Med. d’ Urgenza - San Carlo · Med. d’ Urgenza Approvazione Dr ... Formazione personale ,...
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Procedura per la gestione del Revisione 1 Pagina 1 di 37
Direzione Sanitaria carrello d’emergenza standard
Coordinamento e
Redazione
Dr.ssa Maria Tedesco P.O. Sicurezza e Procedure
Assistenziali
Verifica Dr.ssa Angela Pia Bellettieri
Dr. Giuseppe Guarini
Dr. Giuseppe Pittella
Dr. Michele Autilio
Dir. Med. SSD Qualità ,Risk
Management, Accreditamento
Dirigente Anestesista
Responsabile gestione G.O.
DEA
Direttore U.O. di
Rianimazione
e Cardioanestesia
Direttore U.O. di Acc. P. S. e
Med. d’ Urgenza
Approvazione Dr. Bruno Mandarino Direttore Sanitario
Gruppo di lavoro Carmelina Lacava
Coordinatore U.O. di
Cardioanestesia
Giuseppe Basilio
Coordinatore U.O. di
Traumatologia
Serafina Robertucci Coordinatore U.O. di
G.O. C.
Graziella Corona
Coordinatore U.O. di
Neurochirurgia
Donato Summa Coordinatore U.O. di
Accettazione P.S. e Med.
d’ Urgenza – P.O. DEA
Antonio Colangelo
Coordinatore U.O. di
Litotrissia/P.O. Dip.Funz.
Nefro/Urologico
Pierangelo Galasso Coordinatore U.O. di
G.O. Ostetr. e Gin.
Rocchina Gerardi
Coordinatore U.O. di
Chirurgia Cardiovascolare
Ing. Pier Paolo Galli Dirigente Servizio di
Ingegneria Clinica
Data di approvazione 22/03/13
Data di emissione
Revisione
1
Data approvazione revisione
17/10/14
La responsabilità dell’eliminazione delle copie obsolete/non approvate della procedura , é dei destinatari di questa
documentazione.
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INDICE
Oggetto, scopo e campo di applicazione pag 3
Riferimenti normativi e documentali, abbreviazioni pag 4
Matrice delle responsabilità pag 5
Diagramma di flusso pag 6
Localizzazione ,struttura e dotazione del carrello d’emergenza pag 7
Defibrillatore pag 8
Formazione personale , modalità di conservazione di farmaci e presidi pag 9
Controlli di operatività del carrello d’emergenza pag 10
Griglia controllo mensile scadenze farmaci e presidi pag 12
Ripiano superiore carrello d’emergenza pag 13
Check list presidi intubazione e gestione vie aeree pag 14
Check list presidi gestione circolo pag 15
Check list farmaci pag 16
Check list Infusioni pag 17
Guida all’utilizzo del defibrillatore pag 18
Procedura per la defibrillazione pag 22
Check control giornaliera pag 23
Allegato 1a, allegato 1b, allegato 1c, allegato 1d, allegato 1e pag 24 -33
Allegato 2 pag 34
Algoritmo rianimazione intraospedaliera pag 36
Algoritmo DAE intraospedaliero pag 37
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PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL CARRELLO D’EMERGENZA STANDARD
OGGETTO: descrizione delle modalità di gestione e manutenzione del carrello per l’emergenza.
SCOPO/ OBIETTIVO:
1. Rendere disponibili e prontamente utilizzabili tutti quei farmaci e presidi che siano ritenuti indispensabili
per affrontare correttamente la situazione di urgenza ed emergenza;
2. Uniformare la dotazione e la disposizione di farmaci e presidi nei carrelli per l’emergenza delle unità
operative e servizi dell’Azienda;
3. Elaborazione di una check list di farmaci , presidi e apparecchiature elettromedicali facenti parte del carrello
per le emergenze;
4. Ridurre il rischio di ritardi associati a malpractice utilizzando le migliori evidenze disponibili per la gestione
e manutenzione del carrello per l’emergenza.
CAMPO DI APPLICAZIONE:
Tutte le Unità Operative e Servizi dell’AOR “San Carlo”.
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Riferimenti normativi e documentali
Autore Titolo Data
ILCOR (International Liason
Committee on Resuscitation)
Linee guida ILCOR 2010
American Heart Association (AHA) Linee guida AHA 2010
Abbreviazioni, Definizioni e Terminologia
ACC Arresto cardio-circolatorio
DAE Defibrillatore automatico esterno
BLS-D Basic Life Support- Early Defibrillation
RCP Rianimazione Cardio-Polmonare
ALS Advanced Life Support
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MATRICE DELLE RESPONSABILITA’
ATTIVITA’/FUNZIONE COORDINATORE INFERMIERE OSS
Controllo funzionamento
defibrillatore
R R
Controllo farmaci e
presidi
R R
Controllo scadenze
farmaci e presidi
R R
Riordino materiale,
farmaci e presidi
C R C
Pulizia delle piastre e del
carrello
C R R
Richiesta farmaci e
presidi
R C
Richiesta in caso di
malfunzionamento del
defibrillatore
R R-C
R= RESPONSABILE C= COINVOLTO
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DIAGRAMMA DI FLUSSO
L’ infermiere presente sul posto, stabilisce il grado dell’emergenza , contatta il medico di guardia e
inizia la RCP se indicata
Il medico di guardia , che valuta secondo algoritmo (rianimazione intraospedaliera pag 41 ), continua a
prestare le cure di primo soccorso BLS-D e se ritenuto necessario, chiama il rianimatore al numero
3693
Soccorso intra-ospedaliero: nel caso di situazione di urgenza/emergenza verificatasi al di fuori
dell’ U.O. , che può coinvolgere un utente non degente, visitatore o lavoratore, le prime cure
verranno prestate dal reparto più vicino secondo i criteri sopra descritti;
Situazione di urgenza/emergenza clinica a carico di un degente, utente
non degente, visitatore, lavoratore
L’infermiere , al termine delle manovre rianimatorie , ripristina il carrello
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LOCALIZZAZIONE ED INDICAZIONE DEL CARRELLO D’EMERGENZA
Il carrello d’emergenza é ubicato in apposito locale ben identificato con apposita segnaletica (bandierina e cartello)
riportante la scritta “Carrello d’emergenza”e una croce bianca in campo verde , secondo quanto previsto dal D.lgs
81/2008 per ciò che attiene ai cartelli indicatori.
