Master o non Master?

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IL FUTURO DELLA SPECIALIZZAZIONE FORMATIVA NEL BUSINESS E I BISOGNI DELLE IMPRESE (Rapporto commissionato da Hult International Business School) Sezione 1. Introduzione: perchè uno studio sui bisogni delle imprese I bisogni delle imprese cambiano continuamente e le Scuole di specializzazione manageriale (le cosiddette Business Schools) non possono che adeguarsi se vogliono sopravvivere. Secondo uno studio di Accenture dell'ottobre 2013, quasi la metà delle imprese (46%) sono preoccupate di non riuscire a trovare sufficienti risorse umane adeguatamente preparate nell'arco dei prossimi 1-2 anni. Uno studio simile di Manpower del 2013 ha evidenziato che il 35% di aziende sta incontrando difficoltà a ricoprire tali ruoli per mancanza di candidati adeguati. Nonostante le Imprese abbiano necessità di avere un numero maggiore di laureati specializzati, molte “Business Schools” si trovano in ritardo nel metterli a disposizione. Mentre sono stati prodotti molti studi riguardanti la necessità di modernizzare la formazione manageriale per venire incontro ai cambi sociali, economici e tecnologici in atto, veri cambiamenti pratici ancora non si vedono. Qualche cambiamento c'è stato limitatamente agli argomenti trattati ed alle esercitazioni sui casi pratici, ma non è ancora stato implementato un fondamentale ripensamento di come misurare l'adeguata preparazione dei partecipanti ai Master in Business Administration. La necessità per le Aziende di trovare managers qualificati non è destinata ad esaurirsi, per cui continuare ad utilizzare tecniche formative tradizionali renderà difficoltoso per gli specializzandi ottenere retribuzioni più alte: quasi il 25% dei lavoratori U.S. si trovano a meno di 10 anni dalla pensione, con percentuali simili negli altri Paesi sviluppati; i mercati dei Paesi in via di sviluppo richiederanno a breve risorse manageriali di qualità; inoltre, diventando la natura intrinseca del lavoro sempre più complessa, le mansioni lavorative richiederanno una preparazione più avanzata. In conseguenza di tali tendenze, Hult ha decido di riformulare il suo programma MBA da cima a fondo. Attraverso la sua unità di ricerca interna, Hult Labs, ha condotto una serie di interviste ad Aziende in giro per il mondo per capire la loro visione sugli attuali laureati delle Business Schools e su come si potrebbe migliorare la loro preparazione. In questo Rapporto viene presentata una sintesi della ricerca ed una proiezione sulle implicazioni future per la formazione specialistica aziendale. Sezione 2. Sommario Tra la fine del 2012 ed i primi mesi del 2013, Hult Labs ha condotto 90 interviste su un gruppo diversificato di executives, managers ed accademici. In particolare, ha raccolto la loro opinione su come i programmi dei Master potrebbero migliorare. Il 44% degli intervistati ha espresso un giudizio negativo sullo stato attuale dei Master, mentre un altro 23% ha espresso un giudizio neutrale o negativo. Sintesi dei risultati: 1. Le Business schools non misurano adeguatamente se i loro studenti riescono veramente ad apprendere nuove ed importanti capacità ed attitudini manageriali.

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IL FUTURO DELLA SPECIALIZZAZIONEFORMATIVA NEL BUSINESS E I

BISOGNI DELLE IMPRESE(Rapporto commissionato da Hult International Business School)

