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Lo studio dell’esposizione delle popolazioni a diverse fonti e tipologie di agenti inquinanti (chimico-fisici e biologici)

rappresenta il principale oggetto di studio dell’epidemiologia ambientale.

Prodotti chimici : 1930, 1.000.000 2004, 400.000.000

Ancora sottovalutata è l’esposizione degli organismi in via di sviluppo.Il target più sensibile degli inquinanti ambientali,

dotate di assetto genomico ancora “fluido” : le cellule staminali dei tessuti degli adulti

che possono degenerare in senso neoplastico e le cellule embrionali e fetali e i gameti,

esposti a quantità minime, ma quotidiane, di agenti e fattori esogeni, che forzano il loro (epi)genoma a trasformarsi.

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L’anticipazione nel tempo e l’espansione pandemica di

malattie immunomediate(allergie, asma, malattie autoimmuni, ecc..)

endocrino - metaboliche(obesità, sindrome metabolica, diabete II, ecc..)

neurodegenerative e neoplastiche

potrebbe essere il prodotto di una trasformazione ambientale eccessivamente rapida.

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Il costante incremento di neoplasie dell’ infanzia,

connesso a

esposizione transplacentare (del feto)

transgenerazionale (dei gameti)

ad agenti chimici e fisici (in particolare radiazioni ionizzanti) in grado di indurre modifiche epigenetiche e genetiche

rappresenta l’effetto più esemplificativo e drammatico.

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L’esposizione del feto e del bambino nella prima infanzia a sostanze xenobiotiche presenti

nell’ ambiente e negli alimenti

possono danneggiare il cervello in via di sviluppo

e portare a patologie del neuro-sviluppo.

Esiste un nesso tra l’incremento delle patologie neuro-psichiche dell’infanzia

autismo, disturbo da deficit dell’attenzione,ritardo mentale e quello delle malattie neurodegenerative dell’adulto.

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L’esposizione del feto e del bambino nella prima infanzia a

molecole xenobiotiche

e altri agenti esogeni (muffe, polline)

può determinare una condizione di flogosi cronica

delle vie aeree e interferire

con la corretta maturazione

del sistema immunitario.

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Può alterare la programmazione di organi e tessuti,

il mantenimento dell’equilibrio endocrino-metabolico

Come diabete e obesità

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… L’antropizzazione integrale e il furore degli interventi

nello sfruttamento delle risorse hanno messo

in movimento l’irresistibile ritorsione delle potenze naturali,

prova delle prove che la Némesis dei pensatori greci non è

una favola : se il limite invisibile è varcato, lei si ridesta.

Rovesciamento del dogma ideologico trionfante della

Crescita Illimitata del Pil e dei consumi….

Guido Ceronetti Corriere della Sera – 4/9/10

… Il coro dei poteri ufficiali loda perdutamente Cina, India, Brasile per il loro Pil di colossi sfrenati, voragine indicata esemplare, da

cui non germina che morte planetaria, avvelenamento tentacolare.

La natura non ha fretta.

Su tutte le creste del Pil “la Morte canta la sua lenta lenta canzone” (Berlin Alexanderplatz).

Che cosa stanno diventando i terreni agricoli, gli animali forzati a produrre per fare Pil

crepando come schiavi di Lager, i rifiuti tossici lasciati smaltire?

E i regalini tumorali da campi elettromagnetici, dalle foreste di antenne?...

Guido Ceronetti Corriere della Sera – 4/9/10

…. Neppure a brevissimo termine ci sono certezze sulle vie

che può prendere il collasso della vivibilità ambientale :

gli incendi tra Mosca ed Urali,

i cieli oscurati dei vulcani islandesi,

il terremoto di Haiti e dell’Aquila,

i diluvi dell’India, la rottura del fondale petrolifero della Bp…

Guido Ceronetti Corriere della Sera – 4/9/10

....... E il Giappone .......

Ammalarsi “di città”, un pericolo che cresce di pari passo con il

processo di urbanizzazione in corso nel pianeta (OMS – World Health Day)

Per la prima volta nella storia, oggi nel mondo sono numerose le

persone che vivono in centri urbani rispetto a quelle che popolano le

zone rurali, entro il 2030 sei persone su dieci vivranno in città grandi con

“superbatteri” resistenti agli antibiotici.

Bangkok, 7/9/10 (Adnkronos Salute/Nuova Cina)

MCSCAUSE

La natura cronica di MCS è legata ad un ciclo biochimico vizioso NO/ONOO -

indotto da fenomeni stressogeni, in grado di aumentare la quantità di ossido nitrico

e perossinitrito.

