Master in Regolazione dei mercati e dellattività finanziaria - Università LUISS - G. Carli 11...

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Master in “Regolazione dei mercati e Master in “Regolazione dei mercati e dell’attività finanziaria” - Università LUISS - dell’attività finanziaria” - Università LUISS - G. G. Carli Carli 11 maggio 2012 11 maggio 2012 LA DISCIPLINA ANTITRUST LA DISCIPLINA ANTITRUST dr.ssa Anna Argentati Direttore Aggiunto -Ufficio Studi AGCM

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Master in “Regolazione dei mercati e Master in “Regolazione dei mercati e dell’attività finanziaria” - Università dell’attività finanziaria” - Università

LUISS - LUISS - G. CarliG. Carli11 maggio 201211 maggio 2012

LA DISCIPLINA LA DISCIPLINA ANTITRUST ANTITRUST

dr.ssa Anna ArgentatiDirettore Aggiunto -Ufficio Studi

AGCM

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 22

INDICEINDICE

I. La normativa antitrust : aspetti generaliI. La normativa antitrust : aspetti generali La ratio della disciplina antitrustLa ratio della disciplina antitrust Il quadro comunitario in materia di concorrenzaIl quadro comunitario in materia di concorrenza Funzioni e poteri dell’AGCMFunzioni e poteri dell’AGCM

II. La disciplina sostanziale II. La disciplina sostanziale le intese restrittive della concorrenza le intese restrittive della concorrenza gli abusi di posizione dominante gli abusi di posizione dominante le concentrazionile concentrazioni

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ASPETTI GENERALIASPETTI GENERALI

I. Aspetti generaliI. Aspetti generali

LA RATIO DELLA NORMATIVA ANTITRUSTLA RATIO DELLA NORMATIVA ANTITRUST

IL QUADRO COMUNITARIO IN MATERIA DI CONCORRENZAIL QUADRO COMUNITARIO IN MATERIA DI CONCORRENZA

FUNZIONI E POTERI DELL’AGCMFUNZIONI E POTERI DELL’AGCM

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Ratio della disciplina antitrustRatio della disciplina antitrust

Efficienza allocativa e produttivaEfficienza allocativa e produttiva

Efficienza dinamicaEfficienza dinamica

Benessere dei consumatoriBenessere dei consumatori

Decentramento potere economicoDecentramento potere economico

ASPETTI GENERALI

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ANTITRUST COMUNITARIOANTITRUST COMUNITARIO

Norme applicabili ai comportamenti di Norme applicabili ai comportamenti di impresaimpresa

Intese restrittive (art. 101)Intese restrittive (art. 101) Abusi di posizione dominante (art. 102)Abusi di posizione dominante (art. 102) Controllo delle concentrazioniControllo delle concentrazioni

Norme applicabili agli StatiNorme applicabili agli Stati

Valutazione della compatibilità degli Valutazione della compatibilità degli aiuti di Statoaiuti di Stato Controllo delle restrizioni alla concorrenza derivanti da atti e Controllo delle restrizioni alla concorrenza derivanti da atti e

misure pubblichemisure pubbliche

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ANTITRUST COMUNITARIOANTITRUST COMUNITARIO

Articolo 101 (divieto di intese restrittive)Articolo 101 (divieto di intese restrittive)

1.1. Sono incompatibili con il mercato comune e vietati tutti gli accordi tra Sono incompatibili con il mercato comune e vietati tutti gli accordi tra imprese, tutte le decisioni di associazioni di imprese e tutte le pratiche imprese, tutte le decisioni di associazioni di imprese e tutte le pratiche concordate concordate che che possano pregiudicare il commercio tra Stati possano pregiudicare il commercio tra Stati membrimembri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all'interno del mercato restringere o falsare il gioco della concorrenza all'interno del mercato comune ed in particolare quelli consistenti nel:comune ed in particolare quelli consistenti nel:

a) fissare direttamente o indirettamente i prezzi d'acquisto o di vendita ovvero a) fissare direttamente o indirettamente i prezzi d'acquisto o di vendita ovvero altre condizioni di transazione,altre condizioni di transazione,

b) limitare o controllare la produzione, gli sbocchi, lo sviluppo tecnico o gli b) limitare o controllare la produzione, gli sbocchi, lo sviluppo tecnico o gli investimenti,investimenti,

c) ripartire i mercati o le fonti di approvvigionamento,c) ripartire i mercati o le fonti di approvvigionamento,d) applicare, nei rapporti commerciali con gli altri contraenti, condizioni dissimili d) applicare, nei rapporti commerciali con gli altri contraenti, condizioni dissimili

per prestazioni equivalenti, così da determinare per questi ultimi uno per prestazioni equivalenti, così da determinare per questi ultimi uno svantaggio nella concorrenza,svantaggio nella concorrenza,

e) subordinare la conclusione di contratti all'accettazione da parte degli altri e) subordinare la conclusione di contratti all'accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari, che, per loro natura o secondo gli usi contraenti di prestazioni supplementari, che, per loro natura o secondo gli usi commerciali, non abbiano alcun nesso con l'oggetto dei contratti stessi.commerciali, non abbiano alcun nesso con l'oggetto dei contratti stessi.

2.2. Gli accordi o decisioni, vietati in virtù del presente articolo, sono nulli di Gli accordi o decisioni, vietati in virtù del presente articolo, sono nulli di pieno diritto.pieno diritto.

   

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ANTITRUST COMUNITARIOANTITRUST COMUNITARIO

Articolo 102 (Divieto di abuso di posizione Articolo 102 (Divieto di abuso di posizione dominante)dominante)

1. 1. È incompatibile con il mercato comune e vietato, nella misura in cui È incompatibile con il mercato comune e vietato, nella misura in cui possa essere possa essere pregiudizievole al commercio tra Stati membri,pregiudizievole al commercio tra Stati membri, lo lo sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione dominante sul mercato comune o su una parte sostanziale di questo.dominante sul mercato comune o su una parte sostanziale di questo.