Sezione 1. Introduzione: perchè uno studio sui bisogni delle imprese

I bisogni delle imprese cambiano continuamente e le Scuole di specializzazione manageriale (le cosiddette Business Schools) non possono che adeguarsi se vogliono sopravvivere. Secondo uno studio di Accenture dell'ottobre 2013, quasi la metà delle imprese (46%) sono preoccupate di non riuscire a trovare sufficienti risorse umane adeguatamente preparate nell'arco dei prossimi 1-2 anni. Uno studio simile di Manpower del 2013 ha evidenziato che il 35% di aziende sta incontrandodifficoltà a ricoprire tali ruoli per mancanza di candidati adeguati.Nonostante le Imprese abbiano necessità di avere un numero maggiore di laureati specializzati, molte “Business Schools” si trovano in ritardo nel metterli a disposizione.Mentre sono stati prodotti molti studi riguardanti la necessità di modernizzare la formazione manageriale per venire incontro ai cambi sociali, economici e tecnologici in atto, veri cambiamenti pratici ancora non si vedono. Qualche cambiamento c'è stato limitatamente agli argomenti trattati ed alle esercitazioni sui casi pratici, ma non è ancora stato implementato un fondamentale ripensamento di come misurare l'adeguata preparazione dei partecipanti ai Master in Business Administration. La necessità per le Aziende di trovare managers qualificati non è destinata ad esaurirsi, per cui continuare ad utilizzare tecniche formative tradizionali renderà difficoltoso per gli specializzandi ottenere retribuzioni più alte: quasi il 25% dei lavoratori U.S. si trovano a meno di 10 anni dalla pensione, con percentuali simili negli altri Paesi sviluppati; i mercati dei Paesi in via di sviluppo richiederanno a breve risorse manageriali di qualità; inoltre, diventando la natura intrinseca del lavoro sempre più complessa, le mansioni lavorative richiederanno una preparazione più avanzata.In conseguenza di tali tendenze, Hult ha decido di riformulare il suo programma MBA da cima a fondo.Attraverso la sua unità di ricerca interna, Hult Labs, ha condotto una serie di interviste ad Aziende in giro per il mondo per capire la loro visione sugli attuali laureati delle Business Schools e su come si potrebbe migliorare la loro preparazione.In questo Rapporto viene presentata una sintesi della ricerca ed una proiezione sulle implicazioni future per la formazione specialistica aziendale.

Sezione 2. Sommario

Tra la fine del 2012 ed i primi mesi del 2013, Hult Labs ha condotto 90 interviste su un gruppo diversificato di executives, managers ed accademici.In particolare, ha raccolto la loro opinione su come i programmi dei Master potrebbero migliorare.Il 44% degli intervistati ha espresso un giudizio negativo sullo stato attuale dei Master, mentre un altro 23% ha espresso un giudizio neutrale o negativo.

Sintesi dei risultati:1. Le Business schools non misurano adeguatamente se i loro studenti riesconoveramente ad apprendere nuove ed importanti capacità ed attitudini manageriali.

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Gli intervistati hanno detto che le Business Schools preparano male soprattutto perchè non verificano adeguatamente la reale preparazione degli studenti, limitandosi a giudicarli sottoforma disemplice punteggio medio finale, senza riuscire a misurarne il talento e le capacità di fare carriera. In particolare, le aziende ritengono che le Business Schools dovrebbero far emergere le capacità degli studenti di assumere rischi, valutando la loro flessibilità e capacità reattiva.Sono molte le ragioni per cui le Scuole di alta specializzazione aziendale sono incapaci di cambiare i metodi di valutazione: dai retaggi culturali del passato ai rischi del cambiamento, ma le aziende asseriscono che per preparare meglio serve un nuovo sistema di valutazione.2. Le Business Schools non si focalizzano sui 10 requisiti per far carriera.Gli intervistati hanno parlato di un set di 10 capacità necessarie per fare carriera in azienda e vorrebbero che le Scuole spendessero più tempo nel consentire agli studenti di dimostrare e ricevere feedback su tali requisiti, anziché discutere su materie e concetti tradizionali inutilizzabili nel mondo reale.I 10 requisiti identificati sono: •Auto-valutazione: gli specializzandi dovrebbero saper riconoscere le proprie forze e

debolezze e grazie a ciò porre solidi basi per guidare e collaborare con gli altri. • Integrità morale: le Scuole dovrebbero aiutare gli studenti a rafforzare l'etica, sia nei

comportamenti pubblici che privati. •Rapporti multi-culturali: le Scuole dovrebbero aiutare gli studenti ad interagire

positivamente con persone appartenenti ad ambiti culturali differenti. • Saper fare squadra: i laureati dovrebbero essere aiutati a diventare bravi giocatori di

squadra, nell'attuale ambiente lavorativo globale. • Pensiero critico: le Business Schools dovrebbero insegnare il pensiero critico, ad analizzare

in profondità ed a formulare soluzioni. •Comunicazione: i laureati devono mostrare forti doti comunicative sia scritte che orali. •Cavarsela in condizioni ambigue ed incerte: gli studenti devono sviluppare capacità di

