Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

35

description

Presentazione a cura di Simona Sforza

Transcript of Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Page 1: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015
Page 2: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento.

Page 3: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

“Quello che fino agli anni settanta era fondamentalmente un mercato locale della prostituzione, rimpinguato negli anni ottanta dalle vittime delle droghe pesanti che utilizzano la prostituzione come un modo rapido e efficacie per procurarsi i soldi per l’acquisto delle sostanze stupefacenti, conosce una nuova fioritura e una decisa espansione negli anni novanta con l’introduzione di giovani, molte addirittura giovanissime, donne straniere dall’America Latina, dall’Africa sub Sahariana, dal Sud Est Asiatico, dai Paesi dell’Europa Orientale e dall’Albania.”

Luisa Leonini – IL SEX BUSINESS NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA

Page 4: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

I nessi

Prostituzione e tratta sessuale sono strettamente connesse; si ha una grazie all’altra.

L’elemento di connessione sta nella domanda dei corpi delle donne, affinché possano essere comprati, usati, sfruttati, umiliati, stuprati.

Page 5: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Definizione di tratta

Secondo l’articolo 4 del protocollo di Palermo (2000), adottato dalla Convenzione delle Nazioni Unite e dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (2005), la tratta di esseri umani consiste in una combinazione di tre elementi di base:

● l’azione di: “reclutamento, trasporto, trasferimento, alloggio o accoglienza di persone”;● per mezzo: “della minaccia dell’uso o con l’uso della forza o di altre forme di coercizione, con il rapimento, con la frode, con l’inganno, con l’abuso di autorità o della condizione di vulnerabilità o con l’offerta o l’accettazione di pagamenti o vantaggi per ottenere il consenso di una persona che ha autorità su un’altra”.● scopo: “a fini di sfruttamento. Lo sfruttamento comprende, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione altrui o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro o i servizi forzati, la schiavitù o pratiche simili alla schiavitù, la servitù o l’espianto di organi”.

Per quanto riguarda il “trasporto”, la Convenzione non richiede che ci sia un passaggio di frontiera perché questo sia da considerarsi elemento costitutivo della tratta di esseri umani.

Page 6: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Il ''consenso''

A livello globale, le donne vivono in un contesto politico, sociale ed economico dominato dal capitalismo patriarcale razzista – un sistema che è per definizione strutturalmente razzista, sessista e classista. Il volontarismo è un concetto estremamente problematico per gli oppressi e gli sfruttati e le donne sono, per definizione, oppresse e sfruttate. Quando le donne sono indigene, povere, di colore, lo sfruttamento e l’oppressione avvengono attraverso più fattori che si intersecano. Questa realtà rende l’intera nozione di “volontari” del commercio del sesso e di “consenso” di una transazione commerciale sospetta sin dal principio.

Il consenso della vittima di tratta, è irrilevante quando sia stato utilizzato uno dei mezzi sopra indicati (abuso di potere, minaccia, ricatto, frode e inganno); la tratta può accadere senza alcun uso di forza fisica.

Page 7: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Le stime della tratta nel mondo

Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) i dati al 2014 sono i seguenti:

21 milioni di vittime di tratta● il 70% è composto da donne e bambine (di cui il 49% donne, 21% bambine)● 18% uomini● 12% bambini● il 53% è destinato a sfruttamento sessuale● il 40% al lavoro forzato

Trattandosi di un fenomeno spesso sommerso e invisibile, i dati che userò sono indicativi, per illustrare un fenomeno e non per descriverlo.

Fonte: http://www.unodc.org/documents/data-and-analysis/glotip/GLOTIP_2014_full_report.pdf

Page 8: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Le stime della tratta nel mondo

Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) i dati al 2014 sono i seguenti:

21 milioni di vittime di tratta● il 70% è composto da donne e bambine (di cui il 49% donne, 21% bambine)● 18% uomini● 12% bambini● il 53% è destinato a sfruttamento sessuale● il 40% al lavoro forzato

Trattandosi di un fenomeno spesso sommerso e invisibile, i dati che userò sono indicativi, per illustrare un fenomeno e non per descriverlo.

