Manuale Utente cei-016 ET Alarm · Mod.$$PC/09?01 $$$$$ ... Rev.:$$4$ Pag$ 1$(23)$...
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Via della Repubblica 9 20090 Trezzano S/N (MI)
Mod. PC/09-‐01
Data 03.01.13
Tel 02.48405033 Fax 02.48405035 P.Iva 11680670152 www.energyteam.it Azienda Associata a Rev.: 4
Pag 1 (23)
Azienda Certificata ISO 9001:2008 ( Cert. n° 09971A / UKAS )
Azienda Segnalata da Lega Ambiente e Reg. Lombardia ‘Innovazione Amica dell’Ambiente’ (2009)
Azienda Certificata ISO 50001:2011 ( Cert. n° ENMS 580512 / BSI )
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Manuale Utente cei-016 ET Alarm
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1. INTRODUZIONE Le presenti specifiche spiegheranno le funzionalità del cei-016 ET Alarm, dispositivo nato per soddisfare la nuova delibera AEEG 421/2014 CEI 0-16 allegato M. Qui, di seguito si riportano i primi paragrafi dell’Allegato M per far comprendere lo scenario applicativo in cui verrà utilizzato il dispositivo: M.1 Modalità di riduzione della potenza attiva in relazione alla partecipazione degli utenti attivi ai piani di difesa Le prescrizioni qui contenute si applicano agli impianti di generazione non programmabili da fonte rinnovabile fotovoltaica ed eolica che presentano potenza nominale complessiva dei gruppi di generazione maggiore o uguale a 100 kW. Per garantire la sicurezza di esercizio del SEN, deve essere possibile ridurre la produzione dei suddetti impianti di generazione; in questo modo, il Gestore della rete di trasmissione può contrastare situazioni di riduzione di capacità regolante del SEN potenzialmente critiche. Per attuare tali funzionalità, è necessario che il Distributore possa inviare segnali ad un opportuno ricevitore GSM/GPRS situato presso l’impianto dell’utente attivo; tale ricevitore elaborerà il segnale ed emetterà un comando al SPI (cui sarà collegato – ingresso Telescatto) in modo da consentire il distacco e l’inibizione dei gruppi di generazione.(1) Qualora siano presenti più SPI, dovrà comunque essere installato un solo ricevitore GSM/GPRS che dovrà assicurare l’invio del segnale di telescatto a tutti gli SPI presenti. Le funzionalità del ricevitore (modem/attuatore) GSM/GPRS sono descritte nel seguito. M.2 Caratteristiche del sistema di comunicazione basato su tecnologia GSM Per consentire il teledistacco da remoto di un gruppo di generazione, l’Utente Attivo deve dotarsi di: • modem GSM/GPRS con alloggiamento per scheda SIM; • antenna GSM/GPRS omnidirezionale; • eventuale Modulo di interfaccia verso la protezione di interfaccia (PI), in caso di modem non dotato di
ingressi/uscite digitali (DI/DO). Per quanto riguarda la SIM card da utilizzare nel modulo, questa verrà fornita dal Distributore che si preoccuperà di predisporla in maniera tale da poter integrare il modulo nel suo sistema di comunicazione attivando le opportune misure per la sicurezza informatica (ad. es. disattivazione chiamate vocali, Gruppo chiuso di Utenze, lista chiamanti abilitati, etc.). L’alimentazione ausiliaria del modem GSM/GPRS e dell’eventuale modulo di interfacciamento con SPI è garantita dallo stesso sistema di alimentazione ausiliario che, in assenza dell’alimentazione principale, consente il funzionamento del SPI, la tenuta in chiusura del DDI. Negli impianti dotati di controllore d’impianto è ammesso che le azioni di tele distacco, inibizione e ripristino possano essere soddisfatte all’interno della architettura funzionale e comunicativa prevista dall’Allegato O, a condizione che siano rispettate le modalità di funzionamento di seguito prescritte. M.4 Programmazione del modulo e SIM CARD Il modem GSM/GPRS, con SIM CARD inserita, andrà installato nell’impianto dell’Utente e dovrà garantire un funzionamento affidabile della comunicazione. In particolare verranno fornite le seguenti informazioni : • stringhe AT per la configurazione del GSM; • lista CLI abilitati alla chiamata; • contenuto SMS per apertura DO; • contenuto SMS di avvenuta apertura DI; • contenuti SMS di diagnostica (alive, lettura stato ingressi e uscite, etc). M.5.1 Modem dotato di DI/DO L’uscita digitale sarà connessa all’ingresso a mancanza di tensione “Scatto da segnale esterno” della PI. Per il DI, le possibili soluzioni realizzative sono le seguenti: • Contatto ausiliario del DDI; • Relè di corrente posto in serie al circuito a mancanza di tensione che determina l’apertura del DDI (vedi figura);
soluzione ammessa per impianti esistenti; • Contatto ausiliario dalla protezione di interfaccia opportunamente ritardato alla ricaduta (almeno 30 s);
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1.1 SCHEMA ELETTRICO
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1.1.1 HARDWARE Qui di seguito elencate in sintesi le caratteristiche tecniche: • porta SIM; • connettore antenna; • porta seriale RS232; • 2 segnali luminosi (led); • 4 Digital Input; • 2 Digital Input Optoisolati; • 4 Digital Output Open Collector (max 60Vcc - 700 mA); • 2 Digital Output Relè N.A.-COM-N.C. (max 60 Vcc - 1A). Nello specifico, dettagliamo i DO e DI che verranno utilizzati dal firmware Accensione / Reset Comando DISTACCO Comando RIPRISTINO Relè1 (pin15-16) APERTO CHIUSO APERTO Relè2 (pin18-19) APERTO CHIUSO APERTO [*1] O.C.1 (pin7) APERTO CHIUSO APERTO O.C.2 (pin8) NON GESTITO O.C.3 (pin9) RISPECCHIA SEMPRE LO STATO DI Ingresso Opto1 (pin11-12) [*2] O.C.4 (pin10) NON GESTITO [*1] Dopo la ricezione del comando RIPRISTINO, il Relè2 si riaprirà almeno dopo 2 secondi, da quando
si verificano contemporaneamente le seguenti condizioni: Relè1 (pin15-16) APERTO Ingresso Opto2 (pin13-14) CHIUSO (alimentato).
[*2] Ingresso Opto1 (pin11-12) APERTO => O.C.3 (pin9) APERTO Ingresso Opto1 (pin11-12) CHIUSO (alimentato) => O.C.3 (pin9) CHIUSO
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1.2 SEGNALI LUMINOSI Attraverso due indicatori luminosi (Led), è possibile verificare alcuni stati di cei-016 ET Alarm: LED STATO DESCRIZIONE
POWER
SPENTO Dispositivo spento ACCESO Alimentazione presente e in ricerca rete LAMPEGGIO Dispositivo registrato alla rete GSM LAMPEGGIO LENTO Dispositivo alimentato da batteria
STATUS
SPENTO Assenza SIM o Richiesta PIN o Ricerca rete o Segnale GSM basso o registrazione in Roaming.
ACCESO Invio SMS. Durata sequenza 3 secondi. LAMPEGGIO VELOCE Ricezione SMS. Durata sequenza 3 secondi. LAMPEGGIO LENTO Segnale GSM Buono (+CSQ > 10)
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2. MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO I successivi paragrafi che descrivono il funzionamento, riportano sostanzialmente quanto indicato in: CEI 0-16:2014-09 Allegato M . Al termine della configurazione di cei-016 ET Alarm, il funzionamento è basato sullo scambio di opportuni messaggi SMS tra il modulo di Interfaccia e il sistema centrale di gestione del Distributore. Una tabella riassuntiva del funzionamento: EVENTO ESTERNO COMPORTAMENTO DEL DISPOSITIVO Invio del Comando DISTACCO Il dispositivo riceve il comando DISTACCO Relè1 (pin15-16) = CHIUSO
Relè2 (pin18-19) = CHIUSO O.C.1 (pin7) = CHIUSO
Il dispositivo rileva il cambio di stato su Ingresso Opto1 (pin11-12)
Il dispositivo invia il messaggio: Utenza DISTACCATA
Invio del Comando RIPRISTINO Il dispositivo riceve il comando RIPRISTINO Relè1 (pin15-16) = APERTO
Relè2 (pin18-19) = APERTO [*1] O.C.1 (pin7) = APERTO
Il dispositivo rileva il cambio di stato su Ingresso Opto1 (pin11-12)
Il dispositivo invia il messaggio: Utenza RIPRISTINATA
[*1] Dopo la ricezione del comando RIPRISTINO, il Relè2 si riaprirà almeno dopo 2 secondi, da quando
si verificano contemporaneamente le seguenti condizioni: Relè1 (pin15-16) APERTO Ingresso Opto2 (pin13-14) CHIUSO (alimentato).
