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Mario Vietti AGENDA DEL GIARDINIERE Suggerimenti per il giardino e la casa mese per mese 2009 Raccolta articoli da GARDEN MAGAZINE ® TURIN GARDEN www.turingarden.it - [email protected]

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Mario Vietti

AGENDA

DEL GIARDINIERE Suggerimenti per il giardino e la casa mese per mese

2009 Raccolta articoli da GARDEN MAGAZINE®

TURIN GARDEN www.turingarden.it - [email protected]

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi gennaio 1

GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 1 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI GENNAIO Tappeto erboso - Il prato, protetto dal terriccio sparso superficialmente nel periodo autunnale, è in un

periodo di riposo vegetativo e possiamo sospendere le operazioni di manutenzione. - Evitate di calpestare il prato in presenza di brina o ghiaccio, in quanto la pressione

esercitata potrebbe provocare la “rottura” dei tessuti. Se è proprio necessario passare sul prato è bene farlo nelle ore più calde della giornata.

- Approfittate per effettuare la pulizia e il riordino di attrezzi e macchinari, in modo da ritrovare tutto funzionante nei mesi successivi. È bene rimuovere con cura da tutti gli attrezzi i residui di terra ed erba, affilare le lame del tosaerba e lubrificare le parti metalliche per evitare la formazione di ruggine.

- Questo può anche essere il periodo migliore per acquistare un nuovo tosaerba, scegliete un modello adeguato alle dimensioni del prato, al tipo d’erba ed alla frequenza dei tagli.

- Controllate i prodotti chimici (antiparassitari, concimi, ecc.): assicuratevi che le confezioni siano ben sigillate, eliminando quelle danneggiate o forate, e riponetele in un armadio chiuso a chiave e protetto dal gelo (il freddo intenso può alterare alcuni fitofarmaci).

- In questo periodo si possono iniziare ad acquistare i vari prodotti necessari per i lavori primaverili (torba, concimi, sementi, ecc.).

- La malattia invernale più comune nel centro-nord Italia è il marciume rosa invernale (fusariosi), causata da Microdochium nivale. Questo fungo determina la formazione di caratteristiche chiazze con diametro di circa 10-20 cm e bordo ricoperto di muffa grigio-rosata. Sotto la coltre nevosa l’agente patogeno trova le condizioni ideali per il suo sviluppo: umidità elevata e temperature non eccessivamente basse grazie alla regolazione termica della neve. Per questo motivo la malattia spesso si manifesta spiacevolmente allo scioglimento dello strato nevoso.

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La migliore tecnica agronomica per la prevenzione della fusariosi è apportare regolarmente (ogni 15-20 giorni) durante la stagione invernale microgranuli di zolfo in dosi di 45-50 g/mq o soluzioni di solfato di ferro in dosi di circa 15 g in 10 litri di acqua per 100 mq di prato. In alternativa è possibile eseguire dei trattamenti preventivi o curativi con prodotti fungicidi specifici a base di Procloraz e Iprodione.

Alberi, arbusti e piante rampicanti - Verificate che le piante più delicate e quelle di recente messa a dimora siano

adeguatamente riparate dal gelo invernale; in caso contrario, intervenite tempestivamente distribuendo alla base dei tronchi uno strato di paglia, letame o foglie decomposte e coprendo la parte aerea con un velo di “tessuto non tessuto”.

- Controllate le specie rampicanti ed eventualmente sostituite i sostegni ed i legacci rotti o rovinati.

- Continuate la pulizia del giardino raccogliendo le foglie e i rametti caduti, ed eventualmente rinnovate lo strato di materiale pacciamante alla base delle piante.

- E’ bene controllare i pergolati approfittando dell’assenza di vegetazione: se necessario carteggiate le strutture in legno e verniciate con un prodotto impregnante fungicida; sui pergolati in ferro distribuire un prodotto antiruggine prima di procedere con la verniciatura.

- In caso di forti nevicate, scrollate tempestivamente i rami utilizzando una scopa di saggina avvolta da uno straccio, in modo da non rovinare le piante.

- Nelle zone soggette a nevicate è bene abbattere gli alberi morti o deperenti, per evitarne la caduta accidentale sotto i peso della neve.

- E’ buona norma proteggere gli esemplari a portamento piramidale o conico e i cespugli a crescita espansa, legando in almeno due punti le ramificazioni con legacci di spago o rafia.

- Se il terreno non è gelato e le condizioni climatiche lo consentono è possibile iniziare la messa a dimora delle essenze a foglia caduca “di zolla” (tipico delle piante di grandi dimensioni coltivate in piena terra).

- Se in questa stagione il vostro giardino appare troppo spoglio è opportuno programmare i nuovi impianti di specie sempreverdi da effettuare in primavera.

- Dalla fine di gennaio si possono effettuare le potature di rinnovamento su alberi a foglia caduca trascurati o divenuti troppo fitti: eliminate tutti i rami morti o cresciuti in modo disordinato ed eseguite dei tagli “di ritorno”: recidete la branca da eliminare sopra un getto laterale giovane che, sviluppandosi, lo sostituirà.

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- Le fioriture più significative di questi mesi sono quelle di Arbutus unedo, Camellia sasanqua, Chimonanthus praecox, Hamamelis mollis, Viburnum fragrans, Viburnum tinus, ecc. Possiamo eleggere pianta del mese il Chimonanthus praecox. Questo arbusto deciduo di grandi dimensioni è originario della Cina e raggiunge anche i 4-5 metri di altezza. Le foglie sono lanceolate, opposte, lunghe fino a 20 cm e ruvide sulla pagina inferiore. È una pianta molto rustica che predilige esposizioni soleggiate e si adatta bene a qualsiasi terreno. Tra gennaio e febbraio sui germogli ancora spogli sbocciano dei fiori reclinati, molto profumati e di colore giallo zolfo con il centro marrone o porpora. I rametti fioriti possono essere anche recisi e messi in vaso per decorare e profumare la casa.

Roseto - Quando il terreno non è gelato ed è sufficientemente asciutto potete procedere con

la messa a dimora di giovani piante di vaso o a radice nuda. Le rose sopportano molto bene il trapianto invernale, purché si abbia cura di rincalzarle con la terra e di spuntarle leggermente.

- Controllate che le specie rampicanti ed i rosai ad alberello siano saldamente legati agli appositi sostegni e, in caso di nevicate, scrollate la neve che, con il suo peso, potrebbe danneggiare le ramificazioni.

- Nelle zone particolarmente esposte alle gelate è consigliabile avvolgere con della juta il fusto delle rose ad alberello.

Piante annuali e biennali - E’ opportuno conservare in cassone freddo o in serra alcune varietà che potranno

essere messe a dimora all’inizio della primavera. - Controllate regolarmente le protezioni e la pacciamatura e rinnovatele se lo ritenete

necessario. - Nelle giornate asciutte potete dedicarvi alla pulizia delle aiuole: asportate foglie e

rami secchi, che potrebbero ospitare le forme svernanti dei patogeni, utilizzando un rastrello.

- Potete iniziare a seminare in serra riscaldata alcune piante annuali come Lobelia, Petunia, Tagetes, Verbena, ecc., per ottenere una fioritura primaverile anticipata. Se non avete una serra, potete posizionare la seminiera vicino ad una finestra, coprendola con un vetro o un foglio di plastica trasparente.

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Erbacee perenni - Eliminate gli steli fiorali secchi recidendoli a qualche centimetro dal suolo - E’ consigliabile non rimuovere la coltre nevosa eventualmente formatasi su aiuole e

bordure, in quanto costituisce uno strato isolante impedendo al terreno di gelare e mantenendolo umido.

- Controllate regolarmente i Pelargonium messi a svernare in luogo riparato ed eliminate le eventuali foglie ingiallite. E’ necessario somministrare acqua solo se il terriccio si presenta completamente secco.

- E’ il periodo più indicato per moltiplicare l’Anemone x hybrida (sin. A. japonica): prelevate delle talee di radice e ponetele a radicare in “letto freddo” in vasetti riempiti con parti uguali di torba e sabbia.

- Quasi tutte le erbacee perenni sono in riposo vegetativo, ma si possono ammirare il fogliame vivacemente colorato di alcune specie di Bergenia (per esempio B. ‘Abendglut’, B. ‘Ballawley’, B. purpurascens, ecc.) ed i fiori della “Rosa di Natale” (Helleborus niger) che possiamo eleggere pianta erbacea del mese. Questa erbacea cespitosa con foglie basali glabre, persistenti e composte da 7-9 foglioline oblunghe è originaria dell’Italia e del Centro Europa. I fiori bianchi, talvolta fortemente sfumati di rosa, larghi 4-8 cm sbocciano da dicembre a marzo su robusti fusti. Non supera i 30 cm di altezza ed è una specie rustica, che predilige terreni pesanti, neutri, umidi e fertili ed esposizioni semi-ombreggiate. L’elleboro può essere facilmente moltiplicato per divisione all’inizio della primavera o alla fine dell’estate.

Bulbose - Continuate a controllare i bulbi ritirati in magazzino da piantare in primavera:

eliminate quelli deteriorati ed affetti da muffe e spolverate i rimanenti con un prodotto fungicida rameico. Ricordatevi che la temperatura dei locali di ricovero non dovrebbe mai scendere al di sotto di 6-8° C e che dovrebbero esserci sbalzi termici.

- Se il suolo non è gelato, a fine mese, potete iniziare a piantare in pieno campo i bulbi di Lilium in terreno drenato, con esposizione soleggiata o semi-ombreggiata ed al riparo dai venti.

- In casa inizia la fioritura delle specie sottoposte a forzatura, mentre all’aperto fanno la loro comparsa i fiori del bucaneve (Galanthus nivalis), del Crocus e dell’Eranthis.

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Giardino roccioso - Un’operazione consigliabile è la pulizia: vangate accuratamente le zone libere tra le

piante con una vanga-forca ed eliminate foglie secche e residui vegetali che potrebbero andare incontro a marciumi.

- Verso la fine del mese, se le condizioni climatiche lo consentono, iniziate a mettere a dimora nuove piantine, proteggendole dalle temperature ancora basse con un velo di “tessuto non tessuto”. Si consiglia la scelta di specie rustiche e resistenti tutto l’anno, come Calluna, Erica, Sedum, Sempervivum, ecc.

Vasche e laghetti - E’ importante continuare a pulire la superficie dello specchio d’acqua dalle foglie e

dagli altri materiali eventualmente trasportati dal vento. - Nelle vasche con i pesci se si forma uno strato di ghiaccio sulla superficie si

consiglia di liberarne una parte per consentire gli scambi gassosi tra l’acqua e l’atmosfera. Ricordatevi di non rompere il ghiaccio battendo sulla superficie per non danneggiare il delicato apparato uditivo dei pesci, ma appoggiate una pentola di acqua bollente sulla superficie ghiacciata fino a quando non si scioglie.

Malattie delle piante - Spruzzate sulle rose un prodotto rameico alla dose massima indicata in etichetta per

prevenire gli attacchi parassitari primaverili. - Ripetere i trattamenti invernali sulle piante da frutto a foglia caduca per prevenire le

principali malattie fungine (corineo, bolla, ticchiolatura, ruggine, monilia e cancri). Come per le rose potete usare per esempio il Cuproxat, a base di solfato rame metallo, nella dose di 800 cc per 100 litri di acqua.

- È consigliabile intervenire contro gli insetti svernanti con un prodotto a base di olio bianco (ad es. Oliocin flexi nella dose di 2,5-3,5 litri per 100 litri di acqua).

- Alcuni parassiti, per proteggersi dalle basse temperature, si annidano nelle anfrattuosità della corteccia e tra le asperità dei rami possono essere eliminati meccanicamente passando un’apposita spazzola di ferro.

Frutteto - Riordinate il frutteto eliminando le piante divenute improduttive e quelle

danneggiate. - Asportate i frutti mummificati rimasti appesi ai rami, in quanto potrebbero

rappresentare un ricettacolo di malattie.

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- E’ bene controllare i pali tutori ed i fili di ferro degli ancoraggi, sostituendoli o aggiungendone di nuovi se necessario.

- Esaminate periodicamente la frutta immagazzinata eliminando quella marcia e consumando quella che ha raggiunto la maturazione.

- Se non lo avete ancora fatto, distribuite uno strato di letame maturo alla base delle piante per proteggere le radici dal gelo e favorire la ripresa vegetativa in primavera.

- Se il terreno non è troppo bagnato o gelato e le condizioni climatiche lo consentono, potete continuare a mettere a dimora i fruttiferi (Pomacee e Drupacee) a “radice nuda” o di vaso.

- A partire da gennaio potete iniziare a raccogliere le marze che verranno utilizzate alla fine dell’inverno per gli innesti a corona: prelevate delle porzioni di rami di un anno da piante sane e vigorose, riponetele in sacchetti di plastica e conservatele fino al momento dell’utilizzo in un locale freddo o in frigorifero.

- Se alcune piante di melo e pero sono state trascurate e si sono infittite troppo è opportuno eseguire una potatura di ringiovanimento.

Orto - Si possono seminare in serra leggermente riscaldata o in “letto caldo”: basilico,

carota, endivia, melanzana, peperone, pomodoro, porro, scarola, sedano, sedano rapa e zucchino. Ricordatevi di seminare le piante “da foglia” (insalate, spinaci, ecc.) con luna calante per evitare che vadano a seme troppo presto (operate da lunedì 12 a lunedì 26).

- Se il terreno non è gelato, lavoratelo in profondità e lasciatelo esposto all’azione sgretolante del gelo.

- Controllate periodicamente le protezioni contro il gelo delle colture più delicate. - Nelle giornate di sole è consigliabile aprire le protezioni nelle ore più calde della

giornata per favorire l’aerazione. - In caso di abbondanti nevicate, provvedete tempestivamente a togliere la neve

depositata sui tunnel, per evitare che le strutture si danneggino. - Controllate frequentemente gli ortaggi conservati in magazzino, eliminate quelli con

sintomi di malattie e rimuovete gli eventuali germogli formatisi sulle patate. - I principali raccolti di questi mesi sono rappresentati da broccoli, cavoli, radicchio,

spinaci, valerianella e porri che erano stati messi a dimora in autunno e protetti da un tunnel.

Piante d’appartamento - Le piante d’appartamento devono essere aiutate per superare le avverse condizioni

ambientali.

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È buona norma posizionare i vasi vicino alle finestre, evitando le zone vicino ai termosifoni. Alcune piante, Capelvenere, Ficus, Anturium, Nepenthes, Caladium, ecc. ed in generale tutte le specie di origine tropicale, richiedono una elevata umidità ambientale: è consigliabile raggrupparle in un sottovaso o contenitore riempito con argilla espansa o pomice mantenuti costantemente umidi e spruzzare acqua polverizzata sulle foglie e sul fusto almeno una volta alla settimana.

La scarsa luminosità può determinare l’ingiallimento e la caduta delle foglie. Le specie che soffrono maggiormente questa situazione sono Ficus, Croton, Yucca, papiri. Ricordatetevi che le specie a fogliame variegato (ad es. Pothos, Sanseveria, Caladium, ecc.) per mantenere la loro colorazione richiedono una maggiore illuminazione rispetto a quelle con foglie verdi. Se nella vostra casa la luminosità in inverno è molto scarsa, potete ricorrere alla luce artificiale fornita da apposite lampadine o tubi fluorescenti.

- Ricordatevi di eliminare periodicamente la polvere dalle foglie utilizzando un batuffolo di cotone inumidito o, nel caso di essenze con foglie pelose, un pennellino asciutto.

- Continuate ad annaffiare con parsimonia evitando però che il substrato si asciughi completamente.

- Smuovete la superficie del terriccio per migliorare la circolazione di aria ed impedire la formazione della crosta e, se necessario, aggiungetene di nuovo.

- Le piante d’appartamnento più interessanti in questo periodo sono i ciclamini (Cyclamen persicum) ed i mini ciclamini (Cyclamen persicum F1) che colorano la casa con le loro fioriture di colore variabile dal bianco al rosso scuro o violetto.

Piccoli consigli ed accorgimenti - Nei giardini non è consigliabile utilizzare il sale per eliminare il ghiaccio sui vialetti

gelati o innevati poiché danneggia le radici delle piante. Spargendo un po’ di cenere o sabbia sui vialetti si ottiene lo stesso effetto senza alcuna controindicazioni per le piante.

- Se il vostro glicine non vuole fiorire occorre potare severamente la vegetazione in inverno ed in primavera scavare alla base della pianta, tagliare di netto una radice larga circa 1/3 del diametro del tronco, disinfettare e ricoprire lo scavo. L’anno successivo avrete una bella sorpresa.

- Per poter riutilizzare vasi e fioriere usati che hanno ospitato piante malate è bene lavarli con acqua calda e candeggina, eliminando ogni residuo con una spazzola. Lasciateli a bagno per una notte intera, poi risciacquate e fateli asciugare per una settimana prima di riutilizzarli.

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Ricetta: TORTA DI CARCIOFI ALLA MOZZARELLA (dosi per 4 persone) Ingredienti: 8 carciofi circa, 1 mozzarella, pasta sfoglia surgelata, due cucchiai di formaggio grattugiato, 2 uova, succo di limone e 1 manciata di prezzemolo tritato, olio, sale e pepe q.b. Preparazione: Lavate e pulite i carciofi togliendo le foglie più dure, quindi tagliateli a fette e immergeteli per circa 15 minuti in acqua alla quale avrete aggiunto il succo di limone. Scottateli quindi in acqua salata per 10 minuti. Stendete in una teglia la pasta sfoglia e disponetevi metà della mozzarella tagliata a fettine. Mescolate poi in una terrina le uova leggermente sbattute, il prezzemolo, il formaggio grattugiato e le fettine restanti di mozzarella. Disponete sulla sfoglia le fette di carciofo e ricoprite il tutto con il composto, aggiungendo sale, pepe e olio. Cuocete infine in forno già caldo per circa 40 minuti.

Novità in libreria - “Enciclopedia di fiori e piante”, a cura di C. Brickell (The Royal Horticultural

Society), edito da Mondadori, pag. 744, €. 80. È la riedizione riveduta e corretta di un libro fondamentale per gli appassionati di giardinaggio, dove vengono illustrate e descritte più di 4.000 specie ornamentali.

Buon giardinaggio

Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia Isabella Poggio

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NOTIZIARIO APPUNTAMENTI:

• Dal 16 al 19 gennaio si svolgerà a Milano la 86° edizione del MACEF - SALONE INTERNAZIONALE DELLA CASA Saranno esposti oggettistica per la tavola, complementi d’arredo, vasi, articoli da regalo, composizioni floreali, ecc. Per informazioni: www.macef.it; 02/99960981

• Tutte le domeniche dal 25 gennaio al 15 marzo presso il Giardino degli ellebori in

Via Nazario Sauro 132, Pietra Ligure (SV) si potrà visitare la mostra ELLEBORI PER TUTTI GUSTI Si potrà ammirare la collezione di oltre 300 varietà di ellebori e sarà possibile acquistare esemplari in vaso ed avere consigli per la coltivazione. Per informazioni: [email protected]; 019/616721

• Sono aperte le iscrizioni al CORSO PRIMAVERILE DI GIARDINAGGIO (inizio sabato 21/02/09) Cura del giardino nelle varie stagioni 7 lezioni di 2 ore per un totale di 14 ore

potatura delle piante ornamentali potatura delle piante da frutta organizzazione del giardino, terrazzo e lavori nelle stagioni; cure alle piante da

fiore e sempreverdi moltiplicazione delle piante (talee, margotte, innesti, propaggini, semine, ecc..) coltivazione biologica e difesa delle piante con prodotti ecologici riconoscimento delle piante, caratteristiche, esigenze e adattabilità alle varie

situazioni impianto d'irrigazione, impianto d'illuminazione e attrezzature varie

(Le lezioni si svolgeranno il sabato dalle ore 9 alle 11 presso la nostra sede) Per iscrizioni o informazioni:

011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

• Sono aperte le iscrizioni al CORSO DI ORTICOLTURA PRATICA (Sabato 21 Marzo dalle ore 9 alle ore 11)

Verranno esemplificate le operazioni necessarie (semine, trapianti, uso di concimi e ammendanti, consociazioni e rotazioni colturali, ecc.) per allestire un orto ed ottenere una buona produzione

Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

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1 Giovedì 2 Venerdì 3 Sabato 4 Domenica

5 Lunedì 6 Martedì 7 Mercoledì 8 Giovedì 9 Venerdì 10 Sabato 11 Domenica

messa a dimora piante a foglia caduca (zolla)

trattamento antiparassitario piante a foglia

caduca

12 Lunedì 13 Martedì 14 Mercoledì 15 Giovedì 16 Venerdì 17 Sabato 18 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

in serra

19 Lunedì 20 Martedì 21 Mercoledì 22 Giovedì 23 Venerdì 24 Sabato 25 Domenica

potatura piante a foglia caduca ornamentali e

fruttiferi

semina ortaggi "da foglia"

in serra

26 Lunedì 27 Martedì 28 Mercoledì 29 Giovedì 30 Venerdì 31 Sabato LEGENDA

semina ortaggi "da frutto" in

serra Inizio lavori …………………….. ………….Fine lavori

GENNAIO 2009

Afferra il presente e affidati al domani il

meno possibile. ……… Orazio

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi febbraio 1

GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 2 Mario Vietti – TURIN GARDEN

AAGGEENNDDAA DDII GGIIAARRDDIINNAAGGGGIIOO:: II LLAAVVOORRII DDII FFEEBBBBRRAAIIOO TTaappppeettoo eerrbboossoo - Sospendete le operazioni di manutenzione fino a quando le temperature si

mantengono basse. - Continuate a tenere sotto controllo il marciume rosa invernale (fusariosi). La

migliore tecnica per prevenire questa malattia è apportare regolarmente (ogni 15-20 giorni) in inverno microgranuli di zolfo o soluzioni di solfato di ferro secondo le dosi indicate a gennaio. In alternativa è possibile eseguire dei trattamenti con i fungicidi specifici consigliati nel numero precedente

- E’ molto importante evitare di calpestare il tappeto erboso bagnato o gelato perché si potrebbe provocare un eccessivo compattamento, con conseguenti danni all’apparato radicale delle piantine.

- In presenza di ristagni idrici prolungati in seguito ad abbondanti piogge o nevicate è bene provvedere a migliorare il drenaggio praticando dei fori nel terreno con un’apposita bucatrice, o, in alternativa, con una vanga-forca. Se questa operazione non è sufficiente ad eliminare l’acqua in eccesso, è consigliabile ricorrere ad un sistema di drenaggio sotterraneo.

- Nella seconda metà del mese è possibile intervenire contro il muschio, che tende a formarsi prevalentemente in zone umide ed ombreggiate. Irrorate le aree interessate con una soluzione di acqua e solfato di ferro (800 g in 10 litri di acqua per 100 m2 di prato). Dopo qualche giorno il muschio diventerà nerastro e potrete facilmente asportatelo con un rastrello a coltelli. Dopo questo intervento può essere necessario effettuare una trasemina, per evitare la presenza di zone prive di erba.

- Quando il prato non è più gelato, è opportuno effettuare un’accurata pulizia della superficie erbosa, asportando con l’aiuto di una scopa metallica o un rastrello le foglie e i detriti eventualmente accumulati

- A fine mese è opportuno eseguire una rullatura per livellare le ondulazioni del terreno formatesi in seguito alle gelate invernali. E’ bene usare un rullo da circa 100 kg.

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AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - E’ consigliabile effettuare periodicamente un controllo del giardino per verificare

gli eventuali danni causati dal maltempo: tagliate i rami secchi, malati o spezzati dalle intemperie, rastrellate ed asportate le foglie cadute ed eliminate le erbe infestanti eventualmente presenti.

- Potete procedere con la messa a dimora di piante a foglia caduca “di zolla” e di alcuni alberi a “radice nuda” (Aceri, Pioppi, Salici, Tigli, piante da frutto, ecc.). In entrambi i casi è buona norma riempire la buca con terriccio organico, composto da torba, letame maturo e terra in parti uguali, posizionare il colletto della pianta all’altezza del terreno circostante e collocare dei pali tutori, che sosterranno la piante fino a quando l’apparato radicale si sarà saldamente ancorato al suolo.

- Verso la metà del mese, se le temperature non sono eccessivamente basse, potete iniziare a potare arbusti e rampicanti decidui che fioriscono sui getti dell’anno (Buddleja davidii, Caryopteris, Ceratostigma, Lagerstroemia indica, Spiraea japonica, Spiraea x bumalda, ecc.): tagliate tutti i rami deboli e cresciuti in modo disordinato ed accorciate le branche dell’anno precedente lasciando soltanto 2 o 3 gemme. Questa operazione, oltre a favorire una crescita ordinata ed uniforme, stimola la produzione di getti sani e vigorosi e di fiori più grandi. Inoltre a fine mese è possibile incominciare a potare le ortensie (Hydrangea spp.). Ricordatevi che sono molto sensibili alle potature e fioriscono sui rami dell’anno precedente: tagliate a livello del terreno il legno vecchio ed accorciate tutti i fusti che hanno prodotto fiori nella stagione precedente fino a raggiungere una coppia di gemme vigorose collocate ad almeno 25-30 cm. dal suolo. Gli esemplari giovani necessitano soltanto di una leggera potatura di sfoltimento.

- Può essere utile effettuare una prima concimazione alla base delle acidofile (Azalea, Camellia, Pieris, Rhododendron, Skimmia, ecc.), impiegando un prodotto ternario addizionato con chelato o solfato di ferro (circa 10 g. per una pianta di medie dimensioni).

- Le principali fioriture sono quelle di Acacia dealbata (mimosa), Camellia sasanqua, Chimonanthus praecox, Daphne, Erica carnea, Hamamelis mollis, Viburnum tinus e Viburnum x bodnantense ‘Dawn’ (pianta del mese). Questo arbusto deciduo nato dall’incrocio di V. farreri e V. grandiflorum può raggiungere altezze di 3-4 metri. Le foglie sono oblunghe, dentate e di colore verde scuro. Tra gennaio e marzo i rami nudi si ricoprono di fitti mazzetti di fiori tubulati di colore rosa scuro intensamente profumati, che a maturità diventano bianchi con sfumature rosate. È una pianta rustica che si adatta a qualsiasi terreno e predilige esposizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate. Può essere moltiplicata in estate per talea legnosa.

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RRoosseettoo - Controllate i roseti e recidete tutti i rami secchi o danneggiati dal maltempo. - Verso la metà del mese si possono iniziare a potare le rose:

• Le varietà rifiorenti (Meidiland, Multirose, floribunda, polyantha, ecc.) richiedono potature moderate. Indicativamente dovrebbero essere asportato un quarto della vegetazione dell’anno, lasciando tre o quattro gemme sui rami più deboli e cinque o sei su quelli più robusti.

• Negli ibridi di Tea è opportuno eliminare tutti i getti deboli e cresciuti in modo disordinato ed accorciare per circa un terzo la vegetazione dell’anno, in modo da stimolare la produzione di nuovi getti dalla base. Ricordatevi che una potatura drastica permette di ottenere un minor numero di fiori, ma di dimensioni maggiori.

• Le rose botaniche ed antiche, che fioriscono prevalentemente sui getti laterali e sublaterali dei rami dell’anno precedente, necessitano di una potatura leggera: recidete alla base tutti i rami morti o deperenti, tagliate i getti esterni fioriti fino ad una gemma ben gonfia ed accorciate di qualche centimetri i rami rimanenti.

• Sulle varietà rampicanti è bene recidere alla base eventuali rami vecchi, improduttivi o indeboliti (potatura di ringiovanimento) e tagliare i getti laterali di circa due terzi sopra una gemma rivolta verso l’esterno.

- Se non lo avete fatto a gennaio, potete preparare il terreno per i nuovi impianti: lavorate il suolo in profondità con una vanga o con una vanga-forca ed interrate abbondanti quantità di letame maturo.

- Approfittate di questo periodo di riposo per scegliere le rose piantare in primavera. Vi consigliamo alcune delle varietà più interessanti tra le migliaia in commercio: • Arbustive: Glamis Castle, Jude De Obscure, Graham Thomas, Princesse de

Monaco, Yves Piaget, Catherine Deneuve, Leonardo Da Vinci, Baronne De Rothschild, Marcel Pagnol, White Meidiland, Les Quattre Saisons, Sangria.

• Rampicanti: The Pilgrim, Pierre De Ronsard, A Shropshire Lad, Cocktail, Eric Tabarly, Clair Matin, Senatour La Follette, Souvenir Du Docteur Jamain.

• Antiche: Chapeau De Napoleon, M.me Pereire, Iceberg, La Reine Victoria, Aimée Vibert, The Fairy, Luise Odier, Felicia, Bourbon Queen.

PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - Preparate le aiuole per le nuove piantagioni: eliminate le infestanti e tutti i residui

vegetali eventualmente presenti, livellate il suolo ed incorporate un concime chimico-organico.

- E’ il momento di seminare in serra o in letto caldo alcune annuali semirustiche (Ageratum mexicanum, Begonia semprflorens, Impatiens, Petunia hybrida, Salvia splendens, Verbena, ecc.).

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La semina può essere effettuata in vasetti, cassette, o in veri e propri germinatoi, a seconda del numero di semi che si hanno a disposizione. Distribuite i semi in modo omogeneo e regolare su uno strato di terriccio umido e ricoprite con altro terriccio (i semi molto piccoli possono invece essere lasciati scoperti). Controllate regolarmente i semenzai mantenendo il substrato sempre leggermente umido. Le piantine ottenute dovranno essere ripicchettate e lasciate crescere in cassone freddo fino al momento della messa a dimora definitiva.

EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Rastrellate le aiuole per eliminare le erbe infestanti e i residui vegetali morti che

potrebbero ospitare le forme svernanti dei patogeni. - Potete iniziare a dividere e trapiantare le piante erbacee troppo accestite. - E’ il periodo ideale per moltiplicare tramite talea di radice le perenni con apparato

radicale spesso e carnoso (Anemone x hybida, Echinops, Gailladia, Papaver orientale, Primula denticulata, Phlox, Verbascum, ecc.): tagliate le radici in porzioni lunghe 5-10 cm. ed interratele in cassone freddo in vasi riempiti con del terriccio o con un miscuglio di torba e sabbia. Quando le foglie si saranno ben sviluppate, sarà possibile procedere con il trapianto.

- Verso la fine del mese è consigliabile effettuare una concimazione con un prodotto a lenta cessione, per favorire la ripresa vegetativa, e si possono iniziare a mettere a dimora all’aperto le prime piantine.

- Si possono ammirare le fioriture degli ellebori (Helleborus spp.) e del Ranunculus calandrinioides.

BBuullbboossee - Si possono trasferire in casa i tulipani piantati in vaso in autunno e ormai prossimi

alla fioritura: lasciateli per qualche giorno in un ambiente fresco e ombreggiato, annaffiandoli frequentemente. Ricordatevi che queste bulbose sopportano un solo processo di forzatura ed una volta esaurita la fioritura è bene piantarli in giardino.

- Controllare periodicamente i bulbi immagazzinati ed eliminate quelli danneggiati o con sintomi di malattie.

- Può essere utile rinnovare lo strato di materiale pacciamante intorno alle bulbose a fioritura primaverile (giacinti, narcisi, tulipani, ecc.), per proteggerle dalle temperature ancora basse.

- Potete continuare a mettere a dimora in piena terra i gigli (Lilium), seguendo le indicazioni suggerite nel mese precedente, ed incominciare a piantare l’Anemone coronaria in un terreno fertile e ben drenato.

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- Si può procedere con la divisione dei bucaneve sfioriti. È raccomandabile ripiantarli subito dopo averli divisi, poiché fuori dal terreno tendono a seccare rapidamente.

- In questo mese possiamo ammirare le fioriture di: Crocus (A), Eranthis (B), alcune Iris bulbose (sottosezione Reticulata), Leucojum vernum (C), Scilla sibirica e S. tubergeniana. A B C

GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - Continuate a pulire regolarmente il giardino roccioso e ad asportare le infestanti

eventualmente presenti. - Arieggiate il terreno con l’aiuto di una vanga-forca, facendo attenzione a non

danneggiare le radici delle piante. Dopo aver eseguito questa operazione, se necessario, distribuite una miscela composta da sabbia, terra fertile e torba.

- Fino a quando le temperature si mantengono basse, è bene non rimuovere le foglie secche e altri materiali pacciamanti sistemati durante il periodo invernale per proteggere le radici dal gelo.

- Si possono seminare in cassone freddo o in serra le erbacee perenni da mettere a dimora in primavera (ad es. Anemone, Leontopodium alpinum, Ranunculus, ecc.)

VVaasscchhee ee llaagghheettttii - Controllate le piante acquatiche che avevate messo al riparo in autunno e, appena

notate la comparsa delle prime foglioline, trasferitele in un ambiente più caldo e luminoso, mantenendole sempre umide.

- Asportate le erbe infestanti eventualmente presenti lungo le rive oppure, se possibile effettuate un diserbo manuale per eliminare anche le radici.

- Nella seconda metà del mese potete iniziare a preparare il terreno per i nuovi impianti primaverili.

IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii - In questo periodo diverse specie ornamentali e fruttifere a foglia caduca sono

soggette ad attacchi di cocciniglia che, se presenti in grandi quantità, provocano ingiallimento e caduta delle foglie con conseguente indebolimento delle piante. Contro questi parassiti si può intervenire verso la fine del mese utilizzando un prodotto a base di olio minerale (ad esempio Oliocin Flexi* nella dose di 3 litri per 100 l di acqua). Questo insetticida è efficace anche contro le uova di afidi e acari.

- Quando le temperature iniziano ad alzarsi può essere opportuno effettuare un primo trattamento fungicida preventivo alle rose ed alle piante da frutto a foglia caduca

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contro bolla, peronospora, ticchiolatura e alternariosi, usando un prodotto a base di ossicloruro o solfato di rame (ad es. il King Flow* nella dose di 400 ml ogni 100 litri di acqua oppure il Cuproxat SDI* nella dose di 800 ml ogni 100 litri di acqua per le piante da frutto e nella dose di 300 ml per le rose).

