Mensile di Giugno

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SAMBONIFACESE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVII - N.06 GIUGNO 2013 - stampato il 10/06/2013 VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744 [email protected] - www.laltrogiornale.net Come nell'autunno 2010 sono ancora la pioggia e i fiumi a spaventare l'Est Veronese. Le straordinarie precipitazioni abbattutesi sul Nord Italia lo scorso 16 maggio hanno causato esondazioni e danni. E’ stato così che i comuni di Monteforte d’Alpone, San Bonifacio e Soave si sono ritrovati a dover fare nuovamente i conti con ciò che, da quel novembre 2010, è stato fatto e ciò che invece è rimasto incompiuto. A questo punto, quindi, passata l’emer- genza, è tempo di “fare” e di affrontare una volta per tutte gli interventi progettati. Servizio all’interno

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Mensile di Giugno Sanbonifacese

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SAMBONIFACESEPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVII - N.06GIUGNO 2013 - stampato il 10/06/2013

VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744

[email protected] - www.laltrogiornale.net

Come nell'autunno 2010 sono ancora la pioggia e i fiumi a spaventare l'Est Veronese. Le

straordinarie precipitazioni abbattutesi sul Nord Italia lo scorso 16 maggio hanno causato

esondazioni e danni. E’ stato così che i comuni di Monteforte d’Alpone, San Bonifacio e

Soave si sono ritrovati a dover fare nuovamente i conti con ciò che, da quel novembre 2010,

è stato fatto e ciò che invece è rimasto incompiuto. A questo punto, quindi, passata l’emer-

genza, è tempo di “fare” e di affrontare una volta per tutte gli interventi progettati.

Servizio all’interno

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L Giugno 2013 3

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza GraficaMario Franchino

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le vostre

SAN BONIFACIO

“Ok alla colonnina”Sono un cittadino di Verona,ho letto con interesse l'arti-colo sul vostro giornaleriportante l'inaugurazionedella colonnina di ricaricaper veicoli elettrici avvenu-ta il 28/4/2013 a San Boni-facio. Durante il mese di maggioho avuto a disposizione unaRenault Zoe (veicolo elettri-co) per una intera giornata eho provato a ricaricarlapresso la vostra colonnina a380V 32A.Il nostro sindaco Tosi,

essendo più interessato adaltre "faccende", che adoccuparsi di mobilità soste-nibile, non ha ancora instal-lato alcuna colonnina per laricarica di veicoli elettrici.Siete i primi - e per ora gliunici - ad avere installatouna colonnina di ricarica inVerona e provincia!!!Un grande plauso per lavostra iniziativa!Grazie

Dott. Massimo Pinelli

“I veri campioni”Sono trascorsi quarant’anni da allora. Le pian-te erano più verdi, l’azzurro del cielo più inten-so e l’aria era più respirabile sicuramente. Poic’erano le stagioni che ora non ci sono più.Quarant’anni fa avevo 17 anni. Ero allo stadioe tifavo Milan. Sono uscito piangendo. Aveva-mo perduto lo scudetto della stella. Ora, io noncredo ci siano state tante date ricordate qui danoi, come quella. Certo, l’evento è stato gran-de, l’Hellas ha giocato una partita stupenda. IlMilan era stanco morto e credeva ( erronea-mente) di non aver bisogno di impegnarsi piùdi tanto. In fondo 5-3 equivale ad un semplice2-0. Sai quante provinciali hanno battuto legrandi anche con punteggi più ampi? Eppure,nulla di straordinario da raccontare per quaran-t’anni. I giocatori come Zigoni, Mascetti, Sire-na, Maddè, Luppi, Bergamaschi, sono statigrandi comunque, indipendentemente da quel-la partita. E sminuisce pensare di essere grandiperché in fondo, diciamo la verità, abbiamofatto perdere uno scudetto al Milan. Noi inrealtà non abbiamo vinto nulla. Solo una parti-ta. La grandezza non è in ciò che abbiamovinto ma in quello che abbiamo fatto perdereagli altri. Io, seppur milanista dalla nascita,amo la mia città Verona e ho sempre avutogrande stima per l’Hellas, che ha accompagna-to la mia gioventù nelle sue combattute, a volteepiche partite. Ha avuto dei giocatori indimen-ticabili per bravura e per serietà. Ma ora basta.Teniamo quella partita in uno scrigno, dove siconservano le cose preziose. E questo scrignonascondiamolo nel cuore. Non facciamo di unbel ricordo uno slogan, non ripetiamolo all’in-finito, magari per sfottò. I ricordi non gelosa-mente custoditi si disperdono al vento deltempo. E perdono importanza. Ora pensiamo alfuturo. L’Hellas è una grande squadra e devemirare in alto, pensare con umiltà, ma conquella dei campioni veri. Ora pensiamo allanostra vittoria più che alla sconfitta degli altri,pensiamo a ciò che conquistiamo e non a ciòche abbiamo tolto agli altri. Questi sono i vericampioni. E i veri campioni mettono pace nellosport. Forza Hellas.

Franco Guidoni

HELLAS

ettereMi chiamo Alessandro Pachera,un papà separato.Da temposono simpatizzante dell’Asso-ciazione genitori separati paripotestà di Verona. Mi sento indovere di approfondire l’argo-mento inerente la gestione sco-lastica dei figli dei genitoriseparati. La norma vigente è molto chia-ra, con l’introduzione dellalegge 8 Febbraio 2006, n.54 chedi fatto modifica l’art. 155 cc,cita: “le decisioni per maggioreinteresse per i figli relativeall’istruzione, all’educazione ealla salute sono assunte dicomune accordo tenendo contodelle capacità, dell’inclinazionenaturale e delle aspirazioni deifigli”. Con l’aiuto dei professio-nisti del settore scolastico hoconstatato che la situazionenella nostra città non è poi cosìdrammatica. Tuttavia mi sentodi poter affermare che c’è anco-ra molta strada da percorrereper arrivare al perfezionamentodel sistema scolastico. Purtrop-po quando due genitori si divi-dono, questo raramente avvienein maniera pacifica e moltospesso i figli diventano oggettodi contenzioso tra i due genito-ri. Per questo motivo spesso cisi rivolge al giudice per chiede-re aiuto laddove gli ex coniuginon riescano a mettersi d’accor-do e trovare un punto d’incon-tro. Chi ci rimette sono i figliperché si ritrovano catapultatiin un mondo che non gli appar-tiene e vi sono entrati a far partetroppo in fretta. L’istituzionescolastica ha un ruolo moltoimportante e spesso deve filtra-re gli attriti che si manifestanotra gli ex coniugi. Nelle scuole

veronesi si è iniziato a richiede-re all’atto dell’iscrizione scola-stica del proprio figlio la doppiafirma dei genitori, un traguardoimportante, mirato alla valoriz-zazione del concetto di famigliaper garantire equità e pariopportunità per entrambi i geni-tori. Purtroppo spesso accadeche un genitore iscriva di suaspontanea volontà il figlio aduna determinata scuola senzaprima averne discusso con l’al-tro. A tal proposito propongo echiedo a tutti i dirigenti degliasili nido, di applicare le regoledettate dalla legge anche neiloro istituti, per far sì che questiepisodi si verifichino sempremeno. In questa società vieneancora troppo poco valorizzatala famiglia, e le scuole tendonoancora ad appoggiarsi alla figu-ra materna come strumentoprincipale di comunicazione traistituto ed ambiente familiare.Questo atteggiamento tende acreare conflitti tra istituzione epapà. Io vorrei strappare unapromessa a tutti i dirigenti sco-lastici delle scuole dell’obbligoe degli asili nido: creare unasorta di doppia documentazioneper ciò che riguarda la pagella etutti gli avvisi importanti trascuola e famiglia. Molti deipapà separati non sanno nem-meno quando il figlio andrà ingita piuttosto che in visita almuseo. La scuola non può nega-re al genitore non affidatarioinformazioni e notizie circa ilrendimento scolastico, le assen-ze, i comportamenti e più ingenerale la condotta del figlionelle relazioni con i compagni econ i docenti.

Alessandro Pachera

DIRITTI

“A noi padri separati...”

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Giugno 2013 4A tutto Gusto

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Come nell'autunno 2010sono ancora la pioggia e ifiumi a spaventare l'EstVeronese. Le straordinarieprecipitazioni abbattutesi sulNord Italia lo scorso 16maggio hanno causato eson-dazioni e danni, oltre a farsalire la rabbia della gente.Stavolta è stata San Bonifa-cio a rischiare di più, conl'Alpone che per ore ha tenu-to in apprensione cittadini,autorità e Protezione Civile.Facciamo quindi un breveriassunto di quelle ore. L'al-lerta inizia nella tarda matti-nata di giovedì 16 maggio, leforti piogge che incessanticadono dalla notte hannofatto innalzare i livelli diAlpone, Tramigna e Chiam-po. Verso mezzogiorno ilPonte della Motta vienechiuso al traffico e vengonosistemate le paratie per evi-tare che l'acqua possa river-sarsi verso la piazza o sullazona del parcheggio Palù. Ivolontari della protezioneCivile iniziano a lavorareincessantemente. A mezzo-giorno le notizie che arriva-no da Soave e Montefortesono preoccupanti: l'acquacomincia ad allagare tavernee scantinati. A San Bonifaciol'Alpone cresce, verso le

13.00 supera il livello delponte della Motta e la statale11 viene chiusa al traffico inlocalità Villanova. E' nelpomeriggio che la situazionediventa drammatica: l'Alpo-ne è sempre più alto, arrivan-do a lambire le travi in ferroben più alte del livello stra-dale, i primi rivoli comincia-no a scender verso PiazzaCostituzione; a Villanova ilfiume esonda e l'acqua arrivasulla strada. L'unità di crisi èriunita presso il Municipio el'apertura del bacino di SanVito di Locara purtropponon è stata risolutiva. Inizia-no ad arrivare i mezzi anfibied è tanta la gente che siassiepa sugli argini dell'Al-pone, preoccupata per l'on-data di piena attesa in serata.Ondata che puntuale arriva ela forza è talmente travol-gente che a Villanova l'Alpo-ne, a ridosso della Statale 11,rompe l'argine per una venti-na di metri e si riversa nellapiana sottostante, allagandoun concessionario auto earrivando a mettere a rischioil Palaferroli e le abitazionicircostanti. una ventina lefamiglie evacuate e costrettea passare la notte presso lapalestra di Prova, attrezzataper l'emergenza. La rotturadell'argine porta ad un inevi-tabile abbassamento dellivello dell'Alpone, per tutta

la notte tecnici e volontarihanno lavorato per ripristi-nare l'argine abbattuto dallafuria del fiume. Il giornodopo il pericolo maggioresembra scampato, ma rima-ne alta l'allerta e continual'opera di ricostruzione del-l'argine. Nella serata divenerdì anche la paura sem-bra passata, non ha piovutoper tutto il giorno, ma resta-no i danni, resta la frustra-zione dei cittadini che neigiorni successivi continuanoa recarsi sull'argine dell'Al-pone per controllarne illivello, mentre è di questigiorni la notizia che il “casoponte della Motta” approda aRoma per trovare una solu-zione che impedisca futuripericoli.

La Protezione Civile e isuoi volontari sono stati trai protagonisti più impegnatinelle ore in cui la pioggia el'Alpone hanno messopaura a San Bonifacio.«Sono stati due giorni diffi-cili – spiega il coordinatoredella Protezione Civile diSan Bonifacio RenatoLovato -. Mai avevo visto illivello dell' Alpone arrivarecosì in alto». Lovato haaccettato di raccontarecome i volontari hanno vis-suto l'esperienza dell'eson-dazione e della rottura del-l'argine. «Nonostante lapioggia insistente - raccon-ta Lovato -, la mattina del16 maggio l'Alpone era increscita, ma la situazionenon sembrava allarmante.

Situazione che però è peg-giorata verso mezzogiorno,quando abbiamo iniziato ametterci in contatto con leautorità competenti, piazza-re le paratie e prepararci adintervenire». Sono stati unatrentina i volontari sambo-nifacesi entrati in azione.«Il momento in cui si ècapito che il fiume avrebbepotuto esondare e che c'eraun concreto rischio di rottu-ra degli argini è stato versole ore 13.00. Nel pomerig-gio mentre l'Alpone conti-nuava a salire abbiamo ini-ziato ad allertare la popola-zione in attesa dell'ondatadi piena prevista per laserata». Piena che non si èfatta attendere e ha provo-cato la rottura dell'argine a

Villanova. «Sono state unaventina circa le personeaccolte presso la palestra diProva e che i volontarihanno assistito fino al gior-no dopo, quando l'emergen-za è terminata». Due giornidi allerta quelli vissuti aSan Bonifacio che rischia-no di ripetersi se non cisaranno interventi signifi-cativi. «Sarebbe necessarioripulire il letto dei fiumi eliberarlo dalle piante pre-senti – continua Lovato -,lasciando però le radici;così come sarebbe impor-tante avere più cura dellenostre colline e diminuire illoro disboscamento, anchequesto porta ad innalzare illivello dei fiumi dellazona». L'ultimo pensiero èrivolto alla prevenzione,come è possibile, in caso digrandi precipitazioni, perun cittadino conoscere lareale situazione e saperequando può insorgere unpericolo. «E' sempre diffi-cile fare delle previsioniesatte al 100% - concludeRenato Lovato -, però incondizioni di forte piovosi-tà sarebbe importante colle-garsi al sito internet del-l'ARPAV, aggiornato quasiin tempo reale, dove si pos-sono reperire tutti i dati sulmeteo e sui livelli idrome-trici».

