Mano

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L'arco Prima di abbandonare l'argomento della forma del palmo della mano, dobbiamo soffermarci brevemente su un altro elemento che può aggiungere interessanti notizie al nostro studio. Il punto in cui le quattro dita (indice, medio, anulare e mignolo) si innestano nel palmo della mano viene detto ar- co (24), e per arco in chirognomia si intende quella linea im- maginaria che congiunge i quattro punti di intersezione delle dita. L'arco può assumere tre aspetti. Si avvicina a una linea retta (25) . Non è molto fre- quente. Sta a indicare, in chi possiede questo tipo di arco, un temperamento molto sicuro di sé, che non ammette neppure di poter sbagliare e non sopporta o- stacoli alla sua volontà. È qualcuno che non valuta il rischio per incoscienza, ma che è tuttavia capace di ac- cettare una disciplina, se questa rientra nell'etica del- la sua personalità. L'arco è simile a un arco a tutto tondo, il cosiddetto arco romano (26). Il sog- getto che lo possiede gode di un buon equilibrio psico- fisico; cerca rapporti armoniosi con le persone che gli sono vicino ed è capace di trarre da se stesso il meglio che può dare. È coerente e costante nelle sue iniziative, ma non è conservatore; anzi, è tendenzialmente proiettato ver- so il futuro. È disposto ad accettare le innovazioni che ritie- ne valide: queste però non sono quasi mai frutto di sue rifles- sioni. L'arco è discontinuo, assume cioè una forma irre- golare (27). I punti di attacco dell'indice e del migno- lo non sono sulla stessa linea. Questo arco irregolare si trova in soggetti che sono poco obiettivi nei giudizi, mai pienamente sicuri di sé, spesso dubbiosi circa le proprie capacità. Sono però anche capaci di mettersi controcorrente, per quelle reazioni tipiche di chi man- ca di equilibrio. Raggiungono talvolta faticosamente il successo.

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  • L'arco

    Prima di abbandonare l'argomento della forma del palmo della mano, dobbiamo soffermarci brevemente su un altro elemento che pu aggiungere interessanti notizie al nostro studio. Il punto in cui le quattro dita (indice, medio, anulare e mignolo) si innestano nel palmo della mano viene detto ar-co (24), e per arco in chirognomia si intende quella linea im-maginaria che congiunge i quattro punti di intersezione delle dita. L'arco pu assumere tre aspetti.

    Si avvicina a una linea retta (25). Non molto fre-quente. Sta a indicare, in chi possiede questo tipo di arco, un temperamento molto sicuro di s, che non ammette neppure di poter sbagliare e non sopporta o-stacoli alla sua volont. qualcuno che non valuta il rischio per incoscienza, ma che tuttavia capace di ac-cettare una disciplina, se questa rientra nell'etica del-la sua personalit.

    L'arco simile a un arco a tutto tondo, il cosiddetto arco romano (26). Il sog-getto che lo possiede gode di un buon equilibrio psico-

    fisico; cerca rapporti armoniosi con le persone che gli sono vicino ed capace di trarre da se stesso il meglio che pu dare. coerente e costante nelle sue iniziative, ma non conservatore; anzi, tendenzialmente proiettato ver-so il futuro. disposto ad accettare le innovazioni che ritie-ne valide: queste per non sono quasi mai frutto di sue rifles-sioni.

    L'arco discontinuo, assume cio una forma irre-golare (27). I punti di attacco dell'indice e del migno-lo non sono sulla stessa linea. Questo arco irregolare si trova in soggetti che sono poco obiettivi nei giudizi, mai pienamente sicuri di s, spesso dubbiosi circa le proprie capacit. Sono per anche capaci di mettersi controcorrente, per quelle reazioni tipiche di chi man-ca di equilibrio. Raggiungono talvolta faticosamente il successo.

  • La curva della creativit

    Sempre restando nell'ambito del palmo della mano, un altro elemento importante sul quale conviene soffermarci la forma del taglio. Per taglio della mano ( 19 ) si intende quel profilo curvo che si vede osservando il palmo, seguendo la linea del mignolo, e che giunge al polso sfiorando il monte della Luna. Si ha na-turalmente un taglio della mano sinistra e un taglio della mano destra. Questa curva, che viene detta anche curva della creativit o curva di forza, pu essere pi o meno accentuata e il suo punto pi evidente viene detto sommit. Il significato cam-bia secondo dove questa sommit collocata.

    I. La sommit si trova nella parte bassa del palmo, vicino al monte della Luna (20): ci significa che la forza, l'energia dell'individuo si manifesta in forma prevalentemente fisica.

    La sommit pi in alto, ma al di sotto del monte di Marte-negativo (21): il soggetto pre-senta un buon equilibrio tra forza fisica e forza morale ed dotato di resistenza e di autorit. Manca per di senso della giustizia.

    La sommit coincide con il monte di Marte-negativo (22): questo signifi-ca che il soggetto possiede una note-vole forza di carattere ma carente di energia fisica, non regge allo sforzo.

    La sommit della curva al di sopra del monte di Marte-negativo (23): l'energia del soggetto solamente psichica; egli si perde in elucubrazioni di fantasia e manca quasi totalmente di senso pratico.

  • Si notano spesso delle differenze nella collocazione e nell'intensit del punto di sommit della curva di forza tra una mano e l'altra del medesimo individuo. Se pi evidenziato il punto di sommit della mano sinistra, il soggetto ha pi energia psichica che fisica. L'indicazione naturalmente serve a correggere i valori gi desunti. Se la sommit pi evidente nella mano destra, il soggetto ha aumentato l'uso pratico della sua e-nergia sotto gli stimoli del mondo esterno.

  • Rappresentano uno degli elementi fondamentali della chirognomia. Una conoscenza approfondita delle dita indispensabile nello studio della lettura della mano e con-sente di raggiungere certe nozioni di grande rilievo con facilit e sicurezza. Questo delle dita quindi un capitolo che va affrontato con molta attenzione. Non per niente nella divisione ternaria dei "tre mondi della mano", le dita rappresentano il primo, il mondo spirituale, occupano cio la zona dedicata alla ragione. E questo sta a dimostrare come soltanto nell'essere umano esse abbiano raggiunto un tipo di svi-luppo che le differenzia da qualsiasi altra forma affine.

    Per tutti la mano ha cinque dita, ma per il chirologo ne ha soltanto quattro. Il pollice, data la sua importanza, esige una considerazione particolare. Non per niente William Benham, autore di validissimi libri sulla chiromanzia, ha detto che il pollice non pu essere chiamato dito, perch molto di pi . Non per niente il suo si-gnificato nel processo di evoluzione dell'umanit talmente fondamentale che soltanto per definirlo sommariamente sarebbe necessario un intero volume. Parliamo ora invece delle altre quattro dita che accompagnano il pollice. Sono l'indice, detto anche dito di Giove; il medio o dito di Saturno; l'anulare o dito di Apollo o del Sole; infine il mignolo detto anche auricolare o dito di Mercurio.

  • Si voluto sottolineare, con queste definizioni, un ulteriore rapporto con l'astrologia. Infatti nella chirognomia i temi di interesse connessi a ogni singolo dito corrispondono esattamente ai significati astrologici dei pianeti di cui portano il nome. A questo pro-posito va ricordato che la relazione tra le due arti potrebbe essere espressa anche in ter-mini pi approfonditi e complessi, ma questo ci porterebbe fuori tema. Sommariamente, si pu qui affermare che al pollice appartiene la sfera della personalit, all'indice la sfera delle ambizioni, al medio la sfera delle attivit del pensiero e quella dei viaggi e della conoscenza, all'anulare la sfera dei moti dell'animo e quella della propriet, al mignolo la sfera degli affetti parentali e del sesso.

  • La flessibilit Per stabilire se le dita di una mano sono flessibili, e fino a che punto, e come, bisogna po-sare la punta delle dita su una superficie piana, con il soggetto in posizione eretta, perch se seduto il movimento di rotazione del polso non abbastanza libero. Premendo leggermente, iniziate una rotazione che si concluder con il palmo della mano completamente appoggiato sulla superficie piana. Si pu notare, nell'ordine: una flessibilit alla congiunzione delle falangine con le falangette (a); delle falangine con le falangi (b); infine all'altezza dell'arco (c). In quest'ultimo caso il soggetto una persona tendenzialmente equilibrata, con un buon senso di adattamento. Non brilla per forza di volont, ma non necessariamente un abulico. Quando la flessibilit evi-dente come nel caso b ci significa che il soggetto una persona dotata di grande buonsenso. Nel caso a, infine, quando la flessione si manifesta alla congiunzione delle falangine con le falangette, possiamo dire con discreta sicurezza che il soggetto possiede una mentalit libera da pregiudizi, pronto ad accettare le novit e a speri-mentarle. Se poi questa flessibilit particolarmente evidente nell'anulare, il soggetto possiede una notevole sensibilit artistica.

    a b

    c

  • La lunghezza La lunghezza delle dita (28): perch siano conside-rate lunghe AB deve essere maggiore dell'80 % di BC; se AB minore dell'80 % di BC, le dita sono da considerarsi corte. Queste misure non vanno per prese in maniera troppo drastica: nei casi dubbi, una valutazione d'insieme, suffra-gata da altri elementi ricavati dal resto dell'esame, consen-te di superare le eventuali perplessit.

    I vari tipi di dita: 29 lunghe e sottili; 30 lunghe e grosse; 31 corte e grosse; 32 corte e sottili; 33 diritte (a) e contorte (b); 34 lisce; 35 a punta (a), quadrato (b), spatolato (c); 36 nodose.

  • Lunghe e sottili (29): sono tipiche degli individui nei qua-li la componente idealistica, fantasiosa, superficiale, ha il soprav-vento su quella materiale, realistica.

    Lunghe e grosse (30): nel soggetto si notano vivaci com-ponenti idealistiche, con aspirazioni verso il trascendente e concezioni poetiche del mondo, ma temperate da un certo realismo che lo induce a prendere in considerazione i vantaggi di una vita materialmente comoda.

    Corte e grosse (31): sintomo di una totale mancanza di aspirazioni ideali sono tipiche di quegli individui che mettono in primo pia-no i piaceri materiali della vita come le comodit, la buona tavola. Sono individui che, se raggiungono il benessere o la ricchezza, possono diventare collezionisti d'arte, non soltanto perch pu trattarsi di un buon investimento, ma perch il pos-sesso di cose belle e rare li riempie di tanto orgoglio e insieme di soddisfazione, li fa sentire importanti e raffinati.

    Corte e sottili (32): chi le possiede destinato a occupa-re, nell'ambiente che avr scelto, una posizione di predominio. Sar sempre in grado di reggere saldamente le redini della situa-zione e di assumersi prontamente le responsabilit richieste dal momento e non avr mai paura di affrontare situazioni critiche o delicate.

    30

  • Diritte e contorte (33): non il caso di approfondire qui un argomento che sar trattato pi estesamente parlan-do di ogni singolo dito, in quanto i significati variano secondo il dito in questione. Si pu genericamente dire che le dita di-ritte sono tipiche delle persone che vivono con soddisfazio-ne il tipo di vita che si sono scelta; che hanno una discreta opinione di se stessi e che non vedono davanti a s motivi di preoccupazione particolare o di pericoli precisi e definiti. Se le dita invece sono contorte si possono prevedere contrariet, complicazioni a breve termine la cui natura varia da dito a dito e delle quali ci occuperemo successivamente.

