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Marzo il Volto n. 3 Rassegna mensile della Comunità Pastorale Spirito Santo

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Marzo

il Volto n.3Rassegna mensile della Comunità Pastorale Spirito Santo

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La catechesi di Papa Francesco

I Fratelli“Fratello” e “Sorella” sono parole che il cri-stianesimo ama molto. E, grazie all’esperien-za familiare, sono parole che tutte le culturee tutte le epoche comprendono.Il legame fraterno ha un posto speciale nellastoria dl popolo di Dio, che riceve la sua rive-lazione nel vivo dell’esperienza umana. Il sal-mista canta la bellezza del legame fraterno:«Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratellivivano insieme!» (Sal 132,1). E questo è vero,la fratellanza è bella! Sappiamo che quandoil rapporto tra fratelli si rovina, si apre la stra-da ad esperienze dolorose di conflitto, di tra-dimento, di odio. Il racconto biblico di Cainoe Abele costituisce l’esempio di questo esitonegativo. Il legame di fraternità che si formain famiglia tra i figli, se avviene in un climadi educazione all’apertura agli altri, è lagrande scuola di libertà e di pace. In famiglia,tra fratelli si impara la convivenza umana,come si deve convivere in società. Forse nonsempre ne siamo consapevoli, ma è propriola famiglia che introduce la fraternità nelmondo! A partire da questa prima esperienzadi fraternità, nutrita dagli affetti e dall’edu-cazione familiare, lo stile della fraternità siirradia come una promessa sull’intera societàe sui rapporti tra i popoli. Pensate che cosadiventa il legame fra gli uomini, anche diver-sissimi fra loro, quando possono dire di unaltro: “Questo è proprio come un fratello,questa è proprio come una sorella per me”!la storia ha mostrato a sufficienza che an-che la libertà e l’uguaglianza, senza la frater-nità, possono riempirsi di individualismo e diconformismo, anche di interesse personale.Avere un fratello, una sorella che ti vuole be-ne è un’esperienza forte, impagabile, insosti-tuibile. Nello stesso modo accade per la fra-ternità cristiana. I più piccoli, i più deboli, ipiù poveri debbono intenerirci: hanno “dirit-to” di prenderci l’anima e il cuore. Sì, essi so-no nostri fratelli e come tali dobbiamo amar-li e trattarli. Quando questo accade, quandoi poveri sono come di casa, la nostra stessafraternità cristiana riprende vita.

18 febbraio

ORARI DELLE SANTE MESSEPrepositurale - CarateFestivo Vigiliare del sabato ore 18.30 ore 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00Feriale ore 8.30 - 18.30Chiesa di Cristo ReFestivo ore 8.00 - 10.30Feriale ore 7.00 (escluso il sabato)Santuario Madonna di S. BernardoSabato ore 8.00Basilica Santi Pietro e Paolo - AgliateFestivo Vigiliare del sabato ore 18.30 ore 11.00Feriale ore 8.30 (escluso il sabato)Chiesa di S. Martino v. - Costa LambroFestivo ore 8.00 - ore 9.30Feriale ore 8.00 (escluso il sabato)Chiesa di S. Giovanni - AlbiateFestivo Vigiliare del sabato ore 18.30 ore 8.00 - 9.30 -11.00 - 18.00Feriale ore 8.30

TELEFONI UTILISig. PREVOSTO via Caprotti 1 Tel. 0362.900.164Don SANDROvia Cavour 40 Tel. 0362.903.419Don MARCOvia Volta 3 Tel. 0362.903.562Don MASSIMOvia A. Colombo 2 Cell. 339.7479771Don ANTONIOvia Caprotti 3 Tel. 0362.903942Don RENATOAlbiate Tel. 0362.913309Diac. Emilio CESANA Cell. 3382133432CHIESA DI CRISTO REp.za Mons. Colombo Tel. 0362.901.430CASA DEllE SuOREvia Manzoni Tel. 0362.900.186

In copertinaQuaresima di fraternità e solidarietà

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il Vol

toDa ricordare

Il Volto di CarateRegistrato al Tribunale di Monza il 15/5/1967al numero 135 del registro dei periodiciDirezione, Redazione, Amministrazionevia Caprotti 1 - 20048 Carate Brianzatelefono e fax 0362.900164Direttore responsabile Don Gianpiero MagniProgetto grafico Valerio BovatiStampa Edizioni GR srl, Besana Brianza

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Fraternamente

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Ti proponiamo una “Quaresima a colori”per condividere il dono della Pasqua edessere nel mondo contemporaneo creativinel bene e nella speranza.Dono … nel CUORE è esperienzadi conversione e di misericordiaProponiamo due incontri Lunedì 9 marzoCappella Oratorio L’Agorà ore 21.00con don Gianni Cesena parrocoComunità pastorale di Peschiera BorromeoBeati i misericordiosiperché troveranno misericordia Mt 5, 7Lunedì 16 marzoCappella Oratorio L’Agorà ore 21.00con don GianpieroLa comunità luogo del perdonoe della festaGli incontri sono offerti ai genitori cheaccompagnano i figli alla Prima Confes-sione (Primoannuncio 3), ma sono apertia chiunque si sentisse interpellato.

Dono … in FAMIGLIANelle celebrazioni della domenica l’omeliaavrà una particolare attenzione alla vita del-la famiglia e la Pastorale Giovanile offriràmolte occasioni per camminare con i figli.

Dono … per LA CITTÀ“Ciò che vedi … non è tutto ciò che c’è”(card. J.M. Bergoglio)Quale città domani?Quali passi muovere da ora?Ci confrontiamo durante alcuni incontri /dibattito proposti in DecanatoMartedì 3 marzo ore 21.00a Verano presso la Biblioteca civicaMons. E. Galbiati, sul temaIl lavoro e la casa Relatori variMercoledì 11 MARZO ore 21.00ad Albiate presso “Sala Cenacolo”,Centro pastorale via Mazzini 6 sul tema

“Una città multiculturalee multi religiosa: quale domani?”Inevitabili contrapposizionio possibili passi diversi?Interviene il prof. Paolo BrancaRicercatore in Islamisticapresso la Facoltà di lettere e Filosofiadell’università Cattolica del S. Cuore diMilano, incaricato diocesano per i rap-porti con l’IslamMercoledì 18 marzo ore 21.00a TRIUGGIO - Oratorio, sul temaPrendersi cura Relatori variDono … per il MONDO Attraverso il sostegno dei progetti diEvangelizzazione e di promozione umanasuggeriti dalla Pastorale Missionaria dio-cesana con l’iniziativa Quaresima di fra-ternità. A questo sono destinate le offer-te portate all’altare durante la S. Messadomenicale. Rinnoviamo anche l’invito asostenere l’iniziativa Adotta una Fami-glia per affiancare le famiglie in difficol-tà. un affettuoso e vivissimo GRAZIE perla vostra vicinanza nella preghiera in que-sti giorni di malattia.BuONA QuARESIMA!

Fraternamente don Gianpiero

Il dono della Pasqua

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Cari fratelli e sorelle,la Quaresima è un tempo di rinnovamen-to per la Chiesa, le comunità e i singoli fe-deli. Soprattutto però è un “tempo di gra-zia”. Dio non ci chiede nulla che prima nonci abbia donato: “Noi amiamo perché eglici ha amati per primo”. lui non è indiffe-rente a noi. Ognuno di noi gli sta a cuore,ci conosce per nome, ci cura e ci cercaquando lo lasciamo. Ciascuno di noi gliinteressa; il suo amore gli impedisce di es-sere indifferente a quello che ci accade.Però succede che quando noi stiamo benee ci sentiamo comodi, certamente ci di-mentichiamo degli altri, non ci interessa-no i loro problemi, le loro sofferenze e leingiustizie che subiscono… allora il nostrocuore cade nell’indifferenza. Questa atti-tudine egoistica, di indifferenza, ha presooggi una dimensione mondiale, a tal pun-to che possiamo parlare di una globaliz-zazione dell’indifferenza. l’indifferenza verso il prossimo e versoDio è una reale tentazione anche per noicristiani. Abbiamo perciò bisogno di sen-tire in ogni Quaresima il grido dei profetiche alzano la voce e ci svegliano.Dio non è indifferente al mondo, ma loama fino a dare il suo Figlio per la salvez-za di ogni uomo. Nell’incarnazione, nellavita terrena, nella morte e risurrezione delFiglio di Dio, si apre definitivamente laporta tra Dio e uomo, tra cielo e terra. E laChiesa è come la mano che tiene apertaquesta porta mediante la proclamazionedella Parola, la celebrazione dei Sacra-menti, la testimonianza della fede che sirende efficace nella carità. Il popolo di Dioha perciò bisogno di rinnovamento, pernon diventare indifferente e per non chiu-dersi in se stesso. Vorrei proporvi tre passida meditare per questo rinnovamento.

