Mensile AtripaldaNews giugno 2009

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E ’ amaro il responso emerso dalle ur- ne ad Atripalda. Quando una città è lacerata da continui veleni, forti personalismi, risentimenti ed egoismi, miscelati a rancori mai sopiti ed antichi livori, soffocata da continue guerre inte- stine, con personaggi in cerca d’autore fuori e dentro i partiti, il prezzo che pa- ga una comunità è sempre molto alto. U- na mortificazione che si è concretizzata nelle elezioni provinciali con il dover ri- nunciare ad avere una propria legittima rappresentanza nelle istituzioni. Basta leggere i dati con attenzione. Nel colle- gio n.4 è stato eletto un non atripaldese, Giuseppe Moricola, nonostante vi fosse- ro tra i candidati numerosi atripaldesi, tutti in grado di poter rappresentare de- gnamente la nostra cittadina nel parla- mentino di Palazzo Caracciolo. Un pic- colo paese limitrofo come S.Potito ha fat- to squadra intorno al proprio sindaco, di- mostrando così che quando si è uniti o- gni obiettivo può essere raggiunto. Inve- ce la lotte intestine nei partiti cittadini hanno mortificato ancora una volta A- tripalda, lasciando la città fuori dalla Pro- vincia. Un rischio che potrebbe nuova- mente concretizzarsi con le elezioni re- gionali del prossimo anno. Atripalda me- riterebbe maggiore impegno da parte dei politici per garantire alla città il giusto ruo- lo a livello provinciale e regionale. Le di- visioni ed i veleni fanno navigare a vista senza creare una prospettiva utile per la comunità. Perciò l’augurio è che la pau- sa estiva possa far riflettere. Un passaggio salutare, innanzitutto per la politica. Pri- ma che sia troppo tardi. IL REPORTAGE/Tra piccoli disservizi e grandi disagi, l’orgoglio e la determinazione di un quartiere I due volti di contrada Alvanite Una città divisa Non solo l’elezione di Cosimo Sibilia e la vittoria del Centrodestra a palaz- zo Caracciolo. I risultati elettorali del- la competizione provinciale hanno contribuito a complicare notevolmen- te la situazione politica all’interno del Pd e del Pdl della cittadina del Saba- to. La competizione elettorale non ha contribuito, infatti, a ricompattare i partiti, anzi. Si sono verificate profon- de spaccature che sono esplose in una serie di polemiche fratricida che non hanno risparmiato proprio nessuno. Nelle prossime settimane, quindi, so- no attesi importanti chiarimenti che dovranno fare luce sul reale stato di salute della politica cittadina. Ma la situazione non è rosea nemmeno del- l’Udc, dove ci si aspettava, sicura- mente, un risultato migliore dalla com- petizione elettorale. E poi Atripalda re- sta senza consiglieri provinciali. PRIMO PIANO A PAGINA 2 «Non siamo cittadini di serie B», è racchiusa in questa fra- se l’orgoglio e la determina- zione dei residenti del quar- tiere popolare di contrada Al- vanite. Strade incomplete, de- grado nei garage, apparta- menti occupati abusivamen- te e gravemente danneggiati. Il nostro viaggio nel quartie- re, guidati dal presidente del comitato Massimo Marrano, ci ha fatto scoprire anche la forza di volontà e la passio- ne dei suoi residenti. A PAGINA 3 LO SPECIALE LO SPECIALE “Shopping in pizza”: al via la manifestazione Cinque giorni di musica, spettaco- li, teatro, cabaret e, ovviamen- te, pizza. Dopo lo strepitoso suc- cesso dello scorso anno, la ma- nifestazione Shopping in pizza ri- torna ad animare il Parco delle A- cacie in via Ferrovia ad Atripalda. Un appuntamento che si presenta con tantissime novità rispetto al pas- sato. Su tutte il primo festival delle giovani voci emergenti che darà la possibilità di esprimersi a tanti ragazzi irpini. DA PAGINA 5 A 8 Qual è il valore del risultato di un refe- rendum? E’ ancora uno strumento di democrazia diretta o rientra nella ca- tegoria “specchiet- ti per le allodole” ? La tormentata vi- cenda legata alla riorganizzazione della fiera settima- nale del giovedì di Atripalda solleva e, continua a sollevare, questa ed altre questioni scomode. Il mercato cittadino, al centro di nu- merose polemiche alimentate dagli scontri tra maggioranza ed opposizio- ne in aula consi- liare, con tanto di malumori di Conf- commercio, della Confesercenti e di Unimpresa, esige un riassetto orga- nizzativo diverso ed una sede delo- calizzata rispetto all’attuale sito di Contrada Santissi- mo. A P A PAGINA 9 GINA 9 I risultati elettorali hanno spaccato ulteriormente sia il Pd che il Pdl atripaldesi La vittoria di Sibilia e del centrodestra rompe l’egemonia ininterrotta del centrosinistra a palazzo Caracciolo Provincia, la fine di un’era Riecco il rebus mercato IL CASO IL CASO L ’EDIT ’EDITORIALE ORIALE di Mariamichela Attanasio di ALFONSO PARZIALE L ’INCHIEST ’INCHIESTA Anno I Numero II 23 giugno 2009 Distribuzione gratuita foto di Piersabino Nazzaro Il giallo della bara scomparsa Vuole che la giustizia faccia chiarezza. E’ la storia drammatica della signora Carla Preziosi, originaria di Atripalda ma tra- sferitasi da anni ad Alba che è alla ricer- ca disperata delle spoglie della piccola fi- glia Anna scomparse misteriosamente dal cimitero di Atripalda. Tutto ha inizio il 24 giugno del 2008 quan- do la donna si recò al cimitero per prele- vare le spoglie della sua amata figlia, An- na, bambina nata morta il 29 giugno del 1979. La traslazione delle ossa era stata autorizzata dal sindaco: la signora Carla voleva così riportare nella cappella di fa- miglia ad Alba le spoglie dell’amata figlia. Ma misteriosamente la bara che doveva contenere i resti era scomparsa nel nulla. Dopo un mese però il responsabile del ci- mitero di Atripalda contatta la signora Pre- ziosi per comunicarle il ritrovamento in una zona completamente diversa della bara della bambina. Una versione mai creduta dalla signora Preziosi. Da qui la denuncia al Tribunale di Avellino che no- mina un pool di esperti dell’Università di Napoli Federico II di Napoli. Dall’esame del Dna dei frammenti ossei è emerso un risultato sconvolgente che dà ragione al- la signora Carla: quelle ossa appartengo- no a più neonati e non sono di Anna. «La verità sul bilancio» In esclusiva, il documento che il sindaco Laurenzano ha letto in consiglio prima dell’approvazione dello strumento finanziario «Il populismo non risolve i problemi della città, ma ne blocca soltanto lo sviluppo presente e futuro», questa è una delle frasi che il primo cittadi- no di Atripalda, Aldo Laurenzano ha letto nel consiglio comunale per l’ap- provazione del bilancio di previsio- ne. In esclusiva, il documento del sindaco che illustra la situazione e- conomica dell’ente. A PAGINA 4 di Francesca des Loges

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Il mensile di AtripaldaNews

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Page 1: Mensile AtripaldaNews giugno 2009

E’ amaro il responso emerso dalle ur-ne ad Atripalda. Quando una cittàè lacerata da continui veleni, forti

personalismi, risentimenti ed egoismi,miscelati a rancori mai sopiti ed antichilivori, soffocata da continue guerre inte-stine, con personaggi in cerca d’autorefuori e dentro i partiti, il prezzo che pa-ga una comunità è sempre molto alto. U-na mortificazione che si è concretizzatanelle elezioni provinciali con il dover ri-nunciare ad avere una propria legittimarappresentanza nelle istituzioni. Bastaleggere i dati con attenzione. Nel colle-gio n.4 è stato eletto un non atripaldese,Giuseppe Moricola, nonostante vi fosse-ro tra i candidati numerosi atripaldesi,tutti in grado di poter rappresentare de-gnamente la nostra cittadina nel parla-mentino di Palazzo Caracciolo. Un pic-colo paese limitrofo come S.Potito ha fat-to squadra intorno al proprio sindaco, di-mostrando così che quando si è uniti o-gni obiettivo può essere raggiunto. Inve-ce la lotte intestine nei partiti cittadinihanno mortificato ancora una volta A-tripalda, lasciando la città fuori dalla Pro-vincia. Un rischio che potrebbe nuova-mente concretizzarsi con le elezioni re-gionali del prossimo anno. Atripalda me-riterebbe maggiore impegno da parte deipolitici per garantire alla città il giusto ruo-lo a livello provinciale e regionale. Le di-visioni ed i veleni fanno navigare a vistasenza creare una prospettiva utile per lacomunità. Perciò l’augurio è che la pau-sa estiva possa far riflettere. Un passaggiosalutare, innanzitutto per la politica. Pri-ma che sia troppo tardi.

IL REPORTAGE/Tra piccoli disservizi e grandi disagi, l’orgoglio e la determinazione di un quartiere

I due volti di contrada Alvanite

Una cittàdivisa

Non solo l’elezione di Cosimo Sibiliae la vittoria del Centrodestra a palaz-zo Caracciolo. I risultati elettorali del-la competizione provinciale hannocontribuito a complicare notevolmen-te la situazione politica all’interno delPd e del Pdl della cittadina del Saba-to. La competizione elettorale non hacontribuito, infatti, a ricompattare ipartiti, anzi. Si sono verificate profon-de spaccature che sono esplose in unaserie di polemiche fratricida che nonhanno risparmiato proprio nessuno.Nelle prossime settimane, quindi, so-no attesi importanti chiarimenti chedovranno fare luce sul reale stato disalute della politica cittadina. Ma lasituazione non è rosea nemmeno del-l’Udc, dove ci si aspettava, sicura-mente, un risultato migliore dalla com-petizione elettorale. E poi Atripalda re-sta senza consiglieri provinciali.

