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1 Marco Guazzini SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SCUOLA SECONDARIA II GRADO INDICE INTRODUZIONE MODULO 1 – FISIOLOGIA DEL MOVIMENTO Unità didattica 1.1 – Il sistema nervoso e l’apparato endocrino Unità didattica 1.2 – L’apparato locomotore Unità didattica 1.3 – Gli apparati cardio-circolatorio e respiratorio MODULO 2 – SVILUPPO FISICO, COGNITIVO, PSICO-MOTORIO Unità didattica 2.1 – Fattori, tappe e leggi dello sviluppo fisico e cognitivo Unità didattica 2.2 – Lo sviluppo psico-motorio MODULO 3 - CAPACITA’ MOTORIE E ATTIVITA’ SPORTIVE Unità didattica 3.1 – Le capacità motorie Unità didattica 3.2 – Caratteristiche e classificazione delle attività sportive MODULO 4 - SPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA: ADATTAMENTI SCOLASTICI Unità didattica 4.1 – Sport individuali Unità didattica 4.2 – Sport di squadra MODULO 5 – LA COMPONENTE ESPRESSIVA DEL MOVIMENTO Unità didattica 5.1 – Il linguaggio del corpo. I generi musicali Unità didattica 5.2 – Le attività simbolico-espressive. Danza popolare, danza classica, balli moderni. Gli sport di espressione corporea MODULO 6 – SALUTE, EFFICIENZA FISICA, ALLENAMENTO Unità didattica 6.1 – La salute e l’efficienza fisica Unità didattica 6.2 – Allenamenti per l’efficienza cardio-circolatoria Unità didattica 6.3 – Allenamenti per l’efficienza muscolare MODULO 7 – VALORE EDUCATIVO DELLO SPORT E FAIR PLAY Unità didattica 7.1 – Aspetti psico-pedagogici delle attività fisico sportive Unità didattica 7.2 – Motivazioni primarie e secondarie dello sport e fair play MODULO 8 – PRINCIPALI NORME DI ALIMENTAZIONE Unità didattica 8.1 – Funzioni, principi nutritivi, categorie degli alimenti Unità didattica 8.2 – Apporto calorico, razione calorica giornaliera, tipo di dieta, disposizione e composizione dei pasti MODULO 9 – LE DROGHE E L’ALCOLISMO Unità didattica 9.1 – Classificazioni delle droghe, meccanismo d’azione e rischi Unità didattica 9.2 – L’alcolismo MODULO 10 – IL DOPING E LE SUE PROBLEMATICHE Unità didattica 10.1 – Storia e evoluzione del concetto doping. Aspetti etici, legislativi e psico-sociali del doping Unità didattica 10.2 – Aspetti farmacologici del doping. Sostanze vietate e metodi proibiti, meccanismo d’azione e rischi. Gli integratori dietetici MODULO 11 – IL TABAGISMO Unità didattica 11.1 – Sostanze principali del fumo, meccanismo d’azione e rischi Unità didattica 11.2 – Aspetti sociali del tabagismo MODULO 12 – LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NELLO SPORT Unità didattica 12.1 – I fattori della prevenzione Unità didattica 12.2 – La sicurezza in acqua

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Marco Guazzini SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SCUOLA SECONDARIA II GRADO INDICE INTRODUZIONE MODULO 1 – FISIOLOGIA DEL MOVIMENTO Unità didattica 1.1 – Il sistema nervoso e l’apparato endocrino Unità didattica 1.2 – L’apparato locomotore Unità didattica 1.3 – Gli apparati cardio-circolatorio e respiratorio MODULO 2 – SVILUPPO FISICO, COGNITIVO, PSICO-MOTORIO Unità didattica 2.1 – Fattori, tappe e leggi dello sviluppo fisico e cognitivo Unità didattica 2.2 – Lo sviluppo psico-motorio MODULO 3 - CAPACITA’ MOTORIE E ATTIVITA’ SPORTIVE Unità didattica 3.1 – Le capacità motorie Unità didattica 3.2 – Caratteristiche e classificazione delle attività sportive MODULO 4 - SPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA: ADATTAMENTI SCOLASTICI Unità didattica 4.1 – Sport individuali Unità didattica 4.2 – Sport di squadra MODULO 5 – LA COMPONENTE ESPRESSIVA DEL MOVIMENTO Unità didattica 5.1 – Il linguaggio del corpo. I generi musicali Unità didattica 5.2 – Le attività simbolico-espressive. Danza popolare, danza classica, balli moderni. Gli sport di espressione corporea MODULO 6 – SALUTE, EFFICIENZA FISICA, ALLENAMENTO Unità didattica 6.1 – La salute e l’efficienza fisica Unità didattica 6.2 – Allenamenti per l’efficienza cardio-circolatoria Unità didattica 6.3 – Allenamenti per l’efficienza muscolare MODULO 7 – VALORE EDUCATIVO DELLO SPORT E FAIR PLAY Unità didattica 7.1 – Aspetti psico-pedagogici delle attività fisico sportive Unità didattica 7.2 – Motivazioni primarie e secondarie dello sport e fair play MODULO 8 – PRINCIPALI NORME DI ALIMENTAZIONE Unità didattica 8.1 – Funzioni, principi nutritivi, categorie degli alimenti Unità didattica 8.2 – Apporto calorico, razione calorica giornaliera, tipo di dieta, disposizione e composizione dei pasti MODULO 9 – LE DROGHE E L’ALCOLISMO Unità didattica 9.1 – Classificazioni delle droghe, meccanismo d’azione e rischi Unità didattica 9.2 – L’alcolismo MODULO 10 – IL DOPING E LE SUE PROBLEMATICHE Unità didattica 10.1 – Storia e evoluzione del concetto doping. Aspetti etici, legislativi e psico-sociali del doping Unità didattica 10.2 – Aspetti farmacologici del doping. Sostanze vietate e metodi proibiti, meccanismo d’azione e rischi. Gli integratori dietetici MODULO 11 – IL TABAGISMO Unità didattica 11.1 – Sostanze principali del fumo, meccanismo d’azione e rischi Unità didattica 11.2 – Aspetti sociali del tabagismo MODULO 12 – LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NELLO SPORT Unità didattica 12.1 – I fattori della prevenzione Unità didattica 12.2 – La sicurezza in acqua

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MODULO 13 – PRONTO SOCCORSO E BLS-BASIC LIFE SUPPORT Unità didattica 13.1 – Il pronto soccorso nei più comuni casi di infortunio Unità didattica 13.2 – Tecniche di BLS (Basic Life Support). Rianimazione Cardio-Polmonare (CPR). APPENDICE - L’ESAME DI STATO. LA TERZA PROVA. ARGOMENTI PLURIDISCIPLINARI PER IL COLLOQUIO. BIBLIOGRAFIA INTRODUZIONE Macroargomenti OSA

Primo Biennio OSA Secondo Biennio

OSA Quinto Anno

A-La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive

1-Conoscere il proprio corpo e sua funzionalità 2-Ampliare le capacità coordinative e condizionali, realizzando schemi motori complessi in funzione delle attività sportive 3-Comprendere e produrre consapevolmente messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui

1- Realizzare movimenti complessi, grazie alla maggiore padronanza del corpo e ampliamento capacità coordinative, condizionali, espressive. 2-Applicare metodiche allenamento per attività sportive alto livello, supportate da approfondimenti culturali e tecnico-tattici. 3-Valutare proprie capacità e prestazioni, confronto con tabelle di riferimento, attività diversa intensità e durata, variazioni fisiologiche indotte dalla pratica sportiva. 4-Sperimentare tecniche espressivo-comunicative, lavori individuali e di gruppo, autoriflessione e analisi esperienza vissuta.

1-Saper sviluppare un’attività motoria complessa. 2-Conoscere ed essere consapevoli degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. 3-Saper osservare ed interpretare fenomeni connessi al mondo sportivo nell’attuale contesto socio-culturale, in una prospettiva di durata di tutta la vita.

B-Lo Sport, le regole, il fair play

1-Pratica di sport individuali e di squadra con carattere competitivo privilegiando la componente educativa 2-Sperimentare diversi ruoli e relative responsabilità, arbitraggio, compiti di giuria 3-Pratica sport di squadra con

1-Partecipare, organizzare competizioni scolastiche in sport o attività espressive. 2-Cooperare in equipe valorizzando propensione individuale e attitudine a ruoli definiti 3-Osservare e interpretare fenomeni legati al mondo

1-Conoscere e applicare strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi. 2-Saper affrontare il confronto agonistico con un’etica corretta, rispetto delle regole, vero fair play. 3-Saper svolgere ruoli di direzione attività sportiva, organizzazione e

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applicazioni strategie efficaci. 4-Sport individuali, confronto e assunzione responsabilità personali. 5-Collaborare con i compagni all’interno del gruppo, facendo emergere proprie potenzialità

sportivo e attività fisica. 4-Pratica sportiva con approfondimento teoria, tecnica e tattica

gestione eventi sportivi scolastici.

