Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della...

592
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA PIERSANTI MATTARELLA SCRITTI E DISCORSI PIERSANTI MATTARELLA SCRITTI E DISCORSI

Transcript of Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della...

Page 1: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA

PIERSANTIMATTARELLASCRITTI E DISCORSI

PIERSANTIMATTARELLASCRITTI E DISCORSI

Page 2: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

PIERSANTI MATTARELLA

nato a Castellammare del Golfo (Tp) il 24 maggio1935, assassinato a Palermo il 6 gennaio 1980, gior-no dell’Epifania.Ha ricoperto importanti incarichi diocesani, regiona-li e nazionali nella gioventù di azione cattolica, dellacui presidenza ha fatto parte per cinque anni.Consigliere comunale di Palermo dal 1964 al 1967.Componente della direzione regionale, del Consiglionazionale e della direzione centrale della Democraziacristiana.Deputato regionale eletto per la D.C. nel collegio diPalermo nella sesta (11 giugno 1967), settima (13giugno 1971) e ottava legislatura (20 giugno 1976).Nella sesta legislatura è stato componente delleCommissioni legislative permanenti per gli affariinterni e per la pubblica istruzione, della giunta dibilancio, della Commissione per il regolamentointerno, della Commissione speciale per la riformaburocratica e della Commissione speciale per la rifor-ma urbanistica.Nella settima legislatura ha ricoperto ininterrotta-mente la carica di Assessore alla Presidenza, delegatoal bilancio, carica nella quale è stato riconfermato nelprimo governo della ottava legislatura. Dal 16 marzo1978 era Presidente della Regione.

Page 3: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANAXIII LEGISLATURA

SCRITTI E DISCORSIdi

PIERSANTI MATTARELLA

VOLUME PRIMO

2QUADERNI DEL SERVIZIO

STUDI LEGISLATIVI DELL’A.R.S.– NUOVA SERIE –

Page 4: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 5: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

“Ho combattuto la buona battaglia,ho terminato la mia corsa,

ho conservato la fede”

Paolo, 2 Tim., 4,7

Page 6: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 7: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– V –

– Discussione del disegno di legge: «Riforma del-la burocrazia regionale» (Seduta del 15 ottobre1970) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Bilancio diprevisione della Regione siciliana per l’anno fi-nanziario 1972» (Seduta del 7 marzo 1972) . . .

– Discussione del disegno di legge: «Esercizioprovvisorio del bilancio della Regione sicilianaper l’anno finanziario 1973 » (Seduta del 12 gen-naio 1973) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Sui fatti di violenza di Milano e di Primavalle aRoma (Seduta del 22 aprile 1973) . . . . . . . . . . .

I N D I C E

Presentazione, di Guido Lo Porto . . . . . . . . . . . . . Pag. XVNota redazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » XIX

VOLUME PRIMO

Presentazione, di Michelangelo Russo . . . . . . . . . Pag. XXVIIIntroduzione, di Leopoldo Elia . . . . . . . . . . . . . . . » XXIXNota redazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » XLV

6ª LEGISLATURA

(11 giugno 1967 - 12 giugno 1971)

7ª LEGISLATURA

(13 giugno 1971 - 19 giugno 1976)

Pag. 3

» 17

» 24

» 27

Page 8: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– VI –

– Discussione del disegno di legge: «Bilancio diprevisione della Regione siciliana per l’anno fi-nanziario 1974» (Seduta del 29 aprile 1974 anti-meridiana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Bilancio diprevisione della Regione siciliana per l’anno fi-nanziario 1975» (Seduta del 16 dicembre 1974) .

– Discussione del disegno di legge: «Piano regio-nale d’interventi per il periodo 1975-80» (Sedutadel 9 aprile 1975) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Sulla uccisione di Claudio Varalli (Seduta del 17aprile 1975) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Rendicontogenerale consuntivo dell’Amministrazione dellaRegione siciliana, dell’Azienda delle foreste de-maniali e del Fondo di solidarietà nazionale perl’anno finanziario 1974» (Seduta del 9 ottobre1975) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Bilancio diprevisione della Regione siciliana per l’annofinanziario 1976» (Seduta del 19 dicembre1975) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Norme perla nomina di amministratori e rappresentantidella Regione negli organi di amministrazioneattiva di enti di diritto pubblico, di organi dicontrollo o giurisdizionali» (Seduta dell’11marzo 1976) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Norme con-cernenti i servizi di cassa e tesoreria » (Seduta del23 aprile 1976) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Pag. 29

» 45

» 73

» 84

» 86

» 90

» 105

» 109

Page 9: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– VII –

– Discussione del disegno di legge: «Rendicontogenerale consuntivo dell’Amministrazione dellaRegione siciliana, dell’Azienda delle foreste de-maniali, del Fondo di solidarietà nazionale e delFondo regionale per l’assistenza ospedaliera perl’anno finanziario 1975» (Seduta del 17 novem-bre 1976) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Bilancio diprevisione della Regione siciliana per l’anno fi-nanziario 1977» (Seduta del 21 dicembre 1976antimeridiana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del documento predisposto dallaCommissione per la finanza, il bilancio e la pro-grammazione per la conferenza delle Regionimeridionali (Seduta del 16 febbraio 1977 pome-ridiana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Eliminazionedei residui passivi dal bilancio della Regione peril finanziamento straordinario di interventi pro-duttivi e promozionali ed altre norme finanzia-rie» (Seduta del 26 maggio 1977) . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Norme in ma-teria di bilancio e di contabilità» (Seduta del 29giugno 1977 pomeridiana) . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: « Norme con-cernenti i servizi di cassa e di tesoreria » (Sedutadel 20 luglio 1977) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Commemorazione di Giorgio La Pira (Seduta del16 novembre 1977) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Pag. 114

» 127

» 144

» 148

» 155

» 170

» 175

8ª LEGISLATURA

(21 giugno 1976-6 gennaio 1980)

Page 10: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– VIII –

– Discussione del disegno di legge: «Rendicontogenerale consuntivo dell’Amministrazione dellaRegione siciliana, dell’Azienda delle foreste de-maniali, del Fondo regionale per l’assistenzaospedaliera per l’anno finanziario 1976» (Sedutadel 15 dicembre 1977 antimeridiana) . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Bilancio diprevisione della Regione siciliana per l’anno fi-nanziario 1978» (Seduta del 21 dicembre 1977antimeridiana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Appello al popolo siciliano per la difesa delloStato democratico (Seduta del 17 marzo 1978straordinaria) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Dichiarazioni programmatiche del Presidentedella Regione (Seduta del 3 aprile 1978) . . . . .

– Dichiarazioni programmatiche del Presidentedella Regione: replica al dibattito (Seduta del 5aprile 1978) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Nuove normeper l’ordinamento del Governo e dell’Ammini-strazione della Regione » (Seduta del 6 aprile1978) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Commemorazione dell’onorevole Aldo Moro(Seduta del 10 maggio 1978) . . . . . . . . . . . . . .

– Svolgimento di interpellanze e di interrogazionisulla installazione in Sicilia di una centrale nu-cleare: risposta del Presidente della Regione(Seduta del 31 maggio 1978) . . . . . . . . . . . . . .

– Comunicazioni del Presidente della Regione ediscussione di mozioni e di interpellanze sul pia-no Pandolfi (Seduta del 12 ottobre 1978) . . . . .

Pag. 183

» 195

» 222

» 226

» 314

» 326

» 331

» 337

» 345

Page 11: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– IX –

– Discussione del disegno di legge: «Attribuzioniai comuni di funzioni amministrative regionali»(Seduta del 20 dicembre 1978) . . . . . . . . . . . . .

– Dichiarazioni del Presidente della Regione in or-dine al piano economico triennale 1979-1981(Seduta del 28 febbraio 1979) . . . . . . . . . . . . . .

– Commemorazione del segretario provincialedella Democrazia cristiana di Palermo, MicheleReina (Seduta del 15 marzo 1979) . . . . . . . . . .

– Commemorazione dell’onorevole Ugo La Malfa(Seduta del 26 marzo 1979) . . . . . . . . . . . . . . .

– Dichiarazioni programmatiche del Presidentedella Regione (Seduta del 26 marzo 1979) . . . .

– Dichiarazioni programmatiche del Presidentedella Regione: replica al dibattito (Seduta del 27marzo 1979) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione della mozione e delle interpellanzesull’ordine pubblico in Sicilia (Seduta del 5 apri-le 1979) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione delle mozioni per la promulgazionedelle norme in materia di riordino urbanistico-edilizio approvate dall’Assemblea ed impugnatedal Commissario dello Stato (Seduta del 16 apri-le 1979 antimeridiana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione della mozione e della interrogazionesullo appalto di lavori per l’aereoporto diPalermo-Punta Raisi (Seduta del 2 maggio 1979)

– Sulle dimissioni dell’onorevole Pancrazio DePasquale da Presidente dell’Assemblea regiona-le siciliana (Seduta del 3 maggio 1979 pomeri-diana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Pag. 382

» 390

» 419

» 422

» 427

» 460

» 469

» 476

» 483

» 491

Page 12: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– X –

– Sull’attentato alla sede del Comitato romano del-la Democrazia cristiana (Seduta del 3 maggio1979 pomeridiana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Sulle dimissioni da deputato regionale dell’ono-revole Angelo Bonfiglio (Seduta del 21 giugno1979 antimeridiana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Commemorazione del capo della squadra mobiledi Palermo, Boris Giuliano (Seduta del 25 luglio1979 antimeridiana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Commemorazione del magistrato Cesare Terra-nova e del maresciallo Lenin Mancuso (Sedutadel 26 settembre 1979) . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione del disegno di legge: «Nomina di unaCommissione parlamentare d’inchiesta sulla ge-stione dell’Assessorato regionale dei lavori pub-blici» (Seduta del 24 ottobre 1979 pomeridiana)

– Indirizzo di saluto al Presidente della RepubblicaSandro Pertini (Seduta del 9 novembre 1979straordinaria) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Discussione delle mozioni e della interpellanzasullo stato dell’ordine pubblico in Sicilia e sullalotta alla mafia (seduta del 20 novembre 1979) .

– Il ruolo delle regioni meridionali per una nuovapolitica economica dello Stato . . . . . . . . . . . . .

– Nel partito al servizio del Paese . . . . . . . . . . . .

– Per la riforma amministrativa della Regione . . .

– Rinnovamento e coordinamento dell’azione digoverno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Pag. 493

» 495

» 498

» 504

» 508

» 517

» 527

» 543

» 553

» 566

» 573

VOLUME SECONDO

Page 13: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– XI –

– Più poteri agli enti locali . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– D.C./P.C.I.: contrapposizione o confronto? . . .

– Padania: una Prussia in Italia? . . . . . . . . . . . . . .

– Una Sicilia nuova nella crisi italiana . . . . . . . . .

– La posizione della Regione siciliana sui pro-gramma quinquennale di interventi straordinarinel Mezzogiorno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Il costo per la Sicilia della crisi economica nazio-nale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Regioni e Mezzogiorno: esigenza di una nuovapolitica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Magistero sociale, capitalismo, azione politicadei cattolici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Sull’assassinio di Aldo Moro . . . . . . . . . . . . . .

– Iniziativa politica della D.C. per lo sviluppo delMezzozogiorno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Realtà e prospettive del Mezzogiorno d’Italia .

– La programmazione regionale strumento indi-spensabile di riequilibrio . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– La Sicilia non deve saltare la fase dell’industria-lizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– La Sicilia ed il piano triennale di sviluppo . . . .

– Linee di sviluppo dell’agricoltura siciliana . . . .

– La riforma amministrativa della Regione . . . . .

– Il ruolo dei Comuni nella Regione . . . . . . . . . .

– Il documento di linee, principi ed obiettivi dellaprogrammazione regionale . . . . . . . . . . . . . . . .

Pag. 578

» 582

» 588

» 596

» 621

» 642

» 657

» 672

» 681

» 687

» 695

» 717

» 732

» 750

» 769

» 806

» 824

» 840

Page 14: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– XII –

– La Sicilia è in Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Le autonomie locali nella tradizione del popola-rismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Istituzioni pubbliche e politica meridionalista .

– Sicilia: tre problemi sul tappeto . . . . . . . . . . . .

– Lavorare con più coraggio per una immaginenuova della Sicilia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Il concorso della Regione alla programmazionenazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– La Regione e gli organismi comunitari europei

– I nodi sono grossi: spero di farcela e presto . . . .

APPENDICE

Elenco delle interrogazioni, interpellanze, mozio-ni, ordini del giorno, disegni di legge presentati daPiersanti Mattarella nella sesta legislatura (1967-1971):

Interrogazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Interpellanze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Mozioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Ordini del giorno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Disegni di legge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Schede dell’attività parlamentare di PiersantiMattarella dal luglio 1967 al dicembre 1979 . . . .

Pag. 865

» 878

» 903

» 933

» 937

» 948

» 962

» 985

» 993

» 995

» 997

» 998

» 999

» 1011

Page 15: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– XIII –

“Le carte in regola” a vent’anni dalla morte diPiersanti Mattarella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Nicola Cristaldi, Presidente dell’Ars . . . . . . . . . .

Angelo Capodicasa, Presidente della Regione sici-liana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sabino Cassese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Leopoldo Elia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

APPENDICE FOTOGRAFICA . . . . . . . . . . . . . .

Pag. 1055

» 1057

» 1060

» 1067

» 1071

» 1077

Page 16: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 17: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XV –

P R E S E N TA Z I O N E

A distanza di venticinque anni dal brutale assassiniodi Piersanti Mattarella, l’Assemblea Regionale Sicilianaha voluto mantenere vivo il ricordo curando la ristampadei volumi di scritti e discorsi, ormai esauriti, già pub-blicati nel 1980, nonché degli atti della commemorazio-ne del ventennale, celebrata alla presenza del Presidentedella Repubblica Ciampi.

Tale scelta presenta innanzi tutto un atto di doverosoomaggio nei confronti di una figura di prima grandezzanel panorama politico della Regione Siciliana, ma ri-sponde anche all’esigenza di far conoscere alle nuovegenerazioni il valore ed i meriti di un Presidente dellaRegione che fu strappato agli affetti familiari, agli ami-ci, al proprio partito, alla Regione ed all’Italia troppoprecocemente, negli anni di maggior impegno istituzio-nale, nel mezzo di una delicata congiuntura cui facevada sfondo l’acuirsi senza precedenti dello scontro tra gliinteressi criminali e le istituzioni democratiche, e pur-troppo stentava ad affermarsi la consapevolezza dellanecessità di una lotta senza quartiere contro la barbariemafiosa. Del clima di commozione e vivo allarme chepervase il Paese e tutte le forze politiche all’indomanidel feroce delitto, è testimonianza anche il dibattito chesi svolse allora alla Camera dei Deputati.

Page 18: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XVI –

Il ritardo con cui si fece strada all’interno delle istitu-zioni, in primo luogo nell’ambito dello Stato centrale, lanecessità di rispondere drasticamente all’escalation del-la sfida mafiosa è purtroppo testimoniato dai tanti, trop-pi morti che la Sicilia ha dovuto subire, anche e soprat-tutto dopo il tributo di sangue pagato dal Presidente del-la Regione Mattarella.

La freschezza del ritratto che emerge dai documenti edalle testimonianze sulla sua azione politica rende ancoroggi di viva attualità la lettura delle pagine chel’Assemblea ripubblica, che attestano ad un tempo l’ele-vato spessore culturale che caratterizzò PiersantiMattarella, sin dai suoi esordi di parlamentare nella VIlegislatura dell’Assemblea regionale (1967-1971) luci-do interprete di una linea politica alla ricerca di soluzio-ni alle problematiche vicende della Regione ispirate allepiù avanzate acquisizioni delle scienze giuridiche edeconomiche.

Ma la competenza indiscussa di Mattarella non rima-neva confinata ad una sia pure importante attività dianalisi e affermazione di tesi da sostenere nelle riunionicongressuali della Democrazia cristiana e nell’Aula diPalazzo di Normanni.

Credo che la sua peculiarità sia riscontrabile proprionella sua capacità di “uomo di governo”, nella sua abi-lità a dimostrare, in special modo quando ricoprì incari-chi di Assessore al bilancio e di Presidente della Regione(1971-1980), che le Istituzioni non si governano senzaaccettare la sfida del cambiamento, dell’innovazione,del confronto con le propensioni e le tensioni di una so-cietà in trasformazione.

Page 19: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XVII –

Di qui la numerosa serie di provvedimenti legislativiregionali dal contenuto innovativo, molti dei quali tutto-ra in vigore, che trovarono in lui il promotore se non ilprincipale ispiratore: dalla legge di riforma burocraticaalla legge di contabilità, dalla legge di disciplina dellenomine negli enti regionali alla legge sugli appalti pub-blici, dalla legge in materia di programmazione econo-mica alla legge di trasferimento di funzioni regionali aicomuni e a quella sull’organizzazione del governo regio-nale.

Indipendentemente dai giudizi politici e storici sullescelte compiute in quegli anni, di certo va sottolineatal’intelligenza politica con cui Mattarella delineò unastrategia di azione delle Istituzioni regionali, che dove-vano essere in grado di far fronte a sfide nuove, quali unacongiuntura internazionale permeata dalla crisi energe-tica, dalle tensioni tra i due blocchi (missili di Comiso),dal conflitto arabo-israeliano, dalla ristrutturazionedelle politiche economiche e sociali negli USA ed inEuropa, e una congiuntura nazionale caratterizzata dal-la crisi del modello di intervento straordinario nelMezzogiorno, dalla centralità assunta dalle regioni or-dinarie rispetto a quelle a statuto speciale, dalla dilata-zione della spesa pubblica regionale, dovuta anche agliinsuccessi che la Regione siciliana registrò nel settoredelle partecipazioni regionali.

La lucidità, la capacità di dialogo, la coerente azionedi rinnovamento di Piersanti Mattarella, appartengonodi diritto alle pagine della storia istituzionale dellaRegione di cui i Siciliani potranno andar fieri anche conil passare degli anni.

Page 20: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XVIII –

Tuttavia, non potremo dichiararci soddisfatti di avercondotto innanzi un’efficace azione repressiva del feno-meno mafioso, senza interrogarci sulla necessità di ren-dere efficiente l’azione di governo delle Istituzioni regio-nali, sulle quali grava una grande responsabilità sul pre-sente e sul futuro dell’Isola.

Alcune delle sfide cui si trovò dinanzi Mattarella sonorimaste ancora non vinte. È compito della Politica sape-re onorare la sua memoria con un’azione di segno nuo-vo, in cui la lealtà verso la Sicilia ed il coraggio di com-piere scelte coerenti con i programmi votati dagli eletto-ri prevalgano definitivamente sugli interessi particolari-stici, affinché il rilancio dell’autonomia della Regione,nel quadro dell’unità nazionale ed europea, coincidacon l’ansia di riscatto del popolo siciliano e con la libe-razione definitiva dai tanti mali che per troppo tempo nehanno condizionato la prosperità.

GUIDO LO PORTO Presidente dell’Assemblea regionale siciliana

Page 21: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XIX –

In occasione del venticinquennale della morte diPiersanti Mattarella, il Consiglio di Presidenzadell’Assemblea regionale siciliana ha deliberato, su pro-posta del Deputato Questore Andrea Zangara, di ripub-blicare i due volumi, comprendenti i suoi scritti e discor-si dal 1971 al 1979, da tempo esauriti.

Il contenuto della ristampa è lo stesso dei due volumistampati nel 1980. Precede una nota introduttiva delPresidente dell’Assemblea in carica Guido Lo Porto esegue il resoconto della commemorazione che si svolsein Assemblea a venti anni dalla morte di Mattarella, allapresenza del Presidente della Repubblica, Carlo AzeglioCiampi, il 12 gennaio 2000.

È stato aggiunto, infine, un corredo iconografico,amorevolmente selezionato da Bernardo e MariaMattarella tra le fotografie e le altre immagini in posses-so della famiglia, che contrassegna e scandisce le tappefondamentali del percorso intellettuale, morale, politicoed istituzionale affidato alla parola scritta.

I due volumi, redatti a cura di un apposito gruppo dilavoro, composto da M. Teresa Giuliana, IolandaCaroselli e Laura Salamone, costituiscono il numero 2dei Quaderni del Servizio studi – nuova serie – di cuil’Assemblea regionale siciliana ha ripreso la pubblica-zione nel corso della XIII legislatura.

Page 22: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 23: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

SCRITTI E DISCORSI

DI

PIERSANTI MATTARELLA

Introduzione diLEOPOLDO ELIA

VOLUME PRIMO

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA

Page 24: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 25: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 26: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 27: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

SCRITTI E DISCORSI

DI

PIERSANTI MATTARELLA

Page 28: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 29: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XXVII –

P R E S E N TA Z I O N E

Il 6 gennaio del 1980, giorno dell’Epifania, PiersantiMattarella, Presidente della Regione siciliana, cadevaucciso dalla lucida protervia della mafia.

Il terrore mafioso — che ha falciato la vita di tantiuomini onesti, di uomini che hanno voluto e saputo com-piere fino in fondo il loro dovere – ha sferrato un colponon privo di conseguenze al cuore delle istituzioni auto-nomiste.

L’Assemblea regionale — della quale il Consiglio diPresidenza si è fatto interprete – pubblica oggi, ad un an-no dal barbaro assassinio, i discorsi e gli scritti più si-gnificativi pronunciati e pubblicati da Mattarella.

Essa fa questo non solo per rendere un doveroso e sin-cero omaggio al Presidente della Regione ucciso, ma perriproporre e mantenere vivo tra le forze politiche e il po-polo siciliano l’esempio di un cattolico di fervida cultu-ra democratica, di un amministratore che ha sempresvolto con coerenza politica e morale il suo impegno, diun Presidente di una Regione meridionale che ha sempreoperato concretamente — perché ci credeva — per il ri-scatto del sud, nell’ambito dell’affermazione di una po-litica lungimirante, basata sulla consapevolezza che larinascita del Mezzogiorno è legata alla soluzione deiproblemi più gravi del Paese.

Page 30: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XXVIII –

Per questo Mattarella era sinceramente convinto del-la necessità di impegnare — in uno sforzo comune — tut-te le forze democratiche per agganciare il Mezzogiornoe l’Italia all’Europa; per sviluppare una diversa politicamediterranea, che avesse al centro l’affermazione delladistensione internazionale e della pace, e l’intensifica-zione della collaborazione e degli scambi tra i Paesi perl’elevazione delle condizioni di vita dei popoli e delle ca-pacità produttive delle regioni più povere per lo sviluppoe per il lavoro.

È stato detto che Mattarella si portava dietro lo scon-tro tra il vecchio e il nuovo.

È vero. Così come è vero che la barbara violenza del«vecchio» si è abbattuta con lucida determinazione con-tro un uomo che era impegnato a far vincere il «nuovo».

Sono questi i sentimenti, le convinzioni, le ansie chetraspaiono dalle pagine di questi volumi.

Ed esse, in definitiva, proiettano convinzioni e senti-menti di una larghissima parte delle popolazioni demo-cratiche della nostra Sicilia.

MICHELANGELO RUSSO Presidente dell’Assemblea regionale siciliana

Page 31: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XXIX –

I N T R O D U Z I O N E

Questa raccolta di discorsi e di scritti di PiersantiMattarella non è soltanto un doveroso omaggio reso allamemoria ma intende soprattutto significare che la di-mensione nazionale della sua figura consiste, prima an-cora che nella morte subita in ragione del suo ufficio, nel-la vita spesa a servizio della comunità e nell’opera di sin-golare ricchezza da Lui lasciata incompiuta.

Né potrebbe darsi testimonianza migliore o diversa,per tutti gli italiani e non solo per i siciliani, di un lavorocosì intenso e qualitativamente così degno: anzi, per imolti che non ebbero la ventura di conoscere Piersanti,questa raccolta rappresenterà una autentica scoperta, ri-velando la profondità del suo modo di essere uomo di fe-de religiosa e di rigore morale, uomo di partito e uomo digoverno, amministratore utonomista e meridionalista il-luminato.

Come non si potrebbe comprendere il pensiero e l’a-zione politica di Aldo Moro senza risalire alle fonti dellasua fede cristiana, profondamente vissuta nella praticapersonale, così non sarebbe possibile disgiungere l’im-pegno di azione civile, tanto saldo e convinto inPiersanti, dalla sua formazione religiosa, come emergein modo discreto ma chiaro anche da taluni discorsi ri-portati nella seconda parte di questa raccolta.

Page 32: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XXX –

Quanto al rigore etico, esso pervade tutta l’opera digovernante e di amministratore di Piersanti, diventandoelemento qualificante della sua azione politica in un con-testo che rende talvolta molto difficile una piena coeren-za tra fatti ed intenzioni.

Volendo situare, sia pure approssimativamente, le origi-ni meno remote della sua cultura politica, direi che bisognarifarsi a quei convegni di studio di San Pellegrino che laDemocrazia cristiana, durante la segreteria Moro, organiz-zò negli anni che precedettero immediatamente l’avventodel centro sinistra (1961-63). Soprattutto le impostazionidel prof. Saraceno, intese al superamento degli squilibridella nostra economia e particolarmente di quello territo-riale Nord-Sud, influenzarono il pensiero di Piersanti al-meno in due direzioni fondamentali: nel suo essere meri-dionalista di convinzioni ferme ma di profonda consapevo-lezza circa il quadro generale in cui il riequilibrio dovevaiscriversi; e nel suo voler essere, per vocazione e per gu-sto, un governante-amministratore di raro profilo.

In effetti, è assai arduo, sia nella Democrazia cristianasia nella intera classe politica italiana, trovare uomini chevadano al di là di una unione personale tra le cariche dipartito e gli uffici di governo (nazionale e locale), valo-rizzando anche troppo le caratteristiche di amateurismcare alla tradizione britannica. Invece, nel caso diPiersanti, bisogna rifarsi a figure come quelle di Sturzo edi Vanoni per rendersi conto del grado di compenetrazio-ne tra il ruolo di politico-uomo di governo e quello di al-to amministratore realizzatosi nella sua esperienza: ef-fetto di studi giuridico-economici seri, di un tirocinio ra-pido e assai formativo in cariche amministrative assunte

Page 33: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XXXI –

precocemente, ma soprattutto di una inclinazione perso-nale all’impegno concreto, al lavoro che cambia le cose,alla azione compiuta non per stanca routine ma realizza-ta con la tensione a far meglio.

È caratteristica in lui l’ironia verso «l’esaltazione del-le cose che non si fanno» (I, 358): è significativo il ri-chiamo alla capacità dei siciliani di anticipare vivamentesul piano creativo e ideativo, e alle loro carenze sul pianorealizzativo (I, 243). Insomma, Piersanti fu uno dei po-chissimi politici italiani a capire sul serio, traendone tut-te le conseguenze, che si può governare per dovere sol-tanto se all’indirizzo segue un’attuazione amministrati-va adeguata. In questo senso sono di grande rilievo i di-scorsi da lui pronunciati sui progetti di legge per la rifor-ma della burocrazia e sull’ordinamento degli uffici dellaRegione; al di là delle scelte compiute, e di cui accenne-rò tra breve, è evidente la preoccupazione di garantirsidei terminali operativi, oltreché dei collaboratori capacidi istruire affari e di proporre soluzioni.

Forse, non avendo potuto esercitare Sturzo funzionidi governo a livello regionale o nazionale, la figura chedavvero precede Piersanti in questa tormentata storiadella Repubblica italiana, è proprio quella di Vanoni: co-me l’uno tentò di riformare e in effetti avviò la riformadel sistema fiscale, così Piersanti, con il sostegno di uo-mini illuminati, avviò e in larga misura realizzò la rifor-ma degli ordinamenti finanziari e amministrativi dellaRegione siciliana. Personaggi tanto diversi per le origini,per i tempi in cui operarono, per gli ambienti in cui visse-ro: eppure la nostra gratitudine li unisce nel ricordo e nel-l’esempio.

Page 34: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XXXII –

* * *

Nell’attività di Piersanti come uomo di governo pro-teso a realizzare la razionalità istituzionale fanno spiccoiniziative e proposte che interessano la vita delle istitu-zioni ben al di là dell’esperienza siciliana. Esse rispon-dono infatti ad esigenze presenti nella difficile vicendadello Stato, delle altre regioni ed anche dei comuni piùgrandi, presentando soluzioni che meritano attenta ri-flessione.

Senza seguire l’ordine cronologico degli eventi, misembra opportuno partire dal proposito (tradotto poi innorme legislative) per elevare il tasso di collegialità delGoverno regionale: il che significa reagire alla prassidell’assessore quasi rex in regno suo, che governa coniniziative che sfuggono sia all’intervento del Presidentedella Giunta di governo che a quello dell’intero collegio.È un problema che, evidentemente, si propone da tempoanche a livello nazionale, mancando non solo l’ormaimitica legge sulla Presidenza del Consiglio dei ministri,pur prevista dall’art. 95 Cost., ma difettando convenzio-ni costituzionali o norme di correttezza che attenuino leconseguenze patologiche dei governi di coalizione. Néciò comporta la deresponsabilizzazione dei capi politicipreposti ai vari rami di amministrazione: anzi, con il ren-dere necessario ii carattere esplicito della «avocazione»nei singoli provvedimenti, il legislatore siciliano ha con-ferito trasparenza alla formazione del provvedimento,esternando l’origine burocratica o politica del contenutoprovvedimentale.

Inoltre, la legge regionale del 1971, reagendo ad una

Page 35: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XXXIII –

struttura gerarchica che ormai spingeva più a derespon-sabilizzare i funzionari che a situarne, impegnandola, lacapacità decisionale, tendeva ad offrire ai vertici politicicollaboratori più qualificati; né Piersanti si tratteneva daldichiarare che taluni sistemi di reclutamento avevanoconsentito la immissione di personale « senza esperienzae qualche volta anche senza alcuna preparazione» (I, 5).

Non senza orgoglio Piersanti notava poi che «la di-versa struttura dovuta alla legge n. 7 del 1971 ha evitatoalla Regione non solo l’incremento numerico del perso-nale (si pensi che lo Stato ha in quattro anni 400 mila di-pendenti in più), ma anche gli enormi costi dei decretisull’alta dirigenza» (I, 50, bilancio di previsione per il1975).

Si potrebbero trovare molti altri temi degni di consi-derazione: ricordo la polemica contro le «leggi caldero-ne» (I, 67), tipico modo di eludere le esigenze della pro-grammazione, una polemica che suona oggi come unmonito al Parlamento nazionale, perché non strumenta-lizzi la legge finanziaria a fini sezionali, quando nonclientelari. Né vanno trascurati i duri giudizi sugli spre-chi degli enti regionali e sulla necessità del loro risana-mento: merita di riportare per intero queste espressioni:

«La Regione non può destinare ulteriori risorse almantenimento di situazioni puramente assistenziali desti-tuite di reali prospettive economiche. Gli strumenti assi-stenziali sono apprestati dallo Stato per l’intera comunitànazionale e ad essi debbono fare unicamente ricorso leaziende siciliane, non essendo ulteriormente concepibileuna surrogazione atipica e surrettizia della Regione sottoforma di erogazione di salari non guadagnati e non corri-

Page 36: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XXXIV –

spondenti ad una effettività di prestazioni lavorative resein un reale e vitale processo produttivo. Nell’attuazionetempestiva ed equilibrata delle misure di risanamentocon il necessario e leale confronto con le forze sociali,deve misurarsi rigorosamente la capacità di amministra-zione degli Enti e la funzionalità della dirigenza politica.Ed è chiaro che un momento rilevante del risanamento ècostituito dalla revisione di tutte le posizioni individualicui siano obiettivamente ricollegabili risultati di disse-sto» (I, 295).

Molto pertinenti sono pure altre considerazioni circala fine del mito cresciuto intorno alla Regione-imprendi-tore (II, 645) ed in generale tutte quelle che, grosso mo-do, riguardano il diritto pubblico dell’economia. Perfinonella commemorazione tutt’altro che convenzionale diGiorgio La Pira, Piersanti trova modo di osservare assaifinemente: «Nei suoi interventi per la salvezza delle fab-briche Pignone e Galileo vi era una drammatica consape-volezza di coinvolgere il destino di una città, e un soffer-to e responsabile impegno di fantasia, che poco hanno incomune con l’automatica, burocratica e permissiva pro-cedura di salvataggio indolore invalsa più tardi» (I, 179).

Infine, è ricco di significato il parallelismo tra evolu-zione legislativa statale e quella regionale in tema di con-tabilità pubblica e di finanza pubblica, evidenziando,qualche volta con felici anticipazioni delle iniziative si-ciliane, il carattere comune di molti problemi e la neces-sità di affrontarli ai vari livelli con strumenti non etero-genei.

Quanto alla capacità amministrativa direttamente di-spiegata da Piersanti (lotta per ridurre i residui passivi,

Page 37: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XXXV –

tempestività della presentazione dei bilanci e dei rendi-conti annuali, sforzo per migliorare il rapporto tra spesacorrente e spesa per investimenti), è sufficiente rilevare ilsenso politico che l’Assessore delegato al bilancio e ilPresidente della Regione annettevano alla tempestività ealla puntualità degli adempimenti: per lui si trattava nondi adempimenti più o meno formali, ma di presuppostiper l’esercizio di un serio controllo democratico da partedell’Assemblea e della comunità regionale.

Comunque, chi voglia avere un’idea meno approssi-mativa di quelli che sono i problemi aperti dal Governodi una grande regione come la Sicilia e del modo più ap-profondito di affrontarli, può leggere l’ampia ed analiti-ca dichiarazione programmatica del 3 aprile 1978 (I,226-313); con essa Piersanti presentava una Giunta digoverno che, fondandosi sulla più larga maggioranza po-litica mai realizzatasi in Sicilia manifestava un’ambizio-ne di progettare e di fare proiettata ben oltre la fase del-l’emergenza.

* * *

L’ispirazione autonomistica di Piersanti si salda inti-mamente alla sua visione meridionalistica. Egli difendecon fermezza lo status di regione specialissima dellaSicilia, non perché sottovaluti la coscienza dell’Isola diessere parte integrante della Repubblica (I, in fine, 517-526, indirizzo al Presidente Pertini), né per puntiglio giu-ridicistico (da ciò la sua mentalità pratica è del tutto alie-na), ma per una lucida consapevolezza delle peculiaritàpositive e negative della situazione siciliana. Da un lato

Page 38: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XXXVI –

ha presenti le radici storiche dell’autonomia conseguita apartire dal 1946, nonché, anche per esperienza familiare,la qualità del gruppo dirigente isolano che l’autonomiavolle e l’autonomia sviluppò nei primi difficili anni; d’al-tro lato non ha nessuna remora a definire di sottosvilup-po la condizione economico-sociale dell’Isola, di cui va-luta la marginailità geografica con i suoi riflessi negativisulla vita dell’economia.

Questa piena consapevolezza della situazione lo sti-mola non solo condurre i difficili negoziati con l’autoritàcentrale per concordare nuove norme di attuazione delloStatuto nelle sue disposizioni finanziarie, ma più in ge-nerale lo spinge a considerare l’intervento dello Stato co-me assolutamente indispensabile per superare la storicasubalternità del Sud e per risolvere la «questioneSicilia». Come ha propugnato con slancio e senza retori-ca il metodo della programmazione nell’attività politico-amministrativa regionale, così ritiene che solo da un pro-gramma nazionale di riequilibrio territoriale possa deri-vare la soluzione del problema Sud e della questioneSicilia: perciò, riprendendo con vigore i temi approfon-diti da Saraceno prima e dopo San Pellegrino, insiste contenacia sulla necessità di sviluppare nel Sud l’industria-lizzazione, consapevole com’è che al Nord si è raggiun-ta, prima dell’ultima emergenza, una sorta di sovrasatu-razione dell’occupazione operaia. Certo, non chiede me-gastrutture tipo Alfasud, ma vorrebbe che le partecipa-zioni statali facessero nel Meridione la loro parte con im-pegno ben maggiore e che il costo del danaro, più alto chenel centro-nord, non scoraggiasse iniziative industrialinelle regioni meridionali e sa bene (si veda la relazione al

Page 39: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XXXVII –

Convegno di Erice della Lega democratica: II, 903) chela crisi economica dell’intero Paese può riflettersi conconseguenze assai pesanti proprio nelle zone più poveredel Sud.

È triste dover constatare (ma Piersanti non se ne sa-rebbe meravigliato) che solo con il terremoto del 1980 inIrpinia e in Lucania si è capito come il problema irrisoltodel Mezzogiorno «cui il lessico politico rituale ha affib-biato l’attributo della centralità, è stato nella realtà re-gionalizzato e marginalizzato in modo più brutale diquanto sia accaduto in decenni precedenti» (Ruffolo).Scriveva Piersanti: «In tal modo si finisce con il dare alMezzogiorno, in termini di ruolo e di risorse finanziarie,quello che resta dell’operazione di recupero dell’esisten-te» (I, 396).

Ma la instancabile continuità con la quale Piersantiinsisteva nel suo fermissimo meridionalismo si alimen-tava anche della chiara e dolorosa consapevolezza cheun’Europa comunitaria, che tollerasse i divari tra il landdi Amburgo e la regione Calabria, non avrebbe mai rag-giunto una reale unità, così come, facendo il proprio dan-no, non l’avrebbe raggiunta l’Italia: il Sud, come proble-ma nazionale e come problema europeo, non consentivaevasioni nel regno delle facili speranze e delle «naturali»soluzioni.

Queste convinzioni spiegano due tra le prese di posi-zioni più significative che Piersanti assunse in questocampo: la critica acuta, misurata ma sostanzialmente as-sai dura, svolta nei confronti del piano Pandolfi, criticacondotta in un importante intervento in seno alla direzio-ne nazionale della Democrazia cristiana e documentata

Page 40: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XXXVIII –

in questi due volumi con una nutrita serie di interventi edi relazioni (confronta in particolare I, 345-381 e 390-418); infine il severo giudizio sulla applicazione dellalegge n. 183 del 1976 sulla Cassa del Mezzogiorno, sfo-ciata nella «deresponsabilizzazione di tutti» (Cassa,Regioni, Commissione interregionale, Ministro).

Negli ultimi interventi meridionalistici l’amarezza diPiersanti cresce a misura dell’aggravarsi della crisi eco-nomica: emerge sempre più la certezza che il Sud, conl’inferiorità delle sue strutture, con la precarietà dell’oc-cupazione giovanile, con la carenza di quadri imprendi-toriali, subirà i riflessi negativi dell’accordo tra impren-ditori, partiti e sindacati per mantenere fermo al centronord un livello di occupazione non compatibile, ormai,con le condizioni migliori per lo sviluppo generale del-l’intero Paese.

* * *

Pur non avendo responsabilità dirette per il manteni-mento dell’ordine pubblico, è chiaro che un uomo di go-verno come Piersanti non poteva trascurare il fenomenodella mafia: egli ne avvertiva tutta la complessità e rifiu-tava di moltiplicarne la perversa influenza parlandone intermini emozionali. Anche a questo problema così dram-matico egli voleva applicare la sua capacità di analisi ra-zionale, voleva capire seriamente il vecchio ed il nuovodell’universo mafioso per poterlo combattere con effica-cia.

Già nel 1973 egli dimostra di avere preso coscienzadella minaccia antistituzionale costituita da una violenza

Page 41: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XXXIX –

endemica e senza remore (I, 27); per la particolare vio-lenza siciliana avverte che si è superato ogni livello diguardia ed apprezza i pressanti inviti del Card.Pappalardo a rompere con ogni forma di omertà e di vil-tà (sperando che siano soprattutto i giovani siciliani a ri-bellarsi contro ipoteche così squalificanti).

In una intervista del 25 ottobre 1979 Piersanti ribadi-va il concetto, già espresso più volte, che bisognasse re-cidere sul piano amministrativo una serie di collegamen-ti, connessi a procedure ed a prassi di probabile adultera-zione. E aggiungeva una affermazione molto significati-va: «... nel settore degli appalti noi abbiamo fatto in con-creto una legislazione nuova, rigorosa, proprio perché inquesta area si chiudessero alcuni canali che potevanoprestarsi a forme di intermediazione parassitaria e quindia condizioni economiche e sociali che favorissero inseri-menti di tipo mafioso. questa una realizzazione dellaRegione del periodo di politica di solidarietà che va man-tenuta nonostante tentativi che ci sono di modificarla insenso contrario a quello voluto, che va mantenuto pro-prio perché in questo settore certamente possono verifi-carsi infiltrazioni che invece vanno respinte» (II, 936).

È nel campo delle intermediazioni parassitarie chePiersanti identificò il terreno di lotta alla mafia, perl’Amministrazione regionale e per il Presidente dellaRegione: nulla di più naturale che, reciprocamente, talu-no degli intermediari possa avere riconosciuto in lui unserio nemico.

* * *

A Piersanti non bastava che la Regione avesse le car-

Page 42: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XL –

te in regola per affrontare in condizioni di pari dignità iconfronti con l’Europa comunitaria, con il governo cen-trale e con le altre Regioni italiane: voleva che il Suo par-tito, che la Democrazia cristiana della Sicilia avesse dav-vero le carte in regola.

Egli aveva prescelto Aldo Moro «come sua guida po-litica e morale» (I, 335); ed il leader intellettuale, primaancora che politico, aveva un concetto molto elevato diciò che doveva essere la Democrazia cristiana degli anni‘70: «Un partito politico sì, ma non un esangue partito diopinione, occasione di un puntuale raccordo elettorale,ma un partito sociale che segua tutta intera la vicenda de-gli uomini e ne guidi in modo flessibile le esperienze so-ciali... Un partito che non solo parli al popolo, ma in essosia immerso fino a creare quella sorta di immedesima-zione, quella corrente di fiducia che conduce le masse adessere elemento potente, ma ostinato, della vita delloStato... Un partito garante deve avere certo riguardo an-che ai pericoli che accompagnano i difficili processi di li-berazione dell’uomo e di innovazione dell’ordine socia-le. Ma è un atto questo di responsabilità, un ricercare itempi e i modi più adatti, ma senza mai accettare la para-lisi, senza farsi deviare dalla paura, dalla incertezza, dal-la rabbiosa reazione. Collocarsi in questo filone con l’ac-cento posto sul fare, sull’andare avanti, sul cambiare, sulredistribuire la ricchezza, la cultura, il potere, questo è ilcompito di un partito popolare e questa è per laDemocrazia cristiana una responsabilità indeclinabile»(A. Moro, Congresso di Roma 1973).

Questi ambiziosi obbiettivi si riflettono in molti inter-venti di Piersanti, che dette una esposizione assai ricca

Page 43: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XLI –

dei propri convincimenti in un discorso tenuto a Palermoil 25 aprile 1976 (II, 598); rivolgendosi ai suoi amici dipartito egli formulava una domanda molto precisa: «Ilnostro è stato un ruolo attivo o è stato il ruolo di chi ha cer-cato di godere e di utilizzare ciò che di buono la societàdava, bruciando e utilizzando il presente senza preoccu-parsi del domani?» (II, 612). Evidentemente, tra questaimmagine di partito di gestione e l’altra espressa nel di-scorso di Moro, correva una buona distanza.

Piersanti cercava di accorciare per quanto stava in luiquesto tratto di cammino, adoperandosi sempre nella ri-cerca di soluzioni unitarie. All’unità della Democraziacristiana doveva, tendenzialmente, corrispondere l’unitàsempre più larga delle forze politiche democratiche, pre-senti nell’Assemblea siciliana. Si può notare a questoproposito un reale parallelismo tra le vicende nazionali equelle isolane. Preceduta da lunghi periodi di accosta-mento (a partire dagli accordi di fine legislatura della pri-mavera 1975), l’intesa col Partito comunista si concretòin una maggioranza che esplicitamente appoggiava laGiunta di governo presieduta da Piersanti nel febbraio1978, maggioranza destinata a durare fino al febbraio1979. Naturalmente l’unità realizzata con la maggioran-za della prima Giunta di governo non impediva alPresidente di constatare la eterogeneità politica persi-stente tra Democrazia cristiana e Partito comunista; co-me nel 1975 aveva affermato: «Vi sono molti nodi che ilP.C.I. non ha sciolto e che fanno tuttora da ostacolo allacollaborazione politica con questo partito» (II, 582), co-sì nel 1979 prendeva atto della impossibilità per laDemocrazia cristiana di far parte della Giunta regionale

Page 44: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XLII –

insieme ai comunisti, così come questi avevano richie-sto. Ciò non di meno, come nella precedente esperienza(1978-’79) la formazione della maggioranza rappresen-tava il grado massimo di unità consentito dalla situazio-ne, così in seguito il Presidente, negando che si fosse da-to vita ad una diversa maggioranza chiusa e delimitata,esprimeva il suo intento di mantenere condizioni di con-vergenza più ampia di quella dei partiti presenti nellaGiunta di governo (I, 456).

Per mentalità e per necessità (cioè per poter sviluppa-re le sue idee ricostruttive) Piersanti fu leale verso il suopartito e, al tempo stesso, rivendicò ed esercitò quella mi-sura di autonomia che è necessaria per osservare i confi-ni tracciati dalla costituzione tra la sfera di azione deipartiti e quella riservata all’attività dello Stato e degliEnti pubblici. Tra l’altro egli non mancava di avvertire lacrisi della capacità rappresentativa dei partiti: e se auspi-cava in Sicilia più aperte assunzioni di responsabilità conuna investitura del Presidente regionale da partedell’Assemblea a scrutinio palese (mentre un’iniziativain questo senso si concretò solo per il voto sul bilancio),si pronunciava senz’altro per l’elezione a suffragio po-polare diretto del sindaco (II, 578). Così, le riforme isti-tuzionali avrebbero dovuto valorizzare il rapporto traeletti e cittadini, riducendo il peso degli apparati e rivalu-tando il momento del servizio alla comunità.

* * *

Nelle dichiarazioni programmatiche rivolte all’As-semblea il 26 marzo 1979, presentando la seconda

Page 45: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XLIII –

Giunta regionale da lui presieduta, Piersanti riaffermaval’impegno diretto a rimuovere le cause di una violenzache «pur con matrici e connotati diversi, non ha rispar-miato e non sembra voglia risparmiare quanti hanno ope-rato ed operano per la crescita sociale, economica, politi-ca, in una parola, civile del nostro popolo» (I, 429).

Dopo il 6 gennaio 1980 queste parole assumono il do-loroso significato di un terribile presagio. Egli era davve-ro in prima linea tra «quanti hanno operato» perché tuttipotessero contare alla pari, perché la crescita della comu-nità fosse sostenuta e non contrastata dalle istituzioni. Lavita e l’opera di Piersanti spiegano dunque perché qual-cuno potesse avere interesse a stroncare quella vita equell’opera: dando morte a Lui, come già ad Aldo Moro,a Vittorio Bachelet e a troppi altri, perché con la loro esi-stenza si concludesse il servizio, fatto di tolleranza e diimpegno democratico, che rendevano alla comunità e al-le istituzioni.

Leopoldo Elia

Page 46: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 47: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XLV –

La pubblicazione di scritti e discorsi di PiersantiMattarella è stata deliberata dal Consiglio di Presidenzadell’Assemblea regionale nella seduta del 27 marzo1980.

L’opera si compone di due volumi. Il primo compren-de discorsi pronunziati nell’Aula dell’Assemblea regio-nale nel periodo 1971-1979, corrispondente alla sesta,settima e ottava legislatura.

Il secondo volume comprende discorsi pronunziati inAssemblea ma in sedi diverse dall’Aula, come laCommissione per la finanza, il bilancio e la programma-zione, ed una scelta di discorsi pronunziati fuori dalla se-de parlamentare in particolari, significative occasioni.Comprende inoltre taluni scritti, in prevalenza articolipubblicati su quotidiani e periodici siciliani e due inter-viste, la seconda delle quali, come precisato nella relati-va nota, apparsa proprio la mattina del 6 gennaio 1980.Quest’ultima, come è ovvio, chiude il volume.

La scelta dei discorsi e scritti, operata fra la numero-sa produzione di Mattarella, è stata guidata dall’inten-zione di offrire un quadro il più possibile completo delSuo pensiero, accoppiata con l’esigenza di evitare le ri-petizioni di temi simili, tenuto presente però che, come èovvio, alcuni spunti tipici della personalità politica diMattarella si ritrovano in molti dei testi pubblicati.

Le note che accompagnano i brani del secondo volu-

Page 48: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– XLVI –

me sono quasi sempre di circostanza, dirette cioè a col-locare nel tempo i singoli interventi e a sottolineare talu-ne significative presenze. Solo in qualche caso si è rite-nuto di aggiungere brevissime notazioni volte a rilevarespunti di particolare significato, per una migliore e piùfacile intelligenza dei brani stessi.

Non tutti gli scritti sono inediti. Alcuni tra i meno re-centi sono ripresi dal volume Dimensione Sicilia,Palermo 1976, con note introduttive di T. Morlino e P.Barucci, che contiene in prevalenza scritti e discorsicompresi nell’arco degli anni della settima legislaturaregionale (1971-1976), durante la quale Mattarella ri-coprì ininterrottamente la carica di assessore allaPresidenza, delegato al bilancio. La lezione tenutaall’Istituto di magistero sociale Luigi Sturzo di Monrealeè stata pubblicata in opuscolo a cura dello stesso Istitutonel gennaio 1980, subito dopo la scomparsa diMattarella, con il titolo Le radici del pensiero politico diPiersanti Mattarella. La relazione di apertura dellaConferenza regionale dell’agricoltura è stata pubblica-ta nel numemero unico 1979 della rivista Nuovi quader-ni del meridione, edita dal Banco di Sicilia, numero inte-ramente dedicato all’agricoltura siciliana, con il titoloLinee di sviluppo dell’agricoltura siciliana, apparso neldicembre 1979. La relazione al convegno di Erice suIstituzioni pubbliche e politica meridionalista è statapubblicata sul numero 10, gennaio 1980, del periodicopalermitano Segno e sul numero 2, febbraio 1980, dellarivista della Lega democratica Appunti di cultura e poli-tica.

Chiude l’opera un’appendice in cui sono elencate le

Page 49: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– XLVII –

interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno, di-segni di legge presentati da Mattarella nella sesta legislatu-ra, periodo in cui, non essendo componente della Giuntadi governo, potè avvalersi della facoltà di iniziativa legis-lativa e ispettivo-politica. L’appendice comprende altresìla trascrizione delle schede dell’attività parlamentare diMattarella dal luglio 1967 al dicembre 1979, depositatepresso gli archivi dell’Assemblea regionale.

L’opera è stata curata da un comitato di redazione,nominato dal Presidente dell’Assemblea regionale sici-liana e composto dal dottor Salvatore Butera, dal profes-sor Guido Corso, dal professor Leoluca Orlando e daldottor Onofrio Salamone, segretario il referendariodell’Assemblea dottor Antonino Giuffrida. Il comitato siè avvalso costantemente della collaborazione del profes-sor Sergio Mattarella e del dottor Aldo Scimè, segretariogenerale dell’Assemblea.

Page 50: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 51: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

SCRITTI E DISCORSI

DI

PIERSANTI MATTARELLA

Page 52: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 53: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 3 –

SESTA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Riforma della buro-crazia regionale

Seduta del 15 Ottobre 1970

MATTARELLA, relatore. Onorevole Presidente,onorevoli colleghi, il disegno di legge del quale iniziaoggi la discussione generale riguarda una materia di par-ticolare importanza che è stata ed è oggetto dell’attenzio-ne del personale della Regione e dell’opinione pubblicasiciliana e vorrei dire anche nazionale. Non v’è dubbio,infatti, che un esperimento ed una innovazione di tal tipo,nel momento in cui le Regioni a statuto ordinario si ac-cingono a predisporre la loro struttura, non può non esse-re di particolare e vivo interesse.

Tutto questo sottolinea la necessità che in Assembleavi sia un dibattito chiaro che illustri e chiarifichi il signi-ficato delle scelte e dei principi che hanno ispirato laCommissione speciale, diretta e presieduta con partico-lare impegno dal collega, onorevole Capria; princìpi escelte che hanno spinto la Commissione stessa a sceglie-re in prima fase, come testo base della riforma, il disegnodi legge numero 196 e approvare poi l’articolato che vie-ne sottoposto all’Assemblea per la sua approvazione; an-che perché, intorno a queste scelte, a queste decisioni,credo vi siano notevoli deformazioni ed allarmismi chenon trovano fondamento ad una più attenta osservazionee ad una più attenta conoscenza del disegno di legge.

Page 54: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 4 –

Quindi, a mio avviso, è necessario che l’Assemblea pro-ceda ad un dibattito ampio, sereno, ma soprattutto chiaroin argomento.

L’apparato burocratico costituisce certamente l’ele-mento centrale della organizzazione pubblica e lo stru-mento operativo di qualsiasi decisione o programma po-litico. Il suo funzionamento, la sua efficienza, la sua sen-sibilità, ed adattabilità, sono perciò fattori determinantiper l’attuazione dei fini che l’organizzazione pubblica siprefigge. È naturale, quindi, che in una società in rapidae costante evoluzione, una organizzazione pubblica chedi riflesso vede radicalmente rinnovati i suoi compiti ed isuoi modi di intervento ed enormemente ampliate prero-gative e competenze, non può validamente servirsi di ap-parati e strutture burocratiche modellate su altre realtàsociali e che, al contrario, possono costituire per essa oc-casione di remore e di intralci.

Le attuali strutture amministrative dello Stato italianosono vecchie più di quanto si creda. La legislazione am-ministrativa statale, infatti, è ancora, nelle sue linee fon-damentali, quella delle leggi e dei regolamenti del perio-do 1861-65, i quali derivano in gran parte direttamentedalla legislazione piemontese del periodo 1848-1859.

E se lo Stato sorto dal risorgimento rappresentò laconquista della indipendenza nazionale, dell’unità poli-tica, del regime costituzionale, e con ciò l’inizio di unavita democratica, le strutture amministrative rimasero inbuona sostanza quelle della vecchia monarchia sabauda:di uno Stato, cioè, accentrato e burocratico in cui tutto eramosso, diretto e controllato dal centro e dai vertici, senzaalcuna forma di autonomia.

Page 55: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 5 –

La nostra Costituzione ha stabilito i princìpi fonda-mentali di un tipo di Stato la cui organizzazione ammini-strativa deve essere del tutto diversa e per taluni aspettiopposta a quella tradizionale. A tal fine lo Stato repubbli-cano si è, fin dal suo sorgere, preoccupato di rivedere e ri-formare la sua organizzazione; il Ministro dellaCostituente del tempo incaricò una Commissione di stu-diare i problemi della pubblica amministrazione; da allo-ra, però, si sono susseguite indagini, studi, relazioni, pro-getti, e solo in questi ultimi tempi si va passando alla fa-se realizzativa. Modifiche radicali sono, infatti, ritenutenecessarie per attuare anche in tale settore pienamente lavita democratica.

In tale visione l’Autonomia regionale, sorta appuntodall’esigenza di decentramento dello Stato per un piùpronto intervento pubblico in una zona particolarmentedepressa a causa di antiche trascuratezze, postulava unaorganizzazione burocratica snella ed efficiente, in grado,cioè, di tradurre in atti concreti quella esigenza di origi-ne. In realtà già dagli inizi si instaurò, invece, un sistemache ripeteva a Palermo il centralismo romano, con lecomplicanze derivanti dalle interferenze proprie di unapolitica più sensibile alle esigenze ed alle valutazioniparticolari che a quelle generali e di prospettiva.«L’apparato burocratico della Regione» – si legge nellarelazione al disegno di legge numero 423 dell’onorevoleMongiovì – «regolato dalla legislazione dello Stato haereditato tutte le deficienze della organizzazione buro-cratica statale, aggravata dal sistema di reclutamento chespesso ha consentito la immissione di personale senzaesperienza e qualche volta anche senza alcuna prepara-

Page 56: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 6 –

zione». Da ciò deriva che l’autonomia regionale inSicilia è rimasta in parte inattuata non soltanto per l’in-completa attuazione della norma statutaria, ma anche perdifetto di quello strumento operativo che doveva trarredalle aride disposizioni di legge tutte quelle possibilità diprogresso offerte ai vari settori sociali dell’isola. Questostrumento operativo, la burocrazia, anzichè essere tale,ha finito, a volte, per costituire una autentica remora al-l’intervento pubblico per farraginosità e complessità del-la sua struttura che è venuta formandosi in oltre venti an-ni di vita della Regione, ed a prescindere spesso dalla vo-lontà e dalla capacità – a volte notevoli – di funzionari edi impiegati. È così mancata più volte quella tempestivi-tà ed incisività nel tradursi in atto delle scelte politiche.Spesso, o direi sempre, la spesa pubblica ha avuto unalentezza esasperante. Tutto ciò nella situazione economi-ca e sociale della Sicilia ha costituito e costituisce un ele-mento di aggravamento cui deve porsi rimedio.

Tale esigenza, d’altra parte, è stata da tempo avvertitadalla opinione pubblica siciliana e nazionale, che haespresso in modo assai severo la sua critica, mentre si èconstatato amaramente dagli utenti, che il nuovo organi-smo, lungi dal venire concretamente incontro alle loroesigenze, creava, a modello di quello dell’amministra-zione dello Stato, un labirinto inestricabile ingiustificato.Ma tale esigenza di chiarificazione e di sistemazionedell’Amministrazione regionale, pur avvertita comecondizione fondamentale di un efficace e valido eserci-zio dell’autonomia, ha stentato invece a farsi luce su unpiano concreto, dovendo superare sistemi e concezionivecchie e stantie.

Page 57: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 7 –

Solo nel 1962 si è giunti ad un primo intervento orga-nico, con la determinazione legislativa degli assessoratiregionali e delle rispettive competenze. Dopo tale prov-vedimento però, non è seguita alcuna analoga iniziativache affrontasse il problema del funzionamento dellamacchina burocratica regionale.

Peraltro, all’incirca alla stessa epoca risale l’inizio diuna positiva immissione, attraverso pubblici concorsi, digiovani preparati, entusiasti e dinamici, che hanno supe-rato prove di selezione abbastanza rigorose. Purtroppoperò, questi giovani sono rimasti amaramente delusi dal-le strutture, dai metodi e dalla mentalità che in seno allaRegione si erano ormai radicati ed alcuni di essi hannoabbandonato l’amministrazione, anche perché non han-no trovato lo spazio necessario che appagasse i valoriumani e culturali di cui erano portatori. Gli altri, quelliche sono rimasti, quelli che hanno lottato e sperato, si so-no ben presto accorti quanto spesso si mostrino inade-guati gli attuali strumenti a selezionare i migliori per i po-sti di maggiore responsabilità. L’esperienza ha, infatti,largamente dimostrato come, specie nelle promozioniper merito comparativo, le effettive qualità dell’impiega-to possano frequentemente venire superate da valutazio-ni estranee. Non può neppure essere taciuta la utilità ed inqualche caso la pericolosità delle attuali note di qualifica,considerato che circa il 90 per cento dei dipendenti ha laqualifica di ottimo, e se qualcuno ha una qualifica infe-riore, è possibile che vi siano dei motivi particolari nondel tutto connessi al merito.

È per tutti questi motivi che alla unanimità, ripeto,una riforma dell’amministrazione regionale è stata con-

Page 58: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 8 –

siderata indispensabile ed indilazionabile. Una riformache consenta alla burocrazia regionale di essere quellostrumento operativo valido, efficiente e di alto livelloqualificativo necessario alla vita della Regione, e, quin-di, in grado di attuare una organica funzione di propul-sione e di pronto adeguamento della azione pubblica aibisogni ed agli obiettivi della comunità amministrata; difronteggiare, come è stato rilevato, con sempre più effi-ciente azione le esigenze generali, sempre più vaste del-la vita pubblica amministrativa.

Per questo la riforma della burocrazia regionale deveessere considerata non come fine a se stessa, ma cometappa di un processo rinnovativo molto più vasto, che in-vesta la intera vita della Regione e che dia ad essa unamaggiore vitalità ed una più concreta capacità di modifi-care la realtà sociale siciliana. Per questo deve essere fi-nalizzata alla creazione di strumenti atti alla formazioneed all’attuazione della programmazione economica e de-ve costituire la premessa indispensabile di una più ampiariforma amministrativa che sancisca attività, comporta-menti e competenze dell’Amministrazione regionale,ancora oggi legata, non nuoce ripeterlo, attraverso la le-gislazione statale, ad impostazioni del secolo passato,spesso tendenti più ad una validità formale che ad una va-lidità sostanziale; scrupolose nella legalità, ma indiffe-renti agli scopi.

La riforma, d’altra parte, non deve essere considerata– perché non lo è – un fatto punitivo o un giudizio nega-tivo sulle qualità dei dipendenti dell’Amministrazioneregionale. Abbiamo già accennato a qualità, a volte con-siderevoli, di funzionari e di impiegati, e non possiamo

Page 59: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 9 –

non sottolineare che la grande maggioranza ha apprezza-bilmente fatto il suo dovere; ma noi riteniamo che lastruttura pesante dell’attuale sistema ha fortemente con-dizionato energie e rendimenti. Una nuova struttura deveperciò dare all’operatore amministrativo maggiore di-gnità, maggiore libertà, maggiore responsabilità. Proprioper questo si deve realizzare un equilibrio ed un rapportonuovo tra politico e burocrate, lasciando al primo il pote-re di indirizzo e delle grosse decisioni, liberandolo dacompetenze insignificanti, ed a volte mortificanti, dellafunzione politica, e tuttavia tutelando il lavoro e l’impe-gno del secondo che non deve più essere «il braccio» diun’altra «mente».

La generale concordanza sulla necessità della riformaburocratica, però, non si è ritrovata nella fase della iden-tificazione dei contenuti della riforma stessa. Si sono, in-fatti, delineate due tendenze: una decisamente e radical-mente innovatrice dell’intero sistema e l’altra moderata-mente rinnovatrice, ma conservatrice, del sistema stesso.

Le due tendenze si possono trovare riflesse nei dise-gni di legge di riforma numero 196 e numero 423, pre-sentati all’Assemblea regionale e che hanno costituito ilmateriale di esame della Commissione speciale che op-portunamente venne costituita il 30 aprile 1969, dopoche la prima Commissione legislativa permanente avevainiziato l’esame del disegno di legge numero 196. Il pri-mo dei due disegni di legge è stato riproposto nella pre-sente legislatura e ad esso non può non riconoscersi ilruolo di rottura nella inerzia che regnava in materia ed ilmerito di avere portato il problema della riforma buro-cratica alla concreta attenzione dell’Assemblea.

Page 60: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 10 –

I due provvedimenti presentati basano la loro sceltasu criteri strutturali del tutto diversi: il primo prevede, in-fatti, una struttura prevalentemente orizzontale e quindidel tutto nuova; il secondo, invece, una struttura vertica-le: quella attuale, cioè, sia pure con talune modifiche.

I lavori della Commissione speciale iniziarono l’8maggio successivo, e si protrassero in ben trentatrè sedu-te, fino al 23 luglio 1970.

A seguito di un ampio dibattito e dopo aver recepito ipareri e le opinioni dei sindacati e delle associazioni delpersonale, la Commissione ha determinato la sua sceltadi fondo in favore di una riforma decisamente innovatri-ce e non solo modificatrice, ed ha indicato a base dei suoilavori il disegno di legge numero 196, ritenuto, nelle li-nee generali, idoneo e conducente.

La Commissione speciale ha considerato, infatti, co-me taluni degli inconvenienti riscontrati nella attuale si-tuazione della burocrazia sono eliminabili solo attraver-so un intervento radicale.

Si è considerato che l’attuale sistema verticale attraver-so il meccanismo delle promozioni produce di per se stes-so e con il trascorrere degli anni non solo un costante au-mento del numero del personale, ma anche un continuo in-cremento progressivo della spesa. Basti considerare chenel 1950 le unità in servizio nella Regione siciliana eranocirca 800 e la previsione di spesa per l’esercizio finanzia-rio 1950-1951 era di poco più di 400 milioni; che nel 1960,a dieci anni di distanza, le unità in servizio erano salite a ol-tre 3 mila con una previsione nel relativo bilancio di oltre3 miliardi; che, infine, nel 1970 le unità sono circa 6 mila550 e la previsione di spesa è salita a circa 24 miliardi.

Page 61: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 11 –

Da tali dati, che comprendono personale e spese rela-tive agli statali, si desume chiaramente come gli incre-menti del numero del personale e della spesa sono assaiconsiderevoli e difficilmente contenibili. Riduzione delpersonale e, in prospettiva, concreto contenimento dellaspesa, possono realizzarsi, perciò, solo attraverso radica-li modifiche della struttura.

La Commissione ha ancora ritenuto che lo snellimen-to degli iter burocratici e la eliminazione di inutili dupli-cazioni non sono compatibili con la attuale organizzazio-ne che vede il ripetersi di prestazioni, spesso prive diogni rapporto, sullo stesso momento dello svolgimentodi una procedura: con il duplice, noto inconveniente cheil compimento di un atto si prolunga inutilmente e che,coinvolgendo una intera gerarchia, non responsabilizzaalcuno. Il nuovo sistema deve quindi identificare le effet-tive e necessarie funzioni ed, eliminando inutili duplica-zioni, portare all’essenziale la struttura amministrativa.Altra scelta, peraltro condivisa quasi unanimamente, è laconseguente progressione del trattamento economico,collegata, però, con l’assenza di demerito.

Ha ritenuto, altresì, che una struttura prevalentementeorizzontale ed al tempo stesso agile e pronta, sia più capa-ce di adattarsi rapidamente alle esigenze di una autenticapolitica di sviluppo ed in grado di rispondere positiva-mente alle richieste della vita della Regione di oggi con-sentendo ad un tempo lo snellimento e la semplificazionedell’apparato, la responsabilizzazione e la qualificazionedel burocrate, la abolizione delle carriere ed il relativosganciamento della progressione economica. Da tali scel-te ed orientamenti la Commissione è partita per il suo la-

Page 62: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 12 –

voro di formulazione dell’articolato. La Commissioneha sottoposto ad un attento vaglio la proposta di legge nu-mero 196 e, da tale esame e dagli apporti del dibattito, so-no scaturite numerose e rilevanti innovazioni sia sotto ilprofilo sistematico, sia sotto il profilo sostanziale e, a ta-le ultimo riguardo, sia per quanto attiene al nuovo ordi-namento burocratico, sia in ordine alle norme transitoriecome facilmente si rileverà dall’esame dei testi confron-tati.

Io mi limiterò, quindi, in questa sede a sottolineare gliaspetti più salienti delle innovazioni anzidette. Sotto ilprofilo sistematico occorre segnalare l’adozione delprincipio secondo il quale la struttura degli uffici costi-tuisce la base per l’ordinamento del personale e non vi-ceversa. È stato introdotto un apposito capitolo concer-nente il personale periferico. Particolarmente rilevantisono le innovazioni sotto il profilo sostanziale del nuovoassetto burocratico. In primo luogo è stata evidenziata lafunzione della conferenza generale dei dirigenti in ordi-ne allo svolgimento dell’azione amministrativa in ogniassessorato.

Per quanto concerne le qualifiche, va segnalata la spe-cificazione delle funzioni del Segretario generale dellaPresidenza della Regione con riferimento al coordinamen-to generale dell’attività amministrativa della Regione. LaCommissione stessa ha, poi, tenuto presente le esigenze dicordinamento tra più gruppi all’interno delle direzioniregionali e negli uffici periferici; ed a tal fine, si è previ-sta la possibilità di affidare ad un dirigente il cordina-mento del proprio gruppo con gli altri che agiscono nelmedesimo settore, nonché la direzione degli uffici peri-

Page 63: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 13 –

ferici. Le qualifiche di archivista e dattilografo sono sta-te unificate, nella considerazione che il servizio di copia,per le sue caratteristiche, non può essere svolto per la in-tera durata del rapporto di impiego. D’altra parte laCommissione si è preoccupata di assicurare agli uffici ilservizio anzidetto in modo soddisfacente e pertanto hastabilito che l’archivista-dattilografo presti, almeno neiprimi dodici anni di impiego, esclusivamente servizio dicopia. Sono state precisate le mansioni degli agenti tec-nici e degli operai con l’indicazione delle specialità e deimestieri che, rispettivamente, sono chiamati a svolgere.

Per quanto concerne l’accesso alle qualifiche, laCommissione ha ritenuto di elevare da due a tre le provescritte per l’accesso alla qualifica di dirigente, e da una adue quelle per l’accesso alla qualifica di istruttore.L’accesso alla qualifica di operaio è stato regolato in con-formità alle recenti norme regionali in materia di collo-camento. Particolarmente rilevanti le innovazioni intro-dotte nel settore del personale tecnico. Esse vanno dallaistituzione della direzione regionale tecnica negliAssessorati regionali dell’agricoltura e foreste, dei lavo-ri pubblici e della sanità, alla parificazione a direttore re-gionale sia del ragioniere generale, sia del direttore del-l’ufficio legislativo e legale. Questi ultimi due uffici,d’altro canto, avevano già natura di uffici generali, pereffetto della legge 29 dicembre 1962, numero 28.

La Commissione ha istituito nuovi ruoli tecnici, e pre-cisamente il ruolo tecnico della ragioneria generale, inrelazione alle speciali attribuzioni in materia contabile efinanziaria devoluta dalla legge al predetto ufficio. Ilruolo tecnico delle foreste, in relazione alla necessità di

Page 64: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 14 –

acquisire specifiche competenze in tale materia ed il ruo-lo tecnico dell’urbanistica, indispensabile per l’espleta-mento dei compiti demandati all’Assessorato dello svi-luppo economico. In ordine al funzionamento degli uffi-ci, la Commissione ha introdotto innovazioni di rilievo,prevedendo un controllo sulla trattazione degli affarivolto ad assicurare un sollecito svolgimento di essi. Èstato poi modificato il funzionamento del servizio ispet-tivo per ciò che concerne la partecipazione degli utenti,in quanto a questi ultimi è stata riservata una funzione dicarattere prevalentemente consultivo, mentre l’ispezio-ne vera e propria è riservata ai funzionari. Sono state pre-cisate inoltre le modalità di scelta degli utenti.

Per quanto riguarda l’emanazione dei provvedimenti,la Commissione ha respinto la norma concernente l’ob-bligo di citare in ogni atto finale le proposte degli istrut-tori e le osservazioni dei dirigenti, stabilendo che, di re-gola, gli atti finali sono emanati in base alle proposte edosservazioni in parola, mentre nel caso che l’organocompetente per l’emanazione non condivida gli schemipredisposti dai funzionari potrà avocare la trattazionedell’affare. In tal modo non sarà necessario motivare dis-sensi di carattere interno, ma basterà far cenno, nel prov-vedimento, dell’avvenuta avocazione. Il sistema intro-dotto dalla Commissione speciale consente il contempe-ramento delle esigenze dell’azione amministrativa conl’esenzione di responsabilità per coloro che istituzional-mente sono chiamati alla trattazione degli affari.

Le norme transitorie sono state riviste a fondo alla lu-ce di alcuni principi generali e precisamente: esaurimen-to della fase di inquadramento del personale in servizio

Page 65: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 15 –

nelle nuove qualifiche nel più breve tempo possibile e,comunque, entro un anno; utilizzazione dei criteri fissatinella parte sostanziale (per le materie dei colloqui, lecommissioni giudicatrici, il tirocinio); ammissibilità deipassaggi alla qualifica immediatamente superiore percoloro che hanno il titolo di studio e per coloro che ne so-no sforniti, entro precise aliquote di posti. LaCommissione, infine, ha introdotto nuove disposizioni inordine al personale dei ruoli ad esaurimento, dei quali èprevisto l’assorbimento nei ruoli organici, alla prima isti-tuzione dei consigli di direzione ed alla istituzione di unacommissione per attuazione della legge onde coordinaree promuovere la relativa azione amministrativa.

Per quanto riguarda la illustrazione analitica delle sin-gole disposizioni legislative, mi rimetto alla relazionescritta. Vorrei aggiungere soltanto alcune considerazioniin ordine alle norme transitorie ed alle tabelle che riguar-dano il trattamento economico. Non vi è dubbio che le ta-belle permanenti e la situazione del personale attualmen-te in servizio presentano un notevole divario. Secondo iruoli al 1° gennaio 1970, il personale in servizio era circadi 5.400 unità oltre le 1.300 che non sono incluse nei ruo-li dell’Amministrazione regionale e in conseguenza èprevedibile una fase di adattamento mediante ricorso alsoprannumero da eliminare successivamente con la ces-sazione dal servizio, per qualsiasi motivo. Tale sopran-numero, a livello di dirigente, potrà raggiungere fino asettecento unità circa ove tutti coloro che possono aspi-rare al passaggio alla qualifica superiore lo conseguanoeffettivamente. Sarà invece del tutto trascurabile al livel-lo di istruttore; ammonterà a circa 700 unità ed a 400 uni-

Page 66: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 16 –

tà, rispettivamente, per le qualifiche di archivista-dattilo-grafo e di commesso, semprechè conseguano il passag-gio ad archivista le circa 600 unità della qualifica inferio-re che vi hanno titolo. Tali ultimi soprannumeri non do-vrebbero peraltro provocare inconvenienti, dovendosiconsiderare che la presenza del soprannumero nella qua-lifica di dirigente imporrà un adeguato numero di colla-boratori a livello esecutivo. In ordine al soprannumerodei dirigenti non può non essere rilevato che esso è im-posto dall’alto numero del personale direttivo prodottodal vecchio sistema (oltre 1000 unità) nonché dalla ine-vitabilità di taluni passaggi di qualifica, sia pure limitatialla sola fase transitoria, dato che tale passaggio, per al-cuni settori del personale in servizio, può essere conside-rato come legittima aspettativa.

Per quanto riguarda l’aspetto economico-finanziariodel disegno di legge reca, nel testo attuale, nella tabella«M», alcune indicazioni che hanno natura solamente for-male. Infatti, nel momento in cui è stato dato alle stampenon era stata ancora conclusa la trattativa tra Governo erappresentanti del personale in ordine al trattamento eco-nomico. La suddetta tabella «M» attualmente allegata aldisegno di legge, dovrà, quindi, essere sostituita per re-cepire il contenuto degli accordi tra Governo e sindacati.

Queste considerazioni volevo fare per introdurre il di-battito e la discussione generale sul disegno di legge chemi auguro, ripeto, sia approfondita, affinché si giunga alpiù presto ad un rapido e positivo esame del medesimo.

Page 67: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 17 –

SETTIMA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Bilancio di previsionedella Regione siciliana per l’anno finanziario 1972

Seduta del 7 Marzo 1972

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,a conclusione della discussione generale sul bilancio del-la Regione, mi pare opportuna una puntualizzazione sualcuni dei temi emersi nella discussione stessa. Anzituttocredo che vada precisato che nel presentare il progetto dibilancio il Governo non aveva avuto la possibilità, per ilbreve arco di tempo intercorso dal suo insediamento allapresentazione del documento stesso, di accompagnarlocon gli allegati previsti dalla legge. L’Esecutivo, infatti,lo ha lealmente ammesso all’inizio dei lavori dellaCommissione, provvedendo, però, nelle successive se-dute a tutti gli adempimenti che la legge richiede ed alle-gando al progetto di bilancio tutti i documenti richiesti.Quando chi vi parla, in Commissione ha svolto una bre-ve relazione orale, la ha confermata con il deposito dellanota preliminare; e se si dovesse valutare il contenutodelle dichiarazioni dalla estensione o dal numero dellepagine, la nota previsionale di pagine ne aveva oltre 100.

Per quanto riguarda i problemi di merito, non ho nes-suna difficoltà ad accettare l’osservazione che il bilanciodel 1972 non reca grosse novità rispetto agli esercizi pre-cedenti. Nessuno ha voluto sostenere che avesse queste

Page 68: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 18 –

caratteristiche; si è solo detto, ed è la verità, che, sullascia delle modificazioni che alla struttura dei vari bilancinegli ultimi esercizi sono state apportate, rispetto a quel-li di alcuni anni fa, presenta innovazioni nella globalitàdella sua valutazione. Pertanto, ormai si contano in po-chissimi casi le spese non sostenute da norme sostanzia-li; spese delle quali fino a quattro o cinque esercizi fa, ilbilancio era pieno. È vero che nel corso di questi anni,una serie di modificazioni anche strutturali, di colloca-zione della spesa, si sono andate maturando lentamente.Tuttavia, a prescindere da queste considerazioni, devo sot-tolineare che il Governo ha dovuto provvedere a presenta-re il documento finanziario nell’arco di pochi giorni dallasua elezione, anche perché la rigidità del bilancio stesso,che gli onorevoli colleghi hanno tutti richiamato e la gran-dissima parte delle spese previste da norme legislative nonconsentono al Governo, con le attuali disponibilità di en-trata, alcuna manovra consistente o di rilievo per dare almedesimo quello slancio e quella impostazione che la si-tuazione della economia siciliana richiede.

Non è vero, d’altronde, che l’Esecutivo non abbia ap-profondito i temi di base alla relazione del bilancio. Lanota previsionale e programmatica che è stata letta dalcollega preposto allo sviluppo economico, dimostra co-me il Governo abbia valutato attentamente tutti i proble-mi connessi a questa branca dell’Amministrazione regio-nale e abbia a tal fine indicato prospettive valide. Ha po-sto, altresì, la sua attenzione ed ha dedicato un più attentoesame al problema delle entrate. Si è sostenuto che in que-sto esercizio si sono copiate le entrate dello scorso anno,dimenticando la grossa novità della riforma tributaria.

Page 69: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 19 –

In Commissione di finanza abbiamo più volte ribadi-to che non si poteva non dare alla parte dell’entrata delcorrente esercizio, l’impostazione tradizionale, perchénessun’altra era legittima. Lo stesso bilancio dello Stato,che pure ha varato la riforma tributaria, è articolato cosìcome nel passato. Per noi il problema, evidentemente,non poteva essere posto in termini diversi: mancano tut-tora le norme delegate della riforma tributaria, non esisteuna alternativa al sistema delle entrate della Regione.Siamo, indubbiamente, coscienti che permane il proble-ma politico del nuovo indirizzo da dare alle entrate: ilGoverno ha affrontato e sta seguendo con particolare cu-ra questo aspetto, ma la previsione del 1972 non era cer-to la sede idonea per risolverlo. Sono in corso una serie ditrattative con l’Amministrazione centrale dello Statoperché questa possa rappresentare l’occasione, come hoavuto modo di dire in Commissione, per dare alla parterelativa alle entrate, quel respiro e quella ampiezza checonsenta all’Assemblea di legiferare sul nuovo indirizzoe al Governo di amministrarle.

Questo punto, come peraltro ha indicato il Presidentedella Commissione, va esaminato durante questi mesi,perché possa essere posto nel prossimo esercizio finan-ziario in via risolutiva e concreta.

Un altro problema che è stato sottolineato dagli ono-revoli colleghi riguarda l’impostazione del bilancio ingenerale. Devo innanzitutto precisare che dopo attentaed apprezzabile fatica da parte della Commissione e ditutti i colleghi della maggioranza e della opposizione, ildisegno di legge di previsione viene in Aula con la stessaidentica impostazione che il Governo ha dato; nè sono

Page 70: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 20 –

emerse modifiche di struttura. Per quanto riguarda la de-terminazione della spesa, si è inserito un congruo au-mento di circa 15 miliardi da parte della Commissione,ma sempre nell’ambito delle strutture che l’Esecutivoaveva delineato. È, ovviamente, scontato che dalle oppo-sizioni non può essere venuta che una critica, debbo peròrilevare che ad essa non è seguita nessuna indicazioneconcreta di modifiche.

Abbiamo, inoltre, tenuto conto – e proprio in questaprospettiva cercheremo di risolvere il problema degli au-menti della spesa che sono stati previsti in Commissione– di quella che è la situazione particolare di depressionee di congiuntura della nostra economia ed a tal fine ab-biamo ritenuto di andare oltre le possibilità di spesa e dicoprire l’intero fondo per le iniziative attraverso la con-trazione di un mutuo di 30 miliardi. Per questi stessi mo-tivi, il Governo ha curato di garantire una copertura realealla previsione di spesa in aumento, che la Commissioneha approvato, anche per evitare eventuali eccezioni di le-gittimità da parte dell’organo di controllo, che potrebbedichiarare il bilancio non agibile fino alla contrazione delmutuo stesso. Proprio in considerazione del particolarestato in cui versa la nostra economia, l’Esecutivo ha fat-to tutti gli sforzi e ha sollecitato lo Stato affinché definis-se alcune situazioni per dare una copertura effettiva ereale all’aumento di quasi 15 miliardi, che laCommissione ha approvato.

È stato sottolineato anche il problema dei residui, cheha assunto proporzioni che non possono non essere con-siderate allarmanti. E’un problema, questo, comune nonsolo alla Regione, ma all’Amministrazione dello Stato.

Page 71: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 21 –

Nella relazione del Presidente della secondaCommissione, infatti, è detto chiaramente che non puòessere certo imputato esclusivamente alla incapacità –come è facile dire – del Governo. È molto più ampio e ri-guarda tutta la regolamentazione della spesa, la politicadei controlli, l’organizzazione burocratica dellaRegione, nonché la lentezza delle decisioni politiche al ri-guardo; a tal fine il Governo ha predisposto un disegno dilegge che prevede la accelerazione della spesa. Sia chiaroche noi non intendiamo dire che in tal modo si possa ri-solvere tutto il problema: il provvedimento che è all’esa-me di una commissione speciale ha indubbiamente susci-tato un dibattito che ha aspetti interessanti e costituiscenon solo una buona occasione ma una valida speranzaperché, attraverso la semplificazione di alcune proceduree la eliminazione di interventi duplicati di più organi am-ministrativi, possa effettivamente sbloccarsi questa situa-zione che si va sempre più appesantendo. Trattandosi, èchiaro, di una questione di carattere legislativo, occorreoperare una scelta: adottare un criterio particolare,puntiglioso direi, che segua l’iter della pubblica spesain tutti i suoi passi, preoccupandosi soltanto di eserci-tare un rigido controllo che finisce col creare tutta unaserie di adempimenti e che, in definitiva, fatalmente ri-tarda questa spesa, o seguire una politica di maggioreapertura?

La questione dei residui, quindi, va affrontata in ap-posita sede, anche perché riguarda fondi diversi da quel-li del bilancio, per cui, al termine di ogni esercizio vienepassato alla disponibilità del fondo per iniziative legisla-tive tutto ciò che per le spese in conto capitale non ha tro-

Page 72: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 22 –

vato impegno. Il Governo, pertanto, auspica che si ricer-chino tutte le soluzioni più idonee a dare a questo proble-ma una inversione di tendenza, la qualcosa potrà avveni-re allorquando si discuteranno i provvedimenti per l’ac-celerazione della spesa. A tal scopo ha presentato alcuneiniziative collaterali al bilancio, relative alla contrazionedel mutuo, nonché alcune modifiche e abrogazioni di nor-me aventi riflessi finanziari sul bilancio della Regione.Questi progetti di legge che, a differenza del passato, pre-vedono soltanto pochissimi interventi legislativi, perchéormai, come dicevo all’inizio, rari sono i capitoli non so-stenuti da leggi aventi valore sostanziale, debbono evi-dentemente essere approvati contemporaneamente al bi-lancio, dopo che l’Assemblea avrà provveduto all’adem-pimento formale di votare i rendiconti che sono premes-si per l’esame del bilancio stesso.

Con gli avanzi di gestione dei rendiconti passati finoal 1969, il progetto di bilancio prevede la copertura diuna parte dello spareggio, mi pare nell’ordine dei 14 mi-liardi.

Nel sottoporre all’Assemblea l’approvazione del do-cumento finanziario, il Governo è consapevole delle dif-ficoltà indicate nella relazione di maggioranza, della pe-santezza della situazione economica, che del restol’Assessore allo sviluppo economico ha chiaramente sot-tolineato nella relazione previsionale e programmatica,dove sono affrontati i problemi degli enti economici, cuisi è riferito l’onorevole Tricoli. Al di là della esigenzaformale di conoscere i bilanci delle società collegate –che sono pubblici e chiunque può prenderne visione, per-ché sono depositati presso le cancellerie dei Tribunali – il

Page 73: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 23 –

nodo centrale è quello di affrontare una radicale ristruttu-razione degli enti stessi, garentendone la capacità di fi-nanziamento che consenta di superare una posizione diimmobilismo e di appesantimento sempre più grave e dioperare dei tagli nei confronti di condizioni improdutti-ve, al fine di risolvere i veri temi dell’economia siciliana.Il Governo non ritiene affatto con questo hilancio di ri-solvere i problemi della Sicilia. Questa è sempre stata esarà sempre per l’Assemblea l’occasione per esaminarele questioni nella loro globalità.

Page 74: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 24 –

SETTIMA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Esercizio provvisoriodel bilancio della Regione siciliana per l’anno finanzia-rio 1973

Seduta del 12 Gennaio 1973

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,il Governo ha presentato la richiesta di esercizio provvi-sorio del bilancio unitamente alla nota di variazione, perla semplice ragione che non poteva, con l’entrata in vi-gore della riforma tributaria, gestire il bilancio, sia purein esercizio provvisorio, nella redazione presentataall’Assemblea il 31 agosto dello scorso anno, per l’avve-nuta sospensione di una serie di tributi e, quindi, di granparte delle entrate del bilancio della Regione.

Non poteva, quindi, il Governo non presentare, unita-mente alla indispensabile richiesta di esercizio provviso-rio, la nota di variazione agli stati di previsione già pre-sentati. Il Governo si è limitato a presentare una nota divariazione che è strettamente connessa alla entrata in vi-gore della riforma tributaria e prevede, appunto, soltantomodifiche dettate necessariamente da tale riforma; nonha voluto presentare alcun altro tipo di variazione aglistati di previsione proprio per un atteggiamento di cor-rettezza nei confronti dell’Assemblea. D’altra parte, puressendo stato il bilancio dello Stato già approvato da unramo del Parlamento, le Camere hanno concesso l’auto-

Page 75: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 25 –

rizzazione dell’esercizio unitamente ad una nota di va-riazione che, oltre a prevedere le modifiche conseguentialla riforma tributaria, contiene una serie di altre varia-zioni di merito del bilancio stesso. Il Governo ha volutotrasferire al fondo di iniziative legislative la somma di-sponibile in conseguenza delle modifiche apportate a se-guito della riforma tributaria, per far fronte alle iniziativein corso di esame presso l’Assemblea.

Il Governo ha, quindi, correttamente proposto le modi-fiche alle entrate ed alla spesa soltanto per necessità di agi-bilità degli stati di previsione del bilancio. Non poteva ilGoverno non comportarsi in questa maniera, nè ha im-provvisato questa nota di variazione, perché da tempo haadottato le iniziative opportune, come stamattina ha riferi-to il collega Mannino in Commissione di finanza, con ilGoverno centrale, anche attraverso la Commissione pari-tetica, per l’inizio di quei rapporti che debbono portare al-la definizione delle nuove norme di attuazione in materiafinanziaria.

Il fatto che ci troviamo in questa situazione transitorianon è evidentemente una scelta del Governo regionale.La riforma tributaria è entrata in vigore per una parte, perla rimanente parte deve ancora entrare in vigore, e il regi-me speciale delle entrate della Regione siciliana non haconsentito una definizione della trattativa, attraverso laCommissione paritetica, con lo Stato, se non ad ultima-zione dell’applicazione della riforma tributaria. Questoatteggiamento del Governo della Regione non è in alcunmodo rinunciatario. Onorevole De Pasquale, sarebbestato rinunciatario se avessimo proposto al Governo na-zionale di assicurarci un quantum nelle nostre entrate,

Page 76: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 26 –

perchè in quello stesso momento avremmo rinunziato esovvertito il sistema delle nostre entrate; in tal modo, in-fatti, anzicchè ancorarci a tributi, ci saremmo ancorati,come le regioni a statuto ordinario, ad un quantum che loStato ci avrebbe dovuto garantire. In questa maniera, in-vece, non compromettiamo le nostre entrate perché rin-viamo la conclusione della trattativa col Governo centra-le ad un momento in cui più completa potrà essere la trat-tativa stessa attraverso la Commissione paritetica.

Il Governo, infine, chiedendo la concessione dell’e-sercizio provvisorio per quattro mesi, non intende affattorinviare l’esame del bilancio. È ovvio che l’approvazio-ne rapida del bilancio pone termine al regime di esercizioprovvisorio, ma il Governo intende manifestare l’opinio-ne e l’auspicio che il bilancio possa essere approvato nelpiù breve tempo possibile, anche per evitare che il regi-me di spesa in esercizio provvisorio, che fatalmente e inalcuni aspetti può essere modificato dal regime definiti-vo, possa provocare all’Amministrazione delle discrasiee delle anomalie.

Page 77: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 27 –

SETTIMA LEGISLATURA

Sui fatti di violenza di Milano e di Primavalle a Roma

Seduta del 17 Aprile 1973

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,i gravissimi fatti di Milano e il brutale attentato di Roma,cui hanno fatto riferimento nei loro interventi i rappre-sentanti dei gruppi parlamentari, hanno gravemente tur-bato l’opinione pubblica e la coscienza civile del Paese,ed hanno aumentato in tutti gli autentici democratici lapreoccupazione per una spirale di odio e di violenza difronte alla quale non è più sufficiente anche la più fermadelle condanne. La consapevole responsabilità di quanticredono nelle istituzioni democratiche deve portare all’i-solamento delle forze che perseguono una strategia diviolenza.

Coloro i quali hanno contribuito a scrivere laCostituzione, quelle forze che, attraverso la Resistenza,seppellirono il fascismo e tutto ciò che esso di funesto etragico rappresentò per l’Italia, hanno il dovere di difen-dere questa democrazia e le sue istituzioni, dagli attacchisempre più scoperti e preordinati. È perciò necessario,con fermezza, non solo condannare, ma concretamenterespingere ed isolare ogni forma di aggressione alloStato democratico. Il contrasto, l’opposizione è oggi suquesti temi, tra due schieramenti: da un lato chi vuole di-fendere le istituzioni, e dall’altro chi le aggredisce,chiunque esso sia, per logorarle e distruggerle.

Page 78: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 28 –

Per queste considerazioni, mentre rivolgiamo un ri-spettoso pensiero alla memoria delle vittime dei tragicifatti, manifestiamo riprovazione e condanna per le preor-dinate e tragiche violenze di Milano e per l’atroce delittodi Roma. Esprimiamo sincera solidarietà alle famigliedelle vittime, ed invochiamo i rigori della legge ed unaefficiente e rapida giustizia; intendiamo sottolineare chel’assassinio della giovane guardia di Pubblica sicurezza,Antonio Marino, ha una precisa responsabilità politica. Enon è un paradosso, nè una contraddizione, ma rispondealla logica stessa della violenza fascista, che ad uccidereun agente di polizia siano stati i teppisti dell’estrema de-stra, di quello schieramento, cioè, che ha teorizzato loscontro fisico, che si è dichiarato fiancheggiatore e addi-rittura sostitutivo delle forze dell’ordine. Questa volta,anche questa volta, lo squadrismo e il teppismo fascistahanno mostrato il loro autentico volto, la loro vocazionealla violenza, la loro intolleranza, il loro disegno eversi-vo. Di fronte a tutto questo, i partiti democratici ed anti-fascisti debbono, con chiarezza, manifestare un impegnopiù coerente e coraggioso, per dimostrare che lo Stato hala forza e la volontà sufficienti per combattere ogni dise-gno eversivo, per scoraggiare e per stroncare ogni tenta-tivo, inammissibile in uno Stato democratico, di chi in-tenda farsi giustizia da solo, e comunque di chi voglia ali-mentare la violenza, qualunque violenza, nella vita delnostro Paese, che noi fermamente vogliamo sempre piùcivile e democratico.

Page 79: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 29 –

SETTIMA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Bilancio di previsionedella Regione siciliana per l’anno finanziario 1974

Seduta del 29 Aprile 1974 (antimeridiana)

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegatoal bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, ladiscussione generale sul bilancio di previsione del corren-te esercizio, attraverso il breve ma serrato dibattito svolto-si in quest’Aula, sulla scia della attenta e completa relazio-ne dell’onorevole Parisi, ed al confronto più approfonditorealizzato nel corso dei lavori della Commissione di finan-za, ha, ancora una volta, confermato l’attenzione e la im-portanza che a questo strumento finanziario viene giusta-mente attribuita ed ha ribadito come l’esame del bilanciosia l’occasione per una serie di valutazioni generali, chenaturalmente al bilancio sono connesse. L’ampio e costan-te riferimento ad una programmazione degli interventi re-gionali ha confermato un orientamento, da più parti condi-viso e che avevo avuto modo di sottolineare nell’interven-to introduttivo ai lavori della Commissione di finanza, cir-ca l’opportunità, anche attraverso una ristrutturazione le-gislativa, di un effettivo collegamento organico tra bilan-cio e programmazione. Due funzioni e due competenzedell’Amministrazione regionale che, allo stato, sono inve-ce divise e che potranno essere coordinate solo attraversouna ferma volontà politica ed una maturata revisione cul-

Page 80: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 30 –

turale e metodologica, obiettivi verso i quali il Governo,in sede di dichiarazioni programmatiche, ha annunciatoil suo orientamento positivo.

Anche per questo esercizio, il disegno di legge sullostato di previsione dell’entrata e della spesa regionaleperviene all’esame conclusivo dell’Assemblea ad eserci-zio largamente avanzato e dopo quattro mesi di esercizioprovvisorio, nonostante la presentazione fosse avvenutanei termini, alla fine dell’agosto 1973.

A parte la convergenza di valutazione con tutti gli in-tervenuti nella discussione generale, sulla negatività ditale ritardo e nel ringraziare i colleghi che hanno volutodare atto della puntuale presentazione del bilancio, cheda alcuni anni il Governo della Regione è riuscito a rea-lizzare, non posso non sottolineare come l’approvazionedel bilancio ad esercizio largamente inoltrato, costituiscaun serio ostacolo alla presentazione, nell’esercizio suc-cessivo, di ampie e razionali modifiche.

Infatti, il tempo intercorrente tra l’entrata in vigoredel bilancio e la predisposizione del disegno di legge perl’esercizio successivo, limitato, come sarà anche que-st’anno, a poche settimane (la Ragioneria ha già richie-sto, ricevendone le prime risposte, le proposte alle varieamministrazioni per la previsione del 1975), non costi-tuisce certo premessa di fattibilità per quelle consistentimodifiche innovative che tutti auspichiamo, ma che, ne-cessitando anche di revisioni legislative preliminari, inquesto modo realizzeremo solo lentamente.

Nella relazione del collega Parisi è stata evidenziatala maggiore consistenza e dimensione del bilancio 1974.Dai 379 miliardi circa della previsione per il 1973, si pas-

Page 81: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 31 –

sa ad una previsione di 527 miliardi circa. La maggioredimensione è stata determinata e consentita dai seguentifattori.

Anzitutto, la iscrizione in bilancio, che realizza unaprecisa esigenza politica di completezza e di chiarezza eche risponde ad una sottolineata valutazione positiva ve-nuta da più parti, dei fondi a qualsiasi titolo versati dalloStato alla Regione. Tali somme, anche per l’aumentatadisponibilità del fondo statale per i piani regionali di svi-luppo, le cui quote spettanti alla Sicilia sono state iscrit-te, sia per il 1973 che per il 1974, ammontano a circa ses-santa miliardi.

L’iscrizione in bilancio, poi, degli stanziamenti e del-le relative coperture finanziarie delle leggi regionali ap-provate nel corso dell’ultima parte dell’esercizio 1973,che non potevano essere iscritte nella proposta deposita-ta dal Governo perché successive. Tale iscrizione ha de-terminato un aumento della spesa di oltre 40 miliardi, deiquali 30 per la legge sugli Enti, 3 e 6 per la legge sull’as-sistenza agli artigiani, 2 per la legge per i contributi nelsettore autotrasporti e così via.

Una ulteriore, maggiore dimensione di lire 20 miliar-di si è realizzata ancora per l’aumento, sia all’entrata chealla spesa, trattandosi sostanzialmente di una partita digiro, della misura delle anticipazioni da corrispondere aiComuni, le cui esigenze sono, negli ultimi anni, ampia-mente aumentate.

Per regolamentare talune conseguenze che la riformatributaria aveva determinato sul sistema di recupero ditali anticipazioni, il Governo ha presentato e laCommissione di finanza ha accolto, una norma che è sta-

Page 82: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 32 –

ta inserita nel disegno di legge numero 359/446 bis, cheaccompagna il bilancio.

La maggiore dimensione complessiva della previsio-ne è stata, infine, consentita dalla realistica previsione,che oggi è certamente diversa da quella stimata a metàdell’anno scorso, di una maggiore entrata tributaria di al-cune specifiche voci sulle quali intendo brevemente in-trattenermi.

La maggiore previsione di gettito tributario è stata pro-posta, ovviamente su indicazione dell’Amministrazionedelle Finanze, solo per pochi capitoli: quelli relativi alleentrate conseguenti al condono fiscale, quello relativo al-l’imposta sulle persone fisiche e, in misura assai limitata,quello relativo ai giochi di abilità. La previsione di entra-ta, per i primi due capitoli, è aggiuntiva a quella primaprevista, per il semplice fatto che il provvedimento dicondono è stato emanato successivamente alla presenta-zione dello schema di bilancio.

Debbo dire che la previsione di entrata, per tale moti-vo, è stata contenuta in circa 7 miliardi, in considerazio-ne del fatto che non si ritiene possa farsi luogo all’esameed alla definizione, da parte degli Uffici finanziari, di tut-te le domande di condono entro il corrente esercizio.

Per la entrata relativa all’imposta sui reddito dellepersone fisiche, iscritta per 16 miliardi e mezzo, si è avu-to rigoroso riguardo alle riscossioni già realizzate, neiprimi mesi del corrente anno, per versamenti diretti alleEsattorie delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro che,per la sola provincia di Palermo, ammontano a una mediadi oltre 1 miliardo al mese.

Non vi è, quindi, alcuna contraddizione nelle propo-

Page 83: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 33 –

ste del Governo che, dopo tanto tempo dalla presentazio-ne dello schema di bilancio, ha potuto valutare le previ-sioni delle entrate con elementi sopravvenuti e, in ognicaso, più certi. L’incremento della previsione di entratetributarie in lire 24 miliardi circa, in ogni caso, costitui-sce, sui versamenti per il 1973, una percentuale di incre-mento del tutto normale.

L’analitica esposizione della spesa, fatta dal relatoreonorevole Parisi, mi esime da una particolare indicazione.Mi sembra, comunque, opportuno sottolineare, non solocome importante, ma come politicamente significativo, ilfatto che il volume degli stanziamenti a disposizione pernuove iniziative legislative sia notevolmente aumentato,passando da 30 a 90 miliardi. Atale disponibilità vanno ag-giunti, come ho esposto alla Commissione, gli immanca-bili purtroppo avanzi di gestione disponibili successiva-mente alla parifica del rendiconto per il 1973. A tal pro-posito desidero assicurare che, anche quest’anno, si ècompiuto e si sta compiendo ogni sforzo per la più solle-cita presentazione del rendiconto per lo scorso esercizio.Tale presentazione, però, allo stato è impedita sia dallaseconda nota di variazioni al bilancio, presentata dalGoverno il 5 febbraio scorso ed in corso di approvazionedefinitiva da parte dell’Assemblea, sia dalle non del tut-to adeguate strutture di organizzazione meccanizzatadella contabilità delle Ragionerie centrali. In ogni caso,ritengo che entro il termine prescritto del 30 giugno, sipotrà provvedere al relativo adempimento per il quale, aldi là dell’ossequio formale dei termini di legge, ilGoverno si sente fortemente impegnato per continuaread offrire, con estrema chiarezza e certezza, all’Assemblea

Page 84: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 34 –

ed all’opinione pubblica, la reale situazione finanziariadell’Amministrazione regionale. Conoscenza chiara e cer-ta che costituisce premessa necessaria per qualsiasi inter-vento innovativo e riformatore.

Altro adempimento dell’Amministrazione del bilan-cio, per il quale desidero dare una assicurazione all’ono-revole Parisi, che ne ha fatto espressa richiesta, è quellorelativo alla pubblicazione della relazione sulla situazio-ne economica per il 1973, attualmente in corso di avan-zata elaborazione e che sarà presentata, presumibilmen-te, entro il prossimo mese di novembre.

Sui tempi di pubblicazione della relazione incidono, invia fondamentale, due fattori: il primo, che è strettamenteconnesso alla disponibilità dei dati ufficiali, pubblicaticon notevole ritardo dagli Enti produttori (l’Istat, ilMinistero del Tesoro, la Banca d’Italia) o trasmessi achiusura della gestione, oltre il mese di giugno di ciascunanno (Enti economici regionali, statali, Enti previdenzia-li ed Enti locali). Va precisato, inoltre, che i dati definitiviregionali – bilancio ordinario e fondo di solidarietà nazio-nale di consuntivo per il 1973 e di tesoreria – non risulta-no, per le ragioni poc’anzi dette, disponibili.

Il secondo dipende dai tempi di stampa del documen-to che, per la mole della documentazione, assorbe nonmeno di tre mesi.

Tuttavia, al fine di abbreviare i tempi di stampa, a par-tire dalla relazione per il 1974, la relazione stessa sarà di-visa in due volumi, di cui il primo, in quanto sintesi del-l’intero bilancio economico regionale, sarà, presumibil-mente, disponibile entro il 31 luglio di ciascun anno im-mediatamente successivo a quello di riferimento.

Page 85: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 35 –

Appare, inoltre, di particolare rilievo sottolineare cheil documento in corso di approntamento per il 1973, pre-senterà per la prima volta una disgregazione, a livelloprovinciale, dei consumi e degli investimenti in Sicilianel corso dell’anno e in raffronto al 1972, che risultanoquanto mai segnaletici della struttura socio-economicadell’Isola.

L’indagine diretta sulla finanza degli Enti economicistatali e previdenziali operanti in Sicilia, nonché degliEnti economici regionali, risulterà, per la prima volta,estesa al movimento finanziario dei flussi degli investi-menti occupati negli Enti economici, e risulterà, pertan-to, una novità a livello delle statistiche ufficiali finora re-se disponibili.

Nel corso della discussione è stato, più volte, oppor-tunamente, richiamato – e non poteva non esserlo per lagravità e la dimensione del fenomeno e delle sue conse-guenze – il problema della velocità della spesa e, quindi,dei residui. Desidero, qui, anzitutto, dare delle preciseindicazioni quantitative, anche perchè la negatività delfenomeno e talune inesatte indicazioni hanno critiche egiudizi a volte non fondati.

L’ultimo dato definitivo, parificato dalla Corte deiconti, è quello relativo ai residui per il 1972 che, rispettoad una previsione di bilancio di 354 miliardi, assomma-vano globalmente – tra bilancio, azienda forestale e fon-do di solidarietà nazionale – a 844 miliardi. Questi 844miliardi riferiti al 1972 sono successivi al precedente ac-certamento della Corte dei conti del 1971, che era stato di863 miliardi di residui. Segnavano, quindi, rispetto al-l’anno precedente, una diminuzione di una ventina di mi-

Page 86: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 36 –

liardi. Il calcolo, presunto e non definitivo, ovviamente,riferito al 1973, indica una somma di residui globali di677 miliardi. La notevole differenza in meno non va, evi-dentemente, assunta, per chiarezza di esame, in terminitassativi. Anzitutto, perchè nel 1973 non sono confluitenel Fondo di solidarietà nazionale alcune entrate, mentresi è continuato a spendere sui residui precedenti, e poi,perché il ricorso frequente al mezzo di pagamento costi-tuito dall’ordine di accreditamento non consente, se nonsuccessivamente, la valutazione a pieno delle spese ef-fettivamente erogate dall’Amministrazione nel corsodell’esercizio. Va, comunque, precisato che, per quantoattiene al bilancio ordinario, il conto residui per il 1973 èdi circa 443 miliardi a fine esercizio del 1973, ma, in que-sti 443 miliardi, vanno considerate tutte quelle sommeche l’Assemblea ha destinato a copertura di leggi appro-vate a fine dell’esercizio (per esempio nel mese di di-cembre) che, evidentemente, non potevano essere spesenel corso dell’anno e che sono, nella quasi totalità, passa-te tra i residui. Esempio più consistente è quello dellalegge sugli Enti, per 48 miliardi circa.

A tal proposito, credo che sia opportuno sottolineareun’altra cifra che a me pare indicativa: è la cifra riferita alritmo dei pagamenti dell’Amministrazione regionale,che è passata dai 331 miliardi del 1970, ai 416 del 1971,ai 441 del 1972 ed ai 630 circa, dato provvisorio, per il1973.

I dati esposti, se da un lato confermano – e non ve neera bisogno – la consistenza del fenomeno e, quindi, lagravità dei suoi aspetti negativi, dall’altro dimostranoche il Governo ha contrastato il fenomeno, impedendo

Page 87: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 37 –

che le sue dimensioni continuassero a crescere a ritmosempre più moltiplicato.

Non starò qui a ricordare le varie modifiche legislative,proposte dal Governo ed accolte dall’Assemblea, per ac-celerare la spesa, nè le iniziative assunte in sede ammini-strativa dall’Amministrazione del bilancio. Desidero, pe-rò, dire che taluni accorgimenti, da noi adottati in via le-gislativa, sono stati successivamente adottati dallo Stato.Sui termini di conservazione dei residui, ad esempio.

La Commissione incaricata dal Governo centrale perla normativa di contabilità delle Regioni, è pervenuta, as-sai di recente, ad una conclusione da noi adottata due an-ni fa. Ma proprio il fatto che i numerosi tentativi fatti dal-la legislazione regionale di nazionalizzare il regolamen-to di contabilità e la considerazione che gli stessi, purdando taluni risultati positivi, non hanno costituito fattorisolutivo del fenomeno, ha indotto il Governo a dar vitaa quella Commissione di studio che, proficuamente, halavorato in questi ultimi mesi.

Non posso, a tal proposito, nascondere le serie e com-plesse difficoltà che la materia offre e che laCommissione ha puntualmente incontrato. Non si può, inargomento, ritenere che una soluzione organica e radi-calmente innovativa, nel permanere di taluni principi co-stituzionali e legislativi, possa essere identificata e con-seguita con facilità o in tempi molto brevi. Contiamo, co-munque, dopo un seminario a livello di alta qualificazio-ne scientifica che qui, a Palermo, organizza, a fine mag-dio, il Formez, che la Commissione, anche attraversoquesta esperienza, possa definire le linee di una nuovaregolamentazione contabile, affinchè queste siano valu-

Page 88: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 38 –

tate politicamente e, quindi, tramutate in organiche pro-poste legislative.

Connesso e, assai spesso, confuso col problema deiresidui, è il problema, pur esso grave, delle giacenze dicassa della Regione. Anche qui desidero premettere lacomunicazione dei dati reali della consistenza dei depo-siti nelle casse regionali, i quali, al 31 dicembre 1973,erano per la cassa del bilancio ordinario di 129 miliardicirca e per la cassa del fondo di solidarietà nazionale di300 miliardi circa; mentre gli ultimi dati riferiti al 26aprile, cioè a chiusura della settimana passata, erano perla cassa del Banco di Sicilia – bilancio ordinario – di 148miliardi circa e per la cassa regionale del fondo di solida-rietà nazionale di 406 miliardi, dovuti al versamento del-le rate per il 1972 della trancia dell’articolo 38.

L’accresciuta consistenza, rispetto al 31 dicembre1973, è dovuta, come ho accennato, ai versamenti delloStato nella cassa del fondo di solidarietà nazionale dellarata per il 1972 e, nella cassa ordinaria, dei contributi re-lativi alle leggi per le calamità naturali – 25 miliardi – pergli interventi per le zone terremotate, per il settore agri-colo, per i versamenti relativi alle attrezzature sanitarieed infine per la rata del 1973 del fondo per il piano regio-nale di sviluppo.

Il fenomeno delle giacenze di cassa pone due ordini diproblemi: quello, certamente prioritario, perchè finaliz-zato alla contrazione del fenomeno dell’acceleramentodella spesa e della mobilitazione delle spese e giacenze,e quello della regolamentazione, attraverso le conven-zioni di cassa con gli istituti di credito, del regime degliinteressi corrisposti alla Regione.

Page 89: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 39 –

All’acceleramento della spesa abbiamo accennatoprima, sulla mobilitazione delle giacenze occorre preci-sare alcuni fatti ed alcuni orientamenti.

Va, anzitutto, ricordato che la Regione, sulle giacenzedi cassa, ha, già da tempo, operato reali forme di mobili-tazione attraverso le anticipazioni ai comuni, alle ammi-nistrazioni e agli enti ospedalieri.

La Regione ha complessivamente effettuato, il 31 di-cembre 1973, anticipazioni ai Comuni per oltre 658 mi-liardi, dei quali 490 recuperati e 168 da recuperare. Agliospedali ha disposto anticipazioni per 40 miliardi.

Almeno per tali importi le giacenze hanno avuto unaloro effettiva mobilitazione attraverso una reale, doppiautilizzazione.

Le dimensioni delle giacenze entro i limiti di cautele edi garanzia che il sistema delle anticipazioni impone,consentono, però, ulteriori ricorsi o anticipazioni, nonsolo a terzi, ma alla stessa Regione, com’è stato indicatonella relazione della Commissione finanza, al termine diuna approfondita indagine – condotta sino dall’ottobrescorso –, e come il Governo ritiene possibile, entro limi-ti che assicurino la liquidità necessaria, la legittimità co-stituzionale e la fattibilità tecnica.

A tal fine, ho già avuto modo di dichiarare in Com-missione finanza che il Governo ritiene utile, tra l’altro,al conseguimento della mobilitazione delle giacenze,con particolare riferimento a quelle del fondo di solida-rietà nazionale, il ricorso a forme di anticipazione di cas-sa che assicurino il rientro, anche in tempi lunghi, a for-me di mutui da contrattare ma non da erogarsi, ad ogni al-tra forma idonea e proficua.

Page 90: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 40 –

Per quanto attiene alle convenzioni di cassa, ilGoverno ritiene che quello tra la Regione e i due Istitutidi credito, per legge titolari delle due casse, vada consi-derato come un rapporto tra protagonisti pubblici, al ser-vizio delle stesse finalità e degli stessi obiettivi di svilup-po della Sicilia.

In tale visione, senza sostanziali contrasti di interessie di finalità, occorrerà raggiungere una maggiore e piùaperta solidarietà ed una più incisiva collaborazione.

Allo stato, le due convenzioni di cassa sono in corso dirinnovo e l’Amministrazione regionale vi procederà, va-lutando il consistente ristoro che, soprattutto nell’attualecongiuntura del mercato finanziario e monetario, per leaziende di credito, hanno costituito e costituiscono i de-positi regionali, non trascurando, d’altra parte, il ruolo,spesso oneroso, che le stesse banche svolgono a sostegnodell’economia siciliana e dello stesso funzionamento deinumerosi enti pubblici della nostra Regione.

È ovvio che l’attuale lievitazione del costo del denaroporterà, nelle convenzioni, a consistenti miglioramentidella misura del tasso di interesse. Gli attuali tassi, per iquali è stata richiesta una revisione, con decorrenza dal-la mutata misura del tasso ufficiale di sconto, erano statideterminati quando tale tasso ufficiale era notevolmenteinferiore.

