Margini farmacie, è allarme erosione...Che la redditività delle farmacie, ormai da anni, percorra...

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MAGGIO 4/2010 Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB Roma Nuova Edizione Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma La lotta al fumo punta sulle donne La Giornata mondiale senza fumo del 31 maggio sarà dedicata principalmente alle donne. Il numero dei fumatori maschi, infatti, diminuisce mentre, al contrario, aumenta quello delle fumatrici. Che paiono più sensibili al richiamo dell’industria del fumo piuttosto che ai messaggi, spesso allarmanti, lanciati dalle campagne di informazione a pagina 16 Debiti scaduti, limiti alle ipoteche Una sentenza della Corte di Cassazione rimette finalmente ordine nella controversa vicenda delle ipoteche sugli immobili iscritte dagli agenti della riscossione per debiti scaduti inferiori a 8 mila euro. La decisione della Suprema Corte non consente più per gli importi inferiori a quel limite l’iscrizione di alcuna ipoteca a pagina 26 Concorsi, i quiz verso la revisione Le 3000 domande a risposta multipla - i quiz - per la prova attitudinale dei concorsi per l’assegnazione delle sedi farmaceutiche, dopo circa un decennio di attesa, saranno finalmente rivisti e aggiornati. Il compito è stato assegnato a un’apposita commissione recentemente nominata con decreto del ministro della Salute Ferruccio Fazio Uno studio sulle farmacie del Lazio condotto dalla facoltà di Economia dell’Università “Sapienza” conferma la preoccupante riduzione dei margini di operatività economica degli esercizi farmaceutici. Tra le cause che hanno abbattuto del 31% l’utile ante-imposte, i fattori normativi, primi fra tutti la riduzione dei farmaci rimborsabili e il ricorso alla distribuzione diretta e per conto. Margini farmacie, è allarme erosione a pagina 12 a pagina 6

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MAGGIO4/2010

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Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma

La lotta al fumo punta sulle donne

La Giornata mondiale senzafumo del 31 maggio sarà dedicataprincipalmente alle donne.Il numero dei fumatori maschi,infatti,diminuisce mentre,al contrario,aumenta quellodelle fumatrici.Che paiono più sensibili al richiamodell’industria del fumo piuttostoche ai messaggi,spesso allarmanti,lanciati dalle campagne di informazione

a pagina 16

Debiti scaduti,limiti alle ipoteche

Una sentenza della Corte di Cassazione rimette finalmenteordine nella controversa vicendadelle ipoteche sugli immobiliiscritte dagli agenti dellariscossione per debiti scaduti inferiori a 8 mila euro.La decisione della Suprema Cortenon consente più per gli importiinferiori a quel limite l’iscrizione di alcuna ipoteca

a pagina 26

Concorsi, i quizverso la revisione

Le 3000 domande a rispostamultipla - i quiz - per la provaattitudinale dei concorsi perl’assegnazione delle sedifarmaceutiche, dopo circa undecennio di attesa, sarannofinalmente rivisti e aggiornati.Il compito è stato assegnato a un’apposita commissionerecentementenominata condecreto del ministrodella SaluteFerruccio Fazio

Uno studio sulle farmacie del Lazio condottodalla facoltà di Economia dell’Università “Sapienza” conferma la preoccupanteriduzione dei margini di operativitàeconomica degli esercizi farmaceutici.Tra le cause che hanno abbattuto del 31%l’utile ante-imposte, i fattori normativi,primi fra tutti la riduzione dei farmacirimborsabili e il ricorso alla distribuzionediretta e per conto.

Margini farmacie,è allarme erosione

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N. 4 - MAGGIO 2010 3

IN QUESTO NUMEROPrimo piano

Ricavi in calo, utili a picco: è allarme economiaUna ricerca dell’università di Roma sulle farmacie del Lazio a pagina 6

Una precisazione che conferma:ebbene sì, si trattava di una bufalaFarmacista 33 chiama in causa Rifper il servizio sui farmaci contraffatti a pagina 10

È successo

Ricostituita la Commissione,presto in arrivo i nuovi quiz

Tubercolosi, a Roma è allarme a pagina 12

Farmacopea, pubblicatele modificazioni

Nobile Collegio, Fattori confermatoalla presidenza a pagina 13

Prevenzione andrologica,anche le farmacie in prima linea a pagina 14

Le nuove frontiere nella medicazione

Obesità, diabete e il ruolo delle vitamine a pagina 15

In agenda

Confronto aperto sui nuovi servizi

Farmindustria,sprechi in sanità al centro dei lavori

Estate 2010: ferie, orario e calendari a pagina 16

Focus

L’industria del tabacco corteggia le donne a pagina 18

Donazione di organi, si può fare di più a pagina 20

Lo scaffale

Erbacce? No, regine della tavola! a pagina 22

Codici e codicilliLe nuove norme contro il dolore a pagina 24

Una promozione con troppi oneri

Prestazioni… al di là del banco a pagina 25

Niente ipoteca sotto “quota” ottomila a pagina 26

Prescrizioni… a quattro zampe a pagina 28

Ordine per te

a pagina 30

Rassegna Informativa del farmacistadell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Anno XXXVI N.4 - Maggio 2010

EditoreOrdine dei Farmacisti della Provincia di RomaDirezione e amministrazione Via A. Torlonia‚ 15 - 00161 Roma Direttore responsabileEmilio CroceCoordinamento redazionaleMargherita ScaleseIn redazioneValeria BellobonoRegistrazionedel Tribunale di Roma n° 11959 del 25/1/1968Coordinamento stampa e pubblicitàArt Director Design Strategy srlImpaginazione e graficaVincenzo FuriatiStampa Cimer snc Spedizioneabb. post - D.L.353/2003 (conv. in L.27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB RomaFinito di stampareMaggio 2010

Gli inserzionisti di questo numero:

FarvimaProdotti per la farmacia pag. 2SinfarmaProdotti per la farmacia pag. 4FarvisanProdotti per la farmacia pag. 9AbocaProdotti per la farmacia pag. 11NathuraProdotti per la farmacia pag. 13Cose dell’altro paneProdotti per la farmacia pag. 15RatiopharmServizi per la farmacia pag. 17MondofarmaServizi per la farmacia pag. 19CD investments Prodotti per la farmacia pag. 21C&C AssicurazioniProdotti assicurativi pag. 22Gaba VebasServizi per la farmacia pag. 23BionikeProdotti per la farmacia pag. 27HeraviArte del tappeto pag. 28AngeliniProdotti per la farmacia pag. 29Banca Popolare di SondrioIl mutuo per i farmacisti pag. 32

per info sugli spazi pubblicitari tel.: 06.87179247 mail: [email protected]

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di Emilio Croce

in fondo

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Il conto alla rovescia è inesorabilmente giunto alla fine: Renata Polverini, nuovo presidentedella Regione Lazio e commissario governativo per la Sanità, ha tempo fino alla fine delmese per assumere provvedimenti drastici (a cominciare dal taglio di almeno 2.500 postiletto nella rete ospedaliera regionale) per puntare a centrare, almeno in parte, l’obiettivovitale di risparmiare i 420 milioni di euro necessari per coprire il disavanzo dei conti sani-tari fuori controllo. Una mission impossible, a giudizio della quasi totalità degli esperti edegli addetti ai lavori, secondo i quali è ormai ineludibile – in assenza di misure in linea conil piano di rientro concordato con il Governo nazionale – un’ulteriore stretta fiscale, con ilrincaro a partire dal primo giugno di Irpef e Irap, che raggiungeranno nella nostra Regionei livelli più alti d’Italia.Non siamo messi bene, insomma, e lo sapevamo. L’ultima e fedelissima fotografiadella nostra sanità regionale l’aveva scattata qualche tempo fa l’Eurispes, il prestigio-so istituto di ricerca politica, economica e sociale che, nel suo Rapporto Italia 2010,aveva snocciolato cifre da brivido, con un dato di sintesi che basta e avanza a descri-vere le dimensioni del disastro: il disavanzo del Lazio del 2008, pari a 1,67miliardi di euro, rappresenta da solo il 49,5% (la metà, in pratica) di tuttoil deficit della sanità nazionale.In questo quadro, molte sono le preoccupazioni anche per il serviziofarmaceutico e, quindi, per le sorti della nostra professione, anche inragione del programma elettorale del neo-governatore (diffusa-mente illustrato sullo scorso numero di Rif), che prevede misuredi contenimento della spesa per farmaci in gran parte incen-trate su un ulteriore sviluppo della distribuzione diretta edella distribuzione per conto. “Soluzioni” sulla cui vali-dità in termini di qualità di servizio e sulla cui effica-cia in termini di risparmio è non solo lecito ma dove-roso esprimere più di una riserva ma che purtroppo(e questo lo sappiamo fin d’ora con certezza)aumenteranno le già fortissime criticità che investonoil servizio che le farmacie territoriali rendono alla comunitàe che sono state impietosamente evidenziate dalla recentissima ricerca che Feder-farma Lazio ha fatto svolgere sull’evoluzione del contesto e le dinamiche redditualidella farmacia (ne parliamo nel servizio di copertina, a pagina 4).Le conclusioni dell’indagine, coordinata e condotta dal professor Alberto Pastore dellaFacoltà di Economia della Sapienza, confermano la sempre più marcata flessione dei mar-gini di reddito della farmacia, tali da far ipotizzare – già nel breve-medio periodo – seri pro-blemi per il corretto funzionamento del servizio reso dalle farmacie di comunità. Le quali,in assenza di misure capaci di cambiare il corso delle attuali tendenze, potrebbero esserecostrette a diventare altro rispetto a quel che sono e soprattutto rispetto a quel che si vorreb-be diventassero, ovvero presidi territoriali di salute a forte integrazione con il Ssn e in gradodi erogare anche altri servizi sanitari di base.Non v’è dubbio alcuno che la categoria deve attrezzarsi per contrastare strenuamenteogni ulteriore tentativo di erodere il margine di redditività della farmacia. Altre cattivenotizie, al riguardo, arrivano purtroppo dalla manovra finanziaria correttiva del governo,che introduce uno sconto del 3,65% a carico della distribuzione intermedia, che finirà perricadere inevitabilmente sulle farmacie. Non si vuole davvero discutere che il gravissimomomento di difficoltà del Paese richieda sacrifici da parte di tutti. Ma è legittimo chieder-si, a questo punto, che senso abbiano misure come quelle contenute nella legge sulla “far-

