MENSILE DELL’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO ......emissione - contestata, ma non definitivamente...

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N. 7 Luglio/Agosto 2007 Anno 13 - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - art. 1, comma 1 DCB Milano - Una copia 0,568 MENSILE DELL’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI DELLA PROVINCIA DI MILANO informa luglio 10-07-2007 13:48 Pagina 1

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N. 7 Luglio/Agosto 2007 Anno 13 - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - art. 1, comma 1 DCB Milano - Una copia € 0,568

MENSILE DELL’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI DELLA PROVINCIA DI MILANO

informaluglio 10-07-2007 13:48 Pagina 1

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Unioneinformaluglio/agosto 2007

Unioneinforma è stato ultimato il 9 luglio

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Di molte cose e di molte riforme il nostro Paese ha oggi bisogno.Ma fra le tante cose e le tante riforme necessarie, non vi è dubbio

che la prima e più urgente necessità sia quella – come ho avuto occa-sione di affermare all’assemblea di Confcommercio di giugno - di unabuona e nuova politica. Questa tesi è condivisa da tutti coloro che, purnella diversità di posizioni e di ruoli, ritengono che stia crescendo ildistacco tra i cittadini e le istituzioni, tra i citta-dini e la politica. Un esempio di questo distacco è quello che èaccaduto a partire dalla Finanziaria. Non ci si èconfrontati con chi rappresenta il Paese reale, siè fatto leva sulle maggiori entrate e si sono rin-viate le riforme strutturali necessarie per doma-re la spesa pubblica. Spesa pubblica che è al50,5% del Prodotto interno lordo con entratetotali - fiscali e contributive - al 42,8% del Pil. Se non si risolve questo “cortocircuito” e non siinizia a ridurre la pressione fiscale, è la stessaprospettiva di tenuta della lotta all’evasione eall’elusione – evasione ed elusione che vannocontrastate con determinazione non soltantoperché pagare le tasse è un dovere, ma ancheperché chi non le paga altera la concorrenzacon chi il proprio dovere lo fa - ad essere posta in discussione.Per gli studi di settore, con le ultime correzioni introdotte (che devonoessere tradotte in legge), si limitano gli effetti negativi per le imprese:certo, da qui a dire che si è contenti, ce ne corre. In questo periodo siè creato, infatti, uno stato di grande incertezza fra gli imprenditori.Rischiamo molte, troppe chiusure di imprese per “overdose” tributariae di burocrazia fiscale.Non chiediamo scorciatoie o sconti. Ma equità e senso della misura.Ma che equità c’è, che senso della misura c’è in una sanzione spro-porzionata come quella della chiusura del negozio per la mancataemissione - contestata, ma non definitivamente accertata - di tre scon-trini fiscali, a prescindere dal loro importo? E che equità c’è, che senso della misura c’è in una pervasiva burocra-zia fiscale che richiede sempre nuovi adempimenti e tanti, troppi datied informazioni che, poi, a poco servono o non vengono neppure con-trollati?E, tornando agli studi di settore, che equità c’è, che senso della misurac’è in astratti indicatori di normalità economica che mal si attagliano atante differenziate storie d’impresa? Indicatori che sono stati costruiti- passatemi questa metafora “commerciale” - all’ingrosso e non aldettaglio.Una vera giustizia fiscale trarrebbe invece giovamento dalla sempli-cità, dalla certezza e dalla stabilità degli adempimenti; dal rispetto dielementari principi di civiltà giuridica in materia di non retroattivitàdelle norme e di diritto ad una tassazione sulla base del reddito effetti-vo ed attuale e non potenziale e stimato.

editoriale

sommariosommarioluglio/agosto 2007luglio/agosto 2007

n. 7 - anno 12n. 7 - anno 12

CARLO SANGALLI Presidente dell’Unione di Milano

Pressione fiscale:“cortocircuito” con il Paese

ATTUALITA’ 3SERVIZI ALLE IMPRESE:ARRIVA IL PRIMO BANDOREGIONALE CON 7 MILIONIDI EURO PER QUEST’ANNO

PARLIAMO DI... 9CENTRI COMMERCIALIURBANI: LA LOMBARDIASTUDIA L’ESPERIENZAINGLESE

Il commercio“racconta” Milano

La storia del nostro territorio attraverso

le imprese più antiche chehanno saputo rinnovarsiarrivando ad oggi senza

perdere la propria identitànel giornale

ASSEMBLEAASSEMBLEA

al central centroodel giordel giornalenale

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La Giunta re-gionale lom-

barda ha ap-provato il ban-do di sostegnodell’innovazio-ne e dell’im-prenditorialità nel settore deiservizi alle imprese. A due annidall’insediamento dell’Asses-sorato ai Servizi della RegioneLombardia – con l’assessoreDomenico Zambetti - questoprimo bando, fortementevoluto dall’Unione Regionale(e alla cui ela-borazione han-no contribuitoAssintel, l’asso-ciazione delleimprese ict, e

Asse-prim,l’asso-ciazionedei servi-zi profes-sionalialle im-prese),costitui-sce un

importante risultato per il so-stegno all’innovazione e al-l’imprenditorialità nel compar-to dei servizi. Le azioni di sostegno previsteriguardano le micro, piccole emedie imprese lombarde cheoperano nell’informatica enelle attività ad essa connes-se; nelle attività di servizi alle

imprese riguar-danti i campilegale, contabi-le, di consulenzafiscale e societa-ria; gli studi dimercato, le inda-

gini e i sondaggi; consulenzacommerciale e di gestione;studi di architettura, ingegne-ria ed altri studi tecnici; collau-di ed analisi tecnica; pubbli-cità; servizi di ricerca, selezio-ne e fornitura di personale;servizi di investigazione e vigi-

lanza;attivitàfotografi-che; ser-vizi direprogra-fia (ripro-duzioni ditesti edocu-

menti) e traduzioni; attività deicall center; design e stylingrelativo a tessili, abbigliamen-to, calzature, gioielleria, mobilie altri beni personali o per lacasa; organizzazione di fiere,esposizioni e convegni; logisti-ca aziendale, esterna e deiflussi di ritorno. Le azioni per il sostegno del-l’innovazione e dell’imprendi-torialità nel settore dei servizialle imprese si articolano in tremisure per una dotazionefinanziaria complessiva, per il2007, di 7 milioni di euro, cosìripartiti: 2 a sostegno dellacreazione di nuove imprese diproduzione di servizi innovativi;3 milioni a sostegno dell’inno-vazione dei processi e dell’or-

ganizzazione e alla produzio-ne di servizi innovativi; 2 asostegno dell’aggregazione diimprese per la produzione diservizi integrati.Gli investimenti realizzati con ilcontributo regionale devonorestare in Regione Lombardiaper almeno 5 anni. Sarannoritenute ammissibili le spesesostenute dopo la data dipresentazione della domandae non oltre la data di conclu-sione del progetto o i 12 mesidalla data di costituzionedella società o dell’aggrega-zione. La partecipazione fem-minile nelle imprese e quelladei giovani sono oggetto dipremialità aggiuntiva.Il bando per le imprese dei ser-vizi trae origine dal Program-ma regionale di sviluppo del-l’VIII legislatura regionale: pro-gramma dove viene indivi-duato come fattore strategicoper la competitività del siste-ma economico l’elaborazionedi un contesto che favorisca leimprese nel passaggio dal si-stema industriale all’economiabasata sulla conoscenza, incoerenza con la missione delConsiglio Europeo di Lisbona.

attualità

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Servizi alle impreseLombardia:

arriva il primo bandoApprovato dalla Giunta

regionale. Risorse: 7 milioni di euro per quest’anno.

I settori interessati

Domenico Zambetti,assessore ai Servizi della Regione Lombardia

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Firmato il primo protocollod’intesa tra l’Alto

Commissario per la lotta allacontraffazione GiovanniKessler e il presidente diConfcommercio (edell’Unione di Milano) CarloSangalli.Scopo dell’accordo è quellodi dare – sulla base dell’ottimolivello di collaborazione giàraggiunto attraverso la parte-cipazione di Confcommercioal Tavolo permanente degliimprenditori, dei lavoratori edei consumatori presso l’Alto

Commissario – ulteriore impul-so alle attività per combatterela contraffazione. Punto centrale dell’intesa è ilrecepimento, da partedell’Alto Commissario, dellespecifiche esigenze di settoreanche attraverso la segnala-zione, da parte diConfcommercio, di casi spe-cifici e la trasmissione di datied informazioni utili. Il proto-collo prevede, inoltre, cheConfcommercio collabori conl’Alto Commissario nell’attivitàdi informazione e di sensibiliz-

zazione dei propri associati edell’opinione pubblica sulleconseguenze negative dellacontraffazione e sui miglioristrumenti di prevenzione econtrasto

attualità

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Lotta alla contraffazioneConfcommercio

firma il procollo d’intesacon l’Alto Commissario

La firma del protocollo d’intesa per la lotta alla contraffazione con il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e l’Alto Commissario Giovanni Kessler

LaCameradiCom-mercio

di Milano e la Provinciadi Milano hanno indetto il nuovo “Bandopassaggio generazionale: rileva un mestieretradizionale - edizione 2007”. Obiettivo delbando è favorire i passaggi di proprietà dellemicroimprese: da quelle di vicinato (piccolocommercio) a quelle dell’artigianato di servi-zio. Con il bando viene stanziato complessi-vamente un milione di euro. Possono presen-tare la domanda: aspiranti imprenditori che siimpegnino a creare una ditta individuale ouna società di persone e microimprese (ditteindividuali e società di persone) costituite apartire dal 1° gennaio 2006 con sede legalee operativa in provincia di Milano e chesubentrino ad un’altra impresa nell’eserciziodi un’attività tradizionale.Può essere inviata una sola domanda di con-tributo. L’incentivo previsto è pari al 100%

delle spese riconosciute ammissibili con unmassimale di 20.000 euro. L’incentivo verràpoi così suddiviso: 50% contributo in contocapitale a fondo perduto per un massimo di10.000 euro; 50% di finanziamento a tassoagevolato con tasso fisso dello 0,5%, durata8 anni di cui 3 di preammortamento, per unmassimo di 10.000 euro. L’entità minimadelle spese ammissibili dell’intero progettoper poter accedere agli incentivi è di 10.000euro.In caso di ammis-sibilità del proget-to presentato daaspiranti impren-ditori dovrannoessere confermati:gli impegni dispesa indicati aprogetto entro untermine massimodi 1 mese dall’av-venuta comunica-zione di ammissi-

bilità al contributo; la costituzionedell’impresa entro un termine massi-mo di 4 mesi dall’avvenuta comuni-cazione di ammissibilità al contribu-to. L’agevolazione sarà erogabile

esclusivamente all’impresa e dopo la suacostituzione.In caso di ammissibilità di progetti presentatida imprese già costituite, il legale rappresen-tante dovrà confermare gli impegni di spesaindicati nel progetto entro un 1 mese dall’av-venuta comunicazione di ammissibilità alcontributo. La Provincia procederà alla liqui-dazione del contributo entro 90 giorni dallacomunicazione di approvazione della rendi-contazione finale dei costi sostenuti.

Bando di Camera di commercio e Provincia. Domande entro il 4 settembre

Milano: un milione di europer il passaggio generazionale

delle imprese tradizionali

Le domande vanno presentate non oltre martedì 4 settembre (fa fede il timbropostale della raccomandata) in duplice copia in una sola busta su cui vaapposta la dicitura “Bando Passaggio Generazionale: Rileva un mestiere tra-dizionale – Edizione 2007”, a Camera di Commercio di Milano, via Meravigli9/B ,20123 Milano (o consegnate a mano nella sede della Camera di commer-cio, Protocollo Generale, via San Vittore al Teatro 14, orari lun.-giov. 9/16 -ven. 9/13 o presso le sedi camerali decentrate di: Assago, Cesano Maderno,Desio, Legnano, Magenta, Mazzo di Rho, Melegnano, Melzo, Monza, SestoSan Giovanni (orarilun.-giov. 9/13 - ven.9/12.30).

Sul sito della Provincia, al link http://www3.provincia.mi.it/economia/attivitaservizi/soste-gnoalleimprese/bandiincorso passaggiogenera-zionale_07.html è possibile scaricare tutta ladocumentazione. E’ stato attivato anche unnumero verde 800.743.660 per avere informa-zioni dettagliate sul bando di finanziamento edassistenza per compilare la domanda.