Per quanto riguarda, infine, la convenzione per il fon-do di solidarietà nazionale, desidero confermare che loschema concordato nei primissimi mesi del 1973, con larelativa richiesta di parere al Consiglio di giustizia am-ministrativa, è dell’aprile, mentre l’aumento dal 4 al 6per cento del tasso ufficiale di sconto, è del 15 settembre

Page 91: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 41 –

1973; tale schema non è stato e non sarà perfezionato, es-sendosi convenuta una sua revisione. Va, in argomento,detto che la valutazione delle convenzioni non potrà es-sere limitata alla semplice misura degli interessi, ma an-drà valutata nel complesso dei rapporti in esse previsti. Ilproblema, ad esempio, delle anticipazioni bancarie aglienti economici regionali, da realizzarsi a condizioni diparticolare favore al mercato corrente, potendo trovarefavorevole soluzione nelle convenzioni, costituisce, cer-tamente, un fatto aggiuntivo non trascurabile.

Il bilancio per il 1974 è caratterizzato, quest’anno, ol-tre che dal ripetuto ricorso al disegno di legge che ne de-termina alcune norme sostanziali, dal trasferimento di ta-luni stanziamenti per opere pubbliche al bilancio del fon-do di solidarietà nazionale.

Il disegno di legge che accompagna il bilancio, e cheper varie ragioni riteniamo non del tutto positivo, si è, co-me ha rilevato il relatore Parisi, di anno in anno fatto piùconsistente; ma ha anche mutato natura. Sorse, tale inizia-tiva, alcuni anni or sono, per la semplificazione del bilan-cio e servì per l’abrogazione di una serie di norme partico-lari settoriali, che si ritennero superate ed incompatibilicon la volontà di evitare la dispersione della spesa. Con lostesso strumento, ultimamente, si è andato realizzando inmisura minore, ma costante, un processo inverso.

Il trasferimento, invece, di taluni stanziamenti stretta-mente compatibili con le finalità e la natura dell’articolo38 dello Statuto costituisce un fatto positivo e significa-tivo.

A tal proposito, desidero precisare che l’articolo 38dello Statuto siciliano fa obbligo alla Regione di impie-

Page 92: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 42 –

gare le somme versate dallo Stato a titolo di solidarietànazionale, in base ad un piano economico per l’esecuzio-ne di lavori pubblici. Sotto l’aspetto squisitamente giuri-dico-costituzionale, tale obbligo si risolve nella predi-sposizione di un piano di impiego del contributo e nel-l’indicazione degli strumenti operativi per le effettiveerogazioni.

In altri termini, anche l’attività di spesa del bilancio delfondo di solidarietà nazionale va uniformata al principiogenerale di gestione seguito per il bilancio ordinario, se-condo il quale l’erogazione di qualsiasi somma è condi-zionata dall’esistenza di una norma sostanziale di spesache rappresenti il supporto giuridico della stessa e dalla re-lativa iscrizione nell’apposito capitolo di bilancio.

Quest’ultima condizione costituisce lo strumentocontabile e indispensabile per l’esecuzione della prima.

Nel caso di fondi ex articolo 38 la norma sostanziale èrappresentata dalla legge di utilizzazione, mentre lo stru-mento contabile è rappresentato dal bilancio del fondo disolidarietà nazionale, autonomo rispetto al bilancio ordi-nario della Regione.

Va precisato, però, in relazione a quest’ultimo aspet-to, che la predisposizione di un bilancio autonomo ri-sponde solo ed esclusivamente alle esigenze di caratterecontabile e non ad una intrinseca necessità giuridico-co-stituzionale.

Ciò è avvalorato anche dal fatto che il contributo dicui trattasi viene versato allo Stato al netto delle spese so-stenute dallo stesso in Sicilia, il cui onere, però, è posto inbase ai rapporti finanziari Stato-Regione a carico del bi-lancio ordinario della Regione siciliana.

Page 93: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 43 –

Nulla vieta, pertanto, al legislatore regionale, la pos-sibilità di trasferire gli interventi previsti dal bilancio or-dinario a quello del fondo di solidarietà nazionale, pur-ché si tratti di interventi da destinare alla esecuzione diopere pubbliche.

Il Governo, aderendo ad una richiesta formulata dallaCommissione legislativa finanza, ha proposto taluni spo-stamenti di interventi in materia di opere pubbliche pre-visti dal bilancio ordinario a quello del fondo di solida-rietà nazionale per una spesa complessiva di 34 miliardicirca, cui vanno aggiunti i quattro dodicesimi iscritti nelbilancio ordinario per un importo totale, quindi, di oltre40 miliardi, pari a poco più di due annualità degli stan-ziamenti previsti dallo schema di bilancio.

Va, però, aggiunto, in proposito alle considerazionifatte, la valutazione di altri positivi elementi. Il trasferi-mento realizza, infatti, apprezzabili risultati come quelloassai opportuno, nel presente momento economico, diuna immediata mobilitazione e spendibilità per la naturastessa delle opere finanziate di alcune decine di miliardi;quello di rendere il bilancio meno rigido, ponendo unadelle condizioni per le manovre finanziarie di anticipa-zione suggerite dalla Commissione finanza e quello, in-fine, di consentire un aumento del conto per le iniziativelegislative.

Un’ultima considerazione va fatta, sul bilancio delcorrente esercizio: anche quest’anno si fa ricorso, per ilconseguimento del pareggio al mutuo nella misura di 42miliardi, cui va aggiunto il mutuo di 30 miliardi già auto-rizzato con legge per la quota di spese a favore degli entiper il 1974.

Page 94: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 44 –

Con l’autorizzazione alla contrazione di questo mu-tuo, la massa dei mutui autorizzati con legge è di 294 mi-liardi, oltre quelli previsti dalla legge sugli enti per glianni successivi. Debbo, però, precisare, anche a smenti-ta di affermazioni che trovano facile credibilità, che laRegione non ha mai pagato una sola lira di interessi perquesti mutui, per la semplice ragione che essi non sonomai stati erogati, ed, in base ad apposita clausola inseritain ogni contratto di mutuo, l’erogazione è condizionataalla esigenza di cassa per la quale, come è noto, laRegione, fino ad oggi, non ha avuto mai necessità.

Queste indicazioni era doveroso dare a conclusione diquesto dibattito. Da essa, come del resto dal dibattitosvoltosi in Aula ed in Commissione finanza, emerge ladifficile situazione finanziaria della Regione e l’assolutanecessità che le risorse disponibili per nuove iniziativelegislative vengano utilizzate in un’organica visione ge-nerale ed in una rigida priorità che riservi ogni interven-to a spese realmente produttive e capaci di contribuire al-lo sviluppo ed alla crescita dell’Isola.

Page 95: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 45 –

SETTIMA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Bilancio di previsionedella Regione siciliana per l’anno finanziario 1975

Seduta del 16 Dicembre 1974

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,l’annuale appuntamento per l’esame del bilancio costi-tuisce occasione di verifica, di valutazione, di rilanciodella vita regionale. La tentazione di considerare questoadempimento un inutile rito viene dalla ripetizione quasimonotona di alcuni temi, di alcuni problemi che sonoconnessi con il bilancio. Io credo invece, che si tratti diun serio ed importante momento di verifica da partedell’Assemblea sulla vita della Regione, ed è per questoche consideriamo la piena conoscenza della realtà finan-ziaria (che abbiamo costantemente e proficuamente al-largato in questi ultimi anni nei termini più precisi possi-bili) un presupposto per un autentico ruolo di controllodell’Assemblea e per ogni seria ed organica innovazionein materia.

Quest’anno queste notazioni hanno particolare signi-ficato per la tempestività con cui si sta provvedendo all’e-same del bilancio. E desidero, a tal proposito, nel manife-stare piena soddisfazione, dare atto a quanti hanno contri-buito al conseguimento di questo importante risultato del-la loro opera: dai dirigenti e generosi operatori del gruppobilancio della Ragioneria generale, al Presidente

Page 96: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 46 –

Lombardo ed a tutta la Commissione finanza, con la suapuntuale validissima funzionaria, ai colleghi relatori, cheringrazio; e mi sia consentito, onorevole Presidente, diricordare anche la sua decisa volontà di concludere rapi-damente l’esame del bilancio.

Riuscire per la prima volta ad approvare il bilancioentro il termine del 31 dicembre è, come hanno rilevatogli onorevoli Parisi e Chessari, un fatto notevole, che nonè formale ma sostanziale, perché l’approvazione tempe-stiva del bilancio consente non solo una più rapida spesadegli stanziamenti dello stato di previsione, ma consenteanche quel lasso di tempo necessario perché si possanoapportare alla struttura del successivo bilancio alcunemodifiche essenziali. Se si pensa che lo schema di questobilancio è stato predisposto dalla Ragioneria generale frail giugno e il luglio, ed è stato approvato dalla Giunta diGoverno e presentato in Assemblea in agosto, mentre ilprecedente bilancio, pur presentato nell’agosto del 1973,era stato approvato e pubblicato soltanto nel maggioscorso, si vede come il tempo intercorso fra la definizio-ne del bilancio del 1974 e la predisposizione del bilancioper il 1975 è stato poco più di un mese, tempo assoluta-mente incompatibile con ogni seria modifica. Ed è perquesto, anche per questo, che il bilancio presentato so-stanzialmente si identifica, onorevole Cagnes, nella suastruttura con il bilancio del precedente anno. Debbo dire,però, che nella predisposizione del bilancio abbiamo in-contrato maggiori difficoltà che nell’esercizio preceden-te, per una serie di ragioni, che si sono sommate e chehanno accresciuto quelle difficoltà.

Anzitutto una sostanziale diminuzione delle entrate,

Page 97: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 47 –

dovuta soprattutto alla diminuzione, nella previsione delbilancio dello Stato, del fondo per i piani di sviluppo del-le Regioni; diminuzione che è, politicamente, decisa-mente non accettabile, e che segue al non versamentodelle somme che nel bilancio del 1974 lo Stato aveva de-stinato alle Regioni; versamento effettuato finora soloper piccoli importi. Questi due fatti vanno politicamentevisti in un contesto generale dei rapporti fra Stato eRegione. Pur nella consapevolezza piena e nella valuta-zione responsabile delle gravi difficoltà anche finanzia-rie che il Paese attraversa, non si può giustificare nè sulpiano istituzionale, nè su quello politico, la linea sostan-zialmente antiregionalista assunta dagli organi delloStato. Parlamento, Governo, Corte costituzionale, appa-rato amministrativo, pare a noi, che seguano una lineaopposta a quella che uno Stato regionale, qual è quellodettato dalla nostra Costituzione, dovrebbe seguire. Equesto diciamo non per avanzare pretese o dettare richie-ste, che soprattutto la nostra Regione e le altre meridio-nali potrebbero avanzare, ma perché, disponibili anche adei sacrifici, riteniamo che ciò sia possibile solo in uncontesto diverso. In un contesto che veda le Regioni co-stanti compartecipi di orientamenti, di propositi nellescelte generali del Paese, e non episodicamente consulta-te o peggio unilateralmente sacrificate, anche in viola-zione di precise garanzie costituzionali e legislative.

Ciò, dicevo, vale anche per talune decisioni delParlamento che, nel trasferire con leggi compiti ed onerialle Regioni, ha trascurato di assicurare le necessarie ri-sorse finanziarie.

Noi ci auguriamo che le dichiarazioni rese al Parla-

Page 98: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 48 –

mento dal Presidente del Consiglio, Moro, che, come haanche rilevato l’onorevole Chessari, riconducono ad uncorretto rapporto istituzionale il problema Stato-Regioni,siano rapidamente trasferite all’azione del Governo cen-trale e di tutte le sue articolazioni.

Per ritornare ai due problemi che mi hanno indotto aqueste valutazioni, dirò che la minore previsione delloStato per il fondo per i piani regionali di sviluppo, che hadeterminato una corrispondente minore previsione delnostro strumento finanziario, ha determinato un’unitariae accesa contestazione di tutte le Regioni, le quali hannorivendicato l’attuazione piena delle indicazioni date inargomento dai Ministri finanziari in seno allaCommissione consultiva interregionale.

Per questi motivi, unitamente a quello delle dichiara-zioni rese dal Presidente del Consiglio, così come tutte leRegioni hanno deciso di operare, presenterò un emenda-mento che eleva la previsione di entrate per assegnazionidello Stato sul fondo per i piani di sviluppo, da trenta aquaranta miliardi.

Ugualmente negativo politicamente ma assai più gra-ve per le sue conseguenze è l’altro problema cui ho ac-cennato: quello dei versamenti dello Stato. La decisioneposta in essere da alcuni mesi dal Ministero del tesoro ri-schia di avere per la nostra, come per le altre Regioni,conseguenze gravissime, che doverosamente debbo in-dicare agli onorevoli colleghi.

Il mancato versamento di fondi statali assegnati alleRegioni, e il pressante invito ad aprire presso la Tesoreriacentrale un conto fruttifero per ottenere il pagamento ditali assegnazioni, attenta alla autonomia politica delle

Page 99: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 49 –

Regioni, le quali non possono non avere come presuppo-sto della loro scelta e della loro azione una autonomia fi-nanziaria che si identifica con la piena disponibilità dellerisorse spettanti. In caso contrario, le Regioni verrebberoridotte da istituzioni autonome dello Stato ad organi pe-riferici dell’Amministrazione centrale. Verrebbe, infatti,sottratta persino alla nostra Regione con autonomia spe-ciale ogni possibilità di ricorso a consistenti manovre fi-nanziarie, come invece abbiamo frequentemente fatto ecome, con il piano di interventi, ci accingiamo a fare.

Il Governo ha ripetutamente contrastato, non solo dalpunto di vista politico, ma anche dal punto di vista della le-gittimità, l’atteggiamento tuttora persistente del Ministerodel tesoro e continuerà, unitamente alle altre Regioni, lasua azione per pervenire, come si dovrà pervenire se sivuole che le Regioni sopravvivano, al superamento di que-sta situazione.

A questa difficoltà va aggiunta una preoccupazioneche riguarda le entrate tributarie della Regione, nei gior-ni scorsi ampiamente e compiutamente illustrate dal col-lega Assessore alle finanze.

Desidero a tal proposito dire perché abbiamo ritenutodi dovere prevedere in una misura più congrua delloscorso anno le entrate tributarie. Anzitutto per un fatto dicoerenza con noi stessi: l’Assemblea ha legiferato nelcorso dell’anno assicurando coperture finanziarie a leggiper un totale di circa una trentina di miliardi, con incre-mento di imposte. Inoltre la previsione di incrementod’imposte è ancorata alla stessa percentuale di incremen-to dello Stato per il 1975. Ci sarebbe anzi da dire che leentrate tributarie dello Stato per il 1975 prevedono un

Page 100: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 50 –

maggiore incremento, a seguito dell’approvazione delpacchetto di leggi tributarie; l’aumento previsto per lenostre entrate tributarie è quindi un aumento che ha il suofondamento in una maggiore tendenza del bilancio delloStato.

Va, comunque, considerato che la previsione d’incre-mento dell’11 per cento delle nostre entrate tributarie ècompatibile con le più recenti risultanze del gettito delcorrente anno; infatti i versamenti a tutto il mese di otto-bre ammontano a lire 241.848.600.000 e presentano unaumento del 17 per cento rispetto ai 10/12 dei versamen-ti del 1973; essi rappresentano oltre il 98 per cento delleentrate tributarie previste per il 1974, rapportate al mesedi ottobre.

La già più volte sottolineata rigidità del bilancio è an-cora cresciuta sia per le maggiori iscrizioni dovute ai pia-ni di ammortamento per mutui, cui mi riferirò tra poco, siaper i nuovi oneri poliennali determinati da nuove leggi,sia per l’aumento dei costi degli stanziamenti dovuti perle spese di funzionamento dell’Amministrazione centra-le e periferica, dell’Assemblea e degli organi le cui spe-se, pur se parzialmente, gravano sul bilancio. Una ulte-riore difficoltà si è incontrata nella fase di impostazionedel bilancio perché, alla sempre crescente rigidità dellostesso, si è aggiunta la necessità di dover reiscrivere nel-la previsione, tutti gli stanziamenti che, per il correnteesercizio, erano stati trasferiti sul bilancio del Fondo disolidarietà nazionale per un ammontare di 27 miliardi e327 milioni. Nella proposta del Governo tali stanziamen-ti erano stati reiscritti nel bilancio ordinario, mentre nel-lo schema oggi al nostro esame gli stessi sono stati, in se-

Page 101: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 51 –

de di Commissione finanza, iscritti per memoria per es-sere trasferiti ancora una volta al bilancio del Fondo disolidarietà nazionale.

Le economie per tale trasferimento sono state utiliz-zate per aumenti di vari stanziamenti ed a copertura del-la legge cosiddetta «calderone», sulla quale mi intratter-rò più avanti.

Sostanzialmente, quindi, ci siamo trovati di fronte auna situazione più difficile del passato ed il bilancio ri-sente di queste difficoltà e di questa incompatibilità fral’esigenza di una previsione la più ampia, ma certa, ra-zionale e possibile e le esigenze di spesa che invece sonoenormemente superiori. Potrei dire qui ad esempio, aconferma di questo, che le proposte di spesa che sono sta-te avanzate dalle varie amministrazioni, ai fini della pre-visione del bilancio, superavano i 640 miliardi, per sod-disfare le esigenze, rilevate per il 1975 dalle amministra-zioni, di spesa, esigenze che evidentemente hanno dovu-to in parte essere sacrificate e fatte rientrare nei limiti disopportabilità del bilancio.

Prima di passare ad alcune indicazioni specifiche,vorrei fare riferimento agli altri adempimenti dell’Am-ministrazione del bilancio.

Anzitutto, a proposito della relazione sulla situazio-ne economica del 1973. Abbiamo sempre ritenuto op-portuno e necessario poter esaminare il bilancio di pre-visione, unitamente alla relazione sulla situazione eco-nomica dell’anno precedente; quest’anno siamo arrivatia questo obiettivo, anche se un persistente sciopero del-la tipografia ha impedito di distribuire il secondo volu-me della relazione che, come avevo annunziato lo scor-

Page 102: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 52 –

so anno, è stata appunto suddivisa in due volumi: il primocontiene un’ampia, sintetica valutazione della realtà del-la Regione nel 1973 con una premessa che, in termini as-sai accessibili per chiunque, cerca di evidenziare quale èstata l’effettiva situazione economica; il secondo volu-me, invece, raccoglie tutto il materiale statistico, che èpiù complesso e presenta quindi una lettura più difficile.

Per quanto riguarda l’altro adempimento dell’Ammi-nistrazione del bilancio, quello relativo al rendiconto peril 1973, la Corte dei conti lo ha parificato con sentenzadel luglio scorso. Il rendiconto era stato presentatodall’Amministrazione del bilancio nei termini e il relati-vo disegno di legge è all’esame di questa Assemblea perl’approvazione definitiva. L’avanzo di gestione per il1973, utilizzabile per nuove iniziative legislative, è di 23miliardi circa.

Infatti, dal dato formale di 96 miliardi di avanzo oc-corre detrarre accantonamenti per 12 miliardi ancora incontestazione con lo Stato e tutte le utilizzazioni fatte colbilancio o con leggi. Anche questo puntuale adempimen-to da parte del Governo consente l’esame del bilancio inuna visione più ampia, dovuta tanto alla relazione sullasituazione economica quanto alle risultanze dell’eserci-zio immediatamente precedente.

Per quanto attiene ad un altro aspetto della situazionefinanziaria mi sembra utile sottolineare agli onorevolicolleghi la situazione dei mutui. La Regione ha mutuicontratti per 222 miliardi e mutui in corso di contrazioneper 182 miliardi, con un totale di 404 miliardi. A tale am-montare va aggiunto il mutuo a pareggio per l’esercizio1975 per 35 miliardi.

Page 103: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 53 –

Tra i 404 miliardi già autorizzati ci sono 23 miliardi dimutui ammortizzati al 31 dicembre 1973: rimangonoquindi 381 miliardi d mutui somministrabili alla Regionenel momento in cui dovessero essere necessari per le fi-nalità per le quali sono stati autorizzati con le appositeleggi. L’esistenza dei mutui determina conseguenze, siapure da un punto di vista formale, nella struttura del bi-lancio perché, da un lato, come ho già accennato, contri-buisce, per le previsioni relative agli ammortamenti, adaumentare la rigidità dello strumento finanziario, mentredall’altro lato, i relativi stanziamenti vengono utilizzati,parte in entrata e parte o a fine esercizio a copertura di va-riazioni di bilancio o costituiscono avanzi di gestione. Imutui comportano comunque previsioni di spesa nei bi-lanci che dal 1975 al 1980 sono crescenti, sino ad arriva-re a 77 miliardi solo per l’esercizio finanziario del 1980;dal 1980 decrescono fino al 1993, anno in cui dovrebbe,allo stato, cessare la previsione degli oneri. Questi sonooneri che debbono essere iscritti nel bilancio, ai quali, ri-peto, non corrisponde, almeno non ha corrisposto fino adora, alcuna erogazione.

Il sistema, validamente escogitato per forzare la spesaordinaria della Regione, di fare ricorso a mutui da con-trarre ma da non avere erogati, ha la sua base sulla conti-nuità di un certo livello delle giacenze di cassa.

La giacenza di cassa per il bilancio ordinario era al 31dicembre 1973 di lire 129 miliardi, essa ha avuto una me-dia nei primi dieci mesi del corrente anno di lire 146 mi-liardi, con una giacenza massima nello scorso mese diagosto di 176 miliardi 752 milioni. Con il dato più recen-te la giacenza è scesa a 100 miliardi.

Page 104: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 54 –

Il dato costituirebbe di per sè un livello di sicurezza incondizioni normali. Va tenuto conto, però, che la mediamensile dei pagamenti dell’ultimo trimestre è di circa 58miliardi, mentre la media degli incassi è nello stesso pe-riodo di circa 34 miliardi. Così come va tenuto conto checon la variazione di bilancio già votata si incrementa ilfondo per il 1974, con una conseguente immediata ero-gazione di pari importo.

Nè può trascurarsi che la tempestiva approvazione delbilancio per il prossimo esercizio comporterà l’agibilitàdell’intera spesa fin da gennaio, con le conseguenti im-plicanze di cassa.

Ma i dati più influenti per la situazione futura dellaCassa regionale sono quelli connessi a comportamentistatali: il primo, già ricordato, dei versamenti non effet-tuati e che non si intenderebbero effettuare se non attra-verso le direzioni provinciali del tesoro, il secondo con-nesso con l’attuazione della riforma ospedaliera e deiconseguenti oneri per la Regione.

Pur nei presupposti, allo stato invero ottimistici, di unapiena assunzione da parte dello Stato della intera posizio-ne debitoria degli Ospedali e della congruità del Fondo na-zionale ospedaliero, desidero qui sottolineare alcune re-fluenze che riguardano la nostra Cassa regionale.

Invero dei problemi di merito connessi ai due presup-posti cui accennavo, a parte la competenza e la responsa-bilità del collega Assessore alla sanità, si è preoccupatoed occupato, per le opportune iniziative unitarie di tuttala Regione, il Presidente Bonfiglio.

L’onere previsto per la gestione degli Enti ospedalieriin Sicilia per il 1975 supera i 220 miliardi. Prescindendo,

Page 105: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 55 –

come ho detto, dalla congruità delle assegnazioni allaRegione sul Fondo nazionale ospedaliero, la cui entità èdi difficilissima individuazione, ciò potrebbe comportarepagamenti mensili di oltre 18 miliardi.

Se i versamenti dello Stato dovessero tardare, alcuni omolti mesi, la Cassa del nostro bilancio dovrebbe antici-pare parecchie decine di miliardi.

Purtroppo l’iter per la assegnazione dei fondi alleRegioni è assai complesso, subordinato come è ad accer-tamenti preliminari che imporranno tempi tecnici di unacerta consistenza, cui seguiranno altri adempimenti dipiù organi collegiali; e dopo l’assegnazione ci sarà dasperare in un rapido versamento.

Dall’insieme di queste considerazioni si evidenziauna situazione che potrebbe nel corso del 1975 divenirecritica e per la quale non posso non sottolineare la neces-sità di operare, per tutto ciò che ha conseguenze sulla cas-sa del bilancio, con la opportuna cautela, se si ritiene, co-me chi vi parla ritiene, che non si debba pervenire ad al-cuna erogazione di mutui.

La diminuzione delle giacenze di cassa del bilancioordinario, se è conseguenza di mancati versamenti stata-li e mancate riscossioni tributane dovute a recenti sen-tenze della Corte costituzionale, è anche conseguenzadell’accresciuto ritmo dei pagamenti effettivamente rea-lizzati, che è parimenti da sottolineare.

La massa dei pagamenti del bilancio è in costante au-mento passando dai 237 miliardi del 1968 ai 295 del 1971,ai 373 del 1973, ai 471 al 31 ottobre del corrente esercizio.

La conferma di una minore lentezza nella capacità dispesa della Amministrazione regionale si ha, ad esempio,

Page 106: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 56 –

riguardando l’andamento del ritmo di spesa sui fondiche, da varie leggi dello Stato in favore dell’agricoltura,sono stati attribuiti e versati alla Sicilia. Tali fondi am-montano dal 1962 ad oggi a lire 227 miliardi circa; sonostati effettuati sugli stessi pagamenti per 116 miliardi cir-ca. Ebbene di tali pagamenti nei primi sette anni (dal1962 al 1969) ne sono stati effettuati circa 35 miliardi(media cinque miliardi annui), mentre nei successivi seianni ne sono stati effettuati ben 80 miliardi (con una me-dia di 12,5 miliardi annui).

Con tendenza opposta, i versamenti erano stati neiprimi sette anni di 105 miliardi (media 15 miliardi) con-tro i 120 miliardi del successivo periodo (media 20 mi-liardi).

Tali indicazioni costituiscono solo un qualche segnodi acceleramento e non vogliono affatto nascondere l’an-damento ancora eccessivamente lento della spesa regio-nale. Ripetutamente, ed in più sedi, sono state formulate,e noi stessi abbiamo avanzato, sollecitazioni per un acce-leramento, che può essere compiuto anche con le attualiprocedure e le attuali complessità e remore, che peraltrosi incontrano, si riscontrano puntualmente in tutte le pub-bliche amministrazioni, da quella dello Stato, a quelledelle Regioni ordinarie, a quelle degli Enti locali.

L’onorevole Chessari ha in quest’Aula rivolto, infatti,ai colleghi Assessori, preposti alla spesa, lo stesso invitoche viene rivolto agli Assessori di altre Regioni comun-que dirette e governate.

A questo proposito vorrei dire all’onorevole Cagnesche ha collegato i vizi della spesa regionale e della strut-tura del bilancio al quadro politico, secondo lui ormai in

Page 107: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 57 –

crisi, che potrei qui rileggere le dichiarazioni del suo col-lega di partito Assessore al bilancio dell’Emilia che, pergiustificare l’enorme accumulo dei residui passivi diquella pur giovane Regione, ha invocato la consistenzadei nostri residui.

Ma ho già detto che pur con l’attuale vischioso mo-dello di procedure si può certamente fare meglio (qui co-me altrove).

Basti pensare che al 31 ottobre scorso la previsione dispesa in conto capitale solo in tre delle undici rubriche dispesa risultava pagata per oltre la sua metà. Mentre peralcune Amministrazioni risultava da pagare il 90 per cen-to ed oltre della previsione.

L’abitudine di concentrare la erogazione dei titoli dispesa a fine dell’esercizio è quindi tuttora presente, men-tre non ha alcuna giustificazione.

Da un accertamento compiuto a chiusura dell’eserci-zio scorso (1973) è emerso che in cinque Amministra-zioni nel solo mese di dicembre sono stati emessi decretiper una percentuale di circa il 25 per cento di tutti quelliemessi nell’intero anno (in una Amministrazione furonoaddirittura emessi più decreti nel mese di dicembre che intutto il resto dell’anno).

Ecco, alla base di un acceleramento della spesa, oltreche le opportune e necessarie innovazioni cui mi richia-merò più avanti, c’è un modo di amministrare più pun-tuale e più pronto, rinunciando per esempio a deciderecontemporaneamente sulla intera spesa e rispondendopiù celermente agli utenti della Regione.

Diversa da quella del bilancio ordinario è la situazio-ne di Cassa del Fondo di solidarietà nazionale dove, con

Page 108: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 58 –

un pur lieve aumento del ritmo dei pagamenti, passatodai 66 miliardi del 1972 ai 75 miliardi del 1973, ad unammontare, nei primi undici mesi del corrente esercizio,di circa 77 miliardi, la situazione è sempre assai consi-stente.

Si tratta, infatti, allo stato, di una giacenza di 414 mi-liardi. Va tenuto presente che tale dimensione è anche do-vuta a due versamenti effettuati nel corrente eserciziodallo Stato per 180 miliardi relativi alla prima ed a partedella seconda rata del quinquennio in corso del Fondo disolidarietà nazionale.

Su questa Cassa e sulla consistenza della sua giacen-za si fonda la parte della copertura finanziaria del Pianodi interventi che dovrà reperirsi operando, per il bilanciodel Fondo di solidarietà nazionale, la stessa manovra deimutui effettuata sul bilancio ordinario.

Una doverosa informativa debbo sullo stato dei resi-dui passivi del bilancio ordinario. La situazione al 31 ot-tobre 1974 era la seguente:

– sulla competenza (sugli stanziamenti per il correnteesercizio finanziario):

totale previsione spesa, lire 600 miliardi 230 milioni;impegni assunti per lire 388 miliardi 740 milioni;pagamenti disposti per lire 286 miliardi 661 milioni;disponibilità per impegni, lire 211 miliardi 490 milioni;

– sul conto dei residui (sugli stanziamenti residui de-gli esercizi precedenti):

totale dei residui all’inizio dell’esercizio, lire 493 mi-liardi 313 milioni;

Page 109: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 59 –

impegni assunti nel corso dell’esercizio, lire 416 mi-liardi 98 milioni;

pagamenti disposti, lire 184 miliardi 365 milioni;disponibilità per impegni, lire 77 miliardi 215 milioni.

In totale, nel corso del corrente esercizio finanziario,sulla gestione del bilancio ordinario sono stati assuntiimpegni per 804 miliardi 838 milioni, si sono effettuatipagamenti per 471 miliardi 26 milioni, mentre rimango-no disponibili per impegni 288 miliardi 705 milioni (deiquali solo 77 miliardi sui residui).

Sul bilancio del Fondo di solidarietà nazionale su untotale, tra competenza e residui, di 583 miliardi di stan-ziamento si sono registrati nel corrente esercizio 323 mi-liardi di impegni assunti, 183 miliardi di pagamenti,mentre restano da impegnare 260 miliardi.

I residui sul Fondo di solidarietà nazionale, che comeè noto sono stati fino al corrente esercizio permanente-mente conservati, dovrebbero, con la chiusura del cor-rente esercizio, segnare una diminuzione per la cancella-zione che sarà effettuata in applicazione dell’articolo 36della legislazione di contabilità e che produrrà il passag-gio in economia degli stanziamenti non impegnati e rife-riti ad oltre un triennio.

Più pesante, pur con le dovute proporzioni, è la situa-zione relativa all’andamento della spesa del bilanciodell’Azienda delle foreste demaniali, che peraltro ha vi-sto nel corso dei lavori della Commissione finanza forte-mente aumentati i propri stanziamenti per il 1975.

Infatti, su previsioni di competenza di lire 5 miliardi151 milioni si registrano al 31 ottobre ultimo scorso 2107

Page 110: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 60 –

milioni di impegni e soltanto 902 milioni di pagamenti,mentre rimangono disponibili per impegni ben 3 miliar-di 44 milioni.

Sul conto dei residui, che all’inizio dell’esercizio am-montavano a 3 miliardi 948 milioni, al 31 ottobre risulta-vano impegni assunti per 2 miliardi 634 milioni, con pa-gamenti disposti per un miliardo 532 milioni.

In totale, al 31 ottobre, l’Azienda aveva da erogare 4miliardi 742 milioni di impegni, mentre rimanevano di-sponibili per nuovi impegni ben 4 miliardi 358 milioni.

Una tale situazione offre lo spunto per un’altra consi-derazione di ordine generale relativa al fatto che fre-quentemente l’aumento degli stanziamenti determina fa-talmente, quando non si provvede prima a rimuovere lacausa della lentezza della spesa, accumulo di residui conl’immobilizzo improduttivo di ingenti somme.

Nella specie infatti l’Azienda, che ha effettuato paga-menti su residui e competenza, nel 1973, per 3400 milio-ni e nei primi dieci mesi del corrente esercizio per 2400milioni, pur in presenza di una disponibilità di oltre 4 mi-liardi e di impegni ancora da pagare per oltre 4 miliardi emezzo, ha visto elevare sia pure con motivazioni partico-lari e contingenti il suo stanziamento per il 1975 da 2 mi-liardi e mezzo a 6 miliardi.

Altra situazione analoga cui accenno, per le ripercus-sioni che ha e può avere sul bilancio ordinario, è quelladell’Esa che, per il corrente anno, ha un bilancio di circa80 miliardi con un contributo a pareggio sul bilancio re-gionale di 18 miliardi e mezzo.

Su tale bilancio al 30 settembre ultimo scorso, come sirileva dalla periodica relazione del collegio sindacale,

Page 111: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 61 –

sono stati assunti impegni per 28 miliardi 465 milioni esono stati effettuati pagamenti per quasi 16 miliardi. Dei16 miliardi di pagamenti, 2 miliardi 397 milioni sono re-lativi alla gestione Aima, 8 miliardi 690 milioni attengo-no a spese correnti (di questi 7 miliardi 917 milioni per ilpersonale in servizio) e solo 78 milioni 875 mila 290 perspese in conto capitale.

Ebbene, con un andamento del genere, la cui gravità,sottolineata dal collegio dei sindaci, è nelle stesse cifre, ilConsiglio di amministrazione fa una previsione per il bi-lancio per il 1975 di 122 miliardi di spesa, con un incre-mento della previsione per le spese correnti di oltre 13miliardi.

L’Esa ovviamente prevede un incremento del contri-buto a pareggio, a carico del bilancio della Regione, da18 miliardi e mezzo a 31 miliardi e mezzo, appunto per13 miliardi. E ciò pur avendo registrato per il 1973 unavanzo di gestione (per mancate spese) di oltre 5 miliardi.

La consapevolezza della lentezza della spesa, in alcu-ni comparti veramente assai grave, ha indotto l’Ammi-nistrazione del bilancio a seguirne con sempre maggioreattenzione l’andamento.

Per ottenere, e rendere quindi disponibile, una analisicostante e puntuale della applicazione delle leggi checomportano spesa, per seguire con continuità l’anda-mento della attività di impegno, di accreditamento e dipagamento, ho ritenuto utile la costituzione di un apposi-to gruppo di lavoro, e, a tal fine, ho chiesto il prescrittoparere al consiglio di direzione dell’Assessorato.

Per concludere questa parte del mio intervento vorreiassicurare l’onorevole Parisi, relatore di maggioranza,

Page 112: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 62 –

che con emendamenti che presenterò al momento oppor-tuno si proporrà di eliminare il disavanzo con cui allo sta-to si presenta il bilancio. Così come mi riservo di presen-tare altri emendamenti che dovessero rendersi necessari.

Ometto di riferirmi ai dati del bilancio cui ha fatto am-pio ed esauriente riferimento il relatore, onorevoleParisi.

Mi riferisco soltanto al rapporto fra le spese correnti equelle in conto capitale.

Il volume complessivo del bilancio è di 569 miliardicirca con un incremento su quello del corrente anno dipoco più del 6 per cento.

Le spese correnti superano di poco i 200 miliardi erappresentano all’incirca il 35 per cento del bilancio.Nello schema proposto dal Governo le spese correntierano di 187 miliardi.

Le spese in conto capitale o di investimento aumenta-no a circa 350 miliardi costituendo poco più del 61 percento.

Ciò che rimane per raggiungere l’intero volume dellaspesa è costituito dal rimborso dei prestiti.

Occorre precisare che la suddivisione in spese corren-ti e spese in conto capitale, come in ogni bilancio, ha unvalore sostanziale relativo. Infatti le spese correnti nonsono costituite solo dalle spese di funzionamento, ma in-cludono cospicui stanziamenti per interventi a caratteresociale e assistenziale che, in una realtà depressa come lanostra, hanno una loro indubbia utilità. Basta pensare al-le spese per ricoveri di minori, vecchi o inabili; alle spe-se per l’assistenza farmaceutica ad artigiani, coltivatoridiretti e commercianti; alla spesa per la refezione scola-

Page 113: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 63 –

stica; agli stanziamenti per le attività dei patronati e ad al-tri stanziamenti similari, per assommare alcune decine dimiliardi. Tra le spese correnti sono anche inclusi gli stan-ziamenti per interessi sui mutui.

Mi pare opportuno a questo punto un riferimento allespese per il personale regionale, che ammontano global-mente a 52 miliardi, con un incremento di 4 miliardi 900milioni, pari al 10,3 per cento, rispetto agli stanziamentidel corrente esercizio.

L’aumento è dovuto sia alle leggi regionali numeri 30e 34 del 1974 sia all’aumento previsto della scala mobile.

Le spese per il personale rappresentano il 25 per cen-to delle spese correnti ed il 9 per cento del bilancio.

Nel 1971 il personale costò alla Regione 39 miliardi ecostituì il 29 per cento delle spese correnti.

Si ha quindi in percentuale una minore incidenza delcosto del personale sulla spesa regionale. Al contrario diquanto, per esempio, avviene per il bilancio dello Statoove l’incidenza sulle spese correnti è del 35 per cento edil costo è salito, in un solo anno, dal 1973 al 1974, di benil 31 per cento.

Dal 1971, in cui il costo per il personale statale era di3827 miliardi, si passa per il corrente esercizio a 6500miliardi e ad una previsione per il 1975 di 7200 miliardi.

La diversa struttura dovuta alla legge numero 7 del1971 ha evitato alla Regione non solo l’incremento nu-merico del personale (si pensi che lo Stato ha in quattroanni 400 mila dipendenti in più) ma anche gli enormi co-sti dei decreti sull’alta dirigenza.

Ma un attento esame dei costi per il personale, anchein altre entità pubbliche, porterebbe a riscontrare percen-

Page 114: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 64 –

tuali di incidenza percentualmente superiori a quelle delnostro bilancio.

Basterebbe pensare che la Regione Campania, neisuoi pur pochi anni di vita, ha già un costo preventivatoper il personale per il 1975 di 25 miliardi 600 milioni, conuna incidenza sulle spese correnti che sfiora il 28 per cen-to. Per non entrare, come invece sarebbe opportuno, neiconti in argomento di alcuni enti regionali, dove il pri-mato credo spetti all’Esa, con una incidenza per costi delpersonale pari all’8 1,3 per cento delle spese correnti.

Va d’altra parte detto, a proposito delle spese in contocapitale, che gli stanziamenti previsti nel nostro bilanciosotto tale denominazione, per la parte destinata agli entiregionali ed ai comuni, in buona parte viene destinata aspese correnti.

Va pure però detto che alla spesa in conto capitale pre-vista dal bilancio vanno aggiunti i 57 miliardi di spese diinvestimento trasferiti dallo stesso bilancio ordinario alFondo d soldarietà nazionale.

Concludendo in argomento può comunque affermar-si che il rapporto tra spese correnti e spese di investimen-to è nel nostro bilancio migliore che presso lo Stato (cheha spese correnti per l’86 per cento e spese di investi-mento per il 13,5 per cento) o presso quasi tutte le altreregioni.

Anche per questo bilancio vengono contemporanea-mente all’esame dell’Assemblea tre disegni di leggeconnessi: l’uno si riferisce alla autorizzazione a contrar-re il mutuo a pareggio; l’altro al trasferimento per un to-tale di oltre 57 miliardi, di stanziamenti sul bilancio delFondo di solidarietà nazionale; l’ultimo è la cosiddetta

Page 115: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 65 –

«legge calderone». Per quest’ultimo mi sia consentito difare alcune considerazioni.

Il disegno di legge, che reca il titolo «Integrazione emodifiche di norme finanziarie per l’anno 1975», predi-sposto nel corso dei lavori sul bilancio in seno allaCommissione di finanza, dovrebbe perseguire una dupli-ce finalità: abrogazione di quelle norme finanziarie nonpiù attuali e integrazioni di quelle norme la cui praticaapplicazione ha evidenziato la necessità di alcuni perfe-zionamenti.

Tali necessità furono avvertite per la prima volta nel-l’anno 1970. Infatti con la legge 4 giugno 1970, numero5, recante «Abrogazione di norme di leggi aventi riflessifinanziari sul bilancio della Regione», furono abrogatealcune norme che consentivano di eliminare dal bilancioalcune spese che rappresentavano solo una dispersionedelle risorse finanziarie, in quanto non più rispondentiagli scopi per cui erano state approvate dall’Assemblearegionale siciliana.

Il legislatore regionale proseguì in tale intento nel-l’anno successivo con la legge regionale 8 marzo 1971,numero 5, che snellì ulteriormente la parte passiva del bi-lancio, eliminando tra l’altro taluni oneri di spettanza sta-tale.

Senonché dall’anno 1972, con la legge regionale 20marzo 1972, numero 11, vennero introdotte, nel contem-po, delle nuove e maggiori spese sia per l’anno citato cheper quelli successivi.

Tali spese riguardavano vari settori dell’Amministra-zione regionale e, nei fatti, contrastavano con la volontàiniziale di eliminare le norme finanziarie superate e di-

Page 116: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 66 –

spersive per conseguire anche una certa organicità dellaspesa regionale. Anche negli anni 1973 e 1974 l’Assem-blea regionale ha approvato delle leggi recanti «Modifichee integrazioni di norme finanziarie» che non si sono limi-tate a modificare o integrare delle norme finanziarie, mache hanno apportato modifiche ad una serie di norme re-gionali e dettato nuove norme sostanziali, riguardanti i set-tori più vari dell’Amministrazione regionale, oltre ad in-trodurre nuove spese (tra questi anche oneri continuativi olimiti di impegno).

Il disegno di legge riproposto per l’anno 1975 non sidiscosta dalle peculiarità evidenziate per gli analoghiprovvedimenti degli ultimi due anni.

Esso infatti non si limita a fornire il necessario sup-porto legislativo ad alcuni stanziamenti del bilancio diprevisione per l’esercizio finanziario 1975 non sorrettida apposita norma sostanziale, ma si occupa di svariatiproblemi che, a mio avviso, meglio sarebbero disciplina-ti da apposite organiche norme. Il disegno di legge con-tiene tra l’altro: modifiche alla legge dello Stato sullemissioni del personale regionale; modifiche alla leggenumero 7 del 1971 sull’assegnazione del personale re-gionale; delega di attribuzione alle condotte agrarie nelsettore dei miglioramenti fondiari; attribuzione di com-petenza agli Ispettorati provinciali della agricoltura nellaconcessione di contributi per l’acquisto di macchineagricole; aumento dell’assegno mensile per i vecchi la-voratori e per i minorati fisici e psichici irrecuperabili;deroghe alle norme di contabilità, in quanto viene auto-rizzata, oltre il termine consentito, la conservazione del-le disponibilità in conto residui di un singolo capitolo ag-

Page 117: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 67 –

giunto; modifiche del trattamento economico dei lavora-tori disoccupati e del personale di direzione impiegatonei cantieri di lavoro; norme procedurali in materia di re-fezione scolastica; nuovi oneri continuativi per il bilan-cio regionale.

Si tratta di materie le più svariate spesso prive di con-nessione con bilancio. Pur non osservando nulla sul meri-to delle soluzioni individuate attraverso le norme conte-nute nel disegno di legge, a me pare che non osti a una leg-ge siffatta solo un fatto di mancanza di eleganza legislati-va, come ha rilevato l’onorevole Parisi, ma un fatto piùsostanziale di efficienza e conoscenza dei destinatari del-le leggi, oltreché motivi ancora più sostanziali che non èil caso di richiamare.

Tra l’altro, non si può neanche dire che si tratti di unfatto eccezionale, perché a parte la continuità, vi è una di-mensione notevole non solo nei contenuti (sono oltre 50gli articoli del disegno di legge), ma anche nelle conse-guenze finanziarie. Forse pochi hanno valutato che que-sto disegno di legge comporta maggiori spese per oltre10 miliardi.

Queste mie valutazioni contrastano, e me ne dispiace,con quelle del relatore onorevole Parisi, che ha definito«provvidenziali» alcune norme di questo disegno di leg-ge. Ma le stesse norme potrebbero bene realizzarsi conappositi ed organici disegni di legge.

Purtroppo, ed è questo l’aspetto più preoccupante, unmodo di legiferare come quello della legge calderone,che pure in più occasioni nel corso dell’esame del bilan-cio 1974 fummo tutti concordi nel giudicare negativa-mente, comincia ad essere considerato normale. Ma nor-

Page 118: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 68 –

male non è, nè per la sua natura, nè per le sue dimensioni,nè per la sua consistenza finanziaria.

Il disegno di legge in fondo, mi sia consentito, è la som-ma dei sì a tutti i problemi che hanno avuto l’avventura ditrovare un sostegno al momento opportuno senza alcunacomparazione con altri problemi magari più gravi.

Ma se tutti i problemi reali emergenti e che finora nonhanno trovato un felice canale lo trovassero, come si po-trebbe con questi precedenti dire i necessari ed inevitabi-li «no»?

Ho letto sul quotidiano palermitano un corsivo«Mamma Natale», che condivido in pieno, e che cosìconcludeva:

«Chi frenerà le pericolosissime spinte imitative scatu-ribili con ovvietà da tali precedenti? (il riferimento delcorsivista era alle cosiddette «leggine»).

Come potranno motivarsi le differenze di trattamentotra destinatari che sono riusciti ad essere più convincentie quelli che sono rimasti indietro o che anche solo non cihanno finora pensato? È una palla di neve che si rotola esi ingrossa. Attenzione».

Come ho già detto quando con questo strumento le-gislativo si iniziò, onorevole Presidente Fasino, il tagliodi spese particolari, dispersive e negative, si parlò di ri-strutturazione del bilancio. L’onorevole Cagnes nel suointervento ha lamentato che la ristrutturazione del bilan-cio non si realizza: vorrei fargli osservare intanto che tut-ta la massa di provvedimenti legislativi condiziona e per-sino realizza il bilancio stesso.

Si legge, in relazione all’analogo problema per loStato, nella nota preliminare che accompagna il progetto

Page 119: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 69 –

di bilancio statale per il 1975, della opportunità di un «ri-esame della vigente legislazione al fine di un più razio-nale scaglionamento della spesa e della eliminazione diquelle che non dovessero apparire rispondenti alle esi-genze più impellenti della nostra economia».

Tutto ciò non è facile a realizzarsi, sia per la comples-sità e vastità del fatto sia per le immancabili resistenze dicategorie e settori interessati che vedrebbero rimessi indiscussione concessioni e privilegi già ottenuti per legge.

Ma da tutto ciò, in ogni caso, deriva che l’esigenza diconferire agli interventi regionali in materia economica efinanziaria maggiore organicità, nel quadro di una visio-ne complessiva, è ormai indilazionabile ed avvertita atutti i livelli.

Da questa premessa deriva il proposito, più volteenunciato, di avere nuove norme in materia di program-mazione, bilancio previsionale e contabilità generaledella Regione.

Invero, il lungo dibattito politico-culturale che si èsvolto nel nostro Paese nell’ultimo decennio, se ha dauna parte demistificato l’idea di programmazione econo-mica, quanto meno nel modo in cui era stata intesa all’i-nizio degli anni ‘60, d’altro canto ha evidenziato sempredi più l’esigenza della programmazione come metodo digoverno. Si tratta, in sostanza, di passare da un metodo digoverno e di amministrazione informato alla frammenta-rietà degli interventi ad un sistema programmato alla lu-ce di una visione organica e complessiva dei problemi edelle possibili soluzioni.

In questo quadro i programmi economici non dovreb-bero più contenere l’individuazione di tutte le esigenze

Page 120: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 70 –

della realtà sociale e la previsione di una loro integrale so-luzione in un breve arco di tempo, senza tenere conto del-le risorse di cui si potrà in concreto disporre. Al contrario,programmazione significa scelta degli interventi che si ri-tiene effettivamente possibile realizzare e fissazione diuna scala di priorità in relazione agli stessi.

A me pare che una delle ragioni, se non la principale,per cui la programmazione finora non ha corrisposto alleaspettative in essa riposte, è appunto da individuare nel-la pretesa di affrontare tutti i problemi della società e pre-vederne la soluzione nell’arco di tempi brevi.

Onde realizzare concretamente l’impostazione volu-ta, occorre collegare il bilancio previsionale con precisescelte programmate organicamente, dando al documentouna caratterizzazione che, superando la tradizionale con-cezione finanziario-contabile, ne faccia un mezzo diquantificazione degli interventi, nella logica delle scelteprioritarie contenute nel programma, e, al contempo, lostrumento operativo per la loro realizzazione.

Da queste premesse, con il qualificato apporto dellaCommissione per lo studio di nuove norme contabili, si èpredisposto uno schema di disegno di legge frutto dellaprima parte dei lavori della Commissione stessa. Il dise-gno di legge sarà sottoposto all’esame della Assembleadopo che la Giunta di Governo l’avrà licenziato.

L’iniziativa legislativa prevede una prima parte dedi-cata al bilancio ed al suo collegamento con la program-mazione, ed una seconda parte che ha come obiettivoquello di eliminare o ridurre, per quanto possibile, taluneincongruenze legislative e regolamentari, che la praticaha individuato quali fonti di remore e di lungaggini, cau-

Page 121: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 71 –

sa di rallentamento dell’attività della pubblica ammini-strazione e quindi della vischiosità della spesa e dell’ac-cumulo dei residui passivi.

Non potrei concludere questo intervento se non mi ri-ferissi alla positiva e qualificante coincidenza tra l’ap-provazione del bilancio e la conclusione dell’esame deldocumento base del Piano di intervento.

Sottolineare, al di là dei problemi di merito, il valorepolitico del piano di interventi, non è superfluo anche seciò è stato da più parti già fatto. Si tratta indubbiamentedi una rilevante e costruttiva risposta della Regione aisuoi problemi. Rilevante e costruttiva anche se la rispo-sta non potrà, per la enorme mole dei problemi, esserecompleta.

Desidero qui sottolineare come esso sia un serio edimpegnato tentativo di programmare per più anni l’im-piego delle risorse regionali straordinarie, al di fuori cioèdel bilancio ordinario. Ed è questo il significato politicodella proposta che ho avanzato di un’unica legge finan-ziaria che consenta l’impiego di tali risorse.

Ed il valore è maggiore se si considera che oltre allerisorse assegnate, ma ancora da versarsi dallo Stato, exarticolo 38 dello Statuto la Regione dà fondo a tutte le al-tre possibili risorse finanziarie. Le divergenze che perso-nalmente ci dividono da coloro che, pur apprezzabilmen-te hanno ricercato un ampliamento eccessivo dell’inde-bitamento regionale sono solo dettate dal futuro della si-tuazione finaziaria della Regione.

Il piano di interventi, quindi, non è un tardivo utilizzodi risorse da tempo disponibili o peggio di giacenze dasmobilizzare. È invece l’impiego coordinato di risorse

Page 122: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 72 –

assegnate o ricercate con molto coraggio sul mercato fi-nanziario.

Da ciò l’auspicio che le volontà politiche, che hanno de-terminato la scelta del Piano di interventi, sappiano spin-gerne la sua realizzazione nei tempi più brevi possibili e co-stituiscano il quadro che, non solo attraverso le necessarieinnovazioni di rilievo (struttura dell’Amministrazione re-gionale, procedure, decentramento, norme per il bilancio ela contabilità) ma anche determinando una azione legislati-va e di governo più coerente alle scelte proclamate, più se-vera come la situazione generale del Paese pretende, piùpuntuale per la necessaria efficienza dell’Amministrazioneregionale, contribuisca con il migliore utilizzo della spesaregionale allo sviluppo armonico della nostra società.

Page 123: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

SETTIMA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Piano regionale d’in-terventi per il periodo 1975-1980

Seduta del 9 Aprile 1975

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,anche se brevemente, mi pare necessario sottolineare, anome del Governo, l’importanza ed il significato politicoche riveste il disegno di legge in esame. Esso, a distanzadi poco meno di un mese dall’approvazione del docu-mento conclusivo del piano degli interventi per l’attiva-zione delle risorse finanziarie della Regione, è stato pre-disposto e presentato dal Governo (esattamente il 2 apri-le) per dare corso concretamente agli indirizzi e alle vo-lontà politiche in quel piano espressi.

Il Governo ritiene non solo di avere adempiuto ad unimpegno scaturente da un voto dell’Assemblea, ma diavere seguito una linea politica ed un indirizzo più volteevidenziati in quest’Aula anche dal Governo stesso. Enon posso non sottolineare l’importanza ed il valore del-lo strumento che noi oggi ci accingiamo ad esaminare;uno strumento finanziario unico, che ebbi l’onore di pro-porre in Commissione di finanza e che fu dalla stessacondiviso proprio per dare la palese dimostrazione di unalinea unitaria per la utilizzazione delle risorse finanziariedi parte straordinaria della Regione, vuoi per le assegna-zioni che vengono alla Regione dallo Stato relative al

– 73 –

Page 124: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 74 –

Fondo di solidarietà nazionale, vuoi per il ricorso al mer-cato finanziario. Valore di utilizzazione unitaria e di vi-sione unitaria della spesa regionale che costituisce unaprima esperienza, certamente positiva.

È stato da me rilevato questo aspetto positivo nel mo-mento in cui esaminammo il bilancio; è stato sottolinea-to dalla Commissione di finanza, e qui ricordato dal rela-tore, onorevole Parisi, e dall’onorevole Lo Giudice. Nonvi è dubbio che si tratta di un tentativo serio di una visio-ne poliennale e programmata delle risorse finanziariedella Regione.

GRAMMATICO. Poliennale sì, programmata no.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Poliennale e programmata nella misura incui programmazione, onorevole Grammatico, significascelte. E noi con questo disegno di legge abbiamo resodisponibili per le scelte, che sono chiaramente indicatenel documento votato dalla Assemblea, una massa di ri-sorse finanziarie cospicua e reale.

GRAMMATICO. Esatto.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Per quegli obiettivi: perchè programmaresignifica scegliere obiettivi. Se lei per programmazione,onorevole Grammatico, ricorda con apprezzamento lalegge 48, io potrei dirle che non solo quella legge eral’opposto di una programmazione, perchè indicava per-sino, per esempio, questo o quel teatro, questa o quella

Page 125: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 75 –

strada, ma dal punto di vista finanziario aveva quasi laidentica struttura finanziaria del disegno di legge in esa-me (ad eccezione del fatto che non conteneva una visio-ne poliennale nè l’utilizzo di altre risorse oltre quellerealmente disponibili), per quanto attiene i fondi dell’ar-ticolo 38 e le sopravvenienze relative alle giacenze dicassa dello stesso Fondo di solidarietà nazionale.

Desidero quindi sottolineare il valore politico e inno-vativo di questo disegno di legge che, ripeto, viene postoall’attenzione del potere legislativo per l’attuazione diobiettivi e di progetti identificati e da concretizzare consuccessive leggi di utilizzazione delle risorse.

Ho detto che il disegno di legge pone a disposizionedelle iniziative legislative una reale disponibilità di 1080miliardi circa. Dico reale perchè qui è stata avanzata conuna critica che non ha alcun fondamento, nè finanziario,nè giuridico, nè politico, una censura e attribuita ipote-ticità a queste risorse finanziarie. Si tratta al contrario dirisorse certe, ben identificate e non contestabili.

GRAMMATICO. Ho citato l’impugnativa delCommissario dello Stato alla legge sulla pesca.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, dele-gato al bilancio. E che la contestazione, onorevoleGrammatico, sia di mestiere, deriva dal fatto che i co-stanti denigratori e critici della Regione ci accusavanoprima di essere detentori di un’enormità di centinaia dimiliardi inutilizzati, ed ora di proporre la utilizzazionedi risorse inesistenti. È chiaro che c’è chi deve critica-re per assolvere al proprio ruolo, e non può o non vuo-

Page 126: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 76 –

le dare apporti costruttivi alla risoluzione dei nostriproblemi.

Si tratta, dicevo, di risorse reali perché le stesse deri-vano – come è stato evidenziato dal relatore onorevoleParisi – essenzialmente dalle assegnazioni incontestabiliche lo Stato con legge propria ha fatto e che risultanoiscritte nel bilancio dello Stato (così come è avvenuto ne-gli esercizi precedenti) nella misura di 180 miliardi per il1975; e continueranno ovviamente ad essere iscritte neibilanci 1976 e 1977, per un totale di 786 miliardi. Comeha anche detto l’onorevole Parisi, risultano iscritte conun anno di ritardo rispetto al periodo di riferimento chenella nostra comune dizione comprende gli anni 1972-76. Il bilancio dello Stato cioè si riferisce al periodo1973-77. La somma prevista, ripeto, è di 786 miliardi,dei quali una parte è ovviamente maturata e già versata;una parte andrà a maturare e sarà certamente disponibileper la Regione, la quale anche in passato ha legiferato suifondi dell’articolo 38 prima che si maturassero tutte leannualità.

GRAMMATICO. Su questo aspetto concordiamo.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. L’altro cespite che procura risorse allaRegione è quello delle sopravvenienze attive, ipotizzatee previste, con la cautela necessaria in uno strumento fi-nanziario così complesso, in 165 miliardi.

GRAMMATICO. Ammesso che effettui i versamentilo Stato.

Page 127: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 77 –

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Anche questa ipotesi di impiego è stata fat-ta dalla Regione tutte le volte che ha utilizzato i fondi del-l’articolo 38.

GRAMMATICO. E se lo Stato non versa o ritarda ilversamento?

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Grammatico, le rispondo im-mediatamente che le sopravvenienze previste nella leggesi riferiscono alle giacenze in atto perchè, se avessimodovuto iscrivere sopravvenienze per l’ammontare totale,la cifra sarebbe stata superiore. Tant’è che ipotizziamol’utilizzo delle maggiori risorse che potranno essere ac-certate a chiusura di ogni esercizio.

Altra voce relativa a risorse che concorrono a forma-re l’ammontare dei 1.080 miliardi circa è quella relativaalle sopravvenienze attive relative al periodo precedentealla tranche dell’articolo 38 del 1973-77, per un ammon-tare di sette miliardi di lire, non utilizzati.

Un ulteriore apporto è dovuto ai 19 miliardi circa e al-cune centinaia di milioni (non ricordo in questo momentola cifra esatta) relativi all’avanzo di gestione 1973 parifi-cato dalla Corte dei conti ed approvato dall’Assemblea.

L’ultima voce che contribuisce a determinare la cifratotale è quella dei 420 miliardi di mutui che si prevede dicontrarre con gli istituti di credito. È su questo aspettoche sono state rivolte delle osservazioni ed è su questoaspetto che io desidero, responsabilmente, assicurare laAssemblea della assoluta regolarità e legittimità della

Page 128: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 78 –

copertura con i mutui. Vorrei chiedere all’onorevoleGrammatico, che si allarma e definisce fonti assoluta-mente ipotetiche quelle relative all’ammontare dei mu-tui, che cosa ha fatto questa Assemblea dal 1965 in poi, eanche negli anni precedenti quando ha approvato il bi-lancio in cui una parte delle proprie entrate si riferiva aimutui da contrarre. Erano forse anche quelle fonti asso-lutamente incerte ? Forse quelle fonti hanno determinatol’illegittimità del bilancio? Erano fonti che non hannomai fatto sorgere alcuna preoccupazione di illegittimità.

Noi ripetiamo sul bilancio del Fondo di solidarietà na-zionale la stessa identica operazione ripetuta, anno peranno, sul bilancio della Regione; ovviamente con dimen-sioni diverse perchè diversa è la consistenza di cassa delbilancio del Fondo di solidarietà nazionale rispetto aquella del bilancio ordinario e perchè diverso è il ritmo dispesa dell’uno e dell’altro.

Non c’è quindi alcuna ipoteticità, alcuna incertezza dicopertura. Essa è perfettamente legittima, e lo è nel mo-mento in cui noi garantiamo per questi mutui la relativacopertura. Certo, se avessimo indicato, ad integrazionedelle disponibilità, 420 miliardi di mutui senza la relati-va copertura, avrebbe potuto discutersi sulla consistenzadella copertura. Noi indichiamo invece dei mutui chesappiamo sono contraibili perché assistiti dalle ripetutedichiarazioni di assenso delle aziende di credito consa-crate peraltro in atti di questa Assemblea.

Cioè il Governo dichiara che i mutui sono contraibilicon il Banco di Sicilia e la Cassa di Risparmio, per l’am-montare di 420 miliardi, perché questi due istituti di cre-dito hanno charamente dato il loro formale assenso; ed il

Page 129: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 79 –

disegno di legge prevede per i mutui stessi la coperturadei relativi piani di ammortamento. Si tratta, quindi, diuna risorsa finanziaria giuridicamente ineccepibile, e diuna copertura finanziaria che non ha aspetti di debolezza,che non offre il fianco a censure di nessun genere.

Non credo quindi, onorevole Grammatico, che le suenere previsioni o i suoi richiami al Commissario delloStato potranno avere alcuna conseguenza; perchè, ripeto,il disegno di legge è stato impostato nel più rigoroso ri-spetto delle norme finanziarie in materia di copertura estrutturato con una serie di cautele che lo rendono asso-lutamente inattaccabile dal punto di vista della sua vali-dità.

Del resto, l’esperienza anche recente ci ha insegnatoche, nonostante una costante giurisprudenza contraria al-la Regione, quando la Corte costituzionale è stata chia-mata a giudicare sull’aspetto finanziario di una legge re-gionale (mi riferisco alle provvidenze per la pesca) ha re-spinto l’impugnativa dichiarando la piena legittimitàdella copertura finanziaria votata dall’Assemblea.Diciamo quindi con tutta la responsabilità che ci compe-te, onorevole Grammatico, che non c’è alcun allarme dacreare, nè alcuna speculazione da fare. Si tratta di unaquantità di risorse finanziarie reale, assolutamente certa,pienamente disponibile per le iniziative legislative.

Abbiamo anche aggiunto – e con ciò rispondo ad altrecensure relative ai mutui – che contiamo di contrarre imutui ma di non averli erogati. La legge infatti prevedecome condizione dell’utilizzazione dei mutui la effettivanecessità di cassa. Questo che cosa comporta? E ciò vadetto ancora una volta con estrema chiarezza, perchè lo si

Page 130: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 80 –

sappia e finalmente chi non lo vuoi capire lo capisca: chela Regione non pagherà interessi, come non ha mai paga-to una lira di interessi per tutti i mutui finora contratti apareggio dei rispettivi bilanci o a copertura di singoleleggi, perchè non ha mai avuto erogato dagli istituti dicredito nessuna (neppure parzialmente) somma relativaai mutui stessi.

Contiamo di ripetere con questi mutui la stessa opera-zione; cioè riteniamo – ed è nelle previsioni normali rite-nerlo, soprattutto a seguito della indagine fatta dallaCommissione di finanza con molta attenzione l’annoscorso – e prevediamo, responsabilmente, che i mutuinon dovranno essere erogati e che quindi gli stessi noncomporteranno per la Regione nessun costo. Ciò consen-tirà, altresì, alla Regione di riutilizzare gli stanziamentiche andiamo ad iscrivere a copertura dei piani di ammor-tamento dei mutui, così come abbiamo fatto con i bilanciordinari fino a questo momento.

Praticamente, onorevoli colleghi, ogni qualvolta (ed èavvenuto quasi tutti gli anni) abbiamo votato a fine eser-cizio delle variazioni di bilancio, cosa abbiamo utilizza-to in entrata per consentire nuove spese? Le somme deri-vanti dall’accertamento negativo di spesa. Cioè dall’ac-certamento della non erogazione di tutte le rate di am-mortamento relative ad interessi di mutui; che dobbiamoiscrivere in bilancio perchè così è giusto che si faccia, mache a fine esercizio legittimamente riutilizziamo perchèle spese vengono accertate in senso negativo. Così noi –ed è una specifica previsione di un articolo del disegno dilegge – riutilizzeremo per le finalità del piano di inter-venti quasi 100 miliardi relativi alle quote che iscrivere-

Page 131: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 81 –

mo nel bilancio della Regione per gli interessi e che pre-vediamo di accertare come spese non erogate a fine diciascun esercizio.

Si tratta, quindi, di un’operazione finanziaria speri-mentata ormai da lunghi anni, collaudata da tutti i puntidi vista, alla quale si è fatto ricorso nel tentativo, pieno disignificato politico, non solo di attivare le risorse finan-ziarie della Regione, ma di dare una risposta concreta adun momento di particolare difficoltà e congiuntura dellarealtà siciliana.

Certo, bene ha detto l’onorevole Lo Giudice: siamo difronte ad una realtà nuova, e lo siamo anche per gli ulte-riori adempimenti che il Governo va realizzando in at-tuazione delle direttive votate dall’Assemblea per il pia-no degli interventi.

Stamattina la Giunta di Governo ha licenziato il dise-gno di legge relativo alle procedure, cioè ha concretizza-to in una iniziativa legislativa ciò che nel piano di inter-venti al punto terzo (metodi e procedure) veniva indicatocome un nuovo modo di procedere per garantire unamaggiore collegialità ed una maggiore speditezza nellaspesa. Ed anche questo ha un significato politico: la vo-lontà precisa del Governo di tramutare in realtà operanteed immediata le scelte politiche che sono alla base delpiano di interventi.

Dicevo che siamo davanti ad una realtà nuova, chepone ovviamente problemi e difficoltà nuovi, perchèogni innovazione, soprattutto quando è significativa ed èincidente nella realtà, indubbiamente comporta problemie difficoltà. Ma i problemi e 1e difficoltà non sono quelliposti dall’onorevole Grammatico con i suoi dubbi che io

Page 132: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 82 –

ho decisamente respinto. Sono i problemi relativi alla ne-cessità di spendere presto queste risorse che rendiamo di-sponibili; sono quelli relativi alla coerenza nelle succes-sive scelte che l’Assemblea farà con le singole leggi diutilizzazione della spesa nell’ambito dei criteri del pianodi interventi. Perchè – bene ha detto il relatore onorevoleParisi – non c’è dubbio che l’Assemblea ha autolimitatole proprie scelte, votando le indicazioni del piano di in-terventi.

Non c’è dubbio che bisognerà avere forza e coraggio,per superare difficoltà che certamente insorgeranno con lepressioni che verranno ercitate (spiegabili per la dramma-ticità di alcune realtà della Regioe) e per essere coerenticon le scelte contenute nel piano di interventi. Tutte le ri-sorse previste, infatti, anche per la natura delle fonti di re-perimento, debbono essere impiegate per investimentiaventi un chiaro carattere di produttività. Sono questi iproblemi che sorgono dalla nuova realtà: la linearità del-le scelte che l’Assemblea dovrà continuare a fare, la ne-cessità di accelerare nel più breve tempo possibile la rea-lizazione degli obiettivi perseguiti, al fine che con l’ap-provazione di questa legge si possa concretamente vede-re realizzata tutta una serie di risposte che la Regione de-ve dare alla realtà siciliana.

Vorrei concludere con un auspicio. Nella assoluta cer-tezza che questo strumento costituisce un fatto innovati-vo di grosso rilievo e che è scevro da alcuna debolezza,l’auspicio che le volontà politiche le quali hanno deter-minato le scelte del piano di interventi e dello stesso do-cumento possano portare avanti con rigorosa coerenza,con fedeltà alle decisioni assunte, gli adempimenti con-

Page 133: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 83 –

creti capaci di dare alla Sicilia (anche se i mille miliardinon costituiscono certamente la risposta totale a tutte leesigenze), attraverso l’utilizzazione di stanziamenti chesono certamente consistenti, una risposta adeguata aiproblemi più drammatici e più immediati della nostrarealtà.

Page 134: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 84 –

SETTIMA LEGISLATURA

Sulla uccisione di Claudio Varalli.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,il Governo manifesta i sentimenti di profonda commo-zione per la giovane vita stroncata a Milano da un bruta-le assassinio, e manifesta sentimenti di profonda condan-na per ogni forma di violenza, oggi per questa violenzafascista, la cui certezza di marca è confermata dall’arre-sto e dalla identificazione dei colpevoli. Questa è la en-nesima prova dell’intrinseca violenza di ogni forma difascismo che costituisce, con le sue trame, un continuoattentato alle istituzioni democratiche.

Ai sentimenti di commozione e di condanna noi ag-giungiamo l’augurio ed il fermo proposito che le forzedemocratiche accrescano la loro tensione per isolare ecombattere ogni forma di violenza, per isolare e combat-tere, soprattutto, la violenza organizzata, violenza fina-lizzata a sovvertire le istituzioni del nostro paese. Non sitratta, come è stato qui detto, di attenuare la condanna peruna violenza ricordandone altre; non si tratta, nel con-dannare un gravissimo episodio di violenza politica, didimenticare di condannarne altri. Qui è stata chiaramen-te condannata ogni forma di violenza, sono state dura-mente condannate le forme, a volte provocatorie, digruppuscoli di sinistra, ma qui si è evidenziato, come piùvolte ha fatto il Governo, come più volte e da più partisorge nel nostro paese, la più dura, la più ferma condan-

Page 135: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 85 –

na per una organizzazione eversiva nera, che è quella cheoggi, anche riguardando, onorevole Marino Giovanni, aprecedenti storici, minaccia in Italia le libertà e le istitu-zioni.

E vorrei concludere con l’auspicio che due eventi, lacelebrazione della resistenza e la celebrazione delleprossime consultazioni elettorali, possano essere caratte-rizzati nel segno della crescita civile e democraica delpaese da una civile competizione tra le varie forze demo-cratiche, da un confronto vivace, quanto si vuole, ma sce-vro da ricorso alla violenza, scevro da sistemi che nonpossono essere ulteriormente tollerati, e che le forze de-mocratiche e antifasciste riescano a garantire questo cli-ma di serenità e di civile confronto proprio nell’approssi-marsi della celebrazione di due fatti altamente significa-tivi per la nostra Repubblica.

Page 136: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 86 –

SETTIMA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Rendiconto generaleconsuntivo dell’Amministrazione della Regione sicilia-na, della Azienda delle foreste demaniali e del Fondo disolidarietà nazionale per l’anno finanziario 1974

Seduta del 9 Ottobre 1975

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,la trattazione di disegni di legge del tipo di quello al no-stro esame, dà molto spesso l’impressione di volere as-solvere ad un rito puntuale e in apparenza di valore sol-tanto formale, e quindi l’attenzione che agli stessi vienededicata non è delle più puntuali e delle più precise. Ora,poichè l’Assemblea ha avuto in passato occasione di ap-provare in un’unica tornata o nella stessa seduta rendi-conti riferiti a parecchi esercizi finanziari, un tale atteg-giamento era perfettamente compatibile con il fatto diesaminare documenti che si riferivano a decenni passati;ma dato che siamo riusciti ad esaminare con distanza as-sai ravvicinata un rendiconto generale della Regione, ilvalore che esso assume è chiaramente politico, ed è assailontano da quel valore formale a cui poc’anzi accennavo.Infatti, la tempestività di questi adempimenti, che noi ab-biamo perseguito con il massimo impegno, è la premes-sa per la efficacia di un controllo politico da partedell’Assemblea, come è stata la premessa per un control-lo efficace e puntuale degli organi di controllo, con la pa-

Page 137: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 87 –

rifica da parte delle sezioni della Corte dei conti realizza-tasi il 10 luglio del corrente anno, e del controllo da par-te dell’opinione pubblica e dei cittadini che, volendo,possono conoscere l’andamento della spesa regionale adistanza di pochi mesi dal momento della sua effettua-zione.

Per questo io desidero sottolinearne il valore, e desi-dero sottolinearlo proprio perché esso fa parte di una se-rie di adempimenti che il Governo ha perseguito, nellaprecisa scelta politica di offrire la più chiara delle situa-zioni finanziarie della Regione, evitando che potesseroesservi zone di ombra o non conosciute, dovute a ritardio ad inadempimenti non puntuali.

Il disegno di legge che viene esaminato, quindi, ha pernoi questo valore, e la tempestività con cui la Corte deiconti e l’Assemblea lo stanno esaminando è la confermadell’importanza dello stesso.

Io condivido le osservazioni effettuate dall’onorevoleParisi, e, proprio per dare a quest’esame il valore essen-zialmente politico, mi limiterò ad alcune brevissime con-siderazioni, rinviando agli allegati del rendiconto, allarelazione scritta e soprattutto alla relazione della Cortedei conti che il Governo ha depositato in Assemblea edalla quale è possibile cogliere una serie di interessantis-simi dati analitici e di giudizi sull’andamento della spesadell’Amministrazione e non soltanto in riferimento ainumeri della spesa stessa, ma al modo, ai tempi, alle pro-cedure utilizzate dall’Amministrazione regionale.

Mi limito a sottolineare soltanto che con questo dise-gno di legge noi rendiamo disponibili alle attività legis-lative dell’Assemblea una ventina di miliardi, che costi-

Page 138: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 88 –

tuiscono la parte netta utile dell’avanzo di gestione, chele può consentire di riprendere quell’attività legislativadi spesa che proprio per l’esaurimento dei fondi globali siera dovuta interrompere e si era resa assai difficile negliultimi tempi. Ed è per questo che noi abbiamo acceleratoi tempi; e non abbiamo connesso, come pure l’onorevoleParisi ha ricordato e come nel disegno di legge di riformadella contabilità abbiamo previsto, l’avanzo di gestione,risultante dal rendiconto finanziario, con il bilancio del1976 proprio perchè, volendo dare una risposta positivaai problemi impellenti che vi sono sul tappeto, abbiamoritenuto necessario rendere subito disponibili queste ri-sorse finanziarie.

I dati globali della spesa che meritano a mio avviso diessere sottolineati sono quelli relativi al volume dellaspesa autorizzata nel corso del 1974 con il bilancio ordi-nario e che ammontano a 648 miliardi, con un incremen-to del 35 per cento rispetto all’analogo volume del 1973;e merita pure di essere sottolineata la dimensione degliimpegni di spesa assunti dall’Amministrazione che, rife-riti alla competenza dei residui, ammontano a ben 631miliardi, con un incremento, rispetto alla analoga attivitàdel 1973, del 34 per cento. Merita, a mio avviso, di esse-re pure sottolineato il dato relativo ai pagamenti effettua-ti dalla Amministrazione, che ammontano a 539 miliardicirca, con un incremento che si avvicina al 45 per centorispetto a quello del 1973.

Questo incremento dell’attività e della dinamica dellaspesa regionale ha portato come conseguenza ad una di-minuzione dell’avanzo di gestione, cioè delle somme stan-ziate e non utilizzate nell’esercizio 1974, che vede dimi-

Page 139: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 89 –

nuita la sua consistenza di una trentina di miliardi rispettoal consuntivo del 1973. Questi dati globali mi pare utilesottolineare, per indicare che il ritmo di spesa dell’ammi-nistrazione cresce e si mantiene in linea con l’aumento de-gli stanziamenti che con il bilancio vengono conseguiti;essi dimostrano come l’attività dell’Amministrazione sisia accelerata nei limiti del possibile e della compatibili-tà con il sistema e con le procedure vigenti. Rimane ov-viamente – la mia sottolineazione di questa dinamicitàdella spesa non vuole esserne una attenuazione – il gravefenomeno dei residui passivi, particolarmente pesanteper la spesa regionale, che però, va detto perchè un datodel genere non può essere sottovalutato non segna unprocesso di accumulo pari all’aumento degli stanzia-menti o all’aumento della capacità di spesa, ma decisa-mente inferiore al ritmo dell’incremento della spesa e deipagamenti.

Questi dati essenziali volevo sottolineare, ribadendoil valore politico dell’adempimento che facciamo, al di làdelle risultanze numeriche che, ovviamente, essendo sta-te parificate dalla Corte dei conti, non possono che esse-re accettate nella loro cruda realtà numerica; ma rimanela possibilità offerta all’Assemblea di esprimere un giu-dizio tempestivo e puntuale sulla gestione così ravvici-nata dalla finanza regionale.

Page 140: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 90 –

SETTIMA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Bilancio di previsionedella Regione siciliana per l’anno finanziario 1976

Seduta del 19 Dicembre 1975

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,desidero anzitutto manifestare il compiacimento delGoverno, raccogliendo lo stesso avviso già manifestato,stamane, dai colleghi Parisi e Chessari, per il fatto che,anche per l’esercizio 1976, il bilancio di previsione ven-ga esaminato dalla Assemblea entro i termini. Cosa que-sta che non ha, come abbiamo più volte ribadito, valoresolo formale di mero ossequio alla legge, ma un precisovalore politico e costituisce la premessa per una gestionedel bilancio della Regione più puntuale e più chiara.Questo puntuale adempimento è stato reso possibile nonsolo dalla precisa volontà del Governo, che ha trovatopronta e generosa rispondenza nei suoi operatoridell’Amministrazione del bilancio, ma dall’impegnodella Commissione di finanza e del suo presidente, ono-revole Lombardo, dei relatori, onorevoli Chessari eParisi, dei funzionari della Commissione, della dottores-sa Porcelli in particolare, cui va l’apprezzamento per lasolita abituale puntualità ed efficienza, e dalla volontàdelle forze politiche che hanno condiviso l’opinione chel’esame tempestivo del bilancio è un fatto di rilevanzapolitica.

È stato stamattina dall’onorevole Parisi valutato che,

Page 141: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 91 –

nella sua totalità, il complesso della spesa regionale, inquesta occasione appare all’Assemblea regionale in unavisione organica e coordinata. Io non ripeterò, anche perragioni di tempo, una serie di dati che il collega Parisi,con la sua abituale diligenza, ha rilevato, ma non possonon sottolineare come la consistenza della previsione dispesa per il 1976 abbia un valore del tutto particolare.Non solo per le dimensioni che il bilancio ordinario del-la Regione va sempre più assumendo, ma anche per il fat-to che il piano di interventi, che, con una scelta innovati-va e di alto valore, l’Assemblea ha approvato in questoesercizio, mette a disposizione del legislatore, una massadi disponibilità finanziarie che, con una visione unica ecoordinata, assommata al bilancio, può realmente costi-tuire la premessa per una spesa regionale che sia effetti-vamente raccordata alle varie disponibilità finanziariedella Regione e può determinare un modo nuovo di ge-stire la finanza regionale, di più vasto respiro, per un piùlungo arco di tempo. Tale è, infatti, il valore del Piano diinterventi, che è in realtà un modo di legiferare in mate-ria di spesa a carattere programmato e poliennale. Se aqueste due fonti: bilancio ordinario e bilancio del fondodi solidarietà nazionale si aggiunge, ed è qui il valore del-la visione complessiva, ciò che lo Stato trasferisce allaRegione al di fuori del bilancio ordinario, vuoi con il fon-do nazionale ospedaliero, vuoi con l’applicazione di re-centi decreti per la ripresa economica e con la legge perl’edilizia scolastica, si supera la cifra di 1.500 miliardi,che non può assolutamente essere considerata irrisoria.

Certo, onorevole Tricoli, nessuno pensa che con lamassa di stanziamenti regionali o col complesso di que-

Page 142: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 92 –

sta spesa, pur così apprezzabile e consistente, si possa da-re un giudizio di sufficienza per le risposte che la Siciliaattende, ma l’immensità dei problemi che abbiamo da-vanti non può, d’altra parte, attenuare il valore di un in-cremento di spesa così consistente e così considerevole;e tale incremento si realizza nel momento in cui il Paeseattraversa notevoli difficoltà di natura economica, nelmomento in cui la realtà generale impedisce a quasi tuttele regioni del nostro Paese di presentare programmi dispesa o bilanci con forti incrementi. E qui va sottolineatala specialità della nostra situazione, che abbiamo difeso eche abbiamo il dovere, tutti insieme, di continuare a di-fendere, perchè se ben si guarda ai problemi di bilancio ditutte le altre Regioni, il nostro è l’unico che segna un for-te incremento nella previsione di spesa, proprio per laspecialità del nostro regime delle entrate, che pur con lesue insufficienze, ci consente quel margine di manovrache la Giunta di governo ha posto in essere e che laCommissione non solo ha condiviso ma ha accentuato,per conseguire appunto un incremento nella previsionedelle entrate, che non ha niente di velleitario, niente dieccessivo, ma che è la espressione della volontà politicadi porre a disposizione della realtà siciliana il maggiornumero di risorse finanziarie possibili, compatibilmente,ovviamente, a quello che è il reale incremento delle en-trate. E non si meravigli il collega Tricoli del fatto che leentrate previste nel disegno di legge di bilancio, redattonel luglio di questo esercizio, che con fondamento io e ilcollega Mannino abbiamo definite portate al limite dellasopportabilità a quella data, oggi vengano ritoccate in au-mento, perchè ciò è proprio la dimostrazione della pon-

Page 143: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 93 –

derazione con cui il Governo valuta queste cose e come,a distanza di quattro mesi dalla stesura del progetto di bi-lancio, avendo...

TRICOLI. Le dichiarazioni dell’Assessore Manninosono...

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Le dichiarazioni dell’Assessore Manninosono del mese scorso, ma si riferiscono al progetto di bi-lancio e alle cifre iscritte nel progetto di bilancio del lu-glio scorso. Il possesso dei dati del gettito tributario, allafine del mese di ottobre, consente al Governo di tranquil-lizzare alcune preoccupazioni circa l’incremento...

TRICOLI. Non si era aggiornato nemmeno l’Assessore.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. ...che le previsioni di entrate hanno subìtoo possono ulteriormente subire. Si tratta, quindi, di unfatto che non può non essere apprezzato e che rispondead un disegno ed ad una volontà politica precisa da partedel Governo.

Tutto questo avviene, come notava stamattina l’ono-revole Parisi, al termine della legislatura. È questo l’ulti-mo bilancio che in questa legislatura si approva e non mipaiono fuori luogo alcune considerazioni ed alcuni rife-rimenti che possano motivare quella soddisfazione dellaquale parlava stamattina il relatore di maggioranzaParisi. Se si tiene conto di alcuni dati che sono una realtàe che ne sottolineano l’evoluzione positiva, oggi possia-

Page 144: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 94 –

mo guardare alla finanza regionale con tutta la chiarezzapossibile. All’inizio della legislatura non avevamo i ren-diconti approvati nei termini di legge, non avevamo laRelazione economica depositata tempestivamente, nonavevamo i bilanci presentati ed approvati nei termini:non avevamo, in genere, in materia di adempimenti con-tabili quella correntezza e completezza, premesse perchèla Assemblea, le forze politiche e tutta la realtà sicilianaconoscano a fondo quella che è la realtà finanziaria, sen-za misteri, e senza ombre. Abbiamo quindi compiuto de-cisivi passi avanti in questo processo di adempimenti e dichiarezza che ha acconsentito di mettere a nudo, ed inmaniera a volte cruda, tutti gli aspetti della nostra finan-za, quelli positivi ed anche quelli negativi, perchè cono-scendoli potessero essere corretti, come mi pare che inquesti anni si sia fatto. C’è, quindi, un processo evoluti-vo di miglioramento, come c’è una espansione della spe-sa che va al di là del fatto fisiologico: basti pensare che glistanziamenti di bilancio ordinario del 1971 furono di 375miliardi e che la previsione che noi andiamo ad approva-re per il 1976 è di circa 680 miliardi: ma c’è anche unamaggiore consistenza nell’attività di spesa dellaRegione, in termini assoluti ed anche in termini percen-tuali. Nel 1971 i pagamenti effettuati dalla Regione suglistanziamenti di competenza furono il 78 per cento, nel1975, alla chiusura del mese di novembre, i pagamentisugli stanziamenti sono dell’85 per cento degli stanzia-menti stessi. Si tratta di cifre che nella loro aridità vannoapprezzate perchè la crescita del volume di spesa è unarisposta doverosa da parte della Regione. C’è, quindi, unincremento degli stanziamenti, c’è un aumento del ritmo

Page 145: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 95 –

della spesa e c’è un aspetto positivo che stamattina hacolto l’onorevole Parisi e che è stato sottolineato anchedall’onorevole Chessari, e che è quello dei residui che, secontinuano a rimanere un fatto grave nella realtà finan-ziaria della Regione, come sono un fatto grave in tutte lerealtà finanziarie pubbliche, indubbiamente, segnano unchiaro indirizzo evolutivo. Nel 1970 il rapporto tra resi-dui passivi e stanziamenti era del 115 per cento, con ec-cedenza quindi di residui passivi sul volume degli stan-ziamenti di competenza: a parifica di conto consuntivo1974, da parte della Corte dei conti, il rapporto è sceso fi-no all’86 per cento e c’è un processo continuo negli anniintermedi che indica una inversione di tendenza e una di-mensione dei residui passivi nettamente inferiore allaconsistenza degli stanziamenti annuali. Sono cifre chenon vogliono nascondere il fenomeno dei residui passivima che debbono essere tenute presenti per seguire real-mente quello che è l’andamento della spesa regionale.C’è, quindi, dicevo, un processo evolutivo della realtà fi-nanziaria della Regione che è accentuato dal fatto che ab-biamo realizzato anche nelle strutture finanziarie alcuneinnovazioni e altre ne abbiamo proposto e sono all’esa-me dell’Assemblea. La riforma del bilancio regionale edella contabilità pubblica nella Regione è una tappa, amio avviso, importante e non lo è per una sorta di vene-razione delle riforme ma lo è perchè al punto di rigidità incui la finanza regionale si trova, le due prospettive che lariforma del bilancio ha alla base, la poliennalità e la pro-grammazione della spesa, sono le uniche (peraltro condi-vise da tutti) che possono assicurare alla spesa regionaleil recupero di quella elasticità indispensabile per le scel-

Page 146: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 96 –

te che di anno in anno, il legislatore possa compiere nel-l’utilizzo delle risorse regionali. È una riforma allineata aquello che è lo stadio degli studi a livello scientifico edamministrativo più avanzato, è un progetto di riforma cheè stato preceduto soltanto dalla legge regionale dellaRegione sarda dell’agosto scorso, che ha appunto colle-gato programmazione e bilancio con una visione polien-nale della spesa e con una utilizzazione annuale che, d’al-tra parte, è vincolata dall’articolo 81 della Costituzione,ma che consente al legislatore di potere guardare alla spe-sa regionale con un respiro maggiore. Per quanto attiene,invece la contabilità, la Regione del Friuli è stata quellache ha preceduto tutti.

Molto spesso si dimentica che la Regione siciliana,sia pure senza un disegno organico, ma con una serie dinorme varate dall’Assemblea nell’arco di parecchi anni,ha modificato radicalmente il sistema della contabilitàpubblica.

In questo quadro credo vada inserito l’esame del bi-lancio; in un quadro di chiarezza, di consistenza finan-ziaria, di evoluzione di tutto il sistema finanziario dellaRegione.

Per quanto attiene al merito del bilancio, io non ho al-cuna difficoltà ad ammettere alcuni aspetti negativi delbilancio stesso che, come ho detto in Commissione di fi-nanza, è chiaramente un bilancio di transizione tra l’at-tuale struttura e quella che dovrà risultare dalla riformadel bilancio, caratterizzato da una estrema rigidità. Nonmi soffermerò a lungo perché i colleghi che mi hannopreceduto, ne hanno parlato con insistenza; debbo diresoltanto che la rigidità della spesa regionale non è ovvia-

Page 147: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 97 –

mente una scelta che si compie ma è la conseguenza diuna serie di fattori interni ed esterni alla realtà legislativae finanziaria della Regione. Da un lato una situazione dicrisi che rallenta, almeno per quanto attiene alle entrateextra tributarie, le entrate della Regione; dall’altro il bi-lancio della Regione non conosce, di norma, cessazionedi spesa ma conosce soltanto continuazione delle speseesistenti, incrementi di spese, proroga di spese a lungascadenza, necessità di dovere fronteggiare nuove esigen-ze improrogabili. Quindi una rigidità conseguente ad unaserie di stati di necessità, che difficilmente può essere su-perata se non si va verso una visione pluriennale dellaspesa stessa. Si guardi, per esempio, al fatto che il nostrobilancio, pur segnando un incremento considerevole ri-spetto a quello del corrente esercizio, ha dovuto acco-gliere nel volume delle entrate tutti gli stanziamenti chenel corrente esercizio erano stati trasferiti sul bilancio delfondo di solidarietà nazionale, che ammontano a circa 33miliardi, e ha dovuto fare fronte all’onere di 25 miliardi,per spese di interessi per i mutui relativi al Piano di inter-venti; interessi per mutui che non saranno erogati e quin-di non costeranno all’erario della Regione ma che devo-no essere iscritti nel bilancio della Regione. Se si consi-deri che il nostro bilancio ha dovuto far fronte a tutte lespese conseguenti all’attività legislativa dell’Assembleadel 1975, ci si rende conto come qualsiasi incremento fi-siologico abbiano i bilanci della Regione, questo è inte-ramente assorbito da quelle che sono le necessità già pre-cedentemente maturate. Ed è di fronte a questa realtà cheio ho definito questo bilancio come un bilancio di transi-zione, perchè sono realmente convinto che al di là di una

Page 148: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 98 –

ristrutturazione della finanza regionale, che veda l’in-gresso di una visione poliennale, non c’è a questa rigidi-tà rimedio, a mezzo di una radicale eliminazione di auto-rizzazione di spesa che avrebbe indubbiamente come ri-sultato di sacrificare indirizzi accolti dall’Assemblea eche rispondono, sia pure in una visione a volte contrad-dittoria e disorganica, ad obiettive, reali esigenze dellanostra Isola.

Il bilancio ha un totale, è stato riferito dai colleghi, di677 miliardi nel testo licenziato dalla Commissione di fi-nanza. Di queste somme il 37 per cento attengono a spe-se correnti, il 58,45 per cento a spese in conto capitale, il3,92 per cento a rimborso di prestiti.

I prestiti si riferiscono esclusivamente all’ultima del-le tre rate della legge 1950 sugli enti. Ha ritenuto, infatti,il Governo, e la Commissione di finanza ha condiviso,l’assoluta impossibiltà di contrazione di ulteriori mutuiper il pareggio del bilancio. È la prima volta, dopo parec-chi anni, che noi non incrementiamo la somma dei mutuiperchè riteniamo che essa sia pervenuta ad un limite nonpiù superabile. La suddivisione tra spese correnti e spesein conto capitale tuttora ha una sua valutazione positiva,perchè l’incremento delle spese correnti è dovuto alla ne-cessità irrinunciabile di dovere far fronte all’aumento diparecchi costi nei servizi. E parlando di servizi non pos-so rinunciare a fare una puntualizzazione sulla spesa peril personale della Regione. Gli oneri per il personale re-gionale che gravano sul bilancio 1976, ammontano a 57milardi e 419 milioni con un incremento di 4 miliardi, ri-spetto al 1975, pari all’8,5 per cento. Un incremento peril personale dello Stato che scatterà, dal 1975 al 1976, da

Page 149: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 99 –

7.452 miliardi a 9.370 miliardi con un aumento del 26 percento rispetto all’8,5 per cento dell’aumento della spesaper il personale della Regione. Le spese in conto capitalesono cresciute, soprattutto con le modifiche apportatedalla Commissione di finanza.

Non mi dilungherò sui dati analitici del bilancio an-che per non ripetere cose dette nella particolareggiatarelazione dell’onorevole Parisi. Desidero soffermarmibrevemente sul fondo di solidarietà nazionale per direcome esso abbia, con l’approvazione del Piano di inter-venti, perduto, nella valutazione della sua annualità,l’importanza che aveva in passato, trattandosi, ormai, divalutare rate di spesa decise, appunto, con il Piano di in-terventi.

A proposito del Piano di interventi, debbo dire all’o-norevole Tricoli che non c’è una preoccupazione per lapossibilità di agibilità dei Piano di interventi in conse-guenza della diminuzione delle giacenze di cassa dell’ar-ticolo 38. Debbo dire che non può non essere considera-ta positivamente la rapida discesa di tali giacenze di cas-sa; era questo lo scopo che l’Assemblea si era prefissonel momento in cui con il Piano di interventi, e prima an-cora con una serie di leggi gravanti sull’articolo 38, legiacenze costituivano indubbiamente un congelamentodi risorse assolutamente non apprezzabile. Il fatto che dai414 miliardi del 31 gennaio di questo anno si sia scesi ra-pidamente a 245 miliardi – ultimo dato fornito dallaCassa di Risparmio – è un segno della mobilitazione rea-le delle risorse finanziarie della Regione, che potrà porredei problemi; ma li porrà nel momento in cui questo rit-mo, che noi ci auguriamo sia ulteriormente crescente,

Page 150: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 100 –

potrà portare questa giacenza a livelli ancora più bassi,ma non potrà mai pervenire a livelli tali da mettere indubbio l’agibilità del Piano di interventi. Attualmente loStato persegue, in materia di versamenti di fondi, una po-litica che noi non condividiamo ma che possiamo anchecapire nel momento di estrema difficoltà in cui il Paese sitrova: una politica che intende conseguire il contenimen-to dei versamenti alle Regioni. Ovviamente lo Stato nonpotrà non provvedere ai versamenti stessi nel momentoin cui le Casse della Regione dovessero avvicinarsi aduna giacenza che sia pericolosa per l’andamento ordina-rio della spesa regionale. Non è, quindi, un elemento dipreoccupazione, ma di soddisfazione, da tanti punti divista, il fatto che le giacenze nelle casse della Regionesiano vertiginosamente scese in questi mesi. D’altra par-te, sarebbe assurdo che dopo avere per anni accusato ecriticato con argomentazioni di varia natura, con sottoli-neazioni strumentali e demagogiche, l’eccessiva consi-stenza delle casse regionali, oggi ci si allarmi del fattoche le casse regionali continuino a scendere nella loroconsistenza.

Certo il Governo ha il dovere di seguire e seguirà, co-sì come fa l’Assemblea, questo andamento, perchè nonintende rinunciare a quelle manovre finanziarie che sonostate sempre fatte sulle disponibilità di cassa dellaRegione: dai mutui contratti e non erogati, alle anticipa-zioni a fronte di varie esigenze, da quelle dei comuni aquelle degli ospedali, a quelle delle cantine sociali, aquelle delle cooperative. Non intende rinunciare allepossibilità di queste manovre finanziarie e quindi non in-tende arrivare ad una situazione di cassa che non le con-

Page 151: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 101 –

senta. Ma da qui a preoccuparsi del fatto che le giacenzedi cassa scendono, passa parecchio. Noi, invece, manife-stiamo la nostra soddisfazione per il fatto che il ritmo deipagamenti sia finalmente riuscito, dopo anni di un co-stante incremento delle giacenze di cassa, a pervenire almomento in cui le giacenze di cassa della Regione sonoin diminuzione.

La cassa relativa al bilancio regionale, pur avendo unandamento che è abbastanza costante, segna rispetto allamedia di giacenze dello scorso anno, una diminuzione;nello scorso anno fu di circa 146 miliardi, mentre que-st’anno ha una consistenza media di circa 114 miliardi.Anche questo dato è positivo, proprio perchè segna unadiscesa, ma è tranquillante perchè attenua alcune preoc-cupazioni che io stesso avevo manifestato lo scorso annoprima dell’entrata in funzione del fondo ospedaliero, al-lorchè manifestai la preoccupazione che le spese per ilfondo stesso, in mancanza di erogazioni da parte delloStato, potessero travolgere la situazione di cassa dellaRegione. Il fondo ospedaliero, per fortuna, ha funzionatocon una certa puntualità; i versamenti dello Stato, sia pu-re con ritardo, sono arrivati con periodicità mensile equindi le preoccupazioni che nello scorso esercizio mani-festammo, possono, per fortuna, considerarsi superate.

Al di là delle considerazioni sui bilancio ordinario, aquelle sul fondo di solidarietà nazionale ed a quelle sulfondo ospedaliero, va sottolineato come la dinamica del-la spesa si sia accentuata.

Onorevole Chessari, lei stamattina, sfruttando la noti-zia che con puntualità abbiamo pubblicato sulla relazio-ne economica, ha suscitato una polemica. Io debbo dire,

Page 152: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 102 –

con molta chiarezza, che noi abbiamo scelto la stradadella totale pubblicizazione e della totale disaggregazio-ne dei dati della contabilità regionale, proprio per offrirlialla piena conoscenza di tutti, con la consapevolezza dicorrere alcuni rischi, come quello di stamattina. Il fattova, onorevole Chessari, ridimensionato, perchè, mentreda un punto di vista dello stimolo ad una rapida gestionedell’Amministrazione, peraltro stamattina richiamatadall’onorevole Parisi, queste critiche possono avere unaloro valutazione, bisogna, a mio avviso, riuscire, nel va-lutar queste cifre, a distinguere con precisione quelle chehanno un valore da quelle che possono, invece, nascon-dere qualche trabocchetto. E lei, stamattina, è caduto inun trabocchetto. Perchè, quando lei si è riferito alla rubri-ca dell’Assessorato del lavoro, indicando la percentualedi spesa concentrata su Palermo, che superava il 92 percento, non ha valutato che la spesa in conto capitaledell’Assessorato del lavoro è, per legge, nella quasi tota-lità, destinata ad essere spesa a Palermo, perchè i fondi daversare allo Ircac, che raggiungono quasi il 50 per centodella rubrica, non possono che essere pagati a Palermo,sede legale dell’Ircac; i fondi per i cantieri non possonoche essere versati a Palermo, sede del fondo relativo.Pertanto la discrezionalità si riduce a piccolissimi stan-ziamenti. Quindi, nel compiacermi del fatto che le notiziepubblicate così analiticamente nella Relazione economi-ca suscitano l’interesse e producono le critiche dei colle-ghi, debbo sottolineare come molto spesso queste cifre bi-sogna guardarle con molta attenzione per evitare di cade-re in errori. Ma il Governo, proprio perchè ha voluto lapiena conoscenza di tutti i dati e non ha nessuna preoccu-

Page 153: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 103 –

pazione che essi possano essere esaminati, riguardati, ri-voltati per giudicare e criticare l’Amministrazione, èconsapevole che una maggiore conoscenza non può cheessere stimolo all’Amministrazione, per una gestionesempre più puntuale e sempre più chiara.

Questi elementi di massima, e mi avvio alla conclu-sione, volevo rilevare, onorevoli colleghi, prescindendoda ua serie di valutazioni particolari che ho svolto inCommissione e che qui richiamerò soltanto, come quel-lo che attiene ai fondi ex articolo 9 della legge finanziariadelle Regioni. L’Assemblea ha, negli esercizi scorsi, uti-lizzato a copertura di iniziative legislative questi fondi,che invece vanno riguardati distinguendo tra quelli chehanno una specifica destinazione per legge dello Stato equelli liberi per l’iniziativa legislativa. Un altro argo-mento, qui già peraltro richiamato, è quello degli ordinidi accreditamento e cioè del fatto che la Regione si servesempre più, per un desiderio di acceleramento della spe-sa, di questi meccanismi eccezionali, al fine di un decen-tramento incompleto. Il Governo è consapevole – ed ildisegno di legge approvato nei giorni scorsi ne è testimo-nianza – che il vero decentramento della spesa comportaanche il decentramento della decisione e non soltantodella gestione della spesa. Per altri aspetti del bilancioche ho trattato in Commissione di finanza, prego i colle-ghi, che ne avessero particolare interesse, a riferirsi aquella mia relazione. I resoconti dei lavori dellaCommissione di finanza e le relazioni lì svolte possonocostituire risposta a molte altre esigenze. Io concludo an-nunciando che presenterò alcuni emendamenti che sonoconnessi ad alcune leggi approvate dall’Assemblea nei

Page 154: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 104 –

giorni scorsi e che comportano l’iscrizione delle relativespese nel bilancio del 1976; come la legge per la coopera-zione edilizia, la legge a favore dell’Istituto Gioeni e lalegge sui maestri del lavoro, ossia le leggi votate nei gior-ni scorsi e che non potevano, ovviamente, essere previstenello schema di bilancio 1976, nel momento in cui esso furedatto dal Governo e anche licenziato dalla Commissionedi finanza.

Queste valutazioni ho voluto offrire alla attenzionedei colleghi, rinnovando il compiacimento per il fattoche il bilancio veda la sua approvazione nei termini co-stituzionali e sottolineando come al termine della legisla-tura possiamo manifestare nella valutazione della finan-za regionale un giudizio positivo che non è del Governosoltanto, ma che è stato espresso stamattina anche daicolleghi relatori.

Page 155: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 105 –

SETTIMA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Norme per la nominadi amministratori e rappresentanti della Regione negliorgani di amministrazione attiva di enti di diritto pubbli-co, di organi di controllo o giurisdizionali

Seduta dell’11 Marzo 1976

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,l’ampio dibattito che ha caratterizzato l’inizio dell’esa-me di questo importante disegno di legge, ha raccolto l’e-co di un dibattito che ormai da alcuni anni si è sviluppatoa livello di opinione pubblica, a livello anche scientificoe a livello di forze politiche sui rapporti e sui raccordi trapotere esecutivo e potere legislativo nei vari consessi po-litici elettivi. È un dibattito che ha interessato la nostraRegione, è un dibattito che è all’attenzione della realtànazionale, vorrei dire, al limite, che parecchi fenomenidel genere sono registrabili nella realtà internazionalecon punte polemiche più o meno accentuate.

Tutto ciò, scaturisce dalla considerazione che nellarealtà sociale ed economica, e nell’evoluzione di questarealtà, il ruolo e l’incidenza degli enti e degli organismipubblici è andato sempre più crescendo sulla vita econo-mica e sociale. Ed è andato crescendo non soltanto dalpunto di vista quantitativo, ma soprattutto dal punto divista qualitativo e della incidenza delle linee e delle azio-

Page 156: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 106 –

ni di questi enti e di queste realtà pubbliche nella società.Da ciò si è colto, con sempre maggiore evidenza, l’asso-luta necessità che le scelte operate dagli organi politici, lescelte di indirizzo e programmatorie, operate a livellopolitico, siano rigorosamente raccordate e a queste sianorigorosamente aderenti l’attività e l’opera degli enti pub-blici e degli organismi economici pubblici.

Da ciò parte, a mio avviso, l’importanza che forze po-litiche hanno dato alla costituzione e alla nomina dellerappresentanze e delle amministrazioni di questi entipubblici e di questi enti economici. E quindi, ad avvisodel Governo, la scelta operata con questo disegno di leg-ge è un fatto altamente positivo, di grossa rilevanza poli-tica, ed una scelta di particolare valore, che, superandoposizioni di partenza più volte ritenute inaccettabili dalGoverno, che, attraverso la richiesta di una elezione di-retta dell’Assemblea di questi organismi – dicevo – po-nevano problemi di commistione di potere tra il Governoe l’organo legislativo, superando queste posizioni, chepeccavano di un vizio di assemblearismo, perviene, at-traverso questa normativa, ad una soluzione che non ha,onorevoli colleghi, che vi siete preoccupati, a me pare inmaniera assolutamente infondata, di problemi di legitti-mità costituzionale, affatto problemi di commistione trapotere esecutivo e potere legislativo. Essa pone, ad avvi-so del Governo, in maniera assai corretta, un problema diequilibrio tra i due poteri; lasciando al Governo il mo-mento decisivo della nomina e dando, con apporti chenon potranno che essere positivi, all’Assemblea una fun-zione indubbiamente rilevante per quanto attiene tutta lafase precedente alla scelta e che, sia per la pubblicità pre-

Page 157: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 107 –

ventiva delle scadenze che dovranno essere affrontateper le nomine, sia per la pubblicità nella scelta e nei mo-tivi di una eventuale ripulsa della scelta, costituirà, in-dubbiamente, un momento di maturazione nelle scelteche potrà prescindere da fatti che in passato hanno deter-minato alcuni episodi ed alcune scelte certamente nonapprezzabili.

Da qui, il valore positivo che il Governo riconosce aquesto strumento legislativo, nel fatto, appunto, che lapubblicità di queste scelte, l’apporto preventivo, il con-trollo, vorrei dire, preventivo, delle forze assemblearidella Commissione legislativa, sulle proposte delGoverno, non potrà che contribuire, unitamente alle stes-se proposte e alle decisioni successive del Governo, apervenire a scelte di maggiore maturazione e di maggio-re qualità. È, quindi, questo aspetto essenzialmente che ilGoverno intende rilevare senza timore di indicare perquesta legge una prospettiva nuova anche per quanto at-tiene agli enti regionali e ai loro problemi di gestione.

Indubbiamente, questa legge è un fatto nuovo; non èuna parola o una promessa vana, è una realtà che muta eche indubbiamente non potrà non avere che incidenzereali nella vita e nella gestione degli enti pubblici dellanostra Regione.

Per questo il Governo dà a questo fatto una rilevanzaparticolare e non solo perchè esso segna un ulteriore pun-to di attuazione del programma di fine legislatura, ma peril valore politico che la stessa scelta ha al suo interno.

Il disegno di legge è di iniziativa parlamentare; è sta-to qui rilevato, da parecchi colleghi, l’iter complesso del-lo stesso disegno di legge. Io intendo riferirmi, per ciò

Page 158: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 108 –

che è stato detto, in maniera particolare alla relazionedell’onorevole Cangialosi e agli interventi dell’onorevo-le Pellegrino e dell’onorevole Sardo, i quali hanno pun-tualizzato come questa iniziativa si muova in un contestopolitico e segni un punto di realizzazione in una prospet-tiva di una Regione realmente nuova nei fatti, che tutte leforze politiche hanno contribuito a sottolineare e a riven-dicare; mentre non posso che respingere, a parte alcunedivagazioni fuori tema di questa discussione, le argo-mentazioni che sono state poste dai rappresentanti delMovimento sociale italiano, tendenti stranamente a di-fendere i poteri dell’esecutivo e tendenti soprattutto acreare un presunto allarme o un presunto dubbio di legit-timità costituzionale che ad avviso del Governo non sipone in termini assoluti perchè la legge è pienamente ri-spettosa dell’autonomia del Governo e segna un punto diraccordo maggiore e segna un punto di equilibrio, ad av-viso del Governo, di grossa qualità, appunto tra ilGoverno e l’Assemblea regionale.

Per queste considerazioni il Governo è favorevole aldisegno di legge e ne sollecita una rapida approvazione.

Page 159: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 109 –

SETTIMA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Norme concernenti iservizi di cassa e tesoreria

Seduta del 23 Aprile 1976

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,la relazione dell’onorevole Parisi, nella sua completezza,mi esime dal dovere intrattenermi sul contenuto del dise-gno di legge e dal dovere ricordare alcune parti essenzia-li e caratterizzanti dello stesso.

Credo, però, di dovere manifestare la soddisfazionedel Governo, perchè questo disegno di legge, che ho avu-to l’onore di proporre e che il Governo ha presentatoall’Assemblea nel febbraio scorso, sia giunto all’esameconclusivo e abbia riscontrato, non solo in sede diCommissione di finanza ma anche stasera, negli inter-venti di tutte le parti politiche, un sostanziale conforto eduna valutazione positiva da parte di tutti.

L’iniziativa del Governo, che con questo disegno dilegge trasferisce una materia che è stata oggetto in passa-to di momenti polemici e a volte di sospetto, ad una rego-lamentazione per legge, facendo sì che la materia dei rap-porti tra Regione e banche, a proposito dei servizi di cas-sa, sia sottratta ad una trattativa discrezionale traAmministrazione e banche stesse, che in passato ha di-mostrato la sua obiettiva difficoltà e la sua intrinseca

Page 160: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 110 –

complessità, è il segno di una volontà, più volte ribaditadal Governo, di volere rendere, non solo questi rapporti,ma tutta la politica finanziaria della Regione, sempre piùchiara, sempre più aperta alla responsabile valutazionedell’Assemblea regionale siciliana.

Il dato politico fondamentale di questo disegno di leg-ge è, appunto, quello di voler togliere ad una materia cosìdelicata ogni margine di discrezionalità e trasferire la suaregolamentazione ad ancoraggi fissi, esterni alle realtà re-gionali, perchè, appunto, questi rapporti abbiano unachiarezza ed una nitidezza assolutamente inattaccabili.

Io non debbo e non desidero riprendere qui, è stato an-che fatto da colleghi, le critiche e le polemiche più o me-no assurde, più o meno infondate, del passato: non è pro-prio il caso, anche per la inconsistenza di alcune di esse.Debbo tuttavia manifestare il compiacimento che questamateria passi da un modo di essere guardata fatto spessodi tonalità polemiche, ad un modo di consenso generale edi apprezzamento da parte di tutte le forze politiche.

Questo dato mi premeva sottolineare, perchè ad essoil Governo dà un significato squisitamente politico e par-ticolarmente qualificante di tutta la materia.

Per quanto riguarda il merito del disegno di legge, iodebbo anzitutto una precisazione, per evitare che riman-ga senza smentita un’affermazione secondo cui la prece-dente convenzione del 1973 sarebbe stata stipulata nelmomento in cui il tasso di sconto aveva una dimensionepiù alta della remunerazione che la stessa convenzioneaveva, in quanto la convenzione, che non fu poi portata atermine, venne stipulata nel momento in cui il tasso disconto era ancora alle dimensioni del 4 per cento.

Page 161: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 111 –

Un’altra osservazione in ordine alla attualità ed al me-rito di questo disegno di legge, per cogliere una preoccu-pazione che è stata qui espressa, e cioè che l’onerositàdella remunerazione del tasso di interesse che deriva dal-l’applicazione di questa legge possa essere eccessiva-mente pesante, soprattutto nel momento in cui il tasso disconto è arrivato ad una dimensione del 12 per cento, cheè una dimensione che va ben al di là di quella che è unanormale oscillazione di carattere finanziario; ma è chia-ramente un limite di natura politica, per una manovra cheevidentemente è fatta dagli organi centrali della politicamonetaria del Paese per conseguire determinati obiettivi.

Il Governo ha sempre tenuto conto, e l’ha detto anchein Assemblea, del modo con il quale questa materia deveessere guardata, non con una concezione privatistica delrapporto tra Regione e banche per ottenere la maggior re-tribuzione possibile sugli interessi, ma nel conseguimen-to del maggior interesse possibile, in una luce globale;non solo che considerasse le banche come protagonistipubblici di un’unica finalità con le regioni, ma che sipreoccupasse anche degli altri aspetti che qui sono statiricordati, come quelli della praticità del credito agevola-to che le banche debbono porre in essere a seguito di unalegislazione nazionale e regionale a favore di alcune ca-tegorie produttive.

Devo precisare, per motivare una risposta che è posi-tiva in direzione di queste preoccupazioni e che sarà for-malizzata in un emendamento che presenterò all’articolo2 del disegno di legge, che il fondamento di questo emen-damento è nell’evoluzione che si è realizzata dal 3 feb-braio del 1976, quando il Governo ha presentato questo

Page 162: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 112 –

disegno di legge, ad oggi, nella dimensione, appunto, deltasso di sconto che da quella data è salito dal 7 per centoal 12 per cento attuale e che quindi impone con responsa-bilità che si valuti questo movimento su ciò che esso puòcostituire nei riflessi dell’applicazione automatica che ilGoverno non solo ha scelto e intende conservare, ma alquale intende dare il carattere di impronta a questa nuovaregolamentazione, cioè l’ancoraggio al tasso di sconto.

Tuttavia, proprio per l’incremento così repentino chec’è stato in questo periodo, il Governo intende sottopor-re all’Assemblea un emendamento che, confermando ilriferimento al tasso di sconto nella remunerazione deidepositi regionali e la maggiorazione degli stessi del 15per cento, riferisca questa maggiorazione ad una misuradel tasso di sconto che sia quella dell’8 per cento, che poinei fatti era quella del periodo della presentazione del di-segno di legge, o meglio del periodo dell’esame del dise-gno di legge da parte della Commissione di finanza;mentre, per l’ipotesi in cui il tasso ufficiale di sconto fos-se al di sopra dell’8 per cento, come allo stato è, ilGoverno ritiene che possa equamente proporsi la sop-pressione della maggiorazione del 15 per cento, di guisache non si rinunci all’ancoraggio al tasso di sconto, nonsi rinunci ad una remunerazione consistente, com’è quel-la che allo stato sarebbe del 12 per cento, ma non si ag-giunga al tasso di sconto, nel momento in cui esso è aduna dimensione così elevata, un’ulteriore maggiorazioneallo stesso.

