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MALATTIE TROPICALI
Siamo passeggeri a bordo della stessa nave, la terra,
e non dobbiamo permettere che faccia naufragioMikhail Sergeyevich Gorbaciov
Nobel per la pace 1990
Il ruolo delle foreste e malattie tropicali
MALATTIE TROPICALI
L’aumento progressivo della temperaturaporterà allo spostamento verso nord
delle malattie infettive, specie tropicali,più importanti del nostro pianeta
come la malaria, il dengue, il colerae le febbri intestinali parassitarie
Molti punti allo studiocome il progredire dell’infezione malarica
non sono certo ancora sufficientemente chiari ma è opinione generale dei ricercatori
che essi derivino da molti fattori concomitanti come i mutamenti tecnologici
culturali e demografici ma anche dalla scarsità di cibo
per eventi naturali estremiper le guerre civili - etniche e religiose
La zanzara portatrice dell’ anofele malarico
Il ciclo riproduttivo della zanzara dalle uova all'insetto
adulto
E' noto che la zanzara si sviluppa in acque stagnanti
come gli acquitrini
le risaie –
le pozze d'acqua ecc.
ma anche perfino nei sottovasi dei fiori quando la temperatura
a metà primavera inizia a superare i 20 C°
La zanzara Gambia e la zanzara Tigre da pochi anni presenti anche sul
Bacino del Mediterraneo
Alterazioni climatiche nei luoghi ove sono diffusi vettori infettivi come le zanzare portatrici dell’anofele malarico - possono aumentare la diffusione delle infezioni - sia
localmente
sia in località di solito non colpite
dalle patologie infettive
Si pensi - a tal riguardo - che nei prossimi cinquantanni vi saranno
sempre più casi di infezione malarica
in modo particolare dei ceppi clorochinoresistenti se non si trova una auspicabile
cura adatta e specifica entro breve tempo
Si notano già 350 milioni di nuovi casi di malaria l’anno con ben due milioni di morti
Potrebbero anche verificarsi nuovi episodi di infezioni non legate a vettori aerei
ma ad acque o cibi inquinati come
colera – salmonellosi - febbri tifoidi
specie nelle regioni tropicali e subtropicali colpite da eventi climatici avversi in modo eclatante
negli ultimi anni
Come inondazioni gravi
da cicloni tropicali a scala 4-5
forti e prolungate “onde di calore” con periodi
di grave siccità nei territori subtropicali
come nell’estate 2003 sulle regioni
del Bacino del Mediterraneo
Due tipidel notoflagellobiblico.Le locustedovearrivano portano lacarestia e la fameAnche loro negli ultimi anni sono in costanteaumento
Durante il 2004, una gravissima invasione di locuste ha distrutto quasi il 100% del raccolto, mentre la siccità ha
compromesso produttività agricola e determinato l’inaridimento
dei terreni da pascolo.
Il risultato, nel 2005, è stato un drammatico aumento del prezzo del grano e una diminuzione significativa di quello del bestiame, privando una grande fetta della popolazione dei fondamentali mezzi di sussistenza e della possibilità di
acquistare gli alimenti di base.
Gli effetti congiunti di tali fattori hanno prodotto una grave carestia che mette a serio rischio la vita di ¼
dell’intera popolazione del Niger.
Uno sciame di locuste copre fino a 200 chilometri in un giorno. Una tonnellata di locuste
(una porzione molto piccola di uno sciame medio) mangia quanto 2500 persone.
Le locuste vivono tra tre e sei mesi. Lentamente gli insetti si spostano facendo piazza
pulita dei pascoli al ritmo contenuto di un chilometro al giorno.
Poi, attaccano gli alberi e si affollano sui tronchi con una densità di parecchie migliaia per metro quadro.
Da piaga biblica a «arma di distruzione di massa africana», come l'ha definita un giornalista della
Mauritania, l'invasione delle locuste è un fenomeno stagionale come gli uragani del Golfo del Messico solo
che - esattamente come gli uragani – il cambiamento climatico ne ha accresciuto
la virulenza e le dimensioni.
Le locustesono
un vero flagello,di grandi
proporzioniper paesi
poveri
La Dengue e la Dengue emorragica
E' una malattia di origine virale.
