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MANUALE PRATICO DEL PUGILATO www.diegosalviniboxe.altervista.org INDICE 1 - Presentazione 2 - Una buona alimentazione e’ alla base di tutto. 3 - L’allenamento e’ fondamentale. 4 - L’impostazione di base, il compasso e la linea dei colpi. 5 - Tecniche basilari : La rotazione, i diretti, ganci e montanti. 6 - Le schivate e le parate. 7 - La pallina da tennis, una buona abitudine. 8 - Tecniche di allenamento particolari. 9 - Imparare la corda. 10 - Il vuoto allo specchio. 11 - Tecniche da strada. Presentazione Salve a tutti, mi chiamo Diego Salvini, ex pugile della soc. pugilistica Galileo Galilei di Pisa ed amante del pugilato dilettante e professionista. Ho pensato di scrivere questa guida pratica per l’apprendimento della difesa personale basata sul pugilato, sport agonistico e vero pilastro dell’autodifesa. Nell’eta’ dell’adolescenza mi dedicai all’apprendimento di questa arte, la palestra dove mi allenavo in modo professionale era una di quelle palestre rudi, senza riscaldamenti, dove d’inverno per scaldarti dovevi correre di brutto e allenarti con il maglione di lana, pero’ era lo spirito che si respirava…. l’odore dei guantoni appesi con la corda che ti faceva vedere quel posto come un posto amico, rilassante, dove potersi sfogare e crescere insieme agli amici agonisti. I miei due allenatori, Irvano Pacchini ed Edoardo Diana erano e sono ancora dei grandi professionisti, instancabili combattenti della vita. Irvano ed Edoardo sono ex professionisti oramai insegnanti, entrambi

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MANUALE PRATICO DEL PUGILATO

www.diegosalviniboxe.altervista.org

INDICE

1 - Presentazione

2 - Una buona alimentazione e’ alla base di tutto.

3 - L’allenamento e’ fondamentale.

4 - L’impostazione di base, il compasso e la linea dei colpi.

5 - Tecniche basilari : La rotazione, i diretti, ganci e montanti.

6 - Le schivate e le parate.

7 - La pallina da tennis, una buona abitudine.

8 - Tecniche di allenamento particolari.

9 - Imparare la corda.

10 - Il vuoto allo specchio.

11 - Tecniche da strada.

Presentazione

Salve a tutti, mi chiamo Diego Salvini, ex pugile della soc. pugilistica Galileo Galilei di Pisa ed amante del pugilato dilettante e professionista. Ho pensato di scrivere questa guida pratica per l’apprendimento della difesa personale basata sul pugilato, sport agonistico e vero pilastro dell’autodifesa. Nell’eta’ dell’adolescenza mi dedicai all’apprendimento di questa arte, la palestra dove mi allenavo in modo professionale era una di quelle palestre rudi, senza riscaldamenti, dove d’inverno per scaldarti dovevi correre di brutto e allenarti con il maglione di lana, pero’ era lo spirito che si respirava…. l’odore dei guantoni appesi con la corda che ti faceva vedere quel posto come un posto amico, rilassante, dove potersi sfogare e crescere insieme agli amici agonisti. I miei due allenatori, Irvano Pacchini ed Edoardo Diana erano e sono ancora dei grandi professionisti, instancabili combattenti della vita. Irvano ed Edoardo sono ex professionisti oramai insegnanti, entrambi

adottavano uno stile pugilistico diverso, uno tecnico e l’altro picchiatore, ma entrambi stili di combattimento fantastici, che se uniti insieme sono micidiali. Dopo anni di allenamento incessante consumato ogni giorno mi ritrovai ad aver compiuto 15 incontri ed essermi veramente appassionato di questa arte, incrociai anche i guanti con i campioni d’italia professionisti Tassi e Cichello con discreto esito. Con questa breve guida intendo insegnarvi a difendervi, non certo a montare sul ring, o diventare professionisti, ma bensi’ ad insegnarvi l’impostazione pugilistica, i colpi, le schivate e le parate, inoltre le tecniche che piu’ si addicono alla strada, non dico che dobbiate usarle di proposito, sono tecniche pericolose e vanno usate solamente per difendersi, pero’ ove ci sia bisogno di difendervi da una o piu’ persone malintenzionate e’ bene conoscere i punti di knock-out e il modo in cui possiamo atterrare una persona con un gancio o un montante ben assestato. Se dopo aver letto e appreso queste nozioni vi foste appassionati al mondo del pugilato vi consiglio vivamente di iscrivervi in una palestra di boxe anche amatoriale, per toccare con mano tutto cio’ di cui parleremo in queste lezioni. Bene! Cominciamo subito, non voglio spendere troppo tempo nella presentazione, se siete arrivati fino qui vuol dire che avete voglia di apprendere, quindi…..al lavoro!!

Una buona alimentazione è alla base di tutto

Tanto per cominciare alla base di ogni buon allenamento sta una buona alimentazione, carboidrati sani, proteine alla sera e frutta per le vitamine. L’alimentazione corretta è a base di carne o pesce, verdure, un pò di carboidrati come pasta e pane, evitando dolci e cibi fritti. Non dobbiamo mangiare prima di ogni sessione di allenamento, altrimenti il sangue affluisce allo stomaco per il processo di digestione e andiamo in debito di ossigeno. Il miele è un alimento molto energetico per sopperire alle richieste dell’affaticamento di una seduta di allenamento, invece che mangiare qualcosa di solido possiamo mangiare il miele prima e durante gli allenamenti. Questo non è un manuale di diete quindi elencherò un tipo di dieta giornaliera per farvi capire piu’ o meno il tipo di alimentazione da tenere, ciò che è importante è evitare le grandi mangiate nelle ore serali e non mangiare cibi troppo lavorati, sughi, dolci dopo i pasti. A colazione fette biscottate con marmellata o miele andranno benissimo, un bicchiere di latte oppure arancia, biscotti integrali, una fetta di pane con burro spalmato. Per il pranzo è ottimo un piatto di pasta all’olio o al burro, minestra, semolino, di secondo verdure e una piccola fetta di carne o pesce oppure legumi, patate. Per merenda uno yogurt, un frutto, 2 o tre cucchiai di miele con una fetta biscottata.