PRIMO PIANO A PAGINA 2

«Non siamo cittadini di serieB», è racchiusa in questa fra-se l’orgoglio e la determina-zione dei residenti del quar-tiere popolare di contrada Al-vanite. Strade incomplete, de-grado nei garage, apparta-menti occupati abusivamen-te e gravemente danneggiati.Il nostro viaggio nel quartie-re, guidati dal presidente delcomitato Massimo Marrano,ci ha fatto scoprire anche laforza di volontà e la passio-ne dei suoi residenti.

A PAGINA 3

LO SPECIALELO SPECIALE

“Shopping in pizza”:al via la manifestazioneCinque giorni di musica, spettaco-li, teatro, cabaret e, ovviamen-te, pizza. Dopo lo strepitoso suc-cesso dello scorso anno, la ma-nifestazione Shopping in pizza ri-torna ad animare il Parco delle A-cacie in via Ferrovia ad Atripalda.Un appuntamento che si presentacon tantissime novità rispetto al pas-sato. Su tutte il primo festival dellegiovani voci emergenti che darà lapossibilità di esprimersi a tanti ragazziirpini. DA PAGINA 5 A 8

Qual è il valore del risultato di un refe-rendum? E’ ancorauno strumento didemocrazia direttao rientra nella ca-tegoria “specchiet-ti per le allodole” ?La tormentata vi-cenda legata allariorganizzazionedella fiera settima-nale del giovedì diAtripalda sollevae, continua a sollevare, questa ed altrequestioni scomode.

Il mercato cittadino, al centro di nu-merose polemiche alimentate dagliscontri tra maggioranza ed opposizio-

ne in aula consi-liare, con tanto dimalumori di Conf-commercio, dellaConfesercenti e diUnimpresa, esigeun riassetto orga-nizzativo diversoed una sede delo-calizzata rispettoall’attuale sito diContrada Santissi-

mo.A PA PAAGINA 9GINA 9

I risultati elettorali hanno spaccato ulteriormente sia il Pd che il Pdl atripaldesi

La vittoria di Sibilia e del centrodestra rompe l’egemonia ininterrotta del centrosinistra a palazzo Caracciolo

Provincia, la fine di un’era

Riecco il rebus mercato

IL CASOIL CASO

LL’EDIT’EDITORIALEORIALE

di Mariamichela Attanasio

di ALFONSO PARZIALE

LL’INCHIEST’INCHIESTAA

Anno I Numero II 23 giugno 2009Distribuzione gratuita

foto di Piersabino Nazzaro

Il giallodella barascomparsa

Vuole che la giustizia faccia chiarezza. E’la storia drammatica della signora CarlaPreziosi, originaria di Atripalda ma tra-sferitasi da anni ad Alba che è alla ricer-ca disperata delle spoglie della piccola fi-glia Anna scomparse misteriosamente dalcimitero di Atripalda.Tutto ha inizio il 24 giugno del 2008 quan-do la donna si recò al cimitero per prele-vare le spoglie della sua amata figlia, An-na, bambina nata morta il 29 giugno del1979. La traslazione delle ossa era stataautorizzata dal sindaco: la signora Carlavoleva così riportare nella cappella di fa-miglia ad Alba le spoglie dell’amata figlia.Ma misteriosamente la bara che dovevacontenere i resti era scomparsa nel nulla.Dopo un mese però il responsabile del ci-mitero di Atripalda contatta la signora Pre-ziosi per comunicarle il ritrovamento inuna zona completamente diversa dellabara della bambina. Una versione maicreduta dalla signora Preziosi. Da qui ladenuncia al Tribunale di Avellino che no-mina un pool di esperti dell’Università diNapoli Federico II di Napoli. Dall’esamedel Dna dei frammenti ossei è emerso unrisultato sconvolgente che dà ragione al-la signora Carla: quelle ossa appartengo-no a più neonati e non sono di Anna.

«La verità sul bilancio»

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«Il populismo non risolve i problemidella città, ma ne blocca soltanto losviluppo presente e futuro», questaè una delle frasi che il primo cittadi-no di Atripalda, Aldo Laurenzano haletto nel consiglio comunale per l’ap-provazione del bilancio di previsio-ne. In esclusiva, il documento delsindaco che illustra la situazione e-conomica dell’ente. A PAGINA 4

di Francesca des Loges

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2ATRIPALDANEWSMartedì 23 Giugno 2009

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Per tutti è stato uno shock. Sia per chiha vinto, perchè non si aspettava certoun risultato così sorprendentemente po-sitivo, sia per chi ha perso che, per laprima volta nella propria storia politica,dovrà sedere sugli scranni dell’opposi-zione. Cosimo Sibilia, senatore della Re-pubblica in quota Pdl, figlio del com-mendatore Antonio Sibilia (storico pre-sidente dell’us Avellino in serie A) è ilnuovo presidente della Provincia di A-vellino. Ha stravinto la “battaglia” con-tro la De Simone, raccogliendo quasi il58% delle preferenze, pari a circa153mila preferenze. La De Simone, pre-sidente uscente (e vittoriosa nelle ultimeconsultazioni provinciali con percentualibulgare vicino al sessanta per cento) haraccolto 88mila voti con una percentualedel 33,33%. La fine di un’era e, moltoprobabilmente, anche la fine politica diuno dei leader più amati e discussi disempre della cittadina del Sabato, dellaprovincia di Avellino e, per un certo pe-riodo, anche del Paese stesso. Con i duecanddiati principe arriva nel parlamen-tino provinciale anche Amalio Santoroche ha catalizzato 18mila voti, pari al7% dei consensi. Alla luce di questi ri-sultati, dunque, il nuovo presidente Co-simo Sibilia potrà contare sull’appoggiodi diciotto seggi. Alla coalizione dellaDe Simone saranno riconosciuti dieciseggi, mentre ad Amalio Santoro ne sa-ranno assegnati due. In attesa della nuova giunta provincia-le (Cosimo Sibilia ha deciso di prender-si qualche giorno di tempo prima di co-municare il nuovo esecutivo), il dopovoto è stato caratterizzato dall’analisidel risultato che ha aperto una profon-da spaccatura all’interno del Partito De-mocratico. E’ chiaro, infatti, che la can-didatura della De Simone non è stata ingrado di catalizzare l’attenzione e il con-senso della provincia irpina, anzi. In at-tesa, dunque, del fatidico “chiarimentopolitico” restano aperti tutti i nodi e lecrepe che il partito di Franceschini ave-va fatto intravedere nei mesi scorsi. Pa-rallelamente si rafforza l’Udc, o meglioil partito dei demitiani in Irpinia che,dopo aver eletto Ciriaco De Mita al Par-lamento europeo, si appresta a giocareun ruolo da protagonista in Provincia.

Oltre al danno anche la beffa. Icandidati atripaldesi non solo han-no perso la possibilità di rappre-sentare la cittadina del Sabato inconsiglio comunale, ma anchel’occasione di far crescere il siste-ma politico locale. E’ stata unacampagna elettorale molto nervo-sa e tesa, nel corso della quale si èsentito parlare poco di programmirealizzati e di idee per lo sviluppofuturo. C’è stato spazio, invece,per la polemica personale e pertanto, tanto individualismo. Sindal numero dei candidati (quasitrenta) è prevalsa la voglia di met-

tersi in mostra e di dimostrare atutti il proprio valore. La conse-guenza, logica e ampiamente pro-spettata, è stata una frammenta-zione dei consensi che ha lascia-to tutti i candidati con la bocca a-sciutta e amara. E il dopo voto siè consumato in modo altrettanto

polemico e feroce della campagnaelettorale. «Sono stato ostacolatodai miei stessi compagni di parti-to; hanno prevalso gli egoismi per-sonali sul bene del partito; ci so-no state ampie fette del mio parti-to che, piuttosto che appoggiare la

mia candidatura, non solo si sonodisimpegnati nella campagna e-lettorale ma, addirittura, hannofatto di tutto per non farmi eleg-gere», questo è stato il tenore del-le dichiarazioni di GioacchinoGuerriero, Paolo Spagnuolo, An-tonio Prezioso. Tutti soddisfatti delproprio risultato personale, per ca-rità (o almeno queste sono state ledichiarazioni pubbliche, anche sele analisi proposte sono state dia-metralmente opposte all’internodei partiti di riferimento. Ma tutticon quella amarezza di fondo di

aver perso in corsa un treno diret-to che porta dritto a palazzo Ca-racciolo. In realtà, ad essere scon-fitta in questa situazione generaledi tensione e di confusione, è sta-ta la cittadina del Sabato che, do-po Aldo Laurenzano, si ritorverà

senza rappresentanti provinciali.L’unico baluardo, se così può es-sere definito, resta il sindaco diPratola Serra, Giuseppe Moricola.Nella politica locale, invece, resta-no le divisioni e uno scetticismogenerale che sta contribuendo adallontanare i cittadini dalla vita po-litica da una parte e al rafforza-mento delle cosidette “correnti”,un termine ambiguo ma moltopregnante per spiegare le spacca-ture e le divisioni interne che siail Pd che il Pdl stanno vivendo inquesto momento.

