16%) e la cirrosi epatica (+17%). Diminuiscono invece i tumori al colon retto (-14%), all’utero (-33%), alla vesci-ca (-325), le malattie ischemiche (-19%) e quelle respiratorie (-17%). Il confronto tra i due sessi vede una maggior percen-tuale di morti tra gli uomini per tumori al fegato (+31%), al rene (+48%), per leucemia (+50%) e per malattie cere-brovascolari (+19%). Tuttavia, la mor-

talità complessiva è inferiore a quella del Piemonte.L’analisi svolta indicherebbe per i ma-schi che vivono nella Bassa Valle Scri-via una maggiore tendenza di decesso per cause tumorali riferibili all’apparato digerente (patologie epatiche e renali), emopoietiche (leucemie) e per malattie circolatorie. Anche per le femmine il tu-more con maggior incidenza è il tumore allo stomaco seguito da quello linfatico e infine dalle malattie cardiovascolari.

MorbositàDopo aver analizzato l’andamento della mortalità locale, con riferimento ai ri-coveri ospedalieri, lo studio ha preso in esame la morbosità (malattie) che stati-sticamente rivestono particolare signifi-

cato sempre in considerazione del dato principale costituito dal complesso del-la regione Piemonte. Il periodo conside-rato va dal 2008 al 2012 ultimo anno di disponibilità dei dati. La morbosità generale tra la popola-zione totale della Bassa Valle Scrivia è caratterizzata complessivamente da 16 mila ricoveri divisi equamente tra i sessi. Per i maschi questa la suddivisione per-centuale: malattie apparato circolatorio (19%), apparato digerente (12%), appa-rato respiratorio (10%), tumori maligni (9%), malattie osteomuscolari (9%), malattie nervose (8%), genito-urinarie (8%), cause accidentali (7%), cause mal definite il resto. Tra le femmine, invece: malattie circolatorie (15%), osteomusco-lari (12%), genito-urinarie (12%), malat-

tie nervose (10%), apparato digerente (9%), cause accidentali (8%), malattie respiratorie (8%), tumori maligni (7%) e tumori benigni (5%). Analizzando le singole patologie è possibile comporre un quadro puntuale per singola ezio-logia. La prima causa di ricovero per i maschi è rappresentata dalle malattie ischemiche del cuore (33,4%), malat-tie cerebrovascolari (25,4%), bronchi-te, enfisema e asma (9,5%), tumore al polmone (7,9%), tumore alla prostata (5,4%), diabete mellito (4,8%), tumore al colon (3,9%), cirrosi epatica (3,1%), ipertensione arteriosa (2,5%), linfomi non Hodgkin (2,4%) e tumore retto (1,6%). Per le femmine, invece: malat-tie cerebrovascolari (32%), malattie ischemiche del cuore (23,4%), tumore mammella (11,5%), bronchite enfisema e asma (8,1%), ipertensione arteriosa (5,5%), tumore colon (4,4%), diabete mellito (4,1%), tumore polmone (3,3%), cirrosi epatica (2,4%), tumore retto (1,9%), linfomi non Hodgkin (1,8%), tu-more ovaio (1,7%).Nel confronto regionale si evidenzia che le cause di ricovero in eccesso rispetto alla media, sia per i maschi che per le femmine, sono riferibili alle patologie respiratorie: bronchite, enfisema, asma (BPCO) e, solo per le femmine anche il tumore dei polmoni. Per gli anni vicini all’inizio del periodo considerato (anno 2010) si rileva un eccesso di morbosità per le femmine del tumore del colon che scende sotto il livello di riferimento due anni dopo. Al fine di rendere più robusta e significa-tiva l’analisi complessiva della morbosità locale è già stato deliberato l’ampliamen-to della ricerca al Comune di Tortona considerando l’opportunità per le valli li-mitrofe: sarebbero una quarantina di enti locali che porterebbero a un dato ancora più statisticamente interessante.