Giugno 2013 6CRONACHE

La pioggia spaventa ancora l’Est veroneseALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013

Servizi diMatteo Dani

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IL SINDACO

«Preciso innanzitutto chenon è competenza del sinda-co, o dei politici, decidere dirompere argini, né tantome-no di allagare campagne.Nel 2010, con il livello d’ac-qua sopra l’impalcato delponte, in previsione di unatracimazione oltre le barrie-re in legno posate per conte-nere l’eccesso d’acqua sulponte stesso, con il conse-guente allagamento di tuttoil paese, l’ipotesi ventilatafu l’eventuale smantella-mento delle barriere in legnodalla parte meno abitata, cheavrebbe ovviamente causatodanni, ma di entità contenu-ta. Il motivo non fu la suddi-visione della popolazionesambonifacese in cittadini diserie A e di serie B. Per for-tuna l’intervento non funecessario nel 2010 e nep-pure durante gli eventi suc-cessivi, visto che il GenioCivile, sentito il prefetto, nei

momenti di emergenza deci-se di allagare l’invaso di SanVito. La pulizia degli alvei edegli argini e gli interventiprevisti con progettazioneprecedente agli aventi allu-vionali dl novembre 2010sono a carico della Regione,tramite il Genio Civile. E’risaputo ormai da tutti che lagara è stata espletata e l’ini-zio dei lavori era statoannunciato subito dopoPasqua. Malauguratamente,le condizioni climatichehanno impedito la partenzadei lavori. Il “nulla cosmi-co” è solo conseguenza didisinformazione. Nel frat-tempo, il Genio Civile non èstato con le mani in mano:sono stati effettuati numero-sissimi interventi di messain sicurezza di Soave eMonteforte, rientranti nellesomme urgenze dellaRegione per i danni conse-guenti agli eventi alluviona-li. Nessuno ha incolpato la

Sovrintendenza di averbloccato i lavori previsti dalprogetto messo in gara dalGenio Civile, tant’è veroche quel progetto ha il pare-re positivo anche da partedella Sovrintendenza stessa.L’azione intrapresa dall’am-ministrazione comunaleriguarda esclusivamente lamessa in discussione delprovvedimento con il qualeviene vincolato il ponte perl’ipotizzata impossibilità diintervenire sul manufattoper mettere in sicurezza ilnodo idraulico. Ma anchequesto aspetto è stato chiari-to e superato durante l’in-contro al tavolo istituzionalecostituito dal Prefetto diVerona, che si è riunito il 22maggio. In quell’incontro,la sovrintendente di Veronaha dichiarato che la prece-denza deve essere data allasicurezza e si è pertantomessa a disposizione peresaminare proposte proget-

tuali che prevedano lo spo-stamento del ponte al disopra del livello degli argini.Il prefetto ha quindi datoindicazioni al Genio Civileperché desse immediataattuazione al progetto disistemazione dell’alveo econsolidamento degli arginidel fiume Alpone nel trattodel centro urbano. Al tempostesso, sono stati sospesi gliinterventi previsti nell’ap-palto per il consolidamentodel ponte, in attesa che siapresentato un progetto divariante che preveda lo spo-stamento dello stesso sopragli argini. Per quanto riguar-da i bacini, abbiamo conforza richiesto alla Regioneche si attivi per i progetti e ilreperimento dei fondinecessari. I tre sindaci diSan Bonifacio, Soave eMonteforte hanno anchepromosso una petizione conraccolta firme inviata inRegione, contenente proprioqueste richieste. La delusio-ne, anzi amarezza, è chedopo averne data ampiacomunicazione a mezzostampa, per iscritto e trami-te i tabelloni luminosi amessaggio variabile a SanBonifacio siano state raccol-te appena un centinaio difirme…L’importante sem-bra sia lamentarsi generica-mente e senza cognizione dicausa. Ora fortunatamenteabbiamo un ulteriore sup-porto alle nostre richiestedalla delibera di Consigliodi giovedì 23 maggio. Quin-di, i rappresentanti dei citta-dini il loro dovere l’hannofatto. Dopo tutto quello cheho intrapreso per risolvere ilproblema del nodo idraulicodel ponte della Motta,vengo ripreso per lamentar-mi di non aver visto realiz-zato un intervento cheavevo fortemente voluto eche strumentalmente vienedefinito devastante. Per

capire, basta andare a vede-re il ponte realizzato a Mon-teforte, identico a quello chesarebbe stato realizzato qui.Alto 6 metri? L’altezza èquella esistente degli argini.I costi erano rilevanti, nontanto per il ponte nuovo,quanto per l’allargamento diotto metri dell’alveo delfiume, allora richiesto dalGenio Civile, con il conse-guente allungamento delponte attuale, che dovevaessere mantenuto per richie-sta della Sovrintendenza chene aveva autorizzato il sol-levamento. Di conseguenza,sarebbe rimasto solo pedo-nale e ciclabile. Quanto alla politica e all’in-teresse di pochi, ha proprioragione. Infatti, quei consi-glieri che nell’ottobre del2003 si dimisero, dopo avervotato una mozione chetoglieva la conformità urba-nistica al progetto del ponte,avevano prospettato unasoluzione diversa per il solofatto di spostarne più a vallela posizione. Perché? Peravere l’accesso allo stesso,non più dalla viabilità attua-le, ma attraverso una nuovaviabilità, che avrebbe com-portato come conseguenza

l’urbanizzazione di unazona agricola…Ritengo ver-gognoso che tutta unacomunità venga tenuta algiogo dell’ansia per la pro-pria sicurezza per colpadella ricerca spasmodica diqualcuno di curare i propriinteressi e quelli degliamici, peraltro, e per fortu-na, senza riuscire nell’inten-to, ma causando un dannoincalcolabile alla comunità,a cominciare dai circa 3milioni di euro destinati alponte della Motta e persi,scippati a San Bonifacio,perché la Regione ha ritiratoil finanziamento dopo leinerzie nell’attuazione delprogetto finanziato. Comevede, cara cittadina, il suosindaco ha sempre cercatocon tutte le sue forze di faregli interessi della nostracomunità. Naturalmente,scontrandosi spesso con ilimiti e gli impedimentiimposti dal momento attualedi scarsezza di fondi e dallapesante burocrazia chegrava sugli enti locali. Ma ionon sono una persona che siscoraggia e mi batterò conla tenacia che mi contraddi-stingue fino alla soluzionedei nostri problemi».

Giugno 2013 7CRONACHE

Un cittadino chiede. Il Sindaco rispondeALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013

LA LETTERA

Caro Direttore,sono una sanbonifacese diserie B perché ho avuto lasfortuna (o la fortuna,dipende dai punti di vista)di decidere di abitare nelquartiere Motta vicino alfamigerato ponte che adogni piena ci fa tremare. Diserie B perché i nostri poli-tici due anni fa avevanodeciso di allagarci perché

rappresentavamo il maleminore, strano come non glisia venuto in mente di alla-gare più in là nei campi.L'aspetto più grave di tuttaquesta storia è che ci ritro-viamo a parlarne dopo dueanni e mezzo e dopo l'enne-simo disastro. Cosa è statofatto dal 2010? Il nullacosmico. Nonostante nume-rose richieste dai residentidi pulire almeno l'alveo del

fiume, ci sono ancora idepositi di ramaglie dell'al-luvione del 2010. I bacininon sono stati realizzati. Ilponte è ancora lì. LaSovrintendenza lo dichiara,d'ufficio, di interesse stori-co perché nessuno dalComune ha fatto ricorso neitempi consoni, ma gliamministratori incolpanola Sovrintendenza di averbloccato i lavori ( lavori di

un progetto del 2010).Aggiungiamo la beffa che inqualsiasi occasione il Sin-daco tira fuori: il progettodel viadotto alto 6 metriaccusandoci di averglielobocciato (lo avevano boc-ciato i suoi stessi consiglie-ri). Trattasi di un'operadevastante dal punto divista economico e ambien-

tale. Basterebbe far ritirarel'interesse storico allaSovrintendenza, lasciare ilponte e alzarlo o sostituirlocon uno mobile di ugualdimensione lasciando intat-to questo quartiere medie-vale. Pulire l'alveo e rinfor-zare gli argini fino ad Arco-le. Ci aspettiamo questodalla nostra amministrazio-

ne. I bacini sono competen-za della Regione. Lavoria-mo insieme tra Comuniaffinché vengano realizzati!Il problema è che c'è dimezzo la politica, e i politi-ci dovrebbero fare sceltecoraggiose, per il benedella comunità e non deipochi.

Catiuscia Vecchiato

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Giugno 2013 8CRONACHE

Gli scorsi 16 e 17 maggioSoave ha rivissuto per unmomento l’incubo alluvio-ne. Il sindaco Lino Gamba-retto spiega il lavoro svoltoin quei giorni: «Comeamministrazione comunaleci siamo mossi in manieraprecisa e puntuale. Abbiamopartecipato a diversi incon-tri istituzionali dove abbia-mo segnalato tutto ciò cheabbiamo rilevato in queigiorni. E' pronta una rela-zione precisa relativa sia ailavori che sono stati fatti siaa quelli che secondo noisono da realizzare». I lavori sono stati collaudatinel peggiore dei modi maforse questo servirà perapporre migliorie e capiredove agire. «Solamente con l'acqua pur-troppo ci siamo resi conto di

alcune cose. Abbiamo fattouna relazione per il GenioCivile ed una per Alta Pia-nura Veneta, due enti concompetenze sui corsi d'ac-qua - prosegue Gambaretto -. Abbiamo due situazioniparticolari, una riguarda ilTramigna, con tutti i lavoriche sono stati fatti. Sottol’aspetto statico hannocomunque garantito la tenu-ta e abbiamo avuto modo divederlo dato che acqua eraarrivata a 25 cm dal traci-mamento. Il bacino Mainen-te ha funzionato perchésiamo riusciti a scaricarel'acqua che altrimenti sareb-be arrivata in paese. Abbia-mo messo in evidenza ilfatto che le idrovore nonpossono essere trasportatein emergenza per cui saran-no posizionate in maniera

definitiva. La paratoia allaconfluenza con l'Alpone hafunzionato egregiamente. Cisono stati dei problemi elet-trici ma intervenendo con igeneratori si è riusciti achiuderla ed aprirla. Al di làdelle paratoie l'acqua traci-mava mentre noi eravamoancora in situazione di sicu-rezza. L'altra situazione –aggiunge ancora Gambaret-to - riguarda la zona diS.Matteo che riceve tuttal'acqua di scolo dei campi apartire da S.Vittore. Nellarelazione ho sollecitato l’in-tervento di Alta PianuraVeneta, essendo il problemadi loro competenza. Abbia-mo fatto anche una verificaassieme agli agricoltori percapire se nell'emergenzafosse possibile far scorrerel'acqua nei campi. Dobbia-

mo mettere in una situazio-ne di tranquillità i cittadiniperché giustamente sonomolto preoccupati». Unasituazione di emergenza chefortunatamente si è risolta inpochi giorni. Moltissimefamiglie sono state comun-que colpite e danneggiate edhanno vissuti momenti divera paura. «Abbiamo avuto120 situazioni di famigliecolpite dall'acqua - continuail Sindaco -. Abbiamo poirilevato 5 frane in collina,già segnalate al Prefetto.Stiamo lavorando in manie-ra forte da una parte persistemare e potenziare lemisure di contenimento e

dall'altra per stimolare chideve fare qualcosa ad agirein modo concreto assumen-dosene le responsabilità».Un'emergenza rientrataanche grazie all'aiuto dimolti volontari del paeseche hanno messo a disposi-zione strumentazione e tantabuona volontà. «Devo rin-graziare tutti gli agricoltorie le persone volontarie checi hanno aiutato - concludeGambaretto -. Ci stiamomuovendo con i nostri citta-dini per creare un gruppo dipersone, soprattutto tra gliagricoltori, che nell'emer-genza sia in grado di attivar-si in tempi brevissimi grazie

ad una semplice comunica-zione via sms. Non voglia-mo creare una squadra diprotezione civile, per questosiamo già appoggiati allaVal d'Alpone che devo sem-pre ringraziare. In questaultima occasione per esem-pio hanno controllato l'idro-vora più importante cheteneva in sicurezza il paese24 ore su 24. Ora dobbiamocapire come muoverci per-ché abbiamo un piano diprotezione civile ma moltospesso quando le cose sisperimentano dal vivo ci sirende conto delle carenzedei piani scritti sulla carta».