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Il meccanismo è analogo nei quadri di sensibilizzazione e infiammazione nervosa

e già valutato quando la MCS era definitaSHCM sindrome di ipersensibilità chimica multipla.

SIOC : sindrome d’intolleranza agli odori chimiciEI : ferita ambientale

TILT : perdita di tolleranza indotta da prodotti tossici

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La MCS non è legata a recettori olfattivi.

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MECCANISMI

Oltre ai pesticidi : organofosforati di tipo carbamatoorganoclorati e piretrinoidi

• Mercurio (metilmercurio) • Solfuro di idrogeno, • Monossido di carbonio

� Le sette categorie di prodotti chimici implicati in MCS aumentano le NMDA.Di cinque il meccanismo è conosciuto.

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ULTERIORI CONFERME

• L’ipersensibilità dei pazienti di MCS al glutammato monosodico (agonista di NMDA)

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LA GENETICAPoliformismi che influenzano la predisposizione

I geni che sono determinati nel metabolismo di queste sostanze chimiche influenzano la predisposizione a MCS.

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LA CRONICIZZAZIONE

Lo stress ossidativo stimola la NK – Kappa B NKB aumenta la produzione di NOS(ossido nitrico)NOS aumenta la produzione di acido nitrico.

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Il ciclo diventa la causa di malattie.

“ No, oh no!”.

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DIVERSITA’Ma la SFC/ME e LA FM hanno eventi scatenanti non determinati da NMDA.

Le infezioni e le radiazioni ionizzanti inducono sintesi dell’ossido nitrico inducibile (NOS).

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MARKER

SINTOMI

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RICERCA ED ESPERIENZA IN CORSO

Michel Geffard Inserm – BordeauxMaurizio Grandi La Torre - Torino

Negli USA i 5 trattamenti proposti da Pall ipotizzano da 14 a 18 componenti per il controllo del ciclo NO/ONOO-

Da 20 anni lavoriamo sull’identificazione di anticorpi circolanti, come metodo indiretto di determinazione.- Produzione citochine proinfiammatorie- Attivazione di sistemi enzimatici produttori di radicali liberi :

attivazione NO sintasi inducibile attivazione degradazione triptofanoiper produzione di prodotti radicali (NO, NA, OH¯ , H2O2) iper produzione di prodotti neurotossici derivati dal triptofano(acido picolinico, antranilico,

3- idrossikinurenico).L’immunobilancio valuta le immunoglobuline IgA e IgM verso antigeni determinati dalla presenza di queste sostanze.

MARKER

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L’ipersecrezione dei radicali liberi da stress, sollecita la produzione di adrenalina

che tende a spingere il flusso sanguigno verso i muscoli attiva la produzione di cortisone

che inibisce gli enzimi deputati alla digestione delle proteine.

La quota di aminoacidi non assorbiti resta in circolo provocando un aumento dei radicali liberi e delle amine

sostanze che sostengono la flogosi ed alterano le difese delle linee linfocitarie T.

Interferenti endocrini Interferenti endocrini Endocrine Disrupting Chemicals (Endocrine Disrupting Chemicals (EDCsEDCs))

““Un Interferente Endocrino è una sostanza Un Interferente Endocrino è una sostanza esogena, o una miscela, che altera la funzionalità esogena, o una miscela, che altera la funzionalità del sistema endocrino, del sistema endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un causando effetti avversi sulla salute di un organismo, oppure della sua progenie o di una organismo, oppure della sua progenie o di una (sotto) popolazione”(sotto) popolazione”

((European Workshop on the Impact of Endocrine Disrupters on European Workshop on the Impact of Endocrine Disrupters on

Human Health and Wildlife,Human Health and Wildlife, WeybridgeWeybridge, UK, 2, UK, 2--4/12/1996).4/12/1996).

L’enorme quantità di composti che potrebbero L’enorme quantità di composti che potrebbero interferire con il sistema endocrino umano e interferire con il sistema endocrino umano e animale non ne facilita la classificazione. animale non ne facilita la classificazione.

In via generale è possibile raggruppare questi In via generale è possibile raggruppare questi composti in cinque categorie principali composti in cinque categorie principali

1)1) Farmaci o estrogeni sintetici (come ad esempio Farmaci o estrogeni sintetici (come ad esempio il 17il 17--b estradiolo o l’b estradiolo o l’estrogenosinteticoestrogenosinteticodietilstilbestrolodietilstilbestrolo, DES)., DES).