“svangarsela” in situazioni dove mancano riferimenti precisi e regna l'incertezza. •Creatività: le Scuole dovrebbero supportare i partecipanti con approcci e strategie idonei ad

affrontare le sfide in maniera originale. •Raggiungere i risultati promessi: i laureati devono realizzare che le aziende si aspettano

da loro la capacità di raggiungere gli obiettivi concordati. •Vendite: servono forti doti di vendita, non limitate alla capacità di persuadere ed influenzare gli

altri.Executives e managers si sono trovati d'accordo sui 2 requisiti in cima alla classifica, vale a dire auto-valutazione ed integrità morale; per il resto, i primi hanno dato maggior peso alla dimestichezza in condizioni ambigue mentre i secondi alle capacità comunicative e di raggiungimento degli obiettivi.3. Le Business schools continuano a dare troppa enfasi alla teoria e dovrebbero, invece, concentrarsi sulle esperienze pratiche del mondo reale.Circa un terzo (34%) ha dichiarato eplicitamente che gli studenti fanno troppa teoria e, di conseguenza, riducono le possibilità di sviluppare le doti richieste nell'ambiente lavorativo.Preferirebbero vedere più simulazioni possibile di business reale, facendo insegnare a veri professionisti, in grado di dare suggerimenti mutuati dal mondo aziendale.Similmente, molti hanno detto che disporre insegnanti con esperienza di business reale è fondamentale per far acquisire capacità critiche agli studenti.In sintesi, questi risultati evidenziano che il settore delle Business Schools rischia di perdere il passo se non intervengono cambiamenti significativi.Molte aziende intervistate hanno detto che senza una volontà di cambiamento nel venir incontro ai propri bisogni, potrebbero gradualmente ridurre o anche smettere di assumere da tali Scuole. Per questo, Hult è convinta che gli operatori del settore farebbero bene a tener conto di tali avvertimenti e rispondere di conseguenza.

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Sezione 3. Metodologia della ricerca

La ricerca si basa su interviste di almeno 1 ora con 90 executives (51%), managers (41%) ed accademici (8%) di tutti i continenti. La maggior parte delle interviste (60%) si sono tenute negli US, 9% in Europa, 17% Asia e 14% nei mercati emergenti.Le interviste sono state condotte di persona o via Skype, seguendo un set di domande pre-determinato, con argomenti diversificati in funzione degli interessi dell'intervistato.

Sezione 4. Aree critiche

Le imprese hanno espresso varie opinioni sullo stato attuale dei Master, ma è emerso un “fil rouge”comune: le Business Schools possono fare molto meglio nel formare laureati specializzati.

Come detto, 3 sono le aree critiche:1. Incapacità di misurare il potenziale per far carriera.2. Insufficiente enfasi sui 10 requisiti manageriali più importanti.3. Sopravvalutazione della teoria.

Sezione 5. Raccomandazioni

Le Business Schools hanno a disposizione molte maniere per mettere in pratica i feedback messi a disposizione dalle aziende, ma una conclusione è ineluttabile: non far nulla non è un'opzione.

Hult ha risposto creando un MBA riformulato completamente, integrando nel seguente modo le raccomandazioni sopradescritte.

Raccomandazione #1: valutazione finale degli studenti basata sulla misurazionedel maggior numero possibile di doti e capacità, fornendo un feedback personalizzato da parte di professionisti provenienti dal business.

Raccomandazione #2: esposizione degli studenti a situazioni del mondo reale più spesso possibile attraverso nuove esperienze d'apprendimento.