C-Salute, benessere, sicurezza e prevenzione

1-Conoscere principi fondamentali di prevenzione e sicurezza personale in ogni ambito della vita giornaliera 2-Adottare principi igienici e scientifici per mantenere la salute, e migliorare l’efficienza fisica, norme sanitarie e alimentari per il benessere. 3-Conoscere effetti benefici dei percorsi preparazione fisica e effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato

1-Prendere coscienza della propria corporeità in funzione del benessere individuale. 2-Saper adottare comportamenti preventivi degli infortuni per incolumità propria e altrui. 3-Conoscere informazioni relative al primo soccorso.

1-Assumere stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattore dinamico, dando il giusto valore all’attività fisica e sportiva. 2-Conoscere i principi generali di una corretta alimentazione e saperla utilizzare nell’ambito dell’attività fisica e sportiva.

D-Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico

1-Pratiche motorie e sportive in ambiente naturale per recupero corretto rapporto con l’ambiente e sintesi conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche

1-Rapporto con la natura tramite esperienze motorie individuali e di gruppo con maggiori difficoltà. 2-Saper utilizzare nell’attività motoria e sportiva, attrezzi, materiali e strumenti tecnologici e informatici.

1-Saper mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio ambientale, impegnandosi in attività ludiche e sportive anche con l’utilizzo di strumentazione tecnologica e multimediale adeguata.

Quadro sintetico degli Obiettivi Specifici Apprendimento (OSA), per le Scienze Motorie e Sportive. (da: Vicini, 2010, modificato)

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MODULO 1 – FISIOLOGIA DEL MOVIMENTO UNITA’ DIDATTICA 1.1 – Il sistema nervoso e l’apparato endocrino UNITA’ DIDATTICA 1.2 – L’apparato locomotore UNITA’ DIDATTICA 1.3 – Gli apparati cardio-circolat orio e respiratorio

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Fisiologia del sistema nervoso volontario e involontario

• Fisiologia dell’apparato endocrino • Le ossa e la loro classificazione • Le articolazioni e la loro

classificazione • I muscoli e le loro classificazioni

anatomiche e funzionali • Fisiologia dell’apparato cardio-

circolatorio • Fisiologia dell’apparato respiratorio

Abilità • Saper riconoscere un movimento

volontario da uno involontario • Saper eseguire un movimento

volontario richiesto • Saper muovere una articolazione

richiesta • Saper riconoscere le funzioni dei vari

apparati o sistemi • Saper differenziare le varie intensità

di uno stesso movimento o funzione

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Figura 1 – Schema rappresentativo sintetico del SNC. L’encefalo costituito da cervello, ponte, bulbo, cervelletto, è contenuto dalla scatola cranica. Il midollo spinale è invece contenuto nel canale vertebrale.

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Figura 2 – Sezione schematizzata del midollo spinale, con la sostanza bianca, la sostanza grigia, le radici anteriori motorie (1) e posteriori sensitive (2) dei nervi spinali (3).

MAPPA CONCETTUALE

Il movimento volontario

Area motoria, piramidale, prerolandica (sostanza grigia)

Cervello, bulbo, ponte, midollo spinale (sostanza bianca)

Corna anteriori (motorie) del midollo spinale (sostanza grigia)

Nervo spinale (sostanza bianca)

Nervo motorio periferico Placca motrice-muscolo

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Figura 3 – Il femore, osso lungo e l’articolazione dell’anca (mobile o diartrosi).

Figura 4 – Esempio di due ossa piatte del cranio (frontale e parietale) con l’articolazione fissa fra loro (sinartrosi).

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Figura 5 – La figura mostra due vertebre lombari (osso breve), con l’articolazione che le unisce (semi-mobile o anfiartrosi).

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Figura 6 – Assi e piani rispetto al corpo umano. Gli assi longitudinale (1), trasverso (2), sagittale (3), sono perpendicolari fra loro e si incrociano nello stesso punto, generando i piani frontale (A), sagittale (B), trasverso (C).

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Figura 7 – Sezione schematizzata di un muscolo striato, con la struttura delle fibre muscolari, delle miofibrille e dei sarcomeri (unità funzionali), con le proteine contrattili actina e miosina.

MAPPA CONCETTUALE

APPARATO LOCOMOTORE

OSSA Lunghe Brevi Piatte

ARTICOLAZIONI Mobili (diartrosi)

Semi-mobili (anfiartrosi)

Fisse (sinartrosi)

MUSCOLI Striati, scheletrici, volontari

Cardiaco, striato, involontario Lisci, involontari

STRUTTURA Fibre muscolari,

miofibrille, sarcomero, actina, miosina.

Fibre rosse o lente Fibre bianche o veloci

FUNZIONI Agonisti

Antagonisti Sinergici Fissatori

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Figura 8 – Schema sintetico di anatomia del cuore e circolazione corporea. Le frecce indicano il percorso del sangue. Legenda: 1-valvola tricuspide; 2-valvola bicuspide o mitrale; 3-arteria aorta; 4-tronco polmonare; 5-vene polmonari destre e sinistre; 6-vene cave superiore e inferiore.

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Figura 9 – La figura mostra le variazioni di volume polmonare, durante la respirazione, in relazione ai movimenti respiratori del diaframma. a) Fase di inspirazione, contrazione del diaframma ed aumento del volume polmonare; b) Fase di espirazione, rilasciamento del diaframma e riduzione del volume polmonare.

MAPPE CONCETTUALI

APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO STRUTTURA E FUNZIONAMENTO

VASI SANGUIGNI

Arterie (dal cuore alla periferia) Vene (dalla

periferia al cuore) Capillari

Piccola circolazione Grande circolazione

CUORE Atri, ventricoli

Valvola tricuspide dx Valvola mitrale sx

Sistole (svuotamento) Diastole (riempimento)

Gittata sistolica Frequenza cardiaca

Volume minuto

SANGUE 55% plasma (fluido)

45% parte figurata (solida) Globuli rossi (trasporto O2)

Globuli bianchi (sistema immunitario)

Piastrine (coagulazione)

RESPIRAZIONE

ESTERNA INTERNA O DIFFUSIONE EMATICO-TISSUTALE Passaggio di O2 da sangue a

tessuti e CO2 da tessuti al sangue

VENTILAZIONE Inspirazione, espirazione Frequenza respiratoria

Volume corrente Volume minuto

DIFFUSIONE ALVEOLO-CAPILLARE

Passaggio di O2 da aria alveolare al sangue e CO2 dal

sangue all’aria alveolare

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MODULO 2 – SVILUPPO FISICO, COGNITIVO, PSICO-MOTORIO UNITA’ DIDATTICA 2.1 – Fattori, tappe e leggi dello sviluppo fisico e cognitivo UNITA’ DIDATTICA 2.2 – Lo sviluppo psico-motorio

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• I fattori dello sviluppo fisico • Le tappe evolutive • Le leggi auxologiche • La maturazione cognitiva • I prerequisiti strutturali e funzionali, e le tappe dello sviluppo psico-motorio

Abilità • Saper riconoscere i prerequisiti

strutturali e funzionali • Saper percepire il proprio corpo • Saper coordinare un movimento dal

punto di vista spazio-temporale • Essere consapevoli delle proprie

potenzialità motorie

MAPPA CONCETTUALE

Fattori endogeni (intrinseci) Eredità, sesso, razza, sistema

endocrino

Fattori esogeni (estrinseci) Alimentazione, familiari,

ambientali-climatici, socio-economici, geografici

SVILUPPO FISICO Periodo neonatale

Periodo allattamento 1° infanzia 2° infanzia

1° età scolare Prepubertà

Età puberale Adolescenza Età adulta

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MAPPA CONCETTUALE

Prerequisiti strutturali Anatomici, neuro-

fisiologici, biochimici,

Prerequisiti funzionali Neurologici, fisiologici,

psicologici

SVILUPPO MOTORIO

Schemi motori di base Schemi posturali

Lateralità Schema corporeo Organizzazione spazio-temporale

Coordinazione senso-motoria e

dinamica generale Equilibrio statico-

dinamico Controllo posturale

Controllo respirazione

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MODULO 3 - CAPACITA’ MOTORIE E ATTIVITA’ SPORTIVE UNITA’ DIDATTICA 3.1 – Le capacità motorie UNITA’ DIDATTICA 3.2 – Caratteristiche e classificazione delle attività sportive

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Capacità condizionali (forza, velocità, resistenza)

• Capacità coordinative generali e speciali

• Flessibilità • Caratteristiche fisiologiche dei vari

sport • Classificazioni sportive di altro tipo

Abilità • Saper riconoscere i propri bisogni

motori • Saper riconoscere le proprie capacità

motorie • Saper allenare le proprie capacità

motorie • Saper valutare le proprie capacità

motorie • Saper scegliere un’attività sportiva in

base alle caratteristiche specifiche 15-17 ANNI 18-19 ANNI MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

OTTIMO 240 190 250 200 BUONO 220 170 230 180

DISCRETO 200 150 210 160 SUFFICIENTE 180 130 190 140

SCARSO 160 110 170 120 TABELLA 1 - Valori indicativi nel salto in lungo da fermo (in cm), con partenza e arrivo a piedi uniti, per giovani nella fascia di età dai 15 ai 19 anni. 15-17 ANNI 18-19 ANNI MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

OTTIMO 45 35 55 40 BUONO 35 29 45 31

DISCRETO 25 23 35 22 SUFFICIENTE 20 17 25 19

SCARSO 15 10 20 12 TABELLA 2 - Valori indicativi nel “Sargent test” (in cm), per giovani nella fascia di età dai 15 ai 19 anni.