2) Pesticidi, a loro volta distinguibili in:2) Pesticidi, a loro volta distinguibili in:

· · organofosforiciorganofosforici;;

· carbammati;· carbammati;

· · piretroidipiretroidi sintetici;sintetici;

· · organocloruratiorganoclorurati;;

Classificazione degli Classificazione degli EDCsEDCs

3) 3) PlastificantiPlastificanti e e prodottiprodotti derivantiderivanti dalladalla combustionecombustionedel PVC (ma del PVC (ma ancheanche della della cartacarta e e delledelle sostanzesostanzeputrescibiliputrescibili) come le ) come le diossinediossine

4) 4) SostanzeSostanze didi origineorigine industrialeindustriale come:come:

· · fenolifenoli;;

· · ritardantiritardanti didi fiammafiamma;;

· · acidoacido perfluorooctanicoperfluorooctanico e e suoisuoi salisali;;

· · diossinediossine;;

· · alcunialcuni metallimetalli pesantipesanti ((piombopiombo, , cadmiocadmio e e mercuriomercurio).).

La maggior parte degli La maggior parte degli EDCsEDCs hanno carattere hanno carattere lipofilolipofilo e questo permette loro di diffondere e questo permette loro di diffondere attraverso la membrana cellulare, di legare attraverso la membrana cellulare, di legare eventualmente i recettori per ormoni eventualmente i recettori per ormoni steroidei e di accumularsi a livello del steroidei e di accumularsi a livello del tessuto adiposotessuto adiposo

Numerose di queste sostanze derivanti Numerose di queste sostanze derivanti dall’inquinamento ambientale vengono dall’inquinamento ambientale vengono assunte con la dieta attraverso la sostanza assunte con la dieta attraverso la sostanza grassa consumata insieme alla carne, al latte grassa consumata insieme alla carne, al latte etc.etc.

La riproduzione e lo sviluppo La riproduzione e lo sviluppo prepre-- e postnatale e postnatale

sono le fasi biologiche più sensibili agli effetti sono le fasi biologiche più sensibili agli effetti

endocrini degli endocrini degli EDCsEDCs

Gli effetti indesiderati degli Gli effetti indesiderati degli EDCsEDCs finora osservati, finora osservati, mediante studi mediante studi in vivo in vivo e e in vitroin vitro, sono: , sono:

--l’l’indebolimento della capacità riproduttiva indebolimento della capacità riproduttiva maschile e femminilemaschile e femminile

--lo sviluppo di difetti morfologici o funzionali alla lo sviluppo di difetti morfologici o funzionali alla nascitanascita

--lo sviluppo del cancrolo sviluppo del cancro

--l’l’alterazione della linea germinale e la alterazione della linea germinale e la progressione progressione transgenerazionaletransgenerazionale del danno del danno causato da causato da EDCsEDCs

Effetto degli Effetto degli EDCsEDCs sull’apparato riproduttivo sull’apparato riproduttivo femminile femminile

IIndebolimento della capacità riproduttiva femminilendebolimento della capacità riproduttiva femminile

�� Pubertà precoce Pubertà precoce

�� Sindrome da ovaio Sindrome da ovaio policisticopolicistico

�� Menopausa precoce (POF)Menopausa precoce (POF)

�� Fibrosi dell’uteroFibrosi dell’utero

�� Cisti ovaricheCisti ovariche

�� Endometriosi Endometriosi

�� Infertilità/subInfertilità/sub--fertilitàfertilità

�� Gravidanza ectopicaGravidanza ectopica

�� Aborto spontaneoAborto spontaneo

Effetto degli Effetto degli EDCsEDCs sull’apparato riproduttivo maschilesull’apparato riproduttivo maschile

indebolimento della capacità riproduttiva indebolimento della capacità riproduttiva maschilemaschile

•Infertilità

•Oligo/azoospermia

•Diminuzione della qualità del seme

Impatto sulle nuove generazioniImpatto sulle nuove generazionitramite alterazione del meccanismo dell’imprintingtramite alterazione del meccanismo dell’imprintingeffetto epigeneticoeffetto epigenetico

�� Alterazione della metilazione del DNA e Alterazione della metilazione del DNA e dell’acetilazione degli istoni nella linea dell’acetilazione degli istoni nella linea germinale dopo esposizione in utero a germinale dopo esposizione in utero a EDCsEDCs..

