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Marco Guazzini SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SCUOLA SECONDARIA II GRADO INDICE INTRODUZIONE MODULO 1 – FISIOLOGIA DEL MOVIMENTO Unità didattica 1.1 – Il sistema nervoso e l’apparato endocrino Unità didattica 1.2 – L’apparato locomotore Unità didattica 1.3 – Gli apparati cardio-circolatorio e respiratorio MODULO 2 – SVILUPPO FISICO, COGNITIVO, PSICO-MOTORIO Unità didattica 2.1 – Fattori, tappe e leggi dello sviluppo fisico e cognitivo Unità didattica 2.2 – Lo sviluppo psico-motorio MODULO 3 - CAPACITA’ MOTORIE E ATTIVITA’ SPORTIVE Unità didattica 3.1 – Le capacità motorie Unità didattica 3.2 – Caratteristiche e classificazione delle attività sportive MODULO 4 - SPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA: ADATTAMENTI SCOLASTICI Unità didattica 4.1 – Sport individuali Unità didattica 4.2 – Sport di squadra MODULO 5 – LA COMPONENTE ESPRESSIVA DEL MOVIMENTO Unità didattica 5.1 – Il linguaggio del corpo. I generi musicali Unità didattica 5.2 – Le attività simbolico-espressive. Danza popolare, danza classica, balli moderni. Gli sport di espressione corporea MODULO 6 – SALUTE, EFFICIENZA FISICA, ALLENAMENTO Unità didattica 6.1 – La salute e l’efficienza fisica Unità didattica 6.2 – Allenamenti per l’efficienza cardio-circolatoria Unità didattica 6.3 – Allenamenti per l’efficienza muscolare MODULO 7 – VALORE EDUCATIVO DELLO SPORT E FAIR PLAY Unità didattica 7.1 – Aspetti psico-pedagogici delle attività fisico sportive Unità didattica 7.2 – Motivazioni primarie e secondarie dello sport e fair play MODULO 8 – PRINCIPALI NORME DI ALIMENTAZIONE Unità didattica 8.1 – Funzioni, principi nutritivi, categorie degli alimenti Unità didattica 8.2 – Apporto calorico, razione calorica giornaliera, tipo di dieta, disposizione e composizione dei pasti MODULO 9 – LE DROGHE E L’ALCOLISMO Unità didattica 9.1 – Classificazioni delle droghe, meccanismo d’azione e rischi Unità didattica 9.2 – L’alcolismo MODULO 10 – IL DOPING E LE SUE PROBLEMATICHE Unità didattica 10.1 – Storia e evoluzione del concetto doping. Aspetti etici, legislativi e psico-sociali del doping Unità didattica 10.2 – Aspetti farmacologici del doping. Sostanze vietate e metodi proibiti, meccanismo d’azione e rischi. Gli integratori dietetici MODULO 11 – IL TABAGISMO Unità didattica 11.1 – Sostanze principali del fumo, meccanismo d’azione e rischi Unità didattica 11.2 – Aspetti sociali del tabagismo MODULO 12 – LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NELLO SPORT Unità didattica 12.1 – I fattori della prevenzione Unità didattica 12.2 – La sicurezza in acqua
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MODULO 13 – PRONTO SOCCORSO E BLS-BASIC LIFE SUPPORT Unità didattica 13.1 – Il pronto soccorso nei più comuni casi di infortunio Unità didattica 13.2 – Tecniche di BLS (Basic Life Support). Rianimazione Cardio-Polmonare (CPR). APPENDICE - L’ESAME DI STATO. LA TERZA PROVA. ARGOMENTI PLURIDISCIPLINARI PER IL COLLOQUIO. BIBLIOGRAFIA INTRODUZIONE Macroargomenti OSA
Primo Biennio OSA Secondo Biennio
OSA Quinto Anno
A-La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive
1-Conoscere il proprio corpo e sua funzionalità 2-Ampliare le capacità coordinative e condizionali, realizzando schemi motori complessi in funzione delle attività sportive 3-Comprendere e produrre consapevolmente messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui
1- Realizzare movimenti complessi, grazie alla maggiore padronanza del corpo e ampliamento capacità coordinative, condizionali, espressive. 2-Applicare metodiche allenamento per attività sportive alto livello, supportate da approfondimenti culturali e tecnico-tattici. 3-Valutare proprie capacità e prestazioni, confronto con tabelle di riferimento, attività diversa intensità e durata, variazioni fisiologiche indotte dalla pratica sportiva. 4-Sperimentare tecniche espressivo-comunicative, lavori individuali e di gruppo, autoriflessione e analisi esperienza vissuta.
1-Saper sviluppare un’attività motoria complessa. 2-Conoscere ed essere consapevoli degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. 3-Saper osservare ed interpretare fenomeni connessi al mondo sportivo nell’attuale contesto socio-culturale, in una prospettiva di durata di tutta la vita.
B-Lo Sport, le regole, il fair play
1-Pratica di sport individuali e di squadra con carattere competitivo privilegiando la componente educativa 2-Sperimentare diversi ruoli e relative responsabilità, arbitraggio, compiti di giuria 3-Pratica sport di squadra con
1-Partecipare, organizzare competizioni scolastiche in sport o attività espressive. 2-Cooperare in equipe valorizzando propensione individuale e attitudine a ruoli definiti 3-Osservare e interpretare fenomeni legati al mondo
1-Conoscere e applicare strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi. 2-Saper affrontare il confronto agonistico con un’etica corretta, rispetto delle regole, vero fair play. 3-Saper svolgere ruoli di direzione attività sportiva, organizzazione e
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applicazioni strategie efficaci. 4-Sport individuali, confronto e assunzione responsabilità personali. 5-Collaborare con i compagni all’interno del gruppo, facendo emergere proprie potenzialità
sportivo e attività fisica. 4-Pratica sportiva con approfondimento teoria, tecnica e tattica
gestione eventi sportivi scolastici.
C-Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
1-Conoscere principi fondamentali di prevenzione e sicurezza personale in ogni ambito della vita giornaliera 2-Adottare principi igienici e scientifici per mantenere la salute, e migliorare l’efficienza fisica, norme sanitarie e alimentari per il benessere. 3-Conoscere effetti benefici dei percorsi preparazione fisica e effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato
1-Prendere coscienza della propria corporeità in funzione del benessere individuale. 2-Saper adottare comportamenti preventivi degli infortuni per incolumità propria e altrui. 3-Conoscere informazioni relative al primo soccorso.
1-Assumere stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattore dinamico, dando il giusto valore all’attività fisica e sportiva. 2-Conoscere i principi generali di una corretta alimentazione e saperla utilizzare nell’ambito dell’attività fisica e sportiva.
D-Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
1-Pratiche motorie e sportive in ambiente naturale per recupero corretto rapporto con l’ambiente e sintesi conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche
1-Rapporto con la natura tramite esperienze motorie individuali e di gruppo con maggiori difficoltà. 2-Saper utilizzare nell’attività motoria e sportiva, attrezzi, materiali e strumenti tecnologici e informatici.
1-Saper mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio ambientale, impegnandosi in attività ludiche e sportive anche con l’utilizzo di strumentazione tecnologica e multimediale adeguata.
Quadro sintetico degli Obiettivi Specifici Apprendimento (OSA), per le Scienze Motorie e Sportive. (da: Vicini, 2010, modificato)
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MODULO 1 – FISIOLOGIA DEL MOVIMENTO UNITA’ DIDATTICA 1.1 – Il sistema nervoso e l’apparato endocrino UNITA’ DIDATTICA 1.2 – L’apparato locomotore UNITA’ DIDATTICA 1.3 – Gli apparati cardio-circolat orio e respiratorio
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Fisiologia del sistema nervoso volontario e involontario
• Fisiologia dell’apparato endocrino • Le ossa e la loro classificazione • Le articolazioni e la loro
classificazione • I muscoli e le loro classificazioni
anatomiche e funzionali • Fisiologia dell’apparato cardio-
circolatorio • Fisiologia dell’apparato respiratorio
Abilità • Saper riconoscere un movimento
volontario da uno involontario • Saper eseguire un movimento
volontario richiesto • Saper muovere una articolazione
richiesta • Saper riconoscere le funzioni dei vari
apparati o sistemi • Saper differenziare le varie intensità
di uno stesso movimento o funzione
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Figura 1 – Schema rappresentativo sintetico del SNC. L’encefalo costituito da cervello, ponte, bulbo, cervelletto, è contenuto dalla scatola cranica. Il midollo spinale è invece contenuto nel canale vertebrale.