L’imperativo?Darsi una mossa

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Che la redditività delle farmacie,ormai da anni, percorra un’inesora-bile china discendente è cosa bennota a tutti, anche agli ottimistisempre pronti a minimizzare il fe-nomeno, considerandolo congiun-turale e (magari) sovradimensiona-to da quell’inclinazione alla lamen-tela che è merce molto diffusa al-l’interno della categoria.Il problema, invece, ha aspetti e di-mensioni forse più preoccupanti diquelli fin qui rappresentati, come harivelato la ricerca conoscitiva con-dotta dai professori Alberto Pastoree Maria Vernuccio della facoltà diEconomia dell’Università La Sapien-za di Roma su input della FederfarmaLazio. L’indagine, svolta nel periodogennaio-marzo di que-st’anno, è stata presen-tata il 18 maggio a Ro-ma, nella sede del sinda-cato dei titolari, alla pre-senza dei principali espo-nenti della categoria (tragli altri, i presidenti diFofi, Andrea Mandelli,di Federfarma, AnnarosaRacca, e di Utifar, Euge-nio Leopardi e, in rappre-sentanza dell’Ordine di Ro-ma, il presidente Emilio Cro-ce) che certamente avrannotratto molti elementi di conoscen-za e un numero ancora maggiore dimotivi di riflessione dai dati presen-tati dai due accademici.Introducendo la ricerca, Franco Ca-prino, presidente di Federfarma La-zio, ne ha sottolineato l’importanza,evidenziando come essa consentafinalmente alla categoria di disporredi dati oggettivi sui condiziona-menti in negativo che i continui in-terventi in materia di farmaci fina-

lizzati al contenimento della spesahanno finito per produrre sull’eco-nomia delle farmacie, riducendonein modo significativo i margini dioperatività.La ricerca, di tipo quali-quantitativo,oltre a indagare le percezioni deglioperatori e degli esperti sullo scena-rio di riferimento e sulle prospettivedel mercato delle farmacie, ha mes-so a confronto l’andamento econo-mico delle farmacie del Lazio neglianni 2006 e 2008, analizzando uncampione di 100 farmacie della Re-gione, suddivise in quattro tipologiesulla base del fatturato (inferiore a800 mila euro, tra 800 mila e

1.200.000, tra1.200.000 e

2 . 0 0 0 . 0 0 0 ,oltre i due

milioni).Te n u t o

conto

della di-mensione dell’universo di riferi-mento (le 1474 farmacie privateoperanti nella regione), il campione,a giudizio dei ricercatori, appare“particolarmente rappresentativo”della realtà del Lazio.Cosa ne è scaturito? Facciamo parla-re direttamente i risultati. Dal punto

di vista qualitativo, gli operatori e gliesperti hanno individuato due ma-cro-categorie di fattori (normativi edi contesto) che hanno prodotto im-patti fortissimi sulla redditività dellefarmacie.Tra i fattori normativi, quelli più di-rettamente responsabili della ridu-zione dei margini operativi della far-macia sono risultati:• i continui tagli alla spesa sanita-

ria e le riduzioni dei farmaci rim-borsabili: pur riconoscendo la le-gittimità degli obiettivi di publicpolicy che il legislatore ha intesoperseguire nel corso degli ultimianni, gli intervistati hanno denun-ciato come gli obiettivi generali dipolitica economica non possanoavvenire con modalità che trascu-rano di analizzare in modo com-piuto il loro reale impatto;

• la diffusione dei farmaci generici,che determina la riduzione dei co-sti di acquisto delle merci ma alcontempo produce una rapida ob-solescenza dell’assortimento dellafarmacia e un consistente aumen-to del numero di referenze da trat-tare, provocando complessità ge-stionale e aumento dei costi ope-rativi;

• le trattenute una tantum, comead esempio quella pari all’1,4% di-sposta nel 2009 dal cosiddetto de-creto Abruzzo;• la definizione da parte del far-macista del prezzo al pubblico deifarmaci di libera vendita (SOP eOTC), ai sensi della legge 296/06 edella legge finanziaria 2007. L’in-combenza ha comportato la ne-cessità, per molti farmacisti, di ac-quisire nuove e specifiche compe-tenze nella gestione dell’assorti-mento, nella fissazione del pricing

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Primo no

Una ricerca dell’università di Roma sulle farmacie del Lazio

Ricavi in calo, utili a picco:è allarme economiadi Valeria Bellobono

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e nell’utilizzo di leve commercialimai o scarasamente usate in pre-cedenza. In seguito alle nuove di-sposizioni, infatti, il farmacista èstato chiamato a fissare e aggior-nare un listino contenente in me-dia oltre 2000 farmaci prima gestitiin regime di prezzo fisso e unico;

• i continui aggiornamenti dei fo-glietti illustrativi, che impongonoal farmacista un ingente lavoroburocratico, di reperimento deifarmaci e di aumento dei costi digestione del magazzino;

• l’introduzione, dal 1 ottobre2009, del sistema web care, il si-stema operativo che gestisce ladistribuzione dei presidi per dia-betici, con criteri di uniformità sututto il territorio regionale, attra-verso le farmacie del Lazio. Il si-stema permette ai cittadini di riti-rare i prodotti direttamente nellefarmacie di fiducia, evitando cosìle lunghe trafile nei presidi terri-toriali delle Asl, ma riserva margi-ni ridottissimi alle farmacie afronte del notevole impegno ri-chiesto per una corretta adozione

e gestione delle procedure infor-matiche e logistiche.

In buona sostanza, gli esperti inter-vistati sono concordi nel considera-re come motivo di preoccupazione imaggiori adempimenti buro-cratici richiesti ai farmacisti,cresciuti negli ultimi anni so-prattutto con riferimento allafase della dispensazione delfarmaco e dei servizi informa-tivi al Ssn. Il punto dolente èl’asimmetria tra iniziative checertamente servono da unaparte a un maggiore controlloa favore del Ssn e a un migliorservizio per il cittadino, madall’altra accrescono il caricodi lavoro del farmacista, con conse-guenti aumenti del numero degliaddetti e del costo del personale,senza però che questi trovino ade-guata copertura da un congruo au-mento dei ricavi.La situazione di crisi, però, emergecon ancora maggiore evidenzadall’indagine quantitativa, checonsente di valutare l’impatto de-gli effetti economici degli inter-

venti prima citati. Il dato di sintesidella comparazione dell’anda-mento dei margini di redditivitàdelle 100 farmacie campione, con-dotta sulla base dei bilanci di eser-

cizio 2006 e 2008,al r iguardo, è diimpietosa eloquen-za: il decrementodell’utile ante-im-poste, tra i due di-versi esercizi, è in-fatti pari al 31,1%.Come dire che lefarmacie, in tre an-ni, hanno perso piùdi tre euro di utileogni dieci.

Ma vediamo, così come riportatidall’indagine, i dati del raffronto:• i ricavi delle vendite hanno subito

nel 2008 una riduzione del 6,7%,scendendo a 1,4 milioni di euro.La performance negativa è impu-tabile in particolar modo al fortedecremento delle vendite in regi-me di Ssn, che segnano un -16%:risulta quindi assai evidente l’im-patto negativo degli interventi

macia dei servizi” , della quale per altro sono sempre molto vaghi gli aspetti connessi alla dimensioneeconomica. Esistono davvero condizioni compatibili per uno sviluppo della farmacia in quella direzio-ne? Il quesito non solo è giustificato, ma necessario.Ecco perchè è il caso di accelerare e portare a compimento un processo di profonda revisione del rap-porto che lega farmacie e servizio sanitario. Da qualche tempo, le attenzioni della categoria si appun-tano, oltre che sulla partita del cosiddetto “riordino” attualmente in discussione al Senato (che dovràrisolvere nodi all’apparenza inestricabili come quello della sorte delle parafarmacie) anche su nuove for-mule di remunerazione del servizio di distribuzione del farmaco, tra le quali (cito testualmente) “ il rico-noscimento delle prestazioni professionali del farmacista attraverso un onorario svincolato dalcosto dei medicinali”. Sono parole del più autorevole farmacista italiano, Giacomo Leopardi che riten-go meritino la più concreta delle attenzioni da parte di tutto il corpus professionale e di tutti i suoi organi-smi di rappresentanza.Qualche utile spunto di riflessione potrebbe venire anche dalla circostanza che quelle parole Leopardi nonle ha pronunciate ieri, né la settimana o il mese scorso, ma nel novembre del 1970, in occasione del primocongresso Federfarma a Montecatini Terme. Sono passati quarant’anni, da allora, e siamo ancora e sem-pre lì: qualcuno potrà leggere la circostanza come uno dei ricorsi della storia che piacevano tanto a Vico;qualche altro vorrà certamente interpretarla come una prova provata della difficoltà della categoria aevolvere e perseguire strategie di ampio respiro.Sia quel che sia, l’obiettivo indicato quattro decenni fa da Leopardi è più che mai attuale e, stavolta, rag-giungerlo ha tutta l’aria di essere una necessità vitale: se le bocce rimanessero ferme, infatti, difficilmenteil servizio farmaceutico così come lo conosciamo avrebbe davanti a sé altri quarant’anni di vita. Sarà beneconvincersene e darsi finalmente una mossa.

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Franco Caprino, presidente Federfarma Lazio

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pubblici volti alla riduzione dellaspesa sanitaria, come la reiteratariduzione dei prezzi, nonché dellacrescente diffusione dei farmaciequivalenti;

• i costi operativi sono aumentatidel 5,7%, arrivando a incidere suiricavi totali per il 17,8%. La voce dicosto che mostra il maggior incre-mento è il costo del personale, checresce del 12% e rappresenta nel2008 il 50,7% del costo operativototale (nel 2006 era del 47,9%);

• tutte le diverse configurazioni delrisultato economico registranouna riduzione: il margine operati-vo lordo segna un meno 13,3%, ilrisultato operativo è a – 15% e l’u-tile ante-imposte, come già ricor-dato, precipita a – 31,1%. Sulla for-te riduzione dell’utile prima delletasse pesa come un macigno il

netto peggioramento degli onerifinanziari, cresciuti in media del121% a causa dell’operazione dicartolarizzazione che nell’anno2008 ha comportato per le farma-cie un ritardo nei rimborsi Ssn e laconseguente necessità del ricorsosistematico al sistema bancarioper le anticipazioni dei crediti.Due altri dati, sempre negativi: ilROS passa dal 9,1 all’8,3% e il rap-porto percentuale tra l’utile primadelle tasse e il fatturato passa dal7,9 al 5,9%.

I responsabili della ricerca eviden-ziano come la brusca caduta del-l’utile ante-imposte si riveli del tut-to insufficiente a remunerare leprestazioni del titolare, dei familia-ri collaboratori e dei soci con pre-valente occupazione nell’impresa,di norma non spesate a bilancio. Di

conseguenza, la farmacia apparecome un’impresa non in grado digenerare risorse per remunerare ilcapitale investito né di alimentareun flusso di autofinanziamento ta-le da sostenere gli investimenti ne-cessari per il futuro. Una situazio-ne, osservano Pastore e Vernuccio,“non sostenibile nel tempo, inquanto mette in discussione la le-gittimazione del duplice ruolo dellafarmacia: quello di attore chiavedel sistema sanitario e contestual-mente quello di soggetto economicosottoposto alle regole competitive edi generazione del valore e al vinco-lo del mantenimento di un equili-brio economico-finanziario. Unafarmacia che non riesce a creare va-lore economico, essendo un’impre-sa, difficilmente potrà continuare agenerare valore per i suoi utenti, per

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Primo no

Ricavi vendite -6,5 -8,1 -7,1 -6,1 -6,7

Vendita SSN -12,3 -16,9 -19,5 -14,6 -16,1

Vendita contanti 3,3 4,0 16,2 8,3 9,0

Costo del venduto -6,0 -9,0 -8,2 -7,0 -7,6

Rimanenze iniziali 0,3 -1,0 4,3 -4,5 -0,96

Acquisto merci -6,3 -8,6 -8,4 -6,0 -7,09

Rimanenze finali -1,3 1,5 2,5 3,0 2,12

Margine lordo SSN -12,3 -16,9 -19,5 -14,6 -16,1

Margine lordo altri prodotti -1,9 9,2 23,1 13,4 13,4

DPC e servizi * 821,5 1.573 238,9 636,1 519,4

MARGINE LORDO TOTALE -5 -3,0 -2,0 -1,3 -2

Costi di gestione vari -12,8 23,2 -1,1 1,3 2,1

Costo del personale 10,6 7,7 14,3 12,3 12,0

Godimento beni di terzi -1,0 -2,1 8,9 -14,1 -4,9

COSTI OPERATIVI TOTALI -5,0 11,9 7,6 4,6 5,7

MARGINE OPERATIVO LORDO - 5,0 -19,9 -16,4 -10,9 -13,3

Ammortamenti 12,7 -8,2 -11,5 -7,1 -6,3

Accantonamenti -17,9 -53,9 0 -69,9 -59,2

RISULTATO OPERATIVO -8,6 -22,3 -17,5 -11,4 -14,6

Oneri finanziari 119,9 85,6 103,7 150,7 121,3

Oneri straordinari -47,6 21,4 252,2 13,0 27,8

UTILE ANTE-IMPOSTE -21,2 -34,2 -38,3 -28,5 -31,1

Voce c/ec C1 C2 C3 C4 TOT< 800.000Û 800 - 1,2 mlnÛ 1,2 - 2 mlnÛ > 2 mlnÛ Û

ANALISI VARIAZIONI PERCENTUALI PER LE QUATTRO TIPOLOGIE DI FARMACIA (DIVISE PER FATTURATO) 2008 VERSUS 2006

*L’elevato incremento percentuale registrato in questa posta rispetto al 2006 è da collegarsi all’entrata in vigore, a decorrere dal 2008, delnuovo accordo (Delibera della Regione Lazio n. 918/2007) per la distribuzione per conto (DPC) dei farmaci al Prontuario PHT. Molti deifarmaci inclusi dal 2004 nel Prontuario PHT, prima della redazione dello stesso, venivano distribuiti in farmacia adottando la modalitàdella dispensazione tradizionale.

