Malnutrizione e diabete in ospedale: Raccomandazioni AMD...
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Malnutrizioneediabeteinospedale:RaccomandazioniAMDADISID
SergioLeo)aRoma30Marzo2016
La malnutrizione può essere definita come uno stato dialterazione funzionale, stru>urale e di sviluppo conseguentealla discrepanza tra fabbisogni nutrizionali e uAlizzazione dinutrienAessenzialiecalorie.L’aspe)o nutrizionale è considerato parte di una visionestrategica più ampia del percorso di salute all’internodell’aEvità assistenziale sia come componente della qualitàchedell’aEvitàclinicasvolta.
QualeMalnutrizione
• Lasarcopeniaèunasindromecara>erizzatadaunaprogressivaegeneralizzataperditadimassae forzamuscolare scheletrica con un maggior rischio dimortalità,disvilupparedisabilitàfisicheeavereunascarsaqualitàdivita.
• CorrelaAallasarcopeniasono iconceEdicachessiae obesità sarcopenica, importanA da definireparlando di malnutrizione nei pazienA anzianiospedalizzaA
QualeMalnutrizione
• Cachessia: cara>erizzata da una progressiva egeneralizzata perdita di forza e massa muscolarescheletrica con o senza la perdita dimassa grassa eaccompagnata a staA gravi di malaEa (insufficienzad’organo avanzata, malaEe infiammatorie, tumorimaligniemalaEeendocrine).
• È frequentemente associata a sta> infiammatori,insulino-resistenza, anoressia e aumento delcatabolismoproteicomuscolare
QualeMalnutrizione
• Obesità sarcopenica: in condizioni di vecchiaia(anche neoplasie e artrite reumatoide) la massamagradelcorpovienepersamentrelamassagrassaèpreservataopuòaumentare.PerquestomoAvolariduzione di massa e forza muscolare scheletrica èspesso indipendente dalla massa corporea.L’infiltrazionedigrassoneimuscolipuò,adesempio,ridurrelaqualitàmuscolareequindilaforza.
ü Anziani,pazien>oncologici,chirurgici,coninsufficienzad’organo,conmalaHeneurologichesonotralecategoriemaggiormentearischio
ü Alivelloterritorialeglianzianirappresentanounadellefasceamaggiorrischiodimalnutrizione.InItalialapercentualedegli>65èoltreil15%
ü SecondounaprevisioneISTAT,nel2030gli>65saranno14,4milioniecioèil27%dellapopolazionetotale.
Ipazien>oncologicirappresentanoun’altracategoriaarischiodimalnutrizione;inquesAsoggeElamalnutrizioneèsecondariasiaall’alimentazione rido>a per anoressia, nausea, xerostomia,disgeusia,chealmalassorbimentoe/oall’aumentodellerichiesteenergeAche indo>odallaneoplasia.LaperditadipesoneimalaAoncologicipuòme>erearischiolasaluteingenerale,laqualitàdivitaelacapacitaditollerareiltra>amentoanAneoplasAco.
Conseguenze
q AumentotempodidegenzaneimalnutriAdel40-70%(PirlichM:ClinNutr2008;27:5-15)
q Aumento tempo di degenza nei malnutriA con aumento cosAannuida50a100milionidieuro(Ministerosalutesvedese,Bruxelles,2005)
q Risparmiodi560euro(pzseadeguatotra>amentonutrizionale(KingFundCentre)
q Costomedio di pz con stato nutrizionale peggiorato durante ilricovero45.762Dollari;costomediopznormonutritoall’ingressoealladimissione28.631dollari(Brauunshweigetal,AmDietAssoc,2000).
Lastrategia:Conoscereecomba)erelecause1.Mancataregistrazionepesoealtezza2.Mancataregistrazioneconsumodicibo3.RipetuAdigiuniprimadiesamidiagnosAci4.Spendingreview:OspedaliapasAridoEe…nonecosostenibili5.UsoincongruodisoluzioniidratanA6.Nutrizioneenteraleeparentaleinadeguata7.Tra>amentoinsulinicoinadeguatoneipzinNAconiperglicemia
• Lo studio PIMAI (Project Iatrogenic MalnutriAon in Italy),terminato nel se>embre 2005 che ha coinvolto 13 stru>ureospedaliere in 13 regioni per un campione totale di 1830soggeE, ha evidenziato che all’ingresso in ospedale lapercentuale di soggeE malnutriA è pari al 31% e l’indice ditrascuratezzanutrizionaleelevato.