Tali pratiche abusive possono consistere in particolare:Tali pratiche abusive possono consistere in particolare:a) nell'imporre direttamente od indirettamente prezzi d'acquisto, di a) nell'imporre direttamente od indirettamente prezzi d'acquisto, di

vendita od altre condizioni di transazione non eque,vendita od altre condizioni di transazione non eque,b) nel limitare la produzione, gli sbocchi o lo sviluppo tecnico, a danno dei b) nel limitare la produzione, gli sbocchi o lo sviluppo tecnico, a danno dei

consumatori,consumatori,c) nell'applicare nei rapporti commerciali con gli altri contraenti condizioni c) nell'applicare nei rapporti commerciali con gli altri contraenti condizioni

dissimili per prestazioni equivalenti, determinando così per questi dissimili per prestazioni equivalenti, determinando così per questi ultimi uno svantaggio per la concorrenza,ultimi uno svantaggio per la concorrenza,

d) nel subordinare la conclusione di contratti all'accettazione da parte d) nel subordinare la conclusione di contratti all'accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari, che, per loro natura degli altri contraenti di prestazioni supplementari, che, per loro natura o secondo gli usi commerciali, non abbiano alcun nesso con l'oggetto o secondo gli usi commerciali, non abbiano alcun nesso con l'oggetto dei contratti stessi.dei contratti stessi.

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ANTITRUST COMUNITARIOANTITRUST COMUNITARIO

Art. 101(3) Esenzione in deroga delle intese Art. 101(3) Esenzione in deroga delle intese restrittiverestrittive

Il divieto di cui al paragrafo 1 dell’art. 101 può essere dichiarato Il divieto di cui al paragrafo 1 dell’art. 101 può essere dichiarato inapplicabile alle inapplicabile alle

intese che soddisfano cumulativamente 4 condizioni:intese che soddisfano cumulativamente 4 condizioni:

a) contribuiscano a migliorare la produzione o la distribuzione dei a) contribuiscano a migliorare la produzione o la distribuzione dei prodotti o a promuovere il progresso tecnico o economico, prodotti o a promuovere il progresso tecnico o economico,

b) riservino agli utilizzatori una congrua parte dell'utile che ne deriva,b) riservino agli utilizzatori una congrua parte dell'utile che ne deriva,c) non impongano alle imprese interessate restrizioni che non siano c) non impongano alle imprese interessate restrizioni che non siano

indispensabili per raggiungere tali obiettivi,indispensabili per raggiungere tali obiettivi,d) diano a tali imprese la possibilità di eliminare la concorrenza per d) diano a tali imprese la possibilità di eliminare la concorrenza per

una parte sostanziale dei prodotti di cui trattasi.una parte sostanziale dei prodotti di cui trattasi.

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ANTITRUST COMUNITARIOANTITRUST COMUNITARIO

La riforma del sistema comunitario di tutela La riforma del sistema comunitario di tutela della concorrenza (Reg. n. 1/2003)della concorrenza (Reg. n. 1/2003)

a) Superamento del carattere centralistico del sistema comunitario e a) Superamento del carattere centralistico del sistema comunitario e maggiore decentramento dei poteri applicativi in favore degli Stati maggiore decentramento dei poteri applicativi in favore degli Stati membri (autorità e giudici nazionali)membri (autorità e giudici nazionali)

- Eliminata competenza esclusiva della Commissione europea ad applicare - Eliminata competenza esclusiva della Commissione europea ad applicare l’art. 101.3 TFUE (prevista dal reg. 17/62)l’art. 101.3 TFUE (prevista dal reg. 17/62)

- Passaggio da un sistema di “autorizzazione preventiva” delle intese - Passaggio da un sistema di “autorizzazione preventiva” delle intese restrittive ad un sistema di “eccezione legale”, con autovalutazione restrittive ad un sistema di “eccezione legale”, con autovalutazione imprenditoriale dell’ammissibilità degli accordiimprenditoriale dell’ammissibilità degli accordi

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ANTITRUST COMUNITARIOANTITRUST COMUNITARIO

La riforma del sistema comunitario di tutela La riforma del sistema comunitario di tutela della concorrenza (Reg. n. 1/2003)della concorrenza (Reg. n. 1/2003)

b) b) creazione della “Rete” europea delle creazione della “Rete” europea delle autorità nazionali di autorità nazionali di concorrenza e Commissione europea (European competition concorrenza e Commissione europea (European competition network):network):

- tutte competenti ad applicare gli artt. 81 e 82; - tutte competenti ad applicare gli artt. 81 e 82;

- stretta collaborazione: obblighi di informazione preventiva, consultazione, - stretta collaborazione: obblighi di informazione preventiva, consultazione, meccanismi di coordinamento, scambio delle informazioni e degli elementi meccanismi di coordinamento, scambio delle informazioni e degli elementi di provadi prova

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ANTITRUST COMUNITARIOANTITRUST COMUNITARIO

Il controllo delle concentrazioniIl controllo delle concentrazioni

Le norme comunitarie si applicano alle operazioni di Le norme comunitarie si applicano alle operazioni di concentrazione di concentrazione di dimensione comunitariadimensione comunitaria

Principio di sussidarietà: Principio di sussidarietà: ciascuna concentrazione viene ciascuna concentrazione viene esaminata dall’autorità più appropriata (meccanismi di esaminata dall’autorità più appropriata (meccanismi di rinvio fra ANC e Commissione)rinvio fra ANC e Commissione)

Obbligo di Obbligo di notificanotifica preventiva preventiva alla Commissione (effetti alla Commissione (effetti sospensivi). sospensivi).

Potere Potere sanzionatoriosanzionatorio per violazione dell’obbligo di notifica per violazione dell’obbligo di notifica e per aver realizzato comunque la concentrazione.e per aver realizzato comunque la concentrazione.

Potere di Potere di autorizzazione condizionataautorizzazione condizionata e anche di e anche di deconcentrazione.deconcentrazione.