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L’indagine

Le malattiecardiovascolaritra le principalicause di morte

Un Paeseche soffoca,malato di smog

Ai sindaci e ai cittadini il dr. Gerardo Bonomo e il dr. Claudio Rabagliati hanno illustrato le conclusioni del lavoro compiuto nell’ambito del piano locale di prevenzione dell’ASL AL

Si stima che l’esposizione a polveri e gas sia direttamente legata a 90 mila morti premature ogni anno

Sono stati presentati i dati dello studio epidemiologico relativo alla popolazione della Bassa Valle Scrivia nel periodo dal 1980 al 2012Scheda/1 Le malattie cardiovascolarie i tumori dell’apparato digerenteLo studio ha evidenziato un elevato incre-mento di malattie cardiovascolari che hanno un’incidenza superiore a quella dei tumori. Occorre prevenire la sindrome metabolica, assumere uno stile di vita corretto, ridurre gli alimenti eccessivamente grassi e intro-durre più fibra nella dieta con un consumo più marcato di frutta e verdura. È possibile, in questo modo, ridurre l’esposizione a en-trambe le malattie: sia quelle che riguarda-no la circolazione sia i tumori dell’apparato digerente. Lo stile di vita, quindi, che non è condizionato dalle cause genetiche e am-bientali ma dipende esclusivamente dalle scelte personali. Lo studio ha evidenziato un incremento dei tumori dell’apparato di-gerente che sono spesso condizionati dalle abitudini alimentari. Così pure lo sviluppo delle malattie cardiovascolari legate alle presenze massicce di colesterolo nel san-gue e originato da un’alimentazione ricca di zuccheri.

Scheda/2Le malattie respiratoriein forte incrementoL’andamento della mortalità locale per bronchite, enfisema e asma indica sino all’inizio degli anni 2000 valori sotto la media regionale non significativi che però peggiorano decisamente negli ultimi cinque anni con valori superio-ri alla media piemontese. Il tumore al polmone per la popolazione femmini-le, invece, indica valori statisticamente significativi in eccedenza nel periodo 2009-2010: ciò evidenzia un aumen-to di ospedalizzazione. Gli stessi dati sono sovrapponibili ai maschi che nel periodo di osservazione 2010 – 2011 hanno subito un maggior numero di ricoveri. L’andamento della mortalità locale per i tumori trachea, bronchi e polmoni nella popolazione residente indica sino alla metà degli anni ’90 va-lori sotto la media per poi impennarsi e confermare l’andamento della morbo-sità e dei ricoveri ospedalieri.

Scheda/3Linfomi non Hodgkine tumore della mammellaL’andamento della morbosità locale per i linfomi non Hodgkin nella popolazione ma-schile indica un aumento rispetto al primo anno di osservazione mentre quelli regio-nali tendono a diminuire. Così pure per le femmine presentano un valore decisamen-te più elevato rispetto ai valori primari. Non rappresentano un campione significativo per i casi esaminati ma la tendenza è co-munque da monitorare. Per quanto riguar-da invece il tumore della mammella c’è un aumento negli ultimi anni di osservazione. Ciò è riferito alla malattia e quindi alla pos-sibile individuazione con la prevenzione attivata da anni sul nostro territorio. Il pun-to più basso di casi si riscontra nell’anno 2010 per raddoppiare nell’ultimo preso in esame, il 2012. Ciò significa che la guardia non va mai abbassata e occorre prosegui-re sulla strada tracciata con il lavoro impo-stato dalla senologia di Tortona in questi ultimi anni.

La qualità dell’aria in ItaliaÈ grigio lo stivale dell’Italia sulla mappa che fotografa, con i colori dal bordeaux all’azzurro, istante per istan-te, i dati del monitoraggio dello smog: l’Air Quality Index dell’Agenzia europea dell’Ambiente (www.eea.europa.eu). Il fermo immagine racconta di un Paese che soffoca malato di smog e che solo, insieme alla Polonia, comu-nica in modo incompleto i propri dati sulle concentrazio-ni del particolato sottile (Pm10, Pm 2,5) e del biossido d’azoto in atmosfera. È anche una metafora “di cio che non si sta facendo per contrastare lo smog” come sotto-linea l’associazione “Cittadini per l’aria” che lo scorso 28 aprile ha tenuto una manifestazione nella capitale. L’im-mobilismo che si riscontra in molte città capoluogo di

provincia – per prima la nostra, Alessandria – rischia di essere travolto dall’onda lunga di una protesta che nasce dal basso. Da una parte gli epidemio-logi rilanciano l’allerta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che già nel 2005 aveva dettato linee guida stringenti per la qualità dell’aria, portando le prove scientifiche degli effetti – acuti e cronici – del-lo smog sulla salute. Dall’altra con la società civile che fa rete, con denunce alle procure e campagne mirate per sensibilizzare la popolazione delle città metropolitane e non solo. L’Agenzia europea dell’Ambiente, in un rapporto dello scorso ottobre, dimostra i nostri primati ne-gativi. Secondo l’Agenzia, in Europa si registrano