Soloil38,2%deipazienAavevailBMIcalcolatoeriportatoincartella
MolA pazienA ricoveraA negli ospedali europeimangianomeno di quanto lorofornito.Questadiminuzionedell’assunzionealimentarerappresentaunfa>oredirischioperlamortalitàospedaliera.HiesmayrM:DecreasedfoodintakeisariskfactorformortalityinhosptalisedpaAents:thenutriAonDaysurvey2006.ClinNutriAon2009:4
PerchéeseguireloScreening
Screeningnutrizionaleeinvioallavalutazione
IlprocessodiassistenzanutrizionaleNCP
q L’apportonutrizionalepuòesserevariabilee/otrascurabileq possono rendersi necessari intervenA di individualizzazione dell’apporto
caloricoodisupplementazioneconl’uAlizzodegliintegratorinutrizionali,q Puòesserenecessario il ricorsoallanutrizioneentraleoparenterale,per
venireincontroallediverseesigenzedieteAcheindividuali.
Tra gli ostacoli che si possono incontrare nel mantenere un pazientediabeAco inunadeguatostatonutrizionalevipossonoessere l’aumentodelleesigenzecaloricheenutrizionaliconseguenAallostresscatabolico,levariazioni terapeuAche, la necessità di una nutrizione enterale oparenterale e la limitata capacità degli ospedali di individualizzare iprogrammidieteAci.
Unavoltacompletatalavalutazioneglobale,èpossibilestabilireuninterventonutrizionalechedevecomprenderelamodificazionedelladieta,l’adozioneditra>amenAnutrizionalispecialisAciel’aEvitàdiconsulenza.GliintervenAnutrizionalicomuniinambitoospedalierosono:• loschemadiete-coacontenutostabiledicarboidra-,• isuppor-nutrizionali(nutrizioneenteraleoparenterale).
SchemaacontenutostabilediCHO
• garanAscedigiornoingiorno,uncontenutoparagonabiledicarboidraAacolazione,pranzoecena,cosìcomeneglieventualispunAni.
• LoschemapuòesserebasatosuuncontenutodefinitodicalorieecalcolatoinmododiprevedereuncontenutodigrassieproteineappropriatopersoggeEdiabeAci,considerandocheancheincasodiiperglicemiaprogrammialimentariabassocontenutodicarboidraA(<130gr.die)nonsonoindicaA
SupporAnutrizionali• Quandounsogge>ononèingradodiproseguirenétollerare
la dieta per os impostata, può rendersi necessariaun’alimentazioneenteraleoparenterale.
• Quest’ulAma è spesso necessaria in presenza di alcunecondizioni cliniche, e in genere occorre una coperturainsulinicaconAnuaprogrammatapermantenereunadeguatocompenso glicemico in un sogge>o con una nutrizioneparenterale.
• Quando è possibile, la nutrizione enterale rappresenta lastrategia di supporto nutrizionale preferibile. Tra i suoivantaggivisonolamodalitàmaggiormentefisiologica,ilpoterevitare le complicanze legate al catetere centrale, l’effe>otroficosullecellulegastrointesAnalieilminorcosto.
L’approcciodiSquadra• L’assistenza ai soggeE diabeAci ospedalizzaA raggiunge la “massima
efficacia quando viene erogata da un team mul-disciplinare, con unprogramma terapeuAco che prenda in considerazione tuE gli aspeEassistenziali.
• Occorretu>aviaunapprocciodisquadrapergaranArel’adeguatezzadegli
schemi dieteAci dei pazienA ai programmi clinico-terapeuAci, piu>ostochelaloroincompaAbilità.
• È necessaria la competenza dei professionisA della nutrizione, degli
infermieri, medici e di altri operatori sanitari per sviluppare eimplementare dei programmi terapeuAci in grado di perme>ere aisoggeEdiabeAcil’o>enimentodelmigliorcompensoglicemicopossibile
• IlRicoveroospedalieroèunmomentofondamentaleperlaTerapiael’EducazionedellapersonaconDiabete.
• LadietoterapiapersonalizzataèilGoldStandardanchesenonsemprerealizzabileinregimediricovero
• IldieteAcoospedalieroèunostrumentouAle• L’a>entaspiegazioneelaverificadellaqualitàpercepitada
partedipersonalespecializzatofavoriscelacompliancealtra>amento
• GaranAreilconAnuumassistenzialeadomiciliogaranAscemiglioririsultaAalungotermineelaprevenzionedellecomplicanze
GRAZIEDELL’ATTENZIONE