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Milano città turistica: in Italiacon 7,8 milioni di presenze

all’anno batte Venezia eFirenze, seconda solo a Roma.Un turismo soprattutto d’affarie business (72%). Milano mitte-leuropea nel turismo: supera icentri italiani e rincorre le gran-di capitali del nord comeBerlino e Vienna (14,6 e 8,8milioni di presenze). Anche sela nostra metropoli è più“mordi e fuggi” con soli 2,13giorni di permanenza media.Più indietro il turismo congres-suale: 18 gli alberghi dedicati,

più di Vienna,ma meno di Ber-lino e Barcello-na. Tra i fattori diattrattività di Mi-lano l’accessibi-lità aeroportua-le: con oltre 30milioni di passeg-geri il capoluogolombardo supe-ra Barcellona,Berlino, Vienna. Mentre per i prezzi è a metàclassifica con 43 dollari per lacena al ristorante, più di Parigi,e ai primi posti per l’albergocon 330 dollari, pari a NewYork. Trend positivo per gli al-berghi: dal 2002 al 2005 il fattu-

rato ècresciutodel 6,5%grazie a

camere più oc-cupate anchese meno redditi-zie per gli alber-gatori. A Milanoil turismo è set-tembrino: piccodell’80% dell’oc-cupazione dellecamere. Ed è unturismo d’élite(anche perché

business): sono scelte soprattut-to le strutture a quattro e cinquestelle.Questidati e-mergonodal rap-portodellaCameradi com-mercio

attualità

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Rapporto della Camera di commercio realizzato attraverso l’università Iulm

Con il turismo d’affari Milano batte

Firenze e VeneziaE si avvicina a Vienna

per le presenze. Ma il turismo di Milano è

“mordi e fuggi”: 2,13 giorni

di permanenza media.A settembre il picco

di occupazione delle camere

L’evoluzione del fatturato per albergo

La clientela

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di Milano, realizzato attraversol’Università Iulm, dal titolo“Competitività della destinazio-ne Milano nel turismo”. “Il turismo – ha dichiarato PierAndrea Chevallard, segretariogenerale della Camera di

commercio di Milano - rappre-senta per Milano un settoreimportante su cui occorresempre di più puntare per lacrescita economica del nostroterritorio e in vista dell’Expo2015. Ecco perché il coordina-mento delle istituzioni deverappresentare un punto di rife-

rimento, di coordina-mento organizzativo,di promozione delterritorio nel suo insie-me”.“Il turismo è una risor-sa complessa – ha

affermato GiovanniPuglisi, presidentedella FondazioneUniversità Iulm e retto-

re dell’ateneo - Da quil’importanza di unacabina di regia in cui

sia i livelli istituzionali che gli altrisoggetti implicati trovino il lorogiusto apporto”.

attualità

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Turismo milanese: i punti di forza

I punti critici: l’offerta

Il turismo congressuale

Dati in camere 2004

La ristrutturazionedelle camere

I punti critici: la domanda

Fonte dei grafici: rapporto Camera dicommercio/università Iulm

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Ormaiquasi

il 90% delle aziende lombardeattive nei settori del commer-cio al dettaglio, del commer-cio all’ingrosso, dei pubbliciesercizi e dei servizi ha almenoun pc (+8% a Milano negli ulti-mi due anni); l’86% ha un ac-cesso ad internet e il 63% utiliz-za un server. E’ quanto emergedalla ricerca “Il Digital Dividenella micro e piccola impresaitaliana” i cui dati lombardisono stati presentatiì al Polo fie-ristico di Bergamo da Unioneregionale lombarda del com-mercio del turismo e dei servizi(sono intervenuti il vicepresi-dente vicario dell’Unione re-gionale e vicepresidente diConfcommercio Renato Bor-ghi e il vicepresidente dell’U-nione regionale e presidentedell’Ascom di Bergamo PaoloMalvestiti), Assintel (Associa-zione nazionale delle impreseict; è intervenuto il presidenteGiorgio Rapari) con l’Associa-

zione commercianti di Ber-gamo. La ricerca è stata realiz-zata da Freedata attraversoun’indagine campionaria cheha complessivamente coin-volto in Italia più di 3.300micro e piccole imprese, 602per la Lombardia. “Questaricerca – ha affermato PaoloMalvestiti – costituisce un’op-portunità per sviluppare unproficuo dibattito fra impresee istituzioni. La Lombardia, nelterziario, ha fra i più bassi livellidi divario digitale dell’interosistema-Paese, ma occorrecontinuare a lavorare permigliorare questo dato”. Lapenetrazione del pc fra leimprese del terziario lombar-do è crescente rispetto alla

dimensione aziendale: 87,4%per le ditte individuali, 90,1 perle aziende da 2 a 5 addetti,93,6% per quelle dai 6 ai 9 ad-detti, e infine il 100% per le pic-cole imprese (10-49 addetti).Le aziende del commercioall’ingrosso e dei servizi possie-dono per la quasi totalitàalmeno un pc, mentre si asse-stano su valori inferiori il com-mercio al dettaglio (74,1%) e i

pubblici esercizi (67,1%). LaLombardia guida anche laclassifica rispetto all’utilizzo diinternet in azienda: l’86,2% haun accesso alla rete, contro il75,5% del Nord Ovest e il68,7% a livello Italia. Per quan-to riguarda la presenza di unserver, il valore per le aziendelombarde è del 63,6%, controun 54% del Nord Ovest e un46,8% dell’Italia.

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Commercio e servizi:in Lombardia il 90% delle imprese ormai ha almeno un computer

Micro e piccole aziende del terziario:

i dati presentati aBergamo dall’Unioneregionale con Assintele Ascom bergamasca

Convegno al Polo fieristico di Bergamo: dasinistra Paolo Malvestiti, vicepresidentedell’Unione regionale e presidente dell’Ascombergamasca; Renato Borghi, vicepresidentevicario dell’Unione regionale e vicepresidentedi Confcommercio; Giorgio Rapari, presidentedi Assintel

Aziende lombarde “consapevoli”, ma investire in tecnologia costaLe aziende lombarde dimostrano di avere una consapevolezza diffusa rivolta all’Ict: chinon investe in tecnologia ne attribuisce la causa ai costi e alla mancanza di soluzioni fles-sibili e ad hoc per la propria attività: “occorre – rileva Giorgio Rapari, presidente diAssintel - un approccio capace di proporre prodotti informatici ad hoc tarati sulle specifi-che esigenze delle micro e piccole imprese; e occorre, parimenti, la capacità di impostareuna comunicazione, in linea con il linguaggio delle aziende, della domanda”.Questi i risultati nel dettaglio: su una scala da 1 a 7, il fattore costi raggiunge un’impor-tanza di 4,8 per le aziende low tech, di 5,2 per quelle medium e di 5,3 per quelle high; larigidità pesa 5,3 per le aziende low tech e 4,6 per quelle high tech; la sicurezza è temati-ca limitante per tutte le tipologie, con un valore medio di 4,9.“I maggiori elementi su cui focalizzarsi espressi anche nel Manifesto per l’Innovazionepresentato da Confcommercio alle istituzioni – conclude Rapari – sono un’attenzione aitemi della connettività, sia in termini di sostegno alla diffusione di banda larga sia alcontrollo dei prezzi di accesso alla rete, con un impegno nel portare all’attenzione delleaziende che offrono tecnologia i bisogni della domanda di settori trascurati quali ilcommercio al dettaglio ed i pubblici esercizi, favorendo la spinta alla ricerca di soluzio-ni interessanti per il core business di queste imprese”.

Il digital divideAll’interno di ogni settore merceologico sonostate individuate tre tipologie di imprese: low-tech, medium-tech e high-tech.In Lombardia il segmento delle aziende low-tech pesa per il 29% e costituisce il valore piùbasso a livello Italia (nel Nord Ovest il valoremedio è del 37%), indice di un alto grado dipenetrazione della tecnologia nel sistema lom-bardo. Anche le aziende medium-tech sonosuperiori alla media, attestandosi al 59,2% deltotale. Lieve flessione delle high-tech, chescendono all’11,8%.

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Educational Tour 2007: unpercorso formativo per svi-

luppare soluzioni innovativeche valorizzino il commerciourbano in Lombardia. Con laprima delle due missioni dilavoro svoltasi a fine giugno inGran Bretagna (la seconda èprevista in Spagna a metàsettembre) è entrato nellaseconda fase (dopo il work-shop di lavoro comune dianalisi e approfondimento sultema della gestione coordina-ta del commercio urbano edella prospettiva di cambia-mento che quest’approccio

genera) il pro-getto (capofiladi EducationalTour è laCamera dicommercio diBergamo) pen-sato per faracquisire ai par-tecipanti tutte leconoscenze e gli strumentinecessari per poter applicareal contesto lombardo moda-lità operative di gestione chetengano conto dei sistemi diofferta commerciale presentinei diversi centri urbani. Il viaggio in Gran Bretagna si èarticolato in incontrioperativi e visite aLondra, Nottinghame Lincoln. La delega-zione lombarda si èconfrontata con i

responsabili del-l’associazioneActm(Associationtown centremanagement)e dell’Heart ofLondon BusinessAlliance.Un programma

di lavoro che ha avuto l’obiet-tivo di comprendere l’evolu-zione delle iniziative di valoriz-zazione del commercio urba-no nel Paese europeo che suquesto tema vanta le mag-giori esperienze e che più ditutti ha sviluppato strumenti

operativi di gestione anchecon innovative modalità dipartenariato pubblico-privato.

Centri commerciali urbaniLa Lombardia

studia l’esperienza inglese

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Delegazionecon esponenti

di Unione Regionale,delle Ascom,

di Regione e sistemacamerale a Londra,

Nottingham e Lincoln

In questa foto di gruppo scattata a Lincoln (distretto commerciale Lincoln BusinessImprovement Group) vi sono, fra gli altri, Ercole Montanari (vicepresidente diUnioncamere Lombardia e presidente dell’Ascom e della Camera di commercio diMantova); Carlo Alberto Panigo (consigliere di presidenza dell’Unione di Milano e consigliere della Camera di commercio milanese); Paolo Ferré (giunta Unione diMilano e presidente dell’Ascom di Legnano); Claudio Pugnoli (presidente dell’Ascomdi Cremona)

Missione in Gran Bretagna per l’EducationalTour. Da sinistra: Paolo Malvestiti,vicepresidente dell’Unione Regionale; PaoloMora, vicedirettore vicario della Direzionegenerale Commercio fiere e mercati dellaRegione Lombardia; Carlo Spinetti, segretariogenerale della Camera di commercio diBergamo; Giovanna Mavellia, vicesegretariogenerale dell’Unione Regionale; DaniloMaiocchi, direttore generale della dgCommercio fiere e mercati della Regione;Gianroberto Costa, segretario generaledell’Unione Regionale e dell’Unione di Milano

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In Unione con-vegno promosso

da Assosecco, l’Associazioneitaliana pulitura a secco tinto-rie, sull’adeguamento - entro il31 ottobre - alle nuove normeambientali e di sicurezza: con-vegno – introdotto dal presi-dente di Assosecco CesareLocati - che ha visto la parteci-pazione dei funzionari di Arpa,l’Agenzia regionale per la pro-tezione dell’ambiente. Gli e-sperti Arpa hanno risposto alledomande degli operatori chevogliono poter svolgere l’atti-vità senza incorrere in sanzioniamministrative o penali. E’ stato il recepimento delladirettiva comunitaria a stabilireparametri e valori limite di emis-sione degli impianti – con l’a-deguamento entro il 31 ottobre- oltre a decretare l’obbliga-

torietà di presentare larichiesta di autorizza-zione alla continuazio-

ne dell’esercizio di pulitintola-vanderia.Adriano Cati, del Dipartimentoprovinciale di Milano dell’Arpaha illustrato gli elementi mag-giormente innovativi: l’introdu-zione del concetto di “gestionedei solventi”; l’istituzione di unmetodo di analisi e valutazionedelle emissioni prodotte; l’intro-duzione di limiti (20 g cov/kgcapi lavati) per gli impianti inessere.Cati si è inoltre soffermato suldlgs 152 del 3 aprile 2006 cheha di fatto confermato lacompetenza regionale dele-gando alle regioni l’emanazio-ne di autorizzazioni generali eprescrizioni. Marco Alberio, tec-nico della prevenzione di ArpaLombardia, si è invece soffer-

mato sui sistemi idonei ad in-fluenzare l’efficienza del pro-cesso di lavaggio dei capirispettando i termini normativi.L’ingegner Valeria Carozzi diProgramma Radon ha presen-tato gli obblighi derivanti allepulitintolavanderie dal dlgs626/1994. A questo proposito,Promo.Ter Unione-Club della Si-curezza ed Assoseccohanno elaborato unpacchetto completo diconsulenza, assistenza,formazione ed infor-mazione per le pulitin-tolavanderie.In chiusura dei lavori l’avvocatoRosaria Limonciello - aiutata perle parti più specialistiche dal pre-sidente di Assosecco Locati - si èsoffermata sulla legge 84/2006che disciplina il settore, ed ha ri-sposto a numerose domande sul-l’etichettatura di manutenzione.

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Nasce la posta fatta apposta per il business.Dedicata alle imprese, nel segno dell’affidabilità. TNT Post è il primo operatore postale privato italiano e fa parte dell’olandese TNT Group.

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In Unione il convegno di Assosecco con i tecniciArpa (Agenzia regionale protezione ambientale)

Ambiente e sicurezzaLavanderie: adeguamento

entro il 31 ottobre

Cesare Locati,presidente di Assosecco

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“Prodotti e materiali perl’edilizia strumenti per

una nuova politica ambien-tale ed energetica”: questo iltema del 25° convegno diAscomed, l’Associazionemilanese dei rivenditori dimateriali per l’edilizia.L’iniziativa si è svolta nellasplendida cornice di VillaArconati a Castellazzo diBollate con il presidente diAscomed e Federcomated(la Federazione nazionale)Giuseppe Freri e i rappresne-tanti di Finco, Assimpredil eCna Costruzioni. Ha introdot-to i lavori il segretario genera-le di Ascomed eFedercomated Mario Verducie alla successiva tavolarotonda hanno preso parteRoberto Del Bo, vicepresiden-te nazionale di Assopetroli;Paolo Rigone, professoreassociato di architettura tec-nica presso il Politecnico diMilano; Emanuele Serventi,esperto di prodotti e materialiper l’edilizia ed Elamr Tapfer,direttore marketing dellaProgress spa (Bressanone).Nel corso della manifestazio-

ne di Ascomedsono stati asse-gnati alcuniriconoscimenti:al professorFabrizioSchiaffonati delPolitecnico diMilano; aMichele Felisio(Gruppobea spa di Milano) ea Francesco Freri (Freritramitsrl di Milano) “per aver intro-dotto con efficacia e profittol’innovazione di marketing nel

settore delladistribuzioneedile”. Ad EmilioLonghi (Gini e Csrl di Milano) èstato assegnatoun premio allacarriera “peraver esercitatocon successo

l’attività imprenditoriale nelsettore della distribuzioneedile con esemplare signori-lità ed incomparabile stileprofessionale”.

parliamo di...