Ludovica Purgato

L’incubo del 2010 torna a farsi sentireALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013 ALLUVIONE 2013

L’incubo alluvione, tornato a spaventare per alcuni momenti anche inquesto 2013, è stato allietato però da una buona notizia: sono disponi-bili i soldi per liquidare i danni dell’alluvione di novembre 2010 e unaparte per quelli che hanno subito quella a marzo 2011. «Alla fine di mag-gio tutti i cittadini che avevano presentato le fatture per danni nell’allu-vione 2010 sono stati liquidati poiché sono arrivati 597.000 euro dallaRegione che ci hanno consentito di saldare tutti, secondo quello che ave-vano dichiarato – afferma il sindaco Lino Gambaretto -. Lo scorso 27maggio ho saputo che dovranno arrivare anche i soldi in base all’accer-tato dai nostri tecnici dalle loro verifiche e non al dichiarato dai cittadini(circa 400 mila euro). M.G.M.

MONTEFORTE. Parte del paese sommerso per qualche giornoLo scorso 16 maggio a Monteforte e in tutto l’est veronese è tornato l’incubo alluvione del novembre 2010 e una parte del paese è rimasta sommersa per qual-che giorno. «Già dalla sera del 5 maggio avevo allertato la Protezione Civile e avvisato il dirigente scolastico e i presidenti delle scuole materne del paese che avreichiuso le scuole in caso di pericolo – afferma il sindaco di Monteforte, Carlo Tessari -. Abbiamo così attuato il piano per le emergenze concordato con la Protezio-ne Civile il mese scorso. La situazione dell’innalzamento dell’Alpone è stata monitorata dalla mattina del 16, quando ho deciso quindi di allertare anche i vigili delfuoco. Fortunatamente – aggiunge il primo cittadino - stavolta i danni sono stati limitati ai piani bassi delle case soprattutto cantine, taverne e garage». Terminatal’emergenza, in prefettura a Verona si è tenuta una riunione dov’erano presenti i sindaci di tutti i comuni colpiti, il prefetto di Verona Perla Stancari, il questore ele forze dell’ordine, il Genio Civile, il Consorzio di Bonifica e rappresentati dell’autostrada Serenissima. «In quella sede – continua Tessari - ho affermato che senon si procede nei tre stadi d’intervento (bacino di laminazione alla Colombaret-ta, allargamento del bacino di Montebello e sistemazione del ponte della Motta)noi saremo sempre in preallarme a ogni pioggia abbondante. Nel frattempo hoinvitato i cittadini colpiti dagli ultimi eventi a segnalare i danni che hanno ripor-tato, che abbiamo stimato intorno ai 600mila euro per le abitazioni, 60.000 europer la viabilità comunale e 50.000 euro per l’emergenza. Il mio rammarico è chefinora il governatore del Veneto Luca Zaia non abbia preso contatto ancora connessun comune colpito da quest’ennesima alluvione. Nel frattempo ho preparatoun documento da inviare a Zaia, al prefetto di Verona, all’assessore regionaleall’ambiente Maurizio Conte, all’autorità di bacino, alla Protezione Civile, al Con-sorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta e alla Provincia perché non possiamo con-tinuare a sopportare una situazione simile. Per ora c’è solo un progetto per laColombaretta e il resto è tutto da decidere. Intanto il territorio è stato deprezzatoe ho fatto un’ordinanza che le case che saranno edificate in futuro, i garage nondovranno essere costruiti sottoterra ma tutto sopra il livello del suolo».

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L’amministrazione comuna-le di Soave ha avviato unaserie di iniziative per tutela-re e valorizzare le frazionidi Castelcerino, Castelletto,Costeggiola e Fittà. In pri-mis la sicurezza dei cittadi-ni, in particolar modo deipiù piccoli... «I residenti diCastelletto protestavanoperché la staccionata dicemento che separa la ferro-via era ceduta - spiega ilconsigliere di minoranzaMatteo Pressi -. E' stata inqueste condizioni per unanno e mezzo, nonostante icittadini avessero avvisato ivigili e la rete ferroviaria.Non avendo ricevuto nessu-na risposta, i cittadini mihanno allertato e ho cosìscritto una lettera al troncolavori di Vicenza, che ha incarico la manutenzione diquesto tratto. Circa una set-timana dopo sono venuti asistemare tutta la zonarotta». Anche il SindacoLino Gambaretto era venutoa conoscenza del problematramite gli incontri nelle fra-zioni e aveva provveduto:

«Sono venuto a conoscenzadel problema molto tempofa e ho subito mandatocomunicazioni per sollecita-re la riparazione - aggiungeGambaretto -. Fortunata-mente ora la recinzione èstata sistemata». Sicurezzadei cittadini ma anche tuteladei diritti delle persone disa-bili che, a causa di barrierearchitettoniche, non riesco-no ad avere accesso al cimi-tero. «La Giunta ha iniziatoa progettare una sistemazio-ne di tutti i cimiteri. Toglie-remo la ghiaia dai vialetti e

tutte le altre barriere archi-tettoniche presenti» - illu-stra Matteo Pressi. Il Sinda-co Gambaretto aggiunge:«Il progetto è già pronto eapprovato sia dalla commis-sione edilizia che dallasoprintendenza, purtropponon sappiamo ancora se ciarriveranno finanziamenti.Se dovessimo avere ladisponibilità economicaquesta sistemazione avrà lapreferenza rispetto adaltro». Il giovane MatteoPressi ha un'altra propostada fare al Sindaco: «Sto ulti-

mando la proposta di modi-fica dello statuto del comu-ne in cui c'è scritto che ilconsiglio comunale si puòriunire solo all'interno delpalazzo municipale. Questoinfatti ci impedisce di fare ilconsiglio comunale nellefrazioni dotate tutte di unasala civica. Credo sia un attosimbolico davvero fonda-mentale per far capire lavicinanza del consigliocomunale a tutte le personeresidenti a Soave». Il Sinda-co Lino Gambaretto rispon-de: «Il palazzo comunale èil luogo dove vengono presele decisioni. Nel caso in cuici fossero questioni partico-lari riguardanti una data fra-zione da discutere in consi-glio allora può essere oppor-tuno riunirsi nelle frazioni.In caso dunque di esigenzeparticolari certamente ci sipuò riunire anche nelle saleciviche ma non può diventa-re la prassi, il consigliocomunale non può essereitinerante».

Ludovica Purgato

La Fidas di Castelletto com-pie 30 anni. Trent'anni didonazioni e servizio per glialtri, celebrati domenica 12maggio con l'inaugurazionedi un monumento posto nelpiazzale della chiesa. I bam-bini della scuola dell'infanziadel paese hanno recitato unelogio al donatore con unagoccia rossa appesa al collodavanti all'opera d'arte realiz-zata dall'artista soavese Clau-

dio Oliboni. «Il direttivo hascelto di deporre un'operadedicata al donatore, a tutti idonatori, non solo di sanguema anche di organi e midolloosseo – commenta il portavo-ce del gruppo Fidas sezionedi Castelletto -. Si è cercato ditrasmettere un messaggio achi si fermerà a guardare que-st'opera, è una frase di S.Gio-vanni Calabria patrono dellaFidas Verona. Vogliamo rin-

graziare coloro che hannoreso possibile la realizzazio-ne di questo monumento, inparticolar modo un grazieall'artista Claudio Oliboni peraver trasformato il nostromessaggio in un'opera d'ar-te». Claudio Oliboni, artistadi Soave e realizzatore delmonumento ha commentato:«L'opera ha una forma moltosemplice e simboleggia ildonatore che sostiene e dasperanza all'umanità intera».A scoprire il monumentodedicato ai donatori il Sinda-co di Soave Lino Gambarettoche ha concluso: «Celebria-mo oggi trent'anni di questaimportante realtà. Una realtàviva e fondamentale per ilpaese che si manifesta ognigiorno sempre di più. Voglioringraziare tutti gli apparte-nenti alla Fidas per aver volu-to e realizzato questa giornatadi festa. Queste persone ogni

giorno si mettono a disposi-zione degli altri donando ciòche è loro più prezioso: unaparte di sé stessi. Grazie dicuore». L.P.

Da pochi giorni si sonocompletati i lavori in piazzaCastagneti, ma c’è già chiha deciso di danneggiarla,come è accaduto in altrezone del centro storico. Ilsindaco Lino Gambaretto sivedrà così costretto a instal-lare delle telecamere nellezone a rischio per scovare icolpevoli. «Sono stati appe-na ultimati i lavori in zonadi Porta Verona e si sono giàvisti segni d’inciviltà emaleducazione. Dopo l’in-certezza iniziale, i lavorihanno ricevuto segni distima da parte degli abitantie dei turisti, ma qualcunodurante la notte decide disfregiare la zona perchéogni mattina quando passocon l’auto vedo questi segnidi vandalismo cioè auto chevolutamente entrano dentrole aiuole distruggendo i fiorie fanno manovre selvagge.Per ben cinque volte sonostate installate le pensiline

per gli autobus e sono stateregolarmente distrutte. Nelparco giochi registriamo unutilizzo selvaggio da partedei giovani, per non parlaredelle vignette oscene chedobbiamo continuare a rico-prire nella fermata degliautobus in centro sotto ilportico. Le auto che entranonelle aiuole stanno rompen-do gli impianti d’irrigazionee adesso dovremmo richia-mare la ditta per sistemarli.A questo punto – conclude ilsindaco - chiedo a chidovesse assistere a tali gestidi segnalarlo. Da partenostra installeremo una tele-camera, per difendere il ter-ritorio. Purtroppo un’ammi-nistrazione comunale nonpuò molto contro questi epi-sodi perché non può sorve-gliare tutte le zone interes-sate continuamente quindici sarebbe sempre il tempoper fare delle sciocchezze».

M.G.M.

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SOAVE. Le iniziative per valorizzare Castelletto, Castelcerino, Costeggiola e Fittà

Sicurezza innanzituttoIl Comune interviene

VANDALISMO

Telecamerein centro

CASTELLETTO

Fidas, trent’anni di donazioni

SOAVE. La “casetta” che distribuisce acquaLo scorso 26 maggio a Soave, in occasione della manifestazione Bimbinbici, èstata inaugurata la casetta per la distribuzione dell’acqua potabile in Foro Boa-rio a fianco del distributore del latte. «Il Comune – afferma Gaetano Tebaidi,assessore all’ecologia del comune di Soave - non ha dovuto sostenere alcuncosto: ha dato solo in comodato la piazzola. La casetta dell’acqua è un messag-gio che si vuole dare e un servizio che si vuole instaurare a fianco di quella dellatte per la nostra idea ambientalista. Grazie a questa saranno prodotti menorifiuti non acquistando le bottiglie d’acqua. Inoltre si sviluppa una nuova sensi-bilità al consumo dell’acqua del rubinetto poiché l’acqua del distributore siappoggia all’acqua comunale ed è filtrata e depurata pure in uscita con deiraggi UV per abbattere tutte le cariche batteriche ed è persino refrigerata. L’ac-qua, distribuita in bottiglie lavabili in lavastoviglie, potrà essere acquistata conle monete oppure si potrà usare una tessera ricaricabile venduta nel distributo-re a un prezzo ancora minore». L’acqua, naturale o gasata, proviene dall’ac-quedotto, filtrata con dei carboni attivi, immessa in un refrigeratore e gasatoree, in uscita, sottoposta ad una lampada UV che fa l’ultimo abbattimento batte-riologico.