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2.1 DISTACCO DEL GENERATORE (paragrafo Allegato M : M.6.1) Considerando un Utente Attivo avente codice POD = x, il distacco del generatore avverrà con la seguente modalità:
DISTRIBUTORE => “DISTACCO utenza x” Il modulo di interfaccia interpreta il messaggio (confrontandolo con quello memorizzato al suo interno secondo le indicazioni del Distributore) e attiva l’uscita digitale con segnale a livello di attivazione collegata alla protezione di interfaccia; detto segnale permane nello stato di attivazione fino a quando non verrà ricevuto il messaggio di ripristino, determinando l’apertura del DI ed inibendone la chiusura fino al ripristino. La PI aprirà il circuito “a mancanza” che determina l’apertura del DI, con conseguente attivazione dell’input digitale del modulo di interfaccia. Quest’ultimo invia al distributore, tramite il GSM, l’SMS di avvenuta apertura, confermando la riuscita dell’operazione.
UTENTE ATTIVO => “utenza x distaccata - Input=K – Output=Y” 2.2 RIPRISTINO DEL GENERATORE (paragrafo Allegato M : M.6.2) Al cessare delle condizioni di rete critiche il Distributore invierà un SMS opportuno al cliente per consentire l’avvio delle procedure di riconnessione dell’unità di generazione alla rete:
DISTRIBUTORE => : “RIPRISTINO utenza x” Alla ricezione di detto segnale, il modulo di interfaccia disattiverà l’uscita digitale che pilota lo scatto della PI, riabilitando l’impianto alla riconnessione (la riconnessione avverrà a cura dell’utente attivo secondo le modalità definite nella Norma).
UTENTE ATTIVO => “utenza x ripristinata - Input=K – Output=Y”
K=1 => Ingresso attivo; K=0 => ingresso disattivo. Y=1 => Uscita attiva; Y=0 => uscita disattiva.
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2.3 DIAGNOSTICA E GESTIONI SUPPLEMENTARI (paragrafo Allegato M : M.6.3) Devono essere implementati anche alcuni comandi di diagnostica al fine di risolvere eventuali problemi di funzionamento del sistema. 2.3.1 Verifica stato DI e DO Messaggio di Diagnostica per verificare lo stato degli ingressi e uscite verso PI:
DISTRIBUTORE => : “utenza x stato Input - Output” UTENTE ATTIVO => “utenza x stato - Input=K - Output=Y”
Vedi paragrafi successivi: 3.4.1 DIDOCL 3.4.2 DIDOML 2.3.2 Reset manuale Messaggio di RESET interfaccia verso PI:
DISTRIBUTORE => : “RESET utenza x” Alla ricezione di questo SMS l’interfaccia deve resettarsi, effettuare l’autodiagnostica e porsi nelle condizioni di riposo iniziali (uscita disattiva), quindi inviare il seguente messaggio:
UTENTE ATTIVO => “utenza x RESET OK/KO - Input=K – Output=Y” Vedi paragrafi successivi: 3.4.3 RSTC 3.4.4 RSTMOK 3.4.5 RSTMFAIL
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3. COMANDI I comandi di seguito descritti potranno essere inviati localmente via porta seriale. Per la configurazione potrà essere utilizzato un semplice emulatore terminale (es. HyperTerminal) ad una velocità fissa (es. 115200 bps) e con un formato dati fisso (es. 8,N,1). Se il comando è coretto il modem restituirà la risposta OK; se il comando non è corretto il modem risponderà ERROR. Gli stessi comandi potranno essere inviati anche via SMS per una programmabilità da remoto: in questo caso non ci sarà risposta.
