«MARIA RISPOSTA DELL'UOMO A DIO)) - Celebrazioni Mariane. Maria risposta... · Fin dal principio...

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Ore 17.30: Celebrazione conclusiva «MARIA RISPOSTA DELL'UOMO A DIO)) Questa celebrazione conclusiva del Convegno dedicato al mistero di Maria morale cristiana sottolinea in maniera celebrativa l'importanza della nsposta _al globale di Dio: come Creatore, come Legislatore, come Venta e Llberta, come sommo Bene, come unico Salvatore e Signore. La risposta dell'uomo, voluta e sollecitata da Dio, diventa Comunione con Lui che è Amore effusivo e Amante dell'uomo, e insieme sospinge alla comunione con i fratelli e con tutte le creature. La sucessione delle chiamate e delle rispo- ste veterotestamentarie, cantate come idillio sponsale nel Cantico dei Cantici il autentico compimento e il loro culmine nella risposta libera: COSCiente e g1mosa della Vergine Maria, che tutte le compendia e a nome di tutti gli uomini si pone in dialogo salvifico col suo Signore. Il Fiat di Maria infatti segna l'inizio della nuova creazione in Cristo e della novità fondamen- tale del messaggio evangelico. La celebrazione si articola in alcuni momenti costitutivi della storia di Israele e dell'umanità: a. dalla creazione dell'uomo a immagine e somiglianza e alla sua negativa nsposta al comando divino, passando attraverso alcune vocazioni e risposte singolari di personaggi dell'Antico Testamento, che trovano, _ la loro motivazio!le nell'amore dello Sposo divino verso la sua Sposa eletta (l mtero Popolo e c1ascun membro), per fermarsi alla Vergine di Naza- ret, vertice della spiritualità di Israele, suprema impegnata risposta dell'uomo al suo Dio. l. Canto d'inizio Fin dal principio J. Fin dal principio, da sempre tu sei, Verbo che crea e contiene ogni cosa, Verbo, sostanza di tutto il creato, Verbo, segreto di ogni parola. t. Tu viva fonte per noi di salvezza rammenta come un giorno assumesti di nostra argilla natura e forma, pure nascendo da Vergine intatta. '3. Uomo e Dio, Gesù Salvatore, 100 sei la ragione di tutte le cose: te la terra ritorna il giardino 60ve cammina Tòdio con l'uomo. 4. A te, venuto in carne mortale, pur concepito da Spirito Santo, a te che sei vivo tempio di Dio il nuovo canto di gioia cantiamo . Amen . 2. Sa1uto e monizione G. Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che in lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e im- macolati al suo cospetto nell'amore! T. Benedetto nei secoli il Signore! G. «La Sacra Scrittura insegna che l'uomo è stato creato a immagine di Dio, capace di amare e di conoscere il proprio Creatore ... ; e che per sua intima natura è un essere sociale, e senza i rapporti con gli altri non può vivere né esplicare le sue doti» (GS 12). Ma la sua più vera dignità e nobiltà sta nel rispondere liberamente a Dio che lo chiama e di impegnarsi fedelmente e generosamente con lui nel mirabile progetto di salvezza per gli uomini e l'intera creazione. Riviviamo dunque, nella celebrazione, le tappe più significative di questa «storia di Dio» diventata in Cristo autentica «storia dell'uo- mo». Maria ne è insiemeculniine e artefice. I. - LE GRANDI CHIAMATE DI DIO l. Il faJiimento deJla prima chiamata L. Dio ha chiamato l'uomo ad essergli figlio, ascoltando le sue parole, fin da quando l'ha creato a sua immagine e somiglianza. II vero errore originario dell'uomo è di non aver obbedito a Dio. L. Dal libro della Genesi. n serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?» Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giar- dino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che, 101

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Ore 17.30: Celebrazione conclusiva

«MARIA RISPOSTA DELL'UOMO A DIO))