Le elezioni provincialiPOLITICA

Il Centrodestra si appresta a varare la nuova giunta. Il Centrosinistra resta al palo

Il senatore del Pdl stravince la competizione elettorale contro la candidata De Simone

Sibilia è il nuovo presidente

Nessun candidato andrà a palazzo Caracciolo

Polemiche e battagliefratricida ad Atripalda

I CANDIDATIATRIPALDESI

Gioacchino GUERRIERO (Pd) è stato

il candidato più votato ad Atripalda

Antonio PREZIOSO (Pdl) ha raccol-

to in totale 1292 consensi

Paolo SPAGNUOLO (Udc) è stato il

terzo candidato più eletto (1255)

Sorprendente e molto positiva l’affer-

mazione di Vincenzo MOSCHELLA

Il risultatoelettorale hacontribuitoa dividere i partiti e arafforzare le correnti

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3ATRIPALDANEWSMartedì 23 Giugno 2009

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Una passeggiata nel quartiere di Alva-nite, per osservare una realtà poco co-nosciuta eppure a pochi passi dal cen-tro cittadino. Massimo Marrano, presi-dente del comitato di quartiere, ha mo-strato qualità e difetti della popolare zo-na residenziale tra Atripalda e Cesinali.Un’unica strada di accesso al quartiereche si divide in due, nel progetto origi-nario doveva girare tutt’intorno alle pa-lazzine, ma i lavori si sono bloccati perla presenza di alcuni impianti idrici, edecco che la strada finisce senza possibi-lità di sbocco. «Un disagio per gli abi-tanti: nessun autobus, scarsa illumina-zione e zero controlli rendono la zonabassa del quartiere poco sicura soprat-tutto la sera - sottolinea Marrano - adessere penalizzati sono soprattutto ibambini e gli anziani che spesso hannodifficoltà a spostarsi». Garage abbando-nati con le saracinesche sfondate, scrit-te sui muri, un’auto bianca con le ruo-te bucate, il paraurti rotto e i finestriniricoperti di scotch marrone lasciata aibordi della strada, un divano abbando-nato sotto un albero, una lavatrice equello che rimane di una bici accanto-nati in un angolo: un panorama che in-nervosisce, sì innervosisce. Perché cer-te regole sono universali, gettare i rifiu-ti negli appositi contenitori e non im-brattare muri dovrebbe essere la regola,ma spesso, non è così. Ed ecco che sirendono necessari anche per questo mo-tivo, dei controlli giornalieri affinché que-ste opere vandaliche non si ripetano.Controlli alle abitazioni, inoltre, sono ne-cessari al fine di ottimizzare l’assegna-zione delle case nonché per verificare lapresenza di eventuali danni lasciati dachi va via. Spesso, infatti, gli apparta-menti non più abitati vengono “lasciatiin eredità” impedendo, così, la regolareassegnazione che eviterebbe l’occupa-zione abusiva da parte di chi, effettiva-mente, ne ha necessità. Un ulteriore pro-blema evidenziato è quello relativo al-l’assenza di servizi sul posto: un ambu-latorio, un ufficio postale, una farmacia,un bar o un punto di ritrovo accoglien-te. Ed invece, quello che vediamo èun’altalena rotta accanto ad uno scivo-lo con le scalette di legno consumate, ungrazioso chioschetto circondato da erbasecca, un lungo vialetto impolverato eun prato incolto, quello che doveva es-sere un parco per bambini, una pista ci-clabile per ragazzi, un punto di incon-tro per gli anziani è lasciato abbando-nato senza un minimo di cura. Eppurebasterebbe davvero poco per valorizza-re la zona immersa nel verde e che go-de, quindi, di una posizione tranquilla,senza traffico ma, nello stesso tempo,vicina al centro cittadino: manutenzione

per il parco giochi e i giardini e, soprat-tutto, una maggiore sensibilizzazione al-la cura del bene pubblico. «Basta guar-dare alcune abitazioni per rendersi con-to che spesso, una maggiore cura deicondomini stessi faccia la differenza, -spiega Marrano, mentre ci avviciniamoalle palazzine - alcune sono ben tenute,appena ridipinte, con piante e gessettidecorativi all’ingresso, altre, invece, so-no abbandonate, evidenti le crepe alle

pareti, alcune tubature scoperte e unascarsa pulizia». Il comitato di quartieresi sta impegnando attivamente per mi-gliorare la vivibilità della zona, qualchemese fa, infatti, ha avanzato al Comu-ne la proposta di trasformare gli ex spo-gliatoi, adiacenti alla tendostruttura e or-mai in disuso, in un punto ricreativo perragazzi. Per la fine di giugno si attendeil nuovo bando di gara comunale in cuisarà previsto tale progetto.

Contrada AlvaniteIL REPORTAGE

Il presidente del comitato Marrano: «Qualcosa si sta muovendo, ma è ancora poco»

Viaggio nel quartiere popolare atripaldese tra progetti incompleti e nuove speranze

«Non siamo cittadini di serie B»

Ringrazio la redazione di Atripaldanews per questo “reportage” nel“mio” quartiere. Sono sicuro che sarà vivido e viscerale, che non ri-sparmierà niente e nessuno, che saprà raccontare l’umanità della con-trada dando forza alle emozioni. Anche questi sono interventi essen-ziali per far si che una “periferia” sia meno “periferica”. Finalmente daun anno a questa parte qualcosa si muove.Paradigma della periferia isolata e lontana, Alvanite, rispetto ad Atripalda,è un altro mondo, separato e chiuso in sé stesso, prossimo eppure lon-tanissimo. Il quartiere dà l’impressione di non essere stato completa-to nella fase di urbanizzazione primaria e secondaria, soffre ancora og-gi della mancanza dei servizi essenziali. “Scatola” che si è vuotata eriempita di continuo, ad Alvanite la stabilizzazione della popolazioneè avvenuta tardi e molto lentamente. Il risultato: una periferia multi-problematica. I media, costruendo un pesante stigma, acuiscono unasituazione sociale fortemente degradata. Nascere in questo quartiere si-gnifica trovarsi in una specie di trappola dalla quale è quasi impossi-bile uscire. La vita di intere famiglie viene a strutturarsi attorno a mec-canismi che sono insieme di esclusione dal mondo e, contempora-neamente, di integrazione ai codici del locale. L’alternativa è quella dinon vedere, rifugiandosi in una casa tenuta religiosamente pulita e tec-nologicamente aggiornata. La lontananza – per tanti anni – delle isti-tuzioni si è tradotta in una sfiducia radicale. Il quartiere sa di essere u-tilizzato come bacino di voti. Il Comitato di Quartiere si sta sforzandodi “ricucire” quel rapporto tra la contrada e la “politica”, sta cercandodi realizzare un efficace progetto di “rinascita” della zona cercando diottimizzare le risorse disponibili. L’avvio di una progettualità complessarichiede l’interazione fra diversi attori: abitanti del quartiere, politicitutti, istituzioni, organizzazioni, associazioni ecc. al fine di incentiva-re lo sviluppo di progetti. È inutile che il comitato si sforzi a progetta-re, a lavorare se dall’altra parte c’è qualcuno che mette il bastone trale ruote. Per realizzare specifici progetti di intervento occorre che si de-finiscano e realizzino specifici strumenti di valutazione e metodologiecondivise, orientando e apprendendo nuove modalità di confronto."Il potere è di tutti", diceva Aldo Capitini, e ancora "quando una cosaè veramente di tutti essa cambia", "se si raggiunge un cambiamentodi tutti c'è un cambiamento di qualità", "attraverso i tutti verso un tut-to migliore". Il quartiere è di tutti e di conseguenza anche i suoi pro-blemi sono di tutti e – solo – quando tutti raggiungeranno questa con-sapevolezza le cose cambieranno: si avrà convivialità, tranquillità, sa-lubrità, armonia e sicurezza. La storia delle periferie è iniziata con unprocesso di allontanamento dal “cuore” delle città di classi sociali e-conomicamente svantaggiate. Le leggi sulle case popolari del 1903 e1908, ed ancora prima la legge sanitaria del 1901, e poi la legge Urba-nistica del 1942 decretano in Italia la nascita delle periferie. Le case abasso costo richiedevano aree edificabili a basso costo ed occorrevaspostarsi lontano dal Cuore delle Città e dall’effetto “Città” che costa-va troppo. Sembrava una grande conquista, “igienico - democratica”,ma ben presto gli abitanti delle periferie si accorsero che erano statisbattuti fuori della città e che iniziavano ad essere invisibili: lontanodagli occhi e lontano dal cuore della città. Il Quartiere Alvanite nascequarant’anni dopo la “legge urbanistica” e nasce a causa del sismadell’80, inoltre, sono passati quasi 30 anni dalla costruzione di questacontrada e la cosa grave sta nel fatto che la situazione di questo Quar-tiere è identica alle periferie sorte 60 anni fa. Riflettiamo tutti.

