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MAPPATURA NAZIONALE DELLA PROSTITUZIONE DI STRADA 26-27 ottobre 2017 1. Premessa La notte tra Giovedìì 26 ottobre e Venerdìì 27 ottobre 2017 si eì tenuta la seconda mappatura nazionale della prostituzione di strada svolta dalle Unitaì di Contatto (Unitaì di Strada) operanti o meno all’interno dei progetti anti-tratta italiani. Questa esperienza segue l’analoga avvenuta il 3 maggio 2017. Si tratta di una fotografia, svolta in un arco temporale ristretto (dalle 21 alle prime ore del mattino), che ha l’obiettivo di osservare e mappare un fenomeno, quello della prostituzione di strada, attraverso gli occhi degli operatori che quotidianamente svolgono le azioni di contatto e di prossimitaì con “le prostituzioni”. Pur nella consapevolezza che non si tratta di valori assoluti, questa fotografia, che rispecchia in molti aspetti la situazione del maggio 2017, rappresenta un utile e importante strumento di lavoro. 2. Metodologia Alle Unitaì di Contatto del territorio nazionale eì stato chiesto di “contare” tutte le diverse persone che si prostituiscono presenti in strada, anche con piuì passaggi negli stessi luoghi, e di esplorare eventuali aree normalmente non coperte dal servizio di prossimitaì. I dati raccolti, sono stati inseriti, in un modello google condiviso, che eì stato poi, nella forma grezza, condiviso con tutti i partecipati alla mappatura nazionale. Il primo dato che eì stato censito eì quello meteorologico. E’ evidente che le condizioni meteo incidono fortemente sulle presenze in strada. Quella sera, in tutto il territorio coperto dalla mappatura, il tempo era sereno. 3. Territorio coperto L’iniziativa ha visto coperto il 61% delle Province e delle Città Metropolitane italiane . In particolare sono presenti dati da 13 delle 14 Città Metropolitane Italiane (mancano dati della solo Palermo). Le province da cui si hanno dati rappresentano complessivamente le aree ove risiede oltre il 75% della popolazione italiana. E’ utile segnalare che nelle 44 province italiane da cui non si hanno dati non eì certo che vi sia presenza di prostituzione di strada, anzi l’impressione eì che molto spesso si tratti di territori in cui non vi sono fenomeni, almeno rilevanti, di prostituzione di strada. Complessivamente solo due Regioni (Valle d’Aosta e Molise) non ha nessun territorio mappato. Quattro Regioni invece (Veneto, Emilia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) risultano avere tutte le provincie coperte dalla mappatura. All’osservazione hanno partecipato complessivamente 64 enti o organizzazioni italiane (del privato sociale o del pubblico) che hanno restituito oltre 170 schede di territori diversi (tra mappature diurne e notturne).

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Page 1: MAPPATURA NAZIONALE DELLA PROSTITUZIONE DI ......2018/05/02  · MAPPATURA NAZIONALE DELLA PROSTITUZIONE DI STRADA 26-27 ottobre 2017 1. Premessa La notte tra Giovedìì 26 ottobre

MAPPATURA NAZIONALE DELLA PROSTITUZIONE DI STRADA26-27 ottobre 2017

1. Premessa

La notte tra Giovedìì 26 ottobre e Venerdìì 27 ottobre 2017 si eì tenuta la seconda mappaturanazionale della prostituzione di strada svolta dalle Unitaì di Contatto (Unitaì di Strada) operantio meno all’interno dei progetti anti-tratta italiani. Questa esperienza segue l’analoga avvenutail 3 maggio 2017.Si tratta di una fotografia, svolta in un arco temporale ristretto (dalle 21 alle prime ore delmattino), che ha l’obiettivo di osservare e mappare un fenomeno, quello della prostituzione distrada, attraverso gli occhi degli operatori che quotidianamente svolgono le azioni di contattoe di prossimitaì con “le prostituzioni”. Pur nella consapevolezza che non si tratta di valoriassoluti, questa fotografia, che rispecchia in molti aspetti la situazione del maggio 2017,rappresenta un utile e importante strumento di lavoro.

