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N. 9 Ottobre 2005 Anno 10 - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - art. 1, comma 1 DCB Milano. MENSILE DELL’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI DELLA PROVINCIA DI MILANO informa OTTOBRE 2005 6-10-2005 11:06 Pagina 1

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N. 9 Ottobre 2005 Anno 10 - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - art. 1, comma 1 DCB Milano.

MENSILE DELL’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI DELLA PROVINCIA DI MILANO

informaOTTOBRE 2005 6-10-2005 11:06 Pagina 1

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Unioneinforma è stato ultimato il 4 ottobre.

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PRIMO PIANO 3ISOLE ANDAMANE E NICOBARE: 50.000 EURO AI COMMERCIANTI ASIATICICOLPITI DALLO TSUNAMI.ALLA CARITAS AMBROSIANAI SOLDI VERSATI SUL C/CAPERTO DALL’UNIONE

COMMERCIO 8MERCATI COMUNALIMILANESI: OK DEL COMUNEAGLI INTERVENTIDI RISTRUTTURAZIONE

La costituzione del nuovo Comitato per Malpensa (compiuta dalle Cameredi commercio di Milano, Novara e Varese, vedi pagina 9 n.d.r.) indica la

necessità, anche oggi – dopo la positiva esperienza del Comitato Malpensa2000 - di avere una cabina di regia e monitoraggio: in un momento comequesto, di grandi sfide a livello internazionale, il tema delle infrastrutture sidimostra, infatti, più che mai strategico. Il Nord Ovest è un’area che sta riconfermando la propria centralità e vocazio-ne economica, e che quindi richiede un investimento consistente nella capa-cità di attrarre e gestire i flussi internazionali. Un territorio dotato di infrastrutture appropriate è un territorio che cresce qua-litativamente bene e che aiuta il progresso dell’intero sistema economico. Equando in gioco vi è la crescita del territorio, gli interessi coincidono: pubbli-co e privato, imprenditori e cittadini devono staretutti dalla stessa parte. Come in un gioco di squadra,il ruolo che le istituzioni ricoprono è a centrocampo:un collante, in grado di garantire una sinergia, dina-mica e continuata, tra i vari reparti che sono chiamatia collaborare fra loro. D’altronde questa è la gover-nance locale, cioè il modo di “costruire” le politichepubbliche passo dopo passo, a partire dal più vastocontributo possibile. Malpensa oggi è una risorsa, un patrimonio vivo, chemette insieme innovazione, capitale sociale, aperturainternazionale. Ma è anche una sfida aperta cherichiede un continuo investimento prima di tutto daparte dei protagonisti del territorio. PotenziareMalpensa e tutto il sistema aeroportuale del NordOvest – senza trascurare l’importante ruolo di Linate- significa investire in una grande opportunità di sviluppo economico.Malpensa non è un problema che riguarda solo i cittadini, ma anche il sistemadelle merci, dei cargo, e che quindi influenza direttamente il sistema impren-ditoriale lombardo e dell’intero Nord Italia. Tutti, cittadini ed imprenditori,guardano a Malpensa come ad una possibilità concreta di creare un circolovirtuoso che incrementi le possibilità di occupazione, ancor prima di essereoccasione per il rilancio della visibilità internazionale italiana.A mio parere il nodo cruciale su cui lavorare è continuare ad accrescere l’ac-cessibilità. E’ fondamentale non solo per l’area del Nord Italia, ma soprattuttoper l’intero Paese garantire idonei investimenti sull’accessibilità, per dare aMalpensa il suo ruolo naturale di hub. Non a caso Malpensa rappresenta ilperno sul quale si gioca il futuro del Nord Ovest e rappresenta il motore disviluppo nell’integrazione dell’aeroporto di Caselle con il sistema aeroportua-le lombardo. Un’alleanza che significa mettere insieme la cultura del fare conquella del progetto e soprattutto con quella del confronto. Le sfide non si vincono da sole. Le sfide della modernità sono come i tasselli di un mosaico: si leggono insie-me.

editoriale

sommariosommarioottobre 2005 ottobre 2005

n. 9 - anno 10n. 9 - anno 10

Unioneinformaottobre 2005

Ilcommercio“racconta”

MilanoLa storia del nostro territorio attraverso

le imprese più antiche chehanno saputo rinnovarsiarrivando ad oggi senza

perdere la propria identità

al centro del giornale CARLO SANGALLI Presidente dell’Unione di Milano

La “sfida” Malpensarisorsa per tutti

TI INTERESSAPAGARE DI MENO

L’ENERGIA ELETTRICA?

STACCA E INVIAil coupon di pagina 23

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Renato Borghi è ilvicepresidente vica-

rio dell’Unione Regio-nale Lombarda delCommercio, del Turismoe dei Servizi. Riunitosi aMilano giovedì 22 set-tembre, il Collegio deipresidenti dell’UnioneRegionale lo ha indica-to all’unanimità assiemea Giovanni PaoloMalvestiti (presidentedell’Associazione eser-centi e commerciantidella provincia diBergamo) nominatovicepresidente .Si completa, così, il percor-so di rinnovo dei verticidell’Unione RegionaleLombarda dopo la ricon-ferma a luglio di CarloSangalli alla presidenza.

RenatoBorghi, vice-presidentedell’U-nione delCommer-

cio di Milano egià vicepresi-dente del-l’Unione regio-

nale, esprimendo soddisfa-zione per la rinnovatastima, ha sottolineato lanecessità di ribadire, adogni livello, la portata stra-tegica per l’economialombarda dei settori rap-presentati. Giovanni PaoloMalvestiti, riconfermatopresidente dell’Ascom diBergamo lo scorso mag-gio, ha dichiarato che ilproprio impegno sarà rivol-to alla valorizzazione deibisogni e delle esigenzedel territorio e delle provin-ce lombarde.Commercio, turismo e ser-vizi rappresentano il 53%del prodotto interno lordolombardo (900 miliardi dieuro) e il 65% delle impreseattive della Lombardia.L’industria meno del 29%.

La crescita dell’occupazio-ne in Lombardia previstaper il 2005 è dovuta quasiesclusivamente al terziariocon 12.500 occupati in più:tra questi oltre 5.000 nelcommercio, 1.600 nel turi-smo e nei pubblici esercizi,1.000 nei servizi avanzatialle imprese e 3.000 nei ser-vizi alla persona.L’Unione RegionaleLombarda del Commerciodel Turismo e dei Servizi èl’organiz-zazionedi rap-presen-tanzadelle 11associa-zioni terri-torialiprovin-ciali edellefedera-zioni dicatego-ria ade-renti alsistemaConfcommercio. Ha unaforte rappresentatività delsistema associativo impren-ditoriale del terziario: oltrel’80% per numero di impre-se (e quasi l’85% per nume-ro di occupati) nel com-mercio; circa il 90% nel turi-smo e il 43% nei servizi.

primo piano

Unioneinformaottobre 2005

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Unione regionale lombardaRenato Borghi vicepresidente

vicarioGiovanni Paolo

Malvestiti(Ascom

Bergamo)vicepresidente

Giovanni PaoloMalvestiti,vicepresidentedell’Unione Regionale

Renato Borghi, vicepresidente vicario dell’UnioneRegionale Lombarda del Commercio, del Turismo e dei Servizi

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primo piano

Unioneinformaottobre 2005

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Cinquantamila euro dispo-nibili grazie alla sensibilità

di chi ha risposto all’appellodell’Unione di Milano (per ledonazioni era stato aperto unconto corrente – il n.6250158479/11 - pressoBancaIntesa) per aiutare lepopolazioni del Sud Est asiati-co colpite dal devastantemaremoto del 26 dicembre2004 (vedi UnioneInforma digennaio in copertina e allapagina 3 n.d.r.).Come già a suo tempo antici-pato, i soldi verranno destinatialla Caritas Ambrosiana.Caritas che, con l’Unione, hascelto il progetto “Livelihoodsupport”, di sostegno econo-

mico aicommer-cianti localiche, a cau-sa dello tsu-nami hannosubito danniai locali ealle attrezza-ture. Il pro-getto fa

parte di “Karuna Sagar”, pro-gramma di aiuto alla popola-zione della isole Andamane eNicobare (arcipelago di isolenell’Oceano Indiano che faparte del territorio dell’India)attuato dalla CaritasAmbrosiana attraverso il ge-mellaggio con la diocesi diPort Blair. Per gemellaggios’intende lo sviluppo di unaserie di progetti, in diversiambiti sociopastorali, per laricostruzione con l’invio dioperatori che si affiancano allavoro degli operatori delleCaritas locali. I progetti devo-

no consentire alla comunitàlocale di migliorare le condi-zioni di vita anche rispetto allasituazione precedente l’emer-genza. Si tratta di progetti disviluppo caratterizzati dallasostenibilità.“Crediamo – aveva scritto ilpresidente Unione Carlo San-galli nella lettera aperta invia-ta ai presidenti delle associa-zioni aderenti all’Unione inoccasione dell’avvio dell’ini-

ziativa –che, pro-prio oggi,un contri-buto con-creto afavore ditutti quelliche stan-no sof-frendo rappresenti ilgesto più convincen-te di vicinanza”. Le aziende che inten-dono effettuarenuove od ulterioriofferte (detraibilifiscalmente) o pro-muovere raccolte dibeni presso i propridipendenti/forni-tori/clienti, possonocontattare gli ufficidella CaritasAmbrosiana (via SanBernardino 4, Milano – tel.02.76037.324).

In aiuto ai commercianti asiaticicolpiti dallo tsunami

50.000 euro alla CaritasAmbrosiana – soldi versati dalle imprese

sul conto corrente apertodall’Unione presso

BancaIntesa - per gli operatori che hanno

subito danni ai locali e alle attrezzature

nell’arcipelago delle isoleindiane Andamane

e Nicobare

Andamane e NicobareLe isole Andamane e Nicobare sono state duramente colpite, così come ilSud-Est dell’India, dallo tsunami del 26 dicembre 2004, che ha cancellatointeri atolli, con pesanti conseguenze sulla popolazione locale. Ricordiamoche negli stati sud-orientali dell’India e in queste isole, il maremoto ha provo-cato almeno 15mila vittime: i dispersi potrebbe-ro essere però più di 6mila. Sono state 140 milale persone accolte nei campi dopo aver perdutola propria casa. Le isole Andamane e di Nicobare gli indiani leconoscono come “le isole di smeraldo”. Ildistretto delle Andamane e Nicobare fa partedell’India ed è situato in mezzo al Golfo, inposizione quasi ravvicinata alle coste delMyanmar (l’ex Birmania). L’arcipelago è com-posto di oltre 500 isole minuscole in parte disa-bitate: si estende su circa 8mila chilometri qua-drati e conta una popolazione di oltre 300milaabitanti. La lussureggiante vegetazione costituisce anche una delle principalirisorse economiche delle isole (legname e spezie). La popolazione è costituitada indù, musulmani e cristiani (40mila cattolici e 90mila protestanti).