STRUTTURA Carrello d’Emergenza :
1. Ripiano superiore (defibrillatore-saturimetro , Pallone Ambu, gel per defibrillazione,guanti non sterili)
2. Vassoio porta defibrillatore (se presente)
3. Cassetti anteriori
4. Tavola per RCP (se presente)
5. Cassetti o vani laterali
6. Asta di sostegno per flebo
7. Vano porta-bombola di O2
DOTAZIONE
N° 1 defibrillatore
N° 1 saturimetro (se portatile, ricordarsi del ricambio batterie)
N° 1 aspiratore medico-chirurgico
N° 1 pallone AMBU auto-espandibile completo di reservoir
N° 1 bombola di O2 da l. 3 con riduttore di pressione e flussometro di erogazione con raccordo standard per O2
N.B. l’allestimento del carrello d’emergenza deve essere standard per tutte le UU.OO. sia per assicurare una
tempestiva identificazione dei farmaci e presidi, sia per sopperire alle difficoltà legate al turn over del personale;
nel Dipartimento d’Emergenza , nel Dipartimento dell’Alta Specialità del Cuore e in alcune UU.OO. ultra-
specialistiche, vi potranno essere delle varianti in senso aggiuntivo di farmaci e presidi in rapporto alla
particolare tipologia e alla fascia d’età di pazienti da assistere.
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DEFIBRILLATORE
1. Il defibrillatore collocato su specifico vano o ripiano del carrello, deve rimanere
costantemente in carica, in area nota, accessibile e facilmente identificabile, sia che si tratti
di defibrillatore convenzionale, sia che si tratti di defibrillatore semi-automatico esterno
(DAE);
2. La verifica della funzionalità del defibrillatore è prevista all’inizio del I° turno, subito dopo
il suo utilizzo, all’occorrenza, come da allegato 1;
3. Il coordinatore infermieristico dell’U.O. è il referente per la gestione dell’apparecchio ed ha
il compito di fornire agli infermieri neoassunti e /o trasferiti da altre UU.OO. o altre
strutture, l’addestramento necessario sul posto di lavoro.
MANUTENZIONE DEL DEFIBRILLATORE
1. Controllo personale del defibrillatore e delle piastre da parte dell’operatore, come da allegato 1;
2. Controllo programmato a cura del Servizio di Ingegneria Clinica.
PRECAUZIONI D’USO DEL DEFIBRILLATORE
1. Allontanare le fonti di ossigeno per il rischio di esplosione
2. Allontanarsi per le comunicazioni radio e telefoniche: sebbene non ci siano evidenze disponibili
sull’interferenza tra i defibrillatori e gli apparecchi radio o i telefoni mobili, non si esclude che
essi possano interferire con il funzionamento dei defibrillatori;
3. Togliere dall’area di defibrillazione (torace del paziente) , i cerotti transdermici alla
nitroglicerina per pericolo di esplosioni e pulire la zona;
4. Togliere dall’area di defibrillazione i cerotti per la somministrazione transdermica di farmaci e
pulire la zona prima di applicare le piastre;
5. In presenza di cute bagnata del paziente, asciugarla per evitare che il liquido conduca la
corrente in superficie , con conseguente riduzione della quantità di energia che arriva al cuore e
insorgenza di lesioni cutanee;
6. L’apparecchio non va utilizzato su pavimento bagnato, al fine di mettere il paziente e l’équipe
in sicurezza.
DOCUMENTAZIONE UTILE
Ogni U.O. deve essere in possesso per tutte le apparecchiature elettromedicali dei:
1. libretti d’uso e manutenzione dell’apparecchiatura che sono parte integrante, con
indicazioni in lingua italiana
INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA
In caso di disfunzione e mal funzionamento del defibrillatore, inoltrare richiesta di riparazione on line
urgente al call center dell’Ing. Clinica .
Allontanare il defibrillatore dal carrello per l’emergenza, apporre cartello di fuori uso sull’apparecchio
e fare riferimento per un eventuale utilizzo, al reparto contiguo, fino al ripristino estemporaneo dello
stesso.
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FORMAZIONE DEL PERSONALE UTILIZZATORE
E’ obbligatorio che tutto il personale sanitario abbia ricevuto una formazione specifica sulla rianimazione cardio-
polmonare, secondo programma di corso interno validato con aggiornamento continuo.
MODALITA’ DI CONSERVAZIONE DI FARMACI E PRESIDI
La conservazione di farmaci e presidi deve avvenire in modo appropriato, osservando queste regole:
1. conservare i farmaci nella loro confezione originale; in questo modo è più difficile scambiare il farmaco, inoltre
è conservato il foglietto illustrativo; sulla confezione è anche segnalata la data di scadenza del prodotto, oltre la
quale il medicinale dovrà essere allontanato per lo smaltimento;
2. conservare i farmaci in luogo lontano da fonti di calore e non esposto direttamente alla luce: molti principi attivi
contenuti nei farmaci possono perdere la loro efficacia se sottoposti a riscaldamento, oppure possono decomporsi
se sottoposti alla luce, in quanto fotosensibili;
3. conservare in luogo asciutto e a temperatura ambiente, in ogni caso inferiore a 25 gradi C°, a meno che non sia
esplicitamente raccomandato sulla confezione altra forma di conservazione;
4. conservare i presidi in ambiente asciutto e al riparo da fonti luminose. Le confezioni devono essere integre e
devono apparire ben visibili il numero del lotto e la data di scadenza.
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CONTROLLI DI OPERATIVITA’ DEL CARRELLO DI EMERGENZA
La responsabilità dei controlli relativamente alla funzionalità del carrello d’emergenza e del contenuto in farmaci,
presidi e dotazioni elettromedicali, è da attribuirsi agli infermieri designati in base all’organizzazione interna
predisposta dal Coordinatore Infermieristico dell’U.O. dove il carrello è ubicato.
I controlli devono essere eseguiti utilizzando :
1. check list riguardante la presenza/assenza dei farmaci e presidi
2. griglia di controllo per la scadenza / integrità di farmaci e presidi
3. check list di operatività delle apparecchiature elettromedicali presenti (allegati 1 e 2)
PERIODICITA’ CONTROLLI DEL CARRELLO D’EMERGENZA
1. Dopo ogni utilizzo
2. All’occorrenza
3. Giornaliero
4. Settimanale
5. Mensile
6. Annuale
Il reintegro dei dispositivi medici deve avvenire subito dopo l’utilizzo e ogni qualvolta alla verifica si
evidenzia materiale di prossima scadenza e/o a confezione non integra.
