Massima espansione dell Impero romano sotto Traiano · Dal III secolo molti guerrieri barbari...

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Massima espansione dell’Impero romano sotto Traiano (98-117 d.C.)

Lungo il confine dell’impero romano, il limes, vi fu una situazione di

conflittualità permanente tra le popolazioni locali, le guarnigioni locali e le

genti stanziate al di là del limes, i “Barbari”, gruppi eterogenei che molto

lentamente formarono dei “popoli”.

I rapporti tra romani e barbari furono molto intensi sopratttutto dal II secolo

d.C.

Dal III secolo molti guerrieri barbari furono assoldati nell’esercito romano,

raggiungendo cariche militari anche elevate.

Il rapporto si squilibrò a favore dei barbari a partire dal IV secolo.

disegno che ci raffigura il limes.

a = vallo; b = fossato; c = palizzata; d = torre di osservazione.

I punti nevralgici dell’Impero sec. II-III d.C.

• Dalla metà del IV secolo alcune

popolazioni barbariche, soprattutto

i Goti, varcarono il limes per

stanziarsi entro i territori imperiali.

• I Goti erano consapevoli della

debolezza militare dell’impero.

• Erano spinti alle spalle da altri

popoli che si muovevano a loro

volta verso Occidente per opera

degli Unni, un vasto gruppo di

guerrieri nomadi provenienti

dall’Asia Centrale.

• I Goti erano stanziati in diversi

territori tra Danubio e Mar Nero e

avevano formato due grandi

raggruppamenti: i Tervingi, poi

chiamati West-Goten (Visigoti),

Goti dell’Ovest, e i Greutungi, poi

detti Ost-Goten (Ostrogoti), Goti

dell’Est

Chi erano i barbari?

• Franchi

• Angli e Sassoni

• Alamanni

• Burgundi

• Vandali

• Longobardi

Germanici

Non Germanici

Barbari

Goti • Visigoti

• Ostrogoti

Unni

Per i Romani “barbari” sono i popoli che vivono oltre i

confini dell’Impero.

«Barbaro» diventa sinonimo di «incivile»

L’Impero romano alla vigilia delle invasioni

barbariche

impero romano

d’occidente impero romano

d’oriente

Migrazioni e invasioni barbariche

L’avanzata degli

Unni produsse

una serie di

spostamenti

verso ovest di

interi popoli che

andarono a

scontrarsi con le

popolazioni

stanziali

dell’Impero

romano

Una volta assimilati

i guerrieri Unni

spesso compongono

la guardia personale

dei Comandanti

Militari romani,

costituita sempre di

truppe a cavallo.

“GERMANI” ossia “BARBARI”

• I GERMANI erano considerati i

“BARBARI” per eccellenza.

• I Celti o Galli erano ormai stati vinti.

• Il fiume Reno segnava il confine tra i

romani e i germani.

• Fin dai tempi di Augusto e Tiberio fu loro

assegnato lo status di “federati” in cambio

del versamento di tributi annui in natura

e della leva militare compensata in oro.

• Essi poi si integrarono sempre più nella

società romana, e per tale motivo

l’esercito si barbarizzò.

• I Germani invasero l’Impero

Romano quando aveva già

conosciuto il Cristianesimo: lo

assimilarono e il cristianesimo li

cambiò.

• Nei nuovi regni romano-barbarici

la fede cristiana esercitò nel

tempo un ruolo unificatore tra le

varie componenti, oltre che

contribuire alla loro

civilizzazione.

• Così dopo la disgregazione

dovuta alle invasioni, rinacque

l’unità europea.

Suicidio di Decebalo, particolare della colonna Traiana

Sarcofago del Portonaccio Raffigurazione di scontro tra Romani e barbari (I sec.olo d.C.), marmo bianco a grana media. Museo

Nazionale Romano - Palazzo Massimo alle Terme, Roma. Dimensioni: 114 x 239 x 116 cm. (P. ZANKER, Un’arte per l’impero. Funzione e intenzione delle immagini nel mondo romano, Electa, Milano

2002).

La strage dei nobili Germani, particolare

della Colonna Aureliana

• Quando nel 395 d.C.

