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MENSILE DI ATTUALITÀ E CULTURA, ANNO 5 43 - MARZO 2009 il sasso lino Distribuzione gratuita www.ilsassolino.net SCRIVERE DI SASSUOLO PER SICUREZZA Sei di Sassuolo se... All’interno sassuolo volley Faccia a faccia con Helena Havelkova la musica che gira intorno Si parte con i Baffodoro verso le elezioni 2009 Incontro con il sindaco in carica Graziano Pattuzzi CAFFÈ ELETTORALE A PAGINA 6 Messa in scena politica Un grafico “pazzerello” ha creato uno spazio dove tutti possono spiegare cosa significhi, per loro, “esse- re di Sassuolo”… E voi, avete proposte? A PAGINA 4 Prova a definire la “sassolesità” con una frase! Tra una manciata di settimane i sassolesi saranno chiamati al voto per decidere chi dovrà governare la città. La battaglia elettorale si giocherà su alcuni temi prevedibili, con in pole position quello della sicu- rezza. O sarebbe meglio dire… dell’insicurezza. Ma quanto questa situazione, spesso additata da media e politica, è reale e quanto, invece, riguarda solamente una percezione, giusta o sbagliata che sia? “Per sicurezza” abbiamo cercato qualche risposta attraverso i dati della Polizia. M.M. FRANCESCO MARTIGNONI ALLE PAGINE 2 E 3 il sassolino nella scarpa Tecnologia, cultura e soldi Manca solo un’ordinanza che costringa tutti i bar a trasformarsi in saloon, e la legislatura dello sceriffo Pattuzzi si potrà dire compiuta. E così, in una fredda mattina di marzo, la città di Sassuolo si sveglierà al suono delle trombe della legge, con lo sceriffo davanti, in sella al suo bel destriero e intento a lustrarsi la stella coi gradi, pronto per la ronda giornaliera. Qui si scherza, ma l’ordinanza anti-bivacco di Graziano “Wayne” ci ha riportato tutti ad un clima di repressione e controllo da ventennio. Certo, la piazzata elettorale del sindaco col manganello non vuole far altro che rincorrere in modo vergognoso e umiliante le politiche care agli elettori di destra, dimostrando ancora una volta come la politica sia tutta una messa in scena. E la cosa diventa ancora più ridico- la nel momento in cui, all’interno del regola- mento della Polizia Municipale del Comune di Sassuolo, all’art.8, si ritrovano in parte le indi- cazioni date in maniera così perentoria da Gra- ziano Pattuglia, come è stato affettuosamente soprannominato dai suoi umili cittadini. “Da oggi a Sassuolo è vietato bivaccare, con- sumare bevande alcoliche, sdraiarsi, dormire o disporre giacigli nelle piazze, strade, luoghi aperti al pubblico passaggio o nei parchi citta- dini, sulle panchine e nelle aree in prossimità di esercizi commerciali”; suona così la prima serie di divieti. Vorrei solo farvi notare una cosa: non ci si può più sdraiare su una panchina? Eh sì, cosa c’è di più indecoroso che sdraiarsi! L’ordinanza, ahimé, va avanti, fino ad impe- dire (riporto solo le cose più intriganti) di “ar- rampicarsi sugli alberi” (un bel problema per gli agricoltori) e di “produrre schiamazzi”. Da oggi, mi raccomando, che nessuno si azzardi a fermarsi su una panchina: da oggi tutti in piedi a brindare con la cedrata e a scambiare quattro amorevoli chiacchiere sottovoce, piano piano, come piace a Marzullo. Se no arriva la pattu- glia. DANIELE DIECI

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Mensile di attualità e cultura, anno 5 n°43 - Marzo 2009ilsasso linoDistribuzione gratuita

www.ilsassolino.netS C R I V E R E D I S A S S U O L O

P E R S I C U R E Z Z A

Sei di Sassuolo se...

All’internosassuolo volleyFaccia a faccia con Helena Havelkova

la musica che gira intornoSi parte con i Baffodoro

verso le elezioni 2009

Incontro con il sindaco in caricaGraziano Pattuzzi

caffè elettorale a pagina 6

Messa in scena politica

Un grafico “pazzerello” ha creato uno spazio dove tutti possono spiegare cosa significhi, per loro, “esse-re di Sassuolo”…E voi, avete proposte?

A pAginA 4

Prova a def inire la “sassoles i tà” con una frase!

Tra una manciata di settimane i sassolesi saranno chiamati al voto per decidere chi dovrà governare la città.La battaglia elettorale si giocherà su alcuni temi prevedibili, con in pole position quello della sicu-rezza. O sarebbe meglio dire… dell’insicurezza.Ma quanto questa situazione, spesso additata da media e politica, è reale e quanto, invece, riguarda solamente una percezione, giusta o sbagliata che sia?“Per sicurezza” abbiamo cercato qualche risposta attraverso i dati della Polizia.

M.M.

FrAncesco MArtignoni

Alle pAgine 2 e 3

il sassolino nella scarpaTecnologia, cultura e soldi

Manca solo un’ordinanza che costringa tutti i bar a trasformarsi in saloon, e la legislatura dello sceriffo Pattuzzi si potrà dire compiuta. E così, in una fredda mattina di marzo, la città di Sassuolo si sveglierà al suono delle trombe della legge, con lo sceriffo davanti, in sella al suo bel destriero e intento a lustrarsi la stella coi gradi, pronto per la ronda giornaliera. Qui si scherza, ma l’ordinanza anti-bivacco di Graziano “Wayne” ci ha riportato tutti ad un clima di repressione e controllo da ventennio. Certo, la piazzata elettorale del sindaco col manganello non vuole far altro che rincorrere in modo vergognoso e umiliante le politiche care agli elettori di destra, dimostrando ancora una volta come la politica sia tutta una messa in scena. E la cosa diventa ancora più ridico-la nel momento in cui, all’interno del regola-mento della Polizia Municipale del Comune di Sassuolo, all’art.8, si ritrovano in parte le indi-cazioni date in maniera così perentoria da Gra-ziano Pattuglia, come è stato affettuosamente soprannominato dai suoi umili cittadini. “Da oggi a Sassuolo è vietato bivaccare, con-sumare bevande alcoliche, sdraiarsi, dormire o disporre giacigli nelle piazze, strade, luoghi aperti al pubblico passaggio o nei parchi citta-dini, sulle panchine e nelle aree in prossimità di esercizi commerciali”; suona così la prima serie di divieti. Vorrei solo farvi notare una cosa: non ci si può più sdraiare su una panchina? Eh sì, cosa c’è di più indecoroso che sdraiarsi!L’ordinanza, ahimé, va avanti, fino ad impe-dire (riporto solo le cose più intriganti) di “ar-rampicarsi sugli alberi” (un bel problema per gli agricoltori) e di “produrre schiamazzi”. Da oggi, mi raccomando, che nessuno si azzardi a fermarsi su una panchina: da oggi tutti in piedi a brindare con la cedrata e a scambiare quattro amorevoli chiacchiere sottovoce, piano piano, come piace a Marzullo. Se no arriva la pattu-glia.

DAniele Dieci

una città come la nostra qual è la realtà, una volta depu-rata dai proclami politici e dal filtro mediatico? Quanto l’allarme sicurezza è reale e quanto invece percepito?