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Figura 2 – Sezione schematizzata del midollo spinale, con la sostanza bianca, la sostanza grigia, le radici anteriori motorie (1) e posteriori sensitive (2) dei nervi spinali (3).
MAPPA CONCETTUALE
Il movimento volontario
Area motoria, piramidale, prerolandica (sostanza grigia)
Cervello, bulbo, ponte, midollo spinale (sostanza bianca)
Corna anteriori (motorie) del midollo spinale (sostanza grigia)
Nervo spinale (sostanza bianca)
Nervo motorio periferico Placca motrice-muscolo
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Figura 3 – Il femore, osso lungo e l’articolazione dell’anca (mobile o diartrosi).
Figura 4 – Esempio di due ossa piatte del cranio (frontale e parietale) con l’articolazione fissa fra loro (sinartrosi).
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Figura 5 – La figura mostra due vertebre lombari (osso breve), con l’articolazione che le unisce (semi-mobile o anfiartrosi).
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Figura 6 – Assi e piani rispetto al corpo umano. Gli assi longitudinale (1), trasverso (2), sagittale (3), sono perpendicolari fra loro e si incrociano nello stesso punto, generando i piani frontale (A), sagittale (B), trasverso (C).
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Figura 7 – Sezione schematizzata di un muscolo striato, con la struttura delle fibre muscolari, delle miofibrille e dei sarcomeri (unità funzionali), con le proteine contrattili actina e miosina.
MAPPA CONCETTUALE
APPARATO LOCOMOTORE
OSSA Lunghe Brevi Piatte
ARTICOLAZIONI Mobili (diartrosi)
Semi-mobili (anfiartrosi)
Fisse (sinartrosi)
MUSCOLI Striati, scheletrici, volontari
Cardiaco, striato, involontario Lisci, involontari
STRUTTURA Fibre muscolari,
miofibrille, sarcomero, actina, miosina.
Fibre rosse o lente Fibre bianche o veloci
FUNZIONI Agonisti
Antagonisti Sinergici Fissatori
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Figura 8 – Schema sintetico di anatomia del cuore e circolazione corporea. Le frecce indicano il percorso del sangue. Legenda: 1-valvola tricuspide; 2-valvola bicuspide o mitrale; 3-arteria aorta; 4-tronco polmonare; 5-vene polmonari destre e sinistre; 6-vene cave superiore e inferiore.
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Figura 9 – La figura mostra le variazioni di volume polmonare, durante la respirazione, in relazione ai movimenti respiratori del diaframma. a) Fase di inspirazione, contrazione del diaframma ed aumento del volume polmonare; b) Fase di espirazione, rilasciamento del diaframma e riduzione del volume polmonare.
MAPPE CONCETTUALI
APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO STRUTTURA E FUNZIONAMENTO
VASI SANGUIGNI
Arterie (dal cuore alla periferia) Vene (dalla
periferia al cuore) Capillari
Piccola circolazione Grande circolazione
CUORE Atri, ventricoli
Valvola tricuspide dx Valvola mitrale sx
Sistole (svuotamento) Diastole (riempimento)
Gittata sistolica Frequenza cardiaca
Volume minuto
SANGUE 55% plasma (fluido)
45% parte figurata (solida) Globuli rossi (trasporto O2)
Globuli bianchi (sistema immunitario)
Piastrine (coagulazione)
RESPIRAZIONE
ESTERNA INTERNA O DIFFUSIONE EMATICO-TISSUTALE Passaggio di O2 da sangue a
tessuti e CO2 da tessuti al sangue
VENTILAZIONE Inspirazione, espirazione Frequenza respiratoria
Volume corrente Volume minuto
DIFFUSIONE ALVEOLO-CAPILLARE
Passaggio di O2 da aria alveolare al sangue e CO2 dal
sangue all’aria alveolare
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MODULO 2 – SVILUPPO FISICO, COGNITIVO, PSICO-MOTORIO UNITA’ DIDATTICA 2.1 – Fattori, tappe e leggi dello sviluppo fisico e cognitivo UNITA’ DIDATTICA 2.2 – Lo sviluppo psico-motorio
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• I fattori dello sviluppo fisico • Le tappe evolutive • Le leggi auxologiche • La maturazione cognitiva • I prerequisiti strutturali e funzionali, e le tappe dello sviluppo psico-motorio
Abilità • Saper riconoscere i prerequisiti
strutturali e funzionali • Saper percepire il proprio corpo • Saper coordinare un movimento dal
punto di vista spazio-temporale • Essere consapevoli delle proprie
potenzialità motorie
MAPPA CONCETTUALE
Fattori endogeni (intrinseci) Eredità, sesso, razza, sistema
endocrino
Fattori esogeni (estrinseci) Alimentazione, familiari,
ambientali-climatici, socio-economici, geografici
SVILUPPO FISICO Periodo neonatale
Periodo allattamento 1° infanzia 2° infanzia
1° età scolare Prepubertà
Età puberale Adolescenza Età adulta
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MAPPA CONCETTUALE
Prerequisiti strutturali Anatomici, neuro-
fisiologici, biochimici,
Prerequisiti funzionali Neurologici, fisiologici,
psicologici
SVILUPPO MOTORIO
Schemi motori di base Schemi posturali
Lateralità Schema corporeo Organizzazione spazio-temporale
Coordinazione senso-motoria e
dinamica generale Equilibrio statico-
dinamico Controllo posturale
Controllo respirazione
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MODULO 3 - CAPACITA’ MOTORIE E ATTIVITA’ SPORTIVE UNITA’ DIDATTICA 3.1 – Le capacità motorie UNITA’ DIDATTICA 3.2 – Caratteristiche e classificazione delle attività sportive
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Capacità condizionali (forza, velocità, resistenza)
• Capacità coordinative generali e speciali
• Flessibilità • Caratteristiche fisiologiche dei vari
sport • Classificazioni sportive di altro tipo
Abilità • Saper riconoscere i propri bisogni
motori • Saper riconoscere le proprie capacità
motorie • Saper allenare le proprie capacità
motorie • Saper valutare le proprie capacità
motorie • Saper scegliere un’attività sportiva in
base alle caratteristiche specifiche 15-17 ANNI 18-19 ANNI MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE
OTTIMO 240 190 250 200 BUONO 220 170 230 180
DISCRETO 200 150 210 160 SUFFICIENTE 180 130 190 140
SCARSO 160 110 170 120 TABELLA 1 - Valori indicativi nel salto in lungo da fermo (in cm), con partenza e arrivo a piedi uniti, per giovani nella fascia di età dai 15 ai 19 anni. 15-17 ANNI 18-19 ANNI MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE
OTTIMO 45 35 55 40 BUONO 35 29 45 31
DISCRETO 25 23 35 22 SUFFICIENTE 20 17 25 19
SCARSO 15 10 20 12 TABELLA 2 - Valori indicativi nel “Sargent test” (in cm), per giovani nella fascia di età dai 15 ai 19 anni.
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MASCHI FEMMINE 7-8 anni 1.700-2.000 1.500-1.800 9-10 anni 1.900-2.200 1.700-2.000 11-12 anni 2.100-2.400 1.900-2.200 13-14 anni 2.300-2.700 2.100-2.400
TABELLA 3 - Test di Cooper. Valori di riferimento (livello buono), espressi in metri, nella fascia di età dai 7 ai 14 anni. Per il test “mini Cooper”, può essere considerato il 50% dei valori sopraindicati.
15-17 anni 18-19 anni MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE
OTTIMO >3.000 >2.700 >3.100 >2.800 BUONO 2.700-3.000 2.400-2.700 2.800-3.100 2.500-2.800
DISCRETO 2.300-2.700 2.100-2.400 2.400-2.800 2.200-2.500 SUFFICIENTE 1.900-2.300 1.800-2.100 2.000-2.400 1.900-2.200
SCARSO <1.900 <1.800 <2.000 <1.900 TABELLA 4 - Test di Cooper. Valori di riferimento, espressi in metri, per giovani nella fascia di età dai 15 ai 19 anni. Per il test “mini Cooper”, può essere considerato il 50% dei valori sopraindicati.