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il sistema sanitario e per tutti glistakeholders”. Una considerazione che suonaquasi come una sentenza, ma chepurtroppo le rilevazioni della ricer-ca sembrano ampiamente giustifi-care. Né suonanomeno preoccu-panti le conclu-sioni dei due eco-nomisti, che sot-tolineano la ne-cessità di valutareun diverso siste-ma di remunera-zione della far-macia, meglio ri-spondente all’at-tuale modello diimpresa dell’eser-cizio. Pastore eVernuccio rico-noscono la ne-cessità di interve-nire per ridurre laspesa sanitariadel Paese, mamettono in guar-dia contro la tendenza a farlo senzagarantire una congrua remunera-zione di un attore della filiera a for-te rilevanza strategica qual è la far-macia, che oltretutto insiste in uncomparto responsabile del solo13% della spesa totale.Più che insistere con provvedimen-ti punitivi sulla distribuzione del

farmaco, come è stato fatto con fre-quenza negli ultimi anni, bisogne-rebbe dunque spostare altrove leattenzioni, a cominciare dalla spe-sa farmaceutica ospedaliera, che –scrivono i ricercatori - “si configura

come un ambito che genera un ab-bondante deficit e che può essere fo-riero di ampi spazi di miglioramen-to”. Più in generale, concludonoPastore e Vernuccio, il contenimen-to della spesa sanitaria deve passa-re all’interno di ambiti meno esplo-rati, anche a causa delle maggioridifficoltà di intervento, mentre “le

istituzioni preposte dovrebbero ten-dere a valorizzare il ruolo sanitarioe sociale della farmacia senza disco-noscerne la qualità di soggetto eco-nomico”.Il quadro tracciato dalla ricerca, dun-

que, è tutt’altroche consolante e irumors di questigiorni relativi allamanovra finan-ziaria correttiva,che conterrebbeulteriori colpi diforbice sui margi-ni della distribu-zione, non contri-buiscono certo arendere più sere-no il futuro dellacategoria. Che, aquesto punto, do-vrà prevedibil-mente aprire unconfronto molto,molto più serrato

con le istituzioni,prima che il con-

fronto in corso sul riordino del servi-zio farmaceutico e sulla cosiddetta“farmacia dei servizi” precipiti fino alpunto di diventare un braccio di fer-ro sulla stessa sopravvivenza dellafarmacia territoriale così come oggila conosciamo.

Confronto andamento Utile ante-imposte per le diverse tipologie d’impresa –2008 versus 2006

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Il direttore del quotidiano on line dellaFofi, Vincenzo Coluccia, ha avvertito lanecessità di pubblicare sul suo giornale,il 26 aprile scorso, una nota di precisa-zione relativa al servizio sui farmacicontraffatti al quale Rif ha dedicato lacopertina del n.2, uscito a marzo.Dal momento che Coluccia mi chiamain causa direttamente, non posso esi-mermi dal rispondergli, in ossequio al-le regole della buona creanzae della cortesia, an-che se confesso chene avrei fatto volen-tieri a meno, dal mo-mento che le sue “pre-cisazioni” non fannoaltro che confermarequanto il mensile delnostro Ordine avevascritto e pubblicato.Coluccia, infatti, ammet-te di aver pubblicato sulquotidiano web da lui di-retto, il 17 febbraio 2010,una notizia d’agenzia rive-latasi del tutto erronea. Perquel che mi riguarda, questoè tutto quel che conta e rileva, conbuona pace delle non sempre coerentigiustificazioni per spiegare l’errore,commesso peraltro anche dai più pre-stigiosi giornali nazionali: Colucciaspende molte parole per sottolinearequest’ultima circostanza, come se essabastasse a cancellare l’errore stesso.Così ovviamente non è e i termini dellaquestione restano esattamente quelliche erano: è stata pubblicata una noti-zia sbagliata, pur in presenza di ele-menti che – per la loro abnormità –avrebbero dovuto far sorgere fin da su-bito più di un dubbio e invitare a unamaggiore cautela, soprattutto coloroche nella materia farmaceutica hannoil loro brodo di coltura.I redattori di Rif, venuti a conoscenzadella notizia proprio il 17 febbraio,hanno subito sospettato che i dati inessa contenuti fossero a dir poco “stra-

ni” e nella stessa giornata si sonopreoccupati di consultare gli abitualireferenti dell’Aifa per procedere subitoalle opportune verifiche. Il puntualeservizio della nostra Valeria Bel-lobono, poi finito sulla copertina di Rifdi marzo 2010, è nato da questo ele-mentare e immediato riflesso, con l’u-nico obiettivo di ristabilire la verità

delle cose. C’era infattida dare un’informazio-ne utile a correggereuna stortura informa-tiva e Rif, in tuttasemplicità, onestà echiarezza, lo ha fattoa beneficio dei suoilettori. Sorprende che Co-luccia rintracci in-vece nel servizioin questione lavolontà di asse-gnare patenti di“utile idiota” aquesto o quello:

si tratta di un pensierotutto suo, una specie di processo alleintenzioni che gli lasciamo ben volen-tieri, risultando la pratica del tuttoestranea alle nostre abitudini. Sor-prende ancora di più che nella suaconclusione il direttore di Farmaci-sta33 evochi il sospetto di una “pole-mica” che, in realtà, sembra sia eglistesso a volere a tutti i costi sollevare.Dopo un’affermazione disinvolta circail ruolo dei giornali (che, secondo lasua visione, sarebbero più o menosemplici postini che si limitano a ospi-tare e recapitare a domicilio notizie al-trui, senza alcuna responsabilità diret-ta in ordine al loro contenuto: tesi invero singolare, che induce a chiedersi– insieme a molte altre cose - a cosamai serva allora un direttore responsa-bile), Coluccia si appella infatti, all’a-cume dei farmacisti romani, dicendosisicuro che essi sapranno valutarequanto, nel servizio di Rif sui farmaci

contraffatti, altro non sia che inutilepolemica. Al riguardo, vogliamo subito e ben vo-lentieri rassicurarlo: i colleghi che han-no manifestato tutto il loro apprezza-mento per il servizio di Valeria Bello-bono che a Coluccia è invece andatoun po’ di traverso sono stati infattidavvero moltissimi. Un apprezzamen-to, peraltro, che la grande maggioranzadei farmacisti romani riserva a tutto illavoro che Rif, pur con tanti limiti enella modestia dei suoi mezzi, condu-ce ormai da qualche anno per propor-re un’informazione onesta, schietta,aperta, rispettosa della pluralità di ani-me e voci della categoria e soprattuttoscevra da quelle inclinazioni alle cele-brazioni autoreferenziali che sembra-no oggi andare tanto di moda nelmondo dei giornali.La doverosa risposta alla precisazioneche non precisa ma conferma, perquel che ci riguarda, finisce qui. Il ser-vizio di Rif sulle informazioni tarocca-te in materia di farmaci contraffattinon fosse contro nessuno, semmai afavore di qualcuno e qualcosa: non civoleva molto a capirlo. Se qualcunonon c’è riuscito, forse è perché la suavisione del mondo non contempla lapossibilità di commettere errori, cosache invece accade a ogni comunemortale, a partire da chi scrive. Se siprendesse in considerazione l’ipotesidi essere fallibili, forse non si farebbe-ro certi cattivi pensieri sulle intenzionialtrui e magari si imparerebbe a rico-noscere in tutta semplicità che si è fat-to uno sbaglio (può sempre capitare),facendo semplicemente ammenda. Per qualcuno, però, l’umiltà è proba-bilmente una fattispecie manzoniana,come il coraggio di don Abbondio: senon ce l’hai, non te la puoi dare.

Emilio CroceDirettore responsabile RIF

N. 4 - MAGGIO 201010

Primo no

Farmacista 33 chiama in causa Rif per il servizio sui farmaci contraffatti

Una precisazione che conferma:ebbene sì, si trattava di una bufala

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Concorsi, un passo decisivoper la revisionedi quesiti da tempo obsoleti

Ricostituitala Commissione,presto in arrivoi nuovi quizCon Decreto del Ministro della Salu-te Ferruccio Fazio è stata finalmen-te ricostituita la Commissione che

p r ov v e d e r àalla redazio-ne delle 3.000domande arisposta mul-tipla concer-nenti la pro-va attitudina-le dei con-corsi per l’as-s e g n a z i o n edi sedi far-maceutiche. Come si ri-corderà, la si-tuazione erabloccata da

circa un decennio e generava, nel-l’espletamento dei concorsi, situa-zioni complesse.Il decreto prevede che la Commis-sione provveda alla redazione di unnuovo elenco contenente tremiladomande a risposta multipla, ivicompresa l’indicazione delle rispet-tive risposte corrette, da utilizzareper le prove attitudinali nei concor-si per l’assegnazione delle sedi far-maceutiche. Tra i componenti dell’importanteorganismo, al quale il nostro giorna-le indirizza un sincero augurio dibuon lavoro, ci fa particolarmentepiacere segnalare la presenza delprofessor Giulio Cesare Porretta,membro del Consiglio di presidenzadel nostro Ordine. Per completezzadi informazione, riportiamo qui diseguito i nominativi dei dodiciesperti che, presieduti da GiuseppeRuocco, direttore generale della Di-rezione generale dei farmaci e di-spositivi medici del Ministero della

Salute, compongono la “Commis-sione Quiz”:

PresidenteGiuseppe Ruocco

VicepresidenteMonica Capasso,dirigente farmacista, Direzione ge-nerale dei farmaci e dispositivi me-dici del Ministero della Salute

ComponentiGiulio Cesare Porretta,docente della Facoltà di Farmacia,Università “Sapienza” di Roma

Gabriela Mazzanti,docente presso il Dipartimento di Farma-cologia, Università “Sapienza” di Roma