Teodosio decide la

divisione dell’Impero

Romano tra i due figli,

Arcadio e Onorio, la

capitale del neonato

impero romano

d’occidente non è Roma,

bensì Milano,

• Quando poi cominciano le

invasioni dei Vandali,

Onorio decide di stabilire

la capitale dell’impero a

Ravenna (402 d.C.),

ritenendo Milano troppo

esposta alle razzie dei

Vandali di Alarico. Teodosio (347-395) imperatore (379-395)

Gli storici definiscono i regni

formatisi nell’ex impero

occidentale: romano-barbarici,

perché in essi si fondevano la

tradizione politico-istituzionale

romana e l’organizzazione dei

popoli barbarici. In quasi tutti i

regni vi fu una sostanziale

divisione delle responsabilità di

governo:

• la popolazione latina

manteneva il controllo

dell’amministrazione

• i barbari controllavano

l’esercito e la difesa militare.

Regni romano-barbarici nel V secolo

Invasioni dal 100 al 500 d.C.

I Visigoti, popoli di origine

scandinava, appartenente alla tribù

dei Goti, furono tra quei popoli

barbari, che, con le loro migrazioni,

contribuirono alla crisi e alla caduta

dell'Impero Romano d'Occidente.

Il nome Visigoti vuol dire "Goti

nobili" (Wisi in gotico vuol dire

"degni" o "nobili"); furono

comunque anche citati come Goti

dell'Ovest (dal tedesco Westgoten),

mentre i Goti che si erano stanziati

tra le foci dei fiumi Don e Dnepr

furono detti Ostrogoti (Goti

dell'Est, dal tedesco Ostgoten).

Tra il 400 e il 410, i Visigoti

capeggiati da Alarico,

entrarono in Italia e per

ottenere una sovvenzione e

una provincia in cui stabilirsi,

tentarono a più riprese un

accordo con l'imperatore

Onorio, che era trincerato a

Ravenna, finché, spazientiti,

ritornarono a Roma (per la

terza volta) e, il 24 agosto 410,

dopo che la porta Salaria era

stata aperta a tradimento,

entrarono e la saccheggiarono

(Sacco di Roma), per tre

giorni. Sacco di Roma ad opera dei Visigoti da una

miniatura francese del XV secolo

• L’avvenimento ha una grande

risonanza in tutto l’impero,

specialmente negli ambienti

cristiani.

• Il traduttore della Bibbia in

latino, Girolamo dà largo

spazio al saccheggio di Roma

nel suo Epistolario.

• Agostino (nel De civitate

Dei) descrive l’evento come il

segno dell’imminente fine del

mondo, voluta da Dio per

punire Roma, nuova capitale

del paganesimo.

Raffigurazione del Sacco di Roma condotto dai

Visigoti di Alarico nel 410

410 d.C. Roma è saccheggiata dai Visigoti

“Voci terrificanti ci

giungono dall’Occidente.

Roma è assediata: i

cittadini riscattano a

prezzo d’oro la loro Vita,

ma dopo aver perduto le

loro ricchezze vengono

uccisi.

La mia voce si

interrompe, i singhiozzi

mi troncano le parole. È

conquistata l’Urbe che

ha conquistato l’universo

intero?” (Girolamo, Epistolario)

• I Visigoti lasciarono

Roma carichi di bottino e

tentarono di passare in

Africa, il granaio

dell'impero, per poi

impadronirsi dell'Italia.

Ma una tempesta

disperse e affondò le navi

quando erano già in parte

cariche e pronte a partire.

• Allora ripresero la via del

nord; ma in Calabria, nei

pressi di Cosenza, Alarico

loro capo, si ammalò

improvvisamente e morì.

Moneta del re visigoto Sisebuto

(612-621).

Alla luce di quanto accaduto, le classi

dirigenti occidentale e orientale si

divisero sul da farsi: in Oriente i

barbari vennero progressivamente

allontanati dagli eserciti.

In Occidente gli alti ufficiali e una

parte consistente dell’esercito erano

barbari, mentre le aristocrazie

tradizionali si chiusero in un rigido

patriottismo, divise anche

religiosamente tra pagani e cristiani.

In questo modo le elites militari e

quelle sociali rimasero estranee e

ostili, e le popolazioni barbariche

ebbero maggiore facilità a stanziarsi

in Occidente

446-452 d.C. Invasioni degli Unni di Attila

• Gli Unni, in continua e violenta

migrazione dalle steppe asiatiche

da circa un secolo, sotto la guida

del khan Attila giunse nel 450 alle

porte di Roma.