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MASCHI FEMMINE 7-8 anni 1.700-2.000 1.500-1.800 9-10 anni 1.900-2.200 1.700-2.000 11-12 anni 2.100-2.400 1.900-2.200 13-14 anni 2.300-2.700 2.100-2.400

TABELLA 3 - Test di Cooper. Valori di riferimento (livello buono), espressi in metri, nella fascia di età dai 7 ai 14 anni. Per il test “mini Cooper”, può essere considerato il 50% dei valori sopraindicati.

15-17 anni 18-19 anni MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

OTTIMO >3.000 >2.700 >3.100 >2.800 BUONO 2.700-3.000 2.400-2.700 2.800-3.100 2.500-2.800

DISCRETO 2.300-2.700 2.100-2.400 2.400-2.800 2.200-2.500 SUFFICIENTE 1.900-2.300 1.800-2.100 2.000-2.400 1.900-2.200

SCARSO <1.900 <1.800 <2.000 <1.900 TABELLA 4 - Test di Cooper. Valori di riferimento, espressi in metri, per giovani nella fascia di età dai 15 ai 19 anni. Per il test “mini Cooper”, può essere considerato il 50% dei valori sopraindicati.

15-17 anni 18-19 anni MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

OTTIMO 3’10” 3’50” 3’ 3’40” BUONO 3’40” 4’30” 3’30” 4’10”

DISCRETO 4’20” 5’10” 4’ 4’50” SUFFICIENTE 4’50” 5’50” 4’30” 5’20”

SCARSO 5’30” 6’30” 5’ 6’ TABELLA 5 - Test dei 1.000 metri (in pista o su strada). Tempi indicativi, per giovani nella fascia di età dai 15 ai 19 anni.

MAPPA CONCETTUALE

CAPACITA’ MOTORIE

CAP. CONDIZIONALI Legate a meccanismi

energetici

FLESSIBILITA’ Mobilità articolare

Elasticità muscolare

CAP.COORDINATIVE Apprendere, perfezionare,

adattare movimenti complessi

FORZA Massimale

Veloce Resistente

VELOCITA’ Frequenza Rapidità Reattività

RESISTENZA Breve durata Media durata Lunga durata Alla velocità

Alla forza

GENERALI Apprendimento

Controllo Trasformazione

SPECIALI Combinazione Orient.spazio Differenziaz.

Equilibrio Ritmo

Reazione Anticipazione

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MAPPA CONCETTUALE

CLASSIFICAZIONE ATTIVITA’ SPORTIVE

ATTUALE Di prestazione Di situazione

Tecnico-combinatori Di mira

FISIOLOGICA Anaerobici

Aerobici-anaerobici massivi

Prevalentemente aerobici Aerobici-anaerobici

alternati Di potenza

Di destrezza

QUALITA’ FISICHE Di Forza massimale

Di Forza veloce Di Forza resistente

Di Velocità Di Resistenza breve durata

“ media durata “ lunga durata “ alla velocità

Di Destrezza

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MODULO 4 - SPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA: ADATTAMENTI SCOLASTICI UNITA’ DIDATTICA 4.1 – Sport individuali UNITA’ DIDATTICA 4.2 – Sport di squadra

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Principali specialità (corsa, salti, lanci) dell’atletica leggera

• Principali specialità della ginnastica artistica (pre-acrobatica, parallele, anelli, cavallina)

• Principali regole del Badminton • Principali regole del Tennis tavolo • Principali regole del Rugby a 15 e a 7 • Principali regole della Pallamano • Principali regole della Pallacanestro • Principali regole della Pallavolo • Principali regole del Calcio a cinque

Abilità • Saper applicare tecniche semplici di

alcune specialità dell’atletica leggera • Saper applicare tecniche semplici di

alcune specialità della ginnastica artistica

• Saper applicare le regole base nel badminton e tennis tavolo

• Saper applicare aspetti tecnico-tattici semplici nel rugby a sette

• Saper applicare aspetti tecnico-tattici semplici nella pallamano

• Saper applicare aspetti tecnico-tattici semplici nella pallacanestro

• Saper applicare aspetti tecnico-tattici semplici nella pallavolo

• Saper applicare aspetti tecnico-tattici semplici nel calcio a cinque

Figura 10 – Le due fasi principali della corsa. Fase A, attiva- 1(appoggio), 2(caricamento), 3(spinta). Fase B, inerzia o volo.

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Figura 11 – Partenza dai blocchi fino al primo appoggio. 1 “Ai vostri posti”. 2 “Pronti”. 3 “Via” (sparo).

Figura 12 – Tecnica di passaggio dell’ostacolo nelle gare di velocità breve.

Figura 13 – Tecnica del salto in alto, stile “Fosbury”.

Figura 14 - Tecnica del salto in lungo, stile in estensione (hang).

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Figura 15 – Tecnica del lancio del peso. a) Impugnatura del peso, sulle tre dita centrali. b) Esercizio propedeutico di lancio da fermo, per facilitare l’apprendimento dell’azione delle gambe (caricamento-spinta) e della fase finale del lancio.

Figura 16 – Tecnica del lancio del disco. a) Impugnatura del disco e senso di rotazione (oraria) di uscita del disco dalle mani. b) Esercizio propedeutico per facilitare l’apprendimento della rotazione del busto e fase di uscita del disco.

Figura 17 – Capovolta avanti.

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Figura 18 – Capovolta dietro.

Figura 19 – Verticale (appoggiata e libera).

Figura 20 – Oscillazione in appoggio a braccia ritte alle parallele.

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Figura 21 – Sospensione rovesciata in verticale agli anelli.

MAPPA CONCETTUALE

SPORT INDIVIDUALI

Atletica leggera Origini antica Grecia. Marcia: un piede a terra, gamba estesa. Corsa: 1°fase appoggio-caricamento-spinta; 2° fase inerzia o volo. Partenza dai blocchi: gamba più forte dietro, ginocchio a terra. Ostacoli: 1° gamba attacco, 2° gamba richiamo. Staffetta: cambio a mano alternata, 1°-3°dx, 2°-4°sx, dall’alto o dal basso. Salto in alto e salto in lungo: rincorsa, stacco, volo, atterraggio.Getto del peso: tecnica rettilinea (traslocazione) o rotatoria. Fasi: partenza, traslocazione o rotazione, piazzamento finale, finale lancio. Lancio del disco: tecnica rotazione. Fasi: partenza, rotazione, piazzamento finale, finale lancio.

Ginnastica artistica Origini, ginnastica preparatoria militare antica Grecia. Corpo libero: ginnastica preacrobatica, capovolta avanti, dietro, verticale, ruota. Parallele: traslocazioni, oscillazioni, cambi di fronte, verticale appoggiata e rovesciata, capovolta avanti-dietro. Anelli: appoggio braccia ritte, capovolta dietro, verticale rovesciata. Volteggi: cavallina o tavola, fra mezzo flesso, divaricata. Rincorsa, pre-salto, battuta, presa, salto. Cavallo con maniglie: fra mezzo flesso, oscillazioni frontali, laterali. Sbarra: oscillazioni, giro addominale avanti o dietro.

Badminton Sport di racchetta Singolo e doppio Partite al meglio dei 3 set a 21. Campo singolo 6,70x5,18m. Campo doppio 6,70x6,10m. Rete 1,55 m. Servizio dal basso. Colpi da fondo campo: clear, drop, smash. Colpi a rete: lift, cut.

