Mario Artioli Tavani, scultore autodidatta, nasce a Firenze nel 1965.

Pur mostrando una spontanea passione per la scultura e la pittura fin dalla prima infanzia è solo alla soglia dei trent’anni che riesce a fare della scultura il suo stile di vita. In età adolescenziale ha avuto l’onore di conoscere e frequentare il pittore Bruno Saetti, studiare da privatista il conservatorio di chitarra classica e ottenere nella pittura diversi riconoscimenti a livello nazionale. In età adulta effettua studi privati di anatomia per approfondire lo studio del corpo umano.

La sua raffinata tecnica esecutrice si esprime soprattutto nelle sue creazioni in ferro, materiale che Artioli Tavani predilige e che è in grado di modellare a suo piacimento, pur non trascurando altri materiali quali marmo, pietra, resine ed altro ancora. Mentre il marmo offre una massa già esistente da cui estrarre l'opera, con il ferro egli parte da un’inanime piastra bidimensionale che deve piano piano plasmare a suo piacimento, con l'ausilio di strumenti creati personalmente. Il ferro lo sfida ad affrontare la sua freddezza, la sua durezza, e i suoi lavori sono il il frutto di questa sfida, una lotta che si trasforma in una danza capace di emozionare e di trasmettere amore e passione. E la fredda lamiera diventa poesia tridimensionale. “La mia bottega è una fucina di Vulcano ove nascono, fra gocce di acqua e miriadi di scintille stellari, le mie creature del ferro che volano silenziose e leggere nell'aria cercando quasi di ritornare nel cielo e nella terra da dove sono venute”, queste le parole chiarificatrici delle eclettiche opere d'arte di Mario Artioli Tavani.

La femminilità (2006) - scultura arredo

Al suo attivo diverse mostre come le collettive nel 2012 “Anima e Passione” - Museo Colle del Duomo di Viterbo - 2010 “To Reflect” - Coaching Cultur Gallery - Berlin; “Biennale in London” - Gagliardi Gallery - Londra - 2009 - “Biennale internazionale dell’arte contemporanea VII edizione di Firenze” ; “Biennale di Chianciano” - Gagliardi Gallery - Chianciano Terme (SI) e le personali nel 2013 Installazione durante l’evento in memoria di Tullio Romano dei Marcellos Ferial - Carpi (MO) - Santuario della Beata Vergine della Consolazione nello Stato di San Marino alla presenza dei Reggenti; Performance

“Frammenti” presso Museo per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato - performance di teatro-danza-scultura - 2012 Oratorio San Niccolò di Bari Vernio (PO) - Performance Con l’opera “Inno alla Gioia”; Chiesa San Domenico (PO) - Installazione “La Preghiera”; Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi (TE) “Pensieri Forgiati” . Alcune delle sue opere sono entrate a far parte di collezioni private e pubbliche fra le quali: 2013 - “L’Incontro” - Parrocchia di San Domenico Prato; “Inter-esse invicem” .collezione privata Londra - 2012_ “La Foglia dell’anima” - Chief della Nazione e Capo Supremo dei Nativi canadesi Ruben Alden George - Vancouver (Canada); “La Contraffazione agroalimentare” - Chief della Nazione e Capo Supremo dei Lakota Sioux - Leonard Olden Gon - Berkeley (California) - 2011 - “per un Cantico delle Creature” - collezione privata - opera benedetta ed esposta in occasione della S. Messa per la SS. Trinità - Duomo di Prato con il patrocinio della Curia di Prato 2009 - “Viaggio nel tempo” - opera pubblica Villa del Mulinaccio (Vaiano -PO);

Io Mario Artioli Tavani, scultore.

Mario Cavaradossi, pittore, in toscana canta “Vissi d’arte”. E, anche la strada della mia vita è intinta innanzitutto nel colore, e “scolpita”, è proprio il caso di dirlo “dal ferro e dal fuoco”. Ma io, senza nessuna presunzione, sono solo Mario Artioli Tavani, il piccolo “omino di fumo” come quello leggero e evanescente del codice di Perelà di Aldo Palazzeschi. L’omino di fumo, che cerca il suo dialogo quotidiano, anche con il ferro e cerca di farlo volare insieme al fumo ed alle farfalle, come un po’ il povero Francesco parlava alle creature della terra e del cielo. La vita richiede grandi sacrifici, perché possa essere perlomeno una vita degna di essere vissuta.

Lavoro in riva al torrente perché l’acqua è indispensabile, perchè le mie creazioni si può dire che siano creature della natura (madre e maestra diceva Leonardo), “o nate per immersione entro la terra”, entro le piante, nell’erba, nei fiori e nell’acqua. La mia bottega è una fucina di Vulcano ove nascono, fra gocce d’acqua e miriadi di scintille stellari, le mie creature del ferro che volano silenziose e leggere nell’aria cercando quasi di ritornare nel cielo e nella terra da dove sono venute.

Mario Artioli Tavani L’esigenza principale del mio lavoro è quella di comunicare lo stato d’animo del vivere quotidiano attraverso le sculture, l’arredamento e il design. Ogni opera nasce dalla mia e dalla vostra anima. Ogni mio lavoro è simbolo della nostra società e rappresentativo per un mondo pieno di pace, fuoco, di occhi poco attenti, di viaggi, immaginazione e realtà che va oltre ogni opera materiale trasfigurandosi in una profonda misticità. Tutto quello che la terra ci offre giornalmente porta a mischiare un’infinità di materiali in continuo movimento come un magma incandescente che scorre, scorre fino a plasmarsi su tele bruciate, dipinte, costipate da eterei volti metallici. Quei momenti meditativi, quel sedersi lungo ruscelli e augusti prati verdi nell’immersione più totale della propria consapevolezza fa si che emerga un design d’arredo che si intreccia fra armonia vegetativa, racconti e incontri forieri.

Studio: Via dei Cipressi, 8 - 59025 - fraz. Usella - Cantagallo (PO) / tel./fax +39 0574 982281 - cell. +39 335 6567214 e-mail: artioli.scultoredelferro@virgilio.it

L’Inquinamento (2012) - scultura in ferro

Schiavo dell’Ego (part.) (2011) - scultura in ferro

La Frenesia (part.) (2013) - scultura in ferro

La femminilità (2006) - scultura in ferro

Mario Artioli Tavani