annualmente 487 mila morti premature a causa dell’in-quinamento atmosferico e in Italia l’esposizione a lungo termine al particolato, al biossido d’azoto e all’ozono è direttamente legata a oltre 90 mila morti premature all’anno. 1300 morti per milione di abitanti in Italia contro gli 820 in Europa. Il sito dell’Agenzia europea riporta i monitoraggi sulla qualità dell’aria dei Paesi europei. Ac-canto alla colorazione delle varie nazioni quello dell’Italia resta grigio su tutto il territorio: un dato sicuramente non incoraggiante.Secondo l’Air Quality Index il nostro Paese è malato di inquinamento e comunica poco i dati sulle concentrazio-ni. La violazione dei limiti imposti dall’Ue è già costata il deferimento alla Corte di Giustizia.

• In Italia

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6 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2018 7IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2018

In viaggio /10 Dall’Inghilterra, il ciclo di studi, i primi impieghi e ora un contratto a tempo indeterminato

Incontriamo Costanza Sottotetti che ci parla con entusiasmo e sempre con il sorriso sul-le labbra, della sua esperienza intrapresa in

Inghilterra. È fiera di ciò che ha costruito con le sue stesse mani e del coraggio che ha trova-to nel trasferirsi all’estero; certo l’amore per il nostro paese rimane, ma anche lei, come tanti altri ragazzi è andata a cercare ciò che l’Italia spesso non riesce più a dare ai giovani: un la-voro e una sicurezza per il futuro. “Il mio percorso di studi è iniziato al liceo scientifico tecnologico presso l’istituto Mar-coni di Tortona, in cui, grazie a professoresse eccellenti come Giovanna Bianchi e Nadia Se-mino (che ora sono le mie zie e con cui mi vedo almeno una volta all’anno), ho potuto avere un’educazione eccellente. Con il loro supporto e quello della mia famiglia ho scelto di conti-nuare gli studi presso l’università Cattolica del Sacro cuore, a Milano, frequentando il corso di laurea in Linguaggi dei Media. Una volta com-pletata la triennale, ho iniziato a cercare lavoro o stage a Milano. Di 50 curriculum inviati, due le risposte ricevute e per stage non retribuiti e senza rimborso spese. Praticamente avrei do-vuto pagare per lavorare!”.Vedendo che la situazione non era delle mi-gliori, ha così deciso di trasferirsi a Leeds nel nord dell’Inghilterra. Inizialmente per seguire un corso d’inglese di 4 settimane, proseguendo poi come cameriera per 4 mesi ed infine come studentessa del Master in International Mar-keting Management presso la Leeds University Business School (con borsa di studio che l’uni-versità italiana che avrebbe voluto frequentare non metteva a disposizione). Verso la metà del corso di studi a Leeds, per Costanza, la proposta di un impiego a Lookfantastic, ben retribuito con uno stipendio adatto al ruolo e alle ore di lavoro e così ha trascorso un anno come marketing executive a Lookfantastic, sito online rivenditore di prodotti di bellezza nel mercato italiano, ma con sede a Manche-ster. Al momento, Costanza, ricopre il ruolo di Ecommerce Marketing Executive presso Coty UK a Londra. COTY è una multinazionale che opera nell’industria del beauty ed è leader nel settore dei prodotti di bellezza professiona-

li (per parrucchieri, spa e saloni di bellezza). Quest’azienda ha sedi in tutto il mondo, an-che a Milano dove un giorno spera di essere trasferita per avvicinarsi a casa. Al momento sioccupa di mantenere le relazioni commercia-li e di marketing con rivenditori online come Amazon, nel mercato inglese.A giudicare da quello che Costanza fa traspa-rire dal suo racconto, si percepisce quanto gli anni universitari l’abbiano segnata in manie-ra assolutamente positiva, sia professional-mente sia personalmente: “L’esperienza più bella di questi anni è stata sicuramente quella universitaria. L’atmosfera multiculturale, il valore delle amicizie che ancora durano e che attraversano oceani, le decine di cibi provati e piatti cucinati da persone provenienti da tutto il mondo, è un qualcosa che mai mi sarei aspet-tata di vivere.L’università è stata certamente essenziale per aprirmi le porte verso una professione che la gente spesso fatica a capire: il Marketing è un campo lavorativo in cui creatività, strategia e alti livelli di comunicazione sono obbligatori”. Certamente lo studio svolge un ruolo impor-tante nel formare queste competenze, ma an-che le esperienze sul campo danno grandi in-segnamenti e enormi soddisfazioni . “A livello lavorativo, l’incarico più divertente e interes-