COMANDO DESCRIZIONE DOCD#comando_DOCD# Imposta il comando Digital Output Comando Distacco DOCD? Legge il comando corrente DOCR#comando_DOCR# Imposta il comando Digital Output Comando Ripristino DOCR? Legge il comando corrente DIMD#messaggio_DIMD# Imposta il messaggio Digital Input Messaggio Distacco DIMD? Legge il messaggio corrente DIMR#messaggio_DIMR# Imposta il messaggio Digital Input Messaggio Ripristino DIMR? Legge il messaggio corrente POD#utenza_POD# Imposta il valore POD POD? Legge il valore corrente DIDOCL#comando_DIDOCL# Imposta il Digital Input Digital Output Comando Lettura DIDOCL? Legge il comando corrente DIDOML#messaggio_DIDOML# Imposta il Digital Input Digital Output Messaggio Lettura DIDOML? Legge il messaggio corrente RSTC#comando_RSTC# Reset Comando RSTC? Legge il comando corrente RSTMOK#messaggio_RSTMOK# Reset Messaggio Okay RSTMOK? Legge il messaggio corrente RSTMFAIL#messaggio_RSTMFAIL# Reset Messaggio Fail RSTMFAIL? Legge il messaggio corrente RSTAUTO#timer_reset# Reset Automatico RSTAUTO? Legge impostazione corrente REBOOT#timer# Reboot del modulo GSM per una nuova registrazione GSM INFOC#comando_INFOC# INFO Comando Di fabbrica comando_INFOC=INFO INFOC? Legge il comando corrente FIXGSM#operatore# Selezione manuale dell’operatore GSM.
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FULLLIST#fuser1,fuser2,…fuser5# Utenti autorizzati a configurare via SMS e gestire il DO. FULLLIST? Legge la lista corrente CONFLIST#cuser1,cuser2…cuser5# Utenti autorizzati solo a configurare via SMS. CONFLIST? Legge la lista corrente BATT#timer# Definisce il tempo che il modem rimane acceso in batteria. BATT? Legge impostazione corrente CONFIG Legge tutta la configurazione. Solo via seriale. DELCONFIG Cancela tutta la configurazione.
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3.1 Configurazione dei comandi e messaggi di gestione del DO (Digital Output) Di seguito vengono descritti i messaggi per configurare le stringhe di comando per effettuare il DISTACCO (chiusura dell’uscita) ed il RIPRISTINO (apertura dell’uscita). Una volta configurate le stringhe di comando, occorrerà completare anche la lista degli utenti autorizzati ad utilizzare tali comandi. Terminata la configurazione, il cei-016 ET Alarm eseguirà il DISTACCO ed il RIPRISTINO solo se il comando via SMS (o via seriale) è corretto, quindi corrisponde alla stringa configurata, ed arriva (nel caso di SMS) da uno degli utenti presenti in lista. Se i controlli appena descritti sono corretti: il DISTACCO (comando_DOD) comanda: 1) chiusura dell’uscita Relè1 [pin15-16 da N.A. a C.] 2) chiusura dell’uscita Relè2 [pin18-19 da N.A. a C.] 3) chiusura dell’Open Collector1 [pin7 da N.A. a C.] il RIPRISTINO (comando_DOR) comanda: 1) apertura dell’uscita Relè1 [pin15-16 da C. a N.A.] 2) apertura dell’uscita Relè2 [pin18-19 da C. a N.A.] [*1] 3) apertura dell’Open Collector1 [pin7 da C. a N.A.] [*1] Dopo la ricezione del comando RIPRISTINO, il Relè2 si riaprirà almeno dopo 2 secondi, da quando
si verificano contemporaneamente le seguenti condizioni: Relè1 (pin15-16) APERTO Ingresso Opto2 (pin13-14) CHIUSO (alimentato).
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3.1.1 Configurazione comando di DISTACCO: DOCD (Digital Output Comando Distacco) DOCD#comando_DOCD#
Questa stringa da ora in avanti è il comando per chiudere le uscite di cei-016 ET Alarm indicate in precedenza. La stringa potrà contenere tutte le lettere maiuscole, minuscole, spazi, numeri e simboli. I caratteri non permessi: ü carattere # che definisce l’inizio e la fine della stringa di comando. ü coppia di caratteri %U descritta di seguito. ü Parole chiave dei comandi (es. DOCD, DOCR, …). La stringa di comando potrà essere lunga al massimo 150 caratteri. Nella stringa è inoltre ammessa la variabile %U. Questa variabile fa riferimento: %U = identificativo utenza (configurabile con il comando POD).