Questo proprio per la preoccupazione, che è accetta-bile soltanto in un momento in cui il tasso di sconto hauna dimensione così elevata e non quando il tasso di

Page 163: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 113 –

sconto ha una evoluzione naturale, come può esserequella che va fino ad una misura dell’8 per cento dellostesso.

Il Governo, tuttavia, non intende, con questo disegnodi legge e tanto meno con una modifica di questo genere,riguardare al rapporto con le banche per quanto attiene alcredito agevolato in termini così semplicistici.

Esso intende continuare nella politica di incentivazio-ne del credito agevolato e di stimolo agli istituti di credi-to, perchè gli stessi pongano in essere realmente i mecca-nismi del credito agevolato, che in questo periodo obiet-tivamente sono in una fase di ristagno, anche perchè i tas-si precedentemente determinati hanno bisogno, ovvia-mente, di essere, alla luce della realtà finanziaria, rivisti.E mentre quelli per il credito agrario sono stati rivisti neigiorni scorsi e rideterminati in nuova misura, ponendo lecondizioni per il ripristino delle operazioni del creditoagrario agevolato, per gli altri è prossima la ridetermina-zione degli stessi tassi agevolati, di guisa che non vi sia-no più ostacoli formali o facili rifugi dietro questa moti-vazione da parte degli istituti di credito, nei confronti deiquali il Governo riprenderà l’azione di stimolo perchè gliistituti continuino e riprendano con maggior ritmo, a so-stegno delle categorie produttive, le pratiche di creditoagevolato.

Con queste considerazioni, nel rinnovare la soddisfa-zione perchè il disegno di legge va all’esame conclusivo,e prendendo atto anche del consenso generale sullo stes-so, il Governo è favorevole, signor Presidente, al passag-gio all’esame degli articoli.

Page 164: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 114 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Rendiconto generaleconsuntivo dell’Amministrazione della Regione sicilia-na, dell’Azienda delle foreste demaniali, del Fondo disolidarietà nazionale e del Fondo regionale per l’assi-stenza ospedaliera, per l’anno finanziario 1975

Seduta del 17 Novembre 1976

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegatoal bilancio. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l’esa-me e l’approvazione del disegno di legge relativo al ren-diconto generale consuntivo dell’Amministrazione re-gionale per l’esercizio 1975, del bilancio ordinario dellaAzienda foreste demaniali, del Fondo di solidarietà na-zionale e del Fondo ospedaliero, ha costituito sempre e,mi pare, nonostante gli interventi dell’onorevole Chessarie dell’onorevole Cusimano, costituisca anche questa sera,una sorta di distratto adempimento dell’Assemblea.

Invece dovrebbe trattarsi di un atto dotato di una parti-colare rilevanza politica, considerato che, proprio per dareil giusto valore a questo disegno di legge, il Governo ha, du-rante gli ultimi esercizi, adempiuto puntualmente all’obbli-go prescritto dalla legge di formalizzare gli adempimenticontabili nei termini costituzionalmente prestabiliti.

Proprio attraverso questa tempestività, si vorrebbeconsentire al legislatore una verifica attuale della gestio-ne della spesa pubblica in Sicilia, che può essere com-piuta solo quando ci si riferisce ad un periodo immedia-tamente precedente all’attuale.

Page 165: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 115 –

Ci troviamo quest’anno nella condizione di esaminareil conto consuntivo della Regione unitamente al bilanciodi previsione del 1977 e, quindi, si offre all’Assembleal’opportunità di una valutazione retrospettiva e futuradella gestione della spesa pubblica in Sicilia. In base a ta-li circostanze non posso che respingere l’affermazionedell’onorevole Cusimano secondo il quale da parte delGoverno viene dato uno scarso rilievo a questo adempi-mento. Al contrario, abbiamo cercato di sottolineare intutti i modi l’importanza di un simile adempimento.Tuttavia, ancora si manifesta un certo disinteresse, e ciònon può imputarsi al Governo.

Ringrazio, comunque, sia l’onorevole Cusimano chei colleghi della Commissione finanza, per le osservazio-ni fatte al rendiconto consuntivo. In Commissione ho giàrisposto per la parte di mia competenza ai problemi sol-levati dai colleghi; adesso, rivolgendomi all’onorevoleCusimano debbo precisare che questa sera tratterò i temigenerali, non potendo, evidentemente, soffermarmi sututte le specifiche osservazioni fatte per le quali, inCommissione finanza, si decise di offrire, in quella sede,ai colleghi che le avessero richieste, tutte le analisi e lespecificazioni possibili.

Il dato rilevante che emerge da questo consuntivo – aparte il valore appunto del suo tempestivo esame – ri-guarda la continua crescita della spesa della Regione perquanto concerne gli stanziamenti e le previsioni, e, cosaben più significativa, anche l’intensificazione del ritmodegli impegni e dei pagamenti.

È altresì da rilevare, onorevole Cusimano, che se co-me dato globale si registra, in cifra assoluta, un aumento

Page 166: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 116 –

nei residui passivi, ciò avviene in misura notevolmenteinferiore alla crescita degli stanziamenti e dei pagamenti.

Infatti, non si può guardare ad una realtà finanziaria diun organismo complesso come la Regione, estrapolando-ne taluni fatti specifici e indicandoli come emblematici,senza tenere conto della situazione generale della finanzaregionale, di cui va sottolineato l’aumento vertiginoso,registratosi in questi ultimi anni, del ritmo della spesa, sa-lito, nella previsione definitiva per il 1975, a 1.424 mi-liardi, con una attività d’impegno di ben 1.389 miliardinell’esercizio (riferito naturalmente a competenze e resi-dui). Ciò dimostra, ovviamente, che l’Amministrazioneha aumentato in misura notevole la sua capacità di impe-gno della spesa. Infatti, la percentuale di impegni nel1975, rispetto al 1974, si è accresciuta di ben il 79 per cen-to, dato che non è certo da trascurare; identici risultati siriscontrano se si esaminano i pagamenti effettuati dallaRegione nel 1975. La Regione, di fatto, ha erogato, nel1975, somme per 973 miliardi, con un aumento del 55per cento rispetto all’esercizio precedente.

È in questo contesto di dati globali che va espresso ungiudizio che, ovviamente, non vuole, non può e non devetrascurare la gravità del problema dei residui passivi, manon può, per onestà intellettuale e per responsabilità, nonsottolineare queste cifre certamente positive per la ge-stione finanziaria della Regione.

I residui passivi, onorevole Cusimano, rappresentanoe nessuno può pensare di nascondere la gravità e la di-mensione del problema, un aspetto assai grave e consi-stente della finanza regionale, ma costituiscono anche undato parzialmente fisiologico, per il quale, almeno in par-

Page 167: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 117 –

te, non c’è, nel sistema costituzionale del nostro Paese, al-cun rimedio.

Ma non vorrei che questa mia affermazione fossefraintesa.

Onorevole Cusimano, lei ha citato, per esempio, il fi-nanziamento concernente quelle opere pubbliche che do-vevano essere ralizzate nelle provincie di Messina e diTrapani in relazione alle calamità naturali che avevanocolpito quelle zone. Ebbene, lo stanziamento previsto inquella legge, approvata dall’Assemblea e pubblicata sul-la Gazzetta ufficiale il 31 dicembre 1974, non poteva nonandare totalmente fra i residui passivi perchè si trattavadi somme che non potevano essere spese rapidamente, inquanto si trattava di opere per le quali doveva effettuarsila progettazione che non poteva, ovviamente, essere rea-lizzata nell’arco di tempo...

CUSIMANO. Mi sono riferito agli stanziamenti del1968.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Cusimano, non vorrei esserefrainteso.

La formazione dei residui passivi, ripeto, è in parte fi-siologica, direi. Naturalmente presenta anche aspetti pa-tologici che vanno colpiti ed eliminati; ma vorrei ribadi-re che, anche in questo caso, l’apertura del Governo sul-la realtà finanziaria della Regione è così ampia da con-sentire a tutti di assumere quelle iniziative che possanostimolare un acceleramento della spesa pubblica nellanostra Regione.

Page 168: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 118 –

Anzitutto desidero assicurarla che non esistono resi-dui passivi, colpiti da perenzione, che non siano stati can-cellati, ai sensi dell’articolo 36 della legge di contabilità.Infatti, nei termini di un anno e di tre anni, rispettiva-mente per le spese correnti e per le spese in conto capita-le, le somme non impegnate sono dichiarate perente.Esiste, invero, solo una ipotesi di somme mantenute oltrei termini: è il caso degli stanziamenti, iscritti nel bilanciodella Regione, soprattutto alla rubrica agricoltura, prove-nienti dalla finanza dello Stato, che, avendo una specifi-ca destinazione per legge statale, non si è ritenuto potes-sero venire cancellati dalla Regione per essere trasfor-mati in avanzo di gestione e quindi riutilizzati come ri-sorse proprie.

Sono queste le uniche ipotesi di residui che sopravvi-vono oltre i termini della legge di contabilità e, come èstato ribadito, si tratta di somme che hanno una loro vin-colata destinazione in quanto provenienti da una finanzadiversa da quella regionale.

Come dicevo, il fenomeno dei residui passivi perma-ne tuttora grave, anche se nel 1975 la sua incidenza si è ri-dotta rispetto al 1974; infatti il 1975 è il primo eserciziofinanziario che fa registrare, alla sua chiusura, una massadi residui passivi inferiore agli stanziamenti di compe-tenza, mentre tutta la gestione passata della finanza re-gionale ha sempre evidenziato una dimensione dei resi-dui passivi superiore agli stanziamenti di competenza.

Questo non toglie, ripeto, nulla alla gravità del pro-blema e, anzi, debbo qui ribadire che nel 1975 l’incre-mento, in termini assoluti, dei residui passivi è dovutosoprattutto al Fondo di solidarietà nazionale e alla prima

Page 169: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 119 –

rata del piano d’interventi approvato dall’Assemblea. Èchiaro che si tratta di spese d’investimento che, proprioperchè approvate nell’esercizio 1975, hanno cominciatoa costituire residui, non essendo state spese nell’eserci-zio.

Desidero qui manifestare un augurio, d’altronde giàespresso in Commissione finanza, che al contempo co-stituisce l’estrinsecazione di una preoccupazione. Temoinfatti che il fenomeno dei residui possa aggravarsi nel1976 per la mole che il piano d’interventi evidentemen-te, presuppone da parte dell’Amministrazione regionalee da parte di tutti gli organi, chiamati alla gestione dellaspesa regionale, con un ricorso sempre maggiore al de-centramento, svolto attraverso passaggi e punti di con-senso che sono posti al di fuori dell’Amministrazione re-gionale.

D’altronde, onorevole Cusimano, è troppo facile edinesatto riferirsi esclusivamente alla struttura ammini-strativa della Regione, quando tutti sappiamo che unaparte notevole delle spese regionali è gestita da altri cen-tri. Mi auguro, comunque, che da parte di tutti si compia,nel corrente esercizio finanziario, nello scorcio che ci ri-mane, uno sforzo affinchè le somme autorizzate con ilpiano di interventi non continuino a far aumentare i resi-dui passivi della Regione.

Questi sono i dati essenziali del volume della spesa:previsione di spesa, pagamenti e residui passivi fanno re-gistrare una ulteriore evoluzione positiva nella loro glo-balità, mentre ci troviamo di fronte ad una serie di pro-blemi particolari che, evidentemente, vanno approfondi-ti e discussi per eliminarne le relative cause.

Page 170: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 120 –

Nel riferirmi ad alcuni di questi problemi, vorrei co-minciare da qualche osservazione fatta dall’onorevoleChessari, soprattutto, relativamente ai rilievi di caratteregenerale espressi dalla Corte dei conti.

In primo luogo, per ciò che concerne l’utilizzazionefatta dall’Assemblea regionale, nel corso del 1975, dell’a-vanzo di gestione dell’esercizio 1974, a copertura finan-ziaria di leggi approvate nello stesso 1975, la Corte hamesso in dubbio la legittimità di questa operazione, facen-do una distinzione tra disponibilità finanziaria e incremen-to del patrimonio della Regione, a cui si riferirebbe l’avan-zo di gestione. Bene, come ho detto in Commissione fi-nanza, desidero affermare che il Governo dissente radi-calmente da questa osservazione della Corte dei conti,perché essa presuppone una visione privatistica dellaFinanza regionale e noi non siamo un ente privato che ar-ricchisce il proprio patrimonio con gli avanzi di gestione.Noi costituiamo un centro di erogazione di spesa che nonpuò non inserire nel finanziamento della spesa pubblicaquanto registra come avanzo di gestione.

L’atteggiamento del Governo, d’altronde, non è nuo-vo; infatti, questo principio è fissato nel disegno di leggedi riforma della contabilità regionale, che il Governo hapresentato nella passata legislatura e che tuttora è all’e-same della Commissione finanza. In quella sede è stabi-lita in via definitiva l’utilizzazione degli avanzi di ge-stione come disponibilità per nuove iniziative legislativedegli esercizi futuri.

L’onorevole Chessari ha richiamato una altra osser-vazione della Corte dei conti relativa all’Azienda per leforeste demaniali.

Page 171: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 121 –

La Corte dei conti ha, infatti, ritenuto – e l’osservazio-ne è simile alla precedente – che non si potesse iscrivereimmediatamente la somma di lire 291 milioni, corrispon-denti all’avanzo di gestione dell’Azienda, perché, a suogiudizio, bisognava prima attendere la parifica dellaCorte stessa e l’approvazione, da parte dell’Assemblea,del conto a cui questa economia si riferiva.

L’Amministrazione regionale ha sempre usato questaprocedura e la Corte dei conti, ogni volta, ha approvato irelativi consuntivi senza formulare osservazioni di que-sto tipo. Il fatto che, dopo alcuni decenni, sorgano similiosservazioni, ci induce a ribadire, come ricordava l’ono-revole Chessari, che l’articolo 17 del disegno di legge delrendiconto ratifica questa situazione, che, peraltro, lo af-fermo ancora una volta, è la ripetizione di una proceduraseguita in tutti gli esercizi precedenti.

L’onorevole Chessari ha richiamato, inoltre, l’osser-vazione della Corte relativa alla gestione di Fondo diquiescenza.

Desidero qui confermare, a nome del Governo, che ildisegno di legge di soppressione del fondo e di gestionedella spesa nei modi più efficienti, più rapidi e più corret-ti possibili, sarà ripresentato dal Governo, non tanto pereliminare questo tipo di osservazione – che pure ha il suofondamento – ma perchè si ritiene che questo settore deb-ba essere regolato a tutela del sistema previdenziale epensionistico dei dipendenti regionali, gravando diretta-mente sui bilancio della Regione. Quindi, posso assicu-rare l’onorevole Chessari, che questa iniziativa, assuntadal Governo nella passata legislatura, sarà rinnovata nelcorso dell’attuale.

Page 172: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 122 –

Per ciò che concerne le osservazioni formulate dall’o-norevole Cusimano, comincerò da quella, di caratterepiù generale, relativa all’ipotesi che la esistenza di un in-cremento di residui attivi condizioni il ritmo di erogazio-ne della spesa. Posso rassicurare il collega affermando,senza possibilità di equivoco, che un simile condiziona-mento non esiste e che, peraltro, il ritmo della spesa, co-me ho appena ricordato, è fortemente incrementato. Lasituazione della Cassa regionale, dopo un periodo con-trassegnato da difficoltà alla fine dell’esercizio scorso,ha ripreso una sua capienza che non offre alcun marginea preoccupazioni ed affermazioni del genere.

Aproposito di questi residui attivi, debbo riprendere ilproblema relativo alle anticipazioni ai comuni, problemache per l’onorevole Cusimano costituisce motivo dipreoccupazione.

Invero, debbo dire che l’attività svolta nei confrontidelle nostre amministrazioni comunali è altamente meri-toria.

Se la situazione, di per sè grave e drammatica dei co-muni, permane in Sicilia ad un livello di tensione gene-ralmente più basso, rispetto ad altre regioni d’Italia, èproprio perché la Regione dispone di questo sistema dianticipazioni che, indubbiamente, è cresciuto e si è anda-to espandendo, in riferimento a quella che è la dimensio-ne dei bilanci comunali. E nel sistema introdotto attra-verso le due leggi: la numero 27 e la numero 22, rispetti-vamente del 1963 e del 1956, il legislatore si è riferito aduna quantità percentuale dei bilanci dei comuni, ragioneper cui l’incremento è più che legittimo e ovvio.

Debbo, però, dire che l’incidenza dei residui attivi di

Page 173: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 123 –

questa gestione, pur avendo assunto, in effetti, dimensio-ni quantitative maggiori, ha mantenuto, rispetto allostanziamento utilizzato, dei rapporti percentuali non ag-gravati se confrontati a quelli registrati in passato.

Vorrei aggiungere che, relativamente agli inizi dellagestione di questo settore, noi oggi, rispetto allo stanzia-mento, abbiamo una percentuale di ritardati rientri che èinferiore a quella precedente.

Inoltre, più che di lunghi ritardi nei rientri, si tratta diuna espansione delle anticipazioni e quindi di un aumen-to della parte che deve rientrare. Infatti è osservata in ma-niera scrupolosa la disposizione per la quale le ammini-strazioni comunali non possono accedere ad anticipazio-ni se non hanno provveduto a restituire quelle godute conriferimento a due esercizi precedenti. Quindi, si tratta dimancati rientri che – se si eccettua il caso di quei pochis-simi comuni che non godono più di anticipazioni dallaRegione – si riferiscono o all’esercizio immediatamenteprecedente o a quello ulteriormente precedente e non atermini più lontani.

La situazione di questa gestione ammonta a quasi1.000 miliardi, che la Regione ha anticipato senza inte-ressi alle amministrazioni comunali; si tratta di una som-ma ingente che ha costituito una utilizzazione delle no-stre giacenze di cassa rendendo, indubbiamente, un gran-de servigio agli enti locali. Per questi motivi, la preoccu-pazione sollevata dall’onorevole Cusimano, secondome, è compensata larghissimamente dalla funzione chequesta spesa svolge; inoltre, è da rilevare che si è in pre-senza di un residuo attivo che non ha una sua immobilitàe, quindi, non offre pericoli di mancati rientri, tranne – ri-

Page 174: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 124 –

peto – per alcuni pochissimi casi, considerato che oltre il95 per cento dei comuni della Regione utilizza questaforma di anticipazioni.

L’onorevole Cusimano ha, inoltre, ripreso l’osserva-zione fatta dalla Corte dei conti a proposito dell’associa-zionismo in agricoltura e l’ha voluta riferire ad una catti-va gestione e ad una falsa, o non corretta, applicazionedelle leggi, da parte dell’Amministrazione che avrebbeconsentito questi abusi.

In realtà, è necessario leggere interamente la relazio-ne della Corte dei conti per rilevarne le affermazioni fat-te con estrema chiarezza.

La Corte dei conti dice, infatti, che: «la situazione le-gislativa attuale non consente di evitare che contributi diconsiderevole ammontare vadano pagati a cooperativeed associazioni che chiaramente si presentano con deno-minazione di strutture produttive e che denunciano, at-traverso gli irrisori capitali di cui dispongono, una costi-tuzionale fragilità economica che si traduce in mancanzadi ogni autonoma prospettiva».

Si tratta, quindi, di una «situazione legislativa» che laCorte dei conti riferisce al potere legislativo affinché siacorretta; se si fosse trattato di una gestione esercitata daparte dell’Amministrazione in modo corretto, la Cortedei conti avrebbe dovuto manifestare tali rilievi, non tan-to nella relazione, quanto nei singoli provvedimenti cheandavano sottoposti alla sua registrazione.

Vorrei, inoltre, ribadire, onorevole Cusimano, che larelazione della Corte dei conti è diretta al potere legisla-tivo, all’Assemblea regionale – come, a Roma, è direttaal Parlamento – appunto, per consentire le opportune

Page 175: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 125 –

correzioni e per fare assumere all’Assemblea – come, aRoma, al Parlamento – le responsabilità relative alle mo-difiche che possono essere apportate ai sistemi di ammi-nistrazione, da parte del potere legislativo, attraversol’aggiornamento di quella legislazione che appare ormaisuperata.

La relazione della Corte dei conti costituisce una mi-niera di osservazioni delle quali alcune hanno un valoreformale, altre assumono un valore sostanziale e politico.

Si tratta, appunto, di approfondire queste ultime – co-me, invero, sta facendo il Governo, per le singole ammi-nistrazioni – per correre, eventualmente, ai ripari.

A conclusione del mio intervento, vorrei rispondereall’osservazione che è stata mossa per quella parte deirendiconto relativa all’avanzo finanziario.

Infatti, con l’approvazione del rendiconto, si rendonodisponibili 74 miliardi 512 milioni 927 mila 497 lire.L’onorevole Cusimano vuoi sapere dall’Assessore al bi-lancio o dal Governo come queste somme saranno spese.

Onorevole Cusimano, ho già detto in Commissione difinanza, che la volontà del Governo è che questa ed altresomme che saranno rese disponibili per nuove iniziativelegislative siano spese, con assoluto rigore, in riferimen-to a delle finalità di produttività ed economicità, proprioper rispondere al momento economico che attraversa larealtà siciliana.

È un augurio ed una volontà del Governo che, spero,trovi rispondenza nelle forze politiche e nelle forze par-lamentari affinchè ci sia questo rigore e questa coerenzatra affermazioni che sollecitano il finanziamento di leggiproduttive e realtà che registra una serie di leggi le quali,

Page 176: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 126 –

viste singolarmente, pur rispondendo ad esigenze parti-colari e pur avendo una loro precisa giustificazione, fini-scono, indubbiamente, con l’essere dispersive.

Desidero, quindi, assicurare che da parte del Governonon mancherà quell’azione perchè tutte le somme chevengono rese disponibili con l’approvazione di questorendiconto siano utilizzate verso una spesa che abbia icaratteri dell’investimento e della produttività.

Desidero aggiungere un’ultima considerazione in ri-ferimento ad un’altra osservazione della Corte, ripresadall’onorevole Chessari.

La Corte dei conti ha lamentato che non è stato anco-ra approvato il disegno di legge che convalida i preleva-menti dal fondo di riserva.

Si tratta di un adempimento che l’Assemblea dovreb-be fare anteriormente all’approvazione del disegno dilegge sul rendiconto. Volevo, quindi, sottolineare questoaspetto, affinchè, perlomeno, la votazione dei due dise-gni di legge avvenga contemporaneamente, poichè, perquanto concerne il disegno di legge che convalida i pre-levamenti del fondo di riserva, si tratta di un adempi-mento particolare inserito nel rendiconto e quindi all’in-terno dell’approvazione del rendiconto stesso. Grazie.

Page 177: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 127 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Bilancio di previsionedella Regione siciliana per l’anno finanziario 1977

Seduta del 21 Dicembre 1976 (antimeridiana)

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Signor Presidente, onorevoli colleghi, aconclusione di questo dibattito, breve ma qualificato edimpegnato, desidero manifestare la soddisfazione delGoverno per il fatto che, anche per questo esercizio fi-nanziario 1977, gli stati di previsione vengono all’esamedell’Assemblea entro i termini costituzionali.

È un risultato che, al di là dell’aspetto formale – cosìcom’è stato evidenziato nel corso del dibattito di ieri –,ha un preciso significato politico che non può essere tra-scurato; a questo siamo, infatti, pervenuti per una volon-tà unanime del Governo e dell’Assemblea, come è statorilevato, sempre ieri, dal Presidente della CommissioneFinanza, ed io desidero manifestare il ringraziamento piùcordiale non solo tutti i colleghi che hanno partecipato aquesta discussione in Aula ma alla medesima commis-sione Finanza ed al suo Presidente, che con un lavoro im-pegnato hanno consentito il raggiungimento di questoobiettivo.

Un riconoscimento io credo di dovere manifestare inquesta sede anche ai gruppi di lavoro della Ragioneriagenerale e dell’Assessorato del bilancio per un impegnocostante, qualificato e sentito, che ha consentito al

Page 178: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 128 –

Governo la puntuale predisposizione di tutti gli strumen-ti di informazione che, ieri, sono stati in quest’Aula cor-tesemente richiamati ed apprezzati; la relazione sulla si-tuazione economica; il bilancio con tutte le sue innova-zioni, che sono consistenti e che io non starò qui a richia-mare perchè sono state puntualmente evidenziate dalPresidente della Commissione Finanza nella sua relazio-ne, ed hanno costituito oggetto del dibattito di ieri; la no-ta preliminare, sulla quale desidero richiamare l’atten-zione dei colleghi, perchè, oltre a costituire uno strumen-to ed un ausilio di amplissimo respiro, concepito ed im-postato in maniera diversa da quanto avvenuto negliesercizi precedenti, pone a disposizione dei colleghi unaserie di elementi e di dati estremamente utili, che atten-gono ai risultati passati ed alla gestione dell’esercizio1977. In quest’ultima i colleghi potranno ritrovare glielementi indispensabili per una conoscenza completa edorganica della finanza regionale con tutte quelle aggiun-te che attengono, soprattutto, come fatto di novità, allaspesa che passa attraverso la struttura amministrativadella Regione e che proviene dallo Stato.

Tali adempimenti, tali innovazioni, la disponibilità(di cui ieri è stato dato atto al Governo) a far conoscereogni piega della finanza regionale, non hanno certamen-te un valore formalistico, tecnicistico o efficientistico,bensì un profondo significato politico. Rendere più chia-ra la finanza della Regione, consentire un controllo piùpregnante da parte dell’Assemblea, rendere – in pocheparole – il rapporto tra Governo ed Assemblea più ampio,più corretto, più completo: questi obiettivi il Governo siè proposto. E ciò il Governo ha fatto con la presentazio-

Page 179: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 129 –

ne di questo strumento finanziario, ma anche negli eser-cizi precedenti attraverso tutta una serie di innovazioniche, con gradualità, sono state portate avanti.

Noi non siamo, come ha voluto scrivere con superfi-ciale polemica l’onorevole Cusimano, dei rivoluzionaridel bilancio; noi siamo degli autentici rinnovatori e rifor-matori dello strumento finanziario della Regione, una ri-forma convinta e portata avanti con gradualità, ma concostanza. Nessuno può certamente dire che gli attualistrumenti finanziari della Regione siano gli stessi di al-cuni anni fa, e noi abbiamo raggiunto quest’obiettivoperché abbiamo voluto perseguire procedendo per gradi,ma anche con fermezza, una serie di finalità (come l’uni-cità e la universalità del bilancio) che, in questo bilanciodi previsione per l’anno finanziario 1977, registrano pro-gressi significativi anche da un punto di vista formale.

Altro obiettivo che abbiamo voluto perseguire neglianni scorsi è la chiarezza del bilancio; da qui la nostra do-verosa apertura (non solo occasionale ma istituzionaliz-zata) ad ogni tipo di informazione nei confrontidell’Assemblea, perché riteniamo che questo sia un do-vere di chi amministra denaro pubblico. Chiarezza delbilancio che è anche leggibilità del bilancio da parte deinon addetti ai lavori; ed io devo respingere, a questo pun-to, l’accusa, lanciata dall’onorevole Cusimano, che il bi-lancio 1977 sia meno leggibile di quelli passati e devoringraziare i colleghi che, invece, hanno voluto sottoli-neare questa acquisita mag. giore leggibilità.

Abbiamo realizzato questa serie di innovazioni pro-prio perché riteniamo che la conoscenza del bilanciodebba essere accessibile anche a coloro che non vivono

Page 180: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 130 –

all’interno dell’amministrazione, e le modifiche che ab-biamo apportato rispondono a questa esigenza, che vedeil rapporto con lo strumento finanziario articolato in duedirezioni: per chi considera il bilancio come un elementodi consultazione occasionale, lo strumento, nella sua par-te principale, è stato alleggerito di una serie di riferimen-ti tecnici ed è stato chiarito, per esempio, nell’indicazio-ne dei capitoli; per chi lavora sul bilancio per un’attivitàdi natura professionale, amministrativa o di altro genere,il bilancio è stato corredato di una serie di allegati che neconsentono una conoscenza ed una leggibilità più appro-fondita.

Abbiamo perseguito – ed anche in questa direzionenon possiamo non ricordare i risultati conseguiti – l’ac-celeramento della spesa, anche qui gradualmente e consuccessivi e continui passi avanti; abbiamo tentato nelpassato, e continuiamo ancora a farlo, di ottenere la mag-giore mobilitazione possibile di risorse reali da parte del-la Regione. Ed è perseverando nell’osservanza di questedirettrici che, anche quest’anno, il bilancio che è al no-stro esame segna dei passi in avanti, pur se noi non lo ri-teniamo un punto definitivo di arrivo, ne lo consideriamoil migliore in termini assoluti.

Non occorre sottolineare che, proprio perchè ilGoverno ha presentato all’Assemblea un disegno di leg-ge che innova la contabilità regionale, prevedendo l’isti-tuzione di un bilancio poliennale, il bilancio 1977 ha lanatura di un bilancio di transizione; questa espressionenon comporta, infatti, come non può comportare, alcunadiminuzione dell’importanza dello strumento che noi an-diamo ad esaminare.

Page 181: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 131 –

È questo un bilancio di transizione, è stato detto ieri, edil Governo, in una luce che non sia riduttiva, accetta questadefinizione perchè – ripeto – è all’esame dell’Assembleaun disegno di legge che modifica la contabilità regionale eche, fatalmente, porterà ad una diversa strutturazione delbilancio. Non solo, ma è già in corso un’avviata fase dellariforma della Regione, affidata ad un’apposita commissio-ne di studio, che provocherà necessariamente, modifican-do la struttura dell’amministrazione regionale, ulteriorivariazioni allo strumento finanziario; fatti, questi, che co-stituiscono entrambi occasioni finalizzate ad un collega-mento reale tra spesa regionale e programmazione.

In questa stessa direzione va vista la dimensione del-la spesa regionale del 1977. Essa, com’è stato ieri ricor-dato, è assai più consistente di quella degli esercizi pas-sati; gli stanziamenti per il bilancio, per la Azienda delleforeste demaniali, per il fondo di solidarietà nazionale,per il fondo ospedaliero, portano, infatti, le iscrizioni nelbilancio della Regione a 1.544 miliardi, ai quali vannoaggiunti interventi dello Stato che aumentano tale cifra aquasi 1.800 miliardi. E’ una dimensione cospicua, chesegna, come ho già detto, un’ulteriore crescita rispettoagli esercizi passati.

Io vorrei ricordare – perchè, forse, queste cifre spessovengono dimenticate – come nel 1972 tutta la spesa re-gionale ammontasse a soli 470 miliardi, come nel 1974questa spesa sia cresciuta ad 892 miliardi, come nel 1976la stessa spesa sia arrivata a 1.466 miliardi e come nel1977 ci sia una previsione di circa 1.800 miliardi. Si trat-ta, quindi, di un cammino gradualmente compiuto, macostantemente segnato da passi in avanti.

Page 182: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 132 –

Anche questa crescita, lungi dal costituire soltanto laregistrazione di particolari nuove risorse, ha un signifi-cato politico, come hanno un significato politico gli au-menti che, negli stati di previsione per il 1977, si regi-strano per il fondo delle iniziative legislative. Esso que-st’anno raggiunge – com’è stato ieri ricordato dall’ono-revole Chessari – una consistenza che è assolutamenteimparagonabile a quella degli esercizi passati e che va vi-sta globalmente, sia con riguardo alle ulteriori disponibi-lità che, attraverso la variazione di bilancio poc’anzi ap-provata, vengono destinate alle iniziative legislative, siacon riguardo alla dimensione (85 miliardi) del capitoloprevisto per nuove iniziative legislative nel bilancio1977, sia, infine, con riguardo all’avanzo di gestione che,proprio per accentuare l’unicità del bilancio stesso, pro-porrò all’Assemblea di trasferire al fondo per le iniziati-ve legislative per il 1977, in maniera da avere un unicopunto di riferimento per il finanziamento di nuove inizia-tive legislative.

Ed in questo contesto va inquadrata la logica previ-sione – anche se non è iscritta in bilancio, nè poteva es-serlo – delle disponibilità che dovrebbero venire allaRegione dall’approvazione da parte del Parlamento na-zionale della legge che determina la nuova assegnazioneex articolo 38 alla Regione siciliana. Il Governo regiona-le non ha certamente mancato di sollecitare gli organicentrali dello Stato perchè, entro il termine del 31 dicem-bre, avvenga almeno la presentazione del disegno di leg-ge da parte del Governo dello Stato, ed ha motivo di rite-nere che a questo adempimento, nelle prossime settima-ne, il Ministro del tesoro darà corso, in maniera che la

Page 183: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 133 –

Regione nel 1977 possa avere, se non – come è stato inquest’Aula ricordato ieri – le somme destinatele, certa-mente la possibilità di prevedere e di programmare nuo-ve spese, tutte di investimenti, per gli esercizi futuri.

La dimensione di questa crescita, dicevo, ha un signi-ficato politico ed economico: ha un significato politicoperchè manifesta la decisa volontà della Regione di dareuna risposta al momento di crisi economica attraversatodal nostro Paese, e dalla nostra regione in particolare; maha anche un valore economico in quanto siamo riusciti, adifferenza di tante altre regioni – vorrei dire di tutte le al-tre regioni – a differenza di quanto è avvenuto per lo stes-so bilancio statale, a mettere insieme una serie di nuoverisorse tutte reali, cospicue e disponibili per nuove ini-ziative legislative, senza ricorrere ad alcuna forma di in-debitamento, contribuendo, anzi, con questa politica, adevitare di aggravare la già pesante situazione della spesadella nostra Repubblica. D’altro canto, mettendo a di-sposizione tutte queste somme, la Regione risponde inmaniera fermamente negativa alla politica dei due tempiche, da parte di qualcuno, si vorrebbe introdurre, se nonesplicitamente, implicitamente, nella vita economica delnostro Paese.

Noi riteniamo che, proprio perchè si vive in una con-giuntura come quella attuale (ma ciò avviene perchè cisono dei nodi strutturali, che interessano il Mezzogiornoe la nostra Regione in particolare, assai pesanti ed aggro-vigliati), la risposta politica per ciò che riguarda la spesapubblica non possa essere data in termini di contrazione,bensì in termini di espansione, purchè la spesa sia real-mente coperta da risorse finanziarie e l’espansione ri-

Page 184: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 134 –

guardi, con atteggiamenti coerenti e coraggiosi, spese diinvestimento, spese che siano produttive, spese che ab-biano dei cespiti di ritorno positivi e produttivi nella real-tà economica e sociale della Regione.

Da qui emerge, in questo contesto, il ruolo dellaRegione nel momento attuale; un ruolo che deve, appun-to, essere consapevole del fatto che, nella crisi dramma-tica, grave, che attraversiamo, emerge chiaramente – èstato ricordato ieri anche nella relazione economica per il1975 – una situazione che impone alla Regione l’assun-zione di posizioni precise, che tengano conto di come ta-luni vincoli, che la politica economica dello Stato consi-dera irrinunciabili, comporteranno, per i prossimi mesi,nella nostra Regione una serie di carenze da parte dellaspesa pubblica statale, alle quali dovremo far fronte conuna politica che sia rigorosamente indirizzata verso spe-se produttive, per evitare che la Sicilia paghi un ulterioreprezzo, oltre quello che già paga per il semplice fatto ditrovarsi nel Mezzogiorno.

C’è, quindi, da essere rigorosamente coerenti in unadoppia direzione. Anzittuto, per ciò che riguarda l’utiliz-zazione delle nuove risorse, che ho detto essere cospicue,occorrerà che l’Assemblea e le forze politiche abbiano lacapacità di indirizzare le stesse interamente verso speseproduttive, rispondendo negativamente ad ogni richiestadi spesa che possa dar luogo a privilegi – com’è stato ri-badito ieri in quest’Aula – che possa prestarsi a sprechi oche possa sostenere apparati parassitari; non si può iden-tificare la spesa pubblica esclusivamente con la ricerca dinuovi stanziamenti.

Sempre per ciò che riguarda l’utilizzazione delle nuo-

Page 185: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 135 –

ve risorse finanziarie, assume rilievo il problema dei re-sidui passivi, perchè – senza voler stendere alcun velo,anzi cercando di essere più chiari che sia possibile – (nel-la mia qualità di Assessore delegato al bilancio avevofornito in Commissione Finanza tutti i dati utili a svelareil perché della lentezza con cui vengono effettuate le spe-se pubbliche) i residui passivi costituiscono – anche que-sto è stato ricordato – un fenomeno che va combattuto.Ed io non posso che confermare la lentezza, soprattuttoper quanto attiene alla spesa statale, dell’andamento deipagamenti, verso l’eliminazione della quale va rivoltotutto lo sforzo dell’aministrazione, cosa che, in questomomento, è più doverosa che nel passato.

In secondo luogo, per ciò che riguarda le nuove ini-ziative legislative, è opportuno ribadire che, da parte ditutti, va fatto per intero il proprio dovere; non si può la-mentare un eccesso di spese correnti e poi essere portato-ri di proposte che, di fatto, aumentano proprio le spesecorrenti; non si possono criticare gli sprechi, quando poiquesti derivano da precise disposizioni legislative. In ta-le direzione io credo vada sottolineato come il momentoche attraversiamo imponga a tutti un rigore ed una capa-cità di risposte che siano assolutamente coerenti.

Desidero, a questo punto, fare un riferimento ad alcu-ni fenomeni che hanno assunto nella finanza regionaleuna certa consistenza e che, nel bene e nel male, vale lapena di portare all’attenzione degli onorevoli colleghi.

Il primo è quello che attiene al fenomeno degli ordinidi accreditamento. La finanza regionale negli ultimiesercizi ha fatto ricorso con sempre maggiore consisten-za al sistema del pagamento attraverso ordini di accredi-

Page 186: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 136 –

tamento, per perseguire – come è stato concordementedeciso – un maggiore acceleramento della spesa pubbli-ca. I trasferimenti agli enti, ai comuni, ai consorzi, spe-cialmente a quelli che si propongono la realizzazione diopere pubbliche, hanno subìto, in questi ultimi anni, unaccrescimento considerevole: basti pensare che gli ordi-ni di accreditamento emessi dalla Regione hanno rag-giunto al 31 maggio del corrente esercizio la cifra di1.359 miliardi; basti pensare, ancora, che soltanto neiprimi quattro mesi del 1976 sono stati emessi nuovi ordi-ni di accreditamento per 275 miliardi.

Ma se questo fenomeno ha degli aspetti positivi, qua-le quello di rendere possibile un acceleramento della spe-sa, va sottolineato come esso presenti anche un aspettonegativo, che comincia ad essere preoccupante: dellesomme accreditate dalla Regione, infatti, sono ancora dasottoporre a rendiconto oltre 528 miliardi. Ciò pone deiseri problemi per il controllo di questo denaro pubblico,che fa carico alle amministrazioni competenti, alle ragio-nerie centrali, alla Corte dei conti.

Ora, l’amministrazione si è sforzata di far fronte aqueste necessità fornendo collaborazione e consulenza,attraverso propri funzionari, ai comuni, agli enti, ai con-sorzi che gestiscono denaro della Regione; ed i primifrutti, in effetti, cominciano a riscontrarsi, in quanto sonoaumentati sia i rendiconti presentati che quelli inoltratidalla Ragioneria alla Corte dei conti.

C’è, però, un’esigenza che io debbo qui richiamare edè quella della necessità di realizzare l’uniformità dei pro-cedimenti e delle procedure che attengono a questo mec-canismo degli ordini di accreditamento; non è facilmen-

Page 187: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 137 –

te controllabile una finanza che utilizzi una miriade diprocedimenti diversi l’uno dall’altro, che sia regolato danumerosissime norme, l’una in deroga all’altra, le qualirendono pressocchè impossibile districarsi in questa ma-teria. È anche questo il motivo per cui, nel disegno di leg-ge presentato dal Governo, in virtù di un riordinamentodella materia contabile, talune norme determinano un’u-niformità di atteggiamento della stessa, rispettando, pe-rò, appieno l’utilizzazione e la positività del bilancio.

Il Governo, per facilitare le operazioni relative agliordini di accreditamento, ha emesso una serie di disposi-zioni che permettono di accelerare e semplificare le pro-cedure. Come i colleghi sanno, a fine di ogni esercizio gliordini di accreditamento vengono riprodotti nelle strut-ture contabili della Regione, provocando una quantità diadempimenti ed una perdita di tempo notevoli; basti pen-sare che la sola Ragioneria dell’Assessorato dei lavoripubblici, a chiusura dell’esercizio scorso, ha dovuto ri-proporre 18 mila ordini di accreditamento, e che la ragio-neria dell’Assessorato dell’agricoltura e delle foreste hadovuto emettere 14 mila ordini di accreditamento nel-l’arco di tempo che passa tra la chiusura di un esercizio el’apertura dell’esercizio finanziario successivo. Tuttoquesto sarà superato in virtù di una serie di disposizioniche, ripeto, il Governo ha impartito per cercare di accele-rare la spesa e di evitare che si creino delle interruzioninell’erogazione della stessa.

Uguale sforzo abbiamo compiuto per quanto attieneai capitoli aggiunti. Sono stati ieri qui ricordati i residuidella Regione: ecco, molto spesso, in passato, l’istituzio-ne dei capitoli ha comportato, per la necessaria registra-

Page 188: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 138 –

zione presso la Corte dei conti, il trascorrere di mesi pri-ma che le somme in essi portate potessero essere nuova-mente agibili. Nel disegno di legge in esame, all’articolo36, è prevista, invece, una norma che consente la con-temporanea iscrizione dei capitoli aggiunti ed elimina,quindi, questa perdita di tempo e quest’interruzione nel-l’erogazione della spesa regionale.

Un altro aspetto della finanza regionale che io credomeriti di essere ricordato è quello relativo alle anticipa-zioni. La Regione, è vero, ha una lentezza di spesa cheproduce una giacenza di cassa cospicua e consistente.Questa giacenza di cassa, per quanto attiene il bilancioordinario, per quella parte che è costituita da entrate pro-prie, è certamente garantita, ma, in generale, è minaccia-ta da alcune proposte precise, che sono state fatte alParlamento nazionale, tendenti a che i trasferimenti aglienti locali ed alla Regione da parte dello Stato non sianopiù operanti.

Ora, quest’inconveniente dell’eccessiva giacenza dicassa noi, Regione ed Assemblea, lo abbiamo attenuatocon una serie di leggi che consentono delle anticipazioni;leggi che meritano di essere ricordate perché se oggi, nel-la nostra regione, l’andamento della gestione dei comuni– pur tra mille difficoltà che nessuno, evidentemente, in-tende sottacere – è meno drammatico di quello dei comu-ni di altre regioni, ciò è dovuto al fatto che la Regione,senza alcun interesse, corrisponde ai comuni le sommenecessarie per l’ordinaria amministrazione.

Ecco, forse è opportuno ricordare che la Regione haerogato negli ultimi anni ai comuni siciliani 1.012 mi-liardi di anticipazioni; anticipazioni, ripeto, senza alcun

Page 189: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 139 –

interesse, e che dimostrano come la Regione abbia utiliz-zato in qualche modo le sue giacenze.

CAGNES. Ci sono i rientri.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Ci sono anche i rientri, onorevole Cagnes,perchè abbiamo congegnato, con alcune modifiche delregolamento delle anticipazioni, una serie di vincoli checostringono i comuni, ove intendano utilizzare le antici-pazioni negli esercizi futuri, a restituire le somme loroconcesse nel passato. E questa è una delle leggi migliorida noi emanate, che, anche dalle altre Regioni, viene, constupore, conosciuta ed apprezzata, e che, come moltospesso accade per le cose positive, è facilmente dimenti-cata. L’Assemblea, con una serie di leggi, ha poi estesoquesto meccanismo ad altre strutture oltre che ai comuni,permettendo, con ciò, che questa nostra politica subisseun ampliamento ed un allargamento e consentendo chevenisse reso alla Regione ed alle altre strutture pubblichedella nostra Isola un buon servizio.

Sono stati ieri ricordati in Aula una serie di temi spe-cifici e particolari. Io non starò a riprenderli, perchè nel-la gran parte dei casi si è trattato di annotazioni positivenei confronti del bilancio.

Debbo soltanto confutare talune affermazioni del re-latore di minoranza, onorevole Cusimano, al quale vorreireplicare che alcune di esse sono palesemente frutto dierrore, mentre altre sono, altrettanto evidentemente, frut-to di una volontà ferma di fare polemica per il puro gustodi fare polemica. Per alcune osservazioni, anche tecni-

Page 190: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 140 –

che, in relazione alla struttura del bilancio, io credo, in-fatti, che l’onorevole Cusimano le abbia fatte in base aduna visione preconcetta per la quale tutto doveva neces-sariamente essere sbagliato e niente doveva essere giu-sto. Non replico, infine, alle sue valutazioni di ordinepolitico, in quanto le stesse mi paiono talmente parados-sali e talmente lontane da un qualsiasi confronto che miesimo dal polemizzare (perchè si potrebbe soltanto farpolemica).

Una puntualizzazione debbo all’onorevole Chessari,di natura politica. Egli si è espresso in termini positivi perquanto attiene alla struttura del bilancio, ma ha fattoun’annotazione di carattere politico per quanto attienealla spesa pubblica. L’onorevole Chessari ha detto che ilproblema del Mezzogiorno, il problema della nostra re-gione, può essere risolto soltanto se la sua soluzione ver-rà collegata irrimediabilmente – non so se l’avverbio èstato questo o uno simile – alla realizzazione nella nostraregione di una società socialista.

CHESSARI. Nell’Italia, onorevole Mattarella.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Va bene, in precedenza lei aveva parlatodel Mezzogiorno, ma diciamo pure nell’Italia.

TRICOLI. Estendiamo.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Io credo non solo che questa affermazionenon possa essere condivisa...

Page 191: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 141 –

BONFIGLIO, Presidente della Regione. In Italia cisono anche delle società socialiste.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. ...ma che dimostri come molto spesso ilsuo partito politico ritenga che, in virtù di una mera enun-ciazione di principi o di tesi politiche, tutto possa essererisolto.

TRICOLI. È la tendenza egemonica connaturata.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Vorrei replicare anche all’onorevoleFasino che, ieri, con la sua competenza, ha dato un con-tributo di osservazioni positive e critiche al bilancio. Perquanto attiene l’articolo 38, la sua affermazione che nonci sia nella nostra finanza regionale un acceleramentodella spesa, non mi sembra – e l’ho già detto – che ri-sponda alla realtà dei dati, perchè, anche se lo stesso ono-revole Fasino ci ha dato atto di un aumento del ritmo deipagamenti – che peraltro è nelle cifre, certamente nonsmentibili – la Regione ha pagato (non stiamo parlandodi impegni, ma di erogazioni di spesa) 443 miliardi nel1972, e, secondo il consuntivo della Corte dei conti,1.000 miliardi nel 1975. Quindi, ci troviamo indiscutibil-mente di fronte ad una capacità di erogazione della spe-sa, un ritmo della spesa regionale, che è largamente piùconsistente che nel passato.

Ma c’è anche – e perchè non sottolinearlo – un feno-meno positivo per quanto attiene ai residui, che non van-no visti esclusivamente in funzione della loro dimensio-ne; perchè, se è vero che in assoluto essi sono aumentati,

Page 192: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 142 –

bisogna tener conto del fatto che anche la dimensionedella spesa è fortemente aumentata. Io posso dare soltan-to, perchè sono omogenei, due dati: mentre nel 1974 noiavevamo 975 miliardi di residui, nel 1975 ne abbiamoavuti 1.361; ma, mentre i 975 miliardi del 1974 costitui-vano, in rapporto agli stanziamenti dell’anno, il 109 percento, nel 1975 i 1.361 miliardi, sempre in base allo stes-so rapporto, hanno costituito il 95 per cento.

Certo, con questa mia affermazione non intendo lon-tanamente attenuare la gravità e la consistenza (che, pe-raltro, poc’anzi ho richiamato) del fenomeno dei residuipassivi; intendo soltanto dire che c’è stato, e c’è tuttora,un indirizzo positivo nella finanza regionale.

L’onorevole Cusimano, ieri, ha detto che i residui pas-sivi alla fine del 1976 potrebbero registrare una consi-stenza estremamente maggiore. Io ho già manifestatoquesta preoccupazione sia in Commissione Finanza, siain Aula in occasione del rendiconto del 1975. Nel corsodel 1976, infatti, l’approvazione di moltissime leggi sulPiano degli interventi ha portato la dimensione della pre-visione della spesa ad una quantità eccezionalmente ele-vata che (se non subentrerà, in questi ultimi giorni di at-tività della Regione, un’accentuata capacità di erogazio-ne della spesa) potrà portare, obiettivamente, un incre-mento, non solo in cifra assoluta ma anche in percentua-le, del fenomeno dei residui.

Per queste considerazioni, io credo di poter dire, nelcomplesso, come questa sia un’occasione positiva peruna puntualizzazione di carattere generale sulla spesapubblica della Regione.

Ho avuto modo di ricordare, sia pure brevemente,

Page 193: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 143 –

l’importanza e il significato che, in questo momento po-litico ed economico, assume la spesa della Regione; adessa mi richiamo, a conclusione, per manifestare un’esi-genza ai colleghi.

Il bilancio ha subito in Commissione una serie di mo-dificazioni, concordate con il Governo, il quale ultimo haanche presentato degli emendamenti di aumento dellaspesa in base agli ultimi dati del gettito delle entrate tri-butarie; esso ha, dunque, assunto una sua precisa fisiono-mia, che in Aula potrà essere, come ogni volta è capitato,ritoccata e modificata con gli emendamenti dei colleghi,ma che, nella sua struttura, evidentemente non può esse-re stravolta. Da qui l’appello che io rivolgo preliminar-mente ai colleghi di tener conto che, per eventuali incre-menti della spesa, il Governo solo per un margine assairidotto potrà accogliere i loro emendamenti, mentre sivedrà costretto, in linea generale, ad esprimere parere ne-gativo nei confronti di tutte le proposte di aumento dellaspesa.

Il Governo presenterà, come ho già accennato, taluniemendamenti che sono soprattutto di carattere tecnico,ma che assumono un significato politico, come quellodell’iscrizione nel capitolo del bilancio delle somme del-l’avanzo di gestione o, ancora, come quello che attiene aifondi per i piani di sviluppo; tutti, però, si inquadrano inuna prospettiva che tende a mettere a disposizione del le-gislatore maggiori strumenti finanziari per nuove inizia-tive legislative che abbiano, come ho già detto, finalitàproduttive e che avvertano l’esigenza di rispondere inquesta direzione ai bisogni attuali della Regione.

Page 194: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 144 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del documento predisposto dalla Commis-sione per la finanza il bilancio e la programmazione perla conferenza delle Regioni meridionali (*)

Seduta del 16 Febbraio 1977 (pomeridiana)

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,ritengo opportuno accompagnare alla manifestazione diconsenso e di adesione del Governo al testo predispostodalla Commissione Finanza alcune considerazioni e larichiesta di alcune integrazioni allo stesso. Ciò perchè mipare che sia obiettivamente un’esigenza autentica quellamanifestata dall’onorevole Michelangelo Russo di unrafforzamento del documento, non certo per dare allostesso un carattere rivendicazionista, che in un momentocome quello che il Paese attraversa potrebbe apparirestonato, ma per la ferma convinzione che, proprio perchéil Paese attraversa momenti di crisi economica partico-larmente difficile, saranno assunte decisioni e scelte dicarattere determinante e decisive.

(*) Alla conferenza delle regioni meridionali che si svolse aCantanzaro nei giorni 18, 19 e 20 febbraio 1977 l’Assemblea regionalesiciliana partecipò con un documento unitario predisposto dallaCommissione legislativa per la finanza, il bilancio e la programmazioneed approvato in Aula nella seduta del 16 febbraio 1977. L’intervento ri-portato fu pronunziato da Mattarella a nome del Governo.

Page 195: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 145 –

In queste scelte non può essere ulteriormente emargi-nato il problema del Mezzogiorno. A me pare che il do-cumento nella prima parte indichi con molta lucidità l’e-sigenza che il problema meridionale sia il problema cen-trale dell’economia nazionale, vorrei dire di più, che ilproblema meridionale si identifichi con il problema econ la politica economica nazionale. È chiaro però che,alla luce di questa enunciazione, che viene fatta a livellodi forze politiche, di forze sociali, a livello stesso delledecisioni legislative, in termini obiettivamente favore-voli al Mezzogiorno, mi pare più che legittima la richie-sta di verificare la coerenza tra queste disponibilità, traquesta affermata centralità del problema delMezzogiorno e le scelte che si vanno ad operare su ognitema, su ogni problema da risolvere.

Il punto relativo al disegno di legge sulla riconversio-ne industriale già indicato nel documento, credo che me-riti una precisazione caratterizzata da maggiore incisivi-tà, con riferimento soprattutto alla mozione e alla discus-sione fatta in quest’Aula su questo tema, che aveva ap-punto caratteri di maggiore incisività. Sarà opportunosottolineare la differenziazione che esiste fra il tema del-la riconversione e quello della ristrutturazione; sottoli-neare anche che le riserve per il Sud devono essere delleriserve di carattere sostanziale e non certamente enuncia-zioni di carattere formalistico; sottolineare ancora che ilcontemporaneo esame da parte del Parlamento del dise-gno di legge sulla riconversione e del decreto legge sullafiscalizzazione pone questi due problemi l’uno accantoall’altro, a fronte del problema del Mezzogiorno. Questidue problemi debbono essere confrontati non isolata-

Page 196: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 146 –

mente, ma tenendo presenti anche gli effetti negativi chele due leggi insieme possono riversare sul Mezzogiorno.

Altri temi per verificare queste carenze credo che pos-sano e debbano essere indicati in una politica di investi-menti e di occupazione nel Mezzogiorno, nel problemadella scala mobile, nel problema della spesa pubblica.Sono tutte occasioni di verifica, di coerenza a cui sonochiamati i protagonisti della vita economica del Paese,dal Governo centrale, alle forze politiche nazionali, alleforze sociali, sindacali, imprenditoriali, alle partecipa-zioni statali.

A me pare che anche la parte del documento che fa unriferimento opportuno alle partecipazioni statali ed alruolo delle partecipazioni statali, abbia bisogno di essereintegrata prospettando l’esigenza che nella legge di ri-conversione, che stanzia ben 4.500 miliardi per le parte-cipazioni statali, sia evidenziata in maniera vincolante ladestinazione dei nuovi investimenti e quindi l’utilizzo diqueste somme a favore del Mezzogiorno. Altrimenti as-sisteremo all’utilizzo di questi 4.500 miliardi per siste-mare gestioni e situazioni che si riferiscono all’esistente,quindi a una presenza delle partecipazioni statali certa-mente a dimensione maggiore nel Nord del paese.

A mio avviso, va integrata la parte, peraltro piena-mente condivisa, che si riferisce ai rapporti tra le Regionie la Comunità economica e la politica regionale dellaCEE. Un’integrazione che si riferisca alle altre politichedella CEE, perché non credo che sia sufficiente che leRegioni riescano ad ottenere una politica della CEE perle Regioni, per le aree depresse, sufficientemente positi-va quando poi la CEE dovesse contraddirsi e quindi do-

Page 197: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 147 –

vesse togliere ciò che con la politica regionale ha dato,come avviene per esempio attraverso la politica agricoladella Comunità, o la politica mediterranea, che nei fattifiniscono col conseguire risultati negativi per ilMezzogiorno d’Italia.

Queste integrazioni io credo che sia opportuno inseri-re in aggiunta a ciò che è stato scritto nel documento, per-chè esso assume appunto quel carattere di maggiore for-za che anche l’onorevole Russo sottolineava e che a mepare debba essere appunto accentuato.

Onorevole Presidente, il Governo ritiene che siaestremamente opportuno che l’Assemblea, oggi, dia ilsuo assenso, approvi questo documento, con le integra-zioni e le proposte che sono affiorate nel corso di questodibattito, e deleghi alla Presidenza il compito di effettua-re una integrazione ed un coordinamento del testo, nellafedeltà a ciò che nella sostanza vi è scritto.

Page 198: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 148 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Eliminazione dei resi-dui passivi dal bilancio della Regione per il finanzia-mento straordinario di interventi produttivi e promozio-nali ed altre norme finanziarie

Seduta del 26 Maggio 1977

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delegatoal bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, cre-do che, al di là della necessità di rispondere ad alcune os-servazioni, peraltro scontate, dell’onorevole Cusimano,valga la pena di sottolineare il valore e la portata di questainiziativa legislativa, che va inserita in un contesto di scel-te, sia di natura finanziaria e contabile, sia di natura politi-ca ed economica, operate dal Governo.

Per il primo aspetto, il disegno di legge si inserisce alcentro tra l’iniziativa legislativa di riforma della contabi-lità regionale, che, come ha poc’anzi ricordato il collegaChessari, ha ieri ricevuto la sua approvazione dal sotto-comitato istituito dalla Commissione finanza ed è, quin-di, in procinto di essere licenziata dalla Commissione perl’esame in Aula e che introduce nella contabilità regiona-le una serie di innovazioni indirizzate verso la raziona-lizzazione e la semplificazione della contabilità, in unavisione connessa con la pluriennalità della spesa e la pro-grammazione della stessa, e l’iniziativa legislativapreannunciata nel programma di questo Governo ed ap-provata nella seduta di ieri dalla Giunta di Governo e cioè

Page 199: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 149 –

la costituzione del Comitato per la programmazione eco-nomica.

Questo è uno strumento che anticipa una serie di sceltedella riforma di contabilità e che è rigorosamente coerentecon la stessa.

Dal punto di vista politico ed economico, il disegno dilegge si inserisce nell’esigenza, accertata ed innegabile,che, nel momento attuale, la Regione faccia ogni sforzoper mobilitare tutte le sue risorse finanziarie, proprio perfar fronte a questa situazione di recessione che imponealla Regione il massimo dei suoi interventi; e questo stru-mento legislativo ha proprio questa finalità: reperire, at-traverso la cancellazione di una serie di residui, delle di-sponibilità che dovranno essere utilizzate per un piano diinterventi di carattere eccezionale e di carattere di emer-genza.

Noi non utilizzeremo certamente queste somme perspese clientelari, onorevole Cusimano. Noi abbiamo giàscelto di indirizzare queste risorse, che saranno reperitecon l’applicazione di questa legge, a sostegno di settoriproduttivi della nostra Regione.

Abbiamo già emanato delle leggi significative, co-me quella per il credito agli artigiani; vareremo delleleggi che attengono alla struttura dell’agricoltura, alcredito ai commercianti, agli asili-nido, all’edilizia co-operativa ad interventi nel settore della gioventù, tuttisettori che meritano una doverosa risposta da parte del-la Regione ed ai quali la Regione può rispondere sol-tanto se riesce a mobilitare il maggior numero possibiledi risorse finanziarie.

Questo per gli aspetti di carattere generale.

Page 200: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 150 –

Io non replicherò articolo per articolo alla lunga dis-sertazione di carattere tecnico dell’onorevole Cusimano,che ha però il fondamentale difetto di non essere aggior-nata.

Sembrano, infatti, valutazioni riferite alla legislazio-ne sulla contabilità pubblica di alcuni anni addietro; farò,però, perchè ne ho il dovere, alcune considerazioni di or-dine generale per tranquillizzare l’Assemblea sulla per-fetta costituzionalità di questo strumento legislativo.

La conferma che lo strumento legislativo oggi propo-sto ha tutti i crismi della costituzionalità e non ha alcunaombra in questa materia, deriva dalla verifica che, conleggi regionali, nel passato, noi abbiamo fatto, sia pur epi-sodicamente (e, con la legge numero 6 del 1970, in ma-niera continuativa), scelte perfettamente uguali a quelleche noi oggi operiamo con questo disegno di legge.

In fondo, questo disegno di legge non è che l’amplia-mento dell’applicazione della legge numero 6 del 4 giu-gno 1970, approvata da questa Assemblea, che non ha su-bito alcuna censura di incostituzionalità da alcuno, che èstata costantemente applicata in via amministrativa.Appunto nei giorni scorsi, con riferimento all’esercizio1976, sono state cancellate talune somme che sono stateiscritte proprio in quel capitolo nel quale noi vogliamoiscrivere le economie che andremo a realizzare appro-vando questa legge.

Quindi, non c’è nel meccanismo alcuna illegittimitàperchè esso è lo stesso già sperimentato nella Regione si-ciliana da sei esercizi finanziari e, proprio nel momentoin cui la legislazione di contabilità pubblica subisceun’evoluzione attraverso l’applicazione della legge nu-

Page 201: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 151 –

mero 335, non può certamente essere posto in dubbio dachicchessia.

La legge numero 335, infatti, riferendosi a tutto l’or-dinamento regionale, anche se noi riteniamo che la spe-cialità del nostro statuto comporta che la Regione faccia,in materia di contabilità, delle scelte autonome, come hafatto nel disegno di legge sulla contabilità, indubbia-mente è una legge che sposta i termini ed i limiti di ca-rattere generale in materia di contabilità della legislazio-ne statale.

Quindi, noi non ci riferiamo alla legge numero 335per applicarla pedissequamente, ma la consideriamo nel-l’evoluzione dei princìpi di contabilità pubblica che inessa sono contenuti, perchè questi sono eventualmente inuovi limiti di carattere generale oltre i quali l’autono-mia della Regione non può andare. E nella legge numero335 ci sono una serie di innovazioni che attengono pro-prio alla cancellazione, alla conservazione ed alla gestio-ne dei residui, che sono perfettamente coerenti ed in lineacon le scelte che noi facciamo con il disegno di legge og-gi in esame.

Direi, anzi, che sono molto più accentuate nella stes-sa legge numero 335, nella quale le somme non impe-gnate sono eliminate, anche quelle in conto capitale, altermine dello stesso esercizio finanziario per il quale so-no state autorizzate.

Introduce, quindi, il sistema della cancellazione dellesomme che, proprio perché non impegnate, non costitui-scono certamente debito nei confronti di chicchessia.

Perciò, per questi fondi che noi reperiremo attraversoquesto disegno di legge, non solo non c’è alcun diritto da

Page 202: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 152 –

soddisfare (dato che si tratta di un debito), ma non c’èneanche alcuna aspettativa da tutelare, perchè si tratta disomme stanziate in bilancio e per le quali non c’è stata al-cuna attività di impegno.

Ma anche per i capitoli e per gli stanziamenti impe-gnati la legge numero 335 introduce delle modificazioniche comportano la cancellazione dei residui perfetti alsecondo anno della loro conservazione e quindi realizzauna cancellazione estremamente più drastica di quellache noi realizziamo con il disegno di legge oggi in esa-me; infatti, noi cancelliamo residui perfetti che siano sta-ti iscritti in bilancio antecedentemente al 1969.

Se, quindi, lo Stato con una propria legge ha sancitoper le regioni a statuto ordinario che i residui perfetti pos-sono cancellarsi dopo due anni di esercizio, non vedoproprio perchè la Regione siciliana dovrebbe temere ec-cezioni di incostituzionalità nel cancellare residui perfet-ti che rimontano a molti e molti esercizi indietro.

Quindi il disegno di legge non presenta alcun elemen-to di incostituzionalità; non è un «monumento di illegit-timità», è, caso mai, un monumento di chi vuole intra-prendere una strada che taglia definitivamente con l’ac-cumulo di residui, che, peraltro, vengono sempre da tutticriticati, ma, nel momento in cui si pensa di eliminarli,sorgono le perplessità e le preoccupazioni e in fondo sivorrebbe continuare a mantenerli nella realtà dellaRegione.

Noi non possiamo – e sono certamente aspetti patolo-gici della gestione amministrativa della Regione che pe-raltro ha visto in questi ultimi anni notevolmente incre-mentare il ritmo della sua spesa – mantenere residui che

Page 203: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 153 –

rimontano ad esercizi assai lontani, che, nella stragrandemaggioranza dei casi, non vengono più gestiti e per i qua-li non c’è più alcuna attività di pagamento.

Quindi il disegno di legge che noi proponiamo e di cuichiediamo l’approvazione, risponde a delle esigenze dicarattere economico e congiunturale, è coerente con lalegge di contabilità regionale e con la proposta di legge dimodifica della contabilità regionale già esaminata dallasottocommissione con parere favorevole, è coerente conle innovazioni di carattere generale della contabilità pub-blica dello Stato, ma soprattutto, e questo è il significatopolitico, mira a porre fine decisamente ad una gestionedei residui che è ormai eccessivamente incrostata e chepuò essere eliminata soltanto attraverso questi interventidi carattere drastico, che comportano, come esso com-porterà, l’eliminazione di una serie di gestioni residueche, ripeto, non hanno più alcuna attualità e che servonosoltanto ad appesantire la gestione finanziaria della no-stra Regione.

E, quindi, questa la natura degli interventi che noiproponiamo.

Il disegno di legge, che, ripeto, risponde a criteri di ca-rattere generale, prevede tutta una serie di cautele, quali,per esempio, la cancellazione di fondi statali o la cancel-lazione degli stanziamenti del Fondo di solidarietà na-zionale (per i quali va detto che c’è già nella legge per ilpiano di interventi l’ipotesi di utilizzazione degli even-tuali residui); c’è, altresì, una serie di cautele che servo-no proprio per eliminare qualsiasi dubbio e qualsiasi at-tacco alla costituzionalità di questo disegno di legge. Io,onorevole Cusimano, ho la certezza che il disegno di leg-

Page 204: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 154 –

ge non verrà impugnato, a meno che, anche a livelli di va-lutazione più responsabile, non ci sia un mancato aggior-namento di quella che è l’evoluzione della contabilitàpubblica dello Stato. Al testo esitato dalla Commissione,che il Governo ovviamente condivide perchè è il testo li-cenziato dalla Giunta di Governo, ho aggiunto un emen-damento, che viene incontro all’esigenza manifestata inCommissione finanza nel senso che, nel corso dell’appli-cazione della legge, possa essere conosciuta la natura,l’ammontare, la consistenza dei residui che vengonocancellati.

Pertanto ho presentato un emendamento che vincolail Governo a riferire, entro 30 giorni dall’approvazionedella legge, sull’attuazione della legge stessa e sulla con-sistenza dei residui che ci si accinge ad eliminare.

Page 205: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 155 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Norme in materia dibilancio e di contabilità

Seduta del 29 Giugno 1977 (pomeridiana)

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,desidero anzitutto manifestare il compiacimento delGoverno per il fatto che giunge alla sua conclusione l’i-ter, per varie ragioni prolungato, della legge in esame, lacui esigenza e necessità avvertimmo prima che altri, nel-la nostra Regione, nell’ormai lontano 1973.

Compiacimento anche perchè si realizza la previsionelegislativa di una riforma che incide profondamente sul-la materia del bilancio e della contabilità della Regione,introducendo organicamente principi e scelte di partico-lare valore, di consistenti effetti. A tali princìpi e a taliscelte negli ultimi anni abbiamo improntato la nostraazione che però abbisognava appunto di una razionaliz-zazione ed organicità consacrati per legge.

La importanza della legge al nostro esame è stata sot-tolineata dal relatore, onorevole Di Caro, che ringrazioassieme alla sottocommissione per il lavoro che insiemeabbiamo svolto, così come ringrazio i colleghi che, siapure con valutazioni diverse, sono intervenuti nel dibat-tito.

Io credo che valga la pena sottolineare come alcunescelte di fondo caratterizzano questa legge e ne fanno una

Page 206: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 156 –

occasione qualificante per modificare l’andamento dellaspesa della Regione.

Anzitutto, la introduzione del bilancio poliennale, chesostanzia i rapporti tra legge e spesa in maniera diversache nel passato; perchè esso articola tali rapporti nel per-manere della normativa sostanziale che regge la spesa,spostando al predetto bilancio la possibilità di integrare laspesa, con una scelta tra priorità programmatiche e com-patibilità finanziarie, e identifica nel bilancio annualel’occasione per la quantificazione delle risorse da desti-nare, esercizio per esercizio, a quella previsione di spesa.

Il bilancio poliennale avrà certamente un altro effettopositivo, cioè quello di attenuare la rigidità del nostro bi-lancio, che, nelle discussioni degli ultimi esercizi finan-ziari, abbiamo concordemente denunziato. L’ancoraggioalla programmazione, che è alla base di un bilancio po-liennale, è stato qui sottolineato dai colleghi che mi han-no preceduto, anche se è stato giustamente osservato cheuna maggiore organicità si potrà ottenere soltanto quan-do la Regione si sarà dotata di uno strumento program-matorio ben determinato e preciso. Io vorrei dire che ilbilancio poliennale di per sè, realizzando una program-mazione finanziaria, costituisce già uno strumento di or-ganicità e di razionalità nella utilizzazione delle risorseregionali.

Certo, la premessa di un documento di carattere eco-nomico, è una premessa opportuna e necessaria; per que-sto nel disegno di legge originario, presentato nella pas-sata legislatura, c’era un preciso riferimento al documen-to di programmazione. Ma nel corso dell’esame finaledel disegno di legge, la sopravvenuta presentazione da

Page 207: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 157 –

parte del Governo di un disegno di legge che attiene ap-punto, come è stato ricordato dal relatore, alla costituzio-ne di organismi di programmazione della Regione, haconsigliato, non di rinviare la scelta di una programma-zione economica per la Regione, ma un differimento sol-tanto all’esercizio 1979. Il voler mantenere, all’articolo1, il riferimento al documento del programma di svilup-po, è la conferma che il Governo e l’Assemblea intendo-no mantenere questo stretto collegamento.

C’è nel complesso del disegno di legge un’altra scel-ta fondamentale: una ulteriore spinta all’acceleramentodella spesa. Talune previsioni del disegno di legge sonoproprio direttamente tendenti a questo risultato. Basti ri-cordare la cancellazione dei residui in termini immedia-ti, a fine dell’esercizio, per indurre, come stamattina haricordato l’onorevole Chessari, la gestione delle singolerubriche ad una maggiore celerità. Alcune norme intro-dotte nel disegno di legge hanno per obiettivo la sempli-ficazione della procedura e la razionalizzazione ulterioredel bilancio, sia con la unificazione nello stesso docu-mento del bilancio del Fondo di solidarietà nazionale, siadel Fondo regionale per l’assistenza ospedaliera sia conla previsione della unicità dei capitoli di bilancio.

C’è poi la previsione, assai opportuna, di un maggio-re coordinamento dei vari documenti contabili. Quantevolte, in passato, si è lamentato come tra relazione previ-sionale programmatica e bilancio vi fosse una disarmo-nia e, a volte si è anche potuto cogliere qualche momen-to di contraddizione; o come la relazione economica, pu-re avendo ricevuto per la sua evoluzione una serie di ap-prezzamenti negli ultimi anni, avesse bisogno di ulterio-

Page 208: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 158 –

ri e maggiori approfondimenti. Le previsioni del disegnodi legge tendono appunto a coordinare meglio e a quali-ficare ulteriormente questi documenti contabili.

C’è poi il problema che è stato qui richiamato da piùparti e che è stato al centro di un dibattito interessante dalpunto di vista concettuale e politico, non solo dellaSottocommissione e della Commissione ma, prima an-cora, della Commissione di studio, cioè il problema del-la scelta tra il bilancio di cassa e il bilancio di competen-za. Sono state qui fatte valutazioni diverse. Io concordocon quelle che identificano nella soluzione che noi ab-biamo trovato, una soluzione intermedia, che assomma ivantaggi del bilancio di competenza con una serie di in-dubbi vantaggi del bilancio di cassa. Debbo ricordare cheparecchie delle modalità d’essere del bilancio di cassanoi le abbiamo, già da alcuni anni, inserite nella gestionedella nostra finanza regionale.

L’averle puntualizzate, come ad esempio l’informati-va costante sulla situazione di cassa che è stata sempreresa nella sede di Commissione Finanza, è recepire unodei modi di essere del bilancio di cassa; l’avere identifi-cato con maggiore rigore la figura dell’impegno, strin-gendone i contenuti a fatti realmente riferiti, a obbliga-zioni assunte o da assumere dall’amministrazione, è unmodo di accogliere una procedura e una modalità del bi-lancio di cassa. Il cancellare a fine esercizio tutti gli stan-ziamenti non impegnati, è un altro modo di essere del bi-lancio di cassa. Quindi noi abbiamo recepito in questo,che rimane formalmente e in maniera sostanziale par-zialmente un bilancio di competenza, i vantaggi ed i be-nefici dell’una e dell’altra ipotesi.

Page 209: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 159 –

Il testo del disegno di legge trae origine, come è statoqui ricordato, dal disegno di legge numero 705, presenta-to dal Governo della Regione nella passata legislatura, il20 giugno 1975. Il provvedimento all’inizio di questa le-gislatura, ai sensi dell’articolo 136 bis del Regolamento,è stato fatto proprio dalla Commissione Finanza. Il con-tenuto del disegno di legge è innovativo in alcuni puntirispetto all’originario schema, sia per l’approfondimen-to culturale, tecnico e politico, effettuato in questi anni,sia perché tiene conto di gran parte dei principi fonda-mentali contenuti nella legge 19 maggio 1976, numero33, sul nuovo ordinamento del bilancio e della contabili-tà delle Regioni, che – come è noto – è stata approvatasuccessivamente alla presentazione dell’originario dise-gno di legge del Governo della Regione.

Il disegno di legge – come è stato qui ricordato – è sta-to esaminato da una apposita Sottocommissione, e a con-clusione del dibattito, ne è stato modificato il titolo, da«norme in materia di programmazione economica, bi-lancio previsionale e contabilità regionale», in «norme inmateria di bilancio e contabilità della Regione», per ren-derlo più aderente al suo contenuto, in quanto il tema del-la programmazione, originariamente previsto, è statostralciato dal testo e formerà oggetto di un successivoprovvedimento di legge.

Per queste ragioni, io dichiaro sin d’ora di non potereaccogliere l’emendamento dell’onorevole Cusimano,che sostanzialmente riprende l’articolo 1 e 2 del disegnodi legge numero 705 della passata legislatura; non è checi possa essere e ci sia una obiezione di merito da partedel Governo a quella previsione, ma una dichiarazione di

Page 210: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 160 –

inopportunità in questo momento e in questa sede, pro-prio perchè in Commissione si è valutata la opportunitàdi riprendere questa tematica nel momento in cui saràesaminato un apposito disegno di legge, riferito diretta-mente alla materia della programmazione.

Credo che giovi ricordare talune delle fasi di forma-zione del progetto di riforma di bilancio e di contabilitàdella Regione, anche per sottolineare come esso sia ilfrutto di un impegno intelligente e fattivo, posto in esse-re nei vari livelli e nei vari stati della sua formazione.Avvertimmo, all’inizio degli anni ’70, la esigenza di unorganico rinnovamento, nell’ambito regionale, della nor-mativa contabile statale, che ha trovato integrale applica-zione nella nostra Regione, sin dalla sua formazione.

Nel luglio del 1973 il Governo decise la istituzione diuna Commissione, formata da esperti e da funzionari del-la Regione, con il compito di fornire indicazioni per laformulazione di un progetto di riforma del nostro sistemacontabile. È ben vero che, anche negli anni precedenti atale periodo, non sono mancati interventi legislativi de-rogativi e in alcuni casi innovativi della normativa stata-le, ma è anche vero che tali interventi furono occasionalie frammentari.

Tuttavia, taluni di essi, per la validità e la tempestivitàdella loro intuizione, si sono imposti alla attenzione deglistudiosi e, quindi, alla legislazione statale e successiva-mente a quella delle nascenti Regioni a statuto ordinario.

Vale la pena ricordare il decreto del Presidente dellaRegione del 31 ottobre 1952, numero 32, ratificato con lalegge 30 ottobre 1953, concernente la effettuazione deipagamenti mediante accreditamento in conto corrente

Page 211: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 161 –

postale o con vaglia cambiario; ipotesi avanzata per laprima volta, appunto, dalla Regione e fatta propria suc-cessivamente dallo Stato, con propria legge.

La legge regionale 2 agosto 1954, che detta normesulle aperture di credito: anche questa ipotesi di legislazio-ne regionale è stata fatta propria successivamente dalla le-gislazione statale. La legge regionale numero 36 del 1968,sulla utilizzazione delle disponibilità dei fondi globali,nell’esercizio successivo a quello cui si riferiscono. Lalegge 6 del 1970 sulla utilizzazione delle economie e dellaspesa in conto capitale, per il finanziamento dei provvedi-menti produttivi e promozionali. Successivamente: le leg-gi 19 del 1972, 21 del 1973 sulla semplificazione delleprocedure e l’acceleramento della spesa, la legge numero19, che ridusse da 5 a 3 anni il periodo di mantenimento inbilancio dei residui in conto capitale, e infine la legge nu-mero 40 recentemente approvata dalla Assemblea sullaeliminazione dei residui passivi.

La somma di queste iniziative legislative dell’As-semblea, disarticolate, ma tutte tendenti ad una modifi-cazione e innovazione della contabilità dello Stato, con-ferma come la potestà della Regione di assumere inizia-tive, anche in difformità degli orientamenti della legisla-zione statale, è consacrata da una serie di precedenti che,oltre che modificativi, sono stati, molto spesso, assoluta-mente innovativi e derogativi della legislazione delloStato.

I risultati della Commissione istituita nel 1973 furonoapprofonditi da un punto di vista tecnico e pratico. Nelcorso di tale approfondimento si innestarono alcuni se-minari di studio, che sono stati qui stamattina ricordati,

Page 212: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 162 –

fra cui assunsero fondamentale importanza il seminarioorganizzato dal Formez a Napoli nel novembre 1973 sul-la legge di contabilità regionale, e quello organizzatodalla nostra Regione, in collaborazione con il predettoIstituto, a Palermo nel giugno del 1974, relativo a nuovetendenze in materia di contabilità, bilancio e program-mazione. Significativo anche il dibattito che si è realiz-zato fra i dirigenti della ragioneria generale, sia in sede diconferenza dei dirigenti, all’uopo investita del problema,sia nel gruppo di lavoro bilancio.

Il frutto dei risultati della Commissione di studio e deiseminari predetti è stato il disegno di legge presentato ap-punto nel giugno 1975, dal Governo della Regione. Taledisegno di legge teneva conto anche dei risultati cui erapervenuta la quinta Commissione della Camera deiDeputati, con una indagine conoscitiva sui problemi del-la spesa e della contabilità pubblica, e delle scelte più si-gnificative delle principali proposte di legge, a quell’epo-ca predisposte, in particolare dei progetti di legge quadroelaborati dalla Commissione Sullo, dalla CommissioneCataldi e dal Ministero del tesoro. Non era ancora noto aquel tempo il disegno di legge numero 1538, presentatodal Governo al Senato, che doveva poi tradursi nella leg-ge numero 335 del 1976.

Per molti aspetti l’originario disegno di legge antici-pava taluni dei contenuti della predetta legge numero335. Esso ha formato anche oggetto di indicazioni prece-denti alla numero 335 da parte di altre regioni che, sullaproposta di legge del Governo della passata legislatura,hanno articolato talune loro iniziative.

A seguito dell’entrata in vigore, nel maggio del 1976,

Page 213: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 163 –

della legge numero 335, e per tenere conto di taluni prin-cipi normativi in essa contenuti, è stata necessaria una re-visione del disegno di legge. Mentre anteriormente allalegge numero 335, l’Amministrazione regionale sicilia-na era la prima ad avere proposto all’organo legislativo,come stamattina ricordava l’onorevole Chessari, un testoorganico di riforma in materia contabile regionale, oggiperveniamo all’approvazione della legge, dopo che altreregioni ci hanno preceduto nella formulazione legislati-va del nuovo ordinamento contabile e di bilancio.

Tuttavia questo ritardo ci ha messo in condizione dipotere accogliere nel nostro ordinamento taluni princìpidi carattere generale, previsti per tutte le regioni. Ciò as-sume particolare importanza in un momento, come quel-lo attuale, in cui si tende alla omogeneizzazione deglischemi contabili e di bilanci dello Stato con l’entità sub-statale, al fine di pervenire al consolidamento di tutta lafinanza pubblica italiana.

Va rilevato, però, che non tutti i contenuti della 335sono stati accolti nel provvedimento di esame e fra que-sti, in particolare, quello riguardante il bilancio di cassa.Tale principio non è stato introdotto, oltre che per i moti-vi che ho indicato, per due particolari ragioni. Primo,perchè riteniamo che il bilancio annuale delineato nelnostro schema resta formalmente, nella sostanza soltan-to parzialmente, un bilancio di competenza; con la defi-nizione che viene data, come poc’anzi accennavo, al-l’impegno obbligazione, che viene a scadere nell’anno,con la scomparsa dei residui di stanziamento, nonchè conaltri correttivi previsti dal disegno di legge, tale bilanciosi avvicina molto ad un bilancio di cassa.

Page 214: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 164 –

Secondo perchè il nostro sistema finanziario è moltopiù simile a quello dello Stato che non a quello delle re-gioni a Statuto ordinario. Fino a quando lo Stato manter-rà il bilancio di competenza pensiamo che sia opportunofare altrettanto, restando comunque impregiudicato unfuturo adattamento al principio di cassa. Sin da ora, tutta-via, si sta cercando di predisporre previsioni di cassa chepotrebbero anche in futuro corredare in allegato il bilan-cio annuale di competenza.

Un altro contenuto della 335 che non abbiamo conside-rato nel nostro progetto di legge riguarda il sistema classi-ficatorio delle entrate e delle spese di bilancio, imposto al-le altre regioni, che ci sembra alquanto farraginoso. In talemateria abbiamo preferito non vincolare legislativamentel’Amministrazione a schemi prefissati di classificazione,ma abbiamo previsto la possibilità di classificare le postedi bilancio in relazione alle norme vigenti, nonchè alle esi-genze dell’Amministrazione.

Abbiamo, invece, accolto importanti princìpi della335, che peraltro erano contenuti nel disegno di legge re-gionale del Governo quali quelli già ricordati nel bilan-cio pluriennale sui modo di formulare le leggi di spesa acarattere poliennale, sugli impegni di spesa sulla pubbli-cità dei bilanci e degli altri documenti finanziari degli en-ti dipendenti dalla Regione, per i quali il Governo, che haproposto questa norma, è ovviamente portatore della vo-lontà politica che i bilanci degli enti siano conosciuti afondo da parte dell’Assemblea regionale.

Io non mi intratterrò sulla descrizione delle normepreviste dai singoli articoli, sia perchè nella relazionescritta dall’onorevole Di Caro c’è questa analisi puntua-

Page 215: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 165 –

le, sia perchè l’annuncio della presentazione di numero-si emendamenti consentirà, nelle sedi opportune, l’illu-strazione delle varie ipotesi, previste nei singoli articolidel disegno di legge.

Debbo, a conclusione, fare talune valutazioni in rela-zione agli interventi dei colleghi che mi hanno precedu-to, per assicurare l’onorevole Di Caro e l’onorevoleChessari che, pur in presenza della norma che rinvia albilancio del 1979 la struttura poliennale del bilancio stes-so, il Governo intende qui confermare che fornirà sin dal-la discussione del bilancio 1978 un quadro il più possibi-le completo delle risorse poliennali della Regione. Ciòproprio per entrare in questa metodologia fin dal bilancio1978, che, però, come è stato riconosciuto dai colleghi,non poteva essere predisposto nella nuova formulazione,perchè esso è già in via di allestimento.

Come pure desidero puntualizzare all’onorevoleChessari che il controllo che si realizzerà attraverso laverifica della situazione di cassa, non sarà un fatto nuo-vo, nè, quindi, assumerà una natura di controllo demo-cratico diverso da quella che ha avuto negli anni scorsi,perchè la situazione di cassa è stata sempre a perfetta co-noscenza del potere legislativo. Si istituzionalizza – e ciòassume un particolare valore – ma non si tratterà certa-mente, nella sostanza, di un fatto radicalmente nuovo.Così pure, per l’attuazione della spesa regionale, per laquale è previsto uno specifico riferimento nella relazionesulla situazione economica della Regione, la ipotesi diuna verifica periodica sull’attuazione della spesa stessa èuna realtà, sia pure non istituzionalizzata, nella nostraAssemblea; infatti, in più di una occasione, abbiamo

Page 216: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 166 –

avuto modo di fare conoscere nel corso di dibattiti parti-colarmente impegnativi, qual è la situazione della spesanelle singole leggi.

Per quanto attiene il disegno di legge sulla program-mazione, il Governo auspica, così come ha fatto l’onore-vole Chessari, che lo stesso possa essere esaminato neitempi più brevi possibili, anche perchè il Governo, aven-do fatto la scelta del disegno di legge di contabilità, an-corato ad una visione poliennale della spesa e con un ri-ferimento specifico al programma di sviluppo, è ovvia-mente interessato a che il disegno di legge sulla pro-grammazione possa avere, nel più breve tempo possibile,la sua definizione.

L’onorevole Cusimano ha formulato talune preoccu-pazioni a proposito dell’esercizio provvisorio e della suaipotetica possibilità di una durata maggiore di quella pre-vista dall’articolo 81 della Costituzione. Io credo che lalettura attenta dell’articolo 1 del disegno di legge, do-vrebbe superare questa preoccupazione; infatti, nell’arti-colo non si innova nulla rispetto alla durata dell’esercizioprovvisorio. Si dice che l’esercizio provvisorio del bilan-cio della Regione può essere autorizzato, ed evidente-mente lo sarà con una legge della Regione, in base al bi-lancio di previsione ed al relativo disegno di legge pre-sentato dal Governo; è stato sempre così. La legge di au-torizzazione dell’esercizio provvisorio è stata sempre suldisegno di legge presentata dal Governo. E non innovan-dosi nella durata, è ovvio che la durata dell’esercizioprovvisorio non potrà superare il periodo di quattro me-si, previsto dall’articolo 81 della Costituzione.

Per quanto attiene, invece, alle indicazioni dell’ulti-

Page 217: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 167 –

mo comma, che appaiono all’onorevole Cusimano am-plificatrici dei poteri di gestione del Governo in regimedi esercizio provvisorio, io vorrei puntualizzare. Pur pre-mettendo che il Governo non ha alcuna preclusione adeventuali modifiche di carattere tecnico, faccio osserva-re che quando si dice «alle spese autorizzate con legge edaventi una specifica destinazione» ci si riferisce ad ipote-si più precise; non certamente a tutto l’arco delle speseautorizzate con leggi, ma a quelle leggi che vincolano laspesa ad un preciso obiettivo. L’esempio che abbiamofatto anche in Commissione finanza era quello dei trasfe-rimenti agli enti; se c’è una legge poliennale che autoriz-za la spesa di alcuni stanziamenti in più esercizi da tra-sferire ad altri enti di spesa, non si capisce perchè questodebba avere un vincolo di non spendibilità, in regime diesercizio provvisorio, portando alla vita della Regione,aggravi di costi, e, alla vita degli enti, delle paralisi.Quindi, è questo lo spirito che ha animato il Governo.

Se si ritiene che una formulazione tecnicamente piùfelice possa essere ipotizzata, il Governo non ha alcunapreclusione ad accoglierla; ma lo spirito è quello di con-sentire che non tutte le spese sostenute da leggi ma le spe-se sostenute da leggi con specifiche destinazioni possanoessere spese in regime di esercizio provvisorio. Va peral-tro detto che l’Assemblea ha il potere, quando in regimedi esercizio provvisorio sarà formulata la relativa leggedi autorizzazione, di porre tutte quelle condizioni e tuttequelle limitazioni che in quel momento riterrà di dovereporre. Quindi questa è una norma di carattere generaleche non realizza, allo stato, nessuna autorizzazione dispesa, che non sia poi specificatamente consacrata da

Page 218: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 168 –

una ulteriore legge dell’Assemblea. È ovvio che il regi-me di esercizio provvisorio è un regime assolutamenteeccezionale, e per fortuna, da un certo tempo, noi siamoriusciti a liberarci da quella che era invece nel passatouna pesante abitudine.

All’onorevole Cusimano – e concludo – vorrei riferir-mi per una valutazione di carattere generale, che io con-divido, come in Commissione abbiamo condiviso alcuneproposte ed alcuni emendamenti che egli ha avanzato perrendere il disegno di legge tecnicamente più calzante; ecioè quella che la programmazione è un metodo che de-ve vincolare tutti. Certo è un metodo che deve vincolareil Governo il quale, proprio per questo, si è fatto iniziato-re di questo e dell’altro disegno di legge, che deve vinco-lare le varie categorie interessate e deve vincolare anche,nell’iter formativo delle leggi, tutti i protagonisti dellostesso iter formativo delle leggi. Non vale infatti acco-gliere il principio della programmazione e poi porre inessere, nell’arco di poche settimane, per esempio, una se-rie di iniziative legislative che coprono dieci volte ciòche si sa essere la disponibilità finanziaria della Regone.Quindi la programmazione come metodo è una sceltache pesa; non è una scelta soltanto cartolare, non è certa-mente, quando diventa metodo, il libro dei sogni. Questafase della programmazione che è libro dei sogni, credo,sia sufficientemente sperimentata e bruciata nel nostropaese. Se ci accostiamo con uno spirito nuovo alla pro-grammazione, questa diventa un metodo che non potrànon pesare sulla vita di ogni giorno sia per il Governo, siaanche per tutti coloro che, assieme al Governo, gestisco-no la cosa pubblica nella nostra Regione.

Page 219: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 169 –

Con queste considerazioni, nel ribadire il valore poli-tico e la incidenza che, nella vita della Regione, questodisegno di legge avrà, una volta approvato, io mi accingoall’esame dell’articolato, con fiducia che l’Assembleavoglia confermare le scelte che in Commissione sonostate operate.

Page 220: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 170 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Norme concernenti iservizi di cassa e di tesoreria

Seduta del 20 Luglio 1977

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l’u-nanime consenso manifestato dai deputati intervenuti inquesto dibattito e le motivazioni da loro addotte mi esi-mono dall’illustrare e dal motivare ulteriormente la ini-ziativa legislativa al nostro esame. Preme, però, sottoli-neare come questa iniziativa legislativa e l’altra assuntadal Governo, che è all’ordine del giorno di questa stessaseduta, siano inquadrate nel più ampio contesto che attie-ne alla natura dei rapporti tra la Regione e le banche chegestiscono il servizio di tesoreria dell’Amministrazioneregionale.

Questo rapporto viene considerato dal Governo comecaratterizzato dalla identità di finalità che la Regione e lebanche debbono perseguire, nell’obiettivo prioritario in-dicato dalla Regione siciliana, al quale le banche sonochiamate a dare un apporto particolarmente rilevante perassicurare alla nostra isola lo sviluppo e la crescita eco-nomica e sociale.

La natura pubblicistica dei due istituti di credito fa de-gli stessi uno strumento prezioso per il conseguimento diquesti obiettivi. L’una e l’altra azienda di credito, per laloro precipua attività, per questa loro natura pubblicisti-

Page 221: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 171 –

ca, hanno in passato e possono, in misura certamentemaggiore, al presente rendere dei servizi alla comunitàisolana sostenendo e promuovendo quelle attività pro-duttive che bisogna incoraggiare e incentivare proprio inuna regione, come la nostra, strutturalmente debole edoggi particolarmente colpita dalla congiuntura economi-ca.

È in questo quadro, è in questa finalità di crescita del-la nostra Regione che si inquadrano queste due iniziati-ve, così come devono essere inquadrati i rapporti tra laRegione siciliana e il Banco di Sicilia e la Cassa diRisparmio. In questo spirito fu concepita la legge nume-ro 45, ai cui valori essenziali, alle cui linee di indirizzo ilGoverno ha inteso rimanere strettamente fedele con lapresente iniziativa legislativa.

Infatti la legge numero 45, che venne approvatadall’Assemblea dopo un lungo e approfondito dibattito,fu caratterizzata essenzialmente da tre contenuti: il supe-ramento di ogni discrezionalità nella determinazionedella misura dei tassi di remunerazione dei depositi, launificazione dei servizi di cassa e la parità delle condi-zioni dei servizi di tesoreria dei vari enti regionali. Sonotre elementi che, nella puntuale e completa relazione, hagià evidenziato l’onorevole Di Caro, ma che io intendorichiamare per sottolineare come a questi tre contenuti diparticolare valore la presente iniziativa legislativa rima-ne fedele, anche se l’ancoraggio ad un elemento obietti-vo, come il tasso ufficiale di sconto, per la determinazio-ne del tasso di remunerazione, viene inserito in un bina-rio, che ha un tetto minimo ed un tetto massimo, ma chescorre con riferimento diretto a quel tasso di sconto, sen-

Page 222: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 172 –

za che possa essere inserito alcun margine di discrezio-nalità da parte dell’Amministrazione o da parte delleaziende di credito.

È quindi nel rispetto di quella legge, nel quadro dellavalutazione dei rapporti fra Regione e banche, che si in-serisce questo disegno di legge e quello successivo, po-sto all’ordine del giorno; il Governo li considera mezzi alfine di rendere alla comunità siciliana quel servizio che,sia l’amministrazione pubblica della Regione, sia le ban-che debbono garantire ed assicurare.

Ed è in questa prospettiva, nel considerare appuntoquesti due disegni di legge come strumenti per perveniread un più organico rapporto tra Regione e banche, perpervenire al recupero di una maggiore coerenza tra la ge-stione delle aziende di credito e le scelte politiche cheopera la Regione siciliana e all’ottenimento di un affian-camento più continuo, più organico, più pieno da partedelle due aziende di credito a quelle scelte economicheche la Regione compie, soprattutto nel settore del creditoagevolato, che il Governo intende indirizzare la sua atti-vità e svolgere nel prossimo futuro la sua azione.

Il Governo, a questo proposito, ha reso in Commis-sione Finanza delle dichiarazioni che sono sintetizzate econtenute nell’ordine del giorno che il Presidente ha te-stè letto e che rispecchia pienamente quelle che sono sta-te indicate dal Governo come le linee della sua azione, al-la quale intende essere impegnato non solo per una scel-ta propria, ma accettando l’ordine del giorno poc’anziletto. Accettandolo il Governo intende essere vincolatoda un voto dell’Assemblea, perchè questi due disegni dilegge, oggi all’esame dell’Assemblea, hanno offerto de-

Page 223: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 173 –

gli strumenti che certamente eliminano e superano le dif-ficoltà, le perplessità denunciate, per offrire alle dueaziende di credito realmente la possibilità di dar provadei propositi di collaborazione e di affiancamento all’a-zione della Regione siciliana.

Vorrei dire che con la scelta unanimemente fattadall’Assemblea, dalla Commissione Finanza, con unmetodo che è stato sottolineato positivamente nella rela-zione del collega Di Caro, si intende togliere alle dueaziende di credito ogni possibile riferimento a causeesterne di remora alla loro azione, soprattutto per quantoattiene al credito agevolato. Si intende soprattutto indi-rizzare l’azione del Governo al recupero nei confrontidel credito agevolato – come esattamente dice l’ordinedel giorno – alla espansione del suo volume, alla sua pun-tualità, alla velocità della sua erogazione, alla identifica-zione di procedure che siano le più semplici, le più ac-cessibili e che siano soprattutto diffuse a tutti gli operato-ri, a cui la legislazione regionale è destinata. Perché mol-to spesso, troppo spesso è capitato che i beneficiari po-tenziali della legislazione regionale, in materia di creditoagevolato, abbiano finito poi, nella utilizzazione, coll’i-dentificarsi con le categorie più pronte, più organizzate,più consistenti, più capaci di cogliere con i propri mezzile occasioni che la legislazione offre, mentre categoriecertamente più bisognevoli del sostegno della legislazio-ne regionale, certamente più colpite e, quindi, che neces-sitano di più di un sostegno di natura economica attraver-so il credito agevolato, finivano per non conoscere la le-gislazione regionale, per non accedere facilmente allestrutture creditizie. La diffusione capillare delle proce-

Page 224: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 174 –

dure, la identificazione per le stesse di una semplicità e diuna snellezza, vuole, invero, favorire apppunto questecategorie che sono quelle verso le quali la legislazionenazionale primariamente intende indirizzarsi.

È nel contesto di questi obiettivi che il Governo inten-de muovere la sua azione nel prossimo futuro; è nel con-testo di questi obiettivi che il Governo intende richiama-re le aziende di credito, recuperando appunto un rappor-to più organico e più incisivo ed una azione sempre piùimpegnata ad affiancare le scelte di natura politica edeconomica della Regione, perchè insieme si possa real-mente contribuire, attuando la legislazione dellaRegione, a rendere alla comunità siciliana quel servizioche siamo vocati a rendere.

Page 225: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 175 –

OTTAVA LEGISLATURA

Commemorazione di Giorgio La Pira

Seduta del 16 Novembre 1977

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,questa commemorazione, oltre ad essere momento di do-veroso omaggio verso chi ha operato con rettitudine edintelligenza per il bene comune, offre l’occasione peruna seconda riflessione sui valori che colui che ricordia-mo ha incarnato e vissuto.

Commemorare Giorgio La Pira ci dà dunque l’oppor-tunità di confrontarci con i valori che egli ha espresso,valori che attestano che l’impegno politico può esprime-re una forza tale da cambiare in qualche modo la realtàsolo quando è sostenuto da una grande tensione ideale emorale, che sappia dare una visione globale e non parti-colaristica dei problemi.

Giorgio La Pira, cattolico democratico, impegnatonobilmente nella vita politica italiana, riuscì in vita con lasua presenza e riuscirà in futuro con il suo esempio acambiare in qualche modo la realtà. Lo fece con la sua ri-vista «Princìpi» sotto il fascismo, attraverso il rigorosoimpegno culturale e morale dal quale scaturivano giudi-zi e valutazioni severi e netti, in una esaltazione dei valo-ri della persona umana, dello spirito e della libertà. Lo fe-ce in quella residenza di via della Chiesa Nuova a Roma,che fu un punto di riferimento essenziale nell’immediato

Page 226: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 176 –

dopoguerra per quanti cercavano di dare un contributo diidee all’impegno dei cattolici democratici nella vita poli-tica.

Lo fece da costituente, particolarmente nella Com-missione dei 75, dando, come è stato ricordato, un appor-to decisivo nella sottocommissione sui diritti e doveri deicittadini. E La Pira amava ricordare con orgoglio: «c’è uncapitolo nella nostra Costituzione intitolato “princìpi”, èla sintesi di quanto andavo scrivendo nel 1939 sulla no-stra rivista di Firenze».

Lo fece ancora nei suoi viaggi per l’Italia; chi vi parlalo ricorda nella sua casa paterna, qui a Palermo, per la suasemplicità, per la sua letizia, con un sorriso che gli na-sceva dall’animo ma soprattutto – allora questo più micolpì – per la sua preghiera che, in ogni ora del giorno,appena gli era possibile, lo faceva raccogliere sul suo«breviario». Lo fece da membro del Governo dello Stato,da deputato al Parlamento, da Sindaco di Firenze.

La Pira è stato da taluni indicato come il propugnato-re di una utopia irrealizzabile, come un nobile idealista,da altri come uno spirito curioso. Giorgio La Pira era cer-tamente un uomo pieno di spirito profetico e di tenacesperanza. Era, in realtà, un uomo carico di futuro ed è dif-ficile oggi negare che taluni suoi modi, talune sue inizia-tive, anche tra le più discusse, abbiano preceduto di mol-ti anni realtà e prospettive di oggi.

Così la ricerca continua del dialogo tra uomini diver-si, lontani, contrapposti, superando chiusure preconcettee schematismi ideologici, ricerca in cui non sempre fucorrisposto. Così l’appassionata, convinta priorità chedava ai problemi, ai diritti dei lavoratori e dei disoccupa-

Page 227: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 177 –

ti, agendo con coraggio e fantasia. Così la campagna infavore del riconoscimento dei diritti dell’uomo e le sue,talvolta, rischiate missioni di pace, di ambasciatore sen-za credenziali – come fu definito – nel Medio Oriente enel Vietnam.

Egli, fra stupore, indifferenza, entusiasmi e insoffe-renze, aprì, decenni or sono, sentieri molti dei quali orasono strade sulle quali uomini e popoli camminano allaricerca di quella intesa che diventa sempre più dramma-ticamente l’unica alternativa alla distruzione totale.

Proprio in questi giorni è maturata concretamente laprossimità dell’incontro tra i vertici degli Stati egizianoed ebraico; ancora poche settimane fa sarebbe stato in-credibile, ma per Giorgio La Pira sarebbe stato, invece, ilrealizzarsi di una profezia, di una speranza. La verità èche tutto era in lui profezia e irriducibile speranza: la pre-ghiera, la parola, l’insegnamento, la volontaria povertà,l’umiltà, l’audacia, l’apostolato religioso, l’azione poli-tica, l’impegno per la pace.

Sapeva leggere nella storia perchè credeva nella sto-riografia del profondo. Il movimento delle acque dei ma-ri – ripeteva spesso (come è stato già ricordato da MarioFasino) – obbedisce a leggi precise. Alla superficie le ac-que ci appaiono agitate e ci suggeriscono l’immagine delcaos, di un divenire disordinato, in balia di forze incon-trollabili, ma nel profondo vi sono potenti e misteriosecorrenti che governano il moto delle acque; anche nelprofondo della storia umana, così agitata nella superfi-cie, vi sono delle grandi e misteriose correnti che trasci-nano in un senso ben preciso, verso l’unità e la pace.Bisogna saperle individuare. Ed è questa la funzione più

Page 228: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 178 –

alta della cultura. Il politico, che tiene gli occhi fissi allasuperficie, non vede quel che avviene nel profondo.

La speranza di Giorgio La Pira non era dunque nelsenso di un sogno avventuroso ed impossibile, ma nelsenso di marcia verso un orizzonte umano diverso. Eglicredeva fortemente nella possibilità di cambiare sostan-zialmente in meglio i rapporti umani a livello individua-le e di nazione e si rifiutava di definire l’uomo sulla basedel suo passato, ma lo definiva guardando al suo avveni-re. Possedeva una immaginazione profetica e costruttivae la sua azione esprimeva la coscienza di essere la realiz-zazione delle possibilità dell’uomo ed, essendo lui cre-dente, delle promesse di Dio all’umanità.

Agire per lui significava realizzare il passaggio dalpossibile al reale. La trasformazione del mondo che luiperseguiva passava attraverso la invenzione del futuro.Rifiutava di progettare il futuro partendo dal presente edal passato: per lui questo sarebbe stato un tentativo diimbrigliare l’avvenire al solo vantaggio di un certo statusquo. Per lui la speranza non poteva essere dedotta dall’e-sperienza. Egli vedeva un conflitto permanente tra espe-rienza e speranza perchè l’esperienza punta solo sul pas-sato mentre la speranza per lui era anticipazione militan-te dell’avvenire. La dimensione profetica, presente inogni suo gesto, gli era necessaria al fine di realizzare larottura con i modelli tradizionali.

La Pira aveva, in altre parole, la fantasia e il coraggiodi pensare ad un mondo radicalmente diverso e lottavaper esso con la certezza che, nonostante tutte le tendenzecontrarie, quel mondo nuovo e migliore, un giorno, si sa-rebbe realizzato.

Page 229: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 179 –

Questa dimensione della sua personalità, La Pira ladimostrò fin da giovanissimo quando, a prezzo di sacrifi-ci e tenacia, riuscì a completare gli studi medi suepriori euscire così dall’isolamento di Pozzallo, dov’era nato.Nonostante il tempo perduto nell’impiego di contabile,prima di compiere trent’anni aveva già conquistato lacattedra di diritto romano all’Università di Firenze.

Firenze è stato il luogo in cui visse ed operò, ma nonrimase chiuso in esso. La Pira questa città l’ha vista, sen-tita e immaginata con quella straordinaria potenza di fan-tasia che solo occhi nuovi come i suoi, che venivano dalontano, dalla Sicilia, e che avevano sperimentato ben al-tre realtà, potevano scorgere. Era una città meravigliosa,e la sua arte e il suo passato, costituirono per lui una mol-la potentissima per proiettarlo nel futuro. La città per luidoveva essere messa al servizio degli uomini, cioè al ser-vizio di Dio. In concreto, al servizio della pace, degliideali cristiani e civili. In Sicilia uomo e cristiano hannolo stesso significato e per il siciliano La Pira questo bino-mio non fu solo un modo di dire.

Istintivamente egli capì, e lo dimostrò – con molti an-ni di anticipo su altri – quando fu sindaco, che la città nonpoteva restare muta e neutrale testimone dei drammi chesi svolgevano tra le sue mura e che coinvolgevano i suoiabitanti. Nei suoi interventi per la salvezza delle fabbri-che Pignone e Galileo vi era una drammatica consapevo-lezza di coinvolgere il destino di una città, e un sofferto eresponsabile impegno di fantasia, che poco hanno in co-mune con l’automatica, burocratica e permissiva proce-dura di salvataggio indolore invalsa più tardi. La sua uto-

Page 230: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 180 –

pia, il suo modo «diverso» di intendere una pubblica fun-zione, si manifestò con evidenza nei periodi in cui fusindaco.

Appena eletto dichiara di non capire niente di bilan-cio, non gli interessano le formalità burocratiche; ritieneche compito di un sindaco sia soprattutto quello di dare lacasa a chi è senza, il lavoro a chi è disoccupato, l’assi-stenza in modo uguale, senza distinzione di ceto e di clas-se. Rispolvera vecchie norme ed espropria gli apparta-menti sfitti; abolisce l’umiliante certificato di povertà,ordina la somministrazione a tutti i bambini delle scuoledi un bicchiere di latte e cacao; abolisce il biglietto di in-gresso al Palazzo Vecchio per i concerti, avvia un pro-gramma intensivo di edilizia popolare. Quando scoppiail caso della Pignone (la Snia proprietaria vuoi chiuderelo stabilimento fiorentino) La Pira requisisce la azienda esalva lo stabilimento.

Rivendicò al lavoro la funzione di sussistenza per chilavora, contrastando la sua finalizzazione di accumula-zione di ricchezza. Contestò le leggi economiche libera-li con il Vangelo alla mano.

L’impegno per i poveri lo coinvolgeva così intima-mente al punto che ridusse al minimo le sue necessitàpersonali per distribuire gran parte del suo stipendio diprofessore ai poveri della città. Testimoniava sul terrenodelle iniziative concrete l’amore per il prossimo e forse laspinta in tal senso gli venne oltre che dalla fede, anche dairicordi amari della realtà siciliana e dell’antica miseriaisolana. La carità, però, non la intendeva e non la usavasoltanto sul terreno pratico. Essa era, anzi, il suo stru-

Page 231: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 181 –

mento principe nei rapporti sociali. Nutriva un profondoamore e rispetto per tutti gli uomini e soprattutto credevaprofondamente nella bontà umana.

Da questi atteggiamenti e convinzioni scaturisce unaltro aspetto del suo modo di essere, quello che lo portòad essere convinto assertore della collaborazione politi-ca interna, al di là delle differenze ideologiche, e strenuopropugnatore della pace mondiale. Fin dagli anni ’50, nelperiodo delle più nette contrapposizioni ideologiche,delle battaglie frontali in Italia e nel mondo, della guerrafredda, tentò di superare barriere e confini nazionali permettersi in contatto con sindaci e politici dell’ovest e del-l’est, russi e americani, israeliani ed arabi, cinesi e viet-namiti.

Nel pericolo atomico incombente vedeva una spintafavorevole alla pace e alla distensione. «La bomba ato-mica di Nagasaki» – disse «ha segnato una svolta decisi-va nella storia dell’uomo. Anche l’atomica spinge ilmondo verso l’avvento della pace messianica; la pacecome dialogo, negoziato e trattato. Prevalgono le ragionidella vita, non della morte». La sua idea di fondo era cheormai non c’erano più alternative alla pace.

Giorgio La Pira è uno degli uomini che hanno contri-buito nel nostro paese alla difesa della pace e alla com-prensione tra i popoli. Partendo da una tematica cultura-le mediterranea, egli riuscì a fare incontrare a Firenze uo-mini che le vicende politiche avevano reso nemici acerri-mi nei loro rapporti internazionali. La Pira era pronto adandare dovunque, senza temere di provocare scandali di-plomatici, pur di fare andare avanti la causa della pace.

Celebre il suo viaggio nel Vietnam per incontrare Ho

Page 232: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 182 –

Chi Minh in piena guerra di Indocina. Famosi i suoi mes-saggi: nel 1953 telegrafa a Mosca per la morte di Stalin di-cendo che «per lo statista scomparso» elevava «preghiereal padre celeste e alla madre in Cristo tanto amata e vene-rata dal popolo russo»; a Krusciov, che aveva perso il fi-glio, ricorda che anche questi «risorgerà». Questi gestiper molti avevano l’apparenza dell’ingenuità, ma in fon-do rilevano la saggezza coraggiosa e fiduciosa dei «sem-plici» del Vangelo, nei quali egli credeva soprattutto.

Si può, concludendo, affermare che con Giorgio LaPira è scomparsa una delle personalità più originali, affa-scinanti e significative del mondo cattolico italiano im-pegnato sul terreno sociale e politico e della recente sto-ria del nostro Paese. Egli fu per anni protagonista a livel-lo politico pur non inquadrandosi nei canoni classici delfar politica, fu militante appassionato e non conformistanella Democrazia cristiana, fu a tutti i livelli delle sue re-sponsabilità istituzionali un autentico democratico, im-pregnato di solidarietà e di spirito di sacrificio, valori chetrasferì nella sua vocazione politica con perfetta coeren-za della sua scelta e della sua vita religiosa.

Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, con la mor-te di Giorgio La Pira scompare un grande siciliano. IlGoverno della Regione si inchina alla sua memoria, rin-novando alla sua famiglia le più sentite condoglianze.

Page 233: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 183 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Rendiconto generaleconsuntivo dell’Amministrazione della Regione sicilia-na, della Azienda delle foreste demaniali, del Fondo re-gionale per l’assistenza ospedaliera per l’anno finanzia-rio 1976

Seduta del 15 Dicembre 1977 (antimeridiana)

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi,l’onorevole Tricoli, che desidero personalmente ringra-ziare per le sue espressioni nei miei confronti, ha ricor-dato che, nella seduta dedicata nello scorso anno all’esa-me del rendiconto 1975, io parlai di una distratta consi-derazione dell’Aula a questo adempimento, invero signi-ficativo ed importante. Credo che il ricordo sia perfetta-mente pertinente anche in questa circostanza. Nono-stante gli sforzi di rendere, attraverso la puntualità dellapresentazione del rendiconto, attraverso l’abbondanza ela completezza della documentazione offerta dalGoverno all’esame dell’Assemblea, il vero significatopolitico di controllo immediato e decisivo del rendicon-to, a me pare che esso anche per questo esercizio sia soloparzialmente raccolto. E dire che, quando l’amministra-zione aveva arretrati di decenni nell’approvazione deirendiconti, giustamente si contestava il Governo perchéil ritardo nell’approvazione dei rendiconti rendeva per-fettamente inutile e rituale questo adempimento.

Page 234: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 184 –

Mi sembra di poter affermare che, tranne l’impegnodi alcuni colleghi della Commissione di finanza, che haapprofondito l’esame del relatore, e del collega interve-nuto nel dibattito, si tratti proprio di un adempimentoquasi rituale. Invece l’esame approfondito ed attento delcontenuto consentirebbe di realizzare uno stimolo, uncontrollo estremamente incisivo nei confronti dell’am-ministrazione. È questo l’intendimento che ha condottoil Governo in questi anni ad aprire con sempre maggiorerespiro la conoscenza sull’intera struttura finanziariadella Regione, nei confronti dell’Assemblea, adempien-do peraltro ad un proprio e preciso dovere.