La nuova taccionata

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É stata una lezione di vitadel tutto particolare quellacui hanno assistito gli alun-ni dell'istituto comprensivodi Colognola ai Colli, gui-dato dalla dirigente Dona-tella Merzari. A salire incattedra sono state, stavol-ta, tutte le forze dell'ordinedella zona che, attraversol'iniziativa denominata“Carosello delle divise”,hanno spiegato agli studen-ti in cosa consiste la loroazione sul territorio. Rea-lizzato in sinergia dalComune e dal Reparto VoloEmergenze onlus - specia-lizzato nelle operazioni disoccorso e di prevenzionedelle emergenze - con ilpatrocinio di Regione eProvincia, l'evento hariscosso un notevole suc-cesso tra gli allievi e hacentrato l'obiettivo delladirigente e dell’Ammini-strazione comunale che,mediante il “Carosello”,intendevano far capire aibambini della primariaDante Broglio e ai ragazzidelle medie Gino Fano, che

quanti indossano una divisasono un grosso punto diriferimento per tutti. Pro-prio sulla divisa è statafatta una riflessione preci-sa, insegnando agli studentia distinguere quella delleForze dell’ordine, dei mili-tari e del mondo del volon-tariato. Ciascun gruppo hamesso in evidenza come labuona collaborazione traloro porti a un soccorsotempestivo che, molto spes-so, salva la vita. Alla mani-festazione - cui hanno presoparte spiegando le propriefunzioni e i mezzi usati,Carabinieri, Guardia diFinanza, Croce Rossa,Vigili del Fuoco, Polizialocale e Stradale, Esercito,Aeronautica militare, Pro-tezione civile e Associazio-ne nazionale carabinieri incongedo - ha presenziato ilsindaco Alberto Martellettoche nel ringraziare la presi-de per la disponibilità, non-ché tutti i corpi militari, hacommentato «questo even-to offre la grande opportu-nità ai giovani e alla comu-nità di riflettere sull´impor-tanza del senso civico, dellacollaborazione e della con-vivenza solidale». A fargli

eco è stato l'assessore allaProtezione Civile Gianpao-lo Zumerle che ha sottoli-neato «il carosello è statopensato con l'intento di sen-sibilizzare in primis i ragaz-zi sul mondo degli operato-ri della sicurezza, per farconoscere chi lavora per lalegalità, per il buon funzio-namento della nostra socie-tà, gestendo le emergenze ele necessità».

Il settore dei Servizi socialidell'Unione Comuni VeronaEst ha aperto, in collabora-zione con l'AssociazioneAlzheimer Verona, uno deiprimi “Caffè della memoria”presenti nella provinciaveronese. L'inaugurazione diquesto nuovo spazio è avve-nuta all'Auser di Villaggio,che, grazie alla disponibilitàdel presidente GiovanniPoggiani, ha permesso larealizzazione di questo pro-getto nella sede del circolo.Il “Caffè della memoria” èaperto tutti i mercoledì, dalle17 alle 19, ed è rivolto inmodo particolare alle perso-ne che soffrono di demenzasenile e ai loro familiari.«Dopo il ciclo di incontri diformazione tenutisi a Colo-gnola nello scorso mese dimarzo all’interno di unapposito Progetto Regionale,i familiari e gli operatoricoinvolti hanno espresso ildesiderio di proseguire que-sti momenti di incontro – hafatto presente Emanuela Tri-

carico, assistente sociale del-l'Unione Comuni Verona Est– sia per costituire un gruppodi mutuo aiuto direttosoprattutto ai familiari, siaper avere uno spazio-labora-torio per le persone malate.L’idea è stata quella diavviare un volta alla settima-na uno spazio dedicato aquesto, dove operatori invia-ti dall’Associazione Alzhei-mer di Verona, operano congli anziani per un recuperodi abilità cognitive attraver-so piccole attività e la musi-co-terapia. Contemporanea-mente – ha precisato Tricari-

co – si potrà dedicare tempoai familiari degli stessi alfine di offrire loro unmomento per il confronto ela condivisione di problema-tiche che ogni giorno vivo-no». Lo spazio per realizzare“Il caffè della memoria” èstato individuato pressol’Auser di Colognola, in viaMontanara, lungo la provin-ciale per Illasi, perché rite-nuto il più idoneo in quantofacilmente raggiungibileanche dai Comuni vicini chefanno parte dell'Unione, valea dire Caldiero, Illasi, Mez-zane, Belfiore e Colognola.

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COLOGNOLA. Le Forze dell’ordine all’Istituto comprensivo

Gli alunni vannoa scuola di divise

UNIONE COMUNI VERONA EST

A Colognola l'impresa e ilmondo produttivo sonoanche al servizio della col-lettività. E' partita da questaconvinzione, l'idea che l'as-sociazione degli artigiani delpaese ha avuto di finanziaree realizzare la posa di unagrande croce sul sagratodella chiesa parrocchiale“Maria Immacolata” di Stra'.A esprimere il desiderio didotare lo spazio antistante lachiesa di un simbolo religio-

so così significativo, è statoil parroco monsignor Anto-nio Cameran, intenzionato afar riscoprire il valore dellacroce cristiana non solo aisuoi parrocchiani, ma oraanche alle tantissime autoche transitano sulla stradaregionale 11, sulla quale siaffaccia l'opera. «La crocedi notte si illumina e vuolessere un elemento distintivodella comunità di Stra – haspiegato il giorno dell'inau-

gurazione Flavio Piccoli,presidente dell'associazioneartigiani del paese – maesto-sa nella sua semplicità, èstata interamente realizzatada noi artigiani . E' un segnoche abbiamo voluto donarea testimonianza della nostrapresenza attiva nel territorio.Per questo l'abbiamo costrui-ta tutti insieme, ognunoavvalendosi della propriaprofessionalità e competen-za». Il progetto dell'opera, il cuiiter burocratico è stato segui-to dall'assessore alle attivitàproduttive GianpaoloZumerle, è stato elaboratodall'ingegnere Maurizio Ber-tini e dall'architetto EdoardoAmbrosini. La grande croceluminosa è stata oltre cheinaugurata anche benedettadurante una santa messa pre-sieduta dal vicario generalemonsignor Mario Masina.

COLOGNOLA AI COLLI

La tradizionale corsa campe-stre organizzata dalla scuolasecondaria di primo gradoGino Fano di Colognola,quest’anno, per la primavolta, ha coinvolto tutto ilpaese ed è approdata nelparco comunale di VillaAquadevita. E’ stata un'espe-rienza di ampio respiro e ilrisultato di un lavoro sinergi-co tra scuola, Comune, Aido,Pro loco, Als, Polizia localedell'Unione Comuni VeronaEst, Carabinieri in congedo,docenti, genitori, collabora-tori scolastici e diverse real-tà imprenditoriali e commer-ciali del territorio che hannofatto da sponsor. Gli studentihanno dato vita prima a unaspettacolare corsa e poi a unemozionante inseguimento asquadre. «Avere la possibili-tà di usufruire dello spazio diVilla Aquadevita ci ha per-messo di organizzare unacorsa campestre significativasotto tutti i punti di vista» –ha fatto presente la professo-ressa Ivana Ferro, insegnan-te di ginnastica. La corsa èstata una vera e propria festa,a cui hanno partecipato tanti

cittadini assiepati lungo iltragitto a incitare i ragazzi.Tra i primi fans c'erano igenitori presenti, sia comegiudici di gara che comeresponsabili dei punti diristoro, dimostrando grandedisponibilità così come tuttele associazioni e gli enticoinvolti. Dopo una mattina-ta di sport, le premiazioni sisono tenute alla presenza deldirigente scolastico Donatel-la Mezzari, del sindacoAlberto Martelletto e degliassessori comunali. «La gara– ha precisato la professores-sa Ferro - è avvenuta a con-clusione di un lavoro di pre-parazione affrontato con i

ragazzi durante l’anno scola-stico. Non si è trattato di unacorsa competitiva ma diun’occasione di verifica delmiglioramento conseguito alivello personale da ognialunno. L’iniziativa ha avutoanche una valenza socializ-zante, dato che l’impegno diogni alunno è stato funziona-le al punteggio finale di clas-se. Quest’anno, inoltre lacorsa si è caratterizzatacome momento aggregantetra alunni, insegnanti, geni-tori, collaboratori, istituzio-ni, associazioni e cittadini,tanto che, visto il buonissi-mo esito, potrebbe diventareuna tradizione».

SCUOLA GINO FANO/CORSA CAMPESTRE

Donatella Merzari

Circolo Auser Servizi diDaniela Ramafoto di Marco Testi

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L'organizzazione di unevento importante come laFiera di San Marco non ècerto una cosa semplice,basti pensare al gran nume-ro di realtà ed associazioniche vengono coinvolte. Pro-prio l'Amministrazionecomunale ha fortementespinto per la partecipazionedelle associazioni samboni-facesi, prima fra tutte la ProLoco, chiamata a gestire ilsettore Gastronomia. «Aparte qualche incomprensio-ne nella fase organizzativainiziale che ha fatto prestare

il fianco a facili strumenta-lizzazioni politiche conspunti polemici riportati nelgiornale L’Arena, possiamodire che la macchina orga-nizzativa composta da Mul-tiservizi S.B. srl, Ammini-strazione Comunale, ProLoco, Associazioni di Cate-goria e Altre Associazionilocali, ha funzionato benis-simo ed in piena sinergia» -così si esprime il Presidentedella Pro Loco, Paolo DeMattia. «Indubbiamente ilrisultato è stato positivo,con una buona partecipazio-

ne di pubblico nonostante lasituazione meteorologicaincerta – aggiunge -. Siamofieri di poter essere parteattiva della Fiera. Si sonoriscontrate delle problemati-cità e proposti dei perfezio-namenti per le prossime edi-zioni nell’ottica di un conti-nuo miglioramento del ser-vizio offerto. I volontari coinvolti si sonoimpegnati al massimo permantenere alto lo standardqualitativo. Tenuto contoche si tratta di prestazioniofferte da volontari e non da

ditte di ristorazione (non sitratta infatti di effettuare unservizio mensa, né di servirepasti fornita da un catering)l’offerta è stata ricca e variacon la possibilità di degu-stare i prodotti tipici del ter-ritorio. La novità di quest’anno ha riguardato unanuova disposizione delladistribuzione, decentrando ipunti di consegna delle pie-tanze a seconda delle spe-cialità gestite dalle diverseassociazioni impegnate incucina, cercando così di evi-tare lunghe file e intasamen-ti per poter accontentaretutti nel più breve tempopossibile. Nonostante ciòabbiamo registrato alcunelamentele , ma si sa chenelle feste popolari e nellesagre l’ attesa presso glistand gastronomici è unacosa congenita. Situazioni,quelle appena descritte,comuni ad ogni evento cherichiama un numero elevatodi persone. I volontari,membri della Pro loco,Locara 2000, Comitato Vil-lanova, Gruppo Lobia,Amici del Ballo e ConsultaGiovanile hanno lavoratocon impegno riuscendo a farfronte a tutte le esigenze chesi sono presentate. Ogniassociazione, infatti, sioccupava di preparare unaspecifica specialità delmenù proposto. In questianni la gestione della Fiera- conclude il presidentedella Pro Loco – è divenutasempre più impegnativa.Con l’esperienza maturatasiamo pronti ad affrontaresempre nuove sfide ad ogniedizione. Questa è stata unaedizione ad impatto zero,grazie all’utilizzo di stovi-glie biodegradabili e com-postabili in mater-Bi e p.l.a.e un’oculata separazione deirifiuti. Abbiamo anche orga-nizzato nuove attività coin-volgendo l’AssociazioneAmenteLibera e i Ricercato-ri Documenti Storici chehanno condotto le visite gui-date alla Chiesetta di San-t’Abbondio alla Motta».

Matteo Dani

«Un bel successo nonostan-te i contrattempi dovuti almaltempo». Con questeparole gli organizzatori sin-tetizzano il risultato delprimo Photo Meeting diSan Bonifacio, tenutosi loscorso 19 maggio presso lastruttura del Palaferroli.L'evento è stato organizzatodall'associazione RSB Clube curato da FrancescoBognin, Federico e GiorgioLecca; quasi sei i mesi dipreparativi e organizzazio-ne che rischiavano però diessere mandati in fumodalle piogge torrenziali edall'esondazione dell'Alpo-ne che nei giorni preceden-ti aveva messo a rischio ilpalazzetto dello sport.«Siamo comunque riusciti arealizzare il progetto cheavevamo in mente – spiegaFrancesco Bognin – e adaccogliere quasi 750 appas-sionati di fotografia, anchese, probabilmente, senza iproblemi causati dal mal-tempo i numeri sarebberostati più alti». Tutti i giorni i fotografi, siaprofessionisti che sempliciappassionati, spulcianointernet e le riviste di setto-re per trovare l'attrezzaturaadatta per migliorare i loroscatti. «Da questo è nata l'idea dicreare un evento che riunis-

se rivenditori e fotografidando modo ad ognuno ditoccare con mano gli ogget-ti che si desidera acquista-re. Ci siamo messi in con-tatto con Domenico Florio,l'organizzatore del Foto-mercato di Sacile, e grazieanche alla sua collaborazio-ne è stata messa in pieditutta la rete di contatti cheha permesso la realizzazio-ne del Photo Meeting a SanBonifacio».Oltre al mercatino fotogra-fico durante la giornata,grazie alla presenza delfotografo Federico Sossel-la, è stata anche allestitauna sala posa con modelle emodelli, che ha dato la pos-sibilità ai presenti di speri-mentare nuove tecnichefotografiche e di testare l'at-trezzatura appena acquista-ta dagli espositori presenti.«E' andata bene – conclu-dono gli organizzatori -,pubblico ed espositorierano soddisfati e sono arri-vati visitatori da tutto ilNord Italia; per questo dob-biamo ringraziare tutti iragazzi e le ragazze che cihanno dato una mano nel-l'organizzazione e nellagestione dell'evento. Orastiamo valutando la possi-bilità di ripetere l'esperien-za, magari il prossimoautunno». M.D.