2. Metodologia

Alle Unitaì di Contatto del territorio nazionale eì stato chiesto di “contare” tutte le diversepersone che si prostituiscono presenti in strada, anche con piuì passaggi negli stessi luoghi, edi esplorare eventuali aree normalmente non coperte dal servizio di prossimitaì .I dati raccolti, sono stati inseriti, in un modello google condiviso, che eì stato poi, nella formagrezza, condiviso con tutti i partecipati alla mappatura nazionale.

Il primo dato che eì stato censito eì quello meteorologico. E’ evidente che le condizioni meteoincidono fortemente sulle presenze in strada. Quella sera, in tutto il territorio coperto dallamappatura, il tempo era sereno.

3. Territorio coperto

L’iniziativa ha visto coperto il 61% delle Province e delle Città Metropolitane italiane. Inparticolare sono presenti dati da 13 delle 14 Città Metropolitane Italiane (mancano datidella solo Palermo).Le province da cui si hanno dati rappresentano complessivamente le aree ove risiede oltre il75% della popolazione italiana.E’ utile segnalare che nelle 44 province italiane da cui non si hanno dati non eì certo che vi siapresenza di prostituzione di strada, anzi l’impressione eì che molto spesso si tratti di territoriin cui non vi sono fenomeni, almeno rilevanti, di prostituzione di strada.Complessivamente solo due Regioni (Valle d’Aosta e Molise) non ha nessun territorio mappato.Quattro Regioni invece (Veneto, Emilia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) risultanoavere tutte le provincie coperte dalla mappatura.

All’osservazione hanno partecipato complessivamente 64 enti o organizzazioni italiane(del privato sociale o del pubblico) che hanno restituito oltre 170 schede di territori diversi(tra mappature diurne e notturne).

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Figura 1. Territorio italiano coperto dalla mappatura (notturna) e dati per Provincia

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4. Le presenze

Complessivamente sono state osservate 3.728 persone (erano 3.280 a maggio) che siprostituivano sulle strade italiane. Agli operatori, tutti giaì impiegati nelle Unitaì di Strada equindi esperti del fenomeno e delle sue complessitaì , eì stata chiesta una prima divisione tramaggiore e minore etaì .Le osservazioni hanno evidenziato che il 2,6% (98) delle presenze apparivano essere diminore etaì . Il dato di maggio era 5,1% (167).

L’82,6% (3079) delle presenze in strada è costituito da donne. Le transessuali (tutte mtf)rappresentano il 16,2% (604) mentre gli uomini sono l’1,2% (45). Il dato complessivo eìsovrapponibile a quello del maggio 2017.Tale distribuzione si conferma essere non omogenea in tutto il territorio nazionale inparticolare per quanto riguarda il target transessuale, la cui prevalenza eì maggiore nel nord-centro Italia.

Figura 2. Divisione per genere

Il dato che emerge porta ad una leggera predominanza del target dell’Est Europeo su quelloafricano. Infatti, con il 41,8% (1557) l’Europa dell’est eì il target geografico piuì presente

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sulle strade, di poco superiore a quello africano che rappresenta il 38,5% (1434). Vi eì poi ilCentro/Sud America con il 15,8% (590) e infine l’Asia con l’1,4% (52).Le persone italiane in strada rappresentano il 2,5% (92).All’interno del target dell’Est Europeo, il 73% è costituito da cittadine della Romania, il17,4% da Albanesi e il 4,4% da Bulgare, l’ 1,7% da Ucraine e l’1,4% da Moldave. Mentre ilafricano eì costituito quasi esclusivamente da donne nigeriane.

Questi numeri confermano ancora una volta come a fronte di un sostanziale equilibrio tra inumeri in strada dei due target (africano ed est europeo) solo il primo, in questi anni, accedeai programmi di emersione e assistenza alle vittime di tratta. Infatti, per quanto riguarda levittime da sfruttamento sessuale in carico al sistema italiano (997 nuove prese in carico nel2017) oltre l’80% sono di nazionalitaì nigeriana.