*PRESIDENTE DEL COMITATO DI QUARTIERE

«Il quartiere è di tutti:uniti si può cambiare»di MASSIMO MARRANO*

Il convegno sulle periferie tenuto, qualchetempo fa, dal professor Rauti, ha portatoalla luce problemi relativi alla poca infor-mazione unita alla scarsa conoscenza del-la realtà locale. Durante il convegno, in-fatti, erano stati giudicati “antiestetici” icontainer per l’irrigazione di un orto, sen-za valutare la praticità di questi, obietti-vamente poco eleganti, contenitori d’ac-qua. «Un occhio più cosciente, inserito nel-

la vita quotidiana, - afferma il presidentedel comitato di quartiere – è necessario co-me non mai, spesso è proprio la comuni-cazione a mancare non solo verso le isti-tuzioni ma, ahimè, delle volte anche traconcittadini. Basta pensare alla questione“alberi” per rendersene conto». Il boschettodi abeti, all’altezza del civico 40, è stato,infatti, oggetto di discussione tra condo-mini, alcuni chiesero, infatti, il taglio deglialberi, piantati in sostituzione di un murodi contenimento che avrebbe deturpato ilpaesaggio. Il comitato, che si oppose a ta-

le richiesta sulla base della relazione scrit-ta della dottoressa Maria Grazia Gaglioneche sconsigliò vivamente il taglio dellepiante, fu attaccato dai residenti i quali ad-debitarono tale decisione ad una poca sta-bilità dell’edificio. Numerose, infatti, le cre-pe ai marciapiedi e alle pareti all’altezzadel pianoterra, ma la causa è la mancan-za di manutenzione. Resta in attesa anchela proposta del comitato per la realizza-zione di un centro di aggregazione all’in-terno degli ex spogliatoi della tendostrut-tura (vedi foto a lato).

di Francesca des Loges

La polemica

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4ATRIPALDANEWSMartedì 23 Giugno 2009

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Il documentoPRIMO PIANO

«Vincoli finanziari e debiti pregressi ci hanno creato difficoltà, ma non ci fermeranno»

La relazione introduttiva del sindaco all’approvazione dello strumento finanziario

«Tutta la verità sul bilancio»

Il filo conduttore che ci ha guidato nel-la stesura di questo Bilancio di pre-visione è stato, senza ombra di dub-

bio, la ferrea volontà di garantire agli a-tripaldesi un livello qualitativo dei ser-vizi in linea con le aspettative e con i bi-sogni emersi nel corso degli anni. Il livello qualitativo è stato determinatotenendo conto dei servizi relativi allapubblica istruzione, ai servizi sociali, a-gli anziani e ai nostri giovani. Stiamo la-vorando, quindi, per accelerare i pro-cessi burocratici e amministrativi chedovranno portare alla nascita del Cen-tro diurno per gli anziani, del nuovoCentro Aprea per i diversamente abili edel Centro sociale per i giovani. Siamoa buon punto, come testimoniano i de-creti dirigenziali della Giunta regionaleche ha ammesso a finanziamento i pri-mi due progetti, regalandomi un cautoottimismo anche per quanto riguarda ilcentro per i giovani di San Pasquale. Purtroppo, dobbiamo scontrarci quo-tidianamente, con una situazione e-conomica e finanziaria fortemente pe-nalizzante per il nostro Ente: non miriferisco soltanto ai debiti contratti nelcorso dell’ultimo decennio, ma anchead una costante diminuzione dei fon-di dedicati ai Comuni da parte del Go-verno centrale. Questi finanziamentinon sono sufficienti nemmeno per co-prire le spese del personale dell’Ente,nonostante una relazione del nostroRevisore dei Conti, or-gano super partes ri-spetto alla stessa Am-ministrazione, che at-testa una sottodimen-sione della pianta or-ganica e un’incidenzadel costo del personaledi circa il 30% a frontedi una media e di unatollerabilità del 46%.Parallelamente, nel no-stro comune non si rie-sce a favorire quel ri-cambio generazionaleindispensabile per ilbuon funzionamentodella macchina ammi-nistrativa: a fronte di nuovi pensiona-menti e di una riduzione della piantaorganica del Comune, abbiamo pochimargini di manovra per poter assume-re nuovo personale. Ma anche in que-sto caso, la giunta sta lavorando, tra mil-le problemi e difficoltà, all’elaborazio-ne di nuovi bandi pubblici di assunzio-ne. Tuttavia, l’incremento delle risorseumane attraverso lo specifico docu-mento di programmazione del perso-nale va verificato alla luce della legge448/2001 prevista dall’art. 3, comma120, della Legge Finanziaria 2008 e del-le possibilità di spesa offerte dal bilan-cio intervenendo prioritariamente neisettori e servizi particolarmente caren-ti anche in funzione dei futuri pensio-namento.Carenze che coinvolgono soprattuttol’ufficio tributi che, in pratica, verte sol-tanto sul responsabile del settore Fi-nanziario e su di un impiegato di buo-na volontà e grandi competenze che,tuttavia, non può fare altro che limitar-si alla gestione ordinaria del proprio la-voro.A comprimere maggiormente la

nostra libertà di azione, anche il vinco-lo del Patto di Stabilità che, in materia dipersonale, ha ribadito il principio della“riduzione delle spese di personale”,stabilendo in particolare che deve esse-re assicurata la riduzione dell’inciden-za della spesa del personale sul com-plesso delle spese correnti con partico-lare riferimento alle dinamiche di cre-scita della spesa del personale sul com-plesso delle spese correnti con partico-lare riferimento alle dinamiche di cre-scita della spesa per la contrattazioneintegrativa e rinviando all’emanazionedi un Dpcm per la definizione di criterie parametri attuativi.La finanziaria ha introdotto novità si-gnificative nelle regole del patto di sta-bilità ancorché basato sul saldo finan-ziario come il decorso anno. La nuovametodologia del patto di stabilità con-serva il principio della competenza mi-sta nel senso che il saldo finanziario, ri-ferito soltanto all'anno 2007, è dato dal-la tra accertamenti ed impegni per laparte corrente e tra incassi e pagamen-ti per gli investimenti al nettodella riscossione e della concessione dicrediti. Il Bilancio di previsione deve es-sere approvato in modo che le previ-sioni di competenza (per la parte cor-rente) e le previsioni dei flus-si di cassa (per la spesa in conto capi-tale) tra loro sommati consentano il ri-spetto dell'obiettivo, le cui modalità dideterminazione sonoquelle indicate nella Fi-

nanziaria estiva. In proposito gli Enti so-no tenuti ad allegare al Bilancio appositoprospetto. Ne consegue che le spese diinvestimento risultano ancor più limi-tate. L'obiettivo, come per i decorsi an-ni, è quello del rispetto del patto di sta-bilità.Il Patto di stabilità ha conseguenze im-portanti anche nel lavoro di program-mazione e di realizzazione di opere pub-bliche in favore della città: bloccando difatto il capitolo delle entrate relativo amutui e finanziamenti, frena le Ammi-nistrazioni comunali con vincoli op-pressivi che riducono notevolmente l’a-zione degli amministratori attuali ri-spetto a quelli del passato. Tuttavia, il piano delle opere pubblicheelaborato dall’assessore Troisi e dall’Uf-ficio tecnico comunale, nasce dalla vo-lontà di questa amministrazione di da-re risposte ai bisogni dei cittadini atri-paldesi in quanto ci consente di realiz-zare opere di grande impatto sociale ri-volte agli anziani, ai giovani e ai disa-bili, nonchè di garantire agli studenti lafrequentazione di scuole più sicure ed

accoglienti.In questa situazione di difficoltà ogget-tiva, tuttavia, abbiamo preferito non far-ci vincere dallo sconforto e lavorare perassolvere in pieno al nostro dovere: tu-telare Atripalda e gli atripaldesi. In que-sto lavoro, rientra, ad esempio, l’azio-ne di risanamento che abbiamo avvia-to e che troverete nelle pieghe di que-sto bilancio di previsione. L’estinzionedegli swap, nel corso del mese di di-cembre, rappresenta una vera e proprialiberazione per le cas-se del nostro En-

te, costretto a pagare interessi pazzeschie restare, conseguentemente, dipen-dente alle oscillazioni di indici e para-metri che ben poco hanno a che vede-re con le Amministrazioni pubbliche. Grazie all'estinzione dei due contrat-ti, il Comune si è messo al riparo dal-l'andamento speculativo dei mercati eciò ci permette di essere molto piùtranquilli per il futuro per quanto ri-guarda le operazioni di ristruttura-zione del debito comunale. L'opera-zione di estinzione anticipata degliSwap è stata portata a termine dal-l’assessore Franco Landi, insieme alresponsabile del settore finanziariodel Comune Paolo de Giuseppe e aldirettore generale dell'Ente AntonioFraire. Il lavoro dell’assessore Landi èstato fondamentale in questi mesi, hamonitorato l'andamento dell'euribor edel valore mark to market sin dal pri-mo momento, cogliendo il momentopiù opportuno in cui si è verificato uncalo percentuale di ben tre punti. Il Co-mune di Atripalda ha chiuso i due con-tratti di Swap investendo 140mila euro

complessivi, 19500 dei quali necessariper il prestito di 3,1 milioni di euro ri-cevuto nel 2004 e i rimanenti 120.500,00per il prestito di 4,3 milioni di euro con-tratto nel 2006.Questi sono fatti e non sterili polemi-che.Resta da definire tutto il capitolo relati-vo ai debiti con i quali ci siamo dovuticonfrontare nel corso di quest’ultimoanno di amministrazione. Le difficoltàcontabili di questo ente vengono da lon-tano: c’è stata sempre la tendenza qua-

si consolidata di pareggiare i bilancimettendo in entrata somme che

difficilmente si sarebbero in-cassate; questa tecnica con-

tabile ha causato negli an-ni avanzi non suppor-

tati da liquidità, ov-vero incassate. Que-sta tecnica contabi-le ha messo neglianni avanzi nonsupportati da liqui-dità, ovvero avan-zi virtuali, senzadenaro nelle cassedell’Ente. La man-canza cronica dipersonale, aggrava-

ta dal prepensionamento del ragio-niere capo ci impedisce materialmentedi poter fare una esatta fotografia delbilancio dell’Amministrazione. Ab-biamo dovuto registrare inoltre la pes-sima abitudine, sempre dovuta alla ca-renza di personale, di sostenere spesenon impegnate, ovvero non previste neicapitoli di spesa. L’anomalia più gran-de da affrontare è dovuta alla marea didebiti, grandi e piccoli da saldare, chequotidianamente provengono sulla no-stra scrivania e grazie ai quali è nato ilsospetto che qualcosa non andasse, chequalcosa non funzionasse nel giustoverso. Anomalie segnalate anche dallaCorte dei Conti che ha evidenziato uncostante e cronico ricorso all’anticipa-zione di cassa che non ha mai assicu-rato liquidità nel corso degli anni pas-sati. Un Ente per funzionare necessitadel controllo di gestione, controllo cheper essere realizzato ha bisogno di per-sonale. Resta aperta, di conseguenza,anche la vicenda relativa alla verificadei residui attivi e passivi: operazionesvolta sempre con troppa superficialità