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SAN BONIFACIO. La ProLoco traccia un bilancio della Fiera di S.Marco

Al bando le polemicheUn’edizione positiva

SAN BONIFACIO

Photo Meeting

750 appassionati

SAN BONIFACIO. CER pronto a partireDefiniti gli ultimi dettagli, il CER 2013 del Comune di San Bonifacio è prontoa partire e a raccogliere le ultime iscrizioni. Scatteranno il 17 giugno le ottosettimane di Centro Estivo Ricreativo alla scuola elementare G. Sandri di viaRoma: “C'era una volta..Esperienza Giocosa tra passato e presente” è il temache accompagnerà i ragazzi e che permetterà a tutti gli iscritti di divertirsiriscoprendo storie, favole e giochi di una volta, in un viaggio che li porteràanche attraverso l'infanzia vissuta dai loro genitori. Il CER 2013 sarà diviso inquattro turni bisettimanali: 1° turno dal 17 al 28 giugno, 2° turno dall’1 al 12luglio, 3° turno dal 15 al 26 luglio e 4° turno dal 29 luglio al 9 agosto. Defi-nito anche il programma delle gite educativo-ricreative che porterà i ragazzial Parco Natura Viva di Bussolengo (25 giugno), all'Archeoland di Stallavena(9 luglio), al Lago di Garda (23 luglio) e a Bolca (30 luglio). Il team di educa-tori selezionati che seguiranno i ragazzi durante le attività giornaliere staanch'esso perfezionando i programmi da seguire. Le iscrizioni al CER 2013sono ancora aperte: per tutti i genitori che volessero iscrivere i propri figli oavere maggiori informazioni sul progetto è possibile contattare il ServizioPubblica Istruzione del Comune di San Bonifacio al numero045/6132625-624 o tramite gli indirizzi mail [email protected] e [email protected].

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Il Santuario della Madonnadei Miracoli e le necessarieopere di restauro dellachiesa tornano all'ordinedel giorno, e il Comune diLonigo se ne occupa inun'assemblea pubblica pre-sieduta dal sindaco Giu-seppe Boschetto e con lapresenza dei membri dellaCommissione per ilRestauro.«Scusate se sono schietto,ma per me non è più accet-tabile vedere l’artisticafacciata della chiesa tran-sennata da 8 anni, è unavergogna». Sono dure leparole usate dal primo cit-tadino di Lonigo che faintendere a tutti come siafinito il momento di aspet-tare, ma sia ora davveronecessario dare il via alleprime opere su quella che,fra le 10 chiese leonicene,è quella che più necessitadi interventi di straordina-ria manutenzione ed èanche la chiesa parrocchia-le della frazione di Madon-na, la più popolata del ter-ritorio di Lonigo. Il San-tuario e il suo museo rap-presentano uh patrimonioarchittettonico e artisticodi assoluto rilievo ed ospi-tano le testimonianze lacelebre pittura della Vergi-ne che nel 1486, dopoessere stata sfregiata conun coltello, iniziò a sgorga-re sangue e a muoversi,segnando l'inizio di un'atti-vità taumaturgica e di unadevozione per un il mira-colo avvenuto. Le stessetavole e oggetti votivi con-servati nel museo rappre-sentano anch’essi i segnidella fede e della devozio-ne dei fedeli che nel corsodel tempo hanno ottenutoaiuti e miracoli dallaMadonna. Giuseppe Boschetto nelcorso del suo intervento hariconosciuto il grandelavoro svolto in questi annidal Comitato per il Restau-ro (fondato nel 1985) e daivolontari, che si adoperanoper far conoscere il San-tuario sia a Lonigo chefuori, portando ad un certo

risveglio turistico verso ilsantuario e verso l'annessomuseo. «Vogliamo agirecon trasparenza – continuail sindaco – e avere ilcoraggio di dare il via alleprime necessaire opere direstauro, per le quali dare-mo presto comunicazionesui costi». Tra i primiinterventi in programmadovrebbero esserci quellirelativi per mettere in sicu-rezza la struttura dellachiesa, soprattutto perquanto riguarda la facciatasud e la ripassatura deltetto. «Il Santuario è un bene ditutta la comunità – ha con-cluso Giuseppe Boschetto-, non è quindi più tempodi nascondersi e cercare lesolite scuse; è vero chesiamo in un periodo dicrisi, ma credo che tuttipossiamo fare qualcosa,secondo le possibilità checiascuno di noi ha».

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Quasi mille i soci riunitisi lo scorso 31 maggio al Palafer-roli di San Bonifacio per il 5°anniversario di Collis Vene-to Wine Group. Cinque anni di ascesa e di grandi numeriper il consorzio costituito il 26 giugno 2008 da Cantina diColognola ai Colli e Cantine dei Colli Berici (VI), grazieall’apporto del Banco Popolare come socio sovventore edel Gruppo CEVICO di Lugo di Romagna in partecipazio-ne. Una storia breve, quella del Gruppo Collis, ma che giàsta portando ottimi risultati, come testimoniano i dati: lapossibilità di poter contare su quasi 6.700 ettari di vigne-to, una capacità produttiva di 1 milione di ettolitri di vinoe un fatturato di 76,4 milioni nel 2012 (che supera i 100 sesi somma il bilancio della controllata Riondo). Quasi3.000 i soci totali di un gruppo che ha fatto della qualità unmarchio di fabbrica. Con un portafoglio prodotti esteso dalGarda ai Colli Euganei, il 70% bianchi e il 30% rossi, dicui il 65% a Igt e il 35% Doc, Collis annovera nel parcovarietale tutti i vitigni presenti in Veneto e le principalidenominazioni in area Valpolicella, Soave, Colli Berici,Arcole, Merlara. La sua capacità produttiva interessa il15% di quella totale veneta e il 2% di quella nazionale.«Abbiamo saputo valorizzare la storia che abbiamo eredi-tato – ha commentato il presidente Collis Pietro Zambon -, puntando però fortemente sull'innovazione. In questamaniera si è potuto potenziare e perfezionare il saperedelle singole cantine, dando continuità al lavoro dei viti-coltori. Il Gruppo Collis appartiene prima di tutto ai suoisoci, per questo crediamo che l'aggregazione sia la cartavincente per il futuro».

LONIGO. Il sindaco Boschetto si schiera a favore del restauro del Santuario

Madonna dei Miracoli,un patrimonio da salvare

5° ANNIVERSARIO

Collis VenetoWine Group

IL LIBRO. “Torri di Confine” pubblicato dall’Associazione RicercatoriIl libro che quest’anno l’Associazione Ricercatori Documenti Storici ha deciso di pubblicare, riguarda la località di “Torri di Confine”, posta allimite orientale del territorio comunale di San Bonifacio, tra la provincia di Verona e quella di Vicenza. È dal 1997, con la pubblicazione sullapresenza della Repubblica di Venezia nella Val d’Alpone, che l’Associazione si interessa a questo luogo che, proprio per il suo isolamento,non è mai stato accuratamente studiato. La ricerca si è prima concentrata sul sito e la sua localizzazione da sempre in un’area di confinecontesa tra diverse giurisdizioni che ha visto nella storia spostamenti di cui il più importante avvenne in base agli accordi di pace di Fonta-niva nel 1147, che prevedevano che Vicenza cedesse questa parte di territorio a Verona per l’aiuto che questa le aveva dato contro i pado-vani. Non essendoci sul nuovo confine nessun importante elemento naturale di separazione, sorse ben presto la necessità di uno strumen-to difensivo posto sulla strada per Vicenza. Fu probabilmente solo dopo la nascita dello stato scaligero, quando il confine con Vicenza, con-trollata dalla nemica Padova, era diventato uno dei punti caldi della difesa veronese che si rese necessaria la costruzione di questo baluar-do difensivo, quindi tra la fine del ‘200 e l’inizio del ‘300. Osservando gli edifici risalta subito la possente torre, che presenta la tipica mura-tura mista in pietra e mattoni delle costruzioni scaligere. Addossato a questa, ma sviluppato lungo la strada, un grande palazzo, per metàtrasformato in stalla, attribuibile per le caratteristiche architettoniche al primo cinquecento. È nata quindi l’idea di preparare una pubblica-zione su Torri di Confine che facesse luce sul valore storico e architettonico del complesso. La ricerca che ne è seguita, con il reperimentopresso gli Archivi di Stato di Verona e Vicenza, di importanti documenti a partire dal ‘300, ha permesso di ricostruire la storia di Torri di Con-fine, con tutti i passaggi di proprietà che si sono succeduti nei secoli. A partire dallaprima citazione del 1321, quindi alla proprietà del vescovo di Verona e alla presa di pos-sesso dei Da Lisca nel 1354, come ricompensa per il l’aiuto che avevano dato a Can-grande II nella rivolta di Fregnano, avvenuta proprio quell’anno. Perduta la funzionemilitare con il passaggio di Verona e Vicenza sotto la dominazione veneta, nel 1407, la“Possessione” di Torri di Confine fu venduta dalla Repubblica ai Da Lisca (che nel frat-tempo l’avevano persa). Nel 1448, in seguito al matrimonio di Lisca Da Lisca con Cle-mente Thiene, il complesso edilizio con tutti i terreni (320 campi), passa alla famigliavicentina che la terrà fino alla fine dell’Ottocento. Furono i Thiene a costruire il grandepalazzo, con annessa stazione di posta, osteria e albergo, che ancora oggi, pur nell’ab-bandono degli ultimi anni, si impone lungo la strada. La grande facciata era originaria-mente simmetrica, con l’elemento centrale più alto, per consentire l’accesso ai carriattraverso il volto. Purtroppo tutta l’ala sinistra è stata da tempo trasformata in stalla:restano nella muratura evidenti i resti dei contorni delle finestre in tutto simili a quelledell’altro lato. I particolari, come i contorni delle finestre ad arco al primo piano, con latipica lavorazione che riprende motivi desunti dai monumenti romani, ci consentono diattribuire l’epoca di costruzione all’inizio ‘500. Annessa al complesso vi è anche una pic-cola cappella dedicata a S. Michele Arcangelo, posta dall’altra parte della SR 11 inComune di Gambellara, che risale all’inizio del ‘700. Irnerio De Marchi

Servizi diMatteo Dani

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Il museo archeologico di ColognaVeneta è stato istituito nel 1893, inseguito alla scoperta della necropoli diBaldarìa, durante i lavori di scavo per ilnuovo alveo del fiume Guà. E’ il piùantico della provincia veronese, consede nel Palazzo ex Monte di Pietà, inPiazza Duomo. Il Consiglio Direttivodel Museo è formato da Paola Salzani,Conservatore, con Diana AmbrosiGrappelli Presidente, Linda Marcheluz-zo Vice-Pres., Mirko Rizzotto Collabo-ratore ai servizi museali, Moreno Riz-zotto e Silvia Ghirlanda, membri. IlMuseo Civico di Cologna è attualmen-te Ente prestatore in due importantimostre archeologiche: “L’età del rame”a Brescia e “Venetkens” a Padova. Ce le ha illustrate la dott.ssa Salzani:«L’apporto del Museo di Cologna aqueste mostre è importantissimo. Lanostra presenza in eventi di così ampiorespiro testimonia quanto siano prezio-si ed importanti i materiali presenti aCologna, veri e propri “tesori” che con-tribuiscono a far luce sul nostro passatoe che evidenziano l’importanza e lacentralità del colognese e dei territorilimitrofi fin da epoche remote». «Nellamostra “L’età del rame” sono visibilidue tra i materiali più antichi del terri-torio colognese: un pugnale ed un’ala-barda provenienti da Spessa – continuaSalzani –. Il rinvenimento di questi

reperti risale al 1877 ad opera dellafamiglia Trentini, che li recuperò nelloro podere e li donò al Museo di Este.Essi sono tornati a Cologna solo dopola riapertura del Museo Civico nel1990». Anche quelli esposti a Padovasono reperti di gran valore: «Allamostra “Venetkens” in Palazzo dellaRagione, i reperti colognesi sono suddi-visi in due sezioni: la 1° ospita il corre-do di una sepoltura con il rito a “cenerisparse”, rinvenuta a Desmontà, formatoda fibule in bronzo, bracciali in bronzoa più avvolgimenti e soprattutto, unpiedino d’argilla cavo al suo interno,

con un piccolo canale che termina nel-l’alluce. È un poppatoio, un anticobiberon - spiega la conservatrice -. L’al-tra sezione ospita alcuni oggetti dellanecropoli di Baldaria, scoperta nel1982-83: sono una fibula con arco anavicella sormontato da tre scimmiettein atto di bere, ed un cinturone a losan-ga decorato da simboli solari». Lamostra “Venetkens – Viaggio nella terradei veneti antichi” di portata interna-zionale, è aperta fino al 17 novembre2013: un’ottima occasione per cono-scere le ricchezze archeologiche delnostro territorio.