sante mi è stato proposto dalla mia capa a Lo-okfantastic, la quale mi ha incaricata di orga-nizzare un evento internazionale con oltre 20 giornaliste provenienti da 6 nazioni europee e oltre 50 brand di bellezza. La sera dell’evento ho quasi pianto per quanto fossi orgogliosa di cosa io e il team di cui facevo parte, siamo riu-scite a creare.”I motivi di orgoglio sono certamente tantissimi e tutto fa pensare a una carriera sempre più in ascesa con ancora tanti successi da raggiungere e sogni da realizzare, ma uno, sicuramente il più importante a livello affettivo, è quello di avvici-narsi a casa, riducendo le distanze dalla famiglia e dalle amiche a cui è legatissima e riuscire ad assaporare ancora, la tranquillità del paese di campagna, i pranzi della domenica in famiglia e in generale le nostre piccole grandi tradizioni.Nonostante la nostalgia, Costanza è sicura che quella che sta percorrendo sia davvero la cosa giusta per il suo futuro e per ripagare la fami-glia del supporto e dei sacrifici fatti per farla arrivare dove è ora. “Sfortunatamente, se fos-si rimasta in Italia, avrei dovuto fare ulteriori sacrifici per aiutarmi economicamente anche dopo l’università.” E ormai è così l’Italia, ha giovani risorse valide e preparate, che spesso emigrano in altri Paesi!

Elisa Basiglio

Creme, profumi e prodotti di bellezza per la manager della Coty, azienda leader nel mondo

Altri tempi / di Antonello Brunetti

Il geometra Vittorio Pisa,se n’è andato l’ultimo dei suléPiù che novantenne è morto Vittorio Pisa

e, per sua volontà, la notizia è stata data a cremazione avvenuta.

Lo conoscevo da vecchia data a causa dei lavori svolti per il Comune, puntigliosi e con materiali di prima qualità.Sapevo che in età giovanile aveva fatto diverse esperienze lavorative e che nel frattempo

da autodidatta si era diplomato geometra e aveva creato una azienda con le funzioni di progettista, di direttore dei lavori ed esecutore materiale.Avevamo interessi comuni come le vicende storiche del paese, la raccolta di macine del gualdo (una si trova nel suo giardino in via San Desiderio, macina che per secoli aveva fatto da paracarro in un angolo di via Milano), la passione per la bachicoltura, unitamente alla moglie signora Caterina Bagnera, che invitai una volta a tenere una lezione in classe. Allevavano per hobby i bachi, ne ricavavano fili di seta che sapevano tessere. Il tutto con le strutture necessarie e vari tipi di matasse.Una volta mi raccontò dei suoi anni giovanili, quando lui e Mario Acerbi, a dodici anni, facevano i garzoni per i fratelli Alesina che per decenni si occuparono della selciatura delle strade da Ovada sino a Stradella, una ditta in cui avevano lavorato anche il futuro San Luigi Orione e il padre.I suléMi delineò un lavoro che aveva pregi e difetti e che non ha avuto successori.Quattro soldi al giorno e, nelle belle giornate, ben 12 ore accovacciati sul piede sinistro, con un ginocchio affondato nella sabbia umida e l’altro contro il petto. Mi diceva che i sassi sono di tre tipi, bianchi di Po, belli ma fragili, grigi

di Scrivia di ottima consistenza, gialli e neri di Po molto resistenti. Raccontava che la selciatura può avvenire a pónta, a betlém, a pónta e fasa. A margine o nelle canaline venivano collocati sassi colorati e di grandi dimensioni e piatti con il compito di creare anche un piacevole effetto ottico. Gli Alesina e i garzoni non usavano il filo per