nel passato, ma che ora sarà oggetto diun attento studio di verifica complessi-va.Di certo, non c’è dolo o responsabilitàdiretta da parte degli amministratori chemi hanno preceduto, ma molto è dipe-so dalla gestione troppo superficiale del-le finanze dell’Ente.A fronte di questa situazione, che ab-biamo avuto l’intuito di capire e la vo-lontà di rendere pubblica, va detto cheè mio compito, come fa il buon padre difamiglia, attivare tutti i meccanismi persalvare l’Amministrazione. I margini di manovra mi permettono ditirare la nave dai marosi, è mio doveremorale fare tutto, non certo per salvarela mia dignità di sindaco o la forza po-litica che rappresento, ma nell’interes-se dei nostri tanti piccoli creditori, cheper anni e anni hanno dato fiducia al-l’amministrazione comunale. Un ipote-tico dissesto rischierebbe di mettere inginocchio, in crisi, tanti piccoli credito-ri e imprenditori.Abbiamo attuato, con solerzia e rigore,i nuovi dettami imposti dalla legge, met-tendo mano al patrimonio con l’elabo-razione di un piano di alienazione e va-lorizzazione dei beni ai sensi dell’art.58 del Dl 112/2008 convertito con mo-dificazioni nella legge 133/2008. Il pia-no è stato approvato da questo consi-glio comunale e le procedure di vendi-ta dovranno essere curate dagli uffici intempi rapidi in quanto gli equilibri di bi-lancio sono strettamente connessi allarealizzazione di tali plusvalenze. Per quanto riguarda la pressione fi-scale, c’è da dire, inutile nasconderlo,che per l’anno 2009 è già aumentatain modo consistente, per i necessariadeguamenti della Tarsu, dovendo perlegge, essere coperto il costo del ser-vizio nella misura del 100%.Resto convinto della necessità che sialo stesso Consorzio Cosmari a stabilirele tariffe da applicare, non in base allasuperficie del Comune, bensì alla suapopolazione. Con il Cosmari abbiamogià concordato un piano di rientro daldebito di un milione di euro che ci per-metterà, entro il 2011, la sua estinzione.La Regione Campania ci ha finanziato,inoltre, il progetto per la realizzazionedi un’isola ecologica che ci consentiràdi attivare la raccolta differenziata por-ta a porta su tutto il territorio comuna-le con conseguenti benefici economiciper tutti gli atripaldesi. Nell’elabora-zione di questo bilancio, infine, la pro-grammazione relativa ai singoli settoritiene conto della particolare situazioneeconomica e dei necessari tagli alla spe-sa: i responsabili dei settori hanno ela-borato una programmazione attenta ecoerente alle esigenze della città, dongrande senso civico e di responsabilità.A loro i miei ringraziamenti e l’invito aproseguire lungo questa difficile e tor-tuosa strada che, ne sono sicuro, ci por-terà importanti soddisfazioni. A voi con-siglieri di minoranza, l’invito a collabo-rare, a suggerire, a proporre e a rinun-ciare a quella facile ma inutile tentazio-ne di criticare senza esporre alternativeconcrete e realizzabili. Il populismo nonrisolve i problemi della città e rallenta-re l’azione amministrativa non signifi-ca rallentare l’azione della maggioranzama solo lo sviluppo di Atripalda.

*SINDACO DI ATRIPALDA

«Il populismonon risolve iproblemi del-la città, mane blocca so-lo e soltantolo sviluppo»

@

di Aldo Laurenzano*

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ATRIPALDANEWSMartedì 23 Giugno 2009

«Siamo felici di inaugurare la terza edizione diShopping in Pizza. Una vetrina anche per lebellezze patrimoniali del nostro comune comeil Parco delle Acacie con i suoi 20 mila metriquadrati di spazio a disposizione. Auguriamoun grosso successo all’Associazione Amica edinvito la città a visitare la manifestazione nonsolo per gustare i sapori della Campania maanche per ammirare la cornice che farà da sce-nario», così Nancy Palladino, assessore al Pa-trimonio ha introdotto la terza edizione dellamanifestazione Shopping in pizza, nel corsodella conferenza stampa di presentazione.Per l’assessore alla Cultura Luigi Adamo:«Quest’anno ci sono delle iniziative impor-tanti. Su proposta degli organizzatori e con lacollaborazione della Pro Loco saranno orga-nizzate delle visite guidate tra le nostre bel-lezze culturali come lo Specus Martyrum, laDogana dei Grani e l’Antica Abellinum».Ad illustrare nei dettagli le cinque serateAlfonso Santosuosso, presidente di Associa-zione Amica: «Ringrazio l’Amministrazioneche ci ha permesso anche quest’anno di ri-pete l’evento. Abbiamo articolato la manife-stazione con eventi diversi che si sussegui-ranno nel corso delle serate. Spazio alla dan-za con il primo ballerino del teatro San Car-lo. Si rinnova il connubio con l’AssociazioneCeliachia e con il Green Racing Club di Avel-lino di auto storiche grazie al quale si farà ilprimo censimento delle auto».Novità di quest’anno la rassegna canora“Gruppi e voci emergenti” affidata alla dire-zione artistica di Antonio Iannaccone: «Siterrà il primo giorno. Abbiamo cercato di da-re un impronta diversa rispetto ad altri festi-

val con una giuria professionista. Maestropaolo Olmi ed il discografico collegato alla U-niverso Music . I giovani talenti irpini si esi-biranno in due performance; abbiamo decisodi selezionare meno persone così da poter da-re più spazio ai partecipanti. Tra i componentidella giuria ci sarà il maestro Paolo Olmi e di-scografici di fama nazionale ed internaziona-le».La dottoressa Rosa Maria Bevilacqua refe-rente per la provincia di Avellino dell’Asso-ciazione Celiachia ha invece sottolineato l’im-portanza di tali eventi: «La celiachia è l’ in-tolleranza permanente al glutine. Ne vienecolpito un soggetto ogni 150 individui. Unicomodo per stare bene è non assumere mai glu-tine nemmeno in quantità minime. L’associa-zione italiana celiachia festeggia il trentenna-le. La ricerca sta facendo passi avanti in col-laborazione con il Cnr e stiamo registrandorisultati importanti in relazione ad una mi-nore tossicità del glutine. Le manifestazionicome Shopping in Pizza che ha messo a di-sposizione su 12 forni, uno per i celiaci, so-no molto utili anche rispetto a problematicheemotive. Infatti i soggetti celiaci, soprattutto inetà adolescenziale possono sentirsi diversi edaddirittura emarginati. Noi della Associazione partecipiamo volen-tieri a questo appuntamento così da favoriremomenti di aggregazione anche per chi deveconvivere con questa difficile intolleranza. Lospazio dedicato alla celiachia avrà un fornoapposito che garantirà ai celiaci che i loro pro-dotti non siano contaminati».Tante le novità di quest’anno. Come detto Siparte con la “Prima Rassegna Gruppi e Vo-

ci Emergenti Shopping in Pizza – Città di A-tripalda”, che nasce con l’intento di far esi-bire i giovani emergenti del panorama musi-cale dinanzi al numerosissimo pubblico cheaffolla le serate della festa della pizza ad A-tripalda. Basti pensare che la prima e secon-da edizione hanno registrato la presenza dioltre 100mila visitatori. Tra i componenti della giuria ci sarà il mae-stro Paolo Olmi e discografici di fama nazio-nale ed internazionale.La musica sarà al centro della terza edizione:tutte e cinque le serate saranno infatti ac-compagnate dalla filodiffusione in tutto il par-co con musica soft mixata da Piersabino Naz-

zaro che guiderà i visitatori nella degustazio-ne delle pizze. Spazio anche alla danza con l’esibizione delprimo ballerino del Teatro San Carlo Di Na-poli.Quest’anno si rinnova il connubio con l’AIC –Associazione Italiana Celiachia: tra i nume-rosi stand delle pizze all’interno del Parco del-le Acacie, come nelle prime due edizioni, saràpresente anche un forno a legno per la degu-stazione della pizza senza glutine.Inoltre sarà presente anche l'Associazione Vo-lontari Polizia di Stato (www.advps.it) per fa-vorire la donazione del sangue. Tutti i dona-tori che sposeranno la causa dell'ADVPS, ri-ceveranno in omaggio un ticket per la degu-stazione della pizza.Non mancheranno serate sportive a tema: dal-l’esibizione di Taekwondo con il maestro D’A-lessandro alla presenza di auto d’epoca conla Scuderia “Green Racing Club Avellino”.Tutte e cinque le serate inoltre saranno inol-tre allietate da musica e spettacoli di cabaretcon lo spettacolo del comico Jury Monaco, di-rettamente da Zelig.Spazio nelle serate anche al Forum dei Gio-vani della città di Atripalda, al teatro con l’e-sibizione della compagnia teatrale cittadina“Centro E. Aprea” e alle visite guidate a curadella locale Pro Loco alle bellezze della cittàcome l’Antica Abellinum o lo Specus Marty-rum. L’ingresso al parco è gratuito.Ad organizzare la seconda edizione della ker-messe, l’associazione «Pizza e Pizze», affian-cata dall’associazione culturale «Amica».A patrocinare l’evento il Comune di Atripalda.

LO SPECIALE

SHOPPING IN PIZZA

DI ATRIPALDANEWS

Mercoledì 24giugno par-tirà la terzaedizione del-la manifesta-zione nelParco Acacie

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VENERDI 26 GIUGNO

Nella terza seratadella manifestazione

è la volta dei gruppimusicali emergenti: lagrande novità dellaterza edizione diShopping in pizza.Ecco, quindi, che i vi-sitatori dellamanifestazione nelparco delle Acacie po-

tranno gustarsi laprima seratadell’iniziativadenominata “I

Rassegna Gruppi eVoci Emergenti”.