Francesco Panetta, Coman-dante del Commissariato di Sassuolo, è sicuro: “I proble-mi esistono, ma non abbiamo registrato alcuna impennata, né di arresti né di denunce”. L’unica variazione significa-tiva che si rileva nei dati della Polizia è rappresentata dalle 734 denunce registrate nel 2007, in aumento del 31%

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il punt

ilsasso lino

IL SASSOLINO Scrivere di SaSSuolo

Direttore Responsabile: Laura CoralloRedattore: Marcello Micheloni

In Redazione: Catia Bartoli, Daniele Dieci, Andrea Magnani, Francesco Martignoni, Marco MazzacaniContatti: [email protected]

Email personali Redazione: [email protected] (ad esempio: [email protected])

Infografici: Marcello Bandierini

Hanno collaborato a questo numero: Mirella Barchi, Filiberto Basile, Renzo Catucci, Riccardo Cavazzoni, Diego Fontana, Stefano Landini, Fabio PanciroliIdeazione grafica: Anna Anselmino ([email protected])

Impaginazione: Marcello Bandierini([email protected])

Illustrazioni del “Sassolino”: Silvia Casamassima

Stampa: Litostampa “La Rapida” s.n.c., Via Garibaldi 1/a, Casalgrande (RE)([email protected])

Edito e distribuito da: Associazione Culturale “Il Sassolino”

Registrazione Tribunale di Modena N. 1743 del 14/4/05

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• Tabaccheria Edicola “Ferrari Omar”, Via Radici in Piano 108• Tabaccheria “Sandra”, Via Radici in Piano 546 • Edicola Cartoleria “Valentina”, Via Ancora 236 (strada per Magreta)• Tabaccheria Edicola “Baccarani Paola” - S. Michele• “Le Cafè”, Via Radici in Piano 16/a -Veggia (Casalgrande)• “Edicola Charta” di Margutti Laura, Via Statale 157/c - S. Antonino (Casalgrande)• “L’edicola” di Frigieri P., Via San Francesco 201 - Fiorano• Edicola Tabaccheria “Frigieri”, Via Collegio Vecchio 3 (incrocio con via Pedemontana) - Fiorano• Edicola Cartoleria “del Centro”, di De Francesco Stefania, via Veneto 37, Fiorano• Edicola Cartoleria Profumeria “Giovannini Graziella”, via Statale 152, Spezzano (Fiorano)

...e altre di Castellarano, Corlo e Magreta...

Panetta: “Problemi sì. Allarme sicurezza no.”“Non abbiamo registrato alcuna impennata, né di arresti né di denunce”. A parlare è Francesco Panetta, Comandante del Commissariato di Polizia di Sassuolo. Sembrerebbe più una percezione di insicurezza, quindi. Anche se alcuni problemi restano, vedi lo spaccio, che dopo la chiusura dei palazzacci si è solo spostato…

La cronaca nera è stata un carattere essenziale del giornalismo italiano sin da quando il Corriere distribuiva un quotidiano di quattro fo-gli. Negli ultimi mesi, però, le notizie di cronaca sono presentate dai media di tutta la penisola sotto un ottica diversa. È diventato impe-rante il tema della sicurezza. Sugli schermi si susseguono immagini di vicoli stretti e scuri dove sono state subite rapine, stupri, violenze. Sulle pagine dei quotidiani, politi-ci e opinionisti si affannano nel proporre leggi, decreti e soluzioni definitive all’emer-genza sicurezza. Ogni setti-mana viene seguito un caso

I DATI DI SASSUOLO

eclatante che, anche a secon-da del livello di mostruosità, viene sviscerato per alcuni giorni: finché non si scova qualcosa in grado di sostitu-irlo. Al contempo però, i dati e le statistiche sul tema sono molto rari. Davvero la situa-zione nelle strade italiane è mutata tanto drasticamente da attirarsi una morbosa at-tenzione che più di una volta è sfociata nell’allarmismo? C’è da tenere in considera-zione che sull’allarme sicu-rezza si vincono e si perdono le elezioni, e anche le am-ministrative che ormai sono alle porte di Sassuolo saran-no pesantemente influenzate da questo argomento. Ma in

rispetto all’anno precedente. Era il periodo immediata-mente successivo all’ultimo indulto e alcune tipologie di reato, come il furto in appar-tamento, furono rilevate con più frequenza. Le statistiche tornano a stabilizzarsi a par-tire dal 2008: le 619 denunce dell’anno scorso e le 115 re-gistrate nei primi tre mesi del di quest’anno, sono in linea con i dati del 2006. Come spiega Panetta, bisogna pre-cisare che in un territorio piccolo come quello di Sas-suolo le statistiche possono facilmente subire oscillazioni rilevanti a causa di qualche episodio isolato. “Basta che un paio di tossicodipenden-ti, una volta usciti dalla co-munità, tornino sul territorio – dice il Comandante – e su-bito aumentano le denunce per piccoli furti, ad esempio ai distributori automatici”. I

numeri di cui si sta parlando sono effettivamente picco-li. In tutto il 2008 c’è stata una denuncia per violenza sessuale e soltanto tre per scippo. Tenendo in conside-razione anche il fatto che, ri-spetto al 2007, i dati sono in discesa, parlare di emergen-za sicurezza sembra un po’ esagerato. Anche gli arresti di cui la Polizia si è dovuta avvalere sono in netta dimi-nuzione: siamo passati dai 103 del 2006 ai 65 dell’anno scorso. Quindi, l’emergenza di cui tanto si parla e sulla quale poggia una larga fetta della campagna elettorale per le prossime amministra-tive, non si basa tanto su dati reali, quanto su un sen-so comune, una insicurezza percepita. Al Commissariato confermano: “Nonostante i reati siano in diminuzione le persone si sentono meno si-

Francesco Panetta, Comandante di Polizia di Sassuolo

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cure. Come mai?”. Nel frat-tempo, Governo e sindaci portano l’esercito in strada e promuovono le ronde. “Prov-vedimenti come quello per le ronde cittadine incidono soltanto sulla percezione di sicurezza: servono a far sen-tire più tranquilli gli anziani che giocano a carte nel parco e le signore a passeggio con i bambini – dice Panetta – ma il compito di pattugliamen-to della città e di intervento deve restare prerogativa del-le forze dell’ordine”. Anche perché, pur non potendo rivelare i numeri effettivi in forza alla Polizia e pur ammettendo che eventuali rinforzi sarebbero sempre i benvenuti, il Comandante considera adeguate le risorse del Commissariato in termi-ni di uomini e mezzi.

Sul totale delle denunce ef-fettuate, ogni anno solo una percentuale di poco supe-riore al 49% viene attribuita ad un “autore noto”. Per la restante metà dei reati non è possibile imputare nessuno. Un’altissima percentuale di responsabili delle denunce con “autore noto”, quindi la metà di quelle totali, è a cari-co di stranieri: 67% nel 2006, 70% circa nel 2007 e un poco più bassa (58%) nel 2008. Ogni anno, circa un terzo di queste denunce riguarda rea-ti contro le diverse normative sul permesso di soggiorno. Per gli stessi reati può scatta-re anche l’arresto. Nel 2008 su 65 arresti complessivi, 48 persone erano extracomuni-

tarie, di cui 29 fermate per possesso e spaccio di stupe-facenti e le rimanenti 19 per infrazioni alle leggi sull’im-migrazione. Anche leggendo

i dati da questa prospettiva non si incontrano variazio-ni particolarmente preoccu-panti. Gli extracomunitari fermati per spaccio erano infatti 30 nel 2007 e 34 nel 2006. I dati sono sostanzial-mente stabili da anni, e non potrebbe essere altrimenti vi-sto che la domanda di hasci-sc e cocaina rimane costante tra i sassolesi. Ma, se non si notano impennate allarman-ti, non sono nemmeno così evidenti i benefici di alcune scelte che hanno fatto molto discutere.

“Negli ultimi tempi in v.le S. Pietro e nei palazzi verdi di Mezzavia, risse, accoltel-lamenti e altri fatti legati al controllo dello spaccio era-no grandemente diminuiti, grazie al controllo costante di Polizia e Carabinieri”. La chiusura di quegli stabili ha comportato solo cambia-menti visivi. “Almeno chi

passa non vede la situazione di degrado” dice Panetta che prosegue: “Lo spaccio però continua e i dati lo dimo-strano. Abbiamo registrato una polverizzazione sul ter-ritorio del traffico di stupefa-centi: mentre prima era con-centrato in alcune zone ora è disperso in modo da non creare le situazioni di allar-mismo e visibilità che aveva in precedenza”. A quanto sembra, quindi, svuotando le zone degradate senza un progetto a lungo respiro non si ottiene una diminuzione delle attività illegali, ma sol-tanto una frammentazione delle stesse, che continuano costanti, spargendosi sul ter-ritorio o concentrandosi in nuovi poli.