15-17 anni 18-19 anni MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE
OTTIMO 3’10” 3’50” 3’ 3’40” BUONO 3’40” 4’30” 3’30” 4’10”
DISCRETO 4’20” 5’10” 4’ 4’50” SUFFICIENTE 4’50” 5’50” 4’30” 5’20”
SCARSO 5’30” 6’30” 5’ 6’ TABELLA 5 - Test dei 1.000 metri (in pista o su strada). Tempi indicativi, per giovani nella fascia di età dai 15 ai 19 anni.
MAPPA CONCETTUALE
CAPACITA’ MOTORIE
CAP. CONDIZIONALI Legate a meccanismi
energetici
FLESSIBILITA’ Mobilità articolare
Elasticità muscolare
CAP.COORDINATIVE Apprendere, perfezionare,
adattare movimenti complessi
FORZA Massimale
Veloce Resistente
VELOCITA’ Frequenza Rapidità Reattività
RESISTENZA Breve durata Media durata Lunga durata Alla velocità
Alla forza
GENERALI Apprendimento
Controllo Trasformazione
SPECIALI Combinazione Orient.spazio Differenziaz.
Equilibrio Ritmo
Reazione Anticipazione
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MAPPA CONCETTUALE
CLASSIFICAZIONE ATTIVITA’ SPORTIVE
ATTUALE Di prestazione Di situazione
Tecnico-combinatori Di mira
FISIOLOGICA Anaerobici
Aerobici-anaerobici massivi
Prevalentemente aerobici Aerobici-anaerobici
alternati Di potenza
Di destrezza
QUALITA’ FISICHE Di Forza massimale
Di Forza veloce Di Forza resistente
Di Velocità Di Resistenza breve durata
“ media durata “ lunga durata “ alla velocità
Di Destrezza
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MODULO 4 - SPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA: ADATTAMENTI SCOLASTICI UNITA’ DIDATTICA 4.1 – Sport individuali UNITA’ DIDATTICA 4.2 – Sport di squadra
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Principali specialità (corsa, salti, lanci) dell’atletica leggera
• Principali specialità della ginnastica artistica (pre-acrobatica, parallele, anelli, cavallina)
• Principali regole del Badminton • Principali regole del Tennis tavolo • Principali regole del Rugby a 15 e a 7 • Principali regole della Pallamano • Principali regole della Pallacanestro • Principali regole della Pallavolo • Principali regole del Calcio a cinque
Abilità • Saper applicare tecniche semplici di
alcune specialità dell’atletica leggera • Saper applicare tecniche semplici di
alcune specialità della ginnastica artistica
• Saper applicare le regole base nel badminton e tennis tavolo
• Saper applicare aspetti tecnico-tattici semplici nel rugby a sette
• Saper applicare aspetti tecnico-tattici semplici nella pallamano
• Saper applicare aspetti tecnico-tattici semplici nella pallacanestro
• Saper applicare aspetti tecnico-tattici semplici nella pallavolo
• Saper applicare aspetti tecnico-tattici semplici nel calcio a cinque
Figura 10 – Le due fasi principali della corsa. Fase A, attiva- 1(appoggio), 2(caricamento), 3(spinta). Fase B, inerzia o volo.
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Figura 11 – Partenza dai blocchi fino al primo appoggio. 1 “Ai vostri posti”. 2 “Pronti”. 3 “Via” (sparo).
Figura 12 – Tecnica di passaggio dell’ostacolo nelle gare di velocità breve.
Figura 13 – Tecnica del salto in alto, stile “Fosbury”.
Figura 14 - Tecnica del salto in lungo, stile in estensione (hang).
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Figura 15 – Tecnica del lancio del peso. a) Impugnatura del peso, sulle tre dita centrali. b) Esercizio propedeutico di lancio da fermo, per facilitare l’apprendimento dell’azione delle gambe (caricamento-spinta) e della fase finale del lancio.
Figura 16 – Tecnica del lancio del disco. a) Impugnatura del disco e senso di rotazione (oraria) di uscita del disco dalle mani. b) Esercizio propedeutico per facilitare l’apprendimento della rotazione del busto e fase di uscita del disco.
Figura 17 – Capovolta avanti.
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Figura 18 – Capovolta dietro.
Figura 19 – Verticale (appoggiata e libera).
Figura 20 – Oscillazione in appoggio a braccia ritte alle parallele.
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Figura 21 – Sospensione rovesciata in verticale agli anelli.
MAPPA CONCETTUALE
SPORT INDIVIDUALI
Atletica leggera Origini antica Grecia. Marcia: un piede a terra, gamba estesa. Corsa: 1°fase appoggio-caricamento-spinta; 2° fase inerzia o volo. Partenza dai blocchi: gamba più forte dietro, ginocchio a terra. Ostacoli: 1° gamba attacco, 2° gamba richiamo. Staffetta: cambio a mano alternata, 1°-3°dx, 2°-4°sx, dall’alto o dal basso. Salto in alto e salto in lungo: rincorsa, stacco, volo, atterraggio.Getto del peso: tecnica rettilinea (traslocazione) o rotatoria. Fasi: partenza, traslocazione o rotazione, piazzamento finale, finale lancio. Lancio del disco: tecnica rotazione. Fasi: partenza, rotazione, piazzamento finale, finale lancio.
Ginnastica artistica Origini, ginnastica preparatoria militare antica Grecia. Corpo libero: ginnastica preacrobatica, capovolta avanti, dietro, verticale, ruota. Parallele: traslocazioni, oscillazioni, cambi di fronte, verticale appoggiata e rovesciata, capovolta avanti-dietro. Anelli: appoggio braccia ritte, capovolta dietro, verticale rovesciata. Volteggi: cavallina o tavola, fra mezzo flesso, divaricata. Rincorsa, pre-salto, battuta, presa, salto. Cavallo con maniglie: fra mezzo flesso, oscillazioni frontali, laterali. Sbarra: oscillazioni, giro addominale avanti o dietro.
Badminton Sport di racchetta Singolo e doppio Partite al meglio dei 3 set a 21. Campo singolo 6,70x5,18m. Campo doppio 6,70x6,10m. Rete 1,55 m. Servizio dal basso. Colpi da fondo campo: clear, drop, smash. Colpi a rete: lift, cut.
Tennis tavolo Sport di racchetta. Singolo e doppio. Partite al meglio dei 3 set a 11. Tavolo in legno, 274cmx152,5cm, h da terra 76 cm. Rete 15,25 cm. Pallina 2,7gr x 30 mm diametro, bianca/arancione. Cambio servizio ogni 2 battute. Nel doppio: scambi alternati e servizio diagonalmente opposto. Colpi: top-spin; back-spin; side-spin. Impugnatura racchetta: occidentale a 3 dita; a penna cinese.
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Figura 22 – Disposizione tattica nel rugby a sette. Da notare il ruolo “C” (Centro) che può assumere tale posizione in fase difensiva, mentre si può inserire fra il mediano di mischia (MM) e le ali (A), nelle fasi di attacco. Legenda: P=Pilone; T=Tallonatore; MM=Mediano di mischia; A=Ala; C=Centro.
Figura 23 – La figura mostra: nella metà campo a) una pallamano a 7 giocatori, squadra in difesa (rossa) con schema “6-0”, e squadra in attacco (blu) con schema “3-3”; nella metà campo b) una pallamano a 6 giocatori, squadra in difesa (rossa) piazzata con schema “5-0”, squadra in attacco (blu) con schema “3-2”. Legenda: C=Centrale; AD=Ala destra; AS=Ala sinistra; P=Pivot; TD=Terzino destro; TS=Terzino sinistro.
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Figura 24 – Le figure mostrano schemi difensivi e di attacco semplici. a) Difesa 3-1-2 o CMAV centro mediano avanzato (su battuta propria); b) Ricezione (attacco) a W con alzatore al centro in posizione 3; c) Ricezione (attacco) a W con alzatore in posizione 2 (cambio d’ala); d) Ricezione (attacco) a W con penetrazione da zona 6.
Figura 25 – Schema tattico semplice nel basket, con squadra in difesa (rossa) con schema 2-3 e squadra in attacco (nera) disposta in funzione dei ruoli. Legenda: PL=Playmaker; AG=Ala grande; AP=Ala piccola; P=Pivot; G=Guardia.