Un’occasione unica, durante la quale cisarà la promozione di nuovi gruppimusicali e nuove voci con la presenza di

personaggi dell’ambito di-scografico. Unappuntamento davve-ro unico che daràun’occasioneimportante ai tantigiovani cheaspirano a sfondare neldifficile mondo della musica e che nonhanno occasioni in tal senso. Shopping inpizza, allora, offre una vetrina importan-te con la sua manifestazione cherichiama, ogni anno, migliaia di visitato-ri da tutta la regione.Ma la terza serata della manifestazionesarà anche tanto divertimento con ilcabaret di Jury Monaco,apprezzatissimo artista campano, cheporterà ad Atripalda il suo spettacolodal titolo “Non solo i cani si chiamanoJury” che ha riscosso notevole successonelle tappe in cui è stato presentato.

6ATRIPALDANEWSMartedì 23 Giugno 2009

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Cinque serate all’insegna del divertimento e della pizza: ecco il programma completoMERCOLEDI 24 GIUGNO

La serata inaugurale della terza edizione diShopping in Pizza nel Parco delle Acacie sarà aper-ta dalla esibizione di Taekwondo, a cura dell’A.S.DTaekwondo team D’Alessandro, diretta dal M°Gianluca D’Alessandro, campione regionale, piùvolte medagliato ai campionati italiani e pluricam-pione internazionale. Una esibizione spettacolareche coinvolgerà non solo gli appassionati di artimarziali ma anche i semplici curiosi che potrannogodersi lo spettacolo, gustando un’ottima pizza.

ore 18:00 TAGLIO DEL NASTROCON LE AUTORITA' CITTADINE

ore 19:00 APERTURA STANDS EMOSTRA FOTOGRAFICA E DI PITTURA

ore 19:30 APERTURA DELLA RASSEGNAGASTRONOMICA CON LA DEGUSTAZIONE

DELLE PIZZE

ore 20:00 ESIBIZIONE DI TAEKWONDOA CURA DELL'A.S.D. TAEKWONDO TEAM

D'ALESSANDRO

ore 21:00 SVOLGIMENTO DELLA PRIMARASSEGNA GRUPPI E VOCI EMERGENTIAlla serata parteciperà "l'antica posteggia

napoletana di Pulcinella" in giro per i tavoli

GIOVEDI’ 25 GIUGNO

A soli sedici anni è stata ammessa al conservatorio “Cimarosa” diAvellino e la sua voce si è imposta nel panorama provinciale eregionale. Valentina Albanese ha collaborato con numerosi gruppilocali, tra cui il gruppo “Napule è” suscitando grande interesse dipubblico durante la kermesse di canalarte a Canale di Serino, serate dimusica dal vivo nei locali della nostra provincia riuscendo, col suotimbro di voce, a coinvolgere con molta naturalezza le persone facendo ri-vivere tracce melodiche e antiche con un repertorio che rispecchia il passa-to come il presente con un tocco di personalità assoluta e unica. C’è gran-de attesa per la sua esibizione nella seconda serata di Shopping in pizza.Con lei ci sarà l’Accademia di Danza di Piera Guariniello - MontoroInferiore e il Direttore Artistico Fabrizio Esposito (solista teatro San Carlo).Lo spettacolo prevede un momento di musica Moderno con un"Omaggio ai Queen", della durata di 20 min e uno di musicaContemporaneo "Etnika", della durata di 10 min. Insomma una serata didivertimento e di musica che potrà accontentare tutti i gusti sia artisticiche, ovviamente, gastronomici con la pizza che sarà protagonista assoluta.

Il mito dei Queene la voce di Valentina

Le voci emergentie il super cabaret

Musica rock e arti marzialisaranno subito protagoniste

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DOMENICA 28 GIUGNO

I giovani del Forum di Atripalda potranno e-sibirsi sul palco della manifestazione con u-no spettacolo preparato appositamente perl’occasione. Con loro la splendidacompagnia teatrale del Centro “E. Aprea” diAtripalda, che si è esibita con enormesuccesso in giro per l’Italia. Due saranno glispettacoli che saranno offerti ai visitatori:“La sceneggiata” e la “natività”. Lospettacolo sarà chiuso dalla proiezione diun dvd che illustrerà la storia del centro e lesue numerose attività in favore dei disabilidella cittadina del Sabato e dei comuni limi-trofi. Ma le sorprese, previstedall’organizzazione, sono dietro all’angolo:la terza edizione di Shopping in pizza,infatti, deve essere anche un momento diaggregazione e di divertimento collettivo. Iforni e i maestri pizzaioli, provenienti datutta la regione, saranno protagonisti

assoluti nel corso della manifestazione. Ma,con loro, non bisogna dimenticare i quasiquaranta stendisti che porteranno i loroprodotti, le loro idee e le loro creazioniall’attenzione generale.

ore 19:00 APERTURA STANDS EMOSTRA FOTOGRAFICA E DI PITTURAore 19:30 APERTURA DELLA RASSEGNA

GASTRONOMICA CON LADEGUSTAZIONE

DELLE PIZZEore 20:30 SPETTACOLO A CURA DELLA

COMPAGNIA TEATRALE CENTRO"E.APREA" DIATRIPALDA

Titolo I Spettacolo: "LA SCENEGGIATA"Titolo II Spettacolo: "LA NATIVITA'''Proiezione Dvd sulla storia del Centro

"E.Apres"Alla serata parteciperà "l'antica posteggia

napoletana di Pulcinella" in giro per itavoli

Teatro, musica e tante sorpreseper una grande serata conclusiva

SABATO27 GIUGNOore 19:00 APERTURA STANDS E

MOSTRA FOTOGRAFICA E DI PITTURAore 19:30APERTURA DELLA RASSEGNA

GASTRONOMICA CON LA DEGUSTAZIONEDELLE PIZZE

ore 21:00 GRUPPO MUSICALE "TUESDAY"A CURA DEL FORUM DEI GIOVANI DI

ATRIPALDAore 23:00 GRUPPO MUSICALE "DIN BOX"

A CURA DEL FORUM DEI GIOVANI DIATRIPALDA

Alla serata parteciperà "l'antica posteggianapoletana di Pulcinella" in giro per i tavoli

La musica dei giovanicon il Forum

La Scuderia Auto Storiche “Green Racing Club A-vellino” per la prima volta a “Shopping In Pizza”.Attraverso questa consolidata iniziativa la scuderiairpina promuoverà durante la kermesse atripalde-se le automobili storiche e l’automobilismo storicoincontrando la gente che nelle serate fra il 24 e 28giugno accorreranno al Parco delle Acacie.Il Green Racing Club allestirà uno stand esponen-do durante ogni serata otto automobili a tema. La serata di mercoledì 24 giu-gno servirà a scaldare i motoridando appuntamento ai Socidel Sodalizio. Durante la se-rata di giovedì 25 sarà rap-presentato il tema Fiat 600con la partecipazione dellevetture di Mario Piano di Con-trada ( Fiat 600 D del 1959 eFiat 600 D Spider Vignale del1964), di Roberto Picariellodi Avellino (Fiat 600 del1959), di Carmine Maccariodi Ospedaletto d’Alpinolo ( Fiat 600 D 1965), diFranco Amato di Avellino ( Fiat 600 D ex flotta De-mocrazia Cristiana). La serata di venerdì 26 invece sarà impegnata dal-l’esposizione di vetture ad alte prestazioni: sin d’o-ra segnaliamo la partecipazione di Giovanni Preziosicon Ford Sierra Cosworth, di Sergio Spina con Por-sche 911 Targa, di Dario Laudati con Renault 5 GTTurbo, di Antonio Lesina su Porsche 911 SC 3000 Tar-ga, di Nicola Monte su Porsche 911 coupè, di Lan-zillo Gerardo di Montemiletto con Lamborghini E-spada 400 GT. La serata di Sabato 27 sarà all’insegna del biscione,

più di otto saranno le Alfa esposte dai Soci delGreen Racing Club: Mario Alvino di Atripalda (Giulia 1300 TI e 2000 berlina); Sarno Osvaldo di Bra-cigliano ( 2000 GTV); Avitabile Eugenio di Avellino(Alfa Romeo Alfa 6 Quadrifoglio Oro Iniezione);Franco Vinciguerra di Avellino ( Alfa Romeo Spider1300); Francesco De Piano di Solofra ( Spider 2000America); Alfonso D’Aniello di Montoro Inferiore( 75 Turbo America); Agrusta Domenico di Castel-

vetere sul Calore ( 75 Tur-bo); Di Ninno Filippo di La-cedonio (Alfetta 1600). Laserata di Domenica 28 e-splorerà il tema Lancia adesporre saranno i soci Fran-co Vinciguerra di Avellino (Fulvia Coupè 1200 del 1965,Flavia Coupè 1800 e FulviaSport Zagato); Alessandrodel Franco di Contrada ( Ful-via coupè 1200 e Fulia 2c);Corsetto Orazio di Serino

(Lancia Beta Trevi 2000); Galasso Antonio di Avel-lino (Lancia Ardea). Gran finale la giornata di Domenica 28 sarà all’in-segna delle automobili storiche sin dalla prima mat-tinata. Infatti, la Scuderia Auto Storiche Green Ra-cing Club Avellino darà ritrovo a tutti gli appassio-nati della provincia per il primo appuntamento del1° Censimento ASI in Irpinia. La scuderia irpina, in-fatti, dal 2009 è il primo ed unico riferimento uffi-ciale ASI per la nostra provincia. L’appuntamentoper gli appassionati irpini di Automobili storiche èper Domenica 28 Giugno ad Atripalda Parco Aca-cia a partire dalle 10:30.