FrAncesco MArtignoni

SITUAZIONE STRANIERI

BRAIDA, I PALAZZONI E LA FRAMMMENTA-ZIONE

culture e spettac liparole, pensieri, nani e ballerine

Sei di Sassuolo se...Esiste uno spazio su internet dove ciascuno può spiegare, con una frase, perché ci si può definire sassolesi…

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...se tè fat dou vaschi in Piaza céca

...se tè tot un zle da la Zagaia

Sei di Sassuolo se lavori in ceramica(o lavoravi, ndr…)

Sei di Sassuolo se sogni la serie A

Sei di Sassuolo se andavi alla “MECCA”

Sei di Sassuolo se andavi al “Festival dello Studente”

Sei di Sassuolo se da piccolo andavi alle “MURA-GLIE” di nascosto

Se ten ved gnan un esen in un pre sghe

Sei di Sassuolo se t’se cusa l’era l’ osteria di pavlot, cla deva i turtè a nomer…

Te un Sasuleis se al venerdè sira e al sabet sira t’an-dev al Carpe Diem a S.Michel a bever, po al Goya a baler, po tandev a ca beriegh, ma prema a fer cla-zioun al bar a Veggia

Sei di Sassuolo se hai “ciulato” almeno una volta al “Tirassegno”

Se quand t’en ne menga d’acordi et di: As ciapom come al sciap dal cul quand un al corr !

Sei di Sassuolo se... set’se in da l’era ‘via dei baci…’

...se t’sè in dò l’é la poundga

Sei di Sassuolo se il Giovedì Santo sai dove trovare i veri “TIRAMOLLA”

...se per te i fiuraneis i miaulen (dai a cal chéen c’al magna cal pèn)

Il creatore del sito e la sua passione per i portali modenesiMi chiamo Fabrizio Annovi, naturalmente sono nato a Modena, per la precisione alla Sacca, e vivo da sempre alla Crocetta, dove una volta la nebbia si tagliava con il coltello, ora di nebbia ce ne è rimasta poca, e di modenesi anche. Di mestiere faccio il grafico e con il mio Macintosh a forza di provare e riprovare ho imparato a fare qualche piccolo sito web.Il primo link stile modenese è stato Gugol Ghirlandeina (www.webalice.it/annovi.fri-zio/gugolmo.htm), l’idea me l’ha data Gugol Bulagna, un motore di ricerca in dialetto bolognese clonato dal classico Google internazionale... L’idea mi è piaciuta subito, ma noi modenesi potevamo rimanere dietro a Bologna? No, e allora ho subito creato Gugol in modenese, battezzato Ghirlandeina in onore della nostra pioopa... Grande successo di navigatori che mi scrivevano per complimentarsi con me, dalla nostra città ma soprattut-to dall’estero (Stati Uniti). Per un modenese che vive fuori città questo link rappresenta una specie di cordone ombelicale con la terra natia, ed ogni volta che accende il proprio computer no si sente poi così... lontano. Dopo qualche mese vedo la Ghirlandina coperta dal famoso telo del Paladino... Da qui l’idea di coprire con un telo pure il logo di Gugol Ghirlandeina, e poi l’ulteriore inizia-tiva di creare il sito Iopaladino (www.webalice.it/annovi.frizio/iopaladino.htm), deno-minato anche “pròva te a quacèr la ghirlandeina”, per dare libero sfogo ai modenesi sul tema del telo tanto discusso... Fin’ora su Iopaladino sono presenti quasi 200 proposte differenti, tra cui anche una mia e due delle mie figlie :-) Grande successo anche di que-sto link, pubblicizzato anche dal sito di un amico (www.prodottifreschi.it/home.htm) e tanta soddisfazione per i messaggi ricevuti. Naturalmente tutto ciò lo faccio come si dice da noi “a gratis”, per passione, la sera a casa. Dopo, prendendo spunto da una mail che girava nel web nostrano, ho creato SeidiModenaSe... (www.webalice.it/annovi.frizio/seidimodenase.htm) con la stessa grafica grigio/giallo/blu di Iopaladino dove ho già elencato + di 400 frasi riguardanti Modena e i modenesi, frasi in italiano ma soprattutto in dialetto che, probabilmente non sarà scritto in modo perfetto ma rende benissimo l’idea dello spirito modenese che è molto sentito. Su consiglio di un amico ho avviato da poco anche SeidiSassuoloSe...(www.webalice.it/annovi.frizio/seidisassuolose.htm) è un sito ancora agli inizi che spero si possa presto ampliare con nuove frasi e che natu-ralmente ha una grafica grigio/nero/verde. Ultimo, ma non per questo meno simpatico, il link riguardante la Rotonda del Grappo-lone di via Vignolese (frizio.altervista.org/rotondiamo/) che ai modenesi piace molto, e nel quale ho già inserito più di 100 immagini di rotonde alternative. Che dire di più, se poi volete pure visitare il mio semplice sito di base eccovi il link: www.webalice.it/annovi.frizio/. Buona navigazione!

Naturalmente potete mandarmi anche le vostre proposte, cercherò di pubblicarle il più presto possibile!

FAbrizio Annovi

Per aggiungere la tua frase, basta connettersi a www.webalice.it/annovi.frizio/seidisassuolose.htme poi scrivere ad [email protected]

ECCO UNA SELEZIONE DELLE FRASI POSTATE DAGLI UTENTI DEL SITO:

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culture e spettac li

Se volete proporvi per questa rubrica scrivete a [email protected]

Ore sette di sera. Crepusco-lo di una “primavera oscu-ra”. Incontriamo i Baffodoro, gruppo post-rock sassolese. Sono presenti: Luca P., bat-terista; Luca C., bassista; Ricky, cantante, e Federica, che si occupa delle arti vi-suali. Li incalzo subito con le mie domande. Che ne dite di darmi una definizione di post-rock? Luca P.: E’ un genere musi-cale eseguito con strumenti tipicamente rock, ma inse-guendo atmosfere differenti. O meglio con l’ambizione di creare qualcosa di diver-so. Di molto più lento e con tutt’altre basi melodiche. Provvidenziale, per questo cambio di rotta, è stato l’in-gresso nella band di Luchino (il chitarrista, assente, ndr). Noi provenivamo da un per-corso molto più convenzio-nale, il cambio di formazio-ne ci ha permesso di uscire da un periodo di scarsa vena creativa, dove tutto ciò che in quel momento eseguiva-mo, ci risultava estremamen-te “patocco”, già sentito e risentito.In Primavera Oscura (l’ulti-mo album, ndr) i testi sono quasi totalmente assenti. Che difficoltà avete incon-trato nel rinunciare a un elemento descrittivo così importante?Ricky: Sicuramente senza la voce e il testo, è tutto meno diretto. Ma non è neanche vero che un brano non can-tato, sia meno in grado di dare emozioni. Io poi in par-ticolare sono uno che ama cantare. Però le canzoni de-gli Afterhours, dei Pearl Jam,

dei Nirvana, cose che non centrano nulla. Ho trovato difficoltà, quindi, a inserire la voce nei nostri contesti melodici.L’album è caratterizza-to, positivamente, da un missaggio molto attento. L’avete registrato al Bun-ker, giusto? R: Con Rovacchi (il fonico) abbiamo trovato un perso-naggio che anche a livello umano ci ha aiutato moltis-simo.LP: Lui poi è stato eccellen-te perché ci ha lasciato mol-to liberi. Avevamo paura che stravolgesse completa-mente il nostro lavoro. In re-altà è avvenuto esattamente il contrario.Luca C: Infatti, è stato bra-vissimo a valorizzare ciò che noi abbiamo t i r a t o fuori.Primave-ra oscura è il titolo de l l ’a l -bum. A tutto mi fa pensare tranne che alla bella stagione, come poi testimoniano le atmosfere che si possono trovare nei cinque brani... LP: Possiamo sicuramente dire ciò che non vogliamo fare: una serie di concept al-bum sulle stagioni. In realtà rappresenta un distacco par-ziale dall’inverno, qualcosa che cerca a fatica di nasce-re. Mai titolo fu più oppor-tuno per il periodo di crisi che Sassuolo sta vivendo. Anche se noi, quando lo ab-

biamo quasi profeticamente concepito, non potevamo immaginarci quello che poi sarebbe successo.La glacialità, argomento che vi contraddistingue, è valsa la partecipazione alla compilation The Icy Rock proposta da Follow the Wan-derer, sito online specializ-zato. Ma ora parliamo del packaging, curatissimo. Com’è stato concepito? Federica: È un’eredità del progetto di Neve EP. Già in quello era stata prestata un’attenzione particolare all’aspetto, con l’introduzio-ne di una polaroid in ogni co-pia. Le più belle ce le siamo tenute. Le abbiamo scansio-nate, trattate ed abbiamo ot-tenuto immagini per il nuo-vo cd. La forma dell’album