Noi, di fatto, ci troviamo in questi giorni ad esaminarecontemporaneamente il rendiconto del 1976, il bilancio diprevisione per il 1978, la relazione sulla situazione eco-nomica della Regione siciliana per il 1976, con una mas-sa di dati che consente proprio un controllo e uno stimoloincisivo e puntuale nei confronti dell’Amministrazione.

La relazione della Corte dei conti, onorevole Tricoli,è stata depositata dal Governo in Assemblea e io mi au-guro che nel prossimo esercizio ciò possa essere fattoprecedentemente all’esame del bilancio, anche separata-mente dalla presentazione del disegno di legge sul rendi-conto, perchè, in effetti, la decisione e la relazione dellaCorte dei conti è uno strumento autonomo indirizzatoall’Assemblea, che può essere esaminato da essa ancheseparatamente dall’esame del disegno di legge che ap-prova il rendiconto dell’anno finanziario a cui la relazio-ne stessa si riferisce.

La relazione della Corte dei conti e quella sulla situa-zione economica offrono una serie di osservazioni criti-

Page 235: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 185 –

che alla gestione dell’Amministrazione, perchè essa mi-gliori il suo modo di essere. L’Assemblea, attraverso lasua legislazione, nei confronti della quale anche nella re-lazione della Corte dei conti ci sono talune osservazioni,può tenerne conto, soprattutto nel momento in cui è cam-biata la legge di contabilità.

La legislazione in materia di copertura finanziaria e inmateria di quantificazione della spesa non può esserequella tradizionale, ma deve tenere presente il nuovomeccanismo, sia delle cancellazioni in termini estrema-mente più gravi, sia della poliennalità della spesa checonsente e deve consentire una elasticità maggiore nellaprevisione delle spese stesse.

Io debbo dire, così come ha detto l’onorevoleChessari nella sua introduzione particolarmente comple-ta e che mi esime da una serie di riferimenti specifici alrendiconto, che nelle osservazioni della Corte dei conti cisono delle valutazioni certamente apprezzabili, alle qua-li l’Amministrazione deve riferirsi per taluni adegua-menti; ci sono anche dei rilievi ai quali lo stesso onore-vole Tricoli auspicava che il Governo replicasse in qual-che modo.

Ho avuto modo di replicare, sia pure politicamente enon certo formalmente, alla relazione del procuratore del-la Corte dei conti per la udienza di parifica del bilancio1976. Credo che bisognerà approfondire da partedell’Amministrazione la possibilità che anche formal-mente il Governo possa, in sede di parifica, o far sentire lasua voce o comunque avere nel trasmettere all’Assembleala relazione della Corte dei conti, la possibilità non di unareplica, ma di una puntualizzazione sulle osservazioni

Page 236: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 186 –

fatte le quali sono qui state riprese e che attengono essen-zialmente, da più parti, ai problemi fondamentali della fi-nanza regionale.

Si è parlato soprattutto, e mi pare che siano dati signi-ficativi, per esempio, della dislocazione della spesa; untema particolarmente caro all’onorevole Chessari che,più volte, lo ha sollevato in questa Assemblea e oggi ri-preso dall’onorevole Tricoli. Io credo che una delle mo-tivazioni dell’attento esame dei documenti che si presen-tano, quale la situazione economica, sia proprio quello dicontrollare più direttamente e dare all’Amministrazionela sensazione più immediata di un controllo che attiene aqueste scelte. Perché indiscutibilmente non può essereun dato nascosto che, anche se deve essere fatta una pun-tualizzazione al riguardo, taluni casi di divisione dellaspesa obiettivamente mostrano parecchie anomalie e pa-recchie distorsioni.

Va detto però che, nel giudicare la dislocazione dellaspesa, anche nella relazione sulla situazione economicache presenta la Ragioneria, bisogna tener conto che nonsempre essa è un fatto discrezionale il cui esame può es-sere radicalmente assunto per un giudizio di merito sul-l’attività delle amministrazioni. Molti capitoli, infatti,che vedono concentrate le spese in alcune aree della no-stra Regione hanno destinazione che solo in quelle areepuò essere realizzata attraverso la spesa pubblica, soprat-tutto in agricoltura dove la tipicizzazione delle coltiva-zioni comporta che taluni capitoli si esauriscano in alcu-ni territori della Regione.

Quindi, se questo è certamente uno dei motivi sul qua-le, nei confronti dell’Amministrazione, può essere e deve

Page 237: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 187 –

essere rivolta la massima attenzione, ciò va fatto senza mi-tizzare i numeri, perché si potrebbe cadere in un eccessoche non avrebbe poi alcun significato di controllo politico.

Ma c’è un altro tema che io ho anche altre volte de-nunziato e che non ho difficoltà a portare di nuovo all’e-same dell’Assemblea: è quello della intempestività dellaspesa; cioè, troppo frequentemente, e anche nell’eserci-zio 1976, la quantità di spesa maggiore è concentrata nel-la parte finale dell’anno finanziario, come se nel corsodei mesi precedenti non ci fosse una disponibilità ad im-pegnare. Quando l’Assemblea approva il bilancio di pre-visione entro l’esercizio precedente, è ovvio che per lagran parte delle spese della Regione si può operare neiprimi mesi dell’anno.

Ebbene, se si guarda la situazione degli impegni suglistanziamenti e anche quella dei pagamenti sugli impegnisi vede, per esempio, che nel 1976, nel solo mese di di-cembre sono stati impegnati 499 miliardi a fronte degliimpegni complessivi dei cinque mesi precedenti di soli246 miliardi; cioè in un mese si è impegnato il doppio diquanto si era fatto nei cinque mesi precedenti . E lo stes-so, anche se in termini minori, vale per i pagamenti; si re-gistrano pagamenti nel mese di dicembre di 264 miliardia fronte di 310 miliardi dei cinque mesi precedenti.

Ci sono taluni modi di gestire che possono essere cor-retti attraverso un attento esame del rendiconto, attraver-so una attenzione da parte dell’Assemblea a questi aspet-ti ed uno stimolo ed un controllo nei confrontidell’Amministrazione regionale. Ma, invece, anche que-sta volta sembra si tratti di un mero adempimento di ca-rattere contabile.

Page 238: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 188 –

È stato poi sollevato il problema dei residui. Io, nellareplica al dibattito sull’esame del rendiconto dello scor-so anno, dissi con estrema chiarezza e franchezza chec’era una preoccupazione da parte del Governo, ossiache al 31 dicembre 1976 si registrasse un aggravarsi delfenomeno dei residui passivi, in considerazione del fattoche gran parte delle leggi finanziate con il piano di inter-venti, approvato nel 1976, in quell’anno non trovaronouna loro applicazione, per talune neppure parziale.Debbo dire però che se è vero, come è innegabile, che ilfenomeno dei residui passivi è tuttora grave, non può dir-si che esso si sia globalmente aggravato rispetto al 1975,come ha rilevato lo stesso onorevole Chessari, perché idati complessivi, onorevole Tricoli, che si riferiscono atutta l’entità finanziaria della Regione, danno dei totali,che in percentuale, per una valutazione completa e sere-na del fenomeno, sono diversi dalle percentuali che lei haindicato.

Infatti, noi dobbiamo registrare un aumento deglistanziamenti nel 1976 sul 1975 che è superiore al 20 percento ed un aumento dei residui passivi globali, riferito atutta la realtà finanziaria, che è del 17,6 per cento. Quindiuna velocità di incremento minore nei residui passivi ri-spetto agli stanziamenti. Infatti, gli stanzamenti autoriz-zati complessivamente a fine ‘76 erano di 1710 miliardi161 milioni e 100 mila pari al 20 per cento in più del1975; i residui erano, come è stato indicato, 1601 miliar-di 120 milioni, comprensivi dell’Azienda delle forestedemaniali e rappresentano il 17,6 per cento in più del mi-liardo e 361 milioni del 31 dicembre 1975.

Quindi, se il fenomeno manifesta tuttora la sua gravi-

Page 239: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 189 –

tà, è tale che non può dirsi aggravato, nell’esame di que-sto consuntivo. Va invece detto, e va fatta un’altra consi-derazione, ed è quella che ha rilevato lo stesso onorevoleTricoli, dell’aumento dei residui di competenza: cioè es-si nel 1976 sono cresciuti in maniera eccessiva rispettoagli altri anni. Ma la spiegazione c’è ed era quella che ioavevo avuto modo di manifestare qui, in quest’Aula, ap-punto in occasione dell’esame del consuntivo 1975, per-ché questa è la conseguenza della mancata spesa del pia-no di interventi.

Noi sappiamo che alcune leggi del piano di interventiapprovate a metà del 1976, per ragioni obiettive non han-no potuto avviare la loro spesa; infatti per talune la scel-ta di una programmazione che passasse attraverso il co-involgimento di vari livelli di partecipazione comporta-va fatalmente che quella spesa non potesse essere agibilese non dopo alcuni mesi; per altre, come per esempio perla legge sul turismo, una impugnativa ci impedì che lalegge potesse essere attuata.

La somma di questi dati è superiore ai 300 miliardi erotti che l’onorevole Tricoli ricordava e che costituisco-no il grave fenomeno dei residui passivi di competenzadel 1976. Ma è una ragione, ripeto, obiettiva, sulla qualel’Assemblea si è già intrattenuta con un apposito dibatti-to e che spiega questo fenomeno.

Quindi, globalmente, io debbo dire che il problemadei residui passivi, pur mantenendo la sua gravità, non ècertamente peggiorato nonostante le preoccupazioni e leprevisioni più negative, nel corso del 1976. Resta la con-sistenza e la gravità del fatto che ben 1600 miliardi costi-tuiscono residuo di attività e di possibilità di spesa da

Page 240: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 190 –

parte della Regione. Noi abbiamo tentato una manovramarginale dal punto di vista della quantità attraverso lalegge sulla cancellazione dei residui e con la nuova nor-mativa di contabilità; non daremo. invero, un colpo so-stanziale alla velocità della spesa, ma certamente, attra-verso le cancellazioni delle disponibilità a fine anno, ridi-mensioneremo la quantità della spesa all’effettivo fabbi-sogno e alla reale capacità di spesa dell’Amministrazioneregionale, avvicinando il nostro bilancio più ad un bilan-cio di cassa che a un bilancio di competenza.

Il problema però è che bisogna fare delle scelte preci-se nel momento in cui si legifera, perché la velocità dellaspesa è certamente non pienamente compatibile con lachiamata, nell’iter formativo, istruttorio e decisionaledella spesa pubblica, di una serie di passaggi che com-portano fatalmente un rallentamento: cioè la scelta di unamaggiore partecipazione, nella fase della spesa pubblica,di livelli diversi dell’Amministrazione tegionale è unascelta che ha un prezzo che certamente si fa sentire sulpiano della tempestività della spesa pubblica. Tutto ciònon di certo per giustificare lentezze che anzi vanno for-temente condannate, proprio perché io sono convinto cheun acceleramento della spesa può essere realizzato, no-nostante talune complicazioni e taluni passaggi richiesti,nonostante l’attuale struttura e le attuali normative e pro-cedure della pubblica amministrazione.

È stato ricordato il problema, che mi pare meriti unapuntualizzazione: la grossa consistenza dell’avanzo digestione. Questo pure ha una giustificazione e una moti-vazione precisa nel fatto che noi abbiamo nel 1976 ac-certato – ma non li abbiamo avuti erogati, come al solito

Page 241: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 191 –

– una serie di mutui per coprire parte del piano di inter-venti. Questo ha costituito la ragione dell’incrementodell’avanzo di gestione, ma si tratta di un avanzo conta-bile che noi sconteremo negli anni con la graduale can-cellazione di questi mutui. Quindi è la conseguenza diuna scelta che l’Assemblea – a me pare giustamente – hafatto, cioè quella di forzare la spesa attraverso la contra-zione di questi mutui, che, accettati, fanno aumentare fi-gurativamente l’avanzo di gestione; ovviamente, infatti,non c’è una corrispondenza nell’avanzo di cassa. A talproposito, debbo precisare che i dati che ha indicato l’o-norevole Tricoli debbono essere visti in un contesto glo-bale che dà una impressione diversa. La situazione dicassa al 31 dicembre 1975 era quella di una giacenza di515 miliardi, mentre al 31 dicembre 1976 la giacenza è di546 miliardi con un incremento del 6,2 per cento, che èun incremento molto più basso dell’aumento della di-mensione della spesa e anche del ritmo dei pagamenti;ma ciò è la conseguenza del mancato versamento da par-te dello Stato della rata di competenza dei fondi ex arti-colo 38 del nostro Statuto.

Anche per il fenomeno della giacenza di cassa, sulquale troppo frequentemente, anche al di fuori della no-stra Regione, si appuntano osservazioni critiche pesanti,c’è da osservare: se in termini assoluti 500 miliardi digiacenza sono certamente un dato non lieve e anzi im-pressionante, ci sono una serie di considerazioni che nonpossono essere trascurate, anche in riferimento ad altrestrutture finanziarie, pure regionali, dove in percentualesi registrano giacenze di cassa che non sono certamenteinferiori alla nostra percentuale. I 546 miliardi, su una

Page 242: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 192 –

spesa autorizzata di 1.700 miliardi e con una somma dipagamenti che supera i 1.000 miliardi, vanno rapportati,per esempio, con la situazione di altre regioni con giacen-ze di cassa minori (anche non molto), ma con bilanci cer-tamente molto minori di quello della Regione siciliana.

Va detto, inoltre, che la nostra situazione di Regione astatuto speciale è una situazione di partenza diversa daquella di altre regioni e quindi imparagonabile. LaRegione siciliana ha entrate proprie dirette, che afflui-scono alle sue casse, mentre per le altre Regioni il feno-meno della giacenza di cassa è estremamente più grave,perché non hanno entrate proprie dirette ma hanno asse-gnazioni dello Stato cadenzate e suddivise in rapporto al-la reale capacità di pagamento, che poi si dimostra sem-pre estremamente inferiore a ciò che lo Stato, per dodice-simi, versa alle stesse Regioni.

Per la nostra giacenza di cassa va detto: questa realtànegativa noi abbiamo cercato in tutti i modi di attenuaree in percentuale è diminuita, perchè bisogna ricordarsiche alcune centinaia di miliardi di giacenza di cassa dipochi esercizi addietro, rispetto a bilanci che erano lametà di quelli attuali, certamente rappresentavano un fe-nomeno più grave di quello di oggi. Noi questa realtà del-la giacenza di cassa l’abbiamo messa a profitto con unaserie di politiche; quella dell’indebitamento attraverso imutui, quella delle anticipazioni, quella del credito age-volato, che si sono riversate come fatto positivo nell’in-teresse della Regione.

Se noi fossimo stati inerti di fronte a questa possibili-tà e non avessimo utilizzato questa realtà di cassa dellaRegione, certamente dovremmo essere più fortemente

Page 243: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 193 –

condannati; ma noi abbiamo realmente utilizzato questoaspetto negativo della giacenza di cassa, con una serie discelte positive, che sono state proficuamente messe alservizio della comunità siciliana.

Ripeto, sia la possibilità di avere aumentata la nostraspesa attraverso i mutui, che non avremmo potuto faresenza avere questa giacenza di cassa, sia la politica dicredito agevolato, che non avremmo potuto realizzaresenza i rapporti particolari con i due istituti di credito (ef-fetto di questa giacenza di cassa), sia la politica delle an-ticipazioni che ha costituito certamente nel passato ungrosso sollievo per i comuni, noi non avremmo potutoporre in essere senza questo presupposto. Quindi questarealtà delle giacenze, che, ripeto, non è certamente posi-tiva, va vista in questo contesto di valutazioni, che ne at-tenuano gli effetti negativi.

È stato detto, poi, e non mi pare che l’affermazioneabbia fondamento, onorevole Tricoli, che l’esecutivo ab-bia tuttora una tendenza a non far leggere nei documentifinanziari. Io credo, d’altra parte ne è stato dato atto piùvolte, che in questa direzione il Governo abbia fatto tuttoquello che era possibile. Quando la Corte dei conti rilevache attraverso alcune leggi si rende pressocché incom-prensibile quali scelte si fanno per la destinazione dellaspesa, certo si fa una accusa che non è rivolta al Governo,perché il modo di legiferare molto spesso è frutto di fattie di circostanze particolari ma non può essere imputatosolo al Governo; il quale può, semmai, essere coinvoltoper le sue proposte ma non certamente per tutta la consi-stenza del fenomeno stesso. Quindi io vorrei concludereaggiungendo pochissime altre considerazioni.

Page 244: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 194 –

TRICOLI. L’Assessore è sempre attento alle normefinanziarie, quindi non credo...

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Alle norme finanziarie, ma le osservazio-ni della Corte dei conti, onorevole Tricoli, sono in granparte riferite alle norme sostanziali non a quelle finanzia-rie; per la verità è lì che molto spesso si realizzano, spe-cialmente, lasciatemelo dire, per taluni settori, una seriedi movimenti e modificazioni di destinazione della spesache, obiettivamente, non sono, per un cittadino che do-vesse consultare la nostra raccolta di produzione legisla-tiva, certamente facilmente leggibili.

Comunque, per concludere, vorrei dire che l’auspicioche occasioni come queste – che per altro non si esauri-scono con la discussione e l’approvazione del rendicon-to, perché certamente è un patrimonio di documentazio-ne che rimane nella disponibilità di chi volesse dedicarela sua attenzione ad una osservazione più profonda dellavita dell’Amministrazione regionale per potere avanzareproposte, correzioni, suggerimenti – costituiscono op-portunità che vanno sottolineate positivamente soprat-tutto quando esse si inquadrano in un contesto globaleche dia al potere legislativo e, attraverso di esso, all’opi-nione pubblica, la possibilità di leggere profondamente econ chiarezza nella finanza regionale, per le scelte chetutti siamo chiamati a fare.

Page 245: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 195 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Bilancio di previsionedella Regione siciliana per l’anno finanziario 1978

Seduta del 21 Dicembre 1977 (antimeridiana)

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Signor Presidente, onorevoli colleghi, cre-do di dovere iniziare affermando – in contrapposizione aquanto detto dall’onorevole Grillo Morassutti e da altricolleghi – che l’approvazione del bilancio, anche in que-sta fase anomala della vita politica della nostra Regione,costituisce certamente un fatto positivo ed un fatto di re-sponsabilità delle forze politiche che hanno concordatoper la sua approvazione e che nella gran parte concorda-no anche nel merito del bilancio stesso.

È un atto di responsabilità e di coerenza perché il bi-lancio è sì uno strumento di previsione ma non è ancora,proprio perché manca la poliennalità della spesa e la pro-grammazione della stessa, un bilancio elastico, nel qualeoperare delle scelte; è – come lo stesso onorevole Grilloha detto – la sintesi, l’armonia, il tentativo di razionaliz-zare tutto ciò che l’Assemblea, con la sua attività legisla-tiva, ha deciso.

Sarebbe un controsenso quello di continuare a votare,come si è fatto in queste settimane, in questi giorni, conlarga disponibilità di mezzi finanziari, tutte le leggi, daparte di quasi tutti o tutti i gruppi, e poi osservare che il

Page 246: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 196 –

bilancio, che in fondo è lo strumento realizzativo di que-ste scelte, non debba essere approvato.

Il Governo considera, quindi, estremamente positivoil concorso delle forze politiche a compiere questo atto,che non è un atto formale ma è un atto profondamente po-litico. Esso si celebra a seguito dell’approvazione dellalegge numero 47, di riforma della contabilità e delle nor-me di bilancio. E si valuta da parte dell’Assemblea in uncontesto di adempimenti, connessi appunto con l’esecu-zione della legge numero 47, che offre per la prima volta,in maniera ancora più completa che nel passato, una seriedi strumenti, i quali nella loro consistenza, nella loro im-portanza, nella loro ricchezza, sono realmente la baseperché l’Assemblea possa guardare al bilancio dellaRegione con pienezza di conoscenza, con totale chiarez-za, con possibilità di operare scelte e valutazioni del tut-to complete.

Noi, infatti, esaminiamo questo bilancio avendo ilGoverno, proprio in esecuzione della legge numero 47,provveduto a depositare la situazione trimestrale di cas-sa, la relazione semestrale sulla spesa con la situazionedi tutti i capitoli del bilancio; la relazione sulla situazio-ne economica per il 1976, sulla quale, ancora una volta,debbo richiamare l’attenzione di tutti i colleghi (noncerto di quelli che l’hanno letta ed approfondita e nehanno tratto anche spunto per osservazioni nel corsodel dibattito); quest’ultima costituisce, una volta depo-sitata con puntualità, uno strumento notevole di cono-scenza di quella che è non solo la realtà economica del-la Regione, ma analiticamente, l’andamento della spe-sa regionale.

Page 247: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 197 –

Noi discutiamo il bilancio avendo, qualche sedutascorsa, approvato il consuntivo del 1976; anche questostrumento andrebbe visto con maggiore attenzione e let-to con maggiore cura, perché è il presupposto di una pre-senza più attiva nell’esame del bilancio di previsione.

Esaminiamo il bilancio di previsione avendo cono-sciuto, quindi, la situazione del 1976 nel fatto contabile enel fatto economico, l’andamento della spesa nel 1977nel fatto di cassa e nel fatto di competenza e la previsio-ne del 1978, inserita per la prima volta in una prospettivadi valutazione e di stima delle risorse poliennali dellaRegione per il prossimo quinquennio. E’questo un impe-gno che era stato assunto dal Governo e che è stato ri-spettato, per offrire all’Assemblea, appunto, la prospetti-va della spesa della Regione nel prossimo quinquennio.Su questi aspetti della stima delle risorse tornerò piùavanti.

A questi documenti ed a queste realtà si aggiunge an-che il deposito, quest’anno molto arricchito di dati e diallegati, della nota preliminare che, nonostante alcunemodifiche apportate in Commissione di finanza aglistanziamenti di previsione del bilancio, rimane pur sem-pre un documento ricco di una serie notevole e quantita-tivamente consistente di dati e di allegati, che ad una at-tenta lettura consentono quella maggiore partecipazionee quella maggiore attività da parte dei colleghi nella va-lutazione del bilancio di previsione.

Credo che il contesto di tutti questi documenti costi-tuisca per l’Assemblea una forma reale di garanzia e dicontrollo sugli atti del Governo e di garanzia e di con-trollo sulla politica e sulle scelte che l’Assemblea deve

Page 248: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 198 –

andare ad operare per l’avvenire. Cioè nella somma ditutti questi documenti, che andrebbero – ripeto – tuttiglobalmente e con più cura letti, c’è il presupposto per-chè le scelte possano essere più aderenti alla realtà, con-statando i difetti, i mali, le anomalie della gestione maanche constatando quali sono le strade più veloci da per-correre per il raggiungimento degli obiettivi che si vo-gliono raggiungere.

È stata qui sottolineata poi, con generale apprezza-mento, la novità della struttura del bilancio 1978. Nonstarò a ripetere argomenti con puntualità espressi dal re-latore onorevole Di Caro, ma non c’è dubbio che vale lapena di sottolineare come la struttura del bilancio, al di làdegli aspetti tecnicisti o formalistici, costituisce obietti-vamente un fatto che dà all’Assemblea e dà a chi lo con-sulterà una visione globale e una maggiore leggibilitàdella spesa regionale. Non è questo un fatto formale, co-me rilevava ieri l’onorevole Fiorino, ma è certamente unfatto di valore particolarmente pregnante dal punto di vi-sta politico.

Non mi attarderò, onorevoli colleghi, sulla consisten-za del bilancio e della spesa regionale, sia quella direttache quella indiretta; anche questi dati sono stati forniticon ricchezza e con dovizia dal relatore, onorevole DiCaro. Però, credo che alcuni dati globali vadano ricorda-ti per evidenziare la consistenza della spesa diretta e in-diretta della Regione per il 1978. E per collegare la stes-sa alla crisi – richiamata da tanti colleghi e richiamata ap-passionatamente dall’onorevole Laudani – che attraver-sa la nostra società, sia per la congiuntura economica, siaper le tradizionali carenze della nostra Regione.

Page 249: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 199 –

Ebbene, noi abbiamo un volume di spesa iscritto nelbilancio, di 1.885 miliardi, a cui vanno aggiunti queglistanziamenti che derivano da assegnazioni dello Stato,che non sono ancora iscritti nel bilancio di previsioneperché manca una formale assegnazione alla Regione,ma che sono quantificabili e che fanno ascendere la spe-sa di competenza per il 1978 a 2.147 miliardi. Questo da-to è evidenziabile guardando, nella nota preliminare, l’e-lenco analitico delle leggi e delle assegnazioni delloStato, compresa la legge numero 78 richiamata dall’ono-revole Ammavuta, che è stata non solo annotata nella no-ta preliminare, ma è stata costantemente iscritta e comu-nicata all’Assemblea, ogni volta che si è provveduto allaiscrizione nel bilancio stesso. Dicevo, 2.147 miliardi èl’ammontare della spesa di competenza iscritta nel bilan-cio o da iscriversi nel corso dell’esercizio. Ma a ciò van-no aggiunte altre poste che attengono alla spesa regiona-le del 1978.

Vanno aggiunte, ad esempio, le somme che verrannonell’esercizio 1978, sia dalla legge finanziaria che abbia-mo approvato nei giorni scorsi (si tratta di 45 miliardi),sia dalla disponibilità del capitolo per iniziative legislati-ve del 1977 che ha tuttora una capienza di 13 miliardi. Siarriva, quindi, a 2.200 miliardi nella competenza del1978, per somme che sono iscritte o saranno iscritte nelbilancio della Regione.

Però c’è un altro cespite di spesa nella nostraRegione; sono le spese indirette, le spese che non passa-no attraverso il bilancio della Regione, ma che pure deb-bono essere valutate e coordinate con la spesa regionale.Mi riferisco principalmente a due voci: al piano dell’edi-

Page 250: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 200 –

lizia scolastica e ai progetti speciali finanziati con la leg-ge numero 183.

L’una e l’altra risorsa comporteranno, nel 1978, unaulteriore maggiore spesa nella Regione, che è certamen-te superiore ai 250 miliardi.

Se a questo aggiungiamo (perché nel fatto la spesa sirealizzerà o è prevedibile che si realizzi nel 1978) laspendibilità degli stanziamenti residui della Regione, siain riferimento al piano di interventi, i cui stanziamenticon la legge finanziaria che abbiamo votato saranno rei-scritti nel bilancio 1978, sia in relazione alla spesa dei re-sidui normali del bilancio, che sono stimabili intorno ai400 miliardi, si arriva ad una ipotesi realistica, concreta-mente realistica, di possibilità di spesa globale nel 1978di oltre 3.200 miliardi.

A fronte dei drammatici problemi della nostra Isola, afronte delle difficoltà che tutti conosciamo (e che io nonstarò qui a richiamare attraverso la citazione di dati e dielementi statistici, perché sono stati ricordati dai colleghiintervenuti nel dibattito) c’è una consistente risposta del-la Regione. È una risposta insufficiente rispetto alle esi-genze reali, urgenti della nostra isola, ma è una rispostache ha una sua consistenza e che pone alla Regione es-senzialmente un problema: quello della rapidità e dellaqualità della spesa.

Di questi 3.200 miliardi, una parte hanno già una lorodestinazione, e per questi si tratta di rapidità di spesa, unaparte dovrà essere utilizzata (come tutti i fondi globali suiquali più avanti tornerò) e per questi si tratta di qualità del-la spesa, che attiene anche alle scelte che farà l’Assembleanelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Page 251: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 201 –

Quindi, il problema più urgente, che non va sminuitoa fatto tecnico e a fatto di efficienza, è quello di essereconsapevoli che la Regione è portatrice di una rispostaconsistente a quelli che sono i bisogni e la realtà della no-stra Isola, a fronte della quale è indispensabile uno sfor-zo per accelerare la spesa e per portare questa spesa conpiù immediatezza nella realtà sociale.

Ho rilevato nella discussione generale per il consunti-vo del 1976, come il fatto, certamente anomalo, di unaconcentrazione della spesa alla fine dell’esercizio, costi-tuisca un vizio che va eliminato, costituisca un modo edun costume che deve essere superato, perché non è con-sono, non è adeguato alla necessità di garantire urgenti ri-sposte alla realtà sociale e ai problemi che abbiamo da-vanti.

Citavo allora dei dati significativi e devo dire (e lofaccio in quello spirito di stimolo, che è alla base di tuttal’apertura che ha caratterizzato in questi anni la diffusio-ne di tutti i dati attinenti la spesa regionale), che anche nel1977 l’andamento della spesa negli ultimi mesi sottoli-nea questo andazzo relativo alla sua concentrazione.Anche se il dato del 1977 è meno grave del dato del 1976,è pur sempre un dato che conferma questo orientamento.

Infatti, nel mese di novembre del 1977, sono stati as-sunti impegni per 362 miliardi, a fronte di impegni per400 miliardi nei precedenti 4 mesi, con un ritmo di spesache è molto più del doppio della media mensile dei pre-cedenti quattro mesi. Nel mese di novembre sono statierogati pagamenti per 139 miliardi, a fronte di una mediadei quattro mesi precedenti che è al di sotto dei 100 mi-liardi.

Page 252: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 202 –

Si tratta, quindi, di poter fare in questa direzione, pro-prio per rendere tutta la potenzialità della massa di spesaautorizzata per la Regione, uno sforzo che sia il più con-sistente possibile per dare – ripeto – risposte tempestivealle scelte che l’Assemblea ha fatto da un punto di vistalegislativo.

Questo evidentemente non vuoi dire che la dimensio-ne della spesa regionale è una dimensione sufficiente arispondere ai problemi e a soddisfare le esigenzedell’Isola, però, non si deve neanche dimenticare tuttociò che c’è di spesa autorizzata, invocando costantemen-te nuove autorizzazioni di spesa come se tutto ciò che ègià stato autorizzato fosse nulla. Ciò che è stato autoriz-zato a spendere costituisce una massa di mezzi che, seimpiegati con immediatezza nella realtà economica eproduttiva della nostra Isola, certamente può contribuiread attenuare le conseguenze e l’impatto con la crisi che lanostra comunità attraversa.

Si tratta, ripeto, di cifre che non possono non avere de-gli effetti, all’interno dei quali si potrà e si dovrà fare undiscorso di razionalizzazione e di selezione della spesa. Èun problema che bisogna con chiarezza porci; non può es-sere riferito, come puntualmente si fa ad ogni discussionedi bilancio, al bilancio stesso, ma deve essere riferito allalegislazione. Non si può accusare un bilancio di essereframmentario perche il bilancio è lo specchio di una fram-mentarietà della legislazione; non si può accusare il bilan-cio di essere disarticolato o sproporzionato fra le spesecorrenti e le spese in conto capitale, perché il bilancio è larigorosa proiezione delle scelte che legislativamente sifanno da parte di tutte le componenti di questa Assemblea.

Page 253: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 203 –

È, quindi, un problema di qualità e di selezione dellaspesa che deve essere valutato in ogni occasione e deveessere valutato con rigore e con coerenza in ogni circo-stanza, in ogni piccolo disegno di legge; sarebbe comodoe sarebbe un alibi – mi sia consentita l’espressione – re-clamare la diminuzione delle spese correnti, reclamareuna maggiore organicità della spesa, e poi magari, nelcontempo, essere autori di emendamenti che aumentanole spese correnti o di disegni di legge che portano alla di-sorganicità, alla frammentarietà delle leggi di spesa. Il ri-gore e la coerenza è indiscutibile che ci vogliano, ma de-vono appartenere a tutti i protagonisti che concorrono al-le scelte della spesa pubblica nella nostra Regione.

Sono state, qui, fatte delle osservazioni di merito al bi-lancio. La prima è quella che ha visto accomunati, sia pu-re con tonalità diverse, l’onorevole Tricoli e l’onorevoleTaormina a proposito della previsione delle entrate. Si èdetto da parte dell’onorevole Taormina che le stesse sonoottimistiche, si è detto da parte dell’onorevole Tricoli chele stesse non sono attendibili. Io credo di poter dire – co-me peraltro è emerso dall’approfondimento che si è fattoin sede di discussione del bilancio in CommissioneFinanza – che la previsione delle entrate tributarie è unaprevisione concretamente attendibile. Essa è riferita aquello che è l’andamento del gettito tributario, ed è rigo-rosamente rapportata alla previsione di incremento daparte dello Stato. Del resto su questo dato della consisten-za delle entrate tributarie non c’è poi un largo margine dispesa in eccesso; può esserci caso mai in difetto.

Si può constatare – come qualche collega ha fatto –che la previsione di entrate tributarie di alcuni esercizi

Page 254: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 204 –

passati era minore rispetto a quello che è stato poi il getti-to. L’amministrazione non può mai mettersi al limite diuna previsione razionale, poiché noi abbiamo un rappor-to con lo Stato, che è ben preciso. La previsione della spe-sa che noi abbiamo fatto è esattamente la stessa di quellache alcuni mesi addietro avevamo comunicato alCommissario dello Stato, nel momento in cui si facevanoin Assemblea dei disegni di legge che avevano a copertu-ra l’incremento delle entrate tributarie del 1978. Quindi sitratta di un dato certo che non può essere messo in dubbio.

Noi ci siamo attenuti alla previsione tributaria delloStato, ridotta di qualche punto nella responsabile consa-pevolezza che l’incremento dello Stato non è un incre-mento uniforme in tutto il Paese ma ovviamente seguequello che è l’andamento della produzione del reddito traregione e regione, e quindi ci siamo attenuti, con senso diresponsabilità, ad una percentuale che è inferiore, leg-germente inferiore, a quella che lo Stato ha inserito nelsuo bilancio.

Quindi le previsioni delle entrate tributarie sono por-tate alla massima espansione possibile, ma sono portatead una espansione che è certamente compatibile con unarealistica e consapevole responsabile previsione.

È stata fatta, sempre per la parte delle entrate del bi-lancio, un’altra osservazione che attiene alla mancataprevisione di nuovi mutui a pareggio del bilancio.Questo problema è stato sollevato dal relatore di mino-ranza, onorevole Tricoli, ed è stato sollevato anche dal-l’onorevole Taormina, sia pure con motivazioni diverse.

L’onorevole Tricoli ha addirittura voluto cogliere unacontraddizione tra le posizioni espresse dal Governo nel-

Page 255: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 205 –

la decisione di presentare il bilancio in questa forma e larelazione che il collega delle Finanze ha svolto inCommissione Finanza, sostenendo che nella stessa si leg-geva invece una invocazione all’incremento dei mutui.

Questo non è vero perché la relazione del collega del-le Finanze, letta interamente in tutta la sua consistenza, èperfettamente coerente con le scelte del Governo, perchése da una parte sottolinea, come mi pare ovvio, che il ri-corso al mutuo è auspicabile per le spese di investimen-to, d’altra parte sostiene che nella situazione attuale, nel-la congiuntura attuale, il ricorso al mutuo non è pratica-bile. Il Governo ha ritenuto che il ricorso ad ulteriori mu-tui non era al momento praticabile; qui il discorso si fa dicarattere più generale.

Noi avevamo dinanzi una scelta da fare in questo con-testo di crisi economica e nel contesto della valutazionedella spesa pubblica del Paese. Presentare, come taluneRegioni hanno fatto, un bilancio cosiddetto di austerità,presentare un bilancio che si potrebbe definire «allegro»,o presentare un bilancio che, rispondendo alla drammati-cità e alla molteplicità dei problemi, delle esigenze del-l’isola, espandesse il più possibile la spesa regionale, maal contempo responsabilmente fosse sensibile a quellache è la situazione generale del Paese, ed evitasse di ri-correre per la spesa pubblica ad ulteriori forme di indebi-tamento.

Il Governo ha assunto questa scelta, non solo per rac-cogliere un invito che nelle sedi istituzionali gli organicentrali dello Stato hanno rivolto a tutte le Regioni, maanche perché ha ritenuto e ritiene che, allo stato, (la valu-tazione, evidentemente, si riferisce al momento in cui il

Page 256: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 206 –

bilancio è stato predisposto) il ricorso a mutui non è pra-ticabile; e ciò sia perché non si può concorrere, avendo lanostra Regione già oltre 500 miliardi di mutui autorizza-ti, ad un indebitamento della spesa pubblica, sia perché ilricorso al mutuo non può essere praticato a pareggio diun bilancio, col rischio che queste ulteriori risorse fini-scano con l’essere utilizzate per la spesa ordinaria, o cor-rente o in conto capitale. Il ricorso al mutuo, se dovesseessere necessario e se dovessero crearsi le condizioni perfarlo, può essere effettuato soltanto a fronte di un pro-gramma di investimenti che sia finalizzato organicamen-te a spese totalmente produttive e straordinarie, non cer-tamente a pareggio del bilancio.

Tutto questo noi lo abbiamo fatto perché riteniamo,come dicevo all’inizio, che il primo problema che laRegione ha non è quello della ricerca di ulteriori autoriz-zazioni di spesa, ma è quello di saper spendere le autoriz-zazioni di spesa che già ha; lo abbiamo fatto in un conte-sto, dicevo, ed in un raccordo che va imponendosi sem-pre più stretto tra finanza statale, finanza regionale e fi-nanza locale.

Il Governo dello Stato con precise iniziative ha scelto,confortato dal Parlamento, questa strada di un raccordopiù incisivo, che vale anche per una Regione a Statutospeciale, come la nostra; la quale certamente deve esseregelosa delle sue prerogative, che vanno difese, per ga-rantire maggiore operatività, ma che non può certo disso-ciarsi da quelli che sono i problemi del Paese.

Per esempio, è pendente all’esame del Parlamento undisegno di legge che introduce dei neccanismi di raccor-do stretto fra finanza regionale, finanza locale e finanza

Page 257: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 207 –

statale, attraverso il controllo dell’andamento di cassa,attraverso il controllo dell’indebitamento degli enti loca-li. Ciò è evidenziato nella nota preliminare al bilanciodello Stato, depositata al Senato della Repubblica, attra-verso la sottoposizione alla conoscenza del Parlamento –è la prima volta – di quello che è l’andamento della spesadi tutte le Regioni a Statuto ordinario e a Statuto specia-le, perché il Parlamento possa cominciare a conoscere di-rettamente questa realtà, ciò che costituisce ovviamenteil primo presupposto per garantire questo raccordo.

D’altra parte, considerando le peculiarità che hannoassunto la finanza e la spesa pubblica, una caratterizza-zione unitaria delle stesse va sempre più imponendosi;vuole in fondo superare quella mancanza di collegamen-to che ha impedito una visione della situazione finanzia-ria reale del Paese.

Abbiamo assistito in queste ultime settimane alla dan-za delle cifre sull’indebitamento pubblico del nostro pae-se; questo è certamente uno degli aspetti più macroscopi-ci del fatto che non c’è un collegamento reale, che nonesiste, per esempio, un bilancio consolidato che attengaai vari livelli della spesa pubblica del nostro Paese. Inquesto contesto la Regione deve farsi sentire non per ri-nunziare, non per presentare, come, credo inopportuna-mente, è stato detto, un bilancio rinunciatario (perchèquesto non è certamente un bilancio rinunciatario), maper sentirsi parte di un contesto unico al quale bisognapartecipare per ottenere, ma anche per non contribuire adaccrescere i mali del Paese.

La scelta che si è fatta nella direzione dell’espansionedella spesa pubblica è una scelta responsabile; una

Page 258: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 208 –

espansione massima spinta alle estreme conseguenze ditutte le risorse reali esistenti, ma con cautela relativa-mente al ricorso ad indebitamento, a fatti straordinari e afatti di emergenza, non al fatto ordinario della Regione.

Ripeto, la Regione ha mutui autorizzati per 500 mi-liardi, parte dei quali non ancora erogati, ed oltretuttonon ancora stipulati per mancanza di autorizzazione nondegli istituti di credito, ma degli organi di vigilanza delloStato.

Quindi, in questa direzione, non solo non c’è una con-traddizione della posizione interna del Governo, non c’èun atteggiamento riunciatario, c’è un dimensionamentodella spesa regionale che, come vedremo più avanti, an-che attraverso il quadro delle risorse poliennali è di unaconsistenza ragguardevole.

Si è anche fatta un’altra notazione di merito. Si è det-to, ad esempio, che c’è un eccesso di spese correnti; cheoccorrerebbe ridurle – come ha affermato l’onorevolePullara – anche a costo della impopolarità. La impopola-rità non si registra, invece, sui singoli capitoli di bilancio,ma si registra sulle singole leggi – come dicevo dinanzi –che vengono all’esame dell’Assemblea. Il dato di un ac-crescimento delle spese correnti non è un dato reale; nonè reale perché nel nostro bilancio sussiste un rapporto cheriserva alle spese in conto capitale il 64 per cento e allespese correnti il 32 per cento. È un incremento del 16,8per cento, che se si valuta al netto del fondo ospedaliero,scende consistentemente per riferirsi al 10,5 per cento.

Cogliendo un’espressione dell’onorevole Chessari,credo che dobbiamo assumere con più decisione la con-sapevolezza che non siamo il fanalino di coda. Andiamo

Page 259: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 209 –

a leggere i bilanci delle altre regioni (non dico il bilanciodello Stato) per vedere il rapporto tra spese correnti espese in conto capitale.

Andiamo a guardare l’incremento delle spese corren-ti delle altre regioni e vedremo come un incremento co-sì basso come il nostro, è difficile riscontrarlo in altre re-gioni. Tornerò su questo rapporto tra la Regione sicilia-na e le altre regioni, per dimostrare come non siamo unfanalino di coda, ma siamo certamente in condizioni mi-gliori dal punto di vista della gestione finanziaria; siamocertamente in condizioni peggiori dal punto di vista del-la realtà sociale nei confronti di regioni che invece han-no fatto uno sforzo per apparire come regioni pilota nel-la conduzione della struttura dell’Amministrazione re-gionale.

Non c’è, quindi, per le spese correnti quell’eccesso dicui si è parlato, c’è un incremento che è fisiologico; se sitiene conto dell’andamento della svalutazione, un incre-mento, in termini reali, è inesistente ed è soprattutto ap-pesantito dalla presenza del fondo ospedaliero, che hauna consistenza sempre più cospicua, la quale grava qua-si per intero, all’80 per cento, tra le spese correnti.

Io concordo che nel nostro bilancio talune delle spesein conto capitale non sono spese squisitamente di inve-stimento, perché per alcun verso finiscono con il trasfor-marsi; per esempio le spese che attengono a taluni deglienti regionali finiscono con il perdere la caratteristicadelle spese di investimenti.

Tra le spese correnti vi sono una serie di spese opera-tive, come quella che attiene all’assistenza ospedaliera,all’assistenza scolastica, ai beni culturali, all’assistenza

Page 260: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 210 –

ai minori ed ai vecchi inabili, che non possono essereconsiderate spese correnti e per di più confuse con le spe-se di funzionamento. Sono spese che attengono ad unaesigenza, collegata ad una realtà sociale caratteristicadella nostra Isola e che attengono ad una funzione dellapubblica amministrazione volta a rendere dei servizi, chenon possono essere considerati potenzialmente impro-duttivi. Sono spese (e servizi) classificate tra quelle cor-renti, ma che non hanno il carattere della improduttività,delle spese parassitarie o delle spese inutili o degli spre-chi; sono spese che hanno una loro specifica funzione, al-la quale non può certamente rinunciarsi.

Il giudizio, così come è stato fatto per le spese in con-to capitale, tentando di depurare le stesse da quelle che sitrasformano in spese non produttive, va riportato per lespese correnti, perché non si può ritenere che le spesecorrenti attengano a spese non produttive. Vorrei dire chela gran parte delle spese correnti del nostro bilancio at-tengono a spese operative; quasi la metà delle spese cor-renti è assorbita, per esempio, dal fondo per l’assistenzaospedaliera.

È stato indicato il peso degli enti, nella spesa regionale.L’onorevole Chessari ha ricordato come il peso della

gestione degli enti economici si va facendo sempre piùconsistente e che questo problema impone, per evitareche assuma dimensioni sempre più incontrollabili, scelteprecise da parte delle forze politiche.

Io non posso in questa sede, ovviamente, fare valuta-zioni di merito. Credo però necessario richiamare la re-sponsabile attenzione di tutti i gruppi sul fatto che questonodo deve essere sciolto, se non si vuole continuare, co-

Page 261: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 211 –

me abbiamo fatto anche nei giorni scorsi, a fare assorbi-re gran parte delle disponibilità del nostro bilancio periniziative legislative che sono di vero sostegno e non dirilancio della produttività degli enti stessi.

È stata poi qui negata la validità della spesa. È un pro-blema a cui ho già fatto cenno; l’ha ricordato il relatoreDi Caro, ne ha parlato l’onorevole Chessari. Il nostro èun bilancio che ha percentuali di rigidità altissima, se siguarda la nota preliminare con la distinzione tra spesecon rigidità assoluta e spese con rigidità relativa; la som-ma delle due rigidità, più o meno vincolanti, raggiunge esupera largamente l’80 per cento del nostro bilancio.

Il bilancio è solo la proiezione di normative esisten-ti, ed è un bilancio che tuttora non si apre e non si èaperto. D’altra parte, è stato qui ricordato che il 1978 èl’ultimo esercizio in cui avremo un bilancio annuale, inprevisione dell’impostazione del bilancio poliennale,che dal 1979 in poi dovrebbe consentire un recupero dielasticità. Così come questo è l’ultimo esercizio che at-tiene al fenomeno dei residui passivi, nella loro attualeconsistenza e nella loro attuale natura. Non perché conla nuova legge di contabilità sparirà il fenomeno dei re-sidui passivi (sarebbe illusorio e velleitario dir questo),ma perché certamente l’introduzione del meccanismodella loro cancellazione e del loro passaggio in econo-mia, in tempi brevi, oltre a costituire un fatto che for-malmente attenua il fenomeno dei residui passivi, co-stituisce anche uno stimolo più consistente per un ac-celeramento della spesa da parte delle singole ammini-strazioni.

Va ricordato che l’andamento del fenomeno dei resi-

Page 262: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 212 –

dui passivi, pur conservando tutta la sua gravità e tutta lasua consistenza, ha un andamento che, in raffronto agliesercizi precedenti e soprattutto in riferimento alle per-centuali sugli stanziamenti, non solo non si è aggravatonegli ultimi esercizi, ma ha segnato anzi una tendenza indiminuzione.

Potrei ricordare come il rapporto dei residui nel 1970fosse un rapporto, rispetto agli stanziamenti, di due aduno; cioè i residui avevano una dimensione che era piùdel doppio degli stanziamenti autorizzati. Questo rap-porto è andato scendendo fino a raggiungere, nel consun-tivo del 1976, ii rapporto di 0,9; cioè un rapporto che ve-de i residui passivi inferiori agli stanziamenti. È stato unprocesso graduale, perché si è passato dal 2,1 del 1970,all’1,8 del 1972, all’l,l del 1974, allo 0,9 del 1976; cioèc’è stato un cammino costante e continuo, senza nessunacontraddizione, nella discesa del rapporto percentualedei residui passivi rispetto agli stanziamenti. Questo, ri-peto, non vuole nascondere la gravità del fenomeno mavuole indicare una tendenza che è nei fatti e che non puòessere negata.

A questo proposito, non per mera difesa di ufficio,debbo dire che anche in questo settore la nostra Regionerispetto ad altre Regioni si trova in condizioni migliori;farò il solo esempio della Regione Lombardia, che purpassa tra le regioni più efficienti; nella quale il rapportotra residui passivi e stanziamenti vede in eccedenza i re-sidui passivi sugli stanziamenti; cosa che non accade perla nostra Regione.

TRICOLI. Gli effetti non sono uguali.

Page 263: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 213 –

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Certamente gli effetti non sono uguali, masiccome, onorevole Tricoli, su questo fenomeno sonostate imbastite fuori della nostra Regione una serie di ac-cuse di inefficienza alla Regione siciliana, per legittima-re fatti conseguenziali nel momento delle assegnazioni, èdoveroso che si dica, una volta tanto, che da questo pun-to di vista la Regione siciliana non è certamente indietrorispetto ad altre. So bene che la Lombardia potrebbe farea meno di spendere tutto il suo bilancio rispetto alla situa-zione economica che ha. Ma il discorso si riferisce ad unapolemica esistente, molto spesso anche tra le stesse re-gioni; troppo frequentemente, con il compiacente con-senso della grande stampa, si accusano le Regioni meri-dionali e le regioni a Statuto speciale di inefficienza ri-spetto a regioni, che pilota poi non sono.

Lo stesso vale a proposito dei residui. Il ritmo dei pa-gamenti della nostra Regione negli esercizi passati ha vi-sto un incremento assai veloce, che voglio ricordare,sempre con riferimento alle altre regioni.

Basta leggere la nota preliminare depositata dalMinistro del tesoro, per accorgersi che il ritmo delle spe-se percentuali, l’attività dei pagamenti sugli impegni, trale regioni ordinarie e le regioni a Statuto speciale, fannoregistrare per queste ultime un ritmo percentuale di pa-gamenti superiore, sia per le spese correnti sia per le spe-se di investimenti, rispetto alle regioni ordinarie.

Le percentuali della nostra Regione, che attengonoagli esercizi 1972, 1973, 1974 e 1975, indicati nella notapreliminare, determinano un rapporto superiore a quellodelle stesse regioni a Statuto speciale, Quindi anche da

Page 264: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 214 –

questo punto di vista, onorevole Chessari, non siamo ilfanalino di coda.

RINDONE. Anche per gli stanziamenti nazionali?

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Anche per gli stanziamenti nazionali, ono-revole Rindone; perché quando si esaminano proposte diredistribuzione di somme residue di leggi nazionali, insede di Commissione interregionale, i residui in granparte risultano provenienti dalle regioni meridionali, mamolto frequentemente anche dalle regioni che non sonomeridionali.

RINDONE. Siccome io ho fatto la stessa polemicavolevo la conferma.

MATTARELLA, Assessore alla Presidenza, delega-to al bilancio. Un altro argomento specifico che è stato ri-cordato, sia pure di passaggio, dall’onorevole Chessari èquello del decentramento della spesa e della opportunitàdi proseguire questa strada. Pur condividendo le sue ar-gomentazioni e le sue valutazioni, debbo ricordare ai col-leghi che in questa direzione la Regione, non solo con lalegge di contabilità ma anche precedentemente, ha presola strada, la più larga possibile di un decentramento dellaspesa, sia pure nella fase che attiene al sistema degli or-dini di accreditamento.

Noi abbiamo ordini di accreditamento, emessi al 30novembre 1977, per oltre 2 mila miliardi di lire; di questisono stati avviati alla Corte dei Conti, per la rendiconta-

Page 265: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 215 –

zione, 1020 miliardi, mentre rimangono ancora da rendi-contare ben 958 miliardi.

Voglio evidenziare questi dati – così come ho fatto inoccasione dell’esame del bilancio dello scorso anno – perrichiamare la responsabile attenzione dell’Assemblea suifenomeno che l’ordine di accreditamento deve essere per-seguito nella stessa misura in cui, contemporaneamente, icontrolli successivi vengano esaltati e vengano accentua-ti, per evitare che somme notevoli dell’erario pubblico ri-mangano in ritardo nella loro rendicontazione.

Un altro riferimento specifico, sempre attinente al de-centramento della spesa, è quello (nella nota preliminarec’è un rapporto percentuale molto preciso) dei trasferi-menti della spesa, che la Regione opera. Debbo sottoli-neare ai colleghi che la voce trasferimenti, riferita ovvia-mente alle spese che sono già inserite in rubrica, nel bi-lancio raggiunge i 745 miliardi. Questi 745 miliardi si-gnificano il 39 per cento del bilancio della Regione, cheviene pertanto gestito attraverso trasferimenti ad altricentri, diversi alla amministrazione regionale.

Fatte queste valutazioni di merito, e prima di passaread alcuni temi di carattere generale, quali quelli dellaprogrammazione e della poliennalità della spesa, debbouna precisazione all’onorevole Tricoli, il quale è ritorna-to sull’argomento della legittimità della legge numero40, riferendosi per altro ad un giudizio espresso in sede diesame del rendiconto, da parte della Corte dei conti.

Quando abbiamo approvato la legge numero 40, ab-biamo espresso il convincimento che la stessa fosse pie-namente legittima. Debbo dire, per rassicurare l’onore-vole Tricoli, e anche per rassicurare quella parte della

Page 266: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 216 –

Corte dei conti che ha ritenuto di esprimere queste preoc-cupazioni, che alla data in cui è stata letta la relazione al-la Corte dei conti c’era già una legge dello Stato che ri-peteva esattamente il meccanismo della legge numero 40della Regione.

Infatti, nel luglio del 1977 lo Stato ha fatto esattamen-te la stessa manovra di cancellazione di residui e di pos-sibilità di reiscrizione degli stessi residui, attraverso fon-di globali, negli esercizi futuri, nel momento in cui veni-vano reclamati dai debitori. La norma statale che attienealla contabilità delle Regioni costituisce una evoluzionerispetto alla normativa di contabilità pubblica del passa-to; però non c’è dubbio che, nel momento in cui anche loStato, non solo attraverso la legge di indirizzo e la leggedi contabilità per le Regioni, ma attraverso la propriacontabilità assume questo meccanismo, le preoccupazio-ni di illegittimità del meccanismo da noi impostato per lalegge numero 40 vengono meno.

È stata qui, da un punto di vista generale, invocata damolti colleghi (dall’onorevole Chessari, dall’onorevoleDi Caro, dall’onorevole Saso, dall’onorevole Fiorino eda tanti altri) l’esigenza di pervenire, il più presto possi-bile, ad una programmazione della spesa regionale. Hogià detto che questo è l’ultimo bilancio annuale; la leggenumero 47 ci obbliga a presentare un bilancio poliennalea decorrere dal 1979.

Non c’è dubbio che il vincolo che la legge numero 47pone al Governo, per la presentazione di un bilancio po-liennale, è la garanzia maggiore, perché dà oggi alla pre-disposizione appunto del bilancio poliennale, che dovràessere presentato in Assemblea nell’ottobre 1978, tutto

Page 267: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 217 –

ciò che è indispensabile per assicurare alla Regione lareale attuazione di un metodo di programmazione deveessere posto in essere.

È stato qui ricordato il comitato della programmazio-ne, sono stati ricordati altri strumenti. Non c’è dubbio chele scelte debbono essere fatte nei prossimi mesi per con-sentire che il bilancio poliennale, che pure potrebbe esse-re presentato autonomamente anche in mancanza di undocumento di programmazione, sia invece il frutto di unascelta programmatoria fatta a livello autonomo rispettoalla spesa regionale, e la spesa regionale possa diventarestrumento attuativo delle scelte di programmazione.

È un auspicio che ha raccolto il consenso di quasi tut-ti i colleghi che sono intervenuti; è un auspicio che conforza io faccio nella speranza che la legge numero 47possa, appunto, attuarsi nella sua interezza attraverso laprogrammazione. La legge numero 47 comunque garan-tisce all’Assemblea la visione poliennale della spesa, au-tonomamente.

Ho avuto modo di depositare in CommissioneFinanze un documento che attiene alla stima delle risor-se e degli impieghi della Regione per il periodo 1978-82.È un documento sul quale l’onorevole Chessari ha chie-sto maggiori particolari che spero di dare con sufficientecompletezza.

Il documento parte, ovviamente, dai dati del bilancio1978 e proietta le varie ipotesi di previsione di entrate e diimpieghi nel quinquennio. L’onorevole Chessari ha giàindicato che la cifra a cui si arriva nel quinquennio am-monta a 11.526.497.000.000. La stessa è suddivisa: perquanto attiene alle entrate tributarie in 5.390.000.000; per

Page 268: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 218 –

quanto attiene alle entrate extratributarie, escluse le asse-gnazioni dello Stato, in 499 miliardi; per quanto attiene al-le assegnazioni dello Stato suddivise in programmi di svi-luppo in 473 miliardi; per il fondo di solidarietà nazionale1.450 miliardi (l’Assemblea certamente sa che il Senatodella Repubblica ha ieri approvato il testo del disegno dilegge che assicura alla Regione la agibilità della spesa exarticolo 38); per il fondo ospedaliero 2.137 miliardi, sem-pre nel quinquennio; per altre assegnazioni dello Stato 915miliardi di lire; per altre entrate diverse 606 miliardi.

Questa ipotesi di entrate diverse attiene ai meccani-smi delle anticipazioni che sono presenti nel nostro bi-lancio. La somma di queste voci e di altre minori, comel’avanzo di gestione inserito nel bilancio 1978 e attinen-te al bilancio 1976, ammonta ad una previsione di entra-te, nel quinquennio, di 11.526 miliardi.

Afronte di questi, l’ipotesi di proiezione e di stima de-gli impieghi comporta un impegno per spese correnti per3.932 miliardi, indicando, a partire dal bilancio 1978, unincremento delle spese correnti che, se non ricordo male,ha una percentualizzazione del 12 per cento circa; men-tre le spese per investimenti ammontano nel quinquennioa 6.773 miliardi, rimanendo una quota di 860 miliardi perrimborso di prestiti già autorizzati e per anticipazioni.

Il problema che si pone dinanzi a noi è ovviamente, lavalutazione, rispetto a questi 11 mila miliardi di impieghinel quinquennio, ai 3.900 relativi alle spese correnti, ai6.733 miliardi per spese di investimento, di quanti sonodisponibili e liberi per una nuova utilizzazione e per nuo-vi investimenti.

Come peraltro l’onorevole Chessari ha ricordato dal-

Page 269: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 219 –

la tribuna, queste sono cifre modificabili nel corso deimesi, sia per la legislazione dello Stato, che con sempremaggiore frequenza trasferisce alla Regione risorse fi-nanziarie, sia per quello che dovesse essere un diversoandamento delle entrate della Regione.

La ipotesi e la stima che posso formulare all’Assem-blea sulle somme per investimenti libere per nuove atti-vità legislative, è nel quinquennio di 2.450 miliardi cosìsuddivise: 1.450 miliardi è la quota quinquennale del-l’articolo 38, che noi scriviamo in questa stima nel quin-quennio 1978-1982, anche se la legge dello Stato si rife-risce al quinquennio 1977-1981 (poiché la prima ratanon potrà che arrivare nel 1978, noi partiamo dal 1978per arrivare all’82); 1.450 miliardi, quindi ex articolo 38;250 miliardi dai programmi di sviluppo, perché per i pro-grammi di sviluppo – come è noto e come i colleghi san-no e d’altra parte è rilevabile dalla nota preliminare – lagran parte sono vincolati per destinazione o per leggedello Stato; 500 miliardi sotto la voce di altre assegna-zioni (sono essenzialmente i fondi della legge numero183 ed altre assegnazioni dello Stato che pervengono aldi fuori dei programmi di sviluppo e che non hanno vin-coli di destinazione); 250 miliardi è l’ipotesi cautelativache formulo e che attiene ai fondi per iniziative legislati-ve del quinquennio, ipotizzando un fondo medio di 100miliardi l’anno e ipotizzando che per 50 miliardi sia to-talmente disponibile per investimenti. In teoria avremmopotuto ipotizzare tutto libero per investimenti, ma sap-piamo come il fondo per iniziative legislative non possarealisticamente essere ipotizzato nella sua interezza sol-tanto per un organico piano di investimenti.

Page 270: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 220 –

La somma di questi dati dà appunto 2.450 miliardi,che a mio avviso costituiscono le risorse reali, senza am-pliamenti, così come è stato fatto per il piano di interven-ti ricorrendo al mercato finanziario. Quindi 2.450 miliar-di costituiscono le risorse reali utilizzabili nel quinquen-nio e libere allo stato da impegni per destinazione legis-lativa.

È un dato anche questo consistente che mi consente diriagganciarmi al primo dato indicato all’inizio del miointervento, che rileva come questa nostra Regione abbiauna notevole capacità di manovra finanziaria delle sue ri-sorse.

Ciò che può essere programmato e, quindi, può ini-ziarsi ad impegnare per un periodo medio, come il quin-quennio, costituisce certamente un volume di risorse digrossa consistenza che, se bene utilizzato, può portarecertamente i suoi frutti.

In direzione di questa utilizzazione sono stati annun-ciati degli ordini del giorno che attengono a vari settoridella vita della nostra regione. L’onorevole Ravidà haparlato dell’agricoltura, l’oorevole Laudani ha sottoli-neato una serie di obiettivi e di esigenze che attengono al-la qualità della vita della nostra regione. Sono stati an-nunciati ordini del giorno che attengono, per esempio, al-l’edilizia scolastica, a settori dell’artigianato.

Ecco, sono scelte che l’Assemblea regionale saràchiamata a fare in prosieguo. Certamente l’occasione chesi offre, sia nell’utilizzo delle risorse già autorizzate sianella programmazione delle risorse, è una occasioneconsistente.

È stato da più parti evidenziato che per raggiungere

Page 271: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 221 –

questi obiettivi lo strumento della riforma amministrati-va è uno strumento indispensabile. Credo che la riformaamministrativa, cominciata con la riforma burocratica eproseguita con la riforma delle norme di contabilità, siauna tappa indispensabile ed urgente per migliorare l’or-ganizzazione della Regione e farne così uno strumentopiù snello, più capace e più sensibile nell’attuazione e nelraggiungimento degli obiettivi che saranno fissati perutilizzare queste risorse.

E l’auspicio tratto da tutto questo dibattito – auspicioche rinnovo – è che, al di là delle disquisizioni e delle os-servazioni particolari, ci si possa ritrovare con coerenzae con rigore, nel momento delle scelte fondamentali, fe-deli alla esigenza di superare settorialismi e corporativi-smi, che pure in una realtà come la nostra molto spesso siidentificano in esigenze vitali e in problemi drammatici,ma con la capacità, appunto, di saper distinguere questidalla necessità di garantire alla nostra attività e alle no-stre scelte, soprattutto per quelle che attengono alla spe-sa regionale, quel carattere di organicità e di complessi-vità che è indispensabile alla nostra comunità isolana.

Page 272: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 222 –

OTTAVA LEGISLATURA

Appello al popolo siciliano per la difesa dello Stato de-mocratico

Seduta del 17 Marzo 1978 (straordinaria)

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, il criminale assalto di ierimattina con il barbaro assassinio di cinque uomini, vitti-me eroiche del loro dovere, e il rapimento di Aldo Moro,costituisce certamente, nella drammatica sequenza diviolenze e terrorismo nel nostro Paese, il momento piùgrave.

L’attacco ripetutamente condotto al corretto svolger-si della vita democratica ha alzato il tiro per colpire alpunto più alto. La ferocia e la perfetta esecuzione, la cer-ta meticolosa preparazione dell’agguato sono la confer-ma della gravità e della consistenza del fenomeno e dellafredda, calcolata capacità di questo terribile nemico delPaese.

La via della morte, del ricatto, della violenza efferatacompie un altro lungo passo: cinque vittime innocenti, alricordo delle quali mi inchino, a nome della Sicilia, conanimo commosso e grato, hanno pagato con la vita unservizio reso per la sicurezza democratica dellaRepubblica. Alle famiglie di Oreste Leonardi, Raffaelelozzino, Domenico Ricci, Giulio Rivera e FrancescoZizzi giunga il nostro più profondo cordoglio e la nostratotale solidarietà. Ai Corpi presso cui hanno militato, ai

Page 273: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 223 –

loro colleghi impegnati in questa durissima battaglia adifesa delle istituzioni, il nostro rinnovato apprezzamen-to, il nostro incoraggiamento, la nostra gratitudine.

Dicevo che l’attacco di ieri ha colpito al punto più al-to; è stato detto ieri in Parlamento: non si poteva colpirepiù in alto; si è mirato al cuore del nostro sistema demo-cratico. Aldo Moro costituisce, a me pare, il punto dimaggiore rappresentatività della vita democratica delnostro Paese; si è colpito con lui non solo il maggior par-tito italiano, ma l’intero sistema politico e istituzionale.

L’aggressione è al cuore delle istituzioni che si vo-gliono disgregare, è alla stessa democrazia che si vuoledistruggere, è alle libertà fondamentali che si voglionosmarrite. Di fronte alla tracotanza della azione compiuta,alla sua brutalità, alla sua inumanità, l’Italia è sbigottita,sgomenta. Il senso di insicurezza per l’oggi e per il do-mani della vita della società suscita smarrimento, incer-tezza, può determinare paura, rassegnazione. Occorrereagire con calma e fermezza, con forza, allontanandoreazioni nervose ed emotive; il Paese lo ha fatto ieri, co-me lo ha fatto con grande compattezza e compostezza ilpopolo siciliano.

L’imponente manifestazione di ieri a Palermo, indettaper soddisfare la concorde esigenza che Regione e comu-ni, partiti e sindacati hanno subito, dopo aver appreso ilterribile fatto di Roma, avvertito con immediatezza, è laconferma dell’altissima maturità civile e democratica delnostro popolo. Poche ore sono state sufficienti per unaenorme partecipazione di popolo – lavoratori e professio-nisti, giovani e dirigenti, donne e religiosi riempivano lapiazza – sono state sufficienti per fare raccogliere con

Page 274: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 224 –

prontezza ai sindaci dei capoluoghi della Sicilia il nostroinvito a partecipare; sono state sufficienti a far arrivare de-cine e decine di sindaci con i gonfaloni dei loro comuni.

La risposta civile e ferma è di tutto il popolo dellaSicilia al quale oggi con questa seduta, opportunamenteconvocata con pronta sensibilità dal Presidente DePasquale, il Parlamento si rivolge con la forza della suarappresentatività. La risposta e la reazione che hanno de-terminato così larga mobilitazione sarebbero però benpoca cosa se non determinassero, richiedendoli con deci-so impegno, due risultati: rafforzare le istituzioni preten-dendo da esse una fermissima, decisa, dura, determinan-te azione contro l’eversione che deve essere piegata esconfitta; isolare in ogni senso – politicamente, cultural-mente, ideologicamente, moralmente – non solo i violen-ti, ma anche chi mostri tolleranza, comprensione o soloincertezza nei loro confronti.

In queste direzioni tutti abbiamo un dovere da com-piere, una battaglia da combattere; è stato detto che sa-remmo in una sorta di stato di guerra. Ebbene, respingen-do interpretazioni eccessive di tale affermazione, perchènon considerarci individualmente coinvolti in una sortadi guerra morale, sociale, politica, contro ogni violenza,ogni vile, ogni traditore della pacifica convivenza dellanostra società?

Abbiamo, comunque, tutti – e la Regione si sente pie-namente impegnata – il diritto di chiedere che lo Stato sidifenda con una mobilitazione eccezionale delle sue for-ze, dei suoi mezzi, recuperando subito, senza incertezze,con decisione, con coraggio, la maggiore efficienza deisuoi servizi di sicurezza e di difesa.

Page 275: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 225 –

Abbiamo, comunque, tutti il dovere di una mobilita-zione morale, di una tensione ideale, che faccia avvertirecon chiarezza che l’Italia vuole difendere i valori di de-mocrazia e di libertà così duramente conquistati con laResistenza e mantenuti nel trentennio di vita repubblica-na, con fede profonda nella democrazia e nelle sue arti-colazioni, con rigore ideale e spirito di tolleranza, con de-dizione allo Stato ed alla sua comunità, con spirito diconciliazione e di unità, così come ha realizzato il suoimpegno politico Aldo Moro. La nostra affettuosa, pienacommossa solidarietà a lui, alla sua cara famiglia, allaDemocrazia cristiana, della quale, oltre che Presidente, ècertamente capo morale e politico, si unisce non solo al-l’augurio, ma alla forte pretesa che tutto sia fatto per re-stituirgli la libertà, perchè egli, che costituisce un puntoessenziale e determinante della vita della nostra demo-crazia, possa riprendere il suo ruolo di garante, tutore,ispiratore di scelte di democrazia e di libertà.

L’ora che il Paese vive è la più difficile e drammatica,la nostra fede nella democrazia ci fa sperare che anchequesta battaglia sarà vinta.

Page 276: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 226 –

OTTAVA LEGISLATURA

Dichiarazioni programmatiche del Presidente dellaRegione

Seduta del 3 Aprile 1978

MATTARELLA, Presidente della Regione. Onore-vole Presidente, onorevoli colleghi, queste dichiarazio-ni, con le quali ho l’onore di presentare alla valutazionedell’Assemblea il programma del nuovo Governo dellaRegione, non possono non avere un inizio riferito a fattiesterni alla vita siciliana, ma che profondamente ha sen-tito e sente la Sicilia tutta.

Le premesse, da cui esso nasce, traggono spunto dal-la difficile situazione economica e sociale della Sicilia,che i partiti della maggioranza hanno condiviso di porrea base del loro comune impegno programmatico. Ma atali difficoltà, cui dedicherò più avanti larga attenzione,si sono aggiunte, alla metà del mese di marzo, preoccu-pazioni assai più gravi di ordine politico e morale, colle-gate con il rapimento dell’onorevole Moro e con lo ster-minio della sua scorta da parte di un gruppo di criminali.

Questa Assemblea ha già espresso unitariamente,senza tentennamenti e senza ombre, il suo sdegno per ilvile attentato alle istituzioni e la sua ferma e decisa vo-lontà di resistere a tale assalto e di fare baluardo internoalle istituzioni di libertà e di democrazia, liberamentescelte dal popolo italiano; in ciò, pienamente omogeneaal movimento di opinione pubblica, di partiti, di sindaca-

Page 277: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 227 –

ti che, in tutto il Paese, ha dato prova di fermezza davan-ti a questo ennesimo episodio di violenza politica, certa-mente il più grave fin qui registrato.

Ed è, appunto, questa gravità che mi induce, onorevo-li colleghi, a preporre, direi doverosamente, un cenno aquesti gravissimi problemi, giacchè l’ora presente nonconsente al Governo della Sicilia, così come a qualunqueconsesso di autogoverno locale, di dedicarsi esclusiva-mente – come pure è corretto in tempi normali – ai pro-blemi locali, ma impone, in certo senso, un’attenzionevigile ai problemi politici e morali suscitati dalla tristecontingenza che attraversiamo. Gli ultimi episodi con-nessi al rapimento di Aldo Moro aggiungono sdegno allosdegno e orrore all’orrore, per i metodi usati nel ferire lapersonalità dello onorevole Moro, cui invio da questa tri-buna, a nome della Regione, il più deferente pensiero el’augurio di un immediato recupero della libertà.

È certo però, onorevoli colleghi, che il quadro genera-le del Paese si carica, dopo questo episodio, di ombre e didubbi irrisolti e si fa certamente più oscuro. Il problemadell’ordine pubblico, della difesa dell’ordine democrati-co, cui pure nel programma del nuovo GovernoAndreotti, concordato fra i partiti, è dedicato un vasto ca-pitolo, assume valore e carattere prioritario in questo mo-mento e la Regione deve farsi carico, per la sua parte, ditutto quanto può servire a debellare definitivamente lamalapianta della violenza e dell’odio politico, da qualun-que parte essi provengano e da chiunque essi siano ispi-rati. È difficile e intempestivo disquisire su ispirazioni esu mandanti: quello che conta, oggi, è guardarsi attornocon estrema circospezione, per vedere chi sono e dove

Page 278: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 228 –

sono i veri nemici della democrazia nel nostro Paese, su-perando coraggiosamente quel senso di angoscia e di tri-stezza che stringe tutti in questi giorni: più forte in quan-ti hanno alle spalle una lunga e intemerata milizia demo-cratica.

Occorre sottolineare positivamente, in questa vicen-da, la capacità di tenuta complessiva che la società italia-na, nel suo insieme, sta mostrando, dapprima dinanzi auna crisi economica gravissima e prolungata, mai primaregistrata, e poi ad una crisi politica e morale, culminata– e speriamo che sia l’ultimo anello – nei recenti fatti diRoma. È una capacità di tenuta che può e deve essere in-terpretata come volontà ferma di non cedere al ricattodella violenza, di difendere questo sistema di libertà incui tutti siamo cresciuti civilmente e democraticamente,ed al quale non vogliamo rinunziare – e la Sicilia lo riaf-ferma da qui con vigore – a nessun costo.

In questo quadro di gravi tensioni politiche e sociali siinserisce la difficile situazione siciliana, cui va dedicatatutta intera la nostra attenzione e che, in certo senso, co-stituisce una drammatica appendice alla già difficile si-tuazione nazionale.

Ad essa va riservata una accurata analisi, che costitui-sce, del resto, la base dell’accordo politico da cui traeorigine questo Governo, che nasce proprio con l’intentodi porre in essere rimedi efficaci non solo per affrontarela crisi, ma anche per dotare l’Amministrazione regiona-le di strumenti d’intervento nuovi, che servano, per l’av-venire, a rendere più efficace l’azione pubblica di soste-gno dell’economia e della società siciliana.

Si è potuto rilevare, negli ultimi mesi, in Sicilia, la ne-

Page 279: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 229 –

cessità di adeguare analisi e strumenti, che erano stati,con puntualità e congruità, immaginati e messi in operaper fare fronte ad una realtà diversa, contrassegnata pureda elementi di crisi, ma di gravità e pesantezza non comequelli attuali.

Alcune modificazioni del quadro generale del Paesepossono essere significativamente indicate come deter-minanti di un nuovo e più difficile stato di disagio: l’ag-gravamento della crisi economica italiana che, apertasinell’ottobre del 1973, non accenna a chiudersi, sia pur trasegni parziali di ripresa, contraddetti, però, da altri ele-menti con essi contrastanti; ad un netto miglioramentodella bilancia commerciale e ad una più solida tenuta del-la lira fa riscontro, ad esempio, la diminuita produzioneindustriale, la flessione del commercio interno, taluni ri-sultati deludenti dell’annata agraria, elementi tutti che siinnestano in un quadro complessivamente deteriorato sucui pesano talune debolezze di struttura del nostro sistemaeconomico, sia nel versante pubblico che in quello priva-to, e che la crisi ha fatto emergere con pesante evidenza.

Da ciò deriva, ed è un altro mutamento di cui tenerconto, il cambiamento del quadro complessivo della so-cietà siciliana che, da una situazione di partenza partico-larmente grave e che non ha cessato mai, neanche in anniprosperi, di costituire un problema, anche se accantona-to, per l’intera comunità nazionale, diviene drammatica,quasi per ovvia conseguenza, di fronte all’incalzare diuna crisi che, sia pure con qualche ritardo, si è fatta sen-tire pesantemente anche in Sicilia. Occorre tenere, infat-ti, conto che la crisi dell’industria chimica colpisce quasiesclusivamente Sicilia e Sardegna; che la crisi del com-

Page 280: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 230 –

mercio incide pesantemente in una regione con una retefittamente capillarizzata di esercizi, che danno lavoro amigliaia di persone; che l’edilizia, settore portante, purfra mille contraddizioni, dell’economia isolana per tuttigli anni ‘50 e ‘60, coinvolge, nella sua crisi, imprendito-ri e maestranze, di cui la Sicilia è particolarmente ricca,con un indotto di notevoli dimensioni, tipico di un siste-ma industriale povero di risorse e di tecnologia; che i ri-sultati contraddittori dell’annata agraria, che vedono, ac-canto al buon andamento del settore oleario, una graveflessione dell’importantissimo comparto granario e vini-colo, non possono non avere negative refluenze sull’a-gricoltura siciliana.

Non si possono peraltro coerentemente ricercare ef-fetti deflazionistici senza poi riscontrare, nei fatti e nellezone più depresse, la caduta a vite di certi consumi. Quinon si tratta di vedere se gli effetti di una politica defla-zionistica siano o no positivi in un quadro più generale; sitratta, piuttosto, di constatare che in tal modo la Siciliapaga un prezzo altissimo a fronte della crisi.

Tale crisi non è certo frutto di decisioni recenti nè è ar-rivata per caso. Essa è, al contrario, la conseguenza di unprogressivo deterioramento dell’economia siciliana,particolarmente rilevabile attraverso un esame dei datiriguardanti il periodo 1970-1976.

Il prodotto interno lordo al costo dei fattori è aumen-tato in Sicilia durante questo periodo del 3,24 per cento:tale incremento è superiore, sia pure di poco, alla mediadell’intero Mezzogiorno (2,29 per cento) ma è inferioreall’incremento medio, registrato nello stesso periodo, incampo nazionale, che è del 3,34 per cento. Sembrerebbe

Page 281: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 231 –

cioè che il divario fra la Sicilia e il resto del Paese sia an-dato attenuandosi, ma così non è, solo che si guardi aisingoli aggregati della cifra sommaria. Ad esempio, iltasso di partecipazione del settore agricolo al reddito re-gionale è sceso, nel quinquennio, dal 17,8 al 15,2, conuna diminuzione netta del 2,6 per cento. Ferma restandola quota dell’industria, si è invece largamente incremen-tata la quota dei servizi che, lungi dall’essere, come al-trove, il segno di una economia alle soglie della maturità,è, invece, il sintomo dell’innaturale accrescimento di at-tività alternative, non sempre direttamente produttive,che costituscono la valvola di sfogo per molta parte dellaforza-lavoro siciliana.

Nello stesso periodo 1970-1976 (e questo è un altrodato assai significativo) la quota delle riserve destinata aiconsumi è passata dal 75,8 all’82,2, mentre quella riser-vata all’accumulazione è scesa progressivamente dal24,2 al 17,8; consumi che in Sicilia crescono ad un tassosuperiore non solo al resto del Paese, ma alla stessa areameridionale (3,4 per cento a fronte rispettivamente del2,9 e del 3,2); mentre dei consumi stessi, ferma restando– grosso modo – la quota del 78 per cento circa, destina-ta alle famiglie, quelli collettivi sono scesi, sempre nel-l’arco di tempo dal 1970 al 1976, dal 21,7 al 20,6.

Nel settore industriale gli investimenti fissi sono sce-si progressivamente, con un minimo nel 1975, accantoad una crescita troppo lenta dell’industria manifatturierae ad un deterioramento complessivo della forza-lavoroche vede statico, o in perdita, il settore industriale, il calodegli addetti all’agricoltura e una abnorme crescita di ad-detti ai servizi, anche nella quota non vendibile.

Page 282: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 232 –

Possono indicarsi taluni elementi come frenanti losviluppo in Sicilia ed il cui superamento può essere con-siderato obiettivo di crescita:

– accentuata marginalità del sistema economico sici-liano, inserito nd quadro generale della Cee, ma lontano,tecnologicamente e socialmente, dai livelli dell’Europa,di cui però fa parte a pieno titolo;

– progressiva acquisizione di tecnologia semplice daparte dei Paesi rivieraschi del Mediterraneo dell’areaOpec, che non può non risultare alternativa di un sistemaindustriale debole e di recente insediamento come quellosiciliano;

– deterioramento progressivo della forza-lavoro inSicilia, anche a causa dei flussi migratori;

– ricorrenti crisi congiunturali con particolare riferi-mento a quella edilizia, a quella chimica e a quella tessi-le che hanno colpito il sistema industriale siciliano;

– tradizionali diseconomie esterne alle aziende cheoperano in Sicilia, la cui gravità viene sottolineata dallacrisi: carenza di fonti idriche, di servizi sociali, carenza neisistema dei trasporti, carenza generale di infrastrutture.

Sono queste, in sintesi, le più gravi carenze del siste-ma siciliano che la crisi ha fatto emergere con pesanteevidenza, che oggi ci troviamo dinanzi nella improroga-bile necessità di affrontarle tutte insieme, e il cui effettopiù rilevante, anche sotto il profilo umano e sociale, è co-stituito dalla grave situazione dell’occupazione, che co-involge particolarmente i giovani e le donne.

Della grave situazione economico-sociale dell’Isola,nel contesto della crisi dei Paese, sono cruda conferma lestime sull’andamento dell’anno 1977.

Page 283: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 233 –

Il prodotto regionale lordo, secondo le elaborazionidel Banco di Sicilia, è, per il 1977, di 10.027 miliardi dilire correnti, con una variazione percentuale nel 1976(prodotto lordo 8.356) a valori costanti dell’1,5 per cen-to; gli investimenti lordi, compresi ammortamenti e scor-te, scendono a valori costanti dell’1,1 per cento: passanoinfatti in lire correnti da 2.446 miliardi del 1976, a 2.872dei 1977; il maggiore incremento lo registrano i consumifinali interni con l’1,6 per cento a valori costanti e con unaumento in lire correnti da 8.380 miliardi a 10.064 mi-liardi.

Una prima valutazione per settori conferma un rallen-tamento nei ritmi di crescita del prodotto industriale lor-do, la cui dinamica, stentata ed insufficiente, si presentanel 1977 sensibilmente meno favorevole di quella rileva-bile nelle regioni del centro-nord.

Si evidenzia, altresì, una tendenza all’esaurimento deitassi di sviluppo della produzione agricola isolana, i cuiproblemi di riconversione si presentano non meno diffi-cili di quelli dell’industria, per effetto, tra l’altro, dellapolitica di apertura della Cee nei confronti di alcuni pae-si mediterranei che producono analoghe colture a costimeno elevati.

Sul piano dei processi emergenti, va tenuto conto deltrend decisamente negativo degli investimenti industria-li e del drastico ridimensionamento dei programmi diespansione dei grandi gruppi pubblici e privati, operantiin Sicilia, che incide negativamente sulle prospettiveoperative ed occupazionali dell’industria.

Le remore al rilancio dell’edilizia sul piano nazionaleappaiono ancora più pesanti su quello regionale, come

Page 284: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 234 –

attesta il dato relativo alla consistenza volumetrica deifabbricati progettati nei primi otto mesi del 1977, che de-nuncia per la Sicilia un calo del 30,4 per cento.

Notazioni più positive vengono, per contro, dal setto-re turistico, ove si è registrato, nel 1977, un promettenteincremento (più 4,6 per cento) nel numero delle presenzeregistrate negli esercizi alberghieri, grazie soprattutto almiglior afflusso di turisti provenienti dall’estero.

Per quanto riguarda le attività commerciali, infine, leridotte possibilità di spesa e la minore propensione alconsumo delle famiglie continuano a determinare un an-damento poco favorevole del settore distributivo.

La contrazione del volume di affari ha interessatoprincipalmente il comparto dei prodotti non alimentari,toccando punte particolarmente elevate per taluni speci-fici settori merceologici, quali quelli dell’abbigliamentoe dell’arredamento.

Anche per il 1978 le previsioni dell’intero settore di-stributivo sono sfavorevolmente orientate e ciò non man-cherà di riflettersi sulla programmazione delle scorte deicommercianti.

Assai vicine le valutazioni, anch’esse da considerareprovvisorie, del Gruppo analisi e studi della Regione.

Sulla base delle informazioni, attualmente disponibi-li, sull’andamento dei fondamentali fenomeni economi-ci in Sicilia nel corso del 1977, si può agevolmente desu-mere, quale indicazione di larga approssimazione, che ilvalore aggiunto delle attività economiche isolane ha mo-strato un incremento reale dell’1,6 per cento. Tale incre-mento, calcolato sui valori espressi a costante potere diacquisto in lire del 1976, scaturisce da un andamento net-

Page 285: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 235 –

tamente differenziato, che ha contraddistinto l’attivitàproduttiva, dei fondamentali settori di cui si compone iisistema economico.

Invero, l’avverso decorso climatico si è risolto in con-trazioni di non trascurabile entità in quasi tutte le coltiva-zioni tipiche siciliane, sicchè il valore aggiunto del setto-re ha mostrato una diminuzione reale valutabile nel 2,5per cento rispetto all’anno precedente.

Per il settore industriale gli indicatori disponibili la-sciano chiaramente intendere che il relativo valore ag-giunto ha spiegato una variazione, rispetto all’anno pre-cedente, che non è riuscita a superare il traguardo dell’1per cento.

Il favorevole andamento, spiegato nel corso dell’annodalle attività turistiche e dai fondamentali rami in cui so-no aggregate le unità produttrici dei servizi destinabili al-la vendita, ha consentito all’intero settore di realizzare unvalore aggiunto che ha superato in termini reali del 3,5per cento il livello del 1976.

Più contenuta e pari all’1,6 per cento è, viceversa, ri-sultata la variazione segnata dal valore aggiunto dei ser-vizi non destinabili alla vendita, che, come è noto, com-prendono i servizi forniti dalle Amministrazioni pubbli-che e dalle istituzioni sociali private.

In conseguenza di questi andamenti appena accenna-ti risulta che il reddito regionale netto nel 1977 ha supe-rato dell’ 1,9 per cento quello dell’anno precedente.

Più contenuta e pari all’1,8 per cento si può valutare lavariazione segnata in termini reali dai consumi finali in-terni.

Per una più completa valutazione dell’andamento del

Page 286: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 236 –

1977 appare anche utile sottolineare come, secondo datidella Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele, lo sviluppodell’attività delle aziende di credito durante il 1977 è sta-to caratterizzato in Sicilia da un tasso di crescita dei de-positi (più 16,02 per cento) nettamente superiore a quel-lo degli impieghi (più 1,29 per cento), gravemente basso.

Tale andamento riflette quello osservato per l’interoterritorio nazionale dove, però, i ritmi di incremento sisono attestati su livelli più sostenuti (rispettivamente23,19 per cento e 9,45 per cento).

Per quel che concerne i flussi di raccolta, si osservache l’apporto maggiore in termini assoluti è stato fornitodal settore famiglie, la cui quota di assorbimento supera i3/4 di tutti i depositi in essere a fine periodo.

Accanto a questi elementi di ordine economico altrine emergono di tipo più spiccatamente sociale e politico.Per quanto riguarda questi ultimi si è andato verificandoun mutamento importante dei rapporti e dei modi di esse-re delle forze politiche.

Questi elementi di novità si inseriscono in un quadrogenerale notevolmente mutato, in cui è possibile riscon-trare una nuova sensibilità dei corpo sociale rispetto alleistituzioni ed alle stesse forze politiche, ed una forte cari-ca di rinnovamento della presenza sindacale.

Alle forze sindacali, che anche in questa fase della vi-ta nazionale manifestano responsabilmente una apprez-zabile disponibilità di concorso al superamento dellacongiuntura, va confermato il riconoscimento di un si-gnificativo originale ruolo di artefici e protagoniste dellacrescita civile della società.

Con esse il Governo della Regione intende intrattene-

Page 287: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 237 –

re permanentemente rapporti ispirati a leale collabora-zione, in termini di costruttivo confronto, nella consape-volezza delle diversità di modi di presenza e di impegnonella realtà siciliana.

Le questioni sociali ed economiche venute a matura-zione nello stesso momento e in un crogiuolo come quel-lo siciliano, caratterizzato, non da oggi, da segni che lorendono del tutto specifico, pur nella coscienza di unaappartenenza inscindibile ad una realtà nazionale e meri-dionale, di cui la Sicilia si sente pienamente partecipe,non possono non comportare per le forze politiche la in-dividuazione e la proposizione, a tutta la comunità italia-na, di un vero e proprio problema di valenza nazionale: il«problema Sicilia». Il problema, cioè, di una regione pri-maria fra quelle italiane, il cui sviluppo deve interessaretutto il complesso delle forze politiche e sociali naziona-li che devono essere responsabilizzate e coinvolte; taleimpostazione nazionale del «problema Sicilia», nonvuole costituire uno scarico di responsabilità dellaRegione, che anzi conserva intatto il suo complesso po-tenziale storico, sociale, politico, fatto di una ricca tradi-zione autonomista, realizzatasi in una specialità statuta-ria che deve mantenere inalterati i suoi caratteri e deveessere espressione di una reale capacità di incidenza a li-vello di comunità nazionale. La Regione deve mantene-re intatto un saldo aggancio alla realtà dell’Isola, colle-gato a mezzi finanziari, a poteri legislativi ed ammini-strativi cospicui, frutto di lotte autonomiste e di sacrificiumani e morali, che occorre tener sempre ben presentenon per un vuoto esercizio di retorica, ma per trarne nuo-va e maggiore forza politica e per ritrovare continuamen-

Page 288: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 238 –

te in essi il bandolo di una matassa aggrovigliata e con-traddittoria come quello della realtà dell’Isola.

Il Governo regionale ritiene, però, di non isterilire tut-to il complesso «problema Sicilia» in una vicenda di con-fini e stampo locali, ma di doverne fare invece un proble-ma nazionale da riguardare e da affrontare in uno strettoraccordo con il più vasto problema meridionale e nellagiusta valutazione complessiva dell’intera realtà nazio-nale. Si tratta di rilanciare il «problema Sicilia» e di cer-care attorno ad esso alleanze di forze politiche e sociali,di dare luogo ad una vasta mobilitazione della società re-gionale che trovi, però, riscontro ed echi in campo nazio-nale, che smuova vecchi schemi per dare luogo, fra l’al-tro, ad un vasto movimento di opinione pubblica che ser-va anche a riscattare l’immagine tradizionale ed obsole-ta di una Sicilia isolata dal resto del Paese, chiusa entro lemura di vecchi pregiudizi. Si tratta di sviluppare tutto ilmeglio della società siciliana, tutto ciò che di positivo edi produttivo essa ha; di dire con forza che la comunità si-ciliana è perfettamente omogenea, socialmente e cultu-ralmente, al resto del Paese e che essa ha in sè energieumane e professionali che la pongono in linea con i livel-li dell’Europa, cui appartiene. Mancano, è vero, i mezzieconomici, per cui a questa realtà umana fa riscontro unarealtà economica ancora tributaria di mezzi da altre aree.

Occorre, quindi, incidere al più presto perchè, accan-to alle condizioni sociali, si creino le condizioni econo-miche favorevoli, tenendo ben presente, però, che, pertale scopo, obiettivo primario deve essere anche la crea-zione di una classe imprenditoriale e manageriale nonsolo efficiente ma anche audace, creativa, onesta, ansio-

Page 289: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 239 –

sa di novità, che deve e può scaturire dalle forze umanepresenti nell’Isola, ma che va individuata, valorizzata,formata.

Compito primario della classe dirigente regionale re-sta dunque anche quello di arricchire il tessuto umano deiquadri dell’impresa e di creare vera e propria imprendi-torialità, elemento umano portante e non secondario diogni vero processo di sviluppo.

Per avere l’esatta misura della gravità della crisi è op-portuno ricordare qualche dato relativo a quello che è sta-to definito esattamente il problema dei problemi, e cioèquello dell’occupazione, che costituisce da sempre, an-che storicamente, il dato di fondo del sottosviluppo sici-liano.

Nel secondo semestre del 1977 il ricorso alla cassa in-tegrazione guadagni nel settore industriale, edilizia esclu-sa, ha fatto registrare un incremento del 46 per cento ri-spetto al corrispondente periodo del 1976; sempre inSicilia il tasso di incremento degli iscritti agli uffici di col-locamento è stato, fino a luglio del 1977, del 15 per cento,tenendo, però, presente la circostanza della contempora-nea compilazione delle liste speciali di collocamento,previste dalla legge numero 285 sull’occupazione giova-nile, che includono allo stato ben 120 mila iscritti.

Questi dati allarmanti si iscrivono del resto in un con-testo meridionale non meno drammatico che fa registra-re complessivamente il 60 per cento della disoccupazio-ne dell’intero Paese collocato nel Mezzogiorno. Recentistime della Svimez prevedono che senza una reale inver-sione di tendenza i disoccupati nel Mezzogiorno saranno900 mila nel 1980 mentre dal 1977 al 1980 l’incremento

Page 290: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 240 –

delle forze di lavoro, previsto in 75 mila unità all’anno,sarà di 230 mila persone circa.

A questi dati, secondo la Svimez, ha fatto riscontrol’abbassarsi del saldo migratorio negativo che fa regi-strare anzi consistenti rientri.

Nel 1976 sono stati quasi 16 mila i lavortori rientraticontro 13 mila espatriati. Tenuto conto di ciò, e avuto ri-guardo alla stentata crescita del prodotto interno lordonelle Regioni meridionali, il numero dei disoccupati hasfiorato le 700 mila unità, quasi il 10 per cento della for-za lavoro complessiva. Ovviamente si tratta di dati chetengono conto solo della disoccupazione ufficiale, di co-loro cioè che si iscrivono alle liste di collocamento e nonanche della sottoccupazione e di altre forme occulte.

Questi dati confermano la convinzione che la Sicilianel Mezzogiorno costituisce un drammatico problemanazionale e del resto le stesse stime previste per l’econo-mia per il 1978 inducono ad essere pessimisti per unaRegione che parte da una posizione di netto svantaggio.

Si parla ora, a tale riguardo, a rettifica di troppo otti-mistiche previsioni, di una crescita globale per il 1978non superiore al 2 per cento circa, non lontana pertantoda quella, fatta registrare nel 1977, dell’1,7 per cento cir-ca.

A questo dato però si accompagnano previsioni nega-tive per la produzione industriale mentre per contro unaumento dei consumi privati si accompagna ad un possi-bile aggravamento della bilancia commerciale che do-vrebbe in parte ridurre i benefici effetti fatti registrare nel1977. Si ipotizza infatti un aumento dei consumi privatidel 2,5 per cento circa con un aumento delle importazio-

Page 291: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 241 –

ni del 3,8 contro lo 0,2 per cento del 1977, compensatosolo parzialmente da un incremento delle esportazionidel 3,9 contro il 6,6 del 1977.

Gli investimenti fissi continueranno a fare registraresaldi negativi mentre, fra i settori, solo l’agricolo-ali-mentare e quello dei materiali da costruzione fanno for-mulare previsioni favorevoli almeno per il primo seme-stre del 1978 mentre per altri, come la gomma, la side-rurgia, la chimica, il trend dovrebbe migliorare solo apartire dal secondo trimestre del 1978.

Per affrontare questa grave situazione, che investe tut-to il Paese, non si possono pertanto pretendere cose im-possibili nè chiedere più di altri, ma, nella consapevolez-za del peso politico, sociale ed economico della Sicilia, sipuò e si deve chiedere ciò che ad essa spetta ed intantomettere in moto tutte le energie umane, morali e soprat-tutto economiche di cui dispone la comunità isolana.

Si tratta certamente di una situazione caratterizzata dasintomi di emergenza, di cui occorre prendere atto con co-raggio e da cui si deve trarre spunto per una serie di inter-venti non tutti però e non solo con carattere di tampona-mento di situazioni sociali ed economiche di obiettivo pe-ricolo. Occorre invece cogliere questa opportunità per do-tare la Sicilia, in una visione prospettica ma anche arric-chita dalla significativa esperienza di regionalismo vissu-ta, di strumenti altrove già presenti ma finora scarsamen-te operanti a livello di incidenza effettiva sulle rispettiverealtà. Occorre, quindi, distinguere fra interventi di meto-do e interventi di sostanza, fra nuovi strumenti e impe-gnativi traguardi per l’economia dell’Isola. Occorre pureche gli strumenti e le azioni per l’emergenza non siano fi-

Page 292: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 242 –

ni a se stessi ma vengano finalizzati ad obiettivi e tra-guardi più lontani e servano quindi alla comunità isolanain una prospettiva di lungo periodo. Occorre uscire dallalogica del caso per caso, dell’intervento tampone o apioggia e adottare un’ottica severamente programmaticain cui i temi della austerità, dell’emergenza, dello stesso«problema Sicilia» trovino opportuna collocazione inuna logica unitaria.

Dalla situazione sociale ed economica dell’Isola e daquesta esigenza che ho tentato di delineare, è partita l’at-tenta valutazione politica da parte delle forze autonomistedella Regione le quali hanno convenuto sulla assoluta ne-cessità di pervenire, in vista della gravità riscontrat almassimo possibile grado di unità fra di esse, per affronta-re congiuntamente tale complesso di questioni anche mo-dificando i rapporti politici finora intercorsi fra di esse.

Ad esito di tale esame e di tale valutazione i cinquepartiti della maggioranza – Democrazia cristiana, Partitocomunista italiano, Partito socialista italiano, Partito re-pubibicano italiano, Partito socialdemocratico italiano –hanno ritenuto di poter convenire insieme sulla gravitàdel «problema Sicilia» e sulla necessità di affrontarlo construmenti nuovi sia economici sia giuridici, sia congiun-turali che strutturali, aprendo una fase politica nuova nel-la vita della Regione che costituisce coerente prosecu-zione e idoneo sviluppo dei rapporti instaurati fra i parti-ti non solo dall’inizio della presente legislatura tua anchedalla fase conclusiva di quella precedente.

I cinque partiti che costituiscono la maggioranza par-lamentare pertanto hanno determinato di esprimere ilGoverno che ho l’onore di presidere che, formato da rap-

Page 293: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 243 –

presentanti della Democrazia cristiana, del Partito socia-lista italiano, del Partito socialdemocratico italiano e delPartito repubblicano italiano, si ripromette con il vostroconsenso di portare avanti e di realizzare il programma lecui linee essenziali mi accingo ad esporvi.

È per me doveroso sottolineare come anche il Partitoliberale italiano, che ha concorso con la sua partecipazio-ne alla identificazione dei punti programmatici, abbia sulprogramma stesso espresso un complessivo giudizio diadesione e come, con rammarico, ho dovuto registrare ildisimpegno, dettato da ragioni politiche, dello stessopartito che non ha ritenuto di poter partecipare alla mag-gioranza.

La maggioranza parlamentare che è fondata sulla cor-responsabilità dei partiti che ne fanno parte, formatasi esanzionata con la elezione del Governo, costituisce ilpunto di partenza di un impegno di servizio alla comuni-tà siciliana che dovrà essere caratterizzato da chiarezza ecorrettezza di rapporti nella maggioranza e tra la mag-gioranza e l’opposizione, presupposto questo di maggio-re incisività e forza per il conseguimento degli obiettiviche si vogliono perseguire.

È necessario in definitiva che i rapporti politici di tiponuovo risultino in certa misura significativi di una muta-ta realtà complessiva e vengano sostanziati di contenutioperativi precisi e definiti, da verificare poi in termini dirisultato finale a livello dei destinatari. E ciò per evitareerrori e manchevolezze che più volte nella trentennalevita della Regione hanno attenuto più al momento realiz-zativo che a quello creativo ed ideativo, sovente vivaceed anticipatore.

Page 294: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 244 –

Ci si deve muovere in stretto collegamento con loStato, in una logica di tipo nuovo che, senza significareappiattimento dell’esperienza regionale, realizzi perònei fatti il coordinamento fra politiche statali e politicheregionali che siano il completamento e l’integrazionel’una dell’altra secondo linee comuni e non divergenti.

L’azione dello Stato ha assunto da qualche tempo inquesto difficile momento di crisi un andamento che, se nonpuò essere definito strettamente programmatorio, risultaperò coordinato e finalizzato: basti pensare al complessodelle leggi come la numero 183 per il Mezzogiorno, la nu-mero 675 sulla riconversione industriale, la numero 285per l’occupazione giovanile, la cosiddetta legge quadri-foglio per l’agricoltura, per comprendere che questi stes-si devono essere i grandi temi di confronto con lo Stato enei quali dovrà dispiegarsi tutto intero il potenziale poli-tico e sociale della Regione.

Ma accanto a queste preoccupazioni di ordine econo-mico altre ve ne sono di carattere sociale collegate, oltreche alla difesa dell’ordine democratico e alla tutela del-l’ordinato scorrere della vita civile in Sicilia soventemessa in forse da fenomeni di violenza e di disgregazio-ne, il cui infittirsi in quest’ultimo periodo ha destato nonpoche preoccupazioni, si tratta di affrontare con coraggioquesto tema e di analizzarne le cause.

In questo quadro vanno purtroppo segnalati taluni fe-nomeni che proprio di recente stanno riprendendo quotaverso livelli che sembravano appartenere ad un passatoirripetibile. La Sicilia è stata teatro in queste recenti set-timane (ma il fenomeno data già da alcuni mesi) di unaserie di delitti di stampo mafioso.

Page 295: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 245 –

In effetti si tratta di fenomeni ricorrenti anche altrove,tipici di grandi centri urbani in espansione talchè i vecchischemi mafiosi sembrano insufficienti per pervenire aduna non generica e non superficiale individuazione delfenomeno. Fenomeno, beninteso, che non si può solostudiare e conoscere in ogni suo aspetto ma che va bensìcombattuto anche con provvedimenti che abbiano di mi-ra la eliminazione di zone di parassitismo purtroppo an-cora assai diffuse, di sprechi e di favoritismi e che renda-no la pubblica amministrazione impermeabile ad infil-trazioni di stampo mafioso o clientelare e puntino invecesu un sano sviluppo produttivo.

Occorre, altresì, che il fenomeno continui ad esserecombattuto con ogni mezzo dalle Forze dell’ordine, cuiva dato da parte di tutti un contributo pieno e totale per farsì che ogni violenza, sia essa nuova o antica, venga isola-ta e battuta senza rimedio.

È necessario che anche la Regione contribuisca, per lasua parte, alla risoluzione di questi problemi e dichiarinettamente il proprio impegno a contribuire affinchè talifenomeni vengano definitivamente debellati.

A fronte di queste realtà occorre rendere sempre piùfecondo il rapporto che deve esistere tra istituzioni auto-nomistiche e realtà regionale, un rapporto da tenere sottovigile e costante stimolo per vivere una autentica espe-rienza democratica di autogoverno locale.

Bisognerà quindi, rivitalizzare con tutti i mezzi il col-loquio con la società siciliana nel suo complesso, sia perquanto attiene agli aspetti e alle componenti produttivesia per quelle realtà che esprimono meglio di altre l’ansiadi realizzare una società più giusta in cui – per usare un’e-

Page 296: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 246 –

spressione di Aldo Moro – si possa contare tutti allo stessomodo. In particolare va rivitalizzato il dialogo con il mon-do giovanile oggi particolarmente inquieto e protagonistadi un difficile momento della vita nazionale. Va sottolinea-to come la stragrande maggioranza dei giovani intenda vi-vere in un ordine civile e democratico che lasci lo spazio atutti per realizzare le proprie aspirazioni. Si tratta pertantoper i pubblici poteri di aiutare i giovani a fare emergerepienamente questa loro sacrosanta aspirazione.

Particolare attenzione va dedicata ai problemi delledonne siciliane il cui movimento complessivo esprimevivacità e attenzione verso modelli di vita assai diversidel passato e per questo forse più tenacemente persegui-ti con una tensione assai apprezzabile.

Per rispondere a tali realtà, va, tra l’altro, promossa laConferenza regionale per l’occupazione giovanile, cosìcome occorre procedere all’immediato insediamentodella Consulta femminile regionale nonchè alla defini-zione di interventi volti a garantire l’occupazione fem-minile. Va altresì sviluppato il rapporto con il complessoe vario mondo della cultura, con le istituzioni culturali,con il mondo accademico, con la scuola, tutti attraversa-ti da crisi di struttura e da più gravi tensioni di ordineideologico e morale, alla ricerca di un ruolo nuovo dasvolgere in una società in tumultuoso mutamento comequella in cui viviamo.

Nella complessa e difficile situazione sociale dellaSicilia non può tacersi della pesante situazione dellaValle del Belice, a dieci anni dal luttuoso evento del gen-naio 1968 ancora in tristi e desolate condizioni economi-che, sociali, ambientali.

Page 297: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 247 –

Pur nella giusta considerazione della novità e dell’im-portanza della legge 29 aprile 1976, numero 178, varatadal Parlamento nazionale e con la quale finalmente iComuni vengono resi protagonisti della ricostruzione,occorre proseguire con tenacia e con coraggio l’azionepolitica di rivendicazione e di stimolo nei confronti delloStato, oltre che la rapida approvazione del preannuncia-to disegno di legge predisposto dal Ministero dei lavoripubblici, anche per quel che concerne l’insediamentonella Valle di iniziative industriali a suo tempo promesseo di altre che possano costituire valida alternativa di la-voro e di sviluppo per quelle popolazioni. Da parte dellaRegione nulla sarà lasciato di intentato in questo sensonella trattativa con il Governo centrale per ottenere ciòche può giovare al riscatto delle zone terremotate.

Sulla base dell’analisi fin qui condotta va affermatoche l’obiettivo principale della politica economica per ilMeridione e la Sicilia deve essere quello di aumentarel’occupazione aumentando la produzione e ad esso va fi-nalizzato nel breve e medio periodo tutto lo sforzo di ri-sanamento, riorganizzazione ed investimenti di cui ilPaese e la Regione sono capaci.

La politica economica della Regione dovrà pertantomirare ad aumentare la capacità produttiva per accresce-re la sua quota di partecipazione alla creazione del pro-dotto nazionale; ad aumentare la capacità di autososten-tamento diminuendo la dipendenza dal resto del Paeseper produzioni che possono essere realizzate nell’Isola acominciare da quelle agricolo-alimentari e da quelle con-nesse al pieno sfruttamento delle proprie risorse; a difen-dere e migliorare le condizioni di vita civile considerate

Page 298: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 248 –

come condizione necessaria per lo stesso sviluppo pro-duttivo.

Questi elementi devono in definitiva dare il senso diun contributo attivo della Sicilia alla soluzione della gra-vissima crisi economica nazionale.

Non si tratta, infatti, di dare avvio ad un contenziosonei confronti dello Stato per pretendere ora ciò che pur-troppo non è stato riconosciuto in momenti assai diversidi prosperità economica.

Deve essere invece ben presente questa consapevo-lezza della situazione complessiva del Paese, del restoperfettamente in linea con la politica unitaria nel cui qua-dro ormai da anni la Regione conduce il suo dialogo neiconfronti dello Stato.

Questo però non deve far pensare ad un possibile in-debolimento della posizione siciliana, nè ad una attenua-zione della ferma istanza della Sicilia nel quadro dellacomunità nazionale.

Occorre, infatti, mettere bene in evidenza il principioche l’austerità è praticabile nel Mezzogiorno solo se con-giunta a medio termine con lo sviluppo.

Certi sacrifici nella spesa pubblica, anche se necessa-ri, debbono però essere attentamente graduati tenendoconto del punto di partenza, delle carenze generalizzatenella dotazione di infrastrutture civili, nella viabilità, neitrasporti, nella scuola, nella casa, nelle opere igienicosa-nitarie.

Certi sacrifici finalizzati al recupero di economicità diimprese industriali, certamente inevitabili in presenza digravi processi di crisi come quelli della chimica o dellepartecipazioni regionali, vanno però compiuti tenendo

Page 299: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 249 –

presente il basso tasso di turn over praticabile in Sicilia,ovviamente assai lontano da quello di 70.000 unità al-l’anno recentemente indicato per Torino e il Piemontedallo stesso movimento sindacale, zone nelle quali il tas-so di disoccupazione non raggiunge il 2 per cento e dovesi ha il più alto coefficiente di occupati nell’industria del-l’intero Paese, pari a quello delle più affollate aree indu-striali dell’Europa occidentale.

Certi tagli nel settore assistenziale, pure necessari edanzi auspicabili in un’ottica nazionale, vanno però com-piuti tenendo presente che in Sicilia non è possibile ri-durre drasticamente mezzi di sussistenza già modestissi-mi e in qualche caso di mera sopravvivenza.

Per la politica economica nazionale questo comportal’assunzione di alcune scelte e priorità che la Sicilia devecontribuire ad indicare e definire insieme alle altre regio-ni meridionali.

È infatti interesse comune di tutte le regioni meridio-nali ottenere che una programmazione abbia concreta-mente inizio attraverso piani di settore in cui sia netta lascelta meridionalistica nelle priorità quantitative e quali-tative. Sia nel decentramento, ristrutturazione e sviluppoqualificato delle produzioni esistenti (chimica seconda-ria, cantieristica, elettronica, materiale ferroviario, ener-gia e telecomunicazioni), sia nella creazione di nuovi set-tori e nell’adozione di nuove tecnologie (piano agricolo-alimentare, industria alimentare, energia, elettronica, ec-cetera) in Sicilia per un lungo periodo, protagoniste, an-che se non esclusive, non possono non essere le impresea partecipazione statale.

È altresì interesse delle Regioni meridionali compie-

Page 300: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 250 –

re un esame comune delle finalità, delle quantità, dell’ef-ficacia e degli strumenti della spesa pubblica previstadallo Stato.

Si tratta di ottenere la rapida attuazione della legge diriconversione industriale al servizio degli indirizzi stabi-liti nei piani di settore.

Occorre pervenire ad un reale coordinamento traAmministrazione centrale, Cassa per il Mezzogiorno eRegioni meridionali, tale anche da assicurare una effica-ce assistenza tecnica per l’elaborazione dei programmi ela loro realizzazione.

Si tratta ancora di concordare una linea di condottacomune nei confronti delle Partecipazioni statali perquanto riguarda i modi del loro impegno nella realizza-zione di grandi opere previste dal piano quinquennaledella legge numero 183.

Nei confronti dell’Amministrazione centrale delloStato è necessario pretendere un indirizzo meridionalistae dunque una revisione dei criteri della spesa per la sani-tà, per la scuola, la casa e l’assistenza che tenga conto deibisogni e non di parametri indifferenziati per tutto ilPaese.

A sostegno delle piccole e medie imprese meridionaliè necessario perseguire una politica tendente alla crea-zione di strutture, di assistenza tecnica, di ricerca di mer-cato anche attraverso una più efficace azione dell’Ice, ilrafforzamento della Fime e di altri strumenti esistenti.

La Regione siciliana in particolare deve assolvere alcompito di proporre per ognuno dei principali settori incui è previsto un piano, una propria proposta organica diindirizzi e di priorità.

Page 301: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 251 –

Questo è già avvenuto, anche attraverso una proficuacollaborazione con il sindacato, per la cantieristica conun insieme di indicazioni che vanno riconfermate.

In egual modo per la chimica occorre approntare unapiattaforma che acceleri la revisione ed il rilascio dei pa-reri di conformità del Cipe ed assicuri il mantenimentodei livelli di occupazione previsti e, nel piano di settore,ottenga il riconoscimento di un’area chimica sicilianacomprendente Priolo, Gela, Ragusa e Licata da conside-rare come una area integrata sia per la ristrutturazionedelle produzioni esistenti, sia per nuovi impianti di chi-mica secondaria e fine.

In relazione anche ad altri settori si tratta in generaleper la Sicilia di partecipare con proposte concrete allenuove iniziative ed ai programmi di ristrutturazione del-le Partecipazioni statali.

Così, ad esempio, per un piano organico dei trasportiche comprenda l’ammodernamento della rete ferrovia-ria, soprattutto in relazione alla creazione di struttureconnesse al trasporto ed alla conservazione delle merci,tali da ovviare alla strozzatura dello stretto di Messina; laspecializzazione e lo sviluppo dei principali porti sicilia-ni; l’ammodernamento ed il potenziamento degli aero-porti esistenti escludendo che se ne creino di nuovi; ilcompletamento dell’autostrada Messina-Palermo.

L’iniziativa della Regione deve essere sempre carat-terizzata da organicità nonostante la pesantezza dell’at-tuale situazione e la drammaticità di talune realtà. La gra-vità di taluni punti di crisi non deve infatti portare laRegione a limitarsi ad un’azione di tamponamento madeve al contrario costituire l’occasione per l’instaurazio-

Page 302: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 252 –

ne e l’adozione di una politica industriale regionale daverificare con le forze produttive e sociali interessate.

Del resto le stesse scelte politiche nazionali adottatecon la legge numero 675 e quelle più recenti della Cee al-la ricerca di una politica industriale complessiva dell’a-rea comunitaria inducono all’adozione di questa linea.

I punti di crisi, sottolineati anche dall’attiva, vigilanteazione del sindacato, sono ormai noti e si tratta solo diportare avanti azioni politiche coerenti verso i gruppi in-teressati per evitare danni all’occupazione che l’econo-mia dell’isola non può consentire.

Occorre inoltre verificare con gli organi statali i setto-ri nei quali si potranno verificare interventi di riconver-sione o di ristrutturazione ai sensi della legge numero675 dato che la Sicilia deve avvalersi dei benefici dellalegge per tentare di sanare talune falle del proprio siste-ma industriale anche se appartenenti al settore pubblicodell’economia siciliana.