La copertina di Unioneinformadi gennaio dedicata alla sottoscrizione a favore delle vittime dello tsunami

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attualità

Unioneinformaottobre 2005

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Un progetto – attraverso ilportale www.imprendionli-

ne.it (raggiungibile diretta-mente dall’home page delsito Unione www.unionemila-no.it) per rispondere alle esi-genze di formazione degliimprenditori immigrati attra-verso modelli e strumentiinnovativi: è [IM]migratiim[PRENDI]tori (IMPRENDI),promosso dalla Camera dicommercio diMilano e realiz-zato dall’U-nione (unita-mente ad altreorganizzazionidi rappresen-tanza degliimprenditori) ela societàDidael.IMPRENDI (l’ini-ziativa vienepresentata inquesti giorni) si rivolge in par-ticolare agli immigrati titolaridi pmi per accompagnarli inun percorso di conoscenza eapprofondimento nell’ambi-to della cultura digitale edella cultura d’impresa. Sibasa sul modello innovativodell’apprendimento informa-

le, per il quale una parteconsiderevole di ciò cheimpariamo non proviene dacorsi di formazione strutturati,ma emerge da occasioni didialogo, dalla lettura di fontidi informazione, da esperien-ze concrete.

Per questo il progetto:- assegna un ruolo fonda-

mentale alla comunicazio-ne e alla collaborazione,supportate anche a distan-za da tecnologie digitaliquali la videoconferenza;

- applica nuove metodolo-gie per valorizzare e condi-

videre la conoscenza emer-sa nel dialogo e per facilita-re la consultazione di mate-riali di formazione e infor-mazione, sulla base dei pro-pri interessi e delle proprieesigenze di aggiornamento.

Le caratteristiche del proget-to rispondonoalle nuove esi-genze createdal fenomeno,sempre piùconsistente,degli immigratiimprenditori.Secondo i datidi Infocamere,aggiornati al31 dicembre2004, in Italiaaumentano le

imprese gestite da titolariimmigrati. La regione italianacon il tasso di crescita piùalto per queste nuove realtàimprenditoriali è laLombardia: nella sola provin-cia di Milano è nato il 54%delle 27.000 nuove impreselombarde.

Il banner per raggiungere il portale di IMPRENDI dal sito internetUnione: www.unionemilano.it

L’Unione partecipa al progetto promosso

dalla Camera di commercio milanese

IMPRENDILa formazione

degliimprenditori

immigrati

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Per le imprese associateun’opportunità in più:

l’accesso alla rassegnastampa attraverso il sitointernet dell’Unione diMilano. La rassegna stampaUnione (realizzata con il sup-porto della società Selpress)può costituire, infatti, unostrumento quotidiano utileper le imprese.Consultare la rassegna stam-pa è semplice e i pochi pas-saggi vengono spiegati inquesta pagina attraverso leimmagini.

1) Accedere al sito internetdell’Unione collegandosialla pagina: www.unione-milano.it/home. Cliccare,sulla destra (sotto: in evi-denza) su: rassegna stam-pa.

2) Appare una schermatacon la richiesta di login e

password: digitare, perentrambe le voci, “unio-ne” (in minuscolo, senzavirgolette) e cliccare suok.

3) Si entranell’indicedella ras-segnastampa:

in alto, in un appositomenu a tendina – qualoraoccorresse ricercare arti-coli di giornate preceden-ti - è possibile modificarela data. Nell’immagine siriporta l’esempio di unarticolo selezionato.Cliccare sul titolo peraccedere all’articolo.

4) L’articolo è visibile in for-mato pdf: si può stampa-re e salvare sul propriopc.

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Unioneinformaottobre 2005

parliamo di ...

Valore aggiunto per le imprese associate

Sul sito Unione la rassegna stampa

Istruzioni per l’uso

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Unioneinformaottobre 2005

commercio

E’sta-to

appro-vato ilprogettodefiniti-vo perinterventi di emergenza erazionalizzazione di tutti i 26mercati coperti gestiti dalComune di Milano, presentiprevalentemente nelle zoneperiferiche o semicentralidella città. Lo hanno comu-nicano il vicesindaco eassessore ai Lavori PubbliciRiccardo De Corato e l’as-sessore al CommercioRoberto Predolin, per i quali“i mercati hanno un ruoloprimario nella vita quotidia-

na delquar-tiere edellacittà;perque-

sto è fonda-mentalegarantirealle strutture le migliori con-dizioni possibili di efficienza esicurezza”. Per quanto riguarda i mer-cati di piazza Selinunte, viaParea a Ponte Lambro epiazzale Ferrara, i lavoriavranno l’obiettivo di realiz-zare una migliore accessibi-lità, mediante l’abbattimen-to delle barriere architettoni-

che e la creazione di tettoiea protezione degli ingressi;maggiore igienicità degliambienti, grazie all’adegua-mento dei locali per la rac-colta dei rifiuti e dei serviziigienici; sicurezza, con l’eli-minazione di situazioni dipotenziale pericolo; decorodegli edifici, con la sistema-zione delle facciate e deiserramenti. In tutti gli altrimercati verranno realizzatieventuali lavori di manuten-zione sulle parti comuni pergarantire la funzionalitàdelle strutture da parte degliutenti. Per gli interventi chepartiranno nella primaveradel 2006 e dovranno essereeseguiti nell’arco di un annosolare dalla data di conse-gna, sono stati stanziaticomplessivamente circa594.000 euro: per i mercati dipiazza Selinunte e via Pareasi ricorrerà al cofinanziamen-to della Regione per unimporto pari a 220.000 euro,rientrando le due localitànell’ambito dei contratti diquartiere.

Ristrutturazionemercati comunali

milanesiApprovato

dal Comuneil progetto definitivo

Offerta risparmio autunnocon sconti fino al 43%

Si chiude il 22 ottobre l’Offerta risparmio autunno dei mercati comunalimilanesi, promossa da Assofood Milano, (dettaglianti mercati rionali

coperti e superspacci alimentari) in collabora-zione con il Comune. In totale sono cinquanta-sette i prodotti posti in vendita a condizioni digrande vantaggio (fino al 43%) con una per-centuale media di risparmio del 29%.Tali condizioni si sono potute ottenere grazieall’attività di Comeric, il gruppo d’acquisto deimercati comunali coperti, che da anni intrattie-ne rapporti e stipula accordi con le aziende for-nitrici. “Aziende di primaria importanza –afferma Iliano Maldini, presidente di AssofoodMilano - che consentono di garantire al consu-

matore un rapporto qualità-prezzo elevato, per accontentare una clienteladivenuta sempre più attenta ed esigente”.

Fissati gli interventi di emergenza

e razionalizzazione.Più accessibilità

e sicurezza

Iliano Maldini

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trasporti

Carlo Sangalli, presidentedella Camera di commer-

cio (e dell’Unione di Milano)ha firmato con Angelo Belloli,presidente della Camera dicommercio di Varese e Gian-fredo Comazzi, presidentedella Camera di commerciodi Novara, la costituzione delnuovo Comitato per Malpen-sa. Presidente del Comitato èGianfredo Comazzi. Finalità del Comitato è quelladi consolidare e valorizzarel’aeroporto di Malpensaquale hub europeo del NordOvest; favorire l’accessibilitàdell’area e l’ampliamentodella gamma dei collega-menti internazionali al fine diattrarre investitori stranieri;incentivare lo sviluppo dellestrutture e dei servizi collegatiallo scalo aeroportuale diMalpensa; promuovere con-vegni, seminari, incontri volti asensibilizzare e coinvolgere leautorità politiche di livelloregionale, nazionale ed euro-peo; monitorare costante-mente la realtà aeroportualein termini di ricaduta su occu-pazione, imprenditorialità, flus-si turistici, mobilità di persone emerci; effettuare studi e ricer-che e svolgere attività checonsentano di elevare l’im-magine dell’aeroporto diMalpensa.

“Un aeroporto – ha commen-tato Sangalli – rappresentamolto di più che un’infrastrut-tura essenziale per il sistemadei trasporti. E’ infatti una por-ta che si apre verso il mondo,e che consente al mondo diguardarci. E’ quindi il naturalecomplemento di un sistemaimprenditoriale, come quellomilanese, fondato su piccoleimprese, che fanno propriodella loro vocazione all’inter-nazionalizzazione il segreto delloro successo. Continuare adinvestire nel progetto Malpensaper farlo crescere, senza perquesto dimenticare la centra-lità di Linate, è quindi la sfida acui siamo chiamati come istitu-zioni”.

Malpensa, vocazione internazionaleSi scrive Malpensa, ma sipensa all’estero. Ci sono oltre13 milioni di passeggeri inter-nazionali (che provengonodall’estero o che vanno all’e-stero), pari al 30% del totalenazionale. A Malpensa, ogni 4passeggeri, 3 sono “internazio-nali”. E la scelta, oltre che suivoli di linea, cade anche suicharter (con il 25% del totalenazionale). Direzione? I movi-

menti dae verso laSpagnaraggiungono gli 1,6 milioni dipasseggeri; ma nelle primedieci posizioni ci sono anchel’Egitto e il Brasile. Bene lemete esotiche: dal Marocco,a Cuba, agli Emirati Arabi Uniti(oltre 100 mila passeggeriall’anno). Complessivamente,Malpensa e Fiumicino si divi-dono la palma del primoaeroporto italiano. MentreLinate si piazza al terzo posto.La classifica è stata calcolatatenendo presente 7 indicatori(totale passeggeri; totale pas-seggeri internazionali; numeromovimenti di aerei; cargo;passeggeri charter; passegge-ri voli di linea; infrastruttureaeroportuali). In particolare,Milano-Malpensa gode di unindiscusso primato nel movi-mento merci (con oltre il 40%del totale nazionale), direttoper la quasi totalità verso l’e-stero. Non sorprende allorache Malpensa risulti al 24°posto nella classifica mondiale(e all’8° in Europa) per movi-mento merci e che Milano eVarese assieme rappresentinoquasi 1 impresa su 3 attiva inItalia nel settore del trasportoaereo. Per quanto riguarda leinfrastrutture aeroportuali, alprimo posto si piazza MilanoLinate, mentre Malpensa è alquinto posto. Assieme, come“Sistema Milano”, sono il piùgrande scalo italiano.Sono questi alcuni dei risultatiche emergono da un’elabo-razione della Camera di com-mercio di Milano su dati delMinistero delle Infrastrutture edei Trasporti, di Enac e del-l’Airport Council International.