Fonte: http://www.unodc.org/documents/data-and-analysis/glotip/GLOTIP_2014_full_report.pdf

Page 9: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Numeri e Destinazioni

La tratta colpisce le persone più povere e vulnerabili. Secondo la risoluzione Honeyball, nel 2012, la prostituzione ha una dimensione globale che coinvolge circa 40-42 milioni di persone, di cui il 90% dipende da un protettore.Ogni anno ci sono circa 2,5 milioni di nuove vittime del traffico di esseri umani. Una vera e propria neo-schiavitù.Il traffico di esseri umani è finalizzato a:● sfruttamento sessuale● lavoro forzato● espianto di organi● accattonaggio forzato● servitù domestica● matrimonio forzato● adozioni illegali● gravidanze surrogate

Il lavoro forzato è soprattutto finalizzato al settore manifatturiero ed edile, il lavoro domestico e tessile. Il 35% è di sesso femminile. Il rapporto Unodc evidenzia delle peculiarità a seconda del

Page 10: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Le vittime

Un terzo delle vittime è un bambino, il 5% in più, rispetto al periodo 2007-2010. Le bambine sono i 2/3 dei minori.Per i trafficanti e gli sfruttatori c’è un guadagno enorme: 32 miliardi di dollari annui (Slaves No More). Dopo il traffico di droga e di armi, il più redditizio business è quello degli esseri umani.Nel nostro Paese il fenomeno riguarda tra le 30 e le 50.000 persone solo per quanto concerne lo sfruttamento sessuale. Le cifre diffuse dall' Associazione Papa Giovanni XXIII parlano addirittura di 120.000. Circa la metà sono donne nigeriane. Il 10% sono italiane (quasi tutte esercitano indoor), in crescita a causa della crisi.

A Milano, secondo i dati del Comune, circa 7000 donne sono costrette a prostituirsi sulle strade o nei locali, con punte nei weekend e durante le fiere. Ogni anno 800 nuove donne finiscono in questo inferno, 1 su 5 è nigeriana. Prima dell'apertura di EXPO si parlava di 15.000 nuovi arrivi. Poi è calato il silenzio. Quasi come se fosse normale replicare ciò che è accaduto durante altri grandi eventi mondiali, come l’ultimo campionato del mondo di calcio in Brasile. Le nigeriane prostitute oscillano tra le 15.000 e 20.000. Meglio definirle prostituite perché di libero arbitrio non ne hanno, sono schiave e spesso non hanno alcun strumento per

Page 11: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

I minori

Page 12: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015
Page 13: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

I minori

Secondo il Ministero del Lavoro, al 31 luglio i minori non accompagnati sono addirittura 8.442.

Page 14: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015
Page 15: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Le donne

Secondo il capo missione dell’Oim in Italia (Organizzazione internazionale delle migrazioni), queste donne vengono spesso violentate e sono obbligate a prostituirsi. Sono costrette a lavorare in bordelli in Libia e poi mandate in Italia. Subiscono anche pressioni e manipolazioni psicologiche, riti voodoo che le rendono dipendenti e completamente succubi dei loro aguzzini.

Secondo la direzione nazionale antimafia, ogni persona che riesce a uscire da questo inferno, sottrae tra i 40 e i 50.000 euro all’anno alla criminalità organizzata. Nel 2010, la stima della Commissione parlamentare affari sociali era di un mercato da 1,5 miliardi di euro annui.

Page 16: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Le donne – la difficoltà di denunciare

Spesso le persone trafficate non vogliono rivelare la loro condizione o le loro esperienze alle autorità per diversi motivi, tra cui:

● Sfiducia nei confronti delle istituzioni (a causa di precedenti esperienze negative, sia nel paese di origine che in quello di destinazione);● Timore di ritorsioni violente da parte dei trafficanti contro di sé e/o i familiari rimasti nel paese di origine;● La paura di essere arrestate e rimpatriate in quanto immigrate irregolari.