è funzio-nale alla visualiz-zazione, nel com-plesso, di tutte le foto.LP: In più è im-

portante ricordare che nelle prime cento copie è inseri-to un haiku (componimen-to poetico dalla tradizione giapponese, ndr), sempre di-verso, composto da Alberto Bellini.Federica, tu curi, inoltre, anche il lato visuale dei concerti dei Baffodoro...F: La prima cosa da dire è che l’esperienza si sta evol-vendo di continuo, e che i

La primavera oscura dei “Baffodoro”Parte con l’interessante realtà post-rock dei Baffodoro la nostra nuova rubrica sui vari mondi dell’universo musicale sassolese…

L’ULTIMA FATICA

LIVE

“Ora il mio dio è più for-te del tuo e lo ucciderà”

da Piccole rivoluzioni, Primavera oscura

CARTA D’IDENTITA’NOME BAND: BAFFODOROGENERE: POST-ROCKANNO DI NASCITA: 1998 2004 resurrezione ALBUM PRODOTTI: NEVE EP (2007) PRIMAVERA OSCURA (2008) COMPONENTI: LUCA P. (BATTERIA), LUCA B. (CHITARRA), LUCA C. (BASSO), RICKI (CHI-TARRA E VOCE), LUCA M. (CHITARRA), FABIO (TASTIERE) - FEDERICA (VISUAL-ART)

CONTATTI: www.myspace.com/baffodoromode www.baffodoro.tk [email protected]

PRIMAVERA OSCURA (2008)GENERE: POST-ROCK

Cosa funziona: i suoni curati alla perfe-zione, le scelte melodiche e le atmosfere. Ottimo il mixaggio, pertinente con il ge-nere. Lavoro veramente ben fatto.

Cosa non va: una certa ripetitività nelle composizioni, in realtà tipica del post-rock. Avremmo preferito un qualche pezzo cantato in più. Sciocchezze, co-munque, che non scalfiscono la bontà dell’album.

Canzone che ci piace di più: Philip Ker-khof, forse l’espressione più compiuta-mente post-rock. la potente distorsione chitarristica finale, permette una forte esplosione emozionale…La potete ascoltare anche su www.ilsassolino.net all’interno dell’intervista al gruppo!

CONSIGLIATO A CHI… adora gruppi come Mogwai e God is an astronaut. Ideale per un viaggio in auto, o anche più semplicemente al proprio interno.

28 mar 2009 ore 22.00circolo Arci Aquaragia - Mirandola (MO)

18 apr 2009 ore 22.00Bainait - Fucina sperimentale w/Megpie Wedding + La Disamistade - Montecchio E. (RE)

video sono delle vere e pro-prie sperimentazioni, non sempre contestualizzate con i brani. Sono delle esperien-ze visuali proiettate durante le esibizioni.Arriviamo ora al nodo cru-ciale della mia intervista… Chi è il Philip Kerkhof, cui avete dedicato l’ultimo bra-no del cd? (Io lo so ma lo la-scio spiegare a voi…) (risata generale) R: E’ un idolo. Il signor Kerkhof ha deciso, in preda a delirio alcolico, di affrontare a mani nude uno squalo di un metro e mezzo, catturandolo. E’ comunque una persona responsabi-le (ridendo, ndr) perché ha sconsigliato di imitarlo. Beh. Incredibile cosa può fare la vodka!

renzo cAtucci

PeRché SI chIAmANO BAFFOdORO?

Questo e altro lo potete ascoltare direttamente dalla voce dei componen-ti del gruppo, su www.il-sassolino.net, all’interno dell’intervista alla band.

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caffè elett rale

Pattuzzi: “Mi ricandido per finire il lavoro”Caffè elettorale con il detentore del titolo di sindaco. Si preannuncia una battaglia aspra, ma nonostante le difficoltà emerse all’interno del PD, Graziano Pattuzzi resta ottimista: “Nei momenti di crisi ci si rivolge alla novità solo se si individua la causa della crisi in quello che c’era prima. Ma in questo crollo globale, il potere locale non ha certo responsabilità”

Egregio sindaco, il Partito De-mocratico è ancora definibile come partito di sinistra?Se per sinistra si intende un par-tito riformista, sicuramente.Quindi, per lei, sì.Il PD nasce con la vocazione di mettere insieme il riformismo socialista, il riformismo catto-lico, più esperienze di tipo am-bientalistico.Una domanda che è un classi-co: c’è chi sostiene che il suo programma non sia poi così diverso da quello del suo avver-sario Caselli. Penso al modo di gestire i palazzoni di Braida, alle privatizzazioni. Mi dica due cose in cui invece di certo differisce.Nel modo di governare la sicu-rezza, ad esempio, che è uno dei temi fondamentali: noi siamo sì duri contro il crimine, ma, nel caso degli stranieri, siamo poi altrettanto aperti con coloro che sono qui per lavorare. La destra invece tende a dividere tra etnie, tra buoni e cattivi. Noi diciamo che, certo, questa massiccia pre-senza di cittadini stranieri nella nostra città crea qualche proble-ma anche laddove non vi siano attività illegali, perché l’incontro tra culture diverse è comunque difficile. Ma lavoriamo con l’obiettivo integrazione.La destra fa diversamente?Tende a dire “devono andare tutti a casa, non ne abbiamo bisogno, non ci devono essere”. Salvo poi dimenticare che il nostro siste-ma economico invece richiede questa forza lavoro... Oggi poi c’è da aggiungere il fatto che la crisi economica sta riducendo i posti di lavoro, soprattutto tra i meno qualificati, proprio quelli che vedono una forte presenza di lavoratori stranieri. Queste persone ormai tendono a non lasciare comunque il nostro pae-se, anche a fronte di difficoltà la-vorative. E’ un problema sociale serio, da affrontare però dando a tutti la possibilità di vivere bene la società.E poi l’economia… Noi abbia-mo idee. Guardiamo al futuro.Ad esempio?Caselli ha detto che tirerà fuori “quello che Pattuzzi sosteneva da Presidente della Provincia, ovvero quando diceva che l’Iris faceva bene ad andare ad inve-

stire in Germania”. Ma questo io lo tornerei e lo torno a dire! Le nostre aziende che hanno investito in giro per il mondo sono quelle che oggi riescono a reggere anche le attività sul no-stro territorio. Certo, si multilo-calizza la produzione e quindi si multilocalizzano anche i lavora-tori, però chi non si è mosso con certe visioni allargate ora rischia di non avere prospettive.La sua ricandidatura a primo cittadino ha certamente una valenza politica, un senso. Ma c’è da dire che anche volendo non è che ci fossero poi così tante alternative. Anzi…Il centrosinistra poteva fare del-le scelte: o riconoscere il lavoro fatto da questa amministrazione come dato positivo da spendere verso l’elettorato, oppure andare oltre, verso segni di ulteriore no-vità. E’ evidente che il lavoro è stato giudicato buono. Non si può negare che dietro di lei, però, ci sia un partito in difficoltà, con l’ex segretario Pecoraro che si è dimesso e che ne ha un po’ per tutti, con un coordinatore carpigiano che sta gestendo la situazione, con malumori vari…E’ inutile negare che il PD abbia avuto problemi. Ma mai come in questo momento si è ritrova-ta un’unità di intenti, tra l’altro anche grazie all’ottimo lavoro di Malavasi, la cui esperienza di ex sindaco di Carpi può essere messa a frutto anche per questa città. Mi ha colpito una battuta che mi ha fatto un giornalista: “Pattuzzi da cittadino straniero a Pattuzzi simbolo di Sassuolo.”