N.B.- Ricordatevi di aggiungere a tutti i fitofarmaci, ad eccezione degli oli minerali, un bagnante adesivante, che ne migliora l’efficacia. - * Prodotti biologici

FFrruutttteettoo - E’ il periodo ideale per potare i piccoli frutti:

• Ribes: tagliate circa metà dei fusti principali fino ad una gemma rivolta verso l’esterno e accorciate i rami laterali lasciandone soltanto 2-3 cm.;

• Mirtilli: tagliate a livello del suolo due o tre rami di che hanno fruttificato l’anno precedente, in modo da favorire la formazione di nuovi getti vigorosi;

• Lamponi: accorciate i getti dell’anno delle varietà unifere (che fruttificano una sola volta) e recidete a circa 10 cm. dal suolo i rami delle varietà rifiorenti che hanno già fruttificato;

• More: tagliate raso terra i vecchi rami che hanno fruttificato gli anni precedenti. - Continuate a potare le Pomacee per ottenere uno sviluppo equilibrato delle piante e

favorirne un’abbondante fruttificazione. - Anche la vite può essere sottoposta ad una potatura di produzione: eliminate i rami

secchi, malati o danneggiati, tagliate i tralci che hanno fruttificato e cimate i rami restanti per orientare la crescita della pianta secondo la forma di allevamento scelta.

- Verso fine del mese, prima che si verifichi il rigonfiamento delle gemme, è possibile moltiplicare i ciliegi dolci tramite innesto a triangolo o a corona. Alcune delle varietà più interessanti da innestare sono: New Star, Lapins, Celeste e Durone di Vignola.

- E’ consigliabile controllare le piantine di fragola: eliminate le foglie secche ed appassite, diradate i germogli ed eventualmente preparate il terreno per i nuovi impianti. Ricordatevi che prediligono suoli fertili, ben drenati, non calcarei e ricchi di sostanza organica.

- Se il terreno non è più gelato, potete effettuare una concimazione organica con letame maturo.

OOrrttoo - Ricordatevi di seminare le piante da foglia (insalate, spinaci, bietole, ecc.) nel

periodo di luna calante, che inizierà il giorno 10 febbraio e terminerà il 24, e gli

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ortaggi da frutto (pomodori, peperoni, ecc.) in luna crescente, ovvero nella prima settimana e negli ultimi tre giorni del mese.

- Nelle giornate soleggiate e asciutte è opportuno lavorare il terreno per le nuove semine: vangate in profondità, incorporando abbondante letame maturo, zappate, rastrellate e livellate il suolo.

- In questo mese potete seminare in piena terra: aglio, barbabietola, bietola, cipolla, cipollina, pisello, scorzonera, spinacio e topinambur, sotto vetro: cavolo-verza, cicoria, lattuga, endivia, ravanello e scarola; in serra o in letto caldo: anguria, basilico, carota, cetriolo, melanzana, melone, peperone, pomodoro, porro, sedano, sedano-rapa e zucchino. Potete sperimentare anche alcune particolari nuove varietà, vi segnaliamo in particolare: lo zucchino giallo ‘Gold Rush’, le carote ‘Rainbow’ (vari colori), ‘Yellowstone’ (gialla) e ‘Red Samurai’(rosso-rosa), il cetriolo bianco ‘Long White’, i fagioli giganti ‘Enorma’, i pomodori ‘Nero di Crimea’ (porpora scuro) e ‘Green Zebra’ (con striature verdi) ed i peperoni ‘Bianca’ e ‘Choco’ (bianchi e neri).

- Continuate a controllare con regolarità gli ortaggi immagazzinati (aglio, carote, cipolle, patate, ecc.) e scartate quelli danneggiati, ammuffiti o con sintomi di malattie.

PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Durante i mesi invernali una delle principali problematiche è rappresentato dalla

scarsa luminosità, che, soprattutto nelle specie più esigenti (ad es. Aeschynanthus, Dieffembachia, Hypoestes, Codiaeum, papiri, ecc.) può causare l’ingiallimento e la caduta delle foglie, l’indebolimento del fusto e la crescita irregolare verso la fonte di luce. Per evitare che ciò accada, è opportuno sistemare i vasi nella zona più luminosa della casa e ruotarli periodicamente.

- La presenza di foglie secche e raggrinzite può invece essere sintomo di un ambiente troppo secco: nebulizzate il fogliame regolarmente oppure spostate la pianta in un locale più umido.

- Verso la fine del mese le piante, ad eccezione di quelle grasse, riprendono l’attività vegetativa e necessitano di una maggiore quantità di acqua: aumentate gradualmente le annaffiature utilizzando acqua a temperatura ambiente. È bene non riprendere le concimazioni fino a quando compariranno i nuovi germogli.

N.B. Tutte le lavorazioni del suolo si possono effettuare solo con terreno “in tempera” (piuttosto asciutto) e comunque non gelato.

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PPiiccccoollii ccoonnssiiggllii eedd aaccccoorrggiimmeennttii - Per eseguire una corretta potatura si consiglia di intervenire nelle giornate più calde

(con temperature di alcuni gradi sopra lo zero) e soleggiate effettuare dei tagli netti e obliqui 2-3 cm. al di sopra di una gemma o di un ramo rivolti verso l’esterno. Su tagli o ferite con diametro maggiore di 1,5-2 cm. è opportuno spennellare un prodotto cicatrizzante per prevenire eventuali infezioni. È bene ricordarsi di disinfettare gli attrezzi quando si passa da una pianta all’altra per evitare il diffondersi delle malattie.

- Se volete avere delle splendide fioriture in casa potete recidere dei rametti ancora non fioriti di Chimonanthus, Forsythia, Prunus e Chaenomeles e metterli in vasi con acqua tiepida. In pochi giorni i boccioli fiorali si apriranno, colorando e profumando la vostra casa.

- Un idea regalo originale per festeggiare compleanni, nascite e anniversari può essere un arbusto o un albero che fiorisca o fruttifichi nell’occasione. Così il vostro augurio si ripeterà automaticamente ogni anno.

Ricetta: BAVARESE ALL’ARANCIA (dosi per 6 persone) Ingredienti: 4 tuorli d’uovo, 1/4 litro di latte, 150 gr di zucchero, 1 foglio di colla di pesce (5-6 gr), 1/2 litro di panna montata zuccherata, 1 grossa arancia, 1/2 stecca di vaniglia. Preparazione: Fate scaldare il latte senza farlo bollire e mettetevi in infusione la scorza grattugiata dell’arancia e la vaniglia per un’ora circa. Sbattete i tuorli con lo zucchero e quando saranno ben montati aggiungete il latte a temperatura ambiente. Fate ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda per qualche minuto, strizzatela bene e aggiungetela al composto, sempre mescolando. Ponete su fuoco molto basso e continuate a girare senza far bollire. Quando si sarà un po’ addensato, togliete dal fornello e versate in una terrina; mescolando di tanto in tanto, lasciate raffreddare. Quando accenna a rapprendersi, aggiungete la panna montata e miscelate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Versate in uno stampo bagnato, riempiendolo fino all’orlo e coprendolo con un foglio di carta da forno. Ponete in frigo per qualche ora. Infine, per sformare lo stampo aiutatevi immergendolo per qualche secondo in acqua calda. Servite con le fette d’arancia e spuzzando qualche goccia di succo sulla bavarese.

NNoovviittàà iinn lliibbrreerriiaa - “The gardens of Russell Page” a cura di M. Schinz e G. Van Zuylen, edito da

Frances Linoln Limited Publishers, pag. 255, €. 63. È una raccolta illustrata dei più bei lavori di uno dei più grandi progettisti di

giardini del XX secolo.

BBuuoonn ggiiaarrddiinnaaggggiioo Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia

Isabella Poggio

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NOTIZIARIO: • Dal 20 al 22 febbraio si svolgeranno alla Fiera di Padova:

FLORMART - 58° Salone internazionale di florovivaismo e giardinaggio VERDECASA - Idee verdi per casa, giardino e benessere Saranno esposti fiori, piante, attrezzature per la gestione del verde, arredi ed accessori per il giardino, orchidee, piante d’appartamento e prodotti benessere. Per informazioni: www.padovafiere.it - www.verdecasa.net

• Sono aperte le iscrizioni ai nostri corsi di giardinaggio: CORSO PRIMAVERILE DI GIARDINAGGIO (inizio sabato 21 Febbraio)

Cura del giardino nelle varie stagioni 7 lezioni di 2 ore per un totale di 14 ore

potatura delle piante ornamentali potatura delle piante da frutta organizzazione del giardino, terrazzo e lavori nelle stagioni; cure alle piante

da fiore e sempreverdi moltiplicazione delle piante (talee, margotte, innesti, propaggini, semine, ecc.) coltivazione biologica e difesa delle piante con prodotti ecologici riconoscimento delle piante, caratteristiche, esigenze e adattabilità alle varie

situazioni impianto d'irrigazione, impianto d'illuminazione e attrezzature varie

(Le lezioni si svolgeranno il sabato dalle ore 9 alle 11 presso la nostra sede)

COLTIVAZIONE DELLE ORCHIDEE IN CASA

(Sabato 14 Marzo dalle ore 10.30 alle ore 12.30) Lezione tenuta da Franco Bianco e Mario Vietti

CORSO DI ORTICOLTURA PRATICA (Sabato 21 Marzo dalle ore 9 alle ore 11) Verranno esemplificate le operazioni necessarie (semine, trapianti, uso di concimi e ammendanti, consociazioni e rotazioni colturali, ecc.) per allestire un orto ed ottenere una buona produzione

Per iscrizioni e info: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

È possibile scaricare i numeri arretrati di GARDEN MAGAZINE® direttamente dal nostro sito www.turingarden.it

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1 Domenica

2 Lunedì 3 Martedì 4 Mercoledì 5 Giovedì 6 Venerdì 7 Sabato 8 Domenica

Galanthus nivalis Daphne odora

semina ortaggi "da frutto"

in serra

9 Lunedì 10 Martedì 11 Mercoledì 12 Giovedì 13 Venerdì 14 Sabato 15 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

in serra

Hamamelis mollis

16 Lunedì 17 Martedì 18 Mercoledì 19 Giovedì 20 Venerdì 21 Sabato 22 Domenica

Crocus sp. Vib. x bodnantense ' Dawn'

trattamento antiparassitario

cocciniglie

23 Lunedì 24 Martedì 25 Mercoledì 26 Giovedì 27 Venerdì 28 Sabato LEGENDA

semina ortaggi "da foglia"

in serra

semina ortaggi "da frutto"

in serra

rullatura tappeto erboso

Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

FEBBRAIO 2009

Puoi rincorrere una farfalla per tutto il prato e non prenderla mai. Ma se ti siedi tranquillo sull'erba verrà a posarsi sulla tua spalla.

………………………………… Anonimo

Continuate per tutto il mese la messa a dimora e la potatura delle piante a foglia

caduca e dei fruttiferi

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi marzo 1

GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 3 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI MARZO TTaappppeettoo eerrbboossoo - Dopo la pausa invernale e quando il terreno non è più gelato è opportuno riprendere

le operazioni di manutenzione. - Se non lo avete già fatto a fine febbraio, è bene pulire accuratamente il tappeto

erboso, asportando foglie, rametti e tutti i materiali che potrebbero ostacolare la crescita del prato e passare un rullo da circa 50-100 kg sulla superficie erbosa per livellare le irregolarità causate dal gelo. Se dopo la rullatura il prato presentasse ancora dei piccoli avvallamenti, colmateli con del terriccio misto a sabbia e ripetete questa operazione ogni 10-15 giorni fino ad ottenere una superficie perfettamente livellata. Eventualmente distribuite della semente sullo strato di terriccio riportato.

- In presenza di suoli troppo compatti è consigliabile eseguire una bucatura. Questa operazione può essere effettuata con una “bucatrice”, che asporta numerosi cilindretti di terra, oppure con una macchina per il “verticut”, che arieggia il terreno con dei tagli verticali e, contemporaneamente, asporta il feltro.

- Quando l’erba ha raggiunto un’altezza di 5-6 cm. è consigliabile procedere con il primo taglio dell’anno. Ricordate che in linea di massima le erbe a tessitura fine (ad es. Agrostis, Poa e alcune Festuca) necessitano di tagli piuttosto bassi (1,5-3 cm.) e frequenti; se invece il prato è di tipo rustico con graminacee più grossolane ed a rapido sviluppo (come Lolium perenne, Festuca arundinacea e Cynodon dactylon) conviene tosare ad una maggiore altezza (circa 3-4 cm.) e meno frequentemente. Assicuratevi sempre che la lama del tosaerba sia ben affilata ed evitate di intervenire quando l’erba è bagnata, in quanto i tagli risulterebbero sfilacciati.

- Dopo la tosatura procedete con una prima concimazione, utilizzando un prodotto a lenta cessione, come ad es. U.M. Slow 15-0-15 nella dose di 35 kg. ogni 1000 m2 di prato. Per riuscire a distribuire il fertilizzante uniformemente è bene dividere il prodotto da apportare in 2-3 parti uguali ed eseguire altrettanti passaggi incrociati sulla superficie del tappeto erboso.

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi marzo 2

AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - Entro la fine del mese è consigliabile ultimare la messa a dimora di alberi e arbusti a

foglia caduca a radice nuda o di “zolla”, mentre dalla seconda metà del mese potete procedere con l’impianto di conifere e sempreverdi. Ricordatevi di fissare le piante a dei pali tutori, controllando periodicamente le legature. Dopo la piantagione è opportuno distribuire uno strato di materiale pacciamante (a base di torba, truciolato di corteccia, foglie secche o altri materiali organici), per conservare l’umidità del suolo, proteggere le radici da eventuali gelate tardive, evitare il compattamento del terreno ed ostacolare lo sviluppo delle erbe infestanti, ed annaffiate abbondantemente.

- Sarchiate il terreno alla base di alberi e arbusti e distribuite un concime chimico-organico (ad es. U.M. 8-5-15 nella dose di 10-15 g per ogni m²) per favorire la produzione di nuove foglie e l’accrescimento delle piante.

- Continuate a potare gli arbusti che fioriscono sui getti dell’anno e le ortensie, seguendo le indicazioni suggerite il mese precedente. Sarebbe opportuno disinfettare gli attrezzi per le potature con solfato di rame, quando si passa da una pianta all’altra. In questo modo si limita il rischio di diffondere le malattie. Verso la fine del mese è consigliabile intervenire sulle piante di lavanda (Lavandula officinalis): tagliate energicamente i rami cresciuti in modo disordinato per stimolare la formazione di nuovi getti dalla base.

- Si possono accorciare le siepi di Prunus laurocerasus, P. lusitanica, Osmanthus ilicifolius, Buxus, Ilex, Ligustrum ovalifolium e Rosmarinus. La potatura delle siepi è fondamentale per evitare che si spoglino alla base, mantenendo una forma compatta e regolare.

- È il periodo adatto per moltiplicare alcune piante: Erica, Rhododendron e Wisteria mediante propaggine; Fatsia, Spiraea e Symphoricarpos tramite polloni; Fuchsia, Rhynchospermum e Prunus laurocerasus per talea.

- In questo mese si possono ammirare le fioriture di: Acacia dealbata (mimosa), Camellia japonica (pianta del mese), Chaenomeles japonica, Cornus mas, Forsythia, Magnolia stellata, Mahonia aquifolium, Pieris japonica, Prunus ‘Accolade’, Skimmia, ecc.

La Camellia japonica, originaria dell’Estremo Oriente, è uno splendido arbusto sempreverde con foglie ellittiche, lucenti e di colore verde scuro. Le numerose varietà possono fiorire a inizio, metà o fine primavera. I fiori di varie forme (semplice, doppio, pieno, peoniforme, ecc.) sono larghi circa 3-5 cm possono avere colorazioni dal bianco al rosso.

Sono piante abbastanza rustiche, anche se le gelate tardive possono rovinare i fiori. Come le altre specie acidofile prediligono esposizioni ombreggiate o semi-ombreggiate e richiedono terreni acidi (pH 5,5-6,5), umidi e ricchi di humus.

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RRoosseettoo - Entro la metà di marzo è consigliabile completare i lavori di

potatura prima che si verifichi la schiusura delle gemme, per non rischiare di compromettere la fioritura. Ricordatevi di tagliare i rami al di sopra di una gemma rivolta verso l’esterno, rigonfia e vegetante. Sulle rose rampicanti giovani è buona norma nei primi due anni di vita limitare gli interventi alla rimozione del legno morto, ammalato o danneggiato. E’ il mese più indicato per mettere a dimora i rosai a radice nuda nel terreno preparato in precedenza. Scavate una buca di dimensioni adeguate, disponete sul fondo del concime organico a lenta cessione (ad es. cornunghia nella dose di 300 g/m2) e ricoprite con uno strato di terra per evitare il contatto del fertilizzante con le radici. Sistemate la pianta nella buca in modo che il colletto si trovi circa 2,5 cm. al di sotto del livello del terreno (1 cm. se si tratta di rose in miniatura). Ricordate di fissare i rosai ad alberello ad un palo tutore che servirà da sostegno durante i primi anni di sviluppo. Oggi tuttavia si trovano anche le giovani rose coltivate in vasetto, che possono essere piantate in ogni periodo dell’anno ed hanno una percentuale di attecchimento notevolmente maggiore rispetto al trapianto a radice nuda, che diventa sempre meno consigliabile.

- E’ ancora possibile effettuare dei trapianti: con l’aiuto di un badile dissotterrate la pianta che volete spostare facendo attenzione a lasciare una zolla di terra intorno all’apparato radicale; tagliate tutte le parti rotte o rovinate, e trasferite la rosa nella nuova buca. Durante le operazioni di trapianto è consigliabile avvolgere il pane di terra con un telo o un sacco di plastica per evitare che le radici si secchino.

PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - Si possono seminare in tunnel o sotto vetro Alyssum, Cosmos, Impatiens balsamina,

Petunia, Salvia, Tagetes, Verbena, Zinnia, ecc.; e verso la fine del mese, se le temperature lo consentono, potete iniziare a seminare all’aperto alcune annuali e biennali, come Calendula, Coreopsis, Eschscholzia, Godetia, Iberis, Linum, Nigella, Papaver, ecc.

- In questo periodo il freddo notturno non consente ancora la messa a dimora di molte delle piantine coltivate in serra, limitatevi a piantare le viole, le primule e le eriche che sostituirete più avanti con petunie, impatiens, begonie, ecc.

- Può essere utile distribuire sulle aiuole fiorite uno strato di terriccio concimato per favorire la ripresa vegetativa.

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EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Eliminate regolarmente le erbe infestanti, sarchiate il terreno per favorire la

circolazione dell’aria, distribuite uno strato di materiale pacciamante e livellate con un rastrello. Può essere utile la somministrazione di un fertilizzante organico per stimolare la crescita delle piantine.

- Quasi tutte erbacee perenni (ad es. Acanthus, Anemone, Aquilegia, Artemisia, Aster, Bergenia, Brunnera, Centaurea, Campanula, Echinops, Erigeron, Filipendula, Helleborus, Hosta, Lamium, Ophiopogon, Nepeta, Saponaria, Solidago, Tiarella, Vinca, ecc.) possono essere moltiplicate per divisione. Estraete dal terreno le piante madri con l’aiuto di una vanga forca, liberate l’apparato radicale dalla terra con una vanga o un coltello affilato e dividete i cespi in modo che su ogni porzione rimangano nuovi getti e radici. Infine, dopo aver eliminato tutte le parti deteriorate, ponete a dimora le piantine così ottenute alla stessa profondità a cui si trovava la pianta madre.

- Potete seminare in cassone freddo: Geranium, Geum, Gypsophila paniculata, Helianthus, Limonium, Linum, Malva, Tiarella, ecc.

- Nella seconda metà del mese potete preparare il terreno che ospiterà le nuove aiuole e bordure: lavorate il suolo in profondità e aggiungete sabbia, torba, letame e una piccola quantità di concime chimico-organico. Iniziate anche a pensare alla disposizione delle piantine, ricordando che nelle aiuole le specie più alte dovrebbero essere collocate al centro e quelle più basse lungo i bordi; nelle bordure, invece, le varietà più alte dovrebbero trovarsi nella parte più lontana dall’osservatore.

BBuullbboossee - E’ opportuno controllare le bulbose presenti in giardino: eliminate le foglie morte o

ingiallite e asportate le erbe infestanti eventualmente presenti; se non lo avete fatto in autunno, distribuite un concime specifico granulare.

- Verso la metà del mese, quando si può escludere il rischio di gelate notturne, è consigliabile rimuovere lo strato di materiale pacciamante posizionato sopra i bulbi a fioritura primaverile (crochi, giacinti, narcisi, tulipani, ecc.) per proteggerli dal freddo, e che adesso potrebbe divenire un rifugio per i parassiti.

- E’ il momento di trapiantare all’aperto i bulbi di narciso e giacinto sottoposti a forzatura e coltivati finora in casa.

- Verso la fine del mese potete iniziare a piantare le bulbose a fioritura estiva (Acidanthera, Crinum, Crocosmia, Galtonia, Gladiolus, Ranunculus, ecc.), ricordando che necessitano di una posizione riparata dal vento e di un terreno neutro e ben drenato. E’ consigliabile correggere i suoli argillosi con l’apporto di sabbia “granita" e ghiaia.

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- Si possono ammirare le fioriture di Crocus, Iris, Leucojum vernum

(falso bucaneve), Muscari, Chionodoxa, Scilla e Tulipa. La mancata fioritura di alcune bulbose può dipendere principalmente da una eccessiva profondità di impianto o dall’insorgenza di marciumi.

GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - Quando le condizioni climatiche lo consentono, si possono togliere le protezioni che

erano state posizionate in autunno come riparo dalle basse temperature. - E’ il momento ideale per effettuare dei nuovi impianti e per sostituire le piantine

morte o danneggiate. Prima di procedere, controllate che le rocce siano saldamente ancorate al terreno e, se necessario, aggiungete del nuovo terriccio. Dopo aver effettuato la messa a dimora, è consigliabile distribuire una miscela di ghiaino e sabbia in superficie ed annaffiare.

- Se volete dare un tocco di colore potete piantare delle annuali fiorite (ad es. viole o primule).

Vasche e laghetti - Approfittando del periodo di riposo vegetativo delle piante acquatiche e spondali,

sarebbe opportuno asportare con una pompa una parte dell’acqua contenuta nel laghetto e sostituirla con dell’acqua pulita. Se avete delle vasche rigide in plastica o in cemento, ogni 2-3 anni dovreste svuotarle e pulire le pareti con una spazzola in modo da eliminare le alghe e i residui vegetali eventualmente presenti.

- E’ consigliabile pulire anche gli scarichi e verificare il corretto funzionamento delle pompe e degli altri materiali immersi. Durante questi interventi è necessario trasferire i pesci in contenitori temporanei e ricoverare le piante acquatiche all’interno di cassette poste in una zona ombreggiata e protette con dei panni umidi.

- Si possono dividere le erbacee perenni spondali (ad es. Calla, Caltha, Cardamine, Iris, Myosothis, Mentha, Poligonum, Primula, Ranunculus, ecc.) e mettere a dimora a circa 20-30 cm di profondità le piantine di “erba scopina” (Hottonia palustris).

IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii L’aumento della temperatura e l’elevata umidità ambientale possono favorire i primi attacchi di funghi e parassiti sulla nuova vegetazione. - Se notate la presenza di colonie di afidi sui giovani e teneri germogli delle vostre

piante, potete intervenire con prodotti a base di Imidacloprid (ad es. il *Kohinor 200 nella dose di 50 cc per 100 l di acqua). La lotta chimica si consiglia nel caso di

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attacchi consistenti; in alternativa può essere sufficiente sfruttare l’azione dei numerosi predatori naturali di questi insetti (cimici, sirfidi, larve di coccinella, ecc.).

- Le patologie fungine più frequenti all’inizio della primavera sono rappresentate da ticchiolatura, mal bianco e ruggine. Alla comparsa dei primi sintomi è consigliabile trattare con *Proclaim, a base di Bitertanolo 45%, nella dose di 80 cc per 100 l di acqua. Contro gli attacchi di mal bianco si consiglia anche l’impiego di *Tiolene (100-120 g per 100 litri di acqua), a base di zolfo.

- Sulle piante da frutto può essere utile effettuare un secondo trattamento preventivo contro le principali malattie fungine (alternaria, cercospora, peronospora, septoriosi e ticchiolatura), utilizzando ad es. *Idrorame Flow, a base di solfato di rame, nella dose di 400-900 cc per 100 litri di acqua.

- E’ consigliabile eseguire un trattamento fungicida preventivo contro le principali malattie fungine del tappeto erboso, utilizzando un prodotto a largo spettro d’azione (ad es. il *Protil, a base di Propiconazolo, nella dose di 16-40 cc per 100 m2).

Prima di procedere con qualsiasi trattamento, è raccomandabile leggere con attenzione le informazioni riportate sulle etichette dei prodotti da utilizzare e ricordatevi di non intervenire mai sulle piante da frutto in fioritura.

N.B.- Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia. Unica eccezione gli oli minerali.

- *Prodotti biologici *Prodotti non biologici *Prodotti pericolosi (patentino) FFrruutttteettoo - Ultimate le operazioni di potatura di produzione iniziate il mese precedente ed

asportate tempestivamente le ramaglie in quanto potrebbero rappresentare un focolaio di infezioni.

- Nella prima metà del mese potete ancora mettere a dimora i fruttiferi a radice nuda. Per i frutteti familiari è consigliabile utilizzare nuove piante coltivate in vaso, in quanto si hanno percentuali di attecchimento vicine al 100% ed una migliore ripresa vegetativa.

- In questo mese iniziano a fiorire numerose piante da frutto ed è opportuno concimare con un prodotto ternario a lenta cessione (ad es. Bayfolan Multi Orti&Giardini nella dose di 30-50g/m²). Si consiglia di interrare il fertilizzante con una lavorazione del terreno ed annaffiare per favorirne la penetrazione.

- Prima che le piante riprendano l’attività vegetativa, è ancora possibile efettuare innesti a gemma dormiente (ad es. a triangolo o a spacco). Inoltre potete rinnovare le piante adulte di melo e pero tramite innesto a corona. Vi consigliamo alcune delle varietà più interessanti di melo: Florina, Fuji Nagafu, Annurca, Astrakan Rosso; e di pero: Madernassa, Abate, Conference.

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OOrrttoo - In questo mese si possono effettuare numerose semine in piena terra: asparago,

barbabietola, bietola, carota, cavolo cappuccio, cavolo verza, cerfoglio, cicoria, cipolla, cipollina, fava, finocchio, lattuga, maggiorana, pisello, porro, prezzemolo, rapa, ravanello, rucola, scorzonera, spinacio, zucca e zucchino. Si possono piantare in campo aglio, patata e topinanbour.

Può essere utile coprire colture appena seminate con un velo di tessuto non tessuto, per agevolare la germinazione e proteggerle da uccelli ed altri animali. Ricordate che questo mese la luna calante (periodo ottimale per la semina delle piante da foglia) avrà inizio il giorno 12 e durerà circa due settimane.

- Seminate in serra o sotto vetro basilico, cetriolo, peperone, sedano e sedano rapa. Nelle ore più calde della giornata è consigliabile aprire i tunnel e le serre per favorire l’arieggiamento ed evitare l’innalzamento eccessivo della temperatura.

- Potete trapiantare in piena terra o sotto vetro endivia, pomodoro, scarola e zucchino. PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Quasi tutte le piante d’appartamento riprendono in questo mese la loro attività

vegetativa. Aumentate gradualmente le somministrazioni di acqua, ma ricordatevi che non tutte le specie presentano le stesse esigenze idriche. Vi sono infatti alcune piante (ad es. Aeschynanthus, Cyperus, Polystichum, Yucca, ecc.) che hanno bisogno di un terriccio sempre umido, per altre (ad es. Ficus, Kalanchoe, Peperomia, Pedilanthus e Sansieveria) sono sufficienti delle annaffiature moderate. Per stabilire se le piante hanno bisogno di essere bagnate, si consiglia di toccare il terriccio ogni 2 o 3 giorni e intervenire quando questo si presenta asciutto, utilizzando acqua a temperatura ambiente e non troppo calcarea. Evitate di lasciare acqua stagnante nei sottovasi, che potrebbe causare la marcescenza delle radici.

- Da questo mese è raccomandabile riprendere le concimazioni: una volta alla settimana aggiungete all’acqua delle annaffiature un fertilizzante liquido specifico (ad es. Bayfolan Idrosol nella dose di 1-2 g per litro di acqua).

- Continuate ad asportare con un panno umido la polvere dalle foglie grosse e lisce di Codiaeum, Dieffenbachia, Ficus, Monstera, Philodendron e altre piante tropicali; utilizzate invece un pennellino per le varietà con fogliame peloso (Saintpaulia, Echeveria, ecc.).

- In questo mese le primule annunciano l’arrivo della primavera con la loro fioritura. Ricordatevi che per conservarle in casa è bene sistemarle in vasi con ghiaia o argilla espansa, che aumentano il livello di umidità dell’aria.

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PPiiccccoollii ccoonnssiiggllii eedd aaccccoorrggiimmeennttii - Nelle piante a fogliame variegato o screziato, come aceri giapponesi, Aucuba,

Euonimus, Hedera, Eleagnus, ecc., possono talvolta comparire getti selvatici completamente verdi. È opportuno reciderli appena si individuano, perché la loro maggiore vigoria avrebbe presto il sopravvento sui getti variegati.

- Per proteggere la base del fusto dei giovani alberi dai pericolosi colpi del tosaerba e del decespugliatore sarebbe opportuno applicare un manicotto protettivo alto circa 10-15 cm. Esistono materiali plastici appositi, ma se il fusto è ancora sottile potete usare semplicemente una bottiglietta di plastica incisa lateralmente.

- Le piante mediterranee, sempre più impiegate nel nord Italia, durante un inverno rigido e nevoso, come quello appena trascorso, possono facilmente rompersi sotto la neve o morire a causa delle gelate. Vi consigliamo di utilizzare sempre piante adatte alle condizioni climatiche del luogo per evitare brutte sorprese primaverili.

RRiicceettttaa ccoonn ii pprrooddoottttii ddeellll’’oorrttoo oo ddeell ffrruutttteettoo:: BROCCOLO GRATINATO (dosi per 4 persone) Ingredienti: 1 grosso broccolo, burro, besciamella, 2 cucchiai circa di formaggio grattugiato, poco pan grattato, sale. Preparazione: Fate lessare il broccolo in acqua salata; scolatelo quando è ancora al dente e tagliatelo in porzioni. Con 1 cucchiaio di farina preparate una besciamella piuttosto fluida. Ponete il broccolo in una pirofila precedentemente imburrata e distribuitevi sopra la besciamella, il formaggio grattugiato e una spruzzata di pan grattato. Infornate per circa mezz’ora a temperatura media; estraete dal forno quando la superficie risulterà dorata e si sarà formata una crosticina. Servite caldo.

BBuuoonn ggiiaarrddiinnaaggggiioo

Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia Isabella Poggio

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NOTIZIARIO:

• Sono aperte le iscrizioni ai nostri corsi di giardinaggio:

CORSO DI ORTICOLTURA PRATICA (Sabato 21 Marzo dalle ore 8:30 alle ore 10:30) Verranno esemplificate le operazioni necessarie per allestire un orto ed ottenere una buona produzione (semine, trapianti, uso di concimi e ammendanti, consociazioni e rotazioni colturali, ecc.).

COLTIVAZIONE DELLE ORCHIDEE IN CASA (Sabato 21 Marzo dalle ore 10.30 alle ore 12.30) Lezione tenuta da Franco Bianco e Mario Vietti

Per iscrizioni e info: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

• Il 21 e 22 Marzo a Verbano Pallanza si terrà la 43° edizione della MOSTRA NAZIONALE DELLA CAMELLIA PRIMAVERILE

Si potranno ammirare ed acquistar le specie e le varietà più pregiate di camelie.

Per informazioni: www.camelieinmostra.it; 0323/840769-503249 • Dal 26 al 29 Marzo si svolgerà presso il centro espositivo Lingotto Fiere di Torino

la 1° edizione di CAMPUS - SALONE DELLA NUOVA AGRICOLTURA

Per informazioni: www.campus-agricoltura.it; 011/19703557 • Il 28 Marzo inizia nel parco storico del Castello di Pralormo (TO) la 10° edizione

della manifestazione MESSER TULIPANO, dove si potranno ammirare oltre 75.000 tulipani e narcisi.

Per informazioni: www.castellodipralormo.com; 011/884870-8140981

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1 Domenica

2 Lunedì 3 Martedì 4 Mercoledì 5 Giovedì 6 Venerdì 7 Sabato 8 Domenica

trattamento fungicida e aficida

Camellia japonica

primo taglio e concimazione

prato

Acacia dealbata

9 Lunedì 10 Martedì 11 Mercoledì 12 Giovedì 13 Venerdì 14 Sabato 15 Domenica

Erica carnea

semina ortaggi "da foglia"

16 Lunedì 17 Martedì 18 Mercoledì 19 Giovedì 20 Venerdì 21 Sabato 22 Domenica

messa a dimora di sempreverdi e

conifere

Muscari

23 Lunedì 24 Martedì 25 Mercoledì 26 Giovedì 27 Venerdì 28 Sabato 29 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

Primula acaulis

30 Lunedì 31 Martedì LEGENDA Potatura

siepi Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

Continuate la messa a dimora e la potatura delle piante a foglia caduca e dei fruttiferiLa civiltà ebbe inizio quando per la prima

volta l'uomo scavò la terra e vi gettò un seme. ……………………………. Kahlil Gibran

N.B. Consultate la cartina climatica allegata per conoscere gli anticipi ed i ritirdi nell'esecuzione dei lavori di giardinaggio

MARZO 2009

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi cartina climatica 1

CARTINA CLIMATICA PRIMAVERA-INZIO ESTATE E’ molto importante che i lavori in giardino siano eseguiti correttamente e soprattutto nei periodi adatti. A seconda della stagione e delle diverse condizioni climatiche (latitudine, altitudine, vicinanza al mare, esposizione, ecc.) presenti sul territorio nazionale è bene anticipare (-) o ritardare (+) di alcuni giorni, come indicato nella figura, le varie operazioni relative al tappeto erboso e ai lavori di giardinaggio.

