Mappa di Comunità di Mugnano in Teverina
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La Mappa di Comunita’ di
Mugnano in Teverina
Perché una mappa di comunità
Siamo partiti da qui: da una domanda semplice, ma non scontata.Chiedere cosa si ritiene importante del luogo; Cosa lo rende diverso da tutti gli altri; A cosa si attribuisce valore; Quali miglioramenti sono possibili; ha trasformato ciascuno di noi/voi in esperti e questo ha contribuito a liberare le conoscenze sommerse così come la passione nei riguardi del luogo.
L’idea della Mappa di Comunità, che riprende una tradizione anglosassossone degli anni 90, ci è venuta proprio da una domanda semplice eppure complessa allo stesso tempo: cosa ci sta a cuore di questo luogo?
Ciascuno di noi ha una visione differente di cosa rappresenti per lui Mugnano in Teverina: ma la comunità, nel suo insieme, come si vede?
La mappa descrive un percorso personale e collettivo che
comporta coinvolgimento, ricerca e impegno; uno
strumento creativo in grado di rinsaldare e ricostruire in
termini attuali il legame fondamentale tra le persone e i
luoghi, uno strumento tramite il quale una comunità
disegna i contorni del proprio patrimonio e ragiona sui
possibili sviluppi
La Mappa di Comunità è uno strumento attraverso cui la comunità di Mugnano può raccontare ad altri, o ricordare a se stessa, i punti fondamentali della propria storia, del proprio patrimonio e paesaggio, le tradizioni e i personaggi che l’hanno rappresentata
Viene in tal modo esplicitato un concetto “nuovo” di territorio,
che non è solo il luogo in cui si vive, ma che pure conserva la
storia degli uomini che lo hanno abitato e trasformato in
passato, i segni, materiali o immateriali, che lo hanno
caratterizzato. C’è la consapevolezza che il territorio,
qualunque esso sia, contiene un patrimonio diffuso, ricco di
dettagli e soprattutto di una fittissima rete di rapporti e
interrelazioni tra tutti gli elementi.
La Mappa evidenzia il modo con cui la comunità locale vede, percepisce, attribuisce valore al proprio territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e a come vorrebbe che fosse in futuro.
Donne61%
Uomini39%
59,4 anni, l’età media di chi ha risposto, in prevalenza donne
41 questionari compilati
Quali sono le cose principali che, secondo te, individuano e distinguono
Mugnano dagli altri posti che conosci?
Il panorama
2 - Chiese
Chiesa del cimitero
S. Lucia Chiese S. Vincenzo e Liberato
1
3
5
8
3 -Torre
4 -Fontane
Acqua puzzaFontana della
moretta Fontanile della vigna della corte
fontana di S Liberato
11
1
3
5 - Borgo
6 - Boschi
7 – Palazzo Orsini
8 – Luoghi Naturali
9 – Passeggiate
10 – Strade di campagna
11 – la Gente, la Comunità
28
18
12 1211
109 9
87
65 5
43 3 3 3
Quali hanno più valore? e perché?
Il panorama
“la prima volta che ho visto Mugnano era dal belvedere di Bomarzo, immerso nella nebbia
sembrava un paese sospeso nel vuoto:
bellissimo”
“Ampio e suggestivo”
La Natura
“Perché è alla base
di una vita piacevole”
“Per la sua bellezza”
TUTTI
“Tutto quello che riguarda Mugnano
mi sta a cuore”
Borgo
“La bellezza di Mugnano è data dal piccolo paese, dalla forma che ha, dalla
posizione”
“Caratterizza Mugnano”
la Gente, la Comunità
“Sono il vero VALORE
AGGIUNTO”
Chiese
“sono la memoria di Mugnano”
Passeggiate
“Per il contatto con la Natura”
Torre
“da un aspetto suggestivo ed
Austero a Mugnano”
torre7%
passeggiate7%
chiesa11%
gente11%borgo
11%
tutti11%
natura19%
panorama22%
Cosa vorresti cambiare?
22,2 % Niente
11% restaurare S. Rocco
5,6% recuperare antiche mura
5,6% creare uno stemma5,6% maggiore decoro
urbano
5,6% accesso al centro storico
C’erano coltivazioni,
attività, lavorazioni o
mestieri tipici?
attivitàbarcarolo
7%mulino
7%
Funaro7%
lavorazione vinchi7%
barbiere9%
Calzolaio11%lavorazione
granturco11%
lavorazione tabacco
18%
Fabbro24%
Cappellacce8%
frittelle con la borragine
9%
pane fatto in casa17%
Biscotto S. Liberato
29%
Paste Paradise38%
C’erano dei prodotti agricoli,
artigianali e gastronomici?
C’erano usanze, occasioni di festa
e di incontro tipiche?
festa medievale6%
festa dei cornuti6%
festa dei Bifolchi8%
Festa di S. Croce11%
Carnevale36%
Pianta maggio33%
“Il carnevale, che era stupendo:
incontri, balli, primi amori
”“per carnevale si andava a ballare per casali e si portava il canestro con le paste e le castagnole
”
“il Carnevale, una meravigliosa usanza
che riuniva, ballando, molti amici del
paese”
festa di S. Croce con la messa più solenne di tutte e poi i giochi in piazza
a S.Croce si andava con S.Liberato fino al cimitero e si diceva messa
S.Croce il 3 maggio, si faceva la benidizione delle campagne e poi giochi popolari
Festa di S. Antonio gestita dal "Comitato dei Bifolchi" che prevedeva la Messa Alta, benedizione degli animali e pranzo sotto casa di Vittoria Panucci festa del bifolco dopo la benedizione degli animali a via Piana. Per tutti i bifolchi, a casa di Natalino Monchini, veniva organizzato un pranzo, da un comitato autoeletto dai contadini
La festa medievale
organizzata dall'Associazion
e Percussus Elevorforse la cosa più bella
che si è fatta è stata la festa medievale
la rievocazione storica medioevale
festa di S. Martino: molti uomini indossavano sul capo una sorta di "corna" andando in giro per il paese (soprattutto cantine) e dicevano la seguente frase. "se tutti li cornuti portassero 'lampione, o Dio del cielo che illuminazione!!"