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 1212

ANTITRUST NAZIONALEANTITRUST NAZIONALE

La legge 10 ottobre 1990, n. 287, che istituisce l’Autorità La legge 10 ottobre 1990, n. 287, che istituisce l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), riproduce Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), riproduce fedelmente le norme antitrust comunitarie :fedelmente le norme antitrust comunitarie :

Art. 2 l. 287/90Art. 2 l. 287/90 art. 101 art. 101 TFUETFUE

Art. 3 l. 287/90Art. 3 l. 287/90 art. 102 FUE art. 102 FUEArt. 4 l. 287/90Art. 4 l. 287/90 art. 101(3) art. 101(3)

TFUETFUEArt. 6 l. 287/90Art. 6 l. 287/90 Reg. 139/04 Reg. 139/04

Le norme nazionali devono essere interpretate conformemente Le norme nazionali devono essere interpretate conformemente ““ai principi dell’ordinamento delle Comunità Europee in ai principi dell’ordinamento delle Comunità Europee in materia di concorrenzamateria di concorrenza” (art. 1, comma 4, L. 287/90) ” (art. 1, comma 4, L. 287/90)

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 1313

ANTITRUST NAZIONALEANTITRUST NAZIONALE

Cos’è l’Autorità Garante della Concorrenza e Cos’è l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCMdel Mercato (AGCM):):

Autorità Autorità indipendenteindipendente: amministrazione pubblica non : amministrazione pubblica non governativa, istituita dalla legge n. 287/1990, dotata di governativa, istituita dalla legge n. 287/1990, dotata di autonomia organizzativa e gestionale.autonomia organizzativa e gestionale.

Organo Organo collegialecollegiale composto da 1 Presidente e 3 Commissari, composto da 1 Presidente e 3 Commissari, nominati dai presidenti di Camera e Senato, con mandato, non nominati dai presidenti di Camera e Senato, con mandato, non rinnovabile, di 7 anni; divieto di esercitare alcuna attività rinnovabile, di 7 anni; divieto di esercitare alcuna attività professionale o di consulenza. professionale o di consulenza.

Modalità di azioneModalità di azione: l’AGCM agisce secondo un procedimento di : l’AGCM agisce secondo un procedimento di carattere contenzioso, disciplinato dal D.P.R. n. 217/98 carattere contenzioso, disciplinato dal D.P.R. n. 217/98

Le decisioni AGCM sono soggette esclusivamente al Le decisioni AGCM sono soggette esclusivamente al controllo del controllo del giudice amministrativogiudice amministrativo, in primo grado (TAR Lazio) e secondo , in primo grado (TAR Lazio) e secondo grado (Consiglio di Stato).grado (Consiglio di Stato).

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 1414

ANTITRUST ANTITRUST NAZIONALENAZIONALE

Competenze dell’AGCM:Competenze dell’AGCM:

Tutelare la concorrenza Tutelare la concorrenza : applica la l. 287/90 e : applica la l. 287/90 e gli articoli in materia di concorrenza del TFUE gli articoli in materia di concorrenza del TFUE

Tutelare il consumatore attraverso la Tutelare il consumatore attraverso la repressione delle pratiche commerciali repressione delle pratiche commerciali scorrette e il controllo delle clausole scorrette e il controllo delle clausole vessatorie nei contratti standardvessatorie nei contratti standard: applica il : applica il d.lgs. 206/2005 (artt. 18-27 Codice del Consumo) e d.lgs. 206/2005 (artt. 18-27 Codice del Consumo) e art. 5 d.l. 1/2012art. 5 d.l. 1/2012

Sanzionare la pubblicità ingannevole e Sanzionare la pubblicità ingannevole e comparativa illecitacomparativa illecita: applica il d.lgs. 145/2007: applica il d.lgs. 145/2007

Vigilare sul conflitto di interessiVigilare sul conflitto di interessi dei titolati di dei titolati di cariche di Governo: applica la l. 215/04 cariche di Governo: applica la l. 215/04

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 1515

ANTITRUST NAZIONALEANTITRUST NAZIONALE

Ambiti di intervento in materia di concorrenza:Ambiti di intervento in materia di concorrenza: Applicazione degli artt. 2, 3 e 6 della legge n. Applicazione degli artt. 2, 3 e 6 della legge n.

287/90 e degli artt. 101 e 102 del Trattato CE: 287/90 e degli artt. 101 e 102 del Trattato CE: accertamento degli illeciti, diffida e sanzioni accertamento degli illeciti, diffida e sanzioni pecuniarie (artt. 15 e 19).pecuniarie (artt. 15 e 19).

Attività di segnalazione su norme e regolamenti Attività di segnalazione su norme e regolamenti anticoncorrenziali (artt. 21 e 22)anticoncorrenziali (artt. 21 e 22)

Potere di impugnativa degli atti amministrativi Potere di impugnativa degli atti amministrativi anticoncorrenziali (art. 21-bis)anticoncorrenziali (art. 21-bis)

Indagini conoscitive (art. 12)Indagini conoscitive (art. 12)

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 1616

ANTITRUST ANTITRUST NAZIONALENAZIONALE

Il procedimento istruttorio in materia Il procedimento istruttorio in materia antitrustantitrust

Attivazione AGCM Attivazione AGCM denuncia di partedenuncia di parte

azione d’ufficioazione d’ufficio (concentrazioni) comunicazione preventiva(concentrazioni) comunicazione preventiva

Fase preistruttoriaFase preistruttoria (Uffici): (Uffici): può sfociare in archiviazione può sfociare in archiviazione (per le concentrazioni, provv. di non avvio, ovvero (per le concentrazioni, provv. di non avvio, ovvero dichiarazione di compatibilità concorrenziale) o in avvio di dichiarazione di compatibilità concorrenziale) o in avvio di istruttoria (delibera dell’Autorità su proposta Uffici)istruttoria (delibera dell’Autorità su proposta Uffici)

Fase istruttoriaFase istruttoria (Uffici) (Uffici) Fase decisoriaFase decisoria (Autorità) (Autorità)

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 1717

ANTITRUST ANTITRUST NAZIONALENAZIONALE

Fase istruttoriaFase istruttoria

Provvedimento avvio Provvedimento avvio comunicazione avvio agli interessati comunicazione avvio agli interessati

Attivazione poteri istruttori (art. 14.2)/sanzioniAttivazione poteri istruttori (art. 14.2)/sanzioni richieste informazionirichieste informazioni esibizione documentiesibizione documenti audizioniaudizioni ispezioni (collaborazione GdF) ispezioni (collaborazione GdF) perizieperizie consultazione esperticonsultazione esperti