A cena si deve dare la prevalenza alle proteine, quindi carne, pesce, tonno, bistecca di maiale o vitello, manzo, bresaola, uova, e di contorno verdura o legumi. 1 Frutto. Questa è un’alimentazione equilibrata che fornisce tutti gli alimenti di cui abbiamo bisogno senza indebolire, ma bensì porta ad avere una buona linea, comunque su internet possiamo trovare tantissime diete sane, l’importante è che su ogni dieta sana cerchiamo di aumentare sempre un pò le proteine che sono alla base di ogni sportivo, quindi un pò di carne in più, pesce, uova, tonno, bresaola, prosciutto. La regola dice che per una persona media occorrono 1,5 grammi di proteine per KG corporeo al giorno, questo e’ lo standard, il fabbisogno giornaliero proteico aumenta o diminuisce a seconda della vita più o meno attiva che facciamo. Evitate di mangiare troppo salato o in alternativa utilizzate sale iposodico, poiché il sale contiene il sodio che in quantità eccessive ha delle controindicazioni, una di queste è la ritenzione idrica.

L’allenamento è fondamentale

Bene! Passiamo ora all’azione ….l’allenamento è fondamentale nel pugilato come in tutti gli sport, un pugile amatoriale si può allenare 3 volte alla settimana, un pugile professionista invece anche più volte al giorno tutti i giorni. L’allenamento si svolge in due parti: il riscaldamento e la preparazione atletica. Il riscaldamento, lo vedremo tra poco, serve a riscaldare tutta la muscolatura e prepararsi alla sessione di allenamento atletico. La preparazione atletica si suddivide in tecnica, che verrà spiegata nelle pagine di questa guida, e la preparazione fisica, cioe’ l’allenamento per il fiato e la resistenza. Iniziamo con il riscaldamento, deve durare almeno 15 min, in questo lasso di tempo ci concentreremo sulla ginnastica, buono è anche eseguire 10 minuti di corsa a ritmo blando prima degli esercizi. Mai iniziare ad allenarsi senza essersi riscaldati. Iniziamo a fare esercizi per le caviglie, le gambe, la vita, le braccia, le spalle e infine il collo. Esercizi per la ginnastica ne esistono a centinaia, questi sono solo alcuni esempi, la cosa importante è fare un riscaldamento attivo, senza prendere pause, iniziare la nostra ginnastica e per 15 min lavorare senza pause, saltellando, in modo da riscaldare bene la muscolatura, indifferentemente dal tipo di esercizio che andremo a fare. Cominciamo con le caviglie…

In piedi su una gamba sola si fanno movimenti dalla caviglia su e giu’, destra sinistra, e si ruota il piede, prima la sinistra e poi la destra. Le gambe……

Esercizi per la vita e la schiena:

Esercizi per le spalle e le braccia:

Esercizi per il collo:

Le addominali:

Infine lo Stretching di tutti i muscoli:

L’impostazione di base, il compasso e la linea dei colpi

In questa sezione parleremo della guardia, l’impostazione di base delle gambe e delle braccia. Iniziamo a studiare la postura e la posizione pugilistica. Comincio col dire che la posizione di guardia classica è la mancina, quindi sinistro avanti e destro dietro (piedi). Come una casa si comincia a costruire dalle fondamenta noi cominciamo ad imparare la posizione delle gambe (il compasso). Possiamo metterci in piedi in un posto spazioso possibilmente, il piede sinistro è posto avanti e quello destro dietro, gambe leggermente divaricate e leggermente flesse, (per aiutarci facciamo una linea diritta in terra e la facciamo passare in mezzo alle gambe e la tocchiamo con la punta del piede sinistro e il tallone del piede destro)i piedi sono né diritti né di traverso, obliqui!

Questo è il compasso delle gambe, bisogna sentirsi in equilibrio, non devono essere né troppo larghe né troppo strette e non c’è una misura precisa, ognuno è diverso e quindi bisogna trovare il proprio compasso, l’importante è sentirsi in equilibrio e il baricentro del peso deve essere centrale come da foto qui sotto.

Prima di procedere vorrei spiegare subito i passetti che sono un tassello fondamentale negli spostamenti pugilistici. Visto che abbiamo imparato la posizione delle gambe adesso mettiamoci in guardia con le gambe sulla solita linea disegnata per terra, spostiamo il sinistro in avanti e appena si ferma riportiamo dietro il destro, quindi il sinistro va avanti e il destro lo segue subito dopo, senza pero’ saltellare, i piedi devono stare a raso terra , senza staccarsi dal suolo.

In questo modo si fanno dei piccoli passettini, non più lunghi di 10 cm, che ci permetteranno di spostarci dando colpi e facendo schivate, parte tutto da questi passettini! Bene! A questo punto inizierei con la posizione di guardia delle braccia, ….. pugno sinistro avanti, pugno destro dietro, il busto è leggermente inclinato e incassato, come vedete in figura la posizione è semi laterale, il sinistro è avanti con il pugno appena al di sotto degli occhi, la spalla sinistra copre il mento, mentre il pugno destro copre il mento, e il gomito destro copre il fegato.

A questo punto è dovere fare un osservazione, il polso è importante che sia leggermente inclinato, non dritto, ma inclinato nel giusto verso. (vedremo poi che questo determina un colpo sferrato correttamente)

Inoltre dobbiamo stare attenti alla posizione del pollice quando si stringe il pugno, in quanto è sottoposto a prendere colpi quando si da i pugni (vedi figura sotto).

