Materiale didattico di supporto - Unife · 2020. 4. 6. · CITO-MEGALOàle cellule infettate...

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Materiale didattico di supporto Materiale delle lezioni, sarà reperibile nel minisito dell’insegnamento Raccomandazione importante: Il materiale delle lezioni è riservato agli studenti UniFE ed è fatto divieto di diffonderlo in qualsiasi maniera, potendo contenere immagini/filmati per i quali valgono i diritti di copyright.

Transcript of Materiale didattico di supporto - Unife · 2020. 4. 6. · CITO-MEGALOàle cellule infettate...

  • Materiale didattico di supporto

    Materiale delle lezioni, sarà reperibile nel minisito dell’insegnamento

    Raccomandazione importante: Il materiale delle lezioni è riservato agli

    studenti UniFE ed è fatto divieto di diffonderlo in qualsiasi maniera,

    potendo contenere immagini/filmati per i quali valgono i diritti di copyright.

  • Virologia Speciale

  • HERPESVIRUSCi sono 8 (oggi in realtà 9) diversi Herpesvirus che infettano l’uomoü Virus a DNAü Ubiquitariü Suddivisi in 3 sottofamiglie (alpha-, beta- e gamma-)

  • HERPESVIRUSMorfologia

    ü Capside icosaedrico

    ü Envelope lipidico di derivazione cellulare con glicoproteine codificate

    dal genoma virale

  • HERPESVIRUSCaratteristica Biologica: LATENZA

    Herpes Simplex labiale – esempio di latenza

    in seguito all’infezione primaria stabiliscono nell’ospite una infezionelatente (restano «silenti» per tutta la vita dell’ospite) in cellulespecifiche senza replicare, esprimendo solo pochi geni virali

    Poiin risposta a stimoli di varia natura (stress, immunodepressione, ecc.) ilvirus si riattiva e replica instaurando un’infezione acuta, per poitornare in latenza (infezione ricorrente).

    - HSV-1 resta in latenza nei gangli a livello del trigemino

    - Si riattiva e da un’infezione acuta (herpes labbiale)

    - Torna in latenza nel trigemino.

  • HERPESVIRUS

    HSV-1HSV-2VZVEBVCMV

  • VIRUS HERPES SIMPLEX 1 (HSV-1)

    INFEZIONE PRIMARIA à durante l’infanzia (gengivostomatite)

    entra in latenza nei gangli nervosi (trigemino)

    Trasmissione: fluido delle vescicole, saliva.

    ü E’ molto diffuso nella popolazioneü causa infezioni orali, ma può infettare anche il tratto

    genitale.

    poi in seguito

    per tutta la vita del soggetto si osservano RIATTIVAZIONI (herpes labbiale) sono

    meno gravi dell’infezione primaria.

    Cheratocongiuntivite àinfezione di cornea e congiuntiva. Le ricorrenze possonocompromettere la vista (cicatrici).

    Encefalite à infezione più rara, a volte a partire da infez. oculare. Alta percentualedi mortalità; nei sopravvissuti danni neurologici permanenti.

    COMPLICAZIONI INFEZIONI HSV-1

    poi in seguito

  • VIRUS HERPES SIMPLEX 2 (HSV-2)ü Molto simile a VHS-1ü responsabile di infezioni del tratto genitale ü Trasmissione orizzontale (rapporti sessuali) e verticale (da madre a figlio durante il parto)

    Malattie da HSV

    HSV-1 e HSV-2 possono infettare gli stessi siti e causare malattie simili

    MAhanno preferenza per

    specifici siti (indicati in figura)

  • ü malattia tipica dell’infanzia.

    ü TRASMISSIONE : - aerosol respiratorio- fluido delle vescicole.

    INCUBAZIONE à 2 settimane

    ü Replicazione nei linfonodi

    ü Viremia 1ariaà replicazione in fegato e milza

    VIRUS VARICELLA – ZOSTER (VZV)Infezione Primaria à VARICELLA

    FASE ACUTA

    ü Diffusione per via ematica (viremia 2aria) ü Eruzione cutanea pruruginosa, prima sul tronco,

    poi in tutto il corpo (RASH) ü Vescicole che diventano croste.

    ü Guarigione dopo circa 2 settimane.ü Immunità permanente

    Guarigione spontanea, rare complicanze

    A seguire

  • Dopo la guarigione, ENTRA IN LATENZA nei gangli dorsali di nervi sensitivi, le cui terminazioni arrivano alla cute.

    VZV può successivamente RIATTIVARSI

    HERPES ZOSTER(solo nell’adulto) dolore dovuto alla riattivazione di VZV in un ganglio sensitivo che innerva la cute

    VIRUS VARICELLA – ZOSTER (VZV)

    Infezione Ricorrente

    L’immunità non protegge e possono aversi molte

    ricorrenze.

  • INFEZIONE PRIMARIA à Mononucleosi infettiva

    ü giovani adulti («malattia del bacio»)ü TRASMISSIONE: saliva

    ü SINTOMI: Febbre, faringite, linfadenite, splenomegalia, alterazionifunzione epatica, comparsa in circolo di grossi linfociti T atipici.

    È una MALATTIA AUTOLIMITANTE àPresenza di

    ANTICORPI ETEROFILI (leganoantigeni diversi da quelli che li hanno indotti)

    ü DIAGNOSI: rivelazione anticorpi eterofili (MONOTEST)

    ü LATENZA: LINFOCITI B à 3 diversi tipi di latenza (I, II, e III)

    VIRUS DI EPSTEIN BARR (EBV)

    Caratterizzati dall’espressione di diverse proteine virali

  • Il virus di Epstein Barr è associato a diversi tumori umani:

    ü Linfoma di Burkitt (tumore della mandibola in bambini)

    ü Carcinoma nasofaringeo.