Questa celebrazione conclusiva del Convegno dedicato al mistero di Maria ~ella morale cristiana sottolinea in maniera celebrativa l'importanza della nsposta u_~ana _al p~ogetto globale di Dio: come Creatore, come Legislatore, come Venta e Llberta, come sommo Bene, come unico Salvatore e Signore. La risposta dell'uomo, voluta e sollecitata da Dio, diventa Comunione con Lui che è Amore effusivo e Amante dell'uomo, e insieme sospinge alla comunione con i fratelli e con tutte le creature. La sucessione delle chiamate e delle rispo­ste veterotestamentarie, cantate come idillio sponsale nel Cantico dei Cantici trov~no il lo~o. autentico compimento e il loro culmine nella risposta libera: COSCiente e g1mosa della Vergine Maria, che tutte le compendia e a nome di tutti gli uomini si pone in dialogo salvifico col suo Signore. Il Fiat di Maria infatti segna l'inizio della nuova creazione in Cristo e della novità fondamen­tale del messaggio evangelico. La celebrazione si articola in alcuni momenti costitutivi della storia di Israele e dell'umanità: a. part~e dalla creazione dell'uomo a immagine e somiglianza e alla sua negativa nsposta al comando divino, passando attraverso alcune vocazioni e risposte singolari di personaggi dell'Antico Testamento, che trovano,_la loro motivazio!le nell'amore dello Sposo divino verso la sua Sposa eletta (l mtero Popolo e c1ascun membro), per fermarsi alla Vergine di Naza­ret, vertice della spiritualità di Israele, suprema impegnata risposta dell'uomo al suo Dio.

l. Canto d'inizio

Fin dal principio

J. Fin dal principio, da sempre tu sei, Verbo che crea e contiene ogni cosa, Verbo, sostanza di tutto il creato, Verbo, segreto di ogni parola.

t. Tu viva fonte per noi di salvezza rammenta come un giorno assumesti di nostra argilla natura e forma, pure nascendo da Vergine intatta.

'3. Uomo e Dio, Gesù Salvatore,

100

sei la ragione di tutte le cose: ~r te la terra ritorna il giardino 60ve cammina Tòdio con l'uomo.

4. A te, venuto in carne mortale, pur concepito da Spirito Santo, a te che sei vivo tempio di Dio il nuovo canto di gioia cantiamo. Amen.

2. Sa1uto e monizione

G. Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che in lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e im­macolati al suo cospetto nell'amore!

T. Benedetto nei secoli il Signore! G. «La Sacra Scrittura insegna che l'uomo è stato creato a immagine

di Dio, capace di amare e di conoscere il proprio Creatore ... ; e che per sua intima natura è un essere sociale, e senza i rapporti con gli altri non può vivere né esplicare le sue doti» (GS 12). Ma la sua più vera dignità e nobiltà sta nel rispondere liberamente a Dio che lo chiama e di impegnarsi fedelmente e generosamente con lui nel mirabile progetto di salvezza per gli uomini e l'intera creazione. Riviviamo dunque, nella celebrazione, le tappe più significative di questa «storia di Dio» diventata in Cristo autentica «storia dell'uo­mo». Maria ne è insiemeculniine e artefice.

I. - LE GRANDI CHIAMATE DI DIO

l. Il faJiimento deJla prima chiamata

L. Dio ha chiamato l'uomo ad essergli figlio, ascoltando le sue parole, fin da quando l'ha creato a sua immagine e somiglianza. II vero errore originario dell'uomo è di non aver obbedito a Dio.

L. Dal libro della Genesi.

n serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?» Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giar­dino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che,

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quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e di­ventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto é ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e ne fecero cinture.

Poi udirono il Signore che passeggiava nel giardino alla brez­za del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signo­re Dio, in mezzo agli alberi del giardino. Allora il, Signore Dio disse al serpente: «Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere man­gerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».

Canto: Signore, tu solo

Rit.: Signore, tu solo hai parole di vitEJ eterna!

l. La legge del Signore è perfetta, ristora l'anima; la testimonianza del Signore è fedele, rende saggio il semplice.

2. I precetti del Signore sono retti, rallegrano il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.

3. Il timore del Signore è puro, persiste in eterno; le decisioni del Signore sono veraci: tutte quante giuste.

4. Preferibili all'oro più puro: sono più dolci del miele, di quello che stilla dai favi.

Orazione Tutti si alzano in piedi per l'Orazione.