Esempi: DOCD#DISTACCO utenza 1234567890123# DOCD#DISTACCO utenza %U# Esempi di messaggio che il modem riceverà: DISTACCO utenza 1234567890123 3.1.2 Configurazione comando di RIPRISTINO: DOCR (Digital Output Comando Ripristino) DOCR#comando_DOCR#
Questa stringa da ora in avanti è il comando per aprire le uscite indicate in precedenza di cei-016 ET Alarm. La stringa potrà contenere tutte le lettere maiuscole, minuscole, spazi, numeri e simboli. I caratteri non permessi: ü carattere # che definisce l’inizio e la fine della stringa di comando. ü coppia di caratteri %U descritta di seguito. ü Parole chiave dei comandi (es. DOCD, DOCR, …). La stringa di comando potrà essere lunga al massimo 150 caratteri. Nella stringa è inoltre ammessa la variabile %U. Questa variabile fa riferimento: %U = identificativo utenza (configurabile con il comando POD).
Esempi: DOCR#RIPRISTINO utenza 1234567890123# DOCR#RIPRISTINO utenza %U# Esempi di messaggio che il modem riceverà: RIPRISTINO utenza 1234567890123
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3.2 Configurazione dei messaggi pilotati dal DI (Digital Input) Di seguito vengono descritti i messaggi per configurare le stringhe di risposta che il cei-016 ET Alarm dovrà inviare a seguito di DISTACCO (chiusura dell’uscita) e di RIPRISTINO (apertura dell’uscita). Le stringhe di risposta, saranno inviate allo stesso numero che in precedenza ha inviato il comando, solo a seguito della ricezione del comando di DISTACCO e di RIPRISTINO e solo dopo la rilevazione del cambio di stato sul DI (Digital Input): ingresso optoisolato 1 (pin11-12). Se si verificano le situazioni appena descritte, cei-016 ET Alarm dovrà inviare un messaggio precedentemente configurato riportando inoltre il valore corrente del DI (ingresso optoisolato 1 pin11-12) e del DO (Relè1 pin15-16): utenza 1234567890123 distaccata - Input=%K - Output=%Y Dove: %K=1 => ingresso attivo %K=0 => ingresso disattivo %Y=1 => uscita attiva %Y=0 => uscita disattiva
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3.2.1 Configurazione messaggio Utenza Distaccata: DIMD (Digital Input Messaggio Distacco) DIMD#messaggio_DIMD#
Questa stringa da ora in avanti è il messaggio che il dispositivo dovrà inviare a seguito della ricezione del comando di DISTACCO (comando_DOCD) se successivamente al comando l’ingresso indicato in precedenza ha cambiato di stato. Il messaggio dovrà essere inviato al numero di telefono che ha comandato il DISTACCO. La stringa potrà contenere tutte le lettere maiuscole, minuscole, spazi, numeri e simboli. I caratteri non permessi: ü carattere # che definisce l’inizio e la fine della stringa di messaggio. ü coppia di caratteri %U , %K , %Y descritte di seguito. ü Parole chiave dei comandi (es. DOCD, DOCR, …). La stringa del messaggio potrà essere lunga al massimo 150 caratteri. Nella stringa sono inoltre ammesse le variabili %U, %K, %Y . Queste variabili fanno riferimento: %U = identificativo utenza (configurabile con il comando POD); %K = valore dell’ingresso DI (lettura corrente del DI pin11-12); %Y = valore dell’uscita DO (lettura corrente del DO pin15-16).