Anche per queste ragioni la tratta degli esseri umani è troppo spesso un fenomeno invisibile. Le persone trafficate sono raramente in grado di fuoriuscire autonomamente.

Page 17: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

I Johns, i clienti

Gli uomini che comprano sesso mostrano meno empatia nei confronti delle prostitute rispetto agli uomini che non comprano sesso, sostiene uno studio pubblicato online il 31 agosto 2015 sul Journal of Interpersonal Violence. La ricerca, della quale è co-autore il professor Neil Malamuth dell’UCLA, ha scoperto anche che c’è una maggiore probabilità che gli uomini che comprano sesso riferiscano di aver commesso uno stupro e altri atti sessuali violenti.

Lo studio, che ha esaminato 101 clienti nella zona di Boston e 101 uomini che non lo sono, indica che le opinioni degli acquirenti di sesso sono simili a quelle degli uomini sessualmente coercitivi.

Page 18: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

I Johns, i clienti

Gli uomini che comprano sesso mostrano meno empatia nei confronti delle prostitute rispetto agli uomini che non comprano sesso, sostiene uno studio pubblicato online il 31 agosto 2015 sul Journal of Interpersonal Violence. La ricerca, della quale è co-autore il professor Neil Malamuth dell’UCLA, ha scoperto anche che c’è una maggiore probabilità che gli uomini che comprano sesso riferiscano di aver commesso uno stupro e altri atti sessuali violenti.

Lo studio, che ha esaminato 101 clienti nella zona di Boston e 101 uomini che non lo sono, indica che le opinioni degli acquirenti di sesso sono simili a quelle degli uomini sessualmente coercitivi.

Page 19: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Commenti sullo studio dell’UCLA

“Speriamo che questa ricerca serva a sfatare il mito che gli acquirenti di sesso sono semplicemente bravi ragazzi sessualmente frustrati”, ha detto Melissa Farley, autrice principale dello studio e direttrice esecutiva della Prostitution Research and Education, un’organizzazione senza fini di lucro con sede a San Francisco.

“Dati i livelli significativi di atteggiamenti e comportamenti sessualmente aggressivi presenti negli acquirenti di sesso, la politica più progressista in tema di prostituzione si rivela quella attuata da Svezia e Norvegia, dove è intesa come un crimine compiuto contro le donne emarginate per motivi economici o etnici”, ha dichiarato. “Il modello nordico criminalizza gli acquirenti di sesso ma non le prostitute, alle quali fornisce gli strumenti per uscire dal mercato del sesso.”

Page 20: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

I fattori di rischio per la tratta

● povertà e disoccupazione● mancanza di pari opportunità (le donne rappresentano i 2/3 dei 2,5 miliardi di persone che vivono sotto la soglia di povertà)● discriminazioni sociali ed economiche● guerre, conflitti, persecuzioni politiche e religiose● mancanza di prospettive● responsabilità nei confronti della famiglia (per aiutarla, soprattutto se c’è qualcuno malato e bisognoso di cure).

Page 21: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Il primo rapporto Greta

Il primo rapporto Greta (2014, monitoraggio del Consiglio d’Europa) sull’Italia, mostra i punti critici del nostro Paese: mancanza di meccanismi adeguati di identificazione delle vittime (soprattutto per lo sfruttamento lavorativo). Il rapporto invita l’Italia a dotarsi di un Piano nazionale anti-tratta scaduto nel dicembre 2014.Le linee di intervento promosse anche a livello internazionale, per contrastare tratta e schiavitù a fini prostitutivi, prevedono: prevention, protection, prosecution (prevenire, proteggere, punire).Così come risulta dal Protocollo di Palermo (Protocollo delle Nazioni Unite sulla prevenzione, soppressione e persecuzione del traffico di esseri umani, in particolar modo donne e bambini).

Page 22: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Le azioni

Nei Paesi di origine, si fa prevenzione nelle scuole, attraverso il dialogo, l’informazione, l’educazione, nei quartieri a rischio, lavorando con gli insegnanti, per riconoscere i rischi e intervenire ai primi campanelli di allarme.Occorre combattere la povertà, investire in politiche sociali e che alle persone vengano riconosciuti e assicurati i diritti fondamentali.