Questa è l’impostazione di base della guardia pugilistica, adesso andrei ad iniziare la linea dei colpi e successivamente il diretto sinistro. Per linea dei colpi si intende la traiettoria del colpo, la direzione in cui il colpo viaggia fino a colpire. Avete mai sentito parlare dei famosi “barrocciai”? Io si! Molte volte………..sono le classiche persone che quando si trovano a dare dei colpi si scoprono e si allargano enormemente, credendo di colpire piu’ pesantemente e quindi avere un’offensiva maggiore, in realtà un colpo allargato e portato con tutto il peso del corpo non solo non è efficace, ma ci mette in una posizione molto pericolosa poiché quando si da un colpo del genere il corpo viene sbilanciato tutto in avanti e quindi è facilmente prevedibile, all’occhio di un

pugile è come colpire un bersaglio fin troppo facile. Vedete….sarebbe piu’ facile colpire, secondo voi, una persona che allarga tutte e due le braccia prima di attaccare? Oppure una che tiene le braccia chiuse al viso e poi sferra il suo colpo diretto e preciso verso di noi? ……La linea dei colpi è importante, è come un binario davanti ai nostri occhi, dove sono agganciati i pugni, che corrono lungo questa linea e vi rimangono ancorati. Il pugilato è velocità e precisione.

Come notate in figura la linea dei colpi è ristretta, i due binari immaginari ci obbligano a non allargarci, bisogna cercare di rimanere all’interno di queste due linee quando facciamo le azioni di pugilato, questo

renderà i colpi veramente micidiali, e ci metterà in una buona posizione di difesa.

Tecniche basilari: la rotazione, i diretti, ganci e montanti Bene ragazzi, in questa sezione cominciamo a portare qualche colpo, ……..un buon colpo di pugilato non comincia dal braccio o dalla spalla, comincia dai piedi! Si! Infatti cio’ che dà la potenza e l’efficacia del colpo è tutto il corpo, il movimento completo del corpo, la rotazione del busto, lo scatto di reni e infine lo slancio del braccio!! Cominciamo a vedere la rotazione del busto con alcune immagini:

In piedi e in posizione con le gambe, sinistra avanti e destra dietro, mani sui fianchi, cominciamo a fare delle rotazioni del busto complete, prima da una parte e poi dall’altra, la testa ferma diritta, fissiamo un punto con gli occhi, quindi il busto ruota a destra e sinistra, completamente ma la testa resta ferma, immobile. Bene! Questo è il movimento che accompagna tutti i colpi di pugilato. Vediamo i diretti destro e sinistro seguendo questo movimento:

Notate la particolarità di questo movimento, ci permette di colpire pur rimanendo coperti, inoltre (probabilmente non ve ne siete accorti) quando scarichiamo il diretto sinistro il destro è dietro e quindi carico, cioè mentre scarichiamo un colpo l’altro è carico, poiché si trova dietro ed è pronto per essere scaricato, infatti il movimento rotatorio delle spalle fa si che mentre diamo un colpo l’altro lo carichiamo e viceversa, così ogni colpo è potente ed inoltre riusciamo a mantenere l’equilibrio poiché questo movimento si ha con il baricentro centrale. Nel fotogramma 1 siamo in posizione di guardia, sinistro davanti agli occhi, destro al mento, nel fot.2 iniziamo a portare in avanti il sinistro e la spalla sinistra si avvicina al mento, nel fotogramma 3 il sinistro è disteso e la spalla sinistra tocca il mento e lo copre. Nel fot.4 il sinistro comincia a tornare e si prepara il destro, nel fot.5 il pugno sinistro va a coprire il mento e il destro comincia ad allungarsi, così la spalla destra si avvicina al mento, nel fot.6 il destro è disteso, spalla destra tocca il mento e lo copre, il pugno sinistro è sempre al mento. Notate quindi che quando sferriamo un colpo l’altro non solo si carica ma difende il mento e il fegato, poiché il mento è un punto da KO e va difeso sempre insieme al fegato, come da foto qui sotto:

Bene! Adesso che abbiamo capito come funziona la rotazione del busto e come si fa a sferrare un colpo, scendiamo nei dettagli dei colpi, in particolare i diretti. Il diretto sinistro è un colpo maestro per il pugilato, è il colpo che serve a trovare la misura dall’avversario, poiché la guardia pugilistica è con il piede sinistro davanti, si capisce che il pugno sinistro essendo davanti è il colpo piu’ vicino all’avversario se sferrato. Ma perché è il colpo che serve a trovare la misura? Cosa vuol dire? …..mettiamoci in piedi davanti ad un muro in posizione di guardia, sferriamo lentamente il diretto sinistro come abbiamo imparato (ruotando il busto) fino a toccare con le nocche la parete, adesso se torniamo in posizione e poi sferriamo il destro noteremo che se ruotiamo completamente riusciamo a

colpire esattamente dove abbiamo colpito con il sinistro! Quindi questo ci fa capire che dove arriviamo con il sinistro arriviamo anche con il destro, e siccome il destro nel pugilato è il colpo d’affondo non possiamo sferrarlo dal niente, poiché se si va a vuoto con il destro si rischia un colpo d’incontro, quindi va sferrato quando siamo certi di colpire il bersaglio. Così il diretto sinistro può essere sferrato ripetutamente come una molla, viene utilizzato molto spesso sul ring in fase di studio, poiché tiene a distanza l’avversario e appena colpisce può partire il destro! Ricordatevi sempre che un azione termina sempre con il sinistro, quindi se facciamo una “serie” di più colpi la cosa importante è terminare sempre con il sinistro ed in posizione di guardia! Vediamo adesso la serie di 2 colpi in dettaglio, diretto sinistro e destro, studiamo bene il movimento:

In posizione di guardia si inizia a ruotare il pugno e a distendere il braccio sinistro fino ad estenzione, il pugno destro rimane a coprire il mento e la bocca mentre la spalla sinistra tocca il mento.