Be’, io credo che un minimo di verità ci sia. Nel senso che credo che sia stato utile avere avuto un’esperienza di tipo ammini-strativo come quella di Presiden-te della Provincia. Mi ha aiutato. E infatti qui a Sassuolo abbiamo lavorato molto e bene. Certo, non abbiamo finito: nasce anche da qui la voglia di ripresentarsi.La destra appare più coesa.Be’, insomma… La scelta del loro candidato ha lasciato qual-che malumore in Forza Italia. E poi la Lega è stata costretta dai li-velli non locali del partito all’ap-parentamento al primo turno, mentre invece le intenzioni di Menani parevano ben altre…Ma le vostre frizioni sono state più esplosive agli occhi dell’opinione pubblica.Il PD deve chiudere questa fase di discussione: oggi abbiamo bisogno di parlare dei problemi della città. Mi dispiace che Pe-coraro se ne sia andato in quel modo, ma non ha detto la veri-tà perché ha tralasciato la parte più importante: ovvero un certo comportamento suo e del vice-segretario che nessuno ha mai capito e che non è mai stato spie-gato nelle sedi opportune… E oggi poi è facile cavalcare l’anti-politica. Ma detto questo, credo che lui debba innanzitutto riflet-tere e poi mi auguro che possa ancora dare il suo contributo al centrosinistra.In cosa, la vecchia guardia del-la sinistra sassolese, può ritro-varsi in questo PD?Nel progetto di una città più giu-sta. Più a misura di tutti. Scuole, servizi sociali, piste ciclabili…

Guardando nella direzione di tutti i cittadini e in particolar modo ai ceti più popolari. Evi-dentemente le ideologie del pas-sato non ci sono più, e credo an-che per fortuna. Ma gli elementi per “ritrovarsi” nel PD ci sono eccome, a partire da persone in-terne al partito che provengono da quella storia.E le nuove generazioni? La sensazione è che un giovane sassolese di destra abbia ben chiaro dove mettere la croce a giugno. Un giovane di sinistra molto meno.Se fosse vero mi dispiacerebbe molto. Vorrei che anche il gio-vane di sinistra avesse la giusta motivazione…Ha detto la parola chiave: man-ca motivazione.Chi sta con la sinistra estrema pare avrà una sua proposta. Pro-posta che io non condivido per-ché la giudico troppo ideologica e poco pragmatica, ma la pro-posta ci sarà. Nella compagine che invece mi sostiene credo che tra la Sinistra Europea, tra il PD stesso, tra l’Italia dei Valori e tra una lista civica che spero e credo si legherà a noi, be’, credo che il giovane (ma non solo) di sinistra che ora non trova un’adesione politica, si riuscirà ad orientare.Non crede sia stato un errore avere finito la legislatura senza un assessore alle politiche gio-vanili?E’ stata una delle difficoltà. Per i primi tre anni, con Fiori, ab-biamo lavorato bene. Dopo, un po’ meno bene. Per il futuro è necessario un assessorato per i giovani. Per fortuna, comun-

Un caffè elettorale con…

que, la fervida attività di tante associazioni giovanili, sostenute anche dall’amministrazione, ha dato risposte e forse sopperito a nostre carenze.Voi siete quelli al potere. Per forza di cose venite percepiti come “più vecchi” rispetto agli sfidanti, per di più in un mo-mento di crisi. Come eludere il problema?Certamente la squadra attorno a me dovrà avere elementi di no-vità. La sceglierò in base a quel-lo che le liste proporranno ed otterranno in termini elettorali, perché è giusto tenere conto del voto dei cittadini. Una squadra fatta prima, a tavolino, è per chi non è in grado di tenere insieme tutti i pezzi. E c’è da aggiungere che questa amministrazione già di per sé si è posta in discontinu-ità rispetto al passato. Inoltre nei momenti di crisi ci si rivolge alla novità solo se si individua la cau-sa della crisi in quello che c’era prima. Ma in questa crisi globa-le, il potere locale non ha certo responsabilità.Nei suoi manifesti, nel suo di-scorso di candidatura, ci sono richiami precisi al Sassuolo Calcio. Nessuno l’ha accusata di voler salire sul carro dei vin-citori?No, nessuno. Il Sassuolo Calcio è uno dei tanti elementi positivi di questa città. Incarna questo territorio: fatti e concretezza. Il mio vuole essere un richiamo ad una “Sassuolo città” che vedo così e per la quale lavoro perché sia così.

MArcello Micheloni

Nome e cognome: Graziano PattuzziLuogo di nascita: Pavullo (MO)Data di nascita: 18/12/1955Professione: In aspettativa da professione bancariaIn politica: Sindaco di Sassuolo, sostenuto da una coalizione di centro-sinistra

Ultimo libro letto: “Il rancore”, di Aldo Bono-miMusica preferita: Pierangelo Bertoli, LigabueUltimo film visto: “Kung fu Panda” (“al cine-ma col figlio più piccolo…”)

Verso le elezioni 2009

Crisi economica

Se il Distretto si indebitaLa parola al noto analista Alfredo Ballarini: “Certamente si è arrivati alla crisi nel modo peggiore, con un indebitamento del settore ceramico elevato. Tutto sta nel cercare di tenere il livello d’indebitamento basso, proporzionato alla gestione, cosa che però non tutte le aziende sono riuscite a fare.” Ma alcune sì…

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Come si è arrivati di fronte alla crisi? Qual era, in fin dei conti, lo stato di salute del settore ce-ramico prima che scoppiasse la bolla finanziaria? E’ sempre più facile, in questi mesi, assi-stere a manifestazioni di scon-forto e sfiducia, ad interventi volti a drammatizzare lo stato attuale dell’economia italiana

SassuoloVentriquattrOre

L E P A G I N E E C O N O M I C H E D E L S A S S O L I N O

ilpiastr ellino

in collaborazione con

In uno scenario mondiale in cui domina l’incertezza per il futuro, il senso di responsabilità e i valori etici che guidano le scelte personali hanno un impatto ancora maggiore sulla comunità. Ecco perché fan-no tanto parlare iniziative particolari, che ormai tutte le settimane sorgono nelle nostre aziende, che cercando di contrastare l’attuale momento di difficoltà del mercato ceramico facendo ricorso ad una parola spesso abusata, di cui ci si riempie sovente la bocca, ma che altrettanto frequentemente rimane vuota di contenuti: solidarietà.Contratti di solidarietà, infatti, ne stanno nascendo in un numero sempre maggiore: una sorta di cassa integrazione a rotazione che permette all’azienda di mantenere nei limiti la produzione senza però andare ad intaccare troppo lo stipendio dei lavoratori. L’ultima novità in questo senso è nata in Florim, spontaneamente dal gruppo dirigente, l’unico a non venire toccato dalla cassa integrazione.I Dirigenti del gruppo hanno infatti deciso di devolvere il 10% del proprio stipendio in un fondo di solidarietà destinato ai colleghi maggiormente interessati alle procedure di Cassa Integrazione. Due sono, tra gli altri, gli aspetti degni di nota: innanzitutto il fatto che il Consiglio di Amministrazione, che già a novembre 2008 ave-va provveduto a una riduzione del 20% dei propri emolumenti, si è impegnato a integrare il fondo di solidarietà con ulteriori risorse, al fine di aumentare la dotazione disponibile e portarla fino a un totale complessivo di circa mezzo milione di euro. In secondo luogo, il fatto che la totalità delle risorse sarà interamente destinata ai lavora-tori cassaintegrati, a differenza di altre situazioni in cui la riduzione dello stipendio si è indirizzata solamente verso una mera riduzione dei costi aziendali.