Un Comitato per Malpensa Costituito fra

le camere di commercio di Milano, Novara,

Varese. “Hit parade”degli aeroporti: testa a

testa dell’hub lombardocon Fiumicino. Ma il “Sistema Milano”

(Malpensa – Linate) è il più grande scalo italiano

Firma per la costituzione del Comitato perMalpensa: al centro Carlo Sangalli presidentedella Camera di commercio (e dell’Unione diMilano)

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news

Unioneinformaottobre 2005

MilanoVendeModa, la ras-segna del prêt à porter

femminile organizzata a Fiera-milanocity da EXPOcts conUnione e Camera di commer-cio milanese (su una superfi-cie di 23 mila metri quadrati èstata presentata la modadella primavera/estate 2006attraverso le proposte di oltre300 collezioni) ha avuto comemomento d’approfondimen-to, sabato 1 ottobre, il conve-gno organizzato da Fnaarc (laFederazione nazionale degliagenti e rappresentanti dicommercio) con ModaFnaarc:“Moda: l’agente di commer-cio professionista dello svilup-po” (vedi UnioneInforma disettembre a pagina 21 n.d.r.).Vi hanno partecipato, tra glialtri, il presidente Fnaarc, A-dalberto Corsi, l’assessore allamoda del Comune di Milano,Giovanni Bozzetti e SantoVersace.“L’agente di commercio dellamoda e dell’abbigliamento –ha dichiarato Adalberto Corsi,presidente Fnaarc – ormai

non ha più nulla a che vederecon l’immagine stereotipatadel commesso viaggiatorecon la vali-getta in ma-no. Oggi è unesperto dimarketing,prima ancora che un vendito-re, un professionista aggiorna-to sulle tendenze dei mercatiinternazionali, che conosce lelingue, usa Internet, che lavo-ra a stretto contatto con i col-leghi europei, e la sua consu-lenza è preziosa per le caseproduttrici quanto per i detta-glianti”.In Italia operano 250 mila a-genti e rappresentanti di com-mercio, di cui 22 mila nel com-parto della moda e dell’abbi-gliamento (9 mila nella solaLombardia). Tra questi ultimi èin continuo aumento il numerodelle donne, giunto al 18%.Va sottolineata anche la ten-denza che vede in crescita igiovani e gli agenti non italia-ni. E’ sempre più frequente,infatti, che agenti provenientida Paesi europei, dall’Est,dall’Oriente e via dicendo, ini-zino ad operare stabilmente inItalia, indirizzando verso i loroPaesi d’origine il prodottonazionale, specie quello diqualità medio-alta, semprerichiestissimo, nonostante laflessione in atto.Presente al convegno anche

Santo Versace in veste di vice-presidente di Altagamma:Versace ha ricordato il ruolofondamentale degli agentidella moda nel rilancio delmade in Italy. Curioso l’aned-doto che riguarda il fratelloGianni, lanciato nel 1972 agliinizi di carriera, proprio da unagente di commercio che loaveva proposto come nuovostilista di una casa di moda.Altra sottolineatura di Versace,quella riguardante l’atteggia-mento italiano per la situazio-ne del mercato: “E’ inutilepiangersi addosso comesiamo soliti fare noi italiani. Percontrastare la crisi bisognarimboccarsi le maniche elavorare sodo. In Italia ci sonotroppi creativi ma mancanogli artigiani, vero braccio ope-rante del settore”. Versace faanche un riferimentoall’Europa: “La moda italianaè debole anche perchél’Unione Europea non fa quel-lo che dovrebbe per sostener-la ed, anzi, a volte sembraremare contro”.

Milanovendemodarilancia la figura

dell’agente di commercioSanto Versaceal convegno

di ModaFnaarc

A Milano il Centroaggregativo multi-funzionale (Cam)della Zona 6 pro-muove, giovedì 27ottobre (ore 15

presso il Consiglio di Zona 6 viale LegioniRomane 54 - sala Commissioni 3° piano),l’ incontro “L’arte della carne in cucina”.L’incontro sarà condotto dai maestrimacellai Dario Daffra e Franco Novariniche sveleranno i segreti per districarsi tra ivari tagli di carne, per parlare di qualità eprezzo, di tempi di cottura e tante curiositàper chi ama una cucina sana ed equilibrata.La partecipazione all’iniziativa è gratuita,ma è necessario effettuare un’iscrizionepresso la sede del Cam di viale LegioniRomane 54 tel. 0288458633.

IN BREVE

Convegno ModaFnaarc aMilanovendemoda: AdalbertoCorsi, presidente Fnaarc e

vicepresidente vicario Unione, conSanto Versace (foto di Massimo Garriboli)

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Sette milioni di euro di contri-buti della Direzione Gene-

rale Commercio, Fiere e Mer-cati della Regione Lombardiaa favore della riqualificazione

e dello sviluppodelle imprese com-merciali lombarde.Su proposta dell’as-sessore regionale alCommercio FrancoNicoli Cristiani èstato infatti appro-vato il decreto perl’assegnazione di

aiuti finanziari finaliz-zati allo sviluppo e alla riqualifi-cazione dei servizi commer-ciali nelle aree svantaggiate.Le risorse serviranno ad age-volare le imprese commercialie per la realizzazione di pro-getti integrati volti a: - creazione di iniziative finaliz-

zate allo sviluppo di nuoviesercizi commerciali,

- formule commerciali innova-tive,

- “negozi multiservizio”, chesvolgono anche altre attivitàdi interesse generale per lezone più svantaggiate (adesempio servizi postali, tele-fonici/telematici),

- riconversione o riqualificazio-ne di esercizi commerciali esi-stenti,

- favorire la specializzazione suprodotti alimentari o artigia-nali tipici, biologici e/o di

qualità certificata,- migliorare l’organizzazione

aziendale e l’articolazionedella rete distributiva sul terri-torio, in particolare attraversoforme innovative o facendoricorso a strumenti telematici;

- riequilibrare sul territorio leforme distributive, contri-buendo al mantenimentodel commercio al dettaglionelle zone più marginali.

La Direzione Generale Com-mercio, Fiere e Mercati haricevuto ed esaminato 389domande: 306 sono risultateammissibili all’aiuto finanziario,con la possibilità di conclude-re gli investimenti entro l’8 set-tembre 2006.

news

Unioneinformaottobre 2005

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Aree svantaggiateDalla Regione Lombardia

finanziamenti al commercio

Iniziative del commercio mila-nese e lombardo in occasio-

ne della recente Festa deinonni. Per le famiglie chedomenica 2 ottobre si sonorecate in pizzeria, erano gratisper il nonno pizza margherita,bibita e caffè. L’iniziativa -

promossa da Epam,l’associazione milanesedei pubblici eserciziaderente all’Unione –ha coinvolto una trenti-na di locali che hannoaderito al “Patto per lapizza”. Nei ristorantidell’Abbiatense, inve-ce, dal 2 al 9 ottobre2005 sconto del 20% aigruppi familiari a cenacon i nonni. Nelle stazioni di serviziocarburante, sabato 1 edomenica 2 ottobre, ilnonno ha potuto usu-fruire di uno sconto finoal 20% su tutti i prodottiaccessori (tergicristalli,

bombolette per gonfiare legomme, deodoranti per l’au-to ecc.). L’iniziativa, d’intesacon la Regione Lombardia, èstata promossa da Figisc, il sin-dacato gestori carburantidell’Unione, unitamente allealtre associazioni dirappresentanza deibenzinai.In molti negozi mila-nesi, infine sconti dal5 al 20% e tanti gestidi attenzione e sim-patia verso i nonni.

Ascom di BinascoLunedì 7 novembre

l’assemblea elettivaAlle ore 19.30 in prima convocazione ed alle ore 20.45in seconda convocazione, è in programma lunedì 7novembre – presso la sede dell’Associazione: stradastatale dei Giovi 8 – l’assemblea elettivadell’Associazione territoriale di Binasco. Ecco l’ordine del giorno: - designazione del presidente dell’assemblea;- designazione degli scrutatori;- relazione del presidente dell’Associazione Pietro

Montana;- intervento del presidente dell’Unione Carlo Sangalli- dibattito sulla relazione del presidente dell’Associazione;- consegna degli attestati di benemerenza- rinnovo delle cariche sociali: elezione del Consiglio

direttivo per il prossimo quinquennio.

Festa dei nonnile iniziative del commercio

Franco Nicoli Cristiani

AVVISO

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Unioneinformaottobre 2005

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Negozi aperti la domenica?Mese di dicembre a

parte, non si possono supera-re, nel corso dell’anno, le 8deroghe all’obbligo di chiusu-ra. Lo ha stabilito il Tar dellaLombardia (Milano, sez. IV)che ha accolto il ricorso pre-

sentato dall’Unione (operatoridell’Ascom territoriale diCorsico) per annullare unprovvedimento adottato dalComune di Cesano Boscone.Nella sentenza del Tar è statoaffermato il principio secondo

cui l’autorizzazione all’apertu-ra - nei giorni e negli orari disvolgimento dei mercati ingiornate domenicali e festive -degli esercizi vicini territorial-mente, non può essere estesaalle medie e grandi strutture divendita. Con la decisione delTar è stata anche riconosciutala legittimazione degli opera-tori commerciali a poter ricor-rere se la violazione di normedanneggia la loro attività. Unprincipio che dovrebbe esserepacifico, ma che invece erastato negato in occasione dialtre sentenze.

news

Recapito diretto della corrispondenza su Milano e provincia in nome e per conto di Poste Italiane S.p.a.

Lettere ordinarie, prioritarie, raccomandate, posta target

Tutti i servizi di stampa e preparazione della corrispondenza

Punti di accettazione in Milano:Via S. Andrea 10 – Tel. 0276031Via G. Govone 26 – Tel. 02312308Via Rutilia 17 – Tel. 0257410200Via Andrea Doria 30 – Tel. 0266715259 mail

Negozi aperti la domenica e nei giorni festivi:

non più di 8 deroghe all’annoIl Tar lombardo

accoglie il ricorsodell’Unione (Ascom

territoriale di Corsico)annullando

un provvedimento del Comune

di Cesano Boscone

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Fino a qualche anno fa era usuale per i milanesi che percorrevano le vie delcentro incontrare quelle belle insegne di una volta, in corsivo dorato su

campo nero o rosso (perché quello era il colore sociale dell’azienda), che riporta-vano la scritta della Cartoleria De Magistris; si potevano trovare in via Broletto, invia Ponte Vetero, davanti al palazzo di Giustizia, in via Dante. Avvicinandosi all’e-sercizio commerciale poteva capitare di accorgersi che l’insegna era stata tenutaper puro decoro perché l’attività interna era totalmente diversa, oppure non erapiù di proprietà della famiglia o, al contrario, si incontravano dietro il banco glieredi della dinastia; in ogni caso, certamente, il numero consistente di attività cheesponevano questo nome era testimonianza di un glorioso e florido passato com-merciale.Oggi ne possiamo incontrare tre di insegne De Magistris, una in via Ponte Vetero,di puro decoro, una in via Correnti di proprietà di Manservisi e una, infine, in viaMeravigli dove abbiamo incontrato Franco e Alessandro De Magistris, padre efiglio, che continuano l’attività più che centenaria di cartoleria della famiglia.