Il controllo di farmaci, presidi e apparecchiature elettromedicali, così come previsto dalla check list ed allegati
1 e 2 , sulla base della periodicità stabilita,deve essere programmato dal Coordinatore Infermieristico
mensilmente ed eseguito dal personale infermieristico a rotazione.
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CHECK CONTROL
DOPO OGNI UTILIZZO
1. Controllo della check list di operatività sulle dotazioni di farmaci e presidi ;
2. Controllo della check list di operatività delle apparecchiature elettromedicali
(defibrillatore, aspiratore);
3. Reintegro delle scorte previste per ciascuna voce;
4. Apposizione della firma dell’infermiere sull’apposito modulo a seguito di reintegro;
5. Verifica del livello di pressione della bombola di O2 e valutazione della sua sostituzione
(sostituire quando l’indicatore è in riserva).
ALL’OCCORRENZA
OGNI GIORNO
1. Verificare che le apparecchiature poste sotto carica presentino tutte le spie di connessione e di
ricarica accese;
2. Per il defibrillatore eseguire l’ispezione + prova utente ( inizio I° turno ) come da allegato 1.
La stampa del report deve essere firmata dall’infermiere e conservata insieme all’allegato 1:
la suddetta documentazione sarà archiviata per 1 anno in un raccoglitore con funzione di
registro ;
3. Verificare l’aspiratore ed eseguire il test di funzionamento (allegato 2 )
4. Verificare la pressione della bombola di O2 e richiedere la sostituzione quando l’indicatore è
in riserva;
5. Firma di verifica sull’apposito modulo.
Se si verifica qualche malfunzionamento, segnalare la non operatività al Coordinatore.
In assenza del Coordinatore, attivare la procedura di richiesta per l’intervento tecnico.
OGNI SETTIMANA
1. Controllo presenza/assenza di farmaci e presidi come da check list;
2. Firma di verifica sull’apposito modulo.
OGNI MESE
1. Verifica della scadenza/integrità di farmaci e presidi come da griglia di controllo;
2. Firma di verifica sull’apposito modulo.
OGNI ANNO
1. Il Coordinatore verifica durante l’anno l’esecuzione puntuale degli interventi
programmati di manutenzione delle apparecchiature elettromedicali (compreso il
defibrillatore) da parte del Servizio di Ing. Clinica ed archivia a fine anno l’elenco
degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria eseguiti (inviato dal Servizio
di Ing. Clinica);
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GRIGLIA CONTROLLO MENSILE SCADENZE / INTEGRITA’ FARMACI E PRESIDI
U.O._________________________________________
Data________/__________/___________/ controllo effettuato da___________________________________
Firma_______________________________________
Farmaci e presidi scaduti (specificare)
1. ______________________________
2. ______________________________
3. ______________________________
4. ______________________________
In caso di farmaco e/o presidio scaduto ,allontanarlo dal
carrello e reintegrarlo immediatamente.
Farmaci e presidi reintegrati (specificare)
1. __________________________________
2. __________________________________
3. __________________________________
4. __________________________________
Farmaci e/o presidi non integri (specificare)
1 .______________________________
2. ______________________________
3._______________________________
In caso di farmaco e/o presidio non integro,allontanarlo dal
carrello e reintegrarlo immediatamente.
Farmaci e/o presidi non integri integrati (specificare)
1.____________________________________
2.____________________________________
3.____________________________________
E’ opportuno effettuare il controllo delle scadenze/integrità di farmaci e presidi 2-3 giorni prima della fine del mese in corso.
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RIPIANO SUPERIORE DEL CARRELLO D’EMERGENZA:
Defibrillatore + saturimetro
Pallone Ambu + reservoir
Gel per defibrillazione
Guanti non sterili M-L (1 pacco per misura)
N.B. : è opportuno apporre l’elenco dettagliato di farmaci e presidi sulla parte anteriore e laterale
del carrello d’emergenza in apposito porta - etichette adesivo
* Solo per le uu.oo. di area critica e per le sale operatorie
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Direzione Sanitaria carrello d’emergenza standard CHECK LIST CARRELLO D’EMERGENZA (CONTROLLO SETTIMANALE)
U.O.____________________________ PRESIDI INTUBAZIONE E GESTIONE VIE AEREE
MATERIALE QUANTITA’ Data Data Data Data Data
Pallone va e vieni 1
Prolunga per O2 1
Cannula Guedel 1 per misura
Maschere facciali O2
trasparenti monouso con
bordino colorato x ventil.