Esistono almeno 4 tipi di virus della Dengue
tipo 1, 2, 3, 4.
Il virus viene trasmesso mediante la puntura della femmina della zanzara della specie Aedes aegypti; ma
anche la specie Aedes albopictus
(zanzara tigre)
è in grado di fungere da vettore.
La Dengue è una malattia in rapida progressione ed ormai si verificano milioni di casi ogni anno.
E' diffusa in centro e sud America; nell'Africa subsahariana; in India, Indocina e nel sud-est asiatico.
La zanzara portatrice della Dengueconosciuta anche come “Zanzara Tigre”
Il posto migliore per contrarre le elmintiasi. I piedi a lungo in acque putride
Dengue Febbre di Ebola
Encefalite Giapponese
Encefalite europea da zecche
Febbre bottonosa
Febbre del Colorado
Febbre di Omsk Febbre di Crimea-Congo
Febbre di Rift Valley
Febbre di Lassa Filariosi Leishmaniosi
Oncocercosi Tifo esantematico
Tifo murino Peste Schistosomiasi
Tripanosomiasi
Paragonimiasi Tungosi Clonorchiasi Dracunculosi Fascioliasi
Febbre fluviale del Giappone
Encefalite equina venezuelana
Tracoma Malattia di Lyme
Malattie tropicali e non
Malattia di Lyme o Borreliosi inoculata da
una zecca
Zecche
Punture
Dermatosi
Tripanosoma gambiense
Leishmaniosi
• Malattia infettiva contagiosa a evoluzione cronica
sostenuta da protozoi del genere leishmania
• I vettori sono insetti ematofagi notturni
detti flebotomi
•
E’ trasmissibile all’uomo e si ritiene che sia il
flebotomo perniciosus l’agente della
Leishmania infantum nell’uomo
• Il cane è il serbatoio principale
Sintomi nel cane
• Linfoadenopatia
periferica, dermatiti,
onicogrifosi,
congiuntiviti e
uveiti, epatosplenomegalia,
nefrite interstiziale,
timite
protozoaria, poliartriti, anemia,
aborto,dimagrimento,
cachessia.
Al genere leishmania sono ascritte diversespecie presenti in diverse parti del mondo
(aree sub-tropicali e tropicali).• Nella parte europea del bacino del mediterraneo
(Italia, Grecia, Francia, Spagna) è presente laLeishmania infantum;
agente della leishmaniosi viscerale. In Italia sono da sempre colpite le areecostiere dell’Italia centro-meridionale, la
Sardegna e la Liguria.Si tratta di una zoonosi per cui anche l’uomo puòinfettarsi tramite il morso di flebotomi portatori.Si stima che a livello mondiale sia la sesta più
importante malattia in ordine di importanza per l’uomo.
In Italia i casi segnalati nell’uomo sonocirca un centinaio all’anno
Vari tipidi Leishmania
Grave dermatosi da Leishmania
La Schistosomiasi
E' una malattia causata dai seguenti tipi di vermi:
1) Schistosoma mansoni
2) Schistosoma haematobium
3) Schistosoma japonicum.
Le uova di tali vermi vengono eliminate nelle acque attraverso le feci e le urine di persone infette.
Esse si sviluppano nelle stesse acque
fino allo stadio di larve.
Le larve infestano alcuni molluschi, presenti nelle acque, e crescono nel loro corpo fino allo stadio di verme.
Quando l'uomo viene a contatto con l'acqua inquinata dai vermi, questi penetrano nella cute e crescono nei vasi
sanguigni fino a produrre le uova. Alcune uova passano nelle feci e nelle urine ed il ciclo si ripete.
I sintomi della malattia, legati alla reazione allergica contro le uova, sono: prurito; arrossamento della pelle;
a volte febbre e dolori muscolari.
Nel caso raro in cui le uova penetrino nel midollo spinale o nel cervello si possono avere
paralisi o mieliti.
Nel caso di reinfezioni continue, si possono avere danni epatici, intestinali, polmonari o vescicali.
Ciò non riguarda i viaggiatori di breve periodo.
