Master in comunicazione ~ lez. 2 Abitare nei nuovi media, capire i contesti

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Master in Comunicazione e New media Lezione n.2 ABITARE NEI NUOVI MEDIA CAPIRE I NUOVI CONTESTI

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Master in Comunicazione e New media

Lezione n.2

ABITARE NEI NUOVI MEDIA

CAPIRE I NUOVI CONTESTI

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Il contesto digitale

• Lo sviluppo dell’elettronica e della fisica ha portato allo sviluppo della digitalizzazione.

• La digitalizzazione ridefinisce il modo di intendere ed usare i media.

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La digitalizzazione nella musica

• Parliamo di disco, ma il disco non esiste più: è la musica.

• Parliamo di film, ma la pellicola non esiste più, esiste il video.

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La digitalizzazione nei libri

• Parliamo di libro? Però in realtà quello a cui ci riferiamo è il contenuto.

• Cos’è l’ebook? E’ il contenuto senza il libro.

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La digitalizzazione nelle notizie

• Ha ancora senso la parola «giornale»? Qualcosa che esce «tutti i giorni», in un mondo sempre connesso?

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Nuovi effetti

L’informazione si separa dal supporto.

Quel che ha importanza è il contenuto

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Effetto primario• Il mondo fisico, che conosciamo bene ha le

sue regole, i suoi costi e i suoi tempi.

• Nel mondo dell’informazione le regole cambiano, i costi sono molto inferiori e i tempi si annullano (produzione/trasporto/ archiviazione). Tutto è disponibile:Sempre (nella rete),Ovunque (siamo connessi),Dovunque (abbiamo un device)

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I nuovi media• Producono cambiamenti profondi nei modelli organizzativi, dettati

dai continui cambiamenti della fisica e dei nuovi strumenti elettronici che rivoluzionano il modo di informarsi, di intermediare e di interagire «connessi».

• Nel rapporto tra pensiero forte e debole stiamo passando da un modello cognitivo verticistico ad uno condiviso: «La mia opinione viene messa alla prova» continuamente. I nuovi modelli sono molto diversi da quelli a cui siamo abituati (anche solo a livello di numeri, di «platea») e qualcuno entra in crisi (rifiuto, rabbia, nostalgia).

• La stessa globalizzazione si può vedere non solo come causa ma anche come effetto dei nuovi cambiamenti nei media (crescono le interazioni).

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Implicano cambiamenti profondi«DID YOU KNOW?» (video su YouTube 2008, oggi «obsoleto»):

Il 25% della popolazione indiana con il più alto IQ è più grande dell’intera popolazione USA. Tradotto: in India ci sono più ragazzini dotati di quanti ragazzini ci siano negli Stati Uniti. E la Cina….

I 10 lavori più richiesti del 2010 non esistevano nel 2004.

Il Dipartimento del Lavoro americano stima che gli studenti di oggi avranno avuto già dai 10 ai 15 lavori, all’età di 38 anni.

1 coppia su 8 negli Stati Uniti si è conosciuta online (dati 2008).

Si stanno preparando gli studenti per lavori che ancora non esistono, usando tecnologie che ancora non sono sviluppate, per risolvere problemi che non sono ancora emersi...

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Con grandi numeri

Il numero di iscritti a Facebook ha superato i 900 milioni*

Il numero di iscritti a Twitter ha superato i 250 milioni*

Il numero di iscritti a Linkedin ha superato i 150 milioni*

Se questi social network fossero una nazione, sarebbero la terza al mondo.**

Ci sono +100 miliardi di ricerche su Google ogni mese**

Nel 2008 erano 31

Nel 2006 erano 2,7

A chi venivano chieste queste domande B. G. (BeforeGoogle)?

* Dati 2011; **Dati 2010

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A grandi ritmi di crescitaPER RAGGIUNGERE UN’UTENZA DI 50 MILIONI DI PERSONE

La radio ha impiegato 38 anni

La televisione ha impiegato 13 anni

Internet ha impiegato 4 anni

L’Ipod ha impiegato 3 anni

Facebook 1 anno.

Twitter 6 mesi…

IL NUMERO DEGLI APPARATI CONNESSI A INTERNET:

Nel 1984: 1000

Nel 1992: 1.000.000

Nel 2008: 1.000.000.000

Nel 2013: ….

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In grandi quantità UNA SETTIMANA INTERA DEL "NEW YORK TIMES" CONTIENE PIU’

INFORMAZIONI DI QUELLE CHE UNA PERSONA POTESSE AVERE IN UNA VITA INTERA NEL 18° SECOLO.

SOLO NELLO SCORSO ANNO (2011) SONO STATI PRODOTTI +4 EXABYTE (10^19) DI INFORMAZIONE ORIGINALE. PIU’ DEI PRECEDENTI 5000 ANNI.