1 per colore
Maschere per O2 alti flussi
(Venturi) 100% x
ossigenoterapia
2
Maschere per O2 con pallone
di riserva
2
Laringoscopio + Lame
Batterie scorta
1
2
Gel lubrificante 1
Garze non sterili 1 confezione
Cerotto per fissare
1
Siringa 20cc 5
Pinza di Magill 1
Tracheo quick * 1
Mandrino per armare il tubo 1
Tubi endotracheali 1 per ogni
misura
Aspiratore con raccordi 1
Sondini per aspirazione 3 per misura
Paradenti standard 1
Presidi per intubazione
difficile *
FIRMA
* Solo per le uu.oo. di area critica e per le sale operatorie Spuntare la casella appropriata e firmare per esteso a seguito di avvenuta verifica
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Direzione Sanitaria carrello d’emergenza standard CHECK LIST CARRELLO D’EMERGENZA (CONTROLLO SETTIMANALE)
U.O.____________________________ PRESIDI GESTIONE CIRCOLO
MATERIALE QUANTITA’ Data Data Data Data Data
Cateteri CVC 1
Aghi cannula 16-18-20-22 G
Laccio emostatico
3 per misura
2
Disinfettante antisettico
Disinfettante cutaneo
1 flacone
1 flacone
Cerotti di fissaggio
accesso perif./centrale
3 + 3
Rubinetti a 3 vie +
relativa prolunga
5
Siringhe EGA 5
Siringhe 2.5 -5 cc
10 - 20 cc
5 per misura
5 per misura
Deflussori a basso assorbimento per
nitroglicerina
1
Elettrodi
Placche pregellate
1 confezione
1 confezione
Sfigmomanometro
Fonendoscopio
1
1
Telini sterili 3
Spremi-sacca * 1
Cestello portaflebo 1
Box taglienti
1
Rasoio per tricotomia
Bisturi
2
2
Filo sutura seta
Portaghi
3
1
Deflussori con macrogocciolatore
Deflussori con microgocciolatore
5
5
Guanti sterili
6. 5 -7-7.5 - 8
2 paia per
misura
Garzine sterili 20
Pinza anatomica
Forbici
1
1
FIRMA
* Solo per le uu.oo. di area critica e per le sale operatorie
Spuntare la casella appropriata e firmare per esteso a seguito di avvenuta verifica
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CHECK LIST CARRELLO D’EMERGENZA (CONTROLLO SETTIMANALE)
U.O. _____________________________ FARMACI ( in ordine alfabetico )
NOME COMMERCIALE PRINCIPIO ATTIVO N°. Data Data Data Data Data
Adrenalina 1 mg fl Adrenalina 2 conf
Anexate/Flumazenil 0.5 mg fl Flumazenil 1 conf
Atropina solfato 0. 5 mg fl Atropina solfato 2conf
Bentelan 1.5 mg fl Betametasone 1 conf
Bentelan 4 mg fl Betametasone 1conf
Broncovaleas spray Salbutamolo 1 conf
Calcio Cloruro 1g /10 ml fiala Calcio Cloruro 1 conf
Catapresan 150 microgrammi / ml fl Clonidina cloridrato 1 conf
Cordarone/Amiodarone 150 mg fiala Amiodarone 1 conf
Diprivan/Propofol 1% Propofol 2 flac
Flebocortid 1 g
Solu Medrol 1 g fiala
Idrortisone succinato s.
Metilprednisolone
2 conf
2 conf
Ipnovel/Talentum/Midazolam 5 mg fl Midazolam 1 conf
Lanoxin 0.5mg/2 ml fl Digossina 1 conf
Lidocaina cloridrato flacone
Lidocaina cloridrato fl
Lidocaina cloridrato spray
Lidocaina 1 flac.
1 fl
1
Miozac 250 mg flacone Dobutamina 1 flac.
Narcan /Naloxone cloridrato 0.4 mg fl Naloxone 1 conf
Nimbex 2 (in frigo) fiala Cisatracuro besilato 1conf
Noradrenalina tartrato 2 mg fiala Noradrenalina tartrato 1 conf
Revivan/Dopamina 200 mg fiala Dopamina cloridrato 1 conf
Sodio bicarbonato 1mEq/ ml fiala Sodio bicarbonato10 ml 1 conf
Sodio Cloruro 0,9 fiala Sodio Cloruro 0, 9% 1 conf
Tefamin 240 mg fiala Aminofillina 1 conf
Trimeton 4 mg fiala Clorfenamina maleato 1 conf
Urbason 20 mg fiala Metilprednisolone 1 conf
Venitrin 5 mg fiala Nitroglicerina 1 conf
Ventolin 0.5 mg fiala Salbutamolo 1 conf
Zofran 4 mg * Ondansetrone 1
conf.
FIRMA
*Solo per le uu.oo. di area critica e per le sale operatorie
Spuntare la casella appropriata e firmare per esteso a seguito di avvenuta verifica
Da tenere in reparto:
Calcio Gluconato 1 g/ 10 ml fiala 1 conf. - Carvasin 5 mg compresse 1 conf. -Diazepam 10 mg fiala 1 conf. -
Normoparin fiala (frigo) 1 conf. - Solfato di protamina 1 conf. - Glucosio 33% fiala 1 conf. -
Isoptin 5 mg / 2 ml fl fiala 1 conf. - Lasix /Furosem 20 mg fl 1conf. - Lasix 250 mg fl 1 conf. * Plasil 10 mg fiala 1 conf.
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CHECK LIST CARRELLO D’EMERGENZA (CONTROLLO SETTIMANALE)
U.O. _________________________ INFUSIONI
MATERIALE QUANTITA’ DATA
Soluzione Fisiologica 100 cc
2
Soluzione Fisiologica 500 cc
1
Glucosio 5% 250 cc 2
Ringer Acetato
1
Mannitolo 18% 500 cc 1
Sodio Bicarbonato 8,4% 500 cc 1
Soluzione colloidale
(Voluven, Emagel etc)
Gelofusine *
2
1
FIRMA
* Solo per le uu.oo. di area critica e per le sale operatorie
Spuntare la casella appropriata e firmare per esteso a seguito di avvenuta verifica
Da tenere in reparto:
Cateteri vescicali 14-16-18 - Sacca per urine - Sondino naso-gastrico - Schizzettone Cono lungo - Schizzettone
Luer-look
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Guida all’utilizzo dei defibrillatori cardiaci
I defibrillatori cardiaci sono progettati per il trattamento di alcuni tipi di disfunzioni cardiache, quali la
fibrillazione ventricolare e altre aritmie, erogando un impulso elettrico al paziente.
L’erogazione di questo impulso costituisce un potenziale pericolo per il paziente, per l’operatore e per il
restante personale presente nelle vicinanze.
Possono restare danneggiate altre apparecchiature collegate al paziente o possono risultare gravi
malfunzionamenti delle stesse.
L’uso sicuro di un defibrillatore cardiaco dipende principalmente dai seguenti fattori:
sicurezza dell’apparecchio,
sicurezza nell’impianto elettrico,
corretto utilizzo che a sua volta dipende da:
o disponibilità e facile comprensione della documentazione annessa,
o conoscenza da parte dell’operatore delle caratteristiche di sicurezza dell’apparecchio,
o programma di efficiente manutenzione.
Elettrodi del defibrillatore Allo scopo di ottenere opportune basse densità di corrente, l’area minima di ciascuno degli elettrodi
raccomandata dalle Norme CEI 62-13 è:
a) 50 cm2 per uso esterno per adulti;
b) 15 cm2 per uso esterno pediatrico;
Elettrodi piccoli, ad esempio per uso pediatrico, dovrebbero essere utilizzati con energie più basse.