Monica Bartolomei,primo ricercatore, Istituto Superioredi Sanità

Isabella Sestili,primo ricercatore, Istituto Superioredi Sanità

Adriano Guiotto,esperto indicato dalla Federazionedegli Ordini dei Farmacisti Italiani

Andrea Giacomelli,esperto indicato dalla Federazionedegli Ordini dei Farmacisti Italiani

Antonio Castorina,esperto indicato dalla ConferenzaStato-Regioni

Vanna Visentin,esperto indicato dalla ConferenzaStato-Regioni

Maria Grazia Leone,dirigente farmacista, Direzione ge-nerale dei farmaci e dispositivi me-dici - Ministero della Salute

SegretarioClaudia Arcà,coordinatore del settore prevenzio-ne e vigilanza, Direzione generaledei farmaci e dispositivi medici -Mi-nistero della Salute

Diagnosi confermataper nove bambiniin una scuola della città

Tubercolosi,a Romaè allarmeA far scattare l’allarme è stato ilricovero di una maestra, ricove-rata i l 4 maggio al l’ospedaleCarlo Forlanini con una diagno-si di “sospetta tubercolosi”, poiconfermata dal test della tuber-colina. Lo screening subito disposto dallaAsl RmE nelle due classi dell’inse-gnante, in una scuola di via SestoMiglio, quadrante nord della città,ha dato esiti preoccupanti: novedei venti bambini visitati sono in-fatti risultati positivi alla tuberco-lina e subito avviati agli accentiradiografici.Altri scolari saranno esaminati inquesti giorni e, sulla base degliesiti, si deciderà se estendere icontrolli.Da tempo, ormai, la Tbc è indica-ta dagli epidemiologi come unadelle patologie del passato a forterischio di risorgenza, ma gliesperti – pur in presenza di casicome quello della scuola romana- invitano a non abbandonarsi al-l’allarmismo: nel mondo, ricorda-no, ci sono almeno due miliardidi persone che hanno avuto uncontatto con il bacillo di Koch esono dunque positive alla tuber-colina. Il rischio che si ammalino di tu-bercolosi nel corso della vita, perloro, è pari a circa il 10%. Nel ca-so dei bambini della scuola ro-mana, dunque, per evitare pro-blemi, è consigliata la profilassi,ma i responsabili del servizio diIgiene pubblica della RmE pren-deranno le decisioni necessariequando avranno tutti gli elemen-ti per una valutazione completae adeguata delle condizioni diognuno.

N. 4 - MAGGIO 201012

È successo

Ferruccio Fazio, ministro della Salute

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Recepiti alcuniimportanti contributi della Fofi

Farmacopea,pubblicatele modificazioniCon decreto ministeriale del 26febbraio 2010, pubblicato nellaGazzetta Ufficiale del 2 aprile 2010e in vigore dalla stessa data, sonostate approvate integrazioni e mo-dificazioni alla XII edizione dellaFarmacopea Ufficiale.Tra le novità, meritano una segnala-zione particolare i cambiamenti ap-portati alla Tabella n. 2, “Elenco dellesostanze e/o prodotti medicinali dicui le farmacie devono essere obbli-gatoriamente provviste”, al fine diadeguarla alle reali esigenze dei pa-zienti in relazione alle nuove acquisi-zioni della farmacologia e di agevola-

re le farmacie nell’adempimento de-gli obblighi che ne discendono. Sulla materia, si è registrata un’im-portante collaborazione tra l’IstitutoSuperiore di Sanità e la Federazionedegli Ordini dei Farmacisti. I suggeri-menti formulati da quest’ultima, poiutilmente recepiti, riguardano inparticolare la cancellazione dell’ob-bligo di detenzione del metadonecloridrato sciroppo e della buprenor-fina per uso orale e iniettabile, non-ché l’eliminazione dell’obbligo di de-tenere l’oxibuprocaina collirio, so-stanza ormai in disuso, e, infine, lasostituzione di tutte le formulazionidell’insulina umana, con un’unicaformulazione di insulina iniettabilead azione rapida. Sono stati fatti salvigli obblighi di detenzione delle so-stanze utilizzate come antidoti negliavvelenamenti acuti.Un’ulteriore modifica riguardante lavalidità delle ricette magistrali cheprescrivono farmaci soggetti a ricettamedica non ripetibile è stata adotta-

ta dal Ministero al fine di uniformar-ne la disciplina a quella delle ricetteper prodotti industriali; pertanto,sempre a decorrere dal 2 aprile scor-so, la validità di tali ricette è stata ri-dotta da 3 mesi a 30 giorni.

Voto unanimealle elezionidell’antico sodalizio

Nobile Collegio,Fattoriconfermatoalla presidenza Con il voto unanime dell’assembleadei 50 collegiali, Giuseppe Fattori èstato confermato il 12 maggio scor-so alla presidenza del Nobile8

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Collegio Chimico Farmaceutico,la plurisecolare Universitas Aroma-tariorum Urbis.Fattori continuerà dunque a guida-re anche nel prossimo trienniol’antica e prestigiosa istituzione na-ta nel 1429, proseguendo le tradi-zionali attività del sodalizio, dasempre in prima fila per promuove-re la cultura farmaceutica e sanita-ria, anche grazie all’impegno del-l’Accademia Romana di Storia dellafarmacia e Scienze farmaceuticheche opera al suo interno.Oltre alla consueta attività di ag-giornamento scientifico e profes-sionale, inserita nel quadro del-l’ECM, i programmi futuri del No-bile Collegio prevedono importan-ti iniziative per la valorizzazione econdivisione dello straordinariopatrimonio culturale e artisticodell’istituzione.Due, in particolare, le iniziative an-nunciate da Fattori in una nota di-ramata agli organi di stampa: la pri-ma concerne il restauro dell’impor-tante complesso pittorico secente-sco realizzato dal Domenichino, unaltare con telamoni e un’importan-te pala centrale raffigurante la Ma-donna con i santi Filippo e Giaco-mo, ospitato in una delle cappelledella chiesa. Il secondo progetto, non meno im-

portante, è l’inserimentodella dotazione di li-

bri del NobileCollegio, ricca

di rari ep r e z i o s iv o l u m i ,nella reteinforma-tica dellaBibliotecaA l e s s a n -drina, la

prestigiosissima istituzione dell’U-niversità la Sapienza di Roma:un’iniziativa di grande rilievo cul-turale, che amplificherà esponen-zialmente le possibilità di consul-tazione degli straordinari materialiacquisiti e conservati nei secolidalla secolare istituzione profes-sionale romana.

Promossa una petizionepopolare per una leggeregionale ad hoc

Prevenzione andrologica,anche le farmaciein prima lineaIl 70% dei ragazzi, quando ancora esi-stevano i cosiddetti tre giorni della vi-sita di leva, presentava patologie geni-tali più o meno gravi. Da allora conl’abolizione di quello che a tutti gli ef-fetti era un vero e proprio screening dimassa, il fenomeno non ha più alcuntipo di controllo. In Italia i ragazzi, peruna serie di motivi storici e culturali,non vengono seguiti nel corso del lorosviluppo sessuale, cosi come inveceavviene per le ragazze.L’assenza nei consultori e negli ospe-dali di strutture dedicate fa sì che ilcontrollo del regolare sviluppo pube-rale dipenda ormai unicamente dalladisponibilità e dall’attenzione dellesingole famiglie. Le conseguenze sono molto serie: lacarenza e /o mancanza di assistenzadetermina infatti non solo problemidi carattere sanitario come sterilità edisturbi sessuali, ma anche conse-guenze sul piano sociale: molti adole-scenti, infatti, crescono convinti diavere un problema sessuale non risol-vibile finendo con l’interagire nei con-fronti dell’altro sesso spesso in manie-ra aggressiva, con disagio e con unsenso di inadeguatezza.In altri casi, invece, vengono messi inmoto comportamenti pericolosi comela ricerca e l’assunzione di droghe nelvano tentativo di mitigare il disagio chetale condizione comporta, illudendosidi poter migliorare le prestazioni ses-suali. Una situazione grave, che se nonadeguatamente affrontata può addirit-tura diventare pericolosa, innescandoun incontrollabile processo a catena. Per queste ragioni l’ADASS, Associazio-ne Italiana per il Diritto alla Salute Ses-suale, ha deciso, insieme a numeroseassociazioni di pazienti, di promuoverenel Lazio una petizione popolare conla raccolta di firme per sensibilizzare laclasse politica per promulgare una leg-

ge regionale con due obiettivi: l’istitu-zione di una visita medica andrologicapreventiva gratuita per tutti i ragazzifra i 14 e i 18 anni e la creazione in ogniospedale e in tutte le aziende sanitariedi una struttura dedicata alla Androlo-gia come una Unità operativa semplicedipartimentale o un’Unità Operativacomplessa.

Le ragioni dell’iniziativa La raccolta di firme ha il duplice sco-po di sensibilizzare la classe politica e,al contempo, l’opinione pubblica, inparticolare i genitori, che devonoprendere coscienza del problema evi-tando così che i ragazzi si trovino nel-la condizione di doverlo nascondere eaffrontarlo da soli.All’iniziativa hanno dato il patrocinionumerose associazioni di pazienti, gliOrdini provinciale di Roma dei Farma-cisti e dei Medici, la sezione Lazio dellaFederazione medici di medicina gene-rale e la Società Italiana di Andrologia .

Perchè la raccolte di firme presso le FarmacieIl ruolo del farmacista nella gestionedel paziente maschio con problemati-che sessuali è fondamentale perchèspesso è l’unico operatore sanitario alquale il paziente con più facilità si ri-volge e con il quale riesce a comuni-care senza sentirsi a disagio. In alcunicasi il farmacista è l’unico professioni-sta con il quale iniziare un dialogo suquesti temi così delicati.

Come si firma e come aderire La petizione si può firmare anche eon-line collegandosi al sito www.ai-dass.it, dal quale è possibile anchescaricare il modulo cartaceo. I farma-cisti che vogliono aderire e raccoglie-re le firme presso la propria farmaciapossono comunicare agli uffici del-l’Ordine la propria adesione oppurerichiedere direttamente il kit con ilmanifesto i moduli e la cassettina perla raccolte delle firme scrivendo a [email protected]

Giuseppe La PeraAndrologo, presidente Associazione

Italiana per il diritto alla salutesessuale

N. 4 - MAGGIO 201014

È successo

8

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N. 4 - MAGGIO 2010 15

Trattamento delle ferite difficili,un focus a Roma

Le nuove frontierenella medicazione Il 19 maggio, presso l’hotel Villa Euroa Roma, si è tenuto un incontrosull’ utilizzo delle medicazioni avan-zate e dei biomateriali nei percorsiterapeutici per la gestione ed il trat-tamento delle ferite difficili: focusclinico, analisi costo/efficacia e pro-cedure d’acquisizione.Per l’Ordine dei farmacisti, sono in-tervenuti il dottor Emilio Croce,presidente, e il dottor GiuseppeGuaglianone, consigliere. Per laSIFO era presente AlessandraCheccoli, segretario per la regioneLazio. Il focus si è svolto in tre ses-sioni, da cui sono emersi alcuni in-terventi, tra cui quelli di SusannaSodo sull’evoluzione delle medica-zioni dall’antico al moderno, diMaurizio Mugolino, che ha messo aconfronto le medicazioni tradizio-nali e quelle avanzate e di GaetanoMauro, che ha più specificamenteaffrontato le differenze tra medica-zioni avanzate e biomateriali”.I responsabili scientifici del corso so-no stati Gaetano Mauro, farmacistapresso l’Azienda Policlinico UmbertoI, coordinatore del Gruppo giovani

della Società italiana di farmaciaospedaliera del Lazio, e Angelo Pece-re, farmacista dirigente presso il PoloOspedaliero Sandro Pertini, nonchéreferente laboratorio Dispositivi me-dici Sifo per la nostra Regione.

