Attivazione del comportamento: costrutto scientifico e ... · elaborazione e difficoltà di...

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CRED VALDERA Attivazione del comportamento: costrutto scientifico e strategie di intervento per favorire la regolazione Dott.ssa Paola Allori Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Università di Firenze

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CRED VALDERA

Attivazione del comportamento: costrutto scientifico e strategie di

intervento per favorire la regolazione

Dott.ssa Paola Allori

Cattedra di Neuropsichiatria Infantile

Università di Firenze

IL COMPORTAMENTO

È la risultante di tre elementi:

1) Temperamento del bambino

2) Sistema di relazioni dentro cui il bambino

vive

3) Componente educativa: norme e regole

1) IL TEMPERAMENTO: 4 TEORIE

A) Temperamento inteso come aspetto di origine costituzionale che si modifica attraverso la continua integrazione tra le caratteristiche endogene e l’ambiente (Thomas e Chess)

Gli Autori individuano 9 dimensioni del temperamento:

1. livello di attività

2. ritmicità delle funzioni biologiche

3. approccio-ritiro in situazioni insolite

4. adattabilità ai cambiamenti nella routine

5. intensità dell’espressione affettiva

6. tono dell’umore predominante

7. perseveranza

8. soglia sensoriale

9. consolabilità quando il bambino è arrabbiato

1) IL TEMPERAMENTO: 4 TEORIE

Sulla base di queste dimensioni sono stati definiti 3 modelli o tipologie:

- bambini “facili”: propensi ad essere ritmici, adattabili, curiosi verso le situazioni insolite, generalmente di buon umore, affettivamente modulati

- bambini “difficili”: irregolari, non adattabili, con atteggiamenti di ritiro, negativi, tutto o nulla negli affetti

- bambini “atoni”: lenti nelle attività e nell’adattamento, diffidenti, passivi, con tono dell’umore tendenzialmente negativo e monotono

1) IL TEMPERAMENTO: 4 TEORIE

B) Temperamento inteso come insieme di tratti

ereditari di personalità: il contributo genetico non è

immodificabile ma determinate caratteristiche, che

compaiono già nel primo anno di vita (emotività,

socievolezza, iniziativa, ecc.), rimangono

sostanzialmente stabili nel tempo (Plomin e Goldsmith)

C) Temperamento inteso come conseguenza della

diversa reattività individuale del sistema nervoso

centrale, del sistema nervoso autonomo, del sistema

endocrino, ecc. (Rothbart e Derryberry)

1) IL TEMPERAMENTO: 4 TEORIE

D) Temperamento inteso come caratteristica

individuale che forma il substrato emotivo delle

caratteristiche di personalità successivamente

emergenti (Goldsmith e Campos)

Ad esempio un bambino con molte paure diventerà timido, un

altro con scarsa perseveranza sarà poco motivato a raggiungere

dei risultati e viceversa, ecc.

In pratica questa teoria si caratterizza per la esplicita

attenzione sugli affetti e per l’ottica longitudinale

2) IL SISTEMA DI RELAZIONI

A) LO STILE DI ATTACCAMENTO

B) LA SINTONIZZAZIONE

C) LA FUNZIONE RIFLESSIVA

STRANGE SITUATION: valuta la qualità

dell’attaccamento(Ainsworth, 1978)

1. Madre e bambino insieme in una stanza

2. Bambino che esplora liberamente l’ambiente

3. Entra un estraneo, dialoga con la madre, prova a giocare con il bambino

4. La madre va via lasciando il bambino con l’estraneo

5. Madre e bambino si riuniscono, l’estraneo esce

6. Madre esce nuovamente e il bambino resta da solo

7. Rientra l’estraneo, che cerca di consolare il bambino

8. Seconda riunione del bambino con la madre, l’estraneo va via

A) LO STILE DI ATTACCAMENTO(Strange situation, Ainsworth, 1978)

Attaccamento sicuro

Il bambino gioca con interesse, piange alla separazione, preferisce

il genitore all’estraneo, ricerca attivamente il genitore, all’atto della

seconda riunione gli rimane molto vicino, ma poi si calma e si fa

consolare riprendendo esplorazione e gioco

Attaccamento insicuro-evitante

Non piange alla separazione, evita attivamente il genitore (si

allontana, gira la testa dall’altra parte), lo ignora al momento

della riunione, non cerca vicinanza o contatto, non mostra disagio

né rabbia, si concentra sui giochi e non sulle persone

A) LO STILE DI ATTACCAMENTO(Strange situation, Ainsworth, 1978)

Attaccamento insicuro-ambivalente

Esplora poco l’ambiente, è passivo e arrabbiato nei confronti del genitore, non riesce a calmarsi e a farsi consolare ma gli rimane vicino continuando a piangere. Dopo la riunione non riesce a riprendere l’esplorazione e il gioco

Attaccamento disorientato-disorganizzato

Comportamento incoerente: al rientro del genitore si alza oppure si rannicchia sul pavimento, può aggrapparsi disperatamente al genitore allontanando contemporaneamente sguardo e braccia da lui, talora si immobilizza con le mani alzate, non mostra differenze di strategia comportamentale in relazione alle variazioni dell’ambiente

ATTACCAMENTO, REGOLAZIONE

AUTOREGOLAZIONE

Numerosi studi dimostrano che la responsività

da parte della figura di accudimento favorisce la

regolazione omeostatica (ritmo sonno-veglia e

alimentare), emotiva ed affettiva, basilari per la

costruzione del Sé

Le interazioni positive che favoriscono la

regolazione vengono interiorizzate dal bambino

come modelli di autoregolazione

interazioni

positive

regolazioneautoregolazione

responsività

ATTACCAMENTO E SVILUPPO

COGNITIVO

Non solo, ma è stato dimostrato anche che

laddove lo stile di attaccamento è insicuro e più

ancora è disorganizzato il bambino riduce la

propria attività esplorativa e la disponibilità

all’apprendimento, con conseguente

decremento delle potenzialità linguistiche e

cognitive

(Aber e Allen, Lyons-Ruth, Greenberg, Booth e Spieker)