Come ogni anno l’ultimadomenica di maggio a Colo-gna torna il “Concerto per laGiornata del Sollievo” unevento musicale dedicato aimalati dell’hospice e alleloro famiglie. La Giornatanazionale del sollievo venneistituita e celebrata per laprima volta in Italia nel2002, dall’allora Ministrodella Salute Umberto Vero-nesi. La giornata è nata perpromuovere le cure palliati-ve e in particolare, la terapiadel dolore. A Cologna, laGiornata è organizzata dal-l’Associazione “Amici del-l’hospice – San Cristoforo”,che dal 2004 si dedica aimalati terminali e alle lorofamiglie. L’Associazione ècomposta da 13 persone,guidate dalla presidenteLuigina Cavaliere e dallasegretaria Rosetta Crestani,e opera all’interno dellastruttura residenziale sanita-ria bolognese. Chi aiuta? Lepersone che non possonopiù essere guarite e hannoassoluto bisogno del sollie-vo dalla sofferenza fisica edell’anima. «In hospice fac-ciamo musicoterapia duevolte alla settimana, poichéquello musicale è un lin-guaggio universale compre-so e apprezzato da tutti -spiega Crestati -. Questimomenti sono un allontana-mento del malato dal suostato di salute». RobertoBorin, dirigente medico del-l’ULSS 20, ha ricordato lepeculiarità della struttura:

«L’hospice di ColognaVeneta è stato il primo aper-to in Veneto, un’esperienzapositiva che è stata poiesportata in altre strutturesanitarie e di accoglienza.Cologna deve essere orgo-gliosa di questa residenza,dove operano con un validointerscambio medici, opera-tori sanitari e volontari, unconnubio vincente tra istitu-zione pubblica e volontaria-to». Al concerto di Colognahanno dato la loro adesionevolontaria due musicisti delposto: il pianista FrancescoVeronese e il tenore PaoloRestiotto che hanno presen-tato due canzoni del reperto-rio classico italiano e napo-letano. Il concerto è statopresentato al Teatro Comu-nale dalla Symphonic Banddel Conservatorio Dal-l’Abaco di Verona, direttadai maestri Baietta, Verzinie Bonato, coordinati daRoberto Di Martino: «Lanostra è un’orchestra difiati, l’evoluzione della vec-chia banda di paese - ricordaDi Martino -. La banda haavuto una funzione impor-tantissima nella divulgazio-ne della musica, quandoancora nei paesi non c’era laradio. Suonava la banda e lamusica era alla portata ditutti». L’hospice di Colognaviene gestito dalla localeIPAB D. Cardo e vi operaanche don Franco Corrà,sacerdote che sostiene gliospiti con partecipazione ediscrezione.

Giugno 2013 18CRONACHE

COLOGNA. La struttura veronese protagonista alle mostre di Padova e Brescia

Il Museo archeologico“presta” i suoi gioielli

COLOGNA VENETA

Servizi diGraziana Tondini

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Si è svolto dal 4 all’8 mag-gio il progetto Archeoam-biente, un viaggio alla sco-perta del territorio di Arcolecon il “cacciatore paleoliti-co” e il “contadino neoliti-co” riservato alle classiterze della scuola primaria efinanziato dall'assessoratoall'Ambiente della Regionedel Veneto e dall'assessoratoalla Cultura del Comune diArcole. Il progetto ha visto4 giornate di lavoro, curatedal presidente di Sintesi -Museo Didattico, Associa-zione Pedagogica e Cultura-le prof. Domenico Nisi. «Siè trattato di far scoprire ainostri ragazzi chi erano ecome vivevano i nostri ante-nati attraverso delle espe-rienze dirette dal forte coin-volgimento e che hanno

interessato anche le famiglie- commenta l'assessore allaCultura, Alessandro Ceretta-. Lo scopo è stato quello difornire conoscenze ma nonsolo. Si vuole far conoscereed amare il territorio airagazzi che saranno i citta-dini del futuro. Il tutto èstato vissuto come un'av-ventura, una scoperta che hastimolato lo spirito di osser-vazione, l'orientamento e lamanualità dei ragazzi oltre afavorire la conoscenza diloro stessi secondo i piùrecenti studi pedagogici».Soddisfatta del progettoanche il sindaco GiovannaNegro: «Ringrazio a nomedella nostra comunità l'as-sessore regionale all'Am-biente Maurizio Conte perquesta opportunità di cresci-

ta che viene data ai nostriragazzi. Sono anchemamma e da genitore soquanto sia importante dareai figli i migliori strumentidi crescita e questo progettoassieme ad altri, che stiamoprogrammando con l'asses-sore Conte, siamo convinticontribuiranno ad avere infuturo cittadini attenti al ter-ritorio e legati al loro passa-to. I ragazzi di Arcole finoranon hanno mai avuto questapossibilità, noi vogliamo ilmeglio per i nostri figli eabbiamo attivato questasinergia con la RegioneVeneto. Il progetto ha coin-volto tutte le classi terze delcapoluogo e, a partire dasettembre, quelle di Gazzo-lo senza alcun costo per lefamiglie».

Il 4 maggio i volontari di“Salviamo Corte Grande”hanno ospitato un gruppo diItalia Nostra, Sez. Medio eBasso Vicentino, per unavisita guidata alla Corte, allaChiesa e al Tezon. Eranoquasi 50 persone quelle invisita a Veronella, con ilvolontario, Prof. RomanoPrando come cicerone. Sonointervenuti anche il parrocodon Enrico Bortolaso ed ilsindaco Michele Garzon.Dopo avere visto la chiesaparrocchiale e la CorteGrande, i visitatori hannofatto sosta al “Tezon” di viaRoversello, una strutturarisalente al 1500. Uno stra-no legame univa all’epoca lapastorizia alla guerra: laRepubblica di Venezia

usava il salnitro nella fab-bricazione della polvere dasparo, mescolato a zolfo ecarbone. Per ricavare il sal-nitro, si utilizzava soprattut-to il letame degli ovini, percui la Serenissima avevaattivato un particolare servi-zio: «Il salnitraro aveva ilcompito di raschiare daipavimenti o dai muri di ovilio stalle le “croste” di nitratodi calcio. Il prezioso mate-riale era quindi portato neitezzoni e ricoperto conpaglia: sopra ci andavano lepecore, che con le loro deie-zioni arricchivano il prodot-to. Dopo tre anni di questotrattamento si poteva estrar-re il salnitro e comporre lapolvere da sparo, che la flot-ta avrebbe usato per bom-

bardare i pirati” spiega ilprof. Prando. “Teza” inveneto significa tettoia,come questo portico. Ma iltoponimo Tezze, Tezon èmolto usato: anche a Veronaabbiamo via Tezon. L’edifi-cio di Veronella è uno degliultimi visibili tra quelli uti-lizzati a questo scopo». Soddisfatto della visita ilsindaco Michele Garzon:«E’ stato bello per un pome-riggio vedere il paese ani-marsi con tanta gente, inte-ressata alla nostra cultura,storia, tradizioni. Vorrei chequesto fosse l’input per altrevisite per valorizzare i nostriluoghi». Ai visitatori il sin-daco ha fatto dono di unvolume sulla storia recentedi Veronella. G.T.

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VERONELLA. Il paese ha ospitato cinquanta persone del vicentino

Quanti visitatoridavanti al Tezon!

LA STORIA. Progetto aperto alle classi terze della scuola primaria

Archeoambiente:scoprire Arcole

ARTE. Elisa e Tania Rossin promosse alla Cinaroli e pronte al grande salto Hanno da poco concluso l’Accademia Cignaroli le gemelle Elisa e Tania Rossin, organizzando poi la loro prima mostra personale in Villa Cainacqua.Davvero uno strano caso, quello di trovare due artiste gemelle e per di più anche con la stessa laurea in decorazione all’Accademia Cignaroli di Vero-

na. C’è anche un terzo gemello, Michele, ma lui si dedica a studi scien-tifici. «Già alle elementari avevo chiaro che la mia scuola avrebbe avutoun percorso artistico, così finite le medie mi sono subito iscritta al Nanidi Verona» - spiega Elisa. «Io invece preferivo lo scientifico, ma poiaccompagnando mia sorella ad iscriversi ho visitato la scuola e cambia-to subito idea» - esordisce Tania. Concordi le gemelle sul proseguimen-to: «Finito il liceo ci siamo iscritte entrambe alla Cignaroli e fatti tre annici siamo diplomate in decorazione con il prof. Cecchini» prosegue Tania.Attualmente Tania ed Elisa stanno lavorando ad alcune opere su com-missione e hanno organizzato la mostra “Arte ed emozioni” che si ètenuta l’8 e il 9 giugno: «In questa nostra prima personale – aggiungo-no Tania ed Elisa, di San Gregorio di Veronella - abbiamo esposto inostri lavori di scultura, pittura e decorazione in un luogo adeguato cheha ospitato altre manifestazioni artistiche. Ci ha fatto piacere esporre inun contesto professionale. In attesa di una futura collaborazione conFrancesca Repele, per la mostra di pittura a Veronella». G.T.

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Caldierino sarà finalmenteprotetto dal rischio allaga-menti. Tutto questo graziead un'opera idraulica checonvoglierà le acque prove-nienti da nord e le faràdefluire nel torrente di Mez-zane. Un intervento impor-tantissimo, atteso ormai dauna decina d'anni dai citta-dini, stufi delle continueinondazioni che colpivano ilterritorio compreso tra Cal-dierino e la zona produttiva.Giovanni Vesentini, asses-sore alle Attività Produttive,Protezione Civile, Ecologiae Manutenzioni del comunedi Caldiero ha seguito l'iterdel progetto fin dall'inizioessendo stato anche compo-nente dell'ultimo Consigliodi amministrazione del Con-sorzio di bonifica Zerpano.

Consorzio che iniziò a stu-diare una soluzione a questodisagio già nel 2003 e chenel 2007 realizzò una primaparte di lavori. Nel 2009 ilConsorzio di bonifica Zer-pano è passato a far partedel Consorzio Alta PianuraVeneta che, sollecitato dal-l'Amministrazione comuna-le di Caldiero, ha ripreso ilprogetto nel 2010 apponen-do alcune modifiche. «Ilcollettore convoglierà leacque provenienti da Colo-gnola e dalla zona produtti-va di Caldiero per portarleal di sotto dell'abitato diCaldierino - commenta l'as-sessore Vesentini -. L'inter-vento consiste nel far passa-re sotto la bretellina dellaNuova Porcilana a Caldieri-no e sotto l'alveo del progno

d'Illasi il collettore per farlosfociare più a sud nel torren-te Mezzane». Un interventoche va a tutelare il territorioe i cittadini come sottolineaVesentini: «Nelle giornatedell'alluvione alcune fami-

glie a Caldierino hannosubito qualche disagio.Questo perché purtroppo ilavori non sono ancora con-clusi e a causa del maltempohanno subito molti rallenta-menti. Una volta terminatadefinitivamente l'opera nonci saranno più allagamenti.La popolazione, in partico-lar modo quella di Caldieri-no, attendeva da moltotempo questo intervento.Siamo arrivati a questorisultato grazie all'impegnodi vari enti che hanno colla-borato per realizzare que-st'opera idraulica. In primisAlta Pianura Veneta, ilGenio civile di Verona, laRegione e tutti gli ammini-stratori e i tecnici che hannolavorato al progetto dal2003 ad oggi. Un esempiochiaro di quanto sia impor-tante trovare la sinergia tragli enti: i risultati prima opoi arrivano

Ludovica Purgato

La Biblioteca comunale diBelfiore ha organizzato il 5maggio scorso la presenta-zione del libro “La ricchezzanell’educazione” di Alessan-dra Carbognin, cittadina bel-fiorese educatrice all’Edu-candato agli Angeli di Vero-na. Gli educandati sono una sto-rica istituzione scolastica: ilprimo fu fondato a Palermonel 1779 da Ferdinando IVdi Borbone. Un’importantespinta a questi istituti venneda Napoleone Bonaparte,che ne aprì parecchi nel-l’Italia settentrionale ad ini-zio 1800. Nel clima napo-leonico si inserisce la nasci-ta dell’Educandato di Vero-na, sorto nel 1812. Sonoscuole laiche fin dalle origi-ni, divenute statali conRegio Decreto del 1929. La serata è stata introdottada Maria Gabriella Lan-duzzi, docente all’Univer-sità di Verona. «Gli edu-

candati sono scuole statalia tutti gli effetti, con la par-ticolarità del servizio sup-pletivo di alloggio per stu-denti che restano per tuttol’anno - spiega AlessandraCarbognin -. Il libro ripor-ta notizie storiche, ma laricerca riflette soprattuttogli incontri con le persone,cosa si aspettavano da que-sta formazione, comel’hanno vissuta. Quasi tutte le convittricianziane hanno ripercorsogli anni di scuola connostalgia, nonostante leregole molto severe. Moltodifficile la prova di gala-teo: se non sapevi compor-tarti correttamente a tavo-la, saltava il colloquio set-timanale con i genitori. L’educandato per loro eracostruirsi una formazione,per passare dal ruolo difiglia a quella di moglie eriuscire ad inserirsi nellafamiglia e nella societàdell’epoca». Molto diversa è la situazio-ne attuale: «Quasi tutte leragazze del liceo di oggi,finita la scuola, non sannocosa le aspetterà – concludeCarbognin -. Vogliono affer-marsi in una professione el’educandato è visto come ilpercorso migliore per l’uni-versità e l’inserimento nellasocietà».