Unioneinformaluglio/agosto 2007

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Edilizia per una nuova politica compatibile

con l’ambiente: il punto al 25° convegno Ascomed

Certificazione energeticaper gli edifici: Lombardia

“apripista” in ItaliaLa Giunta regionale lombarda, su proposta dell’assessorealle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile,Massimo Buscemi, ha approvato la delibera che applica,prima regione in Italia, la normativa nazionale finalizzata apromuovere il risparmio energetico. Nuova norma cheentrerà in vigore gradualmente, a partire dal 1° settembre.La certificazione energetica viene applicata a tutti gli edifici, partendo dalla pro-gettazione e realizzazione di quelli nuovi e successivamente per la ristrutturazio-ne degli esistenti. In particolare, dal prossimo 1° settembre, la certificazione saràindispensabile per la vendita di un intero immobile e sarà necessaria per gli edifi-ci o i singoli appartamenti sottoposti a ristrutturazioni finalizzate al miglioramen-to delle prestazioni energetiche. In questo caso si potrà accedere agli incentivi edalle agevolazioni pubbliche. Dal 1° gennaio 2008 per tutti gli edifici pubblici e privati ci vorrà la certificazio-ne energetica per iniziare o rinnovare un contratto di fornitura di energia. Entro il1° luglio 2009 la certificazione sarà necessaria per gli edifici di proprietà pubbli-ca o adibiti ad uso pubblico con superficie superiore a 1.000 metri quadrati. Dal1° luglio 2009 sarà indispensabile per la vendita dei singoli appartamenti e dal 1°luglio 2010 anche per le abitazioni date in affitto. La certificazione energetica degli edifici sarà effettuata da esperti qualificati cheverranno iscritti in un registro regionale. L’abilitazione sarà concessa, d’accordocon gli ordini, i collegi e le associazioni, a tutti coloro che sono in possesso dititoli di studio e esperienza in materia o in mancanza dell’esperienza, che abbia-no frequentato e superato il corso di formazione. La classificazione energeticadell’edificio sarà riportata su un certificato e su una “targa energetica” che con-sentirà a chiunque di conoscere l’efficienza energetica dell’edificio stesso.

I riconoscimenti assegnati

dall’Associazionemilanese dei rivenditori

edili in occasione del meeting

di Villa Arconati a Castellazzo di Bollate

Foto di una delle premiazionI al 25° convegnoAscomed: il primo da destra è Giuseppe Freri,presidente di Ascomed e Federcomated

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Un incontro alCircolo del

Commercio diMilano per farconoscere edillustrare le op-portunità di “Alimentaria”, ilsalone internazionale dell’ali-mentazione e delle bevandeche si svolge alla Fiera diBarcellona, in Spagna, e la cuiprossima edizione è in pro-gramma dal 10 al 14 marzo del2008. Lo ha promosso DinoAbbascià, presidente di Fida, laFederazione italiana dei detta-glianti alimentari (e presidentemilanese del Sindacato detta-glianti ortofrutta): vi hanno par-tecipato imprenditori del setto-re alimentare, Mario Bossi,segretario generale di Aice(Associazione italiana commer-cio estero); Fabio Majocchi,direttore generale di EXPOcts(la spa organizzatrice di eventi

fieristici come Bited Host), il diret-tore del Capac-Politecnico delcommercio Ste-fano Salina e

Pierangelo Mapelli, direttore diSogemi (la società che gesti-sce i mercati generali milanesi).“Alimentaria” è una rassegnache costituisce un palcosceni-co di ciò che succede nell’in-dustria alimentare internaziona-le, nei canali distributivi, nellepreferenze dei consumatori. Con “Alimentaria” vi sono an-che eventi di richiamo per ilpubblico: dal foro internazionaledell’alimentazione al congressodella dieta mediterranea, alsalone delle innovazioni.“Alimentaria” 2008 – è statospiegato nell’incontro alCircolo del Commercio daMeritxell Puig, dirigente per irapporti internazionali della ras-

segna - punta a far riunirepiù di 500 imprese leadernella fabbricazione e distri-buzione degli alimenti ebevande e di accogliere150.000 compratori professio-nali provenienti da 155 paesi.“Eventi come ‘Alimentaria’ –ha affermato Abbascià – sonoimportanti per sviluppare nuovimercati, migliorare la competi-zione dei prodotti, fare business.Nella prossima edizione dellamanifestazione 1.600 metriquadrati saranno dedicati alprodotto alimentare italiano:sarebbe utile che fosse presen-te a Barcellona una delegazio-ne di nostri operatori”.

A.L.

Unioneinformaluglio/agosto 2007

parliamo di...

L’Unione, per rendere sempre più immediate le informazionisulla propria attività e sulle iniziative delle associazioni che adessa aderiscono, ha allestito un sito Internet il cui indirizzo èwww.unionemilano.itOltre alla parte istituzionale e di presentazione della strutturaorganizzativa Unione, dal sito - costantemente aggiornato - sipossono trarre informazioni utili sui servizi erogati dall’Unione,dalle associazioni di categoria e territoriali, dagli enti e dallesocietà collegate, ed è possibile il link con enti, banche, giornali.

Le aziende associate, in regola con le contribuzioni previste,hanno a disposizione, con accesso codificato da password,tutti i riferimenti normativi e gli adempimenti su aree tematiche:

Le aziende interessate possono richiedere il codice “password” compilando on line l’apposito modulo presente all’internodella sezione “aree tematiche” del sito Unione.

L’azienda riceverà in breve tempo via e-mail l’attribuzione del codice d’accesso (login e password).

PER INFORMAZIONI SI PREGA DI TELEFONARE AL N° 02-7750.292/293

SITSITO INTERNETO INTERNET Unionewww.unionemilano.it

LE INFORMAZIONI IN TEMPO REALE

✓✓ del ladel lavvororoo

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“Alimentaria” a BarcellonaOpportunità per le imprese italiane

Incontro al Circolo del Commercio promosso

dal presidente Fida Dino Abbascià

“Alimentaria”: la schedaFrequenza: biennale Luogo: Fiera di Barcellona Recintos Montjuïc1 y Gran ViaQuando: 10-14 marzo 2008 A chi interessa: distribuzione alimentare ingenere, importazione ed esportazione di alimen-tari e bibite, catene alimentari, ristorazione,imprese specializzate, altri operatori del sistemaalimentare.Prodotti: miele, cioccolato, cacao, dolci, cara-melle, torroni, gallette, cereali, pasta, vegetali,carni, legumi, snack e frutta secca, condimenti,aceto, salse, latte e derivati, caffè e infusi, birre,vino e liquori, piatti preparati precotti congelati,prodotti dietetici, frutta, riso, zucchero, pesceconservato, panetteria epasticceria, surgelati, succhi,sidro, vino, alcolici, olio, zuc-chero, farine, prodotti affumi-cati, legumi, acque.

Dino Abbascià

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Incontriamo Attilio Porta e il figlio Claudio nella sala dell’Antica Trattoria Cacciatoriin via Roma a Rosate, dove la famiglia è attiva da circa ottant’anni.

Nel 1927 il padre di Attilio, Antonio, acquista nel centro di Rosate un edificio conannessa attività di trattoria da tale Giovanni Scarioni, che si trasferisce a Casteggio.

Antonio è nato nel 1904 da una famiglia di agricol-tori a Felizzano, in provincia di Alessandria, dove siè sposato con Ermelinda. Il terreno a disposizionedella famiglia non forniva lavoro per i genitori e i seifigli, così Antonio decide di trasferirsi con la mogliea Rosate dove rileva l’attività di trattore dalloScarioni. Secondo il figlio Attilio, l’integrazione deidue nel nuovo paese di residenza non fu facile per-ché allora la comunità era molto chiusa nei con-fronti degli immigrati.Anche all’interno della famiglia i primi anni sonopiuttosto travagliati: dopo la nascita di Francesconel 1928 e di Angelina nel 1931, la moglie Erme-linda si ammala irrimediabilmente e muore l’annoseguente. Antonio è raggiunto allora dalla sorellaMaria per badare ai piccoli e per stare dietro all’atti-vità della trattoria, mentre lui decide di aprire unaseconda trattoria nel vicino abitato di Cisliano dovesi stabilisce per un anno tra il 1933 e il 1934. ACisliano Antonio conosce e sposa Giuseppina chegli darà il terzogenito Achille nel 1934 a Cisliano, eAttilio nel 1938 a Rosate.Pare che nel contempo l’attività lavorativa diAntonio si fosse in parte diversificata: nella bassamilanese, oltre ad iniziare l’attività di ristoratore,mette a frutto le proprie conoscenze in campo vini-colo avviando la distribuzione a domicilio del vinoproveniente dalle proprie colline di origine.Le due attività sono ben integrate, Antonio gira perle 24 cascine che compongono la campagna diRosate e, tra i clienti della sua attività di distributoree i fornitori della sua cucina, instaura buoni rapporti

con gli agricoltori e i contadini della zona. Gli avventori della trattoria sono più spessopersone di passaggio e cacciatori, da sempre numerosi nella zona tra Gaggiano,Rosate e Noviglio.Con la seconda guerra mondiale arrivano tempi duri per la famiglia Porta: i figli sonoancora piccoli per partecipare al conflitto, ma i ricordi di Attilio appaiono vivi: il lavorocessa quasi completamente e la trattoria viene chiusa nel 1944, quando parte dellasala viene affittata ad una famiglia sfollata da Milano per raggranellare qualche lira.

Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

Antica TrattoriaCacciatori

della famiglia Portaa Rosate

CCLVII

Il fondatore della trattoriaAntonio Porta

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CCLVIII

Antonio deve fare molti sacrifici per mantenere la famiglia e fa ognigenere di lavoro disponibile: come andare a scaricare cemento aCasale Monferrato.La sua non celata avversione per il regime fascista non gli facilita l’esi-stenza e lo costringe, infine, a nascondersi per evitare l’arresto, ma laresponsabilità verso la propria famiglia lo trattiene dalla resistenza atti-va. Tutti risentono delle ristrettezze; ogni tanto qualche conoscente dellecascine circostanti porta un pezzo di pane giallo, più spessoGiuseppina porta i figli a spigolare nei campi di grano o di granturco o acogliere il ravizzone per farne olio.Alla fine del conflitto l’attività della trattoria riprende lentamente e, tra il1946 e il 1950 Antonio si impegna nell’attività di sindacalista per laConfederterra, organo di rappresentanza dei lavoratori dell’agricoltura,bacino di riferimento di entrambe le sue attività. A quei tempi, nellecascine che ancora popolano la bassa milanese, vivevano con le pro-prie famiglie decine di lavoratori, ciascuno incaricato di mansioni parti-colari: il bifolco, il mungitore, il porcaro, il camparo, il fabbro, il fornaio, ilcavallante, poi i primi trattoristi, e tanti altri. I lavoratori della terra eranogeneralmente legati al proprietario o al conduttore con contratti di dura-ta annuale, regolati ed eventualmente rinnovati nel giorno di SanMartino, che prevedevano parte del compenso in prodotti agricoli.Alla scadenza annuale, sulla base degli anticipi corrisposti, venivanoregolati i contratti: Antonio Porta, rappresentante sindacale per la zonadi Abbiategrasso, ha il compito di redigere i rendiconti degli anticipi inmoneta e in natura. La sua correttezza viene apprezzata, oltre che daipropri associati che fanno la fila in trattoria per avere le schede contabi-

li, anche dalle controparti padronali, tanto che, come ci racconta il figlio Attilio, “se iconti erano fatti da lui si fidavano, se li faceva qualche altro sindacalista non si fidava-no e andavano alla Coldiretti a verificarli”.La parentesi dura poco e nel 1950 Antonio ritorna a dividersi tra la distribuzione delvino e il lavoro con la moglie in trattoria, dove l’attività gira, spinta dalla ripresa gene-rale dei consumi. Frattanto, mentre Maria si è sposata a Rosate, una seconda sorellaviene a stabilirsi in paese dove mette su famiglia alcuni anni dopo. Nell’arco di pochianni tutti i fratelli di Antonio lasciano Felizzano per stabilirsi nell’Abbiatense: uno

diventa trasportatore di carbone e dicherosene, un altro negoziante divini all’ingrosso, un altro ancoraentra alla Siltal di Abbiategrasso,azienda produttrice di elettrodome-stici.Antonio, precursore dell’esodo fami-liare, continua a vivere con la mogliee i quattro figli a Rosate, al pianosuperiore dell’edificio che ospita latrattoria. Fin da piccoli i figli possonodare una mano andando a farefascina per il fuoco o a pescare nellerogge per le fritture della madre.Crescendo, alcuni di loro prendonostrade autonome. Achille, recente-mente scomparso, ha costituito dalleparti di Garbagnate una ditta cheproduce lampadari, azienda cheoggi è portata avanti dai suoi figli;Francesco, ottenuto il diploma diragioniere, si impiega presso ilBanco Ambrosiano dove per alcuni

La seconda moglie Giuseppina e la sorella diAntonio, Maria, negli anni ‘40

Il caseggiato giallo comprende la trattoria e l’abitazione al piano superiore

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“D’una città non godi le sette e settantasettemeraviglie, ma la risposta che dà ad una tuadomanda”(Italo Calvino, Le città invisibili)Con queste parole delle Città invisibili diItalo Calvino desidero aprirel’Assemblea pubblica dell’Unionedel Commercio, del Turismo, deiServizi e delle Professioni di Milano eprovincia.Perché il tema della città moderna è quellodella capacità di dare risposte a domande“collettive”, e quindi politiche.Domande poste dai cittadini e dalle fami-glie, dai lavoratori e dagli imprenditori: tuttisoggetti che, talora, sembrano divenire “invi-sibili” per le istituzioni e per la politica.E questa Assemblea che arriva dopo quella confederale, miconsente di tentare una sintesi unitaria delle domande poste,in particolare, dal mondo del terziario a livello nazionale percollegarle ai temi delle città della nostra regione.Certo, questa scelta non è neutrale. Essa significa infatti che,a mio avviso, resta confermato che pro-prio qui – a Milano e in Lombardia – ven-gono anzitutto al pettine tutti i nodi diquella che viene chiamata l’agendadella crescita lenta e della competitivitàdifficile.

Quali sono dunque le domande, lequestioni che il mondo delle imprese

del terziario pone alle città della nostraregione e del nostro Paese?Che c’è la necessità di una politica chesi sottragga alla logica del breve termine,che riconosca la necessità di individuareterreni sui quali lavorare con continuità.Che faccia le riforme per consolidarequel tanto di ripresa che c’è e per cre-scere di più e meglio.Un punto, infatti, è chiaro: la crescita al2% non è sufficiente. Non è sufficienteper rendere meno impervio il processo di

risanamento della finanza pubblica e, in par-ticolare, la riduzione del debito pubblico.

Non è sufficiente per assicurare sviluppo ecoesione sociale.

Ancora una volta, dunque, si trattadi lavorare per il rafforzamento

della produttività della nostra eco-nomia.