Modifica degli accessori La sicurezza del defibrillatore può risultare compromessa se vengono usati accessori diversi da quelli
raccomandati dal costruttore. Si devono consultare le istruzioni del costruttore e il servizio di ingegneria
clinica prima di intraprendere qualsiasi modifica.
Se si effettua una sostituzione o si sceglie un accessorio addizionale, il defibrillatore deve essere modificato
e può risultare necessario rifare delle prove per confermare che le norme di sicurezza applicabili sono
rispettate.
Pericoli di elettrocuzione Ci possono essere pericoli di elettrocuzione per il PERSONALE
aventi origine dagli elettrodi per la defibrillazione verso l’operatore a causa per esempio di presenza
di pasta elettroconduttrice sulle mani dell’operatore;
dovuti a un contatto con il paziente mentre si effettua la defibrillazione;
dovuti a un contatto con altra apparecchiatura, compreso il telaio del letto e i conduttori di segnale
elettrocardiografico.
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Ustioni
Si può verificare occasionalmente un’ustione sul PAZIENTE sul punto di applicazione degli elettrodi come
conseguenza di un’eccessiva densità di corrente.
Questo può essere dovuto a:
sostanze conduttive, per esempio:
o quantità insufficiente di pasta elettroconduttrice applicata tra gli elettrodi e il paziente,
o quantità eccessiva di pasta elettroconduttrice applicata sul torace del paziente tra gli elettrodi,
che può dar luogo a corti circuiti o ad archi tra gli elettrodi stessi; traspirazione o eccessiva
umidità sul petto possono produrre lo stesso effetto,
o uso di una pasta con bassa conduttività fra gli elettrodi del defibrillatore e il paziente (per es.
gelatine lubrificanti, o gel costituito essenzialmente da glicerolo o di tipo per ultrasuoni),
o essiccamento della pasta elettroconduttrice interposta tra gli elettrodi del defibrillatore e il
paziente (ad esempio quando si fanno ripetute defibrillazioni per un lungo periodo di tempo
oppure quando i contenitori del gel sono stati immagazzinati in modo non corretto);
area di contatto sul paziente troppo piccola dovuta a un’area degli elettrodi del defibrillatore troppo
piccola oppure ad un contatto non completo dell’intera area tra gli elettrodi del defibrillatore e il
paziente;
una pressione insufficiente, o applicata irregolarmente, tra gli elettrodi del defibrillatore e il paziente;
percorsi alternativi di corrente, ad esempio attraverso gli elettrodi di monitoraggio o altri apparecchi
connessi, o contatti del paziente con parti conduttrici del letto.
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Incendi Scintille generate nell’erogazione dell’energia possono provocare un incendio se sono presenti sostanze
infiammabili o se il defibrillatore viene usato in un’atmosfera arricchita di ossigeno. Tali scintille possono
essere dovute a:
contatto difettoso tra il paziente e gli elettrodi del defibrillatore,
un corto circuito tra gli elettrodi del defibrillatore,
una scarica anticipata del defibrillatore prima che ci sia stato un contatto adeguato con la pelle del
paziente.
Mancato funzionamento del defibrillatore Il paziente può non essere defibrillato perché non viene erogata una sufficiente energia di corrente nel cuore
del paziente. Questo può essere dovuto a:
eccessiva resistenza di contatto tra gli elettrodi del defibrillatore e il paziente a causa di quantità
insufficiente di pasta elettroconduttrice applicata tra gli elettrodi e il paziente, uso di sostanza con
bassa conduttività (ad esempio gelatine lubrificanti, o gel costituito essenzialmente da glicerolo o di
tipo per ultrasuoni), essiccamento della pasta elettroconduttrice, area di contatto troppo limitata o
pressione insufficiente, o applicata irregolarmente agli elettrodi del defibrillatore;
la densità di corrente troppo bassa nel cuore del paziente dovuta a:
o non corretta collocazione degli elettrodi del defibrillatore,
o percorsi alternativi della corrente attraverso per es. gli elettrodi di monitoraggio o altri
dispositivi connessi,
o contatto tra il paziente e le parti conduttrici del letto del paziente,
o quantità eccessiva di pasta elettroconduttrice (gel) applicata sul petto cortocircuitando così
gli elettrodi;
uso di una energia troppo bassa;
uso di una energia troppo alta con conseguente danno al miocardio;
malfunzionamento dell’apparecchio.
Nota
Anche se l’energia erogata al cuore è corretta, può non avvenire la defibrillazione a causa dello stato
fisiologico del paziente insoddisfacente, ad esempio ossigenazione insufficiente, stato metabolico ecc.
Nota
Le indicazioni presenti nella “guida all’utilizzo dei defibrillatori cardiaci” sono generiche, per istruzioni
specifiche, fare riferimento al manuale d’uso del defibrillatore in dotazione.
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Documentazione annessa I defibrillatori devono essere accompagnati da un’appropriata documentazione che deve essere considerata
come parte integrante dell’apparecchio.
Normalmente la documentazione annessa ai defibrillatori è composta di due parti, le istruzioni d’uso e la
descrizione tecnica.
La descrizione tecnica è intesa per essere usata dal servizio di ingegneria clinica.
Le istruzioni d’uso devono essere in lingua italiana e devono contenere tutte le informazioni necessarie per
far funzionare correttamente il defibrillatore.
Per i defibrillatori provvisti di batterie devono essere fornite informazioni relative alla batteria: tipo, uso
corretto, ricarica corretta, identificazione di termine di vita utile, e avvertimenti contro l’uso abusivo, se ci
sono.
Colori delle lampade spia
Colori e significati delle lampade spia secondo CEI 62-13
Colore Significato
Rosso Allarme indicante pericolo, si richiede un’azione urgente
Giallo Si richiede prudenza o attenzione
Verde Pronto per l’uso
Grado di protezione dell’apparecchio elettromedicale Solo apparecchi elettromedicali protetti contro la scarica di un defibrillatore possono essere collegati al
paziente durante una defibrillazione. Ciò si applica anche nel caso di apparecchi con alimentazione interna,
ad es. se usano una batteria come sorgente interna.
Apparecchi non adeguatamente contrassegnati Se il grado di protezione non è stampigliato sull’apparecchio o definito nelle istruzioni d’uso, tale
apparecchio deve essere controllato dal servizio di ingegneria clinica per accertare se esso è adatto all’uso.