Occorre, comunque, collocare la Sicilia nell’otticacomplessiva del problema meridionale e rivendicare for-temente alla Regione – e insieme alle altre Regioni meri-dionali – la cogestione con lo Stato della legge numero183 per il Mezzogiorno.

Il piano quadriennale approvato nel giugno del 1977in base alla legge stessa costituisce un piano di decisioniadottate e che devono essere fra loro strettamente coordi-nate: intervento statale ordinario, intervento statalestraordinario, intervento regionale, sancendo in tal modola presenza delle Regioni non solo nella fase di coordina-mento con interventi propri, espressamente previsti, maanche e soprattutto nella fase del controllo politico del-

Page 303: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 253 –

l’intervento attraverso il Comitato dei rappresentantidelle Regioni meridionali.

I problemi specifici della Regione in questa strategiariguardano, quindi, i progetti regionali di sviluppo e tuttigli altri adempimenti previsti dalla legge numero 183 perle regioni. In questa direzione occorre impegnare ognienergia per la urgente definizione da parte della Regionedi tali progetti e adempimenti.

Nella redazione di questi progetti la Regione potrà av-valersi della Cassa come organo tecnico nello spirito del-la legge numero 183 che prevede proprio la funzione del-la Cassa come agenzia operativa al servizio delleRegioni. Tale tipo di collegamento e di rapporto potrà, adesempio, trovare applicazione nella redazione del Pianodelle acque dove la esperienza tecnica della Cassa va fil-trata attraverso la valutazione delle esigenze e degliobiettivi specifici della Regione.

Si tratterà, quindi, di dare prova della capacità di ge-stione e, insieme alle altre Regioni del Mezzogiorno, dicogestione della Regione, della politica meridionalistaattraverso la conferma della strategia unitaria con leRegioni meridionali.

Occorre, inoltre, che anche nei confronti della Cassa laRegione ritrovi la capacità di gestione dei progetti specia-li (ridotti da 31 a 12 e fra cui è incluso quello per l’areametropolitana di Palermo) attraverso un’azione più inci-siva non solo a livello politico ma anche a livello tecnico.

Occorrerà, infine, che esista sempre il più vigile rac-cordo fra spesa statale ordinaria e straordinaria e spesaregionale in modo da operare un coordinamento fra leazioni svolte.

Page 304: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 254 –

Si tratta, in definitiva, di uno dei grandi temi su cui laRegione anche nell’ottica dell’emergenza deve dimo-strare capacità di incidere nei confronti dello Stato muo-vendosi in un’ottica globale a favore del Mezzogiorno.

Per completare il quadro esterno in cui ci si dovràmuovere è necessario porre attenzione ai rapporti con laCee e a proseguire con impegno quelli già impostati edavviati dal Presidente Bonfiglio con i Paesi rivieraschidel Mediterraneo. Tali rapporti sono divenuti tra loronon scindibili: si tratta di un unico contestuale problemache trova la sua netta evidenza nel previsto inserimento,che non può non avere nel suo obiettivo di integrazionedell’Europa una valutazione positiva, di Grecia, Spagnae Portogallo nella Comunità. Si tratta pertanto di trovareun ruolo preciso della Sicilia in questo contesto, in mo-do da controllare dall’interno questo vasto processo diaggregazione e al contempo di evitarne lo scavalcamen-to da parte dei Paesi dell’Europa occidentale e di quellidell’area Opec, reciprocamente protesi a cercarsi, i pri-mi verso appetibili sbocchi di mercato, i secondi alla ri-cerca di impiego dei capitali a fini di sviluppo. Questopericolo di rapporti che passino sulla testa dei siciliani èreale e lo abbiamo denunciato anche nei giorni scorsi inoccasione dell’incontro celebrato a Palermo con le dele-gazioni del Parlamento europeo e di quello degli StatiUniti.

Non da oggi la Comunità ha adottato il metro regio-nale della sua politica e anche ora, in vista del controllodell’ingresso nella Cee dei tre citati Paesi, si parla negliambienti comunitari di politica dei due scalini e di regio-nalizzazione degli interessi. Quest’ultima si sforza di

Page 305: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 255 –

prevedere le conseguenze che l’ampliamento della Ceeavrà nelle regioni economiche della Comunità. ANord sihanno aree industriali forti ed agricoltura basata su ce-reali, carne e latte. L’ampliamento offre dunque prospet-tive tutte interessanti essendo debole la struttura indu-striale dei tre Paesi candidati e deficitaria la loro agricol-tura per quel che riguarda latte, carne e cereali. Per con-tro il Mezzogiorno italiano e il Midi francese, ad econo-mia prevalentemente agricola, hanno poco o nulla daesportare e saranno esposti ad una concorrenza vivacesul loro stesso terreno: olio d’oliva, vino, frutta.

Infine le Regioni industriali in declino e ad insedia-menti recenti avranno tutto da temere dall’industria deitre Paesi nuovi membri che producono gli stessi prodottibeneficiando di minori costi salariali.

Si tratterà, dunque, di procedere ad una operazione dirimodellamento economico che va però condotta in mo-do tale da non compromettere gli interessi di nessuno etanto meno dei più deboli. Occorre incidere politicamen-te a livello dei Commissari Cee italiani per fare presentecon grande vigore le posizioni della Sicilia nel quadrodelle più generali preoccupazioni del Paese.

C’è il rischio, in questa prospettiva della regionaliz-zazione, di una sorta di europeizzazione del problema delMezzogiorno, nel senso che la logica perversa delle areeprivilegiate e della tutela dell’esistente cominci a fare ca-polino anche in sede Cee e l’Italia, forte della esperienzadolorosa di oltre cento, anni di meridionalismo, dovreb-be evitare questo rischio.

Sono stati fatti proprio in questi mesi consistenti pas-si avanti per la definizione di una politica industriale eu-

Page 306: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 256 –

ropea che finora ha riguardato il settore della siderurgia equello della chimica.

In quest’ultimo, al quale la Sicilia è fortemente inte-ressata, si delinea un confronto serrato con la chimica af-fermata e con quella emergente.

In questo quadro occorre, dunque, ridiscutere e ridefi-nire con gli Organi di governo e con quelli Cee il proble-ma della chimica.

La Sicilia non può e non deve certo accontentarsi, nel-l’ottica dell’Europa, degli stanziamenti del fondo regio-nale di recente individuati per il 1978 in 620 miliardi cir-ca. Non è questo e non può essere questo il ruolo dellaRegione nella Comunità pena la prosecuzione della logi-ca dell’assistenzialismo. Occorre, invece, svolgere unruolo politico attivo che, appropriandosi della logica re-gionale, in accordo con le altre Regioni del Mezzogiorno,riscopra il ruolo dell’area meridonale in una economia eu-ropea protesa verso i Paesi del Mediterraneo e del NordAfrica.

I momenti dell’intervento regionale per affrontare construmenti adeguati il vasto complesso di questioni colle-gate al «problema Sicilia» passano attraverso l’utilizzopieno e produttivo delle risorse finanziarie regionali.

È necessario ottenere che tutto il complesso della spe-sa venga coordinato e finalizzato a fini direttamente pro-duttivi.

A tale scopo bisogna tenere presente che il volumepotenziale di spesa complessiva per l’esercizio 1978 è di3.411 miliardi, costituito in gran parte dalla spesa iscrittain bilancio ma anche dalle somme derivanti da assegna-zioni dello Stato già perfezionate o da perfezionare, dai

Page 307: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 257 –

residui passivi stimati in larga massima per lire 1.000 mi-liardi circa, e dalle residue disponibilità a fronte del pia-no di interventi. Nell’arco del bilancio 1978-1979 saràpossibile utilizzare per nuove iniziative legislative lasomma di lire 750 miliardi circa, senza tener conto dellesomme che affluiranno dallo Stato in applicazione del-l’articolo 38 dello Statuto dal 1979 in poi, il cui disegnodi legge, già esitato dal Senato, è necessario che vengaimmediatamente approvato dalla Camera.

L’utilizzo di tali somme, lungi dall’essere casuale, de-ve avvenire attraverso la mobilitazione totale e straordi-naria delle risorse disponibili secondo un piano di emer-genza che parta dalla pronta esecuzione di tutte le spesegià autorizzate; attraverso l’allargamento della spesaproduttiva nel senso che le spese dovranno essere tutte fi-nalizzate a produrre reddito nell’area siciliana; attraver-so la rigorosa valutazione della spesa regionale per evita-re spese improduttive e di tipo assistenziale che rappre-sentano ancora una quota troppo rilevante delle disponi-bilità finanziarie della Regione; attraverso il conteni-mento delle spese correnti con una vigorosa politica diausterità mediante controlli e verifiche che investanonon soltanto l’Amministrazione centrale della Regionema anche gli Enti pubblici regionali e gli Enti locali per-seguendo la radicale eliminazione delle spese superflue,la diversa destinazione di fondi non utilizzati, da riattiva-re a fini produttivi; la ricognizione delle attuali spese cor-renti al fine di identificare quelle superflue o non rispon-denti più ad esigenze attuali.

In questo quadro e per quanto di competenza dellaRegione va proseguita e portata avanti l’azione volta ad

Page 308: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 258 –

affrontare il problema della giungla retributiva anche inambito regionale, in modo da pervenire ad un più organi-co e coordinato assetto delle retribuzioni che non dia luo-go a sprechi e a privilegi di nessun tipo.

Analoga attenzione va pure dedicata al problema delrigore e della correttezza dell’azione amministrativa inmodo da dare dell’Amministrazione regionale una im-magine netta e trasparente, che giovi al prestigio delleistituzioni autonomistiche.

Si tenderà, altresì, a provvedere al superamento dellaframmentarietà della spesa che non deve avere caratteredi intervento «a pioggia» ma essere invece finalizzata aprogrammi di sviluppo che interessano la comunità regio-nale e concentrata su obiettivi politici di grande respiro.

Strumento prioritario di tutta la complessa attività re-gionale dovrà essere il bilancio poliennale che sarà giàoperante a partire dal prossimo esercizio finanziario eche dovrà assicurare il coordinamento e l’utilizzazioneunitaria di tutte le risorse di origine regionale, statale ecomunitaria.

La politica di piena utilizzazione delle risorse per af-frontare l’emergenza che la Regione deve perseguire de-ve coinvolgere un complesso organico di scelte, di azio-ni e di metodi eccezionali. Non si tratta, infatti, di identi-ficare soltanto interventi tampone e a mero carattere con-giunturale; al contrario a fronte della emergenza deverealizzarsi – come si è detto – uno sforzo di risorse, difunzionalità e concretezza che utilizzi appieno il consi-stente potenziale della spesa regionale già autorizzata,acceleri al massimo l’utilizzo degli investimenti ordinarie straordinari consentiti dalla legislazione statale e gesti-

Page 309: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 259 –

ti dalla Regione, realizzi con provvedimenti immediatiun consistente recupero di funzionalità e di snellezza al-l’amministrazione regionale.

Vanno sottolineate talune scelte e gli interventi che siritengono necessari per fronteggiare l’emergenza in unavisione produttivistica della spesa e dell’azione pubblica.

E anzitutto opportuno che la Regione provveda all’e-manazione di un provvedimento legislativo che, in riferi-mento alla recente legge statale numero 1 del 1978 in te-ma di acceleramento delle procedure e di competenzecomunali, elimini eventuali dubbi interpretativi e rendaoperanti in Sicilia le più significative innovazioni. Cosìcome è necessario procedere alla revisione della leggeregionale sugli appalti per adeguarla e coordinarla allacitata legge statale numero 1 del 1978 e alle norme Cee.

In questo quadro va valutata la situazione dell’alboregionale degli appaltatori per conseguirne una rigorosarevisione.

Va perseguita, inoltre, con urgenza e decisione lacompleta utilizzazione dei fondi di edilizia pubblica rela-tivi agli ospedali, agli asili nido, al piano per l’ediliziascolastica e a quello per l’edilizia popolare e sovvenzio-nata, procedendo, se necessario, ad assegnazioni integra-tive con fondi regionali, privilegiando il completamentodelle opere già avviate.

Va operata una rigorosa inevitabile selezione delleopere finanziate con fondi della Cassa ai fini del comple-tamento di tali opere con fondi della legge 2 maggio1976, numero 183.

Si procederà all’assegnazione ai Comuni di fondi perla realizzazione di opere pubbliche di loro competenza,

Page 310: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 260 –

da utilizzare però con precisi criteri di priorità per evita-re sprechi ed interventi scarsamente utili o non sufficien-temente coordinati, dando priorità agli interventi sullestrutture igienico-sanitarie ed in particolare alle reti idri-che e fognanti.

In questo quadro vanno stabiliti, sulla base delle esi-genze (talune delle quali di drammatica urgenza) espres-se dai sindaci dei tre maggiori capoluoghi dell’Isola, in-terventi specifici e particolari per le aree metropolitanedi Palermo, Catania e Messina, tenendo conto della pe-culiarità di ciascuna area e in una visione socio-econo-mica globale delle relative situazioni.

A tale scopo è necessario individuare con carattere dipriorità taluni di questi interventi dando la precedenza,ad esempio, al completamento di opere di servizio socia-le come scuole, asili-nido, ospedali. Analoga precedenzava pure data all’esigenza, comune alle tre città, del rifaci-mento delle reti idriche e fognanti le cui carenze provo-cano gravi disagi in vaste fasce della cittadinanza.

In riferimento all’intervento straordinario, sembrautile che, per il rifacimento delle reti idriche e fognantidelle tre maggiori città siciliane si dia luogo ad un pro-getto regionale ai sensi dell’articolo 7 della legge nume-ro 183, ii cui costo potrebbe essere sostenuto dalla Cassaper il Mezzogiorno e le cui opere finanziate con il fondodi 2.000 miliardi destinato, appunto, ai progetti regiona-li di sviluppo. Ci si deve anzi avvalere, ai sensi dell’arti-colo 4 della predetta legge, dell’opera della Cassa infunzione di agenzia operativa al servizio della Regionein modo da rendere al più presto operativa in Sicilia lalegge sull’intervento straordinario per il Mezzogiorno.

Page 311: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 261 –

Può pure darsi luogo, nei casi di possesso da parte deiComuni o degli Istituti autonomi case popolari di aree inprossimità di complessi di edilizia popolare, ad impiantisportivi di tipo semplice che possano essere realizzati intempi brevi e che rispondano ad esigenze largamente av-vertite.

Per quanto riguarda Palermo è chiaro che gli inter-venti devono avere come base di partenza, ai fini del lorocoordinamento, la definizione di massima del progettospeciale per l’area metropolitana, per il quale la Regionedeve al più presto definire la propria iniziativa.

Per Catania e Messina riferimento d’obbligo sono lerecenti conferenze cittadine tenutesi nelle due città.

È altresì opportuno prevedere la realizzazione digrandi centri di deposito e di stoccaggio di derrate agri-cole e di prodotti alimentari che a Palermo devono trova-re collocazione, oltre che in un’ottica di servizio all’areacittadina più vasta dell’Isola, anche al traffico del porto;mentre a Catania e a Messina dovranno rispettivamenteavere di vista le produzioni agricole tipiche dell’area ca-tanese e la peculiarità dell’area messinese al servizio deltraffico da e per il continente nonchè la necessità di strut-ture che facilitino il superamento della strozzatura delloStretto.

Nell’ambito della indicata rapida attuazione di tutta laspesa regionale va particolarmente curata l’attuazionedella legge 20 dicembre 1975, numero 79, e della leggeistitutiva del Fondo di rotazione per il finanziamento allecooperative edilizie, degli interventi nel settore del turi-smo, della forestazione, delle infrastrutture e delle strut-ture agricole, a favore delle zone minerarie e delle isole

Page 312: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 262 –

minori. Per questa parte della spesa regionale il riscontrodi obiettivi ritardi può far valutare la temporanea utiliz-zazione dei relativi stanziamenti per altre immediate fi-nalità.

Al fine di incentivare la ripresa dell’edilizia vanno va-lutate ipotesi di agevolazioni a carattere individuale indirezione di abitazioni con caratteristiche popolari, odanche per il recupero da parte dei privati del patrimonioedilizio esistente.

Per le strutture agricole, tenendo conto degli stanzia-menti derivanti da leggi statali e da interventi Cee, è ne-cessario rifinanziare interventi per la viabilità minore erurale e per le strutture di commercializzazione con unaattenta e selettiva indicazione di settori della produzione.

Anche per i settori artigianali, commerciali e della co-operazione la manovra del credito agevolato, rigorosa-mente vincolato a finalità produttive (credito di impian-to), va potenziata.

Opportuno sostegno va pure fornito all’attività degliesportatori siciliani, anche mediante la creazione di strut-ture agili, agenzie operative gestite dagli stessi operatori,attraverso apposite convenzioni che si occupino dell’as-sistenza tecnica al commercio estero, sia attraverso atti-vità di marketing rivolte all’individuazione di settori par-ticolarmente interessanti, sia attraverso la ricerca di tra-miti commerciali che facilitino l’opera delle ditte inte-ressate.

Impegno prioritario del Governo regionale è quellodell’occupazione giovanile, strumento indispensabileper l’inserimento dei giovani nel tessuto sociale.

A tale proposito l’iniziativa della Regione si svolgerà

Page 313: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 263 –

secondo due direttrici: la prima, intesa all’attuazione sol-lecita della legge numero 285; la seconda, diretta ad inte-grarla, mediante una legge regionale che, compatibil-mente, ne completi l’operatività.

È pertanto urgente dare immediata attuazione ai pro-getti specifici già elaborati in esecuzione del titolo quartodella legge numero 285 di recente approvati dal Cipe espiegare le iniziative necessarie perchè le somme stanzia-te siano celermente accreditate per dare corso ai progetti.

Inoltre occorre predisporre le istruzioni operative dimassima indispensabili per l’esecuzione dei progetti me-desimi e vigilare sul corretto svolgimento di essi, verifi-candone la rispondenza alle attese dei giovani, in mododa predisporre, anche in sede di commissione per l’occu-pazione, le eventuali correzioni opportune.

L’attuazione della legge numero 285 implica poi lapreparazione di un programma delle attività di formazio-ne professionale che tenga conto della situazione delmercato del lavoro, delle indicazioni di ordine program-matorio, dell’esperienza fornita dall’esecuzione dei pro-getti previsti dal titolo quarto della legge. In particolaredeve rivolgersi notevole interesse all’organizzazione dicorsi di qualificazione nel settore parasanitario, ancheper sopperire alla carenza di personale idoneo mediantel’attingimento alle liste speciali previste dalla legge nu-mero 285.

L’attuazione della legge impone poi l’intervento pres-so le organizzazioni dei datori di lavoro perchè siano sti-pulati i contratti di formazione e sia dato avvio all’impie-go straordinario dei giovani mediante l’utilizzazione del-le provvidenze disposte.

Page 314: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 264 –

Sempre nel quadro dell’attuazione della legge, occorreattribuire una quota delle opere programmate, nell’ambitodell’emergenza, ad imprese che assumano una percentua-le di giovani; nonchè elaborare programmi regionali di la-voro che, tenendo conto delle indicazioni dello istituendocomitato per la programmazione, rendano possibile l’ef-fettivo inserimento dei giovani nel circuito produttivo conriguardo significativo all’occupazione femminile.

Un rilievo particolare va attribuito poi alle cooperati-ve fra giovani, in favore delle quali deve essere riservatauna quota delle opere previste nel programma di emer-genza ed essere operata la concessione delle terre incol-te, mediante la predisposizione degli adempimenti am-ministrativi indispensabili per la attuazione della leggevigente, in attesa della nuova legislazione nazionale e re-gionale sulla materia.

Sempre in favore delle cooperative fra giovani o aprevalente presenza giovanile, deve essere spiegata unaadeguata azione di sostegno specie nei settori della tra-sformazione dei prodotti agricoli e della gestione dei ser-vizi per l’agricoltura.

La legge regionale di integrazione deve, innanzitutto,dirigersi all’imprenditoria privata, adoperando misureche non rivestano carattere assistenziale ma incentivan-te, e cioè mediante agevolazioni del credito alle attivitàartigiane, agricole e commerciali, da subordinare all’ef-fettiva occupazione dei giovani, con privilegio delle im-prese cooperative; deve prevedere l’ulteriore alleggeri-mento degli oneri previdenziali per quanto compatibile,e, infine, agevolare le attività di formazione professiona-le mediante adeguati interventi.

Page 315: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 265 –

La legge regionale deve, quindi, disporre i finanzia-menti integrativi necessari per la piena attuazione deiprogrammi specifici previsti dal titolo quarto della leggenazionale.

Conclusivamente, l’azione della Regione non deve li-mitarsi alla predisposizione di piani o più in generale al-la mera agevolazione dell’occupazione dei giovani, madeve caratterizzarsi per il ruolo fondamentale di impulso,di coordinamento e di effettivo dialogo con l’imprendi-toria privata, nonchè per la promozione dell’effettivaoperatività della Conferenza regionale per l’occupazionegiovanile, in precedenza evidenziata, e per ogni ulterioreiniziativa necessaria perchè il problema del lavoro deigiovani trovi una giusta soluzione nell’ottica globale del-la questione meridionale.

La collocazione della Regione nell’ambito della arti-colazione dei pubblici poteri nel nostro Paese ed in parti-colare la problematica dei rapporti con lo Stato, la suaposizione nel contesto europeo ed in quello mediterraneononchè l’attenzione per i problemi della cultura, della ri-cerca e dell’informazione, costituiscono caratteri dellescelte che condizionano i modi di essere della azione del-la Regione e del suo Governo.

Nella linea del recupero della peculiarità dello Statutoregionale, in correlazione al processo di regionalizzazio-ne compiuto con la legge numero 382 e con i relativi de-creti delegati, vanno posti i problemi connessi alla com-pleta attuazione dello Statuto siciliano.

Detta attuazione costituisce un obiettivo primario perl’azione del Governo regionale che intende continuare inun metodo di confronto serrato con il Governo naziona-

Page 316: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 266 –

le, al quale peraltro va dato atto della particolare sensibi-lità che ha caratterizzato l’approvazione delle nuove nor-me sulla composizione del Consiglio di giustizia ammini-strativa non appena esitate dalla Commissione paritetica.

Con questo spirito i rapporti con lo Stato vanno impo-stati alla luce dei moderni criteri di individuazione dellematerie, avendo riguardo non già alle competenze mini-steriali ma agli ambiti materiali di intervento, quali sonodefiniti attraverso il criterio della organicità e della con-nessione fra funzioni affini strumentali e complementari.

Secondo questa ottica vanno certamente riviste lenorme di attuazione antecedenti al 1975 che facevano le-va sulle competenze ministeriali e vanno elaborate nuo-ve disposizioni di attuazione per i settori che non hannoancora formato oggetto di trasferimento; norme di attua-zione che dovranno contestualmente assicurare allaRegione adeguate necessarie risorse finanziarie.

Così va detto per l’attuazione delle direttive e dei re-golamenti della Cee, per alcune materie ascrivibili ai ser-vizi sociali (come la polizia amministrativa, l’assistenzasociale, scolastica e sanitaria) allo sviluppo economico(come fiere e attività commerciali, alimentazione) all’as-setto e utilizzazione del territorio (come le acque pubbli-che) per le quali sono state elaborate apposite norme diattuazione contenute nel documento approvato il 2 feb-braio 1978 dalla Commissione parlamentare per l’attua-zione dello Statuto.

Evidentemente il trasferimento ipotizzato deve inve-stire anche gli uffici statali, fermo restando il potere del-la Regione di provvedere all’assetto organizzativo defi-nitivo, anche relativamente al personale trasferito.

Page 317: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 267 –

In questo contesto particolare importanza acquistanole norme di attuazione in materia finanziaria, già in fasedi avanzata stesura da parte della Commissione pariteti-ca che dovranno garantire:

a) la piena autonomia finanziaria della Regione se-condo il modello previsto dall’articolo 36 dello Statuto,che bandisce qualsiasi forma di finanza derivata;

b) la definitiva sistemazione dei rapporti finanziariStato-Regione, conseguente al trasferimento degli uffici edel personale statale e degli enti pubblici alla Regione, per-sonale la cui utilizzazione dovrà avvenire nella logica dellenuove strutture amministrative previste dalla riforma.

Il Governo regionale ritiene così necessario salva-guardare la peculiarità dello Statuto speciale, tenendoanche presente l’esigenza per la nostra Regione di assol-vere ad un ruolo attivo nella articolazione regionale delPaese quale si è configurata con l’attuazione della leggenumero 382 e nel contempo affrontando i problemi dellosviluppo con chiara attenzione alla collocazione dellaSicilia nell’ambito delle Regioni meridionali ed alle esi-genze comuni all’area del Mezzogiorno.

Al fine di realizzare i momenti dell’intervento regio-nale è necessario individuare adeguate modifiche strut-turali che da un canto costituiscono strumenti per affron-tare con la dovuta efficacia la gravità del momento e dal-l’altro costituiscono comunque delle scelte di natura pro-spettica volte a razionalizzare l’azione amministrativaregionale.

Accanto ed oltre a necessarie modificazioni struttura-li è necessario pensare ad un recupero della coralità ditutte le componenti operanti nella realtà regionale per ot-

Page 318: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 268 –

tenere un sempre maggiore collegamento e coordina-mento della Regione con gli enti locali, con gli enti eco-nomici e con ogni altra realtà pubblica.

Quanto alla formulazione di norme che diano l’avvioalla riforma dell’Amministrazione regionale il Governoritiene di dovere basarsi sul documento di principi elabo-rato dall’apposita Commissione di studio e fatto propriodalla Giunta regionale, con gli opportuni approfondi-menti anche alla luce degli orientamenti scaturenti dallaattuazione della legge numero 382.

La prospettiva indicata dal documento di princìpi, chesi colloca nel quadro della scelta a suo tempo operata diridisegnare l’assetto amministrativo regionale, costitui-sce un obiettivo qualificante. Occorre pertanto accelera-re e definire il relativo esame in sede di primaCommissione legislativa dell’Assemblea.

Un secondo necessario riferimento per il Governo re-gionale è costituito dalle conclusioni del convegno degliamministratori degli enti locali indetto dall’Assemblearegionale a Palermo nel dicembre 1977.

Il Governo regionale ancora avverte la esigenza edopportunità di promuovere l’attuazione anche in Siciliadella legge numero 382 nella sua globalità, tenendo con-to della specialità dello Statuto regionale siciliano e va-lutando le peculiarità di situazioni strutturali e sociali re-gionali, seguendo le indicazioni contenute nel noto sche-ma di proposte approvato dalla Commissione parlamen-tare della Assemblea regionale siciliana il 2 febbraio1978.

Relativamente all’assetto amministrativo dellaRegione nel suo complesso il Governo regionale ritiene

Page 319: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 269 –

di dover accogliere il disegno che ne fa il documento diprincipi, articolandolo in tre livelli: comunale, interme-dio e regionale.

È necessario, pertanto, adottare «uno schema di di-stribuzione delle funzioni che miri innanzitutto a defini-re i ruoli di governo dei diversi livelli territoriali qualequadro di riferimento unitario anche per il riassetto dellefunzioni settore per settore».

Detti livelli strutturali di amministrazione devono es-sere direttamente rappresentativi degli amministrati amezzo di elezioni dirette dei rispettivi organi di base.

Ad essi va altresì attribuita competenza globale sulcomplesso dei problemi e al rispettivo livello della co-munità da cui promanano.

Il Governo regionale concorda che occorre perveniread una ristrutturazione dell’Amministrazione regionaleinformata a criteri di maggiore efficienza ed organicitàattraverso la revisione delle norme sulle attribuzioni delPresidente e degli Assessori ed attraverso un potenzia-mento del ruolo della Giunta regionale.

Il Governo regionale è impegnato a perseguire l’am-piamento delle competenze collegiali della Giunta, lapuntualizzazione del ruolo della Presidenza per farne uncentro di reale coordinamento dell’azione governativa eamministrativa, nonchè il riordino funzionale dell’asset-to delle competenze dei diversi rami dell’amministrazio-ne secondo soluzioni compatibili con una futura articola-zione dipartimentale.

È ancora necessario accentuare la pubblicazione ditutti i provvedimenti dell’Amministrazione regionaleche comportino impegni di spesa, e ciò al fine di assicu-

Page 320: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 270 –

rare la piena conoscenza da parte dei cittadini anche infunzione di controllo di opinione sulla spesa pubblica re-gionale.

Al contempo occorre assicurare una sollecita cono-scenza da parte dell’Assemblea regionale, perchè questapossa meglio esercitare i suoi poteri di controllo politico,di talune rilevanti delibere di Giunta.

In questo quadro il Governo regionale conferma ilproprio impegno, già manifestato in Commissione, peruna rapida approvazione del disegno di legge di iniziati-va parlamentare concernente «Nuove norme per l’ordi-namento del Governo e dell’Amministrazione dellaRegione», già esitato dalle competenti Commissioni le-gislative.

Il Governo, inoltre, nel riconfermare la piena adesio-ne al sistema del controllo parlamentare sulle nomine diamministratori e rappresentanti della Regione in applica-zione della legge regionale 20 aprile 1975, numero 35, ri-tiene opportuno che si estendano alla legislazione regio-nale gli altri principi contenuti nella recente legge statale24 gennaio 1978, numero 14.

Al fine del perseguimento nell’azione politico-ammi-nistrativa regionale del metodo della programmazione, ilGoverno regionale ritiene necessario procedere alla isti-tuzione di un apposito Comitato regionale.

L’istituendo Comitato dovrà elaborare gli schemi de-gli atti di programmazione quinquennale e annuale e diogni altro atto di programmazione regionale previstodalla legislazione statale e, a tal fine, dovrà promuoverele ricerche e gli studi necessari; esaminare la relazionesulla situazione economica della Regione predisposta

Page 321: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 271 –

dalla Direzione regionale per la programmazione, for-mulando eventuali osservazioni; predisporre una rela-zione annuale sulle modalità e sui tempi di attuazione de-gli atti di programmazione, trasmettendola alla Giuntaregionale che la presenta all’Assemblea regionale unita-mente al bilancio di previsione; esprimere parere preven-tivo sulla delibera della Giunta regionale prevista dal-l’articolo 4, numero 4, della legge regionale 29 dicembre1962, numero 28, e successive modificazioni ed integra-zioni; formulare alla Giunta regionale proposte in mate-ria di programmazione e di funzionalità dell’azione am-ministrativa relativa all’attuazione di programmi edesprimere pareri che dalla stessa gli dovessero essere ri-chiesti. Potrà altresì, a richiesta degli enti locali, espri-mere pareri e formulare proposte in relazione ad atti diprogrammazione di competenza regionale.

Per l’espletamento dei propri significativi compiti ilComitato si avvarrà di una Direzione regionale per laprogrammazione opportunamente già prevista nel dise-gno dl legge citato numero 504/A.

Il Comitato, presieduto dal Presidente della Regione, do-vrà essere composto da componenti eletti dall’Assemblearegionale, da esperti in discipline attinenti alla programma-zione, indicati dalla Giunta regionale, da componenti desi-gnati dalle Organizzazioni sindacali dei lavoratori mag-giormente rappresentative e da componenti designatidalle organizzazioni degli imprenditori, nonché da com-ponenti espressione del settore agricolo, designati dagliimprenditori agricoli e dalle confederazioni dei coltiva-tori diretti.

Per assicurare l’apporto delle rappresentanze di altre

Page 322: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 272 –

strutture produttive regionali (artigiani, operatori del set-tore della cooperazione, del commercio e del turismo,degli istituti siciliani pubblici di credito: Banco di Sicilia,Cassa di Risparmio, Irfis), si andrà a configurare una par-tecipazione delle stesse ai lavori del Comitato.

Al fine di realizzare una sede che assicuri una corre-sponsabilità nella gestione del Comitato per la program-mazione, il Governo ritiene istituire un Comitato di pre-sidenza per coadiuvare il Presidente nella organizzazio-ne dei lavori e per il funzionamento del Comitato stesso.

La definizione degli ambiti di competenza dei diversilivelli di governo deve essere caratterizzata da una preci-sa impostazione di decentramento, impostazione che vavista come significativa scelta politica di amministrazio-ne, come recupero dell’efficienza dell’azione pubblica evolta al fine di conseguire una diminuzione del costo del-le spese correnti.

L’attuazione di questa necessaria operazione di tra-sferimento di competenze in favore degli Enti locali de-ve essere realizzata anche in relazione agli aspetti finan-ziari e quelli strutturali conseguenti ai trasferimenti.

È necessario, comunque, realizzare la prima fase ope-rativa, entro il 1978, attraverso uno strumento legislativoche riguardi la riforma del sistema di governo comunale,particolarmente con riferimento alla estensione delle re-lative competenze, definendo, in coerenza con il disegnogenerale e con la prioritaria scelta di decentramento am-ministrativo, le funzioni da trasferirsi ai Comuni, com-prensive di tutte quelle indicate nel Decreto delPresidente della Repubblica numero 616, secondo i tem-pi di attuazione ivi previsti, e secondo le indicazioni del-

Page 323: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 273 –

lo schema approvato dalla competente Commissionedell’Assemblea regionale siciliana il 2 febbraio 1978, edi altre rientranti tra í ,poteri propri della Regione, da in-dividuare sulla base di un’accurata ricognizione.

Nell’immediato si rende ancora necessario sollecitarel’emanazione di un provvedimento legislativo che operan-do uno stralcio, entro la sessione estiva dell’Assemblea re-gionale, trasferisca subito ai comuni un significativogruppo di funzioni, enucleate sia tra quelle di cui al de-creto del Presidente della Repubblica numero 616 sia trale altre in atto di competenza regionale, che sia al con-tempo di rapida e agevole attuabilità e che non comporticosti finanziari eccedenti a quelli che, relativamente allecompetenze da trasferire, sopporta l’Amministrazioneregionale.

Nell’ambito delle competenze regionali vanno inclu-se in questo primo trasferimento ulteriori funzioni relati-ve ad adempimenti istruttori di atti di competenza regio-nale, particolarmente in materia agricola, relativamenteanche all’organizzazione dell’Amministrazione regio-nale.

Vanno altresì trasferite ai comuni – secondo quantoprevisto dalle enunciazioni programmatiche in materiaurbanistica – le competenze di approvazione degli stru-menti urbanistici attuativi (piani particolareggiati, pianidi lottizzazione).

Quanto al settore delle opere pubbliche, oltre ai neces-sari atti di adeguamento alle previsioni contenute dallalegge statale numero 1 del 1978, va previsto che l’esecu-zione di opere pubbliche di competenza comunale possaessere realizzata, per i comuni sprovvisti dei necessari uf-

Page 324: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 274 –

fici tecnici, attraverso gli uffici del Provveditorato alleopere pubbliche e del Genio civile, previo un adeguatoriordino degli stessi, nel quadro del completamento e deltrasferimento alla Regione degli uffici statali operantinel settore dei lavori pubblici.

Ai fini della identificazione dei modi di realizzo deltrasferimento di tali funzioni agli enti locali utile è il rife-rimento all’articolo 12 della legge per il turismo 1976.

Una devoluzione di ulteriori funzioni dovrà avere an-cora luogo non appena definiti il ruolo e le funzioni da at-tribuire dell’istituendo ente intermedio.

In questo quadro è opportuno prevedere la costituzio-ne di un fondo da destinarsi ad investimenti di competen-za degli Enti locali e che gradualmente raggiunga con-grue dimensioni.

Aquesto riguardo occorre, entro il 1978, definire il di-segno di legge sui comprensori per far sì che questi ven-gano costituiti entro il 1980, evitando il rinnovo degli at-tuali consigli provinciali.

Le linee strutturali e le competenze dei comprensoriandranno disegnate secondo le indicazioni formulate daldocumento di base della Commissione per la riformadell’amministrazione regionale, con opporfuni appro-fondimenti e valutazioni relativamente alle funzioni chead essi andranno affidate e agli enti che in essi dovrannoessere assorbiti.

Andrà, comunque, operata un’adeguata ricognizionesulle necessarie caratteristiche ed iniziative che consen-tano ai comprensori di mantenere l’irrinunziabile appor-to finanziario attualmente assicurato dallo Stato alle sop-primende province.

Page 325: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 275 –

Potrà in tal modo avviarsi a realizzazione un processodi rilancio dell’autonomia locale secondo un’ottica nonepisodica e frammentaria ma organica, diretta a privile-giare in testa all’Ente regione un ruolo, ben più congruoe incisivo, di programmazione e di indirizzo generale.

Il Governo ritiene fondamentale la esigenza di un re-cupero della funzionalità dell’azione amministrativa re-gionale attraverso l’attuazione e lo sviluppo della legge23 marzo 1971, numero 7.

La effettiva e integrale applicazione di detta legge èelemento indispensabile per garantire il rispetto dei prin-cipi di funzionalità e responsabilizzazione nell’attivitàdegli operatori anche attraverso la esaltazione di formu-le organizzatorie collegiali dalla stessa previste(Consigli di direzione, conferenza dei dirigenti, gruppi,organizzazione e metodo...).

A tal fine occorrerà, accanto al giudizio ed al control-lo sugli atti, avviare, con sempre maggiore incisività, unprocesso che miri a rendere possibili il giudizio ed il con-trollo sull’attività e sugli obiettivi complessivi persegui-ti ai diversi livelli di esercizio dell’azione amministrati-va regionale.

Altresì necessario si appalesa un potenziamento di ta-lune strutture di servizio quali, ad esempio, un miglioresistema informativo di contabilità regionale.

In questo quadro si inserisce il preciso impegno per lasollecita emanazione del regolamento di attuazione dellalegge numero 7 e, al contempo, un preciso impegno aprovvedere, anche mediante opportune modificazioni le-gislative, ad una migliore individuazione e specificazio-ne del ruolo del dirigente coordinatore, nonché alla pre-

Page 326: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 276 –

disposizione di meccanismi di controllo (anche di tipoispettivo ordinario) del perseguimento degli obiettividell’azione amministrativa regionale e dell’attività com-plessiva degli operatori e degli uffici.

Si appalesa inoltre opportuno snellire le procedureper i movimenti di personale da un ramo ad un altrodell’Amministrazione regionale; snellimento che dovràessere preceduto da una ridistribuzione del personalepresso i singoli Assessorati che tenga conto delle realiesigenze di ciascun ramo di amministrazione così comeperaltro già previsto dal disegno di legge numero 405/A.

Al fine ancora di garantire speditezza, efficienza edeconomicità nell’azione amministrativa regionale e pie-na attuazione dei principi ispiratori della legge numero, ènecessario che presso ogni direzione regionale o ufficioequiparato venga assicurato un ruolo incisivo ai gruppidi organizzazione e metodo.

Per consentirgli di poter meglio esplicare la sua deli-cata funzione, occorre disciplinare sia sotto l’aspettostrutturale che sotto quello operativo il servizio ispettivocentrale.

Va inoltre maggiormente utilizzata la possibilità of-ferta dalla legge numero 7 del 1971 di costituzione digruppi di lavoro interassessoriali per il più coordinato esollecito espletamento di funzioni attinenti ad ambiti dicompetenza di rami diversi dell’Amministrazione regio-nale.

Il Governo regionale, oltre all’impegno per una solle-cita predisposizione in sede legislativa e regolamentaredi strumenti sempre più adeguati di garanzia della fun-zionalità dell’azione amministrativa, da realizzare ov-

Page 327: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 277 –

viamente attraverso un adeguato e corretto confronto conle organizzazioni sindacali, avverte l’esigenza di manife-stare, già in questa sede, la propria attenzione per il pro-blema complessivo della burocrazia regionale e della suaazione.

Il recupero del valore del rendimento unito ad un ri-goroso e corretto senso del dovere sono elementi indi-spensabili che possono valere, e che anzi debbono vale-re, a rafforzare sempre più concretamente la fiducia chela comunità regionale deve nutrire per le proprie struttu-re burocratiche.

In questo spirito e su queste basi si fonda la possibili-tà per tutti i dipendenti regionali di affermare un proprioruolo non esclusivamente vincolato a logiche formali mapartecipe delle scelte e sensibile alla realizzazione degliobiettivi da perseguire.

Il Governo regionale è, peraltro, fermamente convin-to della esistenza nell’Amministrazione regionale di unpatrimonio di serietà e professionalità e porrà in esseretutto quanto necessario per superare remore e valorizza-re energie.

L’attenzione del Governo per la cultura non è conte-nuta nell’ambito ristretto di uno o di più settori, ma costi-tuisce elemento qualificante e riferimento di fondo pertutta l’azione regionale.

In questo quadro, però, è evidente la necessità che unacomplessiva strategia di promozione culturale prenda lemosse da precisi impegni nei settori più direttamente in-teressati all’attivazione, elaborazione e realizzazione didetta strategia.

Sostenere lo sviluppo della scuola, il suo processo in-

Page 328: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 278 –

novativo e le riforme nazionali dell’istruzione costitui-sce certamente un punto rilevante dell’impegno pro-grammatico.

I beni dell’educazione e della cultura, di cui la basesociale deve consapevolmente riappropriarsi, devono es-sere annoverati tra i doveri-diritti primari attraverso il cuiesercizio si realizza la promozione di una nuova convi-venza fondata sull’assunzione delle responsabilità per-sonali e sociali.

La gestione della scuola, collocata nell’ottica di unacrescita culturale complessiva della società, deve assu-mere sempre più la dimensione di un fatto comunitario,non deve risolversi nella mera fruizione dei servizi, marealizzarsi anche nel prestarli e nel produrli.

Ne deriva che l’impegno che il Governo dovrà dispie-gare in questo settore sarà da ritenere totalmente e com-piutamente produttivo proprio perché inteso, attraversola migliore funzionalità del sistema scolastico, alla rico-struzione dei valori e delle espressioni della vita comuni-taria.

Bisogna riconoscere che la politica della formazione– scolastica ed extrascolastica – ha valore fondante perogni società democratica e soprattutto per una societàsottoposta a un processo evolutivo che ne mette in crisi iltessuto culturale e l’assetto civile; essa va quindi affron-tata in modo globale nella consapevolezza che non sonoconsentite impossibili neutralità o presenze culturali epolitiche in contrasto con il pluralismo, irrinunciabile ca-rattere dello Stato democratico.

La distinzione dei ruoli civico-politici, socio-cultura-li ed educativi deve essere comunque chiara ed, insieme,

Page 329: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 279 –

forte l’esaltazione della loro convergenza affinché la po-litica di sviluppo delle istituzioni scolastico-educativepossa conseguire obiettivi qualificanti.

In questa visione il diritto allo studio richiede anche allaRegione di concorrere alla predisposizione di un sistema diuguali opportunità educative fruibili dal singolo e dalla co-munità dalla scuola dell’infanzia fino all’Università.

Per rendere pieno e concreto tale diritto devono esse-re rimossi una serie di ostacoli attraverso un complessocoordinamento di iniziative per il diritto allo studio cheponga fine ad interventi meramente assistenziali e si ca-ratterizzi per una politica di servizi rigorosamente riferi-ta al parametro della frequenza effettiva degli studi.

Grande interesse deve essere riservato al diritto allostudio soprattutto in riferimento alla soprressione degliattuali Patronati scolastici ed alla luce del decreto delPresidente della Repubblica numero 616 del 1977, recu-perando criteri di unicità e organicità nella gestione delsettore.

Tra gli altri obiettivi da perseguire non dovranno es-sere trascurati l’educazione permanente quale moltepli-cità di vie alla istruzione e alla crescita culturale e civiledella comunità, la sperimentazione per lo sviluppo dellainnovazione educativa e l’edilizia scolastica, nodo strut-turale dello sviluppo della istruzione.

In particolare, in riferimento alla sperimentazione,speciale attenzione deve essere dedicata all’Istituto re-gionale di ricerca e sperimentazione previsto dalla legis-lazione nazionale e che va sostenuto nella maniera piùconfacente ed opportuna.

Né minore rilievo può essere dato ad una vera campa-

Page 330: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 280 –

gna di alfabetizzazione generalizzata (in Sicilia, il 10,7per cento di cittadini oltre i sei anni non sa leggere néscrivere) eliminando l’ancora alto tasso di evasione dal-l’obbligo scolastico dell’Isola.

L’interesse della Regione deve essere rivolto non so-lo e semplicemente al sistema scolastico ma al più vastoe completo sistema formativo.

Da qui anche l’evidenziazione del nesso inscindibiletra scuola e società, sicché si rivela opportuno e dovero-so che la Regione manifesti concretamente il proprio im-pegno a sostenere attivamente il migliore funzionamen-to degli Organi di democrazia scolastica evitando chequesti siano vanificati dalla burocratizzazione o da tenta-zioni qualunquistiche e di disinteresse.

In particolare deve essere favorita la partecipazione ditutti gli utenti del servizio scolastico offrendo loro ampispazi di autonomia perché possa essere esercitata la piùoriginale attività di spinta e di rinnovamento.

Particolare cura merita inoltre la scuola materna conopportuni interventi diretti alla sua espansione, alla suaqualificazione in termini integrativi e complementari ri-spetto all’azione dello Stato.

Si tratta in definitiva, in questo delicato settore, di ra-zionalizzare al massimo la spesa pubblica evitando spre-chi e disarticolazioni e preiisponendo interventi capaci direndere effettiva e positivamente incidente l’attività del-la Regione.

Anche i problemi specifici dell’Università e della ri-cerca scientifica e tecnologica devono essere collocatinel quadro del complessivo programma di sviluppo so-cio economico della Sicilia.

Page 331: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 281 –

In questa visione è importante ritenere che il progettoglobale di un diverso e migliore sviluppo dell’Isola sifondi sullo studio, sulla ricerca e sulla formazione pro-fessionale universitaria quali elementi idonei ed adegua-ti di sollecitazione al mutamento.

È attraverso una politica organica che anche in questosettore si realizza la possibilità di elevare le capacitàscientifiche e tecnologiche isolane e di valorizzare almassimo le forze culturali e produttive della Regione.

L’intervento della Regione nel processo di definizionedelle riforme dell’Università e della ricerca scientifica ed,insieme, il coordinamento degli interventi per lo sviluppodei tre atenei siciliani sono certamente utli ed opportuni.

Analogo coordinamento deve essere svolto col Con-siglio nazionale delle ricerche, nei confronti del quale laRegione deve rivendicare un ruolo di proposta e di con-corso nelle indicazioni del programma di attività conspecifico riferimento alle iniziative per incrementare laricerca applicata nel Mezzogiorno.

In questo quadro la Regione deve intervenire sugliorientamenti e la strumentazione dei progetti finanziatidal Consiglio nazionale delle ricerche per garantire l’in-serimento in essi della Sicilia e il contributo originaledella Regione alla loro realizzazione ed utilizzazione. LaRegione deve altresì intervenire attivamente nella defini-zione del progetto speciale per la ricerca scientifica ap-plicata nel Mezzogiorno relativo ai settori dell’acqua,dell’agricoltura e dell’industria, contrastando le tenden-ze della Cassa e del Consiglio nazionale delle ricerche asostituirsi alle regioni nella definizione ed organizzazio-ne di questo progetto.

Page 332: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 282 –

Devono pertanto essere evitati interventi dispersivi,che risentono di un approccio episodico e disarticolatoall’importante problematica della ricerca culturale,scientifica e tecnologica.

Gli enti, le istituzioni, le fondazioni e le associazioniculturali operanti nell’Isola devono essere aiutati e solle-citati – in una visione unitaria e coordinata – a mantene-re e a migliorare la qualità della loro presenza ed attivitàattraverso opportune iniziative di sostegno e tese anche avalorizzare tutti gli aspetti di originalità in riferimento alterritorio ed alla comunità isolana.

In particolare devono essere incoraggiati e sostenutigli istituti, già operanti in Sicilia, nell’ambito dei pro-grammi di sviluppo del Mezzogiorno.

La Regione, per altro verso, non può non essere inte-ressata alla creazione di rapporti organici con l’Universitàsoprattutto per incentivare la ricerca e legare lo sviluppodi questa all’obiettivo di reali e validi sbocchi occupazio-nali e in particolare all’obiettivo di incentivare la finaliz-zazione di università e ricerca alla costruzione di una mo-derna tecnologia agraria e industriale, alla valorizzazionedelle risorse naturali e dei beni culturali, all’approvvigio-namento energetico ed idrico, al risanamento del suolo, alrinnovamento della pubblica amministrazione.

L’attenzione ai problemi della ricerca deve essere piùforte e convinta già nell’Università nella consapevolezza– da più parti giustamente sollecitata – che l’applicazio-ne di essa in settori direttamente produttivi si rivela ap-portatrice di notevoli benefici all’economia generale.

Anche sotto questo aspetto si tratta di non isolarel’Università, il mondo della cultura, della tecnica e della

Page 333: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 283 –

ricerca; la loro attività e i loro risultati devono essere in-vece riconducibili costruttivamente alle prospettive ge-nerali di sviluppo.

In tema di beni culturali occorre rendere al più prestooperante la recente legge di tutela dando vita agli organida essa previsti, ai quali vanno affidati la verifica dellanon contraddizione delle iniziative economiche e turisti-che con la finalità della legge e gli obiettivi di valorizza-zione dei beni culturali, e provvedendo a completarla conapposite iniziative legislative.

Per le attività teatrali e musicali, con una particolareattenzione alla situazione dell’Orchestra sinfonica sici-liana e dei due teatri lirici di Palermo e Catania, l’esigen-za di leggi organiche si rivela indifferibile anche al fine diporre al servizio delle grandi città e degli enti locali un si-stema regionale di tale attività aperto alla cultura e allacoperazione siciliana e alla circolazione in Sicilia dellamigliore produzione nazionale ed internazionale.

Particolare attenzione va poi dedicata ai problemi del-l’informazione in Sicilia, il cui sviluppo deve muoversinella stessa logica di un complessivo avanzamento dellasocietà siciliana. È noto, infatti, che la vendita dei quoti-diani nell’Isola raggiunge appena le 120 mila copie e chenel contempo si rivela particolarmente necessaria, speciein coincidenza con vasti fenomeni di crisi, la conoscenzapiù approfondita da parte dei cittadini della realtà socialee politica isolana ed il ruolo della Regione, ai fini di unraccordo sempre più stretto fra popolazione ed istituzio-ni e di un più largo sviluppo democratico della comunitàsiciliana, nonché l’impegno legislativo della Regione incollegamento con la riforma nazionale dell’editoria.

Page 334: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 284 –

In quest’ottica va tenuto presente che le trasmissioniradiotelevisive rappresentano il mass medium di più va-sta e capillarizzata diffusione nell’Isola come del resto intutta l’area meridionale.

È anche per questi motivi che il servizio pubblico af-fidato alla concessionaria Rai ha in effetti maggiori re-sponsabilità nella gestione soprattutto dei servizi infor-mativi, in cui la Sicilia, da sempre sacrificata nell’otticacentralistica dell’informazione radiotelevisiva, deve tro-vare spazi adeguati sia alla sua ricca realtà in continuaevoluzione sia alla vasta domanda di informazione chesale dalla comunità siciliana.

In questa prospettiva la Regione deve, sulla base de-gli obiettivi indicati dalla mozione dell’Assemblea re-gonale siciliana numero 122 del 19 luglio 1977, attra-verso la partecipazione del Presidente della Regione alComitato di coordinamento delle Regioni per la riformadella Rai, continuare a rivendicare fortemente il ruolodelle regioni nella gestione della riforma, in particolareper quanto riguarda le autorizzazioni nel quadro dellalegge da emanare in applicazione della sentenza numero202 del 1976 della Corte costituzionale, che ha dato vialibera ad emittenti radiofoniche e televisive private inambito locale.

La Regione deve rivendicare l’immediato sblocco eavvio del piano triennale e assumere un’iniziativa per-ché, attraverso la gestione flessibile di esso, gli obiettividel piano siano corretti in senso meridionalistico confor-memente alle indicazioni disattese della Commissioneparlamentare di vigilanza (deliberazione del 14 dicem-bre 1977), e affinché in questo quadro trovino diversa e

Page 335: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 285 –

migliore soddisfazione le esigenze di informazione e lepossibilità ideative e produttive della Sicilia.

In quest’ottica occorre proseguire la trattativa con laRai, affinchè, nel quadro costitutivo del Centro di produ-zione, si avvii la realizzazione della nuova sede produtti-va di Palermo e delle condizioni tecniche indispensabiliper la terza rete, anche attraverso apporti della Regione.

Dalla esposizione sin qui svolta emergono punti es-senziali del programma di governo; per essi nello svolgi-mento dello stesso la Giunta adotterà una serie di priori-tà che fin d’ora desidero indicare. Esse riguardano in pri-mo luogo gli interventi individuati come di emergenzaper la mobilitazione immediata della spesa regionale a fi-ni produttivi; gli interventi riguardanti l’occupazionegiovanile cui va data immediata attuazione per affronta-re il gravissimo problema dei giovani in cerca di lavoro,tenuto conto che gli ultimi dati sulla disoccupazione digennaio individuano il 75 per cento della disoccupazionenella fascia d’età compresa fra i 14 e i 29 anni, con ben500 mila giovani in Italia forniti di laurea o di diploma incerca di occupazione.

Altre priorità riguardano poi l’avvio immediato dellaproposta di legge per la istituzione del Comitato per laprogrammazione ed il procedere sollecitamente nella di-rezione del decentramento amministrativo mediante unostralcio immediato secondo le linee della legge numero382 per l’attribuzione di competenze agli enti locali e al-l’attuazione in Sicilia della riforma amministrativa giàimpostata dal precedente Governo della Regione.

Prioritario anche l’impegno per il settore urbanisticoper il quale il Governo curerà la più sollecita predisposi-

Page 336: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 286 –

zione del relativo disegno di legge, le cui linee esporròpiù avanti.

Si tratterà qui di muoversi coerentemente con scelteed orientamenti che erano già del precedente Governopresieduto dall’onorevole Bonfiglio cui va dato atto diaver guidato la Regione con impegno, saggezza e lungi-miranza in momenti particolarmente difficili ed al qualedesidero rivolgere a nome del nuovo Governo un parti-colare grato saluto per l’opera svolta con grande dedizio-ne, dignità e rigore morale al servizio della comunità si-ciliana.

Le indicazioni di priorità e di punti specificativi delprogramma non possono non essere accompagnati dallaesposizione pragrammatica riferita ai principali settori diattività della Regione.

Elemento importante di una politica regionale di svi-luppo è certamente il credito.

La Regione deve ulteriormente ricercare un accordoravvicinato, proficuo e costante con le strutture creditiziesiciliane ed in particolare con il Banco di Sicilia, la Cassadi Risparmio, l’Irfis.

Ciò è infatti necessario perché la manovra del creditocostituisca, pur nel pieno rispetto dell’autonomia e dellaresponsabilità di ciascuno, un elemento coordinato cheavverta e faccia avvertire di essere parte di un unico dise-gno di sviluppo e di crescita della comunità isolana.

Vanno perciò realizzate opportune iniziative per per-venire ad un tale coordinamento, peraltro facilitato dalfatto che la Regione ha negli organi di amministrazionedei tre Istituti finanziari rappresentanti propri con i quali,appunto, si devono realizzare unità di intenti e di azioni.

Page 337: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 287 –

Utile appare, altresì, istituire un contatto continuo trala Presidenza della Regione e le strutture dei tre Istitutiper una osservazione comune della realtà economica eproduttiva dell’Isola e per concorrere ad individuare in-terventi ed iniziative, anche a fini programmatori.

Si tratta, quindi, di assumere da parte della Regione unruolo di indirizzo che superi la convinzione che la gestio-ne del credito costituisca un fatto avulso da ogni visioneglobale e da ogni coordinamento dei pubblici poteri.

In questo contesto la Regione deve tenere nel debitoconto il necessario equilibrio nella gestione del creditotra esigenze pubbliche e indispensabile spazio da riser-vare nel credito alla iniziativa privata.

In particolare nel settore del credito agevolato è indi-spensabile assicurare una maggiore rapidità della suaerogazione, un maggiore snellimento delle sue procedu-re, una capillare diffusione delle stesse al fine di consen-tire ai beneficiari più piccoli e più deboli di accedervi conpriorità; nonché riordinare la legislazione per semplifi-carla e renderla maggiormente accessibile.

In questo settore il coordinamento più incisivo va ri-cercato anche negli enti regionali erogatori di credito,come l’Ircac, la Crias, il Fondo di rotazione dell’ESA.

Per la gestione dell’Irfis occorrerà assumere tutte leiniziative utili per conseguire uno spiccato ed incisivoruolo determinante della Regione che, sia attraverso larappresentanza diretta sia attraverso quella della Cassaper il Mezzogiorno – nella nuova impostazione dei rap-porti tra Regione e Cassa voluta dalla legge numero 183– sia attraverso la rappresentanza della Cassa diRisparmio e del Banco di Sicilia, abbia il potenziale per

Page 338: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 288 –

esprimere direttive e indirizzi precisi e coerenti con lescelte generali della politica economica della Regione.

Per quanto attiene agli aspetti strutturali del credito,occorrerà mantenere la tendenza al rallentamento dellaconcessione di nuovi sportelli bancari e, nella consape-volezza della utilità di una struttura creditizia minore,tendere a razionalizzare la rete degli sportelli dei vari isti-tuti bancari mantenendo nei confronti della espansionedelle Casse rurali ed artigiane una certa disponibilità, ri-ferita soprattutto alle esigenze dei piccoli centri ruralidella nostra Regione.

L’impegno nel settore dell’agricoltura della Regionedeve partire dal nuovo quadro di riferimento rappresen-tato dal rilievo e dall’importanza assunta dall’interventolegislativo dello Stato nel settore attraverso la legge nu-mero 984, denominata Quadrifoglio. Si tratta di una leg-ge organica che contiene importanti elementi di progam-mazione del settore, sia a livello nazionale che regionalee che istituzionalizza – con il Cipaa (Comitato intermini-steriale programmazione agricolo-alimentare) – l’orga-no preposto, con l’apporto delle altre amministrazioni edelle stesse Regioni, all’attuazione e alla verifica dellaprogrammazione stessa.

Accanto a questo intervento è da considerare positi-vamente anche l’evoluzione e lo sviluppo delle sceltedella politica e della legislazione agricola della Regioneche deve procedere di pari passo, secondo criteri genera-li già enunciati, con l’intervento statale.

Rispetto a tale quadro di riferimento si tratta pertantodi sottolineare in modo fermo l’impegno della Regione aprepararsi con tempestività ed efficienza al compimento

Page 339: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 289 –

di tutti gli adempimenti previsti dalla legge Quadrifogliorispettandone le scadenze fissate, in modo da evitare ca-renze o ritardi.

Tali programmi debbono ispirarsi alle scelte e agliobiettivi indicati in particolare nell’ordine del giorno nu-mero 167 approvato dall’Assemblea regionale siciliana eche qui brevemente desidero ricordare: allargamento esviluppo della base produttiva agricola al fine di conse-guire un elevamento della produttività lorda globale delsettore e un aumento dei livelli di occupazione che con-senta, fra l’altro, un più largo accesso dei giovani all’a-gricoltura.

L’accettazione piena e consapevole della politica diprogrammazione in agricoltura che si avvia con il Pianoagricolo-alimentare e con il Quadrifoglio, con la parteci-pazione decisionale delle Regioni, comporta necessaria-mente un adeguamento ed uno sviluppo ulteriore nellaevoluzione della politica agraria che la nostra Regione haperseguito positivamente in questi anni nel quadro legis-lativo del programma d’interventi.

A tal fine è necessario avviare una nuova strumenta-zione legislativa che canalizzi e unifichi i finanziamentistatali, regionali e comunitari, finalizzi investimenti e in-centivi agli obiettivi dei programmi regionali, riveda imeccanismi degli incentivi in conto capitale per fissarnei tetti massimi, sviluppi l’accesso al credito agrario age-volato come forma prevalente di erogazione delle prov-videnze contributive della Regione. Appare altresì op-portuna una iniziativa della Regione verso la Cassa per ilMezzogiorno per rendere coerenti con i programmi re-gionali di settore gli obiettivi e le carenze temporali dei

Page 340: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 290 –

progetti speciali (agrumi, irrigazione, carne, forestazio-ne). Sarà poi necessario studiare il coordinamento tra iprogrammi di settore e gli obiettivi della programmazio-ne territoriale al fine di assicurare la finalità fondamenta-le di elevare la produttività media delle aree territoriali edelle fasce di aziende più arretrate.

Su questi stessi temi il Governo è impegnato a dare at-tuazione pronta a tutti gli adempimenti necessari del ri-chiamato ordine del giorno numero 167 approvatodall’Assemblea regionale siciliana nella seduta del 21 di-cembre 1977. Ma a parte questo, data l’importanza deltema per il futuro dell’Isola è opportuno convocare al piùpresto una conferenza regionale dell’agricoltura nel cor-so della quale tutta la complessa problematica sarà op-portunamente rivista sia in chiave regionale che in chia-ve nazionale e comunitaria.

In campo nazionale va rafforzata e proseguita l’azio-ne intrapresa per conseguire un più adeguato taglio meri-dionalistico del Piano agricolo-alimentare.

Seguendo l’ispirazione fondamentale delle scelte diprogrammazione che la Regione adotterà in correlazionedella legislazione del Quadrifoglio per quanto attiene al-la legge numero 403 per il finanziamento delle attivitàagricole, agli adempimenti di adeguamento legislativogià attuati per i settori del credito agrario nonché delle in-frastrutture e degli impianti di valorizzazione e trasfor-mazione dei prodotti agricolo-zootecnici, deve far segui-to con ogni tempestività ed immediatezza l’appronta-mento di strumenti legislativi regionali che possano con-sentire, in uno alla più pronta utilizzazione delle risorsedisposte per le finalità di cui agli articoli 1 e 2 della legge

Page 341: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 291 –

stessa, l’attuazione delle iniziative e degli interventi pre-visti dalle norme medesime.

Tutto ciò dà corpo non solo alla problematica concer-nente la «centralità dell’agricoltura» prima ricordata, masoprattutto ad una maniera nuova, organica e coordinata,per procedere alla definizione degli obiettivi nonché deimezzi e delle modalità, che riguardano la definizionedella politica agraria che la Regione siciliana ha intesoperseguire fin dalla propria istituzione ed intende affer-mare e consolidare a maggior ragione per le migliori pro-spettive dell’intero settore.

Ogni impegno, fra l’altro, deve essere posto affinchépossa essere emanata al più presto una legge regionaleche consenta di applicare in Sicilia le prima richiamateleggi nazionali numero 153 del 1975 e numero 352 del1976 concernenti le direttive sociostrutturali della Cee.

I problemi del settore dell’industria hanno carattere diassoluta preminenza sia per quel che concerne l’attuazio-ne in Sicilia della legge numero 675, anche per il risana-mento di aziende a partecipazione regionale, sia per quelche concerne l’attuazione e la cogestione della legge nu-mero 183 per il Mezzogiorno, sia per affrontare il pro-blema gravissimo dei «punti di crisi» esistenti in Sicilia,provocati dalle difficoltà dei settori chimico e tessile.

A tali temi ho già accennato.Si tratta però qui di porre in evidenza solo taluni inter-

venti pur di rilievo aventi carattere più generale per il set-tore dell’industria e del commercio.

In favore delle strutture industriali piccole e medie vadato sostegno alle attività di servizio e riorganizzazionein particolare delle aree industriali e per la realizzazione

Page 342: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 292 –

nelle stesse di servizi comuni (mense, servizi di contabi-lità, asili, etcetera).

In particolare, soprattutto presso i maggiori centri ur-bani dell’Isola, è opportuno dare luogo alla realizzazionedi aree attrezzate per la piccola e media industria e areedestinate alle imprese artigiane che prevedano accanto aservizi di prevalente valore aziendale anche servizi di ti-po civile e assistenziale, in modo da facilitare rispettiva-mente le imprese e i lavoratori e le lavoratrici che vi tro-vino occupazione.

A proposito delle aree occorrerà sancire il principioche l’assegnazione di esse venga fatta a tempo, con pre-cisi termini di realizzazione dell’impianto, trascorsi iquali la concessione dovrà essere revocata.

Più in generale, per favorire il sistema industriale si-ciliano, è pure necessario richiamare l’attenzione su unapiù puntuale applicazione del disposto dell’articolo 29della legge regionale 18 luglio 1974, numero 22, e suc-cessive modifiche che prevede la riserva del 50 per centodelle forniture alle imprese industriali siciliane.

Per continuare nella politica tendente a facilitare l’ac-cesso al credito dell’industria piccola e media sarà op-portuno il rifinanziamento e lo snellimento delle proce-dure di leggi tuttavia in essere; in particolare della leggenumero 51 del 1957, della legge numero 27 del 1972,della legge numero 38 del 1976 e degli articoli 10 e 16della legge numero 50 del 1973.

Ad esempio, per i finanziamenti per la formazione discorte aziendali ai sensi della legge regionale 5 agosto1957, numero 51, onde evitare la doppia istruttoria cheha finora pesato sull’iter di questo tipo di operazioni, con

Page 343: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 293 –

la conseguenza di ritardare notevolmente l’erogazionedel finanziamento rispetto al momento in cui è sorta l’e-sigenza di avvalersene, sarebbe opportuno che il comita-to per la gestione dei fondi regionali rivedesse l’attualeprocedura per la concessione del contributo sugli interes-si e/o garanzia sussidiaria.

A questo proposito è pure necessario provvedere aduna opportuna ridefinizione dei settori da ammettere al-l’agevolazione in modo da tener conto delle modificheintervenute nella struttura economica dell’Isola e di talu-ne situazioni di comparti produttivi che meritano atten-zione.

In particolare per il settore dei marmi occorre assu-mere idonee iniziative per conseguire la riqualificazioneed il potenziamento di questa attività industriale isolana.

Per il settore del commercio, per tanti versi importan-te per l’economia siciliana, occorre definire ed approva-re la proposta di legge che regola organicamente il setto-re e l’accesso degli operatori al credito agevolato e che ègià stato approvato dalla competente Commissione le-gislativa.

Un particolare impegno il Governo intende porre indirezione di un maggiore inserimento delle « politiche »degli Enti regionali nell’azione generale della Regioneper accentuare il necessario collegamento tra scelte le-gislative, azione di Governo e ruolo degli enti regionali.

Per taluni di essi, quali l’Esa e l’Eas, si tratta di rivalu-tarne e precisarne il ruolo, le funzioni e le competenze perassicurare agli stessi una più attuale coincidenza con lereali esigenze dei rispettivi settori e per adeguarli al dise-gno generale di riforma della Regione e degli Enti locali.

Page 344: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 294 –

Per l’Ast va perseguito un deciso recupero di econo-micità della sua gestione ed un raccordo con la politicadei trasporti su gomma della Regione.

Per gli Enti economici regionali, il cui costo di gestio-ne grava in maniera eccessiva sulla finanza regionale, ènecessario conseguire una piena e chiara corresponsabi-lità delle forze politiche e sociali per perseguire obiettividi radicale risanamento.

Nei riguardi degli Enti economici – segnatamenteEms ed Espi – l’accento va inoltre posto non solo sullasopra accennata e perentoria esigenza di risanamento –che per essere da troppo tempo unanimemente avvertitava soltanto attuata – quanto sul recupero delle loro fun-zioni di iniziativa e sulla valorizzazione del loro ruoloistituzionale nell’attuale contesto economico che va ri-considerato in un’ottica siciliana ma senza limitazioniterritoriali preconcette.

Affermato senza attenuazioni che l’azione degli Entideve essere finalizzata ad obiettivi di propulsione e diutilità economica e che i risultati dell’attività svolta e del-le iniziative assunte debbono essere rigorosamente giu-dicate sul metro esclusivo della economicità, occorreistituzionalizzare e privilegiare un momento di analisi edi valutazione dei consuntivi di gestione in cui trovino ri-conoscimento ed incentivo i risultati positivi e drasticheconseguenze le constatazioni di incapacità.

A tal fine occorre responsabilizzare totalmente a tuttii livelli e singolarmente coloro che, nella corretta appli-cazione delle procedure previste, sono chiamati ad ope-rare negli Enti e nelle aziende a partecipazione regionaleassicurando ad ognuno equilibratamente l’autonomia di

Page 345: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 295 –

decisioni e di comportamento che è la premessa indi-spensabile della pienezza della responsabilità.

Il risanamento va ormai attuato e in tempi brevi.La Regione non può destinare ulteriori risorse al man-

tenimento di situazioni puramente assistenziali destitui-te di reali prospettive economiche. Gli strumenti assi-stenziali sono apprestati dallo Stato per l’intera comuni-tà nazionale e ad essi debbono fare unicamente ricorso leaziende siciliane, non essendo ulteriormente concepibileuna surrogazione atipica e surrettizia della Regione sottoforma di erogazione di salari non guadagnati e non corri-spondenti ad una effettività di prestazioni lavorative resein un reale e vitale processo produttivo. Nell’attuazionetempestiva ed equilibrata delle misure di risanamento,con il necessario e leale confronto con le forze sociali,deve misurarsi rigorosamente la capacità delle ammini-strazioni degli Enti e la funzionalità della dirigenza poli-tica. Ed è chiaro che un momento rilevante del risana-mento è costituito dalla revisione di tutte le posizioni in-dividuali cui siano obiettivamente collegabili risultati didissesto. E questo, non tanto per un’attitudine sanziona-toria del resto giustificata, ma come necessaria preven-zione al ripetersi, sotto nuovi aspetti, di metodologie e dicomportamenti che l’esperienza ha dimostrato inaccetta-bili e nocivi.

Il risanamento, ovviamente, deve utilizzare appienogli strumenti apprestati dallo Stato con la legge 12 agosto1977, numero 675, dovendosi anche qui escludere in li-nea di principio che la Regione attui interventi sostan-zialmente sostitutivi di quelli che l’ordinamento genera-le appronta.

Page 346: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 296 –

Le funzioni di iniziativa degli Enti vanno rivolte al ri-lancio ed alla espansione delle aziende valide già ope-ranti di cui va valorizzata al massimo ogni attitudine im-prenditoriale anche in compiti nuovi e maggiori.

E vanno rivolte alla individuazione realistica e corag-giosa dei nuovi spazi operativi.

Sul piano del metodo va riaffermata la validità dellealleanze con gli operatori realmente qualificati, siano es-si pubblici o privati. E pur nella chiarezza dei negoziati,la tutela doverosa degli interessi regionali deve conci-liarsi con la necessità di creare condizioni obiettive diconvenienza degli investimenti altrui, riconoscendo sen-za infingimenti fuorvianti che essi sono di per sé finaliz-zati al profitto il quale, quando sia legittimamente perse-guito nell’esercizio dell’intrapresa economica, contri-buisce a realizzare gli interessi generali della collettività.

Per l’Espi in particolare, partendo dalla sistemazionedella sua struttura dirigenziale e incidendo su taluni mo-di di essere della sua dirigenza tecnica, sono necessariedecisioni coraggiose e responsabili.

Nella conferma della irrinunciabilità del ruolo pro-pulsivo e strategico delle partecipazioni regionali e pro-prio con la finalità di dimostrarne la validità e la profi-cuità, occorre, conoscendo con totale approfondimentole singole realtà aziendali, procedere al rilancio di quelleproduttive, alla ristrutturazione ed al risanamento diquelle che anche potenzialmente presentano la possibili-tà di un recupero di produttività e di redditività ed all’ab-bandono di quelle che presentano chiara irrecuperabilità,con l’attivazione di iniziative alternative.

Per queste ultime occorre procedere alla rivalutazione

Page 347: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 297 –

del patrimonio immobiliare esistente per tentare di limi-tare il più possibile le perdite, soprattutto per quelleaziende in condizioni di fermo produttivo.

Occorre poi provvedere alla valutazione precisa, sul-la base delle recenti direttive del Cipe per l’applicazionedella legge numero 675, delle iniziative che sarà possibi-le riconvertire o ristrutturare con buone probabilità disuccesso.

In tale contesto, ferma restando la esigenza di salva-guardare i complessivi livelli occupazionali e di affron-tare con il sindacato il problema della mobilità degli oc-cupati, devono essere individuati nuovi impegni e settoridi intervento (quali, ad esempio, il settore agricolo-ali-mentare e rotabile).

Occorre poi liberare all’interno dell’Espi le energiemigliori dotando le aziende di una dirigenza capace, li-bera da condizionamenti clientelari, e in grado di raccor-dare le aziende al mercato, inserendo quelle migliori inun dialogo rinnovato con i maggiori operatori dei rispet-tivi settori in Italia e all’estero.

Per questo, ed anche per eventuali operazioni di ripri-vatizzazione, è opportuno riprendere il colloquio conl’imprenditoria privata, non solo siciliana, da coinvolge-re nella operazione Espi e più latamente da interessare al-lo sviluppo della Sicilia attraverso una «contrattazioneprogrammata» con gli organi regionali, che tenga obiet-tivamente conto delle esigenze di redditività e di effi-cienza di cui l’industria privata è portatrice e che oggi so-no largamente riconosciute dalle forze politiche e socia-li, come valori su cui basare ogni autentico processo disviluppo.

Page 348: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 298 –

In quest’ottica si impone anche un’attenta valutazio-ne delle possibilità esistenti di far ricorso, per le nominenelle società, a forze da prelevare tra il personale del-l’imprenditoria più avvertita, in modo da dotare le azien-de di guide capaci, sottratte alle tentazioni clientelari,aperte al mercato che, nel caso di produzioni potenzial-mente efficaci, è il dato di fondo a cui occorre guardareper assicurare sicuri sbocchi alla produzione.

Per l’Ente minerario siciliano occorre rivalutare inmodo approfondito le sue iniziative, per procedere condecisione alla realizzazione di quelle valide e per abban-donare quelle prive di ogni prospettiva di realizzazionericercando per le stesse le possibili sostituzioni.

Per il settore minerario l’applicazione della legge nu-mero 42 nella sua interezza è un obiettivo ritenuto indi-spensabile unitamente alla ricerca di decisi interventi fi-nalizzati alla riduzione di tutte quelle spese che dimo-strassero la loro improduttività pur tenendo nel dovutoconto la peculiare e significativa realtà sociale rappre-sentata per le zone centromeridionali dell’Isola dal mon-do minerario.

Anche nel settore minerario occorre realizzare un co-struttivo raccordo con gli enti economici nazionali ed oc-corre impegnarsi adeguatamente perché si realizzi il col-legamento prefigurato dalla legge nazionale 6 giugno1977, numero 267, senza il quale si rischia di rimanereemarginati dallo sviluppo della politica mineraria nazio-nale e dalle risorse statali ad esso destinate.

Particolare attenzione ancora va dedicata ai problemidell’Ispea che costituisce una delle aziende potenzial-mente migliori dell’apparato pubblico regionale e che

Page 349: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 299 –

opera in un settore con positive prospettive. Si tratta diprocedere alla individuazione di adeguati sbocchi com-merciali e al risanamento finanziario della società, ancheavvalendosi delle provvidenze della legge numero 675 diriconversione industriale, in modo da sostenere un’im-presa che dà una occupazione di 2.000 unità circa tuttaconcentrata nelle zone interne dell’Isola.

Va poi riaffermato e realizzato il ruolo essenzialedell’Ente nella chimica sia come naturale sviluppo del-l’impegno istituzionale nell’attività estrattiva sia a tuteladegli interessi fondamentali della comunità siciliana nelsettore, minacciati oggi dalle refluenze negative dellacrisi che ha investito le strutture dominanti.

Non si tratta soltanto di trarre rapide, coerenti e co-raggiose conseguenze nei riguardi delle iniziative in cuil’ente è già impegnato e per le quali ricorre l’obbligo pre-ciso di tutelare gli ingenti investimenti già effettuati edesposti a rischio incombente di una vanificazione.Bisogna puntare sul nuovo e sviluppare una linea reali-stica e tempestiva di intervento, avendo chiara consape-volezza dei problemi che investono oggi il settore chimi-co nel suo complesso, in vista dei nuovi assetti che an-dranno a realizzarsi sul piano nazionale in guisa che lenuove soluzioni correggano finalmente ogni tentazionedi collocazione colonialistica della Sicilia.

Notevole importanza assume, nel quadro depresso ditutta la economia meridionale e di quella siciliana in par-ticolare, la realizzazione del metanodotto Sicilia-Algeriache dovrà portare in Italia, a partire dal 1982, circa 12 mi-liardi di metri cubi di metano. Le imponenti tubature, perle quali è previsto un investimento di oltre 2.000 miliardi

Page 350: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 300 –

di lire, si allungheranno per 2.500 chilometri di cui 540 inAlgeria, 360 in Tunisia, 150 nel canale di Sicilia, fraCapo Bon e Mazara del Vallo, 350 in Sicilia e 1.000nell’Italia continentale fino a La Spezia.

La convenzione Eni-Regione prevede che alla Regioneresti il 30 per cento della intera fornitura annuale di gasmetano che dovrebbe, attraverso una capillare rete di di-stribuzione, arrivare a tutti i nove capoluoghi dell’Isola.

Occorre pertanto compiere uno sforzo congiunto,d’intesa con l’Eni, per pervenire alla realizzazione di ta-le rete, senza di che andrebbe disperso un potenzialeenergetico ditale rilevanza, che apre concrete prospettiveanche per l’occupazione in Sicilia fin dalla fase di realiz-zazione dello stesso metanodotto.

Si può pensare, per il relativo finanziamento, ad unmutuo con finalità produttive da contrarre con le banchesiciliane da parte della Regione o ad un ricorso al merca-to finanziario attraverso il quale, nel vitalizzare questacomponente del quadro economico, si possa dare luogoin tempi brevi alla realizzazione delle necessarie infra-strutture per lo sfruttamento del metano algerino.

Occorre pensare al metano, in definitiva, non solo co-me una fonte di energia alternativa che ha fatto passare ilcontributo fornito al consumo energetico nazionale dalgas naturale dal 1973 al 1976 dal 10 al 16 per cento, maanche come ad una possibile base per produzioni chimi-che innovative a costi più bassi oltre che per usi tecnolo-gici innovativi.

Un’attenta valutazione va fatta pure dei problemi dell’e-nergia in Sicilia anche in relazione a talune preoccupazioniespresse di recente dai vertici dell’Enel per quel che concer-

Page 351: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 301 –

ne l’approvvigionamento energetico del Mezzogiorno edella Sicilia.

A tale riguardo vanno visti con favore i recenti accor-di per la realizzazione in Sicilia di una centrale speri-mentale per lo sfruttamento dell’energia solare, mentreva operata una rigorosa e severa valutazione sulla basecomunque di elementi di conoscenza seri e approfonditi,della ventilata collocazione in Sicilia di una centrale deltipo «Candu» per la produzione di energia nucleare.

Nel settore del turismo la Regione è impegnata a dareimmediata attuazione alla legge 12 giugno 1976, numero78, e a renderne operante il carattere programmatorio,procedendo secondo due linee fondamentali: la tutela delpatrimonio turistico da ogni causa di decadimento e ilmiglioramento delle strutture e dei servizi.

È dunque necessaria un’azione per il mantenimento el’ammodernamento delle strutture alberghiere e ricettiveesistenti, mediante la piena utilizzazione dei fondi per ifinanziamenti e le incentivazioni previsti dalle leggi re-gionali numero 71 e numero 78 del 1976.

A mezzo di essi si deve operare al fine di migliorare,nel quadro della politica dei trasporti, i collegamenti trale varie zone turistiche e con le isole minori, al fine direndere più idonee le strutture aeroportuali e portuali esi-stenti; al fine di potenziare il turismo termale anche attra-verso la previsione e la realizzazione di impianti comple-mentari e attività collegate; al fine di incrementare lestrutture alberghiere, in modo che sia eliminato ogni in-giustificato squilibrio fra le varie zone turistiche e siaperseguito, nel quinquennio 1979-1983, l’obiettivo del-l’adeguamento del numero dei posti-letto.

Page 352: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 302 –

Nell’ambito di questo settore, la Regione deve inoltrepromuovere le iniziative occorrenti per estendere neltempo la fruizione del patrimonio turistico utilizzandoadeguatamente le risorse climatiche ed ambientali in mo-do da ridurre, per quanto possibile, il fenomeno dell’oc-cupazione stagionale. Così pure deve adottare gli stru-menti indispensabili per la realizzazione del turismo so-ciale, in modo che i servizi di tale settore siano utilizzatida vaste categorie di cittadini e lavoratori. Si provvederàaltresì a coordinare le iniziative necessarie per lo svilup-po e la valorizzazione turistica delle isole minori secon-do le finalità previste dalla legge numero 71 del 1976 enel contesto del programma turistico regionale.

Ci si propone, altresì, di operare perché il settore turi-stico costituisca un’occasione di occupazione e forma-zione professionale dei giovani adottando le opportuneiniziative per indirizzare in tal senso l’attività degli ope-ratori del settore.

Occorre, altresì, procedere urgentemente all’appro-vazione del disegno di legge regionale sullo sport, già va-rato dalla competente Commissione assembleare.

Nell’ambito delle strutture produttive minori, chenella nostra Isola svolgono un ruolo non secondario e dapotenziare, la Regione deve produrre e ribadire un im-pegno chiaro e deciso in favore della pesca e dell’arti-gianato.

Il settore della pesca, in particolare, deve essere po-tenziato attraverso la realizzazione delle iniziative previ-ste dalla legge regionale numero 5 del 1975 (e successi-ve modificazioni) e attraverso la individuazione di nuovistrumenti di intervento organico e programmatico che

Page 353: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 303 –

valga anche ad utilizzare a pieno e potenziare le disponi-bilità strutturali e professionali esistenti.

Una particolare attenzione va dedicata ai problemi con-nessi alla pesca nel Canale di Sicilia ed un impegno precisoil Governo regionale assume perché vengano salvaguarda-ti, nel rispetto rigoroso della territorialità delle acque, gli in-teressi dei pescatori isolani anche attraverso la sollecitazio-ne di sempre più adeguati accordi internazionali.

Il settore dell’artigianato, inoltre, va potenziato solle-citando (e ove necessario prevedendo strumenti atti adassicurare) l’impegno delle amministrazioni locali in fa-vore di strutture ed insediamenti artigianali e dando inte-grale attuazione alla legislazione regionale in materia,quale risultante a seguito delle modificazioni introdottedalla legge 4 maggio 1977, numero 31; occorre, altresì,procedere al rifinanziamento della legge 6 giugno 1975,numero 47.

Certamente necessaria e qualificante è la convocazio-ne di una Conferenza regionale per l’artigianato che siponga come momento di ulteriore approfondimento de-gli aspetti tutti connessi alle problematiche del settore edi confronto tra le forze politiche e sociali e operatori.

La funzione sociale, costituzionalmente ribadita, del-la cooperazione a carattere di mutualità e senza fini dispeculazione privata deve ispirare l’azione degli organidi governo regionale.

Trattasi di azione che, prendendo avvio da quanto dipositivo è emerso dal movimento cooperativistico, devevalere ad avviare il superamento sempre più deciso di po-sizioni di rendita parassitaria e ad agevolare la crescitaeconomica e civile della nostra regione.

Page 354: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 304 –

È ormai, infatti, un dato acquisito e irrinunciabile ilconvincimento della esistenza di un siffatto rapporto trasviluppo della coperazione e crescita non solo economi-ca, ma anche civile, della nostra comunità; così come èdato acquisito e irrinunciabile il convincimento della ne-cessità che si eserciti un vigile e costante controllo perevitare che la forma organizzativa cooperativistica siautilizzata con intenti e per interessi incompatibili con iospirito genuino della cooperazione.

In questo quadro complessivo il Governo ha ritenutonecessario promuovere la istituzione di un appositoAssessorato, così come ritiene necessario potenziare lestrutture pubbliche al servizio della cooperazione ed inparticolare potenziare il ruolo dell’Ircac, anche attraver-so la individuazione e l’attivazione di strumenti atti aconsentire il superamento di settorializzazioni e atti aconsentire una presenza dell’Istituto che risponda sem-pre più a logiche di intervento ispirate ad una visione uni-taria e programmata del ruolo della cooperazione.

In materia urbanistica si impone l’esigenza di una leg-ge che proceda anche all’attuazione della legge statale nu-mero 10 del 1977 per la parte di competenza regionale.

Si deve definire con maggior precisione il contenutodegli strumenti urbanistici; abbreviare i tempi per la for-mazione degli strumenti urbanistici generali, con la pre-visione di poteri sostitutivi della Regione e la predeter-minazione di tempi di approvazione da parte degli orga-ni regionali.

Venendo incontro ad un’esigenza vivamente avverti-ta dagli amministratori e dalle comunità locali occorredevolvere ai comuni l’approvazione degli strumenti ur-

Page 355: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 305 –

banistici attuativi (piani particolareggiati e piani di lot-tizzazione).

Per quanto riguarda l’applicazione della legge sui re-gime dei suoli, la Regione deve formulare i criteri per laindividuazione dei comuni da assoggettare ai programmipluriennali di attuazione.

Deve, altresì, procedere all’aggiornamento dei criterirelativi agli oneri di urbanizzazione, introducendo lapossibilità del pagamento rateale.

Occorre, inoltre, procedere in termini brevissimi alladefinizione delle pratiche relative ai piani di edilizia eco-nomica e popolare già inoltrate all’Assessorato compe-tente, assicurando la copertura finanziaria necessaria perla elaborazione e l’attuazione dei piani.

Soluzioni articolate si impongono, infine, per la disci-plina delle violazioni della normativa edilizia ed urbani-stica creatasi in passato. Devono, in ogni caso, essereescluse da eventuali sanatorie le costruzioni che constra-stino in maniera insanabile con valori paesistici ed am-bientali o con destinazioni di rilevante interesse pubbli-co; che sorgano su beni pubblici; che violino gravemen-te gli standards urbanistici.

Devono formare oggetto di più benevolo trattamentole violazioni di minore consistenza quali, ad esempio,quelle di indole puramente formali, che derivino dallamancanza di licenze o concessioni edilizie o di piani dilottizzazione, ma non contrastino con gli strumenti urba-nistici generali e quelle determinate da evidenti inadem-pienze da parte dei comuni.

Al fine di assicurare una chiara regolamentazione del-l’assetto urbanistico, deve altresì, essere prevista la pos-

Page 356: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 306 –

sibilità di approvazione di varianti agli strumenti urbani-stici in tutti i casi nei quali le violazioni accertate e sana-te abbiano determinato agglomerati edilizi urbani.

Strumento importante, ai fini della regolarizzazionedelle situazioni predette può essere costituito da sanzionipecuniarie, commisurate agli oneri di urbanizzazione eagli oneri di costruzione secondo i criteri stabiliti dallalegge sui regime dei suoli.

La presenza ed il ruolo della Regione nei servizi so-ciali deve superare logiche settoriali ed essere volta allapromozione delle condizioni culturali, sociali, igienicosanitarie, in una parola civili, della comunità regionale.

Tali servizi vanno riaggregati su base territoriale, ri-aggregazione che lungi dall’essere occasione di disper-sione delle risorse disponibili, deve essere invece ispira-ta al metodo della programmazione (che veda le comuni-tà locali soggetti attivi della stessa) ed al principio dellapiù ampia partecipazione delle diverse componenti so-ciali.

È però necessario ricordare che gli interventi regiona-li in materia di assistenza non possono non essere parzia-li sin tanto che non intervenga una organica riforma sta-tale della materia ed in particolare sin tanto che non simodifichi l’attuale sistema mutualistico.

Ulteriori interventi comunque la Regione deve assu-mere con riferimento ai consultori familiari, agli asili-ni-do ed ai servizi ex-Onmi.

La consapevolezza del ruolo fondamentale della fa-miglia e della importanza dei problemi dei minori in etànon scolastica impongono un chiaro, deciso interventodella Regione.

Page 357: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 307 –

Quanto ai consultori familiari, già previsti dalla leggestatale numero 405 del 1975, va ribadito l’impegno dipervenire con provvedimento legislativo regionale aduna loro sollecita istituzione.

Quanto agli asili-nido va ribadito e ulteriormente raf-forzato l’impegno regionale di istituirne di nuovi conparticolare attenzione da un lato alle comunità urbanepiù ampie e dall’altro alle esigenze proprie delle aree apiù intensa occupazione femminile.

L’importanza, sempre più emergente, dei problemidella salute trova la Regione caricata di responsabilitàproprie e delegate di notevole entità e valore.

Una visione globale di tali questioni deve rispondereinnanzi tutto a profili di funzionalità e di efficienza, chepossono essere recuperati attraverso una programmazio-ne di settore. Risulta, pertanto, urgente al fine anche diaccrescere la credibilità del funzionamento del servizioed una economia gestionale, la rapida definizione delpiano socio-sanitario in modo da mettere a punto una or-ganica politica sanitaria della Regione.

Particolare importanza assumono le unità sanitarie lo-cali all’interno delle quali deve realizzarsi, attraverso lacomplementarietà delle prestazioni, la più completa auto-nomia del territorio in riferimento alle esigenze generali.

Non v’è dubbio, comunque, che l’iniziativa dellaRegione deve sempre essere collegata a quella delloStato, al quale occorre chiedere, in stretto collegamentocon le altre Regioni, la più sollecita attuazione della ri-forma sanitaria.

Alla Regione compete, intanto, l’attuazione della leg-ge nazionale numero 349 del 1977 relativa, tra l’altro, al-

Page 358: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 308 –

lo scioglimento, commissariamento, liquidazione degliEnti e Casse mutue, tenendo conto delle direttive sino adoggi emanate ai sensi dell’articolo 4 della stessa legge.

In particolare deve essere favorito il più ampio decen-tramento della gestione dei servizi al fine di snellire leprocedure burocratiche ed offrire con puntualità un’assi-stenza efficiente.

Sotto questo profilo bisogna accedere ad un nuovomodo di intendere l’assistenza provvedendo ad unificarei servizi assistenziali e sanitari secondo le linee del de-creto del Presidente della Rpubblica numero 616 del1977 e rendendola efficace e generalizzata verso gli han-dicappati, gli anziani, i minori.

Si tratta anche di pensare ad una medicina preventivain senso lato nella consapevolezza che una valida attivitàdi prevenzione contribuisca a migliorare la qualità dellavita, oltre ad alleggerire l’impegno di interventi perquanto attiene alla cura vera e propria.

Tali prospettive abbisognano di idonee strutture percui occorre che la Regione intervenga per razionalizzarela spesa in riferimento alla edilizia ospedaliera con l’ov-via precedenza per i completamenti delle opere iniziate enon ultimate.

Nel contempo bisogna dotare le strutture esistenti diattrezzature valide e moderne quali sono richieste dallapiù avanzata tecnologia medica.

Appare, infine, utile sottolineare l’impegno che deveessere svolto per avviare le leggi sul disinquinamento eper dotare i comuni di opere igienico-sanitarie secondocriteri di ripartizione equi e riferiti ad effettive ed accer-tate esigenze.

Page 359: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 309 –

Al fine di promuovere le condizioni civili della comu-nità regionale e di migliorare complessivamente la stes-sa qualità della vita è necessaria una particolare attenzio-ne al problema della tutela dell’ambiente.

Per la tutela dell’ambiente – che costituisce un pro-blema di particolare gravità in Sicilia, terra vocazional-mente turistica ma che ha al contempo esigenze di svi-luppo industriale – occorre in via prioritaria dare prontaattuazione alla legge regionale 18 giugno 1977, numero39, dando luogo al piano per la tutela dell’ambiente e ladifesa dall’inquinamento, più che mai necessario di fron-te all’aggravarsi di fenomeni di scarichi industriali chefiniscono per pregiudicare situazioni ambientali di gran-de pregio e di rilevante interesse turistico.

Il settore dei trasporti costituisce uno dei punti cardi-ne della politica economica regionale giacché proprio inesso, a causa della posizione geografica dell’Isola, si ve-rificano talune macroscopiche diseconomie esterne cor-relate del resto a carenze tipiche del settore ed a ritardiche si sono verificati.

Occorre, pertanto, pervenire alla identificazione diuna organica politica dei trasporti della Regione da col-locare nel più vasto ambito della programmazione eco-nomica regionale in collegamento con una saggia politi-ca del territorio e da finalizzare non solo al turismo maanche e soprattutto a fini produttivi e per favorire l’ex-port della Sicilia.

Pertanto, per quanto riguarda il settore dei trasporti sugomma, occorre pervenire in tempi brevi alla redazionedel piano previsto dalla legge numero 7 del 1977 che re-goli il traffico delle autolinee in Sicilia e proceda ad una

Page 360: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 310 –

sua opportuna razionalizzazione confermando la coesi-stenza di un sistema privato accanto a quello pubblico inmodo però da evitare sprechi ed eccessi di costo che fac-ciano uscire le aziende dall’area della redditività. In que-sto quadro occorre un ripensamento del ruolo dell’Ast lacui gestione, resa produttiva e razionalizzata, va inseritaopportunamente nel quadro degli obiettivi di politicaeconomica della Regione.

Per quanto riguarda poi il trasporto aereo, è necessa-rio prendere posizione contro la costruzione di altri scaliminori in Sicilia, volgendo l’attenzione al miglioramen-to della qualità dei servizi di quelli esistenti, nel quadro,peraltro, della situazione di quasi monopolio della com-pagnia di bandiera con la quale occorre instaurare un op-portuno dialogo sui maggiori problemi della Sicilia nelsettore, con particolare riferimento al traffico di merci edal flusso turistico.

Per quanto riguarda, poi, il settore dei trasporti marit-timi, occorre potenziare le strutture portuali siciliane nelquadro di precise linee di intervento regionale che possa-no essere di preparazione al piano nazionale dei porti.

Bisogna, inoltre, riscoprire un ruolo attivo dellaRegione nei confronti dell’Amministrazione delleFerrovie dello Stato per ottenere che il piano decennaledelle Ferrovie preveda consistenti ed utili investimenti inSicilia che rendano più sollecito e spedito il traffico inSicilia in alcune tratte assolutamente carenti e valgano afar superare meglio di quanto non accada oggi a passeg-geri e merci la strozzatura dello Stretto.

Occorre, poi, salvaguardare e potenziare i collega-menti di linea da e per il Continente soprattutto allo sco-

Page 361: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 311 –

po di assicurare il trasporto sollecito e in condizioni otti-mali delle merci prodotte in Sicilia.

Attenzione va anche dedicata al problema dei colle-gamenti marittimi con le Isole minori che sovente dannoluogo a disservizi e a difficoltà.

Uno degli obiettivi di maggiore impegno politico è quel-lo della realizzazione del Piano delle acque della Sicilia, icui problemi sono già da tempo all’attenzione di una spe-ciale commissione dell’Assemblea regionale siciliana.

Si tratta di smentire con i fatti la diffusa credenza chela Sicilia sia priva di risorse idriche: in effetti è noto che,a fronte di fabbisogni idrici per 2.000 ettometri cubi al-l’anno, sono probabilmente utilizzabili ben 2.300 etto-metri dei 6.200 che costituiscono le risorse idriche com-plessive dell’Isola. Certo non sono risorse facilmentesfruttabili e reperibili, al contrario di altre zone del Paeseassai più ricche d’acqua: il problema è proprio quellodella ricerca, della individuazione, della catalogazione,del razionale sfruttamento delle risorse idrichedell’Isola. Si tratta di uno dei maggiori obiettivi delGoverno, giacché è evidente l’importanza del problemadell’acqua ai fini dello sviluppo industriale dell’Isola,del miglioramento e della diffusione delle coltivazioniagricole, della diffusione dei servizi con il conseguenteelevamento dei livelli di vita civile delle popolazioni, pertroppo tempo mortificate da carenze idriche che le pon-gono ai margini dello sviluppo della qualità della vita.

Intere comunità urbane come Palermo, Messina,Caltanissetta Agrigento vivono nell’incubo continuo digravi carenze idriche che del resto periodicamente afflig-gono le popolazioni.

Page 362: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 312 –

Si tratta di centri urbani che insistono su terreni che,come ormai è noto, sono ricchi d’acqua e che, quindi, èsufficiente sfruttare razionalmente per mutare radical-mente il modo di vivere delle popolazioni e dare luogo alcontempo ad un vasto processo di sviluppo che da sem-pre ha trovato un freno specifico proprio nell’area del-l’acqua.

Il primo problema che si avverte è quello del coordi-namento delle iniziative del Piano acque Sicilia conquelle già in essere e soprattutto con il Piano acqueSicilia della Cassa per il Mezzogiorno nell’ambito delProgetto speciale numero 30.

Altri coordinamenti vanno curati con il Piano regio-nale di risanamento ambientale previsto dalla legge 10maggio 1976, con il piano generale per la difesa dell’am-biente nonché con il Piano regionale di risanamento del-le acque previsto dalla legge regionale 18 giugno 1977,numero 39, con il Piano della forestazione di cui alla leg-ge regionale 29 dicembre 1975, numero 88, con la legge16 agosto 1974, numero 35.

Si tratta, cioè, di raccordare e tenere presente unitaria-mente tutta questa complessa materia e di formulare alcontempo un piano che non si limiti a rappresentare unafonte di informazioni e di studi ma che fissi gli obiettividella Regione nell’area dell’acqua.

Ciò non esclude che anche prima, con carattere di ur-genza, si mettano in opera tutti i passi necessari per man-dare avanti i progetti in corso per il miglioramento dellasituazione idrica dell’Isola e di Palermo in particolare inmodo che l’avvento della stagione estiva non aumenti irischi di una situazione già tesa e pericolosa.

Page 363: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 313 –

Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, l’esposi-zione svolta offre alla vostra valutazione l’impegno cheil Governo intende approntare per adempiere al suo do-vere di servizio alla comunità siciliana. I contenuti pro-grammatici, in direzione sia degli obiettivi da perseguiresia delle scelte di metodo, sono direttamente discendentidall’accordo realizzato dai partiti che costituiscono inquesta Assemblea la maggioranza parlamentare.

Il Governo manifesta il proposito di attendere al suoimpegno con piena dedizione che non potrà certo ritener-si attenuata dalla necessaria gradualità nell’affrontare imolteplici problemi che l’attuazione del programmacomporta. Se il programma esposto sarà confortato dalconsenso dell’Assemblea il nuovo Governo, che, con laormai imminente approvazione del disegno di legge con-cernente «Nuove norme per l’ordinamento del Governoe dell’Amministrazione della Regione», raggiungerà an-che in via amministrativa la sua piena funzionalità, simetterà con la dovuta urgenza al lavoro cui da questaAssemblea è stato chiamato, consapevole che la partico-lare difficoltà della complessiva realtà siciliana ed il de-licato momento che la vita del Paese attraversa, preten-dono la dedizione di ogni energia e la massima tensioneideale e morale.

Page 364: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 314 –

OTTAVA LEGISLATURA

Dichiarazioni programmatiche del Presidente dellaRegione: replica al dibattito

Seduta del 5 Aprile 1978

MATTARELLA, Presidente della Regione. OnorevolePresidente, onorevoli colleghi, a conclusione di questointenso dibattito desidero manifestare, a nome delGoverno, il ringraziamento a tutti i colleghi che sono in-tervenuti e che hanno portato il loro contributo all’anda-mento dei nostri lavori.

Si è trattato di un dibattito ampio e qualificato che hafatto registrare una serie di convergenze e, per alcuni mo-menti, anche considerazioni unanimi, soprattutto nel ri-badire da parte di tutti i gruppi la ferma condanna alleviolenze eversive che in questi giorni portano un ulterio-re gravissimo attacco alle istituzioni democratiche.

Il dibattito ha fatto registrare, dicevo, larghissimeconvergenze soprattutto sui contenuti del programmache ho avuto l’onore di esporre a nome del Governo.Adesioni senza riserve da parte dei gruppi della maggio-ranza, ribadite e sostenute con motivazioni complete,con arricchimenti di argomentazioni rispetto a quelli cheio avevo potuto esporre nella mia relazione; adesioni dinatura diversa anche da parte di altre forze.

Ed io desidero qui ribadire il significato dell’adesionesui contenuti del programma, confermata, nella sua com-plessità, dal Partito liberale italiano nei confronti del

Page 365: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 315 –

quale avevo già, nella mia relazione, sottolineato l’ap-porto dato in sede di individuazione del programma e ilrammarico per il suo disimpegno dovuto a diversità divalutazioni politiche.

Attenzione il Governo pone all’adesione che ancheDemocrazia nazionale ha per larga parte del programmamanifestato attraverso l’intervento dell’onorevole GrilloMorassutti. Attenzione per tutto quello che potrà veniredi propositivo e di costruttivo in direzione dell’impegnoche il Governo, espressione della sua maggioranza, haofferto all’Assemblea.

Scontata la opposizione del gruppo del Movimentosociale, peraltro carica di prevenzione polemica e priva-ta di ogni sforzo propositivo e costruttvio. Tornerò doposu alcune valutazioni specifiche, espresse proprio perevidenziarne la aprioristica impostazione polemica e lamancanza di costruttività.

Sono state sottolineate, soprattutto dai gruppi non ap-partenenti alla maggioranza, presunte diversità di inten-sità, nelle mie dichiarazioni, tra momento politico e mo-mento programmatico. Io non credo – e sono convintoesattamente del contrario – che la intensità o la consi-stenza di un fatto politico, indiscutibilmente nuovo edimportante, come quello segnato dall’elezione di questoGoverno al termine di un processo politico lungo e com-plesso, si misurino secondo la dimensione degli spazi de-dicati agli stessi.

Il riferimento al quadro politico che ha consentito laelezione di questo Governo è stato da parte mia espressoin termini chiari e precisi. Con riguardo non solo alle pre-cedenti dichiarazioni che io avevo avuto l’onore di ren-

Page 366: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 316 –

dere all’Assemblea ma anche a tutto il processo politicocaratterizzato dalle prese di posizione dei vari partiti chehanno contribuito al formarsi della maggioranza. E tuttociò è stato ribadito in quest’Aula con estrema precisionee coerenza.

E d’altra parte questa accusa di mancata sottolinea-zione del momento politico è contraddetta dall’afferma-zione di avere finalmente svelato il mistero di rapportipiù o meno oscuri tra alcuni partiti della maggioranza.

Si tratta di un quadro politico chiaro, preciso, delinea-to, che è caratterizzato anche, e il Governo ne è perfetta-mente consapevole, dalle diversità fra le forze che com-pongono la maggioranza stessa. Gli interventi dell’ono-revole Michelangelo Russo e dell’onorevole Nicoletti nesono la conferma, nel senso che ciascun partito nel con-vergere, con pari dignità, attorno ad un impegno ben pre-ciso e delimitato, sia pure di vastità e di organicità comequello delineato nelle mie dichiarazioni programmati-che, intende mantenere e mantiene le proprie peculiaritàle proprie aspirazioni ideali e i propri obiettivi di fondo.

Questa consapevolezza è ben presente al Governo edè sottolineata apertamente dai partiti, ma ciò non inficiaaffatto il valore dell’accordo realizzato; è al contrario ga-ranzia di vitalità e di vivacità della dialettica politica e al-l’interno delle forze presenti in questa Assemblea.

Non c’é, quindi, alcun rischio di appiattimento, c’èsoltanto la certezza, ribadita qui da tutti i gruppi dellamaggioranza, di una piena lealtà, di un responsabile spi-rito costruttivo, di una ferma volontà di solidale operati-vità, valori a cui il Governo intende riferirsi e che carat-terizzeranno, di converso, la sua azione nei confronti del-

Page 367: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 317 –

la maggioranza: piena lealtà, responsabile spirito co-struttivo, solidale operatività.

Ciò, dicevo, accentua il significato e la validità delprocesso politico che ha dato vita a questo Governo; loaccentua proprio perché è la dimostrazione del valore delfatto che – a fronte di una situazione complessa e dram-matica – e per rispondere, in uno spirito di servizio alleesigenze ed ai problemi della comunità siciliana, i partitidella maggioranza si siano ritrovati nell’identificare ledoverose risposte da dare a questa situazione complessae drammatica.

Questo impegno del Governo è sostenuto, e non po-trebbe essere diversamente, da una forte tensione idealee morale, proprio nella logica di uno spirito di servizio al-la comunità siciliana.

L’esecutivo farà costante riferimento nella sua azionea questo quadro politico ed alle volontà espresse dai par-titi e dai gruppi della maggioranza; non cadrà certamen-te nella gestione di una mera amministrazione, ma inten-derà difendere con dignità il suo ruolo politico e all’in-terno della nostra Regione ed all’esterno, nei rapporticon le realtà extraregionali; un ruolo politico che è pro-prio di un Governo chiamato a reggere una Regione co-me quella nostra dotata di particolari e peculiari poteri, diparticolari e peculiari competenze, capaci di incidere ne-gli interessi reali della comunità regionale, nel tessutosocio-economico siciliano e nel rapporto con le realtà ex-traregionali.

Credo di dovere, sia pure brevemente, ritornare su al-cuni punti del programma sui quali hanno insistito alcu-ni colleghi intervenuti nella discussione.

Page 368: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 318 –

Per quanto riguarda il Comitato per la programmazio-ne e la riforma dell’Amministrazione regionale, due pun-ti indicati dal Governo come prioritari del proprio impe-gno e ritenuti come fatti di metodo rispetto all’azione delGoverno stesso, fatti di metodo qualificanti, fatti di me-todo caratterizzati da scelte politiche che sono alla basedegli stessi fatti di metodo che peraltro si ricolleganostrettamente con la precedente espressione di governo diquesta nostra Regione che per l’uno e per l’altro puntoaveva già manifestato e prospettato soluzioni coerenti ealle quali le proposte del Governo si rifanno.

Su questo argomento del Comitato di programmazio-ne debbo soltanto dire, soprattutto all’onorevole GrilloMorassutti, che non cé nella proposta del Governo alcu-na lesione di competenze istituzionali o di equilibri di po-teri tra Assemblea e Governo, ma c’è, invece, la conclu-sione di uno sforzo tendente a costituire uno strumentoche, pur rispondendo alle necessità di una politica di pro-grammazione, sia formulato e concepito proprio in mododa garantire appieno il rispetto delle prerogativedell’Assemblea regionale e della funzione della Giuntadi governo che non si limiterà certamente a trasmettereall’Assemblea ciò che il Comitato avrà definito, ma ciòche riterrà di avere approvato.

Per la riforma amministrativa io debbo riconfermareche il Governo intende riferirsi al documento approvatodal Comitato scientifico che ha lavorato con competenzaed impegno nei mesi passati e alle scelte di fondo che locaratterizzano sia per quanto attiene l’individuazione deitre livelli di governo nell’area della nostra Regione, siaper la identificazione, che ovviamente avverrà in un mo-

Page 369: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 319 –

mento successivo, della consistenza, del ruolo, del signi-ficato dell’ente intermedio, peraltro nel documento giàsufficientemente abbozzato e identificato, ma che, pro-prio per la peculiarità del nostro Statuto e delle nostrecompetenze e per il sopravvenire dei decreti delegati cheattuano la legge numero 382, ha bisogno di alcuni appro-fondimenti e di alcune riflessioni.

Nel disegno della riforma amministrativa non c’è cer-tamente il pericolo, da qualche collega avanzato, di unappiattimento della peculiarità della nostra Regione at-traverso un acritico recepimento delle impostazioni deri-vanti dalla legge numero 382 (a parte la considerazioneche quelle impostazioni, ed è chiaramente detto nella miaintroduzione, sono da condividere perché positive) cosìcome non c’è nel documento approvato dalla Commis-sione per l’attuazione dello Statuto ai primi di febbraio diquesto anno, una acritica, preconcetta, passiva recezionedi tutto quello che sarà fatto nelle altre Regioni.

C’è la volontà di recepire le scelte di fondo, il disegnoglobale di questa nuova articolazione che deriva dallalegge numero 382, tenendo ovviamente conto di quelleche sono le specificità e le peculiarità della organizzazio-ne della nostra Regione.

Così pure per quanto attiene alla organizzazionedell’Amministrazione centrale, intendo ribadire che ilGoverno si riferisce e si riferirà alla concezione diparti-mentale ed in quella direzione intende muoversi; ilGoverno ha inteso recepire le proposte di modifica al-l’attuale struttura degli Assessorati proprio in funzionedei futuri assetti dipartimentali dell’Amministrazioneregionale. E la concezione dipartimentale non è, come

Page 370: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 320 –

non era nel documento dei quindici, la identificazionenella soppressione degli Assessorati e nella concentra-zione dei loro poteri in tre entità amministrative, ma è co-stituita da una visione politica della gestione amministra-tiva in un’ottica interassessoriale rivolta a far superaretutti gli inconvenienti di una gestione settorializzata perriportarla alla capacità di una visuale organica per larghisettori, appunto identificati nei dipartimenti, che garan-tisse al Governo della Regione quell’alta funzione diprogrammazione e di indirizzo che deve essere peculiaree caratterizzante della nuova Regione dopo il varo dellariforma dell’Amministrazione.

Un altro punto su cui vorrei brevemente soffermarmiè quello dell’utilizzo delle risorse della Regione, utilizzototale e rapido non solo dei mezzi finanziari ma di tutte lecapacità e le forze che la struttura regionale è capace dimobilitare. E quando l’onorevole Cusimano accenna aduna presunta contraddizione tra la volontà di accelerarela spesa e la possibilità di utilizzo di fondi per altre desti-nazioni, non credo che abbia colto nel segno. Anzituttonon è affatto vero che il piano di interventi non sia statospeso, come ella ha detto: il piano di interventi è nellastragrande maggioranza della sua consistenza impegna-to e pagato dalla Amministrazione regionale.

Noi abbiamo con una legge soltanto prorogato i ter-mini di utilizzo per evitare il passaggio in economia di al-cune somme, per una parte assai limitata del piano degliinterventi ed è su quella sola parte che si deve esercitareun’azione di acceleramento. E la ipotesi di salvaguardiadei fondi non è certamente per togliere assegnazioni ostanziamenti alle cooperative o alle zone minerarie o ad

Page 371: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 321 –

altri settori, impostazione che può soltanto creare allar-mismi e preoccupazioni, ma è connessa alla volontà digarantire a questi settori le proprie spese. Perché bisognaricordare che la legge che noi abbiamo approvato con-sente di mantenere gli stanziamenti per queste finalitàsoltanto fino ad una certa data del corrente esercizio fi-nanziario; e prima di quella data, se dovessero verificar-si delle ipotesi di impossibilità di spesa non connesse conl’attività del Governo e dell’esecutivo, ma con una seriedi incombenze e di adempimenti che dipendono moltospesso da atti e scelte esterne all’Amministrazione, inquel caso la Regione, il Governo ha il dovere di proporreall’Assemblea lo storno dei fondi, che non sarebbe certofatto dal Governo ma autorizzato con una legge dell’as-semblea a garanzia della conservazione di questi fondi edella loro piena utilizzazione.

A proposito di queste risorse – e qui c’è la dimostra-zione della preconcetta valutazione da parte del gruppodel Movimento sociale – l’onorevole Cusimano ha dettoche sarebbe poco apprezzabile il riferimento nel pro-gramma governativo al «progetto speciale Palermo»,mentre per Catania e Messina si fa un riferimento alleconferenze cittadine.

Ma il «progetto speciale Palermo» non è un atto dellaRegione, bensì deriva dall’applicazione della legge nu-mero 183 che esiste già e che occorre portare avanti.

Per le altre due città il riferimento alle conferenze cit-tadine era connesso alla necessità di garantire, negli in-terventi a sostegno di quelle città, una visione organica eproduttivistica delle assegnazioni dei fondi che può esse-re realizata soltanto attraverso un momento di sintesi della

Page 372: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 322 –

vita economica e sociale di quelle realtà, che per Palermoè, e non poteva essere diversamente, il progetto speciale, eper Catania e Messina, in mancanza di altro, non potevanoche essere i risultati delle conferenze cittadine.