Aspetti degni

e mondiale. In pochi però si sono chiesti se, oltre al falli-mento del sistema finanziario e alla “globalizzazione” addi-tata come fattore scatenante della crisi, ci siano state altre cause. Nessuno, in sostanza, è andato a vedere se ci fossero anche delle responsabilità di-rette della gestione operativa

delle aziende. Questo è uno dei quesiti che abbiamo sottoposto ad Al-fredo Ballarini, dello Studio Ballarini di Sassuolo, che ogni anno redige Top Tiles Italy e Top Tiles Spain, un’analisi di bilancio delle principali cera-miche italiane e spagnole. Un profondo conoscitore della Alfredo Ballarini

reale situazione economica del nostro distretto, e proprio per questo capace di tracciare alcune linee interpretative, sia sulle cause della crisi che sulle eventuali strade da percorre per uscirne. Dottor Ballarini, a cosa dob-biamo la drasticità della crisi economica?

Di FAbio pAnciroli

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piastr ellinoil

La brusca frenata indotta dal-la crisi economica è legata ad una contingenza particolare, cioè alla situazione finanzia-ria. Se andiamo a vedere i dati degli anni scorsi, noteremo come già da tempo il settore ceramico fosse in discesa co-stante. A questo stillicidio s’è aggiunto il terremoto finan-ziario, che ha accelerato ed amplificato un processo che era già in atto. Si può quindi considerare in modo quasi benefico il duro impatto economico che la drammaticità della crisi ha portato con sè?Di sicuro sappiamo che dalle crisi eccezionali, come può essere appunto quella che stiamo vivendo attualmente, nascono grandi opportunità.

Se non ci fosse stata questa ac-cellerata, lo scivolamento del settore sarebbe continuato ad essere lento ma costante, pro-iettando in futuro più lontano una realtà ancora più difficile da superare. Questo rapido scatto porterà le aziende a muoversi in maniera più deci-sa, concetto però vale solo per le aziende che hanno la forza e le possibilità per farlo.A questo, inoltre, dobbiamo aggiungere la crisi del settore immobiliare, legato a doppio filo con il settore ceramico. Certo, anche per questo abbia-mo avuto danni ancora peg-giori rispetto ad altre aree di produzione. Soprattutto ci ha tagliato le gambe la crisi delle costruzioni in America. Te-niamo però presente che si era

arrivati a un mercato immobi-liare esageratamente brillante, drogato dai cosiddetti titoli tossici, che finanziavano l’ac-quisto della casa anche a chi non era in grado di restituire il debito: un mercato così forte non sarebbe potuto durare a lungo.Tutto questo non era preve-dibile?Certamente si è arrivati alla crisi nel modo peggiore, con un indebitamento del settore ceramico italiano decisamente elevato. In questo modo, è ov-vio, si hanno le mani legate e non si riesce a rispondere alla straordinarietà del momento se non cercando di salvare l’azienda. Gli imprenditori devono essere liberi di pensare e poter agire per assicurare un

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futuro all’azienda e ai dipen-denti che riusciranno a mante-nere in proporzione alla forza della domanda. E’ la politica che deve provvedere alle per-sone escluse, favorendo la creazione di nuove imprese, il reinvestimento di capitali e, nella nostra zona, organizzan-dosi per avere sempre a dispo-sizione risorse per gli ammor-tizzatori sociali, creando uno stato sociale forte e un mondo del lavoro sano, in grado di ri-assorbire i licenziati. E’ quindi normale che in un periodo come questo i primi a pagare siano i lavoratori?Crisi vuol dire ristrutturazio-ne. La cassa integrazione e la mobilità sono strumenti nor-mali all’interno di fenomeni economici così drastici, per frenare la sovrapproduzione e recuperare liquidità al servizio della gestione, per evitare pos-

sibili tensioni finanziarie che possono portare al fallimento e di conseguenza alla chiusra totale. A questo, ovviamen-te, bisogna aggiugere anche la pressione psicologica della paura della crisi, aspetto che i mass media non aiutano a placare.Insomma, la risposta a tutto sarebbe quella di mantenere l’azienda in salute, pronta a rispondere ad eventuali pe-riodi neri.Esatto. Tutto sta nel cercare di tenere il livello d’indebitamen-to basso, proporzionato alla gestione, cosa che però non tutte le aziende sono riuscite a fare.Come la Kerakoll?Certo, la Kerakoll è l’esem-pio migliore di come bisogna avvicinarsi ad una crisi. Inde-bitamento nullo, liquidità e quindi forza di reazione deci-

samente alta. La sua risposta è stata infatti quella di assu-mere dipendenti qualificati in grado di portare nuovo valore ai prodotti. Ma, per fortuna, può bastare anche una situa-zione meno ottimale di quella della Kerakoll per superare la crisi. Una previsione per il futuro?A mio modo di vedere la fre-nata è stata talmente brusca che assisteremo, come avvie-ne in borsa, a possibili “denti di sega” anche nell’economia reale, sbalzi anche improvvisi che caratterizzeranno il mer-cato per diverso tempo. Nel senso che, quando comince-rà a tornare la domanda, ci saranno anche aziende che, avendo frenato troppo, si tro-veranno superate da qualche altro concorrente.

DAniele Dieci

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sp rt

ilsasso lino

Le persone serie fanno andare avanti il mondo (e Dio le benedica), ma sono i matti che restano nel cuore. Gesta, aneddo-ti. E follie, naturalmente. I matti come quelli ama-ti da Federico Fellini. E allora chi poteva segna-re contro il Rimini (si parla oramai di più di un mese fa, ma i sogni non hanno tem-po), squadra della città che al grande regista ha dato i natali e la magia, se non il più matto di tutti? Chi po-teva segnare contro i roma-gnoli se non un “Vitellone”? Riccardo Zampagna, aman-te (guarda un po’) della “Dolce vita”. Uno con una possenza fisica e una faccia che ricordano l’Anthony Quinn de “La strada”, for-zuto girovago dell’arte cir-

cense come Riccardo lo è del pallone. Siamo lì anche nel nome, ragazzi: Zampanò e Zampagna. Che, per finire in metafora, se non si fosse fatto cacciare dall’arbitro, quel sabato contro il Rimini in pagella avrebbe meritato un bel “8 1/2”, come il tito-lo del più bel film di Fellini. Ma non esistono i matti che non si facciano del male. Ti amiamo così, Ciccio. O Libro Sacro. O Zampanò. Fatti chiamare come vuoi, ma non cambiare.Tra 40 anni ti vogliamo nel nostro personale “Amar-cord”.

MArcello Micheloni

COMUNICAZIONE POLITICA A PAGAMENTOLe forze politiche interessate a spazi promozionali sulla nostra rivistapossono contattarci a [email protected] oppure al 347-91.04.236

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Quel “Vitellone” di ZampagnaDel perché non sia blasfemo accostare Zampagna e Fellini, facendola pure franca

Qui sopra Riccardo Zampagna, centravanti del Sassuolo. A destra la locandina de “La Strada” di Fede-rico Fellini e un’immagine di Anthony Quinn, nel ruolo di Zampanò, tratta dal medesimo film.

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sassu l v lleyU N A A L L A V O LT APer conoscere meglio le ragazze della Unicom Starker Kerakoll impegnate nel campionato di A1Si ringraziano Marcel Proust e tutti quelli che hanno utilizzato questa modalità d’in-tervista!