A questo punto i braccio sinistro ritorna e ruotando le spalle inizia ad estendersi il braccio destro, curate bene il movimento, state attenti a come ruotano i pugni, mentre il sinistro torna e va a coprire il mento, il destro inizia ad allungarsi, sempre ruotando il pugno.

Il braccio destro si distende e la spalla destra tocca il mento dalla parte dove prima toccava il pugno sinistro, le spalle sono ruotate, il pugno sinistro adesso copre il mento nella parte dove prima copriva la spalla sinistra, capite? Ogni volta che diamo un colpo l’altro copre il mento e si carica, cosi le serie di colpi pugilistiche sono micidiali perché si può dare una serie di colpi andando avanti come un carro armato!

Dopo un diretto sinistro e destro torniamo nella stessa posizione di come siamo partiti, ecco perché bisogna sempre concludere l’azione con il sinistro, per tornare in posizione di guardia e coperti. Questo movimento sinistro - destro dovete farlo lentamente tante volte, davanti allo specchio, per fare vostro il movimento e la coordinazione. Voglio fare una precisazione importante, il movimento va imparato lentamente, la velocità siamo in tempo a mettercela in un secondo momento, possiamo farlo velocemente quando vogliamo ma per impararlo è meglio farlo tante volte lentamente davanti allo specchio, altrimenti si rischia di acquisire difetti che poi rimarrebbero. A proposito della velocità, ci tengo a farvi capire subito l’essenza del colpo pugilistico, poiché la si applica su tutti i colpi. Abbiamo detto che nel pugilato ciò che conta davvero è la velocità e la precisione, cosa vuol dire? La precisione è chiaramente mettere il colpo precisamente dove volevamo colpire e con il prossimo pugno nel punto esatto dove avevamo colpito con il precedente, ma per velocità cosa si intende? La velocità di esecuzione dei colpi? La velocità di agire?..........io direi l’esplosività. Ma in che senso? Guardate questa immagine:

Immaginate di avere al posto del braccio una corda, che collega il pugno alla spalla, ciò che da la propulsione del colpo non è il braccio, né la spalla, né le gambe, è tutto il corpo! Lo scatto di reni, la rotazione della spalla che spinge il braccio che è inerme, morbido ed il pugno è come una palla legata da questa corda che, spinta dalla spalla, si estende e poi appena finisce la corda (completamente estesa) cosa succede? Il pugno rimbalza tornando in posizione, quindi il pugno si serra solo al momento dell’impatto con l’obiettivo, ma durante l’estensione è morbido come il braccio, lo scatto di reni e della spalla fa si che il braccio si allunghi fino ad arrivare alla massima estensione e come una “molla” torni subito indietro. Un buon esercizio per capire bene il movimento del braccio consiste nel prendere una palla medica o una palla normale, mettersi in posizione di guardia con il sinistro avanti e tenere la palla con la mano vicino al mento, poi lanciarla con scatto contro un muro o ad un compagno, come se si desse un diretto, questo lo si

fa sia con il braccio sinistro che con quello destro, ed è molto utile per capire il movimento e abituarsi alla traiettoria dei colpi. Dovrete esercitarvi davanti ad uno specchio per diverso tempo prima di prendere una buona padronanza con i diretti, la tecnica dei colpi è quella che abbiamo studiato, adesso dovete provarla e riprovarla, come se stesse imparando ad andare in bicicletta, provare e provare fino a quando non diventi automatico. Ricapitolando, il diretto sinistro serve a trovare la misura con l’avversario, e comunque anche per tenerlo a distanza, il diretto destro è il colpo d’affondo e quindi appena si colpisce con il sinistro si può affondare con questo colpo, ma dopo il nostro destro cosa diamo? Soltanto il diretto sinistro? Certo che no, ci sono altri 2 colpi maestri per il pugilato, il “gancio” ed il “montante”. Quando si accorcia la distanza, dopo un sinistro e un destro possiamo creare una serie di colpi a corta distanza, una serie di ganci e montanti per poi completare l’azione con il “sinistro”, ma vediamo in dettaglio come si portano, iniziamo con il “gancio”. Gancio sinistro:

Fig.1 Fig.2 Fig.3 Come si può notare il gancio sinistro inizia dalla posizione di guardia ma lo si può dare anche dopo il destro, il braccio si piega su se stesso, il busto ruota fino ad arrivare in posizione laterale, infine la spalla copre il mento insieme al pugno destro (fig.3), così anche quando diamo il gancio il mento rimane coperto. Non dimentichiamo il fatto che il colpo è scattante e il pugno rimbalza quando arriva a destinazione, stiamo attenti che il gancio non continui la traiettoria ma si fermi nella posizione in fig.3, a quel punto deve tornare indietro come una molla!

Ecco a voi un’inquadratura laterale:

Fig.1 Fig.2 Fig.3 Come si può notare, in posizione di guardia (Fig.1) la spalla sinistra tocca il mento, quando si arriva in Fig.3 a colpo effettuato la spalla sinistra tocca ancora il mento. Vedete che ogni volta diamo i colpi il mento è sempre coperto, questo ci rende offensivi ma pur difendendosi dai colpi nemici. Analizziamo adesso un gancio sinistro sferrato dopo il diretto destro di affondo, vediamo le illustrazioni:

