Marino, Cavallo - Paesaggi periurbani: quali confini?

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Davide Marino e Aurora Cavallo Università del Molise e Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e sull’Ambiente (CURSA) Workshop METRO-POLIS. TRA PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO E PROGETTO SOCIALE Prima Biennale dello Spazio Pubblico Roma, 13 maggio 2011 Paesaggi periurbani: quali confini? Paesaggi periurbani: quali confini? Riflessioni preliminari per un progetto di ricerca Gabriele Basilico, Istanbul 2010

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Davide Marino e Aurora Cavallo Università del Molise e Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e sull’Ambiente (CURSA)

Workshop METRO-POLIS.TRA PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO E PROGETTO SOCIALE

Prima Biennale dello Spazio PubblicoRoma, 13 maggio 2011

Paesaggi periurbani: quali confini?

Paesaggi periurbani: quali confini? Riflessioni preliminari per un progetto di ricerca

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I confini dello spazio periurbano: forme, dinamiche e funzioni

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17.8 %

Le dinamiche evolutive

Lo spazio urbano Gli spazi forestali e seminaturali

Lo spazio agricolo

43.7 %

55.7 %

20.5 %

35.7 %

19

90

/20

10

21.4 %

∙ In Italia la popolazione urbana è 2/3 di quella rurale.

∙ In Europa oltre il 75% della popolazione vive in aree urbane.

∙ Negli spazi periurbani vive oltre la metà della popolazione urbana, cresciuti + 4 volte rispetto ai contesti urbani (dati EAA, 2010)

∙ Espansione urbana (+ 5% negli ultimi 10 anni) a fronte di pressione demografica irrilevante

∙ Dagli anni ’80 in Europa l’emorragia rurale si è arrestata e ha smesso di alimentare la crescita urbana

∙ Rurbanizzazione Urbanizzazione dello spazio rurale (Bauer, Roux, 1976) vs

∙ Exurbanizzazione le popolazioni urbane si trasferiscono in aree rurali(Donadieu, 2006)

∙ In Italia nel 2008 i pendolari sono una quota pari al 26,6% (25 km percorsi al giorno). Il 58% del pendolarismo riguarda centri urbani fino a 50.000 abitanti (dati INSORT, 2008)

∙ In Italia tasso di motorizzazione privata 59.3 auto/100 abitanti (dati OCSE, 2003)

∙Valore aggiunto agricolo/totale di tutti i settori per l’Italia è pari a 1.8% la media UE 27 è 1.7%

∙Incidenza % occupati in agricoltura sul totale per l’Italia è pari al 3.9% (UE 27 5.6%, USA 1.5%, Giappone 3.9%) (dati Eurostat, 2009)

∙Popolazione/superficie agricola (abitanti/100 ha SAU) in Italia è pari a 464(UE 27=287) (dati INEA, 2009)

∙Valori Fondiari tra il 2000 e il 2009 in alcune aree + 40% (dati Inea, 2010)

∙Aziende agricole attive - 20% rispetto al censimento del 2000, a Roma la flessione riguarderebbe il 35% delle aziende (Istat, 2011)

∙Il 49,5% delle imprese < di 2 ettari su 6,1% della SAU totale, il 40% della quale è concentrata nel 2,4% delle aziende con oltre 50 ettari (dati Inea, 2009)

∙Aziende agricole che effettuano vendita diretta sono aumentate del 64% negli ultimi 10 anni, arrivando a rappresentare il 7,4% del totale (Inea, 2009)

∙Il paesaggio agrario è costituito per il 50% da una singola classe di uso del suolo prevalente, che ne caratterizza la copertura per almeno il 70% (Rete Rurale Nazionale, 2009)

∙ Aree protette (Legge 349/91) 10.8% territorio nazionale (dati INEA, 2010)

∙ Aree SIC (Direttiva “Habitat”92/43/CEE) 16.4% territorio nazionale.

∙ Aree ZPS (Zone di Protezione speciale) il 3.7% (dati INEA, 2010)

∙ L’Italia è un paese ricco di boschi caratterizzati da una bassa qualità ecologica fallimento ipotesi di riconversione silvopastorale, specie in aree di montagna (politica energetica?)