determinare la pendenza verso la canaletta centrale (u rusé): bastava un colpo d’occhio.La sabbia utilizzata, in periodi a rischio pioggia, era quella del Po, ma in piena estate si preferiva la sabbia della Scrivia poiché teneva bene il sasso nel momento dell’esecuzione e durante le battiture con il pistó.Ricordo di aver visto da bambino i selciatori al lavoro; stessa metodologia di Pisa e Acerbi nel 1995. Un ritmo cadenzato e rapido, con quella mano che dietro la schiena tastava il mucchietto di sassi preparato dal garzone, li soppesava, ne valutava le dimensioni e le

caratteristiche e poi sceglieva il sasso che serviva e lo si poneva nel punto giusto, il tutto in pochi secondi.Ebbi bisogno di lui come selciatore in un paio di occasioni.- Lo stemma in piazza dinanzi al castello. Nel 1985 volli creare quest’opera e mi rivolsi a Vittorio che tracciò la sagoma del simbolo di Castelnuovo e ci diede indicazioni su come eseguire l’opera senza far ricorso al cemento. Sassi bianchi, gialli, neri e rossicci raccolti a Po e alcuni verdi raccolti da me, Bertino Torti, Gianni Casasco e Gian Piero Vignoli calandoci nel letto del Borbera alle strette di Pertuso.Ora lo stemma ha necessità di un ripristino, come del resto avveniva ogni 5-10 anni con i selciatori lungo le vie consumate dalle ruote cerchiate di ferro dei carretti.- Nel 1995 la chiesa campestre di San Damiano era già ristrutturata, ma mancavano ancora vari interventi.Chiesi a Mario Acerbi e a Vittorio se volevano occuparsi della selciatura dell’area circostante. Pienamente d’accordo!

Creato il fondo ci organizzammo con tre auto per due giorni e andammo a riempire decine di secchi a Po, sia nella cava di Duilio Galasco sia sul greto. Ciotoli piccoli, neri, bianchi e gialli e sassi piu grandi con un lato piatto quadrato. I primi per creare il sagrato con la

croce centrale, gli altri per la scalinata e la formazione dell’atrio che introduce all’area di ristoro con tavolone e sedili in pietra.Un lavoro perfetto, con Simonelli e Moretti a far da garzoni.Poi i nostri incontri si sono rarefatti, a parte quando volle donarmi gli strumenti da sulé che depositai nel Museo contadino delle scuole medie, museo che purtroppo non giunse a compimento per testimoniare mestieri e attrezzi di un tempo finito per sempre.La sua vita ha conosciuto un momento tragico, la scomparsa prematura del figlio Franco, un veterinario capace e stimatissimo che aveva la stessa disponibilità e generosità del padre. Quanti falchi, civette, tartarughe, aironi e altri animali feriti gli ho consegnato e mi ha curato senza mai volere una lira!

Anni trenta. Accovacciati, da sinistra, Alfredo Alesina, Ma-rio Acerbi, Paolino Berri e il tredicenne Vittorio Pisa.

1995. Dinanzi alla facciata di San Damiano, Vit-torio Pisa a sinistra, con a fianco Mario Acerbi. Impugnano due attrezzi fondamentali: il pistone e il martello a penna per scavare e poi per bat-tere il sasso.

• Si diploma al liceo scientifico tecnologico “Marconi” di Tortona

• All’Università Cattolica di Milano consegue la laurea in linguaggi dei media

• A Leeds nel nord dell’Inghilterra segue un corso di inglese e successivamente il master in International Marketing Management

• Attualmente lavora in una multinazionale che opera nel settore dei prodotti di bellezza

IL PERCORSO

L’assegno di natalità, cosiddetto “Bonus Bebè”, è un contributo mensile che spetta alle famiglie con Isee non superiore a 25000 euro a partire dal mese di nascita o ingresso in famiglia per ogni figlio nato, adottato o in affido pre-adottivo. L’Inps con la circolare nr. 50 del 19 marzo scorso ha confermato la validità dell’iniziativa. I requisiti per poter aver diritto al Bonus sono i seguenti: residenza in Italia e convivenza del genitore richiedente con il minore; cittadi-

nanza italiana o comunitaria, cittadine extracomunitarie in possesso dello sta-tus di rifugiato politico e protezione sussidiaria; cittadine extracomunitarie in possesso del permesso di soggiorno UE, Isee del nucleo famigliare. La misura del contributo è di 80 euro mensili per un massimo di 12 mesi per i nuclei che hanno un indicatore Isee minorenni dai 7 ai 25 mila euro. Raddoppia a 160 euro mensili sempre per 12 mesi per un indicatore Isee inferiore a 7 mila euro.