Fig.1 Fig.2 Fig.3 Fig.4 In figura 1 siamo con il piede sinistro avanti e il destro sferrato, evidentemente successivamente ad un diretto sinistro. Vediamo che in figura 2 il destro comincia a tornare ed il sinistro invece si allunga, in figura 3 il sinistro comincia ad allungarsi verso il mento dell’avversario, la posizione è quasi laterale, in figura 4 il gancio sinistro è sferrato, la posizione è laterale, il pugno è ruotato in posizione diritta. (ricordiamo che i pugni ruotano nei diretti ma anche nei ganci). Bene! Il gancio destro è analogo al sinistro, il meccanismo è lo stesso, quando torna il pugno sinistro parte il destro, fino ad arrivare alla posizione laterale e il gancio destro sferrato, ricordiamoci sempre che tutti i colpi mirano al mento, perciò la direzione dei nostri ganci deve essere di fronte a noi, all’altezza del mento di un avversario immaginario. (Naturalmente se i diretti colpiscono il mento nella parte anteriore della bocca, i ganci lo colpiscono nella parte laterale, alla mascella) Il gancio è un colpo usato a corta distanza, si usa quando dopo un sinistro e un destro diretti ci si avvicina all’avversario e si sferra colpi a corta distanza, i ganci al mento sono colpi micidiali che mirano ad atterrare. Esistono anche ganci aperti a lunga distanza, detti ganci “cubani”, ma il gancio che interessa a noi in questo corso sono quelli a corta distanza, i classici. Nella corta distanza si usa un altro colpo, il “montante al corpo” e il “montante al mento”. Il montante al corpo è un colpo basso, che mira il fegato dell’avversario e a togliere il fiato, famosissimo colpo del pugilato, è un colpo da KO. Il montante al mento è un colpo da cortissima distanza, quando ci troviamo faccia a faccia con l’avversario, quasi ad abbracciarsi, quello è il momento perfetto per i montanti al mento. Il montante al mento si da dal

basso verso l’alto e mira il mento dell’avversario, se va a segno fa alzare la testa del “colpito”, dopodiché si può affondare con i ganci al mento per atterrare. Vediamoli in dettaglio, “montante destro al mento”:

Fig.1 Fig.2 Fig.3 Dalla posizione di guardia si ruota il busto, il braccio destro si allunga sempre lungo i “binari” fino a colpire il mento immaginario dell’avversario, il pugno sinistro e la spalla coprono il mento (Fig.3). Vediamo una vista laterale:

Il “montante sinistro al mento”:

Fig.1 Fig.2 Fig.3 Fig.4 Dalla posizione di guardia (Fig.1) si sposta leggermente il busto sulla sinistra e si allarga un po’ il braccio sinistro (Fig.2), si scarica il colpo verso il mento avversario, il pugno destro copre il mento insieme alla spalla (Fig.4) Adesso vediamo in dettaglio il “montante destro al corpo”:

Fig.1 Fig.2 Fig.3 Come si può notare, dalla posizione di guardia (Fig.1) si ruota il busto e il braccio destro scende lungo la traiettoria e seguendo la linea del colpo, poi si allunga e la spalla si ruota totalmente, il pugno sinistro e la spalla coprono ancora il mento (Fig.3), infatti ogni colpo che scarichiamo, l’altro si carica e copre il mento, infatti si nota che in figura 3 il montante destro è scaricato e il pugno sinistro copre il mento, però è anche pronto e carico per partire, per esempio con un diretto o un gancio, vedete? Capite come funziona la boxe? Quando abbiamo dato un colpo, prima che il colpo stesso ritorni, l’altro è già pronto per partire, in questo

modo una serie pugilistica ben assestata diventa un’avanzata di colpi inarrestabile agli occhi di una persona comune, vedremo nelle tecniche di combattimento come difendersi da questi attacchi. Il montante sinistro al corpo è analogo al destro, ruotando il busto nella parte opposta si allunga il braccio sinistro, come in foto per il destro, seguendo sempre la linea dei colpi, il montante deve entrare dentro la guardia come un pistone che spinge verso l’interno allo stomaco. I montanti e i ganci sono colpi da corta distanza e quindi si danno sempre dopo una serie di diretti andati a segno, oppure dopo una nostra schivata e quindi un colpo dell’avversario andato a vuoto. Cominciare un’azione con un gancio o montante non è una buona cosa, difficilmente andrà a segno. Si può fare una finta con il diretto sinistro per disorientare l’avversario e dopodiché dare un gancio destro e chiudere con diretto sinistro, questa è buona poiché l’avversario vede partire il diretto sinistro e si prepara, addirittura alcuni tendono a portare la guardia in avanti, così una finta sinistra prepara un gancio destro che andrà a segno con facilità, naturalmente questi colpi e finte si fanno una volta sola ad un avversario poiché la seconda volta già se lo aspetta e quindi prepara la controffensiva. (Per ogni chiarimento su come portare bene i colpi vi rimetto alla mia guida su youtube “impariamo il pugilato” dove potete trovare in dettaglio ogni lezione e ogni colpo).

Le schivate e le parate

Benissimo! Nelle lezioni precedenti abbiamo visto la posizione di guardia pugilistica e come portare i principali colpi, il diretto sinistro e destro, i ganci ed i montanti. Adesso possiamo fare un’offensiva, ma come facciamo a difenderci? A parte la posizione di guardia, per difenderci possiamo utilizzare delle tecniche pugilistiche studiate apposta per parare ed evitare tutti i colpi. Vediamo una carrellata di queste tecniche e poi le elencherò una ad una. Il diretto sinistro si può parare con la “parata frontale”, oppure si può schivare con le “schivate laterali e frontali”, il diretto destro non si para, si schiva lateralmente, i ganci destro e sinistro si schivano con una schivata apposita, infine i montanti al corpo e al mento si possono parare con parate apposite. Io elencherei ogni pugno mostrandovi come poterlo parare mediante le immagini, iniziamo dal diretto sinistro. Diretto sinistro (parata frontale):