G.T.

Anche l’Avis Belfiore era presente al pas-saggio dei ciclisti del Giro d'Italia il 22maggio scorso. Con un’installazione di fogliblu in Piazza della Repubblica, gli avisinihanno salutato il giro. Poiché la corsa sisnodava per le vie Porto (proveniente daAlbaro), G. Marconi, Roma, San Rocchettoe Castelletto fino al confine con Soave, gliedifici storici di Belfiore sono stati poco

visibili, a parte una fugace ripresa del San-tuario di Madonna della Strà. Un’occasionepersa: il territorio meritava una miglioredescrizione e promozione da parte della TVnazionale, più interessata alla strada e agliatleti che alla descrizione dei luoghi. Il Tourde France riserva immagini molto ampie deiluoghi toccati, un esempio da imitare.

G.T.

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CALDIERO. Un’opera idraulica farà defluire le acque nel torrente di Mezzane

Caldierino mette KOil rischio allagamenti

BELFIORE

“La ricchezzanell’educazione”

BELFIORE

Gli avisini e il Giro

IN BREVE DA CALDIERO(L.P.) “CAMMINAR PARLANDO”. “Camminarparlando” è un'iniziativa organizzata dall'asses-sorato allo sport e ai servizi sociali del Comune diCaldiero. In collaborazione con il gruppo podisti-co “Garden Story” tutti i lunedì ed i mercoledìvengono organizzate delle camminate nei quar-tieri del paese con un percorso di circa 6 km.L'evento adatto a grandi e piccini ha lo scopo difar socializzare le persone, conoscere il territorioe ovviamente promuovere una sana attività fisica.In ogni incontro viene individuato un argomentocomune di dialogo con la presenza di figure rap-presentative. Il gruppo si ritrova in Piazza O.Mar-colungo tutti i lunedì e i mercoledì alle ore 18.40,l'attività verrà sospesa per il mese di agosto. HAPPY AISM. La sclerosi multipla è una malat-tia che colpisce in Italia circa 65.000 persone,450.000 in Europa e 2,5-3 milioni nel mondo.Per sostenere le persone affette dalla SM la Aismsezione di Verona ha organizzato “Happy Aism-incontriamoci per un aperitivo”, iniziativa volta apromuovere la socializzazione tra le persone col-pite dalla malattia per mezzo di serate “aperitivi”con cadenza mensile. Venerdì 14 giugno dalleore 20 si terrà il sesto e ultimo appuntamentopresso la sagra di Caldierino. La manifestazione,seguita in diretta da Radio Rcs, darà modo allepersone affette da sclerosi multipla di socializza-re e confrontarsi. Durante le giornate di festasarà presente inoltre la nuova associazione“GOCCIE di Caldierino” formata da donne checreano e vendono oggetti artigianali con lo scopodi aiutare persone e famiglie in difficoltà.

IN BREVE DA BELFIORE“THE SUN” IN CONCERTO. E’ in programma per il 5 luglio prossimo aBelfiore, presso il Circolo NOI, il Concerto Live elettrico del gruppo The Sun.L'evento, patrocinato dal Comune di Belfiore, dalla parrocchia e da altri entiprivati, avrà inizio alle ore 21.00. Info e prevendite:[email protected] o pagina facebook The Sun Live Elettrico(G.T.) ECO…GIOCANDO. A Belfiore domenica 5 maggio si è svolta lamanifestazione “Eco…giocando”, organizzata dall’Amministrazione comu-nale con la collaborazione delle associazioni locali ed esterne. Le varie asso-ciazioni si sono impegnate a coinvolgere le famiglie e i bambini con giochie spettacoli collegati all’educazione ambientale: “giochi senza barriere”,giochi gonfiabili a cura di AMIA Verona, la vecchia fattoria, mercatino dellibro usato, mostra-mercato di figurine, prove di agility dog, e tanto altro inuna giornata dedicata a tutta la famiglia.

Alessandra Carbognin

Giovanni Vesentini

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Sabato 15 giugno a Monteforte torna Buskerfloor, la festadedicata agli artisti di strada organizzata dall’associazioneAvis del paese. Il centro si animerà con la baby dance di Sil-via Paganini e si continuerà con la presentazione del primoconcorso fotografico riservato ai ragazzi della scuola media diMonteforte dedicato alla street art. Le foto potranno esseredate la stessa sera nel punto Avis o scaricate nella pagina face-book dell’associazione. I tre vincitori riceveranno una fotoca-mera digitale che gli sarà consegnata durante la festa dell’uvail prossimo settembre. Durante la manifestazione inoltre nonmancheranno spettacoli di strada, la magia di Paolo e Elenashow, il clown Girasole con il clown Trottola, Ludica Circo, lamusica di Bit Boxs con Emiliano Boscato, il mago Max e igiovani del TeatroProva di San Bonifacio. In via VittorioVeneto la compagnia di attori girovaghi Le Murmure propor-rà lo spettacolo Sarabanda, cui seguiranno il gruppo di equili-bristi Tiracche Matte. In piazza Silvio Venturi il gruppo Ska-pigliati Street con lo spettacolo di acrobatica clownesca TNTShow. Infine saranno presenti in centro storico i madonnariMichela Bogoni e Federico Pillan oltre a numerose bancarelledi hobbysti. Durante l’evento nel Palazzo Vescovile ci saràl’esposizione di arte contemporanea dell’associazione cultura-le Alt intitolata “Guardo fuori”. In caso di maltempo la mani-festazione sarà rinviata al giorno successivo.

Lo scorso 26 maggio nelCentro Convegni di Mon-tecchia di Crosara si èsvolto il saggio conclusivodella scuola di musica"Gioacchino Rossini" chequest'anno festeggia i 30anni di attività. Per laprima volta all'interno delsaggio si è deciso di pre-miare con una borsa di stu-dio equivalente un anno dicorso uno dei giovani piùmeritevoli della scuola. «Ilpremio - spiega Maria Bez-

zan preside della scuola dimusica. è intitolato aErmanno Cavalli, storicofarmacista sambonifaceseche nella sua vita ha avutomoltissimi interessi cultu-rali fra cui la musica poi-ché suonava vari strumentida autodidatta. Il figlioAndrea insieme alla madrePia hanno deciso di istitui-re questo riconoscimentoper ricordare la figura diquest'uomo la cui passioneper la musica era parte

integrante di se stesso.Durante il saggio una com-missione esaminatrice haosservato i ragazzi minioridi 14 anni, valutando anchel'impegno profuso durantel'anno. Alla fine è statoscelto Samuele Dal Cero,un ragazzo di Montecchiache frequenta la primamedia, bravissimo tastieri-sta. Notevole il successoriscosso dalla serata delsaggio, a cui hanno parte-cipato una quarantina di

ragazzi suonando il piano-forte, la chitarra elettrica,la chitarra classica, latastiera e la fisarmonica». Gli insegnanti che seguonogli studenti sono AntonellaMarchi per il pianoforte,Giuseppe Faedo per la chi-tarra ed Elio Bertolini perfisarmonica e tastiera puredirettore della scuola. Aicorsi partecipano bambinidalla seconda elementarefino ad adulti di tutte le età.Maria Grazia Marcazzani

Sabato 22 giugno alle ore 21 il chiostro del Palazzo Vescoviledi Monteforte ospiterà un videoconcerto intitolato “Il mondodi Lucy”, che narra la storia di Lucy, nata nel 2009 con unarara associazione di due sindromi: Dandy Walker e Down. I genitori Anna e Gianluca, una coppia di musicisti veronesi,hanno deciso di raccontare nel concerto, con musiche scritteda loro, tutta la loro vicenda già da quando con l’ecografiahanno scoperto questa malattia, ma hanno deciso di continua-re la gravidanza. In questi anni hanno deciso di girare l’Italiacon il loro videoconcerto per far conoscere la loro storia e por-tare la speranza nelle persone e nello stesso tempo raccolgonofondi per la cura di queste malattie. Ora Lucy è diventata unabimba speciale, piena di vita, comunica, fa passetti, sorridesempre, va all’asilo e capisce tutto.

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MONTEFORTE.Gli artisti di strada

si riuniscono a Buskerfloor

MONTECCHIA / SCUOLA DI MUSICA GIOACCHINO ROSSINI

Saggio finale pensando ai 30 anni

Premio Grappolo d’Oro Clivus 2013

L’assessorato ai servizi sociali di Monteforte lancia la secon-da edizione dell’iniziativa di dare un lavoro a tempo determi-nato nell’agricoltura per tutti i pensionati, gli studenti e idisoccupati che vogliono un lavoretto per cercare di migliora-re le misere entrate mensili. «Dopo il successo dello scorsoanno torna lo sportello vendemmia, quest’anno rivolto anchealle persone in cassa integrazione e in mobilità – afferma l’as-sessore Giuseppe Lorenzoni -. Lo sportello per iscriversi èaperto fino a fine giugno. Terminate le iscrizioni stileremo unelenco di chi ha chiesto di aderire che sarà passato al gruppoColdiretti di Monteforte (i proprietari agricoli o le aziendeagricole bisognose di manodopera è sufficiente che leggano ildocumento redatto per scegliere chi gli aggrada). I lavorisaranno per la raccolta delle ciliegie già in corso, la vendem-mia da agosto a ottobre e la potatura in inverno. Basterà pas-sare dall’ufficio protocollo del Comune dove ci sarà un modu-lo da compilare con tutti i propri dati e una foto e le schededelle persone saranno a disposizione dei datori di lavoro chene faranno richiesta».

«Se avete comprato la casapagandola fino all'ultimocentesimo siete fessi, perchéi furbi l'hanno avuta in benaltro modo. E sicuramentefacendo meno sacrifici divoi». Non ha usato mezzitermini Mario Giordano,direttore di Videonews(Mediaset) il 7 giugno scor-so, ospite di Cantina diMonteforte e del GruppoSportivo Val d'Alpone deMegni in occasione dellaconsegna del Premio Grap-polo d'Oro Clivus 2013.Nella suggestiva cornice delchiostro del Palazzo Vesco-vile di Monteforte d'Alpo-ne, il giornalista, premiatoper il suo impegno costante

e il coraggio nel denunciareil malcostume e i responsa-bili dei mali del nostrotempo, non ha tradito leattese toccando temi distretta attualità con «lo stilediretto e il piglio deciso dichi è consapevole di essere

nel giusto», come riporta lamotivazione del premio.Incalzato da due intervista-tori d'eccezione, i colleghigiornalisti Silvino Gonzatoe Massimo de' Manzoni,vice direttore di "Libero" evincitore lo scorso anno del

Grappolo d'Oro Clivus,Giordano ha svelato i retro-scena delle agevolazioni dicui godono i vip, classepolitica in testa, che si rivol-gono agli istituti pubbliciper acquistare case, a prezzispesso stracciati. Con il Pre-mio Clivus, giunto allaquarta edizione, Cantina diMonteforte porta sulle colli-ne del Soave nomi di grandeprestigio. Oltre a Massimode' Manzoni, vice direttored Libero, (2012), hannoricevuto il premio ancheGerardo Greco, corrispon-dente di Rai Due da NewYork (2011), e MauroMazza, direttore generale diRai Uno (2010).