• Qui inaspettatamente gli Unni si

ritirarono, secondo una storia

poco credibile in seguito a un

incontro con il papa Leone I

detto “Magno”, che avrebbe

convinto con la forza della fede il

capo unno a andarsene.

• Probabilmente, invece, Attila

venne convinto ad andarsene

dalla concessione di grandi

quantità di beni raccolti

faticosamente tra la popolazione

italica.

Odoacre, re degli Eruli, depone l’ultimo imperatore d’Occidente, Romolo Augustolo, nel 476 d.C e rimanda le insegne imperiali ad Oriente. A questo evento si fa risalire la caduta dell’impero romano d’occidente. Al momento della caduta dell’Impero nel 476 i regni barbarici più importanti erano: regno dei Vandali in Africa (capitale Cartagine), regno dei Visigoti in Spagna (capitale Tolosa).

La caduta dell’Impero di

Occidente

• La deposizione dell’ultimo imperatore d’Occidente non produce scosse perché

l’impero è già da molto tempo nelle mani dei barbari.

• Odoacre è un capo barbaro che milita nell’esercito imperiale.

• Augustolo vuol dire “piccolo Augusto”. Flavio Romolo Augusto (questo il

nome esatto) ha 13 anni quando sale sul trono imperiale e 14 quando viene

deposto. Il dispregiativo “Augustolo” si riferisce sia alla sua giovane età che

all’inconsistenza del personaggio.

Odoacre. Re

476-493 d.C.

Nel nome di

Zenone. Zecca

di

Mediolanum.

Coniata nel

476-491 d.C..

Gli storici fanno cominciare il Medioevo con la

deposizione dell’ultimo Imperatore d’Occidente

Odoacre, dopo aver deposto l’ultimo imperatore d’occidente,

Romolo Augusto, mantiene la capitale a Ravenna, così come

Teodorico: sotto il re ostrogoto Ravenna si arricchisce di

monumenti (il palazzo e il muausoleo di Teodorico, chiese…) e

vive un periodo di grande splendore; con Giustiniano la città è

sede dell’esarcato e raggiunge il suo massimo splendore.

• Tutti, autoctoni e barbari,

dovevano riconoscere il potere

del re.

• Il sovrano aveva il potere

assoluto di costringere,

giudicare e punire.

• Il re era soprattutto un capo

militare e aveva al suo servizio

un gruppo di fedeli armati.

• La nuova società

“barbarizzata” vedeva in

posizione di eccellenza i

gruppi che erano basati sulla

lealtà personale al re e sul

monopolio dell’uso delle

armi.

Dopo i visigoti, l’Italia fu occupata dagli Ostrogoti dal 493 al 553 d.C. Goti e Romani vivevano ciascuno secondo le proprie leggi. I Romani amministrano lo stato, i Goti lo difendono.

• Teodorico, detto il Grande, più

correttamente Teoderico, dal goto

Þiudareiks (Pannonia, 12 maggio 454 –

Ravenna, 30 agosto 526), fu re degli

Ostrogoti dal 474 e re d'Italia dal 493

al 526, secondo dei re barbari di

Roma.

• L'imperatore bizantino, alleandosi con

Teoderico, sperava che questi riuscisse

a porre sotto il controllo ostrogoto le

nuove popolazioni barbariche che

spingevano ai confini dell'Impero.

• La presenza di Teoderico stava

diventando però sempre più

ingombrante per Zenone e nel

contempo Odoacre in Italia stava

allargando la sua zona di influenza

minacciando gli interessi di Bisanzio.

Zenone pensò di risolvere i suoi

problemi mettendo l'uno contro l'altro

i due re barbari, per cui, con l'aiuto di

Bisanzio. Teodorico rappresentato in una miniatura

del XII secolo.

• Teoderico varcò le Alpi

orientali nel 489 con al seguito

un esercito di circa 100.000

Ostrogoti.

• Teoderico fece uccidere a

tradimento il suo rivale

Odoacre e tutta la sua corte

durante un banchetto che

avrebbe dovuto sancire la pace

tra i due re.

• L'eliminazione di Odoacre, che

pare volesse a sua volta

uccidere Teoderico, segnò

l'inizio del dominio degli

Ostrogoti in Italia, dominio che

rappresentò un lungo periodo

di pace e stabilità.