La storia che hanno voluto condividere con noi parte da lontano. E’ all’incirca il 1850 quandoAchille, il trisavolo di Alessandro e figlio di una famiglia di nobili notai piacentini, si trasferisce aMilano per lavorare come maestro elementare. Ben presto abbandona l’insegnamento, che nonaveva mai amato, e inizia a svolgere piccoli e diversi lavoretti fino a quando, poco primadell’Unità d’Italia, è costretto a trasferirsi in Svizzera per le sue idee politiche vicine all’area anar-chica. Si stabilisce ad Airolo dove apre una tipografia e fonda L’Ape, un giornalino di militanzapatriottica che ebbe vita effimera.Dopo l’Unità d’Italia, Achille può rientrare a Milano. Apre un’edicola in Piazza della Scala che, acausa dei lavori di ristrutturazione che interesseranno quell’area, si trasferirà quasi subito in viaMercanti. Alessandro ci mostra una bellissima foto d’epoca che riprende via Mercanti e l’edicoladi famiglia, in ferro battuto, proprio vicina al pozzo: “Tutti pensano che il pozzo sia sempre statodove si trova adesso, all’interno di piazza Mercanti - ci dice Alessandro - invece una volta eraproprio lì, sulla via Mercanti”. Achille nel frattempo si sposa e ha 7 figli maschi: Paolo (il maggio-re), Alessandro, Giovanni (nato nel 1856 e avo dei nostri testimoni), Cesare, Franco (morto intenera età), Achille ed Emilio.Dalla seconda metà degli anni ’80, Milano, con l’introduzione del piano Beruto per la pianifica-zione edilizia e stradale dell’area urbana, subisce numerose trasformazioni. Soprattutto la zonatra piazza del Duomo, piazza della Scala e il Castello Sforzesco verrà interessata da interventi dinotevole rilievo fra i quali la ristrutturazione di piazza Mercanti e l’apertura di una via di collega-mento tra il Duomo e il Castello, l’attuale via Dante. Achille è costretto nuovamente nel 1889 atrovare una diversa collocazione alla sua attività commerciale. Nel frattempo i figli sono cresciuti:così Achille può aprire con l’aiuto del figlio maggiore Paolo, in via Bassano Porrone, un negoziodi articoli di cancelleria che rifornisce anche lo spedizioniere Ronchi.Il contributo del primogenito allo sviluppo dell’attività paterna è senza dubbio sostanziale, le suecapacità commerciali e il suo ingegno danno nuova vivacità all’impresa che conosce nei succes-sivi vent’anni uno sviluppo intenso. Cartina di Milano e d’Italia alla mano è davvero difficile segui-re l’apertura dei negozi e delle imprese commerciali della famiglia De Magistris. Gradualmenteanche i fratelli vengono coinvolti nell’attività di famiglia tanto che nel 1892 viene fondata la FratelliDe Magistris con cui vengono aperti i negozi di via Cesare Correnti, di via San Vincenzo e ViaArmorari. Ogni fratello, inoltre, sceglie di aprire e gestire un negozio in particolare.Cesare prende in gestione l’edicola di via Torino. Emilio, invece, si stabilisce nel negozio di viaCesare Correnti. Giovanni nel 1890 rileva l’edicola del padre sfrattata da via Mercanti e si trasfe-risce prima sotto la Loggia, dove completa la vendita dei giornali con qualche oggetto di cancel-leria per accontentare le richieste dei professionisti e impiegati presenti nel palazzo, poi in viaBroletto al n.2 dove si dedicherà alla vendita dei soli articoli di cancelleria. Qualche anno primaGiovanni si sposa con Francesca Cotta Ramusino, originaria del Pavese, dalla quale avrà unfiglio, Alessandro, nato nel 1890, padre e nonno dei nostri testimoni. Anche loro, come molti col-leghi imprenditori commerciali, scelgono di abitare vicino all’attività commerciale, in via BassanoPorrone, dove Alessandro nasce; solo successivamente si trasferiranno in via Vincenzo Monti.Franco, il nostro testimone, ci racconta che il padre era un grande sportivo: amava l’atletica e il

CartoleriaDe Magistris

Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

CLXXXI

Francesca Cotta Ramusino, moglie di Giovanni (fine ‘800)

L’edicola dei De Magistris vicina al pozzo in via Mercanti (1887)

Ritratto di Giovanni De Magistris(fine ‘800)

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CLXXXII

gioco del calcio tanto che dal 1908 al 1913 giocò come pro-fessionista nella neonata Football Club Internazionale diMilano.I cambi di sede per il negozio di famiglia non sono ancorafiniti: la costruzione del Palazzo del Credito a cavallo delnuovo secolo obbligherà nuovamente Giovanni a cercareuna nuova sede. In un primo momento si sposta sul lato difronte di via Broletto, ma successivamente si trasferisce nellanuova via Dante, al numero 4.Alessandro, uno dei sette fratelli De Magistris, è il più sfortu-nato: morirà suicida per amore e, secondo i dettami dellaChiesa di allora, dovrà essere sepolto in terra sconsacrata.Fu un dolore molto forte per tutta la famiglia che portò i DeMagistris a mantenere nel tempo una caratteristica venaanticlericale.Nel 1906 la Fratelli De Magistris ha raggiunto uno sviluppotale da convincere il gruppo di fratelli a fare il passo successi-vo all’imprenditoria commerciale cioè diventare imprenditori

industriali. Decidono pertanto di fondare uno stabilimento di inchiostri e registri che verrà costrui-to in viale Monza, a Precotto: “C’è ancora! – sottolinea il nostro testimone - Credo che sia quelloin mattoni rossi, a un piano, in piazza Precotto, ora di proprietà del Credito”. Sono gli anni dimaggior successo dell’impresa della famiglia De Magistris, i negozi in Milano arrivano ad essere

almeno quindici e sono tanto conosciuti in città che: “Una tradizione di famiglia –ci racconta Alessandro – vuole che la futura moglie di Paolo, allora giovinetta, gio-cando con le amiche alla corda in via Bassano Porrone cantasse: Registri emastri De Magistris impiastri. Mastri e registri impiastri i De Magistris.”Lo sviluppo porta l’impresa ad espandersi anche al di fuori di Milano: viene avvia-ta una corrispondenza a Bologna, una a Parigi, viene aperto un bellissimo nego-zio a Marsiglia e uno a Palermo. I fratelli sono pronti per compiere il successivopasso del loro percorso imprenditoriale: trasformano l’attività in società per azioni.Nel 1907 viene costituita la Società Anonima Fratelli De Magistris con dieci milio-ni di capitale sociale interamente versato, una cifra da capogiro per quei tempi. Cidice Alessandro: “Secondo il libro registro di famiglia, professionisti, conti e mar-chesi hanno partecipato all’impresa!”.La società per azioni ha purtroppo vita breve e nel 1910 per motivi ancora nonchiari, sconosciuti anche ai nostri testimoni, la ditta viene sciolta, o per megliodire, alcuni fratelli si separano. Inizia così quella diaspora familiare che porta ilnome De Magistris a toccare altri lidi sul territorio nazionale, ma che, in verità,mina alla base la solidità dell’impresa industriale.Emilio fonda la società Emilio De Magistris e apre una ditta a Bagnolo Cremascodi canapa e corda. Utilizzerà il brevetto del fratello Paolo (brevetto n. 491 in cartacatramata e cera impermeabile del Ministero dell’agricoltura, industria e commer-cio) per realizzare e commercializzare un innovativo prodotto dal nome Tessilsac-

co De Magistris. Il prodotto era un precursore della plastica ed ebbe un notevole successo:“C’era addirittura una canzoncina pubblicitaria – ci ricorda Alessandro – che negli anni ’30-’40veniva diffusa con gli altoparlanti all’Arena e alla Fiera di Milano e che diceva: Tessilsacco, tessil-sacco, gran prodotto portentoso, e un bel dì, corpo di Bacco, De Magistris inventò”.

Negli anni del fascismo la sua attività imprenditoriale si intreccia con la mili-tanza politica: è uno dei fondatori del Partito fascista e presta un camion delladitta di Bagnolo per portare le camicie nere alla marcia su Roma; nel 1932 èpromotore della costruzione del palazzo in piazza General Cantore chedonerà al Comune di Milano e che diventerà sede della scuola di avviamentoprofessionale e della Casa del fascio e, ancora, regala 15 casse di carta dalettere, con relative buste, all’esercito italiano perché i soldati potessero scrive-re ai propri cari. Negli anni ’30 è proprietario di due negozi a Torino, uno aRoma e di un negozio a Napoli, in corso Umberto I, che verrà rilevato dai suoidipendenti e che rimarrà aperto fino al 1984.Cesare invece si trasferisce a Roma dove apre due nuovi negozi che nonebbero però, secondo i nostri testimoni, vita lunga.Paolo continua ad essere molto intraprendente. Negli anni successivi aprediversi negozi di cartoleria distribuiti in vari punti del centro di Milano, avvia unnegozio di mobili, apre due negozi di giocattoli, uno dei quali in via Dante che

si chiamerà “Alla città di Norimberga”; viene nominato presidente onorario della Mutualità scola-stica italiana e ha un ruolo di rilievo nel Touring Club Italiano. Nel 1930 si trasferisce a Genova

Alessandro De Magistris(secondo a destra) con la maglia dell’Inter al Vigorelli, durante una gara di atletica (1910 circa)

Il negozio di cartoleria in piazzaCordusio, prima che venissecostruito il Palazzo del Credito(1890)

Il marchio del Tessilsacco prodotto dallo zio Emilio De Magistris

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dove avvia due nuovi negozi di cartoleria che sono ancora attivi edi proprietà degli eredi.Pur mantenendo alcuni negozi a Milano, Paolo decide intorno aglianni Quaranta di cedere molte delle sue attività. E’ interessantenotare come spesso venga venduta non solo la licenza commer-ciale, ma addirittura il nome De Magistris, come se fosse un veroe proprio marchio, a dimostrazione del valore e del prestigio rico-nosciuto all’attività di famiglia. “Così - ci racconta Alessandro - esi-stono, in realtà tanti De Magistris: i De Magistris di Dell’Acqua, iDe Magistris di Storace, di Ghezzi e di Manservisi che nulla hannoa che fare con noi, discendenti della famiglia”.Arriviamo finalmente a Giovanni che trasferisce il negozio al nu-mero 12 della stessa via e continua l’attività alla cartoleria di viaDante fino alla sua morte, avvenuta nel 1913. Il figlio Alessandro,dopo aver prestato servizio militare nel 1911 e aver partecipatoalla Guerra di Libia, dovrà abbandonare la tanto amata attivitàsportiva per affiancare la madre in negozio. A testimonianza dellasua grande passione per il calcio rimane il nuovo colore sociale