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi aprile 1

GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 4 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI APRILE TTaappppeettoo eerrbboossoo - E’ necessario tagliare regolarmente il prato in base alla crescita dell’erba: sui tappeti

erbosi fini intervenite ogni 3-4 giorni con un tosaerba a lama elicoidale e su quelli rustici ogni 10-15 giorni con una macchina a lama rotativa. In linea di massima l’altezza di taglio dovrebbe essere regolata in modo da asportare circa un terzo delle foglioline. Ricordatevi che le lame del tosaerba dovrebbero essere sempre ben affilate e che per rifinire i bordi e le zone difficilmente raggiungibile potete usare delle forbici apposite o il rifilabordi.

- Una volta ultimato il taglio del prato rastrellate accuratamente per raccogliere tutto lo sfalcio che, se lasciato sulla superficie erbosa, potrebbe ostacolare l’aerazione e favorire le malattie fungine.

- E’ possibile intervenire contro le infestanti a foglia larga eventualmente presenti (Bellis perennis, Plantago, Taraxacum, Rumex, Trifolium repens, Veronica, ecc.). Se il prato è di piccole dimensioni o se le infestanti sono poche, potete strappare con le mani o con l’aiuto di un coltellino i cespi delle erbacce; in alternativa potete effettuare un diserbo chimico. In questo caso occorre distribuire con una pompa a spalla un diserbante selettivo in grado di agire esclusivamente sulle infestanti grazie ad un diverso assorbimento da parte delle graminacee del prato. Utilizzare prodotti a base di Dicamba, MCPA o 2,4 D (ad es. Turfene*, a base di Dicamba + MCPP, nella dose di 400-500 cc in 60 litri di acqua per 1000 m2). Per garantire l’assorbimento del prodotto, è consigliabile intervenire in giornate asciutte e non ventose, sospendendo le annaffiature per almeno 24 ore e le operazioni di tosatura per quattro giorni.

- Potete effettuare una trasemina o una rigenerazione delle zone del prato degradate o prive di erba.

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AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - È opportuno potare gli arbusti che hanno concluso la fioritura sul legno vecchio, ad

es. Chaenomeles japonica, Deutzia, Forsythia, Genista, Hamamelis, Kerria japonica, Prunus da fiore, ecc.: accorciate la nuova vegetazione e recidete i rami fioriferi vicino alla gemma all’attacco con il ramo principale più vecchio.

- E’ il periodo più indicato per potare alberi ed arbusti sempreverdi, in particolare le piante di olivo, oleandro, camelia, Magnolia grandiflora, Viburnum tinus, ecc. Accorciate le siepi di Euonymus japonicus, Ilex aquifolium, Lavandula, Prunus laurocerasus, Prunus lusitanica e Rosmarinus officinalis così da favorire una crescita folta e regolare; ai cipressi riducete i rami divaricati dalla neve durante l’inverno.

- E’ consigliabile bagnare le piante acidofile con acqua priva di calcare: potete usare quella piovana o aggiungere dei decalcificanti a base di solfato di ferro per correggere le acque troppo dure. Ricordatevi che queste essenze prosperano in terreni acidi, friabili, ricchi di sostanza organica e sufficientemente drenati; devono essere collocate in posizione piuttosto ombreggiata e riparata dalle correnti.

- Le erbe infestanti devono essere eliminate periodicamente a mano o con l’aiuto di una zappa cercate di rimuovere tutto l’apparato radicale in modo da limitare il più possibile la ricrescita. Dopo aver effettuato queste operazioni, è raccomandabile distribuire un strato di materiale organico sul terreno (pacciamatura).

- In questo periodo tra le fioriture più appariscenti potete ammirare quelle di Magnolia liliflora, Magnolia stellata (pianta del mese) e M. x soulangeana. Fioriscono inoltre Amelanchier, Azalea, Camellia, Pieris, Rhododendron, Ceanothus, Cercidiphyllum japonicum, Choisya ternata, Clematis, Osmanthus, Osmarea x burkwoodii, Paulownia tomentosa, Spiraea, numerosi Prunus e meli da fiore, ecc. Originaria del Giappone, la Magnolia stellata è un arbusto ornamentale a crescita piuttosto lenta che può raggiungere i 3-4 m di altezza, con foglie decidue e lanceolate; i fiori, di colore bianco (o rosa nella varietà ‘Rosea’), a forma di stella, molto profumati e abbondanti, sbocciano tra marzo e aprile prima della comparsa delle foglie. Questa pianta patisce decisamente le gelate tardive che possono danneggiarne i fiori: è consigliabile quindi metterla a dimora in un luogo riparato.

RRoosseettoo - È bene sospendere la potatura delle rose perché con l’aumento delle temperature

riprendono la loro attività vegetativa, ma continuate ad eliminare i polloni eventualmente presenti.

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- Distribuite uno spesso strato di materiale pacciamante (costituito da corteccia tritata, torba o letame maturo miscelato a terriccio) che, oltre ad ostacolare lo sviluppo delle infestanti, ha la funzione di conservare l’umidità del terreno limitando la traspirazione.

- Nei roseti appena messi a dimora è buona norma sarchiare il terreno, effettuare una concimazione con un prodotto specifico (ad es. Baycote Rose nella dose di 40-70 g per m²) ed annaffiare regolarmente, così da favorire una crescita sana e robusta.

- In questo periodo possono iniziare a comparire gli afidi sui boccioli e sui giovani germogli oppure sulla pagina inferiore delle foglie, comunemente conosciuti come “pidocchi delle rose”. Per eliminare questi parassiti è possibile intervenire con prodotti a base di Imidacloprid, come ad esempio il Confidor* in dose di 50 cc. per 100 l. d’acqua. L’utilizzo di fitofarmaci può essere evitato con l’impiego di un coleottero nemico naturale degli afidi, Harmonia axyridus.

PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - In questo periodo è utile preparare il terreno per le nuove piantagioni: vangate in

profondità, distribuite del letame maturo misto a torba in dose di 30 kg. ogni 10 m² per incrementare la fertilità ed ultimate l’intervento zappettando la superficie in modo da rendere la terra leggera e friabile.

- Fertilizzate le piantine messe a dimora in autunno (viole, pratoline, ecc.) con un prodotto ad elevato titolo di potassio (ad es. Idrofloral Tech 8-5-44 nella dose di 7-8 g per m²) per stimolare la fioritura.

- Nel mese di aprile è possibile seminare in piena terra numerose annuali rustiche (Alyssum maritimum, Calendula, Clarkia, Eschscholzia, Helianthus, Tropeolum sp., ecc.), diradando successivamente le piantine fino ad ottenere la distanza desiderata.

- Quando la temperatura esterna si sarà stabilizzata, potete mettere a dimora le annuali e le biennali allevate fino ad ora in ambiente protetto e cresciute a sufficienza. Ricordatevi di sistemare un tutore vicino alle varietà destinate ad accrescersi molto in altezza.

- E’ bene cimare le piantine che dovranno assumere forma cespugliosa: staccate con le dita l’apice vegetativo in modo da stimolare la produzione di getti laterali. Inoltre per stimolare la produzione di nuovi infiorescenze è sempre consigliabile eliminare quelle ormai sfiorite.

- Potete rinvasare i gerani (Pelargonium), ma attendete la fine del mese per spostarli all’esterno. Annaffiateli con moderazione e concimateli ogni quindici giorni con un fertilizzante liquido specifico (ad es. Bayfolan Gerani e Piante Verdi nella dose di 3-4 g per litro d’acqua).

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EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Asportate manualmente le erbe infestanti aiutandovi con una zappetta a più punte

per non danneggiare le radici superficiali delle piantine erbacee. - E’ il periodo più indicato per mettere a dimora piantine di Achillea, Anaphalis,

Aubrietia, Delphinium, Digitalis, Eryngium, Gunnera, Heuchera, Iberis, Linum, Polemonium, Rudbeckia, Sedum, ecc.) per realizzare aiuole e bordi misti: posizionate le piantine nelle buche precedentemente preparate, riempite con terriccio e compattatelo leggermente con le mani.

- Si possono ancora dividere i cespi di molte perenni (Agapanthus, Aster, Campanula, Ceratostigma, Delphinium, Helenium, Kniphofia, Ligularia, Nepeta, Phlox paniculata, Tiarella, ecc.) seguendo le indicazioni del mese precedente.

- Potete moltiplicare tramite talee di germogli basali Campanula, Chrysanthemum, Delphinium, Scabiosa ecc.; e seminare in cassone freddo Anaphalis, Campanula, Erigeron, Lupinus polyphyllus, Malva, Morina, Nepeta nervosa, ecc..

- In questo mese si possono ammirare le fioriture di Alyssum, Aquilegia, Arabis, Aubretia, Bellis perennis, Doronicum, Cheiranthus, Crocus, Dianthus, Iberis, Myosotis, Pervinca, Primula, Saxifraga, ecc.. Asportate regolarmente i fiori appassiti, per evitare la produzione di inutili semi e prolungare la fioritura

BBuullbboossee - Alla fine di aprile piantate i bulbi a fioritura estivo-autunnale come Crocosmia,

Cyclamen europaeum, Dahlia, Gladiolus, Lilium, Ranunculus asiaticus, ecc. Asportate le erbe infestanti e lavorate il terreno vangando superficialmente e incorporando se necessario torba e letame maturo. Dopo aver lasciato riposare il suolo per qualche giorno, scavate delle buche e disponete i bulbi con le gemme fiorali rivolte verso l’alto ad una profondità pari a circa 2 volte la loro lunghezza.

- Si possono ammirare le fioriture di Anemone, Fritillaria, Muscari, Narcissus, Tulipa, ecc.

GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - E’ il periodo migliore per costruire un nuovo giardino roccioso o rinnovarlo con

nuove specie. Ripulite le aree interessate, eliminando le infestanti e le radici presenti ed effettuate una vangatura superficiale; sistemate quindi le piante studiando attentamente gli accostamenti. Prestate particolare attenzione al colore ed al periodo di fioritura, alla forma e colorazione delle foglie ed al portamento delle diverse specie.

- Moltiplicate per divisione le erbacee perenni che si sono accresciute troppo e per talea Codonopsis, Potentilla, Saxifraga oppositifolia e S. retusa, ecc.

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VVaasscchhee ee llaagghheettttii - Dopo la lunga fase di quiescenza invernale le specie acquatiche si preparano al

risveglio vegetativo, che avviene più lentamente che all’esterno. Riempite le vasche che erano state svuotate durante la stagione fredda e attendete che l’acqua si riscaldi per introdurre i pesci.

- Controllate lo stato di salute delle piante coltivate nei contenitori, eliminando quelle morte o danneggiate. Dividete le piante che si sono sviluppate eccessivamente e concimate con un prodotto apposito gli esemplari più grandi. Per evitare il proliferare delle alghe fate attenzione a non disperdere il fertilizzante nell'acqua.

- Distribuite del terriccio concimato anche intorno alle piante spondali per favorirne la ripresa vegetativa e, se necessario, dividete i cespi.

- Con l’aiuto di un rastrello o un retino mantenete pulito lo specchio d’acqua asportando foglie morte ed altro materiale organico che stagnando potrebbe decomporsi.

- In questo periodo, dopo aver rimosso le erbe infestanti e lavorato il terreno in superficie, possono essere mese a dimora numerose specie palustri spondali (ad es. Butomus umbellatus, Caltha palustris, Lysichiton americanum, Pulmonaria angustifolia, ecc.).

IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii - In questo mese su numerose specie, oltre che sulle rose, possono essere frequenti gli

attacchi di afidi. Questi insetti succhiano la linfa delle piante e causando decolorazioni e deformazioni della vegetazione. Inoltre producono una “melata” che può favorire lo sviluppo di fumaggini. E’ consigliabile intervenire quando si individuano colonie abbastanza numerose con un prodotto a base di Acetamiprid (ad es. Epik*, nella dose di 300-350 g per 100 litri di acqua), utilizzabile anche come aficida endoterapico.

- Una delle infestazioni fungine più frequenti ad aprile è il mal bianco o oidio. Contro questa malattia si consiglia l’utilizzo di prodotti a base di zolfo (ad es. Tiolene* nella dose di 150 g per 100 litri di acqua ), nella dose di 250 g per 100 litri di acqua. Se notate i sintomi di ticchiolatura potete intervenire con Proclaim (25 g per 10 litri d’acqua). Attendete almeno 10 giorni prima di raccogliere frutta e verdura. Sulle piante da frutto in pre-fioritura, è consigliabile effettuare un secondo trattamento contro le principali malattie fungine (alternaria, cercospora, monilia, oidio, peronospora, ruggine, septoriosi, ticchiolatura, ecc.): utilizzate un fitofarmaco a base di bitertanolo (ad es. il Proclaim* nella dose di 40 g per 100 litri di acqua), ed un prodotto rameico (ad es. 250 g per 100 litri di acqua di King Flow*).

- Dalla seconda metà del mese è bene iniziare ad eseguire i trattamenti endoterapici (iniezioni sul tronco) sugli ippocastani attaccati da cameraria, un microlepidottero le

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cui larve scavano delle gallerie (mine) all’interno delle foglie, causandone, in caso di forti attacchi, il disseccamento e la caduta anticipata. Per questo tipo di intervento si consiglia di ricorrere a personale specializzato. N.B.- Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante,

che ne migliora l’efficacia (ad as. Vector o Etravon). Unica eccezione gli oli minerali.

- *Prodotti biologici *Prodotti non biologici *Prodotti pericolosi (patentino) FFrruutttteettoo - Potete effettuare gli ultimi impianti, utilizzando degli esemplari coltivati in vaso. Se

il clima è siccitoso annaffiate abbondantemente e con regolarità. - Si possono ancora eseguire innesti a corona su cotogni, meli e peri, utilizzando le

marze conservate in frigorifero. I noccioli possono essere moltiplicati staccando e ripiantando i polloni radicati.

- Eliminate le erbe infestanti cresciute alla base delle piante, lavorate il terreno superficialmente per migliorare la circolazione di aria e acqua, tosate il prato nei frutteti inerbiti. Se non lo avete fatto nel mese precedente, provvedete a distribuire un concime a cessione programmata per stimolare l’attività vegetativa (ad esempio ad es. Bayfolan Multi Orti&Giardini nella dose di 30-50g/m²).

OOrrttoo - Uno dei principali prodotti orticoli di questo periodo è l’asparago: raccogliete con

un apposito coltello (“a sgorbia”) le parti commestibili (turioni) quando sono emerse dal terreno per 10-12 cm.

- Ad aprile potete seminare in piena terra asparago, barbabietola, bietola, cardo, carota, cavolo cappuccio, cavolfiore, cavolo rapa, cavolo verza, cicoria, cipolla, cipollina, fagiolo, fagiolino, fava, finocchio, lattuga, melanzana, pisello, porro, rapa, ravanello, rucola, ruta, scorzonera, sedano, sedano rapa, zucca e zucchino. Tenete presente che il periodo di luna calante, adatto per la semina delle piante da foglia, inizierà il 10 aprile e durerà circa due settimane.

- Mettete a dimora in piena terra barbabietola, bietola, cetriolo, cipolla, lattuga, porro, sedano, sedano rapa e scarola; trapiantate melanzana, melone, peperone, pomodoro e zucchino in ambiente protetto.

- Potete dedicare un angolo del vostro orto alla coltivazione delle erbe aromatiche: ad aprile si possono seminare o mettere a dimora i vasetti di aneto, anice, borragine, cerfoglio, erba cipollina, issopo, maggiorana, menta, prezzemolo, salvia, santoreggia, ecc. in posizione soleggiata e terreno ricco e ben drenato.

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PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Il progressivo allungamento delle giornate e la maggiore illuminazione favoriscono

la ripresa vegetativa: annaffiate e concimate le piante con regolarità; nebulizzate ogni settimana con acqua non troppo fredda le essenze che necessitano di un ambiente umido, come le felci e le specie tropicali a foglia larga quali Alocasia, Calathea, Codiaeum, Dieffenbachia, Ficus, ecc.

- E’ consigliabile allontanare le piante dalle finestre esposte a ovest e a sud, per evitare che i raggi solari già forti possano bruciare le foglie. Anche le specie che d’estate gradiscono il sole diretto (ad es. Alchmea, Croton, Guzmania, ecc.) devono essere abituate alla luce gradualmente.

- Le piante grasse sono molto sensibili agli eccessi idrici ed anche in questa stagione devono essere annaffiate solamente ogni 15 giorni evitando di lasciare l’acqua nei sottovasi.

- Si possono moltiplicare numerose piante d’appartamento: dividete Acorus, Sansevieria, Spatyphyllum, Clivia, ecc.; prelevate talee da Philodendron, Peperomia, Podocarpus, Sansevieria, Zebrina, ecc.; moltiplicate tramite margotta Croton, Ficus, Monstera e Schefflera.

- Nel corso del mese rinvasate le specie che necessitano di un contenitore più grande e di nuovo terriccio. Procedete estraendo il pane di terra dal vaso con delicatezza per non danneggiare le radici. Posate uno strato di argilla espansa, un foglio di tessuto non tessuto e un po’ di terriccio nel contenitore più grande; sistemate quindi la pianta al centro del nuovo vaso e colmate lo spazio rimanente con del terriccio: in questo modo le radici potranno accrescersi liberamente. Se vi servite di contenitori già impiegati in precedenza, lavateli accuratamente e disinfettateli con ossicloruro di rame diluito prima dell’utilizzo. Generalmente le piante giovani dovrebbero essere rinvasate ogni anno, mentre per gli esemplari adulti si dovrebbe procedere ogni 3-4 anni.

PPiiccccoollii ccoonnssiiggllii eedd aaccccoorrggiimmeennttii - Ogni anno, esaurita la fioritura, è opportuno potare quasi alla base

(senza eccedere) i getti sfioriti di Erica per mantenere i cespi ordinati e robusti. Successivamente provvedete a concimarle ed annaffiarle.

- Le piante da frutto eliminano i frutti malformati o malati lasciandoli cadere con un processo del tutto naturale (la cosiddetta “cascola”). Quando però i rami si presentano ugualmente troppo carichi è bene intervenire con un diradamento manuale che permetterà di ottenere frutti di maggiore pezzatura ed eviterà ai rami di cedere per il peso eccessivo.

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- Si può prolungare il periodo di fioritura delle erbacee perenni ed annuali eliminando le infiorescenze appassite. Così facendo le piante non sprecano energie per la produzione di semi e sono stimolate a produrre nuovi fiori. Recidete alla base i getti privi di foglie, come nelle Viole, oppure solamente la punta Se il getto ha ancora foglie basta staccare la punta appassita, mentre se è completamente spoglio si deve recidere alla base.

RRiicceettttaa ccoonn ii pprrooddoottttii ddeellll’’oorrttoo oo ddeell ffrruutttteettoo:: ASPARAGI ALLA VALDOSTANA (dosi per 4 persone) Ingredienti: 1 kg di asparagi, burro, 100 gr di fontina valdostana, 2 fette spesse di prosciutto cotto, 2 cucchiai circa di formaggio grattugiato, 2 uova, sale e pepe. Preparazione: Cuocete gli asparagi in acqua bollente e salata per circa dieci minuti, quindi fateli sgocciolare e tagliateli in pezzi, utilizzando solo la parte più tenera. Disponeteli poi in una pirofila precedentemente imburrata con il prosciutto tagliato a striscioline e la fontina a pezzi piccoli. Aggiungete a piacimento qualche ricciolo di burro. Sbattete le uova con il formaggio grattugiato e incorporate un pizzico di sale e pepe; versate quindi il composto sugli asparagi. Ponete in forno a temperatura media per 10-15 minuti, fino a quando le uova si saranno cotte e il formaggio sarà fuso. Servite caldo.

NNoovviittàà iinn lliibbrreerriiaa - “La piscine biologica mediterranea” a cura di Anja Werner, editrice Il Campo,

Bologna, pag. 183, €. 35. È una analisi illustrata e ben documentata delle biopiscine (specchi d’acqua depurati

biologicamente e/o meccanicamente) in Portogallo, Spagna e Italia.

Buon giardinaggio

Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia Isabella Poggio

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NOTIZIARIO:

• Sabato 18 e domenica 19 Aprile (dalle ore 10 alle ore 19) nel parco del Castello di Racconigi si svolgerà la manifestazione RITORNO ALLE SERRE REALI, con una ricca esposizione di fiori e piante, erbe aromatiche e medicinali, attrezzi e accessori per il giardino, strumenti per la conservazione e la coltivazione.

Per info: www.ilcastellodiracconigi.it - 0172/84005 • Dal 14 Aprile al 16 Maggio si svolgerà presso la nostra sede di Strada del

Mainero, 64 a Torino l’esposizione PEONIE ERBACEE E SUFFRUTICOSE: varietà cinesi indiane ed europee per amatori e collezionisti. Le piante esposte sono tutte coltivate in vaso presso i vivai della ditta, e quindi perfettamente adattate al clima locale. Orario esposizione e vendita: - da lun. a ven. 8-12,30/14,30-19 - sabato 8-12,30 Ingresso libero Per informazioni: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

• Per tutto il mese di Aprile il parco del Castello di Pralormo ospita la X edizione di MESSER TULIPANO, dove è possibile ammirare la straordinaria fioritura di 75.000 tulipani e muscari. Quest’anno la manifestazione, che prosegue il percorso dedicato ai cinque sensi iniziato nel 2007, è dedicata al tema del GUSTO. In occasione della mostra sono inoltre organizzate delle visite guidate all’interno del castello. Per info: www.contessapralormo.com – [email protected] - 011/884870

• Da giovedì 30 aprile (solo pomeriggio) a domenica 3 maggio presso il Castello di Masino, Caravino (TO) si svolge TRE GIORNI PER IL GIARDINO, una delle più importanti e prestigiose esposizioni italiane di giardinaggio. Per info: Castello di Masino – Tel. 0125/778100 e e-mail: www.fondoambiente.it

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1 Mercoledì 2 Giovedì 3 Venerdì 4 Sabato 5 Domenica

Magnolia x soulangeana

trattamento fungicida e aficida

6 Lunedì 7 Martedì 8 Mercoledì 9 Giovedì 10 Venerdì 11 Sabato 12 Domenica

diserbo selettivo infestanti del prato

Azalea japonica

semina ortaggi "da foglia"

13 Lunedì 14 Martedì 15 Mercoledì 16 Giovedì 17 Venerdì 18 Sabato 19 Domenica

2° trattamento fungicida

frutteto

Pruus serrulata 'Kanzan'

20 Lunedì 21 Martedì 22 Mercoledì 23 Giovedì 24 Venerdì 25 Sabato 26 Domenica

Aquilegia

semina ortaggi "da foglia"

27 Lunedì 28 Martedì 29 Mercoledì 30 Giovedì LEGENDA

Clematis

messa a dimora di sempreverdi e

conifere (zolla)...

Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

APRILE 2009

Anche le spine son gradite se tra esse si vede

spuntare una rosa.

Publilio Siro

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GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 5 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI MAGGIO

TTaappppeettoo eerrbboossoo - In caso di siccità è opportuno annaffiare abbondantemente il tappeto erboso ogni 3-

4 giorni. È sconsigliabile effettuare interventi giornalieri di minore entità perché così facendo si favorisce lo sviluppo superficiale dell’apparato radicale ed il prato sarà meno resistente ad eventuali futuri periodi di siccità.

- Regolate la frequenza delle tosature in base allo sviluppo dell’erba, all’altezza di taglio e al tipo di prato che desiderate ottenere. Ricordatevi che i tagli bassi e frequenti ostacolano lo sviluppo di alcune infestanti e rendono il prato più folto perché stimolano la crescita in larghezza delle graminacee. Dopo aver passato il tosaerba, rifinite i contorni con delle forbici apposite o con un rifilabordi a motore.

- A distanza di circa trenta giorni dal diserbo effettuato ad aprile, potete eseguire un secondo trattamento contro le infestanti a foglia larga, utilizzando un diserbante selettivo specifico (ad esempio il Turfene* nella dose di 600 ml per 60 liti di acqua per 1000 m²).

- Prima che avvenga la germinazione, si può intervenire anche nei confronti delle infestanti a foglia stretta (Digitaria sanguinalis, Eleusine, Setaria glauca, ecc.): queste erbe, oltre ad avere un aspetto disordinato, producono molti semi e si diffondono rapidamente. Contro queste erbacce si consiglia l’utilizzo di prodotti “antigerminello” (ad es. Agrotal 75* a base di Clortal-dimetile o Activus EC* a base di Pendimetalin) nella prima settimana di maggio.

- Le aree di prato prive di erba possono essere rigenerate con una trasemina: tagliate l’erba molto bassa, eliminate il feltro con un rastrello a coltelli o con un arieggiatore a motore, spargete della semente da rigenerazione (con un’elevata percentuale di Lolium) o lo stesso miscuglio impiegato per la formazione del tappeto erboso e copritelo con un sottile strato di terriccio sabbioso e torba. Concimate con un prodotto ad elevato titolo di azoto e potassio ed annaffiate abbondantemente.

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AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - È buona norma continuare ad eliminare le erbe infestanti alla base delle piante ed

annaffiare in caso di siccità. - Controllate le essenze di recente messa a dimora: se si notano dei segni di

sofferenza può essere utile praticare delle concimazioni fogliari con prodotti azotati oppure delle iniezioni nel terreno immettendo dei fertilizzanti a lenta cessione. Se le legature agli ancoraggi sono diventate troppo strette occorre rinnovarle, cambiando eventualmente posizione per evitare strozzature.

- Si possono piantare in piena terra alberi e arbusti coltivati in vaso: estraete la pianta dal contenitore, cercando di non rompere il pane di terra, e sistematela nella buca precedentemente scavata. Colmate lo spazio rimanente con terriccio, distribuite uno strato di materiale pacciamante ed annaffiate abbondantemente.

- Si può accorciare la vegetazione delle siepi di Ligustrum, Lonicera nitida e Pyracantha ed, in genere, di tutti i sempreverdi. Inoltre potete continuate a potare gli arbusti man mano che sfioriscono (Camellia, Deutzia, Kerria japonica, Spiraea x arguta, ecc.), seguendo le indicazioni suggerite il mese precedente. Intervenite anche sui rampicanti di recente messa a dimora: accorciate di un terzo tutti i getti e legate la nuova vegetazione agli appositi sostegni.

- Si può effettuare una potatura di rinnovamento sui vecchi arbusti che si sono sviluppati eccessivamente ed in modo disordinato. Si tratta di un intervento drastico che consiste nel tagliare tutti i rami vecchi a circa 40-50 cm. dal suolo ed asportare i fusti deboli, aggrovigliati o danneggiati. Successivamente è bene concimare le piante con un prodotto a lenta cessione, distribuire uno strato di materiale pacciamante ed annaffiarle regolarmente. Questo tipo di potatura può essere eseguito su Aucuba, Berberis, Choisya, Cotoneaster, Elaeagnus, Laurus nobilis, Lonicera nitida, Osmanthus, Prunus laurocerasus, Taxus, ecc.

- Potete moltiplicare il glicine (Wisteria sinensis) tramite propaggine multipla: scegliete un ramo lungo e sano, praticate ad intervalli regolari delle incisioni vicino ai nodi, lasciando una gemma fogliare tra un taglio e l’altro; interrate le parti incise fissandole al terreno con delle graffette metalliche, in modo da creare una sorta di “serpentone”. Per favorire la radicazione è utile trattare con ormoni radicanti le sezioni a contatto con il terreno. L’anno seguente, quando si saranno formate le radici, sarà possibile staccare le nuove piantine.

- A maggio si possono ammirare le fioriture di: Azalea, Ceanothus, Choisya ternata, Crathaegus, Cytisus, Davidia involucrata, Deutzia, Euonymus, Kalmia, Kerria japonica, Kolkwitzia amabilis, Laburnum anagyroide, Paeonia suffruticosa (pianta del mese), Potentilla, Prunus, Rhododendron, Syringa vulgaris, Viburnum opulus, Weigela, Wisteria sinensis, ecc.

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La Paeonia suffruticosa è un arbusto a foglia caduca originario dell’estremo oriente che può raggiungere i 2 metri di altezza. Si presenta poco ramificato e con un portamento abbastanza eretto. Le foglie di colore verde intenso sono divise in 7-9

foglioline ovate o ellittiche. Tra aprile e maggio produce numerosi, grandi (∅ 20-30 cm) e stupendi fiori, che a seconda delle varietà possono essere: semplici, doppi, semidoppi e anemoniformi nei colori dal rosa al viola e dal bianco al giallo-rame. Prediligono esposizioni semi-ombreggiate e terreni freschi, ricchi di humus e umidi.

RRoosseettoo - In questo mese le rose iniziano a fiorire ed entrano nel pieno del loro

splendore. Se volete che la fioritura duri a lungo, eliminate i fiori appassiti (tagliando all’altezza della seconda o terza foglia sotto il fiore) per favorire l’emissione di nuovi boccioli.

- Annaffiate regolarmente, eliminate le erbe infestanti cresciute alla base delle piante e, se necessario, rinnovate lo strato pacciamante. Ricordatevi anche di fissare i nuovi getti dei rosai rampicanti agli appositi sostegni.

- Nelle rose innestate è necessario eliminare gli eventuali polloni selvatici, che si originano dal portainnesto e sottraggono elementi nutritivi alla pianta.

PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - Controllate le piantine che avevate seminato nei mesi precedenti in ambiente

protetto e, se hanno raggiunto uno sviluppo adeguato, mettetele a dimora all’aperto. Ricordate che quasi tutte le annuali richiedono un’esposizione soleggiata; vi sono però alcune specie, come Impatiens ‘Nuova Guinea’, Matthiola bicornis, Tropaeolum majus (nasturzio dei giardini), Nemophila menziesii, Sunpatiens e alcune viole che si adattano anche a posizioni parzialmente ombreggiate.

- Sarchiate il terreno per asportare le erbe infestanti (facendo attenzione a non danneggiare le radici superficiali di annuali e biennali) concimate e distribuite uno strato di materiale pacciamante per ostacolare lo sviluppo delle infestanti, apportare elementi nutritivi al terreno e migliorarne la struttura. In caso di siccità annaffiate periodicamente.

- Numerose piantine sono in fiore (Bellis perennis, Begonie, Impatiens, Calendula, Centaurea cyanus, Iberis umbellata, Nigella, Sunpatiens, Viola tricolor, ecc.): recidete le infiorescenze appassite per prolungare la fioritura.

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EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Eliminate le erbe infestanti dalle macchie di erbacee perenni, annaffiatele

regolarmente, in modo che il terreno si mantenga sempre umido, e verso la metà del mese distribuite un fertilizzante complesso ternario. Inoltre verificate che tutte le varietà che lo necessitano siano provviste di un tutore.

- Cimate i fusticini quando hanno raggiunto circa un terzo dell’altezza definitiva, per stimolare l’emissione di nuove gemme laterali ed una fioritura più abbondante. Questa operazione dovrebbe essere eseguita in particolar modo su Achillea, Aster, Coreopsis, Gaillardia, Helenium, Phlox, Rudbeckia, ecc.

- Si possono seminare in cassone freddo Acanthus mollis, Catananche, Lupinus polyphyllus, Primula e numerose altre erbacee perenni, che potranno essere messe a dimora nella primavera successiva.

- Moltiplicate Gypsophila paniculata e le specie perenni di Euphorbia tramite talee prelevate dai germogli basali e messe a radicare in cassone freddo in un substrato composto da parti uguali di torba e sabbia.

- Si possono ammirare le fioriture di Ajuga reptans, Alissum, Aquilegia, Brunnera, Centaurea montana, Campanula portenschlagiana, Convallaria majalis (mughetto), Doronicum, Heuchera, Lamium, Nepeta, Paeonia lactiflora, Polemonium, Prunella grandiflora, ecc.

BBuullbboossee - Nella prima metà di maggio si possono ancora mettere a dimora le specie a fioritura

estivo-autunnale: Amaryllis, anemoni, begonie, dalie, gladioli, iris, Lilium, Freesie, ecc.. Prima di chiudere le buchette ricordatevi di posizionare dei tutori vicino alle varietà più alte o che dovranno sostenere dei fiori pesanti. Annaffiatele regolarmente facendo in modo che il suolo si mantenga sempre umido.

- E’ arrivato il momento di immagazzinare le bulbose che hanno terminato il loro ciclo vegetativo (giacinti, muscari, narcisi, tulipani, ecc.) e che presentano foglie e steli ingialliti. Dissotterrate i bulbi con l’aiuto di una forca, ripuliteli dalla terra in eccesso, scartando quelli piccoli, danneggiati o con sintomi di malattie, eliminate le foglie e le radici morte, lasciateli asciugare per una notte in un luogo aerato e sistemateli in un unico strato all’interno di cassette riempite con sabbia o segatura. Immagazzinateli in un locale fresco ed asciutto fino all’autunno, quando potranno essere ripiantati. Alcuni bulbi (ad es. Crocus, Galanthus, Narcissus, Scilla, ecc.) possono essere lasciati indisturbati nel terreno da un anno all’altro.

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GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - Eliminate i fiori man mano che appassiscono in modo da stimolare la formazione di

nuovi boccioli, zappettate il terreno per asportare le erbe infestanti ed effettuate una leggera concimazione. In caso di scarse precipitazioni annaffiate con regolarità.