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Figura 26 – La figura mostra le due principali disposizioni tattiche nel calcio a cinque. a) Squadra rossa in difesa “2-2” o “quadrato”; squadra blu in attacco “2-2” con 2 punte. b) Squadra rossa in difesa “1-2-1” o “rombo”; squadra blu in attacco “1-2-1” con 1 punta.
MAPPA CONCETTUALE
SPORT DI SQUADRA
Rugby a sette Sport educativo, correttezza, lealtà. Avanzare, sostenere, pressare. Calcio dai “22”. Trasformazione meta in drop. Touche a 2. Mischia a 3. Distanza a 5m. 3 Avanti(piloni, tallonatore), 4 Trequarti (mediano mischia, ali, centro)
Pallamano Velocità, coordinazione, contatto. Area del portiere a 6 m dal palo. Portiere tutto il corpo. 3 passi. 3”. 20”. Piede. Doppia. Rigore da 7 m. Tiro da 9 m. Portiere, terzino, ala, pivot. Schemi attacco 3-3. Schema difesa 6-0, 5-1.
Pallavolo Velocità e coordinazione, no contatto. Campo 18x9m. Rete 2,43m maschi, 2,24m femmine. Partite al meglio dei 5 set a 25 punti. Posizione giocatori antioraria. Giro senso orario. Max 3 tocchi, tutto il corpo. Doppia. Trattenuta. Palleggiatore, schiacc. centrale, laterale, opposto, libero. Attacco a W. Difesa 3-1-2, 3-2-1.
Pallacanestro Molte regole, coordinazione. Campo 28x15m. Aree 3”. Linea 3 punti. Partite 4x10’. Infrazioni “fuori”, “doppia”, “accompagnata”, “passi”, “3”, “5”, “24”, “campo”, fallo su tiro, sfondamento, intenzionale. Bonus dopo 4 falli. Playmaker, Pivot, Ala piccola e grande, Guardia. Schemi difesa 2-3, 3-2, 2-1-2, 1-3-1, zona o mista.
Calcio a cinque Velocità, tecnica, coordinazione. Campo 25/42x15/25. Partite 2x20’. Area rigore 6 m dal palo. Punizioni dirette e indirette, barriera 5 m. Tiro libero 10m dopo 5 falli, senza barriera. Portiere, centrale, esterno, punta. Difesa 2-2 “quadrato” per attacco 2 punte. Difesa 1-2-1 “rombo, per attacco 1 punta.
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MODULO 5 – LA COMPONENTE ESPRESSIVA DEL MOVIMENTO UNITA’ DIDATTICA 5.1 – Il linguaggio del corpo. I g eneri musicali UNITA’ DIDATTICA 5.2 – Le attività simbolico-espressive. Danza popolare, danza classica e balli moderni. Gli sport di espressione corporea
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Indicatori del linguaggio del corpo • I generi musicali • Attività simbolico espressive (mimo,
danza) • La danza popolare e la danza classica • I balli moderni • I balli latino-americani e caraibici • Gli sport di espressione corporea
Abilità • Saper esprimere le proprie emozioni
tramite il corpo • Saper utilizzare il linguaggio non
verbale in una comunicazione interpersonale
• Saper utilizzare le attività simbolico-espressive
• Saper adattare il movimento ad una sequenza ritmica
MAPPE CONCETTUALI
COMUNICAZIONE UMANA
LINGUAGGIO VERBALE Parole (fonèmi, grafèmi)
LINGUAGGIO NON VERBALE (DEL CORPO) Gestualità delle mani e corpo
Mimica facciale Postura
Prossimità
Consapevolezza corporea
Feed-back
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GOSPEL ‘20
BLUES 1700 JAZZ
1800/1900 Swing ’30 Bebop ‘40
COUNTRY ‘20 FOLK
’30 - ’40
RHYTHM&BLUES ‘50
ROCK&ROLL ‘50
SOUL ‘60
PUNK ‘70
REGGAE ‘70
FUNK ‘70
DISCO MUSIC ‘70
ACID JAZZ ‘80
RAP HIP-HOP ‘80
HOUSE ‘80
HEAVY METAL ‘80
TECHNO ‘80
I GENERI MUSICALI
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MAPPE CONCETTUALI DDd
ATTIVITA’ SIMBOLICO-ESPRESSIVE
MIMO DANZA
DANZE POPOLARI Di società
Di corteggiamento In tondo
A serpentina Armate
DANZA CLASSICA 1600, Parigi
DANZA MODERNA 1900
Danza jazz Funky
Hip-hop(break-dance) BALLI CLASSICI 1800, Centro Europa
Valzer Mazurka
Polka DANZE ETNICHE
LATINO-AMERICANI E CARAIBICI
Samba Salsa
Rumba Mambo
Cha-cha-cha Merengue
TANGO FLAMENCO
SPORT DI ESPRESSIONE CORPOREA
GINNASTICA RITMICA
Individuale femm. A squadre (6)
Es. “obbligatori” Es. “liberi”
Palla, cerchio, funicella, nastro,
clavetta
PATTINAGGIO ARTISTICO Su ghiaccio
Su pista Individuale maschile
e femminile Coppie miste
Esercizi “obbligatori” Esercizi “liberi”
NUOTO SINCRONIZZATO Individuale femm.;
a coppie; a squadre (6) Esercizi “obbligatori”
Esercizi “liberi”
AEROBICA Funky
Hip-hop Step
Low impact Combo
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MODULO 6 – SALUTE, EFFICIENZA FISICA, ALLENAMENTO UNITA’ DIDATTICA 6.1 – La salute e l’efficienza fis ica UNITA’ DIDATTICA 6.2 – Allenamenti per l’efficienza cardio-circolatoria UNITA’ DIDATTICA 6.3 – Allenamenti per l’efficienza muscolare
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Concetto di salute e benessere • Concetto di efficienza fisica • Metodi di allenamento per
l’efficienza cardio-circolatoria • Metodi di allenamento per
l’efficienza muscolare (forza, resistenza, flessibilità)
Abilità • Saper utilizzare metodi per migliorare
la salute • Saper utilizzare metodi di
allenamento per l’efficienza cardio-circolatoria (resistenza)
• Saper utilizzare metodi di allenamento per l’efficienza muscolare (forza, resistenza, flessibilità)
MAPPACONCETTUALE
ALLENAMENTO Carico interno
Quantità, intensità Progressività, continuità,
varietà, alternanza, ciclicità,
PER LA SALUTE Prevenzione ipocinesi Allenamento blando
“Vita sana”
PER L’EFFICIENZA FISICA Miglioramento prestazione fisica
Allenamento metodico Alimentazione adeguata
Efficienza cardio-circolatoria, Efficienza muscolare (forza e
resistenza, elasticità) Coordinazione neuro-muscolare
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MASCHI FEMMINE 20-29 anni 2.000-2.900 1.900-2.600 30-39 anni 1.900-2.800 1.800-2.500 40-49 anni 1.800-2.700 1.700-2.400 50-59 anni 1.700-2.600 1.600-2.200 60 anni e oltre 1.600-2.500 1.500-2.100 TABELLA 6 - Test di Cooper. Valori indicativi, espressi in metri percorsi, per adulti (non atleti). ETA’ MASCHI FEMMINE 1.000 5.000 1.000 5.000 20-29 3’30” 18’40” 4’ 21’30” 30-39 3’45” 19’45” 4’15” 22’45” 40-49 4’ 21’10” 4’30” 24’30” 50-59 4’15” 22’15” 4’40” 25’30” 60 e oltre 4’30” 23’40” 5’ 27’30” TABELLA 7 - Test dei 1.000 e 5.000 metri. Buoni valori di riferimento, per adulti (non atleti). Tipo di allenamento Durata Intensità Resistenza aerobica Fondo lento 1h30’-2h +15-18% SA Resistenza aerobica Fondo medio 1h-1h30’ +12-15% SA Resistenza aerobica Fondo medio-veloce 40’-1h +8-12% SA Resistenza aerobica Fondo alternato 1h-1h30’ +18% / +10% Resistenza aerobica Fondo intensità crescente 1h Da+18% a SA Potenza aerobica Fondo veloce 30’-40’ +3-5% SA Potenza aerobica Ripetute lunghe 3’-10’ = SA Potenza aerobica Ripetute brevi 1’-2’ > SA TABELLA 8 – I metodi di allenamento della potenza e resistenza aerobica. Nella colonna delle intensità, vengono indicate le varie velocità, in termini di percentuali dalla soglia anaerobica (SA). Tipo di forza N° di serie N° di
ripetizioni % del Carico max Recupero
Forza massimale 3-6 1-5 90-100 3’-5’ Ipertrofia 3-4 8-12 60-80 1’-2’ Forza veloce 3-6 8-15 50-70 3’-4’ Forza resistente 3-4
o circuito 30-40 40-60 3’ o = lavoro
TABELLA 9 – Le caratteristiche essenziali dei metodi di sviluppo della forza.