dell’azienda che decide di modificare in azzurro in onore dell’Inter, la squadra del cuore.Si assenterà nuovamente nel 1917 perché richiamato alle armi come istruttore pilota. Nello stes-so anno sposa Angiolina Meunier, originaria del Mantovano, i cui discendenti, mercanti di tessuti,sembra fossero giunti in Italia con le truppe napoleoniche. “Il matrimonio viene celebrato in Co-mune, naturalmente, secondo la tradizione anticlericale di famiglia”, ci ricorda Alessandro. Dalmatrimonio nascono Giovanni (1917) e Franco (1925): la nuova famiglia va a vivere prima inzona Pagano, poi in via Buonarrotti ed infine si stabilisce nel 1933 in via Plutarco, zona Fiera,allontanandosi comunque dal luogo di origine dell’esercizio commerciale.Alessandro ama seguire le proprie convinzioni e lavorare per conto suo, percorrendo una sualinea imprenditoriale. Il fallimento di una società costituita con un socio, la Italtyp, lo mantienefermo ancor di più sulle sue convinzioni. Non ascolterà neppure lo zio Emilio quando cercherà diconvincerlo ad investire i propri risparmi nell’acquisto delle mura del negozio. Un mancato consi-glio che si ripercuoterà molto più avanti sulla famiglia.Nel 1925 Alessandro crea un sistema di contabilità a ricalco per riprodurre con estrema facilità lascheda sul giornale mastro. L’invenzione ebbe molto successo e ancora oggi ne vengono vendutialcuni esemplari. Il prodotto non viene brevettato anche se, con un piccolo trucco, il nostro impren-ditore fa apparire il contrario: “Faceva incidere sull’apparecchio modello br. 83295, che poi era ilnumero di telefono del negozio, facendo credere che br. fosse il brevetto mentre, perché sia tale,l’indicazione deve essere brev.”, ci spiega il nostro testimone.Durante la guerra il negozio, tra mille difficoltà, continua la sua attività: “Come clienti avevamo laWermacht, l’organizzazione Todt e la Kriegsmarine che avevano gli uffici qui vicino”, ci dice Franco. Ilfratello Giovanni, che stava iniziando ad aiutare il padre, viene richiamato alle armi nel 1940. La car-toleria subisce alcuni danni durante i bombardamenti del 1943 e Franco, che aveva sostituito il fratel-lo in negozio, l’8 maggio del 1944 verrà anch’egli richiamato: “Ero con i tedeschi, nelle batterie antia-

ree. Mi ricordo che nella primavera del 1945 un giorno sparavocontro gli alleati e il giorno dopo scendevo con una jeep di ame-ricani verso Milano. Appena arrivato sono andato a dormire in ne-gozio, sul bancone. Alla mattina quando mio padre mi vide man-dò tutti a casa, chiuse il negozio e festeggiammo il mio ritorno”.Alla fine del conflitto sono gli americani a farla da padroni. “Miricordo – ci racconta Franco – di quella volta in cui vennero apagare il conto per la pubblicazione di un volume sullo sbarco diAnzio che ci avevano commissionato. Arrivarono con una valigiacolma di banconote e, poco dopo aver iniziato a contare, l’ufficia-le mi disse “Mi sono stufato, tieni tutta la valigia e vai avanti tu acontare. Arrivederci”. E se ne andò.Franco si sposa nel 1955 con Maria Enrica Cattaneo e tre annidopo nasce Alessandro che sarà l’unico erede dell’attività difamiglia poiché lo zio Giovanni non si sposerà. Il negozio mantie-ne negli anni Sessanta e Settanta una discreta attività, Giovannie Franco si suddividono il lavoro legato alla contabilità e ai grandiclienti in modo equo, papà Alessandro collabora con loro finoalla sua morte avvenuta nel 1970. Ad aiutarli nell’attività di vendi-ta, inoltre, possono contare su un commesso, un fattorino e unacassiera: “La signora Lina Pontremoli che ha lavorato in negoziodal 1942 fino al 1984”, ci dice Franco.

Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

Il negozio di via Dante 12 negli anni ‘70

CLXXXIII

L’interno del negozio di via Dante negli anni ‘50

Il marchio della contabilità aricalco inventato da Alessandro

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Alessandro nel frattempo si diploma in ragioneria: “La scuola non è mai stata la miapassione – ci confessa - al contrario della meccanica e di tutto ciò che si muove.Avrei voluto fare il disegnatore tecnico, ma sono stato coinvolto nell’attività del nego-zio fin da quando avevo quindici anni”. Nel weekend o nei periodi estivi Alessandroaiuta in laboratorio la madre a fare le cartellette o a sbrigare le consegne fino a quan-do nel 1982 entra a tempo pieno nella gestione del negozio, preferendo attività orga-nizzative lontane dal banco e dai clienti: “Il mio battesimo del fuoco è avvenuto duran-te il Natale del 1982, la clientela era talmente numerosa che era impossibile astenersidalla vendita!”La ditta è rimasta sempre una ditta individuale, prima G. De Magistris di AlessandroDe Magistris, poi la società di fatto G. De Magistris di Franco De Magistris & C. e, infi-ne, nel 1994 diventerà una sas intestata al figlio: G. De Magistris di Alessandro DeMagistris & C.Nel 1984 dopo una lunga battaglia legale, la cartoleria De Magistris subisce lo sfrattoed è costretta a cambiare sede. Lo zio Giovanni ha la fortuna di trovare un negoziopiù piccolo in via Meravigli dove Franco e Alessandro proseguono ancora adesso l’at-tività. Per poter recuperare parte dello spazio, viene creato un soppalco autoportanteingegnoso e innovativo per quei tempi.I grandi cambiamenti della città hanno certamente influito sull’andamento dell’attività,Franco interviene per ricordarci che: “La metropolitana, per esempio, ha diminuito di

molto la clientela di passaggio. E, per fortuna, non eravamo piùqui quando via Dante è diventata area pedonale perché certa-mente in quel caso avremmo avuto un nuovo calo”.Il discorso cade poi sui cambiamenti del mercato nel corso degliultimi vent’anni e Alessandro ci confida che negli anni Ottantaera ancora facile vendere i prodotti per la scuola, i set da scrit-toio, le stilografiche, le agende in pelle, la cancelleria per gli uffi-ci. Sono gli anni del boom delle calcolatrici: “Io mi ricordo unacalcolatrice della Casio, piccolina, completamente trasparente.Era bellissima, è stata la mia passione. Ora, prodotti del generenon ne fanno più”. Il padre Franco, invece, non dimostra lo stes-so entusiasmo per un prodotto specifico del suo catalogo: “Perme l’importante è sempre stato vendere, qualunque fosse il pro-dotto”. Alessandro continua il discorso sostenendo che oggi ètutto molto più complicato; la concorrenza da parte delle grandiaziende specializzate nella vendita di cancelleria per uffici stroz-za il mercato: “Abbiamo anche provato a tutelarci ed aiutarciattraverso l’associazionismo e i gruppi d’acquisto, ma i risultatiper ora sono deludenti. Io ci credo ancora, ma non sappiamocome difenderci”.Anche l’affitto rischia di diventare un problema: “Fra un annoscade il contratto e i timori che il prezzo possa alzarsi troppo

sono tanti”.Per quanto riguarda il suo futuro e quello delle cartoleria in generale,il nostro testimone ci spiega che spera che un domani possa aiutarlola figlia: “ Ma ora è ancora piccola, ha solo undici anni e mi ha confi-dato che vuole fare la pediatra”. Il futuro delle cartolerie invece èmolto più incerto. Alessandro ci confida che per lui la cartoleria inparte scomparirà. La diffusione del computer e dei cellulari ha annul-lato la richiesta di molti prodotti ed anche se alcuni di questi in parteritornano perché ci si accorge che il computer non può sostituiretutto, comunque la cartoleria per sopravvivere dovrà offrire un venta-glio maggiore di prodotti, trasformandosi in un emporio: “La stradamigliore penso che sia tenere poco di tutto (per esempio, piccolomateriale elettrico, fai da te, bricolage) e offrire servizi a domicilio” .Al termine del nostro incontro Alessandro ci mostra una delle suepassioni, i modellini delle automobili. Una passione che si è trasfor-mata in affare perché, ci confida soddisfatto, da quando ha inseritoquesto genere di prodotti nel catalogo del negozio, gli incassi sonosensibilmente migliorati.

Sara Talli Nencioni In collaborazione con Giuseppe Paletta

e Sandro Lecca

CLXXXIV

Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

Franco,la moglieMaria Enricae il fratelloGiovanni allapremiazione“Città diMilano”(1977)

Alessandro e il padre Franco in negozio

Il negozio di oggi invia Meravigli

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«La presenza di GabrieleAlbertini (foto), sindaco di

Milano, conclude positiva-mente un lungo percorso cheha portato al recupero degliex Caselli daziari di Porta Ve-nezia: adesso possiamo final-mente dire che la Casa delPane è diventata la casa delpane di tutti i milanesi»: cosìAntonio Marinoni, presidente

dell’AssociazionePanificatori di Milanoha riassunto il signifi-cato della visita diAlbertini agli ex Ca-selli daziari di piazzaOberdan (foto),dove ha sedel’AssociazionePanificatori con tuttele strutture che com-pongono la Casadel Pane, ora piena-mente operativa.

Assieme agli uffici dell’Asso-ciazione vi hanno sedel’Accademia Europea diPanificazione e Pasticceria, ilMuseo del Pane, un’area

espositiva, un centroconvegni, e unamostra permanentesulla “Lingua e paned’Italia a Milano”curata dall’Accade-mia della Crusca edall’AssociazionePanificatori di Milano.Porte aperte della Biblioteca del pane Dal 1° ottobre è aperta alpubblico, nella giornata delvenerdì, la Biblioteca delpane e dell’alimentazioneLuraschi-Marinoni. Si trattadella più grande raccolta dipubblicazioni sull’arte biancae la cereoagricoltura (exCasello Daziario ovest di PortaVenezia, info 02-20408091),composta da oltre 6 milavolumi, alcuni dei quali delQuattrocento. Ai Caselli hatrovato sede il fondo ArnaldoLuraschi, già presidentedell’Associazione NazionalePanificatori dal 1916 al 1945.Arricchisce la biblioteca ilfondo donato dalla vedova

Bonassisi, giornalista e scrittore,esperto di enogastronomia.Presto una scuola di panificazione nello ZambiaIn occasione di “Pane inPiazza” di giugno, i panificato-ri milanesi hanno raccoltofondi per la realizzazione di unlaboratorio di panificazioneda realizzare nella missionediocesana in Zambia.L’iniziativa è promossa in colla-borazione con la Curia ar-civescovile di Milano. Ci saràanche una scuola di forma-zione professionale, con ope-ratori volontari, che avràcome compito quello di inse-gnare l’arte della panificazio-ne. E verranno create impresee cooperative per la produ-zione e vendita dei prodotti.

città

Unioneinformaottobre 2005

20

SICUREZZA DEL PRESENTE E GARANZIA PER IL FUTURO

PER GLI ASSOCIATI DELL’UNIONE

CHIAMA OGGI IL NUMERO

Panificatori: alla “Casa del Pane”il sindaco Albertini

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Unioneinformaottobre 2005

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Un centinaio di macellaimilanesi e provenienti da

diverse regioni italiane sonostati i protagonisti a Milano, invia Spallanzani, di un eventounico nel suo genere. Un“Percorso dei macellai tra tra-dizione, artigianato e innova-zione”, organizzato daAscospallanzani in collabora-zione con Associazionemacellai e Unione.