“Se un membro soffre,tutte le membra soffrono” (1 Cor 12,26)La Chiesala carità di Dio che rompe quella mortalechiusura in se stessi che è l’indifferenza, civiene offerta dalla Chiesa con il suo inse-gnamento e, soprattutto, con la sua testi-monianza. Si può però testimoniare soloqualcosa che prima abbiamo sperimenta-to. Il cristiano è colui che permette a Diodi rivestirlo della sua bontà e misericordia,di rivestirlo di Cristo, per diventare comelui, servo di Dio e degli uomini. Ce lo ri-corda bene la liturgia del Giovedì Santocon il rito della lavanda dei piedi. Pietronon voleva che Gesù gli lavasse i piedi, mapoi ha capito che Gesù non vuole esseresolo un esempio per come dobbiamo la-varci i piedi gli uni gli altri. Questo serviziopuò farlo solo chi prima si è lasciato lava-re i piedi da Cristo. la Quaresima è untempo propizio per lasciarci servire da Cri-sto e così diventare come lui. Ciò avvienequando ascoltiamo la Parola di Dio equando riceviamo i sacramenti, in parti-colare l’Eucaristia. In essa diventiamo ciò

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Contro la globalizzazione dell’indifferenzaAlcuni passi del Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2015

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che riceviamo: il corpo di Cristo. In questocorpo quell’indifferenza che sembra pren-dere così spesso il potere sui nostri cuori,non trova posto. Poiché chi è di Cristo ap-partiene ad un solo corpo e in lui non si èindifferenti l’uno all’altro. “Quindi se unmembro soffre, tutte le membra soffronoinsieme; e se un membro è onorato, tuttele membra gioiscono con lui”.

“Dov’è tuo fratello?” (Gen 4,9)Le parrocchie e le comunitàSi riesce in queste realtà ecclesiali a speri-mentare di far parte di un solo corpo? uncorpo che insieme riceve e condividequanto Dio vuole donare? un corpo, checonosce e si prende cura dei suoi membripiù deboli, poveri e piccoli? O ci rifugiamoin un amore universale che si impegnalontano nel mondo, ma dimentica il laz-zaro seduto davanti alla propria portachiusa? Per ricevere e far fruttificare pie-namente quanto Dio ci dà vanno superatii confini della Chiesa visibile in due dire-zioni. In primo luogo, unendoci alla Chie-sa del cielo nella preghiera. Quando laChiesa terrena prega, si instaura una co-munione di reciproco servizio e di beneche giunge fino al cospetto di Dio. Con isanti che hanno trovato la loro pienezzain Dio, formiamo parte di quella comu-nione nella quale l’indifferenza è vintadall’amore.

D’altra parte, ogni comunità cristiana èchiamata a varcare la soglia che la ponein relazione con la società che la circonda,con i poveri e i lontani. la Chiesa per suanatura è missionaria, non ripiegata su sestessa, ma mandata a tutti gli uomini.Cari fratelli e sorelle, quanto desidero chei luoghi in cui si manifesta la Chiesa, lenostre parrocchie e le nostre comunità inparticolare, diventino delle isole di miseri-cordia in mezzo al mare dell’indifferenza!

“Rinfrancate i vostri cuori !” (Gc 5,8)Il singolo fedeleAnche come singoli abbiamo la tentazio-ne dell’indifferenza. Siamo saturi di noti-zie e immagini sconvolgenti che ci narra-no la sofferenza umana e sentiamo nelmedesimo tempo tutta la nostra incapa-cità ad intervenire. Che cosa fare per nonlasciarci assorbire da questa spirale dispavento e di impotenza?In primo luogo, possiamo pregare nellacomunione della Chiesa terrena e celeste.l’iniziativa 24 ore per il Signore neigiorni 13 e 14 marzo, vuole dare espres-sione a questa necessità della preghiera.In secondo luogo, possiamo aiutare congesti di carità, raggiungendo sia i viciniche i lontani, grazie ai tanti organismi dicarità della Chiesa. E in terzo luogo, lasofferenza dell’altro costituisce un richia-mo alla conversione, perché il bisogno delfratello mi ricorda la fragilità della mia vi-ta, la mia dipendenza da Dio e dai fratelli.Se umilmente chiediamo la grazia di Dio eaccettiamo i limiti delle nostre possibilità,allora confideremo nelle infinite possibili-tà che ha in serbo l’amore di Dio. E potre-mo resistere alla tentazione diabolica checi fa credere di poter salvarci e salvare ilmondo da soli. Per questo, cari fratelli esorelle, desidero pregare con voi Cristo inquesta Quaresima: “Fac cor nostrum se-cundum cor tuum”: “Rendi il nostro cuoresimile al tuo”. Allora avremo un cuore for-te e misericordioso, vigile e generoso, chenon si lascia chiudere in se stesso e noncade nella vertigine della globalizzazionedell’indifferenza.

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“Padre”: una parola più di ogni altra cara anoi cristiani, perché è il nome con il qualeGesù ci ha insegnato a chiamare Dio: padre.“Padre” è una parola nota a tutti, una pa-rola universale. Essa indica una relazionefondamentale la cui realtà è antica quan-to la storia dell’uomo. Oggi, tuttavia, si èarrivati ad affermare che la nostra sareb-be una “società senza padri”. In altri ter-mini, in particolare nella cultura occiden-tale, la figura del padre sarebbe simboli-camente assente, svanita, rimossa. In unprimo momento, la cosa è stata percepitacome una liberazione: liberazione dal pa-dre-padrone, dal padre come rappresen-tante della legge che si impone dall’ester-no, dal padre come censore della felicitàdei figli e ostacolo all’emancipazione eall’autonomia dei giovani. Talvolta in alcune case regnava in passatol’autoritarismo, in certi casi addirittura lasopraffazione: padri che non aiutavano ifigli a intraprendere la loro strada con li-bertà ; padri che non li aiutavano ad as-sumere le proprie responsabilità per co-struire il loro futuro e quello della società.Questo, certamente, è un atteggiamentonon buono; però come spesso avviene, sipassa da un estremo all’altro. Il problemadei nostri giorni non sembra essere piùtanto la presenza invadente dei padri,quanto piuttosto la loro assenza, la lorolatitanza. I padri sono talora così concen-trati su se stessi e sul proprio lavoro e allevolte sulle proprie realizzazioni individua-li, da dimenticare anche la famiglia. E la-sciano soli i piccoli e i giovani. Tanti gio-vani sono orfani in famiglia, perché i papàsono spesso assenti, anche fisicamente,da casa, ma soprattutto perché, quando cisono, non si comportano da padri, nondialogano con i loro figli, non adempionoil loro compito educativo, non danno aifigli, con il loro esempio accompagnato

dalle parole, quei principi, quei valori,quelle regole di vita di cui hanno bisognocome del pane. la qualità educativa dellapresenza paterna è tanto più necessariaquanto più il papà è costretto dal lavoro astare lontano da casa. A volte sembra chei papà non sappiano bene quale posto oc-cupare in famiglia e come educare i figli.E allora, nel dubbio, si astengono, si ritira-no e trascurano le loro responsabilità, ma-gari rifugiandosi in un improbabile rap-porto “alla pari” con i figli. È vero che tudevi essere “compagno” di tuo figlio, masenza dimenticare che tu sei il padre! Setu ti comporti soltanto come un compa-gno alla pari del figlio, questo non faràbene al ragazzo.Anche san Giuseppe fu tentato di lasciareMaria, quando scoprì che era incinta; maintervenne l’angelo del Signore che gli ri-velò il disegno di Dio e la sua missione dipadre putativo; e Giuseppe, uomo giusto,«prese con sé la sua sposa» e divenne ilpadre della famiglia di Nazaret.Ogni famiglia ha bisogno del padre. Partoda alcune espressioni che si trovano nellibro dei Proverbi, parole che un padre ri-volge al proprio figlio: «Figlio mio, se il tuocuore sarà saggio, anche il mio sarà colmodi gioia. Esulterò dentro di me, quando letue labbra diranno parole rette». Non sipotrebbe esprimere meglio l’orgoglio e lacommozione di un padre che riconosce diavere trasmesso al figlio quel che contadavvero nella vita, ossia un cuore saggio.Questo padre non dice: “Sono fiero di teperché sei proprio uguale a me, perché ri-peti le cose che dico e che faccio io”. No,gli dice: “Sarò felice ogni volta che ti ve-drò agire con saggezza, e sarò commossoogni volta che ti sentirò parlare con retti-tudine. Questo è ciò che ho voluto la-sciarti, perché diventasse una cosa tua:l’attitudine a sentire e agire, a parlare e

il Vol

to La figura del padre di famigliaIn vista della “Festa del papà” la riflessione del Papa che addita San Giuseppecome esempio anche per i padri di oggi