Esempi di configurazione del messaggio: DIMD#utenza %U distaccata - Input=%K - Output=%Y# DIMD#utenza 1234567890123 distaccata - Input=%K - Output=%Y# Esempi di messaggio che il modem invierà: utenza 1234567890123 distaccata - Input=1 - Output=1
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3.2.2 Configurazione messaggio Utenza Ripristinata DIMR (Digital Input Messaggio Ripristino) DIMR#messaggio_DIMR#
Questa stringa da ora in avanti è il messaggio che il dispositivo dovrà inviare a seguito della ricezione del comando di RIPRISTINO (comando_DOCR) se successivamente al comando l’ingresso indicato in precedenza ha cambiato di stato. Il messaggio dovrà essere inviato al numero di telefono che ha comandato il RIPRISTINO. La stringa potrà contenere tutte le lettere maiuscole, minuscole, spazi, numeri e simboli. I caratteri non permessi: ü carattere # che definisce l’inizio e la fine della stringa di messaggio. ü coppia di caratteri %U , %K , %Y descritte di seguito. ü Parole chiave dei comandi (es. DOCD, DOCR, …). La stringa del messaggio potrà essere lunga al massimo 150 caratteri. Nella stringa sono inoltre ammesse le variabili %U, %K, %Y . Queste variabili fanno riferimento: %U = identificativo utenza (configurabile con il comando POD); %K = valore dell’ingresso DI (lettura corrente del DI pin11-12); %Y = valore dell’uscita DO (lettura corrente del DO pin15-16).
Esempi di configurazione del messaggio: DIMR#utenza %U ripristinata - Input=%K - Output=%Y# DIMR#utenza 1234567890123 ripristinata - Input=%K - Output=%Y# Esempi di messaggio che il modem invierà: utenza 1234567890123 ripristinata - Input=0 - Output=0
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3.3 Codice POD Di seguito viene descritto il messaggio per configurare il codice dell’utente (POD). 3.3.1 Configurazione del codice POD POD#utenza_POD#
Questa stringa identifica l’utenza. Questa stringa dovrà essere presa in esame solo se nelle stringhe: • comando_DOCD • comando_DOCR • risposta_DIMD • risposta_DIMR • comando_DIDOCL • messaggio_DIDOML • comando_RSTC • messaggio_RSTMOK • messaggio_RSTMFAIL è stata inserita la variabile %U. La stringa potrà contenere tutte le lettere maiuscole, minuscole, numeri e simboli. I caratteri non permessi: ü carattere # che definisce l’inizio e la fine della stringa di messaggio. ü Parole chiave dei comandi (es. DOCD, DOCR, …). La stringa del messaggio potrà essere lunga al massimo 150 caratteri.
Esempi di configurazione del messaggio: POD#1234567890123# POD#1234ABCD5678#
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3.4 Configurazione dei messaggi di diagnostica 3.4.1 Configurazione del messaggio di lettura stato DI e DO: DIDOCL (Digital Input Digital Output Comando Lettura) DIDOCL#comando_DIDOCL#
Questa stringa da ora in avanti è il comando per la lettura degli stati correnti di DI e DO. La stringa potrà contenere tutte le lettere maiuscole, minuscole, spazi, numeri e simboli. I caratteri non permessi: ü carattere # che definisce l’inizio e la fine della stringa di comando. ü coppia di caratteri %U descritta di seguito. ü Parole chiave dei comandi (es. DOCD, DOCR, …). La stringa del messaggio potrà essere lunga al massimo 150 caratteri. Nella stringa è inoltre ammessa la variabile %U. Questa variabile fa riferimento: %U = identificativo utenza (configurabile con il comando POD).
Esempi di configurazione del messaggio: DIDOCL#utenza %U stato Input - Output# DIDOCL#utenza 1234567890123 stato Input - Output# 3.4.2 Configurazione del messaggio di risposta alla lettura di stato DI e DO: DIDOML (Digital Input Digital Output Messaggio Lettura) DIDOML#messaggio_DIDOML#
Questa stringa da ora in avanti è il messaggio per la lettura degli stati correnti di DI e DO. La stringa potrà contenere tutte le lettere maiuscole, minuscole, spazi, numeri e simboli. I caratteri non permessi: ü carattere # che definisce l’inizio e la fine della stringa di messaggio. ü coppia di caratteri %U , %K , %Y descritte di seguito. ü Parole chiave dei comandi (es. DOCD, DOCR, …). La stringa del messaggio potrà essere lunga al massimo 150 caratteri. Nella stringa sono inoltre ammesse le variabili %U, %K, %Y . Queste variabili fanno riferimento: %U = identificativo utenza (configurabile con il comando POD); %K = valore dell’ingresso DI (lettura corrente del DI pin11-12); %Y = valore dell’uscita DO (lettura corrente del DO pin15-16).