Chi, domenica 25settembre, si èrecato in viaSpallanzani ha tro-vato tanti gazebo:una vera e propriafesta con 3 tonnel-late di carne daconsumare. A fron-te di un’offerta mini-ma di 3 euro (gratisper i bambini) èstato consegnatoun braccialetto per

poter accedere alle degusta-zioni. Il ricavato della manife-stazione – 7.000 euro - è statointeramente devoluto allaFondazione G.e D. De Marchiche si occupa della lotta con-tro le emopatie e i tumori del-l’infanzia.Si sono potute assaggiarevere e proprie specialità: daimacellai di Fiume Veneto(Pordenone) il “taglio in chia-ve” (cosciotto di manzo perbistecche tagliate e cucinateal momento). C’era poi labistecca della solidarietà servi-

ta su un panino gigante e lacarne cruda tagliata al coltel-lo e condita con spezie earomi. Dal Trentino Alto Adigesi sono potuti assaporare isalamini stagionati affumicati.Dalla Toscana, invece, oltrealla fiorentina senz’osso, il“sushi del Chianti”: carnecruda condita con aromi eposizionata con stuzzicadenti.Dall’Emilia Romagna, invece,la “punta di nebbia”: cremadi lardo di maiale con aromi(da spalmare su crostini dipane).E Milano? I tipici bolliti, la clas-sica cotoletta di vitello col“manico”, il patè di carne, gliarrosti farciti (con la possibilitàdi farsi spiegare come legarebene un arrosto prima dellacottura), gli involtini di carnecruda e prosciutto crudo, labusecca (trippa) e i munde-ghini (polpette). “In via Spallanzani – spiegaMaurizio Arosio, presidentedell’Associazione macellaimilanesi - l’Associazione erapresente con un banco dovesono stati esposti le varie parti

della carne. Con quest’ini-ziativa abbiamo inteso rilan-ciare la nostra qualità e tradi-zione e proprio con i giovanimacellai abbiamo spiegato aiconsumatori le differenzedelle varie qualità di carnedando tutti i consigli perpoterla cucinare al meglio”. Alla manifestazione di viaSpallanzani – dove sono statesuperate le 10.000 presenzesecondo una stima ufficiosadella vigilanza urbana – sisono potuti degustare i vinidella Cantina Sociale di Bronimentre la distribuzione delpane è stata organizzatadall’Associazione panificatori.Un gazebodi frutta everdura èstato inoltreallestito dalSindacatodettagliantiortofrutta.

città

La manifestazione promossa da Ascospallanzani

con Associazione macellai e Unione

Milano, via SpallanzaniLa qualità dei macellaialla festa della carne

Assaggie degustazioni:

7.000 euro donati alla Fondazione

G.e D. De Marchi(lotta contro

le emopatie e i tumoridell’infanzia)

Manifestazione di via Spallanzani: tra i visitatori il vignettista Giorgio Forattini

Maurizio Arosio, presidentedell’Associazione macellaimilanesi

Via Spallanzani: il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato con Giorgio Montingelli, consigliere delegatoUnione per il territorio (foto di Marco Botta)

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Unioneinformaottobre 2005

Terziario Energia, la societàcostituita dall’Unione Re-

gionale Lombarda del Com-mercio, del Turismo e dei

Servizi e dalle 11 associazionicommercianti dei capoluoghidi provincia lombardi, hasiglato un accordo con la società Energia e territorio spa

per offrire agli associatidell’Unione di Milano e provin-cia la concreta possibilità diridurre i propri costi legati alconsumo di energia elettrica.Stipulando uno specifico con-tratto l’associato ottiene unrisparmio sul costo dell’ener-gia con la garanzia contrat-tuale di uno sconto minimogarantito. Ed è poi possibileverificare i propri impianti:sono infatti ancora disponibili130 check-up gratuiti.Contatta la tua associazioneo il Club della sicurezza.

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23

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Il convegno, promossoda Fimaa Milano in col-

laborazione con la BorsaImmobiliare, per parlaredella legge 210/2004 chetutela gli acquirenti delle

case in costruzioneda eventuali falli-menti dei costrut-tori (vedi UnioneIn-forma di settembrea pagina 26) è slit-tato e si terrà lu-nedì 24 ottobre aPalazzo Mezzanot-te (piazza Affari 6 –ore 14-18).

All’iniziativa, con il presi-dente di Fimaa MilanoDomenico Storchi, è pre-vista la partecipazione diFranco Casarano (presi-

dente Assocond); AngelaAlberti (presidente Adi-consum); Stefano Azzali(direttore della Cameraarbitrale) e di diversi or-ganismi: Collegio Geo-metri, Assimpredil, Aspesi,Lega Cooperative.

Unioneinformaottobre 2005

associazioni

A Palazzo Mezzanotte è in programma il convegno diFimaa Milano e Borsa Immobiliare: “Legge per la tuteladegli acquirenti degli immobili da costruire e la sua applicazione nel mondo immobiliare”

Nuove costruzioni e tutela dei compratoriRinviato al 24 ottobre

il convegno di Fimaa Milanoe Borsa Immobiliare

Comprare in cantiere: risparmio e qualita’ a portata di mano

I vantaggi dell’acquisto in cantiere: una scelta con-divisa da sempre più compratori. Con quattrocentoabitazioni messe in cantiere negli ultimi due anniil gruppo Faini Immobiliare di Melzo lancia lasfida per il futuro individuando nuove strade perottenere risparmi consistenti da parte dell’acquiren-te e rapidità di esecuzione da parte dell’operatore.Come? Comperando direttamente in cantiere:“Comprare una nuova casa ormai è decisamentepiù conveniente che non rivolgersi al mercato del-l’usato” spiega Andrea Faini, 32 anni, “salesmanager” del gruppo. “Per quanto riguarda laprovincia di Milano – prosegue Andrea Faini - laforbice tra i valori di case nuove rispetto a quellevecchie può abbassarsi ad appena il dieci percento”. Il che rende ancor più allettante per chicompera scegliere una casa totalmente aderentealle proprie esigenze e senza i problemi annessiall’acquisto di una “casa d’altri” (imbiancaturadei locali, sostituzione di infissi, eventuali lavoridi migliorìa eccetera). “Quando si acquista in cantiere – speiga Faini -vengono esaudite tutte le esigenze del cliente: dallepiù semplici come i serramenti personalizzati o ipunti luce, fino alle più complesse come la disposi-zione dei diversi locali all’interno della casa. Senzacontare, e questo è un aspetto che ho verificato dipersona, la soddisfazione soprattutto per le nuovecoppie di vedersi crescere la propria abitazione apartire dalle fondamenta fino all’ultimo dettagliodi fine costruzione”. “Si eliminano, inoltre, tanti problemi – continuaAndrea Faini- perché chi acquista ed è proprietariodi un’altra abitazione non fa che cederla in permutaal costruttore, e il prezzo viene scalato dal totale”.Ma non è finita: “Nel nostro caso c’è anche unaserie di strumenti finanziari – conclude Faini - perandare incontro alle esigenze di ciascuno: grazie alvolume di richieste che sviluppiamo siamo riuscitiad ottenere tassi molto vantaggiosi dalle bancheper i nostri clienti, oltre a dilazioni comode, da 10fino a 25 anni. Se mi è permesso uno slogan,abbiamo una risposta per tutti”. Il gruppo Faini Immobiliare ha attualmente incantiere appartamenti e ville a schiera in quattrolocalità dell’hinterland milanese: Cascine SanPietro (Liscate), Gorgonzola, Pozzuolo Martesana,Cavaione e Albignano (Truccazzano).

le aziende informano

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Unioneinformaottobre 2005

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Quale futuro si prospettaper la chimica italiana? E

come lo affrontano i distributo-ri e i produttori? E’ ruotatointorno a queste due doman-de l’incontro-confronto che siè svolto al Circolo dell’Unionedel Commercio di Milano eche ha visto il presidente diFederchimica, Giorgio Squinzi,ospite di AssiCC (Associazioneitaliana commercio chimico)e del suo presidente GiorgioBonetti.Più semplice rispondere allaseconda domanda: fra le dueassociazioni c’è una visionecondivisa su alcune delle princi-pali problematiche del settore. Più complessa la risposta allaprima questione. La chimicaitaliana non va malissimo “an-zi, vi sono persino dati abba-stanza confortanti rispetto aldisastro generale”, ha sottoli-neato Squinzi. Ciò non signifi-ca, però, che il futuro siaroseo: “tanti clienti delocalizza-no la produzione e noi, per lepeculiarità del nostro settore,siamo costretti a delocalizzareinsieme a loro. L’alternativa èperdere i clienti”, ha spiegatoil presidente di Federchimica.Ma a destare preoccupazio-ne è soprattutto la sostanzialeindifferenza della classe politi-ca. Tanto più se a ciò si unisce,come è il caso dell’Italia, lanaturale “ostilità” della societàcivile per tutto ciò che è chi-mica. In questa situazione,dice Squinzi, “non c’è un gran-de futuro davanti a noi per-ché il mercato non può aspet-tare una classe politica distrat-

ta e una burocrazia ottusa”. Né si può sperare che al setto-re chimico arrivino aiuti dall’Eu-ropa. Anzi. Sarà tra breve in di-scussione al Parlamento Euro-peo un nuovo regolamentosulle sostanze chimiche, ilReach (Registration, evalua-tion and authorization of che-micals), che “avrà un impattonotevole su produttori, distribu-tori e utilizzatori” come ha ri-cordato il presidente di AssiCCBonetti, “ma non c’è consa-pevolezza di ciò tra le impre-se”. Squinzi, per parte sua, hadefinito il Reach “un male ine-vitabile”. Perché, ha aggiunto,“l’Europa non ha tolto barriere,ostacoli e limiti burocratici, mali ha aggravati”. Secondo il presidente di As-siCC, Giorgio Bonetti, il rappor-to tra produttori e distributori èimprescindibile per la crescitadi entrambi e fra le due asso-ciazioni possono essere molti ipunti di collaborazione. Basticitare l’impegno condivisosulla responsabilità sociale eambientale delle imprese pro-duttrici e fornitrici di prodottichimici. Da tempo, AssiCC e

Federchimica hanno promos-so il Responsible Care, ulterior-mente rafforzato dal recenteaccordo di “Product Steward-ship” fra distribuzione e indu-stria. Tuttavia, ha lamentatoBonetti, il concetto di Respon-sible Care non è ancora diffu-so in Italia come in Nord Ame-rica e nel Nord Europa. All’associazionismo, il presiden-te di Federchimica ha dedica-to la conclusione del suo inter-vento. “L’associazionismonazionale è indispensabile.Non si può ancora pensare -ha sostenuto Squinzi - che perun’impresa sia sufficiente ade-rire a un’associazione eurpea,perché l’Europa non esiste: o-gni direttiva viene recepita daisingoli Stati, e in genere in Italiaulteriormente peggiorata”.

All’incontro fra Squinzi e gliimprenditori di AssiCC, intro-dotto dal direttoredell’Associazione RinaldoCanofari, ha fra gli altri parte-cipato il segretario generaleUnione Costante Persiani.