Il tratto principale del tuo carattere (non vale rispon-dere “sono testarda”!)Non so, bisognerebbe chie-derlo agli altriLa qualità che desideri in un uomoNon c’è qualcosa in partico-lare. Forse uno che mi sop-porti, quindi, la pazienza.La qualità che preferisci in una donnaSinceritàIl tuo peggior difetto (non vale rispondere “sono te-starda”!)Ho una faccia dove si può leggere tuttoIl tuo sogno di felicitàVincere uno o più scudettiSei religiosa?No

La tua giocatrice preferitaNon c’è. Tra gli sportivi in generale mi piace Roger Fe-derer (tennis), perchè vince tutto.Cosa detesti fare in allena-mento?Il riscaldamentoCon chi hai litigato in cam-po e perché?A volte con gli arbitriLa giocatrice che ti sta più antipaticaNessuna

Da un allenatore vuoi?Che sappia spiegare e inse-gnare beneQuest’anno sportivo sareb-be un fallimento se…Non raggiungessimo i play-offLa più “pazza” dello spo-gliatoioManu Leggeri

Gruppo/cantante preferitoLigabue, BeyoncéFilm preferito“Step Up”, “Save The Last Dance”Il viaggio che sogniStati UnitiCittà preferitaPraga (ma anche Parigi)Il sito internet che visiti di piùwww.legavolleyfemminile.itNumero di sms spediti al giorno…Non molti, 10-15 circaCosa ti piace e cosa odi del-la tv?Mi piace “Zelig”, non mi piace “Uomini e Donne”Che giornali/riviste leggi?“Gazzetta dello Sport”, “Gazzetta di Modena”In politica, destra o sini-stra?Non mi interessaIl sesso prima delle partite?No comment

La parolaccia che dici più spessoDo píce (Va a quel paese)Cosa pensi di fare quando smetterai di giocare?Veramente non ci ho ancora pensato. Spero di giocare a lungoIl tuo motto?Nessuno in particolareCosa ti piace e cosa no di Sassuolo?Sono tutti molto gentili, una cosa che non mi piace non c’èUn saluto ai tifosiContinuate a venire alle par-tite e a sostenere la squadra!

NomeCognome

Data di nascita Luogo di nascita

SoprannomeStatura

Numero di magliaRuolo in campo

HELENAHAVELKOVA25/08/1988LIEBEREC (REP. CECA)NON C’È186 CM16SCHIACCIATRICE

Terre di volleydi Riccardo Cavazzoni

I RISCHI DELLA PALLAVOLO DI OGGI

testo raccolto da M. Bandierini

Helena HavelkovaLa rubrica dedicata alle ragazze della Unicom Starker Kerakoll, impegnate nel campionato di A1 di pallavolo. Ogni mese un’intervista per conoscerle meglio...

MENTRE l’Unicom Starker Kerakoll Sassuolo Volley lot-ta per mantenersi un posto nei Play-Off scudetto della pallavolo femminile, cosa che si saprà probabilmente solo quasi all’ultima giorna-ta, e quindi per Pasqua, già si comincia a parlare della prossima stagione, e non sono discorsi del tutto posi-tivi. A metà Marzo hanno cominciato a circolare voci poco rassicuranti che parla-vano dell’interessamento di altri club al titolo sportivo di A1 del club sassolese, ov-vero il diritto di partecipare al massimo campionato, per fortuna prontamente stron-cate dal Presidente Claudio Giovanardi, che ha confer-

mato la fiducia nella sua cre-atura, ed ha promesso che la squadra, che è nata con lui, morirà con lui, e non se ne andrà da nessuna parte. Pe-ricolo scampato verrebbe da dire, ed in parte è così, ma solo in parte, e non solo per la pallavolo sassolese, ma per tutto lo sport italiano, che da sempre vive sul mece-natismo di volontari ed im-prenditori: da più parti, ed ormai da qualche tempo, si è cominciato a parlare di come la crisi che attanaglia tutto il mondo, alla fine si rifletta, o si rifletterà, sul movimento sportivo, e sono già iniziati i primi correttivi. In Lega, sia maschile che femminile, si parla già di tagli, per una

quota percentuale, agli sti-pendi dei giocatori già a par-tire da questa stagione, ma più passa il tempo, e meno si riuscirà a fare qualcosa di concreto: la realtà peral-tro incombe, perché anche solo il 21 Marzo le giocatrici della Life Milano di A2 fem-minile, hanno denunciato di aver percepito in tutto tre stipendi dall’inizio della sta-gione, paventando il fatto di scioperare in occasione della semifinale di Coppa Italia. Lo sciopero è poi rientrato, ma il segnale è stato forte, ed ha scosso ancora più alla base il movimento, che già si interroga sugli effetti de-vastanti che la crisi avrà non solo sulla stagione in corso,

ma soprattutto sulla prossi-ma. Con che soldi, con che budget, con che prospettive, i dirigenti sportivi tra qual-che mese potranno pensa-re di impostare la stagione 2009/2010, se gli sponsor latitano, quelli che ci sono, e che ci vogliono essere a tutti i costi, faticano a mantenere gli impegni: si preannuncia una estate di sofferenza per tanti, ed anche la pallavolo sassolese, come più in gene-rale tutto il volley modenese, dovrà far bene i conti per il futuro. Giovanardi si dice sicuro di proseguire, anche perché, e qui bisogna dar-gliene atto, a Sassuolo si è lavorato bene sul vivaio, e ci sono già alcune giocatrici che

sarebbero in grado di provare a cimentarsi su palcoscenici importanti: la squadra è gio-vane, di prospettiva, e quindi relativamente costosa, e so-prattutto c’è da dire che con “i chiari di luna” che ci sono in giro, relativamente appe-tibile. Se non altro infatti, la crisi serve anche un po’ da livella, ed anche in giro per il mondo non si sente più par-lare di ingaggi faraonici che arrivano da questo o da quel campionato: meglio pochi, maledetti, e subito, si diceva una volta, e se lo applichiano ai poveri Euro attuali, è un detto quanto mai valido.

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s ndaggi

Sicurezza a Sassuolo: problema reale o enfatizzato?

E’ curioso notare come spesso, nei sondaggi pubblicati su www.ilsassolino.net, si arrivi ad un testa a testa tra le due opzioni più votate. Anche questa volta è andata così: si parlava di sicurezza-insicurezza, ovvero il tema che verosimilmente deciderà la prossima campagna elettorale.

E il testa a testa si è ripetuto tant’è che il risultato finale può essere considerato un pareggio: praticamente lo stesso numero di “click” è andato sulle preferenze che o considerano questo allarme “troppo enfatizzato da media e politica” oppure che lo considerano “assai reale”.

La terza opzione (“vero in parte: occorre attenzione solo in certe zone”) è stata scelta dal 21,5% dei nostri utenti (in totale i voti sono stati 121).

M.M.

Leftydi Diego Fontana Lefty è un fumetto sperimentaLe scritto e disegnato da

diego fontana con La sua mano sbagLiata: La sinistra.

iL Libro “Lefty. un mondo fatto con La mano sinistra” è stato pubbLicato neL 2007 da cabiLa edizioni. Questa è una striscia inedita.

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ilsasso lino

Buk e altre storiedi Stefano Landini

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ilsasso lino

il sass lin nella scarpa...la parola ai lettori

SCRIVETECI!!!Tutte le critiche verranno ascoltate;

le lettere ed i messaggi più significativisaranno pubblicati (max 3500 battute;

gli interventi più lunghi potrebbero essere accorciati a discrezione della redazione)

[email protected]

“Strana Sassuolo”

Ciao!!! Che strana che è Sassuo-lo... Nessuno per strada ma tutti su Facebook.

MAuro

“La Cri”

Ragazze, se tutte aveste la grinta della Cri Vecchi saremmo tra le prime quattro in classifica!!! For-za!!! Dai, noi siamo con voi!!!

AnnA

“Grazie Romano”

Grazie Minozzi.

un sAssolese che ne vAle 40.000

sms380-46.36.021

“Caselli, ma la Filosofia non era elitaria?”Salve,vi leggo (quasi) dall’inizio ed è il mio primo commento: sono sconfortato dal com-mento del sig. Caselli sul Festival. Non tanto relativamente alla prima risposta in meri-to...

“Spendiamo soldi per la cultura, perché è giusto, ma io sono per un tipo di cultura più popolare, meno elitaria.” (Si può essere più o meno d’accordo, anche se si dovrebbe spe-cificare meglio e non cadere in contraddizione subito dopo)

...ma soprattutto quando dice:

“No, lo teniamo. Sono pragmatico: il Festival ha sempre un grande successo e molta partecipazione. Fa arrivare un sacco di gente da fuori Sassuolo e fa conoscere la nostra città. È vero anche che andrebbe potenziato il circuito intorno a questa manifestazione nonché l’offerta di ristoranti e locali”

Qui si dice apertamente che la cultura viene vista solo come fonte di moneta o mi sba-glio? Non fa nessun commento sulla qualità (solo che è un po’ troppo di elitario e di sinistra dato che piace solo all’assessore...e non a lui...) ma su QUANTO se ne possa ricavare. Infatti conferma anche lui la grande la partecipazione, anche da fuori (ed ecco la contraddizione: non era elitaria e poco popolare?) e quindi via col “circuito”.

