Massima espansione dell Impero romano sotto Traiano · Dal III secolo molti guerrieri barbari...
Transcript of Massima espansione dell Impero romano sotto Traiano · Dal III secolo molti guerrieri barbari...
Lungo il confine dell’impero romano, il limes, vi fu una situazione di
conflittualità permanente tra le popolazioni locali, le guarnigioni locali e le
genti stanziate al di là del limes, i “Barbari”, gruppi eterogenei che molto
lentamente formarono dei “popoli”.
I rapporti tra romani e barbari furono molto intensi sopratttutto dal II secolo
d.C.
Dal III secolo molti guerrieri barbari furono assoldati nell’esercito romano,
raggiungendo cariche militari anche elevate.
Il rapporto si squilibrò a favore dei barbari a partire dal IV secolo.
disegno che ci raffigura il limes.
a = vallo; b = fossato; c = palizzata; d = torre di osservazione.
• Dalla metà del IV secolo alcune
popolazioni barbariche, soprattutto
i Goti, varcarono il limes per
stanziarsi entro i territori imperiali.
• I Goti erano consapevoli della
debolezza militare dell’impero.
• Erano spinti alle spalle da altri
popoli che si muovevano a loro
volta verso Occidente per opera
degli Unni, un vasto gruppo di
guerrieri nomadi provenienti
dall’Asia Centrale.
• I Goti erano stanziati in diversi
territori tra Danubio e Mar Nero e
avevano formato due grandi
raggruppamenti: i Tervingi, poi
chiamati West-Goten (Visigoti),
Goti dell’Ovest, e i Greutungi, poi
detti Ost-Goten (Ostrogoti), Goti
dell’Est
Chi erano i barbari?
• Franchi
• Angli e Sassoni
• Alamanni
• Burgundi
• Vandali
• Longobardi
Germanici
Non Germanici
Barbari
Goti • Visigoti
• Ostrogoti
Unni
Per i Romani “barbari” sono i popoli che vivono oltre i
confini dell’Impero.
«Barbaro» diventa sinonimo di «incivile»
L’Impero romano alla vigilia delle invasioni
barbariche
impero romano
d’occidente impero romano
d’oriente
Migrazioni e invasioni barbariche
L’avanzata degli
Unni produsse
una serie di
spostamenti
verso ovest di
interi popoli che
andarono a
scontrarsi con le
popolazioni
stanziali
dell’Impero
romano
Una volta assimilati
i guerrieri Unni
spesso compongono
la guardia personale
dei Comandanti
Militari romani,
costituita sempre di
truppe a cavallo.
“GERMANI” ossia “BARBARI”
• I GERMANI erano considerati i
“BARBARI” per eccellenza.
• I Celti o Galli erano ormai stati vinti.
• Il fiume Reno segnava il confine tra i
romani e i germani.
• Fin dai tempi di Augusto e Tiberio fu loro
assegnato lo status di “federati” in cambio
del versamento di tributi annui in natura
e della leva militare compensata in oro.
• Essi poi si integrarono sempre più nella
società romana, e per tale motivo
l’esercito si barbarizzò.
• I Germani invasero l’Impero
Romano quando aveva già
conosciuto il Cristianesimo: lo
assimilarono e il cristianesimo li
cambiò.
• Nei nuovi regni romano-barbarici
la fede cristiana esercitò nel
tempo un ruolo unificatore tra le
varie componenti, oltre che
contribuire alla loro
civilizzazione.
• Così dopo la disgregazione
dovuta alle invasioni, rinacque
l’unità europea.
Suicidio di Decebalo, particolare della colonna Traiana
Sarcofago del Portonaccio Raffigurazione di scontro tra Romani e barbari (I sec.olo d.C.), marmo bianco a grana media. Museo
Nazionale Romano - Palazzo Massimo alle Terme, Roma. Dimensioni: 114 x 239 x 116 cm. (P. ZANKER, Un’arte per l’impero. Funzione e intenzione delle immagini nel mondo romano, Electa, Milano
2002).
• Quando nel 395 d.C.