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MASCHI FEMMINE <20 anni 15-30 12-24 21-30 anni 14-28 10-22 31-40 anni 13-26 8-20 41-50 anni 10-24 6-18 51-60 anni 8-22 5-16 >60 anni 6-20 4-14 TABELLA 10 - Addominali eseguiti a sedere con gambe piegate, piedi fissati, mani sul petto. Valori di riferimento per adulti (non atleti). MASCHI FEMMINE <20 anni 3-16 1-10 21-30 anni 2-14 1-8 31-40 anni 1-12 1-6 41-50 anni 0-10 0-4 51-60 anni 0-5 0-2 >60 anni 0-3 0-1 TABELLA 11 - Trazioni alla sbarra, eseguite con impugnatura a mano piena, pollice opposto, alla larghezza delle spalle e arrivando con il mento alla sbarra. Valori di riferimento, per adulti (non atleti). MASCHI FEMMINE <20 anni 16-32 12-20 21-30 anni 14-30 10-18 31-40 anni 12-28 8-16 41-50 anni 10-26 6-14 51-60 anni 8-20 4-12 >60 anni 6-18 2-10 TABELLA 12 - Piegamenti sulle braccia, eseguiti con il gomito fino a 90° (nelle donne con ginocchio appoggiato). Valori di riferimento per adulti (non atleti).
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MODULO 7 – VALORE EDUCATIVO DELLO SPORT E FAIR PLAY UNITA’ DIDATTICA 7.1 – Aspetti psico-pedagogici dell’attività fisico-sportiva UNITA’ DIDATTICA 7.2 – Motivazioni primarie e secon darie dello sport e fair play
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Aspetti psicologici e pedagogici dell’attività fisico-sportiva
• Le motivazioni primarie dello sport (gioco e agonismo)
• Le motivazioni secondarie dello sport • I regolamenti dei principali sport di
squadra • I regolamenti dei principali sport
individuali • Le regole del fair play
Abilità • Essere consapevole del valore
educativo dell’attività sportiva • Saper riconoscere le motivazioni
personali ad un determinato sport
• Sapersi relazionare positivamente nel gruppo dello sport
• Saper ricoprire vari ruoli negli sport con le relative responsabilità
• Saper sperimentare ruoli di arbitraggio o giuria nello sport
• Saper accettare la sconfitta e le decisioni arbitrali
• Saper rispettare gli avversari e vincere con mezzi leciti
MAPPA CONCETTUALE
ASPETTI POSITIVI DEL MOVIMENTO E DELLO SPORT
BIOLOGICI Omeostasi Benessere
COGNITIVI Attenzione
Concentrazione Cap. reazione
Discriminazione
PSICOLOGICI Autocontrollo Motivazione
Fiducia sé stessi Consapevolezza
Autonomia
SOCIALI Relazioni
Valori Ruoli
Responsabilità
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MAPPE CONCETTUALI
MOTIVAZIONI ALLO SPORT
PRIMARIE SECONDARIE Biologiche
Omeostasi; movimento Psicologiche
Affettive, comunicative, estetiche Sociali
Realizzazione; successo; economico; affiliazione
Psicopatologiche Inferiorità; narcisismo;
potenza
GIOCO Libero, incerto, creativo, improduttivo, regolamentato. Imitazione e anticipazione ruoli sociali. Liberazione cariche aggressive. Teorie residuali. Teorie dell’esercizio. Teorie genetiche, sociali e ludo centrismo di Huizinga.
AGONISMO Canalizzazione
aggressività socialmente accettata.
Autorealizzazione
LE REGOLE DEL FAIR PLAY
Per il giovane Gareggiare principalmente per divertirsi. Gareggiare sempre con lealtà. Rispettare le regole del gioco. Rispettare i compagni di squadra, gli avversari, gli arbitri e gli spettatori. Accettare la sconfitta con dignità. Rifiutare la corruzione, il doping, il razzismo, la violenza e qualsiasi cosa contrario all’etica dello sport. Aiutare gli altri a resistere ai tentativi di corruzione. Denunciare coloro che tentano di screditare lo sport. Non insultare gli avversari per diversità di colore, nazionalità, squadra. Mettere in evidenza coloro che difendono la buona reputazione dello sport.
Per l’Educatore Mettere la salute, la sicurezza e il benessere dei giovani atleti prima di ogni altro fattore. Favorire nei giovani l’instaurarsi dell’abitudine a fare sport per tutta la vita. Rispettare le trasformazioni fisiche e psicologiche dei giovani e le relative influenze sullo sport. Non mettere ai bambini aspettative sproporzionate alle loro reali possibilità. Porre in risalto il piacere e la soddisfazione di fare sport, scegliendolo liberamente. Dedicare un interesse uguale ai giovani con maggiore o minore talento. Sottolineare e premiare non solo i successi ma anche la crescita personale. Incoraggiare i giovani a elaborare proprie regole e ad assumere vari ruoli oltre quello di partecipante (allenatore, arbitro). Incoraggiare i giovani ad assumersi la responsabilità personale delle proprie azioni di fronte ad atti sleali. Fornire ai giovani (e famiglie) informazioni sui rischi e sui benefici potenziali relativi al raggiungimento di elevate prestazioni sportive.
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MODULO 8 – PRINCIPALI NORME DI ALIMENTAZIONE UNITA’ DIDATTICA 8.1 – Funzioni, principi nutritivi , categorie degli alimenti UNITA’ DIDATTICA 8.2 – Apporto calorico, razione ca lorica giornaliera e tipi di dieta, disposizione e composizione dei pasti
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Le funzioni, i principi nutritivi e le categorie degli alimenti
• Le vitamine i sali minerali • I vari tipi di dieta • Razione calorica giornaliera • Disposizione e composizione dei pasti
Abilità • Saper scegliere gli alimenti in base ai
loro principi nutritivi • Saper utilizzare un’alimentazione
corretta • Saper disporre i pasti in maniera
adeguata al fabbisogno calorico • Saper strutturare un pasto pre-gara
MAPPE CONCETTUALI
ALIMENTI
FUNZIONI Plastica
Energetica Equilibratrice,
regolatrice, protettiva
PRINCIPI NUTRITIVI Glucidi Protidi Lipidi
Vitamine Sali minerali
Acqua
CATEGORIE Carni, pesci,
uova Latte e derivati
Cereali e derivati e tuberi Legumi
Grassi da condimento
Ortaggi e frutta
VITAMINE
LIPOSOLUBILI A, difesa epiteli, mucose, occhio
D, livello ematico calcio e fosforo E, antiossidante
K , anticoagulante, fissazione calcio
IDROSOLUBILI B1, utilizzazione carboidrati B2, metabolismo energetico B6, utilizzazione aminoacidi
B12, globuli rossi, tessuto nervoso C, pareti vasi sanguigni, antiossidante
PP, coenzimi, metabolismo A. Pantotenico, coenzimi, metabolismo
A. folico, sintesi aminoacidi
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MAPPE CONCETTUALI
I SALI MINERALI
MACROELEMENTI Calcio, ossa, denti, contrazione muscolare
Cloro, equilibrio liquidi organici Fosforo, tessuto osseo, energia muscolare
Magnesio, ossa, enzimi Potassio, acido-base, contrazione muscolare Sodio, liquidi cellulari, conduzione nervosa,
Zolfo, cheratina cute
OLIGOELEMENTI Cadmio, antiossidante Cobalto, vitamina B12
Cromo, insulina, colesterolo HDL Ferro, emoglobina, anemia
Fluoro, denti, ossa Iodio, ormoni tiroide, metabolismo
Manganese, enzimi Molibdeno, enzimi, ossido-riduzioni
Nichel, assorbimento ferro Rame, emoglobina,
Selenio, antiossidante Silicio, vasi sanguigni, cartilagini Vanadio, controllo sodio, potassio Zinco, muscoli, ossa, pelle, enzimi
LA DIETA MEDITERRANEA
ALIMENTI Cereali e derivati, legumi,
ortaggi, verdura, frutta, olio di oliva, carne bianca, pesce, uova, latte e derivati, vino
RAZIONE CALORICA GIORNALIERA Glucidi – 55-60% Protidi – 10-15% Lipidi – 20-30%
DISPOSIZIONE E COMPOSIZIONE PASTI
RIPARTIZIONE GIORNALIERA ENERGIA
10-20% Colazione 5-10% Merenda 35-45% Pranzo 5-10% Merenda 30-40% Cena
COMPOSIZIONE PASTI
Colazione: abbondante e ricca di glucidi.