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G. Preghiamo. O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa' che resistiamo con la forza dello Spirito alle seduzioni del peccato, per giungere alla gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

2. La chiamata di Abramo.

L. Quando l'uomo, a motivo della sua disobbedienza, perse l'amicizia di Dio, il Signore non l'ha abbandonato in potere della morte, ma nella sua misericordia è venuto incontro a tutti. Molte volte ha offerto agli uomini la sua alleanza e per mezzo dei profeti ha inse­gnato a sperare nella salvezza: per questo dapprima chiamò Abra­mo, il padre della nostra fede, per costituirlo strumento della sua benedizione per tutti i popoli.

L. Dal libro della Genesi.

li Signore disse ad Abram: «V attene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indiche­rò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra»

Canto: Esci dalla tua terra

Rit.: Esci dalla tua terra e va' dove ti mostrerò!

l. Abramo, non partire, non andare, non lasciare la tua terra, cosa speri di trovar? La strada è sempre quella, ma la gente è differente, ti è nemica, dove speri di arrivar? Quello che lasci, tu lo conosci, il tuo Signore cosa ti dà? «Un popolo, la terra e la promessa!». Parola di Jahvé.

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2. Partire non è tutto, certamente c'è chi parte e non dà niente, cerca solo libertà. Partire con la fede nel Signore, con l'amore aperto a tutti può cambiar l'umanità. Quello che lasci, tu lo conosci, quello che porti vale di più: <<Andate e predicate il mio Vangelo». Parola di Gesù.

Rit.: Esci dalla tua terra e va; dove ti mostrerò; esci dalla tua terra e va; sempre con te sarò.

Orazione

G. Preghiamo. O Dio, Padre dei credenti, che estendendo a tutti gli uomini il dono dell'adozione filiale, adempi la promessa fatta ad Abramo di renderlo padre di tutte le nazioni, concedi al tuo popolo di rispondere degnamente alla grazia della tua chiamàta. Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

3. La chiamata di Mosè.

L. Gli strumenti che Dio sceglie e chiama possono essere o sentirsi umanamente inadatti: ma è allora che si manifesta la potenza di Dio, che li mandfa e li soccorre. Così fece con Mosè.

L. Dal libro dell'Esodo (3, 1-12).

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Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto, e arrivò"Rl monte di Dio, l'Oreb. l'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo al roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettaco1Ò: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per vedere, e Dio lo chiamò dal roveto e disse: «Mosè, Mosèl». Rispose: «Ecco­mi!». Riprese: «Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!». E disse: «lo sono il

Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Gia­cobbe .. . Ora va', io ti mando dal faraone. Fa' uscire dall'Egitto il mio popolo, gli israelitil». Mosè disse a Dio: «Chi sono io per an­dare dal faraone e per far uscire dall'Egitto gli israeliti?». Rispose: «lo sarò con te. Eccoti il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte».

Canto: Io sarò con te(M . Frisina)

l. Guardami, Signore, sono povero e solo, come potrò annunciare la tua volontà? Tu, Signore, hai detto: farò di te il mio servo. Come saprò gridare la tua verità?

Rit.: Io sarò con te, come luce che ti guida, io sarò la tua voce, la tua forza, io sarò la tua difesa, la tua salvezza.

2. Chiuso è il mio labbro, la mia lingua è impacciata, apri la mia bocca ed io canterò. Trema il mio cuore, la mia forza m'abbandona, stendi la tua mano ed io non temerò. Rit.

3. Sento il tuo coraggio, la tua forza mi sostiene, insegnerò al tuo popolo la vera libertà. Sento la tua mano che mi guida nel cammino, sarò profeta e guida per chi ti cercherà. Rit.

Orazione

G. Preghiamo. O Dio ricco di misericordia, che hai avuto pietà dell'antico popolo oppresso sotto il giogo della schiavitù, e per mezzo di Mosè l'hai condotto a libertà, fa' che il nuovo popolo dei salvati dal tuo Figlio Gesù cammini luminoso sulle strade della vera libertà. Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

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4. La vocazione di Samuele.

L. La chiamata di Samuele a diventare portavoce di Dio e profeta tra il popolo è prefigurazione della vocazione che in Cristo viene este­sa a tutto il nuovo popolo sacerdotale: di essere profeta di giustizia e di pace nel mondo.

L. Dal primo libro di Samuele.

Il giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. In questo tempo Eli stava ripo­sando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio. Allora il Signore chiamò: «Samuele!» e quegli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuele! »e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicen­do: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quegli rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. Eli disse a Samuele: «V attene a dormire e, se ti si chiamerà anco­ra dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta». Samue­le andò a coricarsi al suo posto. Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: «Sanmele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».