    Le dita possono anche presentarsi in altri due modi: lisce o no-dose. Dita lisce (34): le possiedono quegli individui che sanno cogliere al volo l'essenza delle situazioni, quelli capaci di sin-tetizzare gli elementi apparentemente disparati, che messi in-sieme forniscono la chiave di un argomento o di un rapporto. Queste persone sono dotate di intuito pi che di capacit ragio-nativa e rivelano una notevole sensibilit artistica, anche se non esercitano una professione artistica. Spesso sono dei dilettanti ad alto livello. Determinante in questi casi la forma dell'estremit del dito.

    Se termina a punta (35a), il soggetto disposto a subire, per pigrizia, le situazioni imposte dall'esterno. Se la punta del dito quadrata (35b), pi marcato il senso pratico, il razionalismo. Se la terminazione a spatola (35c), lo spirito creativo sar molto forte.

  • L'anulare

    Il dito anulare (68) pi spesso chiamato in chirologia dito di Apollo o del Sole ed esprime le capacit creative dell'individuo. Pu dare la misura della sua emotivit e quindi il suo tipo di reazione agli stimoli esterni. Indica inoltre le sue potenzialit artistiche. Ne consegue che un dito di Apollo ben conformato e collocato armonica-mente nell'insieme della mano sempre segno di sal-dezza emotiva. Su questa base sono possibili tutte le in-terpolazioni con le notizie fornite nel capitolo che riguar-da la forma delle dita in generale. Ma esistono alcune indicazioni particolari sulle quali convie-ne soffermarci.

    Qualora il dito di Apollo sia incurvato verso il medio (70), esistono forti possibilit di conflitto tra il senso del dovere e il raggiungimen-to della felicit.

    Se l'anulare e il medio tendono a distaccarsi (71) ma molto pi frequente il contrario, che tendano cio a essere pi ravvicinati delle altre dita significa che il soggetto possiede uno spiccato senso dell'in-dipendenza e dell'avventura, pur senza giungere al rifiuto delle rego-le comunemente accettate.

    C' qualcosa da dire sulla lunghezza del dito di Apollo: se molto corto (72), cosa del tutto insolita, sintomo di insta-bilit emotiva che va per confermata da altre indicazioni re-peribili sul mignolo e sul monte di Venere.

    72

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  • Il dito anulare molto lungo (73) indica ugualmente uno squilibrio emotivo ma nella di-rezione opposta, e cio verso una forma di introspezione che, se non tenuta sotto controllo, pu condurre anche a turbamenti profondi e irreversi-bili della psiche. Anche per la moderna chirologia, come per la pi antica tradizione, esiste tra l'anulare e il cuore un rappor-to molto stretto: un dito di Apollo contorto (74) indica con molta esattezza la pos-sibilit presente o futura di disturbi cardiaci, la cui natura e intensit vanno per confermati da altre indagini.

  • L'indice

    Il nome definisce la sua funzione di "indicare" il mondo che ci circonda e per-mette di conoscere la natura del rapporto tra il soggetto, con le sue aspirazioni e i suoi sogni, e la concretezza della vita. In altre parole, la capacit che possiede ognuno di noi di proiettare all'esterno l'immagine che ci siamo fatti di noi stessi. L'indice detto anche dito di Giove o dell'ambizione e abbiamo gi avuto occasio-ne di parlarne durante l'esame del pollice, non soltanto per la vicinanza tra le due dita ma soprattutto per il fatto che, se l'indice rappresenta le aspirazioni e le tendenze, il pollice (che fissa la carica energetica individuale) stabilisce i limiti entro i quali esse si possono realizzare. Ne consegue che una disarmonia di rapporto tra questi due elementi pu essere causa di molte devia-zioni psicologiche. Un indice lungo e sottile accompa-gnato da un pollice forte ( 61a ) consentir al sog-getto di andare molto lontano, secondo le sue aspirazio-ni, ma se accompagnato da un pollice debole (61b) difficilmente l'individuo riuscir a realizzare comple-tamente i suoi progetti. Da quanto detto finora risulta evidente che la valuta-zione dell'indice, come pure di tutte le altre dita, non pu prescindere dal tipo di mano in cui collocato; e, quanto maggiore la coerenza tra questi elementi, tanto pi facile sar stabilire fino a che punto il sog-getto in esame si adattato alle necessit della propria vita. Ecco, a questo punto, alcune in-formazioni che riguardano il dito indice in particolare e che non possono essere dedotte dalle notizie generali gi fornite. Una terminazione conica del dito di Giove (62) ipotizza una maggiore adattabilit alla vita che non una terminazione tra-pezoidale (63). Se l'indice privo di nodi, ci rivela una notevole capacit di adattamento all'ambiente, mentre se ha dei nodi l'inserimento ral-lentato da svariate cause che possibile individuare. Considerazioni analoghe valgono circa la lunghezza o la sotti-gliezza dell'indice, sempre ri-spetto alle altre dita. .

  • Nel caso particolare di questo dito, se molto corto (64), il soggetto al quale appartiene impaziente e ha fretta di raggiungere le mete che si prefisse, ma anche affetto da un complesso di inferiorit pi o meno evi-denziato e da scarsa fiducia in se stesso.

    Se l'indice molto lungo (65), il soggetto cercher di domi-nare le situazioni;

    se questo dito si incurva verso il medio (66) il sog-getto ha un desiderio smodato di possesso che nei casi di curvatura molto accentuata pu essere anche segno di cleptomania.

    Al dito di Giove si attribuisce inoltre la possibilit di for-nirci indicazioni sullo stato di salute del fegato e della milza, nonch delle tendenze reumatiche del soggetto (67), sia per le forme leggermente nodose sia per la colorazione rosa intenso sul lato esterno.

  • Il mignolo

    E detto anche dito di Mercurio e presiede a tutte quelle manifestazioni emotive che non competono al dito di Apollo. Esso (75) ci parla in particolare dei rapporti con gli altri,vale a dire dei rapporti sessuali, di quelli con i familiari e con i genitori. Al mignolo fanno capo anche le capacit vocali e di espressione verbale nelle loro diverse forme. Ma le informazioni pi significative che ci sono for-nite dal dito di Mercurio riguardano la sfera sessuale. E su questa base che vanno intese le indicazioni ge-nerali gi esposte sulla forma delle dita e che devono essere studiate per le varianti che possono presentarsi.

    Vi sono per alcune indicazioni particolari che riguardano il solo dito di Mercurio e sono le seguenti. Se il mignolo tende a isolarsi dalle altre dita (76), uno dei principali problemi del soggetto in esame certamente di natura sessuale, ci troviamo di fronte a difficolt nei rap-porti coniugali. Ulteriori indagini consentiranno di precisarne meglio la natura e il grado.

    Il mignolo lungo (77) perch la falangetta molto sviluppata indica amore per la conoscen-za e lo studio e vocazione all'insegnamento.

    Se poi il dito ha la terminazione quadrata (78), siamo di fronte a una persona dalle eccezionali capacit orato-rie.

    75

  • La consuetudine tradizionale di collocare nel di-to mignolo la schiettezza e la sincerit della persona confermata anche dalle teorie pi moderne: se il dito di Mercurio inclinato ver-so il dito di Apollo (79), sicuramente nel sog-getto in esame vi la tendenza a giocare con le parole, a dire piccole bugie.

    Ma se la deformazione pi come il dito presenta delle nodo-sit evidenti (80), allora si possono supporre menzogne a scopo di truffa. In campo medico si constatato da tempo che le manife-stazioni di cretinismo sono sempre accompagnate da malfor-mazioni del mignolo, anche se non necessariamente vero il contrario. Dal dito di Mercurio si possono trarre interessanti indicazioni sul funzionamento degli organi della riproduzio-ne, dei reni e della vescica. Disturbi di questi ultimi sono indicati in particolare dalla man-canza di lunetta nell'unghia del dito in questione, ma occorre calibrare il responso con altre informazioni.

  • LE FALANGI E IL LORO SIGNIFICATO

    Delle precise e preziose informazioni, circa il carattere e il comportamento di un soggetto, le possiamo ricavare da un'attenta osservazione delle falangi delle dita. Le falangi delle dita hanno un valore preciso, un significato rappresentativo particolare, sia prese nel loro insieme e sia prese una ad una. Osservando la mano in una visione d'insieme, possibile stabilire quali siano le falangi pi lunghe e predominanti nelle di-ta della mano di un soggetto: -- nel caso in cui siano le falangette a predominare in lunghezza sulle altre falangi, abbiamo un soggetto idealista, sensibile, attento ai problemi morali o spirituali, intel-ligente, generoso, indifferente alle esigenze materiali. La sua inclinazione per le scienze metafisiche lo portano a preferire un genere di vita semplice, tranquillo, lontano dalla stressante e caotica vita moderna, e pi vicino alla vita naturale e ai suoi valori. Nel caso in cui siano le falangine a predominare in lunghezza sulle altre falangi, siamo in presenza di un individuo che si lascia guidare dalla ragione, dall'intelletto e che persegue aspirazioni d'ordine morale, materiale, professionale, dettate dalla logica. E' un individuo dinamico, efficiente, accorto, convenzionale, che d molto valore allo status, ad una condizione sociale di prestigio, ad una bella e agiata famiglia. -- Nel caso in cui siano le falangi a predominare in lunghezza sulle falangine e sulle falan-gette, si individua una persona con aspirazioni prettamente materialistiche, positivistiche, predisposto a vivere in una societ condizionata dai soli bisogni materiali. Questa persona tiene in poco conto i valori morali, e spirituali e non ha nessuna attitudine intellettuale. In cambio le piace socializzare, fare amicizie, andare alle feste e ai banchetti, seguire da vicino gli incontri sportivi. Talvolta pu apparire rude o impulsiva, ma quando i suoi bisogni mate-riali sono appagati, allora diventa anche un buon capo famiglia, un buon cittadino respon-sabile e altruista.

  • Significato collettivo delle falangi Falangette: idealismo - intuizione - spiritualit - pensiero Falangine: logica - ragione - studio - giustizia Falangi: materialismo - positivismo - concretiamo - praticismo. Ogni falange ha un significato individuale che va considerato qualora, in un dito, una falange sia pi lunga delle altre. Vale a dire che quando troviamo in un dito, ad e-sempio il dito indice, una falange pi lunga delle altre, possiamo comprendere di-rettamente parte delle qualit caratteristiche del soggetto, mediante il significato indi-viduale di questa falange pi lunga.

    Significato individuale delle falangi Falangetta: Pollice: energia - lavoro - decisione - volont - personalit. Indice: spirito filosofico o religioso - intuizione - ambizione -dominio - senso crea-tivo. Medio: prudenza - saggezza - lavoro - seriet - realismo - malinconia - filosofia. Anulare: elevazione - meditazione - intelligenza - senso artistico -nobilt d'animo - spiritualit. Mignolo: intuizione - eloquenza - scienza - ricerca.

    Falangina: Pollice: riflessione - intelligenza - intuito - buon senso - rettitudine - logica. Indice: dinamismo - caparbiet - intellettu-alismoenergia positiva - successo per meri-to personale. Medio: scienze esatte - riflessione - preci-sione amore per la natura - scienze occulte. Anulare: originalit - razionalit - talento - merito personale. Mignolo: attitudine agli affari - intelligenza prati-ca - razionalit -organizzazione.