Figura 3. Aree geografiche di provenienza

Ai soli fini conoscitivi si sono suddivise le presenze per aree geografiche vaste (Province/CittaìMetropolitane e Regioni) pur consapevoli che non tutti i territori hanno avuto la stessacopertura della mappatura e quindi la comparazione risulta incompleta. Alcuni confronti peroìrestano possibili e rappresentano delle linee di tendenza che potranno essere confermate omeno nelle future mappature.

Tra le Città Metropolitane/Province si nota – come poteva essere facilmente intuibile - unaforte polarizzazione delle presenza di persone che si prostituiscono nelle grandi aree urbane(Milano, Roma e Torino) mentre risolta interessante e da approfondire, l’elevata presenza

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dell’area provinciale di Como probabilmente legata ai flussi di migrazioni (e di attesa perpassare la frontiera) verso il nord Europa.

Figura 4. Presenze in alcune Province/Città

Roma

Mila

no

Torin

o

Como

Mon

za/B

rianz

a

Bresc

ia

Firenz

e

Napoli

Berga

mo

Bologn

a

Piacen

za

Veron

a0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

355

475

0

21

114

0

12492 87

10691

157

395 381

195169

134 129 118 107 104 101 96 90

Presenza nelle province- maggio/ottobre

maggio ottobre

Infine, tra le Regioni, i numeri maggiori di presenze sono stati riscontrati in Lombardia con959 (nel maggio 2017 erano 753), Emilia Romagna 630 (erano 496 a maggio) e Lazio 395(erano 355 a maggio). Per quanto riguarda – e solo a titolo di nota – il Veneto e l’Emilia Romagna, i dati sonoconfrontabili con le mappature congiunte effettuate nel corso del 2016 (per i Veneto a partiredal 2011) In particolare, mentre per l’Emilia l’aumento numerico corrisponde in gran partealla copertura dell’intero territorio regionale (erano 526 le presenze nel 2016, senza i territoridelle provincie di Cesena-Forlìì e Rimini), per il Veneto si assiste ad un reale fenomeno dicontenimento delle presenze che sembrano essere ritornate ai valori osservati nel 2014 (354contro 356), prima che vi fosse un importante incremento a partire dalla fine del 2015 (oltre450 presenze).

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Figura 5.Presenze in alcune Regioni

Lombardia

Emilia

Lazio

Veneto

Toscana

Piemonte

Campania

Marche

Sardegna

Puglia

Liguria

0 200 400 600 800 1000 1200

753

496

355

452

235

25

208

124

108

130

0

959

630

395

356

292

243

190

139

103

89

89

Presenze per Regioni

maggio ottobre

7. Prostituzione diurna

Su richiesta di molte Unitaì di Contatto, si sono raccolti (purtroppo in modo non omogeneo)alcuni dati sulle presenze diurne sulle strade italiane. Il quadro che emerge eì di unaimportante presenza (il dato, assolutamente parziale, dice 709 persone in orario diurno) conalcune significative punte nelle stesse aree ove si assiste a forte presenza nelle aree notturne(Milano 194, Torino 134, Roma 109, Bergamo 61, Genova 50, Pavia 43, Pisa 42, Como 40,Teramo 38, per citare alcuni esempi). I dati generali che sembrano emergere sono: una maggiore presenza femminile (vicinoall’89%) a scapito delle transessuali (poco oltre il 10%) e una sostanziale sovrapposizione trai target femminili presenti.Si tratta, come dicevamo, di un dato parziale che necessita di una puntuale verifica e confermanella prossima mappatura nazionale.

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6. Conclusioni

La necessitaì di istituire un osservatorio permanente e ancor piuì esteso, per territorio e qualitaìdei dati raccolti, sulla prostituzione di strada eì oramai un fatto acquisito di cui si eì discussoanche nell’incontro informale tra le Unitaì di Contatto italiane del novembre 2017 a Bologna.La complessitaì del fenomeno, il suo continuo mutare e la situazione legislativa italiana imponesempre piuì una profonda conoscenza di quanto ogni sera (e spesso ogni giorno) avviene sullenostre strade.La fitta rete di organizzazioni (del privato sociale e del pubblico) che si avvale di grandicompetenze e conoscenze locali non puoì , e non deve, essere lasciata in disparte nellediscussioni inerenti alla gestione politica-amministrativa di un fenomeno mutevole ecomplesso qual eì quello della prostituzione in strada.In particolare la prossima mappatura nazionale (giugno 2018) dovraì riguardare i due grandiambiti (diurno e notturno) e provare, qualora possibile, ad estendere i territori coinvolti.