Un livello successivo di intervento consiste nell’accompagnare le persone che decidono comunque di emigrare, cercando di aiutarle a difendersi nel caso si accorgano di essere finite in situazioni di violenza e sfruttamento.

Per coloro che sono già vittima di tratta, si cerca di aiutarli ad uscire attraverso progetti di inserimento lavorativo, di formazione, di regolarizzazione dei documenti e dei permessi di soggiorno.Contemporaneamente occorre intervenire per interrompere un circolo vizioso di

Page 23: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

La Risoluzione Honeyball

La Risoluzione Honeyball: su sfruttamento sessuale e prostituzione, e sulle loro conseguenze per la parità di genere. (2013/2103)

La prostituzione e lo sfruttamento sessuale sono aspetti legati al genere. La maggior parte delle vittime della tratta a fini di sfruttamento sessuale sono donne e anche la prostituzione maschile è quasi totalmente per il cliente di genere maschile. Praticamente tutti coloro che acquistano servizi sessuali sono uomini.

La risoluzione fa notare il legame diretto tra la tratta e la criminalità organizzata e la corruzione politica.

Page 24: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Le indicazioni della Risoluzione Honeyball

1. osserva che la tratta di esseri umani e lo sfruttamento sessuale hanno come cause profonde l’ineguaglianza tra uomini e donne e la povertà, aggravate dalle disparità etniche e da altre disuguaglianze socioeconomiche, nonché i conflitti armati, e che le principali vittime sono donne e minori che si trovano in condizioni socioeconomiche sfavorevoli;2.sottolinea che è necessario accordare una particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili, come le ragazze, i minori con disabilità e le donne appartenenti a minoranze; 3.rileva che la corruzione svolge un ruolo importante nell’agevolare e promuovere la tratta di esseri umani; 4.osserva che lo sfruttamento sessuale è una forma di violenza di genere, perpetrata prevalentemente da uomini e soprattutto nei confronti di donne, e sottolinea pertanto che l’eliminazione e la prevenzione di ogni forma di violenza contro le donne e le ragazze rivestono un’enorme importanza ai fini della riduzione di tali violazioni estreme dei diritti umani; 5.invita l’Unione, le organizzazioni internazionali, i governi nazionali e le altre parti interessate a cooperare a livello di UE per creare un quadro comune di disposizioni relative alla lotta contro le cause determinanti, alla criminalizzazione (anche dell’acquisto di servizi sessuali), alle sanzioni e a una migliore cooperazione transfrontaliera in materia di protezione dall’abuso e dallo sfruttamento sessuale;6. sottolinea che è importante tener conto della paura della stigmatizzazione all’atto di elaborare le politiche e le strategie nazionali in materia di assistenza giudiziaria nei paesi in via di sviluppo e in tutti i paesi in cui sono perpetrati la tratta di esseri umani e lo sfruttamento sessuale, ed esprime preoccupazione per la mancanza di servizi giuridici efficaci ai quali poter denunciare i casi di abuso, soprattutto durante le crisi umanitarie; 7.invita l’Unione e i suoi Stati membri a elaborare azioni volte a porre fine al turismo sessuale di provenienza dagli Stati membri dell’UE verso altre destinazioni; 8.sottolinea la necessità che i provvedimenti da adottare nella lotta contro lo sfruttamento sessuale e la prostituzione concentrino la loro attenzione sulle zone colpite da conflitti, a norma delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite n. 1325 del 31 ottobre 2000 e n. 1820 del 19 giugno 2008; 9. invita l’Unione e i suoi Stati membri a scoraggiare la domanda di sfruttamento sotto forma di prostituzione e tratta di

Page 25: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Modelli

In Europa abbiamo due modelli opposti in materia di prostituzione.

La Germania e l’Olanda che hanno legalizzato l’organizzazione della prostituzione; in questi Paesi, la prostituzione è diventata un “lavoro”. Sapete che in Germania, ogni giorno, un milione di uomini pagano quattrocentomila donne per il sesso?