’Nella parata frontale, dalla posizione di guardia il nostro pugno destro, che si trova davanti al mento, ruota di 180 gradi e si apre verso avanti, a parare il diretto sinistro che ci viene in contro, questa parata è molto usata per fermare i diretti sinistri

dell’avversario, inoltre dopo di questa possiamo rimettere con il diretto destro. La cosa importante è non portare avanti la mano nel pararsi, per non scoprire la guardia, il pugno destro deve solo ruotare e soltanto se il diretto arriva al mento, se per esempio siamo alle corde o a distanza ravvicinata, dove non abbiamo possibilità di schivare, questa parata risulta molto utile per difendersi, inoltre la si può utilizzare anche quando diamo un diretto sinistro, a volte capita infatti di incrociare i sinistri, cioè, se quando diamo il diretto sinistro l’avversario avendo la nostra stessa idea da il diretto sinistro a sua volta rischiamo di prendere il colpo entrambi, così con questa parata, pur dando il nostro colpo possiamo pararci istantaneamente dal sinistro diretto avversario. Diretto sinistro e destro (schivate laterali):

Fig.1 Fig.2 Come vediamo da queste immagini le schivate laterali consistono del piegare il busto lateralmente, restando in equilibrio e in posizione di guardia, con i pugni davanti al volto a coprire il mento e pronti per colpire, infatti le schivate laterali sono molto utilizzate per schivare i diretti, con le schivate si possono schivare i diretti sinistri e destri dell’avversario, però una volta effettuata la schivata siamo pronti per colpire, poiché l’avversario è andato a vuoto e quindi spiazzato si trova nel raggio della nostra offensiva. Se guardate le due figure che rappresentano le schivate noterete che in figura 1 durante la “schivata sinistra” il busto è leggermente caricato sul pugno sinistro, quindi dopo questa schivata ci sta bene per esempio un gancio sinistro, viceversa in figura 2 durante la “schivata destra” il busto si trova caricato sul pugno destro, quindi dopo questa schivata si può dare un diretto o un gancio destro. Infatti se ricordate bene, il pugilato è difendere per offendere, questo è il giusto pensiero della boxe, difendersi da un colpo per rimettere, così dopo una schivata del genere non possiamo non attaccare o rimettere colpi.

Come schivare un gancio sinistro:

Per schivare un gancio sinistro bisogna dalla posizione di guardia abbassarsi, flettere leggermente le gambe, piegarsi sul busto nella direzione della freccia raffigurata, in questo modo si passa sotto al gancio avversario e si esce con il destro carico e pronto a partire, vediamo le figure qua sotto:

Fig,1 Fig.2 Fig.3 Fig.4 Analizziamo dalla Fig.1 alla Fig.4 in serie, vediamo che sul gancio sinistro avversario che va verso destra, noi iniziamo ad abbassarci e a ruotare verso la nostra destra, il gancio ci passa sopra la testa ed usciamo dal colpo (Fig.3), infine come in Fig.4, siamo usciti dal colpo, con le mani chiuse al mento e il destro è caricato, dopo questa schivata il diretto destro può esplodere verso il mento avversario concludendo con un diretto sinistro, quindi una serie di 2 colpi è l’ideale. Per schivare il gancio destro avversario la schivata è identica, solo che è in prospettiva opposta, poiché il gancio destro viene dalla parte opposta, quindi ci pieghiamo per schivarlo e ruotiamo questa volta verso sinistra, il colpo che avremo caricato questa volta sarà il sinistro, quindi dopo una schivata di un gancio destro, potremo dare un gancio sinistro seguito a sua volta da un destro e sinistro (diretti o ganci), quindi una serie di 3 colpi sarebbe l’ideale, e poi uscire dalla traiettoria dell’avversario.

La parata del montante al corpo: Il montante al corpo è un colpo che mira al fegato e allo stomaco, punta a togliere il fiato, se entra nella guardia e colpisce lo stomaco è molto pericoloso, toglie il fiato e la guardia si abbassa automaticamente per riflesso, infatti dopo un montante andato a segno si finisce la serie con dei ganci e diretti al mento per atterrare l’avversario. Bisogna stare sempre chiusi e cercare con i gomiti di difendere lo stomaco durante il corpo a corpo. Delle addominali potenti possono riuscire ad assorbire un montante, però se in uno scambio di colpi corpo a corpo ci accorgiamo che l’avversario scaglia un montante al corpo possiamo pararlo con un movimento del braccio che blocca il montante e toglie il rischio di venire colpiti allo stomaco, ve lo mostro in queste figure:

Come possiamo vedere il pugno destro si apre verso il basso a parare sia il montante sinistro che il destro, attenzione però che la spalla destra copra il mento mentre il braccio è basso intento a parare il montante, restiamo sempre chiusi e coperti, poiché esistono anche le finte mirate a disorientarci, quindi ogni volta che facciamo le parate cerchiamo comunque di mantenere il mento chiuso e incassato. La parata del montante al mento: Anche se ci troviamo nel corpo a corpo chiusi e incassati, un montante che ci colpisce al mento può far alzare la nostra testa e renderci pericolosamente a rischio ganci al mento, dobbiamo stare molto attenti al montante al mento, si usa sempre nel corpo a corpo, serve a far alzare la testa per poi concludere con il gancio. Questo colpo è molto pericoloso, se ci accorgiamo che l’avversario sferra questo colpo possiamo bloccarlo e scongiurare il rischio di essere colpiti, vi mostro come in figura:

Fig.1 Fig.2 Sempre chiusi e in guardia il pugno destro che copre il mento si apre e ruota, analogo alla parata del diretto, questa parata però avviene verso il basso, in figura 2 anche se non si vede, la mano destra è aperta verso il basso intenta a parare un montante. Questa parata blocca i montanti che arrivano al mento, una volta effettuata il pugno destro si deve subito richiudere e tornare al mento come in precedenza ed in posizione di guardia.

La pallina: una buona abitudine

Esiste un esercizio per imparare a muoversi e destreggiarsi in posizione di guardia, è un esercizio di coordinazione molto importante che serve a sciogliere le gambe ed abituarsi a muovere come un pugile, è l’esercizio con la pallina da tennis. In cosa consiste? Si prende una pallina da tennis, in posizione di guardia con il busto frontale e le braccia basse si saltella e a ritmo di saltello si fa rimbalzare la pallina a terra alternando i rimbalzi con la mano sinistra e destra. In questo modo si prende il ritmo dei colpi, poiché questo saltellare che si fa è lo stesso che si fa sul ring e ad ogni rimbalzo della pallina a terra è come se tirassimo un colpo, quindi è molto buono per la coordinazione.