L’AMMONTARE DI NUOVE CONOSCENZE TECNICHE RADDOPPIA OGNI 2 ANNI. PER GLI STUDENTI CHE INIZIANO UN CORSO TECNICO DI 4 ANNI QUESTO SIGNIFICA CHE GIA’ IL TERZO ANNO LE NOZIONI DEL PRIMO INIZIANO AD ESSERE OBSOLETE.

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E la conclusione..

ENTRO I PROSSIMI DUE ANNI UN SUPER-COMPUTER POTRA’ SUPERARE LE CAPACITA’ COMPUTAZIONALI DELLA MENTE UMANA (PRIMA SI PREVEDEVA ENTRO IL 2020).

LA PREVISIONE E’ CHE NEL 2050 UN COMPUTER DA 1000 DOLLARI SUPERERA’ LE CAPACITA’ COMPUTAZIONALI DELL’INTERA SPECIE UMANA…

I nuovi media non sono soltanto un’occasione per comunicare meglio o di più, ma sono un paradigma del cambiamento in atto nel mondo globalizzato. Sta a noi prenderne consapevolezza e saperli gestire con saggezza e profitto, oppure lasciarci dominare da essi…

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Domande & RisposteDomande pervenutemi dagli studenti:

1) Si è detto che la comunicazione digitale ha molti vantaggi e allo stesso tempo qualche svantaggio come quello di essere mediata, limitata quindi rispetto alla comunicazione "de visu". Certo comunicazione "mediata" rimane comunque ma che dire dell'uso ormai quasi comune delle webcam? In un certo modo non è anche questa comunicazione "de visu"?

2) Ogni volta che entriamo in rete lasciamo una traccia grazie all'IP. Come mai allora persistono tutti questi ladri informatici (Hacker?) che continuano a modificare e rubare "dati" dal Web (archivi, banche ....), a clonare carte di credito, a rubare identità digitali ... Seguendo la traccia dell'IP non si può risalire ai responsabili di questi reati?

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Risposta ironica: Comunicare «de visu»?

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Risposte…(aperte)

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Risposte…(serie)• Il Linguaggio verbale è 1/5 (la scrittura telematica ad es.)

• Il Linguaggio non verbale è 4/5 di cui

– tono, timbro, modulazione e intensità della voce

– postura (braccia conserte, testa rivolta altrove, sguardo, ecc.)

– linguaggio gestuale consapevole (ad es. pollice e indice per indicare "OK")

– linguaggio gestuale inconsapevole (movimenti delle mani che accompagnano il discorso - testimonianza delle antiche modalità comunicative, per es. la mano in tasca per nascondere un'arma: è automatico ed incontrollabile alzare delle difese, ovviamente inconsce)

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Risposte…Paul Watzlawick (Palo Alto), uno dei più grandi esperti di comunicazione, psicologo, filosofo e padre del costruttivismo, sosteneva che:

• Anche non comunicare è comunicare:«ei filosofetheon filosofetheon, ei ou filosofetheon, filosofetheon»: se si filosofeggia si filosofeggia, se non si filosofeggia, si filosofeggia. E cioè: anche nel ritenere inutile il filosofeggiare in realtà si sta filosofeggiando!

• A volte la comunicazione «dietro un righino nero», è tutt'altro che comunicazione: è asserimento per confermare il senso di sé con degli interlocutori virtuali. Privi di personalità e di storia, distolti dal contesto, rischiano di diventare ascoltatori che non devono «rompere» smentendo (o non confermando) quel che io scrivo (diventa il righino rosso, quando c’è escalation e rabbia)

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La comunicazione…

• Bisogna isolarla dal contesto e dall'interpretazione. Altrimenti si corre il rischio di ritenere che siccome fraintendo la comunicazione, essa non è una comunicazione.

• Noi assegniamo a qualsiasi comunicazione un significato, ma non è nell'interpretazione che ne diamo la non-comunicazione o la comunicazione. Ma essa esiste a prescindere.

• Anche una comunicazione ambigua è comunicazione. Perfino una comunicazione chiara e netta può essere fraintesa o comunque mal interpretata… come una non-comunicazione.

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Ancora risposte…(aperte)• La webcam può essere utilissima, ma può anche

ingannare di più perché dà una parvenza di «de visu»…

• In realtà è potenzialmente ancora più virtuale, può risultare costruita ad arte come su un set, ma a differenza di un set noi non conosciamo il contesto, non vediamo e non sentiamo lo spazio intorno, le voci, gli stati d’animo, le luci e il modo di parlare o di «esserci» degli altri...

• Manca la realtà, gli odori, il contesto, l'ambiente, il respiro.

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Risposte…(aperte) Il discorso sulla tracciabilità degli IP prendeva spunto sul fatto che molti browser

oggi offrono una navigazione "anonima", ma attenzione, non è un anonimato reale. Tramite l'IP un utente può comunque essere rintracciato o tracciato, ad es. dalla Polizia postale. L'anonimato di cui parlano i browser si basa sui cookie, che è un'altra cosa, e consente di non essere riconosciuti da o tra siti Web.