Difficoltà nella generazione di modelli Difficoltà nella generazione di modelli sperimentalisperimentali

Selezione della dose di Selezione della dose di EDCsEDCs da somministrare:da somministrare:

Spesso le basse dosi di Spesso le basse dosi di EDCsEDCs somministrate somministrate hanno provocato un danno maggiore delle alte hanno provocato un danno maggiore delle alte dosi, come gli ormoni o neurotrasmettitori.dosi, come gli ormoni o neurotrasmettitori.

Questa osservazione incrementa la Questa osservazione incrementa la preoccupazione sulla pericolosità di tali preoccupazione sulla pericolosità di tali sostanze dal momento che agiscono sostanze dal momento che agiscono sull’organismo anche a basse dosi sull’organismo anche a basse dosi

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MAGNOLIA RIBES – ELICRISO

(CORTISOLO-LIKE)

SNC SNVENDOCRINO ORGANI

AG

ANTIGENE

ACANTICORPO

ISTAMINA MEDIATORI INFIAMMAZIONE

ELICRISO PLANTAGO

LIQUIRIZIA

ANTHURIUM

MAGNOLIA

PERILLA

La specie Helichrysum Helichrysum italicumitalicum G.Don, appartiene alla famiglia delle Compositae sottofamiglia Tubiflorae. Suffrutice perenne, cespuglio alto 25-40 cm.

La droga è costituita dalle sommità fiorite raccolte nel periodo di inizio-piena fioritura

PRINCIPI ATTIVI

Flavonoidi: isosalipurposide; naringenina; elicrisine A e B;

kaempferolo e kaempferolo-3-O-glucoside; apigenina e

apigenina-7-O-glucoside; quercitina-3-O-glucoside;

luteolina-7-O-glucoside.

Olio essenziale i cui componenti principali sono

rappresentati da monoterpenoli (nerolo); esteri terpenici

(acetato di nerile); αααα- e ß- pinene; ß-chetoni; geraniolo;

linalolo; eugenolo; furfurolo e furfurale; isovalerianale;

idrocarburi sesquiterpenici (ß-cariofillene); fenoli

Fra i costituenti principali: cumarine, esculetina,

umbelliferoneLa Torre

ATTIVITA’ CORTICOSURRENALICA

ACTH simile (determinata

da alcoli monoterpenici,

triterpenici, steroli)

ADENILCICLASI

AMPC

ROS

ISTAMINA

LA TORRE - TORINO

OLII ESSENZIALIPOSSIBILITA’ TERAPEUTICHE

IN FUNZIONE DELLA ATTIVITA’ FARMACOLOGICA

�Capacità di inibire gli enzimi della via dell’acido arachidonico

�Capacità di inibire la degranulazione dei mastociti o l’attacco della istamina liberata ai recettori HI.

�Capacità a inibire la diapedesi dei leucociti

�Capacità di impedire la chemiotassi dei leucociti

�Capacità a modulare la reazione immune

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EUCALIPTUS RADIATA SIEBER EX DC (ct 1.8 cineolo)

OLIO ESSENZIALE DI RAMI FRESCHI

1.30ALPHA FELLANDRENE

7.20LIMONENE

0.50PIPERITONE

2.80TERPINEN-4-OLO

8.60TERPINEOLO ALPHA

65-701.8 CINEOLO

%COMPONENTI

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IL (1.8 CINEOLO) HA MOSTRATO ATTIVITA’:

� attività cortisolo-likesull’inibizione dell’interleukina 1 beta e TNF αααα

� Inibizione dell’attivazione del fattore di trascrizione nucleare NF Kappa B

� Inibizione delle 5-lipossigenasi e della formazione di LTB4, LTC4, LTD4, LTE4.

� Inibizione delle COX, PGE2 e TxB2

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CANNABIS SATIVA L.OLIO ESSENZIALE DELLA PIANTA INTERA FRESCA

1.40CARIOFILLENE OSSIDO

11.3BETA CARIOFILLENE

13TERPINOLENE

15OCIMENE (BETA TRANS)

33MIRCENE

%COMPONENTI

INIBITORE DELLA 5-LIPOSSIGENASI

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EUGENIA CARYOPHYLLATA THUM.

OLIO ESSENZIALE DEI FIORI

1.8CARYOPHILLENE OSSIDO

1.5HUMULENE ALPHA

2-7CARYOPHILLENE BETA

2-15EUGENIL-ACETATO

70-90EUGENOLO

%COMPONENTI

� INIBITORE DELLA SINTESI PROSTGLANDINE

� INIBITORE COX-2

� INIBITORE DEGRANULAZIONE DEI MACROFAGI

� INIBITORE DELLA CHEMIOTASSI DEI LEUCOCITI

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Stimolazione

microflora intestinale

Frutta e verdura in genere.