Esempi di configurazione del messaggio: DIDOML#utenza %U stato - Input=%K - Output=%Y# DIDOML#utenza 1234567890123 stato - Input=%K - Output=%Y# Esempi di messaggio che il modem invierà: utenza 1234567890123 stato - Input=1 - Output=1
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3.4.3 Configurazione del comando di reset: RSTC (ReSeT Comando) RSTC#comando_RSTC#
Questa stringa da ora in avanti è il comando per effettuare il RESET del dispositivo. La stringa potrà contenere tutte le lettere maiuscole, minuscole, spazi, numeri e simboli. I caratteri non permessi: ü carattere # che definisce l’inizio e la fine della stringa di comando. ü coppia di caratteri %U descritta di seguito. ü Parole chiave dei comandi (es. DOCD, DOCR, …). La stringa del messaggio potrà essere lunga al massimo 150 caratteri. Nella stringa è inoltre ammessa la variabile %U. Questa variabile fa riferimento: %U = identificativo utenza (configurabile con il comando POD). In fase operativa, quando cei-016 ET Alarm riceve il messaggio di RESET deve resettarsi, effettuare l’autodiagnostica e porsi nelle condizioni di riposo iniziali (uscita disattiva), quindi inviare al mittente del messaggio: • il messaggio_RSTMOK se il RESET si è concluso correttamente; • il messaggio_RSTMFAIL se il RESET non si è concluso correttamente
Esempi di configurazione del messaggio: RSTC#RESET utenza %U# RSTC#RESET utenza 1234567890123#
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3.4.4 Configurazione del messaggio OK di risposta alla richiesta di reset: RSTMOK (ReSeT Messaggio OK) RSTMOK#comando_RSTMOK#
Questa stringa da ora in avanti è il messaggio che il dispositivo dovrà inviare a seguito della ricezione del comando di RSTC (comando_RSTC) se successivamente al comando il dispositivo ha potuto effettuare un RESET in modo completo. La stringa potrà contenere tutte le lettere maiuscole, minuscole, spazi, numeri e simboli. I caratteri non permessi: ü carattere # che definisce l’inizio e la fine della stringa di comando. ü coppia di caratteri %U , %K , %Y descritte di seguito. ü Parole chiave dei comandi (es. DOCD, DOCR, …). La stringa del messaggio potrà essere lunga al massimo 150 caratteri. Nella stringa sono inoltre ammesse le variabili %U, %K, %Y . Queste variabili fanno riferimento: %U = identificativo utenza (configurabile con il comando POD); %K = valore dell’ingresso DI (lettura corrente del DI pin11-12); %Y = valore dell’uscita DO (lettura corrente del DO pin15-16).
Esempi di configurazione del messaggio: RSTMOK#utenza %U RESET OK - Input=%K - Output=%Y# RSTMOK#utenza 1234567890123 RESET OK - Input=%K - Output=%Y# Esempi di messaggio che il modem invierà: utenza 1234567890123 RESET OK - Input=0 - Output=0
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3.4.5 Configurazione del messaggio KO di risposta alla richiesta di reset: RSTMFAIL (ReSeT Messaggio FAIL) RSTMFAIL#comando_RSTMFAIL#
Questa stringa da ora in avanti è il messaggio che il dispositivo dovrà inviare a seguito della ricezione del comando di RSTC (comando_RSTC) se successivamente al comando il dispositivo non ha potuto effettuare un RESET in modo completo. La stringa potrà contenere tutte le lettere maiuscole, minuscole, spazi, numeri e simboli. I caratteri non permessi: ü carattere # che definisce l’inizio e la fine della stringa di comando. ü coppia di caratteri %U , %K , %Y descritte di seguito. ü Parole chiave dei comandi (es. DOCD, DOCR, …). La stringa del messaggio potrà essere lunga al massimo 150 caratteri. Nella stringa sono inoltre ammesse le variabili %U, %K, %Y . Queste variabili fanno riferimento: %U = identificativo utenza (configurabile con il comando POD); %K = valore dell’ingresso DI (lettura corrente del DI pin11-12); %Y = valore dell’uscita DO (lettura corrente del DO pin15-16).