Tennis tavolo Sport di racchetta. Singolo e doppio. Partite al meglio dei 3 set a 11. Tavolo in legno, 274cmx152,5cm, h da terra 76 cm. Rete 15,25 cm. Pallina 2,7gr x 30 mm diametro, bianca/arancione. Cambio servizio ogni 2 battute. Nel doppio: scambi alternati e servizio diagonalmente opposto. Colpi: top-spin; back-spin; side-spin. Impugnatura racchetta: occidentale a 3 dita; a penna cinese.

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Figura 22 – Disposizione tattica nel rugby a sette. Da notare il ruolo “C” (Centro) che può assumere tale posizione in fase difensiva, mentre si può inserire fra il mediano di mischia (MM) e le ali (A), nelle fasi di attacco. Legenda: P=Pilone; T=Tallonatore; MM=Mediano di mischia; A=Ala; C=Centro.

Figura 23 – La figura mostra: nella metà campo a) una pallamano a 7 giocatori, squadra in difesa (rossa) con schema “6-0”, e squadra in attacco (blu) con schema “3-3”; nella metà campo b) una pallamano a 6 giocatori, squadra in difesa (rossa) piazzata con schema “5-0”, squadra in attacco (blu) con schema “3-2”. Legenda: C=Centrale; AD=Ala destra; AS=Ala sinistra; P=Pivot; TD=Terzino destro; TS=Terzino sinistro.

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Figura 24 – Le figure mostrano schemi difensivi e di attacco semplici. a) Difesa 3-1-2 o CMAV centro mediano avanzato (su battuta propria); b) Ricezione (attacco) a W con alzatore al centro in posizione 3; c) Ricezione (attacco) a W con alzatore in posizione 2 (cambio d’ala); d) Ricezione (attacco) a W con penetrazione da zona 6.

Figura 25 – Schema tattico semplice nel basket, con squadra in difesa (rossa) con schema 2-3 e squadra in attacco (nera) disposta in funzione dei ruoli. Legenda: PL=Playmaker; AG=Ala grande; AP=Ala piccola; P=Pivot; G=Guardia.

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Figura 26 – La figura mostra le due principali disposizioni tattiche nel calcio a cinque. a) Squadra rossa in difesa “2-2” o “quadrato”; squadra blu in attacco “2-2” con 2 punte. b) Squadra rossa in difesa “1-2-1” o “rombo”; squadra blu in attacco “1-2-1” con 1 punta.

MAPPA CONCETTUALE

SPORT DI SQUADRA

Rugby a sette Sport educativo, correttezza, lealtà. Avanzare, sostenere, pressare. Calcio dai “22”. Trasformazione meta in drop. Touche a 2. Mischia a 3. Distanza a 5m. 3 Avanti(piloni, tallonatore), 4 Trequarti (mediano mischia, ali, centro)

Pallamano Velocità, coordinazione, contatto. Area del portiere a 6 m dal palo. Portiere tutto il corpo. 3 passi. 3”. 20”. Piede. Doppia. Rigore da 7 m. Tiro da 9 m. Portiere, terzino, ala, pivot. Schemi attacco 3-3. Schema difesa 6-0, 5-1.

Pallavolo Velocità e coordinazione, no contatto. Campo 18x9m. Rete 2,43m maschi, 2,24m femmine. Partite al meglio dei 5 set a 25 punti. Posizione giocatori antioraria. Giro senso orario. Max 3 tocchi, tutto il corpo. Doppia. Trattenuta. Palleggiatore, schiacc. centrale, laterale, opposto, libero. Attacco a W. Difesa 3-1-2, 3-2-1.

Pallacanestro Molte regole, coordinazione. Campo 28x15m. Aree 3”. Linea 3 punti. Partite 4x10’. Infrazioni “fuori”, “doppia”, “accompagnata”, “passi”, “3”, “5”, “24”, “campo”, fallo su tiro, sfondamento, intenzionale. Bonus dopo 4 falli. Playmaker, Pivot, Ala piccola e grande, Guardia. Schemi difesa 2-3, 3-2, 2-1-2, 1-3-1, zona o mista.

Calcio a cinque Velocità, tecnica, coordinazione. Campo 25/42x15/25. Partite 2x20’. Area rigore 6 m dal palo. Punizioni dirette e indirette, barriera 5 m. Tiro libero 10m dopo 5 falli, senza barriera. Portiere, centrale, esterno, punta. Difesa 2-2 “quadrato” per attacco 2 punte. Difesa 1-2-1 “rombo, per attacco 1 punta.

26

MODULO 5 – LA COMPONENTE ESPRESSIVA DEL MOVIMENTO UNITA’ DIDATTICA 5.1 – Il linguaggio del corpo. I g eneri musicali UNITA’ DIDATTICA 5.2 – Le attività simbolico-espressive. Danza popolare, danza classica e balli moderni. Gli sport di espressione corporea

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Indicatori del linguaggio del corpo • I generi musicali • Attività simbolico espressive (mimo,

danza) • La danza popolare e la danza classica • I balli moderni • I balli latino-americani e caraibici • Gli sport di espressione corporea

Abilità • Saper esprimere le proprie emozioni

tramite il corpo • Saper utilizzare il linguaggio non

verbale in una comunicazione interpersonale

• Saper utilizzare le attività simbolico-espressive

• Saper adattare il movimento ad una sequenza ritmica

MAPPE CONCETTUALI

COMUNICAZIONE UMANA

LINGUAGGIO VERBALE Parole (fonèmi, grafèmi)

LINGUAGGIO NON VERBALE (DEL CORPO) Gestualità delle mani e corpo

Mimica facciale Postura

Prossimità

Consapevolezza corporea

Feed-back

27

GOSPEL ‘20

BLUES 1700 JAZZ

1800/1900 Swing ’30 Bebop ‘40

COUNTRY ‘20 FOLK

’30 - ’40

RHYTHM&BLUES ‘50

ROCK&ROLL ‘50

SOUL ‘60

PUNK ‘70

REGGAE ‘70

FUNK ‘70

DISCO MUSIC ‘70

ACID JAZZ ‘80

RAP HIP-HOP ‘80

HOUSE ‘80

HEAVY METAL ‘80

TECHNO ‘80

I GENERI MUSICALI

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MAPPE CONCETTUALI DDd

ATTIVITA’ SIMBOLICO-ESPRESSIVE

MIMO DANZA

DANZE POPOLARI Di società

Di corteggiamento In tondo

A serpentina Armate

DANZA CLASSICA 1600, Parigi

DANZA MODERNA 1900

Danza jazz Funky

Hip-hop(break-dance) BALLI CLASSICI 1800, Centro Europa

Valzer Mazurka

Polka DANZE ETNICHE

LATINO-AMERICANI E CARAIBICI

Samba Salsa

Rumba Mambo

Cha-cha-cha Merengue

TANGO FLAMENCO

SPORT DI ESPRESSIONE CORPOREA

GINNASTICA RITMICA

Individuale femm. A squadre (6)

Es. “obbligatori” Es. “liberi”

Palla, cerchio, funicella, nastro,

clavetta

PATTINAGGIO ARTISTICO Su ghiaccio

Su pista Individuale maschile

e femminile Coppie miste

Esercizi “obbligatori” Esercizi “liberi”

NUOTO SINCRONIZZATO Individuale femm.;

a coppie; a squadre (6) Esercizi “obbligatori”

Esercizi “liberi”

AEROBICA Funky

Hip-hop Step

Low impact Combo

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MODULO 6 – SALUTE, EFFICIENZA FISICA, ALLENAMENTO UNITA’ DIDATTICA 6.1 – La salute e l’efficienza fis ica UNITA’ DIDATTICA 6.2 – Allenamenti per l’efficienza cardio-circolatoria UNITA’ DIDATTICA 6.3 – Allenamenti per l’efficienza muscolare

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Concetto di salute e benessere • Concetto di efficienza fisica • Metodi di allenamento per

l’efficienza cardio-circolatoria • Metodi di allenamento per

l’efficienza muscolare (forza, resistenza, flessibilità)

Abilità • Saper utilizzare metodi per migliorare

la salute • Saper utilizzare metodi di

allenamento per l’efficienza cardio-circolatoria (resistenza)

• Saper utilizzare metodi di allenamento per l’efficienza muscolare (forza, resistenza, flessibilità)

MAPPACONCETTUALE

ALLENAMENTO Carico interno

Quantità, intensità Progressività, continuità,

varietà, alternanza, ciclicità,

PER LA SALUTE Prevenzione ipocinesi Allenamento blando

“Vita sana”