Pranzo e Cena: piatto unico, no alimenti stesso gruppo, no
sughi e fritti. Merende: frutta fresca,
frullati, succhi o yogurt, no cioccolata e
bibite gassate. Acqua fuori dai pasti
PASTO PRE-GARA
3 ore dalla gara. Molti glucidi (pasta,
dolci). Frutta e verdura. No sughi e fritti. No carne. No
alcol.
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MODULO 9 – LE DROGHE E L’ALCOLISMO UNITA’ DIDATTICA 9.1 – Classificazione delle droghe, meccanismo d’azione e rischi UNITA’ DIDATTICA 9.2 – L’alcolismo
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Definizione di droghe. • Criteri di classificazioni delle droghe • Meccanismo d’azione, rischi per la
salute, delle droghe • Alcolismo, effetti acuti e cronici,
rischi per la salute
Abilità • Essere padrone di informazioni
fondamentali sulla prevenzione delle tossicodipendenze
• Saper adottare uno stile di vita eticamente e socialmente corretto
• Saper reagire in maniera appropriata di fronte al problema delle tossicodipendenze
MAPPA CONCETTUALE
MAPPA CONCETTUALE
LE DROGHE
Oppiacei e derivati morfina, codeina, eroina
Psico-stimolanti Cocaina, amfetamine, alcaloidi del Khat, caffeina
Cannabinoidi (THC) Marijuana, Hashish, Olio di hashish
Inalanti Eteri, solventi, colle Arilcicloesamine PCP, Ketamina Designer-Drugs MPTP, a-metilfentanile, MDA, MDEA, Ecstasy, MBDB
Allucinogeni Naturali: mescalina, psilocibina, miristicina. Semi-sint.: LSD Sintetici: DOM
ALCOLISMO
EFFETTI ACUTI Sedazione, disinibizione,
nausea, mal di testa, diminuzione vigilanza,
vivacità, riflessi, allungamento tempi di reazione.
Limite legale guida: 0.5 gr/L
EFFETTI CRONICI Diminuzione difese immunitarie,
cirrosi, neuropatie periferiche, alterazioni endocrine e mucose
gastro-intestinali, malattie cardio-vascolari, tumori, sindrome
alcolica fetale
Deprimenti SNC Barbiturici, Benzodiaz., Metaqualone Alcol Etilico Nicotina
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MODULO 10 – IL DOPING E LE SUE PROBLEMATICHE UNITA’ DIDATTICA 10.1 – Storia e evoluzione del concetto doping. Aspetti etici, legislativi e psico-sociali del doping UNITA’ DIDATTICA 10.2 – Aspetti farmacologici del d oping. Le sostanze vietate e i metodi proibiti, meccanismo d’azione e rischi. Gli integratori dietetici
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Storie e evoluzione del doping • Aspetti etici, legislativi, psico-sociali
del doping • Aspetti farmacologici del doping:
sostanze vietate, metodi proibiti, meccanismo d’azione e rischi
• Gli integratori dietetici
Abilità • Essere padroni di informazioni
fondamentali sulla tutela della salute • Saper adottare regole sportive
eticamente corrette • Saper riconoscere gli effetti delle
sostanze doping sulle persone • Saper rinunciare a mezzi illeciti per
raggiungere prestazioni sportive
MAPPE CONCETTUALI VERIFICA INTERMEDIA
GLI ASPETTI DEL DOPING
ETICO “Morale e
salute” Uguaglianza
Lealtà
LEGISLATIVO Legge n. 376, 14/12/2000
Doping reato penale oltre che
sportivo
PSICO-SOCIALE Psicologici
Ansia, frustrazioni, inadeguatezza
Sociali Affermazione, suggestione,
dipendenza, imitazione
FARMACOLOGICO Sostanze vietate, metodi proibiti,
meccanismo d’azione e rischi per la salute
Nella storia dell’uomo, il fenomeno del doping, si è presentato già nell’antichità, ogni volta che lo sport assumeva un carattere professionistico estremo, per raggiungere soldi, fama e successo
Il doping nel 1900 1)fino agli anni ’40: uso di strani miscugli di sostanze varie (“bombe”) 2)anni ‘40/’60, uso di anfetamine 3)anni ‘70-’90, massiccia diffusione ormoni, anche a scopi ideologici
La diffusione del doping rispetto all’inefficienza dell’antidoping, ha portato al divieto di moltissime sostanze e metodi e alla variazione del concetto di doping, considerato molto più che la semplice “presenza di una sostanza vietata nell’organismo”
ORIGINE E DIFFUSIONE DEL DOPING
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MAPPE CONCETTUALI
DOPING - SOSTANZE E METODI PROIBITI
SOSTANZE PROIBITE SEMPRE
Sostanze non approvate
Agenti anabolizzanti Steroidi anabolizzanti
androgeni, Ormoni peptidici
Ormone crescita (GH), Eritropoietina (EPO),
ACTH, Beta-2-agonisti Anti-asmatici
Modulatori ormonali e metabolici
Insuline Diuretici e altri
agenti mascheranti
METODI PROIBITI SEMPRE
Manipolazioni del sangue
Somministrazione, reintroduzione, pot. artificiale trasporto,
assorbimento, rilascio ossigeno (EPO, PFC),
manipolazione endovascolare Manipolazioni
chimiche, fisiche Sostituzione urina, infusione venosa, cateterizzazione Doping genetico
SOSTANZE PROIBITE SOLO
IN COMPETIZIONE
Stimolanti (del SNC) Amfetamina, efedrina,
cocaina Narcotici (analgesici)
Morfina, eroina Cannabinoidi
Hashish, marijuana Glucocorticosteroidi
(cortisone) SOSTANZE
PROIBITE IN PARTICOLARI
SPORT Alcol
Betabloccanti SOSTANZE
MONITORIZZATE ANNUALMENTE
L’USO CORRETTO DEGLI INTEGRATORI
Glucidi a rapido effetto (maltodestrine, fruttosio)
dopo o durante prestazioni sportive di
lunga durata
Sali minerali e vitamine
durante periodi di allenamento intenso specialmente nella
stagione calda
Proteine, aminoacidi a
catena ramificata Ingiustificati con diete equilibrate,
causa di sovraccarico
epatico e renale e costose
L’ABUSO DEGLI INTEGRATORI
Creatina ad alti dosaggi effetti simili a
sostanze doping e molto costosa
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MODULO 11 – IL TABAGISMO UNITA’ DIDATTICA 11.1 – Sostanze principali del fumo, meccanismo d’azione e rischi UNITA’ DIDATTICA 11.2 – Aspetti sociali del tabagismo
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Principali componenti del fumo • Effetti dannosi sull’organismo • Componenti sociali del tabagismo • Aspetti importanti nelle campagne
anti-fumo
Abilità • Essere padrone di informazioni
fondamentali sulla tutela della salute • Saper riconoscere la motivazione che
spinge al fumo • Saper evidenziare gli aspetti positivi
dello smettere di fumare
MAPPA CONCETTUALE
MAPPA CONCETTUALE
I COMPONENTI DANNOSI DEL FUMO
OSSIDO DI CARBONIO (CO)
Gas velenoso presente anche nelle sigarette
leggere e con filtro. Si lega all’emoglobina
“carbossiemoglobina” impedendo il trasporto
di O2
NICOTINA Sostanza velenosa e psico-attiva che produce aumento battito cardiaco,
pressione, concentrazione
zuccheri nel sangue e
vasocostrizione
CATRAME Sostanze irritanti
e tossiche apparato
respiratorio e cancerogene (iniziatori e
promotori del processo tumorale)
LE MOTIVAZIONI DEL FUMO
SI INIZIA A FUMARE PER: Curiosità, piacere
Condizionamento dell’ambiente (induzione, imitazione coetanei)
Atteggiamento da adulto o di protesta contro gli adulti
Percezione positiva del modello del fumatore
Ma sempre per leggerezza non conoscendo i rischi per la salute
SI PUO’ SMETTERE DI FUMARE SE: Si percepisce positivamente gli aspetti legati al “non fumare” come libertà dal
conformismo, aumento della stima di sé, aumento della salute, aumento delle
prestazioni fisiche (più resistenza e apnea), più gusto per i cibi, migliore apparenza
estetica e accettazione da parte degli altri
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MODULO 12 – LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NELLO SPORT UNITA’ DIDATTICA 12.1 – I fattori della prevenzione UNITA’ DIDATTICA 12.2 – La sicurezza in acqua
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• I fattori della prevenzione degli infortuni nello sport
• Il riscaldamento per le attività sportive
• L’abbigliamento igienico-sportivo • Le regole della prevenzione degli
infortuni in acqua • Regole di sicurezza per gli sport
dell’acqua • Regole di sicurezza per il nuoto e le
immersioni in apnea
Abilità • Essere padrone delle informazioni