• Estate RagazziSi apriranno le iscrizioni per l’edizione 2018 dell’estate ragazzi per il mese di luglio organizzata dall’Unione Bassa Valle Scrivia. Oltre alle strutture tradizionali dei centri sportivi, della scuola e della piscina, verranno proposte nella programmazione generale alcune gite soggiorno, viaggi alla scoperta della natura e visite sul territorio. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla segreteria del Comune di Castelnuovo Scrivia.

• Il Bonus Bebè per l’anno 2018

Page 5: Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia ... · Anche Castelnuovo. fra i 2000 luoghi La farfalla che. vive venti giorni La XX edizione. dal 18 al 20 maggio. A PAGINA

8 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2018

Persone Incontri /di Elda Lanza

Il cartelloneDopo anni di calma piatta, con Cantiere Cul-

tura la nostra Biblioteca ha ripreso il proprio ruolo di cultura e di divulgazione, non soltanto nell’accurata e aggiornata proposta di libri, ma attraverso un calendario fitto di incontri e di ma-nifestazioni, che si succederanno durante l’esta-te, prima, intorno e a seguire la prossima Festa Medievale (19/20 maggio). Quindi non bade-remo alla successione cronologica degli eventi proposti – ci saranno indicati dai vari manifesti relativi a ogni singolo evento – ma cercheremo di capire che cosa ci aspetta e quanto saremo disposti a condividerne le intenzioni: perché ade-rire a queste iniziative è un gesto civile di libertà, di intelligenza e di amore per il nostro paese.Iniziamo dalle Invasioni Digitali, a cura di Fabrizio Todisco e Marianna Marcucci, che si sono svol-te lo scorso week end: una visita guidata nel pa-ese, tra opere conosciute o trascurate, per avvi-cinare anche i giovani alla bellezza, alla storia e alla cultura del paese dove viviamo attraverso i social media: un gioco dei ruoli, messo a punto da Claudio Cherasco, davvero avvincente.Il 12 maggio arriva in bicicletta da Port St. Marie la delegazione francese: sapremo come acco-glierli e festeggiarli. Sulla Festa Medievale ci ag-giorneranno, ma sin da ora sappiamo che sarà ricca di proposte e di mostre sugli antichi me-stieri, le vecchie ceramiche, le tinture vegetali, guidati dalle belle Mostre delle scuole elemen-tari e medie, sotto la guida degli insegnanti.Interessante una mostra di pittura itinerante, dove ogni pittore si sceglie l’angolo che vuole dipingere per i posteri: il titolo, Il Medioevo che verrà, è indicativo dell’intenzione di lasciare qualcosa che ci è appartenuto, anche soltanto la bellezza di un fiore. Dopo il successo del-lo scorso anno ricominciano a fine maggio le Letture notturne, aperte a chiunque abbia un libro nel cuore che desidera condividere: ci aspettiamo molta partecipazione. Se queste iniziative riguardano tutti, altre più eccentriche riguardano chi ha muscoli e spirito competiti-vo: una bella gita a Scrivia in mountain bike; quattro camminate nordic walking, precedute da una lezione teorica/pratica di un maestro; una passeggiata notturna con gli occhi puntati al cielo. Sono previste – e questa è davvero una novità da applausi – quattro serate di ci-nema all’aperto nel cortiletto della Biblioteca. Con la presentazione di due libri interessanti: l’11 maggio in biblioteca “Il naufragio” di Anto-nio Zinni e in Sala Pessini, il 18 maggio, “Torto-na e Castelnuovo” di Italo Cammarata.E già presentato ma sempre importante e pre-sente “Il restauro dell’arte” di Antonello Brunet-ti, da non perdere. Siete pronti? Buona estate a tutti!