Peraltro, se l’onorevole Cusimano avesse letto atten-tamente la relazione, a pagina 56 si evince proprio il con-trario di quello che ha detto: c’è la indicazione di un nuo-vo progetto speciale per le tre città siciliane, appunto peraffrontare alcuni problemi comuni alle tre aree metropo-litane della Sicilia.

La mobilitazione di tutte le risorse regionali e di quel-le esterne, comprese queste della legge numero 183 e diquanto altro possa comunque venire dallo Stato, deve av-venire in una logica che veda la Regione nella posizionegiusta per poter chiedere allo Stato non cose impossibiliin un momento, e ne siamo perfettamente consapevoli, digrave difficoltà della vita economica del Paese, ma tuttociò che è rivendicabile soprattutto in sede di attuazione ditalune leggi.

La legge «quadrifoglio», quella sulla riconversioneindustriale, la legge per il Mezzogiorno, nonché quellaper l’occupazione giovanile, rappresenteranno significa-tivi momenti nel corso dei quali lo Stato dovrà fare dellescelte, per le quali la presenza ed il ruolo della Sicilia edelle altre Regioni meridionali, possono essere determi-nanti al fine di evitare che il momento di crisi, passi sol-tanto attraverso l’utilizzo di tante risorse attivate da que-ste iniziative legislative a difesa dell’esistente, facendocosì perdere alla Sicilia e al Mezzogiorno altri appunta-menti in aggiunta a quelli già perduti.

È questo il ruolo ed il taglio che l’azione del Governo

Page 373: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 323 –

intende dare al rapporto con lo Stato. Un ruolo ed un ta-glio che siano non di mera contestazione, di sterile riven-dicazione, ma di proposizione organica nelle scelte chelo Stato va ad operare soprattutto in quei settori che at-tualmente attraversano una crisi particolarmente grave edrammatica.

Vorrei, per concludere, riferirmi a due valutazioni:una, che il complesso di questi temi, nel momento cheviviamo ha preteso e pretende la maggiore unità possibi-le ed il maggiore apporto di contributi non soltando dalleforze politiche, ma dalle forze sociali, imprenditoriali eculturali, affinché ciascuno, nei confronti del proprio in-terlocutore, riesca a far diventare il «problema Sicilia»un problema di valenza nazionale.

Noi abbiamo il diritto, lo ricordava poc’anzi in ma-niera estremamente appropriata l’onorevole Nicoletti, diveder considerato il nostro problema come un problemadi valenza nazionale; abbiamo il diritto di pretendere chela soluzione non venga rinviata considerandolo come unfatto che è ai margini della vita economica, sociale, cul-turale e civile del nostro Paese.

La Sicilia è cresciuta in tutti questi anni, ha riacqui-stato una capacità ed una dignità di presenza e di interlo-cutorietà con lo Stato che la pongono nelle condizioni diimporre sul piano nazionale il «problema Sicilia» e leistanze della collettività siciliana in generale. Ed è pro-prio in base a questo processo di rinnovamento, che si èandato realizzando con sempre maggiore accelerazione,che la Regione può interloquire con decoro e forza neiconfronti dello Stato.

Ma per fare questo non basta soltanto il ruolo della

Page 374: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 324 –

Regione - istituzione, c’è bisogno – ed è questa la se-conda ed ultima considerazione – che la stessa riesca adessere la portatrice capace di sintetizzare non soltantole opinioni, le esigenze e la validità dei partiti e delleforze politiche ma di essere il fulcro, il centro, e la sin-tesi di tutte le forze che esistono nella nostra Regione:dicevo, appunto, forze politiche, sociali e culturali,nonché di tutte quelle che riescono ad emergere dallavita comunitaria della nostra Isola. Ed è questo rappor-to della Regione con la comunità isolana che va accen-tuato in un momento così difficile della vita civile e so-ciale del nostro Paese e anche della nostra Regione.Quando essa sarà in grado di collegarsi con la societàemergente e tutti insieme sapremo porre all’opinionepubblica nazionale i nostri come problemi che appar-tengono allo sviluppo di tutto il Paese, ecco che a quelpunto probabilmente la funzione della Regione avrà ac-quisito quei caratteri che ha cercato di conquistare perse stessa negli ultimi anni. In altri termini, questa nuovaqualificazione che è riuscita, nella sua essenza, a rag-giungere deve trasferirla in tutta la realtà siciliana perfarle prendere coscienza del diverso rapporto che la de-ve legare con la società nazionale.

Per fare tutto questo c’è bisogno della massima mobi-litazione di energie possibili ed è per questo che le forzepolitiche che hanno espresso questo Governo hanno rite-nuto di dovere assumere, come ho detto all’ inizio, unruolo di servizio nei confronti della comunità siciliana,impegnando tutte le loro energie su un programma chepuò essere apparso eccessivamente definito, ma che eranecessario definire proprio perché esso fosse il presup-

Page 375: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 325 –

posto di una capacità operativa la più accentuata e la piùrapida possibile.

Questo è il presupposto politico e programmatico dacui ha preso le mosse la formazione di questo Governo. Aquesto presupposto politico il Governo intende riferirsiin un rapporto pieno e leale con la maggioranza che lo haespresso ed è in nome di questo raccordo che mi auguroche l’Assemblea voglia confortarci con il suo voto.

Page 376: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 326 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Nuove norme per l’or-dinamento del Governo e della Amministrazione dellaRegione

Seduta del 6 Aprile 1978

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, farò molto brevementepoche considerazioni a chiusura di questo dibattito permanifestare il consenso del Governo all’approvazionedel disegno di legge «Nuove norme per l’ordinamentodel Governo e dell’Amministrazione della Regione» eper sottolineare taluni caratteri dell’iniziativa legislativa,che al Governo appaiono particolarmente positivi.

Anzitutto l’accentuazione della collegialità dell’azio-ne amministrativa attraverso il potenziamento dellecompetenze della Giunta di governo e del Presidente del-la Regione e la possibilità di talune iniziative da svilup-parsi attraverso la manifestazione collegiale di volontàdella Giunta di governo, anche in sostituzione ed in avo-cazione di competenze di singoli Assessori.

La collegialità della Giunta è sottolineata anche dallaprevisione di valutazione da parte della stessa di atti si-gnificativi dell’attività del Governo, come la ripartizionedegli stanziamenti in conto capitale del bilancio, già pre-vista dalla nostra legislazione, ma che viene accentuatacon le previsioni del disegno di legge, e la sottoposizioneall’esame della Giunta di una serie di atti e di competen-

Page 377: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 327 –

ze di singoli Assessori, relativi, per esempio, a regola-menti, a piante organiche o al trattamento giuridico edeconomico del personale di enti ed aziende sottoposte al-la vigilanza della Regione.

È anche significativa la previsione che passino da unavalutazione della Giunta di governo le proposte di nomi-ne che il Presidente della Regione deve inoltrare, ai sen-si della nota legge numero 35, al parere della primaCommissione legislativa.

Si tratta di un complesso di norme che, esaltando lacollegialità della Giunta, dovranno essere gestite – ed ilGoverno manifesta il proposito di gestirle – proprio inconformità allo spirito della proposta di legge, e cioè perpervenire ad un coordinamento e ad una corresponsabili-tà collegiale dell’intero Governo per gli atti di ammini-strazione più significativi che il Governo va a compiere.

Un’altra caratteristica del disegno di legge a me paresia quella di accentuare le garanzie per una migliore tem-pestività e pubblicità degli atti amministrativi, nel sensoche queste norme prevedono termini più brevi per la tra-smissione all’Assemblea degli atti più significativi dellaGiunta e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, entroun termine fissato per legge, degli atti di spesadell’Amministrazione regionale.

È questa una norma particolarmente significativa chesi muove in direzione di quella partecipazione popolare acui tutti molto spesso fanno riferimento, ma che nellaconcretezza delle varie ipotesi poi svanisce.

Con questo strumento si vuole certamente porre laspesa dell’Amministrazione regionale alla possibilità diosservazione, di valutazione e di giudizio di tutti coloro

Page 378: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 328 –

che avranno, attraverso la lettura dei documenti ufficialidella Regione, la volontà di verificare l’andamento dellaspesa stessa.

C’è poi un’altra parte del disegno di legge, che ha ri-chiamato forse la maggior parte dell’attenzione ed èquella relativa alla ristrutturazione delle direzioni regio-nali e degli Assessorati regionali.

A me pare di potere dire che la filosofia di questo di-segno di legge sia quella di fare delle scelte che rendanoil più possibile razionale ed efficiente la suddivisionedelle materie, sia a livello politico che a livello ammini-strativo.

Certo, il Governo sa bene che in iniziative di questogenere possono esserci sempre delle soluzioni alternati-ve, tutte sostenibili e tutte giustificabili, ma, a giudiziodel Governo, la proposta ha una sua validità, ha una suarazionalità; certamente costituisce il presupposto per unamigliore, più efficiente e più funzionale azione ammini-strativa dei vari Assessorati.

Si è voluto, con la costituzione di alcuni Assessorati,come quello del territorio e quello della cooperazione,dell’artigianato, della pesca e del commercio, sottolinea-re l’interesse e l’attenzione politica dell’Assemblea e delGoverno verso alcuni settori che meritano una gestionepiù attenta e più «esclusiva».

Si è voluto, attraverso la costituzione di talune dire-zioni, operare delle scelte per garantire un maggiore emigliore impegno da parte del Governo, per esempio, indirezione della programmazione, in direzione dei rap-porti con la realtà extraregionale, in direzione del settoredei trasporti, in direzione della concentrazione di compe-

Page 379: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 329 –

tenze della gestione in opere pubbliche di tutta l’Ammi-nistrazione della Regione.

A me pare, quindi, di poter dire che quella parte abbiaobiettivamente, al di là della sua perfettibilità e delle so-luzioni alternative che indubbiamente possono, come di-cevo poc’anzi, sempre ritrovarsi in questa materia, unasua validità ed un suo valore.

Ci sono altre norme che, secondo me, meriterebberodi essere sottolineate: per esempio, la disposizione in te-ma di nomina dei direttori regionali che introduce, per laprima volta nella legislazione della Regione, l’indicazio-ne di alcuni criteri e requisiti di cui la Giunta di Governodovrà tenere conto nel momento in cui si accingerà a sce-gliere i responsabili delle singole direzioni regionali; edancora, la norma che prevede che il Governo può avereaccesso, con maggiore disponibilità e larghezza di quan-to oggi non sia possibile, nelle gestioni e negli atti deglienti regionali per consentire un più rapido ed efficacecontrollo degli stessi.

Si tratta, quindi, di un complesso di norme che realiz-za un contesto organico di modifiche alla struttura del-l’amministrazione, che – come ho avuto modo di direnella relazione sulle dichiarazioni programmatiche e nel-la replica – si muove coerentemente con le scelte di fon-do della riforma amministrativa. Tali norme non voglio-no essere né sostitutive, né assolutamente alternative aquelle scelte, vogliono, piuttosto, essere una modifica-zione che consenta, successivamente, di introdurre lescelte di fondo che la riforma amministrativa prevede perl’Amministrazione regionale.

Si tratta, quindi, di uno strumento che il Governo ri-

Page 380: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 330 –

tiene utile per realizzare con più rapidità, con più effi-cienza, con più funzionalità il suo impegno. Per questeragioni il Governo chiede all’Assemblea l’approvazionedel presente disegno di legge.

Page 381: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 331 –

OTTAVA LEGISLATURA

Commemorazione dell’onorevole Aldo Moro

Seduta del 10 Maggio 1978

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, il criminale efferato as-sassinio di Aldo Moro, perpetrato con ferocia dalleBrigate rosse, ha concluso il tenebroso disegno di sangueiniziatosi il 16 marzo con l’eccidio di via Fani.

Lo sdegno e l’orrore per l’ennesimo sacrificio del be-ne supremo della vita umana si accompagnano a profon-di sentimenti di commossa solidarietà ed affettuosa par-tecipazione al dolore dei familiari delle vittime di questocrimine e, in particolare, alla inumana, terribile prova cuiè sottoposta la famiglia Moro.

La gravità e 1a drammaticità dei momenti vissuti dal-le nostre istituzioni democratiche raggiungono dimen-sioni e livelli mai toccati in passato. Ma è motivo di spe-ranza e di conforto il registrare la composta, compatta ri-sposta del popolo italiano, che ha espresso, esprime, ecerto, fermamente, vorrà la fedeltà assoluta a quei valoridi libertà e di democrazia alla cui conquista, salvaguardiae consolidamento, la vita di Aldo Moro è stata dedicatasino all’estremo sacrificio.

Si è illuso e si illude chi ritiene di potere raggiungere,con la bieca violenza e, ieri, con la barbara uccisione diAldo Moro, il risultato di sconvolgere le istituzioni repub-blicane per soffocare libertà e democrazia nel nostro Paese.

Page 382: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 332 –

Si è illuso e si illude chi ritiene di poter raggiungere,con la eliminazione fisica di Aldo Moro, il risultato di of-fuscare il suo profondo, sofferto e vissuto magisteroumano, politico e culturale, che rimane, invece, per tuttii democratici italiani fonte e ispirazione per proseguirelungo il cammino di crescita e di sviluppo del popolo ita-liano e delle sue istituzioni che lo hanno visto primario,autorevole protagonista.

Alla tracotanza assassina degli eversori deve rispon-dere il fermo proposito di resistenza attiva di popolo e diistituzioni, che, superando stati d’animo emotivi, forma-li esecrazioni ed il tumulto di angosciosi interrogativi,devono trovare, urgentemente e concretamente, le neces-sarie, chiare, coraggiose iniziative per sopraffare e di-struggere gli aggressori, palesi ed occulti, militanti ofiancheggiatori, operanti o ispiratori che siano, difenden-do e rivitalizzando la convivenza democratica, realiz-zando una sempre maggiore giustizia.

Tutta l’opera e l’azione politica di Moro, improntatasempre a spirito di conciliazione e di equilibrio ed a vi-sione prospettica della realtà, cogliendo e interpretandoogni spinta al nuovo, è stata diretta alla realizzazione diuna società più giusta, costruita a misura d’uomo, piùumana e, quindi, più cristiana, che abbia l’uomo al suocentro.

In questo recupero di un nuovo umanesimo sta ancheil valore del suo messaggio. «Una società» come solevadire «in cui si possa contare tutti allo stesso modo».

Questa concezione si manifestò sin dal suo primo im-pegno nella presidenza della Fuci, dove maturò anchel’esperienza del matrimonio con la sua esemplare ed

Page 383: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 333 –

amatissima sposa, con la quale formò una famiglia a cui,anche da prigioniero, si rivolse con tenero affetto.

Questa concezione non poteva che trovare sbocconella vita politica che egli, da cattolico militante, volleintraprendere nelle fila della Democrazia cristiana. E nefece un costituente fra i più lucidi, che seppe dare un con-tributo rilevante alla stesura della Carta costituzionale.Un contributo che non fu solo giuridico, nè solo sociale,ma insieme mirabile sintesi di novità sociali e giuridichee, in definitiva, politiche, che si sintetizzò nella visione diuna società pluralista, largamente ispirata all’insegna-mento sociale della Chiesa.

Nella lunga e lungimirante esperienza di Governo,nella illuminata presenza in Parlamento, nella lucida edappassionata guida di partito, è costantemente emersa lasua personalità, ricca ed al contempo cristianamentesemplice e schiva: la grande tolleranza ed attenzione peramici ed avversari, il sentito rispetto per le posizioni al-trui, l’ansia di realizzare una partecipazione sempre piùvasta alle responsabilità della cosa pubblica, il desideriodi contribuire a valorizzare le componenti più vive edemergenti della realtà umana, la ricerca di momenti diunione, la ripulsione di tutto ciò che poteva portare ascontri e rotture.

Da questa attitudine, da questi obiettivi traggono ori-gine le linee della sua opera politica e il ruolo storico dalui interpretato: dal contributo alla costruzione del dise-gno costituzionale, alla realizzazione dell’incontro poli-tico tra cattolici e socialisti, al suo impegno per la pacifi-ca convivenza dei popoli, all’attenzione massima a tuttele forze democratiche ed a tutti i fermenti nella società,

Page 384: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 334 –

alla ricerca della massima possibile convergenza in tuttii momenti di più difficile emergenza, alla costante sotto-lineatura della esigenza di un autentico profondo rappor-to tra forze politiche, cultura e società.

Da qui il generale riconoscimento di avere imperso-nato, nella sua vita così crudamente spezzata, la miglioreespressione che della vita pubblica possa darsi. D’altrolato, la elevata testimonianza di impegno cristiano.

In queste ore tristi è stata ricordata la sua figura mite,il suo atteggiamento di serena saggezza.

Era certamente il più saggio tra noi, il più tollerante, ilpiù pacifico. Ed è caduto vittima della più barbara delleviolenze, innescate, però, anche dalle parole, dalle trop-pe parole non vere di chi ha usato la menzogna e l’ap-prossimazione come armi politiche, di chi ha educato al-la violenza, al disprezzo, di chi, con ciò, ha distrutto nonvolendo ricostruire.

È stato scritto che era «l’uomo dell’ascolto»; e credoche sia questa una significativa immagine di Aldo Moro.

Questo suo atteggiamento rende ancora più assurdo ilcrimine che gli ha tolto prima la libertà e poi la vita.

Ha scritto ieri Raimondo Manzini: «Era in errore, edalcuni caddero in un falso giudizio politico, chi credevadi interpretare la disponibilità critica e razionale delMoro politico come una inclinazione alla transazione, alcompromesso o, meno che mai, all’arrangiamento. Laflessibilità di Moro era di metodo e di necessità, non di fi-nalità. Si fermava al limite della coerenza, a quel confineegli fu ben fermo». «La sua professione cattolica, la suafede morale, la finezza della sua sensibilità politica, laprofondità della sua cultura lo facevano intransigente, se

Page 385: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 335 –

si trattava dei valori fondamentali dell’azione politica,nella coerenza sui fini e sui mezzi moralmente intesi».

Si potrebbe non aggiungere altro a questo giudizio,ma sia consentito a chi ha vissuto, anche personalmente,questo dramma e la sua tragica conclusione di ieri matti-na, a chi ha conosciuto ed amato questo uomo buono egiusto, a chi lo aveva scelto come sua guida politica emorale, di ricordare la sua figura ricca di profonda, dolceumanità, la sua sensibilità morale, la sua finezza intellet-tuale, la sua levatura culturale, e di esprimere un rim-pianto infinito e sentimenti di altissimo sdegno, di duracondanna, di acuto dolore e di solidarietà profonda allafamiglia Moro ed alla Democrazia cristiana, certo di in-terpretare così lo stato d’animo della Sicilia tutta, più chemai unita, in questo momento, alla comunità nazionale.

La migliore testimonianza di lealtà ai valori espressidalla vita e dal magistero di Aldo Moro è, però, costitui-ta dalla riconferma dell’impegno delle forze politico-so-ciali, per la salvaguardia dei valori codificati nel patto dipace e di progresso espresso e ricercato nella nostra Cartacostituzionale.

Il popolo intero è chiamato a confermare e sta confer-mando la propria fedeltà al sistema democratico, che haconsentito in questi trent’anni la poderosa crescita civiledella comunità nazionale.

Si impone, in questo momento, per le forze politicheche democraticamente esprimono la volontà del nostropopolo, il dovere, di fronte all’attacco barbaro portato al-le nostre istituzioni, di riaffermare la piena, incondizio-nata fedeltà ai valori democratici di convivenza e di li-bertà.

Page 386: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 336 –

Questi valori, conquistati con i sacrifici e le lotte del-la Resistenza, gli italiani vogliono difendere ed accresce-re anche nel nome del martirio del migliore figlio dellademocrazia repubblicana.

Page 387: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 337 –

OTTAVA LEGISLATURA

Svolgimento di interpellanze e di interrogazioni sullaistallazione in Sicilia di una centrale nucleare: rispostadel Presidente della Regione

Seduta del 31 Maggio 1978

MATTARELLA, Presidente della Regione. OnorevolePresidente, onorevoli colleghi, io non mi dilungherò nelsottolineare l’importanza e la delicatezza dell’argomen-to in discussione quest’oggi nella nostra Assemblea. Lohanno fatto con argomentazioni diverse e con ispirazioniqualche volta contrastanti tutti i colleghi che sono inter-venuti. Nè mi attarderò in valutazioni di ordine tecnico,relativamente alle caratteristiche di questo approvvigio-namento energetico.

Quando nella seduta dell’11 aprile chiesi ed ottenni ilconsenso dell’Assemblea al differimento della trattazio-ne delle interpellanze e delle interrogazioni fino ad allorapresentate, motivai il rinvio con la necessità che il gover-no avvertiva di esplicitare il suo dovere di difesa delleprerogative e della competenza della Regione in materia.Prerogative e competenza che erano state messe in dub-bio da più parti e per le quali la delibera del Cipe potevaprestarsi ad una qualche interpretazione di tal genere.

I colleghi ricordano come il comitato interministeria-le per la programmazione economica, il 23 dicembre, ab-bia approvato le proposte di aggiornamento del program-ma energetico nazionale.

Page 388: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 338 –

Nell’ambito di quel programma il Cipe, nel confer-mare il piano poliennale elaborato dall’Ente, aggiornan-dolo, relativamente alle centrali elettronucleari, formula-va alcune indicazioni fra le quali l’avvio della sperimen-tazione con unità ad acqua pesante, mediante l’ordinati-vo di due centrali Candu da 600 megawatt ciascuna, dalocalizzare rispettivamente in Sicilia e in Sardegna. Cosìtestualmente recita la delibera del Cipe.

Al Governo preme sottolineare che questa delibera,che prevede l’avvio di tali sperimentazioni, costituiscesolo un’indicazione di massima. Questa, ad avviso delGoverno, non esclude ma anzi implica l’osservanza del-la procedura prevista nel capo primo della legge 2 agosto1975, numero 393, ricordata da parecchi dei colleghi in-tervenuti, in cui trovano guarentigie le prerogative delleRegioni, specie di quelle a Statuto speciale.

La predetta legge, infatti, per quanto concerne la disci-plina della localizzazione, autorizzazione e nulla-osta al-la costruzione delle centrali elettronucleari, fa espressa-mente salvi i poteri delle Regioni a Statuto speciale, comeperaltro è stato autorevolmente riconosciuto con la sen-tenza numero 190 del 1976 dalla Corte Costituzionale.

Dovrà quindi, ad avviso del Governo, rispettarsi l’ar-ticolo 2 della predetta legge che prevede, tra l’altro, lapreventiva intesa con la Commissione consultiva interre-gionale, nella quale, come è noto, sono presenti tutte leregioni.

Tale tesi, dopo gli opportuni chiarimenti avvenuti an-che attraverso l’incontro a Palermo con il direttore gene-rale delle fonti d’energia del Ministero dell’industria, so-no state formulate e sostenute dal Governo regionale nel-

Page 389: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 339 –

le sedi opportune con una nota che il sottoscritto ha in-viato al Ministro dell’industria e commercio.

In questa nota si sottolineava – come appare di tuttaevidenza – che siffatta indicazione, relativa alla localiz-zazione, inserita nel quadro del piano nazionale per l’e-nergia, non possa assumersi nella fattispecie deliberativaprevista nell’articolo 2, primo comma, della legge nume-ro 393, assumendo essa soltanto valore di previsione dimassima, per la cui concreta attuazione si rende necessa-rio porre in essere le particolari procedure previste dalcapo primo della citata legge, relativa alla disciplina del-la localizzazione, autorizzazione e nulla-osta alla costru-zione delle centrali elettronucleari dell’Enel, espressa-mente (articolo 1) fatti salvi i poteri delle regioni a statu-to speciale e delle province autonome di Bolzano eTrento, come del resto riconosciuto dalla CorteCostituzionale con la sentenza numero 190 del 1976. Inparticolare, proseguiva la nota, non può revocarsi in dub-bio che per quanto riguarda la determinazione delle re-gioni nel cui territorio potranno essere insediate a titolosperimentale le centrali elettronucleari ad acqua pesantedei tipi Candu, dovrà in ogni caso essere osservato il di-spositivo dell’articolo 2, che prescrive, per l’adozionedella relativa delibera del Cipe, oltre alla proposta delMinistro dell’industria, anche la preventiva intesa con laCommissione consultiva interregionale e l’audizione delparere del Comitato nazionale per l’energia nucleare.

Invero, solo l’osservanza di tale procedura, in uno conla salvezza della potestà legislativa ed amministrativaspettante alla Regione siciliana quale regione a statutospeciale, si appalesa idonea a tutelare efficacemente le

Page 390: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 340 –

aspettative e gli interessi di questa regione. Aspettativeed interessi, che in una diversa prospettiva della deliberadel Cipe del 23 dicembre 1977, almeno per quel che ri-guarda la previsione circa l’insediamento territoriale del-le centrali elettronucleari sperimentali, risulterebbero ir-rimediabilmente lesi, rendendo inevitabile l’esperimen-to di ogni più opportuna difesa.

In relazione alle superiori considerazioni – prose-guiva sempre la nota indirizzata al Ministro dell’indu-stria – ed al fine di superare ogni pur possibile dubbiocirca l’effettiva natura ed efficacia della previsione re-lativa alla indicazione dell’avvio della sperimentazionedi produzione di energia elettronucleare con unità adacqua pesante del tipo Candu, una delle quali da loca-lizzarsi eventualmente in Sicilia, contenuta nella pre-detta deliberazione del Cipe, si rende necessario checodesto Ministero dell’industria, cui risulta attribuitaogni iniziativa in materia di localizzazione di centralielettronucleari, dia esplicito atto del significato e dellaportata della sopraindicata previsione, definendone lanatura programmatica e priva di ogni diretta e imme-diata efficacia, ribadendosi altresì che per l’eventualedeterminazione delle regioni nel cui territorio potrannoessere insediate, a titolo sperimentale, le centralielettronucleari del tipo Candu, dovrà in ogni caso esse-re adottata la procedura dell’articolo 2 della legge nu-mero 393, come del resto indicato nel punto 3,2 delladelibera in questione, comunque nel rispetto della pote-stà della Regione siciliana quale risulta dallo specialestatuto di autonomia e dalle norme che allo stesso han-no dato attuazione.

Page 391: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 341 –

Alla puntualizzazione della Regione è stato dato posi-tivo riscontro.

Il Ministro dell’industria, promotore, redattore ed ese-cutore del programma energetico nazionale, ha formal-mente riconosciuto che l’indicazione dell’avvio dellasperimentazione con unità ad acqua pesante mediantel’ordinativo delle due centrali ha natura programmatoriaed è priva di ogni diretta ed immediata efficacia. Infatti,con nota del 9 maggio 1976 il Ministero dell’industria te-stualmente scrive: «l’intero contenuto della nota in ogget-to (quella di cui ho dato poc’anzi comunicazione) a cui sirisponde, attentamente considerato è condiviso da questaamministrazione nelle indicazioni giuridiche. Anche eprima di tutto per il Ministero dell’industria, promotore eredattore del programma energetico nazionale, l’indica-zione relativa all’avvio sperimentale con unità ad acquapesante delle centrali Candu da localizzare in Sicilia e inSardegna, inserita nel programma energetico nazionaleapprovato dal Cipe, con delibera 23 dicembre 1977 e pub-blicato nella Gazzetta ufficiale dell’11 marzo 1977, ha va-lore programmatorio. Si ribadisce quindi che, anche per ladeterminazione delle regioni nel cui territorio potrannoessere insediate, a titolo sperimentale, le centrali elettro-nucleani del tipo Candu, dovrà essere adottata la procedu-ra di cui all’articolo 2, primo comma, della legge numero393 del 1975, come del resto indicato nel punto 3 della de-libera in questione, nel rispetto della potestà delle Regionia statuto speciale».

Da questo esplicito riconoscimento risulta riafferma-to il principio che per eventuali determinazioni relativeal ventilato insediamento, dovrà essere adottata la proce-

Page 392: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 342 –

dura prevista dall’articolo 2 della citata legge numero393, più volte invocata in questo dibattito dai colleghi,nel pieno rispetto delle potestà della Regione siciliana,fissate dal suo Statuto e dalle norme che allo stesso han-no dato attuazione.

La Regione, che non può non farsi carico del proble-ma relativo al fabbisogno energetico nei prossimi anni,in correlazione con lo sviluppo dei vari settori produttivi,dall’agricoltura all’industria e al turismo, deve perveniread una decisione sul merito dell’argomento in esame, at-traverso momenti metodologicamente fondamentali, cheil Governo ritiene di dovere in questa sede sottolineare.Anzitutto uno studio del problema sotto il profilo tecno-logico, economico ed ambientale, fatto a livelli altamen-te qualificati sul piano scientifico e in secondo luogo laricerca del più largo consenso possibile sulla decisioneda adottare attraverso il confronto con istituzioni interes-sate, enti, forze culturali, in costante raccordo conl’Assemblea regionale, al cui consenso l’azione delGoverno non può che essere costantemente riferita.

Solo allora, quando saranno acquisiti in maniera in-controvertibile, attraverso i modi e le forme che ilGoverno si riserva di approfondire nelle prossime setti-mane e per le quali l’Assemblea sarà preventivamenteinformata, gli elementi di giudizio, e saranno valutatetutte le refluenze ipotizzabili, sarà possibile prendere inserena coscienza le determinazioni più rispondenti agliinteressi della nostra popolazione.

È intendimento del Governo, in questa prospettiva, divalutare con ogni impegno la ricerca e le potenzialità del-le altre fonti alternative di energia, da quella solare, per la

Page 393: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 343 –

quale la definitiva decisione di ubicare nel territorio diAdrano una centrale sperimentale costituisce un signifi-cativo punto di riferimento, a quella geotermica o a quel-la del metano, che rappresenta una concreta e certa forni-tura, ed a ogni altra forma che la ricerca scientifica potràcon concretezza e consistenza offrire. Si tratta, quindi, dipervenire, così come nelle dichiarazioni programmati-che è stato accennato, ad una visione complessiva ed or-ganica del problema dell’approvvigionamento energeti-co della nostra regione, nell’ambito del quale il Governoritiene che possano essere adottate decisioni di merito inuna materia così importante e così delicata, intorno allaquale si è giustamente risvegliata una certa attenzionedell’opinione pubblica siciliana.

È per queste ragioni, onorevoli colleghi, che in questasede il Governo non intende manifestare orientamenti inmerito alla questione. Ma dopo avere acquisito il ricono-scimento delle guarentigie per la tutela precisa e chiaradelle prerogative e delle competenze della Regione e do-po avere indicato, dal punto di vista del metodo, i carat-teri dell’azione che andrà ad espletare prossimamente, ri-tiene di dovere differire ad un momento successivo, cosìcome per altro è stato sottolineato da taluni dei colleghiche sono intervenuti, ogni valutazione di merito, con laconsapevolezza della gravità della materia e delle conse-guenze e dei riflessi che ogni decisione può avere sul fu-turo della nostra Regione, riaffermando la precisa volon-tà di procedere attraverso un raccordo, stretto e preventi-vo con l’Assemblea, proprio per l’importanza della ma-teria trattata.

Il Governo, nelle prossime settimane, si muoverà per

Page 394: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 344 –

la identificazione delle forme che consentiranno l’acqui-sizione di tutti gli elementi di valutazione, ricercando lepiù alte e spassionate collaborazioni, ma rifuggendo dapareri e da sollecitazioni di parti che possono comunqueapparire o essere anche potenzialmente interessate allescelte, rivolgendosi soprattutto alla ricerca della più lar-ga partecipazione di chi segue con disinteresse ma conpassione il futuro della nostra Regione.

Page 395: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 345 –

OTTAVA LEGISLATURA

Comunicazioni del Presidente della Regione e discussio-ne di mozioni e di interpellanze sul Piano Pandolfi

Seduta del 12 Ottobre 1978

MATTARELLA, Presidente della Regione. OnorevolePresidente, onorevoli colleghi, la discussione di oggi,che assume, ad avviso del Governo, particolare impor-tanza e rilevanza politica, scaturisce dal dibattito che si èandato sviluppando in questi mesi anche nella nostraRegione sulle scelte di carattere economico che, a livellonazionale, gli organi istituzionali dello Stato si accingo-no a fare e che hanno visto registrare la maggiore atten-zione delle forze politiche, sociali, imprenditoriali so-prattutto attorno al documento che il Ministro del tesoroPandolfi ha presentato nel mese di agosto scorso.

Credo che, anzitutto, vada riconosciuta al documentodel Ministro del tesoro una notevole importanza e unanotevole qualità non soltanto dal punto di vista tecnico,ma anche dal punto di vista politico. Il documento infattiè apprezzabile sul piano del metodo e in parte anche sulpiano del merito. Sul piano del metodo perchè esso costi-tuisce un momento propedeutico alla formulazione delpiano triennale che, come è stato confermato dalPresidente del Consiglio ed è stato ribadito nella relazio-ne che i Ministri del bilancio e del tesoro hanno svolto inParlamento in occasione della presentazione della rela-zione previsionale e programmatica, sarà predisposto

Page 396: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 346 –

entro il corrente anno e che dà quindi concretamente av-vio ad una fase operativa della programmazione econo-mica nel nostro Paese.

Avere avvertito l’esigenza di prospettare in un docu-mento le linee essenziali del piano triennale per offrirle aldibattito e al confronto della realtà politica, economica esociale del nostro Paese, costituisce certamente un meto-do che non può che essere apprezzato; così come abbia-mo apprezzato il fatto che il Governo ha ritenuto di fareillustrare dallo stesso Ministro del tesoro allaCommissione interregionale istituita presso il Ministerodel bilancio e a cui partecipano, come è noto, i Presidentidelle Regioni, le linee e gli obiettivi del documentoPandolfi. Si tratta quindi di un cambio di qualità nellametodologia della gestione della vita pubblica economi-ca che va sottolineato positivamente.

Ma anche nel merito il documento non può non esse-re apprezzato per taluni suoi contenuti. Anzitutto perchèesso, per la prima volta nella vicenda della gestione dellapolitica economica nel nostro Paese, supera la concezio-ne congiunturale di una strategia di difesa della crisi eco-nomica che il Paese attraversa e affronta taluni nodi strut-turali della stessa vita economica del Paese. Cioè, difronte al ripetersi ciclico di fasi di inflazione e di defla-zione che hanno caratterizzato la vita economica degliultimi anni nella nostra comunità nazionale e che eranostati nel passato sempre fronteggiati esclusivamente conmisure di carattere congiunturale e particolarmente, qua-si esclusivamente, con ricorso a manovre monetarie, nelfatto gestite dalla Banca d’Italia e dagli organi di vigilan-za monetaria, il documento Pandolfi costituisce, innega-

Page 397: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 347 –

bilmente, uno strumento che vuol superare questo mododi affrontare i problemi della crisi economica, tentando diprospettare, per la compilazione del successivo pianotriennale, una linea e una strategia di carattere strutturale.È quindi anche questo, nel merito del documento, un pun-to che va sottolineato positivamente perchè dà finalmen-te al nostro paese la consapevolezza che, al di là difatti ecrisi congiunturali, è l’apparato produttivo del Paese chestrutturalmente deve essere modificato se si vuole garan-tire una via di sviluppo e, in questa via di sviluppo, il su-peramento dei mali principali di questo rapporto produtti-vo, prima tra tutti quello del superamento degli squilibriterritoriali tra Nord e Sud e di taluni squilibri settoriali al-l’interno dello stesso apparato produttivo.

È quindi su questo documento, del quale noi ricono-sciamo con pienezza e convinzione questi aspetti positi-vi, che si è appuntata la nostra attenzione. E si è appunta-ta per il valore, per la rilevanza, per la incidenza decisivache le scelte che verranno operate nel piano triennale eche vengono preliminarmente offerte al dibattito nel do-cumento Pandolfi costituiranno per l’avvenire della vitaeconomica del Paese. Infatti Pandolfi dice con chiarezza,nel documento, che il piano triennale è finalizzato a su-perare una gestione inerziale della vita economica perpassare ad una nuova prospettazione strutturale dellosvolgersi economico nel nostro Paese.

È di fronte alla consapevolezza che questo fatto è nonsolo importante di per sè, ma sarà incidente e decisivoper lo svolgersi dello sviluppo economico, sociale equindi anche civile della comunità nazionale, che l’at-tenzione di tutte le parti del Paese, ma anche della nostra

Page 398: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 348 –

Regione, si è appuntata sul documento Pandolfi proprionella convinzione che il piano, riguardando l’avveniredella comunità nazionale, il modo di svolgersi dell’atti-vità economica del Paese, non può che attenere essen-zialmente alle prospettive del Mezzogiorno e quindi del-la nostra Isola.

Io desidero, accanto a queste considerazioni, farneun’altra di carattere preliminare: e cioè che noi ci ponia-mo, dinanzi a questo documento, dinanzi a tutti i mo-menti decisivi in materia economica che l’Italia vive inqueste settimane, in questi mesi; ci poniamo con la co-scienza piena e responsabile della gravità della situazio-ne economica del nostro Paese, della gravità, della consi-stenza della crisi che esso attraversa, a fronte della qualec’è una piena responsabile disponibilità ad accettare unapolitica di rigore che comporti sacrifici.

Cioè noi ci poniamo di fronte a questo documento co-me a tutti gli altri momenti decisivi in questa condizionedi consapevolezza della gravità e di responsabilità di ac-cettazione di determinati sacrifici. Con queste condizio-ni preliminari, noi ci siamo accinti ad interloquire e ab-biamo interloquito in questo dibattito. Ma a tutti questielementi ne va aggiunto un ultimo, anch’esso prelimina-re, e cioè che il momento storico nel quale si inseriscequesta manovra strutturale è un momento che vede il rea-lizzarsi concreto della Comunità europea, che vede l’in-cidenza reale e non soltanto economica della Comunitàeuropea, che vede in questo contesto europeo l’immi-nente allargamento della Comunità all’area mediterra-nea. È un altro fatto strutturale nel quale ci accingiamo adentrare e se l’Italia entra in questa realtà europea in un

Page 399: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 349 –

modo o in un altro, certamente l’avvenire del nostroPaese e quindi del Mezzogiorno può avere un modo didispiegarsi o un altro. Come l’approccio al problema eu-ropeo, se indirizzato verso una realtà europea esistenteanzichè essere indirizzato verso la realtà europea che staper divenire, cioè quella anche mediterranea, può com-portare indiscutibilmente effetti diversi nella vita econo-mica nazionale e quindi anche del Mezzogiorno.

Di fronte all’indiscutibile importanza delle decisioniche si vanno ad assumere, delle scelte che si vanno adoperare a livello nazionale, credo che si debba compiereun momento di riflessione e di approfondimento. Il vole-re alzare lo sguardo verso questi problemi, il pensare aldomani, il volersi domandare quali sono le prospettive,quali le linee di sviluppo dove indirizzare le nostre stesserisorse, cosa dovrà essere il domani del Mezzogiorno inquesto contesto nazionale ed europeo, tutti questi inter-rogativi non ci possono far perdere di vista la gestionedell’oggi, la gestione del quotidiano.

Come potremmo, pur guardando a questi obiettivilontani, ma importanti e vitali, perdere di vista ciò cheogni giorno affligge così drammaticamente la vita dellanostra Isola? Non si può certo rifuggire dalla consapevo-lezza delle difficoltà di ogni tipo che si incontrano nel ge-stire le cose di ogni giorno, nel gestire gli obiettivi e i pro-grammi della nostra Regione. Questo guardare lontano,dunque, non è incompatibile, anzi è necessario ed utileperchè la nostra azione quotidiana sappia a quali obietti-vi, a quali linee debba rispondere. Non si possono, alcontrario, assumere atteggiamenti di rassegnazione chesarebbero colpevoli, o assumere atteggiamenti di succu-

Page 400: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 350 –

ba impotenza, come se il Mezzogiorno non avesse pro-spettive e non potesse avere avvenire.

Non si può chiudere tristemente la nostra esperienzasu noi stessi, anche perchè il passato ha dimostratoun’assoluta non autosufficienza delle nostre risorse.Tutto questo non ci fa perdere la consapevolezza e l’ag-gancio costante ai problemi di ogni giorno, non ci fa atte-nuare l’impegno per gestire ciò che a noi e alla nostraRegione appartiene, per assicurare tutti gli sforzi possi-bili per l’azione della nostra Regione, per migliorare lanostra presenza, l’efficacia della nostra azione, la tempe-stività delle nostre intraprese.

Questo voglio dire con estrema chiarezza perchè nonpuò accettarsi la logica di chi sostiene che in nome dellenostre insufficienze, dei nostri errori, dei nostri ritardinoi non abbiamo titolo ad interloquire sui discorsi di ca-rattere generale, in una sorta di complesso di inferioritàche deve essere superato, non dimenticando i nostri erro-ri e le nostre insufficienze, ma non fornendo ad altri alibiperchè i nostri errori e le nostre insufficienze ci disabili-tino ad interloquire nel discorso di carattere generale.

L’interloquire nel discorso di carattere generale devedi converso accentuare, come accentua, la consapevolez-za dei nostri problemi, la volontà di volerli affrontare,l’impegno a volerli risolvere. Ma la Sicilia ha titolo per lasua struttura sociale, per la sua realtà civile, per le suecompetenze istituzionali ad assumere un ruolo di inizia-tiva, di richiamo, di stimolo che veda la Regione comepunto di riferimento nel processo unitario di tutte le re-gioni e di quelle meridionali in particolare nel momentoche viviamo. E le regioni unite contano, e le regioni che

Page 401: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 351 –

riescono a sviluppare una posizione costruttiva, respon-sabile, misurata e compatibile rispetto alle difficoltà che ilPaese attraversa, contano. Non è vero che si tratta di at-teggiamenti sterili e privi di effetti; basta leggere il docu-mento Pandolfi nella sua totale stesura e la Relazione pre-visionale e programmatica depositata nei giorni scorsi eletta ieri l’altro in Parlamento, a proposito delMezzogiorno: si tratta di due documenti dello stessoGoverno, degli stessi ministeri finanziari che certamentesono diversi e che sottolineano in maniera del tutto diver-sa la problematica del Mezzogiorno. E in mezzo a questidue documenti c’è stato un dibattito vivace, un’azione co-stante delle regioni nella sede della Commissione inter-regionale, nell’incontro di Alghero tra tutte le regioni cheunitariamente hanno assunto una posizione precisa echiara, negli incontri che si sono andati svolgendo sia alMinistero del tesoro che al Ministero del bilancio su que-sta tematica e che le regioni tutte, quelle del Nord e quel-le del Sud, hanno posto perchè nei confronti del proble-ma del Mezzogiorno venisse assunta una posizione piùprecisa e più operativa da parte degli organi dello Stato.

Basta, dunque, leggere i due documenti. Io mi limite-rò, però, a citare, della Relazione previsionale e pro-grammatica, che è il più recente dei documenti e il piùimpegnativo perchè impegna formalmente il Governodello Stato, che cosa a proposito di questi temi è scritto intaluni dei suoi passi. Nel capitolo 15, riferito alMezzogiorno, si assume una posizione che non può cheessere sottolineata con soddisfazione, con la sola consi-derazione e con la sola speranza che queste indicazionicosì felicemente espresse diventino realtà nella gestione

Page 402: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 352 –

del bilancio dello Stato. Ma nella relazione si leggonocose che le regioni meridionali hanno detto nei mesiscorsi e cioè che la spesa pubblica corrente riveste unaimportanza relativa assai maggiore nella formazione del-le risorse dell’area meridionale rispetto ad altre aree delPaese; che una quota rilevante degli effetti moltiplicatividegli investimenti destinati all’area meridionale si pro-duce all’esterno di essa, nelle regioni caratterizzate dauna maggiore dotazione e da una maggiore dinamica del-le strutture produttive. Ed ecco, poi, che cosa testual-mente è scritto nella relazione a proposito della legge nu-mero 675: «In considerazione di ciò il Governo intendeda una parte, in sede di applicazione della legge numero675, per quanto possibile, salvaguardare i livelli occupa-zionali delle unità industriali operanti nel Mezzogiornonell’ambito dei settori soggetti a ristrutturazione edorientare nelle regioni meridionali le nuove capacità pro-duttive che saranno generate nei processi di riconversio-ne; dall’altra assegnare al Mezzogiorno la quota preva-lente della spesa in conto capitale per interventi sul terri-torio» (il prevalente è diverso dal prioritariamente lettoin altri documenti) «e ispirarsi a questo criterio sia in se-de di ripartizione regionale dei fondi stanziati da legginazionali, in primo luogo il piano decennale per l’edili-zia, sia in sede di definizione delle azioni programmati-che già preannunciate, sia in sede di integrazione delledisponibilità dell’intervento straordinario».

Si legge ancora, a proposito di quello che deve esserelo sviluppo del Mezzogiorno, che l’obiettivo del supera-mento del dualismo, che è sopratutto dualismo di struttu-re economiche e sociali non può prescindere dalla indu-

Page 403: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 353 –

strializzazione; ed è su questo che a lungo e vivacementesi è dibattuto all’esterno e all’interno anche della nostraRegione. Si parla ancora della «necessità di incentivi rea-li di ben maggiore complessità e sofisticazione che pos-sono ricondursi alla esigenza dello sviluppo delMezzogiorno, modificando e superando quelli attuali. Siconferma (ed è l’affermazione principale che venne fuoridal documento di Alghero) come sempre più indispensa-bile l’esigenza che lo sviluppo del Mezzogiorno non siaaffidato esclusivamente all’intervento straordinario, masia assunto come elemento centrale della politica econo-mica nazionale, nel momento stesso in cui si pone un’a-zione generale di rilancio programmato dello sviluppodel Paese. Ed infine si legge ancora della necessità che ilsistema di incentivazione alle strutturazioni e riconver-sioni su scala nazionale, previsto dalla legge numero 675,rispetti appieno nella sua gestione l’indirizzo meridiona-listico ora affermato. Sono dei passaggi stralciati dal ca-pitolo dedicato al Mezzogiorno nella relazione previsio-nale e programmatica, che hanno però un taglio, una ispi-razione, una filosofia certamente diversi da quelli del pre-cedente documento dello stesso Governo. E tutto questo èmaturato in questi mesi di dibattito approfondito e re-sponsabile che certamente produce taluni effetti.

Che cosa sarebbe accaduto se intorno a questi teminon si fosse sviluppato un dibattito attento, vivace, re-sponsabile, produttivo da parte delle realtà meridionalidel nostro Paese? Che cosa sarebbe successo, che cosasuccederebbe se, incomplessiti dai nostri errori o preoc-cupati dalle accuse che altri possono rivolgere alle nostreinsufficienze, non facessimo nulla di fronte a scelte così

Page 404: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 354 –

importanti e così impegnafive? Questo cerchio va rotto eva rotto a livello politico, a livello economico ed impren-ditoriale, a livello sindacale, a livello vorrei dire cultura-le, in poche parole va rotto a livello di comunità naziona-le. Occorre che il problema del Mezzogiorno sia consi-derato nel Paese come un problema che è preliminarefunzionalmente allo sviluppo dell’intero Paese: sviluppoeconomico, sviluppo sociale, sviluppo civile. Perchè an-che sviluppo civile? Perchè l’aggravarsi e l’appesantirsidi situazioni economiche non può che portare, come hagià portato, preoccupanti manifestazioni di crescita deifenomeni di disaggregazione sociale, aumento della cri-minalità, aumento nella nostra regione di manifestazionidi carattere mafioso, che non possono e non debbono es-sere considerati se non in connessione, oltre che con ra-gioni di carattere storico e sociale, con la situazione ditensione economica e sociale che si determina con l’a-cuirsi della crisi.

È di fronte a questi fenomeni che abbiamo il dovere diessere estremamente attenti ed estremamente responsa-bili, perchè abbiamo il diritto di conoscere verso quali li-nee – e da questo punto di vista il metodo scelto dalGoverno centrale, il documento Pandolfi, il piano trien-nale possono dare una risposta a questi nostri interrogati-vi – verso quale tipo di sviluppo dovrà indirizzarsi ilMezzogiorno e la nostra Regione; e lo dobbiamo sapereper potere utilizzare meglio le nostre risorse, che abbia-mo, ma che non possiamo considerare comunque da uti-lizzare per qualsiasi finalità, alternativamente per un tipoo per un altro di sviluppo. Dobbiamo utilizzarle in dire-zione di una linea di sviluppo che non può che derivare

Page 405: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 355 –

da scelte di programmazione a carattere nazionale. E ab-biamo il diritto di conoscerlo proprio per sapere quale de-ve essere il futuro delle nostre comunità che non può cer-tamente essere soltanto agricolo o soltanto turistico (loriconosce esplicitamente la stessa relazione previsionalee programmatica), ma per il quale abbiamo il diritto dipretendere che, nel momento in cui si sottolinea che l’a-gricoltura è, come è, una vocazione del Mezzogiorno,che questa agricoltura debba essere tutelata, non ci si puòincoraggiare su una strada che noi abbiamo intrapreso eche vogliamo perseguire con forza, destinando la granparte delle nostre risorse al settore dell’agricoltura, sen-za poi non realizzare a livello nazionale e a livello comu-nitario una politica che sia di tutela degli sforzi che si fan-no per razionalizzare questo settore.

Non è pensabile che si trascuri e si ometta di proteg-gere produzioni che indiscutibilmente nel Mezzogiornoe anche nella nostra Isola in questi ultimi anni hanno as-sunto capacità di gestione produttiva assai diverse e assaipiù consistenti che nel passato. C’è da parte di chi ci ri-corda la vocazione agricola il dovere dell’accettazione diquesta indicazione che è stata sempre storicamente unarealtà per la nostra Regione e per il Mezzogiorno; ci deveessere però contemporaneamente l’esplicarsi di un’azio-ne di tutela (non di protezione parassitaria) nella gestio-ne della politica economica e nella gestione della politi-ca degli scambi internazionali per la nostra produzione.Dobbiamo domandarci verso quale tipo di società ilMezzogiorno deve andare per potere meglio utilizzare lenostre risorse. Noi non possiamo accettare passivamenteche si compiano delle scelte che finiscono per comporta-

Page 406: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 356 –

re ulteriori salassi umani nel Mezzogiorno ed ulterioriflussi migratori dal Mezzogiorno, perchè questo potreb-be apparire ed essere un fatto irreversibile per il domanie per lo sviluppo organico ed armonico del Mezzogiornoe della nostra Regione.

A fronte di questa panoramica credo sia doveroso daparte del Governo riconfermare, per la parte che lo ri-guarda, una serie di impegni che attengono alla gestio-ne del nostro, al dovere di avere le carte in regola, nellamisura maggiore possibile, nella gestione delle nostrerisorse finanziarie, nella efficienza delle nostre struttu-re, nell’attuazione delle leggi che si approvano, nellarealizzazione del programma che è alla base della esi-stenza di questo Governo. Dobbiamo guardare a questiproblemi con impegno vorrei dire accanito, con un’at-tenzione ed una passione particolare. E dobbiamo farloper conseguire dei risultati, ma senza compiacerci deinostri errori; e dobbiamo farlo avendo il coraggio di di-re che per taluni di questi settori, per taluni di questi no-stri impegni, non solo non è vero che la nostra Regioneha delle carenze talmente imparagonabili con quelledegli altri; chè anzi per quel che concerne persino il fe-nomeno dei residui passivi, se si guarda la relazioneprevisionale e programmatica di quest’anno, comequella dello scorso anno, e si guarda a questo fenomenoa livello nazionale e a livello delle altre Regioni, nonpuò che venire fuori la realtà e cioè che il fenomeno ècertamente grave, ma che esso nella nostra Regione haaspetti negativi nettamente inferiori a quelli registratiin altre Regioni, a quelli registrati allo stesso livello na-zionale.

Page 407: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 357 –

Da una lettura attenta di questo documento si riscon-tra che talune Regioni hanno, dal 1975 al 1977, più cheraddoppiato i loro residui passivi, mentre la nostraRegione, ripeto, pur nella gravità del fenomeno, ha da al-cuni anni un andamento che è inverso rispetto all’au-mento dei residui passivi. Se si guarda poi alla massa deipagamenti registrati, la nostra Regione non è certamentenè l’ultima nè tra le ultime; è, al contrario, tra quelle cheriescono a realizzare un impegno di erogazione maggio-re rispetto ad altre Regioni; per non parlare poi dei resi-dui statali. Ed è assolutamente da sottolineare che noinon dobbiamo avere una sorta di complesso di colpa, co-me se queste inefficienze fossero tutte e tipicamente no-stre, di fronte alle quali rassegnarsi perchè non sono mo-dificabili. E lo stesso impegno deve essere condotto ver-so l’acquisizione di una maggiore efficienza della strut-tura della Regione. Io desidero qui confermare che è incorso di predisposizione, ed è già iniziato un confrontoanche con le forze sindacali, un disegno di legge che vuo-le affrontare in maniera radicale i problemi connessi allastruttura dell’Amministrazione regionale, alla necessitàdi un recupero di una maggiore funzionalità e di unamaggiore efficienza da parte della macchina amministra-tiva della Regione. Questo soprattutto nel momento incui, attraverso riforme di struttura come quella del de-centramento e della programmazione, questi probleminon possono che essere affrontati in coerenza con unaconcezione nuova che risponda e rispecchi queste sceltedi valore che sono state operate e che appartengono a de-cisioni consolidate nella nostra vita regionale.

Lo stesso va detto in direzione dell’attuazione delle

Page 408: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 358 –

leggi, dove troppo spesso cadiamo nella esaltazione del-le cose che non si fanno.

Io voglio leggere un solo dato per la legge sulla occu-pazione giovanile, che è comunicato dal Ministero del la-voro: su 5.134 giovani occupati attraverso i progetti, neicomuni d’Italia, 2.112 sono occupati in Sicilia. I rima-nenti 3.000 sono occupati in tutto il resto d’Italia. Non di-co certo che questa è una risposta sufficiente al gravissi-mo problema dell’occupazione giovanile. Questo lo dicoperchè troppo spesso noi siamo colti, giustamente, vorreidire, dalle cose che registrano ritardi. lo desidero poi an-nunciare che la settimana prossima la Giunta di governoapproverà i programmi previsti dalla legge numero 34sull’emergenza, perchè siano subito inoltrati inAssemblea per il parere previsto dalle Commissioni, inmaniera che si possa rapidamente passare alla esecuzio-ne. Questo è il dovere che si ha, di dare, cioè, nel tempopiù rapido possibile, piena attuazione alle leggi, perchèle scelte fatte diventino realtà nell’interesse delle nostrepopolazioni. Desidero inoltre annunciare qui l’avvenutafirma del decreto di costituzione del Comitato della pro-grammazione e la sua convocazione per la prima riunio-ne per il giorno 20 prossimo venturo. Anche questo è unpunto di attuazione del programma assai qualificante,che certamente consentirà alla Regione, superata la pri-ma fase di avvio che ovviamente non potrà che essere diassestamento, di dare quel contributo di ordine nella spe-sa regionale, di scelta delle priorità, di verifica dell’at-tuazione della spesa regionale, in poche parole di daregradualmente un taglio nuovo alla capacità di gestionedelle risorse finanziarie e delle potenzialità che la

Page 409: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 359 –

Regione ha nel suo modo stesso di essere. E lo stesso im-pegno desidero ribadire per la realizzazione del pro-gramma concordato con l’approvazione dei disegni dilegge, già preparati e presentati all’esame delle commis-sioni legislative e con la presentazione degli altri stru-menti legislativi che il programma comporta, ovviamen-te in una gradualità temporale che non può che esserenella stessa natura delle cose.

Noi dobbiamo quindi riconfermare, come riconfer-miamo, questi impegni e lo vogliamo fare significativa-mente in questo dibattito, perche esso non appaia un mo-do di fuggire dalla nostra vita quotidiana, dalle difficoltàdi ogni giorno, dai doveri che il Governo è chiamato arealizzare nell’interesse della nostra Regione. Dobbiamocon coraggio, concretamente, con la gradualità necessa-ria affrontare questi problemi, in coerenza ad una linea ead una strategia di carattere generale, isolandoli per po-terli affrontare e risolvere, perchè non è credibile che sipossano impattare tutti i problemi con le loro incrosta-zioni e con le loro difficoltà e risolverli positivamentetutti contemporaneamente.

Dicevo prima che programmazione e decentramentosono due scelte operate, sono due obiettivi ai quali gra-dualmente ci andiamo avvicinando in maniera concreta;sono anche però due strumenti. Non si tratta di fare co-munque a qualsiasi prezzo e a qualsiasi condizione, pro-grammazione e decentramento: si tratta di realizzarequeste cose concretamente, in maniera che valori e scel-te escano rafforzati dalla prova, diventino fatto di ognigiorno e non rimangano visioni utopistiche o illumini-stiche.

Page 410: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 360 –

Fatte queste due considerazioni, una all’esterno dellarealtà regionale ed una all’interno, io passo a fare alcuneosservazioni specifiche che sono il frutto del dibattitoche si è realizzato anche tra i partiti della maggioranza,delle indicazioni e delle proposte di modifica al docu-mento Pandolfi, cominciando da una considerazione dicarattere generale. Il documento Pandolfi realizza unamanovra finanziaria che è incidente sui fatti strutturali edè effetto di incidenza su fatti strutturali, che in paroleestremamente semplici può essere così indicata: attra-verso la compressione della spesa pubblica, attraverso laincidenza sul processo del costo del lavoro si realizzanorisorse disponibili per investimenti nel nostro Paese. Edè certamente una manovra che non può che essere condi-visa, perchè tutto ciò che è finalizzato ed indirizzato arealizzare investimenti nella struttura produttiva del no-stro Paese non può che vedere il Mezzogiorno estrema-mente attento ed interessato. Ma la considerazione e l’os-servazione che va fatta a questa manovra è che essa deveessere completata con un vincolo. Il sistema produttivoche esiste nel nostro Paese tira verso determinati centri.Se la manovra che si realizza si limita soltanto a liberaredelle risorse oggi assorbite nella spesa pubblica o assor-bite nel complesso meccanismo del costo del lavoro sen-za finalizzarle, queste risorse prendono una strada obbli-gata. Se si lasciassero operare spontaneamente le forze dimercato, se questo processo non fosse condotto in ma-niera da incanalare nel Mezzogiorno buona parte degliinvestimenti derivanti da esso, si riprodurrebbe un mo-dello di sviluppo del Paese fondato principalmente su in-tensi flussi migratori interni, che aumenterebbe e non

Page 411: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 361 –

certo diminuirebbe il divario tra i territori del centroNord e quelli meridionali. Nell’area centro settentriona-le sembrano sussistere condizioni tali per cui grazie al so-lo incremento del terziario può essere assorbita la quotadi inoccupazione dell’area e il problema dell’occupazio-ne si presenta quindi, fondamentalmente, come proble-ma di una più intensa mobilità tra diversi settori e quali-fiche della forza di lavoro. Ove tale mobilità non fossepromossa in misura adeguata, la eccedenza tra domandae offerta di lavoro che si manifesta in numerose aree e innumerose attività del Centro Nord potrà essere soddisfat-ta solo da ulteriori immigrazioni dal Mezzogiorno. Lospostamento di posti di lavoro industriale dal CentroNord al Mezzogiorno – è qui la gestione meridionalisticadella legge n. 675 – può cioè avvenire senza incidere suilivelli occupazionali complessivi delle regioni centrosettentrionali. In particolare, in numerose aree del cen-tro-nord caratterizzate da una elevata incidenza di oc-cupati nell’industria e da una relativa scarsa incidenzadi occupati nei servizi, la diminuzione dell’occupazio-ne industriale in prospettiva pare non contraddire con ilmantenimento di livelli di piena occupazione comples-siva. Gli interventi di sostegno e di rilancio del nostrosistema economico e in primo luogo i piani di settoredella legge numero 675, che nel testo proposto non fan-no certo emergere concrete previsioni di riconversionee di conseguenti trasferimenti, vanno adeguati a questairrinunciabile esigenza. Ciò potrà rendere sopportabilile conseguenze gravi per il Mezzogiorno della necessa-ria riduzione della spesa pubblica, che altrimenti ri-schia, intaccando per taluni canali di spesa livelli mini-

Page 412: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 362 –

mi di sussistenza, di provocare effetti non prevedibili nècontrollabili.

Deve essere chiara la consapevolezza che la esigenza,da tutti condivisa con piena reale disponibilità, di corre-sponsabilità nel risanare la economia del Paese non puòattuarsi mantenendosi, sia pure attraverso riconversionio ristrutturazioni, i livelli e le condizioni esistenti in unaparte del Paese e realizzando le indispensabili economiea danno soltanto dell’altra parte del Paese, che già vive alivelli e a condizioni notevolmente più bassi, taloradrammaticamente più bassi, al limite della sussistenza.Non si risolve certo il problema accentuando le distanze:si dimentica forse che, calcolato indice cento il redditomedio prodotto in Italia, si sale a 140,7 a Milano, a 139 aModena, a 138 a Torino e si scende a 53,6 ad Agrigento,a 55 a Enna, a 56 in tutte e tre le province della Calabria?Si dimentica forse che tutto il Settentrione è ad un indicesuperiore a 123 e tutto il Meridione è a un indice inferio-re a 70? Non ci si illuda che il Mezzogiorno possa paga-re questo ulteriore insopportabile prezzo. Non ci si avvi-cina così all’Europa: questa non sarebbe certo una veracomunità. Ha detto esattamente il Presidente delConsiglio Andreotti: «Quello della giustizia sociale nel-l’ambito comunitario è un problema immane, che va af-frontato con gradualità ma con coraggio. La punta massi-ma di reddito del cittadino di Amburgo e quella minimadel cittadino calabrese non possono restare tali. Se ciò siverificasse» conclude Andreotti «creeremmo soltantouna comunità illusoria». Ebbene, Tagliacarne in uno deisuoi studi ha evidenziato, esaminando le 109 Regionidell’Europa comunitaria, come l’Italia, valutando il pro-

Page 413: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 363 –

dotto interno lordo per abitante, abbia ben otto delle no-ve Regioni europee classificate tra quelle con meno di unmilione di reddito pro-capite. Naturalmente quali sianole otto regioni italiane è facile da indovinare: tutte quellemeridionali, mentre può essere emblematico ricordareche l’ultima Regione europea sia la Calabria, che produ-ce meno di un quinto della prima Regione europea che èla tedesca regione di Amburgo.

A fronte di queste considerazioni c’è la nostra decisaopposizione alla cosiddetta politica dei due tempi: la lo-gica cioè di chi sostiene che il motore produttivo italianoha bisogno di partire prima nella sua parte strutturalmen-te capace perchè poi, dopo, gli effetti benefici verrannoindirettamente e successivamente anche alla parte cheapparato produttivo non ha. Questo non è accettabile nonsolo perchè un ulteriore distacco tra queste due sub areeche esistono nel nostro Paese potrebbe poi apparire asso-lutamente incolmabile, ma perchè il peso di sopportare lepassività che derivano dal complesso della realtà meri-dionale sull’intero apparato del Paese, non è ulterior-mente sopportabile dallo stesso apparato produttivo del-l’area del centro-nord. Il problema è strutturale e da que-sto punto di vista la logica e la metodologia indicata daldocumento Pandolfi sembra accogliere questa esigenza.Il problema è strutturale, non è congiunturale, non bastapiù sistemare ciò che funziona e ciò che può funzionaresubito per poi fare ridondare gli effetti nella parte cheviene trascinata. Il problema è quello di fare contempo-raneamente in una stessa logica un’azione che sia di risa-namento e di restituzione di produttività maggiore allearee industrializzate del Paese e contemporaneamente di

Page 414: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 364 –

dare avvio reale al processo di riequilibrio territoriale nelnostro Paese. Questa è la prima osservazione di caratteregenerale che va fatta al documento Pandolfi e cioè che èindispensabile porre un vincolo di destinazione per le di-sponibilità derivanti da questa manovra che viene realiz-zata, un vincolo che veda la gran parte delle risorse desti-nate ad investimenti nel Mezzogiorno; un vincolo chenon può certo assorbire l’intera disponibilità finanziariache la manovra comporta, perchè siamo ben consapevo-li che ci sono fatti di ammodernamento e fatti di investi-menti necessari nell’apparato produttivo che è al centro-nord, ma un vincolo che veda la gran parte di queste ri-sorse indirizzate ad investimenti nel Mezzogiorno.

A questa osservazione se ne aggiungono altre. Nellaaccettazione dei due nodi strutturali indicati nel docu-mento Pandolfi va detto che a queste manovre possonoaggiungersene delle altre, accettando la filosofia, la logi-ca (quella finalizzata agli investimenti) perché si possa-no acquisire ulteriori risorse disponibili, perchè si possarealmente aumentare la produttività nel nostro Paese. Eun settore non affrontato, e che certamente il piano trien-nale dovrebbe affrontare, è quello della intermediazionefinanziaria, è quello di incidere sul costo del denaro, èquello di assumere le misure per garantire che il denarocosti alla stessa maniera a Palermo come a Milano. IlMinistro Pandolfi ha già abbassato il tasso di sconto di unpunto, ma questa è una diminuzione lieve, anche se ap-prezzabile, che non incide sul costo del denaro sperequa-to tra aree diverse del Paese. Come può mai incentivarsiuna realtà che è già depressa e nella quale il costo del de-naro è maggiore che nelle zone sviluppate? Il sistema

Page 415: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 365 –

bancario può certamente trovare modi di compensazionenazionale perché il costo del denaro sia uguale al nord eal sud del Paese. Ma ci sono altre cose che vanno appro-fondite e che rispondono soprattutto ad una esigenza po-litica avvertita dall’opinione pubblica, di dare, cioè, ri-sposte che possano avere anche effetti benefici da un pun-to di vista economico e finanziario. C’è già nella indica-zione programmatica del governo Andreotti, una accen-tuazione dell’impegno a combattere l’evasione fiscale,ma perché non sottolinearla ulteriormente nel piano trien-nale con indicazioni specifiche di azioni legislative e am-ministrative da realizzare? C’è nelle dichiarazioni pro-grammatiche del Presidente Andreotti la sottolineaturadella lotta alla giungla retributiva; ma perché non passarealla fase operativa, completata la fase di studio di questofenomeno che certo meno degli altri può dare effetti di ca-rattere quantitativo da un punto di vista finanziario edeconomico, ma che indiscutibilmente, da un punto di vi-sta politico e sociale, è una risposta che va data?

E a questa considerazione di carattere generale, cioèdi integrazione di nodi da affrontare, ne va aggiuntaun’altra: noi ameremmo che il piano triennale nell’indi-cazione della spesa pubblica riuscisse a fare una selezio-ne dei tagli da apportare, perché come riconosce la stessaRelazione previsionale e programmatica (e il dato è im-portante e va sottolineato) la spesa pubblica, soprattuttoquella corrente, nei suoi tagli finirebbe con l’inciderenettamente in maniera più forte nel Mezzogiorno che nelNord. Ebbene, non bisognerà certo non fare i tagli allaspesa pubblica, perché nessuno pensa a una cosa di que-sto genere (la spesa pubblica va compressa nell’interesse

Page 416: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 366 –

complessivo della vita economica del Paese), ma biso-gnerà selezionare fra i tagli da operare e stare attenti aglieffetti di questi tagli che potrebbero essere perversi, inuna realtà come quella del Mezzogiorno, che molto spes-so è ai limiti di sussistenza e che questi limiti sovente hagarantiti proprio dall’afflusso di spesa pubblica. Edun’altra osservazione preliminare è quella che riguardala prospettiva europea. Allo sguardo europeo che è netta-mente tracciato nel documento Pandolfi, noi non possia-mo non dare, come diamo, un pieno consenso. Ma vo-gliamo ricordare che l’Europa a cui bisogna guardarenon è soltanto l’Europa di oggi, quella del Centro Nord,ma è anche l’Europa di domani, quella mediterranea eche l’Italia ha tutto l’interesse a che l’Europa, quella co-munitaria, sia tutta la più omogenea possibile, per non ri-petere nella vicenda europea l’esperienza triste della di-versità tra Nord e Sud dei cento anni della nostra vita na-zionale. Bisogna dunque guardare all’Europa tenendoben presente che certo c’è un’esigenza di adeguarsi al rit-mo europeo, ma c’è anche un’esigenza di evitare chequesto ritmo finisca per tagliare fuori mezza Italia e glialtri Paesi mediterranei che si accingono ad entrare nellaCEE.

Di seguito a queste osservazioni di carattere generale,più analiticamente credo che vadano sottolineate taluneindicazioni specifiche di modifica al documento.

Vorrei precisare che questa modalità di porre le ri-chieste di modifiche al documento Pandolfi è una moda-lità che vuole sottolineare lo spirito costruttivo delle no-stre valutazioni. Cioè noi facciamo delle proposte di mo-difica a questo testo, perché non siamo tra coloro che di-

Page 417: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 367 –

cono che non debba farsi la manovra di programmazionee di razionalizzazione finanziaria che è alla base dell’im-pegno nazionale, ma vogliamo sottolineare talune preci-se proposte di modifica, proprio in questo spirito costrut-tivo. Ci sono quattro punti, in maniera particolare, chemeritano di essere sottolineati in questa sede.

Il primo è il punto 44; il punto che identifica una stra-tegia per il triennio 1979-81, ed è il punto in cui ilGoverno propone alle forze politiche e sociali del Paesequesta strategia in un arco di tempo necessario per muta-re la linea evolutiva della vita del Paese, e che identifical’obiettivo finale di questa strategia nella occupazione.Noi vorremmo che così come al punto primo di caratteregenerale e preliminare, ai primi punti dell’introduzionedel documento, accanto all’occupazione, si indichi comeobiettivo il Mezzogiorno. Noi vorremmo che nel mo-mento in cui il Piano triennale nella sua stesura passa al-la fase operativa, cioè alla indicazione di una strategia, cisia accanto alla indicazione della occupazione comeobiettivo finale, anche quello del riequilibrio territoriale.

Così come al punto 54 del documento, che è quelloche identifica un settore nel quale viene proposto di ac-centuare gli interventi straordinari, che è quello dell’edi-lizia (di accentuarli perché già il piano decennale dellacasa costituisce un cospicuo intervento dello Stato), diaccertare questi interventi straordinari. Noi vorremmoche anziché indicare il Mezzogiorno come una priorità siidentifichi il Mezzogiorno come una area nella qualedebba essere spesa con una riserva legislativa la stra-grande maggioranza degli stanziamenti nel settore del-l’edilizia. Anche qui siamo consapevoli di realtà e di aree

Page 418: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 368 –

metropolitane congestionate che hanno autentici proble-mi, che poi interessano gran parte dei meridionali emi-grati nel Nord del Paese e che attengono all’edilizia. E,quindi, non abbiamo il diritto di chiedere che ci sia unadestinazione totale al Mezzogiorno, ma abbiamo il dirit-to di chiedere, anche perché fenomeni come questi ci so-no in alcune aree metropolitane del Mezzogiorno (daNapoli a Palermo, a Catania), che non si parli generica-mente di priorità al Mezzogiorno ma che ci sia un vinco-lo specifico, garantito, di stanziamenti e di utilizzazionidi questi stanziamenti per il Mezzogiorno.

E così al punto 70, dove il documento Pandolfi hasubìto, rispetto alla stesura originare nella relazione pre-visionale e programmatica e in alcuni atti compiuti dalGoverno, talune modifiche quantitative. Perciò io non miriferirò alle cifre del punto 70, ma agli obiettivi indicati:noi vorremmo che quando il Governo identifica, e lo farànel Piano triennale, quali sono gli obiettivi, i settori versocui indirizzare le risorse finanziarie e recuperate dalla ma-novra, ci sia specificatamente una maggiore garanzia chequesti interventi avvengano nel Mezzogiorno. A comin-ciare dalla lettera a) del punto 70 dove si ipotizza un ulte-riore finanziamento della legge numero 675 e dove non sipuò non dire con molta forza che, se i discorsi fatti, com-preso quello della relazione previsionale e programmati-ca, debbono diventare realtà, questo stanziamento ag-giuntivo non può che essere totalmente destinato all’ap-plicazione della legge n. 675 nel Mezzogiorno.

Così come quando si parla di investimenti da partedell’Enel, o come quando si parla dei mutui della Cassadepositi e prestiti agli enti locali, non può non ricordarsi

Page 419: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 369 –

che è indispensabile che questi stanziamenti e queste ri-sorse aggiuntive siano destinati, nella stragrande maggio-ranza, al Mezzogiorno. E, ancor di più nel programmastraordinario di opere pubbliche, al di là della sua dimen-sione finanziaria, che ripeto è già cambiata rispetto ai 700miliardi qui indicati al punto 70, non può non dirsi chequesta ipotesi (che tra l’altro è quella che era stata offertanel corso del dibattito dei mesi scorsi al Mezzogiorno, co-me alternativa – e non potevamo certamente accettarla inquanto tale – in cambio della non maggiore occupazionenell’industria) deve divenire un piano straordinario diopere pubbliche. Questo piano straordinario non può cheessere speso nel Mezzogiorno; mentre le notizie che giun-gono, sia pure confuse (non essendo riuscito, e non ho dif-ficoltà a riconoscerlo, ad avere una risposta formale daparte del Ministero dei lavori pubblici), sui programmi diqueste spese in corso di elaborazione all’Azienda nazio-nale delle strade statali, queste risorse, per quello che silegge e che si sente dire, potrebbero invece essere desti-nate e spese in altra parte del Paese.

Il punto 70 è quello in cui si può verificare concreta-mente la volontà di destinare queste nuove risorse che so-no qui quantificate e specificate verso il Mezzogiorno.

E al punto 75, infine, dove vengono identificati (e ilproblema è immediato e attuale, perché è già nell’eserci-zio 1979 che si verifica questa operazione) i settori in cuiverranno attuati i tagli alla spesa pubblica, bisognerà te-ner conto di quella esigenza di selezione, a cui poc’anziaccennavo. E, da questo punto di vista, non posso non di-re che un’altra occasione di verifica di questa gestionedella spesa pubblica, nei confronti del Mezzogiorno, è la

Page 420: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 370 –

legislazione della finanza locale che, com’è noto, vive unregime transitorio, che probabilmente subirà una proro-ga per il nuovo esercizio finanziario, ma che non può ve-dere una legislazione che punisce le realtà locali delMezzogiorno, che non sono poste in condizione, per leg-ge, di garantire a se stesse e ai cittadini livelli di serviziminimi, essenziali, uguali a tutto il resto del Paese.

Non è accettabile una legislazione che, pur identifi-cando una maggiorazione tra comuni del Nord e comunidel Sud, di qualche punto percentuale in più, finisce colcristallizzare una situazione di sperequazione e di diffe-renza enorme, che esiste nei servizi gestiti dai comuni inaree diverse del Paese. E questo non è accettabile che siasancito per legge e ripetuto per legge; soprattutto dal mo-mento che la finanza locale, quella dei comuni, è tutta fi-nanza derivata, non si può non pretendere che questa fi-nanza sia gestita in maniera perequata, per garantire unminimo di qualità di servizi comunali in tutto il Paese e atutti i cittadini italiani. Accanto a queste quattro propostedi natura modificativa del documento, il dibattito che si èverificato nell’ambito delle forze politiche di maggio-ranza ha portato alla focalizzazione di altre proposte in-tegrative per il Piano triennale, e cioè quella che, accantoal programma straordinario di opere pubbliche di edili-zia, ci sia un programma straordinario che riguardi leopere irrigue, riservato interamente al Mezzogiorno; eciò coerentemente alla affermata vocazione agricola delMezzogiorno, e perché è indispensabile allargare la su-perficie dei terreni coltivabili in maniera moderna e ra-zionale, attraverso una sufficiente irrigazione.

Questo è un obiettivo a cui tende, ed è stato sottolinea-

Page 421: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 371 –

to nelle riunioni, il comitato delle regioni meridionali cheha chiesto al Ministro del Mezzogiorno di farsi portatoredi questa esigenza: di un piano straordinario, cioè rapida-mente spendibile dalla Cassa del Mezzogiorno, da altrienti, nelle forme e nelle procedure straordinarie che vorràlo Stato fissare, che porti rapidamente nel Mezzogiornonon solo a questo fatto altamente produttivo, di metterecioè sotto irrigazione ampie superfici di terreno, ma an-che di avere immediatamente una diffusa occupazioneattraverso questo programma straordinario. E un secon-do programma straordinario è quello di cui si parla e sidibatte in queste settimane a livello comunitario e che ri-guarda il nostro Paese, il cosiddetto «progetto ambien-te», che è allo stato finalizzato esclusivamente a inter-venti di finanziamento a tutela dell’ambiente, nel sensosoprattutto ecologico, e che noi, invece, vorremmo chefosse esteso, proprio per evitare che questo progetto del-la Comunità finisca con lo spendersi nelle aree che sonogià industrializzate, per via della finalità appunto ecolo-gica, integrato da un obiettivo collaterale: quello che perambiente si intenda anche la tutela del patrimonio monu-mentale ed artistico, così ricco del Mezzogiorno, e chequesto progetto sia quindi in larga misura riservato ad in-terventi straordinari per il Sud. Ed un altro interventoche, credo, debba essere previsto nel piano triennale èquello di finanziare rapidamente la costruzione della re-te distributiva del metano per evitare che arrivi il metanoe finisca anch’esso nella Valle Padana. È questo un tipo diintervento che ha un doppio requisito: quello di essere al-tamente produttivo al servizio dell’industria, dell’agricol-tua, delle stesse realtà civili, e quello di avere un elevato

Page 422: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 372 –

effetto occupazionale diffuso nell’intero Mezzogiorno.Un altro gruppo di proposte è quello relativo al settoredell’occupazione e delle strutture nel terziario. C’è, nel-la indicazione che viene fuori dal documento Pandolfi,sottolineata una esigenza che è duplice: quella di una ac-centuazione dei processi di ricerca connessi con la evo-luzione tecnologica dell’industria italiana; quella di unavocazione nazionale ad essere un centro in cui ci sia unterziario qualificato, e cioè un terziario impegnato nellaricerca al servizio anche della realtà internazionale.

Noi vogliamo proporre che questo sforzo indirizzatosoprattutto verso un’occupazione di carattere intellettua-le, sia realizzato nel Mezzogiorno. Non è scritto da nes-suna parte, e oggi gli strumenti moderni di comunicazio-ne di tutti i tipi non chiedono più, che le strutture di ricer-ca siano allocate accanto alle strutture industriali. Non èpossibile che guardando al bilancio del ConsiglioNazionale delle Ricerche si constati ancora che l’86 percento della ricerca è concentrata nel Centro Nord delPaese, e che soltanto il 14 per cento ricada nelMezzogiorno. Non è pensabile che vi sia un progetto spe-ciale previsto dalla legge n. 183, proprio per la ricerca nelMezzogiorno, e che esso sia l’unico che tuttora non abbiaavuto una localizzazione per avere attuazione.

Accanto a queste indicazioni di carattere generaleconcernenti questa crescita potenziale delle strutture diricerca nel nostro Paese, noi ci permettiamo di avanzarela proposta che anche talune delle strutture esistenti di ri-cerca, di studi, di applicazione, che riguardano le ammi-nistrazioni dello Stato, le ferrovie, i beni ambientali, glienti pubblici, l’Enel, tutte le aziende e gli enti che si occu-

Page 423: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 373 –

pano di elettronica, che si occupano di problemi spazia-li, l’Università, la stessa grande industria privata, l’agri-coltura, con il previsto centro di ricerca agro-alimentare,legislativamente previsto dalla legge «Quadrifoglio»,che tutte queste realtà di ricerca vengano gradualmente,con una compatibilità che deve essere soltanto di verifi-ca tecnica e con una gradualità che ovviamente è nellecose, trasferite nel Mezzogiorno e questo perché il ter-ziario è indicato nella strategia di carattere nazionale co-me un settore verso il quale non potrà che esserci, per lescelte che si fanno, un potenziamento nel nostro Paese,ed un potenziamento qualitativo; cioè un terziario che siindirizzi soprattutto verso queste realtà di studio, di ri-cerca, di applicazione al servizio non solo dicevo dellacomunità nazionale, ma anche della comunità interna-zionale.

Questo sforzo di espansione credo che si possa legit-timanente chiedere che venga concentrato nel Mezzo-giorno. Per quanto riguarda invece il settore dell’indu-stria, noi non possiamo non dire che le partecipazioni sta-tali non hanno adempiuto nella dimensione che era ne-cessaria ed opportuna al loro ruolo per lo sviluppo delMezzogiorno. Noi siamo tuttora convinti che l’industriadelle partecipazioni statali non può che essere la forzamotrice nel Mezzogiorno per richiamare l’industria pri-vata. Perché l’industria delle partecipazioni statali è l’u-nica che può sopportare e che deve sopportare taluni co-sti iniziali non certamente remunerativi. Ma l’obiezioneche questi costi possono non essere remunerativi nelMezzogiorno non può più essere fatta proprio dalle par-tecipazioni statali, che hanno dimostrato con le loro ge-

Page 424: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 374 –

stioni che i costi non sono stati remunerativi neppure nel-le aree ad alta concentrazione industriale del Paese. Equindi noi rivendichiamo e richiamiamo un ruolo dellepartecipazioni statali che sia reale nel Mezzogiorno, chesia rispettoso innanzitutto dei vincoli, delle riserve che leleggi dello Stato pongono all’azione delle partecipazionistatali e che esse hanno quasi sempre disatteso, peraltrosenza nessuna valutazione, osservazione, giudizio daparte degli organi dello Stato. E quindi chiediamo che lepartecipazioni statali non operino più rilievi di aziendeprivate nel centro-nord del Paese, perché questo ha as-sorbito nel passato e può rischiare di assorbire le risorsedisponibili delle partecipazioni statali, senza dare alcuncontributo al riequilibrio del settore dell’industria sul ter-ritorio nella nostra comunità nazionale; che le partecipa-zioni statali destinino tutti gli ampliamenti o le nuoveiniziative industriali nel Mezzogiorno; che le partecipa-zioni statali sappiano svolgere, attraverso le loro struttu-re così sofisticate, i loro uffici studi, i loro tecnici cosìqualificati, un’attività di osservazione, di rilievo, di pro-posta per investimenti nel Mezzogiorno che dovrebberoessere offerti a quella parte di risorse finanziarie che ildocumento Pandolfi dà per certa per il nostro Paese ecioè al capitale estero. A questi investimenti bisogneràpur proporre realmente da chi vive nel nostro Paese e dapunti di osservazione, come sono gli uffici studi dellepartecipazioni statali, la struttura industriale, il mercato,le possibilità di consumo nel nostro paese, la capacità diosservazione anche sul mercato internazionale, Da que-sti studi deve venire questa capacità di proporre, di offri-re a chi è disponibile ad investire nel nostro Paese, verso

Page 425: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 375 –

quali direzioni, verso quali tipi di industria può essere in-dirizzato questo sforzo.

Ed infine, per quanto riguarda l’intervento straordina-rio, noi non possiamo non sottolineare con soddisfazioneche nel documento Pandolfi è indicata una quota di rifi-nanziamento aggiuntivo per gli interventi straordinarinel Mezzogiorno. Ma riteniamo che questa quota non siasufficiente. Basta prendere i dati della relazione previsio-nale e programmatica per vedere che allo stato delle cosegli impegni già assunti dalla Cassa del Mezzogiorno suifinanziamenti della legge numero 183 hanno assorbitopiù della metà dell’intero finanziamento poliennale diquesta legge n. 183 e che le risorse disponibili non sonosufficienti neppure per finanziare e ciò che è già identifi-cato come spendibile nell’immediato futuro. Quindi c’è,per l’intervento straordinario, una duplice esigenza di unrifinanziamento dell’attuale piano quinquennale per ilMezzogiorno e c’è l’esigenza di assicurare alla Cassa delMezzogiorno quella maggiore efficienza per la quale è sta-ta approvata la recente legge di modifica della stessa stru-tura dell’amministrazione della Cassa del Mezzogiorno.

Accanto alle proposte di modifica dei punti del docu-mento, accanto a queste proposte di integrazione, chevanno riferite alla stesura del programma triennale, ci so-no alcune considerazioni che sono di verifica rispetto aldocumento Pandolfi; e cioè, noi vorremmo che fossespecificata, ed è un problema attuale, dato che il docu-mento Pandolfi, come è noto, separa gli interventi deltriennio dagli interventi previsti nel 1979, la parte del1979 che è in maniera consistente rappresentata dagli ot-to-novemila miliardi, che il documento Pandolfi quanti-

Page 426: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 376 –

fica, di spese già autorizzate da leggi dello Stato.Rispetto alla utilizzazione di queste spese noi vorremmo,così come ora la relazione previsionale e programmaticadice, che sia indicata con esattezza quale parte, quali set-tori del Mezzogiorno, della vita del Mezzogiorno, saran-no privilegiati e tutelati.

Una seconda verifica riguarda uno dei presupposti es-senziali del documento Pandolfi, cioè l’incremento delcommercio estero. È un dato che è già stato corretto an-che questo dalla relazione previsionale e programmatica,perché è previsto in questo ultimo documento un tasso dicrescita inferiore a quello ipotizzato dal documentoPandolfi. Ma a noi qui interessa soprattutto sottolineareuna cosa: se l’occupazione di cui parla il documentoPandolfi come aggiuntiva è riferita in prevalenza all’in-cremento del commercio estero, noi vorremmo verifica-re e vorremmo che fosse verificato come questa occupa-zione può avvenire nel Mezzogiorno, perché mi pare chesia troppo logico che se essa è collegata all’espansionedel commercio estero non può che riferirsi alle struttureproduttive che oggi sono titolari del commercio con l’e-stero. E sempre con riferimento all’occupazione credoche vada fatta un’altra verifica e cioè quella di conoscerecon maggiore esattezza se questa ipotesi di incremento dioccupati al di là delle polemiche sulla sua consistenzanumerica – sulla quale evidentemente non sta a noi inter-loquire, perché è chiaro che il Governo dello Stato ha ele-menti migliori per queste quantificazioni – vorremmoche fosse però chiarito, nel Piano triennale, se questa oc-cupazione è un’occupazione totalmente aggiuntiva,quell’occupazione maggiore che fisiologicamente il si-

Page 427: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 377 –

stema è capace di produrre, e che peraltro coincide conquella che in documenti della Comunità economica eu-ropea viene quantificata appunto per il triennio successi-vo in seicentomila unità. Infine ancora vorremmo che cisia una verifica per quanto attiene al sistema delle riserveper il Mezzogiorno. Più volte, nel corso di questo mio in-tervento, ho accennato alla esistenza nella legislazioneitaliana di riserve di spese in conto capitale e di investi-menti degli enti a partecipazione statale a favore delMezzogiorno. Ebbene questo sistema ha dimostrato cheesso può essere facilmente violato senza alcuna conse-guenza. Noi vorremmo che, nell’affrontare la politica delMezzogiorno, lo Stato si facesse carico di una maggiorecoerenza e di una verifica tra ciò che è enunciato dalleleggi dello Stato e ciò che nel fatto è la gestione della co-sa pubblica, sia a livello di spesa in conto capitale delleamministrazioni dello Stato, sia a livello di investimentidelle partecipazioni statali.

C’è un’altra verifica che è estremamente importante:a noi è parso, ed è stato sottolineato nel documento deiPresidenti delle Regioni di Alghero, che il documentoPandolfi non sia stato coordinato con gli strumenti diprogrammazione già esistenti e con quelli in corso di for-mazione previsti dalla legislazione dello Stato e cioè chenon si può camminare su binari separati per esempio tradocumento Pandolfi e piani della legge n. 675: quandonel documento Pandolfi si indica una maggiore occupa-zione nei piani di settore della legge n. 675 si identificauna minore occupazione in prospettiva. Non può non co-ordinarsi il piano triennale che si andrà a formulare con ilpiano quinquennale per il Mezzogiorno, con tutti i piani

Page 428: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 378 –

di settore, con il piano agricolo-alimentare, con le politi-che di settore, quella dei trasporti, quella dell’edilizia,quella della ricerca. Cioè questo sforzo di condurre adunità la attività programmatoria dello Stato deve essererealizzato in sede di programma triennale; e nel docu-mento Pandolfi questo tipo di coordinamento, questa ve-rifica di compatibilità, questa consonanza, questo dise-gno unitario obiettivamente non si riscontra. E c’è anco-ra l’esigenza di una ulteriore verifica e cioè quella di qua-li devono essere, nella gestione della programmazione, irapporti tra Stato e Regione.

Il documento Pandolfi non fa menzione di alcun ruo-lo delle Regioni; noi invece riteniamo che le Regioni, tut-te le Regioni, debbano essere coinvolte e non per parteci-pare soltanto alla predisposizione della programmazio-ne, ma per garantire la attuazione e la compatibilità deiprogrammi regionali alle scelte nazionali in un rapportomigliore tra Stato e Regione. È un problema particolar-mente delicato che è stato sottolineato anch’esso nel do-cumento conclusivo dell’incontro dei Presidenti delleRegioni ad Alghero e che è di grande attualità nel mo-mento in cui sembra che si scorgano, in tanti comporta-menti, segnali di una repulsa per un ruolo delle Regioniche sia più incidente e più incisivo. In questo contesto sicolloca anche il problema della nostra Regione, si collo-ca anche l’esigenza di accentuare la parte dei contenuti diquello che abbiamo chiamato il problema Sicilia, sia sot-to gli aspetti istituzionali che sotto gli aspetti economicie sociali, che sotto quelli politici. Sotto gli aspetti istitu-zionali, unitamente al Presidente dell’Assemblea, abbia-mo sollecitato un incontro, già fissato in passato dal

Page 429: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 379 –

Presidente della commissione per gli affari regionali,Fanti, prima della chiusura della sessione estiva e poi dif-ferito, e che dovrebbe celebrarsi nei prossimi giorni, pro-prio per sottolineare alla commissione parlamentare pergli affari regionali i problemi tuttora aperti che riguarda-no l’attuazione dello Statuto, la difesa della peculiaritàdella nostra autonomia, il rispetto di taluni istituti chenon vuol essere un rispetto formale, ma che vuole esserelo strumento di garanzia dei poteri reali che debbono es-sere tutelati e gestiti dalla nostra regione. Gli aspetti eco-nomico e sociali: ecco io non riprenderò qui tutti i temi ei problemi connessi con questo aspetto. Desidero soloconfermare il collegamento reale e continuo dell’azionedella nostra Regione, anche nei confronti dei rapporticon lo Stato, in relazione alle esigenze di carattere eco-nomico e sociale della Sicilia. E’ ciò che abbiamo tenta-to di fare e, credo, ciò che possiamo dire di aver fatto, peresempio nelle indicazioni che sono state formulate dallanostra Regione, dopo una serie di confronti e di verifichea livello esterno e a livello istituzionale nelle commissio-ni dell’Assemblea, a proposito dei piani di settore e delleosservazioni che la Regione ha fatto a questi piani in col-legamento con quelle che sono le esigenze, i problemireali, le possibili prospettive della vita economica e so-ciale della nostra regione. E infine gli aspetti politici per-ché si ribaùisca ancora una volta, in quest’occasione, l’e-sigenza di un ruolo corale di tutta la comunità isolana peril perseguimento di questi obiettivi. Non si tratta di batta-glie isolate, non si tratta di atteggiamenti sparpagliati; sitratta di essere tutti consapevoli che il problema della no-stra Regione, lo sviluppo della nostra Regione, può esse-

Page 430: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 380 –

re inserito soltanto in un contesto di carattere generale, inun contesto che sappia guardare allo sviluppo dell’interoMezzogiorno e che sappia però fare avvertire a tutti i pro-tagonisti della vita regionale che essi, a fronte dei corri-spondenti protagonisti della vita nazionale, debbonosentirsi tutti coinvolti: le forze politiche, gli organi istitu-zionali, i partiti, i sindacati, gli imprenditori, gli uominidi cultura, le realtà esistenti nella nostra Regione, ognu-no ha un corrispondente ed un interlocutore a livello na-zionale. Tutti contemporaneamente, tutti insieme, tutticoralmente dobbiamo avere la capacità di porre la que-stione, non dimenticando i nostri problemi, a cui avevoall’inizio accennato, ma portando all’esterno l’esigenzadi questa complessità, di questa globalità del problemaSicilia.

Credo, per concludere, che questo dibattito non potràche risultare estremamente utile, per tutto questo com-plesso di problemi, non potrà non risultare estremamen-te proficuo sia in direzione della esigenza di guardare al-le nostre cose, sia in direzione della capacità di guardarea quelle esterne, soprattutto con un ruolo marcatamentepropositivo e costruttivo. Tutto questo va realizzato adavviso del Governo in un confronto costante, con tutte leRegioni del nostro Paese, nell’unità con le Regioni delMezzogiorno. E da questo punto di vista, credo, come ac-cennavo, che la Sicilia debba potere continuare a svolge-re un ruolo particolare di iniziativa e di propulsione perquesto processo di confronto con le regioni tutte perchésia rafforzato il processo unitario che consenta allaRegione di contare di più e perché sia raggiunta realmen-te dalle regioni meridionali una strategia unitaria, più

Page 431: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 381 –

compatta che nel passato, nel momento in cui appunto sitratta di verificare le prospettive di sviluppo, le linee dicrescita, le possibilità di avanzamento del Mezzogiornonei confronti dei problemi nazionali e nei confronti deiproblemi europei.

Page 432: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 382 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: «Attribuzioni ai comu-ni di funzioni amministrative regionali»

Seduta del 20 Dicembre 1978

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, l’iniziativa legislativa as-sunta dal Governo della Regione, in esecuzione ed in at-tuazione del programma offerto ed approvato da questaAssemblea, si muove nel quadro generale della riformadella Regione, decisa e sancita con legge del 1975, conquella legge che costituì la commissione dei quindici eche ebbe, appunto, il compito di realizzare un disegno or-ganico e completo di questa riforma. È nel quadro gene-rale di questa esigenza politicamente avvertita che simuove, quindi, questa iniziativa, che per altro si collegaalle prospettive indicate nel documento di princìpi predi-sposto dalla stessa commissione dei quindici e sottopostodalla Giunta di governo alla valutazione dell’Assemblea.Infatti, è lungo quelle linee, quelle prospettive di poten-ziamento delle autonomie locali, di decentramento difunzioni ai comuni, di sottolineazione della capacità diautogoverno delle comunità locali che si muove questodisegno di legge, il quale appunto ha, come contenuto, iltrasferimento di nuove, maggiori, qualificate ed impe-gnative funzioni ai comuni della nostra Regione.

È un disegno ispirato a scelte e a direttrici che hannoparticolare rilevanza politica, cioè quella, appunto, di

Page 433: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 383 –

realizzare in maniera più concreta e più pregnante l’auto-nomia, l’autogoverno delle comunità locali, di favorirela scelta costituzionale di un decentramento verso gli en-ti locali, di favorire, in poche parole, attraverso questimodi e questi valori, una crescita ed una maturazione de-mocratica maggiore, a livello di base, attraverso una par-tecipazione attiva dei cittadini alla gestione degli enti lo-cali. È un modo di avvicinare le istituzioni pubbliche, lesue responsabilità, i suoi compiti, i suoi servizi ai cittadi-ni; è un modo di far crescere, attraverso questa vicinanza,il senso civico del dovere di partecipare e di gestire le co-se comuni.

Si tratta di scelte, in fondo, non solo consumate poli-ticamente per decisioni accettate, sia pure attraverso ap-profonditi, responsabili e meditati dibattiti delle forzepolitiche, ma anche coerentemente seguite negli ultimianni dalla legislazione della nostra Assemblea e sanciteulteriormente anche nelle ultime leggi che hanno caratte-rizzato l’attuale sessione; infatti, se si considera la leggeper gli interventi di emergenza, se si considera la leggesugli appalti, se si considera la legge urbanistica, in cia-scuna di esse si ritrova questa impronta di accentuazionesempre maggiore di poteri, di funzioni, di responsabilitàagli enti locali ed ai comuni. Il presente disegno di leggedà, attraverso un organico gruppo di trasferimento difunzioni, maggiore ordine, certezza e completezza a que-sta scelta che era stata finora costante, coerente ma epi-sodica in singole leggi.

Dicevo che è una scelta maturata politicamente, checorrisponde a valori di base della nostra Costituzione,che coincide con un dibattito culturale e scientifico in

Page 434: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 384 –

questa materia (lo stesso dibattito realizzatosi all’internodel comitato dei quindici, così altamente qualificato edimpegnato, ne è la conferma). Tale dibattito si è vistoestendersi a livello locale con le varie iniziative presedalle associazioni di enti locali, perchè aderisce anche –come non rimarcarlo! – ad esigenze di maggiore funzio-nalità dell’amministrazione. Si tratta, quindi, di una scel-ta che corrisponde ad una serie di fattori positivi e chepertanto non può che essere sottolineata come una sceltadi valore che può segnare, se ben gestita, un momento,come l’onorevole Mazzaglia ricordava, assai significati-vo ed importante per la presenza delle amministrazionipubbliche nella nostra Regione.

Ho avuto modo di dichiarare, in sede di esposizionedel programma di Governo, come la indicazione del do-cumento dei principi che articolava i livelli di governo inquello comunale, in quello intermedio ed in quello regio-nale, era alla base della attuazione di questo disegno or-ganico di riforma. Ed io desidero qui confermare comequeste linee, questi indirizzi sono stati assunti dalGoverno e dalla maggioranza che lo ha espresso comepunti di partenza per la realizzazione graduale ma co-stante, inserita in un disegno unico, delle scelte a base deldocumento dei principi.

È questa, quindi, una prima, qualificante e importantetappa di attuazione della riforma della Regione, cui se-guirà – ed è impegno del governo di confrontare le valu-tazioni e le opinioni in materia nelle prossime settimanee di effettuare, nei tempi più brevi possibili, la presenta-zione del relativo disegno di legge – la proposta attinen-te alla costituzone dell’ente intermedio che costituirà un

Page 435: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 385 –

altro punto significativo ed importante dell’attuazione deldisegno riformatore della Regione. In quella sede certa-mente dovranno sciogliersi, come si sono sciolti lungo ildibattito che ha consentito la definizione di questo disegnodi legge, una serie di nodi strutturali della organizzazionepubblica, a comnciare da quelli socio-sanitari che certa-mente non possono essere immaginati prescindendo daquella che è la organizzazione complessiva della pubblicaamministrazione a livello intermedio. L’urgenza dell’unae dell’altra risposta certamente imporranno alle forze po-litiche, alle forze parlamentari e al Governo un serrato di-battito per dare una risposta, la più rapida ed anche la piùmeditata, la più completa, la più organica possibile.

Questo disegno si dovrà completare in una fase suc-cessiva con la riforma dell’amministrazione regionale,che non potrà che risultare un’amministrazione impe-gnata soprattutto a livello di programmazione e a livellodi gestione delle cose di interesse e di dimensione com-plessiva e regionale, liberata da una serie di adempimen-ti, di funzioni, di competenze, che certamente oggi lastringono in una morsa che la vede prigioniera di sceltecontrastanti, di esigenze contraddittorie, come quella digarantire la gestione di minute cose e contemporanea-mente di dovere rispondere ad un ruolo di protagonistadella programmazione, non solo regionale ma anche na-zionale, che richiede una struttura scevra dall’occuparsidi problemi spiccioli.

A questo passo della riforma dell’amministrazionecentrale della Regione occorrerà far seguire una opportu-na iniziativa legislativa riguardante tutta la legislazioneorganica degli enti locali e dei relativi controlli.

Page 436: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 386 –

Non mi soffermerò in maniera analitica sui contenutidel disegno di legge; lo ha fatto con puntualità il relatore,onorevole Stornello, e alla sua relazione mi rifaccio.Desidero però sottolineare due aspetti: anzitutto il conte-nuto del disegno di legge ha una sua innegabile rilevanzache non può essere minimamente sminuita dalle valuta-zioni espresse nel dibattito di ieri da improvvisi riformato-ri, che pretendevano in una materia così vasta e complica-ta una immediata riforma di tutto e su tutto (questo, certa-mente, è uno dei modi migliori per non fare alcuna rifor-ma). L’attuale è una autentica riforma dai contenuti consi-stenti che ha una sua qualificazione che diventa realtà nel-la vita della Regione e degli enti locali. È questo, invece,così come era stato affermato nel programma di governo enell’accordo tra le forze di maggioranza, il modo migliore,più efficace, più incisivo di realizzare una riforma.

I contenuti, è stato detto, si limitano a recepire quellidel decreto numero 616 e forse neppure tutti. Non è così,perchè il disegno di legge non solo opera una scelta che èquella di assegnare, per librra determinazione legislativadella Regione, ai comuni siciliani quelle competenze chenell’organizzazione statuale sono ad essi attribuite attra-verso il decreto numero 616, ma anche trasferisce fun-zioni che erano proprie della Regione in molti settori. Sitratta, quindi, di un disegno di legge i cui contenuti han-no una notevole rilevanza concreta; la sua attuazione di-mostrerà come la incidenza effettiva di queste norme sa-rà molto più marcata, molto più consistente di quello cheoggi possa apparire, anche sotto il profilo della dotazio-ne finanziaria, che può essere giudicata insufficiente. Maquale dotazione finanziaria potrebbe mai essere suffi-

Page 437: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 387 –

ciente rispetto alle enormi esigenze della realtà della no-stra Isola? Quale dotazione finanziaria potrà mai esseregiudicata sufficiente rispetto a quella che è la carenza distrutture, di infrastrutture, di servizi nelle nostre comuni-tà locali? Non si può, però, da questo far derivare la con-seguenza che la dotazione finanziaria prevista per questodisegno di legge sia insignificante o sia inconsistente.

Si tratta di uno sforzo cospicuo che sostiene la finanzaregionale, per dare concreta pienezza all’autonomia deicomuni, la quale viene rispettata proprio attraverso il mec-canismo concepito per parte finanziaria. All’onorevoleCusimano voglio dire soltanto che le sue eccezioni mipaiono ispirate da preoccupazione eccessiva; peraltronon è la prima volta che egli solleva problemi di questogenere. Desidero assicurare l’Assemblea che il Governovaluterà con estrema attenzione la parte finanziaria deldisegno di legge, perchè essa sia pienamente risponden-te a tutti i crismi di regolarità e di costituzionalità.

TRICOLI. Dopo mesi di trattativa siete ancora a que-sto punto?

MATTARELLA, Presidente della Regione. No, nonsiamo a nessun punto, onorevole Tricoli; siamo al puntoche il Governo, per un eccesso di scrupolo e per un dove-roso rispetto delle enunciazioni fatte in quest’Aula,avanza doverosa riserva di valutazione ulteriore di un te-sto, che probabilmente è sufficiente ed esatto.

CUSIMANO. Insomma, c’è o non c’è la copertura fi-nanziaria? A nostro avviso, non c’è!

Page 438: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 388 –

MATTARELLA, Presidente della Regione. Per quan-to riguarda la natura politica di questo adempimento, de-sidero fare pochissime considerazioni e concludere.

Il presente disegno di legge ha costituito uno degli im-pegni prioritari di questo Governo e di questa maggio-ranza. Con la sua definizione si adempie a questo impe-gno e si dà allo stesso una risposta positiva, che ha unasua completezza e una sua validità, così come è stato ri-cordato nel dibattito di ieri da parecchi colleghi che han-no parlato a nome dei gruppi della maggioranza. È un di-segno di legge che ha questo significato e questa pre-gnanza politica. Se l’Assemblea vorrà approvano nel suoarticolo e nella sua stesura definitiva, si realizzerà questoadempimento che era prioritario non soltanto per motividi tempo, ma anche perchè politicamente assai qualifi-cante.

Con questo adempimento si realizzano – e io credo diavere il dovere di sottolinearlo a questa Assemblea – tut-ti i punti che nelle dichiarazioni programmatiche ilGoverno aveva indicato come prioritari. In rapporto alprogramma complessivo del Governo regionale indi-cammo allora come interventi di emergenza: l’occupa-zione giovanile, il comitato per la programmazione, lalegge urbanistica, il decentramento.

Con l’approvazione di questo provvedimento tutte leindicazioni che avevano siffatta priorità, non soltantotemporale ma essenzialmente politica, hanno trovato unaloro positiva risposta. Ciò non può che costituire per ilGoverno nei confronti dell’Assemblea, verso la quale ilprogramma era indirizzato e verso la quale l’impegno delGoverno era diretto, un motivo di soddisfazione che non

Page 439: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 389 –

può che essere sottolineato. Col mettere in evidenza ilvalore politico di questo ulteriore adempimento, mi au-guro che l’Assemblea voglia procedere rapidamente al-l’esame ed all’approvazione del disegno di legge.

Page 440: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 390 –

OTTAVA LEGISLATURA

Dichiarazioni del Presidente della Regione in ordine alPiano economico triennale 1979-81

Seduta del 28 Febbraio 1979

MATTARELLA, Presidente della Regione. OnorevolePresidente, onorevoli colleghi, il 31 agosto dello scorso an-no venne presentato il documento Pandolfi destinato adincidere profondamente nel processo di sviluppo delPaese e quindi subito oggetto di un accesso dibattito frale forze politiche, sociali e culturali. Da parte dellaRegione si è avviato da quella data un dibattito approfon-dito di esame e di valutazione del nuovo processo di pro-grammazione che quel documento avviava.

Tale processo si è articolato in due direzioni, l’una in-terna alla Regione, l’altra esterna, entrambe indirizzatead un’azione politica generale e coordinata nell’interes-se della Sicilia.

Sul piano interno si è dato vita, sulla base di dichiara-zioni da me rese dinanzi a questa Assemblea nella sedutadel 12 ottobre 1978, ad un dibattito conclusosi con l’ap-provazione di un ordine del giorno che costituisce la ba-se della posizione siciliana sul documento.

Da quella data è seguito un confronto serrato tra leforze politiche siciliane, ed in particolare tra le forze del-la maggioranza, che sono pervenute ad una valutazioneunitaria di questo problema così significativo ed impor-

Page 441: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 391 –

tante, valutazione che costituisce la base di queste miedichiarazioni.

Tale posizione può essere riassunta brevemente in unpositivo giudizio di metodo riferito soprattutto alla scel-ta della programmazione, intesa, come dichiarò a suotempo lo stesso ministro Pandolfi, come superamento diuna gestione inerziale della economia limitata agli aspet-ti meramente congiunturali per passare ad una gestioneattiva di tipo programmatico che facesse riferimento amodifiche strutturali, prima fra tutte quelle dell’assettoproduttivo del Paese.

Aquesto proposito era necessario però tenere ben pre-sente che caratteristiche tipiche di tale assetto produttivosono i gravi squilibri territoriali e settoriali e un insuffi-ciente grado di avanzamento tecnologico: a questi fatto-ri non sembra che nella stesura del documento e dellostesso Programma triennale si sia fatto riferimento con lanecessaria incisività.

L’ordine del giorno allora approvato dall’Assemblearegionale siciliana formulava poi una serie di modifiche,integrazioni e verifiche da compiere sulla propostaPandolfi prima di arrivare alla stesura del Programmatriennale ’79-’81: con il che la Sicilia tendeva a ripropor-re con forza una propria autonoma e vivace capacità pro-positiva, in positivo, piuttosto che limitarsi stancamentea riproporre i temi ormai frusti di una vecchia concezio-ne della battaglia meridionalista.

Sul piano esterno si è dato luogo, a partire dallo stes-so mese di ottobre, ad un dialogo politico con la rappre-sentanza parlamentare nazionale eletta in Sicilia, allaquale con una serie di comunicazioni e di incontri si è

Page 442: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 392 –

fornita puntuale e continua informazione ed occasione didiretto confronto sulle posizioni della Regione.

Nel corso di tali contatti si è tenuto conto non solo deldocumento Pandolfi e del programma triennale ma an-che di una serie di gravi problemi che via via venivano amaturazione e nei quali erano coinvolti rilevanti interes-si della comunità regionale: fra questi in primo luogo ipiani di settore ai sensi della legge numero 675, il pianodella cantieristica, quello agricolo-alimentare, i proble-mi dell’agricoltura e della difesa del territorio, quellodella metanizzazione del Mezzogiorno, quello del ri-equilibrio delle zone interne.

Quest’ultima azione ha riscosso e riscuote rilevanticonsensi soprattutto sul piano del metodo che tende araccordare opportunamente la linea politica regionale enazionale in difesa della Sicilia e della sua realtà produt-tiva ed occupazionale, e fa scorrere un utile flusso di in-formazioni da e per la Sicilia.

Questo processo di esame, di valutazione attenta edinfine di giudizio sul documento Pandolfi prima e sulprogramma triennale poi non si è arrestato ed anzi proce-de per far sì che la pausa destinata alla ricerca di una so-luzione della crisi politica nazionale venga messa a frut-to nella nostra Regione affinché al momento della auspi-cabile costituzione del nuovo Governo, che non potrànon avere al centro della propria azione il programmatriennale, la Sicilia si trovi pronta con una serie di propo-ste costruttive nell’interesse del proprio sviluppo, mai di-sgiunto però dall’interesse dell’intera area meridionalela cui ottica complessiva rimane a base delle valutazionicompiute dalla Regione.

Page 443: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 393 –

Si tratta anche per la Regione di offrire al dibattito po-litico nazionale una serie di indicazioni che possano for-nire un contributo alla identificazione della strada giustain direzione di uno sviluppo finalmente equilibrato. Uncontributo quindi al dibattito politico intorno ai tempi delProgramma triennale, di vitale interesse per l’avveniredel Paese. Un contributo attivo e vivace per la comple-tezza e per il tentativo stesso che pone in essere, di reca-re cioè da una Regione come la Sicilia una chiave inter-pretativa del programma che non sia sterilmente limitataalla salvaguardia di interessi regionali ma che guardi adesso con la necessaria attenzione, nella piena consapevo-lezza che, proprio perché si tratta di un momento impor-tante di riavvio della programmazione nazionale, essoabbisogna di un consenso quanto più vasto e articolato,frutto anche – ed è questo il nostro caso – di un dibattitoche pur svolto in sede regionale non perda mai di vista lavisione unitaria della realtà dell’intero Mezzogiorno edel ruolo che in essa giocano le Regioni, tutte le Regioni,quelle del Sud non meno di quelle del Nord, impegnate inquesta difficile fase della vita del Paese.

Non può farsi a meno tuttavia di osservare che talunielementi di incertezza, alcuni di carattere internazionalealtri di carattere interno, mettono a repentaglio non solole ipotesi quantitative del Piano ma la sua stessa realizza-zione.

Tra i primi sono da indicare il problema del prezzo delpetrolio e della sua disponibilità.

A questo proposito c’è un dato riferito dal Ministrodell’industria Prodi secondo cui all’Italia verrebbe amancare nel corso del 1979 il 7 per cento circa del quan-

Page 444: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 394 –

titativo stimato necessario per lo sviluppo dell’industria.Si renderanno necessari quindi ulteriori risparmi energe-tici e non è da escludere che essi possano essere ottenutimediante inasprimenti delle tariffe.

Ciò tuttavia non deve costituire alibi – come pure vaaffiorando in questi giorni – per bloccare la espansionedella base produttiva industriale e per indicare ancorauna volta edilizia ed agricoltura come possibili settori ri-fugio ai quali affidare uno sviluppo di stampo congiuntu-rale, temporaneo e, in definitiva, fittizio.

Comunque molte delle ipotesi quantitative poste a ba-se del Programma vanno riviste tenuto conto che le no-stre importazioni ci verranno a costare di più mentre i rin-cari del greggio potrebbero sottoporci a nuove tensioniinflazionistiche. Tensioni del resto già registrate dagliosservatori congiunturali più aggiornati, con l’aumentodell’indice dei prezzi al consumo verificatosi in gennaio(più 1,9 per cento), anche se con tutta probabilità attri-buibile, almeno per un buon 50 per cento circa, agli ef-fetti della applicazione dell’equo canone.