- Potete prelevare delle talee dai germogli basali di Asperula, Campanula, Codonopsis, Cyananthus, Gypsophila, Hypericum, Lychnis, Verbascum, ecc. e metterle a radicare in cassone freddo. Nel caso delle Saxifraga occorre staccare le rosette non fiorifere, piantarle in contenitori riempiti con torba e sabbia grossolana all’interno di un cassone freddo.

- E’ consigliabile sostituire le essenze che hanno esaurito il loro ciclo vegetativo con delle specie a fioritura estiva: in questo modo si avrà un giardino roccioso colorato in tutte le stagioni.

VVaasscchhee ee llaagghheettttii - Continuate a pulire regolarmente la superficie dello specchio d’acqua dalle alghe e

dagli altri residui vegetali eventualmente presenti. - E’ il periodo più indicato per mettere a dimora nuove piante acquatiche. Si consiglia

di utilizzare degli appositi cestelli di plastica, che, oltre a rendere più agevole l’immersione in acqua facilitano le successive operazioni di manutenzione. Ricordate che la profondità di impianto è diversa a seconda delle specie.

- Si possono moltiplicare per divisione le ninfee che si sono accresciute troppo: estraete le piante dall’acqua e, dopo aver lavato le radici ed eliminato le parti più vecchie e quelle danneggiate, dividete con un coltellino il rizoma principale, oppure staccate i giovani rizomi e piantateli in piccoli vasi riempiti di terriccio ed immergeteli in contenitori pieni di acqua fino all’emissione delle radici.

IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii Le condizioni climatiche di maggio favoriscono l’insorgenza di numerose malattie. - E’ consigliabile effettuare un trattamento preventivo contro gli attacchi di afidi

utilizzando un prodotto a base di Imidacloprid (ad es. Kohinor Plus* nella dose di 120 ml per 100 litri di acqua).

- Se notate i sintomi di ticchiolatura, cancro, alternariosi, ruggini, bolla del pesco o monilia, intervenite tempestivamente con un prodotto a base di Dodina come il Dodene L*, da utilizzarsi nella dose di 300 cc per 100 litri di acqua. Se necessario potete aggiungere anche un prodotto a base di Penconazolo contro il mal bianco (ad es. 40 g di Topas 10 EC*)

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- Sulle piante da frutto può essere utile praticare un secondo trattamento contro le principali malattie fungine e insetti nocivi: potete impiegare un fungicida (ad es. il Proclaim* nella dose di 40 g in 100 litri di acqua) associato a 300 gr di Dimilin*, insetticida a base di Diflubenzuron efficace contro numerosi parassiti (Carpocapsa, Tignola, Minatori, Psilla, ecc.).

- E’ il periodo migliore per effettuare i trattamenti biologici contro le zanzare: intervenite due volte a distanza di circa 30 giorni spruzzando su tutta l’area un prodotto a base di Bacillus thuringiensis var. Israelensis (ad es. Winner* nella dose di 500 g in 80 litri di acqua per 1000 m²). In alternativa si possono utilizzare prodotti non biologici a base di Diflubenzuron oppure apposite trappole chimico-meccaniche, che attirano e catturano le zanzare.

N.B.- Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia (ad as. Vector o Etravon). Unica eccezione gli oli minerali.

- *Prodotti biologici *Prodotti non biologici *Prodotti pericolosi (patentino) FFrruutttteettoo - Lavorate il terreno alla base delle piante adulte per eliminare le erbe infestanti e

favorire la circolazione di aria e acqua. Se le piogge scarseggiano si consiglia di intervenire con delle annaffiature regolari, prestando particolare attenzione ai fruttiferi di recente messa a dimora.

- Dopo che si è verificata la cascola naturale dei frutticini, è bene controllare le piante di melo, pero, pesco, albicocco, susino, ecc. e, se necessario, diradare ulteriormente i frutti troppo numerosi. Questa operazione, oltre ad evitare che i rami si spezzino a causa di pesi eccessivi, consente di ottenere un minor numero di frutti, ma più gustosi e di maggiore pezzatura. Togliete per prima cosa i frutticini più piccoli e quelli che presentano malformazioni o danneggiamenti e, se questo non è sufficiente, eliminatene degli altri fino ad averne un numero adeguato su ogni ramo. Questa operazione limita l’alternanza di produzione, fenomeno per cui ad una annata ricca di frutti ne farà seguito una molto povera. Ricordate che nel melo bisognerebbe conservare il frutto centrale del mazzetto, mentre nel pero dovrebbe essere lasciata la coppia di frutti terminali.

- Alla fine del mese inizia la raccolta delle ciliegie "primaticce".

OOrrttoo - Potete seminare in piena terra: barbabietola, basilico, bietola, cardo, carota, cavolo

cappuccio, cavolfiore, cavolo rapa, cavolo verza, cerfoglio, cetriolo, cicoria, cicoria

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belga, cipolla, cipollotto, fagiolo, fagiolino, finocchio, lattuga, maggiorana, melone, menta, pisello, porro, prezzemolo, ravanello, rucola, ruta, sedano, zucca e zucchino. Ricordate che questo mese il periodo di luna calante, adatto per la semina delle piante da foglia, inizierà lunedì 12 e si protrarrà per circa due settimane.

- Trapiantate in piena terra bietola, cardo, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolfiore, cavolo verza, cetriolo, finocchio, lattuga, melone, melanzana, peperone, pomodoro, porro, sedano e zucchino.

- Sarchiate tra le colture per eliminare le erbe infestanti che potrebbero soffocare le giovani piantine ed intervenire regolarmente con annaffiature “per scorrimento” in modo da non bagnare foglie, fiori e frutti e limitare l’insorgenza di malattie fungine.

- Fissate a degli appositi sostegni tutte le piante che lo necessitano (pomodori, melanzane, peperoni, cetrioli, fagioli, piselli, ecc.).

- Controllate le piante di pomodoro: eliminate i getti laterali (scacchiatura), asportate i polloni eventualmente presenti e rincalzate le piante per favorire un migliore affrancamento.

- Si iniziano a raccogliere bietola, carota, cipolla, lattuga, piselli, radicchio, ravanelli, rucola, sedano e zucchino.

- Trattate periodicamente pomodori, zucchini, peperoni e melanzane con prodotti biologici a base di ossicloruro di rame e zolfo per controllare le malattie fungine, mentre in caso di attacco di insetti usate prodotti a base di piretro.

- E’ bene distribuire un lumachicida granulare a base di metaldeide per proteggere fragole, cetrioli, zucche, insalate e le altre colture soggette ad attacchi di lumache.

PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Quasi tutte le piante da interno riprendono a pieno ritmo la loro attività vegetativa:

annaffiatele con regolarità e a concimatele ogni quindici giorni con un fertilizzante specifico: azotato per le piante verdi e ricco di potassio per specie da fiore.

- Se non lo avete ancora fatto, rinvasate le piante che lo necessitano in un contenitore più grande di una o due misure. È sconsigliabile utilizzare dei vasi molto più grandi dei precedenti, poiché una quantità eccessiva di substrato tenderebbe ad assorbire troppa acqua causando la marcescenza delle radici.

- Pulite periodicamente le foglie per favorire la respirazione e l’assorbimento dell’umidità; utilizzate un batuffolo di cotone bagnato per pulire le foglie lisce e di grandi dimensioni, come quelle di Codiaeum, Diffembachia, Spatiphyllum, ecc., mentre per le essenze con foglie pelose è preferibile l’utilizzo di un pennellino.

- Verso la fine del mese, se le temperature sono sufficientemente alte, potete iniziare a spostare i vasi all’aperto: sistemate le varie specie nei luoghi più idonei a

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soddisfare le loro esigenze, evitando sempre l’esposizione diretta ai raggi solari. Se non avete la possibilità di trasferire le piante all’esterno, aprite frequentemente le finestre per favorire il ricambio d’aria.

- Si possono moltiplicare numerose piante: dividete Adiantum, Aspidistra, Cyperus, Maranta, Sansevieria, ecc.; moltiplicate per talea apicale Cissus, Peperomia, Philodendron scandens, Zebrina, ecc. e per talea di foglia Begonia rex, Peperomia caperata, Saintpaulia, ecc.; seminate Citrus, Fatsia, Impatiens, Solanum, ecc.

PPiiccccoollii ccoonnssiiggllii eedd aaccccoorrggiimmeennttii - Se le piante acidofile (azalee, rododendri, camelie, ecc.) presentano le foglie

ingiallite o con macchie clorotiche, la causa può essere dovuta al terreno troppo calcareo: è sufficiente aggiungere torba acida e solfato di ferro per aumentare l’acidità del suolo e risolvere il problema..

- Aggiungete i fondi caffè al momento del rinvaso delle piante d’appartamento e ogni tanto distribuitene un cucchiaio al terriccio. Questi costituiranno un’ulteriore fonte di elementi nutrivi per le piante.

- In questo periodo per combattere la mosca delle ciliegie senza l’impiego di insetticidi potete appendere ai rami dei pannelli adesivi di colore giallo (1-2 per pianta), che attirano questi insetti e li catturano, impedendogli di deporre le uova all’interno dei frutti.

RRiicceettttaa ccoonn ii pprrooddoottttii ddeellll’’oorrttoo oo ddeell ffrruutttteettoo:: TORTA ALLE FRAGOLE (dosi per 6 persone) Ingredienti: 500 gr di fragole tagliate a piccoli pezzi, 4 uova, 200 gr di zucchero, 125 gr di fecola, 3 dl di panna, 50 gr di zucchero vanigliato, 3 cucchiai di kirsch, 1 pizzico di sale, il succo di mezzo limone, poco burro e farina per la tortiera. Preparazione: Sbattete i tuorli con lo zucchero e un pizzico di sale, quindi aggiungete la fecola e il succo di limone. Montate gli albumi e incorporateli; imburrate e infarinate la tortiera, riempitela per i 2/3 con l’impasto ottenuto e cuocetelo in forno già caldo (180° C) per circa 40 minuti. Montate intanto la panna e aggiungete lo zucchero vanigliato. Tagliate la torta in tre fette trasversali quando si sarà sfreddata. Imbevete la prima fetta di kirsch e distribuitevi sopra uno strato di fragole e uno di panna montata; coprite il tutto con la seconda fetta e spargete nuovamente la panna e le fragole. Imbevete la terza fetta di kirsch e ponetela in cima. Mescolate le fragole e la panna rimanenti, ricoprite il dolce con il composto e ponete in frigo per almeno 2 ore. Da servire fresca.

BBuuoonn ggiiaarrddiinnaaggggiioo Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia Isabella Poggio

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NOTIZIARIO:

• Sabato 16 e domenica 17 Maggio a Revigliasco (TO) si svolgerà la settima edizione dell’esposizione florovivaistica REVIGLIASCO FIORI IN FESTA: sarà possibile trovare una ricca presentazione di fiori, piante rare, arredi ed attrezzature per giardino.

Per info: www.prolocorevigliasco.it - 011/8131241 • Sabato 16 e domenica 17 Maggio a Coniolo (AL) si terrà la 9° edizione

manifestazione CONIOLO IN FIORE: lungo le strade della città verrà allestita una mostra mercato florovivaistica ricca di piante e articoli per il giardino. Assoluta protagonista sarà la rosa grazie anche alla partecipazione dell’ibridatore inglese David Austin.

Per info: www.coniolofiori.com – 0142/408423 • Continua presso la nostra sede di Strada del Mainero, 64 a Torino l’esposizione

PEONIE ERBACEE E SUFFRUTICOSE: varietà cinesi indiane ed europee per amatori e collezionisti. Le piante esposte sono tutte coltivate in vaso presso i vivai della ditta, e quindi perfettamente adattate al clima locale. Orario esposizione e vendita: - da lun. a ven. 8-12,30/14,30-19 - sabato 8-12,30 Ingresso libero

• Dal 19 Maggio al 14 Giugno si svolgerà presso la nostra sede di Strada del

Mainero, 64 a Torino l’esposizione ROSE ANTICHE E MODERNE PER AMATORI E COLLEZIONISTI. Sarà possibile ammirare nel pieno della fioritura una ricca selezione di rose antiche e moderne, e stimare i pregi e la bellezza di queste splendide piante. Orario esposizione e vendita: - da lun. a ven. 8-12,30/14,30-19 - sabato 8-12,30 Ingresso libero

Per informazioni: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

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LEGENDA 1 Venerdì 2 Sabato 3 Domenica

Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

Wisteria sinensis

4 Lunedì 5 Martedì 6 Mercoledì 7 Giovedì 8 Venerdì 9 Sabato 10 Domenica

Paeonia suffruticosa

messa a dimora bulbi estivi

diserbi per infestanti del prato

11 Lunedì 12 Martedì 13 Mercoledì 14 Giovedì 15 Venerdì 16 Sabato 17 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

trattamento fungicida e aficida

Laburnum anagyroides

18 Lunedì 19 Martedì 20 Mercoledì 21 Giovedì 22 Venerdì 23 Sabato 24 Domenica

Campanula portenschlagiana

semina ortaggi "da foglia"

25 Lunedì 26 Martedì 27 Mercoledì 28 Giovedì 29 Venerdì 30 Sabato 31 Domenica

Raccolta ciliegie

trattamento fungicida e insetticida

fruttiferi

MAGGIO 2009

Le parole sono come le foglie, dove

abbondano raramente nascondono un frutto.

…... Alexander Pope

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GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 6 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI GIUGNO

TTaappppeettoo eerrbboossoo - Nell’arco del mese è importante provvedere frequentemente alla rasatura che serve

a riordinare e uniformare il tappeto erboso e impedisce alle specie infestanti di produrre semi, ostacolandone la germinazione e limitandone lo sviluppo. Tosate regolarmente ogni 7-14 giorni o in generale quando l’erba sarà alta almeno 6-7 cm.

- E’ buona norma annaffiare abbondantemente ogni 2-3 giorni per permettere all’acqua di penetrare negli strati profondi del suolo; evitate tuttavia gli eccessi che potrebbero favorire la propagazione di malattie.

- Dopo la tosatura e la raccolta del materiale di sfalcio è bene distribuire un concime a lenta cessione che permetterà al tappeto erboso di affrontare al meglio il periodo estivo apportando tutte le sostanze nutritive in modo graduale; a questo scopo potete servirvi delle apposite macchine spandiconcime che vi consentiranno una somministrazione più uniforme. Procedete quindi a un'abbondante annaffiatura che agevolerà l’assorbimento del fertilizzante.

- La gramigna, Cynodon dactylon, rappresenta un problema per il prato poiché nelle regioni più fredde lo deturpa gravemente creando in inverno delle zone giallo-brune molto antiestetiche. Il sistema migliore per eliminarla consiste nell’irrorare le zone infestate con un prodotto a base di glyphosate in soluzione acquosa (ad es. il Clinic 360 SL*, da usare nelle dosi riportate in etichetta), usando una pompa a spalla per trattamenti antiparassitari. Si deve ripetere l’operazione a luglio e a fine agosto. Evitate in ogni caso di intervenire in presenza di vento e nelle ore più calde: preferite invece la mattina o la sera, ma sempre in presenza di luce sufficiente; tagliate il prato trascorsi 4-5 giorni e tenete lontani bambini e animali per almeno 24 ore dopo l’intervento. Dopo l’irrorazione è opportuno lasciare agire il prodotto per circa due settimane, al termine delle quali l’ area trattata potrà essere riseminata.

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AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - Verso la fine del mese o in luglio si può intervenire per regolare la vegetazione dei

glicini (Wisteria sinensis e Wisteria floribunda) accorciando le nuove ramificazioni dell’anno per i due terzi della loro lunghezza; la seconda potatura avverrà a fine inverno prima della ripresa vegetativa. Per ottenere una seconda fioritura abbondante può essere utile cimare i nuovi getti ogni due settimane durante l’estate.

- E’ importante effettuare la potatura di ringiovanimento degli arbusti man mano che sfioriscono (Cercis siliquastrum, Chaenomeles japonica, Ilex aquifolium, Syringa, Viburnum, Weigela, ecc.).

Durante tutto il periodo vegetativo gli arbusti sempreverdi possono essere sottoposti ad una potatura di formazione, allo scopo di far acquisire la forma desiderata, infoltire la chioma e rafforzare la pianta.

- E’ il momento più adatto per la potatura delle siepi di Berberis darwinii e stenophylla, Buxus, Chamaecyparis lawsoniana, Crataegus oxyacantha, Elaeagnus angustifolia, Pyracantha yunnanensis e Thuja plicata. Le siepi irregolari e ben sviluppate richiedono invece soltanto di essere spuntate e all’occorrenza sfoltite.

- Fissate i nuovi getti delle specie rampicanti agli appositi sostegni appena iniziano a svilupparsi, in quanto sono ancora flessibili e facilmente piegabili. Allentate le legature man mano che i tralci si accrescono.

- E’ importante estirpare con regolarità le erbe infestanti cresciute al piede delle piante: se avete un giardino di piccole dimensioni potete intervenire manualmente, con l’aiuto di un coltello o di forbici da erba, cercando di estirpare anche l’apparato radicale; in caso di superfici più ampie può essere utile intervenire con una sarchiatura, senza danneggiare le radici superficiali di alberi e arbusti di recente impianto.

- In caso di siccità annaffiate abbondantemente in modo da raggiungere le radici profonde, prestando particolare attenzione agli esemplari messi a dimora in primavera, in quanto una carenza di acqua potrebbe disturbarne l’attecchimento.

- Distribuite uno strato di materiale pacciamante per proteggere le radici dalle temperature in aumento e somministrate ad intervalli regolari un fertilizzante liquido dopo aver dissodato il terreno alla base delle piante.

- Si possono ammirare le fioriture di Abelia x grandiflora(pianta del mese), Bignonia capreolata (A), Deutzia, Kolkwitzia, Lavandula (B), Liriodendron tulipifera, Lonicera, Nerium oleander, Magnolia grandiflora (C), Philadelphus, Rhus cotinus, ecc.

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- L’Abelia x grandiflora è un arbusto sempreverde a portamento espanso, ottenuto dall’incrocio tra Abelia uniflora e Abelia chinensis. Può raggiungere i 3,5 m di altezza ed è una pianta rustica. Le foglie, di colore verde brillante, hanno forma ovato-appuntita, mentre i fiori sono rosa e bianchi, tubolari e leggermente profumati; sbocciano in abbondanza tra la metà di giugno e il mese di ottobre.

Potete effettuare la moltiplicazione tramite talea nel mese di giugno: prelevate rametti dell’anno lunghi circa 8-10 cm, piantateli in vasetti contenenti torba e sabbia in parti uguali e manteneteli a una temperatura di 16-18° C. Le piantine potranno essere messe a dimora tra marzo e aprile o tra settembre-ottobre dell’anno seguente. Tutte le varietà amano una posizione soleggiata e riparata da venti e correnti.

RRoosseettoo - Se necessario, intervenite quanto prima per contrastare le malattie fungine e

parassitarie frequenti in questo periodo, come oidio, afidi, ragnetto rosso, cocciniglia, ruggine.

- Le rose sono in piena fioritura, è consigliabile quindi tagliare gli steli appassiti delle rose rifiorenti per incoraggiare la formazione di nuovi boccioli; non intervenite invece sulle rose che in autunno producono bacche colorate, come Rosa pendulina, Rosa complicata, Rosa rugosa, ecc.

- Un buon metodo per migliorare qualitativamente la fioritura consiste nell’eliminare le gemme in eccesso: asportate tutti i getti laterali dagli ibridi di Tea, mentre alle rose multiflora tagliate il bocciolo al centro per permettere al corimbo di espandersi uniformemente; eliminate gli eventuali “succhioni” che indeboliscono le piante.

- Annaffiate regolarmente soprattutto nei terreni sabbiosi e calcarei, evitando di bagnare i fiori e le foglie per non favorire l’insorgenza di malattie fungine.

- Verso la metà di giugno distribuite un concime chimico specifico (ad es. Bayfolan Idrosol della Bayer) nelle dosi e nelle modalità suggerite dall’etichetta.

- Sarchiate il terreno intorno alle piante con un raschiello per rimuovere le malerbe. - Controllate periodicamente le rose rampicanti e legate i nuovi getti non ancora

lignificati agli appositi sostegni. PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - Potete dedicarvi alla semina all’aperto di numerose piante annuali e biennali:

Althaea, Alyssum, Cheiranthus, Convolvulus tricolor, Dimorphotheca, Eschscholzia, Linum grandiflorum, Dianthus barbatus, Matthiola incana, Myosotis, Zinnia, ecc. Dopo aver preparato il terreno, distribuite i semi in modo uniforme.

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- Sistemate intorno alle piante più alte tutori adatti a proteggere gli steli fiorali dal vento e dalle forti piogge; rimuovete delicatamente i fiori appassiti.

- Sfoltite le annuali rustiche seminate nei mesi precedenti se appaiono troppo ravvicinate, in modo che le varietà più alte rimangano ad una distanza reciproca di circa 30 cm, le altre a circa 15-20 cm. Gettate le piantine rimosse, poiché potrebbero costituire un focolaio di malattie.

- Annaffiate abbondantemente e con regolarità, sarchiate il terreno per limitare lo sviluppo delle erbe infestanti.

- Distribuite uno strato di materiale pacciamante per impedire lo sviluppo delle infestanti e mantenere umido il terreno in vista del caldo estivo.

EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Molte erbacee perenni si trovano nel pieno del loro sviluppo. Per mantenerle

rigogliose a lungo è consigliabile sarchiare il terreno tra le aiuole per favorire la circolazione dell’aria e la penetrazione dei fertilizzanti, e per asportare le infestanti. Dopo aver eseguito questa operazione può essere utile effettuare una pacciamatura con torba o erba disseccata per mantenere il giusto livello di umidità nel suolo.

- Sono in fiore Astilbe, Campanula, Centaurea, Cerastium, Dianthus, Hemerocallis, Iris pallida, Gaillardia, Gentiana, Geranium, Phlox nana, ecc.

- Spuntate i fusti in accrescimento per stimolare la produzione di nuovi getti laterali e ottenere cespi più compatti e fioriti. Accorciate gli steli di Aubretia, Arabis, Cerastium, Iberis, ecc. che hanno terminato la fioritura.

- Potete seminare all’aperto Aster, Chrysanthemum, Coreopsis, Delphinium, Digitalis, Rudbeckia, ecc. che fioriranno nei mesi successivi.

- Verso la fine di giugno è possibile iniziare a moltiplicare alcune specie di viole e i gerani (Pelargonium): per questi ultimi, prelevate talee lunghe 5-8 cm dai rametti dell’anno precedente, recidete le foglie basali e disponetele in vasetti riempiti con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali.

- Raccogliete e conservate i semi delle perenni sfiorite per l’anno prossimo. BBuullbboossee - I bulbi a fioritura primaverile in questo periodo entrano in fase di quiescenza.

Provvedete a estirparli con una vanga-forca ed immagazzinate quelli sani dopo averli suddivisi in base alla specie; lasciate invece nel terreno crocus e narcisi.

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- Potete ancora mettere a dimora Amaryllis, Begonia tuberosa, Canna indica, Crocosmia, Dahlia, Gladiolus e Sternbergia.

- In caso di scarse precipitazioni annaffiate abbondantemente e con regolarità per assicurare a tutte le bulbose in fiore un substrato sempre umido.

- Le iris bulbose sono in piena fioritura: eliminate gli steli sfioriti per prolungare la stagione vegetativa e rendere le piante più vigorose.

- Intervenite prontamente sulle foglie di gladioli, tulipani e iris infestate dagli afidi per evitare che le piante si indeboliscano e possano contrarre i virus di cui questi insetti sono portatori. Utilizzate a questo scopo prodotti a base di Imidacloprid-17,8 (ad esempio Confidor* Giardino della Bayer nella dose di 5 millilitri per 10 litri d’acqua).

- Si possono ammirare le fioriture di Canna indica, Lilium, Scilla peruviana, Tropaeolum majus, ecc.

GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - A mano a mano che le perenni sfioriscono potatele drasticamente fino a pochi

centimetri dal suolo per ordinare e rafforzare le piante. - Annaffiate in caso di siccità e continuate a estirpare le erbe infestanti. - Sostituite tempestivamente le annuali e le perenni morte o attaccate dai parassiti. - Effettuate una potatura verde sui piccoli arbusti che si sono infoltiti troppo,

eliminando i rami e parte del fogliame che cresce al centro della pianta. - Rimuovete i fiori appassiti per evitare il dispendio di energie della pianta per la

produzione di semi che non verranno utilizzati. VVaasscchhee ee llaagghheettttii - Accorciate con regolarità parte del fogliame galleggiante e i fiori appassiti di

Nymphaea e di tutte le altre specie acquatiche per stimolare la fioritura e consentire alla luce solare di raggiungere le piante sommerse.

- Mettete a dimora in questi giorni Caltha palustris, Lythrum salicaria, Mentha aquatica, Nasturtium officinalis e tutte le piante sensibili al freddo.

- Con l’aumento delle temperature è possibile assistere alla proliferazione delle alghe: in questo caso cercate di rimuoverle aiutandovi con un rastrello.

- Iniziate a moltiplicare per talea le piante di profondità come Lagarosyphon major e Myriophyllum.

- Per tenere lontane le zanzare può essere utile introdurre nelle vasche alcuni pesci del genere Gambusia.

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IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii - Le malattie fungine più frequenti in questo mese sono rappresentate da peronospora,

alternariosi, ticchiolatura e bolla. Contro queste avversità potete utilizzare il Coprantol WG*, a base di ossicloruro di rame, nella dose di 175 cc per 100 litri di acqua.

- Se notate la presenza delle macchie farinose tipiche del mal bianco, intervenite tempestivamente con un prodotto a base di zolfo (si consiglia il Topas combi* della Syngenta a base di penconazolo e zolfo nella dose di 300 g. in 100 litri).

- In caso di attacco di acari, potete intervenire con Spaikil team* della Bayer il cui principio attivo è Bifentrin + Exitiazox (è un acaricida di nuova generazione molto efficace).

N.B.- Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia (ad as. Vector o Etravon). Unica eccezione gli oli minerali.

- *Prodotti biologici *Prodotti non biologici *Prodotti pericolosi (patentino) FFrruutttteettoo - La raccolta è in piena attività: ribes, ciliegie e fragole sono in

produzione dall’inizio del mese, per le more giapponesi bisogna attendere la fine di giugno; iniziano a maturare alcune varietà di pesche, albicocche, pere e susine.

- Nelle zone litoranee potete effettuare i nuovi impianti di agrumi. - Eliminate da meli e peri gli eventuali succhioni che si possono sviluppare nella

parte alta della chioma, specialmente in prossimità di tagli di potatura. - Annaffiate regolarmente le piante messe a dimora nel corso dell’inverno. - Se occorre, effettuate i trattamenti antiparassitari su vite, melo, pero e pesco con

zolfo, ziram ed eventuale acaricida. Ricordatevi di sospendere i trattamenti almeno 20 o 30 giorni prima della raccolta. Per sapere quanto tempo occorre aspettare prima della raccolta leggete sulle confezioni degli antiparassitari il “periodo di carenza”. Fate attenzione agli orti vicini ai frutteti perché può accadere che, per la deriva causata dal vento, il trattamento tossico destinato ad un melo finisca sugli ortaggi, con le relative conseguenze.

OOrrttoo - In questo periodo le colture richiedono diversi lavori tra i quali sarchiature,

mondature (asportazione manuale delle infestanti), annaffiature (preferibili quelle per scorrimento), fertirrigazioni (irrigazione con aggiunta di concimi solubili).

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- Seminate in piena terra basilico, fagiolo e fagiolino, cardo, carota, menta, pisello e prezzemolo.

- Nelle zone in cui la temperatura non è troppo elevata seminate ortaggi a sviluppo rapido: lattuga, carota, rucola e ravanello, oltre a cicoria, cavolfiore e barbabietola per uso autunno-invernale.

- Trapiantate le piante di zucchino e le cultivar autunnali di cavolo cappuccio, lattuga romana, porro, sedano; mantenete ben bagnati tutti questi ortaggi.

- Quando appariranno, accertatevi che i fiori femminili delle zucche siano impollinati ricorrendo eventualmente alla fecondazione artificiale: rimuovete i fiori maschili e portate il polline su quelli femminili.

- Eliminate i getti laterali dei pomodori (scacchiatura), cimate le cucurbitacee, raccogliete e potate le piante aromatiche.

- Ombreggiate, arieggiate le serre e bagnate i pavimenti per evitare che le piante siano sottoposte a calore eccessivo.

PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Terminate il trasferimento delle piante all’esterno evitando che vengano esposte alla

luce solare diretta. - Nel mese di giugno potete moltiplicare di numerose piante d’appartamento. Hedera, Impatiens, Tradescantia, ecc. possono essere moltiplicati facendo radicare

in acqua delle talee apicali lunghe circa 5-7 cm. Potete prelevare delle talee fogliari da Begonia rex, Sansevieria e Streptocarpus. Staccate i polloni radicati dalle piante madri di numerose Bromeliaceae (Aechmea, Billbergia, Vriesea, ecc.). Ficus, Codiaeum e Dieffenbachia possono essere propagati con il metodo della margotta: scegliete una porzione di fusto sotto una gemma e praticate dal basso all’alto un’incisione obliqua lunga 2-3 cm; allargate il taglio con un bastoncino e spennellate la ferita con una polvere a base di ormoni radicanti. Distribuite della torba umida e formate un manicotto con un foglio di cellophane legandolo intorno allo stelo. Quando compaiono le radici (in genere dopo 8-10 settimane), tagliate il fusto al di sotto del manicotto, eliminate il cellophane o un sacchetto di plastica, e invasate la nuova pianta.

- Aumentate le annaffiature per compensare la maggiore traspirazione, ma senza eccessi per evitare il marciume radicale: piante come Maranta, Spathiphyllum, le felci, ecc. necessitano di un terriccio sempre moderatamente umido, mentre altre quali Ficus benjamina o Ficus elastica prediligono un substrato più asciutto.

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- Sospendete le concimazioni e intervenite prontamente qualora dovessero verificarsi i primi sintomi di malattie con un trattamento specifico.

- Potete trasferire all’aperto le piante grasse, ricordando però che è fondamentale abituarle gradatamente alle alte temperature e alla luce solare: inizialmente collocatele in posizione ombreggiata e fresca.

Piccoli consigli e accorgimenti - Un buon metodo per ottenere un portamento più compatto della pianta, con maggior

ramificazione e produzione di foglie e fiori, consiste nella cimatura, cioè nell’asportazione del getto apicale, operazione che incoraggia lo sviluppo delle gemme laterali poste all’ascella delle foglie rimanenti.

- Per eliminare il convolvolo che si insinua e cresce tra le piante, senza però nuocere alle altre specie, potete conficcare nel terreno dei tutori ramificati ai quali esso si appoggerà per svilupparsi in altezza: in questo modo sarà molto più facile trattarlo con un diserbante chimico.

- Per tenere lontani tarme e topi potete utilizzare dei sacchetti colmi di fiori secchi di lavanda da riporre nei cassetti, poiché questa essenza ha nei loro confronti un effetto repellente.

RRiicceettttaa ccoonn ii pprrooddoottttii ddeellll’’oorrttoo oo ddeell ffrruutttteettoo:: ZUCCHINE RIPENE AL FORNO (dosi per 4 persone) Ingredienti: 8 zucchine di medie dimensioni, 100 gr di fontina, carne tritata, 1 uovo, formaggio grattugiato, pan grattato, poco burro per la teglia, olio, sale e pepe quanto basta. Preparazione: Tagliate a metà le zucchine in senso longitudinale, scavatele e consevate la polpa. Mescolate la carne tritata con 2 cucchiai di formaggio grattugiato, 1 uovo e la polpa messa da parte, amalgamando bene; regolate in sale e pepe. Riempite le zucchine con il composto e disponetele in una teglia precedentemente imburrata. Appoggiate su ogni porzione una sottile fetta di fontina, spolverate con il pan grattato, distribuite poco olio e infornate a media temperatura per circa mezz’ora. Da servire caldo.