In particolare, della produttività di quellaeconomia dei servizi che rappresenta, ormai,un buon 40% e più del Pil e dell’occupazione

del Paese.La situazione della nostra regione è comun-que diversa, è certamente più positiva ed è

quindi più densa di responsabilità.Le imprese di Milano e Lombardia crescono dell’1,4% e 1,3%,

dati superiori allo 0,8% nazionale. Le vendite del commercio al dettaglio crescono dell’1,3%

annuo a Milano, contro la media italiana dello 0,3%, e il volu-me d’affari generato dai servizi, cresce del 2,8% a Milano,

mentre nel resto d’Italia dello 0,7%.Ed è una questione di risposta delle istitu-

zioni rispetto alla domanda imprendito-riale.

La crescita lombarda e milanese sonocerto dovute a un tessuto economico e

sociale solido, ma anche dalla rispostadelle istituzioni locali.

Le “Città invisibili” di Calvino sono Cittàche rappresentano dei “mondi chiusi”,

che non parlano fra loro.Le Città della Lombardia sono invece

Città che si stanno abituando a lavorareinsieme, a cui questa Regione Lombar-dia con il suo presidente, ha offerto un

quadro di riferimento moderno e coeso.La ricetta ambrosiana e lombarda si tra-

duce in “buona politica” . Significacapacità di fare sistema e di semplifica-

re, di sostenere l’economia diffusa e diinvestire nelle infrastrutture. Significa, cioè,

“capacità di fare”.

ASSEMBLEAASSEMBLEApubblicapubblica

l’interventol’interventodidi

Carlo Sangalli Carlo Sangalli

Un patto per la città

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Ma la “buona politica” della città, della città metropolita-na come della città-regione, può non bastare.

Serve anche una ricetta nazionale: liberalizzazioni bilan-ciate ed in ogni settore; infrastrutture e innovazione; rafforza-mento del capitale umano; semplificazioni normative eamministrative; flessibilità nel mercato del lavoro.Occorre, cioè, risolvere il “cortocircuito” fra una troppo ele-vata spesa pubblica, che continua a crescere nella suaparte corrente, e troppo elevati livelli di pressione fiscale econtributiva.Per questo noi ribadiamo l’esigenza, come regia territoriale enazionale insieme, che punti all’integrazione fra tre grandipolitiche:- quella per il controllo, con cioè la riqualificazione e la ridu-zione della spesa pubblica; - quella per il recu-pero di evasioneed elusione fiscale; - quella di avvio diun processo gra-duale di riduzionedella pressionefiscale sui redditipersonali sulle fami-glie e sulle imprese.Il tutto all’insegnadi una politicafiscale “giusta”.Fondata, cioè, sunorme fiscali chia-re, certe, stabili,non reatroattive eche faccianopagare né più, némeno di quanto è dovuto sulla base del red-dito effettivo.

Ogni riferimento alla vicenda suglistudi di settore è qui ovviamente

voluto.Perché è stato un errore “forzare lamano” e costruire – senza confrontofra le categorie economiche – astrattiindicatori di normalità economica che, introppe cose, hanno dimostrato di non funzio-nare, di non essere capaci cioè di dareconto della specificità di tante differenziatestorie d’impresa, pretendendo, per di più, diapplicarli in maniera retroattiva. E’ stata giusta e doverosa la nostra protesta. Ed è stataimportante l’attenzione bipartisan del Parlamento alle ragio-ni di questa protesta e la sua spinta affinché il confronto conle categorie venisse riaperto.Il “ravvedimento operoso” si è avviato ed i primi risultati sonogiunti, mentre ancora altri ne attendiamo per una pienaconferma dell’equità e della selettività degli studi di settore.Per far sì, in altri termini, che chi deve pagare di più lo faccia,ma anche che chi deve giustamente pagare di meno siamesso in grado di farlo.Resta, tuttavia, un interrogativo fondamentale, un interrogati-vo di metodo politico. Perché quando le partite riguardanonoi – riguardano, cioè, quel tessuto dell’impresa diffusa e dellavoro autonomo che è poi, gran parte del sistema produtti-vo del Paese – non si parte mai dallo “zero a zero” e ci si ras-segna, a tavolino, a una penalizzazione pesante e tutta darecuperare sul campo?Perché, insomma, per dirla fuor di metafora, quando si trattadi noi la concertazione è così strabica e intermittente?

Per questo abbiamo bisogno di più buona politica. Perché, nell’economia globalizzata, per vincere la parti-

ta della competizione non basta l’autonoma capacità di

ristrutturazione del nostro tessuto produttivo. Non bastano neppure i successi delle nostre “multinazionali

tascabili”, cioè di quello stock di medie imprese per lo piùlombarde che hanno sorretto il nostro export, accrescendo il

valore aggiunto delle loro produzioni.Nella competizione globale, la partita si vince con una colla-

borazione forte tra pubblico e privato. Una collaborazione all’insegna di quel principio di sussidia-

rietà che chiede al pubblico di fare meno, ma meglio echiede contemporaneamente ai privati di assumere nuove

responsabilità di ordine generale.E su queste responsabilità ritornerò più tardi, in sede di propo-

sta di un Patto per la città.A Milano e in Lombardia passi avanti importanti, in questi

anni, li abbiamo fatti. Nel campo delle infrastrutture – doveci preoccupa ilvoto negativo

della Commissionedel Senato sulla

Brebemi - adesempio, o in quel-

lo di un comuneimpegno per la

sicurezza e a tuteladella legalità.

E’ in questaprospettiva

che noi abbia-mo messo al cen-

tro di questaassemblea il tema

della città, omeglio delle città

della nostra provincia e della nostra regionee della responsabilità complessiva.

Oggi la città è la comunità di base, è il nododei tracciati globali, è il luogo delle con-traddizioni e delle integrazioni, è la piaz-

za delle opportunità.Sulla città vivibile “corta” e “demo-

cratica” si gioca il ripensamento di unnuovo welfare ambrosiano che renda

più vicini, più i prossimi i cittadini. Si gioca,per tutti, la possibilità di un futuro da protago-nisti e non da gregari, la scelta della “cultura

del fare” e non quella della rendita. Competitività e prossimità sono le caratteristi-

che da sempre del mondo del terziario.E il nostro contributo parte dall’impegno quotidiano dei

nostri imprenditori, spesso così “vicini” da essere quasi “invisi-bili”.

Il ruolo del piccolo commercio di vicinato non si limitaalla semplice distribuzione di un bene e dunque al sem-

plice business, ma si estende alla valorizzazione dei rap-porti, di quelle relazioni, cioè, che fanno la città.

Scrive Aldo Bonomi: “Non andrebbe dimenticato che nellepieghe della metropoli è spesso il piccolo commercio che

accompagna i più deboli nell’affrontare il grande temadella solitudine”.

E a partire dagli anni ’90 - quelli della desertificazione di interiquartieri, della crisi dell’economia di prossimità - il piccolo

commercio ha radicalmente mutato le proprie caratteristi-che. E’ cresciuto facendo convivere esperienze tradizionali e

nuove professionalità.L’operatore commerciale ha dovuto diversificare, specializ-zarsi e qualificarsi fino al punto in cui la pratica del consumosi è trasformata anche in un’esperienza sociale e culturale.

Ogni negozio, ogni bar o ristorante è una piccola piazza, unluogo in cui si vive la quotidianità in uno scambio continuocon il pubblico, diventando un luogo in cui non solo si com

Intervenutiall’assemblea

Letizia Moratti, sindaco di Milano;

Roberto Formigoni,governatore

della Lombardia; Filippo Penati,

presidente della Provincia

(nella foto con Carlo Sangalli)

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pra, ma si acquisisce, si stringono cioè rapporti e amicizie, siscambiano idee ed esperienze.

È partendo da tutto questo che proponiamo un Patto perla Città.

È un contratto con tanto di impegni reciproci. Per i qualinoi siamo disposti a dare e non solo a chiedere. A dare, cioè,qualità, servizie vivibilità.Chiedendo,d’altra parte,politichepubbliche diinteressegenerale.Chiedendosicurezza, piùsicurezza,anche valo-rizzando l’e-sperienza deicontratti diquartiere.E’ in gioco unpatto di soli-darietà,soprattutto làdove c’èlatente una “emergenza periferie” che va affrontata e risol-ta.Più sicurezza ovunque. Nelle periferie e nei centri delle grandiaree metropolitane, ma anche nei comuni della provincia.La sicurezza è un pre-requisito per la vivibi-lità che ha motivatola grande manifesta-zione di corso BuenosAires. Sicurezza è untema forte dell’impe-gno del sindacoMoratti.Ma c’è una sicurezzaanche specifica. C’è,per le imprese, la sicu-rezza delle regole dimercato, che richie-de “tolleranza zero”nei confrotni di feno-meni come l’abusivi-smo e la contraffazio-ne.Un Patto per la Cittàrichiede equilibrio enel governo dellastessa rete distributiva.Richiede, cioè, consapevolezza del valore profondo del suopluralismo e della necessità di conseguenti scelte urbanisti-che.Caro Sindaco, caro Presidente Penati, caro PresidenteFormigoni: le città si disegnano insieme, istituzioni, cittadini edimprese. Nella logica dello sviluppo equilibrato, dell’accessi-bilità e dei parcheggi, del traffico e della qualità ambientale.Del resto il tema della vivibilità e dell’ambiente per noi èessenziale. E’ il fattore decisivo della competitività di un siste-ma d’imprese capillare, diffuso, vitale che non può – purtrop-po – contare su strumenti di accessibilità alternativi: le mercinon si trasportano con la metropolitana.

Ma il nostro patto, caro Sindaco, è anche un impegno. Latua sfida dell’Expo del 2015 è anche la nostra sfida.

La fiera è oggi una grande opportunità per l’economia

diffusa: richiede una cabina di regia continua, integrata,attenta.

La politica dei grandi eventi e del marketing territoriale va dipari passo con la produzione di cultura e di imprenditorialitàche una grande città europea deve assicurare ogni giorno.

Possiamo contare, anche in questa direzione, sulla forza di unterritorio che è un laboratorio di innovazione e di nuove pro-

fessioni.Un laboratorio territorialein cui agiscono tanti gio-vani imprenditori di quel

terziario che rappresentail 70% delle imprese e lamaggior parte della ric-

chezza prodotta. Unlaboratorio la cui dinami-cità si fonda sugli investi-menti, pubblici e privati,

in innovazione e in for-mazione.

Qui, nell’area territorialedel Paese più dinamica,

infatti, economia esocietà si confrontano

ogni giorno con il merca-to e la competizione e

scontano sullapropria “pelle”

la contraddizio-ne fra i livelli delprelievo fiscale

e la qualità e laproduttività

della spesa edella funzione

pubblica.

Una con-traddizioneche, ad esem-

pio, le scelte piùrecenti in mate-ria di spese del“tesoretto” non

risolvono, marischiano addirit-tura di aggrava-

re.Perché nessuno nega che aumentare le pensioni

minime sia giusto e doveroso. Ma se questo vafatto, allora bisogna essere in grado di dire, nello

stesso momento, come si governerà una spesapubblica in costante crescita.

E, al di là di buone dichiarazioni di principio, questo ilDpef non lo dice proprio.

Elenca, anzi, tantissime nuove spese che richiede-ranno copertura.

E questo non promette bene.Né per la pressione fiscale, né per la crescita.

Come non promette bene il dibattito sullo “scalone” e sul rin-vio della revisione dei coefficienti pensionistici.

Perché se l’aspettativa di vita si allunga, andare in pensionepiù tardi è inevitabile e non è un dramma.

Perché annacquare le riforme previdenziali costa e costatanto.

E il conto lo pagheremo tutti, ma anzitutto le generazioni piùgiovani, che avranno pensioni più incerte, ma anche tanto

debito pubblico da risanare.Torno al nostro scenario territoriale.

Qui c’è un’economia e una società che è abituata a far dasé, ma che è ormai consapevole del fatto che, con il far da

sé, oltre un certo limite non si va.

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Federalismo e federalismo fiscale sono, allora, un’opportunitàche va colta per dare risposta alle richieste che da questaeconomia e da questa società oggi vengono.

Perché – ed è importante il ruolo di proposta che laRegione Lombardia e il Governatore Formigoni stanno

svolgendo al riguardo – occorrono risorse adeguate eresponsabilmente gestite per dar gambe ad un federalismoconcreto, competitivo e solidale. Un federalismo improntato sino in fondo a principi di respon-sabilità e rendicontabilità dell’operato nei confronti dellecomunità territoriali e dei cittadini.Insomma, un federalismo che faccia i conti con la realtà delPaese. E che abbia anche il coraggio di prendere atto delfatto che – in presenza di forti divaricazioni territoriali – il“federalismo differenziato”, cioè la scelta di consentire difare di più a chi è in grado di farlo, è la miglior risposta alleesigenze dicoesionegenerale delPaese.In chiusurauna definizio-ne.L’ho trovatanelle paginedi un acutoanalista –Luca Ricolfi –che ha recen-tementedescritto ilrischio di frat-tura, nel nostroPaese, fra tresocietà: laprima società,o delle garan-zie; la secondasocietà, o del rischio; la terza società, odella forza. La prima è quella delle rendite di posizio-ne di cui godono, anche per interventodei mille e mille rivoli della spesa pubbli-ca, imprenditori e lavoratori davveropoco esposti al confronto duro con ilmercato e la concorrenza. La terza è quella delle aree territoriali delPaese in cui è più forte il controllo delle organizzazioni crimi-nali sul tessuto economico.Ma la seconda – la società del rischio – è invece quella dichi ogni giorno se la vede con il mercato e la concorrenza,senza poter far conto su ammortizzatori e paracaduti a cari-co della finanza pubblica.Ecco, mi sembra di poter dire che questa è la “cifra” diMilano e della Lombardia: sono i territori della società delrischio che si confronta con quella delle “garanzie” e della“forza”.Sono i territori di una società produttiva che ha realizzato unacrescente integrazione di filiera tra manifattura e servizi, chenon può far a meno di una flessibilità nel mercato del lavorogovernata e contrattata, che chiede più innovazione emigliori infrastrutture. Il tutto affiancato da un uso più produtti-vo delle risorse pubbliche.Ma che tipo di risposta sono in grado di dare – in reciprocaautonomia, ma con spirito di collaborazione – la politica e lerappresentanze delle forze sociali alle buone ragioni della“società del rischio”? E buone – lo sottolineo – perché coincidono con gli interessigenerali del Paese.Sono gli interessi generali della Città.Io credo – anzitutto – che lo spazio e la possibilità per costrui

re una risposta adeguata ci siano. E che il primo passo siaquello di mettere insieme le intelligenze e le passioni che ani-mano questa società del rischio, concretamente e quotidia-

namente.Penso, cioè, che tutti insieme, istituzioni regionali, provinciali,

comunali, e forze sociali dovremmo chiamarle a raccoltaqueste intelligenze e passioni, dovremmo accoglierne il con-tributo di analisi e di proposta e trarne la sostanza di un pro-

getto per la Milano e la Lombardia che verrà.Dovremmo, insomma, intensificare quella stagione delle

“convergenze senza bandiere” che la buona politica dellenostre istituzioni offre come laboratorio del governo della sus-sidiarietà, della Repubblica delle autonomie, della “questio-

ne settentrionale” che non si richiude, ma che si apre alnuovo e all’Europa dei cittadini.

