Matteo e le smentite

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Tante ne dice tante ne smentisce, sembra un piccolo Silvio.

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Tutte le volte che Renzi ha cambiato idea (smentendosé stesso)

it.ibtimes.com /articles/69482/20140821/renzi-cambia-idea-dichiarazioni.htm

C'è un programma non scritto che i politici italiani seguono pedissequamente: cambiare idea, sututto. Si dice che solo gli stolti non siano in grado di modificare il proprio punto di vista, ma il problemava osservato sotto un'altra luce: può un politico dire qualsiasi cosa, passare dal bianco al nero suqualunque argomento, e mantenere un minimo di credibilità? Può questo politico essere in grado diguidare un paese che deve affrontare una marea di questioni irrisolte? Situazioni diverse richiedonoapprocci diversi, ma quando idee diametralmente opposte diventano perfettamente intercambiabili, inbase alla convenienza del momento, c'è qualcosa che non va.

Se c'è un aspetto che unisce profondamente i due contraenti del patto del Nazareno è proprioquesto. Si conosce ormai a menadito la sublime arte dell'ex Cavaliere nello smentirsi da solo, menopubblicizzata è la stessa capacità del giovane allievo, diventato capo del governo due secondi dopoaver 'rasserenato' Letta. Nell'aprile 2013 era categorico: "Vorrei fare il premier, sì, ma passandodalle elezioni, non dagli inciuci". Infatti.

PENSIONI D'ORO

48 ore fa Renzi twitta: "I giornali di agosto sono pieni di progetti segreti del Governo. Talmentesegreti che non li conosce nemmeno il Governo #nonesiste #maddeche'". E' una risposta alleindiscrezioni che girano da giorni sulle mosse del governo per racimolare fondi, compreso il possibilecontributo di solidarietà sulle cosiddette "pensioni d'oro e d'argento", sopra i 3mila euro mensili.Una stroncatura, che campeggiava ieri su molte prime pagine, anche della versione fornita da membridel governo (il ministro Poletti e il sottosegretario Baretta).

8 novembre 2013. Renzi, in piena campagna per le primarie che un mese dopo lo incoronerannopadrone del Partito Democratico, è ospite di Michele Santoro a Servizio Pubblico. L'argomento sono lepensioni d'oro. "Giusto mantenere diritti acquisiti, ma le pensioni più alte usufruiscono di un bonus. Ioho il problema di capire i problemi di quelli che guadagnano 600 euro al mese. Da 7000 a 6500 euro almese, si campa lo stesso". Sembrano parole di chi è favorevole ad un taglio, ma ieri era in campagnaelettorale, oggi è Presidente del Consiglio.

COSTITUZIONE

"Dieci sono le ragioni per votare no: un NO a una riforma che stravolge la nostra Costituzioneriscrivendo ben 53 articoli....un NO per fermare il progetto che conferisce al premier poteri chenessuno Stato democratico prevede e lo rende sostanzialmente inamovibile". E' l'appello del 2006contro la riforma della Costituzione voluta dal governo Berlusconi (poi bocciata dalreferendum). A sottoscrivere queste parole, molto simili a quelle utilizzate in questi mesi controil DDL Boschi, anche l'allora presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi.

BERLUSCONI

Sul 'partner' per le riforme le parole di Renzi sono state un capolavoro di ambiguità. Celebre il "gameover" con cui sembrava aver liquidato l'ex premier subito dopo la condanna per frode fiscale. Meno'famose' sono altre uscite. Ottobre 2013. Berlusconi viene rinviato a giudizio per corruzione: è ilprocesso sulla compravendita dei senatori nel 2006-2007, i presunti tentativi a suon di mazzetteper far cadere il fragile governo di centrosinistra guidato da Romano Prodi. Il giorno dopo Renzirilascia un'intervista a Radio Deejay. "Chi è, lo sappiamo, non possiamo dire che da lui non ciaspettavamo che finisse implicato in vicende di questo genere. Con tutte le critiche che gli si può fare

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Berlusconi è uno, da questo punto di vista, molto trasparente, è molto chiaro nel suo modo di fare. E' ilmotivo per cui io mai l'ho votato e mai lo voterei. Berlusconi è totalmente altro da uno comeme". Oggi non si muove foglia, non si cambia una virgola delle 'riforme' che Berlusconi non voglia.