XXI Congresso nazionale di Vitaminologia

Obesità, diabete e il ruolodelle vitamineIl 20 maggio 2010, presso la presti-giosa Accademia di Arte Sanitaria siè svolto il XXI Congresso Nazionaledi Vitaminologia, presieduto dal pro-fessor Alberto Fidanza.“Non vi è dubbio che le patologie chemaggiormente interessano oggi la so-cietà contemporanea sono legate all’a-limentazione, o meglio alla malnutri-zione” ha sostenuto Fidanza nel cor-so dei lavori. “Le malattie dell’appara-to cardiovascolare, che occupano ilprimo posto tra le cause di morte degliindividui, sono spesso complicanzeoriginate da alterazioni del metaboli-smo determinate da squilibri alimen-tari o da carenze di sostanze indispen-sabili per la vita quali sono le vitami-

ne: catalizzatori metabolici essenzialiper l’attivazione delle numerosissimereazioni chimiche che avvengono nel-l’organismo continuamente”. La scoperta che del ruolo delle vita-mine nelle funzioni di attivazione eregolazionedel metaboli-smo è unadelle conqui-ste più im-portanti dellascienza me-dica del XXsecolo, allaquale hannoportato unc o n t r i b u t oimportante ir i c e r c a t o r idell’Istituto di Fisiologia Generaledella Università “ la Sapienza” di Ro-ma, fondato e diretto per moltissimianni proprio da Fidanza, che conclu-dendo i lavori ha voluto ricordare co-me “molti degli alimenti oggi disponi-bili sul mercato non contengono più,a causa dei trattamenti nella produ-zione e la conservazione, i quantitati-vi di vitamine necessari: di qui, spesso,la necessità di implementare l’assun-zione del fabbisogno di questi preziosielementi, sempre con l’opportuna gui-da di un medico, attraverso l’impiegodi complessi vitaminici”.

Il prof. Alberto Fidanza, presidente del Centro Internazionale di Vitaminologia

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N. 4 - MAGGIO 201016

In agenda

Legge 153/09,Federfarma Servizine discute a Roma

Confronto apertosui nuovi serviziFederfarma Servizi, l’associazioneche riunisce le aziende di distribuzio-ne intermedia gestite da farmacisti,

promuove e orga-nizza un impor-tante convegnoche si propone diconcorrere a mi-surare l’impattoche la legge 153/09sulla cosiddetta“farmacia dei ser-vizi” potrà produr-re sulla rete dellefarmacie e, più in

generale, sulla filiera della distribu-zione farmaceutica, anche in terminidi opportunità da cogliere.

L’appuntamento si terrà a Roma il 22giugno prossimo, nella prestigiosasede del Palazzo della Cooperazione,in zona Viminale, e vedrà come pro-tagonisti i principali rappresentantidel settore. Il programma di lavori,dopo la relazione di apertura affidataa Paolo Tagliavini, presidente di Fe-derfarma Servizi, per tracciare lo sce-nario nel quale interviene il nuovoprovvedimento, prevede una tavolarotonda alla quale parteciperannoAntonio Tomassini (nella foto), pre-sidente della Commissione Igiene esanità del Senato, insieme ad Anna-rosa Racca, presidente di Federfar-ma, Andrea Mandelli, presidentedella Federazione degli Ordini deifarmacisti italiani, Venanzio Gizzi,presidente di Assofarm e Giorgio Fo-resti presidente di Assogenerici. All’importante confronto è previstaanche la presenza e la partecipazionedel ministro della Salute FerruccioFazio.

L’assemblea annualedelle aziende del farmacoavrà luogo a Romail 23 giugno

Farmindustria,sprechi in sanitàal centrodei lavori“Riconoscere il valore, combatte-re gli sprechi. Qualità dell’indu-stria del farmaco ed efficienza delsistema sanitario”: è questo il te-ma scelto da Farmindustria per lasua assemblea pubblica 2010, cheavrà luogo aRoma il pros-simo 23 giu-gno al TeatroCapranica.L’ormai tradi-zionale appun-tamento del-l’associazionedegli indu-striali del far-maco presie-duta da SergioDompè (nella foto) si propone que-st’anno di indagare l’area della pro-duzione hi-tech, componente di-stintiva dell’industria farmaceutica,che al riguardo vanta eccellenzeproduttive di grande valore, in gra-do di concorrere a rimettere in mo-to l’economia del Paese grazie aipropri contenuti di qualità, flessibi-lità e innovazione.Non meno importante, però, saràl’altro polo di discussione, ovverogli sprechi in sanità, rispetto ai qua-li è necessario porre in essere atti-vità di contrasto più efficaci, inogni settore della sanità (e nonsempre e unicamente nella filierafarmaceutica) per eliminare le sac-che di inefficienza ovunque si veri-fichino e per recuperare le risosrsenecessarie per coniugare spesa sa-nitaria, domanda di salute e acces-so all’innovazione.

Riepiloghiamo, nella tabella ripro-dotta qui di seguito, il nuovo orario,in vigore dal 26 aprile scorso, e ledate dei periodi di ferie relative alprossimo periodo estivo.Precisiamo che nel calendario,inoltrato a tutte le farmacie di Ro-ma, non è prevista la segnalazione

della riduzione delle ferie, quindi idue periodi di riferimento sono evi-denziati per intero.Gli uffici dell’Ordine restano a dispo-sizione per qualsiasi chiarimento ne-cessario.

Fissati i turni per i prossimi mesi di luglio e agosto

Estate 2010: ferie, orario e calendari

FerieFarmacie di turno pari: da lunedì 12 luglio

a domenica 8 agosto (estremi compresi)

Farmacie di turno dispari: da lunedì 9 agosto a domenica 5 settembre (estremi compresi)

Periodo di riduzioneFarmacie di turno pari: da lunedì 19 luglio

a domenica 8 agosto (estremi compresi)

Farmacie di turno dispari: da lunedì 9 agosto a domenica 29 agosto (estremi compresi)

Orario estivo• 08:30 – 13:00 / 16:30 - 20:00• 08:30 – 20:00 (per le farmacie che effettuano orario no-stop)

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N. 4 - MAGGIO 201018

Focus

Strategie di marketing del tabacco ri-volte alle donne. Questo il tema sceltodall’Organizzazione Mondiale per laSanità per la Giornata mondiale senzafumo del 31 maggio 2010, proposto epromosso in Italia dalla Lega italianaper la lotta contro i tumori.A dispetto dei continui progressiscientifici e comunicativi, nonostantel’attenzione sempre alta nella lottacontro il fumo, la campagna di sensi-bilizzazione di quest’anno s’inseriscein un quadro ancora impressionanteper quanto riguarda i dati relativi allamortalità direttamente imputabile aidanni da fumo, considerata dall’Oms“la prima causa di morte evitabile almondo”. Solo in Italia si contano tra i70 e gli 85 mila morti l’anno su un to-tale di circa 13 milioni di fumatori, aiquali vanno aggiunti i numerisconcertanti relativi alle malattieinvalidanti correlate e dell’inci-denza del fumo passivo.Secondo l’Oms il consumo ditabacco ucciderà un miliar-do di persone nel corso diquesto secolo.Entrando più specifica-tamente nel meritodel mondo femmini-le, le stime diconoche negli ultimi 20anni il numeroc o m p l e s s i v odelle fumatriciè aumentatodel 60%, men-tre quello delledonne che consuma-no più di 20 sigarette algiorno è addirittura triplicata. Dato ancora più drammatico èche sempre più sono i giovani e igiovanissimi ad ingrossare le fila deifumatori, in particolare il 57% dei ra-gazzi tra i 15 e i 24 anni, più della metàdei quali inizia tra i 15 e i 18 anni, arri-

vando a comporre il quadro di unagioventù che da sola determina l’im-pressionante percentuale del 30% deltotale dei fumatori. In considerazione di questo panoramainquietante e della necessità di farvifronte, appare necessario attivare stra-tegie mirate e dedicate in termini digenere e di età, capaci di confrontarsicon il vissuto e la sensibilità propria diciascuno, ed è in questa prospettivache la Lilt, con la Giornata mondialesenza tabacco, si rivolge soprattuttoalle donne (circa il 20% del numerocomplessivo di fumatori nel mondo e

il 22.3% in Italia) e alle fumatricipiù giovani (in co-

stante aumento).Il cinico mer-cato del fumo,alla continuaricerca di nuo-ve opportunità

di crescita e diorizzonti in cui

espandersi, sembre-rebbe aver partico-

larmente intuito ilpotenziale offerto dalle

donne e dalle adolescen-ti; sono loro infatti che fan-

no registrare un aumento per-centuale di approccio al fumo

e conseguente dipendenza.Le cause, per quanto molto va-

rie e complesse, sembrerebberoessere tuttavia di natura sociale eculturale, in considerazione del

fatto che la maggior parte dellefumatrici è concentrato nei

Paesi industrializzati, dove,secondo sociologi e psi-

cologi, il desiderio diriscatto ed emanci-

pazione del mondofemminile sembrapassare per l’emu-

lazione di modelli

prevalentemente maschili, tra i qualiappunto il tabagismo. Le donne, sempre più inserite nelmondo lavorativo e alle prese con an-sie e responsabilità proprie degli incal-zanti ritmi moderni, scaricherebberoansie e frustrazioni con il “tranquilliz-zante” rituale della sigaretta. Bisognipsicologici ai quali si aggiungonospesso l’abitudine e il senso di piacere.Non è allora un caso che anche in Ita-lia il tabagismo stia conoscendo unafase di rinnovato interesse, che coniu-ga le responsabilità della domanda edell’offerta in un inquietante quadrosanitario nazionale.A fare leva in questo panorama di fra-gilità proprio dell’uomo contempora-neo, contribuiscono però in manieracolpevole atteggiamenti, modellicomportamentali ed estetici, unapercezione del fumo falsata da ste-reotipi creati ad arte dall’industriadel tabacco e amplificato quotidiana-mente da sottili strategie di marke-ting, capaci di rendere sensuale e af-fascinante proprio quella sigarettache è tra le principali responsabilidell’imbruttimento della donna. È in-fatti il sesso femminile a risentire dipiù degli effetti deleteri del tabagi-smo a causa di fattori genetici, costi-tuzionali e ormonali. Danni alla pelle, capelli, alito cattivo,gengiviti sono solo alcuni dei sintomipiù immediatamente visibili, ma an-cora di più il fumo si rivela dannosoper la donna quando si parla di fecon-dità, gravidanza e maternità. Se da un lato il fumo di tabacco incidenegativamente sulle capacità ripro-duttive, dall’altro questo risulta in-fluenzare in maniera statisticamentesignificativa l’aumento di complicanzedurante e dopo il parto. Lo stesso allat-tamento risente degli effetti del fumo:attraverso il latte materno infatti sipossono trasmettere sostanze nocive

Nonostante le campagne di informazione, aumentano le fumatrici

L’industria del tabaccocorteggia le donne

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N. 1 - GENNAIO/FEBBRAIO 2010 19

al bambino e la stessa produzione dilatte può essere notevolmente ridotta.L’atteggiamento dei genitori nei primimesi di vita può inoltre rivelarsi deter-minante anche nel trasmettere un “im-printing” culturale, sia esso positivo onegativo.