-- SSee aavveettee aammiiccii ee ccoonnoosscceennttii cchhee ggrraaddiirreebbbbeerroo rriicceevveerree mmeennssiillmmeennttee iill GGaarrddeenn MMaaggaazziinnee,, sseeggnnaallaatteeccii iill lloorroo iinnddiirriizzzzoo ee--mmaaiill:: ssaarreemmoo lliieettii ddii eesstteennddeerree lloorroo ll’’iinnvviioo.. BBuuoonn ggiiaarrddiinnaaggggiioo

Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia Isabella Poggio

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NOTIZIARIO: • Fino al 14 giugno presso la nostra sede di Strada del Mainero 64 a Torino:

ESPOSIZIONE DI ROSE ANTICHE E MODERNE Sarà possibile ammirare nel pieno della fioritura una ricca selezione di rose antiche e moderne, e stimare i pregi e le bellezze di queste splendide piante. Orario esposizione e vendita: - da lun. a ven. 8-12,30/14,30-19 - sabato 8-12,30 Ingresso libero

• Il 28 giugno e 5 luglio si potrà visitare il parco di Palazzo Malingri a Bagnolo

Piemonte (CN), che ospita numerose varietà di ortensie e di Hosta in fiore; passeggiando tra gli alberi secolari potrete ammirare una collezione di azalee e rododendri e una galleria di carpini. Info: www.grandigiardini.it

• Il 28 giugno presso il Filatoio Rosso di Caraglio (CN) verrà inaugurata la mostra “I COLORI DELLA ROSA”, che si protrarrà fino al 25 ottobre. L’evento vuole celebrare questo fiore come soggetto artistico nei secoli, dal Medioevo ad oggi. Da giovedì a sabato ore 14.30-19; domenica ore 10-19. Info: www.marcovaldo.it

• Sono aperte le iscrizioni al CORSO AUTUNNALE DI GIARDINAGGIO (inizio sabato 19 Settembre) Cura del giardino nelle varie stagioni 5 lezioni di 2 ore per un totale di 10 ore

coltivazione delle piante in vaso e in giardino formazione e manutenzione dei tappeti erbosi cure fitosanitarie alle piante e prodotti antiparassitari terreno, terricci e concimi lavori periodici in terrazzo e in giardino-guida ai lavori del mese; i colori dell’autunno

(Le lezioni si svolgeranno il sabato dalle ore 9 alle 11 presso la sede della Turin Garden, Strada del Mainero, 64 - TORINO) Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

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TESTI CONSIGLIATI AGLI ASPIRANTI GIARDINIERI:

- A.A.V.V. “Il grande libro dei fiori e delle piante” Selezione dal Reader’s Digest, Milano 1974 - “Alberi e arbusti” Ramberti Arti Grafiche, Rimini 2004

- “Giardinaggio senza problemi - Guida completa di Selezione dal Reader’s Digest”

Selezione dal Reader’s Digest, Milano 1981 - “Il millepiante - Guida alle piante dei vivai d’Italia” Ed. Maxi, Massa e Cozzale (PT) 2002 - The Royal Horticultural Society “Il Giardinaggio - Dizionario delle piante ornamentali” Utet-Garzanti, 1998 - The Royal Horticultural Society “New Encyclopedia of Plants and Flowers” Dorling Kindersley, London 1999 - Vietti Mario “Agenda del giardiniere 2002” Ed. Calderini de Il Sole 24 ORE Ed agricole, Bologna 2001 - Vietti Mario “Progettazione e realizzazione di terrazzi e giardini pensili” Ed. Calderini de Il Sole 24 ORE Ed agricole, Bologna 2001 - Vietti Mario “Il giardino dei profumi” Ed. Calderini de Il Sole 24 ORE Ed agricole, Bologna 2001 - Vietti Mario “Prati ornamentali” Ed. Calderini de Il Sole 24 ORE Ed agricole, Bologna 2004 - Vietti Mario “Il giardino dei sapori” Ed. Calderini de Il Sole 24 ORE Editoria Specializzata, Bologna 2007

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1 Lunedì 2 Martedì 3 Mercoledì 4 Giovedì 5 Venerdì 6 Sabato 7 Domenica

Hemerocallis Stella de Oro

trattamento fungicida- acaricida

8 Lunedì 9 Martedì 10 Mercoledì 11 Giovedì 12 Venerdì 13 Sabato 14 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

pacciamatura piante

Philadelphus coronarius

15 Lunedì 16 Martedì 17 Mercoledì 18 Giovedì 19 Venerdì 20 Sabato 21 Domenica

raccolta frutta

Lavandula angustifolia

22 Lunedì 23 Martedì 24 Mercoledì 25 Giovedì 26 Venerdì 27 Sabato 28 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

diserbo totale gramigna

Nerium oleander

29 Lunedì 30 Martedì LEGENDA

Magnolia grandiflora

Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

GIUGNO 2009

Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perchè stai guardando il cielo, se guardi il cielo è

perchè credi ancora in qualcosa. Bob Marley

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi luglio 1

GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 7 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI LUGLIO TTaappppeettoo eerrbboossoo - Le temperature elevate e la scarsità di precipitazioni

tipiche dei mesi estivi determinano un rallentamento della crescita dell’erba. È bene allungare l’intervallo tra le tosature, intervenendo ogni 10 giorni circa, ed aumentare l’altezza di taglio di circa 1 cm. per proteggere la parte basale delle piantine dai raggi solari.

- In luglio il volume di acqua delle precipitazioni non è generalmente sufficiente ed è necessario intervenire con annaffiature regolari. L’acqua è un elemento fondamentale per lo sviluppo delle piante ed ha la principale funzione di sciogliere le sostanze nutritive e di trasportarle fino alle radici, favorendo il loro assorbimento. La quantità da apportare dipende, oltre che dall’andamento climatico, anche dalle caratteristiche del terreno: un suolo argilloso, infatti, dovrà essere irrigato con minore frequenza rispetto ad uno sabbioso, in quanto l’acqua tende a scendere più lentamente verso gli strati inferiori e a risalire per capillarità. In generale è preferibile irrigare abbondantemente ogni 2-3 giorni piuttosto che intervenire quotidianamente apportando piccole quantità d’acqua. In questo modo si limitano le perdite per evaporazione, viene reintegra la riserva idrica sotterranea e si stimola lo sviluppo radicale verso il basso, con un conseguente rafforzamento del manto erboso. Ricordatevi di intervenire nelle ore serali e notturne, per ridurre le perdite per evaporazione ed evitare la bruciatura delle foglie.

- Nel periodo estivo possono essere frequenti gli attacchi di acari, contro i quali si può intervenire con un trattamento a base di Bifentrin e Exitiazon (ad es. Nissorun* nella dose di 50 g per 100 litri di acqua). La presenza di questi “ragnetti” si può notare soprattutto al mattino presto, quando le loro ragnatele tra i fili d’erba vengono evidenziate dalla rugiada. Per prevenire gli attacchi fungini si può impiegare un prodotto a base di Propiconazolo come Opinion* nella dose di 20 cc in 10 litri di acqua per 100 m2.

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- Durante i mesi estivi è consigliabile evitare la distribuzione di concimi e diserbanti: la temperatura elevata e la scarsità di acqua ostacolerebbero, infatti, il normale assorbimento delle sostanze nutritive, causando l’ingiallimento del prato.

AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - In questo periodo è necessario aiutare le piante a sopportare le alte temperature e la

siccità: annaffiatele regolarmente ed abbondantemente al mattino presto o alla sera, prestando particolare attenzione agli alberi e agli arbusti messi a dimora in primavera e, dopo aver zappettato i terreno, predisponete alla base dei fusti una buona pacciamatura con corteccia, aghi di pino, torba, segatura, foglie secche o altri materiali organici. Se non lo avete già fatto a giugno è bene accorciare le fruste dei glicini per circa i due terzi della loro lunghezza e tagliate le infiorescenze secche della lavanda.

- Potete accorciare le siepi di Carpinus betulus, Cotoneaster franchetii, Fagus sylvatica, Laurus nobilis, Pyracantha e Thuja plicata. Distribuite un diserbante selettivo alla base della siepe ed eliminate tutti i residui della potatura, in quanto potrebbero ospitare dei parassiti e rappresentare dei focolai di infezione.

- Fissate i nuovi rami delle piante rampicanti ad appositi tutori, in modo da indirizzarne la crescita ed ottenere la forma desiderata.

- Si possono moltiplicare per talea alcune specie, tra cui Berberis, Buddleja, Ceanotus, Cornus, Cotoneaster, Deutzia, Hedera, Ilex, Philadelphus, Prunus laurocerasus, Trachelospermum jasminoides, ecc.: prelevate delle talee lunghe circa 8-10 cm., imbibite la base in un ormone radicante liquido o in polvere e piantatele in un terriccio composto da torba e sabbia in parti uguali.

- La fioritura di alberi e arbusti è limitata a pochi esemplari, tra cui ricordiamo: Bignonia, Buddleja spectabilis, Calycanthus floridus, Clematis, Hebe, Hibiscus syriacus, Hydrangea (pianta del mese), Hypericum, Lavandula, Magnolia grandiflora. Per prolungare il più possibile il periodo di fioritura, è consigliabile eliminare le infiorescenze man mano che appassiscono. Le ortensie appartengono al genere Hydrangea, che comprende più di 80 specie arbustive decidue originarie di Asia e America, che in estate colorano il giardino con vistose ed abbondanti fioriture. Le più interessanti sono:

L’H. macrophylla ha un portamento arrotondato e presenta foglie ampie, ovate, dentate e lucide. Presentano vistose infiorescenze tonde o piatte e di colore rosa o blu a seconda delle varietà.

H. paniculata è un arbusto espanso e vigoroso con foglie ovate, appuntite e dentate. Le infiorescenze coniche sono lunghe fino a 20 cm e di colore bianco.

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H. quercifolia ha un portamento espanso ed è caratterizzata da foglie profondamente lobate molto simili a quelle delle querce americane, che n autunno virano al bronzo-porpora. Quando fioriscono sbocciano delle grandi pannocchie coniche bianche lunghe fino a 25 cm.

Sono piante rustiche che prediligono terreni umidi, freschi e tendenzialmente acidi ed esposizioni semi-ombreggiate.

RRoosseettoo - Se il clima è siccitoso annaffiate regolarmente intervenendo durante le ore più

fresche della giornata. Ricordatevi che i rosai messi a dimora in primavera necessitano di una maggiore quantità di acqua.

- Continuate ad eliminare i fiori appassiti delle specie rifiorenti - Asportate i getti selvatici eventualmente cresciuti sotto il punto di innesto; recidete

tutti i rami deteriorati e secchi. Se la vegetazione è molto folta, effettuate una potatura verde in modo che le piante mantengano un aspetto ordinato e la luce e l’aria possano raggiungere anche le parti interne della chioma.

- Sarchiate e rastrellate il suolo per eliminare le erbe infestanti e le foglie eventualmente cadute. Può essere utile rinnovare la pacciamatura, che, oltre a limitare la crescita delle “erbacce”, protegge le radici dalle alte temperature e limita la traspirazione del terreno mantenendolo fresco.

- Dalla metà del mese si possono moltiplicare numerose specie tramite talea e innesto a scudetto; le rose rampicanti e sarmentose possono invece essere propagate mediante propaggine.

PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - Eliminate le foglie ingiallite e secche e recidete alla base gli steli fiorali appassiti

per favorire l’emissione di nuovi boccioli fiorali. - Continuate ad annaffiare con regolarità in base all’andamento

climatico e ad eliminare le erbe infestanti eventualmente presenti. - Si possono ammirare le fioriture di Ageratum, Clarkia, Cosmos,

Impatiens, Lathyrus odoratus, Tropaeolum, Verbena, ecc. - Concimate le piantine fiorite con un fertilizzante liquido da aggiungere all’acqua

delle annaffiature (ad es. Bayfolan Gerani e Piante Fiorite della Bayer). Ricordate che alcune erbacee (come Begonia, Impatiens ‘Nuova Guinea’, Mesembrianthemum, ecc.) necessitano di minori concimazioni, mentre altre (ad es. Chrysantemum, Delphinium, Pelargonium, ecc.) sono più esigenti.

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- Si possono ancora seminare alcune piantine che fioriranno la prossima primavera (ad es. Myosotis e Viola).

- Può essere utile disporre degli appositi minitunnel antigrandine per proteggere le aiuole più delicate dai frequenti temporali di questo periodo. Se le erbacee sono state danneggiate dalla grandine o dal vento, provvedete a tagliare tutte le parti rotte o rovinate, e sostenete con dei tutori gli steli più alti e che tendono a piegarsi.

- Colmate i vuoti eventualmente presenti nelle aiuole con delle annuali fiorite coltivate fino ad ora in vaso.

EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Tagliate i fiori man mano che appassiscono e bagnate secondo necessità. - Se necessario, effettuate un diserbo manuale alla base delle piantine coltivate,

cercando di asportare anche l’apparato radicale delle erbe infestanti. - Potete seminare Acanthus mollis, Aquilegia, Arabis, Epimedium, Helleborus, ecc.:

ponete i semi in vasetti riempiti con un miscuglio specifico per la semina e metteteli a germinare in cassone freddo.

- Sono in fiore: Achillea, Aconitum, Agapanthus, Antirrhinum mayus (bocca di leone), Hemerocallis, Phlox, Salvia, ecc.

- Si possono moltiplicare per talea i garofanini dei poeti (Dianthus barbatus): prelevati dai germogli laterali più robusti delle porzioni lunghe 8-10 cm., eliminate le foglioline basali e immergete le talee per circa 10 minuti in una soluzione fungicida a base di rame. Interratele quindi in una cassetta riempita con una miscela composta da parti uguali di torba, terriccio e sabbia, bagnate e mettete a radicare in posizione ombreggiata. Una volta avvenuta la radicazione, le talee dovranno essere invasate singolarmente.

BBuullbboossee - Le bulbose a fioritura estivo-autunnale sono in piena attività

vegetativa e necessitano di un suolo sempre umido e fresco: zappettate periodicamente il terreno intorno alle piante, per favorire la traspirazione, e annaffiate abbondantemente.

- Controllate i tutori delle specie che si accrescono molto in altezza (ad es. alcune varietà di Dahlia, Delphinium, Gladiolus e Lilium) ed eventualmente aggiungetene di nuovi.

- Si consiglia di estirpare regolarmente le infestanti ed asportare i fiori appassiti e le foglie ingiallite o secche.

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- Controllate regolarmente le foglie delle vostre bulbose e, se notate i sintomi di ruggine e mal bianco, intervenite tempestivamente con un trattamento fungicida.

- E’ possibile piantare Amaryllis, Anemone, Colchicum, Crocus a fioritura autunnale, Fritillaria imperialis, alcuni gladioli a fioritura tardiva, Sternbergia lutea, ecc.

- A luglio si possono ammirare le fioriture di dalie, gigli, nasturzi, Agapanthus, Delphinium, Canna indica, ecc.

GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - Numerose piante che ornano il giardino roccioso sono in piena

fioritura (ad es. Achillea, Armeria alpina, Asclepias tuberosa, Campanula carpatica, Cineraria maritima, Geum coccineum, Gypsophila repens, Heuchera, Hosta, Lupinus polyphyllus, Papaver, ecc.): asportate regolarmente le infiorescenze appassite per stimolare l’emissione di nuovi fiori.

- Potate drasticamente le perenni che hanno concluso il loro ciclo vegetativo e provvedete tempestivamente alla sostituzione di erbacee annuali e perenni secche o malate.

- Annaffiate con regolarità, facendo attenzione a non creare ruscellamento con conseguente asportazione di terreno.

- Eliminate le erbe infestanti, zappettate il suolo e rinnovate lo strato pacciamante alla base delle piantine.

- Potete moltiplicare per talea Armeria, Daphne, Helianthemum, Iberis, ecc. VVaasscchhee ee llaagghheettttii - Durante i mesi estivi piante ossigenanti e galleggianti si riproducono molto

rapidamente: è consigliabile diradare la vegetazione per evitare che si sviluppi in modo eccessivo compromettendo la qualità dell’acqua.

- Continuate a ripulire la superficie dello specchio dell’acqua dalle alghe e dalle foglie secche.

- Si può moltiplicare Nymphaea tetragona: distribuite i semi in una cassetta riempita con terriccio specifico per piante acquatiche, e sistemate il contenitore in un vassoio pieno di acqua in modo che il terriccio sia immerso per circa 2,5 cm. Ponete a germogliare in una posizione calda al riparo dai raggi solari diretti e, man mano che si sviluppano le nuove piantine, aumentate il livello dell’acqua.

- Si possono ancora propagare per talea Lagarosyphon major e Myriophyllum.

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IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii - Ricordatevi di controllare periodicamente le piante del giardino per individuare

insetti o sintomi di malattie fungine. - È consigliabile effettuare un trattamento fungicida preventivo su meli e peri

autunnali e sulle piante da frutto che hanno terminato la produzione. Potete utilizzare un prodotto ad ampio spettro di azione (ad es. il Coprantol*, a base di ossicloruro di rame, nella dose di 300 g per 100 litri di acqua), efficace nei confronti di peronospora, bolla, ticchiolatura ed alternariosi. L’aggiunta di un prodotto a base di zolfo (ad es. 150 g di Tiovit Jet*) rende il trattamento efficace anche contro il mal bianco. Può essere utile eseguire lo stesso trattamento anche sulle rose qualora si individuino le macchie nere della ticchiolatura o i sintomi di altre patologie fungine.

- Meli, peri e altre specie appartenenti alla famiglia delle Rosaceae possono essere attaccati da afidi lanigeri, facilmente individuabili poiché il loro corpo è ricoperto da una lanugine biancastra e appiccicosa. In presenza di questi parassiti si può intervenire con un prodotto a base di Imidacloprid e Ciflutrin (ad es. il Kohinor Plus* nella dose di 120 cc per 100 litri di acqua), efficace anche contro gli attacchi di metcalfa.

N.B.- Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia (ad as. Vector o Etravon). Unica eccezione gli oli minerali.

- *Prodotti biologici *Prodotti non biologici *Prodotti pericolosi (patentino) FFrruutttteettoo - Raccogliete fichi, pesche, pesche noci, susine, mele, pere, uva

da tavola e piccoli frutti (lamponi, mirtilli, more, ribes, ecc.). - Se la stagione è siccitosa irrigate abbondantemente, prestando particolare attenzione

ai nuovi impianti. Lavorate regolarmente il terreno per rompere la “crosta” eventualmente formatasi in superficie per favorire l’assorbimento dell’acqua, ridurre le perdite per evaporazione ed eliminare le erbe infestanti.

- Se le vostre mele presentano dei fori, probabilmente sono attaccate dal baco delle mele. Potete intervenire 2-3 settimane prima della raccolta con un prodotto insetticida a base di Diflubenzuron (ad es. Dimilin* nella dose di 200 g in 100 litri di acqua). Ricordatevi che prima della raccolta è comunque preferibile sospendere ogni tipo di trattamento antiparassitario.

- Una volta conclusa la raccolta potete procedere con la potatura verde: intervenite sui rami lignificati dell’anno tagliando a circa 2 cm. dalla base quelli che si sono sviluppati troppo.

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- Si consiglia di sostenere i rami troppo carichi di frutti per impedirne la rottura a causa del peso eccessivo.

- Eliminate i “succhioni” eventualmente presenti alla base dei fusti, in quanto sono getti non produttivi che sottraggono energia alle piante.

- Potete eliminare le piantine di fragola non rifiorenti a raccolta conclusa e recidere i vecchi tralci di lampone, che hanno esaurito la produzione, per stimolare una nuova fruttificazione dai tralci dell’anno.

- Se Actinidia (kiwi), meli e peri tardivi hanno troppi frutti, diradateli eliminando i frutti piccoli o difettosi.

OOrrttoo - È il periodo adatto per seminare in piena terra: barbabietola, basilico, bietola,

carota, cavolo, cerfoglio, cicoria, cipolla, endivia, fagiolino, lattuga, prezzemolo, rapa, ravanello, rucola, ruta, scarola e zucchino; e per trapiantare: cavolfiore, cavolo rapa, cetriolo, cicoria belga, finocchio, lattuga, porro, sedano, zucchino, ecc. facendo attenzione a non rompere il panetto di terra delle piantine. Il periodo di luna calante, adatto per la semina degli ortaggi da foglia, andrà dal giorno 8 al 22.

- Quando le piante di sedano raggiungono un’altezza di circa 30 cm. è bene legare le foglie e rincalzare il terreno per ottenere coste più tenere (imbianchimento).

- Controllate periodicamente che tutti gli ortaggi che lo necessitano (ad es. fagiolini rampicanti, cetrioli, pomodori, melanzane, ecc.) siano adeguatamente fissati ad appositi tutori.

- Ricordatevi di eliminare regolarmente le erbe infestanti a mano o con un sarchiello ed irrigate in assenza di precipitazioni, intervenendo nelle ore più fresche della giornata quando l’evaporazione è più limitata.

- Nell’orto eventuali malattie o parassiti devono essere contenuti mediante l’uso di antiparassitari biologici (ad es. prodotti a base di rame, zolfo o piretro).

PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Bagnate con regolarità in base alle esigenze delle diverse specie: intervenite durante

le ore più fresche della giornata utilizzando acqua a temperatura ambiente. - Concimate le piante fiorite ogni 7-10 giorni con un fertilizzante liquido da

aggiungere all’acqua delle annaffiature. - Smuovete il terriccio in superficie per rompere l’eventuale crosta formatasi e per

favorire la circolazione di aria e acqua. - Controllate che le piante trasferite all’aperto siano protette dai raggi solari diretti e

che siano al riparo in caso di forti temporali.

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- Se le piante grasse sono attaccate dalle cocciniglie cercate di asportarle con un batuffolo di cotone imbevuto in una soluzione di acqua e sapone di Marsiglia (4-5 g di sapone disciolti in 1 litro di acqua).

- Si possono moltiplicare le Saintpaulia tramite talea fogliare. PPiiccccoollii ccoonnssiiggllii ee aaccccoorrggiimmeennttii - La raccolta della frutta può esser più facile se si sagoma un filo di ferro ad “S” e lo

si utilizza per agganciare il cestino ai rami delle piante da frutto. Potrete così raccogliere i frutti con le mani libere e spostare facilmente il paniere.

- Per stimolare la crescita di petunie, surfinie, lobelie e begonie è bene accorciare di circa la metà i getti, quando si è esaurita la prima abbondante fioritura. Al ritorno delle vacanze troverete una piacevole sorpresa fiorita.

- Se volete ottenere un liquore particolare potete riempire un grande contenitore di vetro con strati di frutta di stagione (lamponi, fragole, mirtilli, pesche, ecc.), zucchero e grappa, rum o altri alcolici. Conservate il recipiente chiuso in un ambiente fresco, asciutto e poco luminoso per circa 1 mese.

RRiicceettttaa ccoonn ii pprrooddoottttii ddeellll’’oorrttoo oo ddeell ffrruutttteettoo:: CROSTATA DI PESCHE E ALBICOCCHE Ingredienti: 1 rotolo di pasta frolla, 4 pesche, 10 albicocche, 100 g di burro morbido, 30 g di zucchero, 2 cucchiai di maizena, 3 uova, 50 g di farina di mandorle, 1 cucchiaino di lievito per dolci, 10 cl di liquore alla frutta. Preparazione: Lavate e asciugate le albicocche e pelate le pesche; dividete i frutti a metà eliminando i noccioli. Stendete la pasta frolla in una tortiera imburrata ed infarinata, bucherellate il fondo con una forchetta e distribuite la frutta alternando pesche ed albicocche. In una ciotola lavorate il burro con la farina di mandorle; quando avrete ottenuto una crema omogenea, incorporate le uova (uno alla volta) e lo zucchero e mescolate bene. Sciogliete la maizena nel liquore alla frutta e aggiungetela al composto. Incorporate infine il lievito e, dopo aver mescolato bene, versate la crema ottenuta nella tortiera cercando di coprire la frutta in modo uniforme. Livellate la superficie e cuocete in forno già caldo a 210°C per 25-30 minuti. Fate raffreddare la crostata nella tortiera e servite.

-- SSee aavveettee aammiiccii ee ccoonnoosscceennttii iinntteerreessssaattii aa rriicceevveerree mmeennssiillmmeennttee iill GGaarrddeenn MMaaggaazziinnee,, sseeggnnaallaatteeccii iill lloorroo iinnddiirriizzzzoo ee--mmaaiill:: ssaarreemmoo lliieettii ddii eesstteennddeerree lloorroo ll’’iinnvviioo.. BBuuoonn ggiiaarrddiinnaaggggiioo

Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi luglio 9

NOTIZIARIO: • Sono aperte le iscrizioni al CORSO AUTUNNALE DI GIARDINAGGIO (inizio sabato 26 Settembre) Cura del giardino nelle varie stagioni 5 lezioni di 2 ore per un totale di 10 ore

coltivazione delle piante in vaso e in giardino formazione e manutenzione dei tappeti erbosi cure fitosanitarie alle piante e prodotti antiparassitari terreno, terricci e concimi lavori periodici in terrazzo e in giardino-guida ai lavori del mese; i colori dell’autunno

(Le lezioni si svolgeranno il sabato dalle ore 9 alle 11 presso la sede della Turin Garden, Strada del Mainero, 64 - TORINO) Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

• Dal 17 al 19 luglio nel parco di Villa Giulia a Verbania Pallanza si svolgerà la

settima edizione di CACTUS FOLIES, una mostra-mercato di piante succulente rare e da collezione. Per informazioni: www.verbania-turismo.it - 0323/503249

• Fino al 31 agosto il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino ospita la mostra itinerante LE IRIS TRA BOTANICA E STORIA, in cui vengono presentate le curiosità e le moderne conoscenze scientifiche relative alle iris spontanee e alle infinite varietà coltivate Per informazioni: www.mrsntorino.it - 011/4326354

• Il 5 e il 12 luglio presso il Giardino botanico Rea a San Bernardino di Trana (TO)

nell’ambito delle “Domeniche a tema” si svolgeranno degli approfondimenti relativi al tema PIANTE FONTE DI CIBO, in cui botanici e specialisti insegneranno a riconoscere e utilizzare le piante spontanee esplorando il giardino e i dintorni. Per informazioni: www.mrsntorino.it - 011/933150

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1 Mercoledì 2 Giovedì 3 Venerdì 4 Sabato 5 Domenica

Irrigazione piante e prato

Calycanthus floridus

6 Lunedì 7 Martedì 8 Mercoledì 9 Giovedì 10 Venerdì 11 Sabato 12 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

Hypericum calycinum

13 Lunedì 14 Martedì 15 Mercoledì 16 Giovedì 17 Venerdì 18 Sabato 19 Domenica

trattamento fungicida

frutteto

Bignonia capreolata

20 Lunedì 21 Martedì 22 Mercoledì 23 Giovedì 24 Venerdì 25 Sabato 26 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

27 Lunedì 28 Martedì 29 Mercoledì 30 Giovedì 31 Venerdì LEGENDA

Hydrangea macrophylla Hybiscus syriacus

Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

LUGLIO 2009

Ogni fiore è un'anima che sboccia nella

Natura. AGérard de Nerval

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi agosto 1

GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 8 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI AGOSTO TTaappppeettoo eerrbboossoo - Continuate a tosare il tappeto erboso ogni 7-14 giorni in base alla crescita dell’erba

ed a bagnarlo ad intervalli regolari (ogni 2-3 giorni) durante le ore più fresche della giornata.

- Controllate periodicamente se sul manto erboso sono presenti le piccole ragnatele degli acari oppure i sintomi di malattie fungine. Se necessario potete intervenire con i prodotti acaricidi o fungicidi specifici consigliati a luglio.

- Alla fine di agosto potete incominciare a preparare il terreno per rifare il tappeto erboso o realizzarne uno nuovo: sminuzzate le zolle con passaggi ripetuti di una fresa, posate le eventuali tubazioni sotterranee per il drenaggio, l’irrigazione automatica e l’illuminazione, incorporate concimi chimici ed organici, torba ed eventuali correttivi delle caratteristiche chimico-fisiche, lasciate che il terreno si assesti per qualche giorno, livellatelo con un rastrello e, a settembre, procedete con la semina.

AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - Potete potare le siepi di Buxus sempervirens, Crataegus oxyacantha, Euonimus

japonicus, Fagus sylvatica, Laurus nobilis, Prunus laurocerasus e P. lusitanica (se non si è già fatto a marzo o aprile) e Taxus baccata.

- Moltiplicate per talea semilegnosa alcuni arbusti (Berberis, Buddleja, Cotoneaster, Hibiscus, Pieris, Prunus laurocerasus, ecc.): prelevate dai germogli laterali delle talee lunghe 7-10 cm. e piantatele in “letto freddo” con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. La primavera successiva le nuove piantine radicate, potranno essere messe a dimora in piena terra.

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi agosto 2

- In caso di siccità è opportuno bagnare abbondantemente tutte le piante al mattino presto o durante le ore serali e rinnovare la pacciamatura, che consente di mantenere umido il terreno.

- Eliminare le infiorescenze man mano che appassiscono ad eccezione di quelle della Calluna vulgaris, che acquisteranno un valore ornamentale durante l’inverno.

- A fine mese si può iniziare la messa a dimora di conifere e arbusti sempreverdi, che riusciranno così ad affrancarsi prima dell’arrivo della stagione fredda.

- Si possono ammirare le fioriture di Abelia grandiflora, Albizzia julibrissin, Buddleja davidii, Calycanthus floridus, Caryopteris x clandonensis, Clerodendrum trichotomum, Hibiscus syriacus, Hydrangea spp., Lagerstroemia indica (pianta del mese), Nerium oleander, Perovskia atriplicifolia, Potentilla, Spiraea bumalda, ecc. La Lagerstroemia indica è un piccolo albero o un arbusto di grandi dimensioni a foglia caduca, originario della Cina e caratterizzato dalla corteccia desquamante di colore bruno-grigiastro. Diventa alto anche 7-8 metri, ma la crescita è molto lenta. Le foglie sono oblunghe e tendenti al bronzo da giovani. I fiori, raccolti in pannocchie lunghe anche 20 cm., sbocciano dall’estate fino all’inizio dell’autunno e possono essere bianchi, rosa, rossi o porpora a seconda della varietà. Sono piante abbastanza rustiche che temono le gelate intense e prolungate. Prediligono terreni fertili e ben drenati ed esposizioni soleggiate

RRoosseettoo - Continuate a bagnare regolarmente, facendo in modo che il terreno si mantenga

sempre umido. - Estirpate le erbe infestanti ed eliminate i polloni formatisi sotto il punto di innesto.

E’ consigliabile strappare i getti selvatici con le mani evitando di reciderli: il taglio infatti ne provocherebbe uno sviluppo più vigoroso.

- Tagliate i fiori delle specie rifiorenti man mano che appassiscono. - Potate le piante rampicanti riducendo di un terzo i rami che si sono allungati troppo,

e fissate la nuova vegetazione agli appositi sostegni. - Dalla seconda metà del mese, quando il clima diventa più fresco, è utile distribuire

un concime completo specifico per favorire le fioriture di settembre. - Si possono ancora moltiplicare numerose specie tramite innesto a gemma, talea e

propaggine (metodo adatto per le rampicanti e le cultivar con fusti flessibili, come le rose Alba e Damascena).

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PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - Annaffiate con regolarità: intervenite durante le ore più fresche della giornata

evitando di bagnare i fiori e le foglie. - Eliminate regolarmente i fiori appassiti per favorire una nuova fioritura. - Prima di partire per le vacanze è raccomandabile pulire con cura le aiuole, ed

eliminare le erbe infestanti e tutta la vegetazione secca o danneggiata. Un consiglio utile è quello di recidere anche i boccioli pronti a schiudersi, in modo da avere una nuova fioritura dopo 3-4 settimane.

- Sostituite le piantine morte o danneggiate con delle annuali fiorite. - Si possono seminare a dimora alcun annuali rustiche come Lychnis coronata. - Le fioriture più significative di questo mese sono quelle di Ageratum, Dianthus,

Ipomoea, Zinnia, ecc.

EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Continuate a bagnare con regolarità, prestando particolare attenzione alle piante in fioritura e a quelle di recente messa a dimora. - Legate gli steli delle piante che si accrescono molto in altezza (ad es. Aconitum,

Delphinium, Filipendula, Rudbeckia, ecc.) ad appositi tutori. - Raccogliete i semi maturi delle perenni che hanno concluso la fioritura e che volete

moltiplicare con questo metodo: fateli asciugare all’aperto, divideteli per specie e conservateli all’interno di buste di carta fino al momento dell’utilizzo.

- Si possono moltiplicare i pelargoni tramite talea apicale: prelevate dei rametti lunghi 8-10 cm., eliminate le foglie lasciando solo le 3 foglie terminali. Immergete la base delle talee in una polvere ormonale radicante e interratele singolarmente in una miscela composta da parti uguali di torba e sabbia. Collocatele in una posizione ombreggiata e bagnate in modo da mantenere il terriccio sempre umido.

- Potete seminare Viola cornuta e V. tricolor (viola del pensiero) all’aperto, in una posizione riparata dai raggi solari diretti. La viola del pensiero è generalmente coltivata come pianta biennale, in quanto, con il passare degli anni, i fiori tendono a perdere il loro valore ornamentale.

- Ripicchettate le perenni che avevate seminato in giugno. - Sono in fiore: Althaea, Aster, Helenium, Kniphofia, Rudbeckia, Stokesia, ecc.

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BBuullbboossee - E’ necessario continuare ad irrigare frequentemente le bulbose a

fioritura estivo-autunnale (Amaryllis, Agapanthus, Dahlia, Gladiolus, Lilium, Tigridia, ecc.) ed asportare i fiori appassiti e le foglie ingiallite o secche. Verso la metà del mese potete somministrare un concime liquido in dosi ridotte per rinforzarle e prolungarne la fioritura.

- Controllate i tutori delle specie più alte (Dahlia, Gladiolus, Lilium, ecc.) dal momento che, essendo ancora in fase di accrescimento, potrebbero aver bisogno di nuove legature per sostenere i fiori e crescere correttamente.

- Potete iniziare a mettere a dimora in piena terra alcune specie a fioritura invernale e primaverile: Colchicum, Crocus, Eranthis, Iris rizomatosi, Nerine, Sternbergia lutea, ecc. Preparate le aiuole con una vangatura profonda ed una leggera concimazione.

GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - Eseguite periodiche sarchiature per eliminare le erbe infestanti, rinnovate la

pacciamatura alla base delle piante che prediligono suoli freschi ed asportate foglie e rami secchi.

- E’ il momento ideale per dividere i cespi delle specie a fioritura primaverile (Aster, Saponaria, Sempervivum, ecc.): estraete le piante dal terreno e sezionatele con l’aiuto di un coltello affilato. Ripiantate le nuove piantine e riparatele dai raggi del sole con una rete ombreggiante.

- Si consiglia di potare drasticamente le specie alpine che hanno già fiorito, in modo da avere una seconda fioritura alla fine della stagione estiva.

- Se notate sintomi di attacchi fungini trattate con Dodene L* (a base di Dodina) in dose di 250cc/100 litri di acqua.

- Potete moltiplicare Armeria, Daphne, Helianthemum, Iberis, Penstemom, ecc.: prelevate delle talee lunghe 5-10 cm. dai germogli laterali non fioriferi e mettetele a radicare in cassone freddo con un terriccio composto da torba e sabbia.

VVaasscchhee ee llaagghheettttii - Aggiungete regolarmente acqua in modo da compensare le perdite dovute

all’evaporazione. E’ importante che l’acqua che si utilizza abbia la stessa temperatura di quella del laghetto, dal momento che le piante acquatiche sono molto sensibili agli sbalzi termici.