Non mancano però a questo riguardo indicazioni disegno opposto, come ad esempio l’incremento della pro-duzione industriale e, collegato a questa, quello di oltre il40 per cento dell’indice generale degli ordinativi dei set-tori industriali che lavorano su commessa, verificatosinel settembre 1978 rispetto al settembre del 1977.

Vi è poi il rischio della tenuta del dollaro e dei suoieventuali indebolimenti, nonché i dubbi sugli effetti an-cora ignoti dell’avvio, frattanto ancora ritardato, delloSme.

Sono da ricordare, poi, l’incerta soluzione della crisi

Page 445: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 395 –

politica alla quale si è già fatto cenno e l’andamento del-le trattative sui rinnovo dei contratti di lavoro, primo fratutti quello dei metalmeccanici.

Per quel che concerne in particolare talune specificheipotesi quantitative del programma va precisato che, aspecificazione dell’effetto occupazionale, il documento,dopo aver cifrato in 550-600 mila i posti di lavoro che sa-rebbe possibile creare con l’attuazione delle azioni pre-viste, precisa esplicitamente che il saldo algebrico deimovimenti occupazionali sarà assai modesto in quanto lacreazione «a nuovo», pur sommata all’ipotizzato riassor-bimento di quote eccedentarie presenti nei settori indu-stria ed agricoltura, dovrà controbilanciare l’ingresso sulmercato del lavoro di circa 500 mila nuove unità.

Aquesto riguardo è da tenere presente che secondo re-centi dati vi sono nel Mezzogiorno ben 670.000 disoccu-pati (dati 1978) mentre è calcolato in 165.000 unità inpiù, nel triennio ’79-’81, l’incremento delle forze di la-voro residenti, in assenza di movimenti migratori.

Non è forse inutile ricordare taluni dati sulla occupa-zione in Sicilia nel ’78. Gli occupati sono stati nell’annotrascorso 1.413.000 mentre i disoccupati ammontano a145.000 unità, pari al 10 per cento circa, contro un tassodi disoccupazione nell’intero Paese inferiore di ben trepunti a quello registrato in Sicilia. La media mensile de-gli iscritti agli uffici di collocamento, nei mesi da gen-naio ad agosto del 1978, è aumentata, rispetto a quella re-gistrata nel 1977: passando a 184.000 iscritti rispetto ai176.000 registrati nell’anno precedente.

Le scelte strategiche del Programma triennale parto-no da un discorso di fondo che è quello della produttività

Page 446: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 396 –

del sistema, recuperata più attraverso un confronto tral’area industrializzata del Paese e l’Europa (e quindi at-traverso l’aumento delle esportazioni nei settori produt-tivi che, nel contesto di questo confronto, lo consentano)che non attraverso la identificazione di vocazioni produt-tive del Paese nel suo complesso e quindi partendo dal-l’analisi di tutte le sue risorse e nel contesto di un con-fronto con l’Europa allargata all’area mediterranea.

In tal modo si finisce col dare al Mezzogiorno, in ter-mini di ruolo e di risorse finanziarie, quello che resta del-l’operazione di recupero dell’esistente.

Risulta altresì disorientante la prospettiva appiattitain cui vengono presentati gli interventi operativi senzadistinzione dello stadio di avanzamento progettuale, incui ognuno di essi si trova al momento della previsione:tale annotazione va fatta in parallelo con la constatazioneche le cifrature quantitative il più delle volte non distin-guono sufficientemente fra stanziamenti, impegni, spe-se: il che rende impossibile anche in via d’ipotesi la co-struzione attendibile di una successione temporale deglieffetti.

Non può non rilevarsi però che il Programma contie-ne qualche elemento di novità rispetto alla propostaPandolfi. E del resto abbiamo avuto occasione di notaretaluni passi in avanti rispetto al primo documento già neldibattito svoltosi in quest’Aula in ottobre, prima del qua-le era già stata pubblicata la Relazione previsionale eprogrammatica, che conteneva nella parte dedicata alMezzogiorno alcune indicazioni, soprattutto in tema dicentralità della questione meridionale, che ritroviamonel Programma triennale. Ma indicammo fin da allora la

Page 447: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 397 –

necessità di integrare le finalità della proposta Pandolfi,dirette alla eliminazione dei nodi strutturali del sistemaeconomico nazionale individuati soltanto nell’aumentosproporzionato a quello dei nostri partners europei, delcosto del lavoro per unità di prodotto ed all’espandersidella spesa pubblica cui si aggiungeva la attivazione dipiù vasti processi di mobilità della manodopera.

Tali finalità sono rimaste al centro dell’analisi, ancor-ché più sofisticata, posta a base del Programma trienna-le. Ad esse si fa seguito però indicando al punto 55 i dueobiettivi del programma stesso nell’aumento dei posti dilavoro e nello sviluppo del Mezzogiorno, due obiettiviche, come è stato esattamente osservato, si sostanzianopoi in uno solo, tenuto conto che la situazione dell’areasettentrionale del Paese, ove è carente la manodopera,consente di riassorbire, anche se gradualmente, eventua-li tagli occupazionali conseguenti a processi di ristruttu-razione e di razionalizzazione.

Questo tuttavia non appare sufficiente dato che ilMezzogiorno è uno dei nodi strutturali, anzi il più gravedi questi, accanto a quelli già identificati, del nostro si-stema economico. Qual è, infatti, in sintesi, il giudiziopolitico che possiamo dare sul programma? Un giudiziosostanziale di insufficienza e di incoerenza.

Si tratta in definitiva di una grossa operazione di in-ventario-censimento delle azioni in corso, certo utile sulpiano del metodo, comunque apprezzabile per la qualità,ma indubbiamente insufficiente nella misura in cui nonriesce ad immaginare con creatività azioni nuove che tra-ducano nei fatti taluni accenni positivi contenuti nellaprima parte.

Page 448: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 398 –

Tra questi ultimi un cenno a parte merita una valuta-zione della realtà industriale italiana recepita, a parole,nella prima parte del documento. Si tratta di constatarecon coraggio che l’area del Nord del Paese è ormai satu-ra e che in essa non è più possibile recepire manodopera.Occorre dunque dare luogo ad un vasto processo di de-centramento produttivo che non può non interessare l’a-rea meridionale, riservandosi al Nord ogni processo diaffinamento tecnologico di cui pure il nostro sistema in-dustriale ha forte bisogno per divenire maggiormentecompetitivo nei confronti dei suoi partners. Sulla scortadi tali presupposti la Regione siciliana si è mossa per ta-luni contatti con la Regione Lombardia dimostratasi di-sponibile per un costruttivo dialogo che possa dar luogoa progetti di investimenti industriali in Sicilia.

Questo dialogo è proseguito nei giorni scorsi aPalermo e potrà proseguire ancora con alcuni concreti ri-sultati, anche se di non grande rilievo, di notevole impor-tanza strategica. Si tratta soprattutto di operare nella fa-scia della piccola e media industria, oggi la più attiva e lapiù vivace dell’intero sistema produttivo nazionale.

Nei confronti di questi imprenditori occorre vincerenon tanto le resistenze all’investimento, comunque resoconveniente da una vasta gamma di agevolazioni cui inSicilia si aggiungono gli incentivi propri offerti dalleleggi della Regione, quanto piuttosto certe diffidenze re-lative sia alle lungaggini burocratiche connesse alla con-cessione dei crediti agevolati sia a certe datate preven-zioni purtroppo assai radicate in merito all’ambiente.

Segnali positivi tuttavia non mancano ed essi avran-no appunto una importanza in prospettiva giacché se si

Page 449: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 399 –

riuscirà a dar vita a qualche concreta iniziativa in questoquadro si sarà dimostrato con i fatti che quelle diffidenzenon hanno ragion d’essere.

È da tenere ben presente tuttavia che non è e non puòessere questa la strada maestra dello sviluppo in Siciliache deve invece scaturire da massicci investimenti dimano privata come di mano pubblica decisi in sede diprogrammazione nazionale. La via percorsa finora nelladirezione indicata è una via positiva che ha però caratte-re aggiuntivo, di ulteriori risorse cioè che si tenta, con op-portuna azione promozionale, di convogliare in Sicilia.Non può certo e non deve essere considerata una stradaalternativa e meno che mai esaustiva dello sviluppo in-dustriale dell’Isola, che resta obiettivo primario dellaRegione nella contrattazione con lo Stato.

Ma per tornare al Programma triennale, è da rilevareche questa tematica non ha trovato concreti sbocchi inazioni e in proposte nuove.

C’è però un fatto avvenuto in questi giorni che meritaqui di essere rilevato. Si tratta dell’avvenuta approvazio-ne delle delibere di attuazione della legge numero 675del 1977, sulla base delle indicazioni più volte fornitedalle Regioni meridionali.

Tali indicazioni sono contenute nel parere complessi-vo approvato nell’ottobre scorso sui programmi finaliz-zati di settore, parere del quale fui relatore presso laCommissione interregionale.

Di che si tratta?Nella delibera generale di impostazione della legge

vengono accolti due principi, già oggetto della elabora-zione meridionalista di questi anni, fin dalla ormai lonta-

Page 450: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 400 –

na Conferenza delle regioni meridionali di Catanzaro delfebbraio 1977: si tratta di localizzare al Sud tutti i pro-cessi di riconversione, in pratica convogliando intera-mente al Mezzogiorno quella parte dei fondi della legge,pari ad oltre 1000 miliardi, destinata appunto a finanzia-re i progetti di riconversione.

L’altro principio approvato sancisce il divieto di finan-ziare con gli stessi fondi processi di riconversione iniziatiprima dell’inoltro delle relative domande al Ministero. Inpratica si evita che i fondi della riconversione destinati alMezzogiorno vengano assorbiti per processi di raziona-lizzazione da tempo iniziati al Nord sui quali da parte dinoti gruppi n difficoltà si faceva affidamento. Non si trat-ta di un risultato da poco, ma di rovesciare il pessimisticoauspicio che la legge di riconversione non partisse ad evi-tare ulteriori guai al Mezzogiorno, data la prevalente in-terpretazione che di essa veniva data fino a ieri.

Oggi si dovrà invece verificare nei fatti che la leggeparta e che essa dispieghi i suoi effetti sul Mezzogiornosulla base delle cennate direttive contenute nella delibe-ra del Cipi.

È dunque evidente, anche da queste brevi notazioni,che la battaglia politica che combattiamo non è né facile nébreve. Essa esige piena consapevolezza del peso comples-sivo del Mezzogiorno e della Sicilia nel contesto dellarealtà del Paese e al contempo doti di tenacia e di costanza,direi di testardaggine. I risultati sono limitati, arrivano tar-di e tuttavia c’è da chiedersi che cosa succederebbe se nonci fosse da parte nostra la puntuale determinazione di lot-tare e di andare avanti su questa strada nonostante ritardie inadempienze.

Page 451: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 401 –

Lo dimostrano proprio i contenuti del Programmatriennale dove sono riscontrabili carenze e silenzi signi-ficativi e tuttavia importanti ai quali pure vorrei breve-mente accennare.

È stato detto che il Programma rappresenta un contri-buto al passaggio del nostro Paese da una economia ditrasferimenti ad una economia di crescita. Ma se questoè vero è anche vero che, mentre è facile chiudere i cana-li dei trasferimenti, che sono finanziari e quindi facil-mente identificabili e regolabili, è assai difficile muo-versi verso gli obiettivi della crescita che occorre primadi tutto identificare, individuando un adeguato e com-pleto modello di sviluppo che riguardi tutto il Paese enon soltanto ciò che è già in grado di crescere, e poi per-seguire con tenacia senza dimenticare che si opera pursempre nell’ambito di una economia di mercato. Tipicoè l’esempio, a questo riguardo, della finanza locale, perla quale avevamo chiesto un trattamento realmente dif-ferenziato fra enti locali del Sud e del Nord assai diver-so da quello di recente varato e in cui le differenze mini-me di percentuali fra le due aree del Paese produrrannoeffetti insignificanti.

I tagli alla spesa pubblica pur necessari ed anzi auspi-cabili nella misura in cui vanno ad accrescere la quota delcredito totale interno destinata agli investimenti produt-tivi, vanno però compiuti tenendo conto della diversarealtà del Paese, al Sud e al Nord, e tenendo conto al con-tempo che, ad esempio, i comuni devono poter fornire atutti i cittadini un livello unico di servizi che non può in-vece rimanere infimo per il Sud e a livelli nettamente piùelevati al Nord. Vanno quindi individuati ed applicati op-

Page 452: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 402 –

portuni criteri selettivi della spesa pubblica anche perquel che concerne i tagli da compiervi.

Questa era ed è una delle richieste della Regione ed èrichiesta complessiva del Mezzogiorno giacché non è le-gittimo in questa come in altre materie fare a meno delfiltro meridionalista che va invece correttamente appli-cato a tutte le proiezioni per evitare che la realtà esisten-te, sempre prevalente per forza di cose, finisca per pre-giudicare nei fatti ogni riforma, ogni tentativo di cambia-re le cose.

A questo riguardo si rende necessario un ulteriore ac-celeramento della spesa pubblica, sia di quella ordinariasia di quella relativa all’intervento straordinario, comun-que destinata al Mezzogiorno e alla creazione di nuoviposti di lavoro al Sud.

Le prospettive dell’anno in corso indicano una crescitaprobabile intorno al 4-4,5 per cento. Ma si tratta di una cre-scita fondata non sugli investimenti, che invece ancora ri-stagnano, bensì sulla domanda interna ed internazionale.Ciò significa che continuerà a tirare, e bene, il sistema esi-stente e che il Sud continuerà a funzionare da mercato.Anche a questo riguardo appare assai significativa la scel-ta, operata in sede di documento Pandolfi e poi ripropostacon il Programma, di privilegiare l’esportazione collegan-do anzi ad essa la creazione di nuovi posti di lavoro; nonsolo quindi come fattore di riequilibrio del valore della no-stra moneta ma come vero e proprio volano di crescita.Questo fatto non può non preoccuparci non solo per leconsiderazioni che ho fatto ma anche perché inevitabil-mente questa scelta non può che favorire la realtà produt-tiva esistente nel Nord del Paese, l’unica in grado di espor-

Page 453: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 403 –

tare e che, per farlo di più e meglio, dovrà affrettare, conl’impiego di risorse, quel processo di affinamento tecnolo-gico che la può rendere più competitiva. Ed ecco contrad-detta nei fatti la linea di politica industriale finalizzata al ri-equilibrio tra Nord e Sud a cui ho già fatto cenno.

Vorrei poi ricordare due problemi di carattere più gene-rale ai quali non è stata data forse sufficiente attenzione.

Mi riferisco al problema del costo del denaro nelMezzogiorno, che risulta, com’è noto, assai più elevato,di almeno due o tre punti, rispetto al resto del Paese. Sitratta di una grave distorsione i cui effetti si ripercuotonoanche sul credito agevolato e sul credito agrario. Occorrepertanto rivedere i meccanismi che inducono le aziendedi credito a praticare tassi diversificati nel Nord e nel Sude a determinare quindi, proprio in uno dei settori che do-vrebbe essere più facilmente controllabile in un regimedi economia mista come il nostro, una vistosa distorsio-ne delle finalità pubbliche di riequilibrio territoriale frale due aree del paese.

L’altro tema è quello della evasione fiscale cui nelpiano è dedicata un’ampia parte e che fermo restando ilgiusto blocco alla ulteriore lievitazione delle aliquote,deve divenire uno strumento politico efficace di riaccor-pamento del consenso e insieme di riappropriazione dirisorse da parte della comunità nazionale.

Unanime è stato finora il giudizio delle parti politiche,a livello regionale e nazionale, in merito alla insufficien-za delle azioni programmate contenute nella secondaparte del Piano triennale in relazione all’obiettivo priori-tario dell’aumento dell’occupazione e dello sviluppo delMezzogiorno.

Page 454: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 404 –

Laddove, al punto 10 della seconda parte, a propositodella politica industriale, si parla del risanamento dellearee di perdita, era quella l’occasione per applicare conconcrete azioni la politica a cui ho già fatto cenno: nessunsalvataggio a carico della collettività nel Nord del Paese;le espansioni industriali e i nuovi insediamenti destinatiinteramente al Sud ove esiste abbondante la manodope-ra, al Nord riservati solo processi di sofisticazione e di af-finamento tecnologico che rendano il sistema industrialeesistente più avanzato e sempre più competitivo conquello dei nostri partners europei.

Ai successivi punti 14 e 15 del piano occorreva ap-profondire, con l’indicazione di azioni concrete, questelinee; azioni che devono far perno non su nuovi provve-dimenti legislativi di difficile applicazione, bensì sullasveltita operatività dei numerosi incentivi già in essereche rendono estremamente conveniente l’investimentoal Sud se concessi con ritmi omogenei a quelli della vitaeconomica delle imprese. Ad essi possono aggiungersidetassazioni di utili e fiscalizzazioni sul tipo di quelleproposte al punto 194 che siano però di applicazione au-tomatica e non lascino spazio a discrezionalità di sorta.

Ai punti 19 e 22 della seconda parte del piano non visono accenni alle critiche ai piani di settore mosse dalleRegioni e dal movimento unitario dalle stesse, ma piutto-sto l’accettazione passiva di essi come semplici inventa-ri, intesi riduttivamente come uno sforzo conoscitivodell’esistente, certamente utile ma assai lontano dallospirito dell’articolo 2 della legge numero 675. Si tratta,come è stato richiesto nel documento dell’Assemblea del12 ottobre 1978, di riparare in certo senso con la gestione

Page 455: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 405 –

dei piani stessi agli errori commessi nella loro redazione,ipotizzando, al limite, che la genericità di essi potesse la-sciare spazi ad una loro più corretta interpretazione inchiave nettamente meridionalista, destinando, comechiedeva il documento dell’Assemblea regionale sicilia-na, tutti i processi di riconversione al Sud, in armonia delresto con la recente delibera del Cipi a cui ho già fattocenno.

Altro punto di grave preoccupazione è quello riguar-dante le Partecipazioni statali a proposito delle quali nel-la strategia del Piano fa capolino la logica dei due tempiche, cacciata dalla porta al punto 71 della prima parte,ove la si definisce «fattore di inganno sociale distruttivodel consenso», rientra dalla finestra.

La strategia immaginata per l’azione delle Partecipa-zioni statali nel triennio non prescinde ed anzi è incentra-ta sul processo di risanamento finanziario degli enti digestione Iri ed Eni, esigenza in sé e per sé perfettamentelegittima ed anzi corretta ma che diviene però nei fattidannosa per il Mezzogiorno.

Infatti, nonostante si ipotizzi un incremento dei fondidi dotazione dei tre maggiori enti di gestione di ben 7.000miliardi nel triennio, gli unici posti di lavoro aggiuntivinel Mezzogiorno sono i 16.000 previsti dai piani di inve-stimento dell’Efim, che si proiettano fino al 1982, e cheriguardano fra l’altro talune iniziative nel campo aero-nautico già determinate, localizzate in Puglia e inCampania.

Per gli altri due enti si tratta solo di investimenti di ra-zionalizzazione di realtà esistenti, fra cui quella diBagnoli che comporta la perdita di 1.000 posti di lavoro

Page 456: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 406 –

da recuperare appunto mediante nuovi investimenti nel-l’area, destinati quindi al riassorbimento di tagli occupa-zionali. Non ci sono altre concrete prospettive di posti dilavoro, se non assai trascurabili e quindi neppure indica-te, nei piani delle Partecipazioni statali per il triennio.

Ecco quindi che la sequenza di risanare prima gli entidi gestione e di avviare poi nuovi investimenti al Sud è laripetizione pedissequa della famigerata logica dei duetempi, bollata a fuoco nella prima parte del documento.

Altri giudizi negativi possono formularsi per quel checoncerne la programmata attività della Gepi, la quale èintanto priva della necessaria dotazione finanziaria perprocedere alla sua attività che secondo la legge numero675 deve essere destinata tutta al Mezzogiorno. Dallaemanazione di quella legge la Gepi, che fino a quel mo-mento aveva dato vita a consistenti operazioni di salva-taggio nel Nord del Paese e a modestissimi interventi nelSud, non ha più operato a causa della insufficiente dota-zione finanziaria finora non ricostituita.

Il piano nulla dice, al riguardo, di nuovo se non ripe-tere le parole della legge citata, il che nulla ovviamenteaggiunge a quanto già non si sapesse, specie a propositodella norma che impone alla società di operare nelleRegioni a statuto speciale del Sud (Sicilia e Sardegna) incollaborazione con gli enti di promozione industriale iviesistenti; prospettiva che, se applicata, offrirebbe alla no-stra Regione la possibilità di affrontare concretamente ein modo definitivo il grave e delicato problema delle par-tecipazioni regionali, tipico esempio di industria sovven-zionata ed assistita.

Per quel che concerne l’agricoltura il piano si limita,

Page 457: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 407 –

settore per settore, ad indicare la dotazione finanziaria,prevista nel triennio, di origine statale (legge numero984, «Quadrifoglio»), comunitaria o connessa all’inter-vento straordinario.

Consistenti programmi di irrigazione e di forestazio-ne sono previsti nei progetti speciali numero 23 e nume-ro 30 della Cassa del Mezzogiorno, inseriti nel piano nel-l’apposito capitolo dedicato alla razionalizzazione del-l’intervento straordinario e alla sua accresciuta dotazio-ne finanziaria, che ascende nel triennio a circa 21.000miliardi. Si tratta tuttavia di programmi già noti che nul-la aggiungono e che soprattutto non forniscono rispostaalla precisa richiesta di programmi straordinari di irriga-zione e di forestazione contenuti nell’ordine del giornoapprovato dall’Assemblea regionale siciliana.

Le disponibilità finanziarie per la realizzazione degliinterventi in agricoltura previsti nel triennio derivano percirca il 50 per cento dalle risorse della Cassa per ilMezzogiorno e ricadono, pertanto, nella logica dell’in-tervento straordinario che mal si adatta alle peculiari esi-genze dell’agricoltura, che deve viceversa contare su unsistema di azioni stabili e di lunga durata, riconducibiliad un concetto di ordinarietà dell’intervento, program-mato ed attuato a livello regionale.

In particolare in Sicilia, regione a statuto speciale, ilruolo preminente della Cassa per il Mezzogiorno finireb-be per espropriare di fatto la competenza esclusiva in ma-teria di agricoltura, sancita dallo Statuto regionale, vin-colando le stesse prerogative decisionali della Regione.

Gli interventi per l’irrigazione, sulla scorta della le-gislazione vigente, riguardano prevalentemente la rea-

Page 458: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 408 –

lizzazione delle grandi opere infrastrutturali (invasi, ca-nalizzazione principale) rinviando a successivi interven-ti e ad altre eventuali disponibilità finanziarie le iniziati-ve riguardanti l’attrezzatura del territorio e le trasforma-zioni fondiarie necessarie per il passaggio da un’econo-mia agricola asciutta a quella irrigua.

Sarebbe viceversa auspicabile che gli interventi perl’ampliamento delle aree irrigue si basino su progetti ter-ritoriali integrati che comprendano globalmente i diversimomenti della trasformazione: esecuzione delle infra-strutture, assistenza tecnica alle imprese, miglioramentofondiario aziendale, realizzazione delle strutture serven-ti connesse alla commercializzazione ed alla trasforma-zione dei prodotti.

In tal caso il programma dovrebbe essere elaborato edattuato dalla amministrazione regionale.

Alla pesca è dedicato soltanto un periodo, al punto 79,nel quale viene dichiarato il proposito di ridurre il disa-vanzo della bilancia commerciale e viene annunciatoquindi un provvedimento per incentivare studi e ricerchenel settore ed agevolare il credito peschereccio.

È da rilevare che attenzione meriterebbe sicuramente iltema fondamentale della tutela e del ripopolamento delmare e quello, collegato, della riqualificazione della flotta.

La scarsa attenzione per il settore risulta indirettamen-te confermata dall’assoluta irrilevanza della ipotesi distanziamento, cifrato in circa 120 miliardi in dieci anni.

Altro tema, pure oggetto dell’ordine del giornodell’Assemblea regionale siciliana è quello della indu-stria agroalimentare, a proposito della quale assai poco sidice nel punto 75 del Piano, se si eccettua il proposito di

Page 459: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 409 –

creare una nuova finanziaria che dovrebbe operare nelsettore, d’intesa con le Regioni.

Questo problema costituisce una delle richieste difondo della Sicilia che vanta in questo settore industrialeuna antica vocazione collegata con la ricchezza dellaproduzione agricola, con la collocazione geografica eclimatica dell’Isola, con l’elevata quantità di manodope-ra occupabile.

L’ordine del giorno approvato dall’Assemblea regio-nale siciliana chiedeva espressamente la creazione inSicilia di un centro di ricerca nel settore, il cui eventualesviluppo esigerebbe fra l’altro una attenta diversificazio-ne e un preciso orientamento della produzione agricola,anche in rapporto alle ubicazioni di eventuali insedia-menti. A questo riguardo è necessario conoscere i pro-grammi dell’Efim nel settore e contrattare con tale Ente ipossibili insediamenti nell’Isola.

Scarsamente affrontato risulta poi, sempre nel settoredell’agricoltura, il problema della linea politica italiananell’ambito comunitario che per quanto riguarda ilMezzogiorno deve essere sintetizzata nei seguenti puntidi recente emersi dal dibattito svoltosi alla Conferenzaregionale dell’agricoltura:

– abolizione progressiva dei montanti compensativied intanto svalutazione della lira verde;

– sollecita e diffusa applicazione delle misure del pac-chetto mediterraneo destinato ad interventi strutturaliche risultino equilibratori rispetto a talune situazioni diprivilegio determinate dai regolamenti comunitari e de-gli stessi montanti compensativi.

È necessario riproporre con forza le richieste tendenti

Page 460: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 410 –

a programmi straordinari e ulteriori di irrigazione, desti-nati ad allargare la base produttiva in agricoltura, di fore-stazione, e di creazione di strutture di commercializza-zione previste nel Piano ai punti 85 e 86 laddove si parladella creazione, anche qui senza prevedere alcun colle-gamento con le Regioni, di centri annonari e di mercatiagro-alimentari in talune regioni del Sud, fra cui laSicilia.

È necessario altresì riproporre la tematica delle zoneinterne, da inserire intanto, secondo una precisa richiestaavanzata dalla Regione, nel progetto speciale Cassa adesse destinato, ma da potenziare ed attivare oltre che conuna accorta politica di riequilibrio territoriale anche conlo sviluppo di settori vocazionali di quelle zone, come laforestazione e la zootecnia.

Oltre all’intervento straordinario in misura massiccia,per il quale è necessaria una ulteriore dotazione finanzia-ria di ben 12.000 miliardi nel triennio, l’altro settore nelquale il Piano prevede di destinare in misura rilevante ri-sorse al Mezzogiorno è quello delle opere pubbliche.

Si tratta di 2.500 miliardi nel triennio da spendere inun programma di nuove strade, con una riserva del 60 percento al Sud; di 800 miliardi, di cui il 46 per cento al Sudper opere marittime; di 680 miliardi, di cui il 41 per cen-to al Sud per opere idrauliche; di 720 miliardi, di cui il 48per cento al Sud per opere di edilizia demaniale e di 500miliardi da spendere interamente nel Mezzogiorno peropere igienico sanitarie.

In totale, investimenti per 5.200 miliardi nel triennio,di cui oltre 2.850 al Mezzogiorno, per una percentuale dioltre il 50 per cento.

Page 461: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 411 –

È stato più volte ed esattamente obiettato a questo ri-guardo che quello delle opere pubbliche in funzione con-giunturale è rimedio vecchio e, proprio perché congiun-turale, di per sè non risolutivo ed anzi pericoloso laddoveavvia processi di occupazione e quindi di crescita desti-nati poi a concludersi bruscamente innescando pericolo-se reazioni sui piano sociale.

All’obiezione si può aggiungere che gli effetti di que-sti piani si producono con lentezza, se è vera l’ipotesiavanzata di recente che, stanziate 100 lire, la pubblicaamministrazione riesce a spenderne solo 15 nel primoanno.

In ogni caso l’obiettivo di attuare investimenti nel set-tore dell’ordine del 5,50 per cento del Pil corrisponde acirca 44 mila miliardi e cioè a una media di 14,7 mila mi-liardi annui.

Nel 1978 gli investimenti stimati nel settore sono sta-ti di circa 12 mila miliardi. L’incremento pertanto è di po-co superiore al 12 per cento in termini monetari.

Tenendo conto dell’aumento dei costi e del saggio diinflazione ipotizzato nel Piano, si avrebbe, in tal modo,una diminuzione in termini reali.

Nel 1978 il contributo di risorse pubbliche si è mante-nuto intorno al 10 per cento degli investimenti comples-sivi del settore che corrisponderebbero nel triennio a cir-ca 4.500 milioni. Nel piano si ipotizza un raddoppio di ta-le incidenza senza alcuna giustificazione in ordine alleprocedure che hanno bloccato fino a questo momentostanziamenti ed impegni su leggi precedenti. Atal propo-sito è da ricordare come alla fine del 1977 le diverse leg-gi del settore presentavano un rapporto di erogazioni ri-

Page 462: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 412 –

spetto agli impegni di spesa in media del 55 per cento, afronte di un rapporto tra fondi assegnati e fondi stanziati,variabile tra il 60 e il 92 per cento nell’edilizia sovven-zionata, mentre rapporti notevolmente inferiori si pre-sentavano nella convenzionata ed agevolata.

Nel piano risultano poi affrontate talune richieste spe-cifiche, oggetto del documento assembleare di ottobre,che riguardano problemi di carattere generale o specifi-che questioni che interessano la Sicilia. Mentre si deveconstatare che nessuna menzione si fa in esso di altrequestioni, pur gravi, come quella della necessità delcompletamento delle due autostrade siciliane.

Sembra generalmente accolto nella logica del Piano ilprincipio delle riserve quantificate in favore delMezzogiorno, anche se non sempre queste quantificazio-ni si discostano di molto dalla quota che lo stessoMezzogiorno rappresenta rispetto all’intero Paese.

Le riserve vengono pure esplicitate, oltre che per ifondi destinati al piano delle opere pubbliche (in misuradiversa rispetto ai vari comparti e con criteri non semprecomprensibili e chiari) anche per quel che concerne lecommesse pubbliche ipotizzate per forniture relative agliinvestimenti nel triennio riguardanti le FF.SS., l’ammini-strazione PP.TT., l’Enel, la Sip.

Si tratta comunque di risorse che non superano quasimai la quota del 50 per cento e che, in ogni caso, hannovalore solo nel caso in cui ad esse ci si atterrà scrupolo-samente. Un accertamento del genere per quel che ri-guarda il passato – anch’esso oggetto delle richiestedell’Assemblea regionale siciliana col citato ordine delgiorno – darebbe con ogni probabilità esito negativo.

Page 463: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 413 –

Al punto 54 della seconda parte si fa cenno alla costi-tuenda società d studi e progettazione fra i tre maggiorienti di gestione (In, Eni, Efim), destinata a promuoverenuove iniziative industriali nel Mezzogiorno e a costitui-re un patrimonio progetti, che risulterebbe assai utile pereventuali interventi finanziari anche stranieri dei qualimolto si è parlato nei mesi scorsi. Si accoglie così unadelle richieste avanzate dalla Sicilia, per la quale tuttavianon sarebbe necessario costituire un ente nuovo, essendosufficiente – ed era questa la richiesta siciliana – che lestrutture di studi e di ricerca dei maggiori enti dellePP.SS. si impegnassero a riscoprire quella che dovrebbeessere una loro naturale vocazione: quella cioè di cerca-re attivamente tutte le concrete opportunità di investi-menti industriali nel Mezzogiorno d’Italia.

Assai affine a questo è un altro punto delle richieste si-ciliane che ha trovato accoglimento in questi mesi non nel-l’ottica del piano bensì nella concreta determinazione delCnr. Tale ultimo organo ha infatti stabilito di costituire 29centri di ricerca nel Mezzogiorno, 11 dei quali in Sicilia. Sirealizza un primo passo verso il mutamento della qualitàdella vita nel Sud, spostandosi verso il cosiddetto terziarioqualificato e venendo incontro al grave problema della di-soccupazione intellettuale nel Mezzogiorno e in Sicilia.

Al riguardo sono in grado di annunziare, sulla base didati forniti dal Consiglio nazionale delle ricerche, che inattuazione del cennato programma verranno effettuatiinvestimenti nel triennio per oltre 5.600 milioni che da-ranno luogo nello stesso periodo alla creazione di 200posti di lavoro.

Al punto 122 della seconda parte viene affrontata nel

Page 464: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 414 –

piano la questione del metano, vitale per il Mezzogiornoe per la Sicilia. Pur ponendo l’accento sugli investimentidell’Eni per la realizzazione del metanodotto, già in avan-zata fase di costruzione, si parla della realizzazione di unprogetto di metanizzazione dell’intero Mezzogiorno. Lacreazione della rete di distribuzione del gas naturale, for-mata dalle bretelle di collegamento e dalle successivediffuse adduzioni, resta un tema vitale per lo sviluppo delSud e una occasione per dimostrare l’avvenuto passag-gio, per il Mezzogiorno, dalle parole ai fatti.

Ancora più lenti, anche a causa delle macchinose pro-cedure previste, gli effetti del piano decennale della casaprevisto dalla legge numero 457 del 1978 i cui effetti sifaranno sentire sull’edilizia privata e sull’indotto del set-tore con grande ritardo rispetto alle attese di uno dei com-parti tipici del Mezzogiorno, sostegno dell’economia delSud negli anni ‘50 e ‘60 e da qualche tempo in grave sta-to di crisi, risentita fra l’altro anche nella produzione delcemento che ha fatto registrare vistose flessioni.

A questo riguardo l’occasione del Piano andava uti-lizzata per immaginare una vasta riforma della pubblicaamministrazione che consenta quanto meno, in momentidi grave crisi congiunturale come questi, di mettere inmoto il volano della spesa pubblica (l’unico che in eco-nomia di mercato si può attivare per decreto) con la do-vuta speditezza, creando anche un diverso e più agile si-stema dei controlli.

Per quanto riguarda poi specificatamente l’interventostraordinario è da osservare che molti dei 28 paragrafi(187-215) dedicati al tema suddetto ripetono cifre giàfornite a proposito degli interventi di settore, per ognuna

Page 465: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 415 –

delle quali – in quella sede – si indicavano le percentualidi allocazione meridionale.

Il privilegiare il dato quantitativo pone quindi in sot-tordine le valutazioni qualitative relativamente alle prio-rità, agli effetti ed ai processi di modificazione innesca-bili dagli interventi stessi; per altro anche l’aspetto quan-titativo non consente valutazioni di adeguatezza delledosi finanziarie e di capitali in rapporto all’inventariodelle esigenze.

Nei punti in cui le grandezze vengono fornite con pre-cisione aritmetica – come è appunto il caso Casmez-pro-getti speciali – la loro articolazione dinamico-temporaleappare fondata su ipotesi di operatività e di celerità chenon trovano riscontro nel passato. I 121.000 miliardi im-pegnabili nel triennio sotto il titolo suddetto suscitanoqualche perplessità.

Per altro, di questo ammontare, 6.800 miliardi circa so-no costituiti da incentivi industriali, maggiori oneri e spe-se di funzionamento, mentre la quota relativa alle infra-strutture industriali si mantiene pressocché costante nellacapacità d’impegno in ciascun anno del triennio. Lo sfor-zo maggiore pertanto si concentra sui progetti speciali i cuiimpegni dovrebbero passare da circa 3.000 miliardi neltriennio 1976-78 agli oltre 12.000 nel triennio 1979-81.

Passando dagli impegni alla spesa, questa accresciutacapacità operativa complessiva diminuisce in modo rile-vante. Con riferimento al 1979, cioè all’anno in cui laspesa dovrebbe essere più rilevante per far fronte in mo-do decisivo alle esigenze del Sud, si rileva che, al nettodei trasferimenti per incentivi industriali e delle spese difunzionamento, la spesa erogabile della Cassa dovrebbe

Page 466: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 416 –

essere di circa 2.100 miliardi, a fronte dei 1.800 circa del1978. In tale ammontare sono comprese oltre che le ope-re anche i trasferimenti per aumenti di costi e per parteci-pazioni finanziarie.

Si comprende, quindi, come mentre appare realisticocioè in linea con le attuali capacità operative della Cassail dato di spesa del 1979, sembrano ipotesi tutte da verifi-care quelle relative all’aumentata capacità di spesa neglianni successivi.

Vi è inoltre da considerare come, oltre al fatto che avari progetti esistenti, ancora solo sulla carta, vengonoattribuite possibilità di spesa nel triennio, molti altri pro-getti, particolarmente quelli promozionali e territoriali,vanno ad incrociarsi ed interferire con competenze istitu-zionali di altri soggetti (regioni, Ministero dell’agricol-tura, comuni, imprese, eccetera) e con risorse derivantida altre fonti di finanziamento (bilanci dello Stato, delleregioni, fondi comunitari, eccetera) con cui non è statostabilito un raccordo operativo tale da determinare le re-sponsabilità e la direzione del progetto, esistendo soltan-to rinvii di competenza formale.

Questa tematica è di rilevante importanza soprattuttoper quanto attiene al complesso degli interventi in agri-coltura, in cui i rapporti con la Regione debbono esseretali da garantire tempi e modalità di intervento omogeneiper i diversi soggetti.

Altre risposte insufficienti del Piano sono quelle con-tenute nei punti dal 161 al 173, dedicate all’ambiente, do-ve in un contesto di filosofia della tutela dell’aria, del-l’acqua e del suolo sono collocate talune azioni già pro-grammate e da tempo in essere.

Page 467: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 417 –

Tali azioni non concretano quel piano di risistemazio-ne ambientale ipotizzato nel documento dell’Assemblearegionale siciliana che faceva perno anche sul quadro diriferimento offerto dal « Piano ambiente » immaginato insede comunitaria, oltre che riferimento alla vocazione tu-ristica del Mezzogiorno e delle Isole; e che si articolavapure in una azione di salvaguardia e tutela del patrimonioartistico e monumentale destinato appunto ad accrescerele potenzialità turistiche dell’Isola e del Mezzogiorno.

Scoordinato a questo riguardo appare il richiamo alturismo contenuto nel Piano, anche qui senza nessun col-legamento con le Regioni (la diversa articolazione dellequali, in ordinarie e speciali, rilevante anche sotto il pro-filo delle competenze legislative e amministrative, nonviene quasi mai messa in evidenza con la dovuta atten-zione) laddove si parla, non senza suscitare perplessità,di creare altri 100 mila posti-letto nel Mezzogiorno dadestinare al completamento della ricettività nei poli esi-stenti.

L’esame schematico fin qui condotto delle azioni im-maginate dal Piano per il Mezzogiorno e quindi per laSicilia induce a un giudizio complessivo non favorevolesul programma triennale.

Tale constatazione emerge con evidenza anche dallaconsiderazione che taluni elementi contenuti nella pri-ma parte del Piano, nuovi rispetto allo stesso documen-to Pandolfi di agosto e che tengono conto del contenutodella Relazione previsionale e programmatica nonchédi talune altre prese di posizione (la finalità congiuntadell’aumento dell’occupazione e dello sviluppo delMezzogiorno, la necessità di destinare al Sud tutti i nuovi

Page 468: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 418 –

processi di ampliamento dell’industria, la condanna dellapolitica dei due tempi), non sono sufficienti da soli a de-terminare quella svolta in senso meridionalista che è ri-chiesta dalla Sicila e dalle altre regioni del Mezzogiorno.È necessario quindi che da questo dibattito, oltre che dal-le indicazioni da me fornite, emergano linee e proposteche possano risultare utili per una risposta che dallaSicilia e dal Mezzogiorno deve pervenire all’appunta-mento dell’approvazione del Programma triennale; ap-puntamento che non possiamo mancare ed al quale dob-biamo andare preparati proprio perché, come ho accen-nato all’inizio, noi diamo grande importanza al Piano, al-la scelta di metodo che con esso viene fatta. Si tratta daparte nostra non di una sterile contestazione bensì di undialogo che esige naturalmente pari dignità e rispetto frale parti per approdare a sviluppi costruttivi.

Mi auguro pertanto che il dibattito possa essere ap-punto costruttivo e che da esso possa scaturire una posi-zione della Sicilia rispetto al programma triennale chenon rispecchi solo le necessità e i bisogni dell’ Isola, chepure ci sono e sono gravi, ma anche le capacità e le po-tenzialità cui l’Isola è ricca e che in questa occasione es-sa deve dispiegare.

Page 469: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 419 –

OTTAVA LEGISLATURA

Commemorazione del segretario provinciale della De-mocrazia Cristiana di Palermo Michele Reina

Seduta del 15 Marzo 1979

MATTARELLA, Presidente della Regione. OnorevolePresidente, onorevoli colleghi, il Governo si associa alleespressioni di commosso cordoglio e di esecrazione peril crudele assassinio di Michele Reina, segretario provin-ciale della Democrazia cristiana di Palermo. Ho giàespresso, a nome del Governo, nel corso di un’imponen-te manifestazione svoltasi nella città di Palermo all’indo-mani del tragico fatto, i sensi della profonda preoccupa-zione per la gravità di questo delitto, che, colpendo l’e-sponente che costituiva nell’ambito della politica paler-mitana il centro determinante di rapporti tra partiti, traforze politiche e sociali, assume il senso di una sfida al-l’intera città.

Quale che sia la matrice di questo delitto, certamentel’avere colpito il rappresentante di un partito – per que-sto, è stato giustamente detto, Michele Reina è caduto –costituisce un fatto che non può non suscitare l’allarmatapreoccupazione di tutti noi. In una città che ha visto inqueste settimane, in questi ultimi mesi una recrudescen-za impressionante del fenomeno della violenza, del di-sprezzo della vita umana, dell’accresciuta espressionevirulenta di forme di delinquenza organizzata, questofatto non può non suscitare, come dicevo, il nostro allar-me, la nostra preoccupazione.

Page 470: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 420 –

Si tratti di un fatto destabilizzante, eversivo della vitapolitica, si tratti di un fatto che si colloca in un disegno didisgregazione della società civile che è cresciuta con fa-tica in questi decenni delle nostre istituzioni democrati-che e repubblicane, è certamente un episodio che richia-ma ciascuno e tutti alla necessità non soltanto di espri-mere condanna, esecrazione, cordoglio, partecipazione,ma che deve far pensare che la realtà della società nellaquale viviamo ha bisogno di recuperare valori perduti, difar riacquistare a ciascuno il senso del dovere, di ricollo-care in un equilibrio migliore i rapporti tra le varie com-ponenti sociali.

Si tratta di un fatto che ci richiama non a parole di con-danna, ma ad impegno di operare; come impegnata, ge-nerosa, appassionata fu la vita, la testimonianza politicadi Michele Reina, che seppe dedicare con coerenza rigo-rosa al suo credo politico tutte le sue energie. Chi lo haconosciuto non può non ricordare la vitalità, la capacitàdi espressione viva del suo modo di essere.

Questo credo debba essere il messaggio da raccoglie-re dalla testimonianza politica di Michele Reina e dallasua orribile fine: che, al di là delle condanne che facil-mente possono essere espresse, ci sia l’impegno di cia-scuno, delle forze che vivono ed operano nella nostra so-cietà, delle istituzioni, perchè sia fatto tutto ciò che è pos-sibile fare non solo perchè sia fatta luce e sia scoperta laverità su quanto è accaduto (come tutti chiediamo conforza), ma perchè sia recuperata nella nostra società unaconvivenza migliore, sia recuperato nella nostra comuni-tà un modo di essere più giusto che isoli, che respinga,che condanni, con operatività e non soltanto a parole,

Page 471: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 421 –

ogni forma di violenza, che dia a ciascuno di noi il sensodel dovere di combattere questa realtà violenta, politica,mafiosa o delinquenziale che sia, che non può più esseretollerata, ignorata, sopportata dai cittadini che voglionorealmente una società migliore.

Dobbiamo trarre una lezione, un messaggio da questoulteriore, ennesimo fatto di violenza. Ed è quello di rica-vare non il senso della paura, dello sgomento, l’invito adassentarsi, ad allontanarsi dall’impegno sociale, ma, alcontrario, l’incitamento ad essere più presenti, più attivinelle competizioni di ogni giorno, perchè il fenomenodella violenza, ripeto, quella eversiva o quella comune,non può essere vinto soltanto dalle istituzioni a ciò pre-poste, ma deve essere vinto con una grande battaglia chedebbono combattere tutti i cittadini che realmente credo-no nella democrazia e nella libertà.

Nel rinnovare alla Democrazia cristiana e alla fami-glia di Michele Reina i sensi del più profondo cordoglio,della più commossa solidarietà, credo che tutti noi dob-biamo, ripeto, da questo episodio come da tanti altri, trar-re una lezione di impegno civile, di maggiore generosità,di maggiore dedizione, di riacquisizione di un senso deldovere maggiore, se vogliamo che questa nostra societàcambi migliorando.

Page 472: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 422 –

OTTAVA LEGISLATURA

Commemorazione dell’onorevole Ugo La Maif a

Seduta del 26 Marzo 1979

MATTARELLA, Presidente della Regione. OnorevolePresidente, onorevoli colleghi, la scomparsa di Ugo LaMalfa ha colto il Paese di sorpresa, privando di lui la co-munità nazionale in uno dei momenti più significativi ditutta la sua vita e la sua esperienza politica; momento incui il Paese è ricorso a lui, sapendo di trovarlo disponibi-le ad assumersi con coraggio le responsabilità delle scel-te difficili, di quelle più tormentose del nostro non facilecammino politico.

A questi sentimenti che condividiamo con tutto ilPaese si aggiunge, per noi siciliani, il rimpianto di averperso uno dei figli più illustri della Sicilia e della città diPalermo, ove egli era nato nel popoloso quartieredell’Olivuzza 76 anni fa.

La figura di Ugo La Malfa è di quelle veramente con-naturate con la storia di questo Paese. Si è parlato spessoper lui, come per altri, di «Padre della Repubblica» ed ineffetti è perfettamente vero che la storia personale di LaMalfa si intreccia così fittamente con quella italiana diquesti trent’anni da rendere difficili le distinzioni, giac-chè resta di lui non solo il ruolo svolto dopo la fine dellaguerra in questo trentennio, ma anche la formazione, glianni della preparazione, così tipici della nostra esperien-za storica.

Page 473: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 423 –

Figlio del Sud, nato e cresciuto in una famiglia dellapiccola borghesia palermitana, intraprende gli studi di ra-gioneria probabilmente per contribuire all’andamento del-la famiglia. Seguono gli anni degli studi universitari a Ca’Foscari che coincidono con l’inizio dell’antifascismo mi-litante e con l’incontro decisivo con Giovanni Amendola.Ecco dunque che la storia personale di Ugo La Maifa siintride dei motivi tipici dell’Italia di quegli anni. E anchedopo, negli anni dell’Ufficio studi della Banca commer-ciale, cui lo chiamò Raffaele Mattioli insieme con altrigiovani che si chiamavano Carli e Malagodi, La Malfa siinserisce di forza in uno dei filoni più tipici del pensieroeconomico e politico italiano: quello di un neoliberismoilluminato, moderno, riformista.

Sussistevano, però, in La Malfa tendenze e spinte ti-picamente democratiche di «marca amendoliana» che loportarono verso il Partito d’azione dal quale poi passa,nel dopoguerra, al Partito repubblicano. Ma non eranopassaggi decisivi, erano semmai aggiustamenti di unastessa linea politica che La Malfa tenne coerentementeper tutta la vita e che di quella formazione bancaria escientifica ebbe sempre tutto il rigore rivolto alla severi-tà ed alla serietà degli studi verso l’approfondimento deiproblemi nella quotidiana lotta all’approssimazione, alverbalismo, alle formule vuote di contenuto. Questa at-tenzione ai contenuti, così tipica in lui, fu forse il frutto diquella formazione, di quella scuola, dell’appartenenza aquella parte della nostra intelligenza politica cheSpadolini ha chiamato l’«Italia della ragione».

La presenza di La Malfa nei Governi del dopoguerra èpunteggiata da occasioni mai casuali, sempre significati-

Page 474: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 424 –

ve, collegate a momenti ed a scelte decisive nella vita delPaese. Ministro nel dopoguerra con Parri e De Gasperi, alCommercio estero con De Gasperi dai 1951 al 1953,quando, ormai prossimo a concludersi il veloce processodi ricostruzione del Paese, si è alla vigilia del miracoloeconomico, di quella prodigiosa espansione del nostro si-stema economico, cui La Malfa reca appunto un contri-buto decisivo con la liberalizzazione degli scambi e l’a-pertura delle frontiere del nostro commercio estero. Tornaal Governo nel 1962, allorquando con la sua nota aggiun-tiva al bilancio dello Stato individua le basi economichedel centro-sinistra e dà fondamento alle speranze politi-che ad esso collegate, individuandole nella realizzazionedel nostro progresso economico e nel ricorso alla politicadi programmazione. Insedia la Commissione nazionaleper la programmazione, ove siedono i rappresentanti deisindacati ai quali chiede, fin da allora, il necessario con-senso alla politica dei redditi. Torna ancora al Governo,dopo una presenza al Tesoro nel Ministero Rumor del1973, con Moro, quasi all’inizio dell’attuale crisi econo-mica e dell’emergenza politica. I due uomini politici, so-vente appaiati, e non a torto, nell’analisi della nostra vitapubblica, vanno al Governo insieme, forti del loro altis-simo prestigio personale in un momento difficile per ilPaese, che quel ministero seppe affrontare con coerenzaed impegno.

Ecco, quindi, che le presenze di Ugo La Malfa nelGoverno dello Stato non sono numerose, ma sono sem-pre significative ed importanti, sia per il ruolo svolto, siaper gli scopi che perseguivano, sia per i momenti in cui siverificavano.

Page 475: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 425 –

Che cosa resta di lui al di là del rimpianto per l’uomodi altissime qualità individuali, oltre che morali e politi-che? Il rammarico di perderlo in un altro di quei momen-ti decisivi in cui lui ed il suo partito erano necessari all’e-quilibrio complessivo dei rapporti politici ed insiemequello di aver perduto la sua esperienza in taluni momen-ti che a lui si possono ricollegare; l’antifascismo in cuivisse tutta la sua vita soffrendo anche il carcere e l’emi-grazione; la sua appartenenza all’area laica del mondoeconomico, certo la più vasta e la più importante, che loponeva al centro di una serie di raccordi che andavanoassai al di là delle cariche da lui ricoperte e lo rendevanoil naturale punto di riferimento di questa significativa edimportante realtà del Paese; l’intrecciarsi in lui di culturae politica di modo che l’azione politica non fu mai di-sgiunta dall’approfondimento delle ragioni culturali del-le scelte compiute, dall’approfondimento dei problemi,da questa sua volontà di scavare al fondo delle cose,un’ansia tipica, seppure su altri versanti, di un’altra per-sonalità politica che ho già nominato, di Aldo Moro, lacui tragica fine un anno fa colpì La Malfa duramente.

Tutti ricordiamo ora con commozione le sue prese diposizione, la sua altissima testimonianza in favore e poiin memoria di Aldo Moro; ma su tutti questi messaggi re-sta in fondo quello che lo stesso Presidente dellaRepubblica ha ricordato stamane con commosse parole,proprio dinnanzi al letto di morte di Ugo La Malfa, e cioèil suo rigore e la sua coerenza, la sua logica stringata, lasua serietà ed il suo ripetere e tornare sulle cose già detteanni prima, anche a costo di sembrare ripetitivo e magariossessivo. La Malfa ebbe il gusto della coerenza, della

Page 476: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 426 –

fede nelle cose dette, in cui credette sempre fermamente.Questi restano i messaggi di quest’uomo laico, fervida-mente e consapevolmente, repubblicano, democratico,ma sostanzialmente libero, che rimpiangeremo e la cuipresenza ormai caratteristica e significativa mancheràsul piano umano, ma anche sul piano politico, laddovequeste sue doti e la sua presenza rappresentavano ele-menti di coesione e di equilibrio della nostra difficilerealtà politica.

Il Governo ha già espresso e rinnova ora alla famigliaed al Partito repubblicano i sentimenti profondi e sinceridi cordoglio e di partecipazione per la grave perdita diquesto illustre figlio della Sicilia, che tanta parte ha avu-to nel lungo processo di ricostruzione e di consolidamen-to delle nostre istituzioni democratiche.

Page 477: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 427 –

OTTAVA LEGISLATURA

Dichiarazioni programmatiche del Presidente dellaRegione

Seduta del 26 Marzo 1979

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, le dichiarazioni che oggisottopongo alla valutazione dell’Assemblea voglionoesprimere i contenuti programmatici del Governo che hol’onore di presiedere.

Queste dichiarazioni, coerentemente a precedenti va-lutazioni, fanno riferimento ad una responsabile e atten-ta analisi della difficile situazione sociale ed economicadella Sicilia nel più ampio contesto di un Paese avviato asignificativi momenti di crescita, ma ancora condiziona-to da mali antichi e continuamente scosso dagli assalti diun protervo irrazionale disegno disgregatore.

Il riferimento a questi assalti non è dettato soltanto dacoincidenze temporali – è questa la prima sedutadell’Assemblea regionale dopo l’anniversario del tragi-co agguato di via Fani – ma è imposto dalla consapevo-lezza dei pericoli che il nostro Paese deve superare permantenere fedeltà ai valori di libertà, eguaglianza e par-tecipazione che la Costituzione ha voluto porre a fonda-mento dell’ordine democratico e repubblicano.

In questo anno abbiamo dovuto registrare l’assassiniodi Aldo Moro e di tanti altri uomini – politici, sindacali-sti, magistrati, giornalisti e uomini delle forze dell’ordi-

Page 478: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 428 –

ne – tutti legati ad una dichiarata e vissuta scelta di servi-zio alle istituzioni democratiche.

E la spirale della violenza, anche se con matrici diver-se non sempre chiare, così come la spirale della violenzadi stampo mafioso, non ha certamente risparmiato laSicilia; in Sicilia, anzi, si è intensificata, raggiungendo inparticolare nella città di Palermo, livelli assai preoccu-panti.

E quella spirale deve far riflettere sul pericolo di sca-dimento del valore della vita umana, scadimento che èsempre stato indice rivelatore di profonde disgregazioninel tessuto sociale, e deve costituire stimolo e occasionedi impegno per le forze politiche siciliane di ispirazionedemocratica al fine di individuare con precisione ed eli-minare zone purtroppo ancora vaste di spreco, di favori-tismi e di parassitismi.

È un anno, questo appena trascorso, nel quale peròl’Italia – nelle sue articolazioni politiche, istituzionali,sociali – ha manifestato – e la Sicilia in essa – il suo vol-to di popolo.

Il volto di un popolo che nella quotidianità della fe-deltà e del servizio alle istituzioni democratiche ha ri-scoperto e vuole ancora riscoprire il senso e il valore del-l’unità.

Si è registrata poderosa la spinta ad un superamentodelle divisioni, nel perseguimento di ciò che unisce nel-la difesa dei valori essenziali della vita civile; senza ste-rili umanismi ma con il preciso rifiuto di logiche pre-concette e di immotivate divisioni, che, alimentando fe-nomeni di intolleranza, indeboliscono l’ordine demo-cratico.

Page 479: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 429 –

È con lo sguardo responsabilmente attento a questoordine di pericoli e di problemi che il Governo manifestae conferma l’impegno a porre in essere, nell’ambito del-le sue competenze e prerogative, quanto necessario perrimuovere le cause autentiche e più profonde di una vio-lenza che pur con matrici e connotati diversi – non ha ri-sparmiato e non sembra voglia risparmiare quanti – a li-velli differenti di impegno – hanno operato ed operanoper la crescita sociale, economica, politica, in una parolacivile, del nostro popolo.

In questo quadro ancora una volta si collocano i nu-merosi e complessi problemi dell’Isola, che occorre leg-gere ed interpretare attraverso un’analisi serena ed obiet-tiva del “problema Sicilia”, quale già compiuta dalle for-ze politiche di maggioranza in occasione della formazio-ne del precedente Governo, che consenta di perseguirecon chiarezza il superamento di quei problemi e di indi-viduare una strategia per la conseguente crescita civiledella Regione.

La situazione economica della Sicilia presenta una se-rie di sintomi globalmente negativi ma che in qualche ca-so presentano caratteri di contraddittorietà.

Le prime stime dei conti economici regionali per il1978 danno un aumento del prodotto interno lordo in ter-mini reali (lire 1970) del 2,1 per cento, contro un 2 percento del dato nazionale e rispetto ad un più modesto 1,5per cento registrato nel 1977. I consumi finali interni so-no cresciuti del 2,2 per cento mentre gli investimenti fis-si lordi ristagnano intorno allo 0,8 per cento in più, ri-spetto allo 0,7 per cento dell’anno precedente ma accan-to ad un più grave dato negativo (–1,5) nazionale. Sono

Page 480: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 430 –

dati che nella loro scarna crudezza denunciano la gravitàdella situazione complessiva, dove non è possibile rinve-nire segnali di riavvio degli investimenti, senza dei qualinon vi è vera ripresa complessiva della nostra economia.

Qualche dato meno negativo viene dal settore dellaoccupazione dove, pur risultando gli occupati il 29,1 percento della popolazione residente e cioè ben oltre seipunti in meno del corrispondente dato nazionale, fissatonel 35,7 per cento, le persone in cerca di lavoro, secondouna indagine dell’Istat, risultano 143.000, segnando unacontrazione rispetto al 1977, contro un incremento delcorrispondente dato nazionale. Del resto già in ottobre siera registrato un calo del 2 per cento rispetto al corri-spondente periodo del 1977 degli iscritti alla I e II classedelle liste di collocamento.

Altri segnali non del tutto negativi vengono dalle listedell’occupazione giovanile dove, su un totale di occupa-ti di 15.000 giovani circa in tutto il Sud, 4.000, pari al 27per cento circa, sono quelli avviati in Sicilia, cui seguo-no, assai distanziati, i 2.600 giovani collocati al lavoro inCampania. Questo vuol dire in pratica, al di là del mode-sto dato numerico e della considerazione che si tratta pre-valentemente di occupazione presso la pubblica ammini-strazione, che la legge in Sicilia ha funzionato meglioche altrove e si è certi che ulteriori effetti positivi potran-no prodursi per l’integrazione operatane in sede regiona-le con la legge 18 agosto 1978, numero 37.

Per contro il ricorso alla cassa integrazione fa regi-strare vistosi incrementi. L’ultimo dato disponibile è al-larmante giacchè si tratta di un incremento del 95 percento delle ore concesse nel gennaio 1979 rispetto al cor-

Page 481: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 431 –

rispondente periodo del 1978, passate da 242.000 a472.000. Dato peraltro confermato da quello riguardantetutto il periodo gennaio-novembre 1978 rispetto allostesso periodo dell’anno precedente, con un incrementoper la Sicilia del 106 per cento delle ore concesse, sia dal-la gestione ordinaria sia da quella straordinaria.

Per quanto attiene poi ai singoli settori produttivi sipuò rilevare una certa ripresa sia della attività di raffina-zione in Sicilia, aumentata nel 1978 del 14 per cento ri-spetto all’anno precedente, sia della attività di produzio-ne dei prodotti chimici per l’agricoltura. Nei primi novemesi del 1978 la esportazione di concimi chimici sicilia-ni è cresciuta di ben il 42 per cento rispetto allo stesso pe-riodo del 1977. Questo dato va considerato insieme aquello riguardante la domanda di energia elettrica verifi-catasi nel febbraio scorso, che per la Sicilia viene quanti-ficata in un 7,4 per cento in più, contro un aumento del6,3 per cento nazionale, dato del quale la componente si-ciliana risulta la punta maggiore anche rispetto alle re-gioni del centro nord. Ora, se si considera che l’industriachimica in Sicilia ha assorbito nel 1977 il 44 per centodella domanda di energia, è da ritenere che questo com-parto industriale, anche a causa del riavvio del ciclo pro-duttivo della Liquichimica di Augusta, sia in ripresa pro-duttiva. Ciò pone alla Sicilia, e insieme ai grandi gruppipetrolchimici presenti nell’Isola, il dovere di rivedere or-ganicamente questa presenza per razionalizzarla, sia at-traverso la creazione del nuovo complesso Icam a Priolo,sia con la realizzazione dello etilenodotto di raccordocon il polo di Gela in modo da dar vita alla progettata areachimica integrata.

Page 482: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 432 –

Note non altrettanto positive provengono invece dalsettore metalmeccanico e in particolare dalla cantieristi-ca dove la crisi del Cantiere navale di Palermo, aggrava-ta dalla difficoltà di ottenere commesse, non viene af-frontata dalle Partecipazioni statali in modo adeguato edaccettabile.

Attenzione a parte merita il settore dell’industria del-le costruzioni che continua a fare registrare pesanti sinto-mi negativi, cui si aggiungono, proprio in questi giorni,le incertezze conseguenti al non definito regime deglisfratti e le requisizioni di appartamenti sfitti. Gli ultimidati disponibili parlano di un incremento del 96 per cen-to delle abitazioni ultimate nel periodo gennaio-novem-bre del 1978 rispetto al corrispondente periodo del 1977,ma di un calo del 17 per cento nelle abitazioni iniziate. Èsuperfluo ricordare che il dato significativo e quindipreoccupante è il secondo, giacchè il primo, che riguardagli appartamenti che hanno ottenuto l’abitabilità, attienea completamenti di lavori iniziati molti anni prima e sem-mai testimonia della lunghezza del ciclo produttivo diquesto settore e della lenta adattabilità della offerta dellecostruzioni alla variabilità delle condizioni del mercato.Secondo recenti dati Istat la consistenza volumetrica deifabbricati iniziati in Sicilia ha subito nei primi otto mesidel 1978 una flessione del 14 per cento rispetto allo stes-so periodo del 1977. Tale dato risulta dalla componentedi un – 6,8 per cento dei fabbricati residenziali e di unben più grave – 39,2 per cento dei fabbricati non resi-denziali. A questi dati si possono aggiungere quelli ri-guardanti il credito fondiario il cui tasso di accrescimen-to delle operazioni è passato in due anni dal 15,9 per cen-

Page 483: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 433 –

to del giugno 1976 al 4,2 del giugno 1978. Queste cifre siinseriscono in una situazione di grave carenza abitativache vede la Sicilia al secondo posto dopo la Campanianella classifica delle Regioni che presentano, secondouna indagine del Cresme, il deficit abitativo più grave,che per la Sicilia è computato in un milione e mezzo divani in meno rispetto al fabbisogno.

Nè d’altro canto la recente legge numero 457 sul pia-no decennale della casa ha potuto finora conseguire ri-sultati, tenuto conto che, dopo l’assegnazione dei fondi,solo poche regioni, e la nostra è tra queste, hanno adem-piuto alla presentazione dei relativi programmi.

Il settore dell’agricoltura appare più di altri caratteriz-zato da elementi contraddittori. Infatti, accanto ad alcunisettori ad andamento certamente positivo, come quellodel grano duro, del vino e delle olive, permangono le gra-vi difficoltà della agrumicultura, tanto più preoccupantiin quanto collegate ad uno dei settori trainanti dell’eco-nomia agricola dell’Isola, tradizionalmente forte dell’at-tività di esportazione all’estero. E proprio da questo ulti-mo comparto nascono le maggiori difficoltà, più voltesottolineate, dovute alla pesante concorrenza dei paesieuropei, Spagna in testa, e di Israele e che hanno fatto re-gistrare un drastico calo del 40 per cento dei volumiesportati nei primi dieci mesi del 1978. Tale dato ponecon urgenza il problema di riorientare, anche attraversol’attività dei consorzi, la capacità produttiva del settore,avviandolo sia verso produzioni qualificate, in linea conla richiesta dei Paesi consumatori, sia verso lo sboccodell’industria agroalimentare e dei derivati agrumari.

Note positive sono quelle provenienti dal comparto

Page 484: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 434 –

del turismo ove i pernottamenti negli esercizi dell’Isolahanno fatto registrare un aumento del 9 per cento circa ri-spetto allo scorso anno e dove le prospettive continuanoad essere assai positive. Il prodotto turistico Sicilia sivende assai bene nei grandi mercati del Nord Europa.

Nel settore industriale altri segnali negativi proven-gono dalle Partecipazioni Statali il cui impegno nel Sudsi va facendo sempre meno rilevante. Pare significativo aquesto riguardo che proprio nel settore dei servizi, la cuicostante ascesa dovuta alla crescente domanda è servitain passato ad attenuare le carenze degli investimenti pub-blici nel Mezzogiorno nei settori produttivi, si può rile-vare nel 1978 una riduzione in valore assoluto degli in-vestimenti, passati da 560 a 506 miliardi, il che porta lapercentuale del Mezzogiorno rispetto al dato nazionaledal 31,4 per cento del 1977 al 29,3 per cento del 1978. Nèindicazioni migliori provengono dagli investimenti nel-l’industria manifatturiera che fanno registrare un lieveaumento della quota riservata al Mezzogiorno, dal 39 percento al 42 per cento sul totale nazionale, ma la cui mag-giore componente è quella riguardante il settore dellefonti di energia.

Si tratta, come è emerso nel nostro recente dibattitosui programma triennale, di mutare strada in modo nettoper quanto attiene non solo alla capacità di investimentodelle Partecipazioni statali nel Sud, ma, più in generale,alla capacità innovativa e creativa del settore che devesentire come un dovere specifico quello di cercare tutte leopportunità di investimento al Sud anche in partnershipcon privati imprenditori; e quello di far sì che le strutturedi ricerca delle società e degli enti di gestione avviino

Page 485: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 435 –

progetti e studi per nuove iniziative industriali nel Sud inmodo da fornire al capitale, anche straniero, concreteprospettive di investimento, che non possiamo crederenon esistano in terre idonee come il Mezzogiorno e comela Sicilia, le quali, pur con tutte le difficoltà, non possononon presentare elementi positivi ed incoraggianti agli in-vestimenti. Senza considerare, ovviamente, la massadelle incentivazioni finanziarie e fiscali, nazionali e re-gionali, che rendono conveniente l’investimento inSicilia.

In questo quadro di prospettiva vanno purtroppo registra-ti i limiti dell’intervento straordinario nel Mezzogiornoche, regolato da ultimo dalla legge numero 183 del 1976,non ha dispiegato appieno i suoi effetti, proprio a motivodella farraginosità delle norme che lo regolano. A questosi aggiunge il mancato recupero di piena operatività del-la Cassa, ulteriormente minacciata da difficoltà interne.Nel frattempo la vasta massa di mezzi finanziari vienefalcidiata dall’inflazione: secondo recenti stime dellaSvimez, che tengono conto dei tassi di svalutazione del-la moneta nell’ipotesi più favorevole, e cioè che abbianosuccesso le politiche di contrazione del fenomeno infla-zionistico che dovevano essere avviate con il piano trien-nale, la massa di 18.000 miliardi, prevista dalla legge, siriduce in lire 1976 a soli 10.000 miliardi, con una falcidiadi quasi 8.000 miliardi, pari al 42 per cento circa.

Speciale attenzione va dedicata all’andamento delcredito perchè viene giustamente individuato come unodei fattori più importanti per lo sviluppo e la crescitadell’Isola. L’andamento dei depositi nel 1978 in Siciliaha visto un incremento complessivo del 17 per cento cir-

Page 486: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 436 –

ca. Gli impieghi hanno fatto registrare nello stesso perio-do un calo dell’1,7 per cento rispetto all’anno preceden-te. Il dato è però in effetti meno grave di quanto apparegiacchè esso è dovuto in larghissima misura all’abbatti-mento delle esposizioni della pubblica amministrazioneseguito al consolidamento dei debiti degli enti pubblicinei confronti delle banche. Gli impieghi consentiti ai set-tori produttivi hanno invece fatto segnare un 13 per cen-to in più, in media con l’anno precedente.

Il dato maggiormente preoccupante è invece quelloriguardante il grado di utilizzo dei fidi accordati dallebanche alla clientela siciliana, fidi che sono aumentati,nei dodici mesi finiti a settembre 1978, del 2,4 per centocirca, mentre la percentuale di utilizzo degli stessi è sce-sa del 3,5 per cento nello stesso periodo e di oltre settepunti nel biennio 1976-78.

Segno questo evidente di stagnazione degli investi-menti e di sottoutilizzo della capacità produttiva dell’in-tero sistema economico dell’Isola.

Accanto a questo problema c’è poi quello assai gravedel costo del denaro, che è nell’Isola, come nelMezzogiorno, più caro di quello del resto del Paese inuna misura mediamente computabile, stando ai dati del-la Banca d’Italia, in oltre due punti e mezzo in più, esat-tamente 2,63 per cento.

È questa una situazione di notevole gravità che deveessere superata dal sistema creditizio con gli opportuniinterventi strutturali che, superando condizioni di parti-colare pesantezza nel costo della raccolta del denaronell’Isola e nel Mezzogiorno, per la quale raccolta vienepraticato un tasso passivo mediamente maggiore a quel-

Page 487: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 437 –

lo nazionale di circa 3 punti, persegua l’obiettivo di ga-rantire l’adeguamento del costo del credito in Sicilia aipiù favorevoli livelli nazionali.

Il costo di raccolta, infatti, in un sistema creditizio ca-ratterizzato da una gestione a dimensione nazionale, de-ve distribuire uniformemente i costi su tutta l’utenza rea-lizzando eventuali compensazioni, peraltro realizzateper gli altri costi di gestione delle aziende di credito. Incaso contrario il settore del credito resterà un condizio-namento negativo allo sviluppo del Mezzogiorno anzi-chè essere, come deve, elemento di sostegno e propulsio-ne di quello di sviluppo.

Per quanto riguarda il credito speciale va rilevato che inSicilia nel 1978 le operazioni aumentano, raggiungendouna incidenza sul totale del 50 per cento circa contro un 33per cento nel Centro-Nord del Paese. Fra queste il 41 percento riguarda operazioni di credito agevolato. Il tasso diaumento fatto registrare al 30 giugno del 1978 è del 5,2 percento. Fra queste operazioni, contro un certo calo del set-tore industriale e commerciale si registra invece un note-vole incremento di oltre il 22 per cento delle operazioni dicredito agrario che testimonia della vitalità del settore.

È certamente necessario che il credito venga opportu-namente finalizzato ma è altrettanto certo che questo nonpuò avvenire al di fuori di un’ottica complessiva di pro-grammazione che apporti i necessari aggiustamenti allagestione, ponendo rimedio a talune distorsioni dellastruttura creditizia alle quali ho accennato e indichi i set-tori verso cui indirizzare i flussi creditizi, sopratutto diquelli a tasso agevolato e cioè finanziati anche con dena-ro pubblico.

Page 488: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 438 –

In tema di credito agevolato in agricoltura il Governoè impegnato a garantire la più ampia accessibilità di essoper chi è più debole economicamente, culturalmente,strutturalmente, organizzativamente; a questo fine è ne-cessario disporre di efficaci strumenti di conoscenza del-l’utilizzo del credito agevolato.

Queste dichiarazioni che il Governo presenta alla va-lutazione dell’Assemblea vogliono porsi nel quadro del-la esposta situazione socioeconomica ed in linea di con-tinuità con il programma presentato dal precedenteGoverno e che traeva forza ed origine dall’esigenza ma-nifestata da tutte le forze autonomistiche di ricercare ilmassimo possibile grado di unità tra esse al fine di af-frontare il «problema Sicilia».

Dissi allora che si apriva una fase politica nuova nellavita della Regione che risultava essere il frutto di una dif-ficile e travagliata, ma positiva, fase del confronto tra leforze politiche isolane: questo risultato non va dispersoed è proprio per questo che gli intendimenti del Governo,che qui dichiaro, si fondano sulle analisi, le intuizioni egli impegni che già avevano registrato un largo consensodi forze politiche, sociali, culturali e sindacali.

L’esame complessivo della situazione socio-econo-mica siciliana, responsabilmente compiuto all’inizio del1978 dai sei partiti che contribuirono alla definizioneprogrammatica in vista del precedente Governo, indivi-duava alcuni nodi fondamentali.

Sulla base di esso la Democrazia cristiana, il Partitocomunista, il Partito socialista, il Partito repubblicano edil Partito socialdemocratico convenivano sulla necessitàdi sostenere una coerente e chiara linea politica che con-

Page 489: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 439 –

sentisse di affrontare l’emergenza guardando ad una pro-spettiva di globale ed armonico sviluppo della Regione.

L’esperienza dell’anno trascorso credo debba ritener-si utile; su di essa sono confluiti apprezzamenti soddisfa-centi e costruttivi.

Nella formazione di questo Governo vi è quindi, lavolontà di conferma della validità di quell’analisi e dellaconseguente esperienza di quest’ultimo anno; vi è per-tanto ed altresì la esigenza di continuare l’attuazione delprogramma nato ed elaborato per dare una risposta, vali-da ed esauriente, al problema Sicilia i cui dati più signifi-cativi trovano conferma nella situazione socio-economi-ca di questo ultimo anno.

Tale esigenza è peraltro collegata alla considerazioneche tutte le scadenze programmatiche preventivate nel-l’arco dell’anno conclusosi sono state mantenute, con-sentendo così un riscontro positivo alla globalità degliimpegni assunti.

Il richiamo alle dichiarazioni rese il 3 aprile 1978 co-stituisce pertanto un aspetto qualificante, l’aspetto forsepiù caratterizzante di questo nuovo Governo che ai con-tenuti di quelle dichiarazioni intende riferirsi per conti-nuare a darvi concreta attuazione.

Nel presentare il precedente Governo indicavo talunepriorità che in quel vasto programma dovevano trovareprecedenza rispetto ad altre esigenze. Quelle priorità ri-guardavano la mobilitazione di risorse intorno ad un pia-no di emergenza, poi divenuta la legge 10 agosto 1978,numero 34; una integrazione regionale ai provvedimentistatali sulla occupazione giovanile, poi divenuta la legge18 agosto 1978, numero 37; l’adozione del metodo della

Page 490: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 440 –

programmazione e la istituzione del relativo Comitato,avvenuta con la legge 10 luglio 1978, numero 16; l’at-tuazione di un largo decentramento di funzioni ai comu-ni, adottato con la legge numero 1 del 2 gennaio 1979;l’esigenza di una normativa urbanistica regionale datempo auspicata, trasformatasi nella legge numero 71 del27 dicembre 1978.

Tutte quelle indicazioni programmatiche, senza ecce-zione, si sono rapidamente trasformate in leggi e sonoquindi divenute realtà nella vita della Regione con la lo-ro coerente e precisa attuazione.

Accanto a queste vorrei ricordare altre leggi significa-tive ed importanti di iniziativa governativa approvate nelcorso dell’anno trascorso. Fra queste la legge numero 23sul settore agricolo, la numero 35 che detta nuove normesugli appalti, la numero 38 per le zone terremotate delmessinese, quella sui consultori familiari e quella che ri-finanzia il programma di asili-nido, quella per la gestio-ne dell’Ircac e quella per gli enti economici regionali e,su un piano diverso, quella per la fondazione Whitaker equella per la concessione di un assegno agli orfani delmarittimo Passalacqua e del brigadiere Aparo; provvedi-menti assai diversi fra di loro e che tuttavia testimonianola volontà della Regione e per essa del Governo di forni-re risposte quanto più possibile puntuali alle domandedella società siciliana, sia che queste riguardino la vitaeconomica, quella culturale o più generalmente la comu-nità e la sua vita civile.

E questa volontà il precedente Governo regionale hamanifestato con l’esaltazione del metodo della collegia-lità, testimoniato dalle periodiche, frequenti riunioni di

Page 491: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 441 –

Giunta, dalle oltre 400 deliberazioni collegiali assunte,nonchè dall’approvazione di numerosi significativi pro-grammi di spesa; deliberazioni e programmi sempre as-sunti in raccordo rigoroso con la maggioranza assem-bleare.

Il precedente Governo ha altresì operato in specificisettori di intervento, dando concreta attuazione a disposi-zioni legislative, anche risalenti a periodi precedenti, attra-verso la istituzione di numerosi significativi organi di in-dirizzo e di partecipazione: dal Comitato per la program-mazione al Comitato per l’energia solare, dal Consigliodei beni culturali alla Consulta regionale femminile, dalComitato per la programmazione sportiva alla Commis-sione per l’occupazione giovanile, dal Comitato per l’as-sistenza tecnica in agricoltura a quello per il credito alcommercio, per citarne alcuni.

Si tratta ora per il nuovo Governo di continuare nell’a-zione puntuale di stimolo e di attivazione delle risorse perfar sì che quelle leggi e quell’azione amministrativa conti-nuino a realizzare la volontà espressa dalle forze politichedi incidere con positiva concretezza nella vita dell’Isola.

Al largo consenso attorno ai temi dell’azione dellaRegione ha fatto riscontro una unitaria azione politica suipiù rilevanti problemi di dimensione nazionale. E dettaazione unitaria questo Governo intende sviluppare ulte-riormente.

Non c’è dubbio che il quadro di riferimento che restaa base dell’azione del Governo non può che essere la va-lutazione espressa dalla maggioranza del precedenteGoverno in occasione dell’ultimo dibattito svoltosi inquest’Aula sul programma triennale 1979-81.

Page 492: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 442 –

Formulammo allora un giudizio di sostanziale insuf-ficienza del programma presentato dal Governo naziona-le, anche se era e resta apprezzabile lo sforzo di uscirecon quel documento da una gestione inerziale della no-stra economia, limitata agli aspetti congiunturali più ma-croscopici che si andavano via via presentando, per pas-sare ad affrontare i nodi strutturali del nostro sistema. Lastessa individuazione di quei nodi restava e resta per noiinsufficiente anche se potemmo rilevare un certo avanza-mento della prima parte del programma rispetto al docu-mento Pandolfi.

Questo avanzamento tuttavia non si traduceva inazioni coerenti nella parte operativa del Piano, rimastainvece un grosso inventario di azioni già in corso, senzanessun concreto sforzo verso il nuovo.

Questo era e resta il giudizio che unitariamente questaAssemblea ha espresso. Questo era e resta il giudizio delGoverno regionale, che su di esso si muoverà non appena itempi della crisi politica che attraversiamo lo consentiranno.

Le concrete proposte operative espresse da questaAssemblea restano dunque il quadro di riferimento lungole cui linee questo Governo intende muoversi nella dove-rosa azione di raccordo e di confronto con gli organi cen-trali dello Stato.

In questa azione la Regione deve proseguire in con-vergente intesa con le organizzazioni sindacali unitarie,così come è stato in passato, così come abbiamo registra-to nel recente incontro di Roma tra Governo centrale esindacato, nel corso del quale, sulla piattaforma sindaca-le, il Governo della Regione convenne con decisione efermezza.

Page 493: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 443 –

In tale contesto restano in discussione una serie di te-mi dei quali avevamo fatto oggetto di un contatto direttocon i parlamentari nazionali eletti in Sicilia: un metodoche ha ricevuto significativi apprezzamenti. Fra questiproblemi vorrei solo ricordare quello delle zone interne,quello dell’utilizzo del metano e della realizzazione del-la rete di distribuzione, la presenza della Gepi in Sicilia,la stessa gestione dei piani di settore della legge di ricon-versione industriale e degli altri piani in corso, primi fratutti quello agricolo-alimentare e quello della cantieristi-ca ed in generale il ruolo delle Partecipazioni statali.

È necessario dunque alzare la guardia, in questo pe-riodo, accrescere la vigile attenzione delle regioni delMezzogiorno e della Sicilia, che rischiano, in questa de-licata fase che il Paese attraversa, di subire ulteriori arre-tramenti se non altro dagli stessi ritardi che la crisi com-porta. Il programma triennale va, proprio per questo, mo-dificato in profondità, giacche di esso – e lo abbiamo det-to unitariamente – neppure la diagnosi di base è accetta-bile. In questo convincimento siamo rafforzati da talunipreoccupanti segnali che contrastano con un certo otti-mismo diffusosi recentemente.

La spirale inflazionistica sembra riprendere quota acausa dei rincari del greggio e dell’aumento dei prezzidelle materie prime sui mercati internazionali. Accanto atali elementi coesistono alcuni elementi interni che con-corrono alla ripresa dell’inflazione attraverso l’inciden-za sull’indice del costo della vita (+ 2,2 per cento nelMezzogiorno in gennaio).

Si sono diffuse – e ci sono autorevoli segnali al ri-guardo – attese inflazionistiche che parlano di un ritorno

Page 494: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 444 –

al 15 per cento del tasso di svalutazione della nostra mo-neta, che, proprio attraverso il Programma triennale,avrebbe dovuto scendere al di sotto del 10 per cento pertornare a livelli maggiormente compatibili con la nostrapresenza in Europa e nell’area Ocse.

Proprio le previsioni di quest’ultima organizzazioneparlano di una crescita del prodotto interno lordo in mi-sura assai più contenuta di quella delle previsioni nazio-nali, e cioè di un 3,5 per cento rispetto ad un 4,5 per cen-to, mentre altre previsioni danno per conclusa entro ilprimo semestre del corrente anno la moderata ripresa chesarebbe in atto nel Paese. Negative pure le previsioni sultasso di crescita degli investimenti che non dovrebberosuperare il 2-3 per cento e di conseguenza quelle sull’oc-cupazione. Insomma il secondo semestre del 1979 puòriservare non poche sorprese e non certo positive.

La situazione complessiva è dunque tale da richiede-re una organica azione di programmazione anche se que-sta esige significative modifiche, che, come ho detto, ri-guardano fra l’altro la stessa diagnosi posta a base di es-sa che deve fare riferimento non solo ai nodi strutturali ri-guardanti spesa pubblica, costo del lavoro e mobilità, or-mai largamente recepiti, ma anche ad altri nodi non me-no strutturali del nostro sistema, come il Mezzogiorno, lariforma della pubblica amministrazione nel senso di unaripresa di funzionalità della stessa, il sistema creditizio ela stessa lotta all’evasione fiscale intesa come riappro-priazione di risorse da parte della comunità e come fatto-re di rafforzamento del consenso.

Altro riferimento al quadro esterno cui occorre guar-dare con grande attenzione è quello dell’Europa e della

Page 495: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 445 –

nostra presenza nella Comunità allargata di prossimarealizzazione.

Una recente analisi di Saraceno ha fatto riferimentoad una economia europea trialistica e non più solo duali-stica, distinta cioè in una area da tempo industrializzata,un’altra industrializzata alla fine del XIX secolo e in unaterza tuttavia da sviluppare e destinata ad allargarsi conl’ingresso di Grecia, Spagna e Portogallo.

Per quanto riguarda quest’ultima, nota acutamenteSaraceno, non sono proponibili i modelli di sviluppo chesono stati validi nei tempi passati e che avrebbero oggi unvago sapore colonialista. Quello che conta non sono tan-to le risorse quanto le politiche e quindi la necessaria vo-lontà di arrivare ad una vera integrazione comunitaria enon solo ad una somma di realtà diverse. Qualcuno haparlato in questi giorni di una Europa delle diversità e ta-le essa veramente appare a chi si soffermi su certi dati piùmacroscopici. Il prodotto interno lordo per abitante era inSicilia, nel 1975, di 2.213 dollari contro i 7.008 dellaDanimarca, i 6.777 della Germania e della Francia e i5.311 in media della Cee a nove. L’indice delle personeper locale di abitazione era di 1,11 in Sicilia, nel 1971,contro uno 0,74 medio della Cee a nove, lo 0,63 dellaGermania e lo 0,60 della Gran Bretagna. Sarà davverol’Europa delle diversità se veramente non si porrà manoa ricomporre ii divario, così come un apposito protocolloaggiunto ai trattati di Roma evidenziava ed imponeva. Laverità è però, conclude amaremente Saraceno nel suoscritto, che anche gli stumenti come la Banca europeadegli investimenti, immaginati per porre rimedio al diva-rio, hanno subito un uso distorto, per cui si sono finan-

Page 496: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 446 –

ziati singoli progetti in aree ricche della Comunità e nonsi è fatto riferimento a tali strumenti in sede di accordi perlo Sme, allorquando era necessario trovare adeguate con-tropartite strutturali ai rischi che il nostro Paese correva ecorre con l’adesione al sistema monetario. In questaEuropa rischiamo dunque di diventare, insieme ad altrezone meno sviluppate, i «diversi» della Comunità, anchese l’allargamento potrà bilanciare la presenza del NordEuropa, con il rischio però dello scatenarsi di una perico-losa guerra dei poveri. Ecco quindi che la vigilanza devefarsi più attenta e che anche il tema della nostra agricol-tura, che è quello più direttamente condizionato dalle po-litiche comunitarie, va visto in questa ottica complessivae più articolata della realtà europea.

Come ho avuto modo di ricordare in sede di conclu-sioni della Conferenza dell’agricoltura, credo che ilGoverno dello Stato abbia il dovere di porre il problemadell’agricoltura meridionale non come un problema darisolvere con il bilancio di questo o di quel vantaggio macome un problema che va risolto strutturalmente una vol-ta per tutte.

Non si può proseguire nell’ottica che vede la Comunitàcome una somma di accordi commerciali in cui chi tira dipiù prende di più e in cui le intese si realizzano sui terrenodelle transazioni mercantili che comportano reciprocheconcessioni. Su questa base è avvenuto, e potrebbe conti-nuare ad accadere, che le concessioni dell’Italia venganoeffettuate in determinati settori ed aree e i vantaggi regi-strati su altri, con la conseguenza dell’allargamento deglisquilibri. Non è pensabile che tutte le nostre trattative fini-scano per isterilirsi nel gioco del dare e dell’avere e che

Page 497: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 447 –

inoltre ad avere sia sempre l’industria del Nord e a dare l’a-gricoltura del Mezzogiorno. Dobbiamo riscoprire il valo-re fondamentale di essere comunità, quale fu fissato neitrattati di Roma e nell’apposito protocollo aggiuntivo cheparlava proprio del Mezzogiorno, il cui divario dal restodei Paese sembrava allora avviato ad essere colmato.

Si tratta quindi per la Regione di sottolineare con for-za questo stato di cose e per il Governo centrale di farsicarico in modo definitivo del problema dell’agricolturameridionale nella Cee.

Occorre ancora continuare a svolgere un ruolo politi-co attivo che, in accordo con le altre Regioni del Mezzo-giorno, esalti il ruolo dell’area meridionale in una econo-mia protesa verso i paesi dei Mediterraneo e del NordAfrica.

Fatte queste valutazioni che si riferiscono ai quadriesterni alla Regione e tornando alla azione propria di es-sa, va detto che la indicazione delle priorità nell’azionegovernativa discende dalle valutazioni e dalle scelte po-litiche che si ricollegano alle realizzazioni di questo ulti-mo anno e costituiscono la manifestazione della volontàdi realizzare ulteriori significativi momenti di quel qua-dro programmatico già posto a fondamento della costitu-zione del precedente governo.

Ed in quel quadro di impegni va certamente sottoli-neato il rilievo delle scelte, in parte già espresse attraver-so atti legislativi e amministrativi, caratterizzati dallaadozione del metodo della programmazione, quale mo-mento dell’azione di una Regione che ha avviato un de-ciso processo di riforma delle proprie strutture di gover-no e di riordinamento dei livelli di governo locale.

Page 498: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 448 –

Da numerose recenti leggi e dal complesso della azio-ne amministrativa emerge con chiarezza una scelta or-mai politicamente irreversibile e in parte realizzata: laprogrammazione e il decentramento.

La redazione da parte del Comitato per la program-mazione del documento di linee, di principi e di obiettiviespressamente previsto dalla legge numero 16 del 1978 el’adozione del bilancio poliennale sono momenti certa-mente qualificanti di un metodo programmatorio nuovoe costituiscono impegni prioritari di imminente realizza-zione nell’azione del Governo della Regione.

L’istituzione dell’ente intermedio, quale superamen-to delle province nonchè quale espressione di comunitàsovracomunale e momento di razionalizzazione di inter-venti di dimensione infraregionale, costituisce un ulte-riore passo di un processo generale di riforma quale deli-neato nel documento dei principi e quale fatto proprio dalsuccessivo dibattito tra le forze politiche.

E accanto alla istituzione dell’ente intermedio, conscadenze e modalità sulle quali si è già realizzato ampioconfronto e consenso, è necessario procedere ad una ri-forma del sistema dei controlli e potenziare le strutturedel decentramento, consentendo lo sviluppo di tutte lepotenzialità innovative recate dalla legge numero 1 del1979, anche attraverso la puntuale attuazione degli im-pegni in quella legge codificati.

L’attenzione per i temi della programmazione e deldecentramento non deve distogliere, anzi impone l’at-tenzione per il recupero di livelli sempre migliori di fun-zionalità dell’azione amminstrativa regionale, attraversointerventi che questo governo ritiene di ascrivere tra le

Page 499: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 449 –

priorità – anche legislative – al fine di garantire un ade-guamento delle strutture amministrative regionali, nelquadro della riforma della Regione e dei precedenti im-pegni programmatici, e ciò con necessario riferimentoalle modificazioni del modo di essere della azione regio-nale e ai princìpi emergenti nel settore delle organizza-zioni pubbliche.

Il Governo ritiene altresì necessario profondere un ec-cezionale impegno per recuperare a livelli sempre più al-ti la qualità e la funzionalità dell’azione amministrativaregionale, anche attraverso la più ampia pubblicità e tem-pestività di essa.

Da ascrivere ancora tra le priorità è la riorganizzazio-ne delle strutture amministrative e dei sistemi di control-lo degli enti pubblici regionali non disciplinati dalla leg-ge numero 50 del 1973: il Governo ritiene necessario unorganico intervento legislativo che, fornendo nuova re-golamentazione alle strutture e alla azione di quegli enti,ne esalti il ruolo di intervento e di promozione della real-tà socio-economica.

Anche sui contenuti di questo intervento legislativo siè operato, già prima della costituzione di questo Governo,un ampio confronto che ha registrato rilevanti convergen-ze cui questo Governo intende dare rapida e concreta at-tuazione.

Per quanto riguarda la politica agricola il Governo in-tende riferirsi alle linee emerse nella recente Conferenzaregionale e che vorrei brevemente ricordare. Sul piano in-terno, riordino degli incentivi e loro semplificazione an-che per renderli accessibili quanto più estesamente pos-sibile; adeguata risposta alla esigenza di decentramento;

Page 500: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 450 –

revisione della legislazione di settore e delle attuali pro-cedure; finalizzazione più spiccata del credito agrario, inmodo da renderlo maggiormente coerente con gli scopiindividuati in sede di programmazione e più incisivo sulpiano dei risultati; ulteriore estensione dei piani di irriga-zione per aumentare la base produttiva in agricoltura,nonchè ulteriori piani di forestazione, di creazione distrutture di commercializzazione e di interventi di base,come la viabilità e la elettrificazione.

Sul piano esterno, richiesta di una severa linea di tute-la e garanzia delle produzioni in sede Cee; superamentodefinitivo dei montanti compensativi; svalutazione dellalira verde e avvio deciso di politiche di interventi struttu-rali a cominciare dalle misure del pacchetto mediterra-neo volte appunto a modifiche strutturali della nostraagricoltura.

Accanto a queste linee occorrerà seguire con attenzio-ne il piano agricolo alimentare, difendere le competenzeproprie della Regione in materia e dare nuovo impulsoalla richiesta già avanzata di localizzazione in Sicilia diinvestimenti pubblici e privati nel settore agricolo ali-mentare.

Particolare rilievo nel quadro delle priorità il Governoannette inoltre ai problemi della salute nella consapevo-lezza del notevole carico di responsabilità proprie e dele-gate cui la Regione deve far fronte.

Risulta così urgente la definizione del piano sanitarioregionale perchè si possa mettere a punto un’organicapolitica sanitaria tale da realizzare obiettivi di funziona-lità ed efficienza in un settore così delicato ed importan-te, per il quale i rischi di carattere finanziario impongono

Page 501: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 451 –

un’attenta valutazione del rapporto costi-benefici e unaconseguente azione per assicurare livelli sufficienti diapporti finanziari ben al di là di ciò che, allo stato, sem-bra assicurare l’impostazione statale.

Si tratta comunque di dare concreta e tempestiva at-tuazione alla legge 23 dicembre 1978, n. 833 istitutivadel servizio sanitario nazionale dando vita alle unità sa-nitarie locali, in primo luogo attraverso la determinazio-ne dei loro ambiti territoriali; dovranno quindi essere de-finiti i loro compiti e funzioni e dovrà essere avviato unprocesso che consenta loro di organizzarsi ed operare.

Col passaggio alle regioni delle competenze in materiadi assistenza psichiatrica, occorre provvedere altresì – intermini di novità con riferimento agli orientamenti emer-genti in questa materia – ad attrezzarsi adeguatamente al-le esigenze della comunità regionale. Anche qui non sipotrà non muovere dalla riorganizzazione dell’esistente,in una visione che, collegando l’iniziativa della Regionecon quella dello Stato e rendendo le comunità locali pro-tagoniste di ogni rinnovamento riformatore, punti – ancheattraverso una valida e rinnovata attività di prevenzione –a migliorare ed elevare la qualità della vita.

In questa prospettiva di elevazione della qualità dellavita bisogna rivolgere ogni attenzione al grave problemadella casa, che condiziona pesantemente l’armonico svi-luppo della nostra società.

Alla presentazione del programma di competenza inriferimento alla legge numero 457 e alla sua puntualerealizzazione occorre che la Regione aggiunga un impe-gno, proprio e diretto, che, continuando nel sostegno al-l’iniziativa cooperativistica nel settore dell’edilizia abi-

Page 502: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 452 –

tativa, si riveli integrativo rispetto a quello dello Stato etale da far uscire tempestivamente la regione dalle stret-toie della assoluta insufficienza di alloggi.

Vanno inoltre valutate ed incentivate ipotesi di agevo-lazioni dirette, a carattere individuale, in direzione diabitazioni con caratteristiche popolari, od anche per il re-cupero da parte dei privati del patrimonio edilizio esi-stente.

Particolare prioritaria attenzione il Governo confer-ma in riferimento al settore degli enti economici regiona-li, il cui rilancio è, da un lato, collegato alla complessivasituazione economica, ma è, dall’altro, ancora condizio-nato dal mancato risanamento di settori e di aziende.

È certamente necessario – e in questa direzione è l’im-pegno del Governo – che dal settore degli enti economiciregionali venga una risposta consapevole e adeguata al-l’imponente intervento finanziario della Regione, qualeanche di recente realizzato con la legge numero 17 del1979.

Altro aspetto che il Governo ritiene di dover sottoli-neare è costituito dal problema della integrale attuazionedei principi recati dalla legge in materia urbanistica ap-provata dall’Assemblea regionale in data 15 dicembre1978.

In data 22 dicembre 1978 il Commissario dello Statoha, come è noto, impugnato avanti la Corte costituziona-le la predetta legge, rilevando la illegittimità costituzio-nale di talune disposizioni contenute in detta legge e la il-legittimità costituzionale dell’intero titolo settimo, re-cante norme per il riordino urbanistico-edilizio.

Il Governo espresse subito il suo giudizio negativo

Page 503: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 453 –

nei riguardi di una impugnativa che ostacolava le sceltedel legislatore siciliano in una materia rientrante nellacompetenza esclusiva regionale.

L’ampiezza innovativa della predetta legge non di-scendeva però soltanto nè prevalentemente dalle disposi-zioni miranti a porre un punto fermo al fenomeno dell’a-busivismo edilizio nè era limitata alle altre disposizionigravate di impugnativa dal Commissario dello Stato, maconsisteva altresì in una numerosa serie di disposizioniche hanno inteso dar vita ad una legge di struttura, fon-damentale per la gestione del territorio.

Proprio in considerazione di tale significato innovati-vo e strutturale fu subito dato corso alla promulgazione ealla pubblicazione delle disposizioni non impugnate dalCommissario dello Stato.

Il Governo ha sollecitato il Presidente della Corte co-stituzionale a trattare con la necessaria urgenza la propo-sta questione di legittimità costituzionale sollevata dalCommissario dello Stato.

Il Governo ritiene di dover ribadire un preciso impe-gno ad avviare a rapida soluzione il problema dell’abusi-vismo, non soltanto attraverso sollecitazioni alla Cortecostituzionale per una definitiva decisione in ordine allaimpugnativa ma anche, nel rispetto delle disposizionistatutarie e costituzionali vigenti, attraverso ogni oppor-tuno eventuale nuovo intervento.

Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, il sensodell’impegno di un Governo, il senso dell’impegno diquesto Governo non si esaurisce nella indicazione diobiettivi, ma deve essere ed è riferito alla scelta degli at-teggiamenti verso la realtà complessiva, atteggiamenti

Page 504: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 454 –

certamente e strettamente adeguati a quegli obiettivi; de-ve essere ed è riferito alle modalità di rapporto con l’in-tera realtà regionale, inserita in una più ampia dimensio-ne meridionale, nazionale, europea.

Il Governo intende procedere ulteriormente nella ri-cerca in positivo di rapporti con la società, evitando ri-piegamenti. È certamente necessario continuare nella di-rezione di un movimento che, andando verso le compo-nenti produttive e le realtà che più consapevolmenteesprimono l’ansia di realizzare una società più giusta, fi-nisca con l’accrescere la partecipazione di tutti alla vitadelle istituzioni.

In questa direzione di movimento il Governo intendecontinuare ad operare accrescendo e arricchendo di nuo-ve occasioni e di nuove esperienze il rapporto con la real-tà giovanile, con la realtà femminile, con le istituzioniculturali, con il mondo accademico e con la scuola.

Al mondo del lavoro il Governo rivolge una attenzio-ne particolare, il cui senso deve essere colto guardando,attraverso e al di là degli obiettivi, guardando alla sceltadegli atteggiamenti che pur si collegano certamente e ne-cessariamente a quegli obiettivi.

Il Governo auspica, ed è questo il suo impegno, che ilrapporto con le organizzazioni sindacali dei lavoratoricontinui ad essere caratterizzato da responsabile recipro-ca disponibilità per il superamento dei mali e dei guastiche ancora condizionano lo sviluppo della nostra società.

Il precedente Governo ha trovato nella sua azione, pure proprio nella diversità di modi di presenza e di impe-gno, stimoli e occasioni di riflessione nel costruttivo rap-porto con le forze sindacali; il presente Governo auspica,

Page 505: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 455 –

ed in questa direzione intende profondere ogni necessa-rio impegno, di poter ulteriormente sviluppare le poten-zialità tutte di un costruttivo rapporto, nell’interesse deilavoratori e dell’intero popolo siciliano.

Quanto finora esposto, la sostanziale coincidenza del-la analisi dei problemi aperti con quella realizzata un an-no fa e la dichiarata riconferma che questo Governo fadella piattaforma programmatica del precedenteGoverno portano ad alcune, anche se brevi, considera-zioni politiche.

Quell’accordo programmatico si proiettò in un accor-do tra la Dc, il Pci, il Psi, il Pri e il Psdi, che concordaro-no su valutazioni e propositi politici di particolare rilievoche costituirono un momento assai importante della vitapolitica e dei rapporti tra i partiti autonomisti nella nostraRegione.

La maggioranza che assunse la responsabilità di gui-dare la vita della Regione ed espresse il precedenteGoverno aveva un respiro, non solo politico ma anchetemporale, ben più spazioso di quanto i modi di esseredella maggioranza abbiano espresso e ben più ampio del-l’arco di appena un anno.

Era quello il risultato significativo e vorrei dire visto-so di un lungo processo, di una vivace dialettica, di unavasta strategia, che, realizzatasi tra obiettive difficoltà esuperando resistenze prevedibili e impreviste, aveva vi-sto l’appassionato impegno della dirigenza politica deipartiti democratci siciliani.

Il Partito comunista, che pure vi aveva con forza con-tribuito, che pure aveva salutato quel risultato con di-chiarata soddisfazione, che pure fino alla chiusura della

Page 506: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 456 –

precedente sessione ha manifestato il suo apprezzamen-to per i risultati complessivamente conseguiti, ha ritenu-to di poter unilateralmente fissare una modificazione diquel risultato, di quella maggioranza: la sua partecipa-zione alla Giunta regionale.

Era noto che ciò non era considerato dalla Democraziacristiana possibile. Si è così giunti all’uscita della mag-gioranza del Partito comunista italiano. Ciò ha certamen-te attenuato una esperienza politica, nella quale il gradodi unità era il massimo consentito e che in tal modo non èstato certo rafforzato.

La scelta della unità la più ampia possibile, la sceltadella continuità che deriva coerente dalla conferma delleanalisi e della piattaforma programmatica, la convinzio-ne della esigenza di evitare prolungate interruzioni nellavita del Governo della Regione hanno fatto convergere laDemocrazia cristiana, il Partito socialista, il Partito re-pubblicano ed il Partito socialdemocratico nella decisio-ne di ridare vita alla stessa Giunta di Governo.

Questa scelta vuole rappresentare proprio un momen-to non contraddittorio con il processo unitario sviluppa-tosi in questi anni in Sicilia, un momento che consenta dimantenere condizioni di convergenza più ampia di quel-la dei partiti presenti nella Giunta di governo, in direzio-ne dei partiti democratici ed autonomisti e del Partito co-munista in particolare.

Non si è dato vita ad una maggioranza delimitata o,peggio, chiusa in se stessa, non si è dato vita ad una riedi-zione di formule che hanno avuto il loro ruolo e il loro si-gnificato nel passato ma non coincidono più con la realtàdei rapporti politici. Non mi pare che correttamente pos-

Page 507: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 457 –

sa affermarsi che le forze politiche, nei tempo, sol perchési ritrovino con le stesse convergenze o aggregazioni,siano obbligate a ripetere precedenti esperienze e moda-lità politiche.

Il Governo gestirà questa vicenda politica in spirito ilpiù possibile unitario, con reale apertura, con impegno tesoalla ricerca del consenso più largo delle forze autonomistesulla base programmatica, che è stata già assentita dallestesse (e perciò di chiaro valore e significato unitario), e co-munque sulle singole iniziative. Nel fare ciò si intende, contensione e convinzione, mantenere un quadro che consentain ogni momento la ripresa di una unità più piena.

Di fronte alla scelta dei partiti che hanno dato vita aquesto Governo, scelta che è ovviamente fatta propriadal Governo stesso, di prosecuzione della linea di unitàche ha costituito e continua a costituire patrimonio di tut-ti, appartiene al Governo, come a tutti i partiti autonomi-sti e quindi anche al Partito comunista italiano, il doveredi mantenere la responsabilità di una costante verificadegli atteggiamenti di ciascuno con la coerenza dell’im-pegno unitario; ciò non solo perché tale verifica sia pre-messa di consenso e di convergenza, ma perché lo sia an-che dello sviluppo nei rapporti politici fin qui realizzati.

Nel processo unitario, alla fase di identificazione deipunti programmatici dello scorso anno concorse anche ilPartito liberale che nella votazione per il Presidente del-la Regione dei giorni scorsi, come in quella di un anno fa,ha dichiarato di concorrere alla elezione. Manifesto per-ciò, come feci allora, il mio apprezzamento assieme al-l’auspicio che quella convergenza programmatica possaripetersi.

Page 508: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 458 –

Onorevoli colleghi, la situazione generale che la so-cietà italiana vive è notoriamente delicata e difficile. Intale momento di crisi, che è crisi complessiva di valori, diequilibrio civile e sociale, di equilibrio e rispetto recipro-co delle istituzioni pubbliche, i problemi economici e so-ciali della nostra Isola, protesa al superamento della suacondizione di sottosviluppo, sono – come abbiamo detto– di autentica emergenza.

Ciò comporta, non solo la ricerca di unità, ma l’as-sunzione, a tutti i livelli e su tutti i piani, di posizioni e diatteggiamenti responsabili e costruttivi.

Il disegno di legge di rinnovamento della società ita-liana, come il disegno di crescita della società siciliana,abbisogna dell’apporto di tutti. Forze politiche, sociali,culturali, giovani, lavoratori, donne, per tutti è pressanteil richiamo di Aldo Moro a riscoprire il senso del doverese si vuole salvare questo Paese e l’insegnamento di UgoLa Malfa di rigore e coerenza nella gestione della cosapubblica.

Con le analisi, gli obiettivi e gli atteggiamenti espres-si nelle presenti dichiarazioni il Governo intende, nell’e-sercizio dei propri compiti, contribuire alla crescita eco-nomica, sociale, politica, in una parola civile della socie-tà siciliana, rendendosi interprete e garante dei valori dilibertà, eguaglianza e partecipazione sanciti dallaCostituzione repubblicana e antifascista che tutte le for-ze autenticamente democratiche hanno contribuito a for-mare.

Tutti coloro che vorranno in questo spirito contribui-re a far crescere la società siciliana, che della stessa vor-ranno e sapranno dare l’immagine di una comunità civi-

Page 509: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 459 –

le, democratica e libera; tutti coloro che vorranno contri-buire a questo processo di crescita e di sviluppo, accen-tuato in questi anni da scelte politiche meditate e conse-guite in una strategia di sviluppo ed in una visione dina-mica; tutti coloro che al di e al di sopra di strumentalismidi parte, di schematismi preconcetti, di atteggiamenti di-saggreganti, vorranno costruire, attraverso una nuovaRegione, una Sicilia migliore avranno in questo Governoun interlocutore attento, aperto e disponibile, in quellospirito di servizio alla comunità che deve animare tutte lepubbliche istituzioni e che anima certamente chi vi parla.

Page 510: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 460 –

OTTAVA LEGISLATURA

Dichiarazioni programmatiche del Presidente dellaRegione: replica al dibattito

Seduta del 27 Marzo 1979

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, il serrato, ma intenso di-battito che si è sviluppato nella giornata di oggi ha fattoregistrare al Governo la conferma del consenso e del-l’appoggio pieno della maggioranza che lo ha espresso.Di queste posizioni, che sono state manifestate daglionorevoli Pullara, Mazzaglia e Lo Giudice, il Governoprende atto assieme al consenso del Partito socialdemo-cratico.

Le sottolineazioni che sono venute dai gruppi dellamaggioranza, siano esse di carattere programmatico, sia-no esse in relazione alle priorità o concernenti questo oquel problema, costituiscono ovviamente per il Governomotivo di impegno particolare.

La motivazione politica perfettamente coincidenteche dagli stessi è venuta, rispetto all’analisi che io hoavuto l’onore di sviluppare ieri, convince il Governo sul-la validità delle motivazioni politiche espresse e dei con-tenuti programmatici manifestati. Ad essi formulo il rin-graziamento a nome della Giunta di governo, per il so-stegno e l’appoggio manifestato.

Abbiamo registrato anche una scontata e pregiudizia-le opposizione, vorrei dire compiaciuta del Movimento

Page 511: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 461 –

sociale italiano. Anche noi, con soddisfazione, non pos-siamo che prenderne atto, ribadendo come questa posi-zione preconcetta non può che manifestare una mancan-za di costruttività di questo gruppo.

Rispetto al tema centrale che io ho sottolineato nelleconsiderazioni politiche finali dell’intervento di ieri, ecioè, alla ricerca da parte del Governo, nella gestione diquesta vicenda politica, dei consensi e delle convergenzepiù ampie, nei partiti che lo hanno eletto, nei gruppi checostituiscono la maggioranza, e in particolare, in direzio-ne del Partito comunista, io non posso che ribadire da unaparte il significato dell’adesione sui contenuti program-matici confermato dal Partito liberale italiano attraversol’intervento dell’onorevole Taormina, che apprezziamo,mentre prendiamo atto dei giudizi positivi sul program-ma espressi dall’onorevole Grillo Morassutti diDemocrazia nazionale.

Ma nella precisazione precedente e in questa che va-do a sviluppare c’è il senso e il limite di queste conside-razioni. Noi abbiamo rivolto ieri, rivolgiamo e rivolgere-mo, nel corso della nostra azione al Partito comunista,che della maggioranza precedente faceva parte e che ne èuscito, questa ricerca di consenso e di convergenza.Ricerca nella direzione coerente, come ieri ho avuto mo-do di dire, per sviluppare quella politica, che negli anniscorsi ha visto fortemente impegnate le forze autonomi-ste nella nostra Regione.

Noi sottolineamo come, in fondo, nel dibattito che siè sviluppato, sia emersa questa ricerca, questa convin-zione, questa adesione ribadita da parte dell’onorevolePullara, dell’onorevole Mazzaglia, dell’onorevole Lo

Page 512: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 462 –

Giudice, e dello stesso onorevole Russo, di preservare edi conservare il filo dell’unità, perché lo stesso possa co-stituire elemento di ricostituzione e di ritessitura di unpatrimonio e di un processo che non va disperso. Credoche questo sia significativo e debba essere sottolineato.Anche se le motivazioni per la verità, me lo consentiràl’onorevole Russo, improntate ad un certo imbarazzo,del disimpegno del Partito comunista italiano, che a noi èapparso e appare tuttora ingiustificato, sottolineano co-me questa ricerca abbia bisogno, come aveva detto ierisera e come oggi ha ripetuto con felice espressione l’o-norevole Lo Giudice, di una verifica continua da tutti enei confronti di tutti e a riguardo dei comportamenti ditutti, perché si sia coerenti rispetto alla manifestata vo-lontà di non sciupare questo valore dell’unità che, ripeto,ha costituito il punto centrale dell’impegno politico del-le forze democratiche autonomistiche negli ultimi anni.

Da questo punto di vista, meraviglia il taglio com-plessivo del discorso dell’onorevole Cagnes, che è la di-mostrazione di come le difficoltà della politica unitariapassino oggi, come sono passate anche nel tempo dellamaggioranza, all’interno di tutti i partiti.

Noi abbiamo colto e cogliamo, nel rispetto delle posi-zioni di tutti, come è doveroso, da parte di chi crede, co-me questa compagine crede, nel corretto rapporto demo-cratico, il senso delle osservazioni, delle critiche, deglistimoli che sono venuti in questo dibattito, che possonovenire, che debbono venire in prosieguo all’azione delgoverno.

Per esempio, io sono grato all’onorevole Russo quan-do promette che, per determinati temi che attengono alla

Page 513: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 463 –

qualità dell’amministrazione, l’atteggiamento del Parti-to comunista sarà particolarmente attento e rigoroso. Nesiamo grati, perché questo potrà aiutarci ad essere mi-gliori, come vogliamo essere, nel servizio alla nostraRegione. Ma non possiamo non sottolineare come taluneosservazioni siano pretestuose, come esse si fondino supresupposti errati.

Si dice, a proposito di occupazione giovanile, che ildato da me fornito ieri era colto da dati Istat e quindi po-co attendibile, mentre sono più attendibili quelli dell’uf-ficio del lavoro. Ebbene, da parte dell’ufficio del lavoroviene una verifica ad adiuvandum della mia affermazio-ne di ieri. Infatti al 23 marzo ultimo scorso, non erano 4mila, come dicevo io, o 3.500, come l’onorevole Cagnesaffermava riferendosi alla data dell’autunno scorso, ma5.645 gli avviati al lavoro, in Sicilia, nelle liste giovanili.Saranno certamente di più già forse oggi, e lo saranno neiprossimi giorni, perché sono stati approvati i progetti re-gionali che hanno completato il loro iter e che permetto-no quindi di avviare al lavoro altri giovani. Anche se l’a-vevo detto già ieri, l’occupazione nella pubblica ammi-nistrazione limita il valore di questa occupazione; né lavalutazione complessiva dell’occupazione, attraverso lalegge dell’occupazione giovanile, può essere riferita allagestione nostra, perché i caratteri sono quelli che deriva-no dalla legge nazionale.