Teodosio decide la
divisione dell’Impero
Romano tra i due figli,
Arcadio e Onorio, la
capitale del neonato
impero romano
d’occidente non è Roma,
bensì Milano,
• Quando poi cominciano le
invasioni dei Vandali,
Onorio decide di stabilire
la capitale dell’impero a
Ravenna (402 d.C.),
ritenendo Milano troppo
esposta alle razzie dei
Vandali di Alarico. Teodosio (347-395) imperatore (379-395)
Gli storici definiscono i regni
formatisi nell’ex impero
occidentale: romano-barbarici,
perché in essi si fondevano la
tradizione politico-istituzionale
romana e l’organizzazione dei
popoli barbarici. In quasi tutti i
regni vi fu una sostanziale
divisione delle responsabilità di
governo:
• la popolazione latina
manteneva il controllo
dell’amministrazione
• i barbari controllavano
l’esercito e la difesa militare.
Regni romano-barbarici nel V secolo
I Visigoti, popoli di origine
scandinava, appartenente alla tribù
dei Goti, furono tra quei popoli
barbari, che, con le loro migrazioni,
contribuirono alla crisi e alla caduta
dell'Impero Romano d'Occidente.
Il nome Visigoti vuol dire "Goti
nobili" (Wisi in gotico vuol dire
"degni" o "nobili"); furono
comunque anche citati come Goti
dell'Ovest (dal tedesco Westgoten),
mentre i Goti che si erano stanziati
tra le foci dei fiumi Don e Dnepr
furono detti Ostrogoti (Goti
dell'Est, dal tedesco Ostgoten).
Tra il 400 e il 410, i Visigoti
capeggiati da Alarico,
entrarono in Italia e per
ottenere una sovvenzione e
una provincia in cui stabilirsi,
tentarono a più riprese un
accordo con l'imperatore
Onorio, che era trincerato a
Ravenna, finché, spazientiti,
ritornarono a Roma (per la
terza volta) e, il 24 agosto 410,
dopo che la porta Salaria era
stata aperta a tradimento,
entrarono e la saccheggiarono
(Sacco di Roma), per tre
giorni. Sacco di Roma ad opera dei Visigoti da una
miniatura francese del XV secolo
• L’avvenimento ha una grande
risonanza in tutto l’impero,
specialmente negli ambienti
cristiani.
• Il traduttore della Bibbia in
latino, Girolamo dà largo
spazio al saccheggio di Roma
nel suo Epistolario.
• Agostino (nel De civitate
Dei) descrive l’evento come il
segno dell’imminente fine del
mondo, voluta da Dio per
punire Roma, nuova capitale
del paganesimo.
Raffigurazione del Sacco di Roma condotto dai
Visigoti di Alarico nel 410
410 d.C. Roma è saccheggiata dai Visigoti
“Voci terrificanti ci
giungono dall’Occidente.
Roma è assediata: i
cittadini riscattano a
prezzo d’oro la loro Vita,
ma dopo aver perduto le
loro ricchezze vengono
uccisi.
La mia voce si
interrompe, i singhiozzi
mi troncano le parole. È
conquistata l’Urbe che
ha conquistato l’universo
intero?” (Girolamo, Epistolario)
• I Visigoti lasciarono
Roma carichi di bottino e
tentarono di passare in
Africa, il granaio
dell'impero, per poi
impadronirsi dell'Italia.
Ma una tempesta
disperse e affondò le navi
quando erano già in parte
cariche e pronte a partire.
• Allora ripresero la via del
nord; ma in Calabria, nei
pressi di Cosenza, Alarico
loro capo, si ammalò
improvvisamente e morì.
Moneta del re visigoto Sisebuto
(612-621).
Alla luce di quanto accaduto, le classi
dirigenti occidentale e orientale si
divisero sul da farsi: in Oriente i
barbari vennero progressivamente
allontanati dagli eserciti.
In Occidente gli alti ufficiali e una
parte consistente dell’esercito erano
barbari, mentre le aristocrazie
tradizionali si chiusero in un rigido
patriottismo, divise anche
religiosamente tra pagani e cristiani.
In questo modo le elites militari e
quelle sociali rimasero estranee e
ostili, e le popolazioni barbariche
ebbero maggiore facilità a stanziarsi
in Occidente
• Gli Unni, in continua e violenta
migrazione dalle steppe asiatiche
da circa un secolo, sotto la guida
del khan Attila giunse nel 450 alle
porte di Roma.