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- Eliminate le alghe presenti sulla superficie dello specchio d’acqua. Potete utilizzare a questo scopo un forcone ai cui denti avrete avvolto una rete a maglia sottile. Ricordate che le alghe decomposte, ricche di oligoelementi, rappresentano un ottimo fertilizzante per il giardino e l’orto (ad eccezione di fragola e fagiolo).

- Potate le ninfee troppo vigorose: eliminate la vegetazione appassita e marcia, e tagliate le foglie che sovrastano i fiori ombreggiandoli.

- Estirpate le erbe infestanti eventualmente presenti lungo le sponde. - Si possono moltiplicare alcune piante sommerse tramite talea di fusto (ad es.

Ceratophyllum demersum, Elodea canadensis, Hottonia palustris, ecc.). IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii - È raccomandabile controllare periodicamente le piante del giardino per individuare

parassiti o malattie fungine. Intervenire tempestivamente con i prodotti specifici alla comparsa dei primi sintomi.

- Potete effettuare un trattamento fungicida preventivo su meli e peri autunnali e sulle piante da frutto che hanno terminato la produzione. Potete utilizzare un prodotto rameico ad ampio spettro di azione (ad es. il Coprantol* nella dose di 300 g per 100 litri di acqua), efficace nei confronti di peronospora, bolla, ticchiolatura, alternariosi, ecc.. L’aggiunta di un prodotto a base di zolfo (ad es. 150 g di Tiovit Jet*) rende il trattamento efficace anche contro il mal bianco.

- Sulle piante d’appartamento possono essere frequenti gli attacchi di afidi, aleurodidi e cocciniglie. Se notate la presenza di questi parassiti intervenite tempestivamente con insetticidi specifici.

N.B.- Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia (ad as. Vector o Etravon). Unica eccezione gli oli minerali.

- *Prodotti biologici *Prodotti non biologici *Prodotti pericolosi (patentino) FFrruutttteettoo - Potete raccogliere i frutti maturi di: fichi, pesche, pesche noci, susine, more,

lamponi, le varietà precoci di mele (ad es. Astrakan Rosso, Ozark Gold, Summered, ecc.), pere (ad es. Coscia, Morettini, William, ecc.) e uve da tavola. Se non riuscite a consumare tutta la frutta raccolta, potete conservarla, produrre marmellate, confetture, gelatine, succhi, o conservare la frutta “sotto spirito”.

- Sorreggete i rami molto carichi di frutti con dei pali di sostegno a forcella ed eventualmente eseguite un ulteriore diradamento.

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- Irrigate regolarmente in caso di siccità, prestando particolare attenzione agli esemplari di recente messa a dimora. Lavorate il suolo per rompere l’eventuale “crosta” formatasi in superficie per limitare le perdite di acqua per evaporazione ed eliminate le erbe infestanti.

- Nella seconda metà del mese potete preparare il terreno per le piantagioni autunnali: lavorate e dissodate fino ad una profondità di 50-60 cm. ed attendete circa un mese prima di preparare le buche.

- È il periodo ideale per moltiplicare numerose piante da frutto (ad eccezione dei fichi) mediante innesto a gemma dormiente, ad occhio o a scudetto.

OOrrttoo - Seminate in piena terra bietola, carota, cavolo cinese e cavolo verza, cerfoglio,

cicoria, cipolla, endivia, lattuga, prezzemolo, rapa, ravanello, rucola, scarola, spinacio e valerianella, e procedete con il trapianto di bietola, cavolfiore, cavolo rapa, cavolo cappuccio, endivia, porro e scarola. Ricordatevi che il periodo di luna calante andrà dal 6 al 20 agosto.

- Irrigate regolarmente per scorrimento, intervenendo nelle ore più fresche della giornata, ed eliminate le erbe infestanti eventualmente presenti tra le colture.

- Cimate le piante di pomodoro per arrestare la crescita a vantaggio dei frutti e controllate il fissaggio ai tutori di cetrioli, fagioli, pomodori e zucche.

PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Continuate ad annaffiare e concimare con regolarità in base alle esigenze delle

diverse specie. - Nebulizzate il fogliame delle piante che necessitano di maggiore umidità, come le

felci e le marante. - Prima di partire per le vacanze prendete dei provvedimenti affinché le vostre piante

non patiscano la sete. Se dovete assentarvi per un lungo periodo di tempo e non avete una persona di fiducia a cui affidare l’incarico dell’annaffiatura, la soluzione migliore consiste nel spostare tutti i vasi all’aperto e dotarsi di un impianto di irrigazione a goccia.

- Si possono moltiplicare le Saintpaulia tramite talea di foglia: tagliate le foglie con circa 3 cm. di picciolo e interratele in un miscuglio composto da parti uguali di torba e sabbia. Mettete le talee a radicare in un cassone da moltiplicazione (o coprite i vasetti con delle buste di plastica trasparente), lasciandole fino

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alla comparsa delle nuove piantine. In alternativa si possono mettere le talee di foglia a radicare in acqua.

PPiiccccoollii ccoonnssiiggllii ee aaccccoorrggiimmeennttii - Quando partite per le vacanze è sempre bene bagnare le piante in vaso

abbondantemente, inoltre, per garantire un costante apporto d’acqua, potete piantare nel terriccio delle bottiglie di plastica prive di tappo e fondo . Ostruite il collo della bottiglia con cotone idrofilo e riempitele d’acqua. Le vostre piante avranno così a disposizione una preziosa risorsa idrica per diversi giorni.

- Se volete realizzare delle efficaci trappole artigianali per calabroni, ritagliate la parte superiore di una bottiglia di plastica e reinseritela in modo da creare un imbuto. Aggiungete circa 20 cc di acqua zuccherata con sciroppo o pezzetti di frutta ed appendetela ai rami delle piante dove incontrate frequentemente vespe e calabroni. Questi insetti attirati dalla soluzione zuccherina entreranno nella bottiglia senza riuscire più ad uscire.

RRiicceettttaa ccoonn ii pprrooddoottttii ddeellll’’oorrttoo oo ddeell ffrruutttteettoo:: CAPONATA DI MELANZANE Ingredienti: 4 melanzane, 1 cipolla grossa, 2 costole di sedano, 3 pomodori maturi, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, 100 g di capperi, 150 g di olive verdi denocciolate, olio extra vergine di oliva, sale q.b. Preparazione: Pelate i pomodori, tagliateli a metà e strizzateli per far uscire l’acqua e i semi; tritateli e metteteli da parte. Mondate e lavate le melanzane e il sedano e tagliate le prime a cubetti e il sedano a fettine sottili. Pelate la cipolla e tagliatela a piccoli dadini. Mettete le verdure in una pentola con 6 cucchiai di olio e cuocete su fuoco medio per 5 minuti, mescolando spesso. Unite i pomodori tritati, il concentrato di pomodoro, il sale e mescolate bene; coprite con un coperchio e cuocete per circa 20 minuti su fuoco dolce, fino a quando le melanzane sono tenere. A cottura ultimata aggiungete capperi e olive e mescolate. Fate raffreddare a temperatura ambiente e lasciate in frigo almeno 2 ore prima di servire.

-- SSee aavveettee aammiiccii ee ccoonnoosscceennttii iinntteerreessssaattii aa rriicceevveerree mmeennssiillmmeennttee iill GGaarrddeenn MMaaggaazziinnee,, sseeggnnaallaatteeccii iill lloorroo iinnddiirriizzzzoo ee--mmaaiill:: ssaarreemmoo lliieettii ddii eesstteennddeerree lloorroo ll’’iinnvviioo.. BBuuoonn ggiiaarrddiinnaaggggiioo

Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia

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NOTIZIARIO: • Sono aperte le iscrizioni al CORSO AUTUNNALE DI GIARDINAGGIO PRATICO (inizio sabato 26 Settembre) Cura del giardino nelle varie stagioni 5 lezioni di 2 ore per un totale di 10 ore

coltivazione delle piante in vaso e in giardino formazione e manutenzione dei tappeti erbosi cure fitosanitarie alle piante e prodotti antiparassitari terreno, terricci e concimi lavori periodici in terrazzo e in giardino-guida ai lavori del mese; i colori dell’autunno

(Le lezioni si svolgeranno il sabato dalle ore 9 alle 11 presso la sede della Turin Garden, Strada del Mainero, 64 - TORINO) Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

• Giovedì 6 agosto dalle ore 21,20 il Centro Visite del Parco Naturale della Collina

Torinese organizza l’ ESCURSIONE NOTTURNA BRIC GIARDIN, un’affascinante camminata nel bosco del Parco della Collina Torinese alla scoperta dei suoni e degli odori della notte e delle sensazioni uniche che la visione crepuscolare suscita. Per informazioni: www.parks.it/parco.collina.torinese - 011/912462

• Domenica 23 Agosto nella Valle dell’Orco ci saranno gli ALPEGGI APERTI: sarà possibile visitare gli alpeggi Renarda, Agnel e Cernera ed incontrare i malgari per conoscere da vicino un’attività montana che sta scomparendo e per assaggiare i prodotti della pastorizia. E’ obbligatoria la prenotazione. Per informazioni: www.pngp.it - 0124/953166

• Presso il Castello Reale di Racconigi dopo un’attenta opera di restauro sono stati riaperti al pubblico gli APPARTAMENTI DELLE REGINE. Per informazioni: www.ilcastellodiracconigi.it - 0172-84005

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1 Sabato 2 Domenica

raccolta frutta

3 Lunedì 4 Martedì 5 Mercoledì 6 Giovedì 7 Venerdì 8 Sabato 9 Domenica

Lagerstroemia indica

semina ortaggi "da foglia"

10 Lunedì 11 Martedì 12 Mercoledì 13 Giovedì 14 Venerdì 15 Sabato 16 Domenica

trattamento fungicida

frutteto

Gladiolus sp.

17 Lunedì 18 Martedì 19 Mercoledì 20 Giovedì 21 Venerdì 22 Sabato 23 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

Potentilla fruticosa

24 Lunedì 25 Martedì 26 Mercoledì 27 Giovedì 28 Venerdì 29 Sabato 30 Domenica

lavorare terreno per nuovi tappeti

erbosi

Tigridia sp. Rudbeckia sp.

31 Lunedì LEGENDA

Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

N.B. Consultate la cartina climatica estivo-autunnaleallegata per conoscere gli anticipi ed i ritirdi nell'esecuzione dei lavori di giardinaggio

Un albero sotto i raggi del sole, un sasso segnato dalle intemperie, un animale, una montagna: tutti hanno una vita, una storia, vivono,

soffrono, affrontano i pericoli, godono, muoiono. Ma non sappiamo il perchè.

Hermann Hesse

AGOSTO 2009

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi cartina climatica 2

CARTINA CLIMATICA FINE ESTATE-AUTUNNO

E’ molto importante che i lavori in giardino siano eseguiti correttamente e soprattutto nei periodi adatti. A seconda della stagione e delle diverse condizioni climatiche (latitudine, altitudine, vicinanza al mare, esposizione, ecc.) presenti sul territorio nazionale è bene anticipare (-) o ritardare (+) di alcuni giorni, come indicato nella figura, le varie operazioni relative al tappeto erboso e ai lavori di giardinaggio.

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GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 9 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI SETTEMBRE TTaappppeettoo eerrbboossoo - Il tappeto erboso riprende vigore e cresce più rapidamente grazie all’abbassamento

delle temperature ed al clima più umido, tosatelo ogni 7-12 giorni ed abbassate l’altezza del taglio ai livelli primaverili (circa 2-3 cm. per le erbe più fini e 3,5-4 cm. per quelle più rustiche).

- Le precipitazioni e la rugiada notturna sempre più frequenti consentono di ridurre gradualmente il numero delle annaffiature, fino a sospenderle completamente all’inizio della stagione piovosa.

- Distribuite uniformemente un concime a lenta cessione sul prato asciutto e tosato, successivamente irrigate abbondantemente per favorirne l’assorbimento.

- Se il calpestio e le ripetute irrigazioni estive hanno compattato il terreno, può essere utile aerarlo con un arieggiatore oppure, se la superficie è limitata, con una bucatrice manuale. In questo modo si favorisce la penetrazione di aria e acqua nel terreno, rendendo disponibili gli elementi nutritivi. Se l’arieggiamento non è sufficiente potete ricorrere alla “carotatura”, con la quale si asportano dei cilindretti di terra alti 5-10 cm.. Raccogliete le “carote” con il rastrello e distribuite un miscuglio di sabbia e semente per riempire i buchi rimasti.

- Se necessario intervenite contro le infestanti a foglia larga (Bellis perennis, Rumex, Taraxacum, Trifolium repens, Veronica, ecc.) distribuendo un diserbante selettivo che non danneggia le graminacee del prato. Si può ad esempio utilizzare Evade* (a base di Triclopir + Fluroxipir) nella dose di 400 cc in 60 litri d'acqua x 1.000 m2. E’ bene intervenire in giornate non ventose, seguire scrupolosamente le dosi indicate ed evitare di spruzzare gli arbusti e le piante presenti nel giardino.

- Un’elevata umidità ambientale può favorire la comparsa di macchie clorotiche dovute a malattie fungine; intervenite irrorando un fungicida specifico (ad es. Folicur SE* nella dose di 500 ml in 100 litri di acqua) a cui potete eventualmente associare un insetticida o un acaricida.

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- Settembre è il mese ideale per la realizzazione di nuovi prati e per la rigenerazione di quelli vecchi, radi ed ingialliti, poiché sussistono le condizioni climatiche più favorevoli al germogliamento e lo sviluppo delle infestanti è molto contenuto. Preparate il terreno, su cui volete realizzare un nuovo tappeto erboso, in modo da ottenere un letto di semina soffice e fertile ed incorporate al terreno concimi ed eventuali correttivi mediante una fresatura. Livellate tutta l’area con un rastrello, rullate e procedete con la semina, cercando di spargere i semi uniformemente. Distribuite un leggero strato di torba e terriccio e rullate nuovamente in modo da interrare i semi e favorirne il contatto con il suolo. Infine ricordatevi di irrigare con regolarità per mantenere il terreno costantemente umido fino al completo sviluppo del manto erboso.

AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - Potete mettere a dimora alberi e arbusti sempreverdi. Ricordate

che la profondità dello scavo deve essere tale che il colletto della pianta rimanga appena al di fuori del terreno. E’ il mese ideale per trapiantare alberi sempreverdi di grandi dimensioni.

- Regolare le annaffiature in base all’andamento climatico, facendo attenzione ad evitare carenze ed eccessi idrici.

- Può essere utile concimare le piante messe a dimora in primavera e che non hanno ancora ben sviluppato l’apparato radicale. Se si tratta di specie acidofile (Azalea, Camellia, Kalmia, Pieris, Rhododendron, Skimmia, Viburnum davidii, ecc.), distribuite alla base un concime ternario addizionato di chelato o solfato di ferro (10 g. per ogni pianta di medie dimensioni).

- E’ il periodo adatto per potare le siepi di Buxus sempervirens, Chamaecyparis lawsoniana, Cupressocyparis leylandii, Euonimus japonicus, Ligustrum ovalifolium e Lonicera nitida. Si consiglia di eliminare gli eventuali rami secchi e pareggiare la vegetazione per renderla più compatta e stimolare la produzione di nuove foglie.

- Eliminate i fusti fioriferi secchi della Lavandula e cimate leggermente i cespugli per aiutarli ad affrontare l’inverno.

- E’ possibile moltiplicare per talea: Aucuba, Corylopsis, Cotoneaster (varietà sempreverdi), Erica, Hamamelis, Hedera, Hydrangea, Jasminum, Laurus nobilis, Parthenocissus, Prunus laurocerasus, P. lusitanica, Rhyncospermum, ecc.; e con il metodo della propaggine: Chaenomeles, Chimonanthus praecox, Hamamelis, Kalmia, Lonicera, ecc.

- In questo mese continuano le fioriture di molti arbusti: Abelia, Bignonia, Buddleia davidii, Caryopteris x clandonensis, Clerodendron trichotomum, Desmodium penduliflorum, Escallonia, Hibiscus syriacus, Lagerstroemia, Nerium oleander (pianta del mese), Perovskia atriplicifolia, Poligonum, Vitex agnus-castus, ecc.

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L’oleandro (Nerium oleander) è un grande arbusto sempreverde, alto anche fino a 6 metri, originario delle regioni del Mediterraneo orientale. Le foglie sono lanceolate e di color verde grigiastro. Durante l’estate produce fiori raccolti in cime, di colore bianco, rosa o rosso. Sono piante abbastanza delicate, che non sopportano lunghi periodi a temperature inferi a 0° C, e adatte ad esposizioni soleggiate. Nelle zone a clima temperato è bene ritirarli proteggerli durante la stagione invernale. Non è esigente per quanto riguarda la natura del suolo, anche se predilige terreni fertili, umidi e ben drenati. E’ bene sapere che tutte le parti di questa pianta, se ingerite, sono tossiche.

RRoosseettoo - Numerose specie tornano questo mese a fiorire e necessitano di alcune operazioni di

manutenzione: recidete i fiori man mano che appassiscono per favorire la comparsa dei nuovi boccioli; sarchiate alla base delle piante per eliminare le erbe infestanti e rompere l’eventuale “crosta” formatasi in superficie; estirpate i “succhioni”.

- Se il clima si presenta secco continuate a bagnare con regolarità e, se necessario, rinnovate lo strato di materiale pacciamante.

- Alla fine di settembre potete iniziare a preparare il terreno in cui, a partire dal prossimo mese, pianterete i nuovi rosai a radice nuda. Se si vuole effettuare l’impianto in una zona già occupata in precedenza da un roseto, è opportuno lavorare molto bene il suolo per eliminare tutte le foglie, i rametti o le vecchie radici eventualmente ancora presenti e che potrebbero ospitare funghi, nematodi o virus.

- Se non lo avete fatto ad agosto, concimate con un prodotto specifico. - Accorciate i rami troppo lunghi e quelli cresciuti in modo disordinato, ed eliminate

tutta la vegetazione secca; continuate a legare i nuovi getti delle rose rampicanti agli appositi sostegni.

- Si possono ancora moltiplicare numerose varietà non innestate con il metodo della talea. Per la buona riuscita dell’operazione è molto importante che la pianta “madre” sia sana, robusta e ben ramificata, e che i rami prelevati siano semilegnosi e non abbiano mai prodotto fiori. Prima di interrare le talee è consigliabile immergerne la base in un prodotto ormonale che ne stimoli la radicazione (ad es. Rigenal della Cifo).

PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - L’abbassamento della temperatura e l’aumento dell’umidità favoriscono la fioritura

di numerose annuali: tagliate i fiori secchi recidendoli alla base degli steli, e concimate con un fertilizzante complesso a basso titolo di azoto (ad es. 8-5-15).

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- Annaffiate in base all’andamento climatico, prestando particolare attenzione alle piante in fioritura.

- Si consiglia di eseguire regolarmente un diserbo manuale tra le piantine. - Potete trapiantare le specie seminate nei mesi precedenti che hanno raggiunto uno

sviluppo adeguato per colmare i vuoti lasciati dalle piantine morte a causa della siccità estiva.

- Estirpate le annuali sfiorite e tagliate gli steli delle biennali che hanno esaurito il ciclo vegetativo e che si apprestano ad affrontare il periodo di riposo.

- Si possono seminare direttamente a dimora numerose annuali rustiche (Calendula officinalis, Delphinium ajacis, Godetia, Gypsophila elegans, Iberis umbellata, Saponaria, Scabiosa atropurpurea, ecc.) che fioriranno la prossima primavera.

- Sono in fiore Ageratum, Helianthus annuus (girasole), Tagetes erecta, Zinnia, ecc.

EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Continuate ad annaffiare regolarmente in base a necessità, asportate tutte le parti

secche o danneggiate ed estirpate le erbe infestanti. - E’ consigliabile ultimare la raccolta dei semi delle perenni che

hanno concluso la fioritura (Hosta, Lupinus, Nepeta, ecc.) prima che le piogge autunnali ne riducano il potere germinativo. Ricordate che gli individui che si otterranno con questo metodo di riproduzione saranno diversi rispetto alle piante originarie.

- Si possono dividere i cespi di numerose perenni (Anthemis, Bergenia, Geranium, Ophiopogon, Paeonia erbacea, Vinca, ecc.): ripiantate subito le nuove piantine alla stessa profondità a cui si trovava la pianta madre, e rispettate le corrette distanze di impianto. E’ preferibile che la divisione delle specie a fioritura primaverile venga eseguita in questo periodo piuttosto che a marzo o aprile, in quanto così facendo la produzione dei fiori non verrà compromessa.

- Centaurea gymnocarpa e Myosostis scorpioides possono essere moltiplicate per talea.

- Tra le fioriture di questo mese: Anemone japonica, Helenium, Monarda, Rudbeckia, Solidago virgaurea, ecc.

BBuullbboossee - Somministrare un concime complesso (ad es. Bayfolan Multi Orti & Giardini della

Bayer nella dose di 30 g/m²) alle specie in fioritura.

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- All’inizio del mese è bene iniziare a preparare il terreno per i bulbi a fioritura primaverile (Crocus, Fritillaria, Galanthus, Hyacinthus, Iris, Leucojum, Muscari, Narcissus, Scilla, ecc.): eliminate infestanti e sassi eventualmente presenti, vangate in profondità ed incorporate del letame maturo o del terriccio da giardino. A partire dalla seconda metà di settembre potete piantare le bulbose primaverili: scavate delle buche profonde circa 2 volte la lunghezza dei bulbi, procedete con la messa a dimora, cercando di sistemare i bulbi con le gemme fiorali rivolte verso l’alto (in caso di dubbio si consiglia di interrare i bulbi di lato), ricopriteli con la terra asportata, compattandola delicatamente, ed annaffiateli abbondantemente. Ricordatevi che la collocazione delle bulbose in ordine sparso permette di ottenere un effetto più naturale ed evita la presenza di antiestetici vuoti nel caso di mancato attecchimento.

- Potete invasare i bulbi da sottoporre a forzatura: eliminate le radici vecchie e sistemate i bulbi molto vicini tra loro in contenitori riempiti con terriccio umido o fibra per bulbi. Trasferite i vasi in un ambiente fresco (5-6 °C) e buio per circa 8-10 settimane (fino a quando i nuovi germogli avranno raggiunto un’altezza di 4-5 cm.), mantenendo il substrato umido. Questa tecnica consente di ottenere una fioritura anticipata ed è particolarmente adatta per crochi, giacinti, narcisi, scille e tulipani.

- Si possono ammirare le fioriture di Amaryllis, Agapanthus, Begonia x tuberhybrida, Colchicum, Dahlia, Gladiolus, Lilium tigrinum, Tigridia, ecc.

GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - Eliminate i fiori appassiti e le foglie secche e continuate ad asportare le erbe

infestanti. Occorre prestare particolare attenzione al convolvolo e all’equiseto, che tendono ad espandere i loro rizomi sotto le pietre dove il terreno è più fresco, risultando poi difficili da estirpare.

- E’ consigliabile distribuire uno strato di ghiaia alla base delle specie tappezzanti per favorire il drenaggio ed evitare che le foglie rimangano sul terreno umido.

- Potete dividere i cespi di Acaena microphylla, Adonis, Arabis, Epimedium, Gypsophila cerastioides, Raoulia, Sempervivum, Thymus, ecc.

- Le principali fioriture di questo mese sono: Alyssum maritimum, Campanula, Oenothera acaulis, Phlox, Sedum, Verbena peruviana, ecc.

VVaasscchhee ee llaagghheettttii - Continuate a rabboccare il livello dell’acqua per mantenerlo costante e favorire

l’ossigenazione.

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- Quando la temperatura dell’acqua inizia ad abbassarsi è consigliabile prelevare ed immagazzinare in un luogo riparato le specie più delicate (ninfee tropicali, giacinti d’acqua, lattughe d’acqua, ecc.) che in seguito potrebbero subire dei danni da gelo.

- Pulite regolarmente la superficie dei laghetti per asportare alghe, foglie e altro materiale vegetale in decomposizione. Un consiglio utile per mantenere l’acqua più pulita è quello di tagliare foglie e steli appassiti prima che possano cadere.

- Potete procedere con la moltiplicazione di numerose piante erbacee spondali tramite divisione dei cespi.

- Aumentate gradualmente la quantità di cibo da somministrare ai pesci, in modo che accumulino delle riserve di grasso sufficienti per affrontare i rigori invernali.

- Le sponde degli specchi d’acqua sono ornate dalle fioriture di Butomus umbellatus, Houttuynia cordata, Lythrum salicaria (salcerella), ecc.

IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii - Le temperature ancora alte ed una elevata umidità atmosferica possono favorire la

comparsa di numerose malattie fungine. È consigliabile effettuare un trattamento preventivo contro le principali patologie (bolla, cancri, corineo, monilia, ruggine, ticchiolatura) utilizzando un fungicida rameico (ad es. il Cuproxat* nella dose di 300 cc per 100 litri di acqua).

- Se le vostre piante manifestano i sintomi del mal bianco (presenza di una muffa bianca e polverosa su foglie, fiori e frutti, con conseguente ingiallimento e caduta della vegetazione colpita), potete intervenire con un prodotto specifico, come ad es. il Topas Combi*, a base di Penconazolo e Zolfo, da usare nella dose di 170 g per 100 litri di acqua.

N.B.- Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia (ad as. Vector o Etravon). Unica eccezione gli oli minerali.

- *Prodotti biologici *Prodotti non biologici *Prodotti pericolosi (patentino) FFrruutttteettoo - Lavorate il terreno per mettere a dimora le nuove piante da frutto. - In questo periodo potete raccogliete cotogne, fichi, lamponi,

mele, nocciole, pere e uva man mano che maturano. - Se notate i sintomi di malattie intervenite con appositi prodotti antiparassitari, ma

ricordatevi di sospendere i trattamenti almeno trenta giorni prima della raccolta.

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- Nella prima metà del mese potete ancora effettuare gli innesti a gemma dormiente, ad occhio o a scudetto: scegliete delle piante vigorose ed seguite l’innesto sui rami di un anno ben lignificati.

- Moltiplicate le more mediante talee di gemme fogliari o propaggine. - Può essere utile eseguire una cimatura dei tralci di vite che portano i grappoli.

Questa operazione, che deve comunque lasciare sul tralcio almeno 4-5 foglie dopo l’ultimo grappolo, serve a facilitare la penetrazione del sole e dell’aria ed ostacola il diffondersi della muffa grigia (Botrytis cinerea).

- E’ il periodo più indicato per piantare le fragole: stendete sul suolo dei fogli di polietilene nero, praticate dei fori ad “X” ad una distanza di circa 30 cm., sistemate le piantine ed interratele in modo che il colletto si trovi appena al di sopra del livello del terreno. La pacciamatura con il polietilene oltre ad impedire la crescita delle infestanti, limita l’evaporazione dell’acqua dal terreno e permette di ottenere dei frutti più sani e non imbrattati di terra.

OOrrttoo - Continuate a raccogliere i prodotti degli ortaggi seminati o piantati in primavera

(fagiolini, melanzane, peperoni, pomodori, porri, ecc.) ed eliminate le colture ormai esaurite.

- Potete seminare in piena terra: cavolo cappuccio, cerfoglio, cicoria, cipolla, cipollina, lattuga, prezzemolo, rapa, ramolaccio, ravanello, rucola, spinacio e valerianella (il periodo di luna calante, adatto per la semina delle piante da foglia, inizierà sabato 5 settembre); e trapiantare a dimora cavolo cappuccio, cavolfiore, cavolo cinese, cavolo verza, cipolla, endivia, lattuga e scarola.

- Eliminare le erbe infestanti e, se necessario, continuare ad annaffiare con regolarità. - Rincalzate cavoli, finocchi, porri e sedani. - Iniziate la scarducciatura dei carciofi e concimateli con un prodotto ad elevato titolo

di azoto. - Controllare le patate immagazzinate ed eliminare quelle marce o danneggiate. PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Quando le temperature iniziano ad abbassarsi è consigliabile ridurre gradualmente

annaffiature e concimazioni. - Verso la seconda metà del mese potete iniziare a riportare in casa i vasi che erano

stati trasferiti all’aperto, collocandoli nella posizione più idonea in base alle

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esigenze delle diverse specie. Prima di spostare le piante è opportuno eseguire qualche operazione di manutenzione: smuovete il substrato in superficie rompendo la crosta eventualmente presente e aggiungete del terriccio fresco, asportate fiori e foglie appassiti, tagliate i rametti cresciuti in modo disordinato, spolverate il fogliame e lavate vasi e sottovasi che potrebbero ospitare dei parassiti. Controllate anche lo stato di salute delle piante e, se necessario, intervenite con le cure appropriate.

- Si possono rinvasare le piante che lo necessitano. - Potete moltiplicare tramite talea Aeschynanthus, Coleus, Tradescantia, ecc. PPiiccccoollii ccoonnssiiggllii ee aaccccoorrggiimmeennttii - Generalmente raccogliendo le carote a mani nude si strappa solamente il fogliame,

ma se, prima di tirare, spingete la radice un po’ più in profondità, rompendo le radichette che la bloccano, potrete estrarre facilmente le carote dal terreno senza l’ausilio di attrezzi

- Se volete far arrossire i pomodori ancora verdi a fine stagione, imballateli uno ad uno in fogli di giornale e conservateli in cassette di legno.

- Per raccogliere le mele e molti altri frutti senza la scala potete utilizzare un “raccoglifrutta”, costituito da una tasca di stoffa o plastica montata all’estremità di una pertica lunga 2-3 metri.

RRiicceettttaa ccoonn ii pprrooddoottttii ddeellll’’oorrttoo oo ddeell ffrruutttteettoo:: PERE AL VINO Ingredienti (per 6 persone): 1 kg. di pere (Martin Sec o Madernassa), 1 l. di vino rosso, 200 g. di zucchero semolato, 2 stecche di cannella, 20 chiodi di garofano. Preparazione: In una pentola dai bordi alti mettete il vino (preferibilmente Nebbiolo), 100 g. di zucchero, la cannella e i chiodi di garofano e portate a bollore. A questo punto aggiungete le pere ben lavate una accanto all’altra in modo che rimangano in piedi. Fatele cuocere a fuoco moderato per più di un’ora, fino a quando la polpa si presenta morbida (controllatene la consistenza con uno stecchino o con una forchetta). Togliete le pere e sistematele su un piatto da portata. Lasciate cuocere il vino fino a quando assume un aspetto scitropposo, versatelo sulle pere e cospargete con lo zucchero rimanente. Servite tiepido o freddo.

-- SSee aavveettee aammiiccii ee ccoonnoosscceennttii iinntteerreessssaattii aa rriicceevveerree mmeennssiillmmeennttee iill GGaarrddeenn MMaaggaazziinnee,, sseeggnnaallaatteeccii iill lloorroo iinnddiirriizzzzoo ee--mmaaiill:: ssaarreemmoo lliieettii ddii eesstteennddeerree lloorroo ll’’iinnvviioo.. BBuuoonn ggiiaarrddiinnaaggggiioo

Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia

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NOTIZIARIO: • Sono ancora aperte le iscrizioni al CORSO AUTUNNALE DI GIARDINAGGIO PRATICO (inizio sabato 26 Settembre) Cura del giardino nelle varie stagioni 5 lezioni di 2 ore per un totale di 10 ore

coltivazione delle piante in vaso e in giardino formazione e manutenzione dei tappeti erbosi cure fitosanitarie alle piante e prodotti antiparassitari terreno, terricci e concimi lavori periodici in terrazzo e in giardino-guida ai lavori del mese; i colori dell’autunno

(Le lezioni si svolgeranno il sabato dalle ore 9 alle 11 presso la sede della Turin Garden, Strada del Mainero, 64 - TORINO) Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

• Dal 28 Agosto al 6 Settembre si svolge a Carmagnola la 60a edizione della SAGRA DEL PEPERONE: alla tradizionale esposizione di peperoni e ai relativi concorsi e degustazioni si affiancano serate musicali e spettacoli di vari gruppi. Per informazioni: www.comune.carmagnola.to.it - 011/9724222

• Dal 18 al 21 Settembre la città di Bra (CN) ospita la 7a edizione della manifestazione CHEESE, in cui sono presentati i formaggi di tutto il mondo, da assaggiare, comprare e abbinare ai vini più indicati. Nel centro storico della città vengono allestiti il mercato e la gran sala dei formaggi con la sua enoteca e i laboratori del gusto. Per informazioni: www.cheese.slowfood.it - 0172/419611

• Dal 10 al 12 Settembre si svolge presso la Fiera di Padova il

FLORMART/MIFLOR, Salone internazionale del florovivaismo e giardinaggio. Si tratta della più completa rassegna della floricoltura tipica mediterranea con le sue varietà e i suoi colori. Inoltre è possibile trovare le macchine, le tecnologie e i prodotti per la filiera produttiva, gli articoli per i fioristi e le attrezzature per il verde pubblico e privato. Per informazioni: www.flormart.it – 049/840111

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1 Martedì 2 Mercoledì 3 Giovedì 4 Venerdì 5 Sabato 6 Domenica

preparazione e semina nuovi

prati

semina ortaggi "da foglia"

7 Lunedì 8 Martedì 9 Mercoledì 10 Giovedì 11 Venerdì 12 Sabato 13 Domenica

trattamento fungicida

Escallonia macrantha Nerium oleander

14 Lunedì 15 Martedì 16 Mercoledì 17 Giovedì 18 Venerdì 19 Sabato 20 Domenica

Anemone japonica

semina ortaggi "da foglia"

21 Lunedì 22 Martedì 23 Mercoledì 24 Giovedì 25 Venerdì 26 Sabato 27 Domenica

messa a dimora bulbi

primaverili

Solidago virgaurea

28 Lunedì 29 Martedì 30 Mercoledì LEGENDA

Colchicum autunnale

Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

SETTEMBRE 2009

La serenità è ascoltare tra piante e cespugli la

voce del vento e sentirsi parte dell'universo.

. Anonimo

Lagerstroemia indica .