PER L’EFFICIENZA FISICA Miglioramento prestazione fisica

Allenamento metodico Alimentazione adeguata

Efficienza cardio-circolatoria, Efficienza muscolare (forza e

resistenza, elasticità) Coordinazione neuro-muscolare

30

MASCHI FEMMINE 20-29 anni 2.000-2.900 1.900-2.600 30-39 anni 1.900-2.800 1.800-2.500 40-49 anni 1.800-2.700 1.700-2.400 50-59 anni 1.700-2.600 1.600-2.200 60 anni e oltre 1.600-2.500 1.500-2.100 TABELLA 6 - Test di Cooper. Valori indicativi, espressi in metri percorsi, per adulti (non atleti). ETA’ MASCHI FEMMINE 1.000 5.000 1.000 5.000 20-29 3’30” 18’40” 4’ 21’30” 30-39 3’45” 19’45” 4’15” 22’45” 40-49 4’ 21’10” 4’30” 24’30” 50-59 4’15” 22’15” 4’40” 25’30” 60 e oltre 4’30” 23’40” 5’ 27’30” TABELLA 7 - Test dei 1.000 e 5.000 metri. Buoni valori di riferimento, per adulti (non atleti). Tipo di allenamento Durata Intensità Resistenza aerobica Fondo lento 1h30’-2h +15-18% SA Resistenza aerobica Fondo medio 1h-1h30’ +12-15% SA Resistenza aerobica Fondo medio-veloce 40’-1h +8-12% SA Resistenza aerobica Fondo alternato 1h-1h30’ +18% / +10% Resistenza aerobica Fondo intensità crescente 1h Da+18% a SA Potenza aerobica Fondo veloce 30’-40’ +3-5% SA Potenza aerobica Ripetute lunghe 3’-10’ = SA Potenza aerobica Ripetute brevi 1’-2’ > SA TABELLA 8 – I metodi di allenamento della potenza e resistenza aerobica. Nella colonna delle intensità, vengono indicate le varie velocità, in termini di percentuali dalla soglia anaerobica (SA). Tipo di forza N° di serie N° di

ripetizioni % del Carico max Recupero

Forza massimale 3-6 1-5 90-100 3’-5’ Ipertrofia 3-4 8-12 60-80 1’-2’ Forza veloce 3-6 8-15 50-70 3’-4’ Forza resistente 3-4

o circuito 30-40 40-60 3’ o = lavoro

TABELLA 9 – Le caratteristiche essenziali dei metodi di sviluppo della forza.

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MASCHI FEMMINE <20 anni 15-30 12-24 21-30 anni 14-28 10-22 31-40 anni 13-26 8-20 41-50 anni 10-24 6-18 51-60 anni 8-22 5-16 >60 anni 6-20 4-14 TABELLA 10 - Addominali eseguiti a sedere con gambe piegate, piedi fissati, mani sul petto. Valori di riferimento per adulti (non atleti). MASCHI FEMMINE <20 anni 3-16 1-10 21-30 anni 2-14 1-8 31-40 anni 1-12 1-6 41-50 anni 0-10 0-4 51-60 anni 0-5 0-2 >60 anni 0-3 0-1 TABELLA 11 - Trazioni alla sbarra, eseguite con impugnatura a mano piena, pollice opposto, alla larghezza delle spalle e arrivando con il mento alla sbarra. Valori di riferimento, per adulti (non atleti). MASCHI FEMMINE <20 anni 16-32 12-20 21-30 anni 14-30 10-18 31-40 anni 12-28 8-16 41-50 anni 10-26 6-14 51-60 anni 8-20 4-12 >60 anni 6-18 2-10 TABELLA 12 - Piegamenti sulle braccia, eseguiti con il gomito fino a 90° (nelle donne con ginocchio appoggiato). Valori di riferimento per adulti (non atleti).

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MODULO 7 – VALORE EDUCATIVO DELLO SPORT E FAIR PLAY UNITA’ DIDATTICA 7.1 – Aspetti psico-pedagogici dell’attività fisico-sportiva UNITA’ DIDATTICA 7.2 – Motivazioni primarie e secon darie dello sport e fair play

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Aspetti psicologici e pedagogici dell’attività fisico-sportiva

• Le motivazioni primarie dello sport (gioco e agonismo)

• Le motivazioni secondarie dello sport • I regolamenti dei principali sport di

squadra • I regolamenti dei principali sport

individuali • Le regole del fair play

Abilità • Essere consapevole del valore

educativo dell’attività sportiva • Saper riconoscere le motivazioni

personali ad un determinato sport

• Sapersi relazionare positivamente nel gruppo dello sport

• Saper ricoprire vari ruoli negli sport con le relative responsabilità

• Saper sperimentare ruoli di arbitraggio o giuria nello sport

• Saper accettare la sconfitta e le decisioni arbitrali

• Saper rispettare gli avversari e vincere con mezzi leciti

MAPPA CONCETTUALE

ASPETTI POSITIVI DEL MOVIMENTO E DELLO SPORT

BIOLOGICI Omeostasi Benessere

COGNITIVI Attenzione

Concentrazione Cap. reazione

Discriminazione

PSICOLOGICI Autocontrollo Motivazione

Fiducia sé stessi Consapevolezza

Autonomia

SOCIALI Relazioni

Valori Ruoli

Responsabilità

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MAPPE CONCETTUALI

MOTIVAZIONI ALLO SPORT

PRIMARIE SECONDARIE Biologiche

Omeostasi; movimento Psicologiche

Affettive, comunicative, estetiche Sociali

Realizzazione; successo; economico; affiliazione

Psicopatologiche Inferiorità; narcisismo;

potenza

GIOCO Libero, incerto, creativo, improduttivo, regolamentato. Imitazione e anticipazione ruoli sociali. Liberazione cariche aggressive. Teorie residuali. Teorie dell’esercizio. Teorie genetiche, sociali e ludo centrismo di Huizinga.

AGONISMO Canalizzazione

aggressività socialmente accettata.

Autorealizzazione

LE REGOLE DEL FAIR PLAY

Per il giovane Gareggiare principalmente per divertirsi. Gareggiare sempre con lealtà. Rispettare le regole del gioco. Rispettare i compagni di squadra, gli avversari, gli arbitri e gli spettatori. Accettare la sconfitta con dignità. Rifiutare la corruzione, il doping, il razzismo, la violenza e qualsiasi cosa contrario all’etica dello sport. Aiutare gli altri a resistere ai tentativi di corruzione. Denunciare coloro che tentano di screditare lo sport. Non insultare gli avversari per diversità di colore, nazionalità, squadra. Mettere in evidenza coloro che difendono la buona reputazione dello sport.

Per l’Educatore Mettere la salute, la sicurezza e il benessere dei giovani atleti prima di ogni altro fattore. Favorire nei giovani l’instaurarsi dell’abitudine a fare sport per tutta la vita. Rispettare le trasformazioni fisiche e psicologiche dei giovani e le relative influenze sullo sport. Non mettere ai bambini aspettative sproporzionate alle loro reali possibilità. Porre in risalto il piacere e la soddisfazione di fare sport, scegliendolo liberamente. Dedicare un interesse uguale ai giovani con maggiore o minore talento. Sottolineare e premiare non solo i successi ma anche la crescita personale. Incoraggiare i giovani a elaborare proprie regole e ad assumere vari ruoli oltre quello di partecipante (allenatore, arbitro). Incoraggiare i giovani ad assumersi la responsabilità personale delle proprie azioni di fronte ad atti sleali. Fornire ai giovani (e famiglie) informazioni sui rischi e sui benefici potenziali relativi al raggiungimento di elevate prestazioni sportive.

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MODULO 8 – PRINCIPALI NORME DI ALIMENTAZIONE UNITA’ DIDATTICA 8.1 – Funzioni, principi nutritivi , categorie degli alimenti UNITA’ DIDATTICA 8.2 – Apporto calorico, razione ca lorica giornaliera e tipi di dieta, disposizione e composizione dei pasti

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Le funzioni, i principi nutritivi e le categorie degli alimenti

• Le vitamine i sali minerali • I vari tipi di dieta • Razione calorica giornaliera • Disposizione e composizione dei pasti

Abilità • Saper scegliere gli alimenti in base ai

loro principi nutritivi • Saper utilizzare un’alimentazione

corretta • Saper disporre i pasti in maniera

adeguata al fabbisogno calorico • Saper strutturare un pasto pre-gara

MAPPE CONCETTUALI

ALIMENTI

FUNZIONI Plastica

Energetica Equilibratrice,

regolatrice, protettiva

PRINCIPI NUTRITIVI Glucidi Protidi Lipidi

Vitamine Sali minerali

Acqua

CATEGORIE Carni, pesci,

uova Latte e derivati

Cereali e derivati e tuberi Legumi

Grassi da condimento

Ortaggi e frutta

VITAMINE

LIPOSOLUBILI A, difesa epiteli, mucose, occhio

D, livello ematico calcio e fosforo E, antiossidante

K , anticoagulante, fissazione calcio

IDROSOLUBILI B1, utilizzazione carboidrati B2, metabolismo energetico B6, utilizzazione aminoacidi