S.B.

associazioni

AssiCC: per la chimica italianautile la collaborazione

tra distribuzione e industria Al Circolo del Commercio

il presidente di Federchimica

Giorgio Squinzi ospitedell’Associazione italiana

commercio chimico e del suo presidente

Giorgio Bonetti. Timoriper l’impatto del Reach(nuovo regolamento Uesulle sostanze chimiche)

Giorgio Bonetti (a sinistra), presidente di AssiCC eGiorgio Squinzi, presidente di Federchimica

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Norberto Albertalli, presi-dente onorario dell’Asso-

ciazione Italiana Pellicceria epresidente dell’ente fieristicoMifur, è stato nominato presi-dente onorario dell’Interna-tional Fur Trade Federation nelcorso della 56° assemblea ge-nerale della Federazione te-nutasi a Helsinki il 19 settembre.La International Fur TradeFederation è l’organismo inter-nazionale, con sede a Londra,che riunisce le associazioni delsettore pellicceria di 30 paesi.Fondata nel 1949, la Iftf rap-presenta e tutela l’intero com-parto della pellicceria, pro-

muovendone la ricerca peruna costante innovazionetecnica e stilistica e garanten-do elevati standard di produ-zione della materia prima.Con questo incarico Albertalli- rileva Aip - riceve un impor-tante riconoscimento al suolungo impegno a favore delsettore: nominato presidente

nazionale dell’AssociazioneItaliana Pellicceria nel 1988,dal 1989 è entrato a fareparte del consiglio direttivodella Federazione internazio-nale, carica che ha ricopertoininterrottamente fino adoggi, quando lo stesso consi-glio ha deciso di affidargli lapresidenza onoraria Iftf.

26

Unioneinformaottobre 2005

associazioni

Federazione internazionale della pellicceria

Norberto Albertalli presidente onorario

Norberto Albertalli

RISPARMIO A RENDIMENTOMINIMO GARANTITO

PER GLI ASSOCIATI DELL’UNIONE

CHIAMA OGGI IL NUMERO

Accordo dell’Associazione con uno studio legale esterno

Recupero creditiassistenza ai soci

di AscomodamilanoAscomodamilano ha stipulato un accordo con uno studio legale esterno con l’o-biettivo di offrire assistenza agli associati per il recupero di eventuali crediti. Insintesi l’accordo disciplina la procedura da seguire da parte dello studio legale(con i relativi costi): dalle lettere di messa in mora al ricorso per ingiunzione,alle fasi facoltative di procedura esecutiva e istanza di fallimento. Per tutte leinformazioni sulle modalità e i costi del servizio, gli associati possono contattarela segreteria di Ascomodamilano (tel. 0276015507) che provvederà a fissarel’appuntamento con lo studio legale convenzionato.

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Unioneinformaottobre 2005

associazioni

Si è svolto inUnione –

con unabuona parte-cipazione dipubblico - ilsaggio finale del corso perfioristi dell’anno 2005 con ilavori eseguiti dagli allievidella Scuola professionaledell’Associazione fioristi mila-nesi coadiuvati dal respon-sabile Gigi Fumagalli e dagliinsegnanti AdrianoMattavelli, Ignazio Porru eGino Cucchi (nella foto unmix delle varie composizionipresentate). “La nostraScuola professionale. – spie-ga Ernesto Corbella, vice-presidente dell’Associazionee responsabile della com-missione della Scuola – ènata negli Anni Cinquanta.

Si svol-gonouncorsodi baseed un

corso di perfezio-namento. Dopoaver frequentato ilCapac (Politec-nico del Com-mercio) gli allievipotranno accede-re direttamente alquarto modulo deicorsi Federfiori edassociarsi, il primoanno gratuitamen-te, al Gruppo pro-fessionale fiorailombardi. Potranno inoltrepartecipare al corso archi-tettonico e scenografico sucomputer di Roberto Rillar,

promosso dall’Associazione”. “La nostra professione – pro-segue Corbella – è un’arteche viene espressa con con-tinua ricerca innovativa,esperienza e manualità. LaScuola offre sbocchi profes-sionali: opportunità sia dicollaborazione nei nostrinegozi sia di eventuali suc-cessioni negli esercizi com-merciali che cessano l’atti-vità”.In occasione del saggio inUnione sono stati proiettatifilmati sull’iniziativa diaddobbo del Teatro allaScala in occasione della“Prima” di Sant’ Ambrogiodel 2004 e una rassegnafotografica riguardante lapartecipazione dei fioristialla manifestazione “Fiori sulNaviglio Grande”.

Allievidella Scuola fioristi

spazioalla creatività

Successo in Unionedel saggio finale 2005

organizzatodall’Associazione

Giulio Di Sabatonuovo presidente di Assomoda Italia

Il congresso di Assomoda Italia, riunito-si il 1° ottobre, ha eletto all’unanimitàpresidente nazionale Giulio Di Sabato(presidente di Assomoda Lombardia). Ilpresidente uscente, Aldo Milli, è statoeletto presidente onorario dell’Associa-zione.Il Congresso ha inoltre eletto il nuovoconsiglio direttivo e il collegio dei pro-biviri. Nella prima riunione del consi-glio direttivo si provvederà alla nominadei vicepresidenti e dei componenti lagiunta esecutiva.Giulio Di Sabato

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Unioneinformaottobre 2005

Per l’impresaElettrosistemi: impianti d’allar-me, impianti elettrici, controlloaccessi, antincendio. Travelex: società finanziariaspecializzata in cambi e valu-te.

Per la persona e la famigliaTeleserenità: assistenza domi-

ciliare ed ospedaliera, di tele-soccorso e di teleassistenza,principalmente ad anziani edammalati.

Nuova stagione teatrale emusicale 2005/2006:teatri

Carcano,Nuovo, SanBabila,Nazionale,Smeraldo,Ciak, Ueco, Orchestra sinfoni-ca Giuseppe Verdi.

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(Trattamento dati D.Lgs. 196/03)Tel: 02/76028042-15

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Un brindisi per ilBarbaresco. Il

Circolo delCommerciodell’Unione diMilano ha fattoda cornice allapresentazione del-l’annata 2002 diquesto vino pie-montese: annatadefinita “decisa-mente buona”. Apromuovere ilBarbaresco, coordinati dallaCamera di commerciocuneese, sono arrivati dalPiemonte i produttori di 44imprese e il sindaco diBarbaresco. Ad accoglierli ilpresidente dell’Unione CarloSangalli. Presenti al Circoloanche il vicepresidente dellaProvincia di Milano, AlbertoMattioli e Roberto Predolin,assessore al Commercio delComune di Milano. E poi risto-ratori, titolari di enoteche,gastronomi.E’ spettato a Ferruccio Darda-

nello,presidente dellaCamera di commer-

cio di Cuneo, raccontarecome quella del 2002 si siapresentata come una ven-demmia non facile. “Ma ilrisultato, decisamente buono -ha affermato - tiene alto il bla-sone di un vino che ha suc-cesso in tutto il mondo e chesvolge un ruolo trainante pertutte le specialità ga-stronomiche della terra cu-neese”. Sangalli ha indicato ilBarbaresco quale “ottimo e-sempio del made in Italy allar-gato”, capace di affermarsisui mercati esteri. E il vicepresi-

dente della Provincia di Mila-no Mattioli ha definito il vino

come una delle “miglioriespressioni dell’attivitàumana, perché fondatasulla cura della propriaterra e quindi su un rappor-to corretto tra uomo eambiente”. Mentre RobertoPredolin, assessore al Com-mercio del Comune di Mila-no, ha parlato del successoche il Barbaresco incontreràa Milano “città dell’eccellen-za e della tutela della qualitànella ristorazione”. I dati sul Barbaresco 2002 li haforniti il sindaco della cittadinapiemontese, GiancarloMontali. Sono 2.567.200 le bot-tiglie disponibili per il 2002,commercializzate da 178aziende, 80 delle quali hannosede nei quattro paesi dellazona di produzione:Barbaresco, Alba, Neive eTreiso. La produzione del 2002è inferiore del 30 per centorispetto a quella consueta,ma si è così potuto mantene-re uno standard elevato perun vino meno strutturato delleannate passate, ma “raffina-to, elegante, fruttato, con unagradazione di 13,5”.

S.B.

Unioneinformaottobre 2005

iniziative

ASSISTENZA ASSICURATIVAPER GLI ASSOCIATI DELL’UNIONE

CHIAMA OGGI IL NUMERO

Presentazione al Circolo del Commercio

A Milano il Barbaresco 2002

La collaborazioneUnione

all’iniziativapromossa

dalla Camera di commercio

di Cuneo per favorire l’incontro

fra produttori e operatori

commerciali

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Unioneinformaottobre 2005

Le piccole imprese del terzia-rio milanese sono passate

sotto la lente di ingrandimen-to di una ricerca statisticaprima nel suo genere che neha rilevato sia il livello di infor-matizzazione, sia la percezio-ne dell’utilità delle tecnologie(l’indagine commissionata daAssintel, l’associazione delleimprese di servizi d’informati-ca, a Freedata. Vedi Unio-neInforma di luglio-agosto allepagine 16 e 17 n.d.r.). Ne èemerso un quadro composito,in cui traspare anche il datodi un’ancora sostanziale sotto-

valutazione dell’uso delle tec-nologie, delle quali si fa faticaa comprendere la funzione distrumento di competitività inun mercato orientato semprepiù ad un’economia di rete.La Camera di commercio di

Milano,nel dupliceruolo di osser-vatorio e pro-motore delpanoramaproduttivo terri-toriale, ha svi-luppato insie-me all’Unione,a Promo.Ter ead Assintel ilProgettoDigital Divide,primo di unaserie di iniziati-ve mirate afotografare ibisogni dellemicro e picco-le impresemilanesi delcommercio,del turismo, deiservizi e a forni-re alcuni stru-menti concretiper dare rispo-sta a questibisogni.L’obiettivo èquello di col-mare il divariodigitale, ossia ilritardo nell’a-dozione delletecnologie informatiche. Alla fase conoscitiva - l’indagi-ne sul territorio - è già seguitoun convegno a Melegnano.Sopra, i prossimi appuntamen-ti (vedi box).

iniziative

Prossimi appuntamenti: Abbiategrasso (18 ottobre), Gorgonzola (24 ottobre) e Sesto San Giovanni (26 ottobre)

“Digital Divide”: gli incontripresso le Ascom territoriali

Piccole e medie imprese e “bisogni”d’informatizzazione:progetto sviluppato

dalla Camera di commercio assiemea Unione, Promo.Ter,

Assintel

Abbiategrasso18 ottobreIl “digital divide” nella microe piccola impresa milanese.Tecnologia & competitività:Abbiategrasso e il MagentinoAbbiatenseL’incontro (inizio ore 14) sisvolge presso l’Associazionecommercianti territoriale diAbbiategrasso - Via Annoni,14 - sala consiliare Ascom.

Gorgonzola24 ottobreIl “digital divide” nella microe piccola impresa milanese.Tecnologia & competitività:Gorgonzola e la Direttrice Est.L’incontro (inizio ore 14) sisvolge presso l’Associazionecommercianti territoriale diGorgonzola - Piazza S. Fran-cesco, 2 - sala consiliare.

Sesto San Giovanni 26 ottobreIl “digital divide” nella microe piccola impresa milanese.Tecnologia & competitività:Sesto San Giovanni e laCintura Nord.L’incontro (inizio ore 14) sisvolge presso l’Associazionecommercianti territoriale diSesto San Giovanni - VialeMarelli, 5.