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giudicare con saggezza e rettitudine. Eperché tu potessi essere così, ti ho inse-gnato cose che non sapevi, ho correttoerrori che non vedevi. Ti ho fatto sentireun affetto profondo e insieme discreto,che forse non hai riconosciuto pienamen-te quando eri giovane e incerto. Ti ho datouna testimonianza di rigore e di fermezzache forse non capivi, quando avresti volu-to soltanto complicità e protezione. Hodovuto io stesso, per primo, mettermi allaprova della saggezza del cuore, e vigilaresugli eccessi del sentimento e del risenti-mento, per portare il peso delle inevitabiliincomprensioni e trovare le parole giusteper farmi capire. Adesso, quando vedo chetu cerchi di essere così con i tuoi figli, econ tutti, mi commuovo. Sono felice di es-sere tuo padre”. È così ciò che dice un pa-dre saggio, un padre maturo.un padre sa bene quanto costa trasmet-tere questa eredità: quanta vicinanza,quanta dolcezza e quanta fermezza. Però,quale consolazione e quale ricompensa siriceve, quando i figli rendono onore aquesta eredità! È una gioia che riscattaogni fatica, che supera ogni incompren-sione e guarisce ogni ferita.la prima necessità, dunque, è proprio que-sta: che il padre sia presente nella famiglia.Che sia vicino alla moglie, per condivideretutto, gioie e dolori, fatiche e speranze. Eche sia vicino ai figli nella loro crescita:quando giocano e quando si impegnano,quando sono spensierati e quando sono

angosciati, quando si esprimono e quandosono taciturni, quando osano e quandohanno paura, quando fanno un passo sba-gliato e quando ritrovano la strada; padrepresente, sempre. Dire presente non è lostesso che dire controllore! Perché i padritroppo controllori annullano i figli, non lilasciano crescere.Il Vangelo ci parla dell’esemplarità del Pa-dre che sta nei cieli, il solo, dice Gesù, chepuò essere chiamato veramente “Padrebuono”. Tutti conoscono quella straordi-naria parabola chiamata del “figlio prodi-go”, o meglio del “padre misericordioso”,che si trova nel Vangelo di luca al capito-lo 15. Quanta dignità e quanta tenerezzanell’attesa di quel padre che sta sulla por-ta di casa aspettando che il figlio ritorni! Ipadri devono essere pazienti. Tante voltenon c’è altra cosa da fare che aspettare;pregare e aspettare con pazienza, dolcez-za, magnanimità, misericordia.un buon padre sa attendere e sa perdona-re, dal profondo del cuore. Certo, sa anchecorreggere con fermezza: non è un padredebole, arrendevole, sentimentale. Il padreche sa correggere senza avvilire è lo stessoche sa proteggere senza risparmiarsi.Se dunque c’è qualcuno che può spiegarefino in fondo la preghiera del “Padre no-stro”, insegnata da Gesù, questi è propriochi vive in prima persona la paternità.Senza la grazia che viene dal Padre chesta nei cieli, i padri perdono coraggio, eabbandonano il campo. Ma i figli hannobisogno di trovare un padre che li aspettaquando ritornano dai loro fallimenti. Fa-ranno di tutto per non ammetterlo, pernon darlo a vedere, ma ne hanno bisogno;e il non trovarlo apre in loro ferite difficilida rimarginare.la Chiesa, nostra madre, è impegnata asostenere con tutte le sue forze la presen-za buona e generosa dei padri nelle fami-glie, perché essi sono per le nuove gene-razioni custodi e mediatori insostituibilidella fede nella bontà, della fede nellagiustizia e nella protezione di Dio, comesan Giuseppe.

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toDalla Diocesi

Il cardinale Scola presiederà la Via Crucisin Duomo al martedì sul tema «Innalzatoda terra attirerò tutti a me». A questacelebrazione sono invitati associazioni,movimenti e Zone pastorali che sarannocoinvolte nell’animazione delle serate. la nostra Zona (Zona V di Monza) è invi-tata martedì 24 marzo.la Parrocchia di Carate rivedrà la Via Cru-cis nelle sere dei venerdì di Quaresima. Il filo conduttore del cammino catecheti-co per la Quaresima 2015 sarà il tema «In-nalzato da terra attirerò tutti a me (Gv12,32)».la crocifissione è un’estrema umiliazione,eppure visivamente e secondo il Vangelodi Giovanni è un’elevazione. «E come Mosèinnalzò il serpente nel deserto, così biso-gna che sia innalzato il Figlio dell’uomo», silegge sempre in Giovanni (3,14). E ancora:«Quando avrete innalzato il Figlio dell’uo-mo, allora conoscerete che Io Sono e chenon faccio nulla da me stesso, ma parlocome il Padre mi ha insegnato» (Gv 8,28).la prima Via Crucis, che si terrà il 3 marzo,avrà per titolo «La condanna» con invitoa partecipare rivolto in particolare agliambrosiani delle Zone pastorali di Rho eMelegnano e agli appartenenti a Focolari,Acli, Rinnovamento nello Spirito Santo eAlleanza cattolica.Il 10 marzo l’invito è per la Zona pastoraledi Milano e Azione cattolica, Apostolatodella preghiera, Comunità di Sant’Egidio,Cellule parrocchiali per l’evangelizzazione.Avrà per tema «Gli incontri».Il 17 marzo svolgerà il tema «L’innalza-mento» e sono coinvolte le Zone pastoralidi lecco e Varese, Comunione e liberazio-ne, Rinascita cristiana, Cammino neoca-tecumenale, Comunità di vita cristiana.Infine il 24 marzo l’Arcivescovo proporrà

il tema «L’attrazione universale». Sonochiamate a partecipare le Zone pastoralidi Monza e Sesto San Giovanni, legioMariae, Opus Dei, Agesci, MovimentoApostolico e legionari di Cristo. A ogni incontro il Duomo aprirà alle 20.15per permettere, prima dell’inizio della ce-lebrazione (alle 21), un momento di silen-zio per la preghiera e la riflessione perso-nale.la Via Crucis sarà trasmessa in diretta dal-le 21 su Telenova (sul digitale terrestre alcanale 14), Radio Marconi (Fm 94.8), Ra-dio Mater, www.chiesadimilano.it. Sarà replicata: alle 22.15 di ogni martedìsu Telenova 2 (canale 664); alle 7.15 delmercoledì successivo su Telenova (canale14); alle 21 del venerdì successivo su Tele-nova 2 (canale 664); alle 7.15 del sabatosuccessivo su Telenova 2 (canale 664).

Quaresima: il cammino catecheticocon l’ArcivescovoLa Via Crucis in Duomo per quattro martedì dal 3 marzo fino al 24 marzo

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Per seguire attivamente la Via Crucis inDuomo, in famiglia, nei Gruppi di ascoltodella Parola, nelle Parrocchie, il CentroAmbrosiano ha pubblicato il sussidio In-nalzato da terra attirerò tutti a me (pagi-ne 64, euro 2.60), utilizzabile anche per lecelebrazioni quaresimali del venerdì. Il te-sto riprende il cammino catechetico per laQuaresima 2015.