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PROCEDURA PER LA DEFIBRILLAZIONE
Procedura per la defibrillazione esterna (rianimazione) (riprendere dal manuale d’uso del DAE)
per definire l’energia erogata da utilizzare, devono essere considerati il peso e le condizioni del
paziente;
per ragioni di sicurezza, la carica del defibrillatore deve essere effettuata immediatamente prima
della scarica per uso clinico;
gli elettrodi del defibrillatore devono essere posizionati sul petto con le braccia il più possibile estese.
Quando si applica un elettrodo sul dorso, la superficie sotto l’elettrodo deve essere ferma e liscia per
assicurare la necessaria contropressione contro l’elettrodo;
prima che l’operatore proceda alla scarica dell’impulso, si deve fare una rapida verifica per essere
certi che:
o le impugnature degli elettrodi del defibrillatore siano libere da pasta elettroconduttrice (pasta
o gel),
o tutte le dita attorno all’impugnatura degli elettrodi del defibrillatore siano fermamente chiuse,
o non ci sia contatto conduttivo dell’operatore o del personale presente con il paziente trattato o
l’apparecchio,
o si eserciti una forte pressione sugli elettrodi del defibrillatore applicati al petto;
dopo aver dato un chiaro avvertimento, l’operatore avvia la scarica dell’impulso;
dopo che è stato erogato l’impulso, gli elettrodi del defibrillatore devono essere immediatamente
allontanati; possono infatti disturbare la registrazione del monitor di segnale elettrocardiografico.
Questo non si applica quando il monitoraggio ha luogo attraverso gli elettrodi del defibrillatore;
ad ogni ripetizione di defibrillazione, anche se è richiesta rapidità, è necessario verificare che la pasta
conduttrice copra gli elettrodi del defibrillatore e che questa sia ben distribuita sul petto;
dopo ogni applicazione del defibrillatore, questo deve essere immediatamente preparato per la
successiva applicazione e gli apparecchi vicini devono essere verificati per accertare il corretto
funzionamento.
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CHECK CONTROL GIORNALIERA APPARECCHIATURE
VERIFICA DEFIBRILLATORE
(inizio I° turno) come da allegato 1a, 1b, 1c,1d,1e
VERIFICA ASPIRATORE PORTATILE
1 volta al giorno come da allegato 2
VERIFICA CARICA BOMBOLA O2
1 volta al giorno come da allegato 2
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Allegato 1a DEFIBRILLATORE MEDTRONIC LIFEPACK 12 Unità Operativa: ___________________________ Questa è una lista di controllo suggerita per l’ispezione e la prova dell’apparecchio all’ inizio del I° turno, dopo l’uso e all’occorrenza.
Spuntare la casella appropriata Ok = esito positivo, No = esito negativo; Note ____________________________________________________
OPERAZIONE data data data data data data data data data data
data
data
data
data
data
data
ok no
ok no ok
no
ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no
1 Ispezione visiva
2 Verificare la presenza di sostanze estranee sull’involucro
3 Verificare il cavo di terapia, le piastre standard rigide e gli accessori
4 Verificare assenza di danni o perdite dalle batterie
5 Verificare lo stato di carica delle due batterie installate
6 Verificare lo stato di carica delle due batterie di riserva
7 Verificare le spie dell’adattatore di alimentazione opzionale CA (posto nella parte inferiore
8 Con la batteria installata, scollegare apparecchio da rete elettrica, attendere almeno 2 secondi, premere ACCESO e verificare quanto segue:
8.1 Verificare messaggi di prova automatici (autotest)
8.2 Verificare le spie luminose
8.3 Verificare la batteria
8.4 Verificare l’indicatore di “Servizio”
9 Eseguire prova utente (premere OPZIONI e selezionare prova utente)
10 Verificare la stampante ECG
FIRMA
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AZIONI CORRETTIVE SUGGERITE (in caso di esito negativo)
DEFIBRILLATORE MEDTRONIC LIFEPACK 12
AZIONI CORRETTIVE SUGGERITE (in caso di esito negativo)
1. Verificare l’integrità dello strumento, nel caso di rotture meccaniche o all’isolamento visibili contattare il
call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
2. In caso sostanze estranee sull’involucro, pulire l'apparecchio utilizzando un panno umido dopo aver
estratto le batterie e scollegato il cavo di alimentazione elettrica.
3. Nel caso di rotture visibili contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
4. In caso di danni o perdite, scartare la batteria e contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
5. Nel caso di batteria scarica, sostituire con la batteria di riserva carica.
6. Nel caso in cui anche la batteria di riserva è scarica,procurarsi batteria carica.
7. Nel caso di spie accese, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
8. 1 Se i messaggi di prova automatica sono assenti, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
8.2 Se è assente l’illuminazione temporanea di ciascuna spia e di tutti i segmenti dello schermo LCD, contattare
il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
8.3 Nel caso di messaggio di BATTERIA BASSA o SOSTITUIRE BATTERIA, sostituire immediatamente la
batteria.
8.4 Nel caso di indicatore di “Servizio” illuminato (posizionato sul dispositivo, accanto lo schermo e sotto la
spia “Carica batt”), contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
9. Se la prova utente non viene superata, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
10. Aggiungere carta se occorre. Nel caso di malfunzionamento della stampante, contattare il call-center
dell’U.O. di Ing. Clinica.
AVVERTENZE: mantenere le batterie installate e di riserva ad un livello di carica prossimo al 100%
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Allegato 1b DEFIBRILLATORE ZOLL M SERIES Unità Operativa____________________________________
Questa è una lista di controllo suggerita per l’ispezione e la prova dell’apparecchio all’ inizio del I° turno, dopo l’uso e all’occorrenza.
OPERAZIONE
data data data data data data data data data data data data data data data data
ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no
1 Ispezione visiva
2 Verifica della presenza di sostanze estranee sull’involucro
3 Verificare le piastre
4
Verificare la presenza e l’integrità dei cavi (cavo elettrodo ECG e connettore, cavi piastre defibrillatore, cavo multifunzione e connettore, accessori)
5 Verificare lo stato di carica della batteria installata
6 Verificare lo stato di carica della batteria di riserva
7 Verificare l’accensione
8
Eseguire la prova utente (collegare il cavo multifunzione a connettore per test; con il livello energia DEFIB a 30 joule, premere SHOCK.