FrAnco cAnDini

Perplessità tecnologicheEgr. direttore,

Web scuola - web communication

Anche se mi sono lasciato attrarre del vs. servi-zio sull’Iris, mi ha colpito L’ARRETRATEZZA della scuola italiana e dei suoi studenti in mate-ria di web communication nonostante la Gelmini. Non ho nè telefonino, nè computer, e la mia unica modernità (si fa per dire) è Televideo. Se i bimbi delle elementari mandano su You Tube le loro bravate, oppure i viaggiatori possono staccare via internet i biglietti d’aereo e altro ancora, non si capisce ad esempio, per quale ragione i GENITORI non possa-no incontrare con WEBCAM o conto scuola, attraverso appositi codici PIN simil bancomat, per interagire con insegnanti o visionare voti e assenze dei propri figli.

bArtolAcelli pierro

sAssuolo / Mo

Sui vigiliFaccio seguito alla lettera di replica del comando dei Vigili Urbani.Spiace scoprire come per i Vigili Urbani di Sassuolo il Cittadino venga sempre più consi-derato un essere inferiore da spremere con le multe o da non considerare e mi spiego : Io non vorrei mai essere considerato un numero (Che peraltro al telefono non é stato comu-nicato ) e pertanto a richiesta, non avendo nulla da nascondere, declino le mie generalità senza timore o forse che i Viigili Urbani hanno paura a far sapere come si chiamano e si nascondono dietro un anonimato di facciata? A questo proposito , a norma delle vigenti leggi sulla trasparenza propongo che il comando predisponga un tesserino con tanto di fotografia attestante che il numero di distintivo esibito corrisponda alla faccia di chi lo porta in giro: Chi ci assicura che chi esibisce il distintivo n° XY sia effettivamente il Vi-gile XY e non WZ?? ; a tal proposito ricordo che anche gli Agenti di Polizia e Carabinieri sono tenuti a qualificarsi con nome cognome e grado a richiesta del Cittadino: perché loro si e i Vigili no? Il Cittadino NON é tenuto (almeno mi sembra, vero Comandante?) a conoscere le deli-bere sindacali ma si aspetta che chi si occupa della segnaletica sia uno esperto del traffico e non un esperto nell’avvitare tubi o riparare perdite di gas, (cosa che veniva eregia-mente fatta) come ci si aspetta da un tecnico Hera perché altrimenti farebbe il Vigile (O no?). Inoltre, nel caso il Comandante non lo sapesse, Sassuolo si attraversa ANCHE da est ad ovest e viceversa, e non solo da nord a sud o viceversa! Infatti le direttive V.le 28 Settembre (e NON XXVIII !!!! ) nonché Viale I° Maggio e 25 Luglio sono considerate direttrici di attraversamento e non di traffico locale per chi, ad esempio, da via Radici dovesse, putacaso, andare che sò, all’ufficio postale o alla mensa, ( o no?), venga il Comandante a verificare se il traffico in quel quadrilatero é SOLO LOCALE e non di scorrimento!Per quanto attiene al tono della risposta ritengo di meritare, come cittadino che paga le tasse un pò più di rispetto che “il Nicolini” o “dal Nicolini” ( non mi sembra di essere un pregiudicato ) e la lettera di risposta destinata ad una persona fisica ben individuata e non genericamente ad “ UN CITTADINO” che, nel suo piccolo, pagando le tasse, paga ANCHE lo stipendio di chi ha redatto la lettera stessa credo meriterebbe venissero po-ste tre lettere semplici prima del cognome; sarebbe stato un pò più rispettoso ( oltre che educato ) ma tant’è........... Vorrei tanto sperare di vivere in un paese dove le forze dell’ordine fossero al servizio della collettività e non preposte a vessare la stessa.e non trattassero il Cittadino con suf-ficienza. Cordiali saluti

s. nicolini

Non ti voglio neanche conoscere se...di monch

Non ti voglio neanche conoscere se…non ti sei commosso a vedere “The Wrestler” al cinema!

rubriche

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ilsasso lino

passatempchi più ne ha, più ne metta!

C R U C I V E R B A S A S S O L E S Ein cors ivo , l e de f in iz ioni d i Sassuolo e d intorni

monch

Orizzontali

1. Il celebre “papista” sassolese (vedi foto) – 15. Sguscia a Co-macchio – 16. Se è Regal è un Whisky – 17. Edgar Allan, splendido scrittore – 18. Le iniziali di Pozzo, mitico allena-tore degli Azzurri negli Anni ‘30 – 19. La targa di Enna – 20. Quello greco vale 3,14... – 22. A Sassuolo c’è quella “di sotto” – 24. Se precede “sessuale”, è qualità di chi è attratto dal suo stesso genere – 25. Una cosa che possiedo – 27. Lo sono Brontolo e Gongolo – 29. Il “secchione asociale” dei college Usa – 30. Quello che c’è – 32. Targa pugliese – 33. The Inter-national University – 34. Omero ne ha cantato le gesta.

Verticali

1. Muoviti! – 2. Sta per “dentro” – 3. Dà notizie – 4. La seconda persona singolare – 5. Fondo di serbatoi – 6. Un ruolo senza vocali – 7. Una strada con le luci qui a Sassuolo – 8. Operano senza perno – 9. Ragionano sulla crisi – 10. Lei a Londra – 11. Affermativo – 12. Ma certo! – 13. Stile musicale moderno – 14. Il centro di Pisa – 17. Hanno la maggioranza sulla scacchiera – 20. Peso Netto – 21. Noto presentatore TV – 23. Nega – 26. I “colli” di Carducci – 28. Un po’ d’assurdo – 29. Alla fine del capannone – 31. Tra “a” e “deg” in una nos-tra diffusa espressione dialettale.

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L’OROSCOPO di Mirella Barchi

ARIETE (21/03 - 20/04)

Siete alla ricerca di voi stessiamore: Cercate, cercate...lavoro: Mai farsi aspettare!salute: Meno alcool...

TORO (21/04 - 20/05)

Aspettate... il presente!amore: Siete agrodolcilavoro: Niente vi spaventasalute: Attenzione ai crampi

GEMELLI (21/05 - 21/06)

Mai fermi!amore: Che stress...lavoro: Girate come trottole...salute: Meno dolci, più fibre

CANCRO (22/06 - 22/07)

Pensate a voi stessiamore: Più tolleranza...lavoro: Non prendersela!salute: Ferro, ferro!

LEONE (23/07 - 23/08)

Nuove scete...amore: Impassibili!lavoro: Chiodo fisso...salute: Bronchite

VERGINE (24/08 - 22/09)

Il vostro compleanno si avvi-cina...amore: Sempre sopra le righe!!!lavoro: Alti e bassi...salute: Herpes labiale...

BILANCIA (23/09 - 22/10)

In sospeso...amore: Sempre in fuga...lavoro: Nuovi orizzonti!Salute: No dolci...

SCORPIONE (23/10 - 22/11)

Più pazienza...amore: Un figlio…lavoro: Più sincerità!salute: Check-up!

SAGITTARIO (23/11 - 21/12)

Sempre in movimento!amore: Più sprint!lavoro: Mai arrendersi...salute: Sinusite...

CAPRICORNO (22/12 - 20/01)

Stand byamore: Equilibrio...lavoro: Più responsabilità!Salute: Raffreddore...

ACQUARIO (21/01 - 19/02)

Nervoso, nervoso...amore: Pensate di più alla fami-glia!lavoro: Tranquillità...salute: Dieta!

PESCI (20/02 - 20/03)

Nuove emozioni?amore: No agli impegni...lavoro: Novità!salute: Occhio alla depressione

dal 25/03 al 25/04

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