Canto: Samuel

Rit.: Samue~ Samue~ Sanwe~ Samuel!

l. La mia notte non finisce mai

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e la luce non si spegne quasi mai: non ti avevo conosciuto ma sentivo la tua voce. Rit.

2. Ai miei sogni ho detto: «Siete voi, che turbate la mia vita inutilmente». «Forse no, non siamo noi, è un Altro che ti chiama>>. Rit.

3. Ho capito: eri Tu, Signore, e ti ho detto: «Parla, ecco io ti ascolto». E così ti ho conosciuto, ho sentito la tua voce. Rit.

4. «Tu sei mio da quando ti creai, la mia luce già cammina insieme a te. Va' nel mondo con amore, fa' sentire la mia voce!». Rit.

Orazione

G. Preghiamo. Signore sapientissimo, che per mezzo dei profeti hai richiamato il popolo d'Israele alla fedeltà all'Alleanza, fa' che non manchino oggi profeti al tuo popolo in cammino. Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

II. - IL MISTERO SPONSALE

Un Lettore e una Lettrice, dignitosamente vestiti, rappresentano rispettiva­mente lo Sposo divino e la Sposa umana nella loro mutua ricerca, nel loro fedele indossolubile amore. Il Coro vi partecipa cantando la bellezza della Sposa amata, e condividendo con lei la ricerca dell'Amato.

Lettura biblica partecipata (dal Cantico dei Cantici))

L ll:cantico dei Cantici è stato sempre interpretato, in ambiente ebraico e in ambiente cristiano, come l'espressione ideale di quella sponsalità d'amore che lega Dio (lo Sposo) al suo po­polo e ad ogni fedele (la sposa), in una reciproca ricerca di as­soluta fedeltà. Qui l'Alleanza sponsale del Sinai trova gli ac­centi più veri e più teneri, paragonati all'amore di due fidan­zati; qui la Vergine Maria, da sola, riscatta l 'intero Israele da ogni sua infedeltà, costituendosi come il tipo realizzato della sposa fedele, tutta bella, immacolata.

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Ass.:

Lei:

Lui:

Lei:

Ass.:

Lui:

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Tutta bella tu sei, in te nessuna macchia. Giardino chiuso tu sei, fontana si~illata.

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Una voce! Il mio diletto! Eccolo, viene, saltando per i monti, balzando per le colline. Ora parla il mio diletto e mi dice:

Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! O mia colomba, cha stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce,. perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro.

Il mio diletto è per me e io per lui, egli pascola il gregge fra i gigli.

Tùtta bella tu sei, in te nesuna macchia. Giardino chiuso tu sei, fontana sigillata.

2 Tutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia. Tu mi hai rapito il cuore, sorella mia, sposa, tu mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo, con una perla sola della tua collana ( ... ).

Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuse;>, fontana sigillata.

Lei:

Ass.:

Venga il mio diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti.

Tutta bella tu sei, in te nessuna macchia. Giardino chiuso tu sei, fontana sigillata.

III. - LA DECISIVA RISPOSTA DI MARIA

Siamo al punto culminante della celebrazione. L'annuncio dell'Angelo scandi­sce la chiamata di Maria;la risposta della Vergine di Nazaret non impegna solo la sua vita, ma anche la nostra con Lei, nel dirci ed essere servi e serve del Signore, per fare in tutto la sua volontà, per compiere fedelmente i suoi precet­ti, per dedicarci interamente alla causa dell'uomo, che è quella di Dio. Sono in scena l'Angelo e Maria. Vi partecipa cantando lo Storico e il Coro. Dopo la sua risposta a Dio a nome di tutta l'umanità, la Vergine, diventata Madre del Verbo, consegna a tutti e a ciascuno il mandato che ha guidato tutta la sua vita: «Fate anche voi, come me, quello eh~: vi dirà!».

l. L'annunciazione

Coro: Ave Maria, gratia piena, Dominus tecum, benedicta tu in mulieribus.

Storico: Missus est angelus Gabriel a Deo in civitatem Galilaeae, cui nomen Nazareth, ad virginem desponsatam viro, cui nomen erat Joseph, de domo David, et nomen virginis Maria.

Coro: Ave Maria, gratia piena, Dominus tecum, benedicta tu in mulieribus.

