Massimo Roscia alla guerra · 2017. 11. 24. · S ono giornate convulse, queste, per Massimo...

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DICEMBRE 2014 QUI MAGAZINE LIFESTYLE CULTURA ARTE TEATRO CINEMA MUSICA LIBRI SPORT CUCINA Natale a teatro: gli spettacoli di Roma, Frosinone e Cassino a pagina 66 Il rock e oltre A Roma arrivano i 2Cellos a pagina 71 foto DONATELLA FRANCATI Massimo Roscia alla guerra Lo scrittore frusinate e il suo libro “La strage di congiuntivi” a pagina 62 Edoardo Lipparelli ha due sogni: l’America e il golf a pagina 98

Transcript of Massimo Roscia alla guerra · 2017. 11. 24. · S ono giornate convulse, queste, per Massimo...

  • MARZO 2014

    DICEMBRE 2014QUI MAGAZINE

    LIFESTYLECULTURAARTE TEATROCINEMAMUSICALIBRISPORTCUCINA

    Natale a teatro:gli spettacoli di Roma,Frosinone e Cassino a pagina 66

    Il rock e oltreA Roma arrivanoi 2Cellosa pagina 71

    foto DONATELLA FRANCATI

    Massimo Roscia alla guerraLo scrittore frusinate e il suo libro “La strage di congiuntivi”a pagina 62

    Edoardo Lipparelliha due sogni:l’America e il golfa pagina 98

  • DICEMBRE 2014

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    Finalmente un premio alla qualità, alla preparazione, alla culturadella perfezione, agli ingredienti che compongono il “prodotto Massimo Roscia”

    Massimo Pizzuti (Il Nuovogiorno)30.11.2014

  • Sono giornate convulse, queste,per Massimo Roscia, scrittorefrusinate che, dopo un primoromanzo (Uno strano morso. Ovverosulla fagoterapia e altre ossessioni peril cibo) del 2006, dopo un’esperienza(per lui uno strazio) in politica, dopoanni ad occuparsi di critica enogastro-nomica con una continuativa docenzanei corsi del Gambero Rosso, dopouna lunga collaborazione come condi-rettore al periodico “Il Turismo cultu-rale”, torna sul luogo del (primo)delitto, ovvero al romanzo, stavoltaper i tipi dell’editore Exòrma, e conun impianto più vasto e un disegnopiù ambizioso. Il libro si intitola “Lastrage dei congiuntivi” e sta avendouna grande risonanza a ogni livello,ha incuriosito in molti, persino i criti-ci più aspri, tanto che è arrivato allaseconda edizione. La scorsa settimanail libro è stato presentato dallo scritto-re e dall’editore Orfeo Pagnani all’au-ditorium San Paolo Apostolo al quar-tiere Cavoni di Frosinone. E anche quic’è stato il pienone, il libro e gli auto-grafi si sono sprecati, gli interventi,tutti brevi, gustosi e alquanto comici,si sono inseguiti con leggerezza anchese il libro, va detto, ha sì diversi spun-ti comici ma questi sono allo stessotempo drammatici perché attingonodalla realtà, anch’essa comica e dram-matica. A Roscia abbiamo fatto alcunedomande non solo per conosceremeglio il libro ma per capire il senso

    della sua missione.Dunque un romanzo, e nonun saggio o un manuale,

    per una disperata difesadella straordinaria lin-gua italiana…

    «Sì, un romanzo.Anzi un noir, un gialloin piena regola con tanto

    di assassini e vittime.Certo, avrei potuto scrive-

    re un saggio, ma non ho lenecessarie competenze lingui-

    stiche e lessicografiche e il

    rischio in agguato è la noia e la pedan-teria. Non rimaneva che la narrativa inprosa. E il romanzo è il genere che,per definizione, mi offriva la maggio-re possibilità di esprimermi a livelloemozionale, in maniera meno ingessa-ta, passando dalla realtà alla fantasia,mescolando esperienza, osservazionee immaginazione».

    Chi è che assassina ogni giorno lalingua?

    «Molti, più o meno superficialmen-te. A volte ad uccidere la lingua nonsono tanto le classi più umili, quantochi la lingua dovrebbe difenderla enobilitarla, esaltarla, renderla vivaogni giorno: insegnanti, giornalisti,avvocati, giudici...».

    Come stai reagendo al turbinedella promozione del libro?

    «Questa esperienza, non lo nascon-do, sta alimentando il mio ego bulimi-co. Rilascio una media di sette intervi-ste al giorno, colleziono inviti a festi-val letterari in tutta Italia, ricevorichieste di presentazioni fino alla finedel 2015 e in posti impensabili (dallasacrale libreria al ristorante, alla spa,al sexy-shop). La sensazione che vivoè quella di realizzarmi soltanto adessoche il manoscritto, al quale ho lavora-to per due anni, viene diffuso, pro-mosso, socializzato, letto, masticato,digerito e compreso. Da una platea dilettori che mi auguro sempre piùvasta».

    Il gusto, la masticazione e la dige-stione ci fanno tornare a parlare dicibo. Tu sei un critico e docente dienogastronomia per il GamberoRosso. Ma ora che fine farà ilRoscia culinario?

    «Sono un curioso e continuerò sem-pre ad approfondire queste tematichee a collaborare col Gambero Rosso.Del resto mangiare è come scrivere, ètutta una questione di… gusto e biso-gna saper dosare, scegliere gli ingre-dienti, rispettare i tempi e avere ilculto delle sfumature...».

    DICEMBRE 2014

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    LA STRAGEDEGLI IGNORANTIIl nuovo romanzo di Massimo Roscia approda alla seconda edizione

    Un romanzo, non un saggio o un manuale, per una disperatadifesa dell’italiano

    CAMILLO SAVONEfoto DONATELLA FRANCATI