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 1818

ANTITRUST NAZIONALEANTITRUST NAZIONALE

I nuovi poteri dell’AGCMI nuovi poteri dell’AGCM

Misure cautelari (art. 14-Misure cautelari (art. 14-bis, L. n. 287/90bis, L. n. 287/90))

Decisioni con impegni (art. 14-Decisioni con impegni (art. 14-ter, L. n. 287/90ter, L. n. 287/90))

Programma di clemenza (art. 15.2-Programma di clemenza (art. 15.2-bis, L. n. bis, L. n. 287/90287/90))

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 1919

DISCIPLINA DISCIPLINA ANTITRUSTANTITRUST

LA DISCIPLINA ANTITRUST: DUE NOZIONI LA DISCIPLINA ANTITRUST: DUE NOZIONI PRELIMINARIPRELIMINARI

La nozione di impresaLa nozione di impresa

La nozione di mercato rilevanteLa nozione di mercato rilevante

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 2020

DISCIPLINA DISCIPLINA ANTITRUSTANTITRUST

La nozione di impresaLa nozione di impresa

““qualsiasi entità che svolga un’attività economica, a qualsiasi entità che svolga un’attività economica, a prescindere dallo status giuridico di detta entità e dalle prescindere dallo status giuridico di detta entità e dalle sue modalità di finanziamento” CG, 23 aprile 1991, sue modalità di finanziamento” CG, 23 aprile 1991, sentenza Hofner-Macroton).sentenza Hofner-Macroton).

Nozione ampia e funzionale: conseguenze applicativeNozione ampia e funzionale: conseguenze applicative

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 2121

Il mercato rilevanteIl mercato rilevante

La definizione del mercato rilevante costituisce La definizione del mercato rilevante costituisce uno strumento per individuare e definire uno strumento per individuare e definire l’ambito nel quale le imprese sono in l’ambito nel quale le imprese sono in concorrenza tra loro.concorrenza tra loro.

Lo scopo principale è individuare in modo Lo scopo principale è individuare in modo sistematico le pressioni concorrenziali alle quali sistematico le pressioni concorrenziali alle quali sono sottoposte le imprese interessate.sono sottoposte le imprese interessate.

DISCIPLINA DISCIPLINA ANTITRUSTANTITRUST

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 2222

Il mercato rilevanteIl mercato rilevante Il mercato va definito sotto il profilo del Il mercato va definito sotto il profilo del prodottoprodotto

che che geograficogeografico per individuare i concorrenti per individuare i concorrenti effettivi delle imprese interessate che sono in effettivi delle imprese interessate che sono in grado di condizionare il comportamento di grado di condizionare il comportamento di queste ultime e di impedire loro di operare in queste ultime e di impedire loro di operare in modo indipendente da effettive pressioni modo indipendente da effettive pressioni concorrenzialiconcorrenziali

DISCIPLINA ANTITRUSTDISCIPLINA ANTITRUST

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 2323

Il mercato rilevanteIl mercato rilevante

Il mercato del Il mercato del prodottoprodotto comprende tutti i prodotti comprende tutti i prodotti e/o servizi che sono considerati interscambiabili e/o servizi che sono considerati interscambiabili o sostituibili dal consumatore, in ragione delle o sostituibili dal consumatore, in ragione delle caratteristiche dei prodotti, dei loro prezzi e caratteristiche dei prodotti, dei loro prezzi e dell’uso al quale sono destinatidell’uso al quale sono destinati

DISCIPLINA ANTITRUSTDISCIPLINA ANTITRUST

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 2424

Il mercato rilevanteIl mercato rilevante (…) Il mercato (…) Il mercato geograficogeografico comprende l’area comprende l’area

nella quale le imprese in causa forniscono o nella quale le imprese in causa forniscono o acquisiscono prodotti o servizi, nella quale le acquisiscono prodotti o servizi, nella quale le condizioni di concorrenza sono sufficientemente condizioni di concorrenza sono sufficientemente omogenee e che può essere tenuta distinta dalle omogenee e che può essere tenuta distinta dalle zone geografiche contigue perché in queste zone geografiche contigue perché in queste ultime le condizioni di concorrenza sono ultime le condizioni di concorrenza sono sensibilmente diversesensibilmente diverse

DISCIPLINA DISCIPLINA ANTITRUSTANTITRUST

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 2525

LE INTESELE INTESE

Inquadramento teorico e criteri di Inquadramento teorico e criteri di valutazionevalutazione

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 2626

LE LE INTESEINTESE

RATIONALE ECONOMICO DEL DIVIETO DI INTESE RATIONALE ECONOMICO DEL DIVIETO DI INTESE RESTRITTIVERESTRITTIVE

- - In un regime di concorrenza, ogni impresa deve In un regime di concorrenza, ogni impresa deve determinare in modo autonomo la propria condotta di determinare in modo autonomo la propria condotta di mercatomercato

- Attraverso l’intesa due o più imprese indipendenti - Attraverso l’intesa due o più imprese indipendenti sostituiscono la reciproca collaborazione alla sostituiscono la reciproca collaborazione alla determinazione autonoma delle rispettive condotte di determinazione autonoma delle rispettive condotte di mercato, con eliminazione di ogni incertezza sulle mercato, con eliminazione di ogni incertezza sulle condotte del concorrente condotte del concorrente

- Le intese restrittive riproducono su un mercato gli - Le intese restrittive riproducono su un mercato gli

effetti del monopolio: inefficienza allocativa e effetti del monopolio: inefficienza allocativa e produttivaproduttiva

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 2727

LE INTESELE INTESE

Tipologie di inteseTipologie di intese

INTESE ORIZZONTALINTESE ORIZZONTALI I (tra imprese che operano allo stesso livello del processo produttivo (tra imprese che operano allo stesso livello del processo produttivo o distributivo; es. Intese di prezzo, o di compartimentazione del o distributivo; es. Intese di prezzo, o di compartimentazione del mercato)mercato)

INTESE VERTICALI INTESE VERTICALI (tra imprese che operano a livelli diversi, ad es. tra produttore e (tra imprese che operano a livelli diversi, ad es. tra produttore e distributori: es. fissazione del prezzo di rivendita o applicazione di distributori: es. fissazione del prezzo di rivendita o applicazione di clausole di esclusiva o di esclusiva territoriale)clausole di esclusiva o di esclusiva territoriale)