Storico: Et ingressus Angelus ad eam dixit:

Angelo: A ve, gratia piena: Dominus tecum: benedicta tu in muli eri­bus.

Stonco: Quae cum audisset, turbata est in sermone eius: et cogita­bat qualis esset ista salutatio.

Coro: Ave Maria, gratia piena, Dominus tecum, benedicta tu in mulieribus.

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Ston'co: Et ait Angelus ei:

Angelo: Ne timeas, Maria, invenisti enim gratiam apud Deum: ecce concipies in _utero, et paries filium, et vocabis nomen eius Jesum. Hic erit magnus, et Filius Altissimi vocabitur, et dabit illi Dominus Deus sedem David patris eius: et regna~ bit in domo Jacob in aeternum, et regni eius non eri t finis.

CAJro: A ve Maria, gratia piena, Dominus tecum, benedicta tu in mulieribus.

Storico: Dixit autem Maria ad Angelum:

Maria: Quomodo fiet istud, quoniam virum non cognosco'?

Storico: Et respondens Angelus dixit ei:

Angelo: Spiritus Sanctus superveniet in te, et Virtus Altissimi ob­umbrabit tibi. Ideoque et quod nascetur ex te sanctum vocabitur Filius Dei.

Coro: A ve Maria, gratia p lena, Dominus tecum, benedicta tu in mulieribus.

Angelo: Et ecce Elisabeth, cognata tua, et ipsa concepit filium in senectute sua: et hic meiisis sextus est illi, qujae vocatur sterilis: quia non erit impossibile apud Deum omne ver­bum.

Ston'co: Ecce ancilla Domini, fiat mihi secundum verbum tuum.

2. Il mandato di Maria.

Tutti si alzano in piedi. La Guida introduce la consegna che Maria fa a ciascu­no di noi, oggi, quale guida morale e spirituale della nostra vita.

G. «Così Mana, figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò Madre di Gesù, e abbracciando con tutto l'animo e senza peso alcuno di peccato là volontà salvifica di Dio, consacrò total­mente se stessa, quale Ancella del Signore, alla persona e all'opera del Figlio suo servendo al mistero della Redenzione sotto di Lui c con Lui, con la gr~zia di Dio onnipotente» (LG 56). E' il mandato

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che oggi Ella ci consegna, come ai servi deh:e-n_ozze di Cana: «Fate tutto quello che vi dirà!».

Fa- te tut- to quel- lo che VI di- rà!

Rit. Fate tutto quello che vi dirà

Ci Il

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1 sol. Quando gioiosi incontrerete mio Figlio ri- sor- to. ·

l~ o Il Il J J

•-2 sol. Quando vi radunerete insieme nel suo no- me ...

Quando gioiosi incontrerete mio Figlio risorto Quando vi radrmerete insieme nel suo nome ...

Quando vorrete ~ere tra ~ come frat~lli Quando vi chiedECilno inopport~e la tunica

Quando ve~e nn fra~o cadere Quando avranno ~to contro di voi ....- -:

Quando non sar~te ac~i dagli 1;!9mini Quando girmgerà tg_ra della ~va e della sofferenza

Quando vi assaijr.JÌ_ la J>!!ura dinanzi alla croce Quando vi perseguiter~ a ~sa del suo_~me

Quando il ~e sembrerà invincibile Quando la notte scenderà sulla vostra fede -

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Quando il pec~to graverà i vostri <aWri Quando stanchi d'attendere, Egli tarderà ancora - ..::::- -Quando perde~e una pecorella tra i monti Quando ritrov~e il !!glio per~to -

Quando incontre(!:te sulle vostre strade i poveri Quando scenderete da Gerusalemme a Gerico

Quando chiame~te qual.s:..._uno vostro nei_!!ico Quando vorrete pre~e il ~e dei ~li

Quando verrà a mancare il vino alla vostra gioia

Per chiudere la celebrazione, la Guida pronuncia l'orazione finale:

G. O Padre, che nella tua provvidenza mirabile hai voluto associare la Vergine Maria al mistero della nostra salvezza, fa' che, accogliendo l'invito della Madre, mettiamo in pratica ciò che il Cristo ci ha insegnato nel V angelo. Te lo chiediamo per lo stesso tuo Figlio, nostro Signore.

T. Amen!

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