B12, globuli rossi, tessuto nervoso C, pareti vasi sanguigni, antiossidante

PP, coenzimi, metabolismo A. Pantotenico, coenzimi, metabolismo

A. folico, sintesi aminoacidi

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MAPPE CONCETTUALI

I SALI MINERALI

MACROELEMENTI Calcio, ossa, denti, contrazione muscolare

Cloro, equilibrio liquidi organici Fosforo, tessuto osseo, energia muscolare

Magnesio, ossa, enzimi Potassio, acido-base, contrazione muscolare Sodio, liquidi cellulari, conduzione nervosa,

Zolfo, cheratina cute

OLIGOELEMENTI Cadmio, antiossidante Cobalto, vitamina B12

Cromo, insulina, colesterolo HDL Ferro, emoglobina, anemia

Fluoro, denti, ossa Iodio, ormoni tiroide, metabolismo

Manganese, enzimi Molibdeno, enzimi, ossido-riduzioni

Nichel, assorbimento ferro Rame, emoglobina,

Selenio, antiossidante Silicio, vasi sanguigni, cartilagini Vanadio, controllo sodio, potassio Zinco, muscoli, ossa, pelle, enzimi

LA DIETA MEDITERRANEA

ALIMENTI Cereali e derivati, legumi,

ortaggi, verdura, frutta, olio di oliva, carne bianca, pesce, uova, latte e derivati, vino

RAZIONE CALORICA GIORNALIERA Glucidi – 55-60% Protidi – 10-15% Lipidi – 20-30%

DISPOSIZIONE E COMPOSIZIONE PASTI

RIPARTIZIONE GIORNALIERA ENERGIA

10-20% Colazione 5-10% Merenda 35-45% Pranzo 5-10% Merenda 30-40% Cena

COMPOSIZIONE PASTI

Colazione: abbondante e ricca di glucidi.

Pranzo e Cena: piatto unico, no alimenti stesso gruppo, no

sughi e fritti. Merende: frutta fresca,

frullati, succhi o yogurt, no cioccolata e

bibite gassate. Acqua fuori dai pasti

PASTO PRE-GARA

3 ore dalla gara. Molti glucidi (pasta,

dolci). Frutta e verdura. No sughi e fritti. No carne. No

alcol.

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MODULO 9 – LE DROGHE E L’ALCOLISMO UNITA’ DIDATTICA 9.1 – Classificazione delle droghe, meccanismo d’azione e rischi UNITA’ DIDATTICA 9.2 – L’alcolismo

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Definizione di droghe. • Criteri di classificazioni delle droghe • Meccanismo d’azione, rischi per la

salute, delle droghe • Alcolismo, effetti acuti e cronici,

rischi per la salute

Abilità • Essere padrone di informazioni

fondamentali sulla prevenzione delle tossicodipendenze

• Saper adottare uno stile di vita eticamente e socialmente corretto

• Saper reagire in maniera appropriata di fronte al problema delle tossicodipendenze

MAPPA CONCETTUALE

MAPPA CONCETTUALE

LE DROGHE

Oppiacei e derivati morfina, codeina, eroina

Psico-stimolanti Cocaina, amfetamine, alcaloidi del Khat, caffeina

Cannabinoidi (THC) Marijuana, Hashish, Olio di hashish

Inalanti Eteri, solventi, colle Arilcicloesamine PCP, Ketamina Designer-Drugs MPTP, a-metilfentanile, MDA, MDEA, Ecstasy, MBDB

Allucinogeni Naturali: mescalina, psilocibina, miristicina. Semi-sint.: LSD Sintetici: DOM

ALCOLISMO

EFFETTI ACUTI Sedazione, disinibizione,

nausea, mal di testa, diminuzione vigilanza,

vivacità, riflessi, allungamento tempi di reazione.

Limite legale guida: 0.5 gr/L

EFFETTI CRONICI Diminuzione difese immunitarie,

cirrosi, neuropatie periferiche, alterazioni endocrine e mucose

gastro-intestinali, malattie cardio-vascolari, tumori, sindrome

alcolica fetale

Deprimenti SNC Barbiturici, Benzodiaz., Metaqualone Alcol Etilico Nicotina

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MODULO 10 – IL DOPING E LE SUE PROBLEMATICHE UNITA’ DIDATTICA 10.1 – Storia e evoluzione del concetto doping. Aspetti etici, legislativi e psico-sociali del doping UNITA’ DIDATTICA 10.2 – Aspetti farmacologici del d oping. Le sostanze vietate e i metodi proibiti, meccanismo d’azione e rischi. Gli integratori dietetici

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Storie e evoluzione del doping • Aspetti etici, legislativi, psico-sociali

del doping • Aspetti farmacologici del doping:

sostanze vietate, metodi proibiti, meccanismo d’azione e rischi

• Gli integratori dietetici

Abilità • Essere padroni di informazioni

fondamentali sulla tutela della salute • Saper adottare regole sportive

eticamente corrette • Saper riconoscere gli effetti delle

sostanze doping sulle persone • Saper rinunciare a mezzi illeciti per

raggiungere prestazioni sportive

MAPPE CONCETTUALI VERIFICA INTERMEDIA

GLI ASPETTI DEL DOPING

ETICO “Morale e

salute” Uguaglianza

Lealtà

LEGISLATIVO Legge n. 376, 14/12/2000

Doping reato penale oltre che

sportivo

PSICO-SOCIALE Psicologici

Ansia, frustrazioni, inadeguatezza

Sociali Affermazione, suggestione,

dipendenza, imitazione

FARMACOLOGICO Sostanze vietate, metodi proibiti,

meccanismo d’azione e rischi per la salute

Nella storia dell’uomo, il fenomeno del doping, si è presentato già nell’antichità, ogni volta che lo sport assumeva un carattere professionistico estremo, per raggiungere soldi, fama e successo

Il doping nel 1900 1)fino agli anni ’40: uso di strani miscugli di sostanze varie (“bombe”) 2)anni ‘40/’60, uso di anfetamine 3)anni ‘70-’90, massiccia diffusione ormoni, anche a scopi ideologici

La diffusione del doping rispetto all’inefficienza dell’antidoping, ha portato al divieto di moltissime sostanze e metodi e alla variazione del concetto di doping, considerato molto più che la semplice “presenza di una sostanza vietata nell’organismo”

ORIGINE E DIFFUSIONE DEL DOPING

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MAPPE CONCETTUALI

DOPING - SOSTANZE E METODI PROIBITI

SOSTANZE PROIBITE SEMPRE

Sostanze non approvate

Agenti anabolizzanti Steroidi anabolizzanti

androgeni, Ormoni peptidici

Ormone crescita (GH), Eritropoietina (EPO),

ACTH, Beta-2-agonisti Anti-asmatici

Modulatori ormonali e metabolici

Insuline Diuretici e altri

agenti mascheranti

METODI PROIBITI SEMPRE

Manipolazioni del sangue

Somministrazione, reintroduzione, pot. artificiale trasporto,

assorbimento, rilascio ossigeno (EPO, PFC),

manipolazione endovascolare Manipolazioni

chimiche, fisiche Sostituzione urina, infusione venosa, cateterizzazione Doping genetico

SOSTANZE PROIBITE SOLO

IN COMPETIZIONE

Stimolanti (del SNC) Amfetamina, efedrina,

cocaina Narcotici (analgesici)

Morfina, eroina Cannabinoidi

Hashish, marijuana Glucocorticosteroidi

(cortisone) SOSTANZE

PROIBITE IN PARTICOLARI

SPORT Alcol

Betabloccanti SOSTANZE

MONITORIZZATE ANNUALMENTE

L’USO CORRETTO DEGLI INTEGRATORI

Glucidi a rapido effetto (maltodestrine, fruttosio)

dopo o durante prestazioni sportive di

lunga durata

Sali minerali e vitamine

durante periodi di allenamento intenso specialmente nella

stagione calda

Proteine, aminoacidi a

catena ramificata Ingiustificati con diete equilibrate,

causa di sovraccarico

epatico e renale e costose

L’ABUSO DEGLI INTEGRATORI

Creatina ad alti dosaggi effetti simili a

sostanze doping e molto costosa

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MODULO 11 – IL TABAGISMO UNITA’ DIDATTICA 11.1 – Sostanze principali del fumo, meccanismo d’azione e rischi UNITA’ DIDATTICA 11.2 – Aspetti sociali del tabagismo