La copertina del sussidio riproduce un quadrodi Giulio Cesare Procaccini«Pietà», olio su tela - Museo Diocesano, Milano.

Il Vicario generale – Mons. Delpini - invitai fedeli ambrosiani a partecipare con que-ste parole: “lo smarrimento che sembrasegnare il nostro tempo e la nostra socie-tà diventa nelle persone serie una invoca-zione o almeno un desiderio di trovareuna direzione per la propria vita e per l’in-tera società. le parole gridate e gli eventiclamorosi talora occupano la cronaca ecatturano l’attenzione. Il risultato è chedistolgono dalla ricerca di una possibilitàpromettente, incrementando lo sconcertoe logorando la speranza. I discepoli di Ge-sù, non insensibili al clima in cui sono im-mersi, avvertono però una voce che lichiama, un invito ad alzare lo sguardo,una proposta che li invita a radunarsi. Perquesto i cristiani si propongono per unaloro singolarità irriducibile: si sentonoanimati dalla speranza. Riconoscono nellasperanza non la vaga aspettativa che ilfuturo si aggiusti, ma piuttosto la rispostaa una promessa affidabile. Per andare in-sieme fin là dove abita la promessa, l’Arci-vescovo rivolge a tutti l’invito a parteci-pare in Duomo o a seguire attraverso imezzi di comunicazione disponibili al pioesercizio della Via Crucis”.

CON L’ARCIVESCOVO CARDINALE

ANGELO SCOLA

Ad ogni incontro:Ore 20,15 Apertura Duomo

Silenzio per la preghiera e la riflessione personale

Ore 21,00 Inizio celebrazione

Quaresima 2015Cammino catechetico

Arcidiocesi di Milano

Via Crucis

con l’Arcivescovo

cardinale

Angelo Scola

cammino

catechetico

quaresima 2015

Innalzato

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DUOMO DI MILANO

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VIA CRUCIS

Martedì 3 marzo 2015LA CONDANNAInsieme a tutti i fedeli sono invitati particolarmente: le Zone pastorali diRho, Melegnano

e i Movimenti e le AssociazioniFocolari, Acli, Rinnovamento nello Spirito Santo, Alleanza Cattolica

Martedì 10 marzo 2015GLI INCONTRIInsieme a tutti i fedeli sono invitati particolarmente: la Zona pastorale diMilano

e i Movimenti e le AssociazioniApostolato della Preghiera, Comunità di Sant’Egidio, SPCE Cellule Parrocchialidi Evangelizzazione, Azione Cattolica

Martedì 17 marzo 2015L’INNALZAMENTOInsieme a tutti i fedeli sono invitati particolarmente: le Zone pastorali diLecco, Varese

e i Movimenti e le AssociazioniComunione e Liberazione, Rinascita Cristiana, CVX Comunità di Vita Cristiana,Cammino Neocatecumenale

Martedì 24 marzo 2015L’ATTRAZIONE UNIVERSALEInsieme a tutti i fedeli sono invitati particolarmente: le Zone pastorali diMonza, Sesto San Giovanni

e i Movimenti e le AssociazioniLegio Mariae, Opus Dei, Agesci, Movimento Apostolico, Legionari di Cristo

INNALZATO DA TERRA ATTIRERÒ TUTTI A ME (GV 12, 32)

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toAccogliamo l’invito a perseguire sobri stilidi vita perché ci sia più equità e speranzanel mondo e fra di noi. Ogni domenica diQuaresima all’Offertorio della Messa por-teremo il frutto delle nostre rinunce e del-le nostre scelte di sobrietà. Potremo in talmodo sostenere progetti che la PastoraleMissionaria e Caritas Ambrosiana pro-muovono in Mozambico, Moldova e Re-pubblica Centrafricana. Sostegno anchealla Nigeria e al Fondo Famiglia lavoro. Aquesti obiettivi sono dedicati anche i sal-vadanai proposti ai ragazzi per il lorocammino (li consegneranno la domenicadelle Palme).

MOZAMBICOIl progetto «Supporti alla nutrizione» sisvolge nella diocesi di Inhambane in Mo-zambico coinvolgendo 540 madri e relati-ve famiglie (3.100 persone) e 40 maestre.

lo scopo è quello di ridurre la malnutrizio-ne promuovendo modelli di produzione econsumo alimentare sani ed ecosostenibi-li. Infatti il 44% dei bambini sotto i 5 annisoffre di malnutrizione cronica, il 18% èsottopeso e il 4% presenta malnutrizioneacuta. Celim e la Congregacao Sagrada Fa-milia di Maxixe proporranno alle madri deibambini che frequentano le scuole dell’in-fanzia pratiche di agricoltura sostenibile everranno formate sulla corretta alimenta-zione. Progetto da 25 mila euro.

MOLDOVA«Prossimo al tuo prossimo» è il progettoche verrà realizzato a Chisinau in Moldavaed è rivolto a pensionati, persone senzafissa dimora, immigrati che vivono al limi-te dell’esclusione sociale e della fame.Molte categorie sociali non riescono asoddisfare alcuni bisogni primari e per so-pravvivere vendono quello che hanno ac-cumulato durante la loro vita e spesso di-ventano vittime di usurai rimanendo sen-za casa. Missione Sociale Diaconia, orga-nismo caritativo della chiesa locale, rea-lizzerà una mensa mobile e un magazzino,con un sistema logistico di raccolta e di-stribuzione di prodotti per la solidarietàsociale. Progetto da 15 mila euro.

Vita della comunità

Nel mondo creativi di speranzaQuaresima di fraternità, progetti diocesani e iniziative locali

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Vita della comunità

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REPUBBLICA CENTRAFRICANAIl progetto «Facciamo comunità» è rivol-to alla popolazione di Nana-Mamberenella Repubblica Centrafricana. l’agricol-tura assorbe il 75% della manodopera at-tiva, ma nei villaggi la vendita dei prodottiagricoli avviene solo al mercato settima-nale. la Caritas Bouar vuole ampliare larete commerciale, favorendo la costitu-zione di associazioni di agricoltori eaprendo un magazzino per l’acquisto, lostoccaggio e la vendita di prodotti agrico-li. Particolare attenzione sarà data anchealla promozione della dignità delle donne,fattore di sviluppo, stabilità e emancipa-zione socio-economica del Paese. Proget-to da 20 mila euro.

NIGERIAla Diocesi propone inoltre di aiutare i cri-stiani della Nigeria attraverso il cardinaleJohn Onaiyekan, Vescovo di Abuja, che il10 febbraio scorso ha incontrato i sacer-doti e i laici in Duomo. Tutti hanno potutoconoscere la situazione drammatica delsuo Paese, in cui i cristiani sono costante-mente minacciati e discriminati. le offer-te raccolte saranno inviate direttamenteal card. Onaiyekan affinché possa soste-nere le situazioni più gravi e urgenti.

ADOTTA UNA FAMIGLIAla raccolta di fondi del Progetto Adotta laFamiglia a fine gennaio ci ha consentitodi disporre di € 6.775.

Il Progetto prevede un contributo / offer-ta modesto ma continuativo con unaadesione diffusa. Purtroppo sono in cre-scita le necessità delle famiglie che si ri-volgono al centro di ascolto, ma è belloche la comunità cristiana possa intercet-tare e sostenere chi è in difficoltà. le bu-ste sono sempre a disposizione nelle chie-se e potrebbe aiutarvi in questo impegnoraccogliere il vostro contributo nelle S.Messe della Domenica a cui siete inviatidirettamente. Sperando che questo primoobiettivo sia raggiunto ci permettiamo disegnalarvi una ulteriore necessità, non didenaro ma di tempo e condivisione checompleta la realizzazione del Progetto.Il Centro di ascolto ha bisogno di personeche, con un impegno di due ore al mesepossa seguire una famiglia per garantireun sostegno e orientamento nel gestireadeguatamente il bilancio familiare. È unaccompagnamento che funziona, previe-ne il rischio ritrovarsi in condizioni di gra-ve disagio e educa all’autonomia e re-sponsabilità. Oltre al colloquio con la fa-miglia presso il centro di ascolto ci saràuna incontro ogni due mesi per verificarein gruppo l’andamento dell’esperienza eavrete sempre a disposizione la consulen-za di operatore del centro di ascolto. Pensiamo che i catechisti /genitori sianoparticolarmente invitati a raccoglierequesto invito, così come sia un’ opportu-nità di condivisione per persone che perprofessione o esperienza personale, riten-gono di avere attitudine per questo formasemplice di supporto. Chi ritiene di averele capacità e la disponibilità di tempo puòdare il proprio nominativo al catechista osegnalarsi direttamente al Centro diAscolto tel 0362-900384 email [email protected] primo incontro di gruppo per spiegarequesta collaborazione sarà Mercoledì 4marzo ore 21 al Centro di ascolto.