∙ Il 70% dei comuni italiani presentano un elevato rischio idrogeologico

∙ Diminuzione fasce boscate, filari, siepi, reticolo canali minori effetti pesanti in termini di perdita di biodiversità e qualità paesistica

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“Nuove” forme e funzioni dello spazio urbano (coltivato)

Nuova caratterizzazione degli spazi aperti, delle loro funzioni edelle modalità attraverso cui i cittadini li abitano (Baycan Levent,2009, Van Leewen et al., 2009)

Divulgativa/educativa

Boschi urbani, community forests, parchi urbani

Spazi privati di aziende tetti, parcheggi (es. Detroit)

Spazi pubblici

Spazi privati

Spazi di strutture produttive agricolefattorie didattiche, fattorie sociali

Spazi aperti di luoghi di cura cliniche private, hospice

Spazi del riuso ex aree industriali, infrastrutture

Parchi agricoli

Spazi aperti di edifici scuole, ospedali, centri di ricerca e orti botanici strutture carcerarie

Spazi aperti pubblici con “nuove” funzioni Community gardens, orti urbani,

Spazi verdi “minimi” spazi interstiziali, verde di arredo urbano es. Guerrilla gardening

Funzioni

Sociale

Storico/culturale

Terapeutica

Estetico/ricreativa

Economica/produttiva

Ambientale/ecologica

Spazi di strutture sociali di prevenzione del disagio e inclusione strutture di recupero, aree sottratte ad attività illegali

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Lo spazio agricolo da una parte mantiene forme produttive legateall’organizzazione agraria dall’altra diviene il prodotto di nuoveesperienze di abitabilità che riformano i codici formaliprecedentemente acquisiti. Donadieu (2006) individua quattrotipologie di attività agricola

“Nuove” forme e funzioni dello spazio agricolo

Agricoltura rurale agricoltura intensiva in aree rurali/Farmer

Agricoltura cittadina part time basata su attività educative e divulgative, ricettive e turistiche in genere. Qualità degli spazi ricopre ruolo primario/Urban no farm

Agricoltura periurbana praticata da cittadini che lavorano a tempo pieno piccole aziende (spesso in aree periferiche) praticano vendita diretta, reddito familiare basato anche su attività extragricole/Farmer no farm

Agricoltura hobbisticacittadini che nel tempo libero praticano attività agricole/Hobby farmer

Divulgativa/educativa

Sociale

Terapeutica

Estetico/ricreativa

Economica/produttiva

Ambientale/ecologica

Attività (e forme) Funzioni

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Alcune esperienze

IL PARCO AGRARIO DE BAIX DELLOBREGAT, Barcellona1976/2002

Area: 2900haAbitanti: 700.000

Imprese: 550Municipi coinvolti: 14w

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PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI LECCE1998/2007

Area: 1800kmqUlivie vigneti 865kmq

Abitanti 800.000Imprese 40.000

Quali sviluppi?V

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COOPERATIVA SOCIALE CAPODARCO, GROTTAFERRATA – ROMA

1978/2000Area: 23 ha

Sostiene e realizza l’inserimento lavorativo di persone portatrici di handicap e disagio sociale

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L’immagine del territorio (Paesaggio e identità)Il paesaggio come tema di una riflessione più ampia che coinvolgeil modo di costruire il territorio e la società e il rapporto tra ilprogetto del territorio/società. Tale rapporto va oggi rifondatoperché più instabili (e meno resilienti) sono i territori e le societàstesse

Agricoltura come Infrastruttura naturale di interesse pubblico e i paesaggi “Terzi”1.Effetti su rapporti urbani: spazio pubblico e privato (e loro forme e funzioni)/centro e periferia/ruolo spazi interstiziali/piazza e strada/spazi collettivi/parchi storici e architetture rurali2. Effetti sul territorio agrario (questioni ambientali, presidio del territorio, conservazione e gestione paesaggi agrari tradizionali (e produzioni connesse), ricaduta economico/sociale in aree marginali)3.Ruolo integrazione politiche e dei livelli di governance [pianificazione urbana e territoriale/Urban green policy/Politiche agricole/SR/ambientali/sociali] + identificazione strumenti di governance del territorio e di intervento pubblico (Valutazioni connesse a remunerazioni di esternalità connesse all’uso (produttivo e non) di questi spazi

La Conoscenza del territorioAnalizzare gli oggetti territoriali e le loro stratificazioni come il risultato di processi complessi, riconoscerne le diverse valenze e interpretarne le trasformazioni approccio consapevole e interdisciplinare

Quali sviluppi?