L’attaccamento sicuro consente di superare i

normali scalini evolutivi e gli eventuali eventi

traumatici in quanto conferisce al bambino la capacità

di elaborare soggettivamente le esperienze grazie ad

un modello relazionale coerente e saldo

L’attaccamento insicuro e soprattutto quello

disorientato/disorganizzato forniscono al bambino

modelli relazionali incerti e contraddittori, da cui

possono derivare carenza delle capacità di

elaborazione e difficoltà di regolazione emotiva e

comportamentale

Il pattern di attaccamento a rischio correla con le caratteristiche dell’attaccamento

infantile dei genitori

(70-80 % di concordanza nello stile di attaccamento riscontrata mediante l’Adult Attachment Interview)

TRANSGENERAZIONALITÀ

dello stile di attaccamento

B) SINTONIZZAZIONE AFFETTIVA

Si realizza quando la mamma riesce a comprendere icomportamenti del bambino traducendoli in unaesperienza emotiva ed affettiva condivisa che consente ilrinforzo reciproco

CONDIVISIONE EMOTIVA

La mamma si sente “capace”, cioè trae dalcomportamento del bambino un potente riconoscimentoal suo essere una brava mamma, il bambino acquistafiducia nelle proprie capacità e tende a strutturare i patterncomportamentali approvati e condivisi con il genitore,tollerando eventuali correzioni o rimproveri

IN PRATICA …

Uno stile di attaccamento adeguato e una buona

capacità di sintonizzazione sono alla base della

cosiddetta

intesa come sistema di scambi condivisi m-b che

consente lo strutturarsi dei ritmi e la modulazione

degli affetti e dei comportamenti

SE TUTTO CIÒ NON SI VERIFICA

POSSIAMO AVERE:

Regolazione iper-regolata: intrusività del

genitore, che precede sempre il figlio

sostituendosi a lui

Regolazione ipo-regolata: il genitore non

presta attenzione ai segnali del bambino

Regolazione inappropriata: asincronia

Regolazione caotica

DISTURBI DELLA REGOLAZIONE

C) LA FUNZIONE RIFLESSIVA (Fonagy, 2001)

La funzione riflessiva si costruisce nella relazione:

l’adulto significativo attribuisce con il proprio

comportamento uno stato mentale al bambino (“io

penso che tu faccia così perché sei arrabbiato, non perché

sei cattivo”) che lo interiorizza gradualmente e capisce il

motivo ed il significato dei propri comportamenti e delle

proprie emozioni.

PRENDE AVVIO DA QUI LA CAPACITÀ DEL BAMBINO

DI RICONOSCERE E QUINDI REGOLARE

LE PROPRIE EMOZIONI ED I PROPRI COMPORTAMENTI

C) LA FUNZIONE RIFLESSIVA

È IL FONDAMENTO DELLA

CAPACITÀ DI MENTALIZZAZIONE

L’adulto che non attribuisce o attribuisce male, scambiandoad es. una ricerca d’attenzione con un capriccio, non aiuta lacostruzione nel bambino della capacità di mentalizzare,INTESA COME CAPACITÀ DI RICONOSCERE ELAVORARE SULLE PROPRIE EMOZIONI ma in qualchemodo autorizza la non elaborazione degli aspetti istintuali equindi la disregolazione del comportamento

UN BUON SISTEMA DI RELAZIONI PUÒ

MODIFICARE IL TEMPERAMENTO E

VICEVERSA?

La scoperta che i modelli della regolazione sono

internalizzati dal bambino a partire dai più precoci

dialoghi emotivi con la figura di accudimento e che

questi modelli (Modelli Operativi Interni) vengono

poi riportati nell’interazione con nuovi partners

sociali, pur senza negare il ruolo dei fattori

costituzionali sottolinea ancora una volta

l’importanza delle buone relazioni sul quadro

evolutivo

3) DEFINIZIONE DI NORME E REGOLE

Significato affettivo: la norma aiuta il bambino

a comprendere come si sente o dovrebbe sentirsi

nei casi in cui la viola (imbarazzo, vergogna,

paura) o la rispetta (soddisfazione, orgoglio,

autostima), cioè lo aiuta a dare significato ai

propri stati d’animo

Significato emotivo: la interiorizzazione delle

regole aiuta il bambino a conoscere e regolare le

proprie emozioni , consentendogli di mettere

ordine nel proprio mondo interno

3) DEFINIZIONE DI NORME E REGOLE

Guida per la condotta: la norma prescrivecomportamenti socialmente desiderabili, mentrene proibisce e sanziona altri, cioè dà dei limiti

L’approvazione, la disapprovazione, il premio, lapunizione favoriscono la attivazione odisattivazione di meccanismi di controllo internocapaci di favorire un comportamento adattivo,cioè coerente con le richieste dell’ambiente, pursenza essere compiacente o adesivo

Interventi per favorire la regolazione

1) Interventi sul sistema di relazioni

- fornire buone relazioni

- mantenere stabile la qualità affettiva delle relazioni

- assicurare la coerenza organizzativa dei modelli

2) Interventi sulla componente educativa

- condividere norme e regole (ad es. tra genitori)

- essere autorevoli (non autoritari)

- mantenere le punizioni

- riconoscere i meriti ed i risultati