Esempi di configurazione del messaggio: RSTMFAIL#utenza %U RESET KO - Input=%K - Output=%Y# RSTMFAIL#utenza 1234567890123 RESET KO - Input=%K - Output=%Y# Esempi di messaggio che il modem invierà: utenza 1234567890123 RESET KO - Input=1 - Output=1
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4 LISTA UTENTI ABILITATI Nella lista FULLLIST sarà possibile indicare i 5 numeri di telefono degli utenti abilitati a gestire il cei-016 ET Alarm con i vari comandi di DISTACCO, RIPRISTINO, LETTURA STATO, RESET. Inoltre, seppur non richiesto nell’allegato M, gli stessi utenti potranno modificare la configurazione da remoto inviando tutti i comandi descritti in questa specifica via SMS. Per inserire tutti i 5 utenti: FULLLIST#Fuser1,Fuser2,Fuser3,Fuser4,Fuser5# Per inserire solo 3 utenti: FULLLIST#Fuser1,Fuser2,Fuser3# Per cancellare la lista: FULLLIST## Se la lista è vuota, chiunque può configurare e gestire da remoto il cei-016 ET Alarm. 4.1 Lista utenti per la configurazione Oltre alla lista ufficiale FULLLIST, è possibile definire una seconda lista CONFLIST di 5 utenti abilitati alla sola configurazione. Questi utenti non sono abilitati a gestire i comandi di DISTACCO, RIPRISTINO, LETTURA STATO, RESET. Per inserire tutti i 5 utenti: CONFLIST#Cuser1,Cuser2,Cuser3,Cuser4,Cuser5# Per inserire solo 3 utenti: CONFLIST#Cuser1,Cuser2,Cuser3# Per cancellare la lista: CONFLIST## Se CONFLIST è vuota: • ma in FULLIST è stato inserito almeno un numero, solo gli utenti di FULLLIST possono
configurare il cei-016 ET Alarm. • e FULLLIST è vuota, chiunque può configurare da remoto il cei-016 ET Alarm.
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4.2 VERIFICA INFO Per leggere la revisione firmware corrente inviare il comando: INFO
Il cei-016 ET Alarm restituirà le seguenti informazioni: • versione fw micro • versione fw modulo GSM • IMEI del modulo GSM • Operatore GSM a cui è registrata la SIM. [*1] • Qualità del segnale espressa in 3 valori: Excellent, Good, Bad [*1] • Eventuale indicazione di roaming [*1] • Stato alimentazione:
ON (alimentazione principale presente) OFF (alimentazione principale assente)
• Stato della batteria: BATTERY: FULL = batteria di back-up carica BATTERY: LOW = batteria di back-up scarica BATTERY: ABSENT = la batteria di back-up è assente; BATTERY: CHARGING = la batteria di back-up è in carica (con alimentazione da rete).
[*1]
• Operatore GSM a cui è registrata la SIM. • Qualità del segnale espressa in 3 valori:
Excellent (se +CSQ > 20) Good (se +CSQ < 21 ; +CSQ > 10), Bad (se +CSQ <11)
• Eventuale indicazione di roaming Esempio: VODAFONE GOOD ROAMING
Il comando potrà essere modificato con il comando: INFOC#comando_INFOC#
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4.3 FORZATURA OPERATORE GSM cei-016 ET Alarm, prevede nella configurazione di fabbrica la registrazione automatica all’operatore GSM. Se il dispositivo viene installato in prossimità dei confini di Stato, potrebbe registrarsi in roaming alla rete GSM di un operatore “straniero”. Nel caso di registrazione in roaming, sarà possibile forzare un operatore con il comando:
FIXGSM#codice operatore# In quest’ultimo caso, il codice operatore è costituito da 5 cifre, e corrisponde al codice operatore univoco assegnato a ciascun operatore mondiale, per esempio in Italia: 22201 per TIM – 22210 per Vodafone – 22288 per WIND. cei-016 ET Alarm è abilitato comunque ad accettare anche codici differenti da quelli Italiani. Nel caso in cui il dispositivo riesce a registrarsi all’operatore indicato con la sequenza sopra indicata, allora il dispositivo continuerà a lavorare regolarmente. Se invece il dispositivo non riesce a registrarsi all’operatore indicato, cei-016 ET Alarm ripristinerà la registrazione automatica, e se nuovamente si registrerà in roaming, sarà segnalato dal led Status. Eventuali interruzioni di corrente, causati da black-out o rimozione dell’alimentazione non cancelleranno la configurazione, quindi all’accensione il dispositivo rispetterà la configurazione inserita in precedenza.