Il basket castelnovese ha un futuro che si prospet-ta roseo. Glissando sulle motivazioni per cui si

utilizzi questo termine per indicare aspettative po-sitive è certo che il Bcc, allo stato attuale, si declini essenzialmente al femminile. È indiscutibile che i successi della prima squadra, ormai al terzo anno di serie A2, e con risultati sempre più lusinghieri,

siano stati un traino importantissimo per il vivaio biancorosso; anche con questo quindi si spiega il fatto che negli ultimi anni siano molte le giovani giocatrici approdate a Castelnuovo da Alessandria e dintorni, da Voghera, perfino da Biella.Piace, evidentemente, il progetto di provare a co-struire, con il tempo che si renderà necessario, in casa una formazione che possa valere la categoria senza dover ricorrere esclusivamente ad innesti

esterni che si sono resi necessari per costruire il roster e che, grazie all’ottima sinergia tra lo staff tecnico ed il ds Franco Balduzzi, nella gran par-te dei casi si sono rivelati azzeccati ma che com-portano un esborso non indifferente per le casse, purtroppo non troppo capienti, del sodalizio ca-stelnovese. Proprio in quest’ottica si collocano i

buonissimi risultati ottenuti, in questi anni dalle formazio-ni giovanili che sono sfociate nell’exploit di quest’anno delle under 16 che sono salite sul tetto del Piemonte, suc-cesso peraltro doppiato con la conquista anche del titolo nel 3 contro 3. Vittoria che va a colmare quella differenza nei confronti dei maggiori sodalizi torinesi (Moncalieri, Cus, Venaria). Quest’anno le ragazze, sotto la guida di Balduzzi, in questo caso in versione coach, sono riuscite

ad invertire il trend ed a impersonare il ruolo del rullo compressore, relegando le big di Torino e dintorni a quello di comprimarie.Le cifre (17 vittorie su 18 partite) parlano chiara-mente e raccontano di un dominio netto durante tutto l’arco della stagione, con la sola Venaria che ha dato l’impressione, solo per un breve arco di tempo però, di poter mettere in discussione la su-premazia delle giraffe.

Basket: Under 16 femminilecampione piemontese

#Invasioni digitali: missione compiutaSabato 5 maggio un gruppo di giovani studenti delle classi seconde della scuola media, accompagnati da

alcuni visitatori e volontari del Cantiere Cultura, ha partecipato alla prima invasione digitale castelnovese.#InvasioniDigitali è un progetto nazionale ideato nel 2013 da Fabrizio Todisco e Marianna Marcucci, esperti di beni culturali, che nasce dalla semplice idea di invadere un museo, un sito archeologico, un centro storico condividendo l’esperienza attraverso i social network.L’iniziativa ha molteplici scopi: promuovere le bellezze artistiche e culturali del territorio attraverso la condivisione

di immagini a favore della diffusione della cultura e dei luoghi in cui viene prodotta e conservata; aumentare e stimolare l’utilizzo delle nuove tecnologie applicate alla cultura innescando nuove modalità di gestione, conservazione, tutela, comunicazione e valorizzazione delle risorse; creare nuove esperienze attive di visita dei siti culturali.Invasioni digitali inoltre è un modo per avvicinare i giovani, che fanno un uso quasi esclusivo dei social media per accedere all’informazione, alla cultura e alla conoscenza dei beni artistici e culturali del territorio in cui vivono.Da Aosta ad Atene si è svolta dal 20 aprile al 6 maggio la sesta edizione di Invasioni Digitali: in

questi anni oltre 2000 luoghi di cultura sono stati visitati da migliaia di persone che hanno condiviso l’esperienza sui propri social.“Seeds for culture” è il nome della campagna 2018 e i nostri ragazzi, con il coordinamento di Claudio Cheirasco capo invasore per il tortonese e il prezioso contributo di Antonello Brunetti, hanno “seminato cultura” organizzando una coinvolgente visita guidata lungo le vie del centro. L’invasione è stata l’occasione per introdurre la tradizionale festa medievale: i giovani ciceroni hanno presentato i reperti esposti nella sala didattica archeologica, messo un evidenza i caratteri medievali ancora chiaramente leggibili sulle facciate degli edifici di via Fornasari, parlato del Castello Podestarile e della Parrocchiale che si elevano su Piazza Vittorio Emanuele II e spiegato di come il gualdo, “l’oro blu”, fece la fortuna di Castelnuovo fra il XIV e il XVII secolo.L’iniziativa è stata un importante momento di formazione che ha consentito ai ragazzi di partecipare attivamente alla vita culturale del paese e un modo originale e per promuovere il ricco patrimonio artistico.