Il modello svedese o nordico che considera la prostituzione una forma di violenza contro le donne. Quattordici anni dopo la sua adozione, questo sistema sembra scoraggiare il traffico e cambiare la mentalità, soprattutto tra le giovani generazioni che non vogliono vedere il corpo delle donne in vendita.

La crisi economica ha solo rafforzato i meccanismi internazionali della tratta. Le misure di austerità imposte hanno spinto sempre più persone verso la prostituzione. Studi recenti parlano di una tendenza preoccupante, con una accelerazione del traffico, con vittime sempre più giovani. C’è stato un aumento significativo del numero di prostitute nei Paesi in cui le misure economiche più severe hanno colpito le fasce di popolazione più vulnerabili,

Page 26: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

La situazione nei Paesi che hanno regolamentato – Amsterdam

La sua industria del sesso raggiunge oltre i 500 milioni di euro all’anno di guadagni, di cui il governo incassa una percentuale attraverso le tasse. I lavori nei bordelli sono pubblicizzati nelle agenzie di lavoro.Ma a quanto pare, non molte olandesi vogliono lavorare in questo settore, come dimostra il fatto che la maggior parte delle donne che si prostituiscono non sono olandesi. La CATW (Coalition Against Trafficking in Women-International) ha stimato che le donne che lavorano nell’industria del sesso di Amsterdam sono circa 30.000. Secondo il governo olandese si stimano tra le 20.000 e le 25.000 persone. Il numero di donne provenienti dall’estero oscilla ovunque dal 60 all’80%. Nella migliore delle ipotesi, i protettori sono stati in grado di attirare non più del 40% di donne olandesi volontarie e forse anche meno. Le altre donne provengono da 44 paesi diversi, ma soprattutto dopo la caduta del muro, vengono da Bulgaria, Romania, Rep. Ceca e Polonia. Si stima che ovunque da 1000 a 7000 di quelle donne sono vittime di tratta. Non solo, ma molti sono bambini:“L’organizzazione di Amsterdam ChildRight stima che il numero è passato da 4000 bambini nel 1996 a 15000 nel 2001. ChildRight ha stimato che almeno 5000 dei bambini in prostituzione provengono da altri paesi, con un grosso numero di nigeriane.”

Page 27: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

La situazione nei Paesi che hanno regolamentato – Germania

Tutti gli aspetti della prostituzione sono legali. La maggior parte delle donne tedesche non vogliono fare „volontariato“. Ancora una volta, 2/3 delle donne impegnate nell’industria del sesso provengono dall’estero. Naturalmente, questo non significa che siano necessariamente vittime di traffico, ma la possibilità è elevata. Le statistiche sul numero effettivo di donne e ragazze vittime di tratta a fini sessuali sono notoriamente complesse da stendere a causa del basso numero di denunce (in parte, a causa del fatto che legalizzando la prostituzione diventa difficile distinguere tra volontarie e forzate). Non solo, ma la depenalizzazione di sfruttatori e clienti rende molto più difficile catturare i trafficanti, perché le forze dell’ordine non possono accedere ai bordelli. Anche se le donne e le ragazze trovate nei luoghi di lavoro sono vittime di tratta, tranne quando non vi sia un problema di età evidente, sono sempre restie a dire che non sono lì per libero arbitrio, perché è così quando sei controllata da un pappone. Oltre ciò, il traffico di donne e ragazze è in crescita esponenziale, tanto da mettere in crisi la capacità delle forze dell’ordine di tenere il passo.“Secondo un rapporto sul traffico di esseri umani recentemente presentato dal commissario europeo per gli affari interni Cecilia Malmström, ci sono più di 23.600 vittime nell’Unione europea e due terzi di loro sono sfruttati sessualmente. Malmström, dalla Svezia, intravede i segnali di come le bande criminali stiano espandendo le loro operazioni. Tuttavia, dice, il numero di condanne è in declino perché la polizia è sopraffatta nei suoi sforzi per combattere il traffico.”Inoltre, non è un caso che i paesi di provenienza delle donne e delle ragazze vittime di tratta (e anche delle “volontarie”) siano quelli con i più rilevanti problemi socio-economici e politici.

