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Trattamenti galvanici metalli
Trattamenti galvanici metalli
I testi seguenti sono di propriet dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunit che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalit illustrative didattiche e scientifiche.
Trattamenti galvanici dei metalli
INDICE:
1. Trattamenti galvanici
Generalit
Attrezzature
2. Sgrossatura dei metalli
Tipologie di sporco
Lavaggio
Tipi di sgrassanti
Processi di sgrassaggio
Neutralizzazione
Problemi ecologici
3. Pretrattamenti di elettrodeposizione
Prenichel e presame
4. Ramatura
Bagni al cianuro di rame
Bagni al solfato di rame
Bagni al pirofosfato
Bagni al fluoborato
Analisi chimica dei bagni di ramatura
5. Nichelatura
Generalit
Composizione
Analisi chimica del bagno di nichelatura
6. Cromatura
Teoria della cromatura
Generalit
Reazioni elettroniche
Cromo decorativo
Sviluppo dei principi della riduzione elettrolitica dellacido cromico
Stato presente della teoria della deposizione del cromo
Processi anodici
Struttura e propriet del deposito di cromo
Caratteristiche del cromo elettrodeposto
Tensioni interne
Propriet meccaniche
Durezza e resistenza allabrasione
Riflettivit
Coefficiente di attrito
Propriet chimiche
Contenuto di gas
Comportamento alla corrosione
Costituenti di un bagno di cromo e loro azione
Generalit
Catalizzatori
Il cromo trivalente
Additivi speciali
Bagni da cromo trivalente
Influenza delle condizioni operative sulle propriet dei depositi di cromo
Lucentezza e colore
Durezza e resistenza allabrasione
Relazione tra durezza e resistenza allabrasione
Effetto della concentrazione del cromo
Influenza dei catalizzatori
Influenza dei vari cationi
Propriet meccaniche
Contenuto di gas
Influenza della densit di corrente e della temperatura
Protezione della corrosione
Metodi operativi su soluzioni di cromatura
Conducibilit elettrica
Rendimento di corrente
Potere penetrante e coprente
Misura del potere penetrante col sistema Haring-Blum
Deposizione tecnica di cromo
Generalit
Deposizione di cromo lucido
Depositi intermedi
Pretrattamenti meccanici e chimici
Intelaiatura
Elettroliti
Risciacquo e trattamenti successivi
Campi di applicazione
Analisi dei costituenti fondamentali di un bagno di cromatura
7. Trattamenti finali con metalli comuni
Lega nickel stagno
8. Trattamenti finali con metalli preziosi
Argentatura
Doratura
Platinatura
Rodiatura
Palladiatura
Palladio nickel
Rutenio
Determinazione dei metalli preziosi nelle soluzioni galvaniche
Strumentazione per lanalisi spettrofotometrica ad assorbimento atomico
TRATTAMENTI GALVANICI
Generalit
Lo scopo fondamentale di una finitura galvanica ottenere un deposito il cui effetto persista per un periodo almeno pari alla vita media delloggetto su cui applicato. Questo periodo non di semplice definizione tuttavia esiste qualche condizione su cui ci si pu basare per ottenere un risultato soddisfacente.Innanzitutto bisogna individuare lambiente in cui il sistema opera. Sar quindi utile fare delle prove potenziometriche per definire una scala delle nobilt relativa allambiente dei metalli interessati al processo compreso il metallo base. In questo caso lo strato esterno, per poter mantenere intatte tutte le sue caratteristiche estetiche, dovr fornire una protezione catodica, cio avere il massimo di nobilt possibile.Stabilita tale scala si potr definire una successione di depositi conveniente economicamente e di valore tecnico. In genere loggetto da rivestire richiede un rivestimento livellato e lucido per eliminare imperfezioni provenienti dalle lavorazioni meccaniche precedenti. I depositi che soddisfano a queste condizioni sono la nickelatura lucida e la ramatura lucida. Uno o entrambi di questi depositi diventano necessari per conferire le propriet anzidette indipendentemente dal valore del potenziale del materiale base. E buona norma in questo caso che la successione dei depositi segua una scala dei potenziali crescenti nel senso della nobilt dallinterno verso lesterno in modo che la differenza fra uno strato ed il successivo non superi i 200 mV. In queste condizioni la possibilit che si verifichi una corrosione per contatto fra due strati successivi risulta notevolmente ridotta a causa dellintervento dei fenomeni di polarizzazione dei due elettrodi che assorbono una buona parte del potenziale disponibile rendendo cos trascurabile la corrente di corrosione. Affinch questo sia verificato necessario che i depositi non siano porosi altrimenti si pu avere contatto fra due strati non confinanti per intercessione di un elettrolita.La porosit, che insita in ogni rivestimento, pu essere limitata sfruttando lo spessore del deposito almeno dove laspetto economico lo consenta. Oltre alle porosit anche le criccature indotte da sforzi esterni possono provocare il contatto fra strati non adiacenti. Questo succede generalmente quando il deposito fragile e di elevato spessore. Da quanto detto necessario stabilire una successione degli strati che tenga conto dei seguenti parametri:
Scala delle nobilt dei metalli interessati compreso il metallo base.