La Schistosomiasi è presente in Africa, Sud America e Caraibi, nel sud della Cina, nelle Filippine e nel sud-est
asiatico.
Filaria
La filaria è un verme cilindrico che allo stadio adulto può raggiungere, nei soggetti di sesso femminile, i 30
centimetri di lunghezza e si localizza nel cuore (ventricolo destro) e nelle arterie polmonari.In questa
sede i parassiti si riproducono immettendo nella corrente ematica larvette microscopiche dette
microfilarie o larve L1, che raggiunto il circolo periferico aspettano di essere ingerite dalla zanzara e
nell'organismo di quest'ultima si trasformano in larve infestanti o L3. Quando l'insetto punge nuovamente un
cane le larve migrano in esso e dopo aver compiuto altre due trasformazioni - L4 e L5 - raggiungono in
100/120 giorni la cavità cardiaca e dopo altri due o tre mesi la maturità sessuale diventando così pronte a
ricominciare il ciclo biologico.
CARATTERISTICHE DEL PARASSITA
Nome: vermi nematodi della famiglia filariidae;
in particolare Wuchereria bancrofti,
Brugia malayi and Brugia timori (nella foto Wuchereria bancrofti, fonte: in particolare
Wuchereria bancrofti, Brugia malayi and
Brugia timori (nella foto Wuchereria bancrofti,
fonte: WHO/TDR/Stammers
Elefantiasi da grave infezione da filaria
Filarie adulte nell’interno del cuore
Il ciclodellafilaria
Area di diffusione della filaria
Oncocercosi (Filariosi oculo-cutanea)
E' causata dalla Filaria Onchocerca volvulus che viene trasmessa all'uomo da un simulide
(simile ad un moscerino). La filaria femmina adulta ha grandi dimensioni
(fino a 50 cm.). Le lesioni più comuni sono
eruzioni cutanee, maculo papule, noduli, elefantiasi dei genitali esterni femminili;
ma il quadro più grave è la cecità che si può verificare quando il verme
si localizza al collo o al capo. 17 milioni di persone sono state infettate
dall'Ochocercas Volvulus, un verme parassita trasmesso all'uomo da una mosca nera, del genere
Simulium, che causa l'oncocercosi
L’oncocercosi, o cecità dei fiumi, è una delle malattie che grazie alla campagna Vision 2020 si sta debellando. Ma ancora 295.200 persone nel 2002 (dati OMS) sono
diventate irreparabilmente cieche a causa di questa malattia
Bambini già ciechi in tenera età
TracomaE' una malattia infettiva dovuta ad un microrganismo
endocellulare detto
Chlamidia trachomatis.
E' diffusa in tutto il mondo ma soprattutto in Africa, in Medio Oriente, Australia
e parte dell’Asia.
La trasmissione avviene per contagio diretto, mediante trasporto con le mani del microorganismo o per contagio indiretto, attraverso oggetti (es. biancheria, oggetti da
toletta) e insetti.
Dopo un periodo di incubazione di 5-12 giorni, si ha un’esordio acuto con fotofobia, lacrimazione, edema
palpebrale e secrezione mucopurulenta. Successivamente si ha vascolarizzazione della cornea
con formazione del panno corneale, fino alla perforazione e conseguente cecità.
IlTracomaconduce
alla cecità
Ebola
E’ un virus in grado di provocare
gravi febbri emorragiche.
Più precisamente si tratta di un filovirus, dalla caratteristica forma allungata, che deve il suo nome al fiume della Repubblica Democratica del Congo dove fu
isolato per la prima volta nel 1976.
Dei quattro ceppi del virus isolati fino a ora, tre sono letali per gli esseri umani.
Probabilmente il contagio alla nostra specie è avvenuto dalle scimmie e da qualche altro mammifero della foresta
africana, ma l'origine e la modalità di trasmissione rimangono un mistero.
A oggi si sono registrate quattro epidemie di Ebola: nello Zaire, nel Sudan, nel Gabon
e nella Costa d'Avorio.
La mortalità ha raggiunto l'88% dei casi rilevati.
Il contagio avviene con il contatto diretto con il sangue (spesso tramite siringhe infette), il seme, le secrezioni e il vomito di chi è già infetto, di norma
circa 4-16 giorni dopo l'esposizione all'agente virale.