Una buona politica, dunque, è quella capace di reagirealla distanza crescente fra cittadini

e sistema politico e istituzionale. E di farlo con una capacità di ascolto e

di interpretare le questioni aperte chenon significa dire sempre di sì, ma sempli-cemente assumersi la responsabilità delle

risposte.Alla costruzione di queste risposte, questa

Unione di 60.000 imprenditori è pronta adare il proprio contributo.

Il contributo delle imprese del commer-cio che, a Milano e in Lombardia, rendo-no evidenti i valori del pluralismo distributi-vo italiano, cioè della comune capacità

della distribuzione commerciale – gran-de, media

e piccola –di lavorare

per uncostantemigliora-

mentodella qua-lità del ser-

vizio reso aiconsuma-

tori.Il contribu-

to delleimprese

del turismo,protagoniste di modi sempre nuovi di raccontare l’identità

dei nostri territori e di farne valore aggiunto per un’offerta ingrado di intercettare una domanda crescente di turismi

qualificati e specializzati.Le imprese dei servizi, che hanno fatto di Milano e della

Lombardia uno dei grandi incubatori dell’innovazione delnostro Paese, legittimando il ruolo di Milano come sede

dell’Agenzia nazionale per l’innovazione.Imprese – passatemi l’espressione – che vogliono dire la loro,

perché sanno di avere qualcosa di utile da dire.Un grande milanese, un grande lombardo – Carlo

Cattaneo – sosteneva la necessità di una cultura chedoveva “fecondare il campo della pratica, e crescere sus-

sidio e conforto alla prosperità comune e alla convivenzacivile”.

Questa è la cultura di Milano e della Lombardia. Cultura di“prosperità comune” e di “convivenza civile”.

A tutti noi – ad ogni livello ed in ogni ruolo – compete laresponsabilità di mantenerla ed accrescerla. Di adeguarla a

sfide sempre nuove. Di trasmetterla alle nuove generazioni.Se sapremo farlo, avremo ben fatto.

Se sapremo farlo, avremo contribuito a diminuire le incer-tezze per il presente e a costruire qualche certezza in più

per il domani.

Rocco Buttiglione e Bruno Tabacci tra gliintervenuti all’assembleapubblica Unione(foto di Massimo Garriboli)

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Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

anni collabora con il banchiere RobertoCalvi; Angelina, vedova di un funzionariodell’Inail, negli ultimi anni è tornata a vive-re al piano superiore accanto al fratelloFrancesco.Attilio, il figlio minore che ha portato avan-ti l’attività paterna, ha provato per tre oquattro anni il lavoro in officina come tor-nitore: ricorda con sofferenza quel perio-do in cui non c’era sufficiente lavoro alfianco dei genitori e lui era costretto afare un lavoro che non amava per contri-buire al bilancio familiare.Quando gli affari in trattoria migliorano,Attilio può rientrare e, con più certezzesul proprio futuro, decide di sposarsi nel1965 con Graziana Cambieri, una ragaz-za di San Genesio. L’anno seguentenasce Claudio, loro unico figlio, mentreAntonio, divenuto nonno si prepara acedere l’attività ad Attilio. Nel 1969 Attilio

assume la titolarità della ditta individuale e la moglie Graziana entra a far parte del-l’impresa come collaboratrice, mentre Antonio e Giuseppina, scomparsi rispettiva-mente nel 1975 e nel 1980, continuano per alcuni anni ad aiutare la nuova gestione.Attilio e Graziana decidono di investire nell’attività tutte le loro forze e con il propriolavoro ampliano la trattoria con un’altra sala; raddoppia, così, il numero di copertidisponibili.Intanto l’attività collaterale legata al vino prosegue e si differenzia: al trasporto edistribuzione a domicilio dei vini acquistati in Monferrato, Antonio aveva affiancato lapigiatura di uve acquistate nell’Oltrepò pavese e il noleggio a domicilio delle attrezza-ture ai privati che volevano pigiare l’uva in proprio. Attilio ricorda come questi lavori,che lui seguiva con il padre, portassero buoni guadagni alla famiglia, ma ricordaanche la grande fatica che richiedevano. Con l’ampliamento della trattoria, le attivitàlegate al confezionamento e alla distribuzione dei vini perdono di importanza, anchese la famiglia continua a servire un proprio bacino di clienti locali fino alla metà deglianni ’80 quando nuove normative più restrittive per la lavorazione a norma dei pro-

dotti vitivinicoli impediscono di proseguirel’attività a livello artigianale. Ancora oggi,tuttavia, i Porta conservano nei pressi diRosate tutte le attrezzature utilizzate nelcorso degli anni per la lavorazione delleuve e l’imbottigliamento dei vini.Dopo l’ampliamento con la nuova sala,Attilio e Graziana constatano che l’afflus-so di clienti è abbondante e decidono diintraprendere nuovi lavori: la grande saladi ingresso viene trasformata in sala dapranzo e una saletta più piccola vieneadibita ad entrata con il bancone per lamescita. La cucina è molto apprezzata ela signora Graziana si specializza nellericette della tradizione milanese e lombar-da, quali i risotti, i brasati, la cassoeula, lostufato d’asino, la frittata con le rane, latrippa; anche i piatti di selvaggina e cac-ciagione fanno parte delle specialitàdell’Antica Trattoria Cacciatori. Le due

L’interno della trattoria

La zona bar della trattoria

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Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

sale riescono ad ospitare una sessantinadi persone e per tutti gli anni Settanta eOttanta gli affari procedono favorevolmente.Con gli anni ’90 comincia un periodo diflessione nell’attività e la famiglia Portadeve fare i conti con un nuovo tipo di clien-tela, più esigente e allo stesso tempomeno affidabile. Alcuni esempi fatti daClaudio ci aiutano a comprendere l’evolu-zione del rapporto con la clientela: “talunichiamano per prenotare e pretendono disapere il menu completo con tre giorni dianticipo, di sapere il prezzo di ogni piatto,poi capita che non si presentino neanchee noi restiamo qua con la tavola imbanditaad aspettarli”; anche le soddisfazioni di unristoratore diminuiscono: “altri vengono quie pretendono di mangiare solo un primosenza il vino, e per noi che cuciniamo quo-tidianamente con impegno è proprio unadelusione, anche economica”.

Per fronteggiare il nuovo stile di consumi, la trattoria oggi segue un calendario set-timanale differenziato: a mezzogiorno durante la settimana, quando la clientelascarseggia, viene proposto un menu fisso a prezzo contenuto per i lavoratori, men-tre il venerdì e il sabato sera e la domenica a mezzogiorno il menu prevede piattipiù ricercati e vengono offerti un primo, un secondo, formaggi, dolci e vino a piace-re per un prezzo fisso di poco superiore ai venti euro.Claudio, che dopo la licenza media ha iniziato una scuola per operatore di ufficio,lascia questi studi e decide di formarsi come cuoco: segue alcuni corsi a Milano eal loro termine inizia a collaborare con i genitori nella trattoria di famiglia. Nel1991 sposa Daniela Zambarbieri, che in quegli anni fa l’operaia presso l’Italora diBinasco: nel 1993 nasce il loro primo figlio Cristian seguito nel 1998 da Jessica.Gli impegni di una madre difficilmente si conciliano con quelli di un’operaia e cosìDaniela decide di affiancare il marito nel lavoro. Nel 2002 Attilio e Graziana si riti-rano in pensione e Claudio subentra al padre nella titolarità dell’impresa, cheresta impresa individuale. Oggi Claudio si occupa della cucina e Daniela del ser-vizio in sala, mentre Attilio e Graziana, che continuano ad abitare al piano supe-

riore, danno un aiuto nei momenti dinecessità.Uno di questi momenti si è avuto nel lu-glio scorso, quando in paese è stata or-ganizzata una “notte bianca”: in varipunti di Rosate sono state organizzatedelle attrattive per la cittadinanza e difronte all’esercizio della famiglia Porta èstato installato un palco per ballerini dirock & roll. La trattoria, che per l’occasio-ne aveva disposto i tavoli anche in stra-da e organizzato un servizio di ristororapido (un piatto di risotto e un bicchieredi vino a 4 euro), ha lavorato intensa-mente per tutta la serata e non c’era iltempo di sparecchiare i tavoli che questierano occupati da nuovi clienti.

Andrea Strambio De Castilla(in collaborazione con Sara Talli Nencioni)

La famiglia Porta (da sinistra Attilio, Graziana,Claudio e Daniela)

Graziana in cucina

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parliamo di...

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Un radiobus Atm come na-vetta per i clienti delle di-

scoteche milanesi: il nuovoservizio, in fase sperimentale,ha preso avvio il 29 giugno econtinuerà tutti i venerdì e sa-bato notte di luglio e settem-bre, dalle 2 alle 5 del mattino.

L’iniziativa, attuata dalComune di Milanocon l’assessore aMobilità, trasporti e

ambiente EdoardoCroci, trova origine dal-

l’impegno del Silb Mi-lano, il Sindacatodei gestori dei loca-li da ballo aderentead Epam (l’Associa-

zione milanese deipubblici esercizi dell’Unione)con un gruppo di giovani con-siglieri comunali sia della mag-gioranza che dell’opposizione:Alan Christian Rizzi, Carlo Fidan-za, Gianfranco Baldassarre,

Lorenzo Malagola e Pierfran-cesco Maran. E viene realizza-

ta in collaborazione con Atm. Sono stati individuati quattropunti di raccolta da dove par-tono, ogni ora, due navettedestinate una a nord, l’altra asud della città: piazza XXIVMaggio, corso Como, vialeAlemagna/Triennale e via

FabioMassimo(piazzaleGabrioRosa).RudyCitterio,presidentedel SilbMilano,sottolinea

come “l’iniziativa realizzata conil Comune di Milano giunga inun momento propizio per inte-grare e portare a compimentocon efficacia la stategia con-cordata a livello nazionale daSilb e Fipe con il Governo”:vale a dire il protocollo d’intesasiglato con i ministri allePolitiche Giovanili e Attivitàsportive, Giovanna Melandri, edelll’Interno, Giuliano Amato,che prevede la formazione deigestori contro l’abuso di alcool;l’installazione di etilometri neilocali; il cosiddetto guidatoredesignato. “Sarà nostra cura –prosegue Citterio – pubblicizza-re l’iniziativa, con le locandinee nelle discoteche stesse dovei deejay segnaleranno la possi-bilità di tornare a casa conquesti ‘bus by night’”.

Partita la sperimentazione dell’iniziativa promossa dal Comune

con Atm e la collaborazione di Silb Milano-Epam

Milano: un radiobus per uscire

dalle discoteche

Droga: prevenzione nei locali da ballo

Serate con l’onlus Ala Milano. Evento principale al The Beach Club

Alla fine di giugno – l’evento principale si è svolto alla discoteca The Beach Club di via Corelli – AlaMilano, onlus che da 10 anni opera nei locali da ballo dove si relaziona con i clienti sui problemi legatial consumo di alcol e droga, ha promosso alcune serate tematiche nelle principali location del diverti-mento notturno ritrovo della gioventù milanese. L’iniziativa, promossa con la collaborazione del SilbMilano (il Sindacato dei locali da ballo) è stata realizzata in occasione della Giornata mondiale di lottaalla droga. Al The Beach Club madrina della serata è stata Serena De Lorenzis, attrice e ballerina che daanni fa parte della squadra delle “letteronze” dei programmi condotti dalla Gialappa’s Band.