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Principali componenti del fumo • Effetti dannosi sull’organismo • Componenti sociali del tabagismo • Aspetti importanti nelle campagne

anti-fumo

Abilità • Essere padrone di informazioni

fondamentali sulla tutela della salute • Saper riconoscere la motivazione che

spinge al fumo • Saper evidenziare gli aspetti positivi

dello smettere di fumare

MAPPA CONCETTUALE

MAPPA CONCETTUALE

I COMPONENTI DANNOSI DEL FUMO

OSSIDO DI CARBONIO (CO)

Gas velenoso presente anche nelle sigarette

leggere e con filtro. Si lega all’emoglobina

“carbossiemoglobina” impedendo il trasporto

di O2

NICOTINA Sostanza velenosa e psico-attiva che produce aumento battito cardiaco,

pressione, concentrazione

zuccheri nel sangue e

vasocostrizione

CATRAME Sostanze irritanti

e tossiche apparato

respiratorio e cancerogene (iniziatori e

promotori del processo tumorale)

LE MOTIVAZIONI DEL FUMO

SI INIZIA A FUMARE PER: Curiosità, piacere

Condizionamento dell’ambiente (induzione, imitazione coetanei)

Atteggiamento da adulto o di protesta contro gli adulti

Percezione positiva del modello del fumatore

Ma sempre per leggerezza non conoscendo i rischi per la salute

SI PUO’ SMETTERE DI FUMARE SE: Si percepisce positivamente gli aspetti legati al “non fumare” come libertà dal

conformismo, aumento della stima di sé, aumento della salute, aumento delle

prestazioni fisiche (più resistenza e apnea), più gusto per i cibi, migliore apparenza

estetica e accettazione da parte degli altri

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MODULO 12 – LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NELLO SPORT UNITA’ DIDATTICA 12.1 – I fattori della prevenzione UNITA’ DIDATTICA 12.2 – La sicurezza in acqua

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• I fattori della prevenzione degli infortuni nello sport

• Il riscaldamento per le attività sportive

• L’abbigliamento igienico-sportivo • Le regole della prevenzione degli

infortuni in acqua • Regole di sicurezza per gli sport

dell’acqua • Regole di sicurezza per il nuoto e le

immersioni in apnea

Abilità • Essere padrone delle informazioni

fondamentali sulla prevenzione degli infortuni

• Saper utilizzare un abbigliamento igienico-sportivo adeguato allo sport e alle condizioni ambientali

• Saper eseguire un riscaldamento specifico per lo sport che segue

• Saper trasferire competenze acquisite in ambito sportivo anche ai settori ricreativi e lavorativi

MAPPA CONCETTUALE

I FATTORI DELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NELLO SPORT

ATTREZZATURE E IMPIANTI SICURI

Strumenti sportivi costruiti con materiali e

design idonei Macchine per la

pesistica ergonomiche Impianti senza pericoli

con giusta illuminazione,

riscaldamento, areazione

RISCALDAMENTO In funzione

dell’attività che segue e della temperatura

ambientale. Più importante negli sport

di forza, velocità, potenza

ABBIGLIAMENTO ADEGUATO

Indumenti: favorire l’evaporazione in estate; proteggere

dalla dispersione del calore in inverno Scarpe protettive, traspiranti e stabili

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MAPPA CONCETTUALE

LA SICUREZZA IN ACQUA

REQUISITI MINIMI

Certificato medico Saper nuotare

MATERIALI SICURI

Mute, giacche ad acqua, salvagenti

Imbarcazioni inaffondabili

REGOLE E METODOLOGIE

SICURE Mai da soli

Gradualmente in acqua No se non in buone condizioni di salute

3 ore da un pasto, 2 ore da uno spuntino

No con bandiera rossa No oltre zone di

sicurezza

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MODULO 13 – PRONTO SOCCORSO E BLS BASIC LIFE SUPPORT UNITA’ DIDATTICA 13.1 – Il pronto soccorso nei più comuni casi di infortunio UNITA’ DIDATTICA 13.2 – Tecniche di BLS (Basic Life Support). Rianimazione cardio-polmonare (RCP).

COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze

• Vari tipi di infortunio • Vari tipi di trauma sportivo • Regole fondamentali di primo

intervento • Le tecniche di BLS e RCP

Abilità • Saper riconoscere rapidamente un

infortunio da un altro • Saper distinguere i vari gradi dello

stesso infortunio • Saper chiedere rapidamente soccorso

indicando informazioni precise sullo stato di salute dell’infortunato

MAPPA CONCETTUALE

PROCEDURE COMUNI DI INTERVENTO

APPLICARE GHIACCIO Nelle contusioni, stiramenti, strappi,

distorsioni, fratture, lussazioni, ustioni, punture di insetto, colpo di calore,

colpo di sole

IMMOBILIZZARE LA PARTE Nelle distorsioni, strappi, lussazioni,

fratture

LAVARE CON ACQUA E SAPONE, DISINFETTARE

CON PRODOTTI NON USTIONANTI, APPLICARE

GARZE STERILI Nelle abrasioni, escoriazioni, ferite

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Figura 27 – Valutazione dello stato di coscienza e prima richiesta di aiuto. Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.

Figura 28 – Iperestensione della testa, con mano sulla fronte e due dita sotto il mento, per liberare le vie aeree dal rilassamento della lingua. Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.

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Figura 29 – Fase GAS – Guarda-Ascolta-Senti, che deve durare per 10”. Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.

Figura 30 – Massaggio cardiaco. Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.

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Figura 31 – Respirazione bocca-bocca. Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.

Figura 32 – Tecnica per adagiare l’infortunato in Posizione laterale di sicurezza (PLS). Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.

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MAPPA CONCETTUALE

Tecniche di BLS. Rianimazione cardio-polmonare (RCP).

1° fase: Valutazione stato di coscienza

Scuotere leggermente infortunato per le spalle, parlargli ad alta voce. Se

paziente incosciente, attivare subito soccorsi(118)

2° fase: Procedura ABC A-(Airway) controllo assenza ostruzione vie aeree. B-(Breathing) controllo della respirazione. C-(Circulation) controllo della circolazione

A - Controllo assenza ostruzione vie aeree. Controllare presenza oggetti nel cavo orale aprendo la bocca e rimuoverli con pinze Iperestendere la testa per rilassamento lingua

C – Controllo Circolazione o fase MO.TO.RE (MOvimenti-TOsse-REspiro). Osservare i movimenti del corpo, presenza di tosse e respiro. Ricerca del polso carotideo. In presenza di motore: PLS (posizione laterale sicurezza) In assenza di MO.TO.RE, iniziare la RCP.

B – Controllo respirazione o fase GAS (Guardo-Ascolto-Sento). Per circa 10”, guardare il movimento del torace, ascoltare il respiro, sentire il flusso di aria sulla guancia

RCP (Rianimazione cardio-polmonare) Superficie rigida, torace scoperto Massaggio cardiaco: mani una sopra l’altra sopra la sterno, braccia dritte, 100 compressioni /min Respirazione bocca-bocca: naso tappato, bocca aperta, non oltre 500cc ogni insufflazione, ogni 30 compressioni, 2 insufflazioni. Nei bambini rapporto 15:2

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APPENDICE – L’ESAME DI STATO. LA TERZA PROVA. ARGOMENTI PLURIDISCIPLINARI PER IL COLLOQUIO Gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, hanno come fine l’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo di studi; essi si sostengono al termine del corso di studi della scuola secondaria superiore e, per gli istituti professionali e per gli istituti d’arte, al termine dei corsi integrativi (L. 425, 10/12/97, art.1, comma 1). L’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato tendono ad accertare le conoscenze generali e specifiche, le competenze in quanto possesso di abilità, anche di carattere applicativo e le capacità elaborative, logiche e critiche acquisite (Art.1, Comma 3, Regolamento D.P.R. n. 323, 23/7/98). L’esame di Stato comprende tre prove scritte ed un colloquio volti ad evidenziare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal candidato. La lingua d’esame è la lingua ufficiale di insegnamento (L.425, art.3, comma 1 e 4, e regolamento). La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività; essa consiste nella produzione di uno scritto scelto dal candidato tra più proposte di varie tipologie comprese le tipologie tradizionali, individuate annualmente dal Ministero della pubblica istruzione (L.425, art.3, comma 1, e Regolamento). La seconda prova scritta è intesa ad accertare le conoscenze specifiche del candidato ed ha per oggetto una delle materie caratterizzanti il corso di studio per le quali l’ordinamento vigente o le disposizioni relative alle sperimentazioni prevedono verifiche scritte, grafico e scritto-grafiche. Al candidato può essere data facoltà di scegliere tra più proposte (L.425, art.3, comma 1, e Regolamento). LA TERZA PROVA La terza prova, a carattere pluridisciplinare, è intesa ad accertare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal candidato, nonché le capacità di utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell’ultimo anno di corso, anche ai fini di una produzione scritta, grafica o pratica (L.425, art.3, comma 1 e Regolamento, D.M.20/11/2000, art.1). La prova, che interessa non meno di 4 e non più di 5 discipline, può comprendere, alternativamente o cumulativamente, le seguenti tipologie di svolgimento: a) Trattazione sintetica di argomenti significativi, anche a carattere pluridisciplinare, contenente l’indicazione della estensione massima consentita (numero delle righe o delle parole). Tale tipologia deve prevedere non più di 5 argomenti. In questa tipologia l’obiettivo è descrivere sinteticamente le argomentazioni indicate, usando un linguaggio tecnico appropriato; b) Quesiti a risposta singola, sono articolati con domande chiaramente esplicitate, alle quali il candidato risponde in maniera autonoma, nei limiti dell’estensione massima indicata. Il numero di quesiti della prova è di 10-15 (2-3 per materia).