In particolare, carciofi, mais, aglio,

avena.

Carboidrati non assorbibili

Riduzione infiammazioneUva, datteri, ciliegie, ananas, arance,

albicocche, cetrioli, funghi, zucchini

Salicilati

Antinfiamatoria, anticancerogenaCurcumaCurcumina

AnticancerogenaSemi di zuccaFitosteroli

Anticancerogena,

soprattutto nei confronti delle neoplasie

mammarie

Agrumi, semi di cuminoTerpenoidi

AnticancerogenaAglio, cipolle, porroAlliltiosulfonati

AntimutagenaFamiglia delle Crucifere (es. broccoli,

cavolo cappuccio, cavolfiore)

Isotiocianati e indoli

Antimutagena

Anticancerogena

Tè verdeCatechine

Antiossidante

Anticancerogena

Estrogenica

Immunomodulante

Mirtilli, lamponi, more, rosmarino,

origano, timo, prezzemolo, sedano,

soia.

Flavonoidi, isoflavonoidi,

saponine

Antiossidante

Antimutagena

Anticancerogena

Immunostimolante

Verdure giallo-rosse e a foglia verde

(es. carote, zucca, spinaci, pomodori)

Carotenoidi

POSSIBILI ATTIVITA’PRINCIPALI FONTI ALIMENTARIFITOCOMPOSTI

Nello studio abbiamo utilizzato un’associazione di:Tè Verde E.S. Tit., Curcuma L. E.S., Cardo M. E.S. Tit., Soia Isoflavoni E.S.Tit., Melograno E.S. Tit., Tit da Microalghe, Semi di Lino Polvere,

- Resveratrolo

- antocianidine (procianidine totali), eterosidi, delle

quali l’estere dell’acido gallico ha la maggior attività

antiossidante,

estratte dall’uva: Carignane Cinsault Merlot Cabernet

(Gli oligomeri procianidinici hanno un’attività

inibitrice sulla produzione dell’endotelina -1 nelle

cellule che rivestono vasi sanguigni e che provoca la

costrizione dei vasi sanguigni).La Torre - Torino

Le caratteristiche dello studio prevedono il monitoraggio dei soggetti inclusi con misurazione basale intermedia e finale di R.L.espressi in unità U-Carr.

Determinazione colorimetrica.

La Torre - Torino

Melograno

L’acido ellagico contenuto interagisce con il metabolismo cellulare- Inibizione della formazione del legame tra sostanze e DNA, attraverso la creazione di un legame diretto tra sostanza ed acido ellagico, tramite un’attività di contrasto nei confronti dell’interazione tra sostanza chimica e DNA stesso.- Stimolazione dell’attività dell’enzima glutatione-S.transferasi (GST) nel fegato.- Stimolazione dell’enzima glutatione riduttasi nel fegato.- Inibizione dei danni da per ossidazione lipidica indotta dai radicali liberi.

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Ricorda un ulivo. Ma è più basso, disadorno e spinoso.

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ARGAN

Apparentata alla Bumelia SW dell’America del nord e dell’Argentina, all’ Argania sideroxylon L. della Nuova Zelanda alla Butyrospermum parkii del Mali (l’albero da cui si estrae il burro di karité)

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L’olio è ricco di acidi insaturi (80%):oleici e linoleici rispettivamente 44.8 e 33.7%. Rapporto 1.25 La frazione non saponificabile( costituita dall’1%) di argan è più ricca di antiossidanti ( i tocoferoli), rispetto all’olio di oliva ( 637 mg/Kg contro i 258 mg/kg) e della γ-isoforma del tocoferolo (75%).

Questa frazione non- glicerica è ricca in acidi fenolici, (principalmente ferulici) assenti nell’ olio di oliva.

E’ ricco di steroli : schottenoli (1420 mg/kg) e spinasteroli (1150 mg/kg)Queste due famiglie di steroli, conosciute per le loro proprietà antitumoraliraramente sono incontrate in altri oli vegetali.

L’olio di Argan contiene una proporzione non-trascurabile di squalene:

3140 mg/kg (4990 mg/kg nell’olio di oliva).Queste proprietà prevengono l’ossidazione e contribuiscono alla stabilità dell’olio.

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Le patologie ambientali non sono un danno specifico a carico di componenti specifiche dell’organismo vivente, ma derivano dall’instaurazione di un nuovo e diverso regime di funzionamento dello stesso.