    ü Malattia di Hodgkin.

    ü Linfomi in immunodepressi.

    Per avere il tumore, non basta l’infezione virale, ma devono verificarsi anche altri eventi (=cofattori), che si conoscono ancora molto poco.

    VIRUS DI EPSTEIN BARR (EBV) E ONCOGENESI

  • VIRUS DI EPSTEIN BARR (EBV) E ONCOGENESI

    La proteina virale EBNA1 è l’unica proteina trovata in tutti i tumori maligni EBV-associati (coinvolgimento nella trasformazione tumorale)

  • Infezione molto diffusa, MA in individui sani spesso asintomatica.

    CITOMEGALOVIRUS (CMV)

    TRASMISSIONECITO-MEGALO à le cellule infettate aumentano di dimensione (citomegalia)

    ORIZZONTALE VERTICALE

    - Saliva- Urina- Secrezioni vaginali- Tessuti trapiantati

    - Placenta- Latte materno

    INFEZIONE PRIMARIA à di solito nell’infanzia, clinicamente silente

    L’infezione attiva può persistere per molto tempo àRilascio virus in saliva e urina

    COMPLICAZIONI:ü TRASFUSIONI à mononucleosi eterofilo-negativaü TRAPIANTI à rigetto organoü IMMUNOCOMPROMESSI à encefaliti, epatiti , polmoniti

  • MALATTIA NEL FETO

    L’infez. primaria della madre in gravidanza à la malattiacitomegalica del neonato (10% dei casi).

    TRASMISSIONE TRANSPLACENTARENB: possono essere infettati “in utero” anche feti le cui madrihanno infez. cronica/ricorrente.

    SINTOMI:

    ü Nei sopravvissuti gravi compromissioni : Microcefalia, sordità,epatosplenomegalia, ritardo mentale.

    ü Fatale in circa il 30% dei casi.

    CITOMEGALOVIRUS (CMV)

  • PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV)

    Esistono più di 100 tipi di HPVassociati a

    Tab 9.5 di De grazia, p 139

    ü DNA doppia elica circolare

    ü A capside nudo (no envelope)

    ü TROPISMO à CUTE e MUCOSE

    LESIONI BENIGNE LESIONI MALIGNENel tempo possono

    evolvere in

  • MALATTIE DA HPVBENIGNEü VERRUCHE COMUNI (cute)

    Infezione tramite microlesioni della cute, abrasione omacerazione della pelle (verruche plantari in frequentatori dipiscina).

    ü CONDILOMA ACUMINATO O PIANO (mucose genitali)trasmissione sessuale. HPV 6, 11, 16, 18, ecc.

    ü PAPILLOMI LARINGEI:HPV 6 e 11

    -di solito in bambini à infezione perinatale durante il parto-infez. benigna, ma resistente al trattamento ® problemirespiratori.

    MALIGNEü NEOPLASIA INTRAEPITELIALE E CARCINOMA CERVICE UTERINA

    HPV 16, 18, 31, 33, ecc.-Nei carcinomi il DNA è frequentemente integrato ® Alterazionedell’espressione genica.

    VACCINO à protegge dai 4 tipi più comuni HPV genitali (6, 11, 16, 18) (ma non datutti gli altri tipi genitali) à PREVENZIONE TUMORE CERVICE

  • DIAGNOSI HPVPAP TEST(esame citologico)

    HPV DNA TEST (ricerca DNA virale)

  • ü Trasmissione à per via respiratoria. ü Incubazione à 1-2 settimane.

    INFEZIONE PRIMARIA à a carico del tratto respiratorio (febbre e tosse, a volte anche congiuntivite e fotofobia)

    PoiVIREMIA à comparsa ESANTEMA DISCENDENTE

    (prima alla testa, poi tronco ed arti).

    ü GUARIGIONE SPONTANEAü COMPLICAZIONI RARE à polmonite, encefalite acuta (anche letale, o con

    danni permanenti), PANENCEFALITE SCLEROSANTE SUBACUTA

    VIRUS DEL MORBILLO

    ü rara, ma fatale.ü si verifica in bambini diversi anni dopo l’infezione

    primaria. ü Malattia neurodegenerativa causata dall’infezione

    cronica virale

    ü PARAMYXOVIRUSü RNA- a singolo filamentoü Capside nudo (no envelope)

  • Fig 9.20 de grazia p 144

    E’ disponibile un vaccino (a virus attenuato) che protegge anche dalla panencefalite

    VIRUS DEL MORBILLO

  • ü nelle donne gravide trasmissionetransplacentare

    ROSOLIA CONGENITA

    ü frequente in feti di donne con infez.attiva.

    ü Rallentamento attività mitotica delle cellule embrionali à impedisce il normale sviluppo degli organi

    (EFFETTO TERATOGENO) Aborto spontaneo o danni congeniti:

    alterazioni cardiache gravi, retinopatia, sordità, cecità, ritardo mentale e psicomotorio, diabete,

    ecc.

    Rischio MAGGIORE nel primotrimestre di gravidanza (mai assente)

    VIRUS DELLA ROSOLIAü Togavirus (envelope simile a una «toga»)ü RNA (+) singolo filamento

    TRASMISSIONEORIZZONTALE VERTICALE

    ü Trasmissione respiratoria (starnuti, tosse)

    ü incubazione 2-3 settimane.

    ü Replicazione virale nelle vie aeree superiori ® viremia® cute e mucose

    Malattia leggera, con febbre e tipico ESANTEMA MACULO-PAPULARE, che

    dura »3 giorni.