Né è esatto dire che il Governo abbia, a proposito del-la legge sul decentramento, attribuito ai Comuni soltantouna parte dei fondi assegnati. Ciò non risponde al vero.Con decreto numero 4 del 17 marzo 1979 il Governo haassegnato ai Comuni tutto lo stanziamento di 120 miliar-

Page 514: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 464 –

di, tranne 3 miliardi, perché così nella Commissione «fi-nanza e programmazione» fu suggerito per supplire adeventuali esigenze straordinarie nel settore dei servizi.Ma 120 miliardi meno 3 fanno 117; non credo che questosignifichi che la gran parte sia stata accantonata e non as-segnata ai Comuni.

A proposito della collegialità della Giunta non puòdirsi che nulla sia stato fatto. Io ho voluto citare, non cer-to per il gusto dei numeri, che le delibere collegiali as-sunte dalla Giunta di governo superano le 400 per sotto-lineare il lavoro collegiale che è stato realizzato dallaGiunta di Governo. Voglio precisare che oltre 1.200 mi-liardi di spesa regionale sono stati indirizzati attraversodeliberazioni collegiali della Giunta, il che costituisce unrisultato innegabile di modificazione dei modi di spesadei tempi passati della Regione. Allora le leggi volevanoquesto tipo di gestione assessoriale della spesa.

Queste puntualizzazioni, con riferimento a questi trepunti, non vogliono avere e non hanno il sapore polemicodella rivalsa. Abbiamo detto ieri e confermiamo oggi cheil Governo tenderà costantemente a ricercare momentiunitari. Ma i momenti unitari, avevo aggiunto ieri, si veri-ficano in un atteggiamento costruttivo sia pure in ruoli di-versi, ciascuno liberamente assunto. Atteggiamenti co-struttivi tendenti a realizzare appunto l’unità e non a di-varicarla. Lo stesso potrei dire all’onorevole Ammavutaa proposito della domanda in relazione a criteri di forma-zione di alcuni programmi della legge numero 34.Desidero ripetere quello che ho detto nella dichiarazioneprogrammatica di ieri. Le decisioni della Giunta sonostate assunte tutte in raccordo rigoroso con la maggio-

Page 515: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 465 –

ranza assembleare; questo è un criterio certamente poli-tico. Anche questo vuole esser detto senza nessuna puntapolemica.

Io non raccoglierò, infatti, altre considerazioni checertamente rispondono a quadri diversi e non finalizzatialla ricerca di fatti unitari.

Voglio sottolineare invece alcune cose che sono staterichiamate nel corso del dibattito e che hanno per ilGoverno, come ieri avevo accennato, il carattere dellaimpronta confacente al modo di essere del Governo, al dilà dei singoli punti programmatici.

Mi riferisco alla programmazione, per confermarel’impegno del Governo in direzione della trasformazionesempre più consistente di questa scelta, in fatto reale, del-la Amministrazione e dei comportamenti della Regione.Al fine di assicurare che il documento previsto dalla leg-ge numero 16 sulla identificazione delle linee, degliobiettivi e dei principi del piano sia rapidamente defini-to, il Comitato per la programmazione sarà convocato ilgiorno 9 del mese di aprile per approntare e definire que-sto documento. Sappiamo perfettamente il valore e il si-gnificato che esso assume, non solo di adempimento delprocesso programmatorio ma come punto di riferimentoper altri adempimenti, primo fra tutti il bilancio polien-nale che costituisce, come ricordava l’onorevoleMazzaglia, una conquista significativa del modo di esse-re della spesa pubblica e, per finire, tutti gli altri compor-tamenti dell’Amministrazione regionale; questa certa-mente risulterà più vincolata, come deve essere, per unascelta che è stata fatta in sede, prima che legislativa, po-litica, da parte delle forze democratiche ed autonomiste;

Page 516: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 466 –

vincolata in direzione dell’autorizzazione di tutte le ri-sorse, e non solo quelle finanziarie, verso obiettivi di svi-luppo identificati, precisati e determinati. Questo faremonella ricerca quotidiana della coerenza, rispetto alla scel-ta della programmazione, pur consapevoli delle difficol-tà e delle resistenze prevedibili e impreviste.

Sappiamo bene che nel tramutare in realtà scelte divalore come la programmazione, che sono autentiche ri-forme che sconvolgono i modi di essere della pubblicaAmministrazione, si sono incontrate e si potranno ulte-riormente incontrare delle resistenze, ma è nella volontàdi proseguire questa battaglia quotidianamente che ilGoverno cercherà di ritrovarsi con piena coerenza, con-vinto che alla fine sarà conseguito l’accoglimento di que-sto metodo.

La stessa sottolineazione politica intendo fare in dire-zione del decentramento e, più complessivamente, deldisegno di riforma della Regione. Riportandomi alle pre-cedenti dichiarazioni programmatiche, desidero esplici-tare la conferma che i tempi di realizzazione di questoprocesso, compreso quello che riguarda l’ente interme-dio, saranno quelli allora determinati. Essi riguardanol’obiettivo di giungere a questa realizzazione prima del-le elezioni provinciali del 1980. Non solo a conferma diun impegno assunto, ma anche nella convinzione politi-ca della opportunità, vorrei dire, della necessità di prose-guire in questo disegno di riforma, con la progressione,con la maturazione, con la identificazione delle soluzio-ni più acconce, che possono derivare da un confronto se-reno ma serrato, responsabile ma impegnato, in direzio-ne di quei principi e di quegli obiettivi che sono stati alla

Page 517: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 467 –

base della legge regionale che volle e disegnò la riformadella Regione. Anche questo della riforma dellaRegione, del decentramento, deve costituire, come costi-tuisce, fatto caratterizzante dell’azione del Governo, an-che se in questa strada, proprio perché è una strada di au-tentica riforma, potremo incontrare difficoltà, che certa-mente si incontrano tutte le volte che si imboccano stra-de così decisive e così incisive.

La terza qualificazione sarà quella – l’ho sottolineato ie-ri – della funzionalità e della qualità dell’Amministrazione,in direzione di un impegno eccezionale che sarà accom-pagnato da opportune iniziative, che consentano presup-posti umani e strutturali, volti a recuperare questa fun-zionalità. E’ un impegno da realizzare in direzione dellatempestività, della efficacia, della qualità dell’azioneamministrativa.

Questi tre caratteri, che erano i caratteri determinantidelle dichiarazioni e dell’accordo programmatico delloscorso anno, vogliono essere momenti qualificanti diquesto Governo, momenti caratterizzanti di tutti gli attidi questo Governo. Nella convinzione che non tutto siaperfetto, perché nessuno – come l’onorevole Lo Giudicediceva oggi – è detentore di verità o di comportamentitutti esatti, ma nella convinzione che abbiamo tutti l’inte-resse a difendere, esaltare il valore, le prerogative, la cre-dibilità di questa nostra Regione non facendo in conti-nuazione e soltanto elenchi di cose non fatte o da fare,perché purtroppo la situazione sociale ed economica del-la nostra Regione è tale che è estremamente facile fareelenchi di cose non fatte o di problemi da risolvere; cre-do che debba esserci la capacità di gestire i risultati posi-

Page 518: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 468 –

tivi, proprio per dare credibilità alla Regione in direzionedella capacità di affrontare gli altri problemi che abbia-mo davanti.

Io desidero ringraziare quanti hanno voluto sottoli-neare i risultati conseguiti nell’azione del Governo e del-la maggioranza che lo ha retto nell’anno scorso, perchéobiettivamente sono risultati che appartengono all’impe-gno di tutti i partiti della maggioranza e sono risultati chenon debbono essere dispersi, perché dimostrano la vali-dità e la potenzialità di quel momento politico verso ilquale il Governo – come ho detto ieri – si intende prote-so, con la volontà del recupero di un grado di unità mag-giore.

Con questi propositi io chiudo la replica al dibattito,affermando la consapevolezza di dovere rendere un ser-vizio in direzione degli obiettivi prefissati, ma di render-lo in spirito di apertura, di responsabilità, di disponibilitànei confronti dell’Assemblea e – come dicevo all’inizio– in particolare nei confronti del Partito comunista, alquale il richiamo alla unità che ha fatto lo stesso onore-vole Russo, deve imporre – come impone al Governo e atutti – una verifica di coerenza in ciascun momento e inciascun atteggiamento.

È nella ricerca dello sviluppo dei rapporti dei partitiautonomisti e democratici che sarà caratterizzata – comedicevo – la presenza di questo Governo, in uno spirito diautentica apertura, di autentica disponibilità, che ilGoverno si augura trovi il riscontro in questa Assemblea.

Page 519: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 469 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione della mozione e delle interpellanze sull’or-dine pubblico in Sicilia

Seduta del 5 Aprile 1979

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, il Governo è chiamato arispondere, a conclusione di questo qualificato dibattito,ricco di analisi e di valutazioni frequentemente conver-genti, ad interpellanze presentate da tutti i gruppi parla-mentari e fondate sulla ribadita esigenza di tutelare l’or-dine pubblico e quello democratico.

In questi ultimi dieci anni si è assistito nel nostroPaese al dispiegarsi di tendenze disgregatrici che, som-mate a talune componenti irrazionali, hanno finito con iltrovare in se stesse la propria ragion d’essere fornendospazi e pretesti alla pratica della violenza.

Al processo di crescita democratica e alle trasforma-zioni sociali cd economiche si è tentato e si tenta ancoraoggi di opporre, da un lato, la reazione della violenza e,dall’altro, l’esaltazione di un individualismo negatoredella dimensione comunitaria del vivere civile. La con-vinta adesione alle istituzioni democratiche, l’impegnosempre più incisivo, le trasformazioni sociali ed econo-miche sono i soli efficaci e permanenti rimedi per isolarela violenza senza cedimenti nè arretramenti, con la pienaconsapevolezza della inscindibilità, in un sistema demo-cratico, di ordine e di libertà. È questa l’indicazione for-

Page 520: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 470 –

nita dalle forze democratiche e confermata con l’appro-vazione di uno specifico ordine del giorno votato dagliUffici di Presidenza delle assemblee elettive delleRegioni, in occasione dell’incontro tenutosi il 12 feb-braio scorso con il Presidente della Repubblica, SandroPertini.

In Sicilia il programma, che è rimasto a base della for-mazione del Governo, ribadisce l’esigenza di difenderel’ordine democratico e di tutelare l’ordinato scorrere del-la vita civile, sovente messa in forse da fenomeni di vio-lenza e di disgregazione. La nostra Isola, che pure non haconosciuto atti di violenza politica di dimensioni pari aquelle riscontrabili in altre zone del Paese, da qualchetempo registra una serie di fatti criminosi di matrice poli-tica i quali, prevalentemente localizzati nelle aree a forteconcentrazione demografica, denunciano un pericolosodegrado delle condizioni di vita civile, specie dove lemodalità di vita sociale organizzata richiedono anche undiverso ordinamento dei livelli di governo locale.

A questi fenomeni di violenza politica si accompagnaun’allarmante recrudescenza dei delitti di stampo mafio-so che ha collocato la nostra Regione e talune grandi cit-tà di essa ai primi posti tra le regioni e le città italiane piùfortemente colpite da atti di violenza tanto comune quan-to politica.

I delitti di stampo mafioso hanno ormai, da anni, im-posto una revisione dei criteri interpretativi, hanno resonecessario un adeguamento degli strumenti di lotta al fe-nomeno mafioso che, pur con connotati diversi e più dif-ficilmente leggibili, si pone ancora come pesante ostaco-lo alla crescita civile della nostra Isola.

Page 521: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 471 –

La mafia, compreso tutto ciò che va considerato tale,ha cessato di essere fenomeno specificatamente legatoalla realtà agricola, ed a quella del latifondo in particola-re, per indirizzarsi anche verso situazioni ad economiaparassitaria connesse al rapido processo di espansione ditalune aree urbane e ai filoni nazionali ed internazionalidei traffici illeciti e della delinquenza.

Le stesse conclusioni della Commissione antimafia,partendo da una simile analisi, indicano negli interventifinalizzati allo sviluppo economico e della crescita civi-le della comunità siciliana, la via per la lotta al fenomenomafioso.

L’azione del Governo della Regione, in conformitàalle indicazioni programmatiche, è stata ed è prevalente-mente rivolta alla predisposizione di strumenti legislati-vi ed amministrativi miranti ad un sano sviluppo socio-economico e tesi ad avviare un processo di eliminazionedelle sacche di parassitismo, di spreco e di favoritismo. IlGoverno è convinto, infatti, che accanto alla necessariaattività di polizia occorre rimuovere le cause e le occa-sioni più frequentemente poste a fondamento di atti diviolenza e in specie dei delitti di stampo mafioso.

L’azione politica amministrativa e legislativa dispie-gatasi in questi ultimi tempi ha preso le mosse realistica-mente dall’esercizio delle attribuzioni regionali in mate-ria di sviluppo socio-economico, tenendo nel dovutoconto il quadro di competenze in materia di polizia e inmateria giudiziaria, quale delineato dall’ordinamentogiuridico statuale.

E nel quadro di tali attribuzioni non può non farsi ri-chiamo alle iniziative realizzate o avviate, da un lato, con

Page 522: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 472 –

riferimento particolare ai problemi della condizione gio-vanile e, dall’altro, con riferimento alla esigenza di rilan-cio delle complessive condizioni sociali ed economicheanche attraverso una maggiore attenzione per i problemiconnessi alla funzionalità dell’azione amministrativa. Inquesto contesto la nuova legge che regolamenta gli ap-palti, la legge sul decentramento di funzioni ai Comuni,la legge in materia urbanistica costituiscono momenti si-gnificativi ed importanti.

Con riguardo a specifici atti di violenza evidenziati esottolineati da talune delle interpellanze, il Governo fapresente che esito negativo hanno avuto le indagini con-dotte dalle competenti autorità relative all’attentato dina-mitardo consumato a Catania in occasione del trentadue-simo anniversario della Liberazione e quelle concernen-ti gli attentati incendiari compiuti in danno del liceo«Maurolico» e di altre scuole di Messina.

Quanto ai numerosi episodi di violenza alle persone edi danni a cose registratisi in varie città d’Italia in quellostesso periodo, e tra queste a Catania nei giorni 7, 8, 9, 10e 11 gennaio, le indagini tempestivamente avviate fin dalverificarsi dei primo episodio hanno consentito di indivi-duare in un gruppo di giovani gravitanti nell’area dei mo-vimenti dell’estrema destra politica i responsabili degliatti delittuosi. Ulteriori indagini hanno consentito di ac-quisire concreti indizi di colpevolezza a carico di quattrodi essi, estremisti di destra, che sono stati già deferiti allaProcura della Repubblica di Catania.

Le indagini condotte per individuare i responsabilidell’attentato perpetrato a Messina in danno del consi-gliere comunale Cappuccio hanno inoltre consentito di

Page 523: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 473 –

pervenire all’arresto di quattro esponenti dell’area diestrema destra.

Con riferimento ai gravissimi episodi dell’omicidiodel giornalista, Mario Francese, e del brigadiere di pub-blica sicurezza, Fladelfio Aparo, così come con riferi-mento ai numerosissimi delitti contro le persone, consu-mati o tentati a Palermo in questi primi tre mesi dell’an-no e ancora nei pochi giorni di questo mese di aprile, so-no state espletate e sono in corso attive indagini da partedegli organi di polizia a seguito delle quali sono statiadottati da parte dell’autorità giudiziaria provvedimentidi arresto di presunti responsabili, specificatamente perl’uccisione del brigadiere Aparo.

I ricordati recenti episodi criminosi hanno suscitatoprofonda impressione sia per la personalità delle vittime,sia per la efferatezza nella esecuzione, venendosi ad in-serire in una preoccupante situazione di cronicità del fe-nomeno dei delitti contro le persone nella città e nellaprovincia di Palermo, delitti che in quest’ultimo periodohanno dovuto registrare, come è stato qui sottolineato,una certa notevole recrudescenza.

L’Assemblea regionale, rendendosi interprete deisentimenti di solidarietà per la famiglia del brigadiereucciso, ha approvato un disegno di legge di iniziativa go-vernativa recante la concessione di un assegno agli orfa-ni di detto sottufficiale.

L’omicidio del segretario provinciale della Democraziacristiana di Palermo, Michele Reina, ha destato, poi, par-ticolare profondo sgomento, testimoniato anche inquest’Aula da esponenti di tutte le forze politiche e so-ciali e da imponente partecipazione popolare.

Page 524: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 474 –

La gravità dell’efferata uccisione del dottore Reina èapparsa subito evidente ed appare ancora oggi evidenteper il disprezzo per la vita umana dimostrato dagli autoridi quel delitto e per il significato destabilizzante che l’as-sassinio di un esponente di rilievo può assumere nellastessa vita politica.

Le indagini per consegnare alla giustizia i responsabi-li di tale delitto procedono con intensità e l’auspicio èquello che luce piena sia fatta per questo come per ognialtro fatto delittuoso e di violenza.

L’azione di polizia, sia preventiva che repressiva, si èdispiegata relativamente al fenomeno mafioso con l’irro-gazione di numerose diffide da parte dei questori compe-tenti (ben 1183 nell’ultimo triennio nella sola provinciadi Palermo) e con numerose proposte all’Autorità giudi-ziaria per l’adozione delle misure della sorveglianza spe-ciale (202 nella sola provincia di Palermo) e del soggior-no obbligato (360, sempre in provincia di Palermo).

Quanto agli episodi di delinquenza comune, se va re-gistrata la recrudescenza del fenomeno delle rapine indanno di istituti bancari, va altresì ricordata l’azione pre-ventiva e repressiva svolta dalle forze dell’ordine. A tito-lo esemplificativo si evidenzia che su 42 rapine in dannodi istituti bancari compiute a Palermo nel 1978, ben 39sono state scoperte e gli autori assicurati alla giustizia.

Nel senso già sopra espresso, nel senso cioè di rimuo-vere le cause e le occasioni più frequentemente poste afondamento di atti di violenza, si svolge l’azione dell’at-tuale Governo che, nell’esprimere apprezzamento perl’opera costante svolta dagli organi di polizia, ritiene do-veroso ribadire in questa sede la necessità di un costrutti-

Page 525: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 475 –

vo impegno per la migliore funzionalità dell’azione am-ministrativa e per una più adeguata partecipazione delcittadino al fine di realizzare migliori c più giuste condi-zioni di vita.

A tale impegno e all’incoraggiamento di ogni costrut-tiva forma di partecipazione – il Governo in questa sedelo ribadisce – è indispensabile una eccezionale e costan-te dedizione delle migliori energie.

Il Governo, ritiene, altresì, di dovere ripetere l’invitogià formulato a Roma dalle assemblee legislative regio-nali il 16 febbraio 1979, perchè anche la comunità sici-liana con forza torni ad esprimere in occasione del 25aprile, anniversario della Liberazione, il motivato e deci-so impegno in difesa del metodo e dei principi della con-vivenza civile e democratica, torni cioè ad esprimere, aldi là delle divergenze e delle verifiche politiche, il pro-prio attaccamento alle istituzioni democratiche repubbli-cane, nate dalla lotta di liberazione.

Page 526: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 476 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione delle mozioni per la promulgazione dellenorme in materia di riordino urbanistico edilizio appro-vate dall’Assemblea ed impugnate dal Commissario del-lo Stato

Seduta del 16 Aprile 1979 (antimeridiana)

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, il Governo intende mani-festare la propria posizione in ordine al contenuto dellemozioni presentate ed aventi ad oggetto le disposizioniin tema di riordino urbanstico-edilizio della legge appro-vata dall’Assemblea nella seduta del 15 dicembre 1978.

Di queste mozioni due, quella di iniziativa dell’ono-revole Michelangelo Russo ed altri e quella di iniziativadell’onorevole Cusimano ed altri, invitano il Presidentedella Regione a procedere alla promulgazione e pubbli-cazione nella Gazzetta ufficiale della Regione sicilianadel titolo VII del testo di legge approvato dall’Assemblearegionale; la terza, quella di iniziativa degli onorevoliMazzaglia ed altri, invita il Governo della Regione a ri-muovere ogni ostacolo per rendere operanti in tempi ra-pidi le suddette norme.

La posizione del Governo in ordine ai problemi evi-denziati necessariamente discende da alcune considera-zioni sul contenuto e sul significato del ricordato inter-vento del legislatore regionale in materia urbanistica.

Il testo di legge approvato dall’Assemblea regionale

Page 527: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 477 –

in data 15 dicembre 1978, recante «Norme integrative emodificative della legislazione vigente nel territorio dellaRegione siciliana in materia urbanistica», costituisce ilprimo organico intervento del legislatore siciliano in talesettore. Si tratta di un intervento legislativo che, pur nonpretendendo di sostituire la preesistente normativa statale,mira a integrarla e a modificarla, per renderla più aderentealla realtà socio-economica e territoriale della nostra re-gione, tanto da assumere le caratteristiche di legge di strut-tura, fondamentale per la gestione del territorio regionale.

Reiterare qui il consenso e l’adesione del Governo aicontenuti di quella legge mi appare superfluo; essa, in-fatti, corrispondeva ad un qualificante e prioritario impe-gno programmatico. E il solo fatto che sulla definizionedei suoi contenuti si siano sviluppati un confronto serra-to ed una dialettica vivace tra le forze politiche e tra igruppi parlamentari testimonia la portata ed il valore del-le scelte operate. Aquelle scelte il Governo continua a ri-ferirsi come contenuto idoneo a risolvere il problemadell’abusivismo e di una sua sistemazione e sanatoria.

In data 22 dicembre 1978 il Commissario dello Statoha, com’è noto, impugnato avanti la Corte costituzionalela predetta legge, rilevando la illegittimità costituzionaledi talune disposizioni in essa contenute e la illegittimitàcostituzionale dell’intero titolo VII recante «Norme peril riordino urbanistico edilizio». Il Governo espresse su-bito il suo giudizio negativo nei riguardi di una impugna-tiva che ostacolava le scelte del legislatore siciliano inuna materia rientrante nella competenza esclusiva regio-nale. L’ampiezza innovativa della citata legge non di-scendeva però soltanto nè prevalentemente dalle disposi-

Page 528: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 478 –

zioni miranti a porre un punto fermo al fenomeno dell’a-busivismo edilizio, nè scaturiva dalle altre disposizionigravate di impugnativa dal Commissario dello Stato, masi realizzava con una numerosa serie di norme che, dan-do vita ad una legge, come ho già detto, di struttura fon-damentale per la gestione del territorio, dettano disposi-zioni volte a ricondurre ad uniformità situazioni peculia-ri ovvero disposizioni fortemente innovative. Un ritardonella entrata in vigore di quelle disposizioni ne avrebbecertamente compromesso l’efficacia innovativa.

Proprio in considerazione di tale significato innovati-vo e strutturale e delle conseguenze negative di un ritar-do nella sua entrata in vigore, ho subito dato corso allapromulgazione ed alla conseguente pubblicazione dellenorme non impugnate dal Commissario dello Stato e, al-fine di rispondere all’esigenza avvertita a tutti i livelli dipervenire ad una rapida decisione del ricorso, ho provve-duto a sollecitare il Presidente della Corte costituzionalea trattare con la necessaria urgenza la questione di legit-timità costituzionale sollevata dal Commissario delloStato. Nei primi di questo mese di aprile ho direttamentecompiuto un nuovo intervento presso la Presidenza dellaCorte costituzionale.

Come ho ricordato, al fine di dare concreta, anche senecessariamente parziale, attuazione ad un tanto signifi-cativo ed organico intervento legislativo, ho promulgatoin data 27 dicembre 1978 la legge in oggetto per la partenon impugnata. Essa è entrata in tal modo in vigore a se-guito della pubblicazione avvenuta nella Gazzetta uffi-ciale della Regione siciliana, numero 57, del 30 dicem-bre 1978, come legge 27 dicembre 1978, numero 71.

Page 529: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 479 –

Nel momento stesso in cui ha proceduto alla promul-gazione delle disposizioni non impugnate, il Presidentedella Regione ha consumato in questa fase i propri pote-ri con riferimento al deliberato legislativo assembleare.In tal senso si è espressa, anche di recente, la dottrina giu-spubblicistica e cioè la promulgazione è un potere-dove-re che si estrinseca in un atto unico. Per la promulgazio-ne da effettuare con nuovo separato atto, che dà formal-mente vita ad una nuova legge, delle disposizioni impu-gnate e non promulgate in pendenza di giudizio sarà ne-cessario attendere che la Corte costituzionale si pronun-ci, rigettando il ricorso per illegittimità proposto dalCommissario dello Stato.

Le superiori considerazioni discendono dalla naturagiuridica dell’atto di promulgazione e del relativo potere,squisitamente proprio del Presidente della Regione, po-tere che nell’ordinamento statuale compete al Presidentedella Repubblica. Le superiori considerazioni hanno,inoltre, trovato conferma e concreta applicazione già inoccasione della legge regionale 31 dicembre 1974, nu-mero 60, il cui contenuto dell’articolo 9, terzo comma,non promulgato con la restante parte della legge, a causadella pendenza su di esso di giudizio di legittimità costi-tuzionale, è stato promulgato a giudizio definito con attosuccessivo che ha dato vita ad una nuova legge, la leggeregionale 24 luglio 1975, numero 50.

Ogni diversa interpretazione del potere di promulga-zione del Presidente della Regione attribuirebbe a que-st’ultimo la potestà di determinare con successivi atti dipromulgazione il momento dell’entrata in vigore dellesingole disposizioni contenute in leggi organiche appro-

Page 530: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 480 –

vate dall’Assemblea con unico atto e ciò con un sovver-timento del sistema parlamentare di Governo, quale co-dificato dallo Statuto siciliano. L’esercizio del poterepresidenziale di promulgazione in difformità dalla natu-ra giuridica dell’istituto, quale previsto dall’ordinamen-to generale, la possibilità, cioè, che il potere di promul-gazione possa esercitarsi per atti successivi e con riferi-mento a specifiche disposizioni di un unico deliberato le-gislativo assembleare potrebbe condurre a mettere in di-scussione lo speciale regime previsto dall’articolo 29, se-condo comma, dello Statuto e ciò secondo un orienta-mento che ha visto la Corte costituzionale limitare dra-sticamente taluni tratti della specialità dell’autonomia si-ciliana, facendo leva sull’esercizio di essa in difformitàdella natura giuridica degli istituti considerati. È in que-sto senso, ad esempio, la motivazione in base alla qualela Corte costituzionale ha negato alla Regione siciliana,dopo anni di esercizio, il potere di chiedere alla Corte deiconti la registrazione con riserva di atti da questa ritenutiillegittimi.

Le sopra esposte considerazioni, dettando i limiti del-l’azione del Presidente della Regione nel caso in ispecie,vengono a rendere inconducenti le argomentazioni quisvolte dall’onorevole Laudani, volte a suffragare la irre-troattività dell’eventuale pronuncia di annullamento.Alla onorevole Laudani ritengo di dovere ricordare che ilD’Atena nel lavoro da lei citato, rileva successivamentecome la Corte abbia ripetutamente affermato: «la senten-za di accoglimento emessa dopo il decorso del termine dicui all’articolo 29, comma secondo, dello Statuto sicilia-no, opera come se promulgazione e pubblicazione non

Page 531: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 481 –

fossero avvenute, togliendo ogni efficacia alla legge del-la Regione».

Sin qui testualmente il pensiero di un autore che ho ri-tenuto di dovere richiamare al fine di rettificare una cita-zione non completa. In argomento, comunque, basta ri-chiamare le decisioni della Corte costituzionale numero31 del 1961 e numero 9 del 1958, che recano principi ri-presi poi dalla giuspubblicistica. In base alle superioriconsiderazioni, rigorosamente ispirate all’esigenza di at-tuazione e di salvaguardia dell’autonomia siciliana, qualè delineata dallo statuto speciale, non ritengo – e si tratta,ripeto, dell’esercizio di un potere-dovere proprio delPresidente della Regione – di potere accogliere, per levalutazioni giuridiche espresse, certamente insuperabili,l’invio rivolto alla promulgazione e pubblicazione nellaGazzetta ufficiale del titolo VII del testo di legge appro-vato dall’Assemblea il 15 dicembre 1978. Di detto invi-to, però, il Governo coglie sul piano politico la pressantee significativa sollecitazione a risolvere il problema del-l’abusivismo. A tale sollecitazione intende fornire ade-guata risposta con piena disponibilità politica. Ciò ancheper la consapevolezza della gravità sociale, per i conno-tati prevalenti che lo caratterizzano e nei cui confronti ilGoverno condivide gran parte delle valutazioni in questodibattito espresse, e anche prima, dalle forze politiche,dai gruppi parlamentari e per altro già manifestate a no-me del Governo dal collega Fasino, il cui impegno inquesta materia urbanistica desidero ricordare, a conclu-sione della già richiamata manifestazione popolare con-clusasi qui a Palermo con l’incontro tra una delegazionedei manifestanti, i gruppi parlamentari ed il Governo.

Page 532: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 482 –

Il Governo ritiene, infatti, di dovere ribadire il proprioimpegno ad avviare a rapida soluzione il problema, nonsoltanto attraverso sollecitazioni alla Corte costituziona-le per un’urgente decisione in ordine all’impugnativa,ma anche, nel rispetto delle disposizioni statutarie e co-stituzionali vigenti, attraverso ogni opportuno, eventua-le nuovo intervento nei cui confronti esprime ampia di-sponibilità per un esito risolutivo.

Page 533: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 483 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione della mozione e della interrogazione sul-l’appalto di lavori per l’aeroporto di Palermo-PuntaRaisi

Seduta del 2 Maggio 1979

MATTARELLA, Presidente della Regione. OnorevolePresidente, onorevoli colleghi, con riferimento alla mo-zione numero 106 presentata dall’onorevole Barcellonaed altri del gruppo parlamentare comunista e all’interro-gazione numero 754 dell’onorevole Taormina, ilGoverno sottopone all’attenzione dell’Assemblea ogninecessario elemento di valutazione in ordine al procedi-mento per l’aggiudicazione della gara per l’appalto deilavori di costruzione dell’aerostazione di Punta Raisi.

Alla realizzazione delle opere nell’ambito dell’aero-porto civile di Palermo la Regione siciliana provvede,com’è noto, quale concessionaria, in base a specificheconvenzioni stipulate di volta in volta con il Ministerodei trasporti e, nel rispetto delle norme vigenti in materiadi opere pubbliche, per conto del Ministero dei lavoripubblici. Per l’aerostazione in argomento l’Assessoratoregionale dei lavori pubblici nel 1968 diede incarico a ungruppo di progettisti di redigere il relativo progetto ese-cutivo che venne predisposto nella stesura definitiva neisettembre del 1972. Detto progetto, sottoposto alConsiglio superiore dei lavori pubblici e ad altri organicompetenti dello Stato, venne approvato tecnicamente

Page 534: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 484 –

nel settembre del 1974. Intanto, con decreto interministe-riale del luglio del 1974, veniva stanziata la somma di lire4 miliardi e 900 milioni destinata alla realizzazione del-l’aerostazione. Tale somma venne successivamente inte-grata, con l’entrata in vigore della legge numero 493 del1975, di lire 3 miliardi e 430 milioni pervenendo pertantoall’importo complessivo di 8 miliardi e 330 milioni.

Nel gennaio del 1967 ebbe luogo la stipula della con-venzione per l’affidamento in concessione alla Regionesiciliana dell’esecuzione delle opere, convenzione ap-provata con decreto ministeriale del febbraio del 1977.L’approvazione formale del progetto avvenne con decre-to ministeriale numero 201936 del 30 aprile 1977 perl’importo complessivo di lire 8.620 milioni, compren-dente le somme a disposizione dell’Amministrazione.Nelle more del perfezionamento degli atti approvati, a ri-chiesta dell’Assessorato regionale dei lavori pubblici, ilMinistero dei trasporti nel giugno del 1977 autorizzò l’e-sperimento della gara da effettuarsi ad approvazione in-tervenuta con l’accettazione di offerte sia in ribasso chein aumento e con la partecipazione di imprese singole edi loro raggruppamenti.

In data 4 agosto 1978 veniva pubblicata nella Gazzettaufficiale e su quella della Comunità europea il definitivobando. Entro i termini previsti dal bando di gara sonopervenute 47 richieste di partecipazione, 33 delle qualinon sono state ammesse per carenza di requisiti e docu-mentazione. In sede di esame delle rimanenti 14 istanze,per talune di esse sono sorte delle perplessità circa la lo-ro ammissibilità alla gara e si è ritenuto pertanto di senti-re in merito il parere dell’Avvocatura distrettuale di

Page 535: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 485 –

Palermo, che ha manifestato l’avviso che dovessero es-sere escluse dai raggruppamenti le imprese che eranoprive dei requisiti richiesti dal bando (per le mandanti) edovesse escludersi una delle imprese capogruppo inquanto non in possesso di una delle iscrizioni richieste.L’Assessorato si uniformava quindi al predetto parere.

Premesso che le imprese, secondo quante indicato dalbando di gara, dovevano dichiarare di essere in possessodei requisiti di cui alla legge 8 agosto 1977, numero 584,per effetto delle esclusioni operate in armonia al parereespresso dall’Avvocatura, sono state ammesse alla garale seguenti imprese: Società Salini Costruttori, capo-gruppo, con mandanti: Daniele lacorossi Società perazioni e dottor Barresi Gaetano Massimo, Feal Sud, ca-pogruppo, con mandanti: Catalano Costruzioni, SimitSocietà per azioni, Zanca impianti e De MicheleGiuseppe e compagni. De Lieto Costruzioni Generali,capogruppo, con mandante: Sabesa Società per azioni.Fratelli Costanzo Società per azioni, con mandanti:Telenorma, Ales e leci. Arturo Cassina, con mandanti:Sicem e lacorossi Società per azioni. Tedesco Santo, conmandanti: Tardito Società per azioni e OliveroDomenico Società per azioni. Dipenta Società per azio-ni, con mandanti: Sartem Società per azioni e SiteaSocietà a responsabilità limitata. Consorzio CooperativeProduzione e Lavoro di Forlì, capogruppo, con mandan-te: Società Cooperativa Cementisti di Ravenna. CodelfaCmc di Ravenna. Sageco Società per azioni. EsspaSocietà per azioni. Romagnoli Enrico capogruppo, conmandanti: Cogem Sud e Lozza Società per azioni. RendoMario capogruppo, con mandante: Saem Società per

Page 536: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 486 –

azioni. Società Italiana Condotte Acqua capogruppo, conmandanti: ingegnere Giuseppe Calamia e Ipi Società perazioni.

L’elenco delle ditte invitate a termine di convenzioneè stato trasmesso con nota 551/C del 14 novembre 1978al Ministero dei trasporti per il nulla osta. Il predetto mi-nistero, con nota numero 136 del 29 novembre 1978, hacondiviso l’ammissione delle imprese, dando caricoall’Amministrazione regionale di verificare alcuni detta-gli in ordine all’iscrizione all’Albo nazionale costruttori.

Effettuate le sopra accennate verifiche, in data 2 di-cembre 1978, venivano diramati gli inviti alle imprese su-richiamate, con l’esplicita indicazione della documenta-zione da produrre in uno all’offerta. La licitazione è stataesperita il 21 febbraio 1979. In sede di gara sono stateescluse le imprese Tedesco, Rendo Mario e Romagnoli,perchè non hanno presentato una delle dichiarazioni pre-viste dal capitolato speciale di appalto espressamente ri-chiamate nella lettera di invito. I rappresentanti delle im-prese escluse hanno inserito osservazioni nel verbale digara e il presidente della commissione di aggiudicazioneha motivato le ragioni della esclusione. Inoltre il rappre-sentante della Cooperativa muratori e cementisti diRavenna ha inserito a verbale altre osservazioni circa irequisiti di iscrizione dei costruttori che debbono essereposseduti dalle imprese perché possano assumere i lavo-ri, richiamandosi alla legge istitutiva dell’albo nazionalecostruttori. Anche su queste osservazioni il presidente hasvolto ampia argomentazione ed ha ritenuto di aggiudi-care i lavori, salvo approvazione superiore, alla societàEsspa con 1’aumento del 112 per cento.

Page 537: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 487 –

In merito alla predetta gara è stato sentito, con notadella Direzione regionale numero 212 del 23 febbraio1979, il parere dell’Avvocatura distrettuale dello Stato diPalermo la quale, con nota 12079 del 26 febbraio 1979,ha condiviso le conclusioni di cui al verbale di gara nu-mero 153 di repertorio del 21 febbraio 1979.

Senonché, successivamente, sia la società Dipenta, as-sociata con le mandanti società Sartem e Sitea, sia l’im-presa Rendo Mario, associato con la società Sacem, parte-cipanti alla gara, hanno presentato ricorso avverso le con-clusioni del verbale di gara citato, conclusioni considerateda entrambi non conformi a legge. L’Assessorato compe-tente ha pertanto richiesto il parere dell’Avvocatura di-strettuale dello Stato di Palermo sulle questioni prospetta-te dalle citate imprese in merito alla predetta aggiudicazio-ne provvisoria. Entrambi i ricorrenti poi hanno richiestol’annullamento del verbale di gara in quanto l’impresaEsspa, aggiudicataria provvisoria, non risulterebbe in pos-sesso dei requisiti di iscrizione all’Albo nazionale co-struttori idonei a ricoprire l’importo dei lavori che la stes-sa veniva ad assumere a seguito dell’aumento offerto.

Aseguito di un complessivo riesame dell’intera proce-dura l’Avvocatura distrettuale dello Stato con nota 134/79del 7 marzo 1979, si è pronunciata nel senso che in sede diapprovazione del verbale di gara debba essere annullato ilprovvedimento di esclusione delle imprese per i motivi indetto parere riportati, tra i quali la mancata espressa com-minatoria di esclusione dalla gara nella lettera di invionell’ipotesi in cui non fosse stato prodotto il documentorichiesto dalle avvertenze. Inoltre, ai fini dell’aggiudica-zione dell’appalto, la predetta Avvocatura ha espresso pa-

Page 538: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 488 –

rere in ordine ai criteri che l’Amministrazione dovessetener presenti nel valutare l’idoneità dei certificati. È al-tresì affermato che l’amministrazione dovesse verificarese l’importo dei lavori oggetto dell’appalto, con la appli-cazione della percentuale di aumento offerto dall’impre-sa, fosse contenuto nei limiti dell’importo delle prescrizio-ni possedute aumentate di un quinto. L’Assessorato, a se-guito del parere espresso dall’Avvocatura dello Stato, do-po avere verificato le risultanze degli accertamenti sugge-riti dall’Avvocatura medesima, ha annullato la aggiudica-zione provvisoria pronunciata in favore dell’impresaEsspa. Nella considerazione che le uniche imprese in pos-sesso dei requisiti richiesti dalla legge erano le impreseDipenta mandataria, con le mandanti Sartem e Sitea, e laCoperativa muratori e cementisti di Ravenna mandataria,con la mandante Consorzio fra le Cooperative di Produ-zione e Lavoro della Provincia di Forlì, l’amministrazio-ne ha proceduto alla aggiudicazione definitiva in favoredella impresa Dipenta che ha presentato l’offerta piùvantaggiosa.

Poiché l’aumento offerto dall’impresa Dipenta ricon-duce l’appalto ad un importo di oltre 13 miliardi e 500milioni, superiore di circa un miliardo e 500 milioni al-l’effettiva disponibilità finanziaria, l’Assessorato, avva-lendosi della facoltà riservatasi nella lettera di invito hastipulato in data 10 aprile 1979, cioè allo scadere del ter-mine di trenta giorni dalla deliberazione, giusta articolo4 del capitolato generale di appalto, il relativo contrattocon l’impresa Dipenta per l’importo limitato a 12 miliar-di, stralciando dall’appalto parte di opere che possonoessere eseguite in tempi successivi e facendo contestual-

Page 539: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 489 –

mente assumere all’impresa aggiudicataria l’impegno dieseguire le opere oggetto dello stralcio agli stessi prezzi,patti e condizioni del contratto allorchè sarà stata conse-guita la disponibilità finanziaria occorrente.

La stipula del contratto, mentre da un lato fa sorgerein testa all’impresa aggiudicataria ogni obbligazioneconnessa all’appalto, non impegna l’amministrazionese non dopo la formale approvazione di esso contratto.L’amministrazione regionale dei lavori pubblici si è per-tanto adeguata alle indicazioni nel tempo succedutesidell’Avvocatura distrettuale dello Stato, organo consul-tivo in materia giuridica.

Avverso la aggiudicazione definitiva sono stati presen-tati, da parte di imprese che avevano partecipato alla gara,numerosi ricorsi giurisdizionali al Tribunale amministrati-vo territorialmente competente. II Giudice amministrativoha accolto in data 23 aprile la proposta domanda inciden-tale di sospensione, fissando per il 22 maggio prossimo laudienza di trattazione del merito. L’amministrazione, cheha provveduto alla costituzione nel giudizio a mezzodell’Avvocatura erariale dovrà pertanto prestare osse-quio alle predette decisioni di sospensione.

La riconsiderazione degli aspetti giuridici del proble-ma deve a questo punto fare posto all’attesa delle immi-nenti definitive determinazioni del Tribunale ammini-strativo. Per quanto concerne poi la richiesta di avoca-zione da parte del Presidente della Regione, va sottoli-neato che l’articolo 2 della legge regionale 29 dicembre1962, numero 28, quale modificato dall’articolo 1 dellalegge regionale 10 aprile 1978, numero 2, prevede lapossibilità del ricorso a tale istituto per il mantenimento

Page 540: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 490 –

dell’unità di indirizzo politico ed amministrativo delGoverno, nonchè al fine di assicurare la tempestività del-l’azione amministrativa.

Orbene, nel caso in discussione, allo stato degli atti epur prescindendo dal particolare rapporto corrente traamministrazione regionale e Ministero dei trasporti, nonricorrono i presupposti per l’esercizio del potere di avo-cazione, atteso che l’aggiudicazione di una gara non co-stituisce esplicazione di un potere facoltativo, ma prov-vedimento necessitato e che non vi siano stati ritardi nel-l’azione amministrativa, essendo stato il contratto stipu-lato con l’impresa aggiudicataria, come già rilevato, neitermini previsti dal capitolato generale di appalto.

Il Governo regionale, accogliendo l’invito in tal sen-so rivolto dai parlamentari firmatari della mozione e dal-l’onorevole Taormina, desidera assicurare che porrà inessere ogni necessaria azione per pervenire alla aggiudi-cazione della gara di appalto nei termini più brevi, condeterminazioni chiare ed inequivocabili in relazione al-l’imminente decisione del Giudice amministrativo.

Page 541: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 491 –

OTTAVA LEGISLATURA

Sulle dimissioni dell’onorevole Pancrazio De Pasqualeda Presidente dell’Assemblea regionale siciliana

Seduta del 3 Maggio 1979 (pomeridiana)

MATTARELLA, Presidente della Regione. OnorevolePresidente, a nome del Governo desidero associarmi alleparole di apprezzamento che sono venute da tutti i grup-pi per il gesto di sensibilità che l’onorevole De Pasqualedimostra nel momento in cui lascia la Presidenza di que-sta Assemblea perchè è candidato al Parlamento europeoe quindi è impegnato in una competizione elettorale.Questo gesto è anche di profondo rispetto per la respon-sabilità rivestita.

Egli ha esercitato una funzione di generale rappresen-tatività, che ha saputo assolvere con correttezza, con im-parzialità, cioè con quei requisiti propri della carica cuiera stato chiamato. La funzione rivestita è stata anche digaranzia della libera e corretta dialettica parlamentare edallo stesso tempo di propulsione delle potenzialità delruolo dell’Assemblea regionale.

Io desidero manifestare anche personalmente l’ap-prezzamento per la qualità, la competenza, la intensitàcon cui sono state svolte le funzioni e l’apprezzamentoper le iniziative assunte durante la gestione di PancrazioDe Pasquale come Presidente dell’Assemblea.

Intendo esprimere inoltre il ringraziamento per l’im-pegno da lui profuso al servizio della Sicilia. Abbiamo

Page 542: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 492 –

con lui tutti vissuto una comune esperienza che certa-mente rimarrà nel nostro ricordo.

Desidero, infine, manifestare a Pancrazio De Pasqualel’augurio che il suo nuovo impegno così qualificato, maanche così impegnativo, possa essere caratterizzato e co-ronato da una tale proficua presenza a livello comunita-rio da essere soprattutto a servizio dell’interesse dellanostra Sicilia.

Page 543: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 493 –

OTTAVA LEGISLATURA

Sull’attentato alla sede del Comitato romano dellaDemocrazia Cristiana

Seduta del 3 Maggio 1979 (pomeridiana)

MATTARELLA, Presidente della Regione. Onore-vole Presidente, onorevoli colleghi stamane un altro gra-vissimo attentato ha turbato la convivenza civile del no-stro Paese. Al forte bisogno di manifestare sentimenti dicondanna, di esecrazione, di cordoglio si accompagnaanche l’amara consapevolezza della assoluta inadegua-tezza delle manifestazioni verbali. Per questo motivo di-rò solo poche parole, di fronte a questo ennesimo gra-vissimo attentato che fa registrare ancora una volta il pa-gamento dell’altissimo prezzo di una vita umana e delgrave ferimento di uomini che si dedicano con generosi-tà alla tutela dell’ordine pubblici, che colpisce, al di làdei pur gravi danni materiali, la Democrazia cristiana inmodo reiterato e duro e che conferma come nei momen-ti importanti e decisivi della vita politica nazionale laviolenza emerge in tutta la sua brutalità secondo un di-segno disgregatore che non può essere in nessun modotollerato.

Tutto ciò non può che aumentare il senso di preoccu-pazione e di allarme, soprattutto all’inizio di una compe-tizione elettorale. Tutto ciò deve imporre, ed impone, achi vuole contribuire a salvare la nostra democrazia, as-sunzione chiara e precisa di responsabilità e, di conse-

Page 544: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 494 –

guenza, prudenza ma anche fermezza e rigore, bandendopermissivismi e tolleranze compiacenti.

Quanto è accaduto costituisce per tutti gli autenticidemocratici un forte richiamo ai valori della democrazia,della libertà, della costituzione repubblicana, però alcontempo impone agli organi che hanno la responsabili-tà dell’ordine pubblico e della convivenza civile nel no-stro Paese l’assunzione di adeguate iniziative senza alcu-na indulgenza e tolleranza.

Con questo spirito desidero manifestare, a nome delGoverno, la solidarietà alla Democrazia cristiana, il cor-doglio alla famiglia di chi è caduto dando la sua vita inolocausto nel difendere le istituzioni repubblicane, l’au-gurio a chi è rimasto ferito (e tra questi un agente di pub-blica sicurezza palermitano) di pronta guarigione e l’au-spicio che la convivenza civile sia la caratteristica di que-sta fase delicata della vita del Paese in cui i partiti do-vranno e potranno misurarsi polemicamente e anche du-ramente, ma certamente uniti nella difesa di quella paceche è indispensabile per lo svolgimento corretto e nor-male della vita democratica del nostro Paese.

Page 545: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 495 –

OTTAVA LEGISLATURA

Sulle dimissioni da deputato regionale dell’onorevoleAngelo Bonfiglio

Seduta del 21 Giugno 1979 (antimeridiana)

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, l’occasione dell’esameda parte dell’Assemblea delle dimissioni dell’onorevoleAngelo Bonfiglio, chiamato a reggere la Cassa diRisparmio Vittorio Emanuele, mi è gradita per rinnovar-gli anche in questa sede il saluto mio personale e delGoverno della Regione nel momento in cui lascia questaAula parlamentare, unitamente all’augurio più vivo cheegli – come certamente farà – continui a servire la comu-nità isolana dal nuovo posto di responsabilità così delica-to e così significativo.

Io mi sottrarrò alla tentazione di ricordare – per altro èstato qui fatto da tanti colleghi – l’excursus dell’impegnopolitico di Angelo Bonfiglio negli anni passati; desiderosoltanto richiamare alcuni aspetti della sua presenza nel-la vita politica della Regione, quelli connessi con le altefunzioni di Presidente di questa Assemblea e di Presi-dente della Regione per la coincidenza che. queste duepresidenze hanno segnato con un momento politico eprogrammatico di particolare rilievo nella vita dellaSicilia.

Sono stati anni nei quali si è andato maturando unprocesso politico, si è andato sviluppando nelle realizza-

Page 546: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 496 –

zioni programmatiche un disegno innovatore; questi an-ni, non soltanto per le responsabilità rivestite da AngeloBonfiglio, ma anche per la sua attiva ed incisiva politica,lo hanno visto protagonista aperto, attento, impegnato inmaniera particolare ed originale.

Devo ricordare anche la qualità ed il livello della pre-senza di Angelo Bonfiglio, che derivano dalla sua attivi-tà, dalla sua formazione, dalla sua cultura, dal suo costu-me, dal suo rigore morale; qualità e livello che certamen-te hanno contribuito a far crescere, non solo allo internodella vita della Regione ma anche all’esterno, l’immagi-ne della classe dirigente siciliana. Infine mi piace ricor-dare in questo momento la collaborazione lunga, cordia-le, aperta, sincera, affettuosa, che ho avuto modo di rea-lizzare con Angelo Bonfiglio durante i lunghi anni di per-manenza come assessore nel Governo da lui presieduto;esperienza questa estremamente interessante che è servi-ta certamente ad arricchire la mia conoscenza della strut-tura della Regione, la mia valutazione delle vicende poli-tiche, il modo di operare nella vita politica.

Questi aspetti mi pare di dovere sottolineare, perchèpiù che all’excursus così ricco, così prestigioso, così im-pegnato di Angelo Bonfiglio, attengono ai modi, allequalità, con cui in lunghi anni di vita politica sono stati dalui realizzati.

Il saluto cordiale, affettuoso ed amichevole che a luirivolgo, è accompagnato dal caldo augurio che egli pos-sa proseguire in questo sforzo così qualificato e così pro-ficuo di risultati nel nuovo posto di responsabilità a cuidalla fiducia della Regione è stato chiamato, proprio perle sue doti personali, per la sua qualificazione professio-

Page 547: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 497 –

nale, ma anche per i suoi meriti politici, che certamentecontribuiranno ad accrescere ulteriormente i legami conuna struttura così importante come la Cassa diRisparmio, la cui gestione deve essere sempre più fina-lizzata ed armonizzata con gli obiettivi di politica econo-mica che la Regione prefissa e che certamente con mag-giore incisività questo Istituto, sotto la guida prestigiosadi Angelo Bonfiglio, saprà realizzare.

Page 548: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 498 –

OTTAVA LEGISLATURA

Commemorazione del capo della squadra mobile diPalermo, Boris Giuliano

Seduta del 25 Luglio 1979 (antimeridiana)

MATTARELLA, Presidente della Regione. OnorevolePresidente, onorevoli colleghi, l’assassinio dei Vice que-store, dottor Boris Giuliano, avvenuto a pochi mesi da altrifatti delittuosi che hanno gettato ombre inquietanti sullaSicilia, ripropone il problema della violenza in una città co-me Palermo, per troppe volte teatro di gesta mafiose, di so-praffazione, di assassinio e di morte.

Dobbiamo innanzitutto chinarci reverenti di fronte al-la memoria di questo generoso, intelligente e valorososervitore dello Stato, che non deve essere dimenticato, nèconfinato nelle commemorazioni ufficiali.

Accanto al cordoglio per i familiari, colpiti negli af-fetti più cari in modo irreparabile e gravissimo, accantoai sentimenti di solidarietà al Corpo di Polizia, ed in par-ticolare ai colleghi palermitani, dal Questore al più gio-vane agente della Squadra Mobile, è indispensabile perle forze politiche, per le istituzioni pubbliche, porsi ilproblema sociale, umano, morale, ma anche, in definiti-va, propriamente politico, della tutela dei livelli civilinella città di Palermo e nella nostra Regione.

Ho avuto modo di dire in altre occasioni che il proble-ma dello sviluppo nostro, come di altre aree depresse,non è solo economico, ma anche sociale, civile e morale;

Page 549: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 499 –

ed ecco che ora esso viene a colorarsi di altre e diverseconnotazioni, soprattutto in rapporto all’abnorme cresci-ta dei centri urbani, che già di per sè costituisce un pro-blema nel problema.

Le grandi concentrazioni urbane del Sud soffrono ditutti i mali tipici di una crescita rapida ma tumultuosa edisordinata come quella verificatasi nel nostro Paese ne-gli ultimi trent’anni. Tale problema assume nel capoluo-go dell’Isola caratteristiche drammatiche che nel corsodegli anni sono andate aggravandosi: dalla strage diCiaculli del luglio 1963, che segnò il culmine di una fe-roce guerra tra bande mafiose, a questo terribile 1979,che ha visto cadere, vittime di una violenza inaudita ebarbara, alcune figure significative di questa città, tra cuiil giornalista Mario Francese, il Segretario provincialedella Democrazia cristiana Michele Reina, ed ora il viceQuestore Boris Giuliano, e ciò mentre nel frattempo altriservitori dello Stato, meno noti, ma certo non meno fede-li, andavano cadendo pure per mano assassina.

Ma vorrei ricordare, qui, in riscontro a tante polemi-che, sovente ingenerose verso la Sicilia, che ancor primadella strage di Ciaculli, in un tempo in cui la guerra tra lecosche mafiose aveva raggiunto il culmine, partì proprioda quest’Assemblea, e con voto unanime, la richiesta diuna Commissione parlamentare di inchiesta sul fenome-no della mafia in Sicilia, che il Governo regionale, allorapresieduto dall’onorevole D’Angelo, ritenne di doversollecitare dai poteri dello Stato.

Le circostanze di oggi sono anch’esse drammaticheanche se sono forse più complesse e più difficilmente de-cifrabili e la morte del vice Questore Giuliano, figura, per

Page 550: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 500 –

generale giudizio e riconoscimento, adamantina ed inte-gerrima di funzionario, non deve, a mio avviso, passareinvano.

Il dolore dei familiari, l’offesa arrecata alla comunità,meritano una risposta ampia e responsabile; occorre met-tere un punto fermo a questa spirale, occorre, come ho giàavuto modo di dichiarare, fermare la mano degli assassi-ni. È necessario intanto che tutti gli organi, comunque im-pegnati nell’accertamento della verità, a cui auguriamoun rapido successo, sentano attorno a loro un’atmosferapienamente e sinceramente favorevole e solidale e questonon solo a livello della piena ed incondizionata collabora-zione delle autorità, ma anche a livello dei singoli cittadi-ni. Vorrei raccogliere in questa sede il suggerimento cri-stiano ma anche altamente civile dell’Arcivescovo diPalermo, cardinale Pappalardo, che ha indicato la via deldovere ai cittadini: basta con le reticenze, con i «non ri-cordo», con i «non so»! Qui è in gioco il nostro futuro, ilfuturo della nostra comunità, dei nostri figli.

Oltre ai livelli ed alla qualità della convivenza civile èdifficile comprendere appieno il peso negativo, le re-fluenze che fatti consimili hanno sulle prospettive di svi-luppo e di crescita culturale, civile ed anche economicadell’Isola e sull’opinione pubblica nazionale. Il proble-ma del nostro sviluppo, dicevo all’inizio, è il problemacivile ed esso si misura anche a livello di impressioni, digeneralizzazioni, di opinioni magari affrettate ma certonon ingiustificate sulla Sicilia, sui siciliani, su tutta larealtà sociale dell’Isola.

Abbiamo sgominato il triste e doloroso fenomeno delbanditismo nel dopoguerra, abbiamo messo un freno si-

Page 551: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 501 –

gnificativo allo sviluppo della mafia negli anni ‘60 ed ec-co che oggi ci troviamo a lottare con nuove forme di vio-lena, di sopraffazione, di morte.

Quali le matrici? Quali le cause? Quali i collegamen-ti? Sono molti gli interrogativi che la gente si pone e nonpossiamo certo limitarci a porceli come gli altri. Occorrein qualche modo, con decisione e con prontezza, riuscirea far fronte a quest’esigenza, a queste domande che civengono dalla società di cui siamo espressione.

Il livello di guardia è stato abbondantemente supera-to. È necessario passare dalle parole ai fatti; è necessarioche le istituzioni pubbliche assumano il peso di questequestioni che non possono essere lasciate allo studio deisociologi; è necessario, oltre all’operante e fattiva soli-darietà con gli organi di polizia affinchè essi sentano cheil loro difficile e duro lavoro non solo non è inutile ma èperfettamente inserito in un tessuto sociale sano ed anzi èdi esso espressione piena, è necessario, dicevo, che a tut-ti i livelli si compia a fondo il proprio dovere, si gestisca-fo poteri e responsabilità con coraggio, giustizia e corret-tezza, si compia ogni atto, dal più significativo al più mi-nuto, con questo spirito di giustizia, ma anche di corag-gio e di forza nel combattere ogni deviazione, ogni illi-ceità, ogni prepotenza.

Aquesti obiettivi è stata finalizzata l’attività legislati-va di riordino e di riforme proposte dal Governo negli ul-timi tempi e l’azione amministrativa del Governo stesso.

È, credo, nella gestione della società, nell’ammini-strazione della cosa pubblica il primo impegno che diret-tamente investe la classe politica ed è anche nel manife-stare, attraverso appropriate iniziative e chiare indicazio-

Page 552: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 502 –

ni politiche, la totale, irriducibile avversità ad ogni formadi violenza, ad ogni organizzazione criminale, ad ognimanifestazione mafiosa alle quali non può, tra l’altro, es-sere consentito di abusare di modi e di strumenti di ga-ranzia per collocarsi in posizione di vantaggio nei con-fronti di chi tali garanzie troppo spesso incontra comeimpedimenti per vincere una sacrosanta lotta.

È nel rinnovare in modo costante e credibile la solida-rietà, la comprensione, il pieno appoggio a quanti in pri-ma linea, con dedizione generosa e coraggio encomiabi-le, sono impegnati nella difesa della convivenza civile,tutori dell’ordine prima di ogni altro; è nel denunciarecon fermezza la gravità della situazione di questa cittàcaratterizzata dai tanti drammatici eventi di questi ultimimesi che si esprime la coscienza pubblica turbata epreoccupata.

Per queste ragioni questa triste circostanza, oltre cheper onorare doverosamente ed in modo sentito la memo-ria di Boris Giuliano, deve essere colta, come almeno inparte dai precedenti interventi mi sembra sia stata colta,per compiere talune necessarie e responsabili valutazioni.

Ho voluto esprimere, in un incontro dopo i funeralidel dottor Giuliano, al Ministro dell’interno la preoccu-pazione del Governo della Regione per questa recrude-scenza di eccezionali fatti di violenza criminale e mafio-sa nella città di Palermo. Si tratta ora di muoversi, cia-scuno per la parte che compete e per il ruolo istituzionaleassegnatogli, con coraggio e coerenza ma anche in modocoordinato onde conseguire risultati rapidi ed efficaciquali i fatti che ci stanno dinanzi esigono.

Con questi sentimenti di cordoglio e di deprecazione

Page 553: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 503 –

ma anche di ferma valutazione politica dei fatti e con vo-lontà attiva e propositiva, desidero associarmi, a nomedel Governo e mio personale, al generale rimpianto per latragica e dolorosa scomparsa del dottor Boris Giuliano.

Page 554: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 504 –

OTTAVA LEGISLATURA

Commemorazione del magistrato Cesare Terranova edel maresciallo Lenin Mancuso

Seduta del 26 Settembre 1979

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, un altro efferato barbaroassassinio è stato perpetrato nella città di Palermo, un al-tro assassinio che colpisce, che dissacra la convivenza ci-vile di questa città; un altro assassinio che colpisce, que-sta volta, due servitori dello Stato: un magistrato, CesareTerranova e un uomo delle forze dell’ordine, il mare-sciallo Mancuso.

Avevamo manifestato in altre, purtroppo ricorrenti,occasioni il senso di sgomento, di preoccupazione per lagravità della situazione dell’ordine pubblico nella città diPalermo, per il grado di aggressività della delinquenzaorganizzata e mafiosa in questa città.

Oggi avvertiamo, con questo ulteriore episodio, unsenso di profonda preoccupazione e di inquietudine, nonsolo per la gravità di ciò che accade in questa città, ma an-che per il verificarsi di una specie di assuefazione a fattidi violenza come questi, per il verificarsi di una sorta difuga dalla coscienza come se questi fossero fatti ed epi-sodi isolati che appartengono a poche persone. Sono, in-vece, fatti che non possono che chiamare ad una respon-sabilità collettiva tutta la comunità palermitana, tutta lacomunità isolana: che richiama la responsabilità impe-

Page 555: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 505 –

gnata e concreta di chi ha il dovere di intervenire perspezzare questa spirale alla quale va data una risposta op-posta alla paura, alla rassegnazione, che probabilmentesi cerca di creare con queste inaudite aggressioni allestesse istituzioni.

Aquesta situazione si deve reagire fermamente, vigo-rosamente, al di là delle parole, delle celebrazioni che ri-schiano di assumere il ruolo di un rito e che non possonoche essere respinte dalla opinione pubblica più attenta epiù sensibile.

Questa realtà richiama ad un impegno collettivo delleistituzioni, degli uffici responsabili, ma anche ad un im-pegno collettivo dei cittadini a partecipare di più alla lot-ta contro ogni forma di delinquenza organizzata e di ma-fia.

Io credo che l’assassinio, consumato con una ferociainaudita, di questi due servitori della cosa pubblica develasciare un segno, al di là della partecipazione piena alcordoglio delle famiglie, al di là della solidarietà totalenei confronti della Magistratura e della Polizia, al di làdella necessità di piegarsi reverenti al sacrificio di questidue caduti.

Il segno per noi non può che essere quello di un impe-gno maggiore, per tutti e per ciascuno, ai vari livelli di re-sponsabilità, nell’affrontare senza tentennamenti e senzapaure questa autentica battaglia.

Ho reso poc’anzi, assieme al Vice Presidente dellaRegione, omaggio alle salme dei due caduti al Palazzo diGiustizia e rinnovo da questa Aula alle famiglie le con-doglianze del Governo e alla Magistratura ed alla Poliziala solidarietà piena del Governo.

Page 556: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 506 –

Noi avvertiamo, così come tutte le forze politiche, tut-te le forze vive della società, dal mondo del lavoro, che loha fatto ieri con una manifestazione spontanea e signifi-cativa, al mondo della cultura, avvertiamo – dicevo – l’e-sigenza di manifestare alla Magistratura ed alle Forzedell’ordine, impegnati in prima linea a difendere la qua-lità della convivenza civile e la società da queste aggres-sioni che finiscono anche queste per appartenere alla sfe-ra della eversione, non solo la piena solidarietà, ma vor-rei dire la testimonianza di una partecipazione in spiritoal loro impegno, tante volte generoso ma incompreso,talvolta spinto fino all’estremo sacrificio, spesso avvoltodalla sensazione di essere isolati, di non essere compresi,di non essere sostenuti.

Cesare Terranova va ricordato per la sua figura di ma-gistrato, per la qualità del suo impegno di magistrato, mava ricordato anche per il suo impegno civile e politico.Nell’arco di tempo dedicato alla presenza politica, egliprofuse il suo impegno, con grande competenza, soprat-tutto n direzione dei problemi della giustizia.

Il suo collaboratore, il maresciallo Mancuso, da posi-zione diversa ma con altrettanta dedizione, ha anch’egliservito lo Stato. La comunanza di impegno del mare-sciallo Mancuso con il Giudice Terranova c ra tale da fa-re superare il rapporto di collaborazione formale tra unagente o un graduato di polizia ed un magistrato, per ren-derlo partepe del clima, della tensione che CesareTerranova metteva nella vita giudiziaria.

Nel rendere omaggio a questi altri due caduti, il cuisangue ha bagnato le strade di Palermo, nel rinnovarel’impegno del Governo in direzione di tutte le sollecita-

Page 557: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 507 –

zioni possibili perchè sia data una risposta, la più energi-ca e la più efficace al problema della criminalità da partedegli organi preposti alla tutela dell’ordine pubblico, de-sidero annunciare che, in relazione al voto formulato daquesta Assemblea, la settimana prossima si svolgerà aPalermo, presente il Ministro degli interni, la sollecitatariunione dei prefetti e dei questori dell’Isola.

Rinnovo anche l’impegno del Governo regionale indirezione della soluzione dei problemi di base della no-stra società, che è indispensabile promuovere, pur con lagradualità e le difficoltà che si incontrano, verso solleci-te soluzioni positive. La soluzione, infatti, dei problemidi natura economica e sociale e di quelli relativi alla ge-stione della cosa pubblica certamente anche un modo perdare una risposta appropriata a questo fenomeno che tur-ba la società siciliana.

Con questo spirito e con questi sentimenti, rinnovo al-le famiglie dei due caduti il profondo cordoglio dellaRegione siciliana.

Page 558: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 508 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione del disegno di legge: Nomina di unaCommissione parlamentare di inchiesta sulla gestionedell’Assessorato regionale dei lavori pubblici

Seduta del 24 Ottobre 1979 (pomeridiana)

MATTARELLA, Presidente della Regione. OnorevolePresidente, onorevoli colleghi, il Governo ha già manife-stato, in occasione della concessione della procedurad’urgenza al disegno di legge in discussione, il proprioassenso alla procedura in parola. Questo non significava,e non può significare in nessun caso, assenso nel meritodel disegno di legge. Il Governo ha già manifestato, inquella occasione, il proprio orientamento favorevole ache si nomini una commissione parlamentare, finalizza-ta ad un’inchiesta sull’attività svolta dall’Assessorato ailavori pubblici.

Debbo in questa sede ribadire non solo l’orientamen-to positivo e favorevole del Governo ma sottolinearel’opportunità che, in termini rapidi, in modo serio e pun-tuale, possa essere fatta piena luce, possa essere accerta-ta ogni eventuale responsabilità, possa con chiarezza ve-nir fuori la verità, possano essere proposti opportuni cor-rettivi in direzione di un settore verso il quale in questeultime settimane l’attenzione dell’opinione pubblica èstata richiamata per varie ragioni e per vari motivi.

Credo che sia utile che io, brevemente, ricordi come,a seguito di una vicenda accaduta all’onorevole Rosario

Page 559: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 509 –

Cardillo, questi, con una lettera che mi venne recapitatail giorno 3 di settembre, mi manifestava la sua volontà dirassegnare le dimissioni da Assessore regionale ai lavoripubblici, «e ciò per evitare» diceva nella parte finale del-la lettera «ogni e qualsiasi ripercussione ed artificiosestrumentalizzazioni sui mio Partito e sul Governo di cuiho avuto l’onore di far parte».

Ritenni di assumere immediatamente, con decreto del4 settembre 1979, le funzioni di Assessore regionale ai la-vori pubblici ad interim e di accogliere una richiesta for-mulata il 10 settembre 1979 dallo stesso onorevoleCardillo, nominando una commissione di funzionari inca-ricati di una ispezione straordinaria presso l’Assessoratoregionale dei lavori pubblici. Ritenni di affidare questaispezione straordinaria a un gruppo di funzionari di par-ticolare competenza ed esperienza, chiamandovi a farparte un direttore regionale, un consigliere dell’ufficiolegislativo e legale ed il dirigente del gruppo ispettivocentrale della Presidenza della Regione.

Agli stessi affidai l’incarico di procedere, come dice lanota del 21 settembre 1979, «ad una ispezione straordina-ria presso l’Assessorato regionale dei lavori pubblici, on-de accertare, per il periodo intercorrente tra la data di in-sediamento del primo Governo eletto dall’Assemblea re-gionale nella ottava legislatura, e fino a tutto il 3 settem-bre 1979, e per quel che concerne gli affari relativi al fi-nanziamento ed alla realizzazione di opere ed interventidi competenza, ivi compresi quelli con fondi derivanti daassegnazioni dello Stato:

1) la sostanziale osservanza delle norme di legge, diregolamento, nonchè in generale delle norme e dei prin-

Page 560: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 510 –

cipi che devono presiedere al legittimo espletamento del-le funzioni amministrative;

2) la puntuale attuazione delle deliberazioni adottatedalla Giunta regionale;

3) la regolare utilizzazione degli stanziamenti di bi-lancio e di altri eventuali fondi derivanti da assegnazionidello Stato».

La complessità della materia, la vastità del compitoaffidato mi indussero ad autorizzare i tre funzionari adavvalersi ciascuno di un assistente od equiparato in ser-vizio presso i rispettivi uffici e assegnai a quei funziona-ri un termine di 40 giorni, decorrenti dalla data della let-tera, cioè dal 21 settembre.

Questi sono i due fatti: l’assunzione dell’interim a se-guito delle dimissioni dell’onorevole Cardillo e l’avviodi una indagine straordinaria, anch’essa sollecitata dallostesso onorevole Cardillo. Questi due fatti testimonianocome il Governo abbia ritenuto di rispondere alla esigen-za manifestata da più parti di fare, in tempi rapidi, lucesulla gestione dell’Assessorato dei lavori pubblici.

Io confido che il gruppo di funzionari nominati possaconcludere, come mi è stato assicurato, in tempi brevi ilproprio lavoro per potere offrire alla valutazione dellaGiunta di Governo prima e dell’Assemblea subito dopole conclusioni a cui saranno pervenuti.

Ed è nello spirito di volere accertare nel modo più am-pio, nel modo più puntuale, nel modo più rapido a ristabili-re la reale situazione e portata di ciò che si è detto attornoall’Assessorato dei lavori pubblici, che il Governo confer-ma, in questa occasione, il suo consenso alla Commissionedi indagine così come proposta con l’ordine del giorno fir-

Page 561: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 511 –

mato dagli onorevoli Lo Giudice, Mazzaglia, Saso eSardo, ritenendo che l’articolazione dello stesso ordinedel giorno consenta alla Commissione di guardare, conampia possibilità di azione, all’interno dei comporta-menti dell’intero Assessorato dei lavori pubblici, nessunufficio escluso. Il Governo intende dare la sua più ampiaassicurazione perchè l’Assemblea sia certa che sarà ga-rantita ogni possibile e più completa collaborazione nel-l’espletamento del mandato che la Commissione saràchiamata a svolgere.

Il Governo avverte la esigenza indilazionabile, cosìcome qui è stato auspicato, sia pure con toni e con modidiversi, facendo ricorso a strumenti diversi e disputandosu valutazioni e su argomentazioni giuridiche, che vengafatta, nel modo più chiaro, più completo, luce su questavicenda, nel desiderio di recuperare appieno un’immagi-ne che, certo, queste stesse vicende hanno turbato.

In questa direzione il Governo non può non sottoli-neare come il pieno consenso, la ferma volontà di colla-borazione per il raggiungimento delle finalità da tutti vo-lute, corrispondano ad un’esigenza generale, avvertita eribadita nelle dichiarazioni programmatiche rese da que-sto Governo e dal precedente Governo in relazione ad unrecupero della immagine della pubblica amministrazio-ne, ossia ad un recupero della piena, più corretta, più cri-stallina e più esemplare azione della pubblica ammini-strazione. L’azione della pubblica amministrazione certopuò far registrare delle ombre, ma molto spesso si cade inun giudizio generale per colpa di episodi di carattere par-ticolare.

Credo di dover cogliere dall’argomentazione che tut-

Page 562: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 512 –

ti i colleghi, tutti i rappresentanti dei vari gruppi parla-mentari hanno sottolineato, questo aspetto comune, cioèil desiderio, non solo per una giusta esigenza che scaturi-sce da questo episodio ma per raccogliere le aspettativedell’opinione pubblica e della società, di accertare la ve-rità e di colpire eventuali responsabilità. È la premessaperchè non soltanto su questo episodio, ma in generale,sul problema della efficienza della funzione dell’ammi-nistrazione pubblica e della correttezza della gestione deipubblici poteri ci sia realmente concordanza di voleri, disentimenti, di obiettivi da parte di tutte le forze politiche.

Credo che uno spirito costruttivo unitario, al di là del-le posizioni politiche, al di là degli obiettivi delle mag-gioranze o dei vari gruppi parlamentari, nel rispetto del-le reciproche posizioni, sia la premessa migliore perchè atutti sia più facile fare la propria parte, sia più sempliceraggiungere l’obiettivo di efficienza e di correttezza del-l’amministrazione che costituisce l’impegno che i colle-ghi di Governo ed io intendiamo mettere nell’azione am-ministrativa.

Ed è in questo spirito che io non posso manifestare va-lutazioni, nel momento in cui si va a procedere attraversoun organo di questa Assemblea ad una inchiesta, nel mo-mento in cui è in corso una ispezione straordinaria di ca-rattere amministrativo; non posso esprimere giudizi o va-lutazioni sui fatti oggetto della ispezione e dellaCommissione di indagine. Posso manifestare solo l’auspi-cio che l’obiettivo possa essere raggiunto, nella pienezza enella libertà di ruoli da parte di tutti, nei tempi più brevi enei modi più pieni, da parte sia della ispezione ammini-strativa sia della Commissione parlamentare di indagine.

Page 563: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 513 –

Allo stesso modo non posso dare risposte ad interro-gativi posti da alcune interpellanze, relativamente peresempio all’episodio di Firenze o alla natura di alcuniparticolari di quella vicenda, che certamente sarannochianti nel corso di vicende successive che competono,almeno per quello che ci è dato sapere, ad organi giudi-ziari; ed è da quelle sedi che non potrà attendersi da par-te di tutti l’accertamento della verità.

Credo di avere già dato, come peraltro l’onorevoleMartino ricordava poc’anzi nel corso del suo intervento,le due risposte all’interrogazione del gruppo parlamenta-re liberale, sia con la disposizione di una ispezione straor-dinaria sia con la sostituzione ad interim dell’Assessore.Ambedue le iniziative erano sollecitate dalla interroga-zione numero 562.

Sulla interrogazione 590, che è stata recentementepresentata e sulla quale si è parlato nell’ultimo interven-to dell’onorevole Laudani, io debbo dire anzitutto che iltipo di rapporto che un funzionario della Regione ha nelmomento in cui è inserito in un Gabinetto è quello delfunzionario chiamato ad un pubblico servizio al qualedeve dedicare tutto il tempo necessario per l’espletamen-to di quel pubblico servizio...

CAGNES. Che è già imboscato.

MATTARELLA, Presidente della Regione. Aconfer-ma di questa impostazione desidero ricordare il fatto chenel periodo in cui ho retto ad interim l’Assessorato deilavori pubblici, i funzionari di Gabinetto firmavano la lo-ro presenza quotidiana, proprio per sottolineare come chi

Page 564: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 514 –

è in un Gabinetto deve adempiere a funzioni che attengo-no all’Amministrazione regionale. Altro tipo di valuta-zioni non appartengono certamente ne a me nè soprattut-to al Governo della Regione.

Debbo dire anche che la natura della collaborazione acui sono chiamati i dipendenti regionali inquadrati neiGabinetti è meramente fiduciaria, che lascia alla discre-zionalità più piena dei singoli Assessori la scelta dei propricollaboratori. Io non posso che lasciare alla responsabilitàed al senso di opportunità dei colleghi titolari degliAssessorati le scelte che gli stessi compiono nella identifi-cazione di quelli che debbono essere i loro collaboratori.

Ma non posso non ricordare a tutti i colleghi che lalegge che regola questa materia non dà all’Ufficio di ga-binetto – e, quindi, a nessuno dei funzionari regionalichiamati a far parte dei Gabinetti – particolari funzioni diamministrazione delle pratiche dell’Assessorato.

MESSINA. Se le prendono.

MATTARELLA, Presidente della Regione. Noi par-liamo delle funzioni che la legge consente; quelle che lalegge non consente o fatte in violazione di legge sonoperseguite altrimenti, onorevole Messina.

La legge dà ai funzionari e agli impiegati chiamati nelGabinetto la funzione di collaborazione nei confronti delPresidente della Regione e degli Assessori per materieche non attengono alla gestione degli affari di competen-za dell’amministrazione, se non per ciò che ha riguardoalla stretta collaborazione con il titolare dell’amministra-zione. Basta l’esempio – ed è l’unico che la legge fa – del

Page 565: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 515 –

Gabinetto del Presidente della Regione le cui funzioni,per legge, sono la collaborazione all’attività politica delPresidente anche per quanto concerne i collegamenti congli organi dello Stato e con qualsiasi altra autorità, le in-terrogazioni, interpellanze, mozioni, la rappresentanza,gli affari di carattere riservato. La natura di queste fun-zioni non può essere sottovalutata nel momento in cui sirichiama il carattere fiduciario della chiamata di funzio-nari a far parte dei Gabinetti degli Assessori e delPresidente della Regione.

E che non ci siano altre gestioni possibili è conferma-to da un altro elemento che io mi permetto di ricordare aicolleghi, ossia la disposizione della legge numero 7 cheprevede in un sol modo cui possano essere trattati affari alivello di Gabinetto: quello della avocazione con forma-le provvedimento del capo dell’amministrazione. Al difuori di questo non c’è, non ci può essere, gestione degliaffari di un Assessorato nel Gabinetto, se non in viola-zione della normativa esistente.

È per questa ragione che io non credo di potere co-gliere il senso dell’interrogazione firmata dall’onorevoleVizzini in direzione della presenza o meno dell’ingegne-re Ciaravino, funzionario della Regione, a far parte delGabinetto dell’onorevole Natoli. In relazione alla costi-tuzione di questo Gabinetto a me risulta sia stata fatta larichiesta, con fonogramma, di messa a disposizione del-l’ingegnere Ciaravino; non mi risulta allo stato che lostesso Gabinetto si sia formato.

In queste limitazioni e con il rispetto della discrezio-nalità di chi è chiamato a scegliere i propri collaboratoriè il senso della mia risposta.

Page 566: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 516 –

MOTTA. Qui c’è un problema politico.

MATTARELLA, Presidente della Regione. Rispettoa tutte queste cose, onorevoli colleghi, io credo che il da-to prevalente non è quello da più parti ricordato di privi-legiare questo o quell’aspetto particolare, di privilegiarequesta o quella modalità procedurale, questo o quellostrumento regolamentare.

Lo stesso onorevole Martino, che ha accusato il colle-ga Sardo di avere indugiato sui regolamenti, è caduto an-ch’egli vittima della sua passione professionale nella dis-quisizione regolamentare. Credo invece che il dato es-senziale sia quello che oggi ci si ritrovi tutti d’accordosulla esigenza di dare una risposta chiara alla necessità diaccertare, alla necessità di conoscere, alla necessità di in-dagare su ciò che è stata realmente la gestione di un ramodell’amministrazione regionale in questi ultimi tre anni.

Il Governo, nel ribadire la sua posizione favorevolealla costituzione della Commissione, nel ribadire la suaprecisa volontà di contribuire al successo pieno dell’atti-vità della Commissione, si augura che i lavori della stes-sa possano avere un risultato proficuo, non privilegiandoe premiando la tesi prestabilita di maggioranza o di op-posizione, ma accertando una verità che serva a ridaredella Regione una immagine migliore.

Page 567: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 517 –

OTTAVA LEGISLATURA

Indirizzo di saluto al Presidente della RepubblicaSandro Pertini

Seduta del 9 Novembre 1979 (straordinaria)

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, desidero interpretare i sentimenti del popolosiciliano nei Suoi confronti sottolineando come la Suaprofonda umanità susciti in tutti sincera ammirazione esimpatia.

Questi sentimenti trovano fondamento nella Sua lun-ga milizia politica, milizia intemerata e fedele agli idealidi libertà, di giustizia e di democrazia, cementata da unacoerente e dura lotta al fascismo e alla dittatura, sottoqualunque forma essa si vada via via presentando nel di-venire della storia. Sono gli stessi ideali che stanno a fon-damento della nostra Costituzione, che Ella, SignorPresidente, tutela e difende, rappresentando allo stessotempo, con particolare significatività, la unità dellaRepubblica, delle sue istituzioni, alle quali tutti ci strin-giamo in un momento certo dei più difficili e travagliatidella storia recente.

Aquella unità restiamo anche in Sicilia particolarmen-te sensibili proprio perché portatori di una autonomia spe-ciale di cui siamo e saremo gelosi custodi, ma che a nes-sun costo vorremmo veder distorta da spinte centrifughe.

Questo atteggiamento di consapevolezza trova fon-damento nel sentimento autonomista che percorre tutta

Page 568: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 518 –

la storia siciliana oggi interpretato nella giusta chiave,inalveato com’è nel generale processo di rinnovamentodell’intera comunità nazionale.

Il lungo cammino dell’autonomia parte da una lonta-na e ricca tradizione storica e culturale, ma prende lemosse sotto il fascismo, che non ebbe mai vere e profon-de radici nella società siciliana, che affrontò con superfi-cialità i gravi problemi collegati alla mafia, che non sep-pe risolvere la questione agraria, approntando strumentitardivi e scarsamente incisivi.

Lo Statuto fu la risposta dell’antifascismo siciliano, larisposta della parte migliore della Sicilia al fascismo e al-la sua politica, che aveva inferto il colpo di grazia allaeconomia siciliana, entrata nel primo dopoguerra in unoscuro periodo di decadenza.

Gli istituti che lo compongono, le scelte e le intuizio-ni che lo sostanziano ebbero vita con largo anticipo sullastessa Costituzione della Repubblica; essi furono il frut-to della elaborazione dottrinale e politica della classe di-rigente siciliana e, pur presentando oggi qualche segnodel tempo, rappresentano un risultato avanzato di demo-crazia e di libertà e allo stesso tempo rilevante contributodella Sicilia al dibattito meridionalista. La tradizione sto-rica e culturale dell’autonomismo siciliano, sfociata poinel regionalismo del nuovo Stato repubblicano, del qua-le fu – fra gli altri – tenace ispiratore ed assertore LuigiSturzo, di cui quest’anno ricorre il ventesimo anniversa-rio della morte, rappresenta quindi apporto prezioso chela Sicilia ha dato non solo alla lotta per il riscatto delMezzogiorno, ma anche alla stessa crescita complessivadella comunità nazionale e della democrazia nel Paese.

Page 569: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 519 –

E la stessa gestione dell’autonomia, maturata in trentaanni di vita regionale, pur contrassegnata anche da pause ecarenze, rappresenta una esperienza di autogoverno nonrealizzata in nessuna altra regione del Paese per la sua am-piezza. Il segno di essa è la presenza della Regione, deisuoi istituti, della sua realtà, nella vita dell’Isola; ed è an-che lo stesso atteggiamento dei siciliani di fronte ad essa,considerata un costante punto di riferimento per tutto losvolgersi della vita civile, sociale ed economica dell’Isola.

Ma se è vero che il nostro Statuto, proprio perché con-cepito e approvato oltre trenta anni fa, è figlio di una cul-tura politica diversa da quella degli anni ’70 che ispirò gliordinamenti delle Regioni a statuto ordinario, è pur veroche la specialità di esso non nasce solo da ciò ma ancheda motivi storici e geografici oltre che da problemi di ca-rattere economico e sociale, accentuati da una condizio-ne insulare difficile e pesante. Tutti elementi che per-mangono, confermando l’esigenza non solo che la spe-cialità venga difesa ma che essa venga riempita ognigiorno di contenuti nuovi, pena la retrocessione delloStato regionale da Stato delle autonomie a espressione diappiattimento politico che del concetto di autonomia ri-sulterebbe l’esatto contrario. Questa esigenza ne fa av-vertire un’altra ad essa strettamente correlata: quella diun sempre maggiore collegamento fra le Regioni a statu-to speciale, non per la formazione di un fronte a difesa diassurdi privilegi o di anacronistiche formali prerogative,che non esistono, quanto per la tutela di strumenti che loStato ci ha dato, che riteniamo tuttora corretti e di cui nonè legittima alcuna riappropriazione da parte dei livellicentrali di governo.

Page 570: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 520 –

L’autonomia regionale costituì quindi la risposta giusta,corretta, democratica alle domande drammatiche dellaSicilia del dopoguerra e servì ad inalveare, secondo unacorretta mediazione politica, la vocazione all’autogovernodella Sicilia dell’Ottocento e del primo Novecento: essa ri-mane strumento idoneo al definitivo riscatto dell’Isola.

La Sicilia, Signor Presidente, pur gelosa dei propristrumenti di autogoverno, desidera essere sempre più so-stanzialmente parte integrante della Comunità nazionale.

L’unità, che è valore altissimo ed irrinunciabile nonpuò ovviamente essere intesa a senso unico: occorre cheessa abbia in tutta la Comunità nazionale una espressio-ne più sostanziale; il che significa, nei fatti, che oggi è ne-cessario che dal Parlamento, dal Governo, dalle forze po-litiche, sociali e culturali, da tutti i comportamenti quoti-diani, nell’opinione pubblica, nella stampa, ci siano ri-sposte esaurienti ed appropriate ai gravi problemi chel’Isola presenta. Problemi che noi non manchiamo di il-lustrare e di chiarire a chi di dovere, allorquando le solu-zioni sfuggono alla nostra competenza per appartenere ascelte e decisioni centrali; e ciò avviene di frequente inuna realtà economica e sociale come quella attuale, ca-ratterizzata sempre di più da una stretta interdipendenzadegli interventi.

Non sempre, Signor Presidente, dobbiamo dirlo aper-tamente, le risposte che ci pervengono, quando perven-gono, sono ispirate a quello spirito di reale unità al qualemi sono richiamato e che noi in Sicilia doverosamentecoltiviamo. Unità anche del Mezzogiorno, giacchè laSicilia, che del Mezzogiorno fa parte, ha sempre respin-to rivendicazioni isolate ricercando soluzioni complessi-

Page 571: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 521 –

ve; essa avanza le proprie istanze ed evidenzia le proprieurgenti necessità perchè di esse sia tenuto conto nel qua-dro complessivo dell’attenzione doverosa da rivolgere alMezzogiorno d’Italia, il cui divario nella qualità della vi-ta, marcato dalla grave differenza dei redditi, dalle regio-ni più sviluppate, rimane il problema centrale dell’interoPaese: che è sì problema economico, che coinvolge inve-stimenti e posti di lavoro, ma che è anche problema ge-nerale che ha aspetti umani, sociali, etici non meno gravidi quelli economici.

Non si tratta di levare lamentele rituali ovvero di con-tentarsi, come tante volte è avvenuto in passato, di ciò –poco o molto che sia – che la Comunità nazionale decide didestinare alla Sicilia e al Mezzogiorno. Si tratta piuttostodi prendere piena coscienza da parte nostra del peso politi-co complessivo che rappresentiamo e della realtà umana,culturale, economica di cui siamo portatori e che sono an-che il frutto di tanti anni di interventi ordinari e straordina-ri che, pur tra errori e manchevolezze, hanno fatto com-piere notevoli passi avanti a tutto il Mezzogiorno e, in es-so, alla Sicilia. Siamo oggi ben coscienti di tutto ciò e per-ciò consapevoli che occorrono decise iniziative program-mate e organiche per compiere l’ulteriore cammino che cisepara dal pieno sviluppo della nostra Isola. Esiste unavasta realtà imprenditoriale, agricola, giovanile, coopera-tiva, sindacale, esistono realtà produttive che vanno po-tenziate e tutelate e per tutto ciò deve essere assicuratauna credibile prospettiva di progresso.

Vi sono poi gravi problemi economici che ogni gior-no viviamo: la realtà industriale dell’Isola sta pagandoun prezzo altissimo alla crisi; ai giovani, nonostante l’av-

Page 572: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 522 –

vio di una legge regionale integrativa destinata al soste-gno della loro occupazione, si offrono scarse possibilitàdi lavoro; larga è ancora la disoccupazione femminile esignificative le difficoltà della condizione della donnanell’Isola. L’agricoltura siciliana, pur presentando talunefasce assai promettenti per le consistenti positive evolu-zioni realizzate, soffre del confronto con l’Europa, nonavendo ancora trovato un giusto equilibrio fra i sacrificiimposti dalla appartenenza alla Comunità e le misurestrutturali di sostegno ancora assai scarsamente applica-te. Tale condizione ci pone in posizione attenta in dire-zione della realtà comunitaria che si va realizzando, perevitare che la costruzione dell’Europa, pur nella convin-ta adesione ad essa, costituisca la risultante del consoli-damento della divisione fra Paesi ricchi e Paesi poveri,fra Nord Europa e Mediterraneo, e possa significare la ri-petizione su scala continentale del dualismo dell’econo-mia italiana.

L’immagine complessiva della Sicilia è quella di unaRegione che lotta per se stessa e per il Mezzogiorno, instretta connessione con le altre Regioni ed in particolarecon quelle a Statuto speciale, ma anche quella di unaRegione che vuole mettere ordine nelle proprie strutturee attività, che stimola al suo interno ciò che vi è di positi-vo, per una mobilitazione civile e democratica diretta alsuo definitivo sviluppo.

La sua visita, Signor Presidente, si colloca in un mo-mento in cui il terrorismo colpisce in una esplosione diviolenza assurda che – la tenuta del Paese lo ha dimostra-to e lo dimostra – più si inasprisce in nuovi episodi piùmanifesta la sua tragica inutilità e la sua estraneità al ve-

Page 573: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 523 –

ro sentire di tutto il popolo italiano, che si risconosce, inquesti momenti, nelle sue istituzioni democratiche, frut-to di tante lotte e di tanti sacrifici.

In Sicilia purtroppo la violenza si è colorata e si colo-ra di tinte inquietanti ed ha consumato una tragica epreoccupante serie di delitti, taluni dei quali hanno vistocadere come vittime fedeli servitori dello Stato. Questarecrudescenza di fenomeni che sembravano apparteneread un passato irripetibile ci fa tornare tristemente indie-tro su quel cammino verso una Sicilia rinnovata, verso laquale in questo momento tendono tutte le forze politicheautonomiste. Ed ecco quindi che la nostra Isola, oltre apagare un altissimo prezzo di sangue e di abbassamentopreoccupante del tono della propria vita civile, paga an-che un ulteriore prezzo all’opinione pubblica che, lungidall’assumere piena consapevolezza degli sforzi di rin-novamento a cui accennavo, si attarda in giudizi e in opi-nioni che non sempre colgono appieno il significato ditutta intera la società siciliana.

La Sicilia è sì ampiamente rinnovata ma conserva, al-lo stesso tempo, sacche di depressione e vistosi fenome-ni di arretratezza. Una terra ancora divisa fra rinnova-mento e conservazione, che ha in sè però una fortissimacarica civile, un potenziale umano ricchissimo, efficacistrumenti giuridico-politici per il proprio riscatto; gli unie gli altri per essere vincenti non possono essere ignoratio peggio negati.

Una Sicilia che ha già fatto cospicui passi avanti avvi-cinando i suoi livelli di vita a quelli del resto del Paese,con la sua cultura, con i suoi modi di essere; una Siciliache nel gusto e nel costume non è diversa dal resto del

Page 574: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 524 –

Paese; eppure anche una Sicilia che registra, specie nellesue città, forme di convivenza civile non accettabili, resepiù gravi dalle carenze di servizi pubblici, di scuole, dicase a basso prezzo, di ospedali, di asili nido, di campi dagioco, di verde.

Abbiamo ancora dinanzi a noi ostacoli e resistenzenotevoli e non ce ne nascondiamo il peso; primo fra tuttila recrudescenza del fenomeno della mafia che, seppurecon caratteristiche diverse dal passato e oggi assai similia quelle comuni ai fenomeni di delinquenza presenti nel-le società sviluppate, si ripresenta con tracotanza in que-sti mesi a turbare lo scorrere ordinato della nostra vita ci-vile.

Occorre fare un appello alla coscienza individuale,oltre che ovviamente a tutti gli strumenti del pubblico po-tere, per affrontare questa dura battaglia.

Occorre che i comportamenti di ciascuno siano coeren-ti a questo obiettivo e noi Le chiediamo, Signor Presiden-te, di associare al nostro il Suo richiamo, reso forte anchedalla Sua alta coscienza politica e morale, per un livellopiù alto di convivenza civile, affinché ciascuno ognigiorno isoli e respinga i comportamenti mafiosi e non sipieghi ad essi. Deve essere pur possibile ai giovani, a tan-ti giovani che vediamo anche in Sicilia così ansiosi di rin-novamento, così desiderosi di maggiore giustizia, cosìvivi, così attenti a tutto ciò che accade intorno ad essi, de-ve essere pur possibile, dicevo, a questa nuova genera-zione di siciliani il venire a capo di questo triste fenome-no, di isolano, batterlo, vincerlo per sempre.

Questo io credo, Signor Presidente, sarà uno dei si-gnificati della Sua visita in Sicilia. Ad esso molti altri se

Page 575: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 525 –

ne aggiungono ma uno sopratutto: quello di essere un se-gnale altissimo ed importante che a noi viene dalla mas-sima autorità dello Stato; un segnale di cambiamento e dirinnovamento nei rapporti della Comunità nazionale conla Sicilia per un mutamento reale e radicale della atten-zione dello Stato e della stessa Comunità nazionale ver-so l’Isola e verso i suoi problemi.

Certo è un momento difficile per tutti, anche per chi inSicilia è chiamato a vivere una stagione carica di incer-tezze in cui deve prevalere un profondo senso di respon-sabilità e di equilibrio per fare fronte a tutte le spinte chedall’Isola provengono, dal Belice a Mazara del Vallo, daLicata a Sciacca, da Milazzo ad Augusta, per inalvearlenel senso giusto, facendosi carico di compiti che attengo-no più direttamente alla tenuta complessiva del Paese,che hanno quell’obiettivo generale più che questo o quelrisultato particolare e di breve momento.

È con questa consapevolezza e con questi sentimenti,Signor Presidente, che abbiamo desiderato la Sua pre-senza e che La accogliamo fra noi certi che Ella li com-prenderà a pieno e ne sarà interprete laddove la Sua altasensibilità politica riterrà di tradurli. Di questo siamocerti proprio perchè sappiamo che la visita del Presidentedella Repubblica non è un fatto formale, quanto un fattopolitico importante che non potrà lasciare le cose comestanno.

Con questo auspicio Le rinnovo, Signor Presidente, anome mio personale, della Giunta di Governo che ho l’o-nore di presidere, delle popolazioni tutte dell’Isola, stret-te intorno al Capo dello Stato, il devoto, fervido saluto,nella certezza che oggi più che mai l’avvenire dell’Italia

Page 576: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 526 –

è nell’ulteriore cammino della democrazia, della giusti-zia e della libertà che Ella così bene interpreta e simbo-leggia ed al quale noi tutti desideriamo confermare la so-lidità del vincolo che ci lega agli ideali della Resistenza edella Costituzione.

Page 577: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

– 527 –

OTTAVA LEGISLATURA

Discussione delle mozioni e della interpellanza sullo sta-to dell’ordine pubblico in Sicilia e sulla lotta alla mafia

Seduta del 20 Novembre 1979

MATTARELLA, Presidente della Regione. SignorPresidente, onorevoli colleghi, il dibattito che si è svilup-pato sulle mozioni e l’interpellanza va sottolineato comeun contributo significativo dell’Assemblea regionale indirezione dell’esigenza di creare, attorno a questo anticomale della società siciliana, una coscienza antimafia.

Nel momento in cui, in maniera diffusa, avvertiamotutti la mutilità delle parole sui tragici e terribili fatti chehanno cadenzato i tempi recenti dello scorrere della con-vivenza civile nella nostra regione, credo di potere affer-mare che il presente dibattito si è sviluppato, con analisiapprofondite e con contributi specifici, sia in direzionedella identificazione delle cause complessive che guasta-no il convivere civile della nostra società, sia in direzio-ne della proposizione di strumenti operativi per porre ri-medio a questo male.

In questo stesso momento una delle finalità che devecaratterizzare l’impegno politico dei gruppi parlamenta-ri, del Governo e delle istituzioni in generale credo siaquella di dare un contributo decisivo per l’isolamentonella società del fenomeno mafioso. Questo risultato puòessere conseguito, ripeto, aiutando a costituire una co-scienza antimafia.

Page 578: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 528 –

E mi pare che questo dibattito abbia risposto e rispon-da a questa esigenza non solo per il modo in cui si è svi-luppato, ma anche, mi auguro, per il modo in cui può con-cludersi. Mi auguro, infatti, possa concludersi con unaproposta dell’Assemblea: quella da lei, signor Presiden-te, poc’anzi annunziata, che, rilevando la gravità del fe-nomeno mafioso, fornisce alcune indicazioni di risolu-zione che la Regione avverte il dovere di indirizzare es-senzialmente a chi, essendo il suo interlocutore principa-le, deve fronteggiare ed abbattere questo fenomeno, loStato; ma che possiede anche la capacità di indicare, inalcuni comportamenti propri della Regione e della socie-tà siciliana, l’esigenza di compiere, giorno dopo giorno,passi in avanti in direzione della liberazione da parte del-la nostra realtà isolana di questa piaga antica e terribile.

Gli episodi recenti che sono stati qui ricordati (l’ucci-sione del giudice Terranova, quella del maresciallo diPubblica sicurezza Mancuso, la recentissima uccisionedi tre carabinieri a Catania) sono un richiamo, per la ve-rità, superfluo alla gravità delle recenti manifestazionimafiose.

Non è rituale manifestare, ancora una volta, da questasede, la nostra partecipazione al dolore delle famiglie edil senso della più piena solidarietà alle forze dell’ordineed alla magistratura, emblematicamente colpite in questirecenti episodi dall’aggressione tracotante della organiz-zazione mafiosa.

La gravità del fenomeno mafioso non è più esprimibi-le soltanto attraverso il riferimento al numero dei delitticonsumati o tentati.

Bisogna evitare di concentrare l’attenzione su questo

Page 579: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 529 –

fenomeno soltanto nei momenti in cui si manifesta in ma-niera più grave; giova sottolineare, invece, al di là dellaindicazione della quantità e delle forme in cui si manife-sta, la drammaticità del mantenimento e del riesploderedi questo fenomeno nella società siciliana.

Si tratta di un fenomeno che deve avere come interlo-cutore principale lo Stato con i suoi apparati, con le sueresponsabilità, con le sue incombenze.

Non si può non constatare – è stato fatto rilevare damolti degli intervenuti – come ci sia una tendenza imita-tiva nei comportamenti delittuosi della deliquenza politi-ca e della delinquenza comune organizzata; come questeforme, che turbano profondamente la convivenza dellasocietà italiana in una sorta di esaltazione della violenza,abbiano teciprocamente assunto forme di imitazione, dalreclutamento al modo di realizzare i delitti e le aggres-sioni più significative. Si è giunti alla «emblematizzazio-ne» delle vittime da aggredire nel tentativo di creare ter-rorismo.

Questa battaglia contro la criminalità esige – comequi è stato sottolineato – la più larga unità di intenti, allaquale tutti dobbiamo sentirci richiamati. Credo che oc-corra dimostrare l’esistenza di un fronte contro la mafia,forte anche politicamente, che appaia vincente, che, perla sua consistenza, per la sua capacità di indicare solu-zioni, dia alla società siciliana ed alle nuove generazioniil convincimento che questa è una battaglia che può e de-ve essere vinta.

Credo che non giovi ad alcuno che abbia realmente acuore la lotta a questo nostro antico male, diffondere di-scredito nelle istituzioni, accreditare istituzioni deboli

Page 580: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 530 –

nei confronti dei fenomeno mafioso. Ciò finirebbe conl’essere una forma indiretta, certo non voluta, di indebo-limento del fronte che vuole combattere e vincere questabattaglia. Per la verità, a tal proposito, si assiste al sorge-re di spontanee manifestazioni e di prese di posizionenon soltanto nelle forze politiche, ma anche nelle lealtàsociali della nostra Regione. C’è una testimonianza disolidarietà che si leva da larghissima parte della societàsiciliana – lo ricordava l’onorevole Nicolosi – la qualenon solo è estranea, non solo è contraria, ma pretende diessere liberata da questa piovra che attanaglia da troppotempo la convivenza nella nostra Regione.

La Sicilia – come ho avuto modo di dire parlando inquest’Aula al cospetto del Capo dello Stato – è divisa an-cora tra rinnovamento e conservazione, ma è ampiamen-te protesa al rinnovamento, anche se ancora è affidata dasacche di depressione e da fenomeni di arretratezza neiconfronti dei quali è indispensabile una costante, capar-bia attenzione da parte della Regione non solo per ciò cheattiene ai compiti propri, ma anche per ciò che attiene alrichiamo costante agli organi dello Stato.

In questa Assemblea è stato approvato, nel corso deldibattito del 5 aprile scorso, un ordine del giorno che sot-tolineava appunto questi aspetti duplici, relativi ai com-portamenti all’interno della realtà isolana e ai richiamialle istituzioni nazionali.

Io ho avuto l’onore di trasmettere ai Presidenti dellaCamera e del Senato l’ordine del giorno votato nella se-duta del 5 aprile, che chiedeva al Parlamento di discuterein tempi rapidi le conclusioni della Commissione anti-mafia. Nella stessa circostanza ho richiamato l’attenzio-

Page 581: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 531 –

ne del Presidente del Consiglio sulla gravità del fenome-no. Ho reiterato personalmente questo richiamo alPresidente del Consiglio, in occasione della sua visita aPalermo, nonché al Ministro degli interni in occasionedella sua visita alla nostra città a seguito dei fatti gravis-simi già citati: l’uccisione del giudice Terranova e delmaresciallo Mancuso.

Credo si debba auspicare che il richiamo venutodall’Assemblea regionale possa essere, nel tempo più ra-pido, accolto dal Parlamento, perché in quella sede il di-battito sui documento conclusivo della Commissione an-timafia sia un’occasione reale per andare alle ragioni ealle motivazioni di fondo che hanno determinato e con-sentono il prosperare di questo fenomeno, oltre che perandare alla identificazione dei momenti repressivi, di lot-ta da parte degli organi istituzionali a ciò preposti: le for-ze dell’ordine e la magistratura.

Nello spirito dell’ordine del giorno del 5 aprile e delledichiarazioni ripetutamente rese a nome del Governo, lastrategia caratteristica dei comportamenti e delle sceltedella Regione nel complesso deve essere finalizzata all’e-sigenza di dare in modo organico una risposta ai problemidell’Isola. Siamo convinti, infatti, che, nella capacità diidentificare uno sviluppo e di proporre scelte coerenti dicarattere produttivo che garantiscano una crescita econo-mica, sociale e civile dell’Isola, c’è anche la risposta es-senziale all’eliminazione delle ragioni di fondo del pro-sperare della mafia nella nostra Regione.

Per queste ragioni hanno un senso gli obiettivi che an-diamo raggiungendo: quelli della riforma amministrati-va, della programmazione, dei comportamenti della

Page 582: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 532 –

Regione, quello della pubblicità degli atti della Ammini-strazione regionale, quello della collegialità delle deci-sioni della Amministrazione regionale. Si tratta di scelteche si muovono nel segno della novità, scelte fatte dallaRegione negli ultimi tempi in direzione di obiettivi rite-nuti indispensabili per dare alla Regione quel volto e queimodi per essere un capace avversario di questo nemicoche vogliamo battere ed emarginare dalla realtà della vi-ta siciliana.

Queste scelte sono diventate pratica di comportamen-to del Governo della Regione, da quella relativa alla ri-forma amministrativa, che ha segnato, nel decentramen-to di funzioni ai comuni, un passo decisivo, a quella delnuovo assetto del governo locale di livello intermedio,che costituisce proprio in questi giorni motivo di impe-gno e di confronto tra le forze politiche per compiere neitempi più rapidi un ulteriore passo in direzione del de-centramento e del riassetto dei «governi sub-regionali»,alla modificazione delle procedure in materia di appaltipubblici avvenuta con una legge regionale che costitui-sce uno dei modi più rigorosi di gestire questo settore daparte della pubblica amministrazione in paragone alla le-gislazione regionale del nostro Paese e, in generale, allalegislazione in questa materia esistente anche nellaComunità economica europea.

A questo proposito va ricordata la revisione dell’albodegli appaltatori che è un fatto compiuto nella Regione,proprio in attuazione della legge sugli appalti sopra men-zionata.

Rientra in questo quadro l’attività di programmazioneche, pur tra difficoltà e tra ovvii momenti di incertezza e

Page 583: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 533 –

di assestamento, compie proprio in questi giorni, con laformulazione del piano regionale per l’agricoltura previ-sto dalla legge «quadrifoglio», un consistente passo inavanti, in direzione di vincoli nella gestione della spesapubblica dettati da momenti programmatori che prece-dono le scelte esecutive e quelle discrezionali.

Tutte queste cose abbiamo compiuto, in questo tem-po, che non possono essere appannate o cancellate dagiudizi di parte, perché costituiscono e continueranno acostituire momento e modo caratterizzante di essere delGoverno della Regione, della sua amministrazione cen-trale, della sua realtà periferica.

Queste scelte di principio concernenti il decentra-mento, la programmazione, la pubblicità degli atti, lacollegialità delle decisioni devono rimanere elementocaratterizzante dei modi di essere del Governo dellaRegione per contribuire a battere un fenomeno così va-sto, così insidioso, così pieno di incognite e così capacedi mobilità.

La Commissione antimafia, nelle conclusioni, disseche il fenomeno della mafia è caratterizzato da una con-tinua evoluzione dei suoi modi di essere. Oggi siamo difronte a modi del tutto diversi, a caratteri violenti nellasua manifestazione. Ebbene, questa mobilità, questa ca-pacità di modificare i modi di essere contraddistingue ladifficoltà di affrontare una battaglia di questo tipo. Labattaglia deve essere affrontata e deve essere combattutaguardando alla dimensione complessiva del fenomeno,che non è soltanto un fenomeno di delinquenza nei con-fronti dei quali va richiamata, come certamente è giustorichiamare, la massima operatività possibile degli organi

Page 584: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 534 –

chiamati alla tutela dell’ordine pubblico, dalle forze dipolizia alla magistratura. Ad esse va dato atto, senza ri-serve, di avere condotto una battaglia molto spesso incondizioni difficili.

Appaiono opportuni i riferimenti, anticipati dalGoverno regionale nei contatti con quello centrale e con-tenuti nell’ordine del giorno annunciato, relativi al po-tenziamento delle dotazioni umane e strutturali sia degliorgani di polizia sia della magistratura in Sicilia. Questoaccorgimento, assieme ad altri, fu indicato nel documen-to conclusivo della Commissione antimafia, in particola-re l’esigenza di una riforma degli strumenti fino ad orautilizzati per lottare questo nemico così mobile e così du-ro a morire.

Ma non è solo in direzione di questi aspetti, che purevanno sottolineati con forza e vanno rivendicati nei con-fronti degli organi centrali dello Stato, che si combatte lamafia. Si combatte anche eliminando le cause profondeche consentono a questo fenomeno di prosperare. E’ unfenomeno caratterizzato dalla sopraffazione, dal ricatto,dalla minaccia, che bisogna combattere dalle sue origini.

Quando si fanno richiami alla educazione civica, allaesigenza di interventi anche nelle scuole, perché si creiuna coscienza antimafia, un costume diverso, ciò è daconsiderare positivamente. Credo, infatti, che, accantoalle iniziative e agli strumenti di lotta immediata per con-trastare gli aspetti più evidenti della realtà mafiosa, ci siabisogno di una strategia complessiva che vada alle origi-ni. Bisogna riguardare le condizioni di vita, il tessutoeconomico e sociale che ha consentito da tanto, da trop-po tempo il prosperare di questo triste fenomeno. Non si

Page 585: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 535 –

tratta soltanto di identificare un momento repressivo maun momento propositivo, che riguarda la capacità di in-terventi di carattere economico-sociale di grande respiroda parte dello Stato e della Regione, che riguarda com-portamenti capaci di eliminare, ad esempio, la disoccu-pazione, che è certamente uno dei mali che facilita il pro-sperare del fenomeno stesso.

Occorre trovare la capacità di isolare questa realtà,combattendo qualsiasi forma di connivenza, di collusio-ne, di adesione a questo fenomeno, dovunque possanoannidarsi; combatterle anche con durezza, ma sfuggendoal tentativo di realizzare forme di giudizi falsi o affrettatiche finiscono con l’essere una attenuazione nella batta-glia e nell’affrontare il nemico dove realmente esso si èinsediato e dove realmente esso va battuto.

La richiesta contenuta nell’ordine del giorno ilGoverno intende ribadirla con ogni forza nei confrontisia del Parlamento che del Governo centrale, affinché dauna discussione ravvicinata sulle conclusioni dellaCommissione antimafia emerga la capacità di una propo-sta duplice sia in direzione di interventi rivolti alla elimi-nazione del fenomeno nelle sue manifestazioni più im-mediate mediante modi e comportamenti più efficacidella presenza repressiva dello Stato, sia in direzione del-la consapevolezza che per battere questo fenomeno biso-gna intervenire drasticamentre per risollevare le condi-zioni socio-economiche della nostra Regione.

C’è un esempio che voglio citare. Il dibattito conclu-sivo della Commissione di indagine per la Regione sardasi concluse, oltre che con la identificazione di misure re-pressive, anche con la proposta di un piano di rinascita di

Page 586: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Piersanti Mattarella

– 536 –

quella Regione, che certamente costituisce il modo com-pleto di affrontare questa realtà e dì combattere questofenomeno.

Ritengo, pertanto, di potere manifestare, a nome delGoverno, l’accettazione piena dell’ordine del giorno cheè stato testé annunciato, perché nello stesso sono postequeste esigenze molteplici, in direzione della propostaagli organi dello Stato di modi concreti per affrontarequesta battaglia e di indicazioni specifiche che, evidente-mente, il Parlamento valuterà nella sua responsabilità enella sua capacità di sintesi degli interessi del Paese.

La Regione con questo dibattito mostra la capacità diproporre allo Stato ed al Governo centrale interventi cheriguardino, con maggiore attenzione di quanto finora nonsia stato fatto per la nostra Regione, le condizioni socialied economiche, la struttura sociale ed economicadell’Isola.

L’ordine del giorno – il Governo ritiene opportunosottolinearlo – indica anche un terzo quadro di operativi-tà, per combattere questo fenomeno, che riguarda il mo-do di essere, le scelte e i comportamenti propri della no-stra Regione.

Per queste motivazioni credo di dovere accettare l’or-dine del giorno annunciato.

Ritengo, signor Presidente, di dover ribadire che que-sto dibattito costituisce obiettivamente un momento dicrescita di quella coscienza antimafia che è indispensabi-le per contribuire ad isolare questo fenomeno, che puòessere battuto – ripeto – con i momenti repressivi, ma an-che con la capacità di operare scelte organiche che ri-guardano lo sviluppo socio-economico, oltre che con i

Page 587: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Scritti e discorsi

– 537 –

comportamenti individuali e quindi i modi di essere del-la nostra convivenza civile e del nostro costume.

Credo che il contributo dato da questo dibattito al finedi isolare questo fenomeno e di costruire una coscienzadi opposizione, di resistenza e di liberazione da questofenomeno sia un fatto che fa onore a questa Assemblea ealla Regione siciliana.

Page 588: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 589: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

Finito di stampare pressoEurografica Palermo

nel mese di dicembre 2004

Page 590: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel
Page 591: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

QUADERNI DEL SERVIZIOSTUDI LEGISLATIVI DELL’A.R.S.

– NUOVA SERIE –

N. 1 Giuseppe La Loggia - Attività Parlamentare

N. 2 Piersanti Mattarella - Scritti e discorsi

Page 592: Matt I XLIVa540 - ARS...Componente della direzione regionale, del Consiglio nazionale e della direzione centrale della Democrazia cristiana. Deputato regionale eletto per la D.C. nel

A venticinque anni dalla sua scomparsa, questa

ripubblicazione degli scritti e dei discorsi di

Piersanti Mattarella dal 1971 al 1979 riproduce

fedelmente il contenuto dei due volumi pubblica-

ti nel 1980 a cura dell’Assemblea regionale sicilia-

na, all’indomani del barbaro assassinio del

Presidente della Regione allora in carica.

Sono stati aggiunti il resoconto della commemo-

razione che si svolse, a venti anni dalla morte, in

Assemblea alla presenza del Presidente della

Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il 12 gennaio

2000, nonché un album di fotografie che contras-

segna le tappe salienti del percorso intellettuale,

morale e politico di Piersanti Mattarella.