fondamentali sulla prevenzione degli infortuni
• Saper utilizzare un abbigliamento igienico-sportivo adeguato allo sport e alle condizioni ambientali
• Saper eseguire un riscaldamento specifico per lo sport che segue
• Saper trasferire competenze acquisite in ambito sportivo anche ai settori ricreativi e lavorativi
MAPPA CONCETTUALE
I FATTORI DELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NELLO SPORT
ATTREZZATURE E IMPIANTI SICURI
Strumenti sportivi costruiti con materiali e
design idonei Macchine per la
pesistica ergonomiche Impianti senza pericoli
con giusta illuminazione,
riscaldamento, areazione
RISCALDAMENTO In funzione
dell’attività che segue e della temperatura
ambientale. Più importante negli sport
di forza, velocità, potenza
ABBIGLIAMENTO ADEGUATO
Indumenti: favorire l’evaporazione in estate; proteggere
dalla dispersione del calore in inverno Scarpe protettive, traspiranti e stabili
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MAPPA CONCETTUALE
LA SICUREZZA IN ACQUA
REQUISITI MINIMI
Certificato medico Saper nuotare
MATERIALI SICURI
Mute, giacche ad acqua, salvagenti
Imbarcazioni inaffondabili
REGOLE E METODOLOGIE
SICURE Mai da soli
Gradualmente in acqua No se non in buone condizioni di salute
3 ore da un pasto, 2 ore da uno spuntino
No con bandiera rossa No oltre zone di
sicurezza
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MODULO 13 – PRONTO SOCCORSO E BLS BASIC LIFE SUPPORT UNITA’ DIDATTICA 13.1 – Il pronto soccorso nei più comuni casi di infortunio UNITA’ DIDATTICA 13.2 – Tecniche di BLS (Basic Life Support). Rianimazione cardio-polmonare (RCP).
COMPETENZE DA RAGGIUNGERE Conoscenze
• Vari tipi di infortunio • Vari tipi di trauma sportivo • Regole fondamentali di primo
intervento • Le tecniche di BLS e RCP
Abilità • Saper riconoscere rapidamente un
infortunio da un altro • Saper distinguere i vari gradi dello
stesso infortunio • Saper chiedere rapidamente soccorso
indicando informazioni precise sullo stato di salute dell’infortunato
MAPPA CONCETTUALE
PROCEDURE COMUNI DI INTERVENTO
APPLICARE GHIACCIO Nelle contusioni, stiramenti, strappi,
distorsioni, fratture, lussazioni, ustioni, punture di insetto, colpo di calore,
colpo di sole
IMMOBILIZZARE LA PARTE Nelle distorsioni, strappi, lussazioni,
fratture
LAVARE CON ACQUA E SAPONE, DISINFETTARE
CON PRODOTTI NON USTIONANTI, APPLICARE
GARZE STERILI Nelle abrasioni, escoriazioni, ferite
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Figura 27 – Valutazione dello stato di coscienza e prima richiesta di aiuto. Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.
Figura 28 – Iperestensione della testa, con mano sulla fronte e due dita sotto il mento, per liberare le vie aeree dal rilassamento della lingua. Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.
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Figura 29 – Fase GAS – Guarda-Ascolta-Senti, che deve durare per 10”. Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.
Figura 30 – Massaggio cardiaco. Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.
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Figura 31 – Respirazione bocca-bocca. Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.
Figura 32 – Tecnica per adagiare l’infortunato in Posizione laterale di sicurezza (PLS). Figura tratta da: Linee Guida 2010-2015 / IRC Comunità.
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MAPPA CONCETTUALE
Tecniche di BLS. Rianimazione cardio-polmonare (RCP).
1° fase: Valutazione stato di coscienza
Scuotere leggermente infortunato per le spalle, parlargli ad alta voce. Se
paziente incosciente, attivare subito soccorsi(118)
2° fase: Procedura ABC A-(Airway) controllo assenza ostruzione vie aeree. B-(Breathing) controllo della respirazione. C-(Circulation) controllo della circolazione
A - Controllo assenza ostruzione vie aeree. Controllare presenza oggetti nel cavo orale aprendo la bocca e rimuoverli con pinze Iperestendere la testa per rilassamento lingua
C – Controllo Circolazione o fase MO.TO.RE (MOvimenti-TOsse-REspiro). Osservare i movimenti del corpo, presenza di tosse e respiro. Ricerca del polso carotideo. In presenza di motore: PLS (posizione laterale sicurezza) In assenza di MO.TO.RE, iniziare la RCP.
B – Controllo respirazione o fase GAS (Guardo-Ascolto-Sento). Per circa 10”, guardare il movimento del torace, ascoltare il respiro, sentire il flusso di aria sulla guancia
RCP (Rianimazione cardio-polmonare) Superficie rigida, torace scoperto Massaggio cardiaco: mani una sopra l’altra sopra la sterno, braccia dritte, 100 compressioni /min Respirazione bocca-bocca: naso tappato, bocca aperta, non oltre 500cc ogni insufflazione, ogni 30 compressioni, 2 insufflazioni. Nei bambini rapporto 15:2
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APPENDICE – L’ESAME DI STATO. LA TERZA PROVA. ARGOMENTI PLURIDISCIPLINARI PER IL COLLOQUIO Gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, hanno come fine l’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo di studi; essi si sostengono al termine del corso di studi della scuola secondaria superiore e, per gli istituti professionali e per gli istituti d’arte, al termine dei corsi integrativi (L. 425, 10/12/97, art.1, comma 1). L’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato tendono ad accertare le conoscenze generali e specifiche, le competenze in quanto possesso di abilità, anche di carattere applicativo e le capacità elaborative, logiche e critiche acquisite (Art.1, Comma 3, Regolamento D.P.R. n. 323, 23/7/98). L’esame di Stato comprende tre prove scritte ed un colloquio volti ad evidenziare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal candidato. La lingua d’esame è la lingua ufficiale di insegnamento (L.425, art.3, comma 1 e 4, e regolamento). La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività; essa consiste nella produzione di uno scritto scelto dal candidato tra più proposte di varie tipologie comprese le tipologie tradizionali, individuate annualmente dal Ministero della pubblica istruzione (L.425, art.3, comma 1, e Regolamento). La seconda prova scritta è intesa ad accertare le conoscenze specifiche del candidato ed ha per oggetto una delle materie caratterizzanti il corso di studio per le quali l’ordinamento vigente o le disposizioni relative alle sperimentazioni prevedono verifiche scritte, grafico e scritto-grafiche. Al candidato può essere data facoltà di scegliere tra più proposte (L.425, art.3, comma 1, e Regolamento). LA TERZA PROVA La terza prova, a carattere pluridisciplinare, è intesa ad accertare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal candidato, nonché le capacità di utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell’ultimo anno di corso, anche ai fini di una produzione scritta, grafica o pratica (L.425, art.3, comma 1 e Regolamento, D.M.20/11/2000, art.1). La prova, che interessa non meno di 4 e non più di 5 discipline, può comprendere, alternativamente o cumulativamente, le seguenti tipologie di svolgimento: a) Trattazione sintetica di argomenti significativi, anche a carattere pluridisciplinare, contenente l’indicazione della estensione massima consentita (numero delle righe o delle parole). Tale tipologia deve prevedere non più di 5 argomenti. In questa tipologia l’obiettivo è descrivere sinteticamente le argomentazioni indicate, usando un linguaggio tecnico appropriato; b) Quesiti a risposta singola, sono articolati con domande chiaramente esplicitate, alle quali il candidato risponde in maniera autonoma, nei limiti dell’estensione massima indicata. Il numero di quesiti della prova è di 10-15 (2-3 per materia).