LEGGE ELETTORALE

"Proporremo di dimezzare subito il numero e le indennità dei parlamentari. E vogliamo sceglierli noicon i voti, non farli scegliere a Roma con gli inchini al potente di turno" (Ottobre 2010)

"Sarebbe bello fare le leggi senza aver bisogno dei referendum, ma è evidente che le persone chestanno ora in Parlamento sono interessate a tutto tranne che a risolvere il problema della leggeelettorale. Oggi c'è un meccanismo di legge elettorale per il quale non importa essere bravi oavere voti, basta essere fedeli e obbediente al capo corrente e si va in Parlamento...La classedirigente parlamentare è fatta di dirigenti cooptati, cioè messi lì per andare a fare i parlamentari tantonon c'è bisogno dei voti, perché i voti li prende la lista. Io credo che questo sistema non vada bene".Era il 16 settembre 2011 e l'allora sindaco di Firenze firmava il referendum per "cancellare la vergognadel Porcellum". Con Berlusconi, il cui governo approvò la "vergogna del Porcellum", ha messo sul'Italicum, copia quasi fedele dell'originale, tra l'altro non ancora in vigore perché votato solo dallaCamera.

IMMUNITA'

Febbraio 2013, Berlusconi rilancia l'idea di tornare all'immunità parlamentare pre-Tangentopoliche prevedeva l'autorizzazione a procedere. Renzi risponde: "Rafforzare l'immunità? Sarebbe unerrore clamoroso, non abbiamo bisogno di dare garanzie in più ai parlamentari, ma di farli diventare piùnormali".

Le riforme costituzionali non fanno diventare "più normali" i parlamentari, anzi: l'immunità viene estesaai consiglieri regionali e ai sindaci che saranno scelti dalle Regioni a far parte del nuovo Senato delleAutonomie.

RIMBORSI ELETTORALI

"Abolire e rinunciare al rimborso elettorale di queste elezioni, immediatamente. Se i partitirinunciassero al finanziamento, che vale 45 milioni di euro per il Pd e 43 per Grillo, io credo chedaremo risposta a migliaia di famiglie che in questo momento sono fuori casa". Renzi lo dice il 2marzo 2013, una settimana dopo le Politiche. Conquistato il PD a dicembre e il governo a febbraio,non ha rinunciato ai rimborsi elettorali. La legge approvata per "abolire il finanziamento pubblico" inrealtà lo mantiene in vita fino al 2017.

AZIENDE PUBBLICHE

"Via i partiti da Rai, Finmeccanica e dalle aziende pubbliche dove ancora inzuppano in tanti.Troppi" (aprile 2012)

Esattamente due anni dopo, infornata di nomine del governo Renzi: Luisa Todini (nuovopresidente delle Poste), già eurodeputata di Forza Italia e membro del CDA Rai in quotacentrodestra, Alberto Bianchi (nel CDA Enel), già presidente della fondazione Open (ex Big Bang) diRenzi, Fabrizio Pagani (CDA Eni), già a capo della segreteria tecnica del ministro del Tesoro Padoan (asua volta consigliere di D'Alema sul finire degli anni Novanta), Marta Dassù (CDA Finmeccanica),viceministro agli Esteri dei governi Monti e Letta e consigliere di D'Alema negli anni a PalazzoChigi, Fabrizio Landi (ancora in Fimneccanica), finanziatore della campagna di Renzi, RobertoRao (CDA Poste), ex portavoce di Pierferdinando Casini.