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GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 10 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI OTTOBRE TTaappppeettoo eerrbboossoo - È consigliabile tosare il manto erboso 1 o 2 volte prima del riposo autunnale,

regolandosi in base alla crescita dell’erba. - Se le precipitazioni sono regolari potete sospendere le annaffiature. Alla fine del

mese ricordatevi di svuotare i tubi dell’acqua e proteggere la centralina per evitare che possano danneggiarsi con il gelo.

- Asportate periodicamente le foglie secche e le infestanti annuali ingiallite per mantenere pulita la superficie del prato.

- Potete effettuare l’ultima concimazione con fertilizzanti organici a lento effetto ed a basso titolo di azoto, per favorire l’indurimento dei tessuti e limitare lo sviluppo delle malattie fungine.

- E’ importante tenere sotto controllo la formazione del feltro ed evitare che si infittisca eccessivamente e superi i 2 cm di spessore. Uno strato di feltro fitto e spesso riduce la penetrazione di aria, acqua e concimi nel terreno, portando così le piccole piante a un progressivo indebolimento che le espone ad attacchi fungini e le rende più sensibili a siccità e sbalzi termici. In questo periodo è consigliabile asportarlo con un macchinario apposito (“verticut”).

- Se il terreno presenta degli avvallamenti, è opportuno spianarli in modo da evitare la formazione di ristagni di acqua con conseguenti asfissie radicali. Se le depressioni sono poco pronunciate è sufficiente distribuire nelle zone depresse un miscuglio di terriccio e sabbia fine (“top-dressing”). Nel caso di avvallamenti più accentuati, si può togliere lo strato superficiale del tappeto erboso con un badile quadrato, livellare il terreno con l’aggiunta di sabbia e torba, rimettere il manto erboso, rullare ed irrigare.

- Nella prima metà del mese è ancora possibile seminare i nuovi tappeti erbosi e rigenerare quelli vecchi, radi ed ingialliti, come descritto a settembre. Se dovete ripristinare piccole aree o volete realizzare un nuovo prato, potete posare le zolle erbose in modo da ottenere una copertura verde a pronto effetto.

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- Si possono sviluppare delle patologie fungine che causano la formazione di piccole chiazze tondeggianti di colore giallo paglierino sulla superficie del tappeto erboso. È bene intervenire prontamente quando si notano i primi sintomi con dei fungicidi specifici per evitare che la malattia si diffonda troppo, rovinando ampie aree. In alternativa è possibile effettuare dei trattamenti preventivi, utilizzando dei fungicidi ad ampio spettro di azione, come ad es. quelli a base di propiconazolo, tebuconazolo, dicloran, ecc.

AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - Continuate ad asportare regolarmente le infestanti, raccogliete le foglie cadute e

riducete gradualmente le annaffiature man mano che le temperature si abbassano. - E’ opportuno iniziare a prendere dei provvedimenti nei confronti delle basse

temperature invernali ormai alle porte: distribuite alla base delle piante un miscuglio di terriccio e foglie o dell’altro materiale pacciamante. In questo modo si riparano le radici dal gelo, si favorisce la formazione dell’humus e si limita la crescita delle erbe infestanti.

- Ricordatevi di legare saldamente ad appositi sostegni le piante che lo necessitano e di verificare la tenuta dei sostegni delle specie rampicanti.

- Fino a quando il clima lo consente, potete continuare a mettere a dimora i sempreverdi “di zolla” e tutte le piante coltivate in vaso; le specie a foglia caduca potranno essere piantate per tutto l’inverno purché il terreno non sia gelato.

- Si possono moltiplicare numerose piante: staccate e piantate, all’aperto o in cassone freddo, i polloni radicati di Clerodendrum, Rhus e Symphoricarpos; prelevate talee di legno maturo da Buddleia, Deutzia, Hedera, Ligustrum, Lonicera, Spiraea, Weigela, ecc.; preparate delle propaggini con i rami di Corylopsis, Cotoneaster, Forsythia, Jasminum, Lonicera, Rhyncospermum, ecc.; seminate in cassone freddo Camellia, Chaenomeles, Hamamelis, Magnolia, Parrotia, ecc..

- Potete raccogliere dai cespugli le bacche mature da usare per la riproduzione e conservarle in un vaso alternandole a strati di sabbia o torba leggermente umida.

- In questo mese si possono ammirare le fioriture di Caryopteris mastacanthus, Choisya ternata, Desmodium penduliflorom e Prunus subhirtella ‘Autumnalis’; le bacche colorate di Callicarpa, Cotoneaster, Crataegus, Ilex, Nandina, Pyracantha, Skimmia, Symphoricarpos, Viburnum, ecc.; ed i suggestivi colori autunnali del fogliame di numerose specie caducifoglie, come ad esempio: Acer japonicum, Acer rubrum, Cercidiphyllum japonicum, Cornus florida, Euonymus alatus, Liquidambar styraciflua, Parrotia persica (pianta del mese), Platanus acerifolia, Quercus rubra, ecc.

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La Parrotia persica è un albero o un grande arbusto deciduo a portamento espanso originario del Caucaso. Il tronco è ricoperto da una corteccia che si sfalda di colore grigio. Le foglie obovate, lucide e verde carico assumono in autunno suggestive colorazioni dal giallo all’arancione e dal rosso al porpora. I piccoli fiori privi di petali e con gli stami rossi appaiono alla fine

dell’inverno, prima delle foglie, in mazzetti sferici di circa 1 cm.. È una specie rustica, che predilige terreni acidi, profondi, fertili e umidi ed esposizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate.

RRoosseettoo - Lavorate il terreno che ospiterà i nuovi impianti di rosai a radice nuda: eliminate i

sassi e le erbe infestanti e vangate accuratamente al fine di rompere le zolle e arieggiare il suolo. Incorporate della sostanza organica ben decomposta interrandola con il rastrello e scavate le buche lasciandole possibilmente aperte fino al momento della messa a dimora. Se volete reimpiantare un vecchio roseto, ricordatevi di pulire il suolo da tutti i frammenti di radici e residui fogliari, e sostituite una buona quantità di terra per eliminare eventuali tossine e parassiti.

- Verificate che le piante di recente messa a dimora, i rampicanti e tutti gli esemplari che potrebbero essere danneggiati dal vento e dalla neve siano saldamente legati ad appositi sostegni.

- E’ consigliabile trattare con un prodotto a base di ossicloruro di rame per aumentare la resistenza delle piante nei confronti delle gelate precoci e delle malattie fungine.

- Continuate ad eliminare i fiori appassiti e la vegetazione secca, ed asportate i getti selvatici che crescono alla base delle piante.

PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - Estirpate le annuali che hanno esaurito il loro ciclo vegetativo e lavorate il terreno

per gli impianti futuri, lasciandolo esposto all’azione sgretolante del gelo. - Iniziate a tagliare rasoterra i cespi delle biennali sfiorite. - Potete raccogliere i semi delle erbacee che volete riprodurre, prelevandoli dalle

piantine più belle e sane. Si consiglia di mettere le capsule o i capolini a seccare in un ambiente areato e asciutto, estrarre i semi e, dopo averli ripuliti dalle impurità, conservarli in bustine di carta fino al momento della semina. Ricordatevi di scrivere su ogni bustina specie e varietà delle piantine di provenienza. E’ utile sapere che le piante che nasceranno da questi semi potranno avere caratteristiche diverse rispetto a quelle della pianta madre.

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- Prima che le temperature si abbassino troppo, trapiantate a dimora le biennali che avevate seminato a luglio (Dianthus barbatus, Digitalis, Erysimum, Myosotis, Viola, ecc.) proteggendo le specie più delicate con un velo di “tessuto non tessuto”.

- Si possono ancora ammirare le fioriture di Ageratum, Antirrhinum (bocca di leone), Impatiens, Petunia, Salvia splendens, Tagetes, Zinnia, ecc., ed iniziano a fiorire le viole e ciclamini.

EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Preparare le piante ad affrontare la stagione fredda: asportate tutte le parti secche e

marcescenti e tagliate a livello del suolo gli steli fiorali appassiti. Evitate però di eseguire questa operazione sulle numerose graminacee che mantengono un aspetto decorativo anche durante l’inverno (ad es. Deschampsia, Miscanthus, Panicum, ecc.), e sulle perenni più delicate, in quanto la parte secca aiuta a proteggere l’apparato radicale dalle basse temperature. Effettuate una leggera sarchiatura alla base delle piantine e distribuite uno strato di materiale pacciamante.

- Continuate a dividere i cespi delle erbacee non in fiore che sono diventate troppo grandi e degli esemplari che necessitano di essere ringiovaniti. Dopo aver estratto le piante dal terreno, occorre dividerle in modo da ottenere delle nuove porzioni provviste di radici. E’ consigliabile scartare la parte centrale più vecchia e legnosa e ripiantare subito le nuove piantine a dimora. Se i cespi sono piccoli, può essere conveniente coltivarli per una stagione in cassone freddo, in modo da favorirne l’attecchimento. Si possono moltiplicare con questo metodo Anemone, Aquilegia, Brunnera, Campanula, Heuchera, Lamium, ecc.

- Fino a quando il terreno non è gelato si possono piantare a dimora numerose perenni rustiche, come Achillea, Brunnera, Delphinium, Erigeron, Geum, Helianthus, Lupinus, Sedum, ecc. Ricordate che la buona riuscita di un’aiuola dipende dal giusto accostamento tra le diverse specie.

- Sono in fiore Aster, Aconitum napellus, Anemone japonica, Ceratostigma plumbaginoides, Cimicifuga, Sedum spectabile, ecc.

BBuullbboossee - Prima che le temperature si abbassino troppo, potete ancora mettere a dimora le

bulbose a fioritura primaverile (Allium, Crocus, Fritillaria, Galanthus, Hyacinthus, Narcissus, ecc.) in un terreno drenato, fertile, e ricco di sostanza organica. Intervenite in giornate non piovose e, dopo l’impianto, pacciamate con torba o letamino maturo.

- Prima dell’arrivo delle gelate occorre raccogliere i rizomi di Canna indica e Dahlia: riponeteli in cassette contenenti un miscuglio di sabbia e torba, e conservateli in un

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ambiente fresco e asciutto. Ricordatevi di allegare sempre dei cartellini indicanti il tipo di pianta e le caratteristiche dei fiori.

- E’ il mese ideale per moltiplicare i bulbi dormienti di Lilium mediante “squamatura”: staccate delicatamente le squame esterne sane, interratele per metà della loro lunghezza in una cassetta riempita con parti uguali di torba e sabbia. Coprite i vasi con un foglio di plastica trasparente ed immagazzinateli ad una temperatura di 10-13°C. Dopo circa sei settimane appariranno alla base delle squame dei piccoli bulbilli e potrete invasarli singolarmente alla comparsa dei primi germogli, lasciandoli all’esterno in una posizione riparata.

GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - In questo mese potete dedicarvi alla pulizia e al riordino del giardino roccioso:

continuate ad estirpare le infestanti, raccogliete le foglie secche, tagliate gli steli sfioriti e proteggete le radici delle specie più delicate con uno strato di terra e torba o con altro materiale pacciamante.

- Se le vostre piantine sono attaccate dalle lumache, potete intervenire con un prodotto lumachicida granulare a base di metaldeide.

- Potete dividere i cespi delle perenni che si sono accresciute troppo, seminare le campanule in cassone o in serra fredda e moltiplicare i Sempervivum asportando i germogli laterali provvisti di radici e ripiantandoli a dimora.

- Si possono ancora ammirare le fioriture di Anemone japonica, Geranium cinereum, Nepeta x faassenii ‘Mussini’, Polygonum macrophyllum, Sedum spectabile, ecc..

VVaasscchhee ee llaagghheettttii - Mantenete pulita la superficie dello specchio d’acqua, eliminando le foglie

appassite e tutti i materiali che vi si depositano. - Occorre proteggere le specie spondali che temono il gelo, come Cortaderia,

Gunnera manicata, Pennisetum, Zantedeschia, ecc., distribuendo alla base delle piante uno spesso strato di materiale pacciamante, ad esempio foglie, paglia o altro.

- È bene ritirare in un luogo riparato le piante galleggianti sensibili al freddo, come le ninfee tropicali.

- Fino a quando il clima lo consente, potete ancora dividere i cespi delle perenni che si sono accresciute troppo, e ripiantarli lungo le sponde.

- E’ il periodo ideale per costruire nuovi laghetti o apportare delle modifiche a quelli esistenti.

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IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii - Sui pini, cedri e larici si possono vedere i caratteristici e vistosi

nidi della Processionaria (Thaumetopoea pityocampa), costruiti dalle larve con fili sericei, aghi secchi e detriti vari per svernare. Se le infestazioni sono contenute, potete intervenire tagliando e bruciando i rami infestati, facendo però molta attenzione ad evitare contatti con i peli urticanti delle larve. Se notate un’infestazione di maggiore entità è bene intervenire con prodotti biologici a base di Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki (ad es. 80-100 g/100 l di acqua di Bolas BT*), o con prodotti chimici a base di diflubenzuron (ad es. il Dimilin* nella dose di 250-350 g/100 l di acqua).

- La maggiore umidità e le temperature ancora alte di questo mese possono favorire la presenza di numerose malattie fungine: intervenite tempestivamente alla comparsa dei primi sintomi con dei prodotti specifici consigliati il mese precedente.

- Nel frutteto si possono sospendere gli interventi contro le malattie fungine, mentre è opportuno intervenire nei confronti di alcuni insetti carpofagi che attaccano i frutti in maturazione. Ad esempio su mele e pere si possono evidenziare i danni causati dalla carpocapsa (Cydia pomonella). Le larve di questo lepidottero scavano delle gallerie nella polpa dei frutti per raggiungere i semi di cui si nutrono. Al termine del loro sviluppo le larve escono dai frutti e vanno a ripararsi sugli organi legnosi delle piante. I frutti colpiti sono contraddistinti dalla presenza di fori con rosura e, oltre a cadere precocemente, possono risultare non commestibili. Se gli interventi primaverili sono stati inefficaci e molti frutti sono bacati, in questo periodo è bene raccoglierli e distruggerli tutti. Inoltre può essere utile disporre alla base dei tronchi delle fasce di cartone ondulato, in cui molte larve andranno a cercare un riparo per svernare. Alla fine del mese questi cartoni dovranno essere rimossi e bruciati. Anche le castagne possono essere danneggiate dalle larve di insetti carpofagi (cidia o balanino): è importante eliminare tutti i frutti caduti precocemente a terra e quelli che presentano i fori di uscita dei fitofagi.

N.B.- Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia (ad as. Vector o Etravon). Unica eccezione gli oli minerali.

- *Prodotti biologici *Prodotti non biologici *Prodotti pericolosi (patentino) FFrruutttteettoo - Raccogliete castagne, cotogne, kaki, kiwi, nocciole, noci, pere,

mele e uva, ricordandovi di sospendere i trattamenti antiparasitari almeno trenta giorni prima.

- Eliminate regolarmente la frutta caduta a terra prima che diventi un possibile veicolo di infezioni fungine.

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- Si possono mettere a dimora i fruttiferi “di zolla” e quelli coltivati in vaso: scavate una buca di almeno cm. 80 x 80 x 80, e sistemate all’interno un palo tutore. Collocate la pianta al centro della fossa e allargate bene le radici; colmate lo spazio rimasto vuoto con terra e letame maturo aggiungendone un po’ per volta, in modo che aderisca bene alle radici. Compattate il suolo e legate saldamente il tronco al palo tutore. Ricordatevi che il punto di innesto deve essere collocato almeno 10 cm. al di sopra del livello del terreno.

- Iniziate a preparare il suolo per gli impianti dei fruttiferi a radice nuda che potrete effettuare dal prossimo mese.

- Alla caduta delle foglie può essere utile effettuare un trattamento sulle piante di pesco per limitare gli attacchi di bolla nella primavera successiva (si può ad. es. utilizzare il Dodene L*, a base di bitertanolo e dodina, nella dose di 320-400 g/100 l di acqua).

OOrrttoo - Potete seminare in piena terra cicoria, cipollina, ravanello, spinacio e valerianella,

trapiantare cavolo cappuccio, cipolla e lattuga e piantare a dimora aglio e topinambur. Ricordatevi di seminare gli ortaggi da foglia nel periodo di luna calante (dal 4 al 18 ottobre) per evitare che “vadano a seme”.

- Estirpate le colture che hanno concluso il loro ciclo produttivo, come pomodori, peperoni, zucchini, ecc.. Vangate il terreno rimasto libero ad una profondità di 25-30 cm., sminuzzate le zolle e seminate o trapiantate gli ortaggi autunnali.

- Verso la fine del mese tagliate i fusti degli asparagi a livello del suolo, così facendo alla fine di aprile compariranno i nuovi getti.

- Raccogliete barbabietole, bietole, cardi, carote, cavolfiori, finocchi, insalate, patate, porri, radicchio, rape, ravanelli, sedani, zucche, ecc.

- Predisponete per l’imbianchimento cardi, finocchi, indivia, porri, scarola e sedano utilizzando le tecniche ed i materiali più adatti ad ogni coltura.

- Potete iniziare a predisporre le protezioni per gli ortaggi a maturazione autunnale con un velo di “tessuto non tessuto”.

PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Prima che le temperature notturne scendano sotto gli 8-10 gradi è opportuno

riportare in casa tutte le piante rimaste all’aperto durante la bella stagione. - Bagnate regolarmente in base alle esigenze delle diverse specie, e aggiungete un

fertilizzante minerale con microelementi all’acqua delle annaffiature.

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- Può essere utile girare regolarmente i vasi per evitare che crescano in modo sbilanciato verso la fonte luminosa. Questa operazione è però da evitare nel caso di specie prossime alla fioritura, in quanto un brusco cambiamento di luminosità potrebbe causare la caduta dei boccioli.

- Con l’accensione dei termosifoni l’aria all’interno delle abitazioni può diventare troppo secca e può essere necessario aumentare l’umidità ambientale: a questo scopo può essere utile sistemare i vasi all’interno di contenitori più grandi e riempire lo spazio rimanente con dell’argilla espansa, o spruzzare regolarmente la vegetazione con acqua.

PPiiccccoollii ccoonnssiiggllii ee aaccccoorrggiimmeennttii - Al momento della raccolta i kiwi sono duri e acerbi e maturano completamente

dopo circa un mese. Per accelerarne la maturazione è sufficiente lasciarli per qualche giorno in un contenitore chiuso a contatto con delle mele mature.

- Per poter stabilire se le zucche hanno raggiunto la completa maturazione non si deve guardare il colore, ma la loro consistenza: se battendo con le nocche sulla superficie si sentirà un rumore di vuoto, saranno pronti per la raccolta. Staccate le zucche con almeno 5 cm di picciolo, evitando di intaccare la buccia, fatele asciugare sotto una tettoia arieggiata e conservatele durante l’inverno in un luogo ben riparato e al sicuro dalle gelate.

RRiicceettttaa ccoonn ii pprrooddoottttii ddeellll’’oorrttoo oo ddeell ffrruutttteettoo:: TORTA DI CAROTE Ingredienti: 300 g. di carote, 300 g. di mandorle, 80 g. di farina, 300 g. di zucchero, 4 uova, 1/2 bustina di lievito, scorza di limone, un pizzico di sale Preparazione: Tritare le carote e metterle in una ciotola con lo zucchero e la scorza di limone grattugiata, lavorando con un cucchiaio di legno o con la frusta fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere le uova mescolandole bene all’impasto. Amalgamare infine la farina, le mandorle tritate finemente, il sale e per ultimo il lievito. Impastare bene e versare in una tortiera imburrata ed infarinata. Cuocere in forno caldo per 10 minuti a 160°C e per 40 minuti a 180°C. Servire fredda ricoperta da zucchero al velo.

-- SSee aavveettee aammiiccii ee ccoonnoosscceennttii iinntteerreessssaattii aa rriicceevveerree mmeennssiillmmeennttee iill GGaarrddeenn MMaaggaazziinnee,, sseeggnnaallaatteeccii iill lloorroo iinnddiirriizzzzoo ee--mmaaiill:: ssaarreemmoo lliieettii ddii eesstteennddeerree lloorroo ll’’iinnvviioo..

BBuuoonn ggiiaarrddiinnaaggggiioo Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia

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NOTIZIARIO: • Dal 9 all’11 Ottobre si svolgerà nel Parco del Valentino a Torino la prima

edizione di FLOR 09, una mostra-mercato di giardinaggio e orticoltura. Per l’occasione saranno allestiti nel quartiere multietnico di San Salvario 20 giardini temporanei scelti con un concorso internazionale. Per informazioni: www.flor09.it - 346/5130154

• Dal 9 all’11 Ottobre si svolgerà nel parco del castello di Rocca Grimalda (AL) la prima edizione di IL MERCANTE IN FIERA, mostra-mercato di piante orticole, officinali e di animali da cortile rari o da collezione. Sarà anche possibile visitare il castello e il suo giardino all’italiana. Per informazioni: www.castellipiemontesi.it - 0143/873128

• Sabato 17 e domenica 18 Ottobre si potrà visitare presso il Castello di Masino a Caravino (TO) la V edizione di DUE GIORNI PER L’AUTUNNO, una mostra-mercato di piante e prodotti insoliti e speciali, dedicata a tutti i cultori, amatori e semplici appassionati di giardino, orto e frutteto. Per informazioni: www.fondoambiente.it - 0125/778100

• Dal 12 Ottobre al 7 Novembre presso la nostra sede di Strada del Mainero 64 a

Torino: ESPOSIZIONE “I COLORI DELL’AUTUNNO” Sarà possibile ammirare una buona scelta di alberi e arbusti particolarmente decorativi durante la stagione autunnale. Orario esposizione e vendita: - da lun. a ven. 8-12,30/14,30-18; sabato 8-12,30 Ingresso libero

• Sono aperte le iscrizioni al CORSO “PIANTE D’APPARTAMENTO” (sabato 7 e 14 Novembre) 2 lezioni di 2 ore per un totale di 4 ore

Verranno esemplificate le operazioni occorrenti per una corretta manutenzione (rinvasi, terricci, concimi, malattie e cure) e per la moltiplicazione (talea, margotta, divisione, ecc.) delle piante d’appartamento. Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032; [email protected]; www.turingarden.it

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1 Giovedì 2 Venerdì 3 Sabato 4 Domenica

Caryopteris mastacanthus

5 Lunedì 6 Martedì 7 Mercoledì 8 Giovedì 9 Venerdì 10 Sabato 11 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

Desmodium penduliflorum Pyracantha sp.

12 Lunedì 13 Martedì 14 Mercoledì 15 Giovedì 16 Venerdì 17 Sabato 18 Domenica

preparazione e semina nuovi

prati

semina ortaggi "da foglia"

19 Lunedì 20 Martedì 21 Mercoledì 22 Giovedì 23 Venerdì 24 Sabato 25 Domenica

Crataegus monogyna Acer japonicum

26 Lunedì 27 Martedì 28 Mercoledì 29 Giovedì 30 Venerdì 31 Sabato LEGENDA

pacciamtura piante

Viburnum davidii

Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

OTTOBRE 2009Non esiste una pianta grassa irta di spine che non lasci spazio anche per un piccolo

bocciolo di fiore. …… …….…Anonimo

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GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 11 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI NOVEMBRE TTaappppeettoo eerrbboossoo - Potete sospendere tosature, irrigazioni e concimazioni poiché con le basse

temperature l’erba entra nella fase di riposo vegetativo e cessa di crescere. - Se non lo avete già fatto ad ottobre ricordatevi di svuotare i tubi dell’acqua

dell’impianto di irrigazione e ritirare la centralina in un luogo riparato per evitare che possano essere danneggiati dal gelo.

- È bene effettuare un’accurata pulizia: asportate con un rastrello a coltelli le erbe infestanti annuali ormai ingiallite a causa del freddo (ad es. Digitaria, Panicum, Setaria, ecc.) e raccogliete con una scopa metallica le foglie secche cadute dagli alberi in quanto potrebbero soffocare l’erba e favorire l’insorgenza di malattie fungine. Nei tappeti erbosi di grandi dimensioni potete utilizzare le macchine “soffiatrici” per raggruppare le foglie in cumuli facilmente asportabili.

- Dopo aver pulito il manto erboso è consigliabile distribuire uno strato uniforme di buon terriccio mescolato a torba e sabbia (circa 3 m3 per 1000 m2 di superficie) per proteggerlo dai rigori invernali.

- Potete approfittare delle frequenti ed abbondanti piogge per verificare lo scolo delle acque ed individuare eventuali problemi di drenaggio. L’eccesso idrico può provocare asfissia radicale, favorire la comparsa di muschio e malattie fungine e rallentare lo sviluppo della vegetazione e delle radici. Controllate che il prato abbia una leggera pendenza verso l’esterno, ed eventualmente migliorate la struttura del suolo con l'aggiunta di sabbia, torba ed altri ammendanti. Se questi accorgimenti non sono sufficienti, potete ricorrere ad un sistema di drenaggio sotterraneo, costituito da tubi fessurati che raccolgono l’acqua per filtrazione e la convogliano verso i punti di scolo.

- Evitate di calpestare il prato quando è bagnato, perché lo compattereste ostacolando l’aerazione dell’apparato radicale.

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AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - Rastrellate e raccogliete regolarmente le foglie e i rametti caduti che potrebbero

ospitare le forme svernanti dei patogeni. - Fino a quando il terreno non è gelato potete rinzollare e trapiantare alberi ed arbusti

a foglia caduca “di zolla”. Sistemate la pianta in posizione verticale all’interno della buca, colmate lo spazio rimasto vuoto con un terriccio concimato ed annaffiate. Ricordatevi di posizionare le piante nelle buche alla giusta profondità in modo che il colletto sia al livello del terreno. Una volta concluso il trapianto, distribuite alla base del tronco uno spesso strato di materiale pacciamante per proteggere l’apparato radicale dalle basse temperature. E’ consigliabile fissare la pianta appena messa a dimora ad uno o più tutori che serviranno da sostegno fino a quando le radici si saranno saldamente ancorate al terreno.

- E’ bene proteggere dal gelo le specie più sensibili: Acacia dealbata (mimosa), Ceanothus, Citrus, Chamaerops, Nerium oleander, ecc. e le piante di recente messa a dimora. I sistemi più semplici ed efficaci consistono nel riparare la base dei tronchi con letame maturo, paglia o foglie decomposte e, se possibile, isolare la parte aerea con un velo di “tessuto non tessuto”.

- È bene proteggere le radici delle piante acidofile (azalee, camelie, eriche, pieris, rododendri, ecc.) con uno strato di terriccio torboso acido addizionato con del solfato di ferro, e disporre alla base di tutte le altre piante del letame maturo.

- Potete moltiplicare per talea legnosa Hedera, Hydrangea, Parthenocissus, Philadelphus, Robinia e Sambucus.

- Potete ammirare la fioritura di alcune varietà di Camellia sasanqua e le bacche colorate prodotte da Callicarpa, Cotoneaster, Crataegus, Ilex (pianta del mese), Pyracantha, Skimmia, Viburnum, ecc. Inoltre la forma dei rami e i colori della corteccia di alcune specie (ad es. Cornus alba “Sibirica”, Corylus avellana “Contorta”, Lagerstroemia indica, Parrotia persica, Sophora japonica “Pendula”, ecc.) le rendono ornamentali anche dopo la caduta delle foglie. L’agrifoglio (Ilex spp.) è un arbusto sempreverde, fatta eccezione per poche specie, originario dei boschi tropicali, subtropicali e temperati. La maggior parte degli agrifogli sono piante dioiche, ovvero esistono degli esemplari con fiori maschili ed esemplari con fiori femminili, ma esistono anche alcune specie autofertili. Solamente le piante “femmina” e quelle autofertili in autunno-inverno si ricoprono di bacche rosse. Le foglie possono essere intere, dentate con spine, spinose o crenate e di colore verde oppure variegate o marginate di giallo. Sono piante abbastanza rustiche e adatte a tutte le esposizioni, anche se in pieno sole le varietà a foglia variegata danno delle migliori colorazioni. Prediligono terreni umidi, ben drenati, fertili e non calcarei.

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RRoosseettoo - Prima che il terreno geli è bene piantare le rose a radice nuda. Se non l’avete già

preparata a fine ottobre, scavate una buca di dimensione opportuna, distribuite sul fondo uno strato di concime organico a lenta cessione, (ad esempio la cornunghia o il pellicino) in dose di circa 200 g/m², oppure 4 Kg/m² di letame maturo, e ricoprite con terriccio per evitare il contatto diretto tra il fertilizzante e le radici. Controllate le rose da mettere a dimora, se necessario accorciate le radici eccessivamente lunghe ed eliminate i rami danneggiati e quelli cresciuti in modo disordinato. Posizionate la piantina al centro della buca avendo cura di interrare il punto di innesto di 2-3 cm., allargate bene le radici sul fondo della buca e riempite lo spazio rimanente con terra, letame e torba, e compattate leggermente la superficie. Se volete mettere a dimora una rosa ad alberello è consigliabile collocare nella buca un palo tutore per sostenere le pianta. Nel caso in cui non sia possibile piantare i roseti a causa di gelate o avverse condizioni atmosferiche, potete conservare le piante in un locale fresco e riparato, mantenendo le radici umide sotto uno strato di sabbia.

- Asportate regolarmente le foglie cadute, che possono ospitare le forme svernanti dei parassiti ed essere vettori di malattie.

- Proteggete anche le rose dal gelo: formate un piccolo cumulo di terra intorno alla base delle piante e distribuite uno strato di letame maturo o di altro materiale pacciamante.

- Anche le varietà più rifiorenti stanno esaurendo le loro fioriture, ma alcune varietà di rose antiche, rose botaniche ed alcuni ibridi di Tea colorano il giardino con le loro bacche (cinorrodi).

- Alla fine del mese è opportuno accorciare i rami troppo lunghi ed esili che potrebbero rompersi o danneggiarsi con le nevicate invernali.

PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - Pulite regolarmente alla base delle piantine, asportando con l’aiuto di un rastrello

steli, foglie e fiori secchi eventualmente presenti che potrebbero rappresentare un ricovero per i parassiti. Si consiglia di eseguire queste operazioni in giornate asciutte e quando il terreno non è bagnato né gelato.

- Fino a quando il clima lo consente, potete continuare a trapiantare le biennali seminate in estate.

- Se non lo avete ancora fatto, asportate tutte le annuali ormai esaurite, e lavorate il suolo incorporando del concime a lenta cessione.

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Potete lasciare le aiuole vuote fino alla primavera, oppure si possono piantare delle specie autunnali (ciclamini, crisantemi coreani, viole, ecc.). Un’ottima soluzione è ad esempio rappresentata dai cavoli ornamentali (Brassica oleracea), caratterizzati da foglie variamente colorate che tendono ad assumere delle tinte vivaci quando la temperatura scende al di sotto di 10 °C.

EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Effettuate alcune operazioni di manutenzione: continuate ad eliminare i residui

fiorali e le foglie appassite; zappettate tra i cespi per migliorare il drenaggio del terreno, concimate con del letamino, e proteggete le radici dal gelo con uno strato di materiale pacciamante o con un velo di “tessuto non tessuto”.

- Fino a quando le condizioni climatiche lo consentono, potete continuare a moltiplicare per divisione le perenni che lo necessitano.

- E’ il periodo più adatto per piantare gli ellebori (Rose di Natale) in un terreno umido, pesante e ben drenato, e in una posizione parzialmente ombreggiata e al riparo dai venti freddi.

- Le principali fioriture sono quelle di Aster e Chrysanthemum. BBuullbboossee - Fino a quando il terreno non è gelato potete proseguire con la messa a dimora delle

bulbose a fioritura primaverile (Crocus, Galanthus, Hyacinthus, Iris, Leucojum, Muscari, Narcissus, Scilla, Tulipa, ecc.): scavate delle piccole buche profonde circa 2 volte la lunghezza dei bulbi, mettete a dimora i cormi con le gemme fiorali rivolte verso l’alto (in caso di dubbio si consiglia di sistemarli di lato), ricopriteli con la terra asportata, compattandola delicatamente, ed annaffiateli abbondantemente.

- Distribuite sul terreno che ospita le bulbose un abbondante strato di materiale pacciamante (per es. torba o letamino maturo) che, oltre a proteggere i bulbi dalle basse temperature, ha la funzione di mantenere umido il suolo.

- Appena compaiono gli abbozzi fiorali, potete trasferire in casa i bulbi che avevate sottoposto a forzatura per vederli fiorire a Natale. Sistemateli per alcuni giorni in un ambiente luminoso e fresco e, quando la vegetazione avrà assunto una colorazione più intensa, spostateli in una stanza più calda ed intensificate le irrigazioni.

- Controllate regolarmente i bulbi delle specie a fioritura estivo-autunnale immagazzinate ed eliminate quelli che presentano malformazioni o sintomi di malattie fungine. Può essere utile effettuare un trattamento fungicida preventivo con un prodotto a base di ossicloruro di rame.

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GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - Continuate a pulire regolarmente il giardino roccioso e rimuovete le foglie secche

che si accumulano tra le rocce. - Può essere utile distribuire uno strato di sabbia sotto il fogliame delle specie

tappezzanti per evitare che il contatto con il terreno umido ne causi la marcescenza. - Riparate le piantine più sensibili al gelo con uno spesso strato di rami sempreverdi o

foglie secche, e proteggete l’apparato radicale degli arbusti più delicati con del ghiaietto che consente la circolazione dell’aria.

- Fino a quando le condizioni climatiche lo permettono, potete mettere a dimora tappezzanti, arbusti a foglia caduca e bulbose a fioritura primaverile, sistemandoli alla base delle rocce.

- Anche a novembre e nei mesi invernali il giardino roccioso mantiene un aspetto decorativo, grazie agli arbusti sempreverdi, alle colorazioni assunte dagli aghi delle conifere nane, alle fioriture dell’Erica e alle bacche rosse dei Cotoneaster.