La Green Racing clube il primo Censimentoirpino auto d’epoca

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Qual è il valore del risultato di un re-ferendum? E’ ancora uno strumentodi democrazia diretta o rientra nellacategoria “specchietti per le allodo-le”?La tormentata vicenda legata allariorganizzazione della fiera settima-nale del giovedì di Atripalda sollevae, continua a sollevare, questa ed al-

tre questioni scomode.Il mercato cittadino, al centro di nu-merose polemiche alimentate dagliscontri tra maggioranza ed opposi-zione in aula consiliare, con tanto dimalumori di Confcommercio, dellaConfesercenti e di Unimpresa, esigeun riassetto organizzativo diverso eduna sede delocalizzata rispetto al-l’attuale sito di Contrada Santissimo.Dopo cinque anni dal referendum(indetto nel 2004), che nonostantela scarsa affluenza alle urne (su 9mi-la titolari del voto solo 2241 decise-ro di esprimere la propria preferenza)rimarcò la volontà dei cittadini atri-paldesi di riportare alla luce l’anticafunzione di piazza Umberto I, ad A-tripalda si ripropone l’annoso di-lemma.Nel 2004, furono 1634 i voti favore-voli al ritorno della fiera cittadina inpiazza Umberto I, mentre 583 per-sone aderirono alla soluzione checontemplava via S.Lorenzo ed ov-viamente il Parco delle Acacie.La riorganizzazione del mercato set-timanale è stato più volte oggetto diConsiglio Comunale dalle cui riu-nioni sono emerse due ipotesi prin-cipali su cui si è discusso: la neces-sità di accorciare le dimensioni delmercato, troppo dispersive, ed au-mentare sia la sicurezza che i servi-zi igienico – sanitari e quella di de-localizzarlo in via S. Lorenzo, neipressi del Centro Servizi.Quest’ultima soluzione ha avuto iconsensi trasversali da più parti edha mosso la “mano” del Nuovo Psiche ha rivolto, con un manifesto, un

appello al primo cittadino Lauren-zano chiedendo il trasferimento, ap-punto, da Contrada Santissimo a Par-co delle Acacie, in via Ferrovia a cau-sa degli enormi disagi che arreca a-gli abitanti della zona.Non va giù, invece, alla Confcom-mercio, e ad Unimpresa l’alternati-va proposta del Parco delle Acacieche chiedono il mantenimento dellafiera nel centro cittadino, magari ri-dimensionando la fiera.Troppo fuori mano e poco funzio-nale, anche sul versante igienico sa-nitario: queste le obiezioni mosse dairappresentati dei commercianti di A-tripalda.In merito ancora nessuna decisionedefinitiva è stata presa: l’Ammini-strazione Comunale sta vagliando ipro ed i contro di ogni possibile al-ternativa. Si cerca la massima con-divisione di tutte le parti coinvolte.Intanto si “riesuma” il referendumdel 2004 espressione della volontàcittadina: se si dovessero prendere inconsiderazione i risultati popolari ilmercato dovrebbe ritornare, come latradizione vuole, in piazza UmbertoI, conosciuta co-me “Largo Mer-cato”.Anche il sondag-gio proposto daAtripaldanewssulla questione haevidenziato la vo-lontà di parte deicittadini (29%) diritornare alle ori-gini, ma solo co-me seconda ipo-tesi. Su 168 vo-tanti, infatti, 104(pari al 62%) si sono espressi in fa-vore della delocalizzazione in via SanLorenzo, mentre solo il 9% è d’ac-cordo nel mantenere l’attuale sededella fiera e, semplicemente, miglio-rare la sua organizzazione.

E’ stato il promotore del referendumche si è svolto il 18 aprile del 2004: l’av-vocato Andrea De Vinco, capogruppoconsiliare di minoranza dell’Ammini-strazione Rega, ritorna sulla questioneevidenziando l’importanza di quei vo-ti espressi: «Il nostro mercato, assiemea quello di Nola è stato sempre consi-derato, in Campania, uno dei migliori– sottolinea l’avvocato ed ex sindacodella cittadina del Sabato – Oltre ad es-sere un problema di ordine organizza-tivo, quella della localizzazione dellafiera è anche una buona occasione perriportare alla sua antica funzione Piaz-

za Umberto I, diventato un luogo tristee desolato ed adibito a semplice par-cheggio cittadino.La nostra piazza era conosciuta qual-che tempo fa come Largo Mercato, cisarà una ragione? Ci sono tanti documenti storici che at-testano l’importanza del luogo; la no-stra era davvero una agorà cittadina giàai tempi della dinastia angioina, comeattesta un documento del 1272 di reCarlo D’Angiò».Il discorso, dunque, va ben oltre la que-stione referendaria ed organizzativa,ma si riallaccia alla problematica dellarivalutazione di una zona depredatadella sua originaria funzione.«Contrada Santissimo non è certamentel’alternativa più appropriata per il mer-cato del giovedì – continua l’avvocatoDe Vinco – il Parco delle Acacie, in par-ticolare, è un luogo di ritrovo per i bam-bini ed un polmone verde della nostracittà che verrebbe irrimediabilmentedanneggiato dalle bancarelle della fie-ra. Una possibile soluzione sarebbecreare un nucleo principale del merca-

to in piazza e, magari, dislocare un set-tore particolare. Si potrebbe anche pren-dere in considerazione di creare unapiccola appendice il sabato mattina, inun contesto piùampio di valo-rizzazione dellavita cittadina».De Vinco sispinge oltre sug-gerendo all’Am-ministrazioneComunale di ri-pristinare anchela fiera di S.Marco del 25 a-prile così darendere più mo-vimentata la vita sulle sponde del Sa-bato. Rispettare la volontà referendariaespressa dai cittadini come punto dipartenza per poi prendere in conside-razione un aspetto diverso ma non me-no importante della questione e cioè u-na riqualificazione e crescita esponen-ziale delle attività fieristiche di Atripal-da.

«La responsabi-lità di prendereuna decisionesulla questionedel mercato setti-manale in cittàspetta all’attualeamministrazionecomunale – cosìribadisce il presi-dente di Associa,Gerardo Iannac-cone – quando fi-nalmente la que-stione sarà chiu-sa con le relative

spiegazioni logistiche da parte delComune allora noi potremo inter-venire in merito».Difficile esprimere pareri “tecnici”sulla bontà o meno dei siti even-tualmente presi in considerazionecome il Parco delle Acacie, ma al-la base del dibattito resta sempre ilsolito punto fermo e cioé l’esito re-ferendario di cinque anni fa: «Tra-lasciando la natura consultiva delreferendum che può o meno esse-re preso in considerazione – con-tinua Iannaccone – Bisogna co-munque tener conto di quei 1600cittadini che hanno espresso un

parere e che proponevano piazzaUmberto I come sede della fieracittadina». Gerardo Iannaccone propone unasoluzione diversa da quelle stilatefinora: «La copertura parziale delletto del fiume Sabato che tra l’al-tro è di cemento armato e non na-turale – chiarisce il presidente diAssocia – costruire delle piattafor-me utili per parcheggiare le autoche avranno finalmente un postoadeguato durante la fiera che saràpotrebbe essere così fatta a piaz-za Umberto I senza creare ingor-ghi».

ATTUALITA’

La maggioranza dei nostri lettori vogliono la fiera settimanale in via San Lorenzo

A cinque anni dal referendum popolare, ritorna d’attualità una vicenda spinosa

Atripalda e il rebus mercatoAndrea De Vinco è stato il promotore del referendum

«La piazza deve recuperareil ruolo che aveva un tempo»

Il sindaco e la giuntasono allaricerca dellasoluzionepiù condivisapossibile

Il presidente di Associa, Gerardo Iannaconne: soltanto in un secondo momento, potranno intervenire i commercianti»

«La decisione? Tocca alla giunta»

di Mariamichela Attanasio

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10ATRIPALDANEWSMartedì 23 Giugno 2009

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«La necessità di creare un ambiente so-ciale e domestico fruibile per le personediversamente abili, ci ha spinto alla ela-borazione del progetto “Senza barriere”che ci permetterà di ampliare e rammo-dernare il centro Aprea di contrada No-vesoldi», così Gioacchino Guerriero, as-sessore delegato alle politiche sociali. Un progetto del valore di cinquecento-mila euro che prevede la ricostruzioneex novo di un’intera ala dell’edificio e lariqualificazione e messa in sicurezza del-l’altra parte dell’ex scuola elementare co-munale. «Il disabile ogni giorno fatica aduscire di casa e la città, non adeguata èinaccessibile a causa di barriere archi-tettoniche e inospitale per colpa delle bar-riere sociali – continua l’assessore Guer-riero – questa considerazione ci ha spin-to a realizzare una progettazione acces-sibile orientata alla costruzione di un am-biente amichevole». E quindi, l’interventoprevisto dall’Ufficio tecnico comunalepartirà dalla demolizione e ricostruzio-ne della parte in muratura dell’ex scuo-la elementare e l’utilizzo delle nuove tec-nologie a servizio dell’ambiente come ipannelli fotovoltaici. «Realizzeremo, al-l’interno del centro Aprea, una sala exnovo che accoglierà una sorta di palestraper le attività motorie dei non vedenti edei diversamente abili – continua l’as-sessore Guerriero – ma l’intervento con-sentirà anche la realizzazione di un pun-to informativo – assistenziale che possamigliorare la qualità della vita degli o-spiti del centro». Di conseguenza, saran-no abolite le barriere architettoniche e lospazio disponibile sarà reso fruibile inmodo pieno da tutti gli ospiti della strut-tura.«Il progetto è stato elaborato grazie alfondamentale contributo dell’Asl Av2 edel Consorzio A6 della Provincia di A-vellino – continua l’assessore – l’aziendasanitaria svolgerà una serie di attività diassistenza ambulatoriale e riabilitativa,mentre il Consorzio seguirà le attività cul-turali e del tempo libero. Ma abbiamo at-tuato sinergie anche con la ComunitàMontana del Partenio e con quella Seri-nese – Solofrana». Novità importante delprogetto è la realizzazione di un puntodi coordinamento del sistema integratodella mobilità, al fine di migliorare l’ac-cessibilità e la fruibilità del territorio, ga-rantendo lo spostamento delle personenon abili verso i centri sanitari, gli ufficipostali, il municipio e altre strutture pub-bliche.«Il progetto è stato articolato sui risulta-ti di un’indagine sociale realizzata dal