Vediamo le immagini:

Come possiamo vedere in questa siamo frontali davanti alla pallina e alternandosi con la mano destra e sinistra ce la passiamo facendola rimbalzare a terra, tutto questo deve avvenire “saltando”, cioè ad ogni rimbalzo della pallina a terra deve corrispondere un saltello nostro, il tutto quindi deve risultare coordinato, perfettamente a tempo, troverete l’esempio nella lezione “11” di “impariamo il pugilato” su youtube. Questo esercizio è molto importante e deve diventare un abitudine, la possiamo fare ogni volta che ci alleniamo, anche tutti i giorni cercando di acquisire sempre più velocità.

Tecniche di allenamento particolari

Tutto ciò che abbiamo imparato fino adesso fa parte della parte tecnica della boxe, importante perché la boxe è una disciplina sportiva che ha una storia e delle regole precise, un modo preciso di dare i colpi, la boxe insegna ad attaccare, a difendersi in modo adeguato, a diventare dei pugilatori quindi persone diverse che fanno la differenza se tirano fuori gli artigli! Tutto ciò va benissimo, però dobbiamo sapere che tutta questa tecnica ha bisogno di un fisico che risponda in modo adeguato, scattante, potente, quindi oltre alla tecnica e quindi l’allenamento della mente, dobbiamo allenare anche il corpo. E’ importante sapere che l’allenamento standard sportivo, la corsa, gli esercizi ginnici, le addominali, i pesi, è conosciuto dalla maggior parte delle persone, ma gli esercizi e gli allenamenti specifici della boxe sono sconosciuti ai più, andremo ad analizzare i più importanti allenamenti per preparare il fisico in modo da poter resistere ad alcuni round di boxe. Gli scatti su pista: Dobbiamo trovare una strada che sia poco trafficata, facciamo un segno in terra come partenza, contiamo 80 passi lunghi equivalenti ad 80 metri circa e segnamo in terra l’arrivo. A questo punto si torna alla partenza, meglio sarebbe farlo con un compagno all’arrivo, attrezzato di cronometro a mano che dà il via e prende i tempi. Prendiamo posizione alla partenza ed effettuiamo al via! degli scatti a tutta velocità, 100% delle nostre possibilità, poi appena arrivati torniamo alla partenza a piedi, passo lento e respirando, a questo punto appena recuperato effettuiamo nuovamente lo scatto al 100%, ne dobbiamo fare 8, questo esercizio è di fiato, potenzialità circolatorie e adattamento alla fatica, mi raccomando però, prima di fare questo tipo di esercizio assicuriamoci di stare bene fisicamente e di non avere problemi di cuore. Qui sotto trovate la rappresentazione disegnata:

Ogni scatto che effettuiamo controlliamo il tempo al cronometro, cerchiamo in questi 8 scatti di migliorarci e fare il meglio possibile. Corsa ad accelerazioni: La corsa ad accelerazioni è un ottimo allenamento per fare il fiato ed allenare il cuore a pompare sangue e ossigeno, in cosa consiste questo allenamento? Premetto che sia un allenamento duro e faticoso, ma come si sa, senza dolore non c’è nessun risultato, quindi iniziamo. L’ideale è trovare un campetto per correre in tondo, ma anche un grande piazzale può andare bene, comunque uno spazio grande dove poter correre liberamente senza ostacoli. Dopo essersi scaldati adeguatamente con 20 min di corsa blanda, iniziamo a correre a ritmo sostenuto, dobbiamo correre 40 minuti ma ogni 30 secondi dobbiamo fare uno scatto al 100% che duri almeno 5 secondi, i primi scatti verranno senza fatica ma mano a mano che manca l’ossigeno diventa veramente faticoso e duro, è un allenamento portentoso per l’adattamento alla fatica e anche se faticoso i risultati di questo allenamento sono veramente efficaci. Le ripetute al sacco: Le ripetute al sacco sono un allenamento “micidiale”, quando mi capitava di doverle fare mi sentivo male, certo stringevo i denti, se bisognava farlo si faceva e basta! Però erano veramente dure!! Bene, se avete un sacco è perfetto, altrimenti dovete arrangiarvi, cercare in modo artigianale di creare qualcosa di simile ad un sacco per poter fare questo esercizio, vediamo questa immagine:

Ci mettiamo davanti al sacco come da figura, una persona con un cronometro è indispensabile, altrimenti bisogna avere un orologio da muro con lancetta dei secondi e piazzarlo dove possiamo vederlo mentre facciamo l’esercizio, però sarà difficile leggere i secondi mentre facciamo l’esercizio.

Questo esercizio consiste nel dare diretti sinistri e destri sul posto, ripetutamente al sacco, al 100% della nostra velocità, per 10 secondi e 5 secondi di riposo, questo va fatto per una ripresa (3min). Mi raccomando che l’esecuzione sia realmente al 100% delle possibilità, bisogna tirare fuori la rabbia, poiché quando si sente la fatica si tende a diminuire velocità sperando che passi presto il tempo, questo non dobbiamo farlo! Dobbiamo stringere i denti e arrabbiarsi e colpire colpire colpire al massimo delle nostre possibilità. Con l’allenamento arriveremo a farlo per più riprese, ma iniziate con una che è già molto. La mazza e la gomma: Per fare questo esercizio dobbiamo procurarci alcune cose, “una mazza”, “un pneumatico da macchina” e “una corda”. Procuriamoci una gomma da macchina, leghiamola con una corda a terra, possibilmente appoggiata e legata ad un palo, infine si prende una mazza, in posizione di guardia davanti alla gomma si impugna la mazza con 2 mani e si sferrano le mazzate alla gomma ruotando il busto di 180°.