• Teoderico seguì le linee guida già tracciate da Odoacre, lasciando ai Romani, che

gli si dimostrarono fedeli, gli impieghi amministrativi e politici che già

possedevano, riservando nel contempo esclusivamente ai Goti i compiti di sicurezza

e difesa.

• Inoltre, per pacificare l'Italia, riscattò i cittadini romani fatti prigionieri da altri

popoli barbari e procedette alla distribuzione delle terre.

• Tale liberalità e avvedutezza nella ripartizione dei terreni è da attribuire all'esiguo

numero di Ostrogoti rimasti dopo aver varcato le Alpi.

Palazzo di Teodorico a Ravenna, mosaico nella basilica di Sant'Apollinare Nuovo

La carta mostra l’Europa occidentale alla fine del V secolo.

Tra i regni romano-germanici il più esteso è quello degli

ostrogoti.

I franchi si

insediano nel

territorio

dell’attuale

Francia.

I visigoti

formano un

ampio regno

che va dal sud

della Gallia

alla Spagna.

Il regno degli ostrogoti

si estende dall’Italia fino

al Danubio.

Alcuni popoli germanici erano pagani; altri professavano

l’arianesimo, una dottrina che non credeva nella natura divina di

Gesù.

Tra il V e il VI

secolo, quasi

tutti i popoli

germanici si

convertirono al

cristianesimo

cattolico.

Ciò favorì

l’integrazione

fra germani e

romani.

I germani e il cristianesimo

• Flavio Pietro Sabbazio Giustiniano,

in latino Flavius Petrus Sabbatius

Iustinianus, meglio noto come

Giustiniano I il Grande (Tauresio, 11

maggio 482 – Costantinopoli, 14

novembre 565), è stato un imperatore

bizantino, dal 1º agosto 527 alla sua

morte.

• Giustiniano, ultimo imperatore

bizantino educato nel seno di una

famiglia di lingua e cultura latine, fu

uno dei più grandi sovrani di età

altomedievale. Il suo governo

coincise con un periodo d'oro per

l'Impero romano d'Oriente, dal

punto di vista civile, economico e

militare: Le vittoriose campagne

permisero il ricongiungimento

all'Impero di parte dei territori

dell'Occidente romano;

Dittico consolare che mostra

il nome completo di Giustiniano I.

Giustiniano

riconquista

l’Occidente

Tra il V e il VI secolo l’Occidente

è in decadenza e diviso in tanti

regni romano-germanici.

L’Impero romano d’Oriente è

unito e la sua economia è florida.

Nel 527 diventa imperatore

Giustiniano.

L’Impero romano d’Oriente

viene anche definito“bizantino”,

perché Costantinopoli sorgeva

sull’antica città greca di Bisanzio

Il programma di Giustiniano si

basava sul recupero della

tradizione culturale romana, e

sulla restaurazione dell’unità

dell’Impero romano.

Per questo fece riordinare le

leggi romane nel Corpus iuris civilis (“Raccolta del diritto

civile”), una grandiosa raccolta

di norme e leggi valida per tutto

l’Impero. Avorio Barberini (ca 527) Giustiniano a cavallo

con in alto il Cristo tra due vittorie

ed in basso i barbari che portano tributi

Giustiniano fece di Costantinopoli una grande capitale imperiale.

Fece costruire imponenti edifici come la basilica di Santa Sofia.

Santa Sofia

era intitolata

alla Santa

Sapienza

divina ed era

perciò anche

il simbolo

della

sapienza

imperiale.

Giustiniano avvia la riconquista dell’Occidente.

533, l’esercito

dell’Impero romano

d’Oriente sconfigge i

vandali in Africa.

535 inizia la guerra

contro gli ostrogoti

d’Italia: è la guerra

greco-gotica.

553 si conclude la guerra

greco-gotica: gli ostrogoti

sono sconfitti, ma l’Italia

è devastata e il numero

dei suoi abitanti è crollato

da 4 a 2 milioni.

Gli Slavi

Dopo la morte di

Giustiniano (565),

l’impero è assalito

dagli Slavi,

provenienti da una

zona oggi divisa

tra Ucraina,

Bielorussia e

Polonia.

L’invenzione dei pantaloni

Il pantalone è stato

introdotto in Europa

proprio dai barbari.

Ben presto ha

soppiantato in ogni

ambiente la poco

pratica toga in uso

presso i Romani.

Questo testimonia

come i due popoli si

siano influenzati a

vicenda

Ripercorriamo il capitolo