Lilt e farmacisti contro il fumoNonostante le sempre più consisten-ti misure di prevenzione e le strate-gie di comunicazione sui danni dafumo attuate su scala nazionale qua-si 10 anni fa - prima tra tutte la co-siddetta Legge Sirchia che a distanzadi 5 anni dalla sua attuazione sem-brerebbe aver esaurito la sua efficacecarica iniziale - è necessario fare an-cora di più.Le strategie di lotta contro il fumochiaramente non possono e non de-vono riguardare solo le donne, mal’intero tessuto sociale. Tra le prioritàin questo senso vanno necessaria-mente ricordate la proibizione delfumo al personale medico e agli ope-ratori sanitari sui luoghi di lavoro;un aumento delle aree pubbliche in-terdette ai fumatori e una correttaeducazione preventiva mirata per igiovani, misure che siano in grado diattivare una nuova responsabilità ci-vica e sociale per quanto riguarda laprevenzione.

Sono dunque necessarie nuove formedi comunicazione e di alleanze, ingrado di valorizzare gli sforzi fin quicompiuti e le recentiesperienze positive. In questo quadro èstata sviluppata la re-cente collaborazionetra la Lega italiana perla lotta contro i tumo-ri e l’Ordine dei Far-macisti della provin-cia di Roma. Alla pre-senza del ministroper la Salute Ferruc-cio Fazio è stato fir-mato un protocollod’intesa che ha l’o-biettivo di convogliare in maniera si-nergica gli sforzi dei due enti in attivitàche favoriscano la diffusione più am-pia e corretta alle tematiche della lottala tabagismo. Lilt e farmacisti si impegnano a pro-muovere iniziative, organizzare con-vegni diretti a sviluppare la culturadella prevenzione oncologica e di uncorretto stile di vita e in particolare adaffrontare le tematiche riguardanti iltabagismo, svolgendo attività di sen-sibilizzazione dei cittadini sui danniprovocati dalla sigaretta e sostenendochi vuole smettere di fumare.Come il ministro Fazio ha ricordatoin più di un’occasione, questo proto-collo d’intesa è indispensabile nella

ridefinizione del ruolo delle farma-cie, non più boutique o punti com-merciali, ma piuttosto centri socio-

sanitari specializzati.Opinione condivisadal Presidente dellaLilt Schittulli , chenel ringraziare ecomplimentarsi conil presidente EmilioCroce per l’accordoraggiunto, ha volutosottolineare come ilruolo delle farmaciesia sempre più quellodi “cerniera tra sanitàpubblica e territorio,avanguardia del ser-

vizio sanitario per il cittadino”.Per rendere ancora più incisiva que-sta proposta che nasce nel segnodella prevenzione e della correttainformazione, a latere dell’accordosono già stati attivati alcuni corsi diaggiornamento e un servizio di assi-stenza rivolto ai farmacisti che nedovessero fare richiesta, iniziativapromossa e sostenuta dagli operatoridella linea verde SOS Lilt.È da qui che Lilt e Ordine dei Farma-cisti hanno deciso di muovere in unosforzo congiunto di comunicazioneche non potrà che produrre risultatipositivi per la prevenzione.

Il professor Francesco Schittulli,presidente della Lilt

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I donatori di organo in Italia sonostati, nel 2009, 2326; le donazioni so-no aumentate dell’1,2% rispetto al-l’anno precedente e sono stati effet-tuati 3164 trapianti, con un aumen-to del 10,5%, sempre rispetto al2008. Se si guarda alla realtà dellaRegione Lazio questa appare in li-nea con la media del Paese: i dona-tori sono stati 238 (contro i 237 del2008), mentre i trapianti eseguiti so-no stati 356, rispetto ai 293 dell’an-no precedente. Sono numeri impor-tanti che testimoniano un risultatopositivo, ma ancora resta molto dafare. Si consideri, infatti, che al 31dicembre 2009, nel nostro Paese re-stano ancora in lista di attesa pertrapianto 9331 pazienti, 845 dei qua-li nel Lazio. Uno degli obiettivi del Centro regio-nale Trapianti Lazio, è così quello didiffondere una più ampia culturadella donazione e far comprendereappieno la portata sociale e umanadi un gesto altruisticocome quello della dona-zione, un vero atto d’a-more verso il prossimo.L’Ordine dei farmacistidella provincia di Roma,considerando l’impor-tanza e l’attualità del-l’argomento, ha sposatol’iniziativa del Centroregionale trapianti La-zio, parlandone con ilsuo coordinatore, Do-menico Adorno, docen-te di Fisiopatologia cli-nica presso l’Universitàdegli studi di Roma TorVergata, e affrontando leproblematiche di un tema ancoratroppo spesso considerato spinosoe tabù.

I risultati ci sono ma la strada da fare è ancora lunga.Cosa si può fare per migliorare la situazione?Si deve interagire con il cittadino,sensibilizzandolo al tema della dona-zione degli organi mediante campa-gne divulgative. A tal proposito ilCentro nazionale e noi del Centro re-

gionale Trapianti, in collaborazionecon le Associazioni di volontariato,stiamo portando avanti un progetto

di sensibilizzazione dal claim “La do-nazione riaccende la vita”, che andràa integrarsi con le molte iniziative or-ganizzate dalle associazioni di volon-tariato in occasione della Settimananazionale per la Donazione di orga-ni, che nel Lazio, e a Roma in partico-lare, si svolgerà dal 23 al 30 maggio.

Come fare per dare il consenso alla donazione degli organi?É un sistema fondato sul consensoesplicito: il cittadino può fare una di-chiarazione in vita, positiva o negati-va, alla Asl, o tenere con sé una dichia-razione con la propria volontà. In as-senza della stessa, i familiari vengonointerpellati circa la loro conoscenzadella volontà del congiunto. Solo il 30% degli italiani oggi rifiuta ilprelievo: ben sette italiani su dieci di-cono sì alla donazione. É un granderisultato: l’unico Paese europeo cheha risultati migliori è la Spagna, conmeno di 2 rifiuti su 10. In Francia le

opposizioni sono 3,4 su10, e arrivano a 4,5 su 10in Germania e RegnoUnito.

Possono essere prelevatigli organi ad una persona in coma?Assolutamente no. Unapersona in coma non èmorta. Gli organi posso-no essere prelevati solose si è constatato il de-cesso, in maniera inequi-vocabile e regolamentataper legge. La morte cere-brale è accertata da uncollegio formato da tre

medici, che in un periodo di almeno 6ore rilevano l’assenza di determinatiriflessi confermando la morte cere-

Focus

L’Italia è oggi seconda in Europa dopo la Spagnaper numero di donatori.Ma con una maggiore diffusione della cultura del trapianto i risultati possono senza dubbiomigliorare: lo spiega un addetto ai lavori

Intervista a Domenico Adorno,

coordinatore del Centro di riferimento Trapianti del Lazio

Donazione di organi,si può fare di più

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N. 4 - MAGGIO 2010

brale con almeno due elettroencefalo-grammi che dimostrino l’assenza diqualsiasi attività cerebrale o da esamiradiologici che indichino l’assenza diflusso ematico al cervello.

Esiste un traffico clandestino di organi in Italia?Assolutamente no. Il nostro sistematrapianti ha fatto grandi passi avantiin questi dieci anni e ormai è rico-nosciuto come tra i più avanzati almondo. Presto ci sarà una nuova di-rettiva europea sulla sicurezza e laqualità nei trapianti di organi e l’Ita-lia sarà il Paese con meno necessitàdi adeguamenti. Al riguardo quindisi può dire che non esista in Italia untraffico clandestino di organi, datoche i Centri regionali per i Trapiantihanno un controllo diretto sui dona-tori di organi, sulle liste d’attesa e suogni trapianto effettuato, nel rispet-to del principio di trasparenza san-cito dalla legge e al quale si ispira laRete nazionale Trapianti.

Da chi è formata la retetrapiantologica italiana?Dal Centro nazionale Trapianti, daiCentri interregionali e dai Centriregionali. Il Centro regionale è incontatto con i reparti di Rianima-zione e con i Centri di Trapiantoper coordinare l’attività di prelievoe trapianto di organi. I Centri inter-regionali intervengono quando gliorgani, in mancanza di riceventi,vengono destinati a pazienti al difuori della Regione in cui è avvenu-ta la donazione. Il Centro nazionaleTrapianti esercita una funzione dicontrollo e di supporto, fornendo,qualora si renda necessaria, una se-cond opinion da parte di un pool diesperti.

Un paziente può tornare a una vitanormale dopo un trapianto?Certamente sì, con tutte le accortez-ze del caso a seconda del tipo di tra-pianto. Basti pensare ad atleti pro-fessionisti in varie discipline, e gli

esempi non mancano. AlonzoMourning, famoso cestista statuni-tense, dopo un trapianto di rene haripreso la sua regolare attività agoni-stica; il calciatore Ivan Klasnic,quando militava nelle file del WerderBrema in Germania, ha ricevuto indono un rene e ancora, lo sciatoreazzurro Patrick Staudacher, dopoun trapianto di cornee ha vinto lamedaglia d’oro nei mondiali di scidel 2005.

Partecipare attivamente alla diffu-sione di una corretta cultura del tra-pianto è dunque possibile. Le far-macie interessate potranno richie-dere un cd informativo, della duratadi circa 15 secondi, che potrà essereproiettato sugli schermi degli eserci-zi. Per informazioni è possibile con-tattare Carmen Contesi, del CentroRegionale Trapianti, alla [email protected].

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Lo scaffale

Ce le siamo certamente “perse perstrada”. Ma basta addentrarsi in unqualsiasi viottolo di campagna, pre-stando più attenzione all’erba, lastessa che al comunecittadino sembraessere del tuttosimile a quella de-gli stenti cespu-glietti che “ornano”l’asfalto, per scoprireun vero e proprio te-soro. Un terreno dicaccia per le nostrenonne, sempre prontein quelle occasioni a ti-rar su un po’ di cicoria…“E vedrai che sapore…”Le erbe a cui abitualmenteci richiamiamo hanno spesso nomiesotici, forse anche un po’ misterio-si. Niente a che fare, insomma, conl’Alloro, l’Acetosella o, al più – ed è

di quelle che non si incontranospesso – al Farfaraccio. Erbacce per

molti, soprattutto per chi cura ilproprio praticello sognando ditrasformarlo in un green de-gno di un grande giocatore digolf. Eppure, grazie al lavorodella giornalista Laura Sca-labrini (già assessore re-gionale agli Enti locali) edi Claudio Biagi, chimicotecnologo farmaceuticoma anche specializzatoin Fitoterapia pressol’Università di Viterbo,queste umili piante si

ribellano. E lo fanno a granvoce dalla copertina di “Erbacciasarai tu! Erbe spontanee commesti-bili” realizzato con il contributo del-l’assessorato all’Agricoltura dellaRegione Lazio (Enzo Albano Editore,pagg. 208) che, appunto, richiama

l’attenzione su tutte quelle piante,arbusti, alberi, sempre presenti, dif-fuse ovunque. Eppure così poco co-nosciute.Il volume – è uno snello libriccino disemplicissima e gradevole lettura –propone una’ampia sintesi storicadell’uso e dello stretto rapporto in-tercorso nei secoli tra l’uomo e lepiante alimentari e curative. Propo-nendo anche un cenno sulla fitoali-murgia, disciplina “Ma anche stile divita – come si legge nelle prime pagi-ne del volume – che punta a valoriz-zare, a scopo salutistico, l’uso delleerbe spontanee per l’alimentazioneumana, in quanto qualitativamente equantitativamente più ricche di prin-cipi nutritivi rispetto alle varietà sele-zionate e coltivate, anche rispetto aquelle coltivate biologicamente.