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toDal mondo

Non si era ancora spenta l’eco degli augu-ri di inizio anno ed è subentrato il lungofilm dell’orrore cui abbiamo assistito. l’at-tacco terroristico alla sede del giornalesatirico Charlie Hebdo e al supermercatoCacher di Parigi, seguito da quello di Co-penaghen, testimoniano che si è volutocolpire il cuore dell’Europa, che dovrem-mo sentire come la nostra casa. la situa-zione non è più sotto controllo e l’ordinemondiale sembra in pericolo. Il film del-l’orrore si è poi snodato anche in altricontinenti: all’inizio di gennaio in Nigeriail gruppo di estremisti islamisti di BokoAram ha devastato lo stato di Borno: lacittà di Baqa è stata rasa al suolo, bambi-ne kamikaze fatte esplodere nei mercati diMaiduguri e di Potiskum, le vittime civilisarebbero addirittura duemila, cui si ag-giungono le quattromila persone uccisenel mese di dicembre a causa del conflittocivile in Siria. Il ripubblicare le vignette sa-tiriche ha provocato il divampare di nuo-ve proteste in Somalia e nel Niger, dovesono state incendiate otto chiese.l’orrore è proseguito con la decapitazionedell’ostaggio giapponese Haruna Yukawa,resa nota con una foto mostrata dall’altroostaggio, Kenji Goto, decapitato pochigiorni dopo a causa dell’interruzione delletrattative con il governo giapponese. unorrore senza tregua, continuato con lamorte del pilota giordano Muad al-Kassa-sbe, cosparso di benzina ed arso vivo den-tro la gabbia in cui era rinchiuso. una sfida a tutto campo del Califfato al-l’impegno della Giordania nella Coalizioneinternazionale, che è poi continuata neiconfronti dell’Egitto dove, la più alta isti-tuzione dell’Islam sunnita, aveva sottoli-neato che per i jihadisti andrebbero appli-cate le pene previste dal Corano per chi

offende Allah. Per ritorsione, i soldati del-lo Stato islamico, seguaci di una fede ri-dotta a ideologia di sopraffazione e dimorte, hanno ucciso in libia ventunocopti egiziani. uccisi perché cristiani, conmotivazioni e modalità agghiaccianti. Ilfilmato surreale trasmesso su Twitter co-stituisce l’ennesimo grado di un’escala-tion di barbarie che sembra non avere li-miti. Inginocchiati in riva al mare, in unacondizione di totale inermità e di umi-liante sottomissione. Ancor più della mo-dalità dell’uccisione, colpisce la totale de-privazione della libertà, qualcosa che lanostra coscienza democratica non puòaccettare. Il mare, che si colorerà del san-gue degli ostaggi, assunto a elementosimbolico del fatto che in mare era statogettato il corpo di Bin laden. una menta-lità medioevale, che usa gli strumenti piùsofisticati della comunicazione moderna,professionisti che sanno dove puntare latelecamera e che tutto pianificano e pre-dispongono secondo una macabra regiadi morte. Ricatto del terrore e funzione dipropaganda: trasformare gli ostaggi in re-porter sul campo e diffondere le immaginiper seminare il contagio della passioneper la violenza. Importante è non caderenella trappola mediatica, perché diversa-mente si farebbe il gioco di chi ha assuntol’identità della Jihad e usa la violenza perimporre le proprie ragioni. Immediata la

È il momento di dire basta all’indifferenzaNon si arresta il film dell’orrore. Scola: “Il caso serio dell’Europa”

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reazione di Papa Francesco, che ha mani-festato “la sua profonda partecipazione aldolore della Chiesa copta per il barbaroassassinio e che ha assicurato la sua pre-ghiera” per coloro che sono morti da mar-tiri con il nome di Gesù sulle labbra. Di fronte a questi fatti, non possiamo farfinta di nulla, perché la geografia politicache hanno in mente gli islamisti, spintisi aproclamare We are coming to Rome, ri-guarda in primo luogo noi che siamo ter-ritorialmente i più vicini. Noi che abbiamointeresse ad affrontare la crisi insieme aglialtri stati membri per mettere sotto con-trollo un pericolo grave. Islamisti natidentro i nostri paesi, che si sono spogliatidella nostra cultura per regredire a unacultura di morte che prevale sulle libertà esulle democrazie che noi crediamo di pra-ticare. una risposta precisa deve arrivareanche dal mondo islamico, direttamenteinteressato e costretto ad uscire daun’ambiguità che dura da troppo tempo.Sembrano averlo capito Giordania, Egittoe Algeria che si sono mosse per prime,mentre ancora non è chiara la posizionedella Turchia.

Non fosse sufficiente, a questi episodi si èaggiunto l’orrore per quanto avvenuto allargo di lampedusa dove si è verificatal’ennesima tragedia di migranti. I profughicostretti a partire sotto la minaccia dellearmi, pagando 800 euro per il loro ultimoviaggio, i trafficanti trasformati in spietatiassassini che non frena nemmeno il marein tempesta. Sono partiti in più di 300, sene sono salvati 76, la gran parte subsaha-riani. Sette sono spirati attendendo i soc-

corsi, ventidue sono morti sulle motove-dette italiane, le uniche a spingersi al lar-go, mentre i mezzi della missione europeaTriton sono rimasti sotto costa. Imprecisa-to il numero dei dispersi. Sono morti assi-derati, dopo sedici ore in balia della tem-pesta, vento, freddo, acqua… Ormai siamoabituati a questa tragica contabilità deimorti, ma è una vergogna infinita perl’Europa, che pesa più del debito greco odella crisi in ucraina. l’Europa non puònon sentirsi chiamata in causa, perchécontinua a parlare di mezzi finanziari in-vece di discutere delle finalità. Insomma, un inizio d’anno drammatico,dentro una rabbia e una paura che ci de-vono far riflettere sul modo per usciredalla crisi.“Non bisogna demonizzare la paura - hadetto il Cardinale Scola nell’ incontro coni giornalisti del 21 febbraio - bisogna vin-cerla dando delle ragioni. l’Europa, sfian-cata dall’individualismo estremo e dal ga-io nichilismo, rappresenta il caso seriodell’evoluzione del momento storico chestiamo attraversando”. “Domandiamoci:chi vuole essere il cittadino europeo delterzo millennio? l’Europa trovi un voltoplurale nell’unità e ricominci a esercitarequelle funzioni che storicamente le com-petono, per accogliere e fare spazio a tut-te le culture, in modo da poter dare il suoindispensabile contributo agli anni che ciattendono”. un invito ai governi dei vari paesi per unlavoro ampio e decisivo in questa direzio-ne, visto che un vero piano l’Europa perora non ce l’ha.

