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EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO – I PARTE Manuale Operativo SEPES Capitolo 4

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EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO

SOCCORSO – I PARTE

Manuale Operativo SEPES

Capitolo 4

I TRAUMATISMI

Dott. Antonino Reale, Dott.ssa Paola Silvestri

QUALI POSSONO ESSERE GLI EFFETTI DI UN INCIDENTE RIGUARDO AI TIPI DI TRAUMATISMI?

• TRAUMA CRANICO

• INALAZIONE CORPO ESTRANEO

• INGESTIONE CORPO ESTRANEO

• FERITE

• USTIONI

4.1 TRAUMA CRANICO

Il termine “trauma cranico” viene utilizzato per intendere un elevato numero di condizioni con caratteristiche differenti.

• Ferita del cuoio capelluto

• Fratture della scatola cranica

• Concussione cerebrale

• Contusione ed ematomi cerebrali

Le situazioni che, in età pediatrica, possono esitare in un trauma cranico sono numerose e frequenti

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Ad esempio:

Caduta da qualsiasi struttura o oggetto fisso o in movimento, a livello o non (pavimento, bicicletta, skate, sci, dall’albero, dal fasciatoio, sedia, mobile, muretto, ecc.)

Urto su qualsiasi struttura o oggetto fisso o in movimento (porte, finestre, muri, banchi di scuola, altri bambini, ecc.)

Non tutti gli eventi traumatici a carico del cranio necessitano di intervento medico ma alcuni, per la loro gravità, meritano una valutazione specialistica immediata

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Ferita del cuoio capelluto

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Il cuoio capelluto è una regione abbondantemente vascolarizzata ed altamente a rischio di copioso sanguinamento, anche solo in presenza di un piccolo taglio; nonostante questo, la semplice ferita del cuoio capelluto non deve generare grande preoccupazione, e basterà gestirla come se fosse una ferita localizzata in qualsiasi altra regione corporea

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Fratture della scatola cranica

Spesso questo evento si manifesta con la comparsa di una tumefazione molle, di consistenza soffice, al di sopra del sito di frattura. Nel caso in cui la frattura coinvolga la base del cranio, può verificarsi fuoriuscita di un liquido rosato dal naso (rinoliquorrea); Nel caso invece di una frattura a carico dell’osso temporale della scatola cranica, la perdita di liquor misto a sangue può avvenire dall’orecchio (otoliquorrea).

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Concussione cerebrale

La concussione cerebrale può manifestarsi anche in seguito a trauma cranico lieve ed è caratterizzata da lesioni cerebrali che portano ad una perdita di coscienza e ad amnesia.

SINTOMATOLOGIA

• Perdita di coscienza • Amnesia • Cefalea • Nausea • Vomito • Rallentamento nell’eloquio • Stato confusionale • Disorientamento temporo-spaziale • Visione offuscata • Minore reattività agli stimoli

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Contusione ed ematomi cerebrali

• La contusione cerebrale è una condizione caratterizzata dalla lacerazione e dall’emorragia del tessuto nervoso.

• Gli ematomi cerebrali sono invece raccolte ematiche

che, in seguito ad un trauma, si possono formare tra le ossa ed il tessuto cerebrale o direttamente all’interno del cervello.

Queste situazioni si manifestano con sintomi differenti in base alla loro localizzazione.

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Cosa fare?

Sintomi che possono destare preoccupazione e che devono spingere i genitori a portare il bambino in Pronto Soccorso:

• Perdita di coscienza di durata superiore ai 15 secondi, dalla quale il bambino si sia ripreso

• Mal di testa ingravescente • Presenza di tumefazione molle del

capo • Presenza di rinoliquorrea o

otoliquorrea • Sonnolenza • Ipersensibilità al rumore o alla luce

• Facile irritabilità o pianto inconsolabile • Vertigini • Disturbi nell’equilibrio • Nausea • Episodi di amnesia pre- e post-

traumatica • Difficoltà nella memorizzazione o nella

concentrazione • Agitazione o comportamento inusuale • Nessuna voglia di mangiare o giocare

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Cosa fare?

In presenza dei disturbi appena citati è fondamentale portare il prima possibile il bambino in Pronto Soccorso. Inoltre, vanno portati in Pronto Soccorso in seguito a trauma cranico anche i bambini che siano in terapia con farmaci anticoagulanti o in cui sia nota una diagnosi di coagulopatia, anche in assenza dei sintomi di allarme descritti.

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Cosa fare?

È invece fondamentale chiamare il Pronto Intervento (118 o numero unico 112) ed attendere l’arrivo dei soccorsi avanzati nel caso in cui dovesse manifestarsi uno dei seguenti disturbi:

• Perdita di coscienza di durata superiore ai 15 secondi, dalla quale il bambino non si sia completamente ripreso

• Estrema sonnolenza e difficoltà nel mantenere il bambino sveglio • Difficoltà nella deambulazione o nel mantenimento della stazione eretta • Episodi ripetuti (>3) di vomito • Difficoltà nell’eloquio • Episodi convulsivi • Deficit di forza a carico di uno o più arti • Visibile asimmetria delle pupille, in cui una risulti evidentemente più

ampia dell’altra

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Cosa fare?

Il Pronto Intervento deve essere allertato anche nei casi in cui non si possa escludere con certezza una compromissione della colonna cervicale: in questa evenienza, infatti, mobilizzare il bambino aumenta i rischi di compromettere l’integrità del midollo spinale!

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Cosa fare?

Nel caso di trauma cranico lieve con la sola comparsa di una tumefazione dura, il cosiddetto “bernoccolo”, nel punto in cui è avvenuto l’impatto, basterà applicare subito del ghiaccio nella sede interessata, in modo da limitarne le dimensioni.

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Cosa fare?

Anche nei casi di lieve entità, i sintomi di allarme potrebbero manifestarsi anche a distanza di tempo: l’osservazione da parte dei genitori deve perciò essere protratta a domicilio per le 72 ore successive all’evento accidentale; nel caso di comparsa di qualsiasi disturbo, si dovrà contattare il medico curante o portare il bambino in PS.