Enti che hanno partecipato alla Mappatura Nazionale:

Arcidiocesi di Reggio Calabria (Reggio Calabria)Arci Solidarietaì Ora D’Aria Perugia (Perugia)Associazione ALA Milano Onlus (Milano, Monza Brianza)Associazione ARCI (Caserta)Associazione ARCI (Salerno)Assoziaone Buzzi_Macchi l’Alloda Onlus (Como, Varese)Associazione Comunitaì Papa Giovanni XXIII (Massa Carrara, Ferrara, Cesena, Firenze, Genova, La Spezia, Ravenna, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Savona, Padova, Treviso, Verona)Associazione DOG (Grosseto, Arezzo, Siena)Associazione Lule Onlus (Milano, Bergamo, Pavia)Associazione Mago Merlino (Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria)Associazione Micaela Onlus (Bari)Associazione NAGA (Milano)Associazione On The Road (Fermo,Chieti, Pescara, Teramo, Ascoli Piceno)Associazione Penelope (Catania, Messina)Associazione Tampep (Torino)Caritas Ambrosiana (Milano)Caritas Diocesana Adria-Rovigo (Rovigo)Casa Irene – Suore Oblate del SS Redentore (Teramo)Centro Accoglienza e Ascolto Caritas Darfo (Brescia)Centro Caritas Arcidiocesi di Udine (Udine)Ce.St.Ri.M Onlus (Potenza)Comitato Diritti Civili delle Prostitute Onlus (Trieste)Comune di Ferrara (Ferrara)Comune di Modena (Modena)Comune di Parma (Parma)Comune di Ravenna (Ravenna)Comune di Reggio Emilia (Reggio Emilia)Comune di Rimini (Rimini)Comune di Venezia (Venezia)Congregazione Figlie della Caritaì (Cagliari, Sassari)

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Cooperativa Sociale Azalea (Verona)Cooperatica CAT (Firenze, Prato)Cooperativa di Bessimo (Brescia)Cooperativa Comunitaì Oasi 2 (Foggia)Cooperativa Equality (Padova, Treviso, Vicenza)Cooperativa Farsi Prossimo Onlus (Milano)Cooperativa Il Calabrone (Brescia)Cooperativa Lindbergh (La Spezia)Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione (Milano, Como, Monza-Brianza, Piacenza, Varese)Cooperativa Parsec (Roma)Cooperativa Punto d’Approdo (Trento)Cooperativa Sociale Arnera (Pisa)Cooperativa Sociale Dedalus (Napoli)Cooperativa Sociale Proxima (Caltanisetta, Ragusa, Siracusa)Croce Rossa Rimini (Rimini)Fondazione Caritas Onlus (Pescara, Teramo)Fondazione Cittaì Solidale Onlus (Crotone, Catanzaro)Fondazione Somaschi Onlus (Milano, Cremona, Bergamo)Free Woman Onlus (Ancona, Pesaro)Gruppo Abele (Torino)Gruppo Mares (Como)Il Granello di Senape (Cuneo, Torino)Imp Sex (Brescia)Liberazione e Speranza Onlus (Novara, Vercelli)Magliana 80 (Roma)Manto di Martino Onlus (Rovigo)M.I.T. Movimento Identitaì Transessuale (Bologna)Nuovi Vicini Onlus (Pordenone)Piam Onlus (Asti)Progetto NAVe (Treviso, Belluno)Regione Emilia Romagna Rossano Solidale (Cosenza)Volontarius – Progetto Alba (Bolzano)

Unità di Contatto Italiane, Numero Verde Nazionale Anti-Tratta, aprile 2018