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 2828

LE INTESELE INTESE

Ai sensi dell’art. 2 della L. 287/90, sono Ai sensi dell’art. 2 della L. 287/90, sono intese:intese:

- gli accordi tra imprese- le pratiche concordate- le delibere di consorzi e associazioni

di imprese

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 2929

Accordi

Forme esplicite di concertazione orme esplicite di concertazione (incontro del consenso) tra due (incontro del consenso) tra due imprese indipendenti;imprese indipendenti;

Irrilevanza dell’aspetto formale: può Irrilevanza dell’aspetto formale: può trattarsi di un normale contratto, trattarsi di un normale contratto, ma anche di un gentlements ma anche di un gentlements agreement, di un protocollo agreement, di un protocollo preliminare, d’intesa, ecc.preliminare, d’intesa, ecc. … …

--

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 3030

Pratiche concordateforma di concertazione forma di concertazione non esplicitanon esplicita che che

conduce ad un coordinamento del conduce ad un coordinamento del comportamento tra più imprese senza comportamento tra più imprese senza formalizzazione negoziale del consenso. formalizzazione negoziale del consenso.

Elementi Elementi essenzialiessenziali: l’esistenza di una : l’esistenza di una qualche forma di ‘contatto’ e qualche forma di ‘contatto’ e comportamento coordinato sul mercatocomportamento coordinato sul mercato

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 3131

le deliberazioni di consorzi e associazioni di imprese

atti unilaterali, espressione della volontà di un atti unilaterali, espressione della volontà di un ente collettivo idonei ad influenzare il ente collettivo idonei ad influenzare il

comportamentocomportamento

delle imprese consorziate/associate/ecc.delle imprese consorziate/associate/ecc.

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 3232

LE INTESE LE INTESE VIETATEVIETATE

Sono Sono VIETATE VIETATE le intese che abbiano per le intese che abbiano per OGGETTOOGGETTO o per o per EFFETTOEFFETTO di IMPEDIRE, di IMPEDIRE, RESTRINGERE, o FALSARE in maniera RESTRINGERE, o FALSARE in maniera consistente il gioco della concorrenza consistente il gioco della concorrenza all’interno del mercato nazionale o in all’interno del mercato nazionale o in

una sua parte RILEVANTE ...una sua parte RILEVANTE ...

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 3333

LE INTESE VIETATELE INTESE VIETATE

Oggetto ed effetto dell’intesaOggetto ed effetto dell’intesa

In presenza di intese aventi ad In presenza di intese aventi ad OGGETTOOGGETTO restrizioni gravi restrizioni gravi della concorrenza : l’illecito sussiste anche se non sono della concorrenza : l’illecito sussiste anche se non sono provati gli effettiprovati gli effetti

Se l’oggetto non è restrittivo è necessario dimostrare che Se l’oggetto non è restrittivo è necessario dimostrare che l’intesa ha prodotto l’intesa ha prodotto EFFETTIEFFETTI restrittivirestrittivi

Ciò vale per tutte le forme di intesaCiò vale per tutte le forme di intesa

Intese orizzontali restrittive nell’oggettoIntese orizzontali restrittive nell’oggetto Fissazione concordata dei prezzi o di altre condizioni Fissazione concordata dei prezzi o di altre condizioni

contrattualicontrattuali Fissazione delle quote di produzione e ripartizione del Fissazione delle quote di produzione e ripartizione del

mercatomercato Alterazione dello svolgimento di gareAlterazione dello svolgimento di gare

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 3434

LE INTESE LE INTESE VIETATEVIETATE

Questioni principaliQuestioni principali

La prova dell’intesaLa prova dell’intesa

Poteri dell’Autorità in materia di Poteri dell’Autorità in materia di inteseintese

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 3535

LE INTESE LE INTESE VIETATEVIETATE

La prova delle intese:La prova delle intese: La dimostrazLa dimostrazione dell’accordo o della delibera ione dell’accordo o della delibera

presuppone l’esistenza di un atto specificopresuppone l’esistenza di un atto specifico Non serve il documento scritto dell’accordo e Non serve il documento scritto dell’accordo e

possono rilevare anche note interne se attendibili possono rilevare anche note interne se attendibili e confermate da altri elementi e confermate da altri elementi

La pratica concordata si desume dall’analisi dei La pratica concordata si desume dall’analisi dei fatti e dei comportamenti; in genere se manca fatti e dei comportamenti; in genere se manca documentazione di supporto (scambi informativi, documentazione di supporto (scambi informativi, contatti, ecc..) va dimostrata in via logica contatti, ecc..) va dimostrata in via logica (coordinamento come unica spiegazione (coordinamento come unica spiegazione possibile)possibile)

La delibera è normalmente un atto scritto e La delibera è normalmente un atto scritto e formale; può tuttavia anche essere una lettera formale; può tuttavia anche essere una lettera informativa agli associati o un comunicato stampainformativa agli associati o un comunicato stampa

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 3636

LE LE INTESE VIETATEINTESE VIETATE

Poteri dell’AutoritàPoteri dell’Autorità Il controllo successivo (denuncia di parte o Il controllo successivo (denuncia di parte o

azione d’ufficio; da poco anche azione d’ufficio; da poco anche autodenuncia-Programmi di leniency)autodenuncia-Programmi di leniency)

L’accertamento e ordine di porre fine L’accertamento e ordine di porre fine all’infrazioneall’infrazione

L’applicazione di una sanzione L’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10% del amministrativa pecuniaria fino al 10% del fatturato dell’impresafatturato dell’impresa

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 3737

GLI ABUSI DI POSIZIONE GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTEDOMINANTE

Inquadramento teorico e Inquadramento teorico e criteri di valutazionecriteri di valutazione

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 3838

GLI ABUSI DI POSIZIONE GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTEDOMINANTE

COS’È LA POSIZIONE DOMINANTE COS’È LA POSIZIONE DOMINANTE

NOZIONE DI ABUSO E COMPORTAMENTI NOZIONE DI ABUSO E COMPORTAMENTI VIETATI: LE DIVERSE FATTISPECIEVIETATI: LE DIVERSE FATTISPECIE