• Qui inaspettatamente gli Unni si
ritirarono, secondo una storia
poco credibile in seguito a un
incontro con il papa Leone I
detto “Magno”, che avrebbe
convinto con la forza della fede il
capo unno a andarsene.
• Probabilmente, invece, Attila
venne convinto ad andarsene
dalla concessione di grandi
quantità di beni raccolti
faticosamente tra la popolazione
italica.
Odoacre, re degli Eruli, depone l’ultimo imperatore d’Occidente, Romolo Augustolo, nel 476 d.C e rimanda le insegne imperiali ad Oriente. A questo evento si fa risalire la caduta dell’impero romano d’occidente. Al momento della caduta dell’Impero nel 476 i regni barbarici più importanti erano: regno dei Vandali in Africa (capitale Cartagine), regno dei Visigoti in Spagna (capitale Tolosa).
La caduta dell’Impero di
Occidente
• La deposizione dell’ultimo imperatore d’Occidente non produce scosse perché
l’impero è già da molto tempo nelle mani dei barbari.
• Odoacre è un capo barbaro che milita nell’esercito imperiale.
• Augustolo vuol dire “piccolo Augusto”. Flavio Romolo Augusto (questo il
nome esatto) ha 13 anni quando sale sul trono imperiale e 14 quando viene
deposto. Il dispregiativo “Augustolo” si riferisce sia alla sua giovane età che
all’inconsistenza del personaggio.
Odoacre. Re
476-493 d.C.
Nel nome di
Zenone. Zecca
di
Mediolanum.
Coniata nel
476-491 d.C..
Odoacre, dopo aver deposto l’ultimo imperatore d’occidente,
Romolo Augusto, mantiene la capitale a Ravenna, così come
Teodorico: sotto il re ostrogoto Ravenna si arricchisce di
monumenti (il palazzo e il muausoleo di Teodorico, chiese…) e
vive un periodo di grande splendore; con Giustiniano la città è
sede dell’esarcato e raggiunge il suo massimo splendore.
• Tutti, autoctoni e barbari,
dovevano riconoscere il potere
del re.
• Il sovrano aveva il potere
assoluto di costringere,
giudicare e punire.
• Il re era soprattutto un capo
militare e aveva al suo servizio
un gruppo di fedeli armati.
• La nuova società
“barbarizzata” vedeva in
posizione di eccellenza i
gruppi che erano basati sulla
lealtà personale al re e sul
monopolio dell’uso delle
armi.
Dopo i visigoti, l’Italia fu occupata dagli Ostrogoti dal 493 al 553 d.C. Goti e Romani vivevano ciascuno secondo le proprie leggi. I Romani amministrano lo stato, i Goti lo difendono.
• Teodorico, detto il Grande, più
correttamente Teoderico, dal goto
Þiudareiks (Pannonia, 12 maggio 454 –
Ravenna, 30 agosto 526), fu re degli
Ostrogoti dal 474 e re d'Italia dal 493
al 526, secondo dei re barbari di
Roma.
• L'imperatore bizantino, alleandosi con
Teoderico, sperava che questi riuscisse
a porre sotto il controllo ostrogoto le
nuove popolazioni barbariche che
spingevano ai confini dell'Impero.
• La presenza di Teoderico stava
diventando però sempre più
ingombrante per Zenone e nel
contempo Odoacre in Italia stava
allargando la sua zona di influenza
minacciando gli interessi di Bisanzio.
Zenone pensò di risolvere i suoi
problemi mettendo l'uno contro l'altro
i due re barbari, per cui, con l'aiuto di
Bisanzio. Teodorico rappresentato in una miniatura
del XII secolo.
• Teoderico varcò le Alpi
orientali nel 489 con al seguito
un esercito di circa 100.000
Ostrogoti.
• Teoderico fece uccidere a
tradimento il suo rivale
Odoacre e tutta la sua corte
durante un banchetto che
avrebbe dovuto sancire la pace
tra i due re.
• L'eliminazione di Odoacre, che
pare volesse a sua volta
uccidere Teoderico, segnò
l'inizio del dominio degli
Ostrogoti in Italia, dominio che
rappresentò un lungo periodo
di pace e stabilità.
• Teoderico seguì le linee guida già tracciate da Odoacre, lasciando ai Romani, che
gli si dimostrarono fedeli, gli impieghi amministrativi e politici che già
possedevano, riservando nel contempo esclusivamente ai Goti i compiti di sicurezza
e difesa.