IL MONDO DI LUCY

AL LAVORO... IN VENDEMMIA

MONTEFORTE D’ALPONE

CAMPIONATO DEI CARETINI A SFEREIl campionato dei caretini a sfere torna anche quest’anno a disputare il torneo in Val d’Alpone. Il Gran Premio dei caretini nasce nel 1999 a Novaglie da un gruppo d amici che volevano far rivivere le gare della loro infanzia.Alla prima edizione parteciparono 27 piloti ma già dall’anno successivo passarono a 70 e il successo aumenta ogni anno. Dal 2011 cominciano a intervenire molti gruppi della Val d’Alpone, così il comitato organizzatore ha deci-so di spostare dall’anno scorso le gare tutte in Val d’Alpone e non in Valpantena e Valpolicella come succedeva prima. La stagione 2013 inizierà a Brogonoligo il 16 giugno, per poi proseguire il 23 giugno a Castello di San Gio-vanni Ilarione, il 30 giugno a Montecchia, il 4 agosto a Vestenanova e la finale sarà l’1 settembre a Roncà. Quest’edizione avrà due importanti novità: saranno disponibili dei caretini già fatti per chi non ha avuto tempo dicostruirlo e il cronometraggio sarà eseguito con delle fotocellule. Per maggiori informazioni: www.caretiniasfere.com. M.G.M.

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Promesse mantenute e pro-nostici rispettati per il Setto-re Giovanile della Samboni-facese che si avvia a conclu-dere una stagione di crescitae soddisfazioni. Far maturare dal punto divista tecnico e personale iragazzi in maglia rossoblù eben figurare in tutti i cam-pionati ai quali erano iscrit-te le 5 squadre facenti partedel Settore Giovanile; que-sti gli obiettivi che, a set-tembre, i responsabili Alfre-do Danuso e Fulvio Isolaniavevano manifestato, e irisultati hanno dato lororagione. Bella stagione per gli Junio-res Nazionali che hanno

marciato sempre nelleprime posizioni della classi-fica, concludendo al terzoposto e qualificatisi per iplay-off; un bel traguardoper una squadra che ha spes-so schierato ragazzi prove-nienti dalla formazioneAllievi e che più di unavolta ha dovuto affrontareavversari rinforzati con ele-menti delle rispettive primesquadre. Gli stessi compli-menti vanno fatti agli Allie-vi Regionali che hannochiuso il campionato alquarto posto; gran parte diquesta squadra, poi, hapreso parte al Trofeo Ferro-li, dove ha ottenuto la gran-de soddisfazione di fermaresul pareggio la quotataJuventus. Hanno vissutouna stagione più complicata

i Giovanissimi Sperimentali'99, in una categoria diffici-le, che spesso porta a scon-trarsi con formazioni disocietà professionistichegiocoforza più attrezzate. Iragazzi hanno però semprelottato e si sono tolti qual-che bella soddisfazione, inun'annata che sicuramentesarà utile nell'ottica dellaloro futura maturazione.Tanti complimenti anche aiGiovanissimi Provinciali2000, arrivati secondi incampionato e che stannomostrando tutto il loro valo-re anche nel trofeo “Città diVerona”.Bravissimi, infine, i Giova-nissimi Regionali '98 chehanno vinto il campionato.Una stagione da incornicia-re quella delle giovani leverossoblù, con la squadrasempre in testa alla classifi-ca e che ha potuto festeggia-re questo grande risultato altermine del vittorioso scon-tro diretto con il Montec-chio Maggiore secondo inclassifica.

Giugno 2013 23SPORT

SPORTSAMBONIFACESE. Soddisfazione per i ragazzi rossoblu

La stagione d’orodel settore giovanile

Il Fresko Volley vola in B2.Promozione conquistatadalla compagine maschilemembro del consorzio EstVolley che si impone nellafinalissima dei playoff esale di categoria.Una serata speciale quelladel 25 maggio per il teamdel presidente/giocatoreFrancesco Pozzani che sulparquet di Colognola aiColli supera al tie break laPallavolo Padova e ottiene ilsalto di categoria. Un matchinfinito, quasi tre ore digioco con i primi quattro setcombattuti e tirati finoall'ultimo punto. Due set atesta e si arriva al tie break,appendice dalle emozioniforti visto che il Fresko Vol-ley è sotto nel punteggio, iragazzi di coach Ambrosinon mollano, si arrampica-no fino al 15-15 e poi sonodue palle messe a terra da

Nicolò Veronese a dare ilvia alla festa. La B2 è realtà.Una stagione lunga quelladel Fresko Volley, vissutasempre nelle posizioni ditesta del campionato e contante soddisfazioni, comel'approdo alle semifinali diCoppa contro Zanè. La pro-mozione in B2 è il giustopremio per un club che que-st'anno ha saputo ricompat-tarsi e credere fino all'ulti-mo che l'obiettivo del saltodi categoria fosse più chemai raggiungibile.Un gruppo formato dal giu-sto mix di giocatori giovanied esperti, uniti dentro efuori dal campo, un allena-tore giovane ma dalle ideechiare come ClaudioAmbrosi (che mette inbacheca la sua prima pro-mozione), uno staff tecnicoe di collaboratori semprepresenti e una tifoseria che

ha sempre fatto sentire lapropria presenza; questi isegreti di una stagione esal-tante che regala al FreskoVolley una B2 da vivere egiocarsi fino in fondo.Si è conclusa anche la sta-gione della Maxa&AP Oli-vieri di coach Pollini; lacompagine femminile alle-nata da coach Pollini siferma al primo turno deiplayoff contro Lodi. Unrisultato comunque ampia-mente positivo per un teamneopromosso in B2 che halottato fino all'ultimo per laconquista del campionato eper posizioni che forsepochi credevano raggiungi-bili ad inizio stagione.Per l'Est Volley Club oral'appuntamento è alla pros-sima stagione, pronti aviverla al massimo e per farcrescere il progetto pallavo-lo nell'Est veronese.

PALLAVOLO. Salto di categoria per il team di Pozzani

Promozione in B2per il Fresko Volley

Scuola e motocross, prose-gue su questi due binariparalleli l'avventura di Filip-po Zonta, baby campionedelle due ruote di Montefor-te d'Alpone, che anche que-st'anno si sta segnalandocome uno dei talenti più puridella disciplina e ritornatonel gruppo Maglia Azzurra.Per Filippo è sempre tempodi gare e campionati, il gio-vane motociclista e la suafamiglia quindi sono già nelvivo della stagione di viaggiche li porta in giro per l'Ita-lia e l'Europa fino ad autun-no inoltrato. Un impegnoconsiderevole per un ragaz-zo di quindici anni che haappena terminato l'anno sco-lastico e che quasi tutti iweekend è chiamato agareggiare. Al tutto vannopoi unite le trasferte a Bolo-gna per allenarsi, visto che,nonostante gli appelli alleistituzioni, ancora non èstato possibile trovare unterreno da approntare a pistada cross. Filippo non si sco-raggia e per il momento

pensa a correre: gareggiandocol team KTM 125 lo scorsomarzo ha conluso gli Intena-zionali d'Italia (tre garedisputate tra la Sardegna,Roma e Arco di Trento) al4^ posto assoluto e 2^ fra gliitaliani. Risultato che haconvinto la scuderia TM diPesaro a puntare su di luiinserendoo nel team RicciRacing. I piazzamenti otte-nuti nelle gare successivehanno poi riaperto a Zonta leporte delle selezioni nazio-nali, facendolo entrare nelTeam Motocross ufficialedella F.M.I.. Filippo è il piùgiovane fra i piloti chevestono la maglia della sele-zione ufficiale della federa-zione. Dopo il campionatoSupercross e le gare delcampionato Europeo e Ita-liano corse a spasso per lapenisola e in Portogallo,l'estate porterà ancora altriviaggi. Germania, Lettonia,Repubblica Ceca e Belgiosono solo alcune delle pros-sime sfide che attendono ilgiovane talento veronese.

FILIPPO ZONTA

Scuola e motocross

Sole, tuffi e tanto calcio, è questa la ricetta estiva che pro-pone la Scuola Calcio Sambonifacese. E' in preparazione,infatti, il Sambo Campus 2013 che quest'anno si svolgerà alParco acquatico Villabella.Il Campus è riservato ai ragazzi nati nelle annate 2000 –2001 – 2002 – 2003 – 2004 e 2005; prenderà il via il 17 giu-gno e per le due settimane successive proporrà tante attivi-tà, esercizi col pallone e tanto divertimento a tutti i parteci-panti. La giornata tipo inizierà alle ore 9.00 e terminerà alle17.00, anche in caso di maltempo, poi, sarà comunquegarantito lo svolgimento delle attività in strutture coperte.A seguire i ragazzi durante il campus sarà lo staff dellaScuola Calcio sambonifacese, un team di allenatori ed edu-catori composto da studenti e laureati in Scienze Motorie,per seguire al meglio i piccoli calciatori sia durante l'attivi-tà sportiva che nei momenti di gioco e relax. E' ancora pos-sibile iscriversi presso lo stadio R. Tizian di San Bonifacio(VR), entrata da via Gorizia, con i seguenti orari: il lunedìe venerdì dalle 18.30 alle 19.00; martedì, mercoledì e gio-vedì dalle 17.00 alle 19.00.Per ulteriori informazioni è possibile contattare il responsa-bile della Scuola Calcio rossoblù Marco Rebusti al numero340.1837786 o all'indirizzo mail [email protected].

SAMBONIFACESE

Campus 2013

Servizi diMatteo Dani

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Oggi la vita è tutta un correre… Tutti hanno fretta e il tempo, che già di per séva a passo svelto, aumenta ancor di più la sua velocità, così i giorni sembra-no durare sempre meno.Se uno si isola un istante e si immerge in qualche suo pensiero, c’è semprequalcuno o qualcosa che lo riportano alla realtà anche in modo brusco. Tra levarie occasioni che possono indurre a vagare con la fantasia c’è quella dellasosta ai semafori, soprattutto quando il rosso permane per un bel po’ e il verde si fa sospirare. Ma non c’è pace. Se uno non scatta immediatamen-te al via libera, dietro si leva un concerto di claxon che emula quello del corteo di un matrimonio ed induce, chi fa da tappo, ad elargire acciden-ti ed epiteti poco lusinghieri a colui che, morso dalla fretta, lo costringe a rientrare bruscamente nella realtà.Coloro che hanno bisogno di dare spazio a momenti di pausa e di riflessione sono soprattutto i nonni. Già! I nonni! Diventati da qualche tempoindispensabili nelle famiglie, sono tornati prepotentemente di moda. Custodi di nidi famigliari, garantiscono serenità e sicurezza ai nipotini e unnotevole sollievo ai figli. D’accordo che i nonni sono accusati di viziare i loro piccoli, ma che gusto ci sarebbe a non farlo?

Giugno 2013 24RUBRICHE

Poesie

a cura di Enzo Coltro

IERI E ANCÒ

Fermo col rosso a spetar el verde,un lampo de memoria, lì, me ciàpa:vedo ’na corte, i zughi de le bòce,

i secamòri a graspi bianchi e viola…Vedo ’l nono, de sera, far cartucepa’ i dì de cacia o giustar la retepar pescare te i fossi e te i canai.

La nona l’è lì torno al fogolàroa stizzar brase, a menar polentafin che ’l spedo el gira co i osei

e ’l tocio piove rento a la lecarda.

Incocalìo e perso te ’l me sogno,finisse el rosso e zà rivà l’è ’l verde,

tuto un sonar me se scadéna drio:la corte e i secamòri, via!, i sparisse,se sfanta ’l nono, la nona pi no gh’è,se smorza el camin de i me bei ani…Me cato rento a un mondo col morbìn

’ndò tuti core e ’l tempo l’è tiran, ’ndò gnente pi someia a chel ch’è stà…

e ’l sogno l’è ’na bóla de saón.

PAROLA MAGICA…

“Nono! – me ciama insieme i du butinie mi devento bon cofà ’n agnèlo,

parché no so sa gh’è de piassè bèlode aver viçin a mi i me passaríni.

De dirghe sù – ve ’l digo – a no son bonpar tuto el ben che lori du i me volee co’ li vardo a par che ’n antro solese leva ancor pi caldo da un canton.

Lo so…lo so che spesso i fa i capriçi,

che i scolta poco e a trati i ga la luna,ma basta che ’na s-cianta a me li cuna

e subito se torna ancora amiçi.

I noni brai – i dise – i è assè ciari,parché i neódi i li contenta massa…

ma l’è parché el ben, che l’era in fassa,col créssare de lori el va a la pari.

S’a i se rufiana, po’, nel domandar,me sento nare tuto in confusion,

de dir de no alora a no son bonanca se so par çerto de sbaliar.

Cossa volío… ’na nova primaverala sbocia par noantri che sem’ noni,cossì che se deventa ancor pi boni

de come con i fioi, ’na olta, a s’era.

Ecoli che i trapèla e i vol el nonéto,parché te ’l zugo sempre lu el li iuta,

me cucio che la schena çiga tutae torno insieme a lori… buteléto.

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