I primi sintomi sono febbre, vomito ed eruzioni cutanee: il virus attacca preferibilmente i reni, il
fegato e la milza, sedi di emorragie interne.
Ebola
La febbre di Rift Valley
La febbre di Rift Valley è una malattia che interessa soprattutto gli animali,
ma che talvolta colpisce l'uomo.
La malattia fu individuata per la prima volta nella valle del Rift, in Kenia, nel 1930,
quando vi fu un'epidemia fra gli ovini.
Il Rift Valley o Great Rift Valley è un sistema di fosse tettoniche che si prolunga per circa 6400 Km, dal
Mozambico alla Siria, dividendosi in alcuni punti in due rami. Il Rift Valley inizia in corrispondenza del lago Niassa
e prosegue con un ramo occidentale segnato dai laghi Tanganica, Alberto e altri, e uno orientale segnato dai
laghi Magadi, Naivasha e Baringo.
E' una malattia di natura virale. Il virus appartiene al genere Phlebovirus e alla famiglia
dei Bunyaviridae e viene trasmesso dalla puntura di zanzare del genere Aedes.
In realtà l'uomo può essere infettato sia con la puntura di zanzare infette che mediante il contatto con il
sangue o i fluidi corporei degli animali o di pazienti infetti.
La presenza della malattia in una determinata area è strettamente collegata all’esistenza di aree umide. Zanzare di più specie appartenenti ai generi Aedes,
Anopheles, Culex, Eretmatopodites e Mansonia, possono trasmettere la malattia.
L’incidenza della malattia aumenta durante periodi particolarmente umidi. Il virus può essere trasmesso in
modo meccanico da Culicoides, Simulidi, alcune specie di zecche (Hyalomma, Rhipicephalus) e tabanidi.
Il contagio per l’uomo può avvenire attraverso il contatto diretto con sangue ed organi di animali infetti, come pure
tramite aerosol (ad es. durante la macellazione), latte crudo, liquido amniotico o feti abortiti.
Particolarmente a rischio risultano essere gli operatori del settore zootecnico (pastori, allevatori, macellatori,
veterinari, etc.).
Prima di passare ad altri motivi di analisi del tempo e del clima,
vediamo ora in questa diapositiva, naturalmente in chiave ironica, ma non troppo, come
sta mutando il modo di affrontare le malattie, in pieno terzo millennio
“ Dottore, ho mal di testa, credo che sia emicrania,
almeno da come mi hanno dettoi vari specialisti che ho consultato
nel frattempo e dopo avers consultato perfino i sacri testi a partire addirittura prima di Ippocrate e della sua Scuola.
E così mi sono fatto un’idea del progresso fatto dalla scienza medica
in 4000 anni di studi e di ricerche”.
2000 AC - Questa radice è miracolosa.
Succhiala e starai bene”
1000 DC - “Non succhiare mai radici. Sono quasi tutte velenose. Recita questa preghiera”
1800 DC - “Le preghiere sono solo retaggio superstizioso. Ti prescrivo una pozione da bere”
1940 DC - “Le pozioni sono velenose. Corri in farmacia a prendere questa pillola portentosa”
1985 DC - “Attenzione! Le pillole non funzionano. Ti prescrivo un antibiotico superlativo”
2010 DC - “ Questo antibiotico non e’ nè Biologico nè Naturale. Tieni, succhia questa radice che è
omeopatico-biodinamica”
Tempesta di polvere del Sahara spinta dalle correnti ad alta quota fino al largo dell’ Atlantico
TEMPESTE DI SABBIA VARIE
UNA TEMPESTA DI SABBIASPETTACOLARE
SottoUNA TEMPESTA DI SABBIA
SU MARTE
Schema delle eruzioni dell’Etna
Grande eruzione vulcanica dell’Etna con notevole emissione di cenere e lapilli
La lunga sciadei fumi e
della cenere etnea
sospinta verso sud-ovest dai forti venti
maestrali sul TirrenoFoto del satellite
Noaa 17 ad alta
definizione
NUBI IRIDATE PER POLVERI AD ALTA QUOTA A LLE ISOLE MAURITIUS