Rudy Citterio, presidenteSilb Milano

La locandina del “bus bynight” e la mappa con i capolinea delle navette

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Achille Mac-canti e la

moglie France-sca Arata (Risto-rante Sambuco in via Messina)con 50 anni di attività; Pierdo-menico Buonamici (RistoranteAl Porto in piazza Cantore excasello dazio) con 40 anni diattività; Caterina Acquaviva(bar in via Melzo) con 38 annid’attività; Salvatore Spinosa(Ristorante Liù in via Eustachi)con 37 anni d’attività. Sono leimprese premiate da Epam,l’Associazione milanese deipubblici esercizi, in occasionedella recente assemblea svol-tasi nella sala Commercio del-l’Unione di Milano. Assemblea,che ha preceduto di pochi

giorni l’assemblea generale diConfcommercio a Roma, alla

quale hanno preso parte ilpresidente di Confcommercioe dell’Unione Carlo Sangalli (ilcui intervento si è incentrato,in modo particolare, sulletematiche fiscali a partiredagli studi di settore) e l’asses-sore alle Attività produttive diPalazzo Marino Tiziana Maiolo.Lino Stoppani, presidente diEpam e di Fipe (Federazioneitaliana pubblici esercizi) haincentrato il suo intervento sudiversi temi che riguardano lacategoria: dagli obblighi igie-nico sanitari, all’impatto del ru-more, al rinnovo del contratto

di lavoro, ai buoni pasto, alconfronto con il Comune di

Milano sul carico e scaricomerci e l’occupazione disuolo pubblico.Sui dehor Stoppani ha ri-cordato l’operato di Epamnell’incalzare “un’Ammini-strazione comunale che haimpiegato dodici mesi soloper definire le competenzesu un tema fondamentaleper il nostro settore, che a-spetta la ridefinizione di unregolamento che disciplini

le Osap, attento ai bisognidella città e quindi anche deipubblici esercizi e che nonpuò essere lasciato alle ineffi-cienze e complicazioni anco-ra in vigore”. Per quantoriguarda i problemi della mobi-lità Stoppani ha evidenziatocome gli operatori del centrocittà debbano “servirsi di areedi carico/scarico insufficienti esistematicamente occupateda autoveicoli in sosta vieta-ta” e posto all’attenzione deglioperatori “l’incognita” dell’an-nunciato ticket d’ingresso nel-l’area dei Bastioni.

associazioni

Unioneinformaluglio/agosto 2007

Anzianità professionale:le aziende premiate

all’assemblea di Epam

Achille Maccanti e Francesca Arata(ristorante Sambuco) premiati all’assemblea di Epam per i 50 annidi attività dal presidente Unione eConfcommercio Carlo Sangalli.Nella foto anche il presidente di Epam e Fipe Lino Stoppani(foto di Massimo Garriboli)

Bollate: l’Ascom premiagli ambulanti “veterani”

Foto di gruppo degli ambulanti di Bollate chehanno raggiunto i 30 anni di attività professionalenei due mercati cittadini. E’ stata scattata in occasio-ne della serata promossa dall’Ascom territoriale diBollate al “Roger Rabbit”. Un momento di festa perla categoria con la premiazione degli ambulanti“veterani”. Nella foto anche il sindaco di BollateCarlo Stelluti, l’assessore comunale alle Attivitàproduttive Delfino Parlato e il presidentedell’Ascom di Bollate Federico Curti.

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Un’impegna-tiva giornata

per AssICC,l’Associazioneitaliana com-mercio chimico,con un’assemblea generalesuddivisa in due parti: la matti-na al Circolo del commerciocon gli interventi del presiden-te Giorgio Bonetti e degli altrirelatori e l’assegnazione delleborse di studio alla memoriadi Augusta Baggi, la vicepresi-dente e responsabile dellepubbliche relazioni di AssICCscomparsa a novembre; il po-meriggio con un workshop inUnione per approfondire congli associati le varie tematichelegate al Reach (Registration,evaluation, authorization andrestriction of chemicals), ilregolamento entrato in vigoreil primo giugno di quest’anno

che rivoluzio-na leautoriz-zazioniper ladiffusio-

ne dei prodotti chimi-ci introducendo un meccani-smo – dal sicuro impatto pertutta la filiera chimica – divalutazione dell’utilizzo dei variprodotti.Le borse di studio “AugustaBaggi” sono state assegnatea quattro studenti dell’IstitutoMolinari di Milano: FrancescoGorreo, Lincoln Borges Pereira,Antony Sinatra e DavideZonca. Bonetti ha voluto rin-graziare la preside dell’Istituto,professoressa Ada Moranti e laprofessoressa GiampaolaNegri per aver reso possibilead AssICC quello che ha defi-nito un “significativo gesto in

memoria di Augusta, che svol-geva privatamente ed inmaniera assolutamente discre-ta, come solo lei sapeva,un’importante opera di aiutoa studenti capaci, ma condisagi familiari o economici”.

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Unioneinformaluglio/agosto 2007

L’assemblea dell’Associazione italiana commercio chimico

AssICCricorda Augusta Baggi

con quattro borse di studioassegnate a studenti

dell’Istituto Molinari di Milano

Asiim, l’Associazioneper lo sviluppo dell’im-prenditoria immigrata aMilano, realizza –con ilsostegno della Camera di commer-cio di Milano e dei soci Asiimattuatori delle iniziative (fra di essil’Unione di Milano) – un programma formativodestinato a imprenditori ed aspiranti imprenditori

immigrati. Corsi inaula e on line sonoprevisti nel program-ma predisposto per ilbiennio 2007/2008.L’Unione, attraversoil Capac-Politecnico

del Commercio, propo-ne un modulo di aggior-namento linguistico, uncorso sugli aspetti nor-

mativi di impresa e aggiornamentiprofessionali a scelta fra i settoricommercio e vendite, alimentazio-

ne e ristorazione, gelateria, estetica, oreficeria,orologeria.I programmi dei singoli corsi sono consultabili escaricabili dal sito internet www.imprenditorimmi-grati.itPer informazioni rivolgersi alla segreteria Asiimpresso il Formaper (Camera di commercio mila-nese), via Camperio 1, tel. 0285154342 e [email protected]

Assemblea di AssICC:il presidente Giorgio Bonetticon uno dei quattro studentidell’Istituto Molinari di Milanobeneficiari delle borse di studioin memoria di Augusta Baggi

Sul Reach workshopcon risposte

alle domande degli associati

Imprenditoria immigratai corsi AsiimIniziative al Capac

Politecnico del Commercio

La sede del Capac-Politecnico del Commercio

foto (Garriboli)

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Venerdì 7 e sabato 8 set-tembre si svolge a Palazzo

Castiglioni, presso la sededell’Unione di Milano, la con-ferenza mondiale dei giovaniFiabci, “Reits MortgageInsurance and Mortgage

Backed Securities”, in collabo-razione con Mei (MiddleEurope Investments) e ColliersInternational, due dei piùimportanti fondi immobiliari alivello internazionale.I lavori della conferenza, in lin-gua inglese, sono aperti dalfondatore del gruppo giovaniassociati Fiabci, Kr Alfons Met-zger, e dal presidente di FiabciItalia, Francesco Valletta.Le tematiche trattate nei duegiorni di conferenza varianodai fondi immobiliari alle so-cietà d’investimento, con

un’attenta analisi del mercatodel real estate a livello nazio-nale ed internazionale, sco-prendo differenze e somiglian-ze sia in ambito normativoche finanziario.Reits (real estate investmenttrust), mortgage insurance(ipoteca assicurativa, permet-te finanziamenti oltre l’80% delvalore dell’immobile) e mort-gage backed security (il tra-sferimento dei crediti relativi amutui ipotecari dalle banchea soggetti terzi) sono gli argo-menti approfonditi durante losvolgimento dei lavori chehanno un contenuto preva-lentemente tecnico.

S.M.

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Unioneinformaluglio/agosto 2007

associazioni

Il 7 e 8 settembre in Unione

La conferenza dei giovani Fiabci:

il mondo immobiliare per 2 giorni a Milano

A Palazzo Castiglioni, sede Unione (il 7 e l’8 settembre)la conferenza mondiale dei giovani Fiabci

Cos’è FiabciFiabci è l’associazione internazionale deiprofessionisti del mondo immobiliare:dagli agenti immobiliari ai finanziatori.Fondata nel 1951 e presente in 60 nazioni,non è un’associazione di categoria, mauna struttura aperta a tutte le categorieimmobiliari che annove-ra più di 3.200 soci indi-viduali, 20 “academicmembers”, oltre a più di100 associazioni nazio-nali di categoria, dette“principal members” (fracui Fimaa), con accessoa più di un milione e mezzo di potenzialicontatti in tutto il mondo.Fiabci opera in Africa, Americhe, Asia-Pacifico ed Europa-Asia Occidentale (nelnostro Paese c’è Fiabci Italia), ed ha loscopo di migliorare qualità e competitivitàdei membri del settore immobiliare con-sentendo lo scambio di conoscenze, infor-mazioni ed opportunità a livello nazionaleed internazionale fra assicuratori, banche,amministratori di condominio, avvocati,notai, architetti, ingegneri, promotori,agenti, ecc.

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Unioneinformaluglio/agosto 2007

Gli agenti e rappresentantidi commercio, a Milano

come nel resto d’Italia, lavora-no fino al 31 luglio - sette mesiall’anno su dodici - per paga-re i costi d’impresa, gli oneriprevidenziali e le imposte. Solodal 1° agosto iniziano a pro-durre per loro stessi: fino aqualche anno fa gli agenti dicommercio lavoravano senzaguadagnare fino al 30 giu-gno. La situazione è quindipeggiorata. L’andamento diuna categoria che a Milano eprovincia “movimenta” il 70%del prodotto interno lordo,quasi 143 miliardi di euro, èstato al centro del dibattitodell’assemblea di FnaarcMilano, l’Associazionemilanese degli agenti erappresentanti di com-mercio (aderenteall’Unione) che nel territo-rio milanese rappresenta4.500 operatori. “Il 60% del reddito cheproduciamo – spiegaAdalberto Corsi, presiden-te milanese e nazionale diFnaarc e vicepresidentevicario dell’Unione diMilano – viene impiegatoper pagare i vari costid’impresa (e i costi dellamobilità sono fra i mag-giori: auto, carburante,pedaggi autostradali, spese diviaggio ecc.) gli oneri previ-denziali e fiscali: una situazio-ne che non incentiva di certoquella spinta all’imprenditoria-lità di cui il nostro Paese hatanto bisogno”.

Proprio la mobilità, la cuipiena fruibilità costituisce unrequisito essenziale per l’atti-vità dell’agente di commer-cio, è una delle maggioripreoccupazioni degli opera-tori milanesi: “i provvedimentiche limitano la mobilità comeil futuro ticket d’ingressohanno riflessi negativi sull’atti-vità d’impresa. Nella nostra

categoria pensiamo adesempio – afferma Corsi –all’impatto che limitazioni altransito ed alla sosta possonoavere per quanti trasportanocampionari pesanti, volumino-si o di valore. Lo abbiamodetto e continuiamo a soste-

nerlo: chiediamo che vi siacon noi, come con le altrecategorie imprenditoriali delterziario, un confronto conl’Amministrazione comunaleper discutere di questi temi”. All’assemblea di FnaarcMilano ha preso parte ancheil neopresidente dellaFondazione Enasarco (laFondazione che gestisce laprevidenza integrativadegli agenti di commercio)Brunetto Boco. “L’Enasarco- commenta Corsi – è edeverestaredegliagentie rap-

presentanti di commer-cio: il suo commissaria-mento si è concluso, èstato ricostituito un consigliod’amministrazione ed abbia-mo scongiurato che il nostropatrimonio previdenzialevenisse fagocitato nell’Inps”.

associazioni

Fisco e minacciata cancellazione del Ruolo agenti: mozione dell’assemblea di FnaarcMilano (all’assemblea ha partecipato il neopresidente Enasarco Brunetto Boco)

Gli agenti di commercio? Cominciano a far reddito dal 1° agosto

Fino al 31 luglio infatti (qualche anno fa

era un mese in meno)lavorano per pagare

tasse, contributi e coprire i costi

d’impresa

La mozione approvata dall’assemblea Fnaarc di Milano

L’assemblea degli agenti di commercio Fnaarc diMilano, riunita lunedì 25 giugno 2007 pressol’Unione del Commercio di Milano, rilevato che lemodifiche apportate agli studi di settore 2007 costi-tuiscono un pesante aggravio per la categoria, solle-cita una forte azione da parte della Fnaarc,Federazione nazionale associazioni agenti e rappresentanti di commercio eda parte della Confcommercio, affinché gli studi di settore 2007 venganorivisitati, con il fine di renderli più aderenti alla diversificata realtà economi-ca e distributiva degli agenti di commercio italiani.Auspica inoltre che l’esame da parte del Parlamento del “disegno dilegge Bersani” non determini la cancellazione del ruolo degli agenti, unostrumento che assicura dal 1985 la tutela dei consumatori finali, delleaziende mandanti e dell’intera filiera distributiva Brunetto Boco,

neopresidente dellaFondazione Enasarco,intervenuto in Unioneall’assemblea di FnaarcMilano

Adalberto Corsi,presidente milanesee nazionale di Fnaarc(e vicepresidentevicario Unione)

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E’in program-ma il 24 set-

tembre nella se-de Unione a Pa-lazzo Castiglioni(corso Venezia49, sala Turismo,dalle 10) l’as-semblea delGruppo TerziarioDonna dell’U-nione di Milano.“La giornata assembleare –spiega Maria Antonia Rossini,presidente del Gruppo Terzia-rio Donna Unione - avrà duemomenti: uno pubblico eduno strettamente associativo.Presenteremo la card di Ter-ziario Donna che permetteràalle associate di poter fruire dinuove convenzioni, comple-mentari a quelle già attivatedall’Unione di Milano, tra lequali ve n’è una con un im-portante istituto bancario”.Presidente Rossini, quali sonole iniziative più recenti cheavete attuato?“Abbiamo promosso i tre ‘In-contri del caminetto’ con iparlamentari Daniela San-tanché, Maurizio Bernardo eBruno Tabacci, e un incontro

un po’ informalecon TizianaMaiolo, assesso-re alle Attivitàproduttive di Pa-lazzo Marino,nella sua vestedi componentedel ComitatoCedaw (“Con-vention on theelimination of all

forms of discrimination againstwomen”) dell’Onu.All’elezione del Cedaw, Tizia-na Maiolo è arrivata primacon 129 voti. All’incontro, svol-tosi al Circolo del Commercio,sono intervenute non soltantonumerose nostre associate,ma anche donne di varie edimportanti realtà milanesi”.Il 2007 è, fra l’altro, l’annodelle pari opportunità…“Certo. Ma non solo. Quandoin un precedente incontro ab-biamo saputo del ruolo di Ti-ziana Maiolo all’Onu, ci è ve-nuto spontaneo creare un’oc-casione di confronto perchélei ci potesse raccontare cosafa l’Italia per combattere le di-scriminazioni contro le donne.E le aspettative non sono

andate deluse”.Cosa è emerso daquest’incontro?“Posso sintetizzarlo conl’ennesimo richiamoche l’Italia ha avutodall’Onu su tre puntiessenziali: disparità sala-riale tra uomo e donna;scarsa presenza femmi-nile nelle istituzioni;negativa immaginedella donna nei mezzi

di comunicazione. E il volumeche la dottoressa CreperioVerratti ha regalato allaMaiolo, ‘Donne eParlamento’, un’approfonditaricerca scientifico-culturale sultema donne e politica e suilegami tra la rappresentanzadelle donne nei parlamentinazionali e le mobilitazioni deimovimenti femminili nellasocietà dei loro Paesi, non fache confermare questi nonlusinghieri dati”. Quale spunto avete quinditratto?“Su invito delle stesse parteci-panti all’incontro, è stato con-cordato di organizzare unnuovo appuntamento. Lo sti-molo, certamente, è venutoanche da un dato che ci hatutte fortemente impressiona-to: la presenza femminile nelleistituzioni del Ruanda, dove lametà dei seggi alla Cameradei Deputati, dal 2003, èappannaggio delle donneelette. Questo tasso di rappre-sentanza assume ancor piùvalore se si pensa che ledonne ruandesi hanno otte-nuto il diritto di voto e di eleg-gibilità nel ‘61, in Italia nel ‘46”.E’ il solito “vittimismo” in rosa? “Tutto il contrario. Le sfide dafare sono numerose e difficili,ma non impossibili. Per questo,le imprenditrici del terziariosono attive affinché già dadomani cresca il numero delledonne impegnate nella politi-ca e nei luoghi decisionali”.