Franco Rizzi

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Non da molto è terminato il 2014 e i mieiricordi corrono al lontano 1974, quandoentrata nel corpo bandistico S.S. Ambro-gio e Simpliciano di Carate, eseguivo ilmio primo concerto.Ragazzina di 12 anni timida, introversa, in-sicura, sono entrata in banda perché spintadalla saggezza di mia mamma che vedevanella mia capacità strumentale con il flau-to dolce, la possibilità di crescere musical-mente ma soprattutto umanamente. Devoriconoscere che aveva visto giusto!Per la prima volta nella sua storia, il CorpoBandistico aveva aperto le porte al “gentilsesso” ed io con altre ragazze e ragazzisiamo stati attratti dalla straordinariapersonalità del Maestro di allora, Carlo Pi-rola. Egli ha saputo trasmetterci che farmusica in banda non è soltanto sedersidavanti al leggio ed imparare a suonare,ma è uno “stile di vita di gruppo” doveimpegno, amicizia e collaborazione eranole parole chiave.Insieme contribuivamo a trascrivere lepartiture, ad aiutare i più piccoli nel sol-feggio e a fare le pulizie della sede; tene-vamo concertini a scopo di bene per an-ziani o disabili, ascoltavamo musica clas-sica con dischi in vinile nella saletta adi-bita appositamente in banda.Mi viene da sorridere se penso a quandoorganizzavamo le feste di fine anno e dicarnevale per tutti i componenti dellabanda e per i loro familiari, durante lequali li intrattenevamo con giochi e sce-nette imitando i personaggi di Rischiatut-to e Canzonissima.Negli anni successivi sono subentrati iMaestri Provvidenziale, Bianchin e Man-delli che hanno introdotto brani musicaliclassici più complessi e brani moderni dipiù elevata difficolta ritmica.

ln tutto questo periodo mi sono diploma-ta infermiera, sposata ed avuto due figli,ma niente ha fermato la mia passionemusicale nonostante le comprensibili fa-tiche della gestione familiare a cui haegregiamente sopperito l’aiuto di miomarito Fabio e di mia mamma luigia.la musica mi ha sempre accompagnatanella mia vita, aiutandomi a “liberare”emozioni e stress che altrimenti non sareiriuscita ad esternare.Mi piace tuttora pensare che lo “stile” delbandista non è quello dell’orchestraIe. laBanda rimane strumento di aggregazionee crescita musicale, culturale e sociale inamicizia e solidarietà.Attualmente il Corpo Bandistico di Carateè diretto dall’egregio e simpatico MaestroPasquale Vaccarella e consta anche di unaJunior Band di giovanissimi di gran talen-to. Ognuno di loro ha le sue doti e la sua

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toGente di Carate

Una vita nella BandaLa lunga e bella esperienza di due strumentiste del nostro Corpo Musicale

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sensibilità d’interpretazione musicale, matutti imparano che la differenza nella riu-scita dell’esecuzione di un pezzo musica-le, non la fa il singolo ma tutto l’insiemedei componenti.Auguro a questi giovani di continuare adamare la musica, ma soprattutto la Ban-da, come straordinaria opportunità di cre-scere umanamente come è servita a me.un augurio particolare ed affettuoso aMaura, che come me compie 40 anni diservizio nel Corpo Musicale, di continuareancora a suonare insieme e di sostenercicon calore nella nostra profonda amicizia.

Giovanna Villa

Quarant’anni fa “la Banda” entrava a farparte attiva e ad avere un ruolo impor-tante nella mia vita. Nel vedere Roberto(mio fratello) impegnarsi con passione nelCorpo Musicale di Carate, ho voluto pro-varci anch’io e così mi sono imbarcata inquesta avventura bella e affascinante co-m’è quella della Musica. Piano piano, queipallini neri incominciavano ad avere unsenso anche per me, giovane ragazza chemai avrebbe immaginato di dedicare mol-to del suo tempo a studiare e provare e ri-provare mille volte un pezzo musicale.Ero molto giovane, con un carattereestroverso, quindi non ho avuto difficoltànel relazionarmi col gruppo. Erano tuttiragazzi più o meno della mia età, pieni diallegria e con i quali le risate a crepapellesi consumavano durante l’intervallo. Ave-vamo tutti la stessa grande voglia di darvita a brani musicali, alle volte anchemolto impegnativi.Negli anni ‘70 l’ambiente bandistico eraprettamente maschile ed era limitato ilnumero delle ragazze che lo frequentava,ma anche se poche, io, luisa, Giovanna,Antonella, Marina e Marilena formavamoil gruppo delle “pioniere”! Fortunatamente, col passare degli anni, lecose cambiarono; infatti oggi giorno lapresenza femminile in “Banda” è aumen-

tata in maniera sensibile. Con Giovanna è nata da subito e tuttorarimane, un’amicizia ed un affiatamentomusicale particolare e profondo. Non cisiamo mai stancate di credere nella Musi-ca e ci siamo sempre sostenute a vicenda.Con lei ho condiviso fino ad oggi i mieiprimi 40 anni insieme. Infatti io e Giovan-na abbiamo sempre avuto una sottile “in-tesa” non ci siamo mai stancate della no-stra scelta, la Musica ti dà sempre dellenuove emozioni ed è un linguaggio uni-versale che parla a tutti i cuori!la nostra esperienza di mamme ci haspinto ancor di più ad impegnarci a tra-smettere alle “nuove reclute” il senso deldovere, dell’impegno, della responsabilitàma anche la gioia dello stare insieme e delcondividere. Quando siamo entrate a farparte della “Banda” eravamo poco più chebambine, siamo diventate mamme e sia-mo ancora qui, con lo spirito di allora!!!Agli esordi mi accolse il Maestro di allora,Carlo Pirola, che non esiterei definire mio“Pigmalione”, al quale sono ancora legatada un grande affetto e a cui devo moltis-simo.Egli seppe coltivare ed indirizzare le miecapacità; il suo carisma era tale che non

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toGente di Carate

gli era difficile coinvolgerci, trasmetten-doci il messaggio: “la Musica è pensiero,vita, cultura, impegno, libertà, coraggio,amore ma anche divertimento”. Seguivamo le sue lezioni con serietà edinteresse e, grazie anche alla sua profon-da conoscenza, ci affascinava raccontan-doci la vita dei Musicisti più famosi, chie-dendoci anche di fare ricerche scritte, edallora, per farlo, dovevamo ricorrere a te-sti ed enciclopedie non essendo ancoranell’era digitale.Ricordo tutto di quegli anni: le trascrizio-ni di brani musicali che il Maestro ci face-va fare, le interviste ai Caratesi per cono-scere le loro opinioni sulla “Banda” chepoi riportavamo nel “Giornalino dellaBanda”, idea anche questa del miticoMaestro. Ci faceva ascoltare i brani di mu-sica classica e riusciva, anche nel silenziodell’ascolto, a trasmetterci emozioni taliche in me sono ancora vive nel cuore enelle memoria.Andare “in Banda” era un insieme di Cul-tura, di note di suoni, ma soprattutto èstato un ambiente familiare, la mia se-conda casa, dove il profumo degli spartitie della pelle dei tamburi mi rincuorava. Questa seconda casa per me è stata fon-damentale anche nei momenti inevitabilidelle prove dolorose che la vita ci riserva;tornare lì era come rincasare in un nidoaccogliente. In “Banda” mi sono anche in-namorata! lui “il clarinettista”, silenzioso,garbato, dai modi gentili mi ha proprioaffascinato e poi la Musica ha fatto il re-sto! Abbiamo ormai festeggiato insieme inostri primi 30 anni di matrimonio, con lenostre tre figlie alle quali abbiamo tra-smesso l’amore per la musica. Con una diloro, Radiana, ci siamo proprio riuscitiperché, dopo aver frequentato con suc-cesso il Conservatorio e la Scuola Civica diMilano, ora è in Olanda per un Master inpercussioni ed è impegnata in più Orche-stre italiane e straniere.Non nascondo che è stato piuttosto diffi-

cile gestire lavoro, famiglia, figli e Bandaperché la Musica richiede anche tanta de-dizione e studio ma le sensazioni che ti tra-smette sono così forti ed intense che di-venta come una droga, non puoi farne ameno! Pur di non mancare a qualche provaimportante, io ed Ermanno portavamo lebambine con noi e non di rado si addor-mentavano ascoltando un brano musicale!una di loro addirittura ha corso il rischiodi “venire alla luce” tra le note di un Con-certo! le ho cullate tutte e tre con la Mu-sica prima di venire al mondo!In “Banda” era impegnata un po’ tutta lamia famiglia, compreso papà lino che nonperdeva occasione di rendersi utile e con-tribuire con il suo aiuto ad organizzareuscite e concerti. Seguiva i cortei con unmisto di “fierezza familiare” per la presen-za dei suoi tre figli e con orgoglio cittadi-no. In fondo la “Banda” a Carate era ed èancora un’istituzione molto importante! Quanti ricordi! Scrivendo questi pensierisono riaffiorati tutti alla mia mente anchequelli più remoti. Quante persone, quantiamici ho conosciuto! Alcuni di loro sonoancora tra di noi solo in spirito, ma hannolasciato dentro me un segno importantedel loro “passaggio”.Grazie a tutti i Maestri che si son susse-guiti e che hanno saputo trasmettermil’amore per la Musica.Grazie Mamma e Papà per non avermiostacolato nella mia scelta e per avermi so-stenuta. Grazie Ermanno per aver condivi-so con me famiglia e Musica. Grazie amicipassati e presenti, a chi ha assistito ai no-stri Concerti e ci ha applaudito con caloreed affetto, grazie a tutti coloro che nella“Banda” hanno sempre creduto e l’hannoanche sostenuta con aiuti economici. Grazie “Giò” per essere ancora al mio fian-co per aver fatto parte della mia vita e peraver condiviso tanti bei momenti insieme,ma soprattutto grazie a “Colui” che è sin-fonia dell’universo intero!