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L’obiettivo principale in questa tipologia, è rispondere alle domande formulate in maniera sintetica e precisa, usando un linguaggio tecnico appropriato; c) Quesiti a risposta multipla, per i quali vengono fornite più risposte, tra le quali il candidato indica quella esatta. Il numero dei quesiti è di 30-40 (6-8 per materia); d) Problemi a soluzione rapida, in relazione allo specifico indirizzo di studio. Può comprendere non più di 2 problemi; e) Analisi di casi pratici e professionali, correlata ai contenuti dei singoli piani di studio dei vari indirizzi. Può comprendere non più di 2 casi; f) Sviluppo di progetti, negli indirizzi di studio dove tale modalità rappresenta una pratica didattica adottata. Può comprendere 1 solo progetto. La terza prova concerne una sola delle tipologie sopra indicate, ad eccezione delle tipologie b e c che possono essere utilizzate anche cumulativamente; in questo caso la prova dovrà prevedere almeno 8 quesiti a risposta singola e almeno 16 quesiti a risposta multipla. All’interno della terza prova scritta deve essere previsto un breve spazio destinato all’accertamento della conoscenza della lingua straniera, dove questa sia compresa fra le discipline dell’ultimo anno di corso. La verifica di tale conoscenza può essere effettuata o con una breve esposizione in lingua straniera di uno degli argomenti o dei quesiti tra quelli proposti, o con una breve risposta in lingua straniera (anche in lingua italiana) ad uno o più quesiti formulati in lingua straniera. Le tipologie “A - Trattazione sintetica di argomenti” e “B - Quesiti a risposta singola” si prestano, a mio avviso, maggiormente allo sviluppo delle tematiche dell’educazione fisica. Esempi di tali tipologie sono riportati nella valutazione finale di ogni modulo. Per quanto riguarda la tipologia “C - Quesiti a risposta multipla”, si rimanda alle verifiche formative di ogni unità didattica, per le quali ho utilizzato tale sistema di valutazione. ARGOMENTI PLURIDISCIPLINARI PER IL COLLOQUIO Area classico-umanistica-storico-filosofica 1) Il rapporto fra sport e ideologia nelle varie dittature. Materie interessate:
Ed.fisica-Storia-Filosofia. Percorso didattico: Lo sport come propaganda politica. Il risultato ad ogni costo anche con utilizzo di metodi illeciti (doping).
2) La donna e lo sport. Materie: Ed.fisica-Italiano-Filosofia-Storia. 3) Il gioco e lo sport. Materie: Ed.fisica-Storia dell’arte-Filosofia-Storia-Greco-
Latino. 4) La concezione dualistica mente-corpo. Materie: Ed.fisica-Filosofia-Storia.
Percorso didattico: Evoluzione storico-filosofica del concetto dualistico di dimensione corporea (Platone, Cristianesimo, Vittorino da Feltre, Cartesio, Kant, Hegel, Schopenhauer, Freud, Husserl).
5) La concezione olistica del corpo. Materie: Ed.fisica-Filosofia-Storia. Percorso didattico: Evoluzione storico-filosofica (Aristotele, Locke, Hume, Berkeley, Materialismo, Concezione fenomenologica, Merleau Ponty, Dewey, Claparede, Decroly, Montessori, Piaget, Gesell, Wallon, Brunner).
6) Il corpo come oggetto. Materie: Ed.fisica-Storia dell’arte-Italiano. Percorso didattico: Percezione dell’uomo come unità espressiva e significativa.
7) Il doping dal punto di vista etico. Materie: Ed.fisica-Filosofia-Italiano.
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8) Dai giochi sportivi dell’antichità alle Olimpiadi moderne. Materie: Ed.fisica-Greco-Latino-Filosofia. Percorso didattico: Lo sport prima dei Greci. Lo sport in Grecia. Lo sport prima dell’era industriale. L’Inghilterra patria dello sport moderno. I giochi olimpici moderni.
Area linguistica-storico-letteraria 1) La Storia dello sport nella nostra cultura. Materie: Ed.fisica-Storia-Italiano. 2) Storia dello sport nella cultura anglosassone. Materie: Ed.fisica-Inglese-Storia-
Italiano. 3) Storia dello sport nella cultura francese. Materie: Ed.fisica-Francese-Storia-
Italiano. 4) Storia dello sport nella cultura spagnola. Materie: Ed.fisica-Spagnolo-Storia-
Italiano. 5) Storia dello sport nella cultura tedesca. Materie: Ed.fisica-Tedesco-Storia-
Italiano. Area artistico-espressiva 1) Studio anatomico del movimento umano. Materie: Ed.fisica-Anatomia-Disegno. 2) Importanza del linguaggio non verbale nella comunicazione. Ed.fisica-Disegno-
Scienze sociali. Area psico-pedagogico-sociale 1) Differenze fra linguaggio verbale e linguaggio non verbale nella comunicazione.
Materie: Ed.fisica-Scienze sociali-Filosofia. 2) Rapporto fra sport e natura. Materie: Ed.fisica-Scienze sociali-Filosofia. 3) Il valore educativo del gioco. Materie: Ed.fisica-Scienze sociali-Filosofia. 4) Il valore formativo dell’agonismo. Materie: Ed.fisica-Scienze sociali-Filosofia. Area socio-turistica 1) Aspetti motori del tempo libero. Materie: Ed.fisica-Scienze socio-turistiche. 2) L’animazione nei centri vacanze. Materie: Ed.fisica-Scienze socio-turistiche. Area scientifica 1) Il rapporto fra sport e salute. Materie: Ed.fisica-Scienze-Geografia-Storia. 2) Alimentazione e salute. Materie: Ed.fisica-Biologia-Chimica-Scienze
dell’alimentazione. 3) Alimentazione nelle varie culture o epoche. Materie: Ed.fisica-Scienze-Storia-
Geografia-Scienze dell’alimentazione. 4) Prevenzione degli infortuni. Materie: Ed.fisica-Scienze-Geografia. 5) Il doping dal punto di vista farmacologico. Materie: Ed.fisica-Scienze. 6) Analisi biomeccanica di gesti tecnico-sportivi. Materie: Ed.fisica-Scienze-Fisica-Matematica. Area scientifico-tecnologica
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1) Analisi statistica-informatica di dati o risultati sportivi. Materie: Ed.fisica-Matematica-Informatica.
2) Ipertesti. Materie: Ed.fisica-Matematica-Informatica. 3) Progettazione di impianti sportivi. Materie: Ed.fisica-Tecnologia costruzioni. 4) Studio e progettazione di mappe per sport come mountain bike, orienteering.
Materie: Ed.fisica-Topografia. 5) L’energia umana. Materie: Ed.fisica-Biologia-Fisica-Meccanica. Area giuridico-economica
1) Le ASD Associazioni Sportive Dilettantistiche. Materie: Ed.fisica-Economia aziendale-Diritto.
2) Le Società sportive con tenuta di capitale. Materie: Ed.fisica-Economia aziendale-Diritto.
3) Il marketing nello sport. Materie: Ed.fisica-Economia aziendale-Diritto. 4) Problematiche inerenti le società sportive professionistiche. Materie: Ed.fisica-
Economia aziendale-Diritto. 5) Le differenze nel bilancio fra una Società Sportiva Professionistica e un
Associazione Sportiva Dilettantistica. Materie: Ed.fisica-Economia aziendale-Diritto.
6) Gli sponsor sportivi. Materie: Ed.fisica-Diritto-Economia aziendale. 7) Il doping dal punto di vista legislativo. Materie: Ed.fisica-Diritto. 8) Lo sport spettacolo. Materie: Ed.fisica-Diritto-Geografia-Italiano. 9) L’organizzazione di eventi sportivi. Materie: Ed.fisica-Diritto-Economia
aziendale. 10) Gestione di una palestra. Materie: Ed.fisica-Economia aziendale-Diritto.
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