Page 28: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Alcune considerazioni

Violenza e sfruttamento di genere, donne schiavizzate, oggettivizzate, disumanizzate, mercificate hanno dappertutto un comune denominatore culturale patriarcale e maschiocentrico. Questo vale in tutto il mondo, anche quando si accampano motivazioni religiose come nel caso dello Stato Islamico. Alla base c’è sempre un potere maschile che si esprime attraverso la sopraffazione nei confronti di donne e bambine, considerate “esseri inferiori”.

E da noi? Cosa si pensa? Come vengono considerate le donne e i loro corpi?

Rendendo possibile, ammissibile l’acquisto di un corpo di un essere umano, per soddisfare un presunto bisogno (irrinunciabile e irrefrenabile come molti lo dipingono) e diritto maschile al sesso, nessun’altra battaglia sui diritti sarà concepibile, perché tutti saremo considerati mercificabili, consumabili, sacrificabili. Concepire la prostituzione come un lavoro è come dare il via libera alla lesione di tutta una serie di diritti umani fondamentali. Il problema centrale e urgente resta quello di difendere i diritti delle

Page 29: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Alcune considerazioni

Violenza e sfruttamento di genere, donne schiavizzate, oggettivizzate, disumanizzate, mercificate hanno dappertutto un comune denominatore culturale patriarcale e maschiocentrico. Questo vale in tutto il mondo, anche quando si accampano motivazioni religiose come nel caso dello Stato Islamico. Alla base c’è sempre un potere maschile che si esprime attraverso la sopraffazione nei confronti di donne e bambine, considerate “esseri inferiori”.

E da noi? Cosa si pensa? Come vengono considerate le donne e i loro corpi?

Rendendo possibile, ammissibile l’acquisto di un corpo di un essere umano, per soddisfare un presunto bisogno (irrinunciabile e irrefrenabile come molti lo dipingono) e diritto maschile al sesso, nessun’altra battaglia sui diritti sarà concepibile, perché tutti saremo considerati mercificabili, consumabili, sacrificabili. Concepire la prostituzione come un lavoro è come dare il via libera alla lesione di tutta una serie di diritti umani fondamentali. Il problema centrale e urgente resta quello di difendere i diritti delle

Page 30: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Che facciamo, difendiamo i diritti umani solo di alcune donne?

Dobbiamo cercare di dare uno spaccato reale della prostituzione e non costruire tutte le nostre argomentazioni sul mito delle prostitute felici e autodeterminate.

A coloro che con tanta leggerezza parlano di regolamentazione, di prostituzione come lavoro chiedo: Perché di solito si tende ad omettere i motivi che portano le donne in prostituzione?" Perché non vi impegnate a combattere le differenze economico-sociali che sono spesso la causa di tutto? Perché non si fa alcun riferimento al fatto che l’industria del commercio di sesso violi i diritti delle donne? Perché non si parla delle “abitudini” violente e sadiche dei clienti? I clienti come al solito scompaiono, la domanda è ininfluente e sembra che restino solo le donne che chiedono di prostituirsi per pura scelta personale.

Page 31: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Che facciamo, difendiamo i diritti umani solo di alcune donne?

Dobbiamo cercare di dare uno spaccato reale della prostituzione e non costruire tutte le nostre argomentazioni sul mito delle prostitute felici e autodeterminate.

A coloro che con tanta leggerezza parlano di regolamentazione, di prostituzione come lavoro chiedo: Perché di solito si tende ad omettere i motivi che portano le donne in prostituzione?" Perché non vi impegnate a combattere le differenze economico-sociali che sono spesso la causa di tutto? Perché non si fa alcun riferimento al fatto che l’industria del commercio di sesso violi i diritti delle donne? Perché non si parla delle “abitudini” violente e sadiche dei clienti? I clienti come al solito scompaiono, la domanda è ininfluente e sembra che restino solo le donne che chiedono di prostituirsi per pura scelta personale.