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L’obiettivo principale in questa tipologia, è rispondere alle domande formulate in maniera sintetica e precisa, usando un linguaggio tecnico appropriato; c) Quesiti a risposta multipla, per i quali vengono fornite più risposte, tra le quali il candidato indica quella esatta. Il numero dei quesiti è di 30-40 (6-8 per materia); d) Problemi a soluzione rapida, in relazione allo specifico indirizzo di studio. Può comprendere non più di 2 problemi; e) Analisi di casi pratici e professionali, correlata ai contenuti dei singoli piani di studio dei vari indirizzi. Può comprendere non più di 2 casi; f) Sviluppo di progetti, negli indirizzi di studio dove tale modalità rappresenta una pratica didattica adottata. Può comprendere 1 solo progetto. La terza prova concerne una sola delle tipologie sopra indicate, ad eccezione delle tipologie b e c che possono essere utilizzate anche cumulativamente; in questo caso la prova dovrà prevedere almeno 8 quesiti a risposta singola e almeno 16 quesiti a risposta multipla. All’interno della terza prova scritta deve essere previsto un breve spazio destinato all’accertamento della conoscenza della lingua straniera, dove questa sia compresa fra le discipline dell’ultimo anno di corso. La verifica di tale conoscenza può essere effettuata o con una breve esposizione in lingua straniera di uno degli argomenti o dei quesiti tra quelli proposti, o con una breve risposta in lingua straniera (anche in lingua italiana) ad uno o più quesiti formulati in lingua straniera. Le tipologie “A - Trattazione sintetica di argomenti” e “B - Quesiti a risposta singola” si prestano, a mio avviso, maggiormente allo sviluppo delle tematiche dell’educazione fisica. Esempi di tali tipologie sono riportati nella valutazione finale di ogni modulo. Per quanto riguarda la tipologia “C - Quesiti a risposta multipla”, si rimanda alle verifiche formative di ogni unità didattica, per le quali ho utilizzato tale sistema di valutazione. ARGOMENTI PLURIDISCIPLINARI PER IL COLLOQUIO Area classico-umanistica-storico-filosofica 1) Il rapporto fra sport e ideologia nelle varie dittature. Materie interessate:

Ed.fisica-Storia-Filosofia. Percorso didattico: Lo sport come propaganda politica. Il risultato ad ogni costo anche con utilizzo di metodi illeciti (doping).

2) La donna e lo sport. Materie: Ed.fisica-Italiano-Filosofia-Storia. 3) Il gioco e lo sport. Materie: Ed.fisica-Storia dell’arte-Filosofia-Storia-Greco-

Latino. 4) La concezione dualistica mente-corpo. Materie: Ed.fisica-Filosofia-Storia.

Percorso didattico: Evoluzione storico-filosofica del concetto dualistico di dimensione corporea (Platone, Cristianesimo, Vittorino da Feltre, Cartesio, Kant, Hegel, Schopenhauer, Freud, Husserl).

5) La concezione olistica del corpo. Materie: Ed.fisica-Filosofia-Storia. Percorso didattico: Evoluzione storico-filosofica (Aristotele, Locke, Hume, Berkeley, Materialismo, Concezione fenomenologica, Merleau Ponty, Dewey, Claparede, Decroly, Montessori, Piaget, Gesell, Wallon, Brunner).

6) Il corpo come oggetto. Materie: Ed.fisica-Storia dell’arte-Italiano. Percorso didattico: Percezione dell’uomo come unità espressiva e significativa.

7) Il doping dal punto di vista etico. Materie: Ed.fisica-Filosofia-Italiano.

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8) Dai giochi sportivi dell’antichità alle Olimpiadi moderne. Materie: Ed.fisica-Greco-Latino-Filosofia. Percorso didattico: Lo sport prima dei Greci. Lo sport in Grecia. Lo sport prima dell’era industriale. L’Inghilterra patria dello sport moderno. I giochi olimpici moderni.

Area linguistica-storico-letteraria 1) La Storia dello sport nella nostra cultura. Materie: Ed.fisica-Storia-Italiano. 2) Storia dello sport nella cultura anglosassone. Materie: Ed.fisica-Inglese-Storia-

Italiano. 3) Storia dello sport nella cultura francese. Materie: Ed.fisica-Francese-Storia-

Italiano. 4) Storia dello sport nella cultura spagnola. Materie: Ed.fisica-Spagnolo-Storia-

Italiano. 5) Storia dello sport nella cultura tedesca. Materie: Ed.fisica-Tedesco-Storia-

Italiano. Area artistico-espressiva 1) Studio anatomico del movimento umano. Materie: Ed.fisica-Anatomia-Disegno. 2) Importanza del linguaggio non verbale nella comunicazione. Ed.fisica-Disegno-

Scienze sociali. Area psico-pedagogico-sociale 1) Differenze fra linguaggio verbale e linguaggio non verbale nella comunicazione.

Materie: Ed.fisica-Scienze sociali-Filosofia. 2) Rapporto fra sport e natura. Materie: Ed.fisica-Scienze sociali-Filosofia. 3) Il valore educativo del gioco. Materie: Ed.fisica-Scienze sociali-Filosofia. 4) Il valore formativo dell’agonismo. Materie: Ed.fisica-Scienze sociali-Filosofia. Area socio-turistica 1) Aspetti motori del tempo libero. Materie: Ed.fisica-Scienze socio-turistiche. 2) L’animazione nei centri vacanze. Materie: Ed.fisica-Scienze socio-turistiche. Area scientifica 1) Il rapporto fra sport e salute. Materie: Ed.fisica-Scienze-Geografia-Storia. 2) Alimentazione e salute. Materie: Ed.fisica-Biologia-Chimica-Scienze

dell’alimentazione. 3) Alimentazione nelle varie culture o epoche. Materie: Ed.fisica-Scienze-Storia-

Geografia-Scienze dell’alimentazione. 4) Prevenzione degli infortuni. Materie: Ed.fisica-Scienze-Geografia. 5) Il doping dal punto di vista farmacologico. Materie: Ed.fisica-Scienze. 6) Analisi biomeccanica di gesti tecnico-sportivi. Materie: Ed.fisica-Scienze-Fisica-Matematica. Area scientifico-tecnologica

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1) Analisi statistica-informatica di dati o risultati sportivi. Materie: Ed.fisica-Matematica-Informatica.

2) Ipertesti. Materie: Ed.fisica-Matematica-Informatica. 3) Progettazione di impianti sportivi. Materie: Ed.fisica-Tecnologia costruzioni. 4) Studio e progettazione di mappe per sport come mountain bike, orienteering.

Materie: Ed.fisica-Topografia. 5) L’energia umana. Materie: Ed.fisica-Biologia-Fisica-Meccanica. Area giuridico-economica

1) Le ASD Associazioni Sportive Dilettantistiche. Materie: Ed.fisica-Economia aziendale-Diritto.

2) Le Società sportive con tenuta di capitale. Materie: Ed.fisica-Economia aziendale-Diritto.

3) Il marketing nello sport. Materie: Ed.fisica-Economia aziendale-Diritto. 4) Problematiche inerenti le società sportive professionistiche. Materie: Ed.fisica-

Economia aziendale-Diritto. 5) Le differenze nel bilancio fra una Società Sportiva Professionistica e un

Associazione Sportiva Dilettantistica. Materie: Ed.fisica-Economia aziendale-Diritto.

6) Gli sponsor sportivi. Materie: Ed.fisica-Diritto-Economia aziendale. 7) Il doping dal punto di vista legislativo. Materie: Ed.fisica-Diritto. 8) Lo sport spettacolo. Materie: Ed.fisica-Diritto-Geografia-Italiano. 9) L’organizzazione di eventi sportivi. Materie: Ed.fisica-Diritto-Economia

aziendale. 10) Gestione di una palestra. Materie: Ed.fisica-Economia aziendale-Diritto.

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