VVaasscchhee ee llaagghheettttii - Continuate a raccogliere regolarmente le foglie che cadono sulla superficie e lungo

le sponde del laghetto: potete utilizzarle come protezione dal freddo per le piantine più delicate.

- Prima che le temperature scendano al di sotto di 0°C si consiglia di ultimare la disposizione delle protezioni per le specie marginali più delicate.

- Si possono moltiplicare alcuni arbusti spondali e ripariali prelevando delle talee legnose e interrandole in vasetti pieni di terriccio in un luogo al riparo dal gelo.

- E’ raccomandabile effettuare un controllo delle attrezzature e, se il laghetto è esposto alle gelate, rimuovere ed immagazzinare le pompe sommerse dopo averle svuotate e sottoposte ad un’accurata pulizia. Un consiglio utile è quello di spalmare un velo di grasso sulle parti metalliche per prolungarne il funzionamento.

- Quando l’acqua raggiunge la temperatura di 5°C occorre cessare di alimentare i pesci.

- Ai margini degli specchi d’acqua si possono ammirare i fiori di Schyzostylis coccinea, un’erbacea perenne rustica o semirustica che dall’autunno all’inizio dell’inverno produce dei fiori a stella di colore rosa, riuniti in infiorescenze simili a piccoli gladioli.

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IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii - In questo periodo è opportuno intervenire nei confronti delle forme svernanti di

insetti e patogeni fungini (uova, crisalidi, spore, ecc.) che si rifugiano tra le rughe della corteccia e tra i cumuli di foglie secche per trovare un riparo dai rigori invernali. In primo luogo è bene asportare regolarmente le foglie cadute ed i frutti marcescenti eventualmente presenti. Inoltre è raccomandabile recidere e bruciare tutta la vegetazione che manifesta sintomi di malattie. Su alberi e fruttiferi adulti si può intervenire con una spazzolatura dei tronchi, al fine di rimuovere le uova di afidi, cocciniglie, psille ed altri insetti che trovano rifugio tra le venature della corteccia.

- È anche buona norma disinfettare con un prodotto rameico le ferite provocate da eventuali operazioni di potatura, che potrebbero rappresentare un punto d’ingresso per i vettori di cancri rameali o di altre malattie fungine e batteriche.

- Sulle piante da frutto può essere utile effettuare ancora un trattamento preventivo nei confronti delle principali malattie fungine (bolla, cancri, corineo, monilia, ruggine, ticchiolatura, ecc.) dopo la caduta delle foglie. Potete utilizzare un prodotto rameico (ad es. Coprantol WG* a base di ossicloruro di rame, nella dose di 1 kg. per 100 litri di acqua).

- E’ raccomandabile effettuare un trattamento preventivo fungicida ed insetticida- acaricida sulle piante d’appartamento poiché le condizioni ambientali presenti all’interno delle abitazioni possono favorire le infestazioni di numerosi funghi e patogeni (ad es. aleurodidi, cocciniglia e ragnetto rosso).

N.B.- Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia (ad as. Vector o Etravon). Unica eccezione gli oli minerali.

- *Prodotti biologici *Prodotti non biologici *Prodotti pericolosi (patentino)

FFrruutttteettoo - Potete raccogliere castagne, clementine, kaki, kiwi, melograni,

uva ed alcune varietà tardive di mele (ad es. Buras, Fuji, Imperatore, Magnana, Pink Lady, Runsè, ecc.).

- Controllate regolarmente i frutti che avevate destinato alla conservazione: eliminate quelli con sintomi di malattie fungine o attacchi parassitari e prelevate quelli pronti per il consumo. Per accelerare la maturazione di kiwi e kaki potete metterli in un contenitore chiuso, per qualche giorno, insieme ad alcune mele mature.

- Raccogliete e bruciate tutte le foglie cadute in quanto rappresentano un potenziale ricettacolo di parassiti fungini e animali.

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- Proteggete dal gelo le fragole e i piccoli cespugli utilizzando del “velo da sposa” o dei piccoli tunnel di plastica, che potrete facilmente rimuovere ad inizio primavera.

- Se il terreno non è gelato potete ultimarne la preparazione per i nuovi impianti e piantare i fruttiferi di zolla o a radice nuda. Ricordatevi di fissarli ad uno o più tutori e di annaffiarli abbondantemente una volta terminata la messa a dimora.

OOrrttoo - Potete piantare in piena terra aglio, asparago, scalogno e topinambur, trapiantare

cipolle e cipolline e seminare sotto vetro o in piena terra fave, ravanelli, spinaci e valerianella.

- Proteggete dal gelo gli ortaggi invernali meno resistenti con uno strato di “tessuto non tessuto” appoggiato su cassette o altri sostegni, oppure predisponete dei piccoli tunnel di plastica trasparente sostenuti da un’intelaiatura metallica.

- Potete continuare l’imbianchimento di cardo, indivia, porro, radicchio e sedano. - Asportate i tutori delle colture estivo-autunnali rimasti nel terreno e riponeteli in

magazzino dopo averli puliti. - Raccogliete bietole, carote, cavoli, cavolfiori, cicoria, finocchi,

lattuga, porri, rape, sedano, spinaci, valerianella, ecc. PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Diminuite la frequenza delle annaffiature, facendo in modo che il terriccio non

asciughi completamente tra una somministrazione di acqua e la successiva, e sospendete totalmente le concimazioni. Continuate però a concimare ogni 15 giorni il Ciclamino e le altre piante in fioritura, e le essenze tropicali di grandi dimensioni (Dieffenbachia, Ficus, Philodendron, ecc.).

- Le succulente necessitano di un periodo di riposo: sospendete le irrigazioni fino alla comparsa di nuovi germogli, spine o foglie, e sistemate i vasi in una posizione luminosa e al riparo dal freddo.

- Spruzzate regolarmente con acqua il fogliame delle specie che necessitano di un’elevata umidità ambientale, ad esempio le felci e le marante.

- Controllate lo stato di salute delle vostre piante: la presenza di fusti sottili e l’ingiallimento e la caduta precoce delle foglie sono spesso i sintomi di una scarsa luminosità. Per ovviare a questo inconveniente può essere utile trasferire i vasi in una zona più illuminata, evitando l’esposizione diretta ai raggi solari e alle correnti di aria fredda, o ricorrere a dei sistemi di illuminazione artificiale. In commercio esistono delle lampadine a Led, a basso consumo energetico, che, a differenza delle normali lampadine, consentono alle piante di fotosintetizzare.

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- Smuovete il terriccio in superficie per rompere l’eventuale crosta formatasi a causa delle annaffiature e, se necessario, aggiungete del nuovo substrato.

PPiiccccoollii ccoonnssiiggllii ee aaccccoorrggiimmeennttii - Per evitare infezioni quando dei rami con diametro superiore a

3 cm. vengono tagliati oppure si rompono per cause naturali è bene disinfettare la ferita con un prodotto fungicida-insetticida e ricoprirla con mastice cicatrizzante, “corteccia artificiale” o paraffina.

- Per evitare che i melograni si rompano quando sono ancora sulla pianta è bene ridurre o sospendere le annaffiature dopo il periodo estivo e raccogliere i frutti 1-2 settimane prima della completa maturazione.

RRiicceettttaa ccoonn ii pprrooddoottttii ddeellll’’oorrttoo oo ddeell ffrruutttteettoo:: SFORMATO DI CAVOLFIORE E PATATE Ingredienti: 600 g. di cavolfiore, 450 g. di patate, 80 g. di provolone, 2 uova, 100 g di panna, 50 g. di burro, 5 cucchiai di parmigiano grattugiato, sale, pepe e noce moscata q.b. Preparazione: Sbucciate le patate e lessatele in acqua salata. Mondate il cavolfiore, eliminate le foglie esterne e cuocetelo in una pentola piena d'acqua salata in ebollizione per 20 minuti. Schiacciate le patate e il cavolfiore con una forchetta e aggiungete al composto così ottenuto la panna, le uova, il formaggio tagliato a cubetti, sale, pepe e noce moscata. Mescolate bene e versate il composto in una teglia da forno imburrata. Cospargete la superficie con il parmigiano grattugiato e con dei fiocchetti di burro e infornate a 200°C per circa 30 minuti. Servite caldo o tiepido.

NNoovviittàà iinn lliibbrreerriiaa - “Atlante del giardino italiano 1750-1940” a cura di Vincenzo Cazzato, edito da

Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, pag. 1.670, €. 100. È un dizionario in due volumi che descrive i protagonisti della realizzazione dei più

importanti giardini in tutta Italia dal 1750 al 1940.

BBuuoonn ggiiaarrddiinnaaggggiioo Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia

-- SSee aavveettee aammiiccii ee ccoonnoosscceennttii iinntteerreessssaattii aa rriicceevveerree mmeennssiillmmeennttee iill GGaarrddeenn MMaaggaazziinnee,, sseeggnnaallaatteeccii iill lloorroo iinnddiirriizzzzoo ee--mmaaiill:: ssaarreemmoo lliieettii ddii eesstteennddeerree lloorroo ll’’iinnvviioo..

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GARDEN MAGAZINE® E’ vietata la riproduzione dei testi novembre 9

NOTIZIARIO: • Sono ancora aperte le iscrizioni al CORSO “PIANTE D’APPARTAMENTO” (sabato 7 e 14 Novembre) 2 lezioni di 2 ore per un totale di 4 ore

Verranno esemplificate le operazioni occorrenti per una corretta manutenzione (rinvasi, terricci, concimi, malattie e cure) e per la moltiplicazione (talea, margotta, divisione, ecc.) delle piante d’appartamento. Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032; [email protected]; www.turingarden.it

• Dal 6 all’11 Novembre si potrà visitare a Chieri (TO) la tradizionale FIERA DI

SAN MARTINO. La manifestazione propone la fiera commerciale, la fiera zootecnica con la mostra dei bovini e delle macchine agricole (martedì 10 novembre), ristorazione e prodotti tipici. Non mancheranno spettacoli e intrattenimenti vari. Per informazioni: www.comune.chieri.to.it - 011/9428229

• Dal 7 al 22 Novembre si svolgerà a Cervere (CN) la XXX FIERA DEL PORRO DI CERVERE: sarà possibile visitare una mostra mercato dei porri ed un mercatino dei prodotti tipici. Alla domenica saranno inoltre a disposizione delle navette con guida per visitare la Valle del Porro Cervere. Per informazioni: www.porrocervere.com - 0172/471000

• Dal 18 al 22 Novembre si svolgerà nel centro storico di Montalto Dora (TO) la 14a edizione della SAGRA DEL CAVOLO VERZA, festa della natura e del prodotto biologico. Sabato sera sarà possibile assistere alla sfilata notturna “La notte delle lanterne”, una grande rappresentazione della civiltà contadina canavesana del tempo passato che si snoderà per le vie del centro storico alla luce delle lanterne. Per informazioni: www.comune.montalto-dora.to.it - 0125/652771

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1 Domenica

Chrysanthemum sp.

2 Lunedì 3 Martedì 4 Mercoledì 5 Giovedì 6 Venerdì 7 Sabato 8 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

Erica carnea

9 Lunedì 10 Martedì 11 Mercoledì 12 Giovedì 13 Venerdì 14 Sabato 15 Domenica

pulizia tappeto erboso

semina ortaggi "da foglia"

16 Lunedì 17 Martedì 18 Mercoledì 19 Giovedì 20 Venerdì 21 Sabato 22 Domenica

Punica granatum

23 Lunedì 24 Martedì 25 Mercoledì 26 Giovedì 27 Venerdì 28 Sabato 29 Domenica

Camellia sasanqua Ilex aquifolium

messa a dimora bulbose

primaverili

30 Lunedì LEGENDA messa a dimora rose

a radice nuda Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

Ricordatevi di chiudere l'acqua degli impianti di irrigazione, di svuotare i tubi e di smontare e ritirare la centralina in un luogo riparato prima che il gelo possa danneggiarli.

Se riveli al vento i tuoi segreti, non devi poi rimproverare al vento di rivelarli agli alberi. Kahlil Gibran

Ricordatevi di N.B. chiudere l'acqua degli

NOVEMBRE 2009

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GARDEN MAGAZINE® ANNO III N. 12 Mario Vietti – TURIN GARDEN AGENDA DI GIARDINAGGIO: I LAVORI DI DICEMBRE TTaappppeettoo eerrbboossoo - In dicembre e per tutto il periodo invernale il tappeto erboso rimane in riposo

vegetativo, perciò è bene evitare di tosare, concimare ed irrigare. - È importante non calpestare il prato in presenza di neve, ghiaccio o brina per evitare

che la pressione esercitata provochi la rottura degli steli. Se possibile, è bene evitare di passare sul manto erboso quando il terreno è bagnato per evitare che si compatti eccessivamente, provocando asfissie radicali.

- Asportate a mano o con l’aiuto di un coltello le erbe infestanti eventualmente presenti, ad esempio Stellaria media, Capsella bursa-pastoris, Oxalis, Trifolium, Veronica, ecc., per evitare che possano diffondersi in primavera.

- È buona norma fare un ultimo controllo all’impianto d’irrigazione verificando che sia disinserito e che i tubi siano completamente svuotati dall’acqua.

- Potete approfittare di questo periodo di risposo per pulire, riparare, riordinare ed eventualmente sostituire gli attrezzi ed i macchinari. Ricordatevi di pulire accuratamente le lame del tagliaerba da residui di erba e terra per prevenire la formazione di ruggine, di lubrificare tutte le parti metalliche e di otturare il tubo di scappamento con uno straccio per evitare che entri umidità. Se volete acquistare un nuovo tosaerba dovete sceglierlo in base alle dimensioni del vostro prato, al miscuglio che avete seminato ed alla frequenza delle tosature.

AAllbbeerrii,, aarrbbuussttii ee ppiiaannttee rraammppiiccaannttii - Continuate la pulizia del giardino raccogliendo foglie e rametti caduti, verificate che

le piante più delicate e di recente messa a dimora siano adeguatamente protette e se necessario rinnovate lo strato di materiale pacciamante alla base dei fusti.

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- Approfittate dell’assenza delle foglie per eseguire la manutenzione dei pergolati: “carteggiate” le strutture in legno e verniciatele con appositi prodotti impregnanti fungicidi; rimuovete la vernice sui pergolati in ferro e distribuite 1 o 2 strati di prodotto antiruggine prima di procedere alla riverniciatura.

- Controllate le specie rampicanti ed eventualmente sostituite i sostegni e i legacci rotti o rovinati prima delle nevicate.

- Se il terreno non è gelato e le condizioni climatiche lo consentono, potete procedere con la messa a dimora delle essenze a foglia caduca “di zolla”. Studiatene accuratamente la collocazione in base allo sviluppo, alla forma, al colore delle foglie, al periodo di fioritura, alla produzione di bacche, ecc. Dopo l’impianto distribuite alla base del tronco uno strato di materiale pacciamante, e, se avete messo a dimora delle specie delicate, avvolgete il tronco con del tessuto non tessuto oppure predisponete dei paraventi di tela per proteggerle dai venti freddi.

- In zone soggette ad abbondanti nevicate è bene legare le chiome delle piante a portamento conico o piramidale e i cespugli a crescita espansa in almeno due punti con dei legacci di spago o rafia per evitare deformazioni e rotture dei rami.

- Se si verificano delle forti nevicate, scrollate delicatamente i rami con l’aiuto di un bastone o una scopa, mentre la neve è ancora farinosa.

- Se il clima è particolarmente siccitoso e non troppo freddo annaffiate una volta al mese le specie sempreverdi intervenendo nelle ore più calde della giornata.

- Potete ammirare le fioriture di Camellia sasanqua, Erica e Calluna e le bacche ornamentali di Callicarpa (pianta del mese), Cotoneaster, Crataegus, Ilex, Pyracantha, Skimmia, ecc. La Callicarpa bodinieri ‘Giraldii’ è un arbusto deciduo, a portamento eretto, alto fino a 3 metri ed originario della Cina. Le foglie sono obovato-ellittiche e appuntite. Tra giugno e luglio produce delle infiorescenze con piccoli fiori bianco-rosati all’ascella delle foglie, ma diventa particolarmente decorativa in autunno quando i

rami si ricoprono di numerosissime bacche viola, larghe 2-4 mm. e simili a piccole perle. La Callicarpa è una pianta molto rustica che predilige terreni fertili e ben drenati ed esposizioni soleggiate o semiombreggiate.

RRoosseettoo - Fino a quando le condizioni climatiche lo consentono, si possono continuare a

mettere a dimora le essenze a radice nuda, seguendo le indicazioni suggerite il mese

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precedente. Ricordate che le rose crescono bene in un substrato ricco e fertile: i terreni calcarei e quelli sabbiosi possono essere corretti con l’aggiunta di sostanza organica, mentre ai suoli troppo leggeri può essere utile anche l’apporto di torba.

- Nelle zone soggette a gelate è raccomandabile proteggere il fusto dei rosai ad alberello con uno strato di paglia o di tessuto non tessuto. Se non lo avete ancora fatto, distribuite uno strato di letame maturo alla base delle piante in modo da favorire l’accumulo di linfa al colletto e stimolare la ripresa vegetativa in primavera, e proteggete dal gelo i punti di innesto con un piccolo cumulo di terra.

- Controllate che le rose rampicanti e le piante di recente messa a dimora siano saldamente legate agli appositi sostegni.

- In caso di nevicate scrollate tempestivamente la neve utilizzando una scopa di saggina, per evitare che con il suo peso possa danneggiare le ramificazioni.

PPiiaannttee aannnnuuaallii ee bbiieennnnaallii - Nelle zone poco soggette a gelate è ancora possibile mettere a dimora viole e

ciclamini: intervenite all’inizio del mese in modo che le radici riescano ad attecchire prima dell’arrivo del freddo. Potete conservare in cassone freddo o in serra alcune piantine che potranno servire in primavera per colmare eventuali fallanze.

- Continuate a pulire le aiuole, asportando foglie e rami secchi eventualmente caduti, e livellate bene il terreno per evitare la formazione di avvallamenti con conseguenti ristagni idrici.

- Verificate che tutte le essenze più delicate siano opportunamente protette dal gelo e, se necessario, rinnovate lo strato di materiale pacciamante.

- Potete approfittare dei periodi di scarso lavoro per iniziare a progettare i prossimi impianti: pensate agli accostamenti di colore (tenendo in considerazione che i fiori di colore chiaro risaltano maggiormente alla sera e al mattino), e ricordate che nelle bordure un ruolo rilevante viene anche rivestito dalla forma delle piantine e dall’aspetto delle foglie. Un consiglio utile è quello di disegnare degli schizzi sulla carta per poter poi scegliere la soluzione più soddisfacente.

EErrbbaacceeee ppeerreennnnii - Tagliate a livello del suolo gli steli delle perenni sfiorite, e utilizzateli, mescolati a

foglie decomposte, torba, terriccio o altro materiale pacciamante, per proteggere il colletto delle specie più sensibili al freddo (Agapanthus, Kniphofia, Penstemon,

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Romneya, Schizostylis, ecc.). In alternativa potete utilizzare un telo di tessuto non tessuto o predisporre degli appositi tunnel o serrette smontabili.

- In assenza di precipitazioni, bagnate le piantine a fioritura invernale (bergenie, crisantemi, ellebori, ecc.).

- Si possono moltiplicare gli anemoni (Anemone x hybrida) tramite talea di radice: dissotterrate una pianta sana e robusta, recidete alcune radici più consistenti e ricavatene dei segmenti lunghi circa 5-10 cm.; mettete le talee così ottenute a radicare in letto freddo all’interno di vasetti riempiti con parti uguali di torba e sabbia.

- In caso di nevicate, è consigliabile non rimuovere la coltre nevosa dalle aiuole e dalle bordure, dal momento che costituisce una protezione termica nei confronti del freddo intenso.

- Si possono ammirare le fioriture di Helleborus niger, anche conosciuto come “Rosa di Natale”.

- Controllate periodicamente le piantine messe a svernare in luogo riparato (ad es. Pelargonium e Fuchsia) ed eliminate le eventuali foglie ingiallite.

- In questo mese un ruolo fondamentale è rivestito dalle graminacee che, con le loro forme sinuose e le tonalità dorate del fogliame e delle infiorescenze secche, sono in grado di decorare il giardino quando la maggior parte delle piante è in riposo. Particolarmente ornamentali sono ad esempio numerose varietà di Andropogon, Miscanthus, Pennisetum, Panicum, ecc.

BBuullbboossee - Controllate con regolarità i bulbi e i tuberi che avete ritirato in

magazzino: eliminate quelli deteriorati e marcescenti, arieggiate l’ambiente, umidificate il substrato torboso che ricopre le bulbose a fioritura estiva (dalie, canne, begonie, ecc.) e, se non lo avete fatto nel mese precedente, disinfettateli con un prodotto fungicida a base di ossicloruro di rame (ad es. Coprantol WG* nella dose di 35 g per 10 litri di acqua) per evitare le marcescenze. Ricordatevi che la temperatura dei locali di ricovero non dovrebbe mai scendere al di sotto di 6-8° C.

- A partire da dicembre, se il suolo non è gelato, potete ancora piantare in pieno campo i bulbi di Lilium e Muscari in terreno drenato e in una posizione soleggiata o comunque non completamente ombreggiata, e al riparo dai venti.

- Nella seconda metà del mese iniziano a fiorire in casa le specie sottoposte a forzatura nei mesi precedenti.

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GGiiaarrddiinnoo rroocccciioossoo - Continuate ad asportate le foglie secche e residui vegetali tra le rocce, che

potrebbero essere fonti di marciumi. - Se non lo avete ancora fatto, predisponete delle adeguate protezioni per le specie

meno rustiche. - Prima delle gelate invernali potete lavorare il terreno con una vanga-forca nelle

zone libere tra le piante ed eventualmente iniziare a scegliere le specie da mettere a dimora in primavera.

- Se volete cambiare la struttura del vostro giardino roccioso potete iniziare ad riposizionare le roccaglie e, se necessario, asportare alcune piante, che potrete sostituire in primavera.

VVaasscchhee ee llaagghheettttii - Ricordate che anche i cespi delle piante spondali più delicate (ad es. Cortaderia,

Gunnera manicata, Pennisetum, Zantedeschia aethiopica, ecc.) devono essere protetti con uno strato di fronde di felci o di foglie essiccate o con aghi di conifere.

- E’ importante controllare regolarmente che la superficie dello specchio d’acqua non si sia completamente ghiacciata. La formazione del ghiaccio potrebbe infatti provocare delle fessurazioni sulle pareti di cemento delle vasche, con conseguente abbassamento del livello dell’acqua. Inoltre, si potrebbe verificare la morte dei pesci a causa dell’accumulo di gas tossici prodotti dalla vegetazione sommersa in decomposizione. Per evitare che ciò accada è consigliabile mantenere l’acqua sempre in movimento o installare un impianto di riscaldamento elettrico. In alternativa può essere utile far galleggiare sulla superficie dello specchio d’acqua una palla di gomma o un pezzo di legno, che, assorbendo l’aumento di pressione provocato dal ghiaccio, eviteranno la formazione di crepe sulle pareti della vasca.

- Continuate a ripulire la superficie dello specchio d’acqua dalle foglie e dagli altri materiali eventualmente trasportati dal vento.

IInntteerrvveennttii ffiittoossaanniittaarrii - Se notate la presenza dei tipici scudetti delle cocciniglie sui rami

delle rose e di altre piante ornamentali è consigliabile rimuovere le incrostazioni con l’aiuto di una spazzola morbida oppure effettuare un trattamento con olio minerale (ad es. Primoil* nella dose di 2,5-3 litri per 100 litri di acqua).

- Se non lo avete già fatto a novembre, è bene effettuare un trattamento antiparassitario alle piante da frutto combinando prodotti insetticidi a base di olio

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minerale (ad es. Primoil* nella dose di 2,5-3 litri per 100 litri di acqua) e fungicidi a base di solfato di rame (ad es. Cuproxat* nella dose di 1 kg. per 100 litri di acqua).

- Potete approfittare dell’assenza delle foglie per intervenire anche meccanicamente contro le forme svernanti dei parassiti che, per proteggersi dalle basse temperature, si annidano nelle anfrattuosità della corteccia e dei rami: pulite con cura branche e tronchi utilizzando un’apposita spazzola di ferro.

N.B.- Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne migliora l’efficacia (ad as. Vector o Etravon). Unica eccezione gli oli minerali.

- *Prodotti biologici *Prodotti non biologici *Prodotti pericolosi (patentino)

FFrruutttteettoo - Può essere utile proteggere il tronco delle specie più sensibili al

freddo (ad es. fico e olivo) con tessuto non tessuto, paglia o juta e distribuire uno strato di materiale pacciamante (paglia, torba, letame, ecc.) alla base della pianta .

- È bene controllare periodicamente i prodotti immagazzinati (mele, pere, kiwi, ecc.): togliete ed eliminate tempestivamente i frutti marci prima che possano guastare anche quelli vicini.

- Approfittate di questo periodo per riordinare il frutteto: eliminate gli esemplari vecchi, improduttivi e danneggiati e, se il terreno non è gelato o troppo bagnato e le condizioni climatiche lo consentono, sostituiteli con nuove piante da frutto di zolla o di vaso.

- Potete iniziare o continuare a raccogliere arance, bergamotti, clementine, kumquat, limoni, mandarini, pompelmi e altri agrumi.

OOrrttoo - Potete seminare in serra o letto caldo aglio, cipolle, lattughe da taglio, porri e

ravanelli. Ricordatevi di seminare le piante “da foglia” nel periodo di luna calante (dal 2 al 15 dicembre) per evitare che vadano a seme troppo presto.

- Rimuovete i residui delle colture esaurite e lavorate il terreno in profondità, se non è gelato, lasciando le zolle esposte all’azione sgretolante del gelo. Iniziate a programmare le colture per il prossimo anno e provvedete all’acquisto delle sementi.

- In caso di copiose nevicate, provvedete tempestivamente a togliere la neve depositata sui tunnel, per evitare che le strutture si danneggino.

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- Potete raccogliere broccoli, cardi, cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, porri, radicchio, rape, spinaci e valerianella.

- Controllate frequentemente gli ortaggi conservati in magazzino ed eliminate quelli con sintomi di malattie; rimuovete i germogli eventualmente formatisi sulle patate.

PPiiaannttee dd’’aappppaarrttaammeennttoo - Continuate ad annaffiare solo quando il terriccio si è completamente asciugato e

limitate le concimazioni alle specie in fioritura e alle essenze tropicali. - Smuovete la superficie del substrato per migliorare la circolazione di aria ed acqua

e per impedire la formazione della crosta e, se necessario, aggiungete del nuovo terriccio.

- Pulite regolarmente il fogliame al fine di eliminare le polvere accumulata e favorire gli scambi gassosi.

- Ricordate di collocare le piante ad almeno 3 metri di distanza dai termosifoni accesi e tenetele al riparo dagli sbalzi termici causati ad esempio dall’apertura di porte e finestre.

- Gli ambienti caldo-umidi possono favorire gli attacchi di cocciniglia farinosa (Planococcus citri). Se notate la loro presenza, potete intervenire asportando le cocciniglie con un batuffolo di cotone imbevuto in una soluzione a base di acqua e sapone di Marsiglia (5 grammi di sapone in 1 litro di acqua).

- Una delle piante d’appartamento più apprezzate nel periodo natalizio è la stella di Natale (Euphorbia pulcherrima): sistematela in un ambiente molto luminoso ma al riparo dai raggi solari diretti, ed annaffiate quando il substrato si presenta quasi asciutto.

PPiiccccoollii ccoonnssiiggllii ee aaccccoorrggiimmeennttii - Se volete coltivare gli agrumi in climi freddi è necessario metterli

a dimora ampi vasi con un terriccio ben drenato (composto da 20% di terra, 20% di torba, 30% di sabbia e 10% di letame maturo), che possono essere lasciati all’aperto da marzo a novembre e devono essere ritirati in luoghi riparati e luminosi (verande, aranciere, ecc.) in inverno.

- Per conoscere le caratteristiche chimico-fisiche del terreno del vostro giardino è sufficiente nella maggior parte dei casi eseguire due semplici test. Per verificare la composizione premete nel palmo della mano un manciate di terra leggermente inumidita: se non si compatta e vi scivola via tra le dita si tratta di un terreno sabbioso; se si compatta nella mano e si frantuma lasciandola cadere a terra

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è di medio impasto; se si compatta e rimane integra cadendo a terra si tratta di un terreno argilloso. Per sapere se il suolo è acido o basico potete usare un piaccametro apposito oppure in modo empirico è sufficiente versarvi sopra qualche goccia di aceto, acido cloridrico o Coca Cola: se compare effervescenza si tratta di un terreno calcareo, diversamente è a pH acido. L’analisi del terreno è uno strumento importante per evitare molti errori nella scelta delle piante da mettere a dimora nel proprio giardino.

RRiicceettttaa ccoonn ii pprrooddoottttii ddeellll’’oorrttoo oo ddeell ffrruutttteettoo:: COPPETTE DI PANETTONE E AGRUMI Ingredienti (per 4 persone): 4 fette di panettone, 500 g. di crema pasticcera, 30 g. di burro, 50 g. di zucchero, 1 limone, 4 mapo, 5 arance, 8 mandarini, 8 grappoli di ribes rosso Preparazione: Imburrate le fette di panettone su di un solo lato con il burro ammorbidito a temperatura ambiente e cospargetele di zucchero. Sistemate le fette in una teglia rivestita con carta da forno e passatele sotto il grill fino a quando saranno ben dorate. Grattugiate la scorza del limone dopo averlo lavato, e unitela alla crema pasticcera. Lavate e asciugate i mapo e tagliateli a fettine sottili; sbucciate 4 arance e i mandarini. Prendete 4 coppe e riempitele facendo strati di panettone spezzettato, crema pasticcera, fette di mapo e spicchi di arancia e mandarino pelati al vivo. Decorate le coppe con la scorza dell’arancia rimasta tagliata in listarelle sottili e i grappolini di ribes.

NNoovviittàà iinn lliibbrreerriiaa - “Arbusti insoliti ” a cura di Paolo Cottini, edito da Logos, Modena 2009, pagine

180, €. 17,95. Repertorio illustrato che descrive numerosi arbusti poco noti in Italia con precise e

dettagliate schede descrittive e di coltivazione.

BBuuoonn ggiiaarrddiinnaaggggiioo ee BBuuoonnee FFeessttee!! Mario Vietti Edoardo Vietti Roberta Paglia

-- SSee aavveettee aammiiccii ee ccoonnoosscceennttii iinntteerreessssaattii aa rriicceevveerree mmeennssiillmmeennttee iill GGaarrddeenn MMaaggaazziinnee,, sseeggnnaallaatteeccii iill lloorroo iinnddiirriizzzzoo ee--mmaaiill:: ssaarreemmoo lliieettii ddii eesstteennddeerree lloorroo ll’’iinnvviioo..

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NOTIZIARIO: • A partire da lunedì 7 dicembre potrete visitare il nostro nuovo sito!

www.turingarden.it

• Il 5 e il 6 Dicembre, in occasione della IX MOSTRA NAZIONALE DELLA CAMELIA INVERNALE, a Verbania Pallanza (VB) l’ottocentesca Villa Giulia e il suo parco ospiteranno una mostra-mercato di camelie, a cui parteciperanno floricoltori e proprietari dei più importanti giardini di tutta Italia.

Per informazioni: www.camelieinmostra.it; 0323/503249 • Dal 4 all’8 Dicembre a Borgo San Dalmazzo (CN) potrete visitare la 440a FIERA

FREDDA DELLA LUMACA con bancarelle colorate e prodotti tipici delle vallate e attrezzature agricole. Per informazioni: www.fierafredda.it; 0171/266080

• Mercoledì 9 Dicembre a Moncalvo (AT) si svolgerà la 372a FIERA

REGIONALE DI SUA MAESTA’ IL BUE GRASSO, dove, oltre all’esposizione dei capi bovini in gara, verranno allestiti una mostra di presepi, una fiera agricola ed un mercatino enogastronomico di prodotti tipici locali.

Per informazioni: www.provincia.asti.it/hosting/moncalvo • Sono aperte le iscrizioni al CORSO PRIMAVERILE DI GIARDINAGGIO (inizio sabato 27/02/10) Cura del giardino nelle varie stagioni 7 lezioni di 2 ore per un totale di 14 ore

potatura delle piante ornamentali potatura delle piante da frutta organizzazione del giardino, terrazzo e lavori nelle stagioni; cure alle piante da

fiore e sempreverdi moltiplicazione delle piante (talee, margotte, innesti, propaggini, semine, ecc..) coltivazione biologica e difesa delle piante con prodotti ecologici riconoscimento delle piante, caratteristiche, esigenze e adattabilità alle varie

situazioni impianto d'irrigazione, impianto d'illuminazione e attrezzature varie

Per iscrizioni o informazioni: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it

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1 Martedì 2 Mercoledì 3 Giovedì 4 Venerdì 5 Sabato 6 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

in serra

Phalenopsis sp.

7 Lunedì 8 Martedì 9 Mercoledì 10 Giovedì 11 Venerdì 12 Sabato 13 Domenica

asportazione meccanica

parassiti

Callicarpa bodin. 'Giraldii'

14 Lunedì 15 Martedì 16 Mercoledì 17 Giovedì 18 Venerdì 19 Sabato 20 Domenica

semina ortaggi "da foglia"

in serra

21 Lunedì 22 Martedì 23 Mercoledì 24 Giovedì 25 Venerdì 26 Sabato 27 Domenica

Euphorbia pulcherrima

BUON NATALE!!!

28 Lunedì 29 Martedì 30 Mercoledì 31 Giovedì LEGENDA

Scrollate la neve dalle

piante Inizio lavori …………………….. …………Fine lavori

DICEMBRE 2009Quello che noi

facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma

se non lo facessimo l'oceano avrebbe una

goccia in meno. Madre Teresa di Calcutta