Se parliamo di hacker o di truffe, il discorso cambia e il loro lavoro è proprio di camuffare l'IP. Prendono l’indirizzo di un altro con un «IP sniffer», e con quello compiono attacchi ai siti Web (Ddos, ecc.). In realtà per l’utente di un’Adsl casalinga, l'IP cambia ogni qual volta ci connettiamo, quindi…

Aggiungiamo un tassello al discorso: ogni apparato connesso in rete ha un indirizzo fisico, il «MAC» (che non centra con l’indirizzo IP, dato dalla rete)…

Un buona analogia è con i telefonini: ogni apparato che si collega alla rete cellulare si registra tramite una serie di codici (come l'IMEI), invisibili all'utente. E i cellulari comunque dialogano sempre con la rete, anche se spenti…

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Parliamo di privacy!

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Già che parliamo di privacy…

«Su Facebook non dite nulla di voi che non direste a un perfetto sconosciuto sull'autobus». – Mark Zuckerberg

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I livelli della Privacy onlineCi sono tre livelli di privacy su Internet:

1. Una privacy relativa agli ASP (Application Service Provider, i fornitori di servizi)

2. Una privacy relativa alla relazione con gli altri utenti

3. Una privacy relativa all’archiviazione dei contenuti pubblici di Internet

Un esempio del primo caso: Cronologia di Google

Un esempio del secondo: il tagging delle foto.

Un esempio del terzo: Archive.org, «l’archivio di Internet»

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Privacy: Avviso ai navigantiPer sempre no, ma quasi..

Quando inserisci i tuoi dati personali su un sito di social network, non potrai controllare con esattezza la loro diffusione o riutilizzo. I dati possono essere registrati da tutti i tuoi contatti e dai componenti dei gruppi cui hai aderito, rielaborati, diffusi, anche a distanza di anni. A volte, accettando di entrare in un social network, concedi all’impresa che gestisce il servizio la licenza di usare senza limiti di tempo il materiale che inserisci online… le tue foto, le tue chat, i tuoi scritti, i tuoi pensieri.

Alcune indicazione dalGarante per la protezionedei dati personali

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Privacy: Avviso ai navigantiDisattivazione o Cancellazione

Se decidi di uscire da un sito di social network spesso ti è permesso solo di disattivare il tuo profilo, non di cancellarlo. I dati, i materiali che hai messo online, potrebbero essere comunque conservati nei server, negli archivi informatici dell’azienda che offre il servizio. Leggi bene cosa prevedono le condizioni d'uso e le garanzie di privacy offerte nel contratto che accetti quando ti iscrivi.

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Privacy: Avviso ai naviganti• Le Leggi Applicate

La maggior parte dei siti di social network ha sede all’estero, e così i loro server. In caso di disputa legale o di problemi insorti per violazione della privacy, non sempre si è tutelati dalle leggi italiane ed europee.

• Chi Può Fare CosaIl miglior difensore della tua privacy sei tu. Rifletti bene prima di inserire on-line dati che non vuoi vengano diffusi o che possano essere usati a tuo danno. Segnala al Garante le eventuali violazioni affinché possa intervenire a tua tutela.

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Privacy: Avviso ai naviganti• La Privacy Degli Altri

Quando metti online la foto di un tuo amico o di un familiare, quando lo tagghi(inserisci, ad esempio, il suo nome e cognome su quella foto), domandati se stai violando la sua privacy. Nel dubbio chiedi il consenso.

• La Logica EconomicaLe aziende che gestiscono i social network generalmente si finanziano vendendo pubblicità mirate (behaviouraltargeting) . Il valore di queste imprese è strettamente legato anche alla loro capacità di analizzare in dettaglio il profilo, le abitudini e gli interessi dei propri utenti, per poi rivendere le informazioni a chi ne ha bisogno.

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Privacy: Avviso ai naviganti• Non Sono Io!

Attenzione ai falsi profili. Basta la foto, il nome e qualche informazione sulla vita di una persona per impadronirsi on-line della sua identità. Sono già molti i casi di attori, politici, persone pubbliche, ma anche di gente comune, che hanno trovato su social network e blog la propria identità gestita da altri.

Per info o per scaricare tutto il documento: http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1614258

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Publishing: un parere autorevoleClay Shirky, professore all’ Interactive Telecommunications Program del NYU e autore di alcuni libri il più recente dei quali è “Surplus Cognitivo: creatività e generosità in un’eraconnessa.” in un recente articolo:

“How we will read”D: How is publishing changing?R: Publishing is not evolving. Publishing is going away. Because the word “publishing” means a cadre of professionals who are taking on the incredible difficulty and complexity and expense of making something public. That’s not a job anymore. That’s a button. There’s a button that says “publish,” and when you press it, it’s done.

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Nuovi media? E gli old?