Maura Villa

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I nostri missionari

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Carissime e carissimi ospiti della Casa diriposo, amiche, amici e conoscenti.Tra non pochi giorni è Natale: si rinnova eaccresce nella memoria e nel nostro cuoreil grande Atto d’amore di Dio in Gesù Cri-sto Verbo incarnato per la nostra salvezza,che si fa “piccolo e debole” portando lucee Speranza a tutti gli uomini.Approfittiamo dell’occasione del rientrodi padre Antonio dal Centro Africa in Ita-lia per farvi giunger i nostri saluti e rin-graziamenti per tutto quello che fate congenerosità, disponibilità, collaborazione eper la buona riuscita del “mercatino” il cuiricavato è a beneficio della povera gentecentroafricana.Rinnoviamo affettuosamente i nostri sa-luti a tutti e vi assicuriamo un ricordo co-stante nelle nostre preghiere.Buon Anno! Il Natale Santo vi porti pace,bene, serenità e benedizioni.           

Suor Rita e Suor Morena

Saluti e ringraziamenti da Bouar (Centro Africa)Un breve messaggio di alcune settimane fa, ma sempre gradito

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toDalla scuola parrocchiale

Tanti libri in classe, con i ragazzi, durantel’ora di Narrativa oppure come libri delmese da leggere a casa, Sempre come oc-casione di crescita, di incontro con l’altro,di dialogo e riflessione su di sé e sulla re-altà che ci circonda.Il primo di cui voglio dire è “Wonder” di R.J. Palacio. Ha riscosso grande successo e levicende del ragazzino protagonista, Au-gust, nato con un volto deforme a causadi una rara affezione, hanno coinvolto laclasse in modo appassionato. Dice l’autri-ce per presentarlo: “un giorno seduta suuna panchina dei giardini con i miei duefigli ho visto passare una bambina con lasindrome di Treacher-Collins, rara malat-tia ereditaria che colpisce le fattezze diuna persona lasciando inalterato tutto ilresto. Istintivamente ho cercato di disto-gliere l’attenzione dei miei figli, temevoche ne fossero spaventati e turbati, maquando ho sentito la madre della ragazzi-na che diceva: «Forse è ora di tornare acasa», mi sono sentita un verme”. Ecco,l’autrice continua dicendo che questo li-bro è un omaggio a quella bambina, è unrenderle ragione del torto subìto; nel con-tempo le avventure allegre e comiche etalvolta più drammatiche dicono a tuttinoi di non avere paura di incontrare e diabbracciare tutta la realtà, di non temereil diverso perché tutto è possibilità di ric-chezza. Anche August, come tutti noi, èalla ricerca di un posto nel mondo e, ac-compagnato da adulti meravigliosi, capiràche, nonostante le apparenze, ha un cuo-re grande e desideroso di felicità. Propriocome ogni uomo.l’altro libro è “Bergius” di Tiziano Viganò.un libro storico seppur romanzato in al-cune vicende. Al centro della storia pro-prio il giovane Bergius, che assiste, neipressi della abbazia di S. Pietro al Monte

di Civate, quella proprio vicino a noi, adun miracolo. Ancora Bergius, giovane lon-gobardo, che combatte a fianco del re De-siderio che poi lo nominerà cavaliere, ci faconoscere la Sacra di S. Michele, quandonella battaglia delle Chiuse affronteràl’esercito dei Franchi, che scenderanno,come prima tappa, a Pavia. Il Dio cristianoa cui Carlo, re dei Franchi, si converte, af-fascinerà anche il giovane Bergius, perchéa poco a poco, dentro un cammino capi-sce che la fede del Cristianesimo rende li-beri in qualsiasi circostanza. la vita, diceBergius, dipende da Cristo, mentre gli deipagani indicano solo un cielo vuoto e lon-tano. una narrazione lenta, ma mai pe-sante o noiosa, che ha regalato ai ragazzila consapevolezza che la storia non è soloqualcosa del passato; attraverso i prota-gonisti di ogni epoca ancora può dirciqualcosa di valido per la nostra vita.E poi A. Appelfeld con “la bambina da unaltro mondo”. un libro che ci fa conoscere,sfiorandoli quasi con delicatezza e ritmopoetico, gli avvenimenti legati alla secon-da guerra mondiale e alla persecuzionedegli Ebrei. l’autore di origine ebraica, mi-racolosamente scappato, per circostanzefortuite, da un campo di concentramentoe vivendo, da solo, nascosto in un boscoper tre anni, ci parla della sua esperienzaattraverso le vicende di due bambini ebreiche, proprio perché non siano deportati,vengono nascosti dalle rispettive madri inun bosco. Come riusciranno a vivere, anutrirsi? Come affrontare, da soli e ancorapiccoli, il freddo dell’inverno, i morsi delgelo, della tristezza e della nostalgia dicasa e dei genitori? È una storia tra favolae romanzo: un’occasione per avvicinare iragazzi a vicende drammatiche e realisenza appesantire troppo il cuore.

Anna Gatti

Libri, libri...Interessanti proposte non solo per gli alunni

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A chi dà, sarà datoGenerosità e gratitudine

Parrocchia Santi Ambrogio e SimplicianoOfferte varieAss. Naz. Combattenti e Reduci € 100 - NN per il tavolo solidale € 10 - lumini Candelora € 1.572Impegno di Avvento Scuola parrocchiale per la Caritas € 513 - T.F per il tavolo solidale € 50Benedizione delle famiglie Costa lambro € 3.135 - Per uso Sorgente € 50 - Gli “Amici del Valà” € 500Avvento di Carità Costa lambro € 350 - NN per Casa Maria Immacolata € 50 - NN € 300NN Per i bisogni della Parrocchia € 160 - “Pro Iraq” dalla parrocchia di Albiate € 3.750Offerte per cappella  Madonna Regina € 125 - Gli “Amici del Valà” in ricordo della cara Rosanna € 100I condomini a suffragio di Giancarlo Signore € 70 - Offerte Cappella Madonna Regina € 125Offerte per Fondo Decanato € 170 - Dal "Corso lettori" per Fondo Decanato € 1.100Per uso Sorgente € 50Offerte per i FuneraliDivina Pulici € 100 - In ricordo del proprio caro € 100 - Guido Casati € 100 - Piero Meroni € 100 Giuseppe Roncada € 20 - Agnese Fumagalli € 300 - Per il proprio defunto € 200   Offerte per i BattesimiNN € 50 - NN € 50 - NN € 50 - NN € 20Offerte per i MatrimoniValentina e Riccardo € 200Offerte per UnitalsiFedeli della Clinica  Zucchi € 200 - NN. € 20 - NN. € 20 - NN.€ 10 - NN. € 200Raccolti in occasione delle Giornata mondiale del malato (iniziativa delle torte) € 2.022Offerte per S. VincenzoNN € 100 - NN € 100 - il figlio in ricordo della mamma € 100 - famiglia solidale € 20Offerte per S. BernardoG.G. per promessa € 100 - Ricordando Rosanna e Angelo € 80 - I nonni per promessa € 50NN € 50 - NN per promessa una spilla d’oroOfferte per “Adotta una famiglia”Buste varie € 195 - € 210 - € 265 - € 120 - € 225 - € 105 - Buste varie Agliate € 145Buste varie Albiate € 320 - Buste varie € 140Offerte per “Riapriamo l’Agorà”Gli amici e colleghi dell’università Cattolica in memoria di Carlo Annoni € 265Buste varie € 50 - In memoria - le famiglie V.M. € 100