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 3939

COS’È LA POSIZIONE DOMINANTE :COS’È LA POSIZIONE DOMINANTE :possibilità di esercitare potere di mercatopossibilità di esercitare potere di mercato

Definizione della Corte di Giustizia:Definizione della Corte di Giustizia:“situazione di potenza economica grazie alla quale l’impresa “situazione di potenza economica grazie alla quale l’impresa che la detiene è in grado di ostacolare la persistenza di una che la detiene è in grado di ostacolare la persistenza di una concorrenza effettiva sul mercato di cui trattasi ed ha la concorrenza effettiva sul mercato di cui trattasi ed ha la possibilità di tenere comportamenti alquanto indipendenti nei possibilità di tenere comportamenti alquanto indipendenti nei confronti dei suoi concorrenti, dei suoi clienti, ed in ultima confronti dei suoi concorrenti, dei suoi clienti, ed in ultima analisi, dei consumatori”analisi, dei consumatori”[ECJ, 13 febbraio 1979, Hoffman- La Roche/Commissione, e [ECJ, 13 febbraio 1979, Hoffman- La Roche/Commissione, e anche ECJ, 14 febbraio 1978, United Brands,/Commissione]anche ECJ, 14 febbraio 1978, United Brands,/Commissione]

Per definire l’esistenza di dominanza, è essenziale definire il Per definire l’esistenza di dominanza, è essenziale definire il mercato rilevante sul quale valutare il potere dell’impresa.mercato rilevante sul quale valutare il potere dell’impresa.

GLI ABUSI DI POSIZIONE GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTEDOMINANTE

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 4040

GLI ABUSI DI POSIZIONE GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTEDOMINANTE

Indicatori di dominanzaIndicatori di dominanzaelementi oggettivi:elementi oggettivi:

Quota assoluta di mercatoQuota assoluta di mercato

Quota relativa di mercatoQuota relativa di mercato

Stabilità della posizione di Stabilità della posizione di mercatomercato

Presenza di barriere all’entrataPresenza di barriere all’entrata

Presenza o meno di concorrenza Presenza o meno di concorrenza potenzialepotenziale

Indicatori di dominanzaIndicatori di dominanzaelementi soggettivi:elementi soggettivi:

Capacità finanziariaCapacità finanziaria

Disponibilità di know how Disponibilità di know how

Diritti di proprietà intellettuale e Diritti di proprietà intellettuale e industrialeindustriale

Il grado di integrazione verticaleIl grado di integrazione verticale Marchio notoMarchio noto

Reputazione presso i consumatoriReputazione presso i consumatori Ampiezza della gamma dei prodotti Ampiezza della gamma dei prodotti

offertiofferti

Il possesso di una forte rete Il possesso di una forte rete distributivadistributiva

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 4141

GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTEGLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTE

Condotte abusive nel diritto interno Condotte abusive nel diritto interno (art. 3 legge 287/90 contiene (art. 3 legge 287/90 contiene esemplificazioni):esemplificazioni):

prezzi e condizioni commerciali ingiustificatamente gravoseprezzi e condizioni commerciali ingiustificatamente gravose

Impedire o limitare la produzione, gli sbocchi, gli accessi al Impedire o limitare la produzione, gli sbocchi, gli accessi al mercato, lo sviluppo tecnologicomercato, lo sviluppo tecnologico

DiscriminazioneDiscriminazione

tie-intie-in

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 4242

GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTEGLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTE

Classificazione degli abusiClassificazione degli abusiPer soggetto su cui incidono:Per soggetto su cui incidono:

Abusi di sfruttamentoAbusi di sfruttamento(sul consumatore finale, prezzi non equi e pratiche (sul consumatore finale, prezzi non equi e pratiche discriminatorie dei fornitori o dei distributori/molto discriminatorie dei fornitori o dei distributori/molto difficili da dimostrare)difficili da dimostrare)

Abusi escludentiAbusi escludenti(concorrente, discr. nei confronti dei concorrenti, pre-(concorrente, discr. nei confronti dei concorrenti, pre-emption)emption)

Per tipologia di comportamento:Per tipologia di comportamento: Abusi di prezzo Abusi di prezzo (ecc. gravosi, predatori, price-(ecc. gravosi, predatori, price-

squeeze, scontistica fidelizzante, clausole inglesi, sconti squeeze, scontistica fidelizzante, clausole inglesi, sconti target)target)

Abusi non di prezzo (Abusi non di prezzo (in generale, pratiche in generale, pratiche discriminatorie, rifiuti a contrarre ingiustificati, pratiche discriminatorie, rifiuti a contrarre ingiustificati, pratiche leganti in genere, ecc)leganti in genere, ecc)

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 4343

GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTEGLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTE

La nozione di abuso di posizione La nozione di abuso di posizione dominantedominante

““Nozione oggettiva che riguarda il Nozione oggettiva che riguarda il comportamento dell’impresa in posizione comportamento dell’impresa in posizione

dominante atta ad influire sulla struttura di un dominante atta ad influire sulla struttura di un mercato in cui, proprio per il fatto che vi opera mercato in cui, proprio per il fatto che vi opera

detta impresa, il grado di concorrenza è già detta impresa, il grado di concorrenza è già sminuito ed ha come effetto di ostacolare…la sminuito ed ha come effetto di ostacolare…la

conservazione del grado di concorrenza conservazione del grado di concorrenza ancora esistente sul mercato o lo sviluppo di ancora esistente sul mercato o lo sviluppo di

detta concorrenzadetta concorrenza”” CG, Hoffmann La Roche, 1979CG, Hoffmann La Roche, 1979

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 4444

GLI ABUSI DI POSIZIONE GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTEDOMINANTE

Criteri di valutazione dei comportamentiCriteri di valutazione dei comportamenti

La speciale responsabilità dell’impresa dominanteLa speciale responsabilità dell’impresa dominante::Una stessa condotta ( ad esempio clausole di esclusiva nei contratti di Una stessa condotta ( ad esempio clausole di esclusiva nei contratti di distribuzione) potrebbe essere lecita per un’impresa e illecita per un’altra distribuzione) potrebbe essere lecita per un’impresa e illecita per un’altra in posizione dominante, in quanto questa, poiché può agire in posizione dominante, in quanto questa, poiché può agire indipendentemente da concorrenti e clienti, possiede una speciale indipendentemente da concorrenti e clienti, possiede una speciale responsabilità riguardo la tutela dei meccanismi concorrenziali; l’idea responsabilità riguardo la tutela dei meccanismi concorrenziali; l’idea sottostante è che sottostante è che le pratiche poste in essere dall’impresa dominante le pratiche poste in essere dall’impresa dominante abbiano sempre l’effetto di alterare il mercatoabbiano sempre l’effetto di alterare il mercato, mentre se poste in , mentre se poste in essere da un’impresa qualsiasi no; essere da un’impresa qualsiasi no;

Irrilevanza elemento soggettivo e oggettività dell’abusoIrrilevanza elemento soggettivo e oggettività dell’abuso::Non è rilevante “l’intento” abusivo; alcune pratiche, Non è rilevante “l’intento” abusivo; alcune pratiche, indipendentemente indipendentemente dalla sussistenza o meno di una volontà abusiva dell’impresadalla sussistenza o meno di una volontà abusiva dell’impresa, possono , possono avere avere strutturalmente un effetto di alterazione della concorrenzastrutturalmente un effetto di alterazione della concorrenza in in ragione del fatto che sono poste in essere da un soggetto dominante;ragione del fatto che sono poste in essere da un soggetto dominante;

sufficienza del requisito della “potenzialità” abusivasufficienza del requisito della “potenzialità” abusiva::Per provare l’abusività di una condotta, non è necessario dimostrare Per provare l’abusività di una condotta, non è necessario dimostrare l’esistenza di effetti concreti sul mercato; basta che vi sia la l’esistenza di effetti concreti sul mercato; basta che vi sia la “potenzialità” restrittiva“potenzialità” restrittiva, ovverosia che sussista l’oggetto dell’abuso, , ovverosia che sussista l’oggetto dell’abuso, ovvero la astratta idoneità a produrre effetti restrittivi. Esempio classico: ovvero la astratta idoneità a produrre effetti restrittivi. Esempio classico: pratiche di scontistica.pratiche di scontistica.

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 4545

GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTEGLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTE

LA RIFORMA nel 2005 DEL TRATTAMENTO DEGLI ABUSI LA RIFORMA nel 2005 DEL TRATTAMENTO DEGLI ABUSI ESCLUDENTIESCLUDENTI

Le pratiche Le pratiche poste in essere da imprese dominanti che siano dirette o poste in essere da imprese dominanti che siano dirette o comunque comunque idonee a impedire, scoraggiare o limitare la crescita o idonee a impedire, scoraggiare o limitare la crescita o l’entrata di concorrenti effettivi o potenzialil’entrata di concorrenti effettivi o potenziali nel mercato devono nel mercato devono

essere valutate con canoni diversi dal passato, secondo due criteri:essere valutate con canoni diversi dal passato, secondo due criteri:

1. 1. Criterio degli effetti delle praticheCriterio degli effetti delle pratiche: : non basta la non basta la potenzialità abusivapotenzialità abusiva

2. 2. Criterio delle efficienze dei comportamentiCriterio delle efficienze dei comportamenti: si : si richiede dimostrazione di efficienza della pratica, richiede dimostrazione di efficienza della pratica,

altrimenti abusivaaltrimenti abusiva

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 4646

IL CONTROLLO DELLE CONCENTRAZIONIIL CONTROLLO DELLE CONCENTRAZIONI

Inquadramento teorico e Inquadramento teorico e criteri di valutazionecriteri di valutazione

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 4747

Art. 6. - Divieto delle operazioni di Art. 6. - Divieto delle operazioni di concentrazione restrittive della concorrenzaconcentrazione restrittive della concorrenza

1. Nei riguardi delle operazioni di concentrazione soggette a 1. Nei riguardi delle operazioni di concentrazione soggette a comunicazione ai sensi dell'articolo 16, l'Autorità valuta se comportino comunicazione ai sensi dell'articolo 16, l'Autorità valuta se comportino la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sul la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato nazionalemercato nazionale in modo da eliminare o ridurre in modo sostanziale in modo da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza.e durevole la concorrenza.Tale situazione deve essere valutata tenendo conto delle possibilità di Tale situazione deve essere valutata tenendo conto delle possibilità di scelta dei fornitori e degli utilizzatori, della posizione sul mercato delle scelta dei fornitori e degli utilizzatori, della posizione sul mercato delle imprese interessate, del loro accesso alle fonti di approvvigionamento imprese interessate, del loro accesso alle fonti di approvvigionamento o agli sbocchi di mercato, della struttura dei mercati, della situazione o agli sbocchi di mercato, della struttura dei mercati, della situazione competitiva dell'industria nazionale, delle barriere all'entrata sul competitiva dell'industria nazionale, delle barriere all'entrata sul mercato di imprese concorrenti, nonché dell'andamento della domanda mercato di imprese concorrenti, nonché dell'andamento della domanda e dell'offerta dei prodotti o servizi in questione.e dell'offerta dei prodotti o servizi in questione.

2. L'Autorità, al termine dell'istruttoria di cui all'articolo 16, comma 4, 2. L'Autorità, al termine dell'istruttoria di cui all'articolo 16, comma 4, quando accerti che l'operazione comporta le conseguenze di cui al quando accerti che l'operazione comporta le conseguenze di cui al comma 1, comma 1, vieta la concentrazione ovvero l'autorizzavieta la concentrazione ovvero l'autorizza prescrivendo prescrivendo le misure necessarie ad impedire tali conseguenze.le misure necessarie ad impedire tali conseguenze.