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Unioneinformaottobre 2005

iniziative

La Fondazione Banca delMonte di Lombardia offre

anche quest’anno un’oppor-tunità di specializzazione a 25giovani già inseriti nel mondodel lavoro. E’ la settima edizio-

ne del “ProgettoProfessionalità IvanoBecchi” (l’iniziativa èintitolata allo scom-parso esponenteUnione e presidentedi Assopetroli - foto).Ai giovani lavoratorilombardi vengonoofferti percorsi for-mativi professionaliz-

zanti (massimo sei mesi) dasvolgere presso imprese, asso-ciazioni, istituzioni di culturasuperiore e pubbliche ammini-strazioni, in Italia o all’estero. Si possono svolgere nei settoripiù svariati: caratteristica delProgetto, infatti, è di non privi-legiare ambiti lavorativi speci-fici, ma di dare spazio sia aprofessionisti che ad artigiani,impiegati e altre figure profes-sionali. La Fondazione finanziaquesti percorsi integralmente(spese di viaggio, soggiorno ealtro) con un budget di circa600.000 euro all’anno. I 114 percorsi formativi giàsvolti, o in corso, in una venti-

na di Paesi europei ed extra-europei, hanno coperto fino-ra settori diversificati: alber-ghiero, artistico, normativo,urbanistico, musicale, cinema-tografico, giornalistico,ambientale, della moda,

didattico-formativo, contabi-le, finanziario, agrario, inge-gneristico, scientifico-tecnolo-gico, medico, biotecnologi-co e linguistico. Esperti del set-

tore seguiranno i giovani perl’intera durata dello stage, inqualità di tutor.

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Il “Progetto professionalitàIvano Becchi”

Mensile di informazione dell’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONIDELLA PROVINCIA DI MILANO

PROPRIETA’Unione del Commercio del Turismo deiServizi e delle Professioni della Provincia diMilanowww.unionemilano.it

DIRETTORE RESPONSABILEGianroberto Costa

EDITOREPROMO.TER UnioneSede e amministrazione: corso Venezia 47/49 20121 Milano

REDAZIONEFederico Sozzani corso Venezia 47/49 20121 Milano

FOTOCOMPOSIZIONE e STAMPAAMILCARE PIZZI Spa20092 Cinisello Balsamo (Milano)

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALEdi Milano n. 190 del 23 marzo 1996Poste Italiane s.p.a - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) -art. 1, comma 1 DCB Milano.

PUBBLICITÀEdicom Srl via Alfonso Corti, 28 20133 Milanotel. 02/70633429 (anche fax) 70633694-70602106E-m-ail:edicom@ iol.it http://www.edicom-mag.com

informaUnione

Dalla FondazioneBanca del Monte

di Lombardia opportunità per 25giovani lombardi.

Domandeda presentare

entro il 15 novembre

Le domandedi partecipazione(contenenti il percorso formativoproposto)devono esseretrasmesse allaFondazioneBanca delMonte diLombardiaentro il 15novembre.

Cosa prevede il Progetto

• Il “Progetto Professionalità” provvede al totale finanziamento di percorsiformativi personalizzati da svolgere presso associazioni, imprese, istitutiuniversitari o di ricerca e pubbliche amministrazioni in Italia o all’estero.

• Il “Progetto Professionalità” persegue l’obiettivo di creare opportunità dicrescita professionale rivolte a giovani particolarmente meritevoli, giàinseriti nel mondo del lavoro.

• La Fondazione Banca delMonte di Lombardia, entesenza scopo di lucro, investesulla formazione dei giovanilavoratori lombardi.

Requisiti necessari peressere ammessi al Progetto:

• essere inseriti in una realtàlavorativa;

• cittadinanza italiana;• residenza o domicilio o luogo

di lavoro in Lombardia• conoscenza di una lingua

straniera• età massima 35 anni

Ivano Becchi

Il bando di concorso e ulterioriinformazioni possono esse-re richiesti a:Fondazione Banca del Montedi Lombardia, corso StradaNuova, 61 - 27100 PaviaTel: 0382/305811 - Fax:0382/305899. E-mail: [email protected] - Sito web:www.fbml.it

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Unioneinformaottobre 2005

Dal 10 ottobre al 10 novembre

ARIETE(21/3 – 20 /4)Giove lascia laBilancia: dopoun periodo dieccessivo at-taccamento ai

beni materiali dovrebbe ora esserci piùspazio ed attenzione per altro. Se aveteaffrontato le questioni con troppa durez-za, dovrete probabilmente rivedere ilvostro atteggiamento. Venere e Plutonenel Sagittario vi aiutano ad approfondireil lato più “spirituale” della vostra vita. Peri nati delle prime due decadi Venere tri-gono rende questo mese allegro e pienodi piacevoli attività.

TORO(21/4 – 20/5)Con Martesempre nel Toroe Saturno ne-gativo, conti-nua il momento

di nervosismo con problemi difficili daaffrontare. I nati delle prime due decadisono sotto pressione. Marte, per fortuna,vi regala grinta per non lasciarvi sopraffa-re dagli avvenimenti. Un soccorso moltoutile perché da questo mese anche Gio-ve e Mercurio non vi sorrideranno e viindurranno ad atteggiamenti duri e pocodisponibili al dialogo. Siate prudenti: evi-tate sprechi di denaro e firme di contrat-ti. Più tranquilla la situazione per i natidella terza decade.

GEMELLI(21/5 – 21/6)Giove lascia ilsegno amicodella Bilancia ein questo meseVenere in op-

posizione insieme a Plutone segnano, peri nati della terza decade, un momento ditensione e umore poco positivi. Urano èsempre negativo per i nati della primadecade; insieme a Mercurio continua atrasmettere incertezza e instabilità. Saretein dubbio sulle decisioni da prendere.

CANCRO(22/6 – 22/7)Per un paio dimesi Giove“disturberà”ancora i natidella terza

decade. Se avete questioni legali insospeso, cercate di essere concilianti. E’buona l’energia per tutti i nati del segnocon Marte sempre positivo. E’ un ottimoperiodo per allacciare nuove amicizie eper avviare relazioni sentimentali (conVenere in posizione ideale per tutto ilmese). Urano appoggia sempre i natidella prima decade nel compiere trasfor-mazioni costruttive in ogni campo.

LEONE(23/7 – 22/8)Marte e Saturnoappaiono sem-pre negativi e inquesto mese si

aggiunge anche Giove che per un annotransiterà in quadratura dallo Scorpione. Inati delle prime due decadi sono alleprese con problemi vari: accumuleretestanchezza e nervosismo. Cercate di evi-tare atteggiamenti arroganti e un’ecces-siva prosopopea. Con Saturno sul Solesoltanto tanta pazienza e un duro lavoropotranno portarvi ad esiti propizi: nonpotete evitare le responsabilità. Tenete lasalute sotto stretto controllo. Mercurioaiuta la vostra mente. Per i nati dellaterza decade il periodo sembra, invece,più allegro e spensierato.

VERGINE(23/8 – 22/9)Giove e Marte inposizione positi-va per i natidella prima de-cade regalano

energia, idee chiare e lucide per affron-tare gli avvenimenti improvvisi provocatida Urano in opposizione. Avvenimentiche vi costringeranno ad assumere mag-giori responsabilità, ma anche a prende-re coscienza della vostra vera natura e anon arrendervi a compromessi. Venere ePlutone sono negativi per i nati dellaterza decade: è un periodo di tensionesia sentimentalmente che dal punto divista finanziario.

BILANCIA(23/9 – 22/10)Giove lascia ilvostro segnoper entrare nelvicino Scorpio-ne. Chi ha Ve-

nere o Mercurio in questo segno conti-nua ancora ad essere avvantaggiato. Iproblemi che vi hanno angustiato neiprimi sei mesi di quest’anno dovrebberocomunque essersi risolti. Anche Venere, inquesto mese, vi sostiene. Per i nati di set-tembre Mercurio positivo aiuta nel dialo-go e nei viaggi.

SCORPIONE(23/10 – 21/11)Entra Giove nelvostro segno il26 ottobre. Tuttomigliorerà: Gio-ve aiuterà so-

prattutto i nati dal 22 al 26 di ottobre arealizzare importanti progetti di lavorocaratterizzati da cambiamenti ancheradicali, ma che si prospettano positivi.Giove sarà d’aiuto, poi, per i nati dellaseconda decade, nel sopportare megliola stanchezza e i problemi creati daMarte e Saturno negativi. Momenti disvago e di allegria per i nati della terzadecade con Venere sul Sole.

SAGITTARIO(22/11 – 20/12)Venere eMercurio sulSole; Saturnopositivo: in que-sto mese la

negatività di Urano, sempre in quadratoai nati della prima decade, dovrebbeessere “esorcizzata”. Non abbiate pauradei cambiamenti improvvisi: Saturno viaiuta a compiere progressi purché vidimostriate all’altezza della situazione.

CAPRICORNO(21/12 – 19/1)Per diversi mesiGiove si pone inposizione positi-va per i natidella prima de-

cade. Marte, invece, è favorevole pertutti sino a febbraio. Buona energia fisicae mentale, forza e ottimismo attiranoamicizie e divertimenti. E’ un ottimo perio-do per le transazioni finanziarie. I natidella terza decade dovranno rivedere gliatteggiamenti troppo duri di quest’ultimoperiodo.

ACQUARIO(20/1 – 19/2)Giove quadratoai nati dellaprima decade,insieme a Sa-turno e Marte

negativi per i nati delle prime due deca-di, “segnalano” un periodo particolar-mente delicato. Ci saranno stress, nervo-sismo e pesanti responsabilità a cui noneravate abituati. I problemi non sarannodi rapida soluzione: evitate quindi ogniatteggiamento intransigente e cercatedi arrivare ad accomodamenti tenendopresente la poca energia che avrete neiprossimi mesi.

PESCI(20/2 – 20/3)Urano è semprecongiunto ainati della primadecade che inquesto mese

hanno anche Mercurio negativo. PeròGiove arriva in aiuto con un bellissimo tri-gono dallo Scorpione. Sentirete forte lanecessità di uscire dall’abituale routinecreando un lavoro più consono allevostre capacità, e di scoprire nuovedimensioni di vita. I nati della secondadecade sono ancora sostenuti da un’ot-tima energia mentre i nati della terzadecade accusano un periodo di tensio-ne e cattivo umore con rapporti tesi.

oroscopo

i più fortunati sono… i nati dal 22 al 28 giugnoi meno fortunati sono…i nati dal 20 al 30 aprile

Il cielo del meseIl Sole è nella Bilancia, entra nella

Scorpione il 23 di ottobre. Mercurioè nello Scorpione, entra nel

Sagittario il 30 di ottobre. Venere ènel Sagittario, entra nel Capricornoil 5 di novembre. Marte è nel Toro.Giove è nella Bilancia, entra nelloScorpione il 26 ottobre. Saturno ènel Leone (10°). Urano è nei Pesci

(6°r). Nettuno è nell’Acquario (14°r)e Plutone è nel Sagittario (23°). La

Luna è piena nel Toro il 18 ottobre. Ilnodo lunare passa da 13 a 11 gradi

dell’Ariete.w

unione-10 5-10-2005 08:56 Pagina 32