IL PD E LE REGOLE

Primarie 2012, secondo lo Statuto del PD il segretario è anche candidato premier. Renzi,

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sfavorito contro Bersani, non ci sta: "Pare che le primarie del Pd per la scelta del leader non sipossano fare per colpa di una norma dello statuto. Sarà mica lo stesso statuto che impedisce di farepiù di tre mandati ai parlamentari? Occhio perché chi di statuto ferisce...".

Primarie 2013, Renzi è strafavorito e 'cambia verso' : "La sfida più grande sarebbe certamente laposizione di premier e per questo diventa importante il partito. Chi vince le primarie aperte dovrebbeessere il candidato a guidare il Governo".

LA SEGRETERIA

"No, non voglio fare il segretario. Non sono la persona adatta " (aprile 2013, ospite di Che tempoche fa)

F35

"Non capisco perché buttare via così una dozzina di miliardi per gli F35" (6 luglio 2012)

"Io ho proposto il dimezzamento, perché la questione riguarda il diritto di ogni paese su che difesaavere" (28 novembre 2012)

In sei mesi a Palazzo Chigi sono stati tagliati circa 150 milioni al programma F35, più o meno ilcosto di un caccia della Lockheed Martin.

TAV E GRANDI OPERE

"La Tav non è dannosa: rischia semplicemente di essere un investimento fuori scala e fuori tempo.Prima lo Stato uscirà dalla logica ciclopica delle grandi infrastrutture e si concentrerà sullamanutenzione delle scuole e delle strade, più facile sarà per noi riavvicinare i cittadini alle istituzioni"(maggio 2013)

Il 6 agosto scorso Repubblica ha elencato i finanziamenti che saranno destinati nel prossimo decretoSblocca-Italia: ci sono 2.9 miliardi per la linea Torino-Lione e vengono nominate 14 grandi opere. Dei3.5 miliardi promessi per l'edilizia scolastica, al momento ne sono stati stanziati meno di un terzo.

LARGHE INTESE

"Se vinco (le primarie, ndr) mai più larghe intese " (ottobre 2013)

"Governerò fino al 2018". Con le larghe intese

AMNISTIA

"Non sarebbe seria, proposta diseducativa" (ottobre 2013)

"Armati di nonviolenza, con i nostri corpi, con il ruolo che ricopriamo, intraprenderemo, a staffetta, unosciopero della fame, sperando, con forza e caparbietà, che il Parlamento italiano conceda unprovvedimento di amnistia e si attivi con atti urgenti per porre rimedio all'emergenza carceraria, alvergognoso sovraffollamento delle nostre strutture penitenziarie, non come soluzione ma come puntodi partenza per una riforma strutturale della giustizia, con misure alternative alla carcerazione"(dicembre 2012, dalla lettera del consigliere regionale della Toscana Marco Brogi, a cui Renziha aderito, in cui veniva chiesto a Marco Pannella di interrompere lo sciopero della fame).

CITTADINANZA AGLI IMMIGRATI

Nel settembre 2012 lancia la propria campagna per le primarie da Verona. Si dice favorevole allo iussanguinis (acquisizione della cittadinanza dalla nascita da un genitore in possesso della stessacittadinanza), non allo ius soli. Il 2 giugno 2013 cambia: "Chi nasce in Italia deve essere cittadinoitaliano".

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PRESIDENZIALISMO

Novembre 2012, inno al presidenzialismo: "Ritengo anche che quello del sindaco d'Italia sia il modelloistituzionale del domani". Dal suo libro Oltre la rottamazione: "Semplificare diventa una priorità anche acosto di rimuovere il tabù che per anni ha accompagnato parte della sinistra circa il presidenzialismo osemipresidenzialismo".

Giugno 2013, giravolta: "Da Roma arrivano discussioni alte, importanti, ma spesso lontane dalla vita ditutti i giorni, come il presidenzialismo, semipresidenzialismo, elezione diretta del premier".

"La sinistra che non cambia idea si chiama destra" disse Renzi alla Leopolda. Matteo, staisereno, devi essere proprio di sinistra.

(Foto: Reuters / )