• Inoltre, per pacificare l'Italia, riscattò i cittadini romani fatti prigionieri da altri
popoli barbari e procedette alla distribuzione delle terre.
• Tale liberalità e avvedutezza nella ripartizione dei terreni è da attribuire all'esiguo
numero di Ostrogoti rimasti dopo aver varcato le Alpi.
Palazzo di Teodorico a Ravenna, mosaico nella basilica di Sant'Apollinare Nuovo
La carta mostra l’Europa occidentale alla fine del V secolo.
Tra i regni romano-germanici il più esteso è quello degli
ostrogoti.
I franchi si
insediano nel
territorio
dell’attuale
Francia.
I visigoti
formano un
ampio regno
che va dal sud
della Gallia
alla Spagna.
Il regno degli ostrogoti
si estende dall’Italia fino
al Danubio.
Alcuni popoli germanici erano pagani; altri professavano
l’arianesimo, una dottrina che non credeva nella natura divina di
Gesù.
Tra il V e il VI
secolo, quasi
tutti i popoli
germanici si
convertirono al
cristianesimo
cattolico.
Ciò favorì
l’integrazione
fra germani e
romani.
I germani e il cristianesimo
• Flavio Pietro Sabbazio Giustiniano,
in latino Flavius Petrus Sabbatius
Iustinianus, meglio noto come
Giustiniano I il Grande (Tauresio, 11
maggio 482 – Costantinopoli, 14
novembre 565), è stato un imperatore
bizantino, dal 1º agosto 527 alla sua
morte.
• Giustiniano, ultimo imperatore
bizantino educato nel seno di una
famiglia di lingua e cultura latine, fu
uno dei più grandi sovrani di età
altomedievale. Il suo governo
coincise con un periodo d'oro per
l'Impero romano d'Oriente, dal
punto di vista civile, economico e
militare: Le vittoriose campagne
permisero il ricongiungimento
all'Impero di parte dei territori
dell'Occidente romano;
Dittico consolare che mostra
il nome completo di Giustiniano I.
Giustiniano
riconquista
l’Occidente
Tra il V e il VI secolo l’Occidente
è in decadenza e diviso in tanti
regni romano-germanici.
L’Impero romano d’Oriente è
unito e la sua economia è florida.
Nel 527 diventa imperatore
Giustiniano.
L’Impero romano d’Oriente
viene anche definito“bizantino”,
perché Costantinopoli sorgeva
sull’antica città greca di Bisanzio
Il programma di Giustiniano si
basava sul recupero della
tradizione culturale romana, e
sulla restaurazione dell’unità
dell’Impero romano.
Per questo fece riordinare le
leggi romane nel Corpus iuris civilis (“Raccolta del diritto
civile”), una grandiosa raccolta
di norme e leggi valida per tutto
l’Impero. Avorio Barberini (ca 527) Giustiniano a cavallo
con in alto il Cristo tra due vittorie
ed in basso i barbari che portano tributi
Giustiniano fece di Costantinopoli una grande capitale imperiale.
Fece costruire imponenti edifici come la basilica di Santa Sofia.
Santa Sofia
era intitolata
alla Santa
Sapienza
divina ed era
perciò anche
il simbolo
della
sapienza
imperiale.
Giustiniano avvia la riconquista dell’Occidente.
533, l’esercito
dell’Impero romano
d’Oriente sconfigge i
vandali in Africa.
535 inizia la guerra
contro gli ostrogoti
d’Italia: è la guerra
greco-gotica.
553 si conclude la guerra
greco-gotica: gli ostrogoti
sono sconfitti, ma l’Italia
è devastata e il numero
dei suoi abitanti è crollato
da 4 a 2 milioni.
Gli Slavi
Dopo la morte di
Giustiniano (565),
l’impero è assalito
dagli Slavi,
provenienti da una
zona oggi divisa
tra Ucraina,
Bielorussia e
Polonia.
L’invenzione dei pantaloni
Il pantalone è stato
introdotto in Europa
proprio dai barbari.
Ben presto ha
soppiantato in ogni
ambiente la poco
pratica toga in uso
presso i Romani.
Questo testimonia
come i due popoli si
siano influenzati a
vicenda