Imparare la corda

Imparare a saltare la corda è sicuramente uno degli esercizi fondamentali del pugilato. Questo è un esercizio aerobico, serve a fare il fiato e ad allenare il fisico a resistere alle riprese. La corda si fa a riprese di 3 min ciascuna, quindi appena abbiamo imparato possiamo iniziare col fare una ripresa, per poi con l’allenamento arrivare a farne diverse. Ma come si fa la corda? Mettiamo in posizione eretta, con i piedi uniti, la corda sotto ai piedi e impugnata nelle mani, che devono essere all’altezza dei fianchi. (notare la figura)

Ok! Tenendo la corda sotto i piedi come in figura abbiamo la misura precisa, se poi la corda fosse troppo lunga occorrerà eseguire un nodo o due appena accanto alle maniglie, come in figura sotto:

Bene! Appena siete pronti iniziamo a saltare la corda alzando bene le ginocchia, si inizia con la gamba destra e poi la sinistra, la corda deve passare sopra la testa e la direzione della rotazione è verso avanti:

La corda la si impara inizialmente facendola con le ginocchia bene alzate, alzando bene da terra i

piedi, poi con l’esperienza si può arrivare a farla alzando pochissimo i piedi da terra.

Il vuoto allo specchio

Il vuoto allo specchio è un esercizio che serve a prendere dimestichezza con i colpi imparati, aiuta a imparare a muoversi con le gambe dando i colpi e aiuta a sapersi destreggiare in posizione di guardia. Per eseguire il vuoto dobbiamo metterci davanti ad uno specchio, in una stanza abbastanza spaziosa, in posizione di guardia guardandoci di fronte. La nostra immagine riflessa nello specchio rappresenta il nostro avversario, quindi dovremo fare in modo di saltellare e muoverci, schivare, dare i colpi in modo di colpirlo. Questo naturalmente è impossibile poiché si tratta della nostra immagine riflessa, ma dobbiamo usare la nostra immaginazione, è importante fare come se davanti a noi ci fosse un avversario, inoltre essendo davanti ad uno specchio abbiamo la possibilità di controllare i nostri colpi, vedere se siamo abbastanza chiusi e non ci scopriamo, se i colpi e le spalle ruotano a dovere.

Anche il vuoto si fa a “riprese” di 3 min, con un orologio da muro o un cronometro si inizia saltellando in guardia e dando i nostri diretti sinistri a cercare la misura, si doppiano i sinistri e al momento giusto si sferra il destro, di tanto in tanto qualche gancio e montante, insomma si tira tutti i colpi pensando di avere un avversario davanti, dobbiamo infatti fissarci negli occhi, poiché lo si farebbe con un avversario.

Tecniche da strada

Amici pugili, il pugilato è un bello sport e un’ottima difesa personale, sul ring abbiamo davanti un avversario che tira pugni e l’arbitro controlla che quello che si fa sia nelle regole……..purtroppo per strada però non ci sono regole e non ci sono arbitri! Ho avuto molta esperienza per strada, purtroppo diverse volte ho dovuto tirare fuori gli artigli per difendermi ed ho sempre fatto la differenza poiché la boxe è una grande arma di difesa, però ci sono alcune regole da tenere presente anche in strada. Cercare di evitare le liti in tutti i modi, cercare di evitare di fare a botte in tutti i modi, cercare di non ricorrere ai pugni se non strettamente indispensabile. Se però siamo costretti a difenderci, allora seguiamo alcune regole:

1 – Attenzione alla corta distanza, quando qualcuno ci viene faccia a faccia dobbiamo fare attenzione alle testate. 2 – Chi parte per primo ha la meglio quasi sempre! 3 – Fissiamo sempre l’avversario negli occhi, in questo modo facciamo vedere che non abbiamo timore di lui! 4 – Se siamo costretti ad attaccare miriamo subito al mento, non ai denti o al naso, mirare al mento o al fegato serve a mettere subito fuori gioco l’avversario, ricordiamoci i punti da know-out, un montante al fegato toglie il fiato e l’avversario non può reagire, un montante o un gancio al mento mette KO l’avversario senza tanti problemi. Vi elenco alcune foto dimostrative di colpi che si possono dare in caso di aggressione, comunque il pugilato è anche fantasia, quindi si possono inventare colpi e serie da fare in questi casi, l’importante è ricordarsi le regole descritte sopra.

In questa situazione siamo faccia a faccia, attenzione alla testata, stiamo pronti e fissiamo l’avversario negli occhi.

Se qualcuno ci viene sulla faccia facciamo rapidamente una schivata frontale in dietro e rimettiamo un montante al mento e un gancio sinistro al mento. Le figure sono statiche, ma immaginate di andare in dietro a molla e dare un esecuzione rapida e scattante di un montante e un gancio, se miriamo bene al mento l’avversario cadrà stordito a terra, perché ricordate che a mani nude questi colpi sono micidiali! Se siamo noi ad attaccare diamo un gollettone con la mano destra (serve a trovare la misura e spianare la strada al gancio sinistro, che serve per mettere KO l’avversario) e spariamo il gancio sinistro, come da foto sotto:

Infine vi insegno un’altra serie da eseguire faccia a faccia, afferriamo con la mano destra la spalla dell’avversario, teniamola molto stretta e poi giù montanti al corpo con il pugno destro e ganci al mento.

Bene amici pugili!! Con questo è tutto, voglio concludere questa guida con un grande saluto di cuore a tutti, grazie amici lettori che siete arrivati fino a qui, è stato un piacere scrivere questa guida per voi, spero che abbiate gradito queste nozioni e che abbiate imparato e vi siate arricchiti con le esperienze che ho voluto regalarvi. In bocca al lupo e ricordatevi: La vita è un ring, ogni giorno dobbiamo combattere….. buon combattimento a tutti!!!

Diego Salvini