Page 32: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Il DDL S. 1838 Disciplina dei reati connessi con il fenomeno della prostituzione e misure di integrazione sociale

La prostituzione oggi è “sfruttamento della donna, tratta e schiavitù”. Necessità di un approccio integrato, che prenda in considerazione l'azione della criminalità sfruttatrice, la domanda e l'offerta di tale mercato e l'azione delle Forze di polizia, e che individui:- un complesso di misure penali dirette a colpire le forme di sfruttamento coatto, anche nelle forme più occulte;- interventi di carattere sociale volti ad aiutare, concretamente, le vittime della prostituzione.

Contesto normativo di riferimento:- Legge Merlin- Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, adottato dalla Conferenza diplomatica delle Nazioni Unite a Roma il 17 luglio 1998, ratificato in Italia (12 luglio 1999, n. 232), inserisce la prostituzione forzata unitamente allo stupro, la schiavitù sessuale, la gravidanza forzata, sterilizzazione forzata e altre forme di violenza sessuale di

Page 33: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Il DDL S. 1838 Disciplina dei reati connessi con il fenomeno della prostituzione e misure di integrazione sociale

IN EVIDENZA

- Chi si prostituisce in strada non lo fa mai in condizione di libertà, nel senso che in strada si trovano donne quantomeno sfruttate, quando non vere e proprie schiave; come noto, infatti, le organizzazioni criminali con il business del sesso fatturano milioni di euro ogni anno. - Il presente disegno di legge, pertanto, partendo da questo convincimento, nonché sulla scia di quanto affermato anche, da ultimo, dal Parlamento europeo, si propone di introdurre una serie di misure volte al contrasto della PROSTITUZIONE COATTIVA, nonché all'integrazione, assistenza e formazione professionale in favore delle persone vittime del reato di prostituzione coattiva introdotto dal disegno di legge medesimo.- l'articolo 1 prevede che le regioni, le province autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali, in collaborazione con gli enti pubblici e privati che si occupano di prostituzione, promuovano, nell'ambito delle rispettive competenze in materia di assistenza sociale, interventi volti ad agevolare l'integrazione sociale e realizzare programmi di formazione professionale e di inserimento nel mondo del lavoro in favore delle vittime. La copertura finanziaria di questi interventi dovrebbe derivare da un fondo appositamente istituito presso la Presidenza del

Page 34: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Il DDL S. 1838 Disciplina dei reati connessi con il fenomeno della prostituzione e misure di integrazione sociale

IN EVIDENZA

- L'articolo 3 introduce modifiche al codice penale, da un lato disciplinando, in maniera più puntuale, alcune fattispecie già previste e autonomamente punite, dall'altro enucleando nuove ipotesi di reato. È previsto un inasprimento delle pene per gli sfruttatori e che la prostituzione coattiva sia punita con la reclusione da 5 a 10 anni; il reclutamento e lo sfruttamento da 2 a 6 anni.A questi reati si estende anche la disciplina antimafia in tema di confisca (art. 7).

- Sono previsti tavoli cittadini per la prevenzione “con funzioni consultive ed orientative delle politiche sociali”.

- In ogni provincia e città metropolitana il questore, competente al rilascio dei premessi di soggiorno per motivi di protezione sociale, individua uno o più funzionari di polizia con il ruolo di «referente per la tratta di esseri umani e per il contrasto allo sfruttamento a scopo sessuale e alla prostituzione coatta» per facilitare i rapporti con i rappresentanti degli enti locali e delle

Page 35: Tratta e prostituzione. Insieme contro violenza e sfruttamento. 27 setttembre 2015

Il traffico di esseri umani è una moderna forma di schiavitù, e la schiavitù sessuale è il più terribile dei crimini, perché rimuove ogni diritto umano e la dignità delle persone. Non fare niente equivale ad avere un ruolo attivo affinché questo accada. Il mondo si deve svegliare, deve battersi per difendere la libertà e i diritti di tutti gli esseri umani, non importa da che Paese provengano.La prostituzione è, è stata e sarà sempre un affronto assoluto alla dignità umana.