Erbacce? No, regine della tavola!

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Codici e codicilli

La legge 15 marzo 2010, n. 38(“Disposizioni per garantire l’ac-cesso alle cure palliative ed alleterapie del dolore”) è stata pub-blicata sulla Gazzetta Ufficialedel 19 marzo 2010 n. 65 ed è en-trata in vigore lo scorso 4 aprile2010Nei suoi dodici articoli introducenovità significative per quanto at-tiene alla prescrizione dei farma-ci e il trattamento del dolore. Sitratta di modifiche la cui attua-zione è stata demandata alle Re-gioni: queste ultime potrannooperare nell’ambito delle lineeguida che saranno emanate dalministero della Salute d’intesacon il ministero dell’Economia eprevio parere del Consiglio supe-riore di Sanità. Le indicazioni mi-nisteriali hanno lo scopo di ga-rantire livelli di assistenza omo-genei su tutto il territorio nazio-nale e adeguati alla necessità delmalato e della sua famiglia.Passiamo a esaminare in partico-lare le disposizioni della legge38/2010.L’articolo 1 individua le specifichefinalità della legge, cioè la tutela ela garanzia del diritto del malatoad accedere ad adeguate e ap-propriate cure palliative e alleterapie del dolore. Gli sarannofornite in modo omogeneo sul-l’intero territorio nazionale enell’ambito dei livelli es-senziali di assistenza(Decreto del presi-dente del Consi-glio dei ministri29 novembre2001), attraver-so l’erogazione dicure individuali esollevando le famiglie daparticolari incombenze nel-l’accesso alle terapie del dolo-re. La disposizione si proponeinfatti di assicurare il rispettodella dignità della personasenza discriminazione alcu-na seguendo il dettato e iprincipi cardine della nostraCostituzione.

Per perseguire queste finalità, ilprovvedimento semplifica l’ac-cesso ai farmaci analgesici e op-piacei impiegati nelle terapie deldolore da parte del malato (lo faall’articolo 10).Gli adempimenti previsti dallalegge 38/2010 riguardano infatti:• la prescrizione e la dispensazio-

ne per i farmacisti dei farmacistupefacenti definitivamente“transitati” nella Tabella II, sez.D del DPR 309/1990 con l’entra-ta in vigore del Decreto ministe-riale 31 marzo 2010 il quale haintegralmente sostituito la Ta-bella II sezione D;

• le segnalazioni di queste di-spensazioni da parte degli Ordi-ni dei farmacisti al ministerodella Salute.

Il farmacista, ha quindi l’obbligodi annotare sulle ricette “bian-che”, limitatamente a quelle cheprescrivono i farmaci “transitati”nella sez. D della tabella II, il no-me, il cognome e gli estremi deldocumento di riconoscimentodell’acquirente, mentre per i far-maci già iscritti nella stessa se-

zione D della tab. II prece-dentemente alla vigen-

za della nuova nor-mativa, tale obbligonon sussiste.È stata definit iva-mente chiarita l’ido-

neità validità di qual-siasi documento di ri-

conoscimento del-l’acquirente –

non soltantoquello di iden-tità – per l’ac-quisto di me-

dicinali stupe-facenti; all’atto delladispensazione deifarmaci, di conse-

guenza, il farmaci-sta non sarà piùtenuto ad accer-tare l ’ identitàd e l l ’ a c q u i re n t e

ma più semplice-mente ad annota-

re gli estremi di un suo documen-to di riconoscimento.Il farmacista – per quanto riguar-da i medicinali “transitati” nellaTabella II – per dimostrare la li-ceità del possesso dei farmaciconsegnati, sarà tenuto a conser-vare la ricetta per due anni.I farmacisti, entro la fine di cia-scun mese, dovranno inviare al-l’Ordine provinciale a cui sonoiscritti una comunicazione rias-suntiva delle ricette in oggetto,spedite nel mese precedente. Lacomunicazione dovrà recare perciascuna composizione la deno-minazione delle preparazioni eil numero delle confezioni di-spensate, distinte per forma far-maceutica e dosaggio.Agli Ordini provinciali, entro iquindici giorni successivi all’in-vio da parte dei farmacisti dellacomunicazione riassuntiva, è sta-to affidato il compito di elaboraretabulati riassuntivi delle comuni-cazioni dei singoli farmacisti e ditrasmetterli al ministero della Sa-lute esclusivamente in modalitàelettronica.La legge 38/2010 ha anche previ-sto la possibilità per il farmacista– su richiesta del cliente e nel suoesclusivo interesse – di consegna-re una quantità inferiore di con-fezioni rispetto a quella prescrit-ta; ne dovrà informare il medicoprescrittore e, comunque, dovràconsegnare in modo frazionato leconfezioni, in caso di ricette chene prescrivono più di una.É stato infine ridotto a due anni ilperiodo di conservazione, da par-te delle farmacie, del registro dicarico e scarico stupefacenti, ar-monizzandolo pertanto con quel-lo delle ricette e dando la possibi-lità al farmacista di registrare lemovimentazioni effettuate entro48 ore dall’effettivo carico o sca-rico del medicinale (non più con-testualmente all’operazione co-me previsto dalla vecchia norma-tiva).

Le nuove norme contro il doloreAvv. Paolo Leopardi

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In farmacia è possibile indire concorsi a premi?

Una promozionecon troppi oneri Avv. Gustavo Bacigalupo

Mi viene chiesto se sia possibile or-ganizzare all’interno della farmaciaun concorso che, con l’utilizzo del-la bilancia pesapersone, assegnipremi ai clienti che sonoriusciti a rispettare la“tabella di marcia”della loro dieta(ovviamente nonprescritta dalfarmacista). L’i-niziativa sugge-rita mi pare pos-sa tranquillamente esse-re considerata alla streguadi un concorso a premi,cioè di una manifestazionepubblicitaria – e/o promo-zionale – nella quale l’asse-gnazione di un premio aipartecipanti (magari sen-za alcuna condizione diacquisto o vendita di pro-dotti o servizi dell’impresa)dipenda dalla sorte o dall’a-bilità o, ancora, dalla lorocapacità di avvicinarsi al“peso ideale” programmatonella dieta dimagrante perciascuna fase di controllo.Va subito detto che l’intera materiadei concorsi a premio, dopo lariforma operata dalla Finanziaria1998, è stata compiutamente rego-lata a partire dal 2001 con un rego-lamento governativo (D.P.R.430/001) che, tra l’altro, ha attri-buito la vigilanza – e il connessopotere sanzionatorio – su questeattività promozionali al ministerodelle Attività produttive. Le imprese (tra queste anche le far-macie) se intendano svolgere con-corsi a premio (assumendo così ilruolo di “promotori”) devono: a) redigere un apposito regola-

mento – autocertificato con di-chiarazione sostitutiva di attonotorio – che garantisca la “tra-

sparenza” della manifestazionea premi, nonché la pubblica fe-de dell’iniziativa e la parità ditrattamento e di opportunità pertutti i partecipanti;

b) versare una cauzione pari al va-lore complessivo dei premi pro-messi;

c) comunicare preventivamente alministero, con un apposito mo-dulo, il regolamento stesso e ladocumentazione comprovantel’avvenuto versamento della

cauzione.L’assegnazione dei

premi, inoltre, deveessere effettuatasotto la vigilanzadi un notaio ov-vero del Respon-sabile della tutela

del consumatoreo di un suo delegato.

Quanto ai premi, poi, que-sti possono consistere in of-ferte di beni o servizi, insconti in merce e in buoni-

acquisto e persino… in bi-glietti di lotterie nazio-

nali e/o giocate nel lot-to, mentre in nessuncaso può essere ogget-

to di premio il denarocome tale.Per quanto attiene agliaspetti fiscali dell’iniziati-

va, la nota più rilevanteconcerne l’Iva sui beni e sui

servizi acquistati per essere offertiin premio, che non è ammessa indetrazione. Qualora si offrono pro-dotti della farmacia per i quali è giàstata detratta l’Iva al momento del-l’acquisto, dovrà essere effettuata,al momento della consegna, unarettifica in diminuzione dell’Iva acredito di importo pari all’impostarisultante dalle fatture d’acquistodei beni consegnati.Mi pare chiaro che, sulla base diquanto sopra esposto, che l’inizia-tiva deve “valere la pena”. Almenoper quanto riguarda il suo “ritorno”pubblicitario e/o promozionale. Disolito queste manifestazioni ven-gono promosse dagli esercizi dellagrande distribuzione al dettaglio(supermercati, ipermercati, ecc.):

qui la notevole affluenza di pubbli-co “ammortizza” di per sé gli im-portanti carichi economici e buro-cratici connessi a operazioni delgenere.Sarebbe preferibile quindi affidarela promozione della farmacia adattività meno onerose: se il nostroobiettivo fosse quello di promuo-vere il servizio offerto in farmaciadalla “bilancia pesapersone”, si po-trebbe – a titolo di esempio – offri-re una terza pesata gratuita ognidue (senza tuttavia condizionare losconto al raggiungimento del fa-moso “peso ideale”) o, in alternati-va, concedere uno sconto su unacerta rosa di prodotti ogni “X” pe-sate (avendo cura, in tale ultimaevenienza, di non far affiorare uni-voci intendimenti di promozioneproprio dei prodotti offerti).Iniziative promozionali come quel-le oggetto dell’esempio, condottein modo che, “snaturandosi”, nonsi traducano in autentiche “mani-festazioni a premi”, non pongono acarico dei promotori gli onerosiadempimenti che abbiamo richia-mato, pur realizzando presso ilpubblico un’efficace informativasulla farmacia.

Professionisti:contributi e compensi

Prestazioni… al di là del bancoAvv. Stefano Lucidi

Le collaborazioni effettuate a titolodi lavoro autonomo occasionale daun farmacista al di fuori della suafarmacia e attinenti a un’attività di-versa da quella normalmente eserci-tata dietro il banco, dovrebbero co-munque essere considerate come af-ferenti alla “persona” che le ha effet-tuate e non alla farmacia come tale. Icompensi ricevuti andrebbero dun-que esposti nel Mod. UNICO separa-tamente dagli utili di esercizio an-8

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Codici e codicilli

che se, dal punto di vista dell’inci-denza fiscale complessiva, “numeri-camente” possono non esserci cam-biamenti significativi.Occorre però verificare se questeprestazioni a) non abbiano una durata comples-

siva, nell’anno, superiore a trentagiorni con lo stesso committente;

b) il loro compenso complessivo(sempre nell’arco di un anno) nonsia superiore a 5000 euro e se nonsiano soggette a una qualsiasi for-ma di contribuzione all’Inps.

Da questo punto di vista, inoltre, bi-sogna verificare se si tratti di un’at-tività inerente, anche non diretta-mente, all’esercizio della professio-ne di farmacista (come spesso si ve-rifica): in tal caso gli obblighi neiconfronti dell’Istituto non scattanoneppure quando non ricorrano am-bedue le condizioni sopra indicate.Come è stato più volte ricordato an-che sulle pagine di Rif, l’importoforfetario versato annualmente al-l’Enpaf esonera da qualsiasi altroonere contributivo. Non è del tutto chiaro se questeprestazioni professionali possanoessere in qualche modo incompati-bili (sotto vari aspetti) con la titola-rità della farmacia. Un problema si-mile, però, non può ragionevolmen-te porsi sotto alcun profilo (com-preso quello deontologico), nean-che nel caso in cui l’attività lavorati-va “extra farmacia” fosse più impe-gnativa ed estesa, con compensiquindi più cospicui.