B.B.

associazioni

Unioneinformaluglio/agosto 2007

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Il 24/9 l’assemblea. Intervista al presidente Rossini

Gruppo Terziario Donna Unioneuna card per le imprenditrici

Incontro con TizianaMaiolo nella sua qualità

di componente del Comitato Cedaw

Onu (lotta contro le discriminazioni

alle donne). Donneparlamentari:

il Ruanda batte tutti. Italiaancora in forte ritardo

Lacard di Terziario Donna

Incontro del Gruppo Terziario Donna Unione al Circolo delCommercio: il presidente Maria Antonia Rossini (a sinistra) e,in un momento del suo discorso,Tiziana Maiolo (assessorealle Attività produttive del Comune di Milano) intervenuta nellasua veste di componente del Comitato Cedaw dell’Onu

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Unioneinformaluglio/agosto 2007

Iservizi, secondo ilRapporto Ter-

ziario 2007 elabo-rato dal CentroStudi Confcom-mercio (vediUnioneInforma di giugno allepagine 2 e 3 n.d.r.), risultano ilvero motore dell’economia,rappresentando il 43% dell’oc-cupazione (contro il 28% dell’in-dustria) e il 47% del Pil.E a “Intelligenza terziaria e inuovi servizi” è stato dedicato ilconvegno organizzato dalComitato Provinciale Servizidell’Unione di Milano con lapartecipazione di Enzo Rullani,docente di Strategie d’impresaall’Università Ca’ Foscari diVenezia, e Roberta Sebastiani,ricercatrice di Economia e

gestione delleimprese all’Uni-versità Cattolicadi Milano. Teorie e casehistory si sono

avvicendate in una mattinatadi studio e confronto: “L’innova-zione è figlia della conoscenza– ha spiegato in apertura deilavori Umberto Bellini, presiden-te del Comitato servizi Unione –che non è statica, ma dinami-ca, perché l’offerta devesapersi adeguare alle esigenzemutevoli del mercato.L’economia ha sempre piùbisogno dell’intelligenza terzia-ria che utilizza l’innovazionecome risorsa chiave per crearevantaggi competitivi sostenibilinella concorrenza globale”.Il professor Rullani ha, invece,spiegato come mettere l’intelli-genza terziaria a servizio dell’in-novazione.Con la crisi del fordismo, il servi-zio è diventato: - produzione di valore, median-

te l’intelligenza terziaria, al po-sto della meccanizzazione;

- legame tra il fornitore e il clien-te, per cui quest’ultimo diven-ta soggetto attivo;

- e infine moltiplicatore di va-lore, grazie alle nuove tecnolo-gie, che permettono di trasfe-rire e riutilizzare le conoscenze.

Questi tre fattori sono i“driver” della nuovaeconomia dei servizi,da cui discendononuove sfide per leimprese: rinnovare l’esi-stente, trasformando ilterziario tradizionale interziario innovativo; ecreare nuovi business,liberando le idee rima-ste finora prigioniere deiconfini di settore. “I settori trainanti del prossimofuturo - ha affermato il professorRullani - sono: i servizi connettivie per la produzione di senso, iservizi personalizzati e per laproduzione di nuovo welfare”.Ma gli innovatori sono già sulmercato. Da una ricerca delCentro di formazione manage-ment terziario (Cfmt), che hacoinvolto per ora 50 aziende,emergono quattro assi di inter-vento per l’innovazione: com-plessità, networking, espressivitàe socializzazione

associazioni

Il “treno” innovazioneper le aziende di servizi

“Intelligenza terziaria e i nuovi servizi”

il convegno promosso dal Comitato servizi

Unione

Mensile di informazione dell’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONIDELLA PROVINCIA DI MILANO

PROPRIETA’Unione del Commercio del Turismo deiServizi e delle Professioni della Provincia diMilanowww.unionemilano.it

DIRETTORE RESPONSABILEGianroberto Costa

EDITOREPROMO.TER UnioneSede e amministrazione: corso Venezia 47/49 20121 Milano

REDAZIONEFederico Sozzani corso Venezia 47/49 20121 Milano

FOTOCOMPOSIZIONE e STAMPAAMILCARE PIZZI Spa20092 Cinisello Balsamo (Milano)

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALEdi Milano n. 190 del 23 marzo 1996Poste Italiane s.p.a - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) -art. 1, comma 1 DCB Milano.

PUBBLICITÀEdicom Srl via Alfonso Corti, 28 20133 Milanotel. 02/70633429 (anche fax) 70633694-70602106E-mail:edicom@ iol.it http://www.edicom-mag.com

informaUnione

Business innovativo: tre casiProprio per stimolare i partecipanti a percorrerestrade non battute, sono stati invitati al convegnodel Comitato servizi Unione i responsabili di treaziende che in modi diversi hanno creato un busi-ness innovativo. Alberto Pasquini - di Crea International, aziendache annovera architetti, comunicatori e designer -ha spiegato la filosofia del Physical brand design,ovvero far emergere i valori e l’immagine di unmarchio nello spazio fisico di punti vendita, uffici,luoghi di intrattenimento, gallerie d’arte, teatri. Nicola Grande ha raccontato l’esperienza di Spell,una società di formazione che usa l’arte del teatrorealizzando lezioni-spettacolo che hanno lo scopodi intrattenere piacevolmente il pubblico, ma allostesso tempo farlo riflettere su temi aziendali gene-rici o specifici. BexB (Business Exchange Business) di SilvioBettini torna all’origine dell’economia, cioè albaratto, sviluppando un sistema di baratto multila-terale all’interno di un circuito di aziende. Essericevono un affidamento commerciale a tasso zeroper acquistare beni o servizi con il solo impegno difornire, a loro volta, i propri beni o servizi per l’im-porto equivalente aquanto acquistato.

Le quattro sfide fondamentali A conclusione del convegno sono emerse chiara-mente le quattro sfide fondamentali che le aziendedei servizi, che vogliono rinnovare i businessattuali, dovranno affrontare nel prossimo futuro:- riposizionamento dei modelli di business nell’otti-

ca della qualità e dell’originalità;- “smaterializzazione” del valore, ossia passare dai

bisogni ai desideri, dai prodotti alle esperienze;- liberazione delle idee dai prodotti in cui sono

incorporate;- produzione modulare, diventando specialisti di

filiera e privilegiando il core business aziendale.“Gli occhi nuovi ci sono – ha concluso la dottores-sa Sebastiani – ma il loro sguardo deve diffondersi,con il supporto delle istituzioni e della ricerca”.

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L’impresa di famiglia ha unruolo fondamentale nel

nostro tessuto economico. E leimprese a dimensione familia-re sono al centro di una sfidacomplessa: caratterizzata, daun lato, dalla spinta all’inter-nazionalizzazione del businesse, dall’altro, dal passaggiogenerazionale che non puòessere più vissuto come unmomento di discontinuità, macome una “continuità” com-petitiva dell’impresa di fami-glia. Su questo tema Apco,l’Associazione professionaledei consulenti di direzione eorganizzazione aziendale, hapromosso un incontro in Unio-ne: ne hanno discusso impren-ditori, rappresentanti delle isti-tuzioni e consulenti. Con il pre-

sidente di Apco FrancescoD’Aprile sono intervenutiAntonio Monzino Jr., pre-sidente Monzino Spa (e pre-sidente Dismamusica); Albertoe Maria Cristina Galgano(Galgano Group); CarloSpagnoli di Unioncamere(rappresentante italiano nel-l’Expert Group della Commis-sione Europea sul businesstransfer) e Andrea Bianchi,

direttore generale ministerialeper Sviluppo e competitività.

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Unioneinformaluglio/agosto 2007

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Assonidi milanese:assemblea

il 24 settembreE’ in programma lunedì 24settembre (sala Turismo

dell’Unione,palazzoCastiglioni,corso Venezia49, dalle18.30) l’as-semblea diAssonidimilanese,l’Associa-

zione provinciale asili nido escuole dell’infanzia privati.All’ordine del giorno il rinno-vo delle cariche sociali.

In Unione l’iniziativa dei consulenti di direzione e organizzazione aziendale

Continuitàdell’impresa familiare

Convegno Apco

Sono 8,5 milio-ni gli orologi

da polso vendu-ti in Italia lo scor-so anno per un valore di 1,36miliardi di euro. E’ quantoemerge dall’indagine realizza-ta da Gfk Marketing ServicesItalia per conto di Assorologi,l’Associazione italiana dei pro-duttori e distributori di orologe-ria. Il mercato dell’orolo-geria ha segnato un incre-mento del 2,5% a quantitàe del 15,4% a valore rispet-to al 2005. Il canale tradi-zionale (gioiellerie ed orologe-rie) resta quello privilegiatocon il 50% degli acquisti inquantità e il 64% a valore. Inparticolare appaiono interes-santi le prestazioni delle gioiel-lerie collocate all’interno dicentri commerciali (10,7% aquantità e 15,7% a valore) edei negozi monomarca (9,2%

a quantità e5,2% a valore).Risultano inveceancora margi-

nali gli acquisti di orologi dapolso effettuati nei negozi diarticoli sportivi/abbigliamentoe via web.“Sono chiari – ha commenta-to il presidente di AssorologiMario Peserico – gli elementi

che inducono all’ottimismosulle capacità di rilancio delsettore. Dopo alcuni anni diffi-cili l’orologio da polso ha sta-bilmente imboccato la stradadella crescita grazie anchealla capacità d’innovazionetecnica, di design e di ricercasui materiali dimostrata dallecase produttrici”.

Vendita orologi da polso: tiene il canale tradizionale

Indagine Gfk MarketingServices Italia

per conto di Assorologi

Francesco D’Aprile, presidentedi Apco

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Unioneinformaluglio/agosto 2007

formazione

L’Unione Re-gionale Lom-

barda Com-mercio TurismoServizi è promo-trice del Polo for-mativo per lo svi-luppo di compe-tenze tecnologi-che e commer-ciali, finanziatodalla RegioneLombardia, il cuiscopo è la realiz-zazione di corsipost diploma adalto contenuto professionale.L’obiettivo è formare operatoriche coniughino competenzedi carattere commercialenecessarie per raggiungeredeterminati obiettivi di venditacon cognizioni tecniche relati-ve ai prodotti e ai servizi propo-sti dall’azienda.Il Polo formativo aggrega unnetwork di aziende ed entiformativi - Siam, Societàd’incoraggiamento di artie mestieri; Università CarloCattaneo Liuc; Universitàdegli Studi di Milano eUniversità degli Studi diPavia; Scuola Superiore delCommercio del Turismo deiServizi e delle Professioni,Agenzia formativa delComune di Gorgonzola;

Coforin,Consorzio di for-mazione integra-ta scuola-lavoro,Itis Feltrinelli,FondazioneCentro SanRaffaele delMonte Tabor;Campoverde –ed è realizzato incollaborazionecon Assintel(Associazionenazionale impre-se ict); Asso.It

(Associazione nazionale fornito-ri apparecchiature informationtechnology) e Comufficio(Associazione nazionale azien-de distributrici di prodotti e ser-vizi per l’ufficio).Entrambi i corsi prevedono unacostante interattività con idocenti che provengono dalmondo dell’università, da pre-

stigiose realtà formative oltreche dal mondo imprenditorialee professionale. Per tutta la

durata dei corsi gli allievi usufrui-ranno di servizi di orientamento,di supporto allo studio e diaffiancamento nella fase distage. In particolare, i servizi distage consentiranno di farincontrare ciascun allievo conle aziende del settore che col-laborano con il Polo e chesono alla ricerca delle figureprofessionali formate.Al termine del percorso formati-vo saranno rilasciati un certifi-

cato dispecializza-zione tec-nica supe-riore (IVlivello euro-peo); unacertifica-zione dellecompe-tenzeacquisite ecrediti for-mativispendibiliper prose-guire glistudi uni-

versitari in percorsi coerenti A.L.

Tecnici commerciali ed informatici

Corsi con la Scuola SuperioreProgetti del Polo formativo

per lo sviluppodi competenze

tecnologiche e commercialipromosso dall’UnioneRegionale e finanziato

dalla Regione Lombardia

Domande entro settembre,corsi da ottobre (rivolti

a giovani con titolo di studio di scuola

secondaria superiore): circa360 ore di stage aziendale

La domanda di iscrizione ai corsi, chedev’essere consegnata entro settem-bre, va presentata presso la segreteria

della Scuola Superiore,viale Murillo, 17 - 20149Milano. Telefono:02/4030.5242/254 fax:02/4870.0450 (Rif. DanielaSala - Cecilia Acerbi.) e [email protected]. All’atto di iscri-zione gli allievi devono ver-

sare un contributo di 250 euro.La domanda è presentabile anche pressoil Siam (via Santa Marta, 18 - 20123Milano - telefono: 02/86450125).

I percorsi di formazione post-diploma sonorivolti a giovani in possesso di titolo di studiodi scuola secondaria superiore. I corsi inizie-ranno ad ottobre: si svolgeranno a Milano pres-so la Scuola Superiore in viale Murillo 17 epresso il Siam. La durata sarà di1200 ore ciascuno (attività in auladal lunedì al giovedì), circa 360 leore di stage in azienda. La frequen-za ai corsi è obbligatoria ed è previ-sto un numero di 20 partecipanti.