la Festa dei Cornuti a S.Martino, l'11 novembre: l'ultimo sposo dell'anno metteva un paio di corna sul capo e, accompagnato da un folto gruppo di amici, girava per le vie del paese gridando: "Se le corna fossero lampione, oh mamma mia che illuminazione". molti offrivano caldarroste e vino per festeggiare.
le fiorite nel mese di maggio che partivano dalla pianta di maggio e arrivavano a casa della ragazza a cui era dedicata nerbi e cannoni del 16 agosto
la serenata sotto la finestra dell'amata e l'infiorata di rose e fiori, se si prevedeva un lieto fine, oppure di ortiche e sambuco se si era rifiutati o la ragazza ritenuta poco seria
gioco del ruzzolone
nel giorno dei morti si svuotavano le zucche e si metteva dentro un lumino acceso.
Le veglie intorno al fuoco che si sono perse ed erano indimenticabili
alzata dei santi il giorno dell'epifania
Fuoco di S.Antonio:partiva il carnevale e veniva Giovenale da Chia per suonare la fisarmonica
Processione della Madonna con i falò lungo la via Piana
Ci sono persone particolarmente
importanti per Mugnano?
Don Andrea Stefini
“per l'elevato grado culturale e per le energie che ha speso in favore della popolazione di Mugnano”
perchè ha fatto fare la strada delle coste e il ponte sul fiumese ti capitava una cosa
che non capivi andavi da lui e ti aiutava
è stato importante come prete e come persona
si è prodigato per la popolazione e per l'università agraria
era circondato da un'aura di rispetto e di soggezione
Ugo e Amedea
anche se erano persone semplici simboleggiavano una sorta di mascotte ed erano ben voluti da tutti
figure felliniane di grande effetto
le loro liti davano vita e allegria al paese
Enrico Barberini
vice sindaco e imprenditore agricolo dava lavoro a tutto Mugnano
dava lavoro a molti mugnanesi
Perchè ha dato lavoro e ha saputo sfruttare l'amicizia di Bettini e il suo appoggio politico. Ma te faceva lavorà troppo, dalla levata del sole a dopo il tramonto!
era un punto di riferimento
per il suo alto senso del lavoro, la sua intelligenza e la sua mentalità aperta, dati i tempi.
Sindaco Bettini
ha dato un notevole contributo allo sviluppo del paese
ha sollevato le sorti del paese
Carlo Cozzi
faceva il fabbro, il meccanico e l'draulico, insomma un "tuttofare".
per la versatilità e l'ingegnosità
Riusciva ad aggiustare tutto
Antonio Monchini
per la sua capacità di ascolto e di dialogo con tutte le anime del paese e per la disponibilità critica ad animarne le iniziative
è il presidente dell'Università Agraria
“voi quattro siete importanti per la passione che mettete nel preservare le caratteristiche e la storia di Mugnano e perchè avete chiesto alla gente cosa pensa e cosa vuole”
Noi quattro del Direttivo
Tiziano Gasperoni: per la scoperta delle fornaci
Scarponi Giuseppe che aveva il mulino: fregava molto (andavi con 1kg di grano e tornavi con mezzo di farina) però non ci ha fatto morire di fame durante la guerra
Ruffino Farina: raccontava aneddoti scherzosi
Paolina Santoni: era semplice, senza peli sulla lingua
Paolo Monchini: mi ricorda le battute di caccia
Emilio Centofanti : nel 56 portò la prima tv a Mugnano, tramite gli invalidi di guerra. Fu messa in un magazzino…
Ernesta: per il ruolo che riveste come punto di riferimento e fulcro del paese
Tito Gasperoni: una persona speciale, difficilmente se ne incontrano
Simone Sciloffi: un grande amico e punto di riferimento, almeno per me
Don Luca perché tratta Mugnano con rispetto e non la pone in secondo piano rispetto a Bomarzo
Don Pio e sua sorella
Vincenzo
Eusebio, il barcarolo
Ruffino Farina
Paolo Monchini
Tito Gasperoni
Paolina Santoni
Tiziano Gasperoni
Antonio Monchini
Modesta
Sindaco Bettini
Ugo e Amedea
111111111111111
222222
77
11
Il passo più grande è il primo: le mappe di comunità sono un modo per cominciare ed orientare il percorso.Alla prossima tappa ….
È lo spirito del luogo che ci rende felici di vivere proprio qui, che ci fa venire voglia di rimanere, lavorare (magari) e giocare, di impegnarci e di avere relazioni con le altre persone che lo abitano.
L’azione collettiva nella creazione e ri-creazione continua della specificità di un luogo non è facile, ci ricorda che le comunità sono soggette a spinte conflittuali e contemporaneamente di partecipazione, che l’equilibrio fra abitanti e outsider richiede una costante costruzione di relazioni, che sostenere l’entusiasmo e l’impegno necessari è un lavoro difficile.
www.ecomuseodellateverina.eu