Fisco e debiti

Niente ipoteca sotto “quota”ottomila di Stefano Civitareale*

La sentenza della Corte di Cassa-zione 4077 del 2010 è di quelle chefanno particolarmente piacere per-

ché pone fine (almeno lo auspi-chiamo …) alla deprecabile abitu-dine degli agenti della riscossionedi iscrivere ipoteca sugli immobilidel contribuente moroso anchequando i debitiscaduti ammon-tino a meno diottomila euro(il caso di cuisi è occupatala Corte nellasentenza cita-ta, riguardavapoche centi-naia di euro).Facciamo unpasso indietroper meglio com-prendere la por-tata di questa de-cisione, ancor piùdi rilievo perché pro-viene dalle Sezioni Unite. Secondo il principio generale sta-bilito dall’art. 76 del D.P.R. 602/73,gli agenti della riscossione possonoprocedere all’espropriazione im-mobiliare (in altre parole, è loroconsentito “attaccare” gli immobilidel debitore moroso) per il soddi-sfacimento di crediti tributari sca-duti soltanto se il loro importocomplessivo superi, appunto, gliottomila euro.Il successivo art. 77, però, nel con-templare l’obbligo del concessio-nario – qualora intenda avviare l’e-spropriazione – di iscrivere ipote-ca, non fa alcun riferimento a taleimporto limite, precisando tuttaviache, se l’ammontare del debitoscaduto non supera il 5% del valoredell’immobile da espropriare, l’e-secuzione immobiliare può inizia-re soltanto dopo il decorso di seimesi dall’iscrizione ipotecaria.Fino ad oggi gli agenti della riscos-sione avevano dato a queste due di-sposizioni una lettura autonomal’una dall’altra. In sostanza a lorodire, se anche l’espropriazione im-mobiliare era inibita per debiti nonsuperiori agli ottomila euro, l’ipote-ca era però iscrivibile anche persomme inferiori. Si trattava infattidi una semplice misura cautelare

per il miglior soddisfacimento delcredito (o, se vogliamo, un modoestremamente efficace per convin-cere il debitore moroso, raggiuntodall’antipatico provvedimento, a

“onorare” la cartella di pagamen-to) e non già l’inizio dell’e-

spropriazione immobiliarevera e propria.Di qui la prassi di iscrivereipoteca anche per esposi-zioni di pochi euro. Dalla

q u a l ederiva-vano notevoli(e immaginabili) danni e fastidi aicontribuenti colpiti dall’iscrizione,senza considerare inoltre i molti casidi iscrizioni a ruolo poi riconosciutecome illegittime dalla stessa Agenziadelle Entrate o annullate dalle Com-missioni Tributarie.L’iscrizione ipotecaria, in effetti,configurandosi come atto preordi-nato e strumentale all’espropria-zione immobiliare, costituirebbel’avvio della procedura stessa: unavolta iscritta ipoteca, l’esecuzionedell’espropriazione è praticamentegià in essere e svuota così di veraconcretezza l’apposizione del tettodi ottomila euro.È difficile dunque non convenirecon la decisione della SupremaCorte che - come si è visto - nonconsente più, per gli importi infe-riori al limite, neanche l’iscrizionedell’ipoteca, ponendo i contri-buenti al riparo da comportamentitroppo disinvolti degli agenti dellariscossione.

* Dottore Commercialista

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Farmaci veterinari:regole e sanzioni

Prescrizioni…a quattro zampe Avv. Gustavo Bacigalupo

Riguardo ai farmaci destinati allacura degli animali, va osservato co-me in genere la loro confezione age-voli il farmacista, perché vi è quasisempre riportato anche il regime didispensazione.Stando a quanto stabilitodal Dlgs 6 aprile 2006,n.193 (Codice comunitariodei medicinali veterinari),la prescrizione del veteri-nario può essere: a) ripetibile (per lo più so-

no i medicinali destina-ti agli animali da com-pagnia);

b) non ripetibile in unicacopia (che interessa anche gli stu-pefacenti, per i quali tuttavia vaadottato lo speciale ricettario mi-nisteriale);

c) non ripetibile in triplice copia (sumodello pure ministeriale, com-posto però di tre fogli autoco-pianti di colore diverso).

A parte alcune particolarità sul pia-no formale, la classificazione, appa-

re sostanzialmente la stessa delleprescrizioni dei farmaci a uso uma-no; sono inoltre numerosi (e indicatiin uno specifico elenco predispostodal ministero della Salute) i medici-nali veterinari senza obbligo di pre-scrizione, per i quali dovrebbero evi-dentemente valere le regole che di-sciplinano la dispensazione al pub-blico dei SOP, compresa quella dellaloro vendibilità da par-te di parafarmacie esimi-li.

Per quanti attiene in particolare allaprescrizione con ricetta non ripeti-bile in triplice copia, questa riguar-da – a precisarlo è l’art. 76, terzocomma, del Codice citato – i “medi-cinali veterinari ad azione immuno-logica, di premiscele medicate non-ché di medicinali veterinari conte-nenti chemioterapici, antibiotici,antiparassitari, corticosteroidi, or-

moni, antinfiammatori, sostanzepsicotrope, neurotrope, tranquillan-ti e beta-agonisti, prescritti per la te-rapia di animali destinati alla pro-duzione di alimenti per l’uomo”. Le stesse disposizioni stabilisconoche delle tre copie, “la prima vieneconservata dal farmacista, la secon-da viene da questi inviata alla Aslentro una settimana dalla vendita ela terza viene conservata dal titolaredegli impianti di cui all’articolo 65”.In caso di vendita da parte del far-macista di medicinali veterinari sen-za presentazione di ricetta, dove in-vece questa fosse obbligatoria, il

comma 11 dell’art. 108 del Codi-ce comunitario prevede l’irro-gazione a suo carico di unasanzione pecuniaria – co-munque amministrativa – da1.549,00 a 9.296,00 euro. Lastessa sanzione si applica (aseguito della modifica intro-dotta al comma 11, dall’art.1, lett. h), punto 2., del Dlgs.

143/2007) in caso di mancato rispet-to della formalità della triplice co-pia. L’importo della sanzione va in-vece da 15.493 a 92.962 euro in casodi inosservanza – sempre da partedel farmacista – di provvedimenti dimodifica, revoca o sospensione del-l’AIC.

N. 4 - MAGGIO 201028

Codici e codicilli

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N. 4 - MAGGIO 201030

PresidenteEmilio Croce

Vice PresidenteLuciano Ricci

SegretarioNunzio Giuseppe Nicotra

TesoriereMarcello Giuliani

ConsiglieriMaurizio BisozziGaetano De RitisFernanda FerrazinVito GaleppiGiuseppe GuaglianoneGiacomo LeopardiLeopoldo Mannucci Vincenzo PastoreEnnio PonziGiulio Cesare PorrettaEmanuela Silvi

Revisori dei Conti

EffettiviArturo CavaliereSandro GiulianiAntonella Soave

SupplenteMehdy Daroui

Consiglio Direttivo

A chi rivolgersi

Direttore Margherita Scalese [email protected]

Responsabile di amministrazioneMassimo [email protected]

Attività istituzionalisegreteria operativa e gestione sitoSilvia Benedetti [email protected]

Organizzazione corsi ECM Valentina [email protected]

Gestione albo e istruzione pratiche iscrittiValeria [email protected]

Segreteria di presidenzaLoredana Minuto [email protected]

Consulenti

Consulenza fiscale Francesco d’[email protected]

Consulente del lavoro Fabrizio [email protected]

Orari di apertura al pubblico

Lunedì 9:00 - 14:30Martedì 9:00 - 14:30Mercoledì 9:00 - 15:30Giovedì 9:00 - 14:30Venerdì 9:00 - 14:30

L’Ordine per te

Dove siamo,come raggiungerci

Via Alessandro Torlonia n.1500161 Romatel. 06.44236734 – 06.44234139 fax 06.44236339www.ordinefarmacistiroma.ite-mail: [email protected]

Un caldo benvenuto a:

I nuovi iscritti:Alongi Maddalena Compagnone Davide Iacovo Alberto Tomassini Luca

ReiscrittiAles Umberta Coliolo Carmelina

Iscritti per trasferimento:Acanfora Maria Allocco Ciro Antonini Alessandra Coltellacci Giorgio Elia Ilenia Liberati Virginia Loreti Carlo Pio Pini Maria Vittoria Shanaj Jonida

Cancellazioni a richiesta:Conti Cesarina Fadda Paolo

Cancellazioni per trasferimento:Loreti Carlo Piras Elisabetta

tutti iscritti all’Albo del nostro Ordine nel mese di Aprile

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N. 4 - MAGGIO 2010 31

COGNOME__________________________________________________________________________________________________

NOME ______________________________________________________________________________________________________

DATA E LUOGO DI NASCITA ___________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE _____________________________________________________________________________________________

ISCRITTO ALL’ORDINE DI _____________________________________________________________________________________

CITTÀ ______________________________________________________________________________ CAP _____________________

VIA - PIAZZA ________________________________________________________________________________ N. _____________

TEL . FISSO ___________________________________ MOBILE ________________________________________________________

E- MAIL _____________________________________________________________________________________________________

Il sottoscritto dichiara di dare il proprio consenso al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 Dlgs 196/2003.

Luogo e data ________________________ Firma ____________________________________________________

PER COLORO CHE VORRANNO PARTECIPARE AL CORSO PRESSO: ROMA ¨

VELLETRI ¨

Il coupon va inviato per fax al numero 06.44.23.63.39. È obbligatoria l’indicazione del numero di cellulare o dell’indirizzoemail per la conferma dell’avvenuta iscrizione. Il coupon è scaricabile anche dal sito www.ordinefarmacistiroma.it

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CORSI ECM 2010

Il sito dell’Ordine www.ordinefar-macistiroma.it, oltre a fornire contempestività le più importantinotizie di interesse professionale,le novità legislative e i link di in-teresse professionale, è concepitoper offrire una serie di facilitiesagli iscritti all’Albo.

Cliccando sull’apposita voceServizi iscritti nella barra di na-vigazione collocata a sinistradell’home page, è possibile adesempio consultare le offerte erichieste di lavoro per laureatiin farmacia in ogni ambito (far-

macia, parafarmacia, distribu-zione intermedia, industria) e leinformazioni su eventuali con-corsi per l’assegnazione di sedifarmaceutiche o per posizionifunzionali nelle strutture sanita-rie pubbliche.

È anche disponibile e scaricabiletutta la modulistica e tutte leinformazioni necessarie per l’i-scrizione all’Albo anche di citta-dini stranieri, sia comunitari siaextracomunitari. Una sezioneEcm, dove è attivo anche un linkal sito Ecm ufficiale del Ministero

della Salute, fornisce tutte leinformazioni sui corsi di aggior-namento accreditati organizzatidall’Ordine.

Sono anche facilmente consulta-bili le vantaggiose convenzionistipulate con condizioni di mi-glior favore per i propri iscritti e,infine, previa registrazione al sito(una procedura molto sempliceda seguire, ma assolutamente ne-cessaria per ovvie ragioni di pri-vacy), è possibile ottenere on li-ne servizi come il certificato diiscrizione elettronico.

Il sito dell’Ordine

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