Parrocchia Santi Pietro e Paolo, AgliateOfferte variePer macchina pulizia Chiesa € 100, dal presepe € 265Offerte per i MatrimoniFrancesca e Giovanni € 300Offerte per i FuneraliGiovanna € 50

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il Vol

toIl libro della Vita

Parrocchia Santi Ambrogio e Simpliciano, Carate Brianza4 Palmira Barbaselli di anni 885 Grazia Cantatore di anni 736 Adele Ceppi di anni 947 Guido Casati di anni 888 Martino Francesca9 Carla Viganò di anni 83

10 Vittoria Cuccarese di anni 8511 Ambrogio Sirtori di anni 8812 Ambrogina Villa di anni 8713 Piero Meroni di anni 9314 Giuseppe Roncada di anni 7315 Fumagalli Agnese di anni 8716 Riva Maria di anni 8917 Fumagalli Piero di anni 50

RITORNATI AL PADRE

ELEVAZIONE SPIRITUALEdi introduzione alla Settimana Santa

SCHOLA CANTORUM di CARATE BRIANZA

LE 7 PAROLE DI CRISTO IN CROCE (versione 1980)

ELEVAZIONE SPIRITUALEdi introduzione alla Settimana Santa La SCHOLA CANTORUM di CARATE BRIANZApropone:

LE 7 PAROLE DI CRISTO IN CROCEdi Don Pietro Allori nel 30° della morte

Sonate di Quartetto d’archiMottetto BWV 118 di J. S. Bach per Coro e strumentiStabat Mater di P. Allori

Lunedì 30 marzo 2015 ore 21Basilica SS. Pietro e Paolo – Agliate di Carate Brianza

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Casa Parrocchiale di Carate, via Caprotti 1Con il seguente orarioda LUNEDÌ a VENERDÌdalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.00SABATOdalle 9.00 alle [email protected] 0362.900164è sempre in funzione la Segreteria telefo-nica o il ricevimento fax.È sempre possibile rivolgersi ai sacerdoti

Pastorale Giovanile OratoriSi può fare fa riferimento a don Massimo Cellulare 339.7479771o ai collaboratori presso L’Agorà.

È possibile seguire tutta l’attivitàprogrammata sul sito www.lagora.net

il Vol

to

Comunità Pastorale Spirito Santo

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Segreteria Pastoraledella Comunità Pastorale Spirito Santo

Celebrazione del Battesimo

Sabato 4 aprileVeglia Pasqualein Santi Ambrogio e Simpliciano

Albiate presso CampanileLunedì dalle ore 10.30 alle ore 11.30

Carate via Manzoni 12Martedì dalle ore 21.00 alle ore 22.30

solo su appuntamentoMercoledì dalle ore 9.30 alle ore 11.30Giovedì dalle ore 16.30 alle ore 18.30

Telefono 0362 900.384centrodiascolto@comunitàspiritosanto.it

www.bcccarate.it

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Ti conosciamo bene.

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lunedì dalle 9.00 alle 11.30da mercoledì a sabato dalle 16.00 alle 19.00

la Domenica dalle 8.00 alle 12.30

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Parrocchia Santi Ambrogio e SimplicianoCarate Brianza

Casa MARIA IMMACOLATAOffre ospitalità a donne maggiorenni fino a 70 anni,con requisiti per una convivenza autonoma.Ospitalità massima 12 mesiL’ospitalità ha inizio dopo un colloquio con la direzioneServizio accoglienzaMartedì, Mercoledì e Venerdì dalle 10.00 alle 12.00

Per informazioni [email protected]

Buona StampaCarate Brianza - Via Caprotti 2 Telefono 380.6923561

AVVENIRE - FAMIGLIA CRISTIANA - GIORNALINO - MADRE - FAMIGLIA OGGI - JESUS

Orario di apertura lunedì 9.30 -11.30 / da Mercoledì a Sabato 16.00 - 19.00 / Domenica 8.00 - 12.00

Prenota il libro, lo consegnamo entro 7 giorni direttamente in libreria, per telefono o via mail:[email protected] indicando Autore, Titolo, Editore, meglio integrare con codice ISBN

Il libro del meseRobert Hugh Benson

Il padrone del mondoEdizioni Fede, pagine 352, € 14 oppureCorriere della Sera – Biblioteca di Papa Francesco - uscita 2 - € 10,90

lo ha citato papa Francesco, di ritorno dalle Filippine, per spiegare cosa siala “colonizzazione ideologica” o “la globalizzazione dell’uniformità ege-monica caratterizzata dal pensiero unico”.Rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano di spiegaremeglio i concetti evocati nel corso dell’incontro con le famiglie a Manila,Francesco si è così espresso: «C’è un libro, forse lo stile è un po’ pesanteall’inizio, perché è scritto nel 1907 a londra… A quel tempo lo scrittore havisto questo dramma della colonizzazione ideologica e lo descrive in quellibro. Si chiama Lord of the World. l’autore è Benson, scritto nel 1907, viconsiglio di leggerlo». Ha poi ribadito la sua convinzione: «Il popolo ha lasua cultura, la sua storia; ogni popolo ha la sua cultura. Ma quando ven-gono condizioni imposte dagli imperi colonizzatori, cercano di far perdereai popoli la loro identità e creare uniformità. Questa è la globalizzazionedella sfera: tutti i punti sono equidistanti dal centro. E la vera globalizza-zione – a me piace dire questo – non è la sfera. È importante globalizzare,ma non come la sfera, bensì come il poliedro, cioè che ogni popolo, ogniparte, conservi la sua identità, il suo essere, senza essere colonizzata ideo-logicamente». Il libro di Benson è un grande libro contro l’omologazione,contro l’uniformità; un libro contro il totalitarismo delle mode e per la li-bertà di coscienza e di esperienza degli uomini.

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Appuntamenti diMarzo e Aprile

MARZODomenica 1 - SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA

ore 9.30 S. Messa - Primoannuncio 3, Chiesa Prepositurale, Carate Brianzaore 11.00 S. Messa - Discepolato, Chiesa Prepositurale, Carate Brianza

Martedì 3Il lavoro e la casa

ore 21.00 Incontro, Biblioteca Civica, Verano BrianzaVenerdì 6

ore 21.00 Via Crucis Guidata dall’Arcivescovo, Chiesa Prepositurale, Carate BrianzaDomenica 8 - TERZA DOMENICA DI QUARESIMALunedì 9Beati i misericordiosi perchè troveranno misericordia

ore 21.00 Incontro con don Gianni Cesena, C.P. Peschiera Borromeo, Chiesa Agorà, Carate BrianzaMercoledì 11Una città multiculturale e multi religiosa, quale domani?

ore 21.00 Incontro con il prof. Paolo Branca, ricercatore in islamistica, Sala Cenacolo, AlbiateVenerdì 13

ore 21.00 Via Crucis Guidata dall’Arcivescovo, Chiesa Prepositurale, Carate BrianzaDomenica 15 - QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA

ore 9.30 S. Messa nel ricordo dei Martiri di PessanoLunedì 16La Comunità luogo del perdono e della festa

ore 21.00 Incontro con don Gianpiero, Chiesa Agorà, Carate BrianzaMercoledì 18Prendersi cura

ore 21.00 Incontro, Oratorio, TriuggioVenerdì 20

ore 21.00 Via Crucis Guidata dall’Arcivescovo, Chiesa Prepositurale, Carate BrianzaDomenica 22 - QUINTA DOMENICA DI QUARESIMAVenerdì 27

ore 21.00 Via Crucis Guidata dall’Arcivescovo, Chiesa Prepositurale, Carate BrianzaDomenica 29 - DOMENICA DELLE PALMEProcessione con gli ulivi - Pasqua degli ammalatiLunedì 30

ore 21.00 Concerto per la Settimana Santa della Schola Cantorum, Basilica di Agliate

AprileGiovedì 2 Giovedì Santo

ore 21.00 Messa nella Cena del SignoreVenerdì 3 Venerdì Santo

ore 15.00 Passione e morte del Signoreore 21.00 Via Crucis cittadina

Sabato 4 Sabato Santoore 21.00 Veglia Pasquale e Celebrazione del Battesimo

Domenica 5 - PASQUA DI RISURREZIONE