Con i corsi vengono formate due figure professionali:✓ tecnico superiore per i sistemi e le tecnologie informatiche

che lavora in imprese di software e di hardware, collaboracon l’area commerciale sia nella fase di acquisizione delcliente che nella fase di implementazione e manutenzionedel sistema. Questa figura professionale collabora inoltreall’analisi dei requisiti dei sistemi delle infrastrutture tele-matiche di interconnessione, nonché alla loro pianificazio-ne, progettazione, installazione, configurazione, gestione emanutenzione;

✓ tecnico superiore commerciale, per il marketing e per l’or-ganizzazione delle vendite che cura l’attuazione delle stra-tegie relative ai prodotti ed ai mercati e l’attuazione dellepolitiche commerciali e di promozione del prodotto. Questafigura professionale collabora inoltre nell’organizzazione enel coordinamento delle vendite e della distribuzione deiprodotti nonché nell’assistenza ai clienti.

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iniziative

“Inquinamento: come lamedicina naturale può

risolvere questo problema perl’uomo” è il tema dell’appun-tamento post-vacanze nel-l’ambito del ciclo di incontri“Sapere Il Sapore del Sapere”promosso da Erredieffe (tel.0266114397). Il convegno è inprogramma il 21 settembrepresso il Best Western MiltonHotel a Milano in via Butti 9(dalle 14.30 alle 18.30).

Admo è l’Associazione donatori di midol-lo osseo. Dal 1990 si occupa di sensibiliz-zare ed informare sulla concreta possibilitàdi poter salvare delle vite mediante ladonazione di cellule staminali emopoieti-che provenienti dal midollo osseo di dona-tori non consanguinei. Admo Lombardia è un’onlus ed ha sede aMilano in via Antonio Aldini 72 (tel.0239005367). Trovare donatori compatibi-li di midollo osseo e sostenere i controlli inquesto campo non è semplice. Nel registroitaliano sono iscritte complessivamente320.000 persone, 77mila in Lombardia.Primo obiettivo dell’Admo regionale èarrivare a quota 80.000, ma molto impor-tante è in particolare il progetto di “tipizza-zione” dei 4.000 donatori con i migliorirequisiti. Se già la compatibilità fra con-sanguinei – di solito fratelli – è bassa, nonpiù del 25%, quella fra non consanguinei è

1 su 100mila. La “tipizza-zione” è una procedura costo-sa: per questo Admo Lombardia è attivanel ricercare anche finanziamenti. Diamo i riferimenti per chi fosse interessa-to: oltre all’indirizzo ed al telefono primasegnalati, ci si può documentare via inter-net: www.admo.it e www.admolombar-dia.org. L’indirizzo e mail è [email protected]. Contributi sono possibilipresso i conti correnti bancari di IntesaSanpaolo 000020525169 Abi 03069 Cab09546 e della Banca Popolare di Sondrio000006231X60 Abi 05696 Cab 01607.Oppure con il conto corrente postale17387200 beneficiaria Admo Associazionedonatori midollo osseo RegioneLombardia onlus.Tutto ciò che viene donato – ricorda AdmoLombardia – si può naturalmente detrarrenella misura consentita.

Donatori midollo osseo non consanguineiContattare Admo Lombardia

SEGNA-LIAMOCHE…

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ambiente

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Rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche

Raee, rinvio al 31 dicembreIl termine massimo per l’entra-

ta in vigore del nuovo sistemadi gestione dei Raee (Rifiuti daapparecchiature elettriche edelettroniche) è stato nuova-mente prorogato: ora al 31dicembre 2007.Andec (Associazione naziona-le importatori e produttori dielettronica civile) prende attodi questo ulteriore slittamentodel sistema che ha già subitofinora ben tre proroghe, edenuncia il clima di graveincertezza in cui si trovanoattualmente i produttori, gliimportatori e tutti i soggettiobbligati che si trovano anco-ra di fronte un termine massi-mo semestrale entro cui il siste-ma dovrebbe andare a regi-me, ma non hanno tuttoraalcuna certezza sul quando(per le posizioni Andec vedianche UnioneInforma di giu-gno a pagina 25 n.d.r.).Andec auspica che questoulteriore rinvio possa per lomeno consentire di metterefinalmente a punto tutte le

regole e le procedure neces-sarie affinché il sistema possaandare a regime in modocerto e definito.“Ulteriori ritardi nell’emanazio-ne dei decreti ministeriali, nelladefinizione delle piazzole diraccolta e nell’adozione dellenecessarie semplificazioni al riti-ro dei Raee da partedella distribuzione -dichiara Maurizio Iorio,presidente di Andec -non farebbero che ali-mentare il corrente climadi incertezza e di confusione,mettendo a rischio tutto il lavo-ro fatto negli ultimi due anniper definire il sistema Raee”.“Non dimentichiamoci - prose-gue Iorio - che produttori edimportatori si sono da tempoorganizzati, tramite la costitu-

zione dei sistemi collettivi previ-sti dalla legge, per essere pron-ti all’entrata in vigore deldecreto legislativo 151/2005 eche pertantosostengono datempo onerifinanziari note-voli per adem-piere alle pro-prie responsabi-lità. Ci aspettia-mo che laPubblica ammi-nistrazione - equindi le auto-

rità digoverno

ed i comuni - possa utilizzarequest’ultima proroga per farela sua parte e, d’intesa con leassociazioni interessate, stabili-sca finalmente ‘regole delgioco’ che siano eque, condi-vise e realisticamente applica-bili”.

Andec (importatori e produttori di elettronicacivile): utilizzare il tempo

in più per metterefinalmente a punto regole

e procedure

Maurizio Iorio presidente di Andec

SPOSAITALIASono stati 5.700 i visitatori pro-fessionali (di cui il 35% stranie-ri) che hanno visionato le oltre170 collezioni di abiti nuziali,per lei e per lui, presenti aSposaitalia Collezioni, manife-stazione organizzata da Expocts,dal 22 al 25 giugno a fieramila-nocity.Nel 2006, in Italia, il settorewedding ha prodotto un fattura-

to complessivo di 299 milioni dieuro e il valore delle esportazio-ni ricopre una quota pari a 14.6milioni di euro.Le nuove piazze di vendita sonorappresentate dal blocco dell’Esteuropeo con Russia, Polonia,Romania e repubbliche della exJugoslavia. Export in crescitaanche in Estremo Oriente con

Giappone e Corea del Sud intesta: Paesi nei quali è ormai,consuetudine la doppia cerimo-nia secondo tradizione locale econ caratteristiche occidentali, apartire dall’abito bianco con tuttigli elementi correlati come par-tecipazioni, bomboniere ecc. Si registra, inoltre, un importan-te ritorno di mercati consolidaticome Stati Uniti e Canada

A.L.

fiere expo cts

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Unioneinformaluglio/agosto 2007

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Fino al 10 settembre

ARIETE - (21/3 – 20 /4)Prima decade: Giove viprotegge per tutta l’esta-te e nella settimana di

Ferragosto anche Marte ravviva i rap-porti regalando energia, grinta e buo-numore. Ottimo periodo per firmarecontratti.Seconda decade: Giove mandainflussi benefici, Venere anche. Marte,da fine agosto, è favorevole: succes-so, soldi, creatività, buonumore, fortu-na in tutti i settori.Terza decade: è il vostro momento, lariflessione e l’equilibrio di questo perio-do porteranno una carica di energiache garantisce successi sino a fineanno. Cambiamenti profondi, positivie duraturi.

TORO - (21/4 – 20/5)Prima decade: da metàluglio le cose miglioranonotevolmente e questa

estate, iniziata con molto nervosismo,si stempererà in armonia e serenitàritrovate.Seconda decade: luglio è ancorapesante, mancano energia e positi-vità. Ma non lasciatevi scoraggiare, seavete tenuto duro fino a qui. Questisono gli ultimi colpi di coda. Terza decade: Con Saturno, Marte eVenere di traverso avrete a che fare,in questo periodo, con persone un po’“velenose”. Pazientate e l’autunno vipremierà.

GEMELLI - (21/5 – 21/6)Prima decade: dopo unluglio noioso, agosto ènervoso e stressante. Non

cercate luoghi troppo affollati per levacanze.Seconda decade: siete bisognosi didinamismo e di novità. Smuovetevi daivecchi schemi, avete bisogno di rinno-vamento.Terza decade: Saturno vi rende moltoequilibrati in questo periodo e ancheVenere rende i rapporti sereni. Vi aiute-ranno a sopportare le imposizioni dichi vi sta intorno.

CANCRO - (22/6 – 22/7)Prima decade: Mercurioe Venere vi sostengonoprospettando un periodo

tranquillo con rapporti armoniosi sianel privato che nella vita sociale.Seconda decade: Marte e Mercurio viregalano energia e buonumore.Cambiamenti positivi.Terza decade: Mercurio e Marte inaspetto positivo ravvivano i rapporti, virendono socievoli e disponibili.Favoriscono gli spostamenti.

LEONE - (23/7 – 22/8)Prima decade: un po’ pervolta vi riprenderete dallostress delle settimane pas-

sate.E ad agosto Marte propizio vi regalaserenità.

Seconda decade: Saturno ancora viattanaglia e anche Marte è di traver-so. Stress e nervosismo sono all’ordinedel giorno. Agosto sarà più tranquillo,ma vi sentirete un po’ annoiati e pocoentusiasti. Distinguete i veri dai falsiamici.Terza decade: Saturno e Marte fino ametà agosto rendono questo periodoestivo particolarmente difficile e cari-co di problemi e contrattempi.Decisioni pesanti e responsabilità chenon volete, soprattutto per i nati a finesegno.

VERGINE - (23/8 – 22/9)Prima decade: Venere eMercurio vi proteggono,Marte dall’8 di agosto vi

rende nervosi e desiderosi di dinami-smo e novità. Rivedete le vostre fre-quentazioni.Seconda decade: Giove e Uranosempre contrari (e da metà agostoanche Marte) non rendono questoperiodo particolarmente rilassante.Siete insofferenti a tutto.Terza decade: il periodo si prospettapiuttosto tranquillo e Marte vi regalaenergia e buonumore. Se dovete fir-mare dei contratti non rimandateoltre.

BILANCIA - (23/9 – 22/10)Prima decade: Mercurionon vi aiuta in questomese, ma ad agosto è

positivo insieme a Marte.Seconda decade: bellissimo aspettodi Marte e Venere a fine agosto.Scegliete, se potete, questo periodoper le vacanze.Terza decade: Venere vi sostiene pertutto il periodo estivo e non mancheràdi portare giornate di allegria e sere-nità.

SCORPIONE - (23/10 – 21/11)Prima decade: Mercurioe Venere favorevoli affie-voliscono lo stress delle

ultime settimane.Seconda decade: Marte e Saturno aluglio vi rendono stanchi e stressati perproblemi che si trascinano da mesi.Sono gli ultimi colpi di coda, pazienta-te: l’autunno sarà certamente più sere-no. Siate prudenti e riservati.Terza decade: Venere, Saturno e Mar-te non vi aiutano. Nervosismo, difficiliresponsabilità, scontentezza: tutto girastorto.

SAGITTARIO - (22/11 – 20/12)Prima decade: Venere eMarte vi rendono annoiatie nervosi. Cercate di

adattarvi, Giove vi aiuta ad essereconcilianti e disponibili.Seconda decade: Marte e Mercurio afine agosto vi innervosiscono creandocontrattempi. Svagatevi.Terza decade: Venere vi appoggia pertutto il tempo estivo insieme a Saturnoche vi regala equilibrio, allegria e buo-numore.

CAPRICORNO - (21/12 – 19/1)Prima decade: Venere visostiene fino a metà ago-sto e promette un perio-

do rilassato di buonumore ed allegria.Tutto è in ripresa, in attesa di un autun-no/inverno di grandi realizzazioni.Seconda decade: bellissimo il trigonodi Marte in questo mese che regalaenergia e armonia nei rapporti inter-personali. Favoriti gli spostamenti e lecomunicazioni a fine agosto.Terza decade: fino a metà agostoMarte trigono vi favorisce. Sarete per-suasivi, diplomatici e dinamici.

ACQUARIO - (20/1 – 19/2)Prima decade: comincia-te a vedere un po’ di lucedopo un periodo vera-

mente difficile. Da metà agosto poteteiniziare a costruire qualcosa di nuovo. Seconda decade: a luglio Marte eSaturno ancora vi ostacolano renden-do tutto difficile e frenando anche ilvostro buonumore. Non mollate ades-so, sono gli ultimi colpi di coda. Da set-tembre tutto migliora.Terza decade: Venere, Saturno eMarte dissonanti. Il “cocktail” è indige-sto: rischiate di non vedere lucidamen-te la situazione.

PESCI - (20/2 – 20/3)Prima decade: Venere èopposto in questo mesecon giornate piuttosto

noiose, Marte è quadrato ad agosto econ Giove dissonante, l’estate non èmolto divertente né rilassante.Seconda decade: Urano, Giove eMarte dissonanti ad agosto non pro-mettono niente di buono.Terza decade: Marte in sestile promet-te giorni sereni e carichi di energiapositiva. Privilegiate i rapporti con per-sone con le stesse vostre affinità.

oroscopo

Ariete Scorpione

Il cielo del meseMercurio è nel Cancro, entra inLeone il 4 agosto. Venere è nelLeone, entra nella Vergine e tornanel Leone il 9 agosto. Marte è inToro, entra nei Gemelli il 7 agosto.Giove è nel Sagittario (9° r ).Saturno è nel Leone (29° ). Urano ènei Pesci (17° r). Nettuno ènell’Acquario (20° r). Plutone è nelSagittario (26° r). Nodo lunare a 7°dei Pesci.

Il Sole è nella costellazionedel cancro, entra nel Leo-ne il 23 luglio e nella co-stellazione della Vergine il23 agosto alle ore 12.09. Il

15 di agosto il sole sorge alle ore6.03 e tramonta alle ore 20.27. LaLuna è piena il 30 luglioalle ore 2.48 a 8°dell’Acquario e tornapiena il 28 agosto alle ore12.35 a 5° dei Pesci.

(A cura di E.T.)

07-Unione 5-07-2007 14:04 Pagina 32