9 Verificare il registratore
FIRMA
Spuntare la casella appropriata. Ok = esito positivo, No = esito negativo ; Note _______________________________________________________
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AZIONI CORRETTIVE SUGGERITE (in caso di esito negativo)
DEFIBRILLATORE ZOLL M SERIES
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Pag di
1. Verificare l’integrità dello strumento, nel caso di rotture meccaniche o all’isolamento visibili
contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica
2. In caso sostanze estranee sull’involucro, pulire l'apparecchio utilizzando un panno umido dopo aver
estratto le batterie e scollegato il cavo di alimentazione elettrica.
3. Nel caso di piastre corrose o danneggiate, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
4. Nel caso di guasti, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
5. Nel caso sul display appare il messaggio BATTERIA SCARICA e l’apparecchio emette 2 “bip” ad
intervalli di 1 minuto, la batteria va sostituita e ricaricata.
6. Nel caso di dubbio, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
7. Nel caso in cui, avendo selezionato l’apparecchio su ON, non ci sono 4 bip udibili, contattare il call-
center dell’U.O. di Ing. Clinica.
8. Se non appare TEST OK sul registratore, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
9. Verificare che premendo REGISTRATORE, il registratore si avvia e che premendo di nuovo il
registratore si ferma. In caso contrario contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica. Controllare
inoltre lo stampato del registratore ed in caso di dubbio, contattare il call-center dell’U.O. di Ing.
Clinica.
AVVERTENZE: mantenere le batterie installate e di riserva ad un livello di carica prossimo al 100%
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Allegato 1c DEFIBRILLATORE MEDTRONIC LIFEPACK 20 Unità Operativa_________________________
Questa è una lista di controllo suggerita per l’ispezione e la prova dell’apparecchio all’ inizio del I° turno, dopo l’uso e all’occorrenza.
OPERAZIONE
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no
1 Ispezione visiva
2 Verifica della presenza di sostanze estranee sull’involucro
3 Verificare il cavo di terapia, le piastre multiuso (ove presenti), il cavo di alimentazione e gli accessori
4 Verificare sorgente di alimentazione
5 Scollegare il dispositivo dall’alimentazione CA (corrente alternata), premere ACCESO e verificare quanto segue:
5.1 Verificare i messaggi di prova automatici (autotest)
5.2 Verificare le spie luminose
5.3 Verificare la batteria
5.4 Verifica dell’indicatore di “Servizio”
5.5 Eseguire prova utente (premere OPZIONI e selezionare PROVA UTENTE)
6 Verifica la stampante ECG
FIRMA
Spuntare la casella appropriata; Ok = esito positivo, No = esito negativo; Note ______________________________________________
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AZIONI CORRETTIVE SUGGERITE (in caso di esito negativo)
DEFIBRILLATORE MEDTRONIC LIFEPACK 20
1. Verificare l’integrità dello strumento, nel caso di rotture meccaniche o all’isolamento visibili
contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
2. In caso sostanze estranee sull’involucro, pulire l'apparecchio utilizzando un panno umido dopo
aver estratto le batterie e scollegato il cavo di alimentazione elettrica.
3. Nel caso di rotture visibili, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
4. Nel caso di connettore di alimentazione CA inserito nell’unità e nella sorgente di alimentazione CA
e il LED è acceso, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
5.1. Se i messaggi di prova automatica sono assenti, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
5.2 Se è assente l’illuminazione temporanea di ciascuna spia e di tutti i segmenti dello schermo LCD,
contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
5.3 Nel caso di messaggio di BATTERIA SCARICA/COLLEGARE ALL’ALIMENTAZIONE CA,
collegare all’alimentazione CA.
5.4 Nel caso di messaggio INDICATORE DI SERVIZIO (posizionato sul dispositivo sotto lo
schermo), contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
5.5 Se la prova utente non viene superata, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
6. Aggiungere carta se occorre. Nel caso di malfunzionamento della stampante, contattare il call-center
dell’U.O. di Ing. Clinica.
AVVERTENZE: mantenere le batterie ad un livello di carica prossimo al 100%.
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Allegato 1d DEFIBRILLATORE SCHILLER DEFIGARD 5000 Unità Operativa: _________________________________
Questa è una lista di controllo suggerita per l’ispezione e la prova dell’apparecchio all’ inizio del I° turno, dopo l’uso e all’occorrenza.
OPERAZIONE
data data data data data data data data data data data data data data data data
ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no
1 Ispezione visiva
2 Verifica della presenza di sostanze estranee sull’involucro
3 Verificare il cavo paziente e la presa di collegamento
4 Verificare l’integrità e la completezza degli accessori
5 Verificare gli elettrodi (data di scadenza e compatibilità)
6 Verificare il messaggio di prova automatico all’accensione (autotest)
7 Verificare lo stato della batteria
8
Effettuare il test del defibrillatore (collegare le piastre e metterle nei relativi supporti, impostare l’energia su 90 joule, tenere strette le piastre e attivare la scarica sull’apparecchio
FIRMA
Spuntare la casella appropriata ; Ok = esito positivo, No = esito negativo; Note __________________________________________________
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AZIONI CORRETTIVE SUGGERITE (in caso di esito negativo)
DEFIBRILLATORE SCHILLER DEFIGARD 5000
1.Verificare l’integrità dello strumento, nel caso di rotture meccaniche o all’isolamento visibili contattare il call-
center dell’U.O. di Ing. Clinica
2.Pulire l'apparecchio utilizzando un panno umido dopo aver estratto la batteria.
3. Nel caso di rotture visive sostituire con nuovi. Sostituire anche se non scaduti.
4. Nel caso di guasti o di incompletezza contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
5. Nel caso di elettrodi scaduti e non adatti contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica
6. Nel caso l’apparecchio rileva un errore durante l’autotest, contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica
7. Nel test di carica della batteria bisogna collegare l’apparecchio alla rete e verificare se il LED rete si accende
ed il LED batteria lampeggia. Nel caso di dubbio contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
8. Nel caso in cui nel messaggio della stampante non compare “data test defibrillatore OK”, contattare il call-
center dell’U.O. di Ing. Clinica.
AVVERTENZE: mantenere le batterie ad un livello di carica prossimo al 100%.