Aspetto qualitativo del metallo base per poter definire gli spessori di nickel e/o rame al fine di avere depositi lucidi e livellati.
Tipo di finitura metallica che definisce laspetto estetico e la resistenza agli aggressivi chimici e meccanici.
Metalli intermedi che soddisfino alle condizioni elettrochimiche precedentemente dette tenendo conto degli aspetti fisici (durezza e porosit) e degli aspetti economici.
Laspetto economico si riferisce in genere al costo del metallo nobile depositato in quanto molto superiore rispetto a tutti gli altri costi generali di deposizione.
Per quanto riguarda laspetto corrosivo si riportano due scale della nobilt crescente in due ambienti diversi che possono essere rappresentativi delle condizioni duso per bigiotteria e montature per occhiali, cio oggetti che vengono a contatto con la pelle e soggetti quindi a sudore o allazione di corrosione salina.
Soluzione cupro salina acetica
Sudore artificiale
Rame
Alpaca
Alpaca
Nickel
Nickel
Rame
Argento
Argento
Oro
Oro
Palladio
Platino
Platino
Palladio
Rutenio
Rutenio
Composizione della soluzione cupro salina acetica:
Cloruro di Sodio
NaCl
50 g/l
Acido Acetico
CH3COOH
10 g/l
Cloruro Rameico biidrato
CuCl22H2O
0.26 g/l
PH
3.0 3.1
Temperatura
20 C
Composizione soluzione sudore artificiale:
Cloruro di Sodio
NaCl
10 g/l
Acido Lattico
CH3CHOHCOOH
1 g/l
Urea
H2N-CO-NH2
1 g/l
PH
4.7
Temperatura
20C
ATTREZZATURE
. In qualsiasi trattamento galvanico la soluzione elettrolitica contenuta in una vasca, normalmente rettangolare, costituita in materiale polimerico inerte rispetto alla soluzione e cio PVC e PP. Il PP ha una miglior resistenza alla deformazione a caldo ma non resiste ad ambienti ossidanti (ad esempio cromati). Se le vasche sono di dimensioni elevate pi economico utilizzare una struttura portante in acciaio e rivestirla con un foglio da 2-3 mm di PVC o PP. Sui due fianchi pi lunghi della vasca vengono fissati appesi ad una barra metallica gli anodi. Questi possono essere costituiti da anodi attivi che si ossidano durante lelettrolisi fornendo ioni alla soluzione dello stesso tipo di quelli che si vanno depositando al catodo. Oppure possono essere di tipo inerte quali titanio o titanio platinato che non partecipano alla reazione anodica ma fanno solo da supporto alla stessa per lo scambio elettronico alla loro superficie. Se gli anodi sono di tipo solubile, come nel caso della ramatura o della nichelatura, gli stessi andranno introdotti in piastre rivestiti con sacchi filtranti di meraklon per evitare che particelle che si staccano dallanodo possano andare a depositarsi al catodo provocando scarti. E diventato di uso comune lutilizzo di anodi solubili in forma di quadretti, discoidi o sfere di piccole dimensioni che vengono introdotti in cestelli di rete di titanio. In questo modo risulta pi semplice mantenere costante la superficie anodica con un rabbocco frequente di materiale. Anche in questo caso dobbligo luso del sacchetto di protezione in meraklon. Sopra la vasca, disposta centralmente rispetto alle due barre anodiche viene posizionata la barra catodica su cui vengono disposti i pezzi da trattare. Questa potr essere dotata di movimentazione longitudinale e parallela agli anodi. In questo modo le linee di corrente subiranno continuamente una modifica di percorso andando ad investire anche zone del catodo che rimarrebbero altrimenti meno favorite. Un secondo effetto della movimentazione rappresentato dalla azione della soluzione sullo strato limite catodico che viene continuamente rimosso favorendo i fenomeni di diffusione allinterfaccia. La superficie anodica dovr in genere essere almeno doppia del