Il progettoATTUALITA’

Tecnologie moderne saranno a disposizione dei volontari che lavorano con i disabili

Cinquecentomila euro per ampliare e potenziare l’attuale struttura di via Novesoldi

Il Centro Aprea si rifà il look

Presso il campo CONI gli alunnidella 3^A di via Roma, nell’am-bito dello SPORTDAYS, il 7 giu-gno, hanno ricevuto il premio al-la mascotte più bella. Il concor-so “Crea la mascotte” rivolto atutte la scuole di Avellino avevalo scopo di “Creare una sana cul-tura dello sport” fin dalla più te-nera età. In tempi di gare truc-cate e di campioni dopati è unabella soddisfazione per tutte leiniziative che la scuola mette incampo, oltre la didattica, per fa-vorire nei bambini un atteggia-mento sano e consapevole verso

le discipline sportive.All’interno e all’esterno dellascuola tutti gli alunni si sono ci-mentati in percorsi educativi chein apparenza può sembrare chenulla hanno a spartire con la di-dattica, ma che in realtà hannotanto da condividere con la for-mazione del bambino: preven-zione al fumo, prevenzione alledipendenze: alcool, droga e gio-chi pirotecnici pericolosi (con lapresenza a scuola delle forze del-l’ordine e relativa lezione prati-ca); prevenzione dei rischi lega-ti alla scorretta alimentazione e

all’obesità ( progetto IDEFICSper stimolare il consumo di frut-ta, verdura e acqua, sollecitareun’ attenta igiene del sonno,scongiurare la teledipendenza ela scarsa attività motoria). Si èconcluso anche il Progetto Inte-grazione offerto ai bambini chedi pomeriggio avevano voglia dirientrare nelle aule per soddisfa-re la curiosità verso attività al-ternative. L’appuntamento con le attivitàsportive e scolastiche è, dunque,rinnovato per il prossimo annoscolastico.

SPORTDAYS Grande successo per la manifestazione sportiva che si è svolta al Campo Coni

Premiati gli studenti di via RomaAnche alla redazione diAtripaldanewsè stata consegnata una targa per il lavoro diinformazione

Consorzio e che ha evidenziato u-na generale insoddisfazione perquanto riguarda la frammentarietàdegli interventi riabilitativi, l’ina-deguatezza dei servizi assistenzia-

li di base e l’insufficienza dellestrutture a carattere socio – riabili-tativo – conclude l’assessore – perquesto motivo cercheremo di po-tenziare l’integrazione e l’affianca-

mento alla famiglia con l’assisten-za domiciliare, il trasporto con mez-zi autorizzati e iniziative di anima-zione e di socializzazione». Non resta quindi che attendere l’i-

nizio dei lavori e augurarsi che laditta incaricata possa rispettare inpieno i tempi necessari per la rea-lizzazione degli interventi proget-tati.

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Una storia che si ripete ormai datroppo tempo. La provincia di Avel-lino “pallonara” si appresta a viverel’ennesima estate di tribolazioni, po-lemiche e di proteste. Dopo l’enne-sima retrocessione in serie C (quel-la che oggi si chiama Lega Pro) è tor-nato d’attualità il tormentone sul fu-turo della squadra biancoverde e sul-la sua iscrizione al prossimo cam-pionato. Il patron biancoverde Pu-gliese, infatti, ha dichiarato di nonvoler iscrivere il sodalizio bianco-verde al prossimo campionato e di

essere pronto a cedere il titolo a qual-che altro imprenditore irpino. Ma,per il momento, nessuno si è fatto a-vanti, a parte i tifosi. Erano circa ot-tocento quelli che hanno deciso dimanifestare sotto palazzo Caraccio-lo, sede istituzionale della Provinciadi Avellino, per chiedere risposteconcrete e, soprattutto, un impegnoper salvare la squadra dal fallimen-to, alle soglie del centenario (l’Us A-vellino, infatti, è stato fondato nel1912). Ma nemmeno la manifesta-zione di giovedì sembra aver sortitogli effetti che tutti speravano o, al-meno di auguravano: sul futuro del-l’Avellino restano nubi dense. Intan-to, le altre squadre già comincianoad organizzarsi, guardando al mer-cato e al prossimo assetto. L’Avelli-no, invece, resta fermo al palo, men-tre perde i suoi giocatori migliori e,soprattutto, Salvatore Campilongo,l’allenatore che ha sfiorato il mira-colo nel corso dell’ultimo campio-nato. Una mezza impresa che gli èvalsa la panchina dell’Empoli, nobi-le decaduta e un’ottima chance peremergere nel calcio che conta. L’Ir-pinia, invece, è alle prese con l’en-nesima estate da incubo.

La Pallavolo Atripalda si prepara a fa-re il salto nello sport professionisticoe lavora al nuovo team per la stagio-ne 2009/2010.Dopo l’acquisizione del titolo di B1 dal-la Pallavolo Avellino, la società sporti-va atripaldese guidata dal presidenteFranco Capaldo si sta organizzandoper raccogliere il testimone.Franco Capaldo, atripaldese di 45 an-ni, da sempre impegnato nel mondodella pallavolo ed in possesso del tes-serino di allenatore sarà il presidentedella nuova società. Allenatore invecesarà il giocatore Mario Marolda. Il plu-ricampione schiacciatore rivestirà in-fatti il doppio ruolo di allenatore e gio-catore. Marolda, ex-capitano della Pal-lavolo Avellino nonché uomo simbo-lo della scorsa promozione della so-cietà avellinese in serie A2, sarà certa-mente un punto di forza nelle file a-tripaldesi. Altra novità riguarderebbe

anche ungradito ri-torno diAntonioGuancia,atripaldesedoc mili-tante dadue anninel cam-pionatonazionaledi B2 nellasquadra

pugliese del Manfredonia. Si lavora anche ai progetti per la ri-strutturazione della palestra maternadi San Giacomo che sarà dotata di spal-ti e parquet. «Da cinque anni - dichiara il presidenteFranco Capaldo - curo il settore giova-nile della Pallavolo Atripalda con loscopo di cercare nuovi talenti locali da

proporre in prima squadra. Quest'an-no, ho affiancato in panchina il duoD'Argenio-Marolda. Per me si realiz-za un sogno perché la B1 ero riuscitosoltanto a sfiorarla. Da parte mia - con-tinua Capaldo - continuerò un lavoroassiduo e costante sul settore giovani-le con l'obiettivo di far indossare la ca-sacca della prima squadra a giovani a-tleti della nostra provincia». Nessun nome per il momento, ma co-me detto una solo certezza: la Palla-volo Atripalda ripartirà da Mario Ma-rolda, schiacciatore e capitano di tan-te battaglie, nel ruolo di allenatore-gio-catore.«Mario (Marolda,ndr) sarà il nostropunto fermo attorno al quale costrui-re una nuova squadra. Il resto sarà de-finito nei prossimi giorni - concludeCapaldo - nei quali sono previsti in-contri con l'amministrazione comu-nale».

Calcio AvellinoSPORT

Il patron Pugliese sembra intenzionato a non iscrivere la squadra al prossimo torneo

La squadra biancoverde, dopo la retrocessione in Lega Pro, rischia di scomparire

Un futuro sempre più incerto

Soddisfatto il presidente Capaldo. Il mister sarà Marolda

Pallavolo, l’ Atripaldagiocherà in serie B1

I tifosi hannoprotestatosotto la sededella Provinciaper chiedereun impegnoconcreto

BASKET

Air, Pancottoe il mercato:si ricomincia

L’Air Avellino ricomincia da Cesare Pan-cotto. Chiusa la parentesi del coach ma-cedone Zare Markovski, accasato in queldi Montegranaro, il sodalizio irpino le-ga a se con un biennale l’ex tecnico del-la Gmac Bologna.Sarà un anno all’insegna della “norma-lizzazione” quella programmata da Pan-cotto e dal presidente Ercolino: da unastagione piena di sorprese e soddisfa-zioni targata Boniciolli a quella appenatrascorsa, chiusa al di sotto delle aspet-tative. Dalla Coppa Italia, all’Eurolega alrischio di retrocedere, che ad un certopunto del campionato non era poi cosìassurdo. Ora si ri-torna ad una sanaregolarità, senzaeccessivi alti e bas-si ma all’insegnadella continuità, lastessa continuitàchiamata Pancot-to. Dopo l’iscrizio-ne alla prossimastagione, la firmadel nuovo headcoach, ora, in ca-sa Scandone sipensa allestimento del nuovo roster ini-ziando dai giocatori ancora sotto con-tratto. Si cerca di tenere in Irpinia Wil-liams ( che ha posto come condizionedel ritorno di Tonino Zorzi) e Slay, desi-derio preciso del tecnico di Porto S.Gior-gio grande fan dell’ala americana, in par-ticolare. Daniele Cinciarini, invece, sem-bra molto vicino ad accasarsi con la suaPesaro, mentre Crosariol, ora di proprietàdel club irpino potrebbe essere cedutoad un'altra squadra (Lottomatica Roma)per rientrare di una parte delle spese a-vute durante la regular season 2008/09. Intanto il toto mercato impazza indi-cando come possibili arrivi molti degliex giocatori allenati da coach Pancottocome Antonutti e Malaventura.

Registrazione Tribunale di Avellino n° 7/08 del 30/10/2008

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