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Allegato 1e DEFIBRILLATORE ESAOTE BIOMEDICA MDF Unità Operativa_________________________
Questa è una lista di controllo suggerita per l’ispezione e la prova dell’apparecchio al I° turno, dopo l’uso e all’occorrenza.
OPERAZIONE data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
data
ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no
1 Ispezione visiva
2 Verifica della presenza di sostanze estranee sull’involucro
3 Verificare il cavo paziente e la presa di collegamento
4 Verificare l’integrità e la completezza degli accessori
5 Verificare il messaggio di prova automatico all’accensione (autotest)
6
Effettuare una scarica di prova (collegare le piastre e metterle nelle relative vaschette di alloggiamento, impostare l’energia su 360 joule (nel caso di elettrodi interni su 50 joule), avviare il processo di immagazzinamento dell’energia, aspettare la conclusione di tale processo (è concluso quando viene emesso un segnale acustico e compare sul monitor la scritta “Defi carico”, attivare la scarica sull’apparecchio entro 30 s dal completamento del processo di carica).
7 Verifica la stampante ECG
FIRMA
Spuntare la casella appropriata Ok = esito positivo, No = esito negativo; Note _________________________________
Procedura per la gestione del Revisione 1 Pagina 33 di 37
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AZIONI CORRETTIVE SUGGERITE (in caso di esito negativo)
DEFIBRILLATORE ESAOTE BIOMEDICA MDF
1.Verificare l’integrità dello strumento, nel caso di rotture meccaniche o all’isolamento visibili contattare il
call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
2.In caso di sostanze estranee, pulire l'apparecchio utilizzando un panno umido dopo aver estratto la
batteria.
3.Nel caso di rotture visive sostituire con nuovi. Sostituire anche se non scaduti.
4.Nel caso di guasti o di incompletezza contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica.
5.Nel caso l’apparecchio rileva un errore durante l’autotest, contattare il call-center dell’U.O. di Ing.
Clinica
6.Nel caso in cui sul display in corrispondenza della voce “Energia scaricata” compare uno “0” (circuito di
scarica interrotto), contattare il call-center dell’U.O. di Ing. Clinica. Nel caso in cui sul display compare
“Energia alta” o “Energia bassa” (processo di immagazzinamento difettoso), contattare il call-center
dell’U.O. di Ing. Clinica.
7. Aggiungere carta se occorre. Nel caso di malfunzionamento della stampante, contattare il call-center
dell’U.O. di Ing. Clinica.
AVVERTENZE: mantenere le batterie ad un livello di carica prossimo al 100%.
Procedura per la gestione del Revisione 1 Pagina 34 di 37
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Allegato 2 CHECK-UP E VERIFICA ASPIRATORE PORTATILE E BOMBOLA O2
Questa è una lista di controllo suggerita per l’ispezione e la prova dell’apparecchio ogni giorno, dopo l’uso, all’occorrenza. Unità Operativa: _______________________________
OPERAZIONE
data data data data data data data data data data data data data data data data
ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no ok no
1 Controllare pulizia aspiratore
2 Controllare rotture del cavo di
alimentazione dell’aspiratore se presente
3 Controllare rotture nell’aspiratore
4 Controllare che l’aspiratore si accenda
5 Controllare che il tubo di aspirazione
sia connesso
6 Controllare che , a seguito di occlusione
del tubo di aspirazione, si produca una
pressione di circa 300 mmHg , ove
presente manometro. Laddove assente ,
fare manovra di occlusione e
d’aspirazione.
7 VERIFICA BOMBOLA O2
FIRMA
Spuntare la casella appropriata Ok = esito positivo, No = esito negativo, Note ________________________________________________________
Procedura per la gestione del Revisione 1 Pagina 35 di 37
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AZIONI CORRETTIVE SUGGERITE (in caso di esito negativo)
ASPIRATORE PORTATILE E BOMBOLA O2
1. Pulizia interna ed esterna dei contenitori, pulizia dei coperchi e guarnizioni dell’aspiratore
2. Nel caso di rotture del cavo di alimentazione dell’aspiratore, contattare il call center dell’Ing.
Clinica
3. Nel caso di rotture dell’aspiratore, contattare il call center dell’Ing. Clinica
4. Nel caso di non accensione dell’aspiratore, contattare il call center dell’Ing. Clinica
5. Nel caso di problemi relativi alla connessione dell’aspiratore, contattare il call center dell’Ing.
Clinica
6. Nel caso ci siano perdite di potenza dell’aspiratore, contattare il call center dell’Ing. Clinica
7. Quando l’indicatore della bombola di O2 è in riserva, chiedere la sostituzione .
Procedura per la gestione del Revisione 1 Pagina 36 di 37
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RIANIMAZIONE INTRAOSPEDALIERA
Algoritmo per la gestione iniziale dell’arresto cardiaco intraospedaliero - 2010 ERC
Il paziente perde coscienza / si aggrava
Chiama AIUTO e valuta il paziente
Segni
di vita?
NO SI
Chiama la squadra di
Rianimazione tel 3693
In attesa del team di rianimazione ,
fare quanto segue:
RCP 30:2
con ossigeno e dispositivi per la
pervietà delle vie aeree
Applica le piastre/monitor
Defibrilla se indicato
Supporto vitale avanzato(ALS)
quando arriva la squadra di
rianimazione
Valuta ABCDE
Riconosci e tratta
Ossigeno-Vena-Monitor
Chiama la squadra di
rianimazione se appropriato
tel. 3693
Passa le consegne alla
squadra di rianimazione
Procedura per la gestione del Revisione 1 Pagina 37 di 37
Direzione Sanitaria carrello d’emergenza standard
Non risponde?
Chiama aiuto
Prendi o fai
prendere un
DAE
Apri le vie aeree
Non respira normalmente Attiva team di
rianimazione per ALS
Tel. 3693
CPR 30:2 (sequenza CAB)
Fino al collegamento del
DAE
Scarica consigliata
1 Shock
Ricominciare
immediatamente la
RCP 30:2 per 2 minuti
Scarica non consigliata
Ricominciare
immediatamente la
RCP 30:2 per 2 minuti
Continuare BLSD fino all’arrivo
del team di rianimazione per
ALS.
Il DAE
valuta il
ritmo
ALGORITMO DAE INTRAOSPEDALIERO