CONCENTRAZIONI CONCENTRAZIONI

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 4848

IL CONTROLLO ANTITRUST DELLE CONCENTRAZIONIIL CONTROLLO ANTITRUST DELLE CONCENTRAZIONI

a)a) Si deve realizzare una Si deve realizzare una concentrazioneconcentrazione

b)b) Essa deve essere obbligatoriamente (soglia di Essa deve essere obbligatoriamente (soglia di fatturato) e fatturato) e preventivamente preventivamente notificata notificata

c)c) Si valutano Si valutano prognosticamenteprognosticamente gli effetti economici gli effetti economici sulla concorrenza nei mercati in cui essa incidesulla concorrenza nei mercati in cui essa incide

d)d) Alla fine si possono realizzare tre diversi scenari:Alla fine si possono realizzare tre diversi scenari: Autorizzazione incondizionataAutorizzazione incondizionata Autorizzazione condizionataAutorizzazione condizionata DivietoDivieto

CONCENTRAZIONICONCENTRAZIONI

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 4949

Cos’è una concentrazione?Cos’è una concentrazione?Modifica Modifica duratura della struttura di controlloduratura della struttura di controllo di due o più imprese di due o più imprese

a seguito di : a seguito di : FFusioneusione di due più imprese di due più imprese acquisizione del controllo acquisizione del controllo dell’insieme o di partidell’insieme o di parti di di

una o più imprese una o più imprese costituzione di costituzione di un’impresa comune (non un’impresa comune (non

cooperativa)cooperativa) Tre elementi distintivi:Tre elementi distintivi:

Nozione di controllo antitrustNozione di controllo antitrust: esistenza di influenza : esistenza di influenza determinantedeterminante

Stabilità del controllo: Stabilità del controllo: la modifica deve essere la modifica deve essere stabilestabile

Impresa come attività economicaImpresa come attività economica: : è possibile è possibile attribuire un fatturato attribuire un fatturato

CONCENTRAZIONICONCENTRAZIONI

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 5050

Il controllo delle concentrazioni si fa ex anteIl controllo delle concentrazioni si fa ex ante

Obbligo di comunicazione preventivaObbligo di comunicazione preventiva (prima che (prima che l’operazione si realizzi-senza passaggio di quote azionarie) e l’operazione si realizzi-senza passaggio di quote azionarie) e quindi tempi stringenti di valutazione (30gg.+45gg.). quindi tempi stringenti di valutazione (30gg.+45gg.).

Individuazione della competenza: fra AGCM e Individuazione della competenza: fra AGCM e Commissione Europea Commissione Europea

Esiste anche la possibilità che Esiste anche la possibilità che operazioni nazionalioperazioni nazionali per fatturato per fatturato siano valutate a livello comunitariosiano valutate a livello comunitario (se interessano più Stati), (se interessano più Stati), o, al contrario, che o, al contrario, che operazioni comunitarieoperazioni comunitarie vengano vengano analizzate analizzate dall’Autorità nazionaledall’Autorità nazionale del paese in cui incidono del paese in cui incidono prioritariamente: prioritariamente: meccanismi di rinvio meccanismi di rinvio

CONCENTRAZIONI CONCENTRAZIONI

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LE LE CONCENTRAZIONICONCENTRAZIONI

Il processo di valutazione delle concentrazioni Il processo di valutazione delle concentrazioni è di tipo prognostico: è di tipo prognostico:

- bisogna occorre pbisogna occorre prevedere gli revedere gli effetti futurieffetti futuri sui mercati in cui incide: sui mercati in cui incide: diversi a seconda che la concentrazione sia di tipo orizzontale, diversi a seconda che la concentrazione sia di tipo orizzontale, verticale, conglomeraleverticale, conglomerale

Esso è articolato in due fasi logicamente Esso è articolato in due fasi logicamente distinte distinte ::

- Verifica se l’operazione dà luogo alla creazione o al rafforzamento di Verifica se l’operazione dà luogo alla creazione o al rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessatiuna posizione dominante sui mercati interessati

- In caso di esito positivo, verifica se essa restringe in modo In caso di esito positivo, verifica se essa restringe in modo sostanziale e durevole la concorrenza (in base ai criteri ex art. 6) sostanziale e durevole la concorrenza (in base ai criteri ex art. 6)

Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 5151

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 5252

La valutazione della concentrazioneLa valutazione della concentrazione

Individuazione del o dei mercati rilevantiIndividuazione del o dei mercati rilevanti Definizione delle posizioni pre-concentrazioneDefinizione delle posizioni pre-concentrazione Definizione delle posizioni post-concentrazioneDefinizione delle posizioni post-concentrazione Individuazione degli effetti sul welfare (prezzi-quantità Individuazione degli effetti sul welfare (prezzi-quantità

prodotte)prodotte) Analisi della concorrenza potenzialeAnalisi della concorrenza potenziale Conclusione dell’analisi (operazione restrittiva o non Conclusione dell’analisi (operazione restrittiva o non

restrittiva)restrittiva) Possibile individuazione di misure correttive se restrittivaPossibile individuazione di misure correttive se restrittiva DecisioneDecisione

LE LE CONCENTRAZIOCONCENTRAZIONINI

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Anna Argentati Anna Argentati Ufficio Studi- AGCMUfficio Studi- AGCM 5353

CONCENTRAZIONICONCENTRAZIONI

Razionale economico degli effetti restrittivi Razionale economico degli effetti restrittivi

Nel caso orizzontale (concentrazione tra concorrenti):Nel caso orizzontale (concentrazione tra concorrenti): determinare una situazione di mercato per cui le imprese determinare una situazione di mercato per cui le imprese

possono esercitare possono esercitare unilateralmenteunilateralmente il potere di mercato e il potere di mercato e aumentare i prezzi (EFFETTI UNILATERALI)aumentare i prezzi (EFFETTI UNILATERALI)

determinare una struttura industriale che può favorire la determinare una struttura industriale che può favorire la collusione, e per questa via portare comunque ad un effetto collusione, e per questa via portare comunque ad un effetto di riduzione del welfare (EFFETTI COORDINATI, di difficile di riduzione del welfare (EFFETTI COORDINATI, di difficile applicazione,)applicazione,)Nel caso verticale (integrazione a monte o a valle)Nel caso verticale (integrazione a monte o a valle)

effetti di chiusura del mercato (foreclosure)effetti di chiusura del mercato (foreclosure) Innalzamento delle barriere all’ingresso ai nuovi entrantiInnalzamento delle barriere all’ingresso ai nuovi entranti aumento del rischio di collusione tacita fra operatori aumento del rischio di collusione tacita fra operatori

verticalmente integrativerticalmente integrati