    3 Falange: Indice: orgoglio - egocentrismo - desideri - sen-sualit - materia -dispotismo. Medio: misantropia - indipendenza - avarizia - materialismo - depressione. Anulare: vanit - ostinazione - invidia - ego-centrismo - ambizione - materialismo. Mignolo: scaltrezza - felicit materiale - dop-piezza - lucro.

    Una o pi linee o lineette verticali sulle falangi delle dita, segno di una per-sonalit energica, caparbia che insegue degli obiettivi da realizzare, i pi svaria-ti: posizione sociale, denaro, amore, fama, successo. Queste lineette sono di buon auspicio, sono favorevoli ad una possibile realizzazione dei desideri. Una o pi linee o lineette orizzontali sulle falangi delle dita, indicano ostacoli alla volont del soggetto, il ritardo o la negazione dei suoi desideri. Sono meno favo-revoli delle linee verticali, e solo un chiaro segno positivo e fortunato nella mano pu rive-lare l'appagamento dei desideri.

    Falangette

    Falangine

    Falangi

  • CRESTE CUTANEE O DERMOGLIFI

    Un'altra branca della Chirologia, di concezione recente, si occupa dello studio delle cre-ste cutanee o impronte digitali: la Dermoglifia. La Dermoglifia analizza le creste cutanee sul palmo e sulle falangi, in relazione alle malattie, alle alterazioni psichiche, a principi di e-reditariet. In questo paragrafo ci limiteremo soltanto allo studio delle forme dei dermoglifi sui polpastrelli delle dita, in relazione alla personalit, alla maturit (nella sua completezza psichica), all'elevazione morale. Si postulano stretti rapporti tra, la pelle e gli organi interni e i sistemi nervosi, come se le propriet della cute riflettessero le propriet interne ed esterne dell'uomo, in una sorta d'impronta perenne della sua individualit. Intime connessioni tra l'organo cutaneo e l'uomo, erano gi state notate da Ippocrate. I popoli primitivi attribuivano alle impronte digitali e palmari una grande importanza religiosa e magica. E i Cinesi, i Giapponesi, gli Indiani e gli Arabi utilizzavano, in epoche pre-cristiane, le impronte digitali quale mezzo di riconoscimento personale. Come noto, le creste cutanee sono formate da linee papillari costituenti, per la loro diversa posizione, disegni speciali che vanno da individuo a individuo e da dito a dito di una stessa mano. Queste linee papillari restano immutabili dalla nascita alla morte e non sono modificabili; tutte le possibili e infinite combinazioni di disegni che si riscontrano nelle dita, possono essere raggruppate solo in tre categorie fondamentali:

    a) dermoglifi ad ARCO; b) dermoglifi a CAPPIO; c) dermoglifi a VORTICE.

    AD ARCO

    ISTINTO MATERIA

    CONCRETEZZA IMMATURITA'

    A CAPPIO A VORTICE

    LOGICA REALISMO

    RAGIONEVOLEZZA RIFLESSIONE

    IDEALITA' VOLONTA'

    PERSONALITA' MATURITA'

  • I dermoglifi ad Arco sembrano i pi elementari, figure allo stato iniziale di formazione dei ca-ratteri psicologici dell'individuo, che preluderebbero ai dermoglifi a Cappio, il tipo pi co-mune e pi frequente nelle dita della mano. I dermoglifi a Vortice e a Vorticillo (forma allungata che prelude quella a Vortice) sembrano i pi originali, i pi complessi dal punto di vista formativo e psicologico, la forma pi avan-zata rispetto ai dermoglifi ad Arco e a Cappio. Queste tre categorie fondamentali possono presentarsi in varie combinazioni; sei di tali combinazioni sono state osservate con maggiore frequenza nelle dita, e aventi una certa corrispondenza con le doti caratteriali e psicologiche dell'individuo:

    PREVALENZA AD ARCO; INDICE AD ARCO E IL RESTO A CAPPIO; PREVALENZA A CAPPIO; TUTTE A CAPPIO; INDICE A VORTICE E IL RESTO A CAPPIO; PREVALENZA A VORTICE.

    Prevalenza ad Arco Indicano soggetti materialisti e grossolani, immaturi, irrequieti mentalmente e fisicamente, di umore instabile; tipicamente contraddittori, ostinati, polemici, ribelli e presuntuosi.

    Indice ad Arco e il resto a Cappio Indicano persone emotivamente e psicologicamente instabili: a volte presuntuose e bal-danzose e, a volte, deboli, indecise e insicure. Prive di personalit e poco accorte social-mente, in esse la materialit prevale sull'idealit e la spiritualit.

    Prevalenza a Cappio Le persone in cui prevale il tipo a Cappio sono timorose, caute, prudenti e passionali; dan-no molta importanza al giudizio altrui e alla societ in cui vivono. Hanno l'abitudine di ri-flettere troppo, perch indecise e insicure. Mancano di volont e si lasciano spesso guida-re dal partner.

    Tutte a Cappio Individuano soggetti dal temperamento mite e socievole, accomodante, capaci di soppor-tare anche situazioni spiacevoli. Dotati di forza d'animo e senso morale hanno, per, qualche momento di malinconia o di sconforto ed esprimono, talvolta, duri giudizi sul prossimo.

    Indice a Vortice e il resto a Cappio Sono presenti in persone attive, capaci, estroverse, sensibili e impulsive. Tali persone hanno capacit creative e artistiche non comuni, che non sempre riescono a mettere in pratica o a valorizzare. Sebbene esternamente appaiono tranquille e modeste, sono sem-pre smaniose di fare e farsi notare per le loro qualit.

    Prevalenza a Vortice Individuano soggetti pi complessi psicologicamente, dotati di grande personalit, di gran-de volont, di forza d'animo, e che sono troppo orgogliosi per sottomettersi al volere altrui. Tali soggetti possono essere anticonformisti, insoddisfatti, irritabili, impulsivi, impetuosi, senza perdere lo stesso quel senso di disciplina e di osservanza delle norme morali che regolano la vita e l'andamento di una societ.

  • Il medio

    li dito medio (60) detto anche dito di Saturno perch tale pia-neta che esprime secondo la tradizione astrologica gli aspetti riflessivi ma anche i lati torbidi e deteriori dell'individuo si adat-ta meglio di ogni altro a definire questo dito, i cui caratteri han-no costituito per molto tempo un punto interrogativo. La tendenza pi moderna, alla quale l'autore ha contribuito, di assegnare al dito di Saturno una funzione equilibratrice tra l'interiorit e l'esteriorit, tra il concreto e consapevole e l'inconscio del soggetto in esame. Infatti a ogni aspetto abnorme del medio, sia esso troppo lungo o troppo corto, corrisponde uno squilibrio organico o psicologico pi o meno grave. La teoria confermata da quanto stato detto a proposito del-la forma del dito, dei nodi e delle unghie, tutte cose che valgono esattamente anche per il medio. Possiamo quindi considerare il dito di Saturno come l'ago di una bilancia che esprime lo stato di equilibrio dell'individuo, specialmen-te nel rapporto con la famiglia e la vita pro-fessionale.

    Dal dito medio possibile trarre indicazioni sulle malattie intestinali, certamente presenti se la sola falangetta inclinata verso l'anulare (69).

    Una indicazione curiosa: una croce bene evidenziata al centro della falangetta, dalla parte opposta all'unghia, spesso segno di sterilit nelle donne.

  • POLLICE

    Le nozioni apprese finora dall'esame generale delle dita vanno ora applicate a ogni singolo dito in quanto ognuno di essi, con le sue peculiarit, apporta nuovi ele-menti, nuove co-oscenze, nuove informazioni al complesso quadro del responso chirologico. il dito che pi di un dito, quello al quale dobbiamo il merito o la colpa della no-stra civilt tecnologica. La particolare posizione del pollice, la sua autonomia rispet-to alle altre dita, l'importanza delle indicazioni che pu dare ne hanno fatto il centro di molti interessi anche al di fuori dello stretto ambito della chiromanzia. Isaac Newton ha scritto infatti: In mancanza di altre prove, basta il pollice a con-vincermi dell'esistenza di Dio , e secondo Adrien Desbarolles, il grande chromante francese della fine dell'Ottocento, soprattutto con il pollice che si assorbe il flui-do vitale . Il pollice, infatti, tra tutte le dita della mano, quello che possiede un'autono-mia, una personalit evidentissima. Dalla mobilit, dalla "vivacit" del pollice possibile trarre indicazioni di grande interesse e di fondamentale importanza. Queste indicazioni sono inoltre le meno discusse: sull'importanza del pollice, chirologi di varie epoche, di luoghi i pi disparati e di diverse correnti non si sono mai troVati in disaccordo. Va aggiunto che alcuni chirosofi indiani e una vasta corrente della chiromanzia cinese limitano quasi esclusivamente al pollice la loro indagine. Che il pollice sia particolarmente significativo nella definizione della personalit individuale confermato dal fatto sugge-stivo che il bambino nascendo, ed essendo ancora privo di personalit, tiene il pollice chiuso nel palmo della mano e che altret-tanto fanno le persone il cui sviluppo intel-lettuale incompleto. Inoltre si tende ad assumere la stessa posizione del pollice anche nell'estremo momento del trapasso. Esaminiamo innanzitutto il pollice da un punto di vista anatomico (46).

    Esso formato da due falangi esposte e da una terza che fa parte integrante del palmo della mano e coincide con il monte di Venere. La falange superiore, quella unghiata, ci parla della volont del sog-getto, del suo spirito d'iniziativa, e del suo intuito. La seconda falange fornisce indicazioni sulle capacit logiche del soggetto, sulla sua profondit di giudi-zio e di ragionamento. La terza falange, infine, ci informa sulla vitalit dell'individu-o e sulla sua energia sessuale. A un chiro-mante, anche non molto esperto, baster un'attenta occhiata al pollice per rendersi conto della persona che ha di fronte.

  • Ulteriori informazioni si possono trarre dall'angolo con cui le due falangi esposte del pollice si inseriscono nel palmo della mano (47). Normalmente il pollice pu ruotare, rispetto all'indice, di un angolo che si avvicina ai 900. Ci significa generalmente che ci troviamo di fronte un individuo convinto della validit delle proprie idee, che rispetta il proprio punto di vista e non si lascia influenzare troppo dalle opinioni altrui. Tale caratteristica, positiva per certi aspetti, per un'arma a doppio taglio perch il comportamento del soggetto resta uguale indipendente-mente dalla natura delle "idee", diventa positivo se esse sono buone, negativo se sono invece indiriz-zate al male. Quando l'inserzione del pollice rispetto all'indice avviene con un angolo inferiore ai 90, il soggetto particolarmente influenzabile e l'abilit dialettica di un eventuale interlocutore pu avere forte influenza su di lui. Poich, molto spesso, si tratta di individui generosi e spericolati, facile che si lascino pilotare da persone male intenzionate.

    Altre riflessioni opportuno fare sul punto di innesto del pollice rispetto all'indice, ma indipendentemente dall'angolazione. Questo punto pu essere pi o meno vicino all'articolazione dell'indice. Se distante (48) avr come sicura conseguenza la formazione di un palmo della mano molto ampio, aperto. Alle caratteristiche gi indicate per la mano larga (pag. 29) va aggiunta, in questo caso, la capacit del soggetto, o la sua tendenza, a informare gli altri della propria visione della vita con qualsiasi mezzo a disposizione (parola, pittura, musica, letteratura, ecc.).

    Il punto di intersezione della seconda falange del pollice molto vicino al monte di Giove (49) segno di egoismo o addirittura di egocentrismo. Nell'esaminare il pollice non si pu non tenere conto della sua flessibilit, della sua capacit cio di piegarsi verso l'e-sterno ruotando sul punto di attacco della prima falange al polso.

    Se la flessibilit ridotta, se il pollice si mostra piuttosto rigido (50), l'individuo di

  • Se la flessibilit ridotta, se il pollice si mostra piuttosto rigido (50), l'individuo di cui ci occupiamo ha una forte vo-lont, ma anche pochi scrupoli. Se la flessibilit accentuata dalla capacit di rotazione della seconda falange nel punto di incontro con la prima, ci tro-viamo di fronte a un soggetto tendenzialmente rinunciatario, pronto ad accettare le situazioni pi comode con la scusa di non creare problemi e per compiacere coloro che gli sono vicino, ma in realt per pigrizia o per indifferenza.

    Se invece il pollice si presenta duro e rigido a entrambe le giunture (51), ci troviamo di fronte a un temperamento con-servatore, non retrogrado, ma lento ad accettare le innova-zioni anche utili. Sono soggetti dotati inoltre di notevole tena-cia nell'attuare i propri progetti.

    Passiamo ora a stabilire come si definisce la lunghezza del pollice e in quale rapporto sia-no tra loro le due falangi esposte. La teoria pi diffusamente accettata circa la lun-ghezza del pollice e il suo armonico inserimento con le al-tre dita suggerisce che essa sia uguale o quasi alla lun-ghezza del mignolo, o dito auricolare (52).

    Il pollice sar quindi lungo o corto secondo che sia su-periore o inferiore a questa lunghezza.

    Il pollice lungo (53) tende ad accentuare i pregi o i di-fetti che gi sono emersi dagli altri esami cui abbiamo sot-toposto questo dito.

    Un pollice corto indica sempre un carattere debole, un individuo che non vuole pensare con la propria testa e che, se costretto a farlo, giunge a conclusioni sommarie e di scarso affidamento. Questi giudizi per vanno ritoccati in base alla estremit del dito.

  • Sul rapporto tra le due falangi esposte del pollice ci sono molte cose da dire: questo stu-dio rappresenta il punto chiave dell'esame pollice, perch ci d le indicazioni pi im-portanti sul temperamento del soggetto. Come si gi detto, la falange unghiata (la falangetta) ha rapporto con la volont e la seconda con il ragionamento. Se sono di uguale lunghezza (55), caso non infrequente, si ha un individuo piuttosto equilibrato nel quale progetti e volont di realizzarli, desideri e possibilit, iniziative ed energie sono in un rapporto positivo, con buone garanzie di riuscita. Se la falangetta lunga rispetto alla seconda falange (56), caso non molto frequente spe-cialmente nei popoli latini, ci troviamo di fron-te a un'indicazione di autoritarismo che pu diventare pericoloso ii soggetto non tiene nel giusto conto la logica e il ragiona-mento, le sue decisioni sono quasi sem-pre dettate dall'intuito, con disdegno di qual-siasi discussione o approfondimento. Quando invece la seconda falange del pollice sensibilmente pi lunga dell'altra (57), nell'individuo prevale la necessit del ragionamento, e i suoi frequenti ripensamenti a insicurezza ma a perfezionismo. Ne con-segue che questo atteggiamento pu rallen-tare le iniziative del soggetto e diventare un ostacolo all'attuazione pratica delle sue idee.

    Vediamo ora in che senso mu-tano queste indicazioni di ca-rattere generale tenendo conto della forma dell'estremit del pollice. Come per tutte le altre dita essa pu essere: Sottile (58a): la punta del dito si confonde praticamente con l'unghia tenuta corta. Esin-tomo di grande opportuni-smo; l'individuo al quale ap-partiene sa sempre destreggiarsi. Appuntita (58b): chi la possiede sa cogliere con tempismo le occasioni e si muove con diplomazia, pi per intuito che per calcolo. Conica (58c): una simile terminazione significa carenza della volont ma soltanto quando la conicit sia molto evidente; altrimenti non fornisce indicazioni particolari. Quadrata (58d): non una terminazione molto frequente nel pollice; quando sia espres-sa in maniera non equivoca, significa propensione alla testardaggine.

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  • Spatolata (58 e f) ; quando lestremit del pollice pu essere defini-ta spatolata, si ha quello che viene tradizional-mente chiamato pollice del vasaio . E molto frequente in coloro che nella professione o nell'arte che esercitano hanno bisogno di una particolare sensibilit tat-tile. Bulbata (58 g, h): non molto frequente. La falangetta assume forma rotonda, un po' tozza, e l'unghia resta in alcuni casi, alterata. E segno di ostinazione, crudelt, tendenza all'ira e alla violenza, mancanza di ponderazione. Si ha quello che viene definite pollice dell'assassino . Naturalmente tutto ci pu essere temperato da altri elementi che emergono via via dall'esame chirologico.

    Anche i nodi sul pollice possono avere dei significati im-portanti. In una falange ungueale ben formata e che pre-domini sulla seconda falange, la presenza di un ingros-samento a livello della radice dell'unghia (58i), sta a in-dicare nell'individuo che la possiede una grande opi-nione di s, opinione del resto giustificata dalla validit delle sue intuizioni e dalla volont con cui le mette in pratica. Se invece la falangetta che presenta questo ingrossamen-to corta e tozza (58j), si avr nel soggetto un attacca-mento esagerato alle proprie opinioni, che in qualche ca-so pu trasformarsi in testardaggine. In ogni caso, pe-r, l'ingrossamento della falangetta del pollice all'al-tezza della radice dell'unghia denota sempre nel sog-getto una grande aderenza alla realt, ai suoi proble-mi, e quindi capacit di prendere le decisioni giuste al momento opportuno. Si consiglia di prestare molta attenzione a quanto stato detto finora e a non fare confusione con un altro tipo di ingrossamento, sempre della prima falange del pollice, ma che si manifesta all'altezza della giuntura con la se-conda, un po' al di sotto, cio, dei precedente (58k). In questo caso tutto quanto stato detto sulla volont, sulla tenacia e sull'equilibrio del soggetto tende a ingigantire: si fa pi spesso volgare, pesante, e trasforma la tenacia in vana cocciutaggine e la volont in caparbiet.

    E comunque opportuno ribadire un concetto al quale si accennato di sfuggita: all'esa-me approfondito del pollice va aggiunta la valutazione degli atteggiamenti assunti da que-sto dito che si direbbe dotato di una propria caratteristica autonomia. Un pollice vivace, ben distinto dal palmo della mano, tipico della persona che si sa adattare alla vita, che sa prendere in mano le situazioni.

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  • Un pollice che si mantiene naturalmente stretto al fianco della mano denota invece la tendenza opposta e appartiene a un individuo che scontento del proprio modo di vivere e che si pone nell'atteggiamento passivo di chi tende a subire le circostanze piuttosto che ad affrontarle; oppure a uno che sta maturando una malattia. Chi stringe con frequenza i pollici nel palmo della mano sempre dotato di grande e-motivit e cerca, forse inconsapevolmente, di escludersi dal mondo che lo circonda, di impedire la comunicazione e lo scambio di flusso vitale.

  • LE UNGHIE

    Abbiamo pensato di dedicare alle unghie un capitoletto a parte data l'importanza che pre-sentano nella chirologia. Sarebbe un grave er-rore affrontare un esame della mano senza aver preso in considerazione le interessanti notizie che ci possono venire da questi elemen-ti, accessori soltanto in apparenza. I I dati ci vengono, per quanto riguarda le unghie, da due caratteristiche: dalla forma, e si riferi-scono in particolare al carattere e al temperamento del soggetto, e dal colore, e interessano invece la salute, la capacit di controllo del sistema nervoso e la funzionali-t ghiandolare. evidente che meriterebbero un esame pi approfondito di quanto non sia possibile in questa sede, ma non manca la possibilit di farlo a chi sia intenzionato a mettere meglio a fuoco questo appassionante settore della chirologia. Come facile constatare, nelle unghie esiste una infinita variet di forme, ma possibi-le raggrupparle in alcuni tipi fondamentali dai quali si deducono tutti gli altri. Comin-ciamo col dire che molto raramente le unghie di una mano appartengono tutte allo stesso tipo: se ne contano almeno due o tre diversi, e in questo caso il valore espresso da ognuno di essi si riferir in particolare al dito al quale l'unghia appartiene.

    Le unghie possono essere: grandi, piccole, larghe e strette. Si dicono grandi (81b) quando occupano quasi tutta la larghezza della falangetta e piccole (81c) quando hanno attorno un'abbondante cornice di carne della falangetta che in qualche caso sembra quasi voglia soffocarle.

    Le unghie si dicono larghe (81e) quando la loro forma ricorda un rettangolo con il lato maggiore orizzontale e si dicono invece strette quando il lato maggiore del ret-tangolo da esse formato verticale (81 d).

    Ancora una precisazione prima di addentrarci in uno studio pi attento delle unghie: il loro colore. Non possibile rendere, neanche con i mezzi pi moderni. le sfumature di colore delle unghie e dovremo quindi limitarci a u-na descrizione non del tutto adeguata. Il colore delle unghie varia dal quasi bianco al rosa carico, e presenta tal-volta sfumature che tendono al giallo o al viola. Tenendo conto che con l'aumentare dell'intensit tonale si fa pi netto e marcato il significato espresso dall'unghia, facile, per interpolazione, stabilire quale sia il giusto valore da attribuirgli. Bisogna per tenere

  • conto che il colore della buona salute rappresentato da un rosa abbastanza deciso da contrastare con il bianco della lunetta, cio il semicerchio bianco che talvolta orna la base dell'unghia. Per eviden-ziare il contrasto, il sistema pi sicuro consiste nel premere sul polpastrello, in modo da provocare un piccolo rista-gno del sangue. Colore dell'unghia e colore della lunetta risulteranno nettamente diffe-renziati. Spesso, non dimentichiamolo, il colore pu essere alterato da smalti o lac-che, che devono essere tolti per poter fare l'esame.

    A questo punto opportuno introdurre il concetto di unghia ideale (81 a). Perci che riguarda il colore, si gi detto. Quanto alla forma, esistono parametri convenzionali che si possono sintetizza-re in poche parole. La lunghezza dell'unghia, misurata dalla lunetta all'estremit colorata, deve essere uguale a met della falangetta. La larghezza dovrebbe essere circa i 3/4 della lunghezza. Un'un-ghia che presenti queste misure non soltanto molto bella, ma in-dice di un ottimo equilibrio psicofisico del soggetto; si tratter di una persona in grado di ragionare con sicurezza, precisa nelle idee e o-biettiva nei giudizi.

    Ma purtroppo le unghie di questo tipo sono abbastanza rare. Le pi vicine al mo-dello ideale sono quelle descritte qui di seguito. L'unghia quadrata (81f) si differenzia dall'unghia ideale per un eccesso in larghezza, mentre la lunghezza corrisponde ai canoni ai quali abbiamo appena accennato. La forma, come dice appunto il nome, si avvicina a un quadrato. Il soggetto che possiede un'unghia come questa ha un carattere pronto alla collera, ma in grado di controllarsi. La ca-pacit di controllo ce la indica il colore: se l'unghia pallida, c' una maggiore freddezza di temperamento; con il ravvivarsi della tonalit di colore, le esplosioni della collera si fanno, pi vi-vaci. Si pu aggiungere che di solito questi soggetti sono dei pas-sionali, che "vivono" veramente i loro scatti di nervi, e di conse-guenza ne possono subire danni a carico del sistema circolatorio. L questa un'indi-cazione che pu riuscire molto utile al medico.

    Esiste poi l'unghia quadrata piccola (81g). Non un segno positivo per il soggetto. Quest'unghia di modeste dimensioni spesso indizio di vedute ristrette, di un limitato campo d'azione, qualche volta di meschinit. Si riscontra frequentemente nelle persone che abbracciano un'idea con fanatismo, che non accettano discussio-ni pacate su taluni argomenti. Hanno la faziosit tipica dei "tifosi": at-teggiamento che non giova n all'individuo n alla societ. Spesso queste persone vanno soggette a turbe della sfera sessuale, e sono capaci di improvvise esplosioni di gelosia. Il colore dell'unghia in questo caso difficilmente pallido, e quanto

  • pi si presenta vivo, tanto pi indice di pericolo: il soggetto, sotto particolari e vio-lente sollecitazioni, pu giungere anche al suicidio.

    Prendiamo ora in esame l'unghia cosiddetta a nocciola (81h). Se ne incontrano pochissime nella pratica professionale, e si pre-sentano come una normale unghia quadrata in cui la parte bassa, verso la radice, si arrotonda gradevolmente. Ha un aspetto "elegante e ra-zionale" e tale ne anche il significate. Chi ha un'unghia co-me questa studier sempre il modo di ridurre al minimo gesti e azio-ni, scegliendo in ogni circostanza le vie pi razionali, gli atti indi-spensabili. Naturalmente, tutto questo frutto di attivit intellettiva, e an-che il modo di esprimersi del soggetto sar esatto e sinteti-co, il suo ragionamento logico e coerente. Simile modo di proce-dere, che consente di risparmiare energie senza scapito per il risultato, spesso scambiato, a torto, per pigrizia. All'occorren-za, invece, questi individui sanno gettarsi nella mischia con azioni rapide e tempestive. Non sono passionali, non hanno accesi entu-siasmi e fanno le cose con calcolo e metodo, sia nel bene, sia nel male. Il colore pallido, nell'unghia di questo tipo, sintomo di una notevole freddezza: appartiene spesso a chi, se medita una vendetta, sa attuarla con precisione, non importa il tempo necessario. Una colorazione ni intensa porta il sog-getto pi vicino alla normalit. Si tratter comunque di un individuo non passionale, amante della tranquillit e che vuole essere lasciato in pace.

    L'unghia a mandorla allungata (81j) rassomiglia alla precedente, ma ha entrambi i lati arrotondati, per cui si presenta come un ovale piuttosto allungato con l'asse maggiore di-sposto verticalmente. E evi-dente che non tutte le unghie di una mano possono avere questa for-ma, che abitualmente riservata al dito di Apollo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare l'unghia a mandorla allungata non indice di spiccate capacit artistiche del soggetto, a parte la sua eleganza che la rende particolarmente adatta alle mani femminili. Purtroppo, an-zi, questo tipo di unghia sta a in-dicare molto spesso delle disfun-zioni endocrine, frequenti nelle donne, o disturbi cardiovascolari.

    L'unghia a mandorla (81i) si presenta alla base come un'unghia quadrata ma nella parte alta assume una forma ovale un po' ristretta che la fa appunto as-somigliare a una mandorla. E un elemento abba-stanza positivo e rivela nel soggetto doti di raffina-tezza, di eleganza, di sensibilit unita a senso di diplomazia. Spesso, anche eccessivo, questo, al punto da celare parte della verit; ma conviene verificare e convalidare questo segno alla luce di quanto emerge da altre parti della mano. Un giudizio sull'unghia non completo se non se ne considera anche il profilo, che pu essere convesso, normale, concavo.

    Un'unghia dal profilo normale presenta una leggera curvatura soltanto ai lati, mentre la parte centrale ten-denzialmente piatta (81k). Diventa convessa quando la

  • bombatura tende ad accentuarsi e il profilo si presenta molto incur-vato (81n).

    Una esasperazione di questo tipo porta all'unghia adunca (81l) che addirittura simile a quelle dei ra-paci. Mentre l'unghia convessa denota una tendenza ai disturbi polmonari (e le indicazioni fornite dal colo-re possono diventare preziose), l'unghia adunca ha un preciso e non lusinghiero significato. La si ri-scontra nelle persone possessive, egocentriche, dotate di una volont imperiosa, che tendono a dominare quelli che vivono loro accanto.

    L'unghia concava (81m) presenta caratteristiche opposte a quelle di cui abbiamo parlato finora e non molto frequente. Sta a indicare di solito la carenza di alcuni sali minerali nell'organismo, carenza che pu dipendere da una cattiva alimentazione o da un difetto del metaboli-smo. L'accentuarsi della concavit dell'unghia indica un peggioramen-to del disturbo, e quindi la necessit di intervenire il pi presto possi-bile per evitare danni magari assai gravi.

    Talvolta le unghie, anzich presentarsi lisce e omogenee, sono solcate da rigature ver-ticali, anche profonde. Questa anomalia si presenta con maggiore frequenza nei gio-vani e negli anziani. Nel primo caso segno di sovraffaticamento fisico, nel secondo di disturbi nervosi legati alla senescenza. Nel passato, anche recente, era frequente riscontrare nelle unghie delle lunette bianche molto eleganti, ben situate proprio alla radice delle unghie. Ora, da almeno due decen-ni, queste lunette, tendono a scomparire. La ragione non molto chiara, ma probabilmente legata a un mutato tipo di ali-mentazione. Infatti si trovano ancora, con la frequenza che era normale un tempo, in soggetti provenienti da paesi sottosviluppati. Altre anomalie si riscontrano nelle unghie: macchie bianche che scompaiono con il rinnovarsi dovuto alla crescita; una vecchia tra-dizione attribuiva a tali macchie un significato di novit fauste, nel "campo" del dito con l'unghia macchiata. I punti neri invece avevano un significato in-fausto, o erano re-putate sinonimo di cattiva salute generale. Da quanto stato detto finora e secondo quanto ci insegna l'esperienza quotidia-na, lecito affermare che, di solito, esiste tra il dito e la sua unghia un rapporto che non soltanto estetico ma di coerenza; sono, per cos dire fatti l'uno per l'altra. Il pro-blema nasce quando questo rapporto viene a mancare. In tal caso, sia per la stranez-za, sia per la rarit del fatto, occorre sostare e riflettere, cercando di capire che cosa la natura ha voluto esprimere con questo accostamento anomalo. Non occorre certo ri-petere, specialmente a chi si accinge a questo genere di studi, che niente in natura dovuto al caso puro e semplice.

  • Gli anelli

    Vi abbiamo fatto qualche cenno nel capitolo dedicato ai monti. Giudichiamo opportuno raccoglierli insieme e collocarli al termine della trattazione delle linee del palmo perch bene poter giudicare gli anelli alla luce di quanto emerso dallo studio comples-sivo della mano. Gli anelli non sono segni fondamen-tali e di solito si limitano a modificare, attutire od esaltare, il risultato dello studio delle linee pi impor-tanti. L'interesse che assumono proprio rappresen-tato dal fatto che esistono e dal valore che hanno di "rifiniture", di tocco particolare. Anello di Salomone (197). E un segno semi-circolare che circonda quasi completamente la base dell'indice e che collocato sul monte di Giove. Si presenta talvolta sotto forma di due semicerchi che cercano di congiungersi e che in qualche caso si so-vrappongono. Questo per un aspetto particolare che turba, almeno in parte, il significato originale dell'anello. segno di grande saggezza ed perfettamente coerente la sua collocazione, se tenia-mo conto del fatto che il dito di Giove, e di conseguenza il suo monte, ci consento-no di valutare la capacit di adattamento del soggetto alla vita, che poi un modo di definire la saggezza, fatta di cultura ma anche di buonsenso, di intui-to, obiettivit, prudenza. Sovente il saggio, qual chi possiede l'anello di Salomone, in grado di volgere queste qualit a proprio vantaggio, con una condotta di vita adeguata alle proprie possibilit. Ma quando l'anello di Salomone uno dei lati del qua-drato dell'insegnamento (v. monte di Giove), allora il saggio sar anche un incom-parabile maestro di vita. Molto spesso, come forse emerge da quanto si detto, l'a-nello di Salomone esprime un bisogno di solitudine. Non una esigenza dettata dal desiderio di fuggire il prossimo, ma dal bisogno di riflet-tere, di affinare la propria spi-ritualit con il silenzio e il raccoglimento.

    Anello di Saturno (198). Come il dito medio fa da spartiacque tra la met conscia e la met inconscia della mano, cos l'anello di Saturno, che lo circonda alla base, un segno problematico di instabilit emotiva, proprio perch frutto di un continuo compromesso tra l'interiore e l'esteriore. Pi che sulla posizione di equilibrio del soggetto, es-so in grado di fornire indicazioni al negativo, cio sul suo grado di squili-brio e quindi sulle difficolt che deve superare per il raggiungimento della sere-nit. Rappresenta l'ansia esistenziale, la solitudine interiore, la difficolt di comu-nicare, la constatazione dei propri limiti, il tutto giudicato con grande obiettivit. Ra-

    197

  • ramente l'anello di Saturno un segno stabile. Di soli-to si fa consistente e visibile con l'accentuarsi dei problemi, di cui abbiamo parlato, nell'animo del soggetto e tende invece a scompa-rire quando un equilibrio soddisfacente tende a prendere il sopravven-to. Non bisogna dimen-ticare che la presenza dell'anello di Saturno si limita a -indicare l'esistenza dei problemi, ma non ne specifica la natura, che dovr essere ricercata in altri monti della mano o in altre linee come la linea della testa, del cuore, del destino.

    Anello di Venere (199). Qualcuno lo chiama anche cintura di Venere, ma ci non cambia affatto il suo valore in-trinseco. t una linea curva che interes-sa due monti, quelli di Saturno e di A-pollo, e di conseguenza due dita: il me-dio e l'anulare. Parte dall'estremit della base del medio che tocca l'indice e si con-clude all'estremit della base dell'anu-lare che tocca il mignolo, restando sempre al di sopra della linea del cuore. La tradizione gli attribuisce significati posi-tivi aventi riguardo all'emotivit e alla creati-vit, cui si aggiunge un'attivit sessuale parti-colarmente vivace. Ecco perch Venere com-pare nella denomi-nazione di questo anello, che la scienza moderna giudica invece abba-stanza di-versamente: l'anello di Venere, infat-ti, visto oggi come un collegamento del-l'anello di Saturno che ne placa le incer-tezze e le ansie, e ne favorisce le intuizioni, con la creativit cosciente del monte di Apollo capace di accogliere, non soltanto, ma di esaltare le doti sottili di sensibilit espresse dal dito di Saturno. Forse non la soluzione definitiva, non l'equilibrio stabile del soggetto con il mondo che lo circonda, ma almeno un compromesso valido che gli consente di sfruttare al meglio le proprie doti di creativit, di fantasia. Anche il particolare interesse rivolto all'attivit sessuale un aspetto di questo equilibrio, stabile soltanto in ap-parenza, che di conseguenza ha bisogno di continue conferme. Il limite di questo segno, in linea di massima positivo, rappresentato da una ri-dotta capacit di autocritica e di autocontrollo sia nel senso della creativit, sia nei rapporti sessuali. Tuttavia la sola presenza di un anello di Venere gi da consi-derarsi positiva ai fini della vitalit e dell'energia del soggetto. La presenza di segni particolari su quest'anello ha significati molto precisi che meritano di essere rammentati: Un'isola significa uno squilibrio in campo sessuale che pu provocare non pochi disagi e problemi al soggetto, compresa l'omosessualit. L'anello di Venere assume significati negativi quando risulta composto di due semicerchi che si intersecano tra di loro. Nella personalit del soggetto, nella sua creativit si insinua una vena di faciloneria, di dilettantismo deteriore che involgarisce la bellezza della creazione artistica con la superficialit dell'improvvisazione.

    199

  • Anello di Marte (200), detto pi comune-mente linea di Marte. Si tratta in realt di un vero e proprio anel-lo che segna il monte di Venere con un decorso parallelo a quello della linea della vita. Talvolta pu essere doppio, e in que-sto caso non fa che accentuare il si-gnificato positivo di questo segno, che indica una buona vitalit del soggetto, soprattutto se la linea della vita non molto marcata o presenta interruzioni o dei "segni particolari" di valore negativo. Non mancano le contrariet, ma il soggetto in grado di superarle. Un anello di Marte indica una buona capacit di ripresa: le convalescenze del soggetto sono piuttosto brevi e maggiore della media la sua resistenza alle malattie. Sulla stessa falsariga possibile estendere il concetto all'autodifesa del soggetto dai pericoli dell'invidia. Infatti chi possiede l'anello o linea di Marte dinamico, volenteroso, ca-pace di affrontare con determinazione i sa-crifici che consentono buoni risultati nella propria attivit (e che quindi suscitano invidie.

    Anello della famiglia (201). Questo anello si colloca esattamente nel punto di flessione della seconda falange del pollice con la prima, cio con la falange coperta che fa da base al monte di Venere. molto diffuso e si compone di due o tre linee intrecciate tra di loro, in modo da forma-re una catena. Si chiama anello della famiglia in quanto chi lo possiede manifesta un vivo attacca-mento verso la famiglia intesa non soltanto come gruppo di persone unite dall'affetto ma come struttura base della societ, come luogo di educa-zione morale e materiale, come ambiente dal quale trarre conforto e sicurezza. Il soggetto che pos-siede questo segno, inoltre, sente nei confronti de-gli altri membri della famiglia un vivo senso di responsabilit. Quanto pi il segno marcato e de-ciso, tanto pi forte sar questo sentimento. Al contrario, invece, se l'anello della famiglia confuso tra altri segni capillari. La struttura del pollice e il rapporto tra le due falangi scoperte influiranno, come inevitabile, sul significato finale da attribuire a questo anello, ma l'esperienza ha sempre confermato che il soggetto che lo possiede ha, nei confronti del nucleo familiare, compatibil-mente con le proprie tendenze e temperamento, un atteggiamento di grande ri-spetto.

  • Anello del celibato (202). detto anche linea del celibato o anello di Mercu-rio. E un segno curvo che parte dalla base del dito di Mer-curio in contatto con il dito di A-pollo, attraversa il monte di Mercurio, ma diffi-cilmente raggiunge il taglio della mano. Chi possiede questo segno non votato alla castit, anzi prova nei confronti dell'altro sesso un vivo interesse, e forse proprio per questo non gradisce una convivenza prolungata di tipo matrimoniale. Deve sen-tirsi in grado di cambiare partner senza tante difficolt tutte le volte che gli piacer farlo. Non escluso che il soggetto che possiede quest'anello possa anche contrarre matrimo-nio, ma le far sempre ponendo particolari condizioni di libert personale, analogamente a quanto avviene in particolari casi della linea del matrimonio.

  • I segni capillari

    Sono veramente l'elemento pi estroso e personale che si riscontri sul palmo di una mano. Per questo lo abbiamo preso in esame per ultimo, in quanto proprio nella fase finale di un esame chirologico che vengono presi in considerazione questi se-gni sottili, superficiali, spesso incerti ma molto importanti per completare il qua-dro d'insieme.

    Se dalle linee fondamentali, dai monti, da tut-ti gli altri elementi studiati finora abbia-mo potuto avere una visione il pi possibile esatta del passato e del futuro del soggetto, con i segni capillari ci consentito indagare, per cos dire, nel presente; prende-re in considerazione cio quegli avvenimenti importanti che si sono appena mani-festati o che stanno per manifestarsi in modo da poter intervenire, se possibile, a vantaggio di chi si affidato alla nostra indagine. Tramite le indicazioni fornite dai se-gni capillari, infatti, il soggetto pu eser-citare il suo libero arbitrio opponendosi, entro certi limiti, alle contrariet, rendendone meno violento l'impatto e le eventuali con-seguenze. Dopo questa premessa facile dedurre che non si pu dire molto dei segni capillari in termini generici. Essi sono pi degli altri legati alla persona e mutano di significato con il contesto in cui si collocano. Inoltre compaiono e scompaiono con notevole faci-lit, in quanto sono legati alla periodicit della Luna in particolare, ma risentono anche dell'influsso degli altri pianeti veloci. Ne consegue che, osservando a distanza di qualche mese la stessa mano, possibile constatare sensibili cambiamenti nell'ambito dei capilla-ri. Essi infatti segnalano con un anticipo, che nei soggetti pi sensibili di sei mesi, l'approssimarsi di un avvenimento, positivo o negativo ma tale comunque da lasciare conseguenze sul soggetto. Si tratta molto spesso di avvenimenti che erano gi emersi nello studio delle linee prin-cipali, quegli avvenimenti cosiddetti "di destino" contro i quali il libero arbitrio pu fare ben poco. In altri casi invece il segno capillare a indicare l'approssimarsi di un av-venimento, di portata minore e quindi meno determinante nel quadro generale della vi-ta del soggetto, e in questo caso la possibilit di intervento largamente superiore: con una buona conoscenza della situazione e del temperamento del soggetto possibile studiare il modo di minimizzare una contrariet o di sfruttare al massimo un avvenimento positivo. Abbiamo accennato al temperamento del soggetto. bene insistervi, perch facile comprendere come un suggerimento. che non susciti un'adeguata reazione non possa dare ri-sultati altrimenti raggiungibili. Quanto pi il soggetto debole, tanto pi sar succube degli avvenimenti, la sua reazione sar meno rapida e meno brillante. La situazione si pu ripetere per analogia nel caso opposto, quando cio si tratti di fre-nare l'impulsivit, l'irruenza del soggetto. questo appunto uno dei compiti pi deli-cati e difficili che si assume chi intende dedicarsi utilmente alla chiromanzia.

    La sola indicazione di carattere generico che possiamo dare sui segni capillari che essi si collocano in zone diverse della mano, secondo il significato che tendono ad assumere. Abitualmente compaiono in prossimit del "segno particolare" che indica la natura dell'avvenimento alla base della loro comparsa, ed la loro colorazione pi o meno intensa che consente, dopo una certa pratica, di stabilire la durata dell'avve-nimento. Seguendo sulla mano con una certa assiduit l'evolversi della situazione, sempre dalla colorazione del segno capillare che possibile prevederne il decorso e constatare la validit delle decisioni prese per ovviare ai problemi. Questi na-

  • turalmente possono essere di varia natura, ma sono principalmente legati al lavoro, alla salute ed all'amore, i tre pilastri, d'altronde, sui quali si basa la vita di ogni indivi-duo. Vediamo come si presentano i segni capillari in questi tre casi fondamentali. Per potere esprimere un parere valido necessario ricorrere all'uso di una lente a parecchi ingran-dimenti e di diametro abbastanza largo da poter inquadrare buona parte del palmo della mano. Contrariet nel lavoro o negli affari. In questo caso i segni capillari sono collocati nella piana di Marte e si presentano come un graticcio molto sottile tra la linea della testa e quella della vita. Altri segni capillari, sotto forma di sottilissime barre, appaiono nei pressi del segno che indica il problema e la sua natura. Il gra-ticcio, inoltre, orientato verso i monti di Mercurio, di Apollo o di Saturno se si tratta rispettivamente di problemi squisita-mente economici oppure artistici o di lavoro.

    Contrariet nel settore sentimentale. Possono derivare dalla minaccia di estranei che cercano di minare la tranquillit della coppia. In questo caso i capillari sono colloca-ti sul mon-te di Venere, paralleli alla linea della vita, quasi un lieve reticolo collocato l dove la datazione indica il pericolo. Un aspetto analogo assumono i capillari anche quando si tratta di opposizione da parte della famiglia del par-tner o di chiacchiere di sedicenti amici. Se le linee capillari sono molto sottili, il pericolo modesto e, rimosso l'ostacolo, es-se scompaiono. Se invece hanno una certa consistenza e presentano una colorazione rosa pi intensa, allora la lotta si presenta pi lunga ed necessario prendere iniziative pi complesse che qual-che volta comportano anche un sensibile cambiamento di modi e di atteg-giamenti da parte del soggetto. In altre circostanze la minaccia a un rapporto sentimentale implicante la convivenza espressa da un segno capillare che taglia la linea del matrimonio con una traccia molto sottile, da individuare con la lente, e pi o meno lunga secondo la durata del pericolo. Esiste anche un'altra possibile collocazione di segni capillari che segnalano il pericolo per un amore che sarebbe pi giusto chiamare affetto, come quello di un genitore per il figlio. In quei segni tra linea del cuore e linea della testa che rappresentano ap-punto questo tipo di sentimento, la presenza di un segno capillare molto sottile che attraversa diagonalmente il segno significa appunto un possibile turbamento, un ostacolo, spesso un allontanamento. Definito il pericolo e accettata la nuova si-tuazione, il segno scompare e tutto ritorna alla normalit.

    Pericolo di insorgenza di una malattia. E evidente che deve trattarsi di una malattia di un certo rilievo, che non pu essere del tutto evitata ma che, curata convenientemente non lascer postumi permanenti. Le altre, pi gravi, sono gi evidenziate da altri segni che vanno valutati con diversi criteri. Ma a questo proposito bene dire subito che all'approssimarsi del punto di crisi della malattia compaiono, nei pressi del segno che la rivela e con un anticipo di qualche mese, dei capillari colorati intensamente che segna-lano il pericolo e consentono appunto di prendere tutti i provvedimenti del caso. Analogo il comportamento dei segni capillari quando segnalano l'approssimarsi di un pericolo meno grave per la salute del soggetto, ma che comunque non il caso di sottovaluta-re. Dall'intensit della colorazione si pu stabilire la durata del disordine fisico, mentre la sua natura indicata dalla zona in cui il segno comparso. Non appena il disturbo si manifesta, il segno perde la colorazione. Al soggetto stato dato un margine di tempo per prendere le misure necessarie. Il decorso della malattia dipen-de quindi anche, in parte, dalle sue libere decisioni, dal libero arbitrio.

  • La datazione

    Una delle domande pi frequenti che un chiromante si sente rivolgere : Vivr a lun-go? . La risposta possibile ma non sempre lecita. La sincerit in questi casi de-ve essere controllata dalla riflessione. Si deve tenere conto del temperamento del sog-getto in esame e delle sue possibili reazioni. Il consiglio di tenersi sulle generali, di non dare una risposta precisa e di non formulare previsioni che superino il limite posto dalla natura, limite di cui possibile farsi un'idea approssimativa abbastanza esatta. La dotazione molto importante per il chiromante, in quanto la collocazione di certi avveni-menti in un periodo piuttosto che in un altro della vita del soggetto pu modificare pro-fondamente l'interpretazione. Gli studiosi di chiromanzia si sono dedicati per molti anni a questo problema e sono giunti oggi a risultati abbastanza soddisfacenti. I metodi attualmente in uso per fissare le date pi significative nella vita degli individui sono quattro.

    Il metodo orientale. La forma e la struttura della linea della vita vengono assimilate a un arco di cerchio e divise in quattro settori uguali (91) che rappresentano 25 anni cia-scuno. Ulteriori riduzioni consentono di individuare le date di dieci in dieci anni e an-che meno. un metodo facile e ra-pido ma non molto attendibile e presenta maggiore validit se la linea della vita molto lunga. Quando invece corta nascono delle difficolt. Va precisato, una volta per tutte, che la lunghezza della linea della vita non incide sulla lun-ghezza della vita, n in questo n in altri casi.

    Il metodo orientale compensato. Rappresenta un perfezionamento del metodo sopra esposto, pi comples-so ma non migliora fondamentalmente la validit del prece-dente, ed consigliabile soltanto se si dispone di una impronta del palmo abbastanza chiara. Oltre alla suddivi-sione in quadranti della linea della vita, come nel metodo gi spiegato, si disegna una linea retta che parta dal punto centrale dell'inserimento del dito medio al palmo e giun-ga fino all'inizio del polso (92). Questa linea si ritiene rappre-senti 80 anni in una mano dal palmo quadrato e 90 anni in una mano dal palmo lungo, secondo le defi-nizioni gi fornite. Essa va suddivisa in 8 o 9 parti, secondo il caso equivalenti a circa 10 anni ciascuna. Nel punto in cui la linea tracciata pi vicina a quella della vita si traccia una perpendicolare e si riporta sul punto di incontro la me-desima numerazione della linea della vita da cui si parte per fissare la nu-merazione degli 8 o 9 segmenti gi tracciati.

  • Il metodo della scuola anglosassone . basato sul medesimo principio di quello della scuola orientale ma molto complesso e non abbastanza innovatore per meritare una trattazione approfondita

    Il metodo della scuola francese. Si deve al grande Desberolles, ed stato perfezionato dagli studi pi recenti del Papus. Anche per que-sto metodo di datazione necessario disporre di un'impronta molto chiara. Si tratta di individu-are tre presumibili durate della vita del soggetto e di farne la media aritmetica (93). Occorre agire prima sulla linea della testa, o sul prolun-gamento logico di essa, abbassando tre perpen-dicolari dal punto centrale di incontro con il palmo del medio, dell'anulare e del mignolo, ottenendo rispettivamente l'individuazione dei punti corri-spondenti a 25, 50 e 75 anni. Procediamo ana-logamente sulla linea del cuore, o sul prolun-gamento possibile di essa, intersecandola con le perpendicolari provenienti rispettivamente dall'a-nulare, dal medio e dall'indice, che ci daranno sulla linea del cuore, nell'ordine, i 25, 50 e 75 an-ni. Prendiamo ora in esame la linea del destino, che taglier la linea della testa in un punto corri-spondente ai 20 anni, la linea del cuore alla corri-spondenza dei 40 e la linea di Mercurio o del Sole intorno ai 10-12 anni. Se poi la linea del destino si prolunga fino all'incontro del medio con il palmo avremo il segno dei 75 anni, e se proceder ancora fino oltre la met della falange del medio, si pu parla-re dei 100 anni. Per procedere a un esempio di calcolo supponiamo che la linea del cuore finisca in cor-rispondenza dei 70 anni, che la linea della testa termini intorno ai 65, e che la linea di Mer-curio finisca sui 75. Facciamo la media aritme-tica delle tre et e cio: 70 + 65 + 75 = 210, che diviso per tre ci da 70 anni, che rappresenta l'et che sar raggiunta dal soggetto in esame, con il 90 per cento di probabilit, secondo il Papus. (Chi scrive si ser-ve di rado di questo metodo, che per altro apprezza per la sua validit e attendibilit. Il pi delle volte ricorre al classico metodo orientale, gi sufficiente per dare quelle indica-zioni di massima che, assieme ad altri elementi forniti dal-la lettura della mano, con-sentono di valutare con conveniente approssimazione la data che interessa).

  • Il palmo della mano Dopo questo studio sommario della mano in generale, della sua forma, delle dita e delle unghie, ci dedicheremo allo studio del palmo della mano, cio alla chiromanzia vera e propria, ma torneremo spesso a quanto stato detto finora perch solo da un attento lavoro di confronto del maggior numero possibile di dati nasce un accurato stu-dio chirologico. Gli elementi pi importanti sui quali concentreremo la nostra attenzione sono: i monti, le pianure, le linee principali e quelle secondarie, che compaiono soltanto su alcu-ne mani, e infine i segni particolari. Anzi, proprio da questi ultimi cominceremo, perch se ne parler molto spesso nello studio al quale ci accingiamo.

    I segni particolari sono piccole alterazioni a livello di segno capillare quasi sempre presenti su linee, pianure e monti, capaci di modificare con la loro presenza il valore dell'elemento sul quale sono collocati.

    Possono essere a forma di quadrato (82), e in tal caso il significato nettamente po-sitivo: il quadrato appare prevalentemente sulle linee principali. Il segno particolare pu invece essere a forma di fagiolo o isola (83) e in questo caso il significato piuttosto negativo: si dovranno affrontare ostacoli o difficolt che saranno superate, ma faticosamente. Anche il segno di isola si colloca prevalentemente sulle linee. Una barra un segno particolare consistente in una linea capillare che taglia una linea prin-cipale o che incide la superficie di un monte (84): rappresenta un ostacolo, un bloc-co delle iniziative, e spesso suggerisce la necessit di trovare altre vie per il raggiungimento di una meta. (Nell'individuazione del segno e della sua natura precisa, ha parte determinante la capacit interpretativa e l'esperienza di chi esegue la lettu-ra della mano).

  • Il reticolato o graticcio (85) pu trovarsi in qualsiasi punto del palmo della mano e significa sem-pre un rallentamento, un ostacolo temporaneo, che durer per un cer-to periodo calcolabile con maggio-re o minor precisione.

    Le croci e le stelle (86) sono sintomo di cambiamenti improv-visi e spesso radicali e, secon-do la loro collocazione, posso-no essere positive o negative.

    Proprio con lo stesso spirito con cui, al momento di cominciare la lettura di un libro, opportuno scorrere la prefazione, cos bene, al momento di accingersi alla lettura di una mano, guardare il palmo nel suo insieme. Da come si presenta gi possibile trarre alcune indicazioni utili da ricordare al momento di formulare un giudizio o emettere un re-sponso. Da quanto gi stato detto sulla forma della mano sappiamo che il palmo si pre-senta con molte o poche linee, distribuite in un insieme ordinato o caotico, dal segno netto o tormentato, bene evidenti o turbate da una fitta rete di segni capillari che ne rende confusa la visione. Ogni singola mano, tuttavia, pu essere ricondotta a uno dei casi seguenti. Palmo piatto e con poche linee (87). tipi-co dell'individuo che ha poche idee ma molto precise, scarsamente sensibile anche al dolore fisico e dotato di un sistema nervo-so piuttosto rudimentale. Palmo con linee ordinate e ben disegnate (88). E

    segno di buona armonia psicofisi-ca, e appartiene, di regola, a un soggetto equilibra-to. Se le linee sono poco profonde ci troviamo di fronte a una personalit tendenzialmente in-fluenzabile. Se sono invece profondamente in-cise nel palmo, indicano un temperamento ner-voso, molto preso dai propri problemi e quindi alquanto egoista, con una predisposizione agli esaurimenti nervosi. Palmo con linee apparentemente molto complicate (89). Ci troviamo di fronte a un sog-getto con una personalit non facile da inter-pretare per la sua complessit e per le fre-quenti contraddizioni: sar quindi necessario un esame approfondito per dipanare la matas-sa. Se poi la mano molto pallida e le linee principali sono sommerse da un groviglio di segni capillari, si tratta molto probabilmente di una persona al limite della resistenza ner-vosa.

  • TIPOLOGIA DI SEGNI SULLA MANO

    Proprio con lo stesso spirito con cui, al momento di cominciare la lettura di un libro, opportuno scorrere la prefazione, cos bene, al momento di accingersi alla lettura di una mano, guardare il palmo nel suo insieme. Da come si presenta gi possibile trarre alcune indicazioni utili da ricordare al momento di formulare un giudizio o emettere un re-sponso. Da quanto gi stato detto sulla forma della mano sappiamo che il palmo si pre-senta con molte o poche linee, distribuite in un insieme ordinato o caotico, dal segno netto o tormentato, bene evidenti o turbate da una fitta rete di segni capillari che ne rende confusa la visione. Ogni singola mano, tuttavia, pu essere ricon-dotta a uno dei casi seguenti.

    Palmo piatto e con poche linee (87). tipi-co dell'individuo che ha poche idee ma molto precise, scarsamente sensibile anche al dolore fisico e dotato di un sistema nervoso piuttosto ru-dimentale.

    Palmo con linee ordinate e ben disegnate (88). E

    se-gno di buona armonia psicofisica, e appartiene, di regola, a un soggetto equilibrato. Se le linee sono poco profonde ci troviamo di fronte a una personalit tendenzialmente in-fluenzabile. Se sono invece profondamente incise nel palmo, indicano un temperamento nervoso, molto preso dai propri problemi e quindi alquanto egoista, con una predisposizione agli esaurimenti nervosi.

    Palmo con linee apparentemente molto complicate (89). Ci troviamo di fronte a un soggetto con una perso-nalit non facile da interpretare per la sua complessit e per le frequenti contraddizioni: sar quindi necessario un esame approfondito per dipanare la matassa. Se poi la ma-no molto pallida e le linee principali sono sommerse da un groviglio di segni capillari, si tratta molto probabilmente di una persona al limite della resistenza nervosa.

  • Le quattro linee principali Che il palmo della mano sia solcato da segni che chiamiamo abitualmente linee, evi-dente e noto a tutti. L'interpretazione il pi possibile corretta di queste linee compito della chiromanzia. Ma perch esse si trovino sul palmo delle nostre mani, che cosa ve le inci-da, che cosa stabilisca la loro diversit, da mano a mano nonostante una si-militudine di fondo sono domande alle quali, almeno per ora, non possibile rispon-dere con assoluta certezza. .Naturalmente molte ipotesi sono state fatte, lungo i secoli, per spiegare quello che an-cora oggi rappresenta un mistero. Ma quando quest'ultimo sar chiarito e non c' dub-bio che, ci avverr la chiromanzia potr uscire dal limbo in cui stata relegata per tanti anni. Secondo una teoria che godeva molto credito all'inizio dell'Ottocento le linee della mano sono una conseguenza delle azioni da noi commesse nelle vite precedentemente vissu-te, se-condo il principio che le colpe dei padri ricadono sui figli , intendendo per padri le nostre passate reincarnazioni. Ma gi alla fine del secolo scorso, a questa ipo-tesi suggestiva ma improbabile se ne sovrapposero altre. Ma gi il noto chiromante e astrologo Desbarolles, al quale abbiamo spesso fatto riferimento, nel suo volume Les mystres de la main pubblicato a Parigi nel 1859 e che ebbe un successo strepitoso per quell'epoca, sosteneva questa teoria: Non c' niente di pi sorprendente dell'elet-tricit che va dalle mani al cervello e dal cervello alle mani tramite il sistema nervoso, lasciando tracce nel suo passaggio con-tinuo e convogliando insieme, da un lato la fatali-t proveniente dagli astri, dall'altro la volont e le passioni che vengono dal cervello . Osservando il palmo di una mano aperta e bene illuminata, notiamo subito che si di-stinguono due tipi di linee: alcune pi grandi, che traversano il palmo orizzontalmente e verticalmente e di solito sono pi marcate ed evidenti; altre pi numerose, brevi e con un andamento spesso bizzarro, che scalfiscono appena la compattezza del palmo. Fatta questa premessa, gi possibile una prima classifica-zione delle linee, che divi-deremo in principali e secondarie. Queste ultime, a loro volta, saranno oggetto di ul-teriori suddivisioni. Le linee principali (108) sono rappresentate dalle quattro linee fondamentali, che sono chiamate linea della vita, linea della testa, linea del cuore e linea del destino. Sono quasi sempre presenti in ogni mano; la mancanza di una di esse ritenuta un fatto di notevole importanza e sintomo di una insolita fatalit. Le tre linee fondamentali sono chiamate cos perch potrebbero da sole bastare per la definizione dei caratteri di fondo di un soggetto. La linea della vita, mai assen-te, comprende il pollice che il dito della volont, e di conse-guenza rivela come questa sar utilizzata nelle pi svariate circostanze. La linea della testa divide praticamente in due il palmo della mano e rappresenta la capacit di comprensione, l'intelligenza, la memoria. Conserva i ricordi e guarda all'av-venire, che rappresentato dalla pianura di Marte. E il segno di demarcazione tra gli ideali e la loro applicazione pratica. E infine la linea del cuore: la sensibilit, l'emotivit, la capacit di amare. C' quanto basta per definire sommariamente un individuo. Tra le linee principali se ne annoverano al-re, meno importanti, perch non si ri-scontrano necessariamente nel palmo di ogni mano e perch la loro mancanza non rappresenta una sorpresa: la linea dei figli, la linea del matrimonio, la linea della ve-dovanza, la linea epatica o della salute o mercuriana, la linea del Sole o di Apol-lo e le rascette.

  • La linea del cuore

    E cos chiamata quella linea che si colloca in alto nel palmo della mano, proprio sotto i monti di Mercurio, del Sole, di Saturno e qual-che volta anche di Giove (128). Da questa linea, come suggerisce il nome, possibile trarre utilissime indicazioni non soltanto sulla funzionalit del muscolo cardiaco in generale, ma anche sulla natura dei sentimenti, sull'emotivit, su-gli stati d'animo che per consuetudine si ritengono in qualche modo collegati al cuore, sulle manifesta-zioni affettive e, di conseguenza, anche su quelle ses-suali. Come gi si detto, una delle linee principali, ma, contrariamente alla linea della vita, pu anche essere assente.

    Talvolta sostituita da qualche spezzone molto vago (129a), altre volte si fonde addirittura con la linea della te-sta (129b). Si tratta per di situazioni assai rare, delle quali ci occuperemo pi avanti

    Il punto di partenza della linea del cuore

    La linea del cuore, contrariamente alle altre linee principali, comincia sotto il monte

    di Mercurio, dal taglio della mano e termina, quan-do segue un percorso normale, nella zona del monte di Giove. Conviene definire subito come si presenta una linea del cuore "ideale". Per farlo dobbiamo disporre di una impronta molto ben fatta della mano. Dai punti centrali delle basi del medio, dell'anulare e del mignolo tracciamo delle linee perpendicolari che raggiungano la linea del cuo-re o il prolungamento di essa (130). Se la lunghez-za delle linee che avremo cos tracciate uguale alla lunghezza delle rispettive falangette del medio, dell'a-nulare e del mignolo, allora la linea del cuore col-locata nella sua posizione ideale (130a).

  • Quando si determina questa circostanza per la veri-t piuttosto rara la persona che abbiamo di fronte pu essere definita emotivamente normale, guidata da un sano equilibrio, soggetta a normali appetiti sessua-li, dalle rea-zioni controllate. Quando invece le linee da noi tracciate sono netta-mente inferiori in lunghezza alle rispettive falangette, e di conseguenza la linea del cuore corre molto vi-cino all arco" di attacco delle dita (130b), siamo alla presenza di un soggetto nel quale si riscontra un accentuarsi dell'emotivit, una ridondanza, una tendenza a strafare che si traduce in pratica in scarso equilibrio, in una carenza di senso della misura e in repentini entusiasmi sentimentali o co-munque affettivi. Se le nostre linee perpendicolari sono palesemente pi lunghe della falangetta corrispondente, ne conse-gue che la linea del cuore tende a svolgersi pi vici-no alla linea della testa (130c) e nel soggetto si manifesta il caso opposto: se non proprio una carenza di emotivit, si ha un forte controllo delle reazioni emoti-ve. Le sue scelte sono molto attente e oculate, le sue mosse sono sempre ispirate alla prudenza e alla riflessione. In altre parole, nei suoi rapporti non si riscontra mai uno slancio di impulsivit. Ne consegue che cos facendo questo individuo non mette quasi mai nel giusto risalto le proprie risorse sentimentali, perdendo occasioni anche valide. Tornando alla descrizione della linea del cuore ideale, va aggiunto che deve essere chiaramente evidenziata e percorrere una leggera curva appena accennata verso il palmo della mano o la linea della testa. Il segno deve es-sere continuo, non molto pro-fondo e di colore rosato. Prima di passare a un esame pi approfondito della linea del cuore risulta necessaria una premessa. I risultati che possiamo ricavare da un'indagine su questa linea vanno sempre confrontati e ampliati con quanto emerge dallo studio della linea della testa, del-la quale parleremo pi avanti. Occorre tener conto che la linea del cuore rappresenta il ponte che conduce le energie dalla parte inconscia della mano a quella conscia e, in pi, quindi, indica quanta emotivit parte dal misterioso mondo del subconscio e di che natura essa sia per affiorare nell'Io cosciente del soggetto. Tenendo conto che la linea della testa, con il suo percorso opposto, rappresenta il controllo che la razionalit del soggetto capace di esercitare sull'irrazionale, sull'istinto, la lettura delle due linee, approfondita e confrontata, consente di risolvere quell'equazione a quattro incognite che ci d un quadro completo dell'equilibrio psicologico dell'individuo in esame. Altri ele-menti potranno aggiungersi per precisarne meglio alcuni aspetti. In questi casi gli stu-diosi di chiromanzia si rivolgono in particolare alla struttura e alla lunghezza del dito di Mercu-rio e qualche volta anche ad alcuni aspetti del monte di Venere. Ma quanto emerso dalla lettura delle due linee fondamentali gi pienamente suffi-ciente per delinearne con sicurezza la struttura di fondo. Il percorso della linea del cuore Il percorso della linea del cuore quanto mai vario, ma si pu riassumere in tre tipi fonda-mentali che ora esamineremo. 1 Linea del cuore concava (131). Si tratta di una curvatura pi accentuata che nella linea del cuore ideale. il caso che si incontra con maggiore frequenza in chiromanzia. Pu es-sere pi o meno accentuata, e altrettanto va-rieranno la capacit reattiva

  • dell'individuo e la sua sensibilit, sia in campo amoroso, sia pi genericamente nei confronti dei familiari e degli amici.

    2 Linea del cuore diritta (132). Si snoda parallelamente alla linea della testa, a essa pi o meno vicino, ma sempre netta-mente distinta. Denota una componente di freddezza nel temperamento di chi la possiede. Il modo di intendere l'amo-re o l'amicizia, da parte di chi ha questo tipo di linea del cuore (abbastanza frequente), si distacca dalla media in quanto il soggetto cerca di soddisfare delle esigenze pi psichi-che che fisiche. In particolare nel rapporto sentimentale egli pone una dose di notevole cerebralit, che tuttavia non impedisce un attaccamento molto profondo.

    3 Linea del cuore convessa (133). Dalla sua origine sotto il monte di Mercurio la linea del cuore tende prima a salire leggermente verso i monti del Sole o di Saturno e poi si incurva bruscamente fino a congiungersi, o quasi, con la linea della testa, sotto il monte di Giove. In questo caso, alle altre indicazioni che gi si possono dedurre va aggiunta un'altra interes-sante notizia: il

    soggetto ha avuto o avr un trauma psichico o anche psicofisico che modificher pro-fondamente il suo modo di sentire, il suo tipo di sensibilit e la maniera di manifestarla. Il raffronto

    tra le indagini condotte prima e dopo il trauma pu dare la sensazione di trovarsi di fron-te a due individui diversi. possibile determinare, con l'esame delle linee nel loro insieme, la natura del trauma, e mediante la datazione si pu dire quando questo avvenimento si sia determinato o si determiner.

    Le terminazioni della linea del cuore

    Il punto d'inizio della linea del cuore raramente presenta delle anomalie. Infiniti sono invece i suoi modi di terminare. Nella stragrande maggioranza dei casi giunge a ridosso del monte di Giove in forme sempre diverse ma che possibile raggruppare in alcune categorie pi tipiche (134).

    1 La linea del cuore termina vicino al punto di cul-mine o sommit del monte di Giove (134b). Il signi-ficato positivo: il soggetto che ha questo tipo di linea del cuore possiede una vita affettiva ricca, variata ed equili-brata.

    2 La linea del cuore tende a raggiungere il bordo della mano sotto il punto di attacco dell'indice, traver-sando il monte di Giove (134a). Nel temperamento del

  • soggetto che stiamo esaminando c' una tendenza alla gelo-sia, alla possessivit in amore, ma anche un forte at-taccamento ai beni acquisiti, attaccamento che non avari-zia, ma spiccato senso della propriet. Il tutto in misura che su-pera la media di questo sentimento, molto diffuso nei paesi poveri a economia contadina.

    3 La linea del cuore raggiunge il bordo della mano pas-sando sotto il monte di Giove (134c). In questo caso la gelosia del soggetto supera la persona che ama e si estende al gruppo di persone cui appartiene: la famiglia, oppure gli amici, o la categoria professionale, o il club, o il partito politico. Questo attacca-mento, pi comune di quanto non si pensi, coincide con il bisogno dell